PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 10,30. |
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PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Missioni. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono novantasette. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Artini, Baretta, Bindi, Catania, Cicchitto, Damiano, De Menech, Epifani, Faraone, Gentiloni Silveri, Mazziotti Di Celso, Meta, Piccoli Nardelli e Schullian sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
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PAGINA: 0001 Svolgimento di interpellanze e di una interrogazione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Svolgimento di interpellanze e di una interrogazione. |
PAGINA: 0001 UMBERTO DEL BASSO DE CARO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione Latronico n. 3-02055 (Vedi All. A), sulle iniziative per la messa in sicurezza della strada statale 658 Potenza-Melfi e per il potenziamento della rete viaria lucana. |
PAGINA: 0001 UMBERTO DEL BASSO DE CARO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Grazie, Presidente. In relazione a quanto segnalato dall'onorevole interrogante si rappresenta quanto comunicato da ANAS. La strada statale 658 Potenza-Melfi, costruita alla fine degli anni Ottanta, ha una larghezza media di circa 9,50 metri, con una corsia per ciascun senso di marcia della larghezza di metri 3,50 ed una banchina pavimentata di metri 1,25.
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PAGINA: 0002 Replica il deputato COSIMO LATRONICO (Misto-CR) (Vedi RS). |
PAGINA: 0003 COSIMO LATRONICO. Grazie, signor Presidente. Ringrazio il signor sottosegretario per le informazioni che ci ha dato. Ovviamente, sono moderatamente soddisfatto, nel senso che apprezzo l'impegno, ma, nello stesso tempo, è mio dovere mettere in evidenza che stiamo parlando di un'arteria pericolosissima, che connette la Basilicata con il centro industriale di Melfi e che, negli anni, purtroppo, ha documentato numerosi episodi di incidenti, anche mortali, come veniva detto dal sottosegretario.
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PAGINA: 0002 DONATELLA DURANTI (SI-SEL) (Vedi RS). Illustra la sua interpellanza n. 2-01197 (Vedi All. A), concernente chiarimenti in merito alla mancata costituzione di una classe presso l'istituto di istruzione secondaria superiore «Bellisario-Sforza», sito a Palagianello (Taranto). |
PAGINA: 0003 DONATELLA DURANTI. Sì, grazie Presidente. Brevemente, l'atto di sindacato ispettivo in oggetto riguarda una vicenda accaduta presso l'istituto «Bellisario-Sforza», che, voglio ricordare, è l'unica istituzione scolastica superiore presente sul territorio di Palagianello, un comune della provincia di Taranto, e si riferisce, in particolare, a quella che io definisco violazione al diritto allo studio, che ha riguardato alcuni alunni ed alcune alunne che, a giugno del 2015, hanno effettuato l'iscrizione alla classe prima, per l'anno scolastico in corso, e non sono stati ammessi nel plesso.
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PAGINA: 0002 UMBERTO DEL BASSO DE CARO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. (Vedi RS) Risponde all'interpellanza. |
PAGINA: 0004 UMBERTO DEL BASSO DE CARO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Grazie, Presidente. Sulla specifica situazione prospettata dagli onorevoli interpellanti, relativa alla mancata istituzione della prima classe presso la sede di Palagianello dell'istituto di istruzione secondaria di secondo grado «Bellisario Sforza», sono stati acquisiti dal competente ufficio scolastico regionale per la Puglia gli elementi informativi che, qui di seguito, illustro.
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PAGINA: 0002 Replica la deputata DONATELLA DURANTI (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0004 DONATELLA DURANTI. Grazie, signor Presidente. No, non sono soddisfatta, anche perché nulla mi è stato riferito in merito alla richiesta di accesso agli atti presentata dei genitori di quelle alunne e di quegli alunni. In più, il sottosegretario faceva riferimento ad un'epoca molto successiva alla data del 27 marzo, quando appunto il dirigente scolastico si era riferito in prima istanza alla struttura regionale; poi successivamente, viene ricordato, il dirigente scolastico si è rivolto alla struttura regionale il 14 settembre: l'epoca molto successiva alla quale lei fa riferimento è il giugno 2015, quindi insomma almeno tre mesi prima dell'intervento del dirigente scolastico.
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PAGINA: 0002 CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). Illustra la sua interpellanza n. 2-00429 (Vedi All. A), sulle iniziative per la corretta interpretazione delle disposizioni relative alla destinazione dei proventi derivanti dal rilascio dei permessi di costruire e delle sanzioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. |
PAGINA: 0005 CLAUDIA MANNINO. Sì, grazie Presidente, brevissimamente: semplicemente, questa interpellanza chiede al Ministero di dare un'univoca interpretazione con riferimento ai proventi che i comuni incassano in termini di oneri di urbanizzazione. Questo perché, alla luce di almeno tre normative vigenti nel nostro Paese, questi oneri possono essere utilizzati in maniera differente e, nonostante abbiano delle destinazioni di utilizzo ben precise, però ci sono delle normative che si contraddicono o comunque che si sovrappongono, in particolare parlo dell'articolo 10 della legge n. 64 del 2013, dell'articolo 4 della legge n. 10 del 2013 e, infine, dell'articolo 2 della legge n. 244 del 2007. A queste tre normative si contrappongono anche delle attività da parte degli enti locali, che, in maniera autonoma, interpretano queste tre norme e utilizzano i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione in maniera differente.
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PAGINA: 0002 PIER PAOLO BARETTA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. (Vedi RS) Risponde all'interpellanza. |
PAGINA: 0005 PIER PAOLO BARETTA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Grazie, Presidente. Con riferimento all'interpellanza, faccio presente che la disposizione di cui al comma 3 dell'articolo 4 della legge n. 10 del 2013 – che stabiliva che le maggiori entrate derivanti dai contributi per il rilascio dei permessi di costruire e dalle sanzioni previste dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono destinate alla realizzazione di opere pubbliche di urbanizzazione, di recupero urbanistico e di manutenzione del patrimonio comunale, in misura non inferiore al 50 per cento del totale annuo – è stata abrogata, a decorrere dal 1o gennaio 2015, dall'articolo 77, comma 1, lettera g) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, aggiunto dall'articolo 1, comma 1, lettera aa) del decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126.
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PAGINA: 0002 Replica la deputata CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0006 CLAUDIA MANNINO. Grazie, Presidente. Sinceramente non so se è classificabile, ma mi ritengo parzialmente soddisfatta per il semplice motivo che il riferimento alla norma abrogata nel 2015 è dovuto al fatto che questa è una interpellanza depositata il 4 marzo 2014 e, quindi, questo si collega anche un po’ con i tempi con cui il Governo risponde agli atti parlamentari – ma questo ovviamente è legato anche al numero di atti parlamentari che tutti noi depositiamo – ma, a parte questo, non mi ritengo soddisfatta perché mi è parso di capire dalla risposta del Governo che si fa riferimento ad un provvedimento, l'atto Camera sul consumo di suolo, che è ancora in fase di discussione, un provvedimento che è ancora alla prima lettura alla Camera dei deputati da tre anni e che ancora deve superare tutto l'iter, deve essere avallato dall'Aula e va in discussione questa settimana e poi deve essere anche avallato ipoteticamente senza modifiche dal Senato. Quindi, la risposta non mi sembra soddisfacente perché nel frattempo credo le amministrazioni locali utilizzino secondo le proprie interpretazioni questi fondi, fermo restando appunto che un provvedimento del 2015 ha anche soppresso o comunque portato a scadenza quello che era previsto dalla legge n. 244 del 2007. |
PAGINA: 0003 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0006 Sull'ordine dei lavori (ore 10,55). |
PAGINA: 0003 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ELIO VITO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0006 ELIO VITO. Grazie Presidente, colleghi, rappresentante del Governo, credo che sia giusto esprimere anche in quest'Aula la nostra soddisfazione per la decisione del tribunale internazionale dell'Aja, al quale ci siamo rivolti, con un po’ di ritardo da parte del Governo, per avere le nostre ragioni sulla vicenda dei due fucilieri di Marina, Latorre e Girone. Girone rientrerà in Italia, dopo quattro anni di ingiusta detenzione; naturalmente il nostro impegno e l'impegno di tutta la Camera continuerà finché non saranno affermate le ragioni dell'Italia, che chiede che sia riconosciuta @pagina=0007@la sua competenza sul caso e finché non sia riconosciuta l'innocenza dei due fucilieri di Marina. Io voglio ricordare, Presidente, e dare atto che c’è stato un grande impegno da parte di tutti i gruppi parlamentari. Abbiamo ospitato in quest'Aula proprio la moglie e la compagna dei fucilieri di Marina, Vania e Paola; abbiamo fatto una missione internazionale a Delhi di quattro Commissioni parlamentari, abbiamo votato ordini del giorno, fatto atti di sindacato ispettivo, abbiamo costantemente controllato e impegnato il Governo affinché si giungesse a questo risultato. È un risultato minimo, è un primo vero risultato importante quello di poter avere in Italia, come è giusto, entrambi i fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che saluto e che ricordo si sono comportati in questi quattro anni difficili e dolorosi con grande senso di responsabilità, con grande onore. Credo che anche per questo vada tributato loro un grande ringraziamento da parte di tutti noi (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0004 La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 13. |
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PAGINA: 0004 La seduta, sospesa alle 13, è ripresa alle 13,30. |
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PAGINA: 0004 Seguito della discussione del disegno di legge: Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato (A.C. 2039-A); e delle abbinate proposte di legge: Franco Bordo e Palazzotto; Catania ed altri; Faenzi ed altri; De Rosa ed altri (A.C. 902-948-1176-1909). (Vedi RS) |
PAGINA: 0007 Seguito della discussione del disegno di legge: Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato (A.C. 2039-A); e delle abbinate proposte di legge: Franco Bordo e Palazzotto; Catania ed altri; Faenzi ed altri; De Rosa ed altri (A.C. 902-948-1176-1909). |
PAGINA: 0004 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che è stata presentata la questione pregiudiziale di costituzionalità Brunetta n. 1. |
PAGINA: 0007 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2039-A: Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato; e delle abbinate proposte di legge: Franco Bordo e Palazzotto; Catania ed altri; Faenzi ed altri; De Rosa ed altri nn. 902-948-1176-1909.
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PAGINA: 0004 CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS). Illustra la pregiudiziale di costituzionalità Brunetta n. 1. |
PAGINA: 0008 CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento che l'Aula si accinge ad esaminare delinea un quadro normativo profondamente innovativo rispetto a quello che è il regime urbanistico e la disciplina edilizia dei suoli, introducendo di fatto una sostanziale riqualificazione ope legis di tutte le aree libere, vale a dire le aree che non hanno subito interventi definiti dalla norma di permeabilizzazione. Quindi, anche aree che sono state semplicemente interessate da movimenti di terra o da interventi parziali vengono, nella loro totalità e nella loro generalità, riqualificate con una nuova attribuzione in termini di destinazione urbanistica e diventano, come appunto dicevo prima, ope legis aree agricole.
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PAGINA: 0004 Intervengono sulla questione pregiudiziale i deputati STEFANO ALLASIA (LNA) (Vedi RS), MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), VINCENZO GAROFALO (AP) (Vedi RS) e TINO IANNUZZI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0009 STEFANO ALLASIA. Presidente, colleghi, la Lega Nord nei propri programmi politici di governo, sia delle amministrazioni locali e regionali, sia di Governo nazionale, ha da sempre sostenuto la necessità di recuperare il patrimonio edilizio esistente e di ridurre al minimo l'espansione delle aree urbanizzate, trattando il territorio agricolo come un patrimonio @pagina=0010@unico da preservare. Sono già vent'anni che il nostro gruppo insiste sulla necessità di incentivare il recupero edilizio e indirizzare la pianificazione edificatoria su obiettivi di perequazione urbanistica e di controllo dell'espansione edilizia, tenendo conto della diminuzione del tasso di crescita demografica che si registra negli ultimi anni. Pertanto, il nostro gruppo condivide i buoni propositi del contenimento del consumo del suolo, che rappresentano l'obiettivo primario del presente provvedimento. Ormai abbiamo preso coscienza che il suolo è una risorsa esauribile e non rinnovabile e che la perdita irreversibile di risorse ecosistemiche e l'edificazione selvaggia influenzano negativamente l'equilibrio del territorio: creano dissesto, erosione, contaminazione, desertificazione e disastri ambientali, acuiti dai cambiamenti climatici. Ma, nonostante ciò, il nostro Paese ha un livello di consumo di suolo tra i più alti in Europa, collocandosi al quinto posto nella classifica europea. Soprattutto intorno alle grandi città è evidente un'urbanizzazione diffusa e dispersa, che realizza centri urbani di dimensioni medio-piccole e di scarsa qualità architettonica, che creano frammentazioni del paesaggio e mancanza di identità culturale, difficoltà in termini di accessibilità ai servizi e dispendio dei consumi energetici. Al contrario, specialmente nelle aree metropolitane, si assiste ultimamente a un crescente abbandono di interi capannoni ed aree ex industriali, diventati magari non più funzionali all'evoluzione dei rapporti commerciali, che creano degrado urbanistico e sociale e occupano abusivamente il sistema e il territorio e creano problemi alla sicurezza urbana. Ben venga, quindi, la linea politica indirizzata al riutilizzo dei siti dismessi, piuttosto che allo sviluppo di nuovi siti industriali in aree verdi e suolo agricolo, che è in linea con quanto inserito nei nostri programmi di Governo da sempre e in linea con le politiche comunitarie e con gli obiettivi richiamati nel 2011 con la tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse, che propone il traguardo di un incremento dell'occupazione netta di terreno pari a zero da raggiungere in Europa entro il 2050. Riuso, rigenerazione e riqualificazione delle aree degradate, previo risanamento ambientale delle aree da bonificare, compensazione e perequazione urbanistica per eliminare la rigidità dei piani di governo del territorio sono concetti che noi condividiamo. Non riteniamo, pertanto, corretta un'interpretazione dei vincoli per il contenimento del consumo del suolo come una limitazione del diritto di proprietà di contenuto espropriativo. Ormai è finita l'epoca dell'urbanistica dell'espansione, ma viviamo nell'epoca dell'urbanistica della riqualificazione del tessuto insediativo esistente, della qualità e della flessibilità urbanistica, per accompagnare le mutevoli esigenze umane. Riteniamo, pertanto, che il provvedimento per il contenimento del consumo del suolo e il riuso del suolo edificato debba continuare l'esame in Aula ed esprimo il voto di astensione alla presente pregiudiziale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini). PAGINA: 0010 MASSIMO FELICE DE ROSA. Grazie, Presidente. Volevamo esprimere i nostri dubbi sulla costituzionalità di questa legge, ma per problematiche completamente opposte a quelle proposte da Forza Italia. Quindi, per noi non c’è una violazione della proprietà privata e dello ius aedificandi, anche perché il diritto a costruire, secondo noi, viene dopo il diritto del pubblico di gestire il territorio. Quindi, volevamo sottolineare, più che altro, alcuni passaggi che riteniamo illogici e incostituzionali, nonostante non abbiamo presentato una pregiudiziale, perché pensiamo che, comunque, questa legge sia una legge importante e da discutere in Aula. Quindi, si tratta di una legge da non fermare in questo momento, ma da fermare in un secondo momento, quando sarà sancito il volere della maggioranza di distruggere il territorio invece che tutelarlo.
PAGINA: 0011 VINCENZO GAROFALO. Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, il gruppo di Area Popolare voterà contro la pregiudiziale di costituzionalità, pur ritenendo problematici taluni contenuti nel testo unificato in esame. Discuteremo in sede di emendamenti di questi aspetti critici, ma è necessario osservare che richiami a profili di incostituzionalità di questo testo appaiono non pertinenti. Come è noto a chiunque, esistono innumerevoli norme del nostro ordinamento che pongono degli oggettivi limiti, giustificati da vari interessi di carattere generale, riconosciuti esplicitamente dall'ordinamento costituzionale non solo alla proprietà privata, ma anche al diritto di impresa.
PAGINA: 0012 TINO IANNUZZI. Grazie, Presidente. La pregiudiziale di costituzionalità rispetto al testo al nostro esame sostiene che il provvedimento violerebbe la disciplina costituzionale per più profili. Con genericità vengono evocate le possibili lesioni di alcuni articoli della Costituzione: dell'articolo 42 della Costituzione, per il riverbero delle limitazioni sul diritto di proprietà; dell'articolo 117, in relazione al riparto di competenze legislative tra lo Stato e le regioni; dell'articolo 120, per quanto concerne l'esercizio del potere sostitutivo da parte dello Stato nei confronti di regioni o enti locali rivelatesi inadempienti. Questa tesi non può essere condivisa. Innanzitutto, vengono prospettate, per il primo aspetto, questioni espropriative che colpirebbero il diritto di proprietà, che sono invece completamente avulse dal provvedimento in esame, che quindi sono al di fuori della discussione su questo testo e che, quindi, ci portano su direzioni assolutamente non condivisibili ed estranee al provvedimento. Invece, noi dobbiamo tener conto di quello che la Corte @pagina=0013@costituzionale ci ha insegnato il legislatore non può non considerare il principio di ragionevolezza, che deve sempre guidare l'attività legislativa, ed, in particolare, il contemperamento tra i diversi interessi privati e pubblici, tutti meritevoli di tutela, che sono coinvolti nelle singole fattispecie. Ed in questa vicenda il legislatore deve tener conto della evoluzione dell'ordinamento e dei contesti territoriali, economici, sociali e culturali e deve tener conto della rilevanza centrale sempre più forte che ha assunto il tema della tutela e della difesa del paesaggio che trova riconoscimento costituzionale pregnante nell'articolo 9, nel quadro dei principi fondamentali della Carta. La stessa tutela del paesaggio sempre più ha acquisito un ruolo centrale nella dinamica dei valori costituzionali, nella coscienza sociale del Paese e della comunità internazionale e nello stesso mutamento della disciplina giuridica. Per questo il legislatore si muove con il provvedimento in esame, con una serie di principi fondamentali in tema di valorizzazione e di tutela del suolo, anche per promuovere e preservare le attività agricole, l'ambiente ed il paesaggio. Il provvedimento investe la materia «governo del territorio», che nel suo ambito presenta una pluralità di aspetti che sono certamente quelli attinenti all'edilizia e all'urbanistica ma che più in generale si riconducono alla disciplina dell'uso del suolo. Sulla materia «governo del territorio» è intervenuta spesso la Corte costituzionale sia per l'ampiezza della materia sia per la difficoltà di definire e tratteggiare con precisione i suoi confini, che inevitabilmente finiscono per impattare e intrecciarsi con altri ambiti di competenza che investono altre materie, a cominciare dalla tutela dell'ambiente. Non è senza significato il fatto che questo provvedimento, all'articolo 1, comma 1, richiami il principio fondamentale della difesa del paesaggio di cui all'articolo 9 della Costituzione, che investe la competenza legislativa esclusiva dello Stato. Vi sono altre norme come quelle in tema di mitigazione o di compensazione ambientale che investono il principio della tutela dell'ambiente che, ai sensi dell'articolo 117, comma secondo, lettera s), della nostra Carta costituzionale richiama la competenza esclusiva legislativa dello Stato. Per tale ragione nel provvedimento abbiamo anche una serie di norme che spingono nella direzione di riconoscere funzioni amministrative allo Stato, disegnando un apposito procedimento per la definizione e la ripartizione territoriale dei limiti al consumo di suolo, anche attraverso atti normativi di rango secondario che prevedono il pieno coinvolgimento delle regioni. Su questo non possiamo non considerare la giurisprudenza della Corte costituzionale, che ha evocato il principio della cosiddetta attrazione in sussidiarietà che implica il riconoscimento e l'allocazione a livello statale di competenze amministrative che vanno al di là e sono diverse da quelle che discenderebbero dal mero tenore letterale dell'articolo 117 della Costituzione. Il fondamento di questo principio, la ratio di questo principio è l'esigenza di garantire l'esercizio unitario delle funzioni pubbliche. Per tutelare l'interesse pubblico generale unitario dell'intero Paese, occorre tener conto di questo principio che investe e finisce per estendersi anche all'ambito regionale. Per questo motivo nel testo, accogliendo le condizioni della Commissione Bilancio, le ipotesi di parere delle regioni sono state trasformate in intesa in Conferenza Stato-regioni e sono stati previsti meccanismi adeguati per l'esercizio del potere sostitutivo... |
PAGINA: 0005 La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15. |
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PAGINA: 0005 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI (Vedi RS) |
PAGINA: 0014 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI |
PAGINA: 0005 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0014 Missioni. |
PAGINA: 0005 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono centoquattro. |
PAGINA: 0014 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Boccia, Bratti, Bueno, Capelli, Catania, Dambruoso, Di Gioia, Epifani, Ferranti, Ferrara, Lorenzo Guerini, Locatelli, Manciulli, Mazziotti Di Celso, Pes, Piccoli Nardelli, Realacci, Sanga, Sani, Scanu, Speranza, Tabacci, Tofalo, Velo e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
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PAGINA: 0005 Si riprende la discussione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0014 Si riprende la discussione. |
PAGINA: 0005 PRESIDENTE (Vedi RS). Dà conto di emendamenti ritirati dai presentatori. Avverte quindi che le Commissioni hanno presentato gli emendamenti 2.300, 2.301, 3.300, 3.301, 4.300, 6.300, 6.301, 6.302, 8.300, 10.300 ed il subemendamento 0.8.8.1.
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PAGINA: 0014 PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge n. 2039-A: Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.
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PAGINA: 0006 (Esame dell'articolo 1) (Vedi RS) |
PAGINA: 0014 (Esame degli articoli – A.C. 2039-A) |
PAGINA: 0006 CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di maggioranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 1. |
PAGINA: 0015 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Grazie, Presidente. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Ciracì 1.1. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Ciracì 1.2, Segoni 1.3, De Rosa 1.4, Matarrese 1.9 e 1.11, Russo 1.15. |
PAGINA: 0006 MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 1. |
PAGINA: 0016 MASSIMO FELICE DE ROSA, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Ciracì 1.1 e 1.2, Segoni 1.3 e De Rosa 1.4. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Matarrese 1.9 e 1.11. Esprimo parere favorevole sull'emendamento De Rosa 1.13, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Russo 1.15, Mariani 1.17, Sarro 1.18, Matarrese 1.19 e Schullian 1.20. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Ciracì 1.21. Esprimo parere contrario sull'emendamento Sarro 1.22, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Ciracì 1.29. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti De Rosa 1.30, come riformulato, e Segoni 1.31. |
PAGINA: 0006 FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 1. |
PAGINA: 0016 FILIBERTO ZARATTI, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Ciracì 1.1 e 1.2, Segoni 1.3 e De Rosa 1.4. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Matarrese 1.9 e 1.11. Esprimo parere favorevole sull'emendamento De Rosa 1.13, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Russo 1.15. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Mariani 1.17. Il parere è contrario sugli emendamenti Sarro 1.18, Matarrese 1.19 e Schullian 1.20. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Ciracì 1.21. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Sarro 1.22 e Ciracì 1.29.
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PAGINA: 0006 SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 1. |
PAGINA: 0016 SAMUELE SEGONI, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Presidente, esprimo parere favorevole sugli emendamenti Ciracì 1.1 e 1.2, sul mio emendamento 1.3 e sull'emendamento De Rosa 1.4.
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PAGINA: 0006 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dalla relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0016 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza Braga. |
PAGINA: 0006 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS), cui rende precisazioni la PRESIDENTE (Vedi RS), e MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), che chiede il rinvio in Commissione del provvedimento, nonché il presidente della XIII Commissione LUCA SANI (PD) (Vedi RS) e la PRESIDENTE (Vedi RS) per ulteriori precisazioni. |
PAGINA: 0017 ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie, Presidente. La questione che voglio sottoporle è il metodo con cui è andato avanti questo provvedimento. Sostanzialmente è una procedura non corretta e io ritengo che debba essere incaricata la Presidente della Camera, tramite lei e tramite gli uffici, di valutare se effettivamente noi dobbiamo proseguire l'iter emendativo e di votazione. Le spiego subito il motivo.
PAGINA: 0017 PRESIDENTE. Onorevole Zaccagnini, la Presidenza, però, deve farle presente che la proposta di legge che stiamo discutendo è stata assegnata ad entrambe le Commissioni (agricoltura e ambiente e infrastrutture).
PAGINA: 0017 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, ci associamo alla richiesta, ma più che altro per spiegare meglio la situazione. Riteniamo che i presidenti delle Commissioni non abbiano svolto quel ruolo di garanzia sul contenuto della proposta perché c'erano già incardinate in Commissione ambiente delle proposte di legge sulla questione urbanistica e, quindi, sulla revisione urbanistica legata allo stop al consumo di suolo. Queste proposte non sono state portate avanti perché si è sempre detto, da parte dei presidenti di Commissione, che affrontando la discussione dal punto di vista dell'agricoltura si riusciva a ottenere qualcosa di più e il provvedimento sarebbe potuto andare avanti. Questo salvo poi inserire, da parte della maggioranza e dei relatori stessi, delle proposte che vanno a incidere direttamente sull'urbanistica.@pagina=0018@
PAGINA: 0018 LUCA SANI, Presidente della XIII Commissione. Grazie, Presidente. Intervengo solo per chiarire un po’ rispetto allo svolgimento dell'iter sul provvedimento che è oggi all'esame dell'Aula. Evidentemente l'assegnazione del testo è arrivata alle due Commissioni in sede congiunta, perché questo testo aveva elementi che riguardavano la competenza di entrambe le Commissioni. Fin dall'inizio dell'esame delle proposte di legge che ci sono state assegnate per quanto attiene alle competenze della Commissione che presiedo abbiamo fatto sempre presente, appunto, che noi eravamo coinvolti su questa materia, in quanto si trattava di affrontare il tema del consumo e dell'uso del suolo agricolo. Una discussione che avesse previsto esclusivamente materie diverse da quelle da noi trattate ci avrebbe escluso di fatto dall'esame del testo.
PAGINA: 0018 PRESIDENTE. Allora, ripeto per essere chiarissima: la determinazione dell'ampiezza dell'oggetto del provvedimento era ed è in capo alle Commissioni competenti per merito. Le Commissioni competenti per merito, a cui era stata assegnata in maniera congiunta il provvedimento in questione, hanno ritenuto di non ampliare ulteriormente l'oggetto della discussione e la Presidenza in questo senso non ha alcuna competenza.
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PAGINA: 0006 Dopo un intervento a favore del deputato ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS) ed uno contrario del deputato ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento. |
PAGINA: 0018 ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie Presidente. Ci tengo a sottolineare che è corretto che i presidenti delle Commissioni abbiano sempre fatto presente che la materia era di entrambe, ma fino all'introduzione degli articoli 5 e 6; lì sono cambiate le carte in tavola ed è stata inserita appunto una parte d'iniziativa governativa molto chiara che è prettamente della materia urbanistica. Il rimando nelle Commissioni è necessario dal nostro punto di vista perché l'ampliamento, Presidente, c’è stato. C’è stato un ampliamento di fatto che, però, non è stato conseguente negli @pagina=0019@approfondimenti nelle Commissioni. In più, è evidente a tutti dal resoconto come il presidente Realacci abbia sottolineato varie volte nelle Commissioni che, parlandosi fuori dai denti, questa legge doveva andare avanti in questo modo, altrimenti non sarebbe andata avanti. Quindi, sostanzialmente c'era una velata minaccia nei confronti delle opposizioni di accettare questo iter monco di tutta la parte urbanistica per raggiungere un risultato. Questo risultato, più si è andati avanti, più è stato storpiato dall'introduzione senza approfondimenti di questa parte. Io credo che i presidenti delle Commissioni, se rinviassero il provvedimento nelle Commissioni, non farebbero un soldo di danno, ma lo farebbero nell'interesse dei cittadini proprio perché andremmo a migliorare il provvedimento di quelle parti che sono necessarie di un approfondimento, in particolare lo sviluppo delle aree urbane, la rigenerazione urbana, il censimento e tanti altri elementi connessi alla materia urbanistica. PAGINA: 0019 ENRICO BORGHI. Grazie, signora Presidente. Questo è un testo che da due anni è oggetto di lavoro, di confronto e di dibattito ed è anche un po’ singolare il fatto che le opposizioni, che nelle Commissioni ci hanno spesso accusato di non voler accelerare l'iter della discussione, oggi portino all'attenzione dell'Aula l'esigenza di bloccare ulteriormente il percorso legislativo. Noi siamo dell'opinione che il lavoro emendativo che è stato fatto e che l'Aula nella sua sovranità potrà continuare vada nella direzione di migliorare i contenuti e soprattutto dell'esigenza di continuare nella prosecuzione dell'iter e dell'approvazione, tenuto conto del fatto che su questa legge ci sono anche delle aspettative forti nel Paese che, quindi, non possono essere sotto questo profilo deluse da atteggiamenti e da argomentazioni piuttosto capziosi. |
PAGINA: 0007 Interviene sull'emendamento Segoni 1.3 il deputato SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS). |
PAGINA: 0020 SAMUELE SEGONI. Grazie. Devo essere velocissimo perché ho soltanto sei minuti. In questo emendamento sostanzialmente la maggioranza getta subito la maschera. Si proponeva di inserire al punto b) di far evolvere il settore dell'edilizia oltre questa crisi verso un'edilizia di qualità orientata al recupero e alla rigenerazione. Viene bocciata questa modifica e si certifica che ci si vuole sostanzialmente incarognire con questo disegno di legge zoppo su un modello di edilizia che non funziona più. Continuerete sotto mentite spoglie a costruire e ci saranno edifici che rimarranno sfitti. |
PAGINA: 0007 Intervengono sull'emendamento Matarrese 1.11 i deputati SALVATORE MATARRESE (SCpI) (Vedi RS), MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS) e FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0021 SALVATORE MATARRESE. Grazie, Presidente. Signor Ministro, onorevoli colleghi, credo sia necessario stabilire che l'alternativa all'edificazione debba avere almeno dei criteri per individuarsi tale e, quindi, io propongo che sia individuata una sostenibilità dal punto di vista ambientale e dal punto, vista economico. Infatti, stabilire un'alternativa così, sic et simpliciter significa stabilire nulla e, quindi, diventa ancor più indeterminata una legge che è già abbastanza complicata, che ha diverse indeterminatezze, anche come definizioni, di contrasto con le norme urbanistiche. Stabilire un'alternativa senza andare a definire in che termini deve essere valutata l'alternativa credo che sia un grave pregiudizio per ogni iniziativa che vada a realizzarsi sul territorio. PAGINA: 0021 MASSIMO FELICE DE ROSA. In questo caso, visto il ragionamento, è l'inizio della fine di questa legge. Questo ragionamento è stato recepito comunque da parte della maggioranza, quindi non preoccupatevi se anche questo sarà bocciato in questo momento perché dopo, comunque, ha vinto la linea Matarrese. È impossibile mettersi di fronte alle questioni economiche se stiamo parlando di ambiente. Allora, o c’è una prevalenza di principi su questioni che non possono essere monetizzate, come la tutela del nostro territorio, oppure guardiamo sempre la questione economica; a quel punto i palazzinari vinceranno sempre. PAGINA: 0021 FILIBERTO ZARATTI. Grazie, signora Presidente. Anche noi esprimiamo un parere contrario su questo emendamento del collega Matarrese. È del tutto evidente che la sostenibilità di carattere ambientale è un interesse generale e, invece, la sostenibilità economica è un interesse particolare dell'imprenditore che sta facendo o che ha intenzione di fare quell'intervento. Quindi, equiparare le due cose sarebbe un errore clamoroso. Tra l'altro, chiedo anche al collega Matarrese di riflettere maggiormente su questo punto. Sono evidenti le ragioni per cui noi esprimiamo un netto parere contrario a questo emendamento. |
PAGINA: 0008 Intervengono sull'emendamento De Rosa 1.13 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (Vedi RS), (M5S) FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS) e CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0022 MASSIMO FELICE DE ROSA. Con questo emendamento noi contestiamo il fatto che, nel momento in cui stiamo analizzando le finalità e l'ambito della legge, la maggioranza tiene a specificare sempre tutte quelle deroghe, quelle esclusioni che la legge prevede, perché, nella loro visione, comunque dobbiamo far salvo tutto quanto si è già previsto di edificare in Italia. Riteniamo che queste deroghe siano già specificate anche più volte nel resto della legge, perché la paura di fare torto a qualche palazzinaro vi faceva troppo timore. All'inizio, quando parliamo di finalità e ambiti, è inutile iniziare a porre già delle deroghe o comunque delle esclusioni. Stiamo parlando di principi generali, almeno in questa parte rimaniamo nel contenuto dei principi generali.
PAGINA: 0022 FILIBERTO ZARATTI. È evidente, signora Presidente, che, nel momento nel quale si fa una nuova norma, una legge, se noi abbiamo l'intenzione di fare una norma che fa salvo non soltanto ciò che è stato realizzato, come è ovvio che sia, ma addirittura fa salvo anche tutto quello che si dovrà realizzare – questo è un tema sul quale torneremo, credo, più volte nel corso di questa discussione –, questo procedimento rende inutile la norma. È evidente che la norma che fa salvo tutto quello che accadrà non serve a nulla.
PAGINA: 0022 CLAUDIA MANNINO. Grazie, Presidente. Proprio nell'ambito dell'emendamento, ci terrei a entrare nello specifico, perché l'emendamento chiede semplicemente di sopprimere una parte del secondo periodo, che voglio condividere con l'Aula, perché non tutti ovviamente facciamo parte della Commissione ambiente, e che riguarda l'ambito delle procedure di valutazione ambientale strategica e di verifica di assoggettabilità delle opere pubbliche e di pubblica utilità. L'emendamento chiede di sopprimere quello che riporta il testo, ossia l'eccezione per le infrastrutture, per gli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale. Quindi, crediamo che sia un controsenso, anche perché, nell'ottica di una valutazione di impatto ambientale e di una valutazione ambientale strategica, le infrastrutture devono tenere conto del consumo di suolo che esse generano. |
PAGINA: 0008 Interviene sull'emendamento Mariani 1.17 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0023 MASSIMO FELICE DE ROSA. Ancora si deroga, sempre nello stesso punto di cui stavamo discutendo prima, per tutte le infrastrutture prioritarie di cui alla parte quinta del decreto legislativo n. 50 del 2016. Quindi, passiamo da una definizione che già non ci piaceva, perché si parlava degli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale, che quindi erano già limitati e conteggiati in modo abbastanza preciso, agli insediamenti prioritari in base al nuovo codice degli appalti, se non sbaglio.
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PAGINA: 0008 Interviene sull'emendamento Sarro 1.18 il deputato CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0024 CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Con questo emendamento noi intendiamo tutelare soprattutto la posizione dei piccoli comuni che hanno in itinere l'approvazione di interventi di opere pubbliche o di opere di urbanizzazione primaria o che, rispetto a queste stesse opere, già perfezionate per quanto riguarda i procedimenti di approvazione, siano in corso di definizione, invece, i procedimenti relativi al reperimento delle provviste e delle risorse finanziarie necessarie per la loro realizzazione. Quindi, non considerare soltanto, come la norma nell'attuale stesura e così come modificata con l'emendamento testé approvato, le grandi opere di preminente interesse nazionale e strategico, ma anche quelle dei piccoli comuni rispetto alle quali vi sia già un avanzato grado di definizione dei procedimenti di approvazione o di finanziamento. |
PAGINA: 0008 Intervengono sull'emendamento Russo 1.34 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS) FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS) CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS) e CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0026 MASSIMO FELICE DE ROSA. Signora Presidente, qui si dice, praticamente, che le politiche di sviluppo territoriale nazionali e regionali... L'articolo iniziale diceva che favoriscono la destinazione agricola e l'esercizio di pratiche agricole anche negli spazi liberi delle aree urbanizzate: si cancella questa parte, e quindi si toglie «anche negli spazi liberi delle aree urbanizzate»; in sostanza qui si tutela l'urbanizzazione, mentre non si tutela l'agricoltura. Se abbiamo una legge che deve incentivare l'agricoltura e tutelare il suolo agricolo, mi deve anche portare possibilmente in alcune sue parti il suolo agricolo in città; in questo caso viene assolutamente tolta questa parte. Capite bene che andiamo in senso opposto alla proposta di legge ! Quindi non capisco come i relatori possano dare parere favorevole, come la Commissione abbia potuto dare parere favorevole a questo emendamento, che va nella direzione opposta rispetto alla proposta di legge. PAGINA: 0026 FILIBERTO ZARATTI. Signora Presidente, è evidente che questo è un punto importante, non soltanto di merito, anche di principio. Io vorrei ricordare che il comma 5 di questo articolo dice testualmente che «le politiche di sviluppo territoriale nazionali e regionali favoriscono la destinazione agricola e l'esercizio di pratiche agricole anche negli spazi liberi delle aree urbanizzate». È evidente che cassare gli spazi liberi delle aree urbanizzate ha un significato importante dal punto di vista tecnico specifico, ma un'importanza ancora più significativa dal punto di vista di principio, perché è evidente che se non si favorisce l'utilizzo agricolo del suolo in una legge che dovrebbe garantirne la tutela, lo spirito con cui si sta legiferando è un altro. PAGINA: 0026 CARLO SARRO. Presidente, il parere favorevole reso su questo emendamento è un dato sicuramente positivo, che noi registriamo con favore, anche in considerazione del fatto che per effetto dell'emendamento la norma recupera la sua funzione effettiva e primaria: prevedere in senso generale l'obiettivo perseguito, quello di favorire la destinazione agricola e l'esercizio di pratiche agricole. Essendo appunto contemplato in termini generali, esso riguarderà anche eventualmente gli spazi interni alle aree urbanizzate, ma non contenendo questa previsione specifica, che avrebbe rappresentato per assurdo una limitazione che si muoveva in senso opposto alle finalità perseguite dalla norma. PAGINA: 0027 CLAUDIA MANNINO. Presidente, il mio intervento è decisamente in contrapposizione con chi mi ha preceduto, perché la destinazione a suolo agricolo di spazi inutilizzati è già oggi prevista dalle normative degli standard urbanistici. Sinceramente non capiamo quindi perché si voglia assumere una decisione così netta, quando ci sono tante normative che parlano di percentuali di verde e di suolo agricolo che devono essere garantite all'interno dell'area urbanizzata. |
PAGINA: 0009 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS) ed EMANUELE COZZOLINO (M5S) (Vedi RS), nonché per un richiamo al Regolamento il deputato DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS), ai quali rende precisazioni la PRESIDENTE (Vedi RS). Interviene quindi nuovamente il deputato DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0027 CLAUDIA MANNINO. Signora Presidente, sull'emendamento Ciracì 1.35. PAGINA: 0027 EMANUELE COZZOLINO. Presidente, è un emendamento aggiuntivo, quindi se vengono a mancare quelle parole lì si attacca alla frase prima: eventualmente lo potete riformulare. PAGINA: 0027 DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, intervengo per un richiamo al Regolamento, @pagina=0028@perché su questo tema, sul fatto che con la votazione di un emendamento precedente se ne precluda uno successivo, qualche tempo fa c’è stata anche una accesa diatriba con i colleghi della nostra Commissione giustizia, e si era usciti da quell’impasse con la promessa che in qualche modo venisse anticipato, almeno informalmente, quali emendamenti sarebbero preclusi dall'approvazione di emendamenti su cui il Governo ha espresso un parere favorevole. E visto che in questo caso c’è stato un emendamento approvato, e che di fatto ha portato alla preclusione di un emendamento a nostra firma, chiediamo se è possibile comunicarci in anticipo quali preclusioni porterebbe l'approvazione di un determinato emendamento. PAGINA: 0028 PRESIDENTE. Sì, avrebbe ragione se non fosse per il fatto che questo emendamento è dell'onorevole Ciracì; quindi, in ogni caso, non è un emendamento a vostra firma. Nel merito il tema si è chiarito, perché in questo caso non c’è un altro motivo o un altro punto in cui «attaccare» in quell'articolo questo emendamento; era abbastanza ovvio che ci fosse una preclusione, perché erano proprio sullo stesso identico punto del comma. In ogni caso, noi non abbiamo ritenuto di dover avvisare tutti i gruppi perché questo emendamento è dell'onorevole Ciracì. PAGINA: 0028 DAVIDE CRIPPA. Che cosa c'entra ? Non abbiamo il diritto di poter sapere ? |
PAGINA: 0009 Intervengono per dichiarazione di voto sull'articolo 1 i deputati ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS) e MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0028 ADRIANO ZACCAGNINI. Mi scusi, Presidente, le ho chiesto la parola all'ultimo momento, ma c’è stata un po’ di confusione: io intendevo intervenire appunto sull'emendamento Ciracì, ma non mi è stato possibile. Quindi, sostanzialmente intervengo sull'articolo 1, ma mi riferisco agli ultimi emendamenti approvati e in particolare a quello con cui si certifica che l'agricoltura in città non ci serve. Sostanzialmente si dice, addirittura nelle finalità della legge, che non ci interessa avere, negli spazi liberi ancora non urbanizzati, nelle aree non urbanizzate, l'agricoltura in città. Quindi, l'agricoltura urbana, di cui ci facciamo tanto promotori durante le campagne elettorali, che tanto si lega ai discorsi sul clima, sull'agricoltura sociale, su come far compenetrare campagna e città, tutte queste cose belle di cui ci riempiamo la bocca non abbiamo il coraggio di mantenerle neanche nelle finalità del provvedimento @pagina=0029@– che poi ovviamente valgono come un ordine del giorno, sostanzialmente nulla –, quando veniamo qui, perché si trattava di mantenerle.
PAGINA: 0029 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, dichiaro il nostro voto favorevole all'articolo 1 nel suo complesso, semplicemente perché finalmente il suolo viene considerato bene comune, un bene finito, limitato, che dobbiamo tutelare, e perché si iniziano a presupporre delle spinte verso la rigenerazione degli edifici già esistenti. Peccato che viene fatto con le solite mancanze, con confusione, mezzucci e accordi tra PD e Forza Italia. |
PAGINA: 0010 (Esame dell'articolo 2) (Vedi RS) |
PAGINA: 0029 (Esame dell'articolo 2 – A.C. 2039-A) |
PAGINA: 0010 CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di maggioranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 2. |
PAGINA: 0029 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Presidente, sugli emendamenti Russo 2.1, De Rosa 2.5, Pellegrino 2.8, De Rosa 2.10, 2.12 e 2.13, Russo 2.14, sugli identici emendamenti De Rosa 2.16 e Fauttilli 2.17, sugli emendamenti De Rosa 2.18, Matarrese 2.19, De Rosa 2.20 e 2.21, Russo 2.22, De Rosa 2.23, Russo 2.25 e 2.28, Matarrese 2.29, Franco Bordo 2.30, De Rosa 2.31, 2.32 e 2.33 e Zaratti 2.35 il parere è @pagina=0030@contrario. Sull'emendamento Mariani 2.36 il parere è favorevole. Sull'emendamento Grimoldi 2.37 il parere è contrario. |
PAGINA: 0010 MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 2. |
PAGINA: 0030 MASSIMO FELICE DE ROSA, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Va bene Presidente. Parere contrario sull'emendamento Russo 2.1, mentre il parere è favorevole sugli emendamenti: De Rosa 2.5, Pellegrino 2.8, De Rosa 2.10, De Rosa 2.12, De Rosa 2.13. Parere contrario invece sull'emendamento Russo 2.14. Parere favorevole sugli identici emendamenti De Rosa 2.16 e Fauttilli 2.17. Parere favorevole anche sull'emendamento De Rosa 2.18, mentre il parere è contrario sull'emendamento Matarrese 2.19. Parere favorevole sugli emendamenti De Rosa 2.20 e De Rosa 2.21. Parere contrario sull'emendamento Russo 2.22. Parere favorevole sull'emendamento De Rosa 2.23. Parere contrario invece sugli emendamenti Russo 2.25 e 2.28. Parere contrario anche sull'emendamento Matarrese 2.29, mentre il parere è favorevole sugli emendamenti: Franco Bordo 2.30, De Rosa 2.31, De Rosa 2.32, De Rosa 2.33 e Zaratti 2.35.
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PAGINA: 0010 SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 2. |
PAGINA: 0031 SAMUELE SEGONI, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Parere contrario sull'emendamento Russo 2.1, mentre il parere è favorevole sugli emendamenti: De Rosa 2.5, Pellegrino 2.8, De Rosa 2.10, 2.12 e 2.13. Parere contrario invece sull'emendamento Russo 2.14. Parere favorevole sugli identici emendamenti De Rosa 2.16 e Fauttilli 2.17. Parere favorevole anche sull'emendamento De Rosa 2.18, mentre il parere è contrario sull'emendamento Matarrese 2.19. Parere favorevole sugli emendamenti De Rosa 2.20 e 2.21. Parere contrario sull'emendamento Russo 2.22. Parere favorevole sull'emendamento De Rosa 2.23. Parere contrario invece sugli emendamenti Russo 2.25 e 2.28. Parere contrario anche sull'emendamento Matarrese 2.29, mentre il parere è favorevole sui seguenti emendamenti: Franco Bordo 2.30, De Rosa 2.31, 2.32 e 2.33, Zaratti 2.35 e Mariani 2.36.
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PAGINA: 0010 FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 2. |
PAGINA: 0032 FILIBERTO ZARATTI. Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprimo parere contrario sull'emendamento Russo 2.1, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti De Rosa 2.5, Pellegrino 2.8, De Rosa 2.10, 2.12 e 2.13. Esprimo parere contrario sull'emendamento Russo 2.14, mentre esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti De Rosa 2.16 e Fauttilli. 2.17.
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PAGINA: 0010 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dalla relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0032 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Esprimo parere conforme alla relatrice Braga e al relatore Fiorio. |
PAGINA: 0010 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.5 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0033 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, qua siamo di fronte al fatto che il politico vuole fare delle definizioni basate sulla sua mentalità di fare politica, quindi fare chiacchiere senza combinare granché, quello che succede adesso con il nostro graditissimo Premier.
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PAGINA: 0010 Interviene sull'emendamento Pellegrino 2.8 la deputata SERENA PELLEGRINO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0033 SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Proprio a proposito delle definizioni, noi riteniamo che le definizioni siano importanti, perché non ci devono essere equivoci nei confronti di chi, poi, affronta questa legge.
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PAGINA: 0011 Intervengono sull'emendamento De Rosa 2.10 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS) e FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0034 MASSIMO FELICE DE ROSA. Credo che questo sarà più o meno il mantra della discussione in Aula su questa legge: io che parlerò al vuoto e voi che non ascolterete nemmeno (Commenti); come al solito, ve lo ripeto per la seconda volta, l'ha capito persino Forza Italia, sono stupito; almeno il PD potrebbe cercare di sforzarsi di capire che una definizione più è semplice, più è chiara, più dopo si può applicare in modo corretto sui territori.
PAGINA: 0034 CLAUDIA MANNINO. Grazie, Presidente. Questo emendamento va nell'ottica di un ragionamento un po’ più ampio che abbiamo fatto in questi tre anni in Commissione. In particolare, mi riferisco ad una risoluzione che abbiamo approvato in @pagina=0035@Commissione ambiente che chiedeva al Governo, che allora aveva il semestre di Presidenza europea, di ricominciare la discussione sulla direttiva europea di salvaguardia del suolo che è oggetto di interesse dell'Unione europea. Allora, in tal senso, dare una chiara definizione di cosa intendiamo per «suolo», nell'ottica anche europea di quello che si sta discutendo – e ricordo che a breve terminerà il semestre olandese di Presidenza che si concluderà proprio con l'agenda urbana europea – può mettere il nostro Paese all'avanguardia rispetto a quella che è la nomina che abbiamo in termini di salvaguardia dei beni ambientali e in particolare dei beni comuni. PAGINA: 0035 FILIBERTO ZARATTI. Grazie, Presidente. Io credo che la definizione di consumo di suolo sia fondamentale in una legge che tratta proprio questo argomento. Approfitto anche dell'occasione per dire una cosa: quando in quest'Aula si fa ostruzionismo non risponde nessuno al dibattito, nessuno parla, naturalmente della maggioranza, perché c’è una pratica ostruzionistica, ma quando anche di fronte a un argomento come questo, così importante per il destino del nostro Paese – dove non c’è stata mai nessuna pratica ostruzionistica, né nelle Commissioni né, tanto meno, come si sta dimostrando, in Aula, – e la discussione non viene mai portata avanti, non c’è mai un'argomentazione per difendere quel testo che viene qui contestato da alcuni emendamenti di merito, allora io penso che anche l'Aula venga svuotata della sua funzione. Per questo credo che gli amici e i colleghi del Partito Democratico o della maggioranza abbiano, non il diritto, ma io penso anche il dovere di argomentare per quale ragione, così massicciamente, bocciano questi emendamenti, senza neanche spendere una parola per convincere l'Aula della giustezza della loro posizione. Ritengo che sia una pratica istituzionale pessima, sbagliata e da censurare. |
PAGINA: 0011 Intervengono sull'emendamento De Rosa 2.12 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0035 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, errare è umano, perseverare è diabolico. Siamo alla terza alternativa che vi diamo, avete la possibilità di darci una risposta, di spiegarci perché preferite una definizione che anche da ISPRA stessa è stata valutata come negativa e difficile come applicazione per poi calcolare il consumo di suolo effettivo. Devo dire che chi di solito monitora il consumo di suolo e, quindi, ISPRA, in questo caso, ha già più volte espresso delle perplessità fortissime su tutta la parte delle definizioni. Avete per la terza volta l'opportunità di sistemare questa parte, fare una proposta alternativa, riformulare, darci una risposta anche solo nel merito, nel contenuto, sempre che la conosciate. Siamo qui ad attendere. PAGINA: 0036 SAMUELE SEGONI. Grazie, Presidente. Intervengo visto che ho un emendamento a mia prima firma e non ho potuto segnalare, poc'anzi, che ha un contenuto molto simile a questo. Vi è una definizione, in questa legge, in cui si adotta un artificio prettamente semantico in cui a norma di legge si va a cambiare nome a una cosa fisica ben definita.
PAGINA: 0036 ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie, Presidente. Sì, la definizione, quando è errata o superficiale, è il modo migliore per successivamente taroccare i dati o desumere dati non corretti, e quindi funzionali allo scopo e al vero interesse che si ha, che, appunto, non è quello di perseguire le finalità di questa legge, che sta iniziando male e, probabilmente, finirà peggio. Vorrei, però, sottolineare a tutti i colleghi dell'Aula che, effettivamente, le parole del collega Zaratti sono assolutamente di buonsenso.
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PAGINA: 0011 Intervengono sull'emendamento De Rosa 2.18 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS) e CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0037 MASSIMO FELICE DE ROSA. Sì, allora, qui diciamo che, tenendo l'impianto proposto dalla maggioranza, chiediamo almeno che sulla deimpermeabilizzazione si inserisca che il suolo ripristinato abbia caratteristiche che lo rendano idoneo alla coltivazione. L'esempio è questo: se voi mi considerate suolo recuperato un suolo che era sotto a una gettata d'asfalto, viene tolto l'asfalto e quello non è suolo, quello che troviamo sotto non è suolo. Non è suolo che ancora ha quelle funzioni ecosistemiche per cui possiamo considerarlo suolo, e quindi terreno utilizzabile anche per l'agricoltura, ma è un terreno sterile, in quel momento.
PAGINA: 0038 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per la VIII Commissione. Grazie, Presidente. Provo a dare risposta non solo a queste ultime osservazioni del collega De Rosa, ma anche ad altre sollecitazioni degli emendamenti che abbiamo già esaminato e anche ad alcuni, immagino, che voteremo successivamente.
PAGINA: 0038 CLAUDIA MANNINO. Presidente, ci terrei a condividere con voi quello che la proposta di direttiva sul suolo definiva «suolo» in ambito europeo, affermando che il suolo subisce una serie di processi di degradazione e di minacce, quali l'erosione, la diminuzione di materia organica, la contaminazione locale o diffusa, l'impermeabilizzazione, la compattazione, il calo di biodiversità, la salinizzazione, le alluvioni e gli smottamenti; combinati, tutti questi rischi possono alla fine determinare condizioni climatiche aride e sub-aride, che possono portare alla desertificazione. Quindi in un'ottica e in un Paese, soprattutto, quale l'Italia, che è soggetta sia a processi di desertificazione sia a processi di smottamento dei terreni e di rischio idrogeologico, penso che dare una definizione più dettagliata di quello che noi intendiamo come suolo naturale sia una responsabilità di questo Parlamento. |
PAGINA: 0011 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.21 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0039 MASSIMO FELICE DE ROSA. Signora Presidente, il contenuto dell'emendamento è come quello precedente e quello precedente ancora, cioè il suolo, se lo dobbiamo considerare deimpermeabilizzato, deve avere le funzioni e la possibilità di essere idoneo alla coltivazione.
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PAGINA: 0011 Interviene sull'emendamento Franco Bordo 2.30 il deputato FRANCO BORDO (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0040 FRANCO BORDO. Presidente, anche qui giochiamo con i termini, ma giochiamo pesantemente. Noi vorremmo appunto definire @pagina=0041@la superficie agricola con un concetto molto semplice, che vi leggo: per superficie agricola naturale e seminaturale si intendono i terreni qualificati come agricoli dagli strumenti urbanistici, nonché le superfici, anche in area urbanizzata, allo stato di fatto non impermeabilizzate, dove lo strato superficiale del suolo non sia stato coperto, artificialmente scavato o rimosso.
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PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.31 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0041 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, anche qui contestiamo il metodo, non il contenuto. Il contenuto si potrebbe risolvere in altre parti del provvedimento, dove avete messo comunque tutte le esclusioni, però, quando definiamo la superficie agricola naturale e seminaturale, non possiamo mettere all'interno già tutte le eccezioni; non possiamo mettere tutte le deroghe all'interno di una definizione. Io definisco superficie agricola naturale e seminaturale i terreni qualificati come agricoli dagli strumenti urbanistici nonché le altre superfici non impermeabilizzate; questa è una definizione chiara, ci fermiamo qui, e poi, in altre parti del provvedimento, politicamente fate una scelta di dire: sì, ma tutte le superfici che sono destinate a autostrade, infrastrutture o opere di amici degli amici, anche se sono superfici agricole, le facciamo salve e non devono sottostare alla legge.
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PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.33 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0042 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, chiedo scusa, ma non ci eravamo capiti sull'intervento. Semplicemente, siamo ancora sullo stesso punto di prima: una definizione deve essere una definizione, non deve essere una serie di eccezioni. Il fatto che non rispondete nel merito, non di quello che avete scritto ma di come si fa una definizione, perché avete scelto quella strada, dimostra che la paura di bloccare qualche lavoro, qualche opera che consumi suolo e che distrugga il nostro territorio è più forte di quella di tutelare il nostro territorio. Questo è sancito dal fatto che c’è un silenzio assordante da parte del relatore. |
PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento Sarro 2.47 il deputato CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0043 CARLO SARRO. Grazie Presidente. Intervengo solo per segnalare all'Aula che la previsione della lettera b), come oggi formulata, rende, di fatto, altamente difficile la realizzazione di interventi di insediamenti produttivi strategici e di preminente @pagina=0044@interesse nazionale se noi affermiamo che, con un intervento di entità equivalente, quindi anche dal punto di vista economico, debba procedersi poi ad interventi di compensazione ambientale. Per cui se sì è d'accordo – sicuramente – sulla esigenza di garantire anche una compensazione ambientale, fissare per legge una equivalenza in termini di entità può tradursi in un appesantimento, soprattutto dal punto di vista economico-finanziario, ma anche dal punto di vista della elaborazione progettuale, di interventi dei quali il Paese ha particolarmente bisogno. |
PAGINA: 0012 Intervengono sull'emendamento Borghi 2.49 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (Vedi RS), (M5S) ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS), SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0044 MASSIMO FELICE DE ROSA. Grazie, Presidente. Qui, ancora, andiamo ad allargare la platea delle eccezioni. Vi era almeno una clausola di salvaguardia che doveva comunque prevedere interventi di compensazione ambientale di entità equivalente all'intervento che si faceva.
PAGINA: 0044 ADRIANO ZACCAGNINI. Concordo assolutamente con le parole del collega De @pagina=0045@Rosa, perché questo è un ulteriore peggioramento della legge. Queste modifiche le aspettavamo qui in Aula, stanno arrivando a pioggia e, purtroppo, non solo il meccanismo delle deroghe va a disarticolare l'impianto della legge, ma, appunto, piove sul bagnato – in questo caso su suolo impermeabile, si potrebbe dire – perché non vediamo come il testo possa raggiungere una sua efficacia e, ovviamente, ci aspettiamo ulteriori peggioramenti, perché abbiamo visto purtroppo gli emendamenti presentati.
PAGINA: 0045 SAMUELE SEGONI. Vi spiego una cosa. Questo termine «entità equivalente» aveva destato molto scalpore e aveva richiamato l'attenzione anche dell'ANCI, che ci aveva chiesto di modificare questa espressione, che, in effetti, è un po’ vaga. Penso che anche i colleghi di Forza Italia si siano spaventati, pensando ad un'entità equivalente in termini economici.
PAGINA: 0045 CLAUDIA MANNINO. Grazie Presidente. Il problema di questo emendamento, così come anche alcuni aspetti poco chiari nelle definizioni di tutto il provvedimento è principalmente il dubbio riguardo a chi destiniamo queste forme di compensazione.
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PAGINA: 0012 Interviene sull'emendamento Pellegrino 2.65 la deputata SERENA PELLEGRINO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0046 SERENA PELLEGRINO. Grazie Presidente. Sempre per una questione di definizione, noi stiamo parlando di definire un suolo impermeabilizzato, allora in quello che è scritto qui nella definizione alla lettera c), e invito davvero i colleghi a leggerlo, si dice che per impermeabilizzazione si intende il cambiamento della natura o della copertura del suolo mediante interventi di copertura artificiale, scavo e rimozione del suolo; e fin qua siamo tutti d'accordo. Però quello che noi non condividiamo è la parte relativa all'agricoltura perché si dice: non connessi all'attività agricola, nonché mediante altri interventi comunque non connessi all'attività agricola. Allora per noi invece l'attività agricola impatta, e purtroppo impatta in maniera anche importante, sul terreno e sul suolo. Ci sono delle esperienze già visibili ed evidenti, soprattutto in Francia, che si stanno evidenziando e stanno dichiarando delle criticità molto forti nel senso che ci sono dei lotti e dei terreni su cui l'impatto dell'agricoltura è molto forte tanto addirittura da considerarli impermeabilizzati, ovvero l'acqua cade e il suolo non la recepisce nella stessa maniera come dovrebbe un suolo non impermeabilizzato.
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PAGINA: 0013 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.66 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0046 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, anche qui la definizione non può essere sbagliata in partenza, altrimenti non andiamo da nessuna parte. Per esempio, fanno un bel centro commerciale e non sarà considerato suolo impermeabilizzato, dove prima c'erano campi, un bel parcheggio in autobloccanti a verde, perché non rende completamente impermeabilizzato il suolo, ma lascia filtrare l'acqua. Quindi, voi non lo considererete come area impermeabilizzata e non sarà considerato consumo di suolo, non sarà considerato suolo consumato.
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PAGINA: 0013 Intervengono sull'emendamento Zaccagnini 2.70 i deputati ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS) e MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0047 ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie, Presidente. Qui il tema è sempre lo stesso, quello dell'impermeabilizzazione del suolo e della definizione corretta.
PAGINA: 0047 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, l'impermeabilizzazione e l'invarianza idraulica sono due temi fondamentali, se poi noi vogliamo andare a parlare di tutela del territorio e non vogliamo andare a piangere i primi morti quando esondano i fiumi, quando abbiamo troppa acqua che va nei nostri fiumi, ma perché ? Perché le città impermeabilizzate fanno da imbuto e fanno confluire tutte le acque meteoriche all'interno dei piccoli corsi, che non sono abituati a gestirle. Bene, è di questo che stiamo parlando; è quando facciamo definizioni di questo genere che dobbiamo preoccuparci, poi, delle conseguenze; se non vi preoccupate delle conseguenze, poi non venite a parlarci dei fondi per il dissesto idrogeologico, che fate continuamente sparire e che ricollocate qua e là a seconda dei vostri interessi e della pubblicità che dovete farvi in giro per il territorio, perché è con queste altre definizioni e facendo leggi coerenti e corrette @pagina=0048@che, poi, si evitano i danni e i morti sul territorio. Questa è una cosa che agli italiani dobbiamo dire e ribadire.
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PAGINA: 0013 Interviene sull'emendamento Sarro 2.78 il deputato CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0048 CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Solo per segnalare che, ancora una volta, la Commissione, con un provvedimento che dichiara come propria finalità quella di tutelare i suoli, le aree agricole e, comunque, la protezione ambientale, con norme di più stretta caratterizzazione urbanistica può provocare qualche corto circuito e, allora, noi qui abbiamo nella definizione, alla lettera d), di quelle che sono le aree urbanizzate l'inclusione anche della nozione di parchi urbani, che urbanisticamente sono sicuramente opere di urbanizzazione – chiedo scusa per il bisticcio di parole – ma che da un punto di vista, viceversa, della tutela del suolo e della valorizzazione delle aree inedificate non dovrebbero appartenere a questa classificazione.
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PAGINA: 0013 Interviene sull'emendamento Pellegrino 2.79 la deputata SERENA PELLEGRINO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0049 SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Qua si torna di nuovo a inserire il concetto degli spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria.
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PAGINA: 0013 Intervengono sull'emendamento Matarrese 2.85 i deputati SALVATORE MATARRESE (SCpI) (Vedi RS), FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione e CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. |
PAGINA: 0049 SALVATORE MATARRESE. Grazie, signora Presidente, onorevoli colleghi, in quest'articolo ho sostanzialmente riportato la definizione di riqualificazione urbana contenuta nella legge della regione Puglia, che è una legge specifica sulla materia e che compiutamente definisce cosa debba intendersi per rigenerazione urbana. Infatti, in questo articolo noi stiamo imponendo e stiamo definendo alcune cose che hanno un forte contrasto con le leggi @pagina=0050@urbanistiche vigenti, con le leggi regionali vigenti, e quindi questo articolato che propongo dà proprio contezza di come andiamo a comparare 18 righe di un coacervo di parole e di principi con una dettagliata definizione di cosa debba intendersi per rigenerazione urbana.
PAGINA: 0050 FILIBERTO ZARATTI, Relatore di minoranza per la VIII Commissione. Cambio il parere contrario e mi rimetto all'Aula. PAGINA: 0050 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per la VIII Commissione. Presidente, molto brevemente, noi abbiamo espresso una richiesta di invito al ritiro su questo emendamento per due ragioni.
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PAGINA: 0014 Intervengono sull'emendamento Zaccagnini 2.88 i deputati FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS), CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione e ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0051 FILIBERTO ZARATTI. È veramente bizzarro, signora Presidente, il fatto che un emendamento che dica che bisogna aggiungere le parole: «nel rispetto delle finalità di riduzione del consumo del suolo» abbia un parere contrario. Ne deduco che, evidentemente, la maggioranza vuole fare delle norme che non siano nel rispetto delle finalità di riduzione del suolo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0051 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Grazie, Presidente. Solo per rendere conto del lavoro serio che abbiamo fatto in Commissione su questi temi. Ricordo ai colleghi che il principio del contenimento del consumo di suolo è già esplicitato alla quintultima riga della lettera e) di questa definizione. PAGINA: 0051 ADRIANO ZACCAGNINI. È evidente come sia assolutamente in conformità alle finalità della legge introdurlo. La relatrice dice che è già presente, ma mi pare che, in realtà, se così fosse, si potrebbe semplicemente confermare. Se lei ritiene che sia ultroneo e non abbiamo bisogno di ridondanze, bene, vorrei dare anche fiducia alla relatrice, però, ovviamente, lo mantengo e lo metto in votazione. |
PAGINA: 0014 Intervengono sull'emendamento De Rosa 2.90 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), ALBERTO ZOLEZZI (M5S) (Vedi RS), CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS) e PATRIZIA TERZONI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0052 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, qui ci troviamo di fronte alla prima volta in cui si normano la compensazione ambientale e la mitigazione. Siamo spaventati: non tanto per come poi le abbiamo definite, che può essere comunque un qualcosa di limitante rispetto a come sono state applicate fino a questo momento, ma perché esse vengono sancite finalmente in una legge, e gli esempi che abbiamo avuto nel passato sull'utilizzo di compensazione, mitigazione, perequazione, capite bene che non sono molto piacevoli.
PAGINA: 0052 ALBERTO ZOLEZZI. Presidente, un altro esempio è Mantova: è recentissima la sentenza che ha dichiarato che a Mantova, in provincia di Mantova, agisce una cosca di ’ndrangheta, ed uno degli interessi era la lottizzazione Lagocastello. Magari è interesse della criminalità organizzata: se passa questo testo, in pratica si rischia di dare un appoggio anche a lottizzazioni scellerate in zone di grande interesse paesaggistico e storico come la zona del Castello di Palazzo Ducale di Mantova. Quindi attenzione, di esempi così ce ne sono dappertutto: non è solo spreco di suolo che viene avanti con questa legge, ma anche un appoggio alla criminalità organizzata. PAGINA: 0053 CLAUDIA MANNINO. Presidente, più in generale questo emendamento sostanzialmente cosa vuole ottenere ? Vuole semplicemente indirizzare le amministrazioni ad effettuare il controllo e la gestione del proprio territorio.
PAGINA: 0053 PATRIZIA TERZONI. Presidente, vorrei sottolineare quanto detto dalla mia collega Claudia Mannino, perché noi da sempre, da quando siamo dentro questa istituzione, insistiamo nell'effettuare delle mappature: mappature del nostro territorio per capire lo stato attuale, e da lì poi proseguire con questi piani regolatori che sono fondamentali per poter andare avanti; mentre invece continuare sempre ad offrire delle compensazioni, quindi costruire, ma nel frattempo sistemare un altro territorio, va contro questo, senza avere poi una mappatura e piani regolatori. Inoltre vorrei sottolineare che, andando a costruire su del terreno fertile, ripristinare un terreno che ormai non è più fertile non è poi così semplice come si vuol far passare. Bisogna quindi ragionare molto bene su queste cose, perché questa doveva essere una legge per lo stop al consumo di suolo: invece sta diventando una legge per il consumo di suolo, e questo non va affatto bene. Magari allora cambiatele pure il titolo, a questa legge, come fatto già per l'acqua (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! |
PAGINA: 0014 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.91 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0054 MASSIMO FELICE DE ROSA. Signora Presidente, con questo emendamento chiediamo che la compensazione ambientale sia preventiva e non contestuale, perché spesso abbiamo visto sul territorio farsi le opere, ma non le opere compensative. Allora, se questo è quanto vediamo tutti i giorni, sarebbe certamente auspicabile inserire nella legge che il privato o il pubblico prima fanno quello che è nell'interesse di tutti, cioè recuperare del suolo impermeabilizzato come suolo agricolo, e poi, solamente in una fase successiva, effettuano il loro investimento, la loro speculazione sul territorio. È una cautela nell'interesse dei cittadini, perché contestualmente è già un passo avanti rispetto alla prima stesura della legge, però non è qualcosa che ci dà la certezza di avere poi le opere costruite, perché come al solito poi sappiamo che le opere compensative, che siano ambientali o meno, vengono lasciate a metà, e il cittadino è l'unico a soffrirne. |
PAGINA: 0015 Interviene sull'emendamento Sarro 2.93 il deputato CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0054 CARLO SARRO. Presidente, come precedentemente, per gli interventi di interesse strategico, anche in questo caso, nella definizione del concetto della nozione di compensazione ambientale, riteniamo che in maniera equilibrata debba essere stabilito un criterio di proporzionalità dell'entità dell'intervento stesso. Quindi, certamente, contestualmente all'intervento, deve essere assicurata un'attività di recupero, di ripristino e di miglioramento delle funzioni del suolo, purché naturalmente proporzionale all'intervento promosso, sì da rendere effettivamente realizzabili gli interventi in termini di compensazione ambientale. |
PAGINA: 0015 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.99 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0055 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, pongo una domanda alla maggioranza: abbiamo definito all'inizio il suolo come bene comune e un bene finito, non capisco la difficoltà a inserirlo all'interno del Testo unico ambientale, dove c’è anche la definizione di suolo; mi sembra logico che, se crediamo veramente in questa definizione di suolo bene comune, inserirlo all'interno del Testo unico ambientale sia un passaggio automatico. Quindi, chiedo ai relatori qual è il problema ad inserirlo, perché non vedo nessun problema ostativo reale. |
PAGINA: 0015 Interviene sull'emendamento De Rosa 2.100 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0056 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, ringraziando sempre i relatori per la loquacità, chiediamo semplicemente di inserire, alla fine della definizione di suolo, all'interno del Testo unico ambientale, anche le parole sede di servizi ecosistemici, come nella definizione europea. |
PAGINA: 0016 La seduta, sospesa alle 18,15, è ripresa alle 18.20. |
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PAGINA: 0016 (Esame dell'articolo 3) (Vedi RS) |
PAGINA: 0056 (Esame dell'articolo 3 – A.C. 2039-A) |
PAGINA: 0016 Interviene il deputato CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS) che ritira l'emendamento Russo 3.1. |
PAGINA: 0056 CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Volevo solo segnalare che ritiravamo l'emendamento Russo 3.1. |
PAGINA: 0016 CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di maggioranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 3. |
PAGINA: 0056 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Parere contrario sull'emendamento Furnari 3.2. Sull'emendamento Dellai 3.4 esprimo un invito al ritiro, perché i contenuti sono già ripresi all'articolo 11, comma 2. Parere contrario sugli identici emendamenti Zaratti 3.6 e De Rosa 3.7, mentre sull'emendamento Mariani 3.20 il parere è favorevole. Sul subemendamento De Rosa @pagina=0057@0.3.300.1 parere favorevole, così come sull'emendamento 3.300 delle Commissioni. Parere contrario sugli emendamenti: Russo 3.10, Civati 3.12, Sarro 3.14. Parere contrario anche sul subemendamento Segoni 0.3.301.1. Parere favorevole invece sull'emendamento 3.301 delle Commissioni. Parere contrario sugli emendamenti: Russo 3.15, Russo 3.17 e Segoni 3.19. Parere contrario anche sull'articolo aggiuntivo 3.01 Zaccagnini. |
PAGINA: 0016 MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 3. |
PAGINA: 0057 MASSIMO FELICE DE ROSA, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Parere favorevole sull'emendamento Furnari 3.2. Sull'emendamento Dellai 3.4 parere contrario. Parere favorevole sugli identici emendamenti Zaratti 3.6 e De Rosa 3.7, mentre sull'emendamento Mariani 3.20 il parere è contrario. Sul subemendamento De Rosa 0.3.300.1 parere favorevole, così come sull'emendamento 3.300 delle Commissioni. Parere contrario sull'emendamento Russo 3.10, mentre sull'emendamento Civati 3.12 il parere è favorevole. Parere contrario sull'emendamento Sarro 3.14. Parere favorevole anche sul subemendamento Segoni 0.3.301.1. Invece sull'emendamento 3.301 delle Commissioni mi rimetto all'Aula. Parere contrario sugli emendamenti: Russo 3.15, Russo 3.17. Parere favorevole sull'emendamento Segoni 3.19.
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PAGINA: 0016 SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 3. |
PAGINA: 0057 SAMUELE SEGONI, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Parere favorevole sull'emendamento Furnari 3.2. Sull'emendamento Dellai 3.4 parere contrario.
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PAGINA: 0016 FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 3. |
PAGINA: 0057 FILIBERTO ZARATTI, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Parere favorevole sull'emendamento Furnari 3.2. Sull'emendamento Dellai 3.4 parere contrario. Parere favorevole sugli identici emendamenti Zaratti 3.6 e De Rosa 3.7, mentre sull'emendamento Mariani 3.20 mi rimetto all'Aula. Sul subemendamento De Rosa 0.3.300.1 parere favorevole. Esprimo parere favorevole sull'emendamento 3.300 delle Commissioni, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Russo 3.10. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Civati 3.12, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Sarro 3.14. Esprimo parere favorevole sul subemendamento Segoni 0.3.301.1, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento 3.301 delle Commissioni. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Russo 3. 15 e 3. 17, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Segoni 3.19 e sull'articolo aggiuntivo Zaccagnini 3. 01. |
PAGINA: 0016 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dalla relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0057 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Parere conforme ai relatori di maggioranza. |
PAGINA: 0017 Interviene sull'emendamento Civati 3.12 i deputati ANDREA MAESTRI (Misto-AL-P) (Vedi RS), SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS). |
PAGINA: 0059 ANDREA MAESTRI. Grazie, Presidente. Solo per esprimere il voto favorevole di Alternativa Libera-Possibile a questo emendamento. PAGINA: 0059 SAMUELE SEGONI. Grazie, Presidente. Intervengo per riportare il dibattito un po’ nel suo alveo originario. Infatti, questo provvedimento riguarda il consumo del suolo agricolo ed è curioso come, fino ad ora, la discussione abbia interessato soprattutto aspetti di urbanistica, di edilizia, a rimarcare che il suolo, anche il suolo agricolo viene visto in primis come fonte di guadagno se si va ad urbanizzarlo, a cementificarlo, a costruirlo o ad asfaltarlo. Quindi, in questo emendamento andiamo a proporre una cosa un po’ originale che non ne ho visto di simili in altri emendamenti; proponiamo di fare anche un bilancio di tipo alimentare, ovvero di stimare i prodotti agricoli coltivabili nei terreni a disposizione dei comuni. Questo a ribadire che la prima entità per cui @pagina=0060@dobbiamo andare a concepire il suolo è quella di coltivarlo per produrre beni alimentari. |
PAGINA: 0017 Interviene sull'emendamento Sarro 3.14 il deputato CARLO SARRO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0060 CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Brevemente, solo per, francamente, esprimere la sorpresa rispetto al parere negativo espresso su questo emendamento che aveva la finalità di rendere effettiva l'attività di monitoraggio e di censimento per quanto riguarda il consumo del suolo, giacché nella formulazione proposta l'attività – che peraltro ricordo è un'attività estremamente importante, perché in relazione a questi dati viene poi tarata, calibrata tutta l'attività di pianificazione successiva – sostanzialmente dispone che il monitoraggio venga condotto ad invarianza di spesa, quindi con le difficoltà e con i limiti che normalmente si registrano quando viene indicata questa clausola. Avevamo proposto di utilizzare quota parte degli oneri di compensazione ambientale, giacché si tratta di uno strumento che è prodromico proprio a garantire il mantenimento e la salvaguardia ambientale, oltretutto, lo ripeto, dati non precisi o dati non correttamente aggiornati finiranno poi per rendere anche altrettanto precarie le previsioni degli strumenti urbanistici e dei contenziosi che inevitabilmente ci saranno. |
PAGINA: 0017 Intervengono sull'emendamento Segoni 3.19 i deputati ANDREA MAESTRI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS). |
PAGINA: 0061 ANDREA MAESTRI. Grazie, Presidente; solo per annunciare il voto favorevole di Alternativa Libera-Possibile a questo emendamento. PAGINA: 0061 SAMUELE SEGONI. Grazie, Presidente. In questo provvedimento abbiamo visto che c’è stato un po’ un braccio di ferro, soprattutto ad opera di chi pensa che un provvedimento di questo tipo possa affossare definitivamente il settore dell'edilizi. Non è così; per quanto ci riguarda, questo è anzi un trampolino di lancio per permette all'edilizia di riconvertirsi, cambiare e superare la crisi trasformandosi. Quindi, andiamo a chiedere, sì, è vero, di costruire meno per salvaguardare il suolo agricolo, ma di costruire meglio, cioè di investire in qualità delle costruzioni e qualità della mano d'opera che va a fare i lavori; questo emendamento va proprio in questo senso, chiedendo di andare a costruire soltanto nelle classi energetiche massime. |
PAGINA: 0017 Interviene per dichiarazione di voto sull'articolo 3 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0062 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, la discussione sull'articolo 3 è stata intensa, a livello di Commissione, e come al solito non è stato recepito granché delle proposte fatte dalle opposizioni.
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PAGINA: 0017 Intervengono sull'articolo aggiuntivo Zaccagnini 3.01 i deputati CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS). e ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS), che lo ritira. |
PAGINA: 0063 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per la VIII Commissione. Molto velocemente, forse nel dare il parere ho dimenticato: volevo chiedere al collega di ritirare l'emendamento e presentare un ordine del giorno. Il tema esiste, in parte è già stato regolamentato e credo che possa essere utile, anche alla luce di buone pratiche già adottate da diversi comuni su questo tema, rafforzarlo con un ordine del giorno. PAGINA: 0063 ADRIANO ZACCAGNINI. Sì, grazie Presidente. Accolgo la proposta con favore e sottolineo l'importanza dell'agricoltura urbana. |
PAGINA: 0018 (Esame dell'articolo 4) (Vedi RS) |
PAGINA: 0063 (Esame dell'articolo 4 – A.C. 2039-A) |
PAGINA: 0018 CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di maggioranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 4. |
PAGINA: 0063 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per la VIII Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sugli emendamenti De Rosa 4.2 e 4.3, favorevole sull'emendamento Grimoldi 4.4, contrario sull'emendamento Segoni 4.6 e sugli identici emendamenti De Rosa 4.7 e Franco Bordo 4.8, formulano un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sull'emendamento Matarrese 4.11, parere favorevole sull'emendamento 4.300 delle Commissioni, contrario sull'emendamento Pellegrino 4.13 e sugli identici emendamenti Pagano 4.14, Busin 4.15, Gelmini 4.16 e Capezzone 4.17, formulano un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Taricco 4.18, De Rosa 4.19, Fauttilli 4.20 e Pellegrino 4.21, favorevole sull'emendamento Realacci 4.22... |
PAGINA: 0018 MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 4. |
PAGINA: 0063 MASSIMO FELICE DE ROSA, Relatore di minoranza per la VIII Commissione. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti De Rosa 4.2 e 4.3, Grimoldi 4.4, Segoni 4.6, sugli identici emendamenti De Rosa 4.7 e Franco Bordo 4.8, contrario sull'emendamento Matarrese 4.11, favorevole @pagina=0064@sugli emendamenti 4.300 delle Commissioni e Pellegrino 4.13, contrario sugli identici emendamenti Pagano 4.14, Busin 4.15, Gelmini 4.16 e Capezzone 4.17. |
PAGINA: 0018 SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 4. |
PAGINA: 0064 SAMUELE SEGONI, Relatore di minoranza per la VIII Commissione. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti De Rosa 4.2 e 4.3, Grimoldi 4.4, Segoni 4.6, sugli identici emendamenti De Rosa 4.7 e Franco Bordo 4.8, contrario sull'emendamento Matarrese 4.11, favorevole sugli emendamenti 4.300 delle Commissioni e Pellegrino 4.13, contrario sugli identici emendamenti Pagano 4.14, Busin 4.15, Gelmini 4.16 e Capezzone 4.17. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti De Rosa 4.19, Fauttilli 4.20 e Pellegrino 4.21, e Realacci 4.22, De Rosa 4.26, Mannino 4.29, Zaratti 4.30, mentre mi rimetto all'Aula sul Ciracì 4.31. Emendamento Pellegrino 4.32, parere favorevole. Emendamento Sarro 4.33, parere contrario. Emendamento De Rosa 4.34, parere favorevole. Emendamento Sarro 4.36, parere contrario. Emendamento De Rosa 4.38, parere favorevole. Emendamento Segoni 4.50 (Nuova formulazione), parere favorevole. Articolo aggiuntivo Russo 4.01, parere contrario. Articolo aggiuntivo De Rosa 4.02, parere favorevole. Articolo aggiuntivo Civati 4.03, parere favorevole. |
PAGINA: 0018 FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS), Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Esprime il parere di minoranza sulle proposte emendative riferite all'articolo 4. |
PAGINA: 0064 FILIBERTO ZARATTI, Relatore di minoranza per l'VIII Commissione. Signora Presidente, emendamento De Rosa 4.2, parere favorevole. Emendamento De Rosa 4.3, parere favorevole. Emendamento Grimoldi 4.4, parere contrario. Emendamento Segoni 4.6, parere favorevole. Identici emendamenti De Rosa 4.7 e Franco Bordo 4.8, parere favorevole. Emendamento Matarrese 4.11, parere contrario. Emendamento 4.300 delle Commissioni, parere favorevole. Emendamento Pellegrino 4.13, parere favorevole. Identici emendamenti Pagano 4.14, Busin 4.15, Gelmini 4.16 e Capezzone 4.17, parere contrario. Identici emendamenti De Rosa 4.19, Fauttilli 4.20, Pellegrino 4.21, parere favorevole. Emendamento Realacci 4.22, parere favorevole. Emendamento De Rosa 4.26, parere favorevole. Emendamento Mannino 4.29, parere favorevole. Emendamento Zaratti 4.30, parere favorevole. Emendamento Ciracì 4.31, parere contrario. Emendamento Pellegrino 4.32, parere favorevole. Emendamento @pagina=0065@Sarro 4.33, parere contrario. Emendamento De Rosa 4.34, parere favorevole. Emendamento Sarro 4.36, parere contrario. Emendamento De Rosa 4.38, parere favorevole. Emendamento Segoni 4.50 (Nuova formulazione), parere favorevole. Articolo aggiuntivo Russo 4.01, parere contrario. Articolo aggiuntivo De Rosa 4.02, parere favorevole. Articolo aggiuntivo Civati 4.03, parere favorevole. |
PAGINA: 0018 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MINO TARICCO (PD) (Vedi RS), che annuncia il ritiro dei suoi emendamenti riferiti all'articolo 4 e SERENA PELLEGRINO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0065 MINO TARICCO. Signora Presidente, è ritirato, ma sono ritirati tutti quelli soltanto a mia firma. Pensavo di averlo esplicitato, ma... PAGINA: 0065 SERENA PELLEGRINO. Signora Presidente, quello che ha detto l'onorevole Braga mi lascia stupita: io mi immaginavo che lei ci proponesse di accettare una riformulazione dei nostri emendamenti, e renderli di fatto omologhi a quello dell'onorevole Realacci, perché sono assolutamente non dico identici, però, insomma, vanno nella stessa direzione. Mi sembrerebbe onesto che, nei confronti di tutti i gruppi parlamentari che vogliono andare nella direzione di un censimento, si desse l'opportunità a tutti loro di avere questo emendamento approvato a larga maggioranza, anche perché è come voluto da parecchie associazioni che hanno chiesto a tutti i parlamentari di poter inserire il censimento. Mi sembra una cosa assolutamente ragionevole chiedere alla relatrice di avere la possibilità di riformulare questi emendamenti, così come noi li abbiamo proposti: in tal caso, per quello che riguarda me, avrei accettato la riformulazione, e così si darebbe la possibilità che tutti i gruppi parlamentari abbiano l'emendamento approvato in questa direzione; e ci sarebbe anche la forza del Parlamento che rappresenta i cittadini che stanno fuori, in maniera tale da dire: noi abbiamo ricevuto la vostra segnalazione e ci siamo fatti portatori, perché ci crediamo. |
PAGINA: 0018 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dalla relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0065 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signora Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dai relatori per la maggioranza. |
PAGINA: 0018 Intervengono sull'emendamento Segoni 4.6 i deputati ANDREA MAESTRI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS). |
PAGINA: 0066 ANDREA MAESTRI. Presidente, intervengo solo per annunciare il voto favorevole a questo emendamento di Alternativa Libera-Possibile. PAGINA: 0066 SAMUELE SEGONI. Signora Presidente, il parere negativo ovviamente non mi sorprende, vista la linea che sta prendendo questo provvedimento, linea che prevede sostanzialmente di andare ad edificare ogni fazzoletto di suolo ancora disponibile all'interno dei tessuti urbani, invece bisognerebbe fare proprio il contrario: le città hanno bisogno di spazi verdi al proprio interno, le città, attraverso il terreno vergine, attraverso la vegetazione respirano, abbassano la proprio temperatura. Sembra strano, ma andare @pagina=0067@ad edificare, cementificare un centro urbano comporta un innalzamento della temperatura in estate di diversi gradi: è un fenomeno che si chiama «isole di calore». Stiamo trasformando le nostre città in bombe di calore ! Poi, d'estate ce ne accorgiamo molto spesso. Con questo emendamento andiamo sostanzialmente ad invertire la rotta, e chiediamo di inserire polmoni verdi, ma soprattutto delle valvole di sfogo che possano rinfrescare le città d'estate. |
PAGINA: 0019 Interviene sugli gli identici emendamenti De Rosa 4.7 e Franco Bordo 4.8 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0067 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, parlando di priorità del riuso ed incentivazione alla rigenerazione urbana, qui testualmente chiediamo di togliere la frase che dice: a tal fine è promossa l'applicazione di strumenti di perequazione, compensazione e incentivazione urbanistica, purché non determinino consumi di suolo che siano attuati esclusivamente in ambiti definiti e pianificati di aree urbanizzate. Però, ricadiamo nell'esempio che vi facevo prima di Tor Marancia, della zona dell'Eur, di Milano: questi sono meccanismi urbani di perequazione, compensazione, mitigazione e quant'altro che ci portano solamente a «far piovere» delle volumetrie per riconoscere degli interessi privati senza interessarsi della pianificazione fatta dal pubblico.
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PAGINA: 0019 Interviene sull'emendamento Pellegrino 4.13 la deputata SERENA PELLEGRINO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0068 SERENA PELLEGRINO. Presidente, questo è un emendamento che noi abbiamo proposto proprio per salvaguardare tutti quei manufatti rurali che la legge urbanistica, dal 1942 in poi, non ha mai salvaguardato. Vorremmo davvero che questi manufatti, come le cascine della Lombardia e le masserie del Salento, fossero salvaguardati dalla norma, dalla legge, quindi chiederei davvero ai miei colleghi di votare a favore di questi manufatti e per la ricostruzione di questi manufatti esattamente come erano all'origine. |
PAGINA: 0019 Interviene sugli emendamenti De Rosa 4.19, Fauttilli 4.20 e Pellegrino 4.21 la relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione CHIARA BRAGA (PD) (Vedi RS) che propone una riformulazione. |
PAGINA: 0069 CHIARA BRAGA, Relatrice per la maggioranza per l'VIII Commissione. Presidente, alla luce della discussione che abbiamo fatto, chiedo ai primi firmatari degli identici emendamenti De Rosa 4.19, Fauttilli 4.20 e Pellegrino 4.21 se accettano una riformulazione ai sensi della formulazione dell'emendamento Realacci 4.22. In questo caso, il parere sarebbe favorevole. |
PAGINA: 0019 Interviene sull'emendamento Mannino 4.29 la deputata CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0069 CLAUDIA MANNINO. Presidente, siccome mi sono assentata un attimo, le chiederei il parere del Governo o comunque del relatore su questo emendamento. |
PAGINA: 0020 Interviene sull'emendamento De Rosa 4.38 il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0071 MASSIMO FELICE DE ROSA. Per una maggiore tutela e per cercare di rendere applicabile la legge, quindi mettere un po’ di fretta agli enti affinché facciano ciò che gli viene richiesto, si stabilisce semplicemente che il divieto inserito in questo articolo si applica sino all'entrata in vigore dei provvedimenti attuativi, di cui all'articolo 3, e, quindi, quel meccanismo a cascata, in cui si richiedevano anche dei passaggi ai comuni.
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PAGINA: 0020 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che l'eventuale approvazione dell'emendamento Segoni 4.50 comporterà la preclusione degli emendamenti Zaratti 5.1 e De Rosa 5.2. |
PAGINA: 0071 PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
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PAGINA: 0020 Intervengono sull'emendamento Segoni 4.50 i deputati ANDREA MAESTRI (Misto-AL-P) (Vedi RS) e SAMUELE SEGONI (Misto-AL-P) (Vedi RS), MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), e per un richiamo al Regolamento il deputato DAVIDE CRIPPA (M5S) (Vedi RS), cui rende precisazioni la PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0072 ANDREA MAESTRI. Grazie Presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Alternativa Libera-Possibile. PAGINA: 0072 SAMUELE SEGONI. Grazie Presidente. Con questo emendamento che – mi sembra giusto anche tributare i meriti a chi di dovere – è stato scritto a più mani, insieme a dei membri del Consiglio nazionale dei geologi, si va a cercare di ricompattare delle tematiche che di solito vengono trattate in maniera distinta dalla politica.
PAGINA: 0072 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, una domanda tecnica: diceva che praticamente vengono «bloccati» gli identici emendamenti Zaratti 5.1 e De Rosa 5.2, ma sono soppressivi totali, quindi anche se si cambia una frase all'interno... PAGINA: 0072 DAVIDE CRIPPA. Mi scusi, ma sempre su queste questioni regolamentari rischiamo di arenarci. Il problema è il seguente: se c’è un emendamento che va a modificare un articolo successivo, in qualche modo bisogna cercare di evitare che questo possa andare a precludere i soppressivi di un intero articolo, perché se un gruppo politico, per scelta, decide di porre in votazione la soppressione di un articolo, non è che allora se cambio una virgola all'interno di quell'articolo, l'articolo non può essere più soppresso (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle).
PAGINA: 0073 PRESIDENTE. Onorevole Crippa, la comunicazione della Presidenza era stata fatta esattamente. Senza polemica, anche perché stiamo parlando di un emendamento presentato e riformulato, l'emendamento in origine era già così, questa parte toccava gli articoli 4 e 5. Allora, la Presidenza ha formulato questa comunicazione sulla eventualità della preclusione, per poter consentire a lei di fare eventualmente questa proposta e cioè di ulteriormente dividere questo emendamento, votando adesso – quindi lei dovrebbe chiedere la votazione per parti separate – la parte che incide sull'articolo 4 e votando domani quando proseguiremo – presumo che sarà domani – con l'articolo 5.
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PAGINA: 0020 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che sarà posta in votazione solo la parte principale dell'emendamento Segoni 4.50. |
PAGINA: 0073 Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, nel testo emendato.
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PAGINA: 0020 Intervengono sull'articolo aggiuntivo De Rosa 4.02 i deputati MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), CLAUDIA MANNINO (M5S) (Vedi RS), FLORIAN KRONBICHLER (SI-SEL) (Vedi RS), ADRIANO ZACCAGNINI (SI-SEL) (Vedi RS) e FILIBERTO ZARATTI (SI-SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0074 MASSIMO FELICE DE ROSA. Per la felicità del collega Palese... volevo appunto introdurre i diritti edificatori. Era importante, all'interno di questa legge, parlare di diritti edificatori, perché questa legge è diventata una legge che tocca molto l'urbanistica e, quindi, definire cosa sono i diritti edificatori sarebbe un punto, una volta per tutte, da cui partire, per decidere chi gestisce il territorio. Allora, noi chiediamo che il diritto edificatorio sussista solo quando è previsto da un titolo abilitativo non decaduto né annullato, ma soprattutto che le previsioni di espansione urbana contenute negli strumenti urbanistici comunali costituiscano indicazioni meramente programmatiche che sulla base di provvedimenti motivati e imparziali possono subire modifiche o cancellazioni attraverso la normale attività pianificatoria della pubblica amministrazione competente. Qui, stiamo parlando della supremazia del pubblico nella gestione del territorio rispetto al privato; il contrario di quello che sostenete voi. Sostenere questa cosa in una legge sarebbe fondamentale per far capire a chi specula sul nostro territorio che sono più importanti l'interesse del cittadino, la pianificazione, la tutela del territorio, del paesaggio, dell'agricoltura e in via indiretta anche del turismo rispetto alle speculazioni di pochi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Su questo vi invitiamo a riflettere, perché è un punto fondamentale che potrebbe svoltare la vostra carriera politica fino a questo momento, finalmente fareste qualcosa per il popolo italiano (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0074 CLAUDIA MANNINO. Grazie, Presidente. Sinceramente non capiamo le motivazioni e ci piacerebbe che la relatrice o il Governo intervenissero in tal senso, perché abbiamo folte sentenze della Corte costituzionale che annullano il concetto di diritto edificatorio nel momento in cui questo non viene utilizzato, però ogni qual volta parliamo di diritto edificatorio intervengono sempre gli interessati di turno che dicono che si tratta comunque di un'economia che non dobbiamo ostacolare. Credo che questo sia un emendamento di buonsenso, perché, appunto, non ostacoliamo nessuno nel momento in cui vi è un titolo edificatorio valido e, comunque, lasciamo sempre in mano alla pubblica amministrazione, in particolare ai comuni, lo strumento urbanistico. Non possiamo pensare che una concessione edilizia possa vincolare la gestione del territorio, noi immaginiamo che la pubblica amministrazione possa ripensare, integrare e modificare l'utilizzo dei suoi territori in funzione di una prospettiva e, invece, ormai, siamo abituati, soprattutto all'interno di queste Aule parlamentari, a fotografare lo stato attuale, a fotografare le richieste dei soliti noti all'interno di speculazione edilizie dei nostri territori. PAGINA: 0074 FLORIAN KRONBICHLER. Grazie, Presidente. Solo per annunciare il voto a favore di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà. PAGINA: 0075 ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie, Presidente. Non ci dobbiamo nascondere dietro motivazioni false o arrampicate sugli specchi, perché qua siamo di fronte a una delle questioni più importanti e più dirimenti del meccanismo di come funzionano, oggi, l'urbanistica e la pianificazione urbanistica dei nostri territori. I titoli esistono e i progetti devono andare fino in fondo, ma non ci nascondiamo dietro al fatto che esista un diritto inviolabile come quello edificatorio. È chiaro che bisogna andare a regolamentare l'attuale, ma bisogna farlo, soprattutto, prevedendo la possibilità di garantire e tutelare il bene comune, di tutta la comunità. PAGINA: 0075 FILIBERTO ZARATTI. Grazie, Presidente. Il punto è: le previsioni di piano regolatore generale costituiscono titolo edificatorio ? A mio parere: no, non costituiscono alcun diritto edificatorio, perché altrimenti questo inficerebbe un diritto riconosciuto dalla legge che è quello dei comuni a pianificare e se quella pianificazione costituisse diritto è evidente che, a questo punto, il diritto dei comuni di cambiare quella pianificazione verrebbe inficiato.
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PAGINA: 0021 PRESIDENTE (Vedi RS). Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani. |
PAGINA: 0075 PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
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PAGINA: 0021 Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo. (Vedi RS) |
PAGINA: 0076 Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 19,45). |
PAGINA: 0021 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati VANNA IORI (PD) (Vedi RS), RICCARDO FRACCARO (M5S) (Vedi RS) e PATRIZIA MAESTRI (PD) (Vedi RS) e per sollecitare la risposta a propri atti di sindacato ispettivo i deputati GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD) (Vedi RS) e MASSIMILIANO BERNINI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0076 VANNA IORI. Grazie, Presidente. L'episodio della piccola Fortuna, abusata e uccisa a Caivano, ha riportato in questi giorni l'attenzione sulla violenza sessuale minorile, un dramma orribile e silenzioso che continua a essere diffuso e sommerso, perché l'abuso avviene nel 90 per cento dei casi in famiglia. È un fenomeno abituale e non occasionale ed è trasversale alle classi sociali, all'età e alla cultura. PAGINA: 0076 RICCARDO FRACCARO. Presidente, intervengo in merito alla documentazione pubblicata da Greenpeace Olanda: 240 pagine di documenti, finora tenuti segreti, relativi al TTIP, questo immenso Accordo transatlantico sul commercio e gli investimenti. Dalla documentazione che è stata pubblicata il quadro che emerge è inquietante: una volta approvato questo Trattato, saranno calpestati i diritti dei cittadini sull'altare dei profitti delle grandi lobby internazionali, nei confronti delle quali questo Governo, che appoggia il Trattato, evidentemente è schiavo.
PAGINA: 0078 PATRIZIA MAESTRI. Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere una grande preoccupazione per quello che sta accadendo nel settore dei call center. Infatti, abbiamo il rischio di avere circa 8 mila esuberi da oggi a fine anno, a fronte di una occupazione complessiva di 80 mila persone. Grandi aziende come Almaviva, Gepin e Uptime hanno già avviato procedure di licenziamento. Allora, per eliminare le cause di questa situazione, noi chiediamo al Governo alcuni interventi. Intanto, che faccia rispettare l'articolo 24-bis della legge n. 83 del 2012, a cominciare dall'obbligo per l'operatore di comunicare in apertura di telefonata da quale Stato parte la conversazione, anche in Italia, consentendo in ogni caso al cittadino il diritto di farsi gestire la chiamata da un operatore collocato sul territorio nazionale, come previsto dalla legge, anche per salvaguardare la privacy.
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PAGINA: 0021 Ordine del giorno della seduta di domani. (Vedi RS) |
PAGINA: 0078 Ordine del giorno della seduta di domani. |
PAGINA: 0021 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani: |
PAGINA: 0078 PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani. |
PAGINA: 0021 La seduta termina alle 20. |