PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 9,35. |
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PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Missioni. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono centouno. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Artini, Boccia, Caparini, Castiello, Dambruoso, Dellai, Di Lello, Faraone, Gregorio Fontana, Giancarlo Giorgetti, La Russa, Manciulli, Palma, Pisicchio, Polverini, Portas, Realacci, Rosato, Rostan, Sanga, Sani, Tabacci e Vargiu sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
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PAGINA: 0001 Trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Trasferimento a Commissione in sede legislativa delle proposte di legge nn. 263, 843 e 858 (ore 9,40). |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Propone il trasferimento alla XII Commissione in sede legislativa del testo unificato delle proposte di legge n. 263 ed abbinate, recanti modifiche delle norme concernenti indennizzo alle persone affette da sindrome da talidomide.
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PAGINA: 0001 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'assegnazione di proposte di legge a Commissione in sede legislativa.
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PAGINA: 0001 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 Sull'ordine dei lavori (ore 9,42). |
PAGINA: 0001 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato GIULIO MARCON (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0002 GIULIO MARCON. Grazie, Presidente. Lunedì scorso, a 54 anni è scomparso Luca Rastello, giornalista, scrittore e operatore sociale. Nel tempo Luca Rastello è stato direttore de L’Indice, di Narcomafie, giornalista de La Repubblica, collaboratore de il manifesto e de Lo straniero. È stato operatore umanitario e attivista di pace nelle zone di guerra, profondo conoscitore dei Balcani e dell'intreccio tra guerra ed economia criminale. Ha raccontato efficacemente, con inchieste e libri, temi come la TAV, i diritti dei rifugiati, l'economia della droga.
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PAGINA: 0002 La seduta, sospesa alle 9,45, è ripresa alle 10. |
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PAGINA: 0002 Seguito della discussione del disegno di legge: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (approvato dalla Camera e modificato dal Senato (A.C. 2994-B). (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 Seguito della discussione del disegno di legge: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2994-B). |
PAGINA: 0002 (Esame dell'articolo unico) (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 (Esame dell'articolo unico – A.C. 2994-B) |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE (Vedi RS). Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza.
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PAGINA: 0002 PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico, nel testo modificato dal Senato, e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2994-B).
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PAGINA: 0003 Intervengono per un richiamo al Regolamento i deputati GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), STEFANO BORGHESI (LNA) (Vedi RS), ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS) e CATERINA BINI (PD) (Vedi RS), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS) e CARLO SIBILIA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0003 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente. Intervengo proprio sull'ultima parte della sua comunicazione. Noi siamo già in un regime di contrazione delle possibilità, per le minoranze, di partecipare con efficacia al dibattito, alla discussione e al tentativo di miglioramento di un testo che, ovviamente, osteggiamo, ma che abbiamo cercato di cambiare in meglio.
PAGINA: 0004 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Aggiungo a quanto detto dal collega, che ieri c'era stata una richiesta esplicita espressa di una convocazione della Conferenza dei presidenti di gruppo proprio per gestire questa vicenda.
PAGINA: 0004 STEFANO BORGHESI. Presidente, intervengo perché resti agli atti che anche la Lega Nord è assolutamente contraria a questo modo di operare e all'applicazione di questa norma regolamentare così interpretata, in quanto riteniamo che, nel passaggio dal Senato alla Camera, i tempi siano stati già fin troppo ristretti per quanto riguarda sia la discussione all'interno delle Commissioni, sia la possibilità di discussione in Aula.
PAGINA: 0004 ANTONIO PALMIERI. Presidente, noi non siamo stati toccati dalla sua benevola, ma ferma ingiunzione, però riteniamo che, realmente, non ci sia motivo per cui, in un clima come quello che è stato descritto dai colleghi, che comprende anche la maggioranza (ricordo che noi in Commissione abbiamo lavorato nella differenza delle @pagina=0005@opinioni e delle posizioni, comunque, in un clima sostanzialmente positivo e con questo approccio siamo qui in Aula), sarebbe auspicabile anche dal nostro punto di vista un ripensamento su questa materia, anche perché, come lei ha detto in premessa, il tema è molto caldo. Quindi, non è venire incontro alle opposizioni, ma è semplicemente consentire a tutti di fare al meglio il lavoro per il quale sono in quest'Aula. PAGINA: 0005 CATERINA BINI. Grazie, Presidente. Noi, come sempre, ci rimettiamo alle decisioni che la Presidenza vorrà assumere e le rispetteremo sempre e comunque.
PAGINA: 0005 PRESIDENTE. Ci sono altri colleghi di gruppi che non sono intervenuti per richiamo al Regolamento sull'articolo 85-bis e che intendono intervenire ? Non mi pare, quindi, a questo punto provo a dare una risposta, chiarendo subito... PAGINA: 0006 ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, ovviamente prendo atto della risposta. Credo che le prassi siano tali perché possono essere cambiate: non sono le tavole della legge né sono, per così dire, automaticamente applicabili rispetto a qualsiasi provvedimento. Nel prendere atto di questa decisione aggiungo anche che, in questa legislatura, più volte e su provvedimenti di estrema delicatezza, che hanno in qualche modo segnato la cifra dell'attività di Governo, è accaduto questo.
PAGINA: 0006 CARLO SIBILIA. Sostanzialmente volevo sollevare alcune osservazioni in merito sia alle obiezioni del deputato Scotto sia alle richieste già fatte in precedenza per quanto riguarda la convocazione di una Conferenza dei capigruppo.
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PAGINA: 0003 MARIA COSCIA (PD) (Vedi RS), Relatrice per la maggioranza. Esprime il parere di maggioranza sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0007 MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Il parere della Commissione è contrario. |
PAGINA: 0003 GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS) e ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), Relatori di minoranza. Esprimono il parere di minoranza sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0012 GIANLUCA VACCA, Relatore di minoranza. Presidente, intervengo per un chiarimento: le posso ripetere il numero degli emendamenti, per vedere se corrispondano a quelli segnalati ? PAGINA: 0015 ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Si, grazie. |
PAGINA: 0003 ANGELA D'ONGHIA, Sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca (Vedi RS). Concorda con il parere espresso dalla relatrice per la maggioranza. |
PAGINA: 0019 ANGELA D'ONGHIA, Sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice di maggioranza, onorevole Coscia, contrario su tutti gli emendamenti. |
PAGINA: 0004 Interviene sull'emendamento Marzana 1.4 la deputata MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0019 MARIA MARZANA. Signor Presidente, in questo emendamento parliamo del fondo delle istituzioni scolastiche. Ricordo che il fondo delle istituzioni scolastiche serve per l'acquisto di materiale, per la piccola manutenzione, per retribuire le attività aggiuntive. Parliamo di interventi didattici volti alla personalizzazione e al potenziamento dell'offerta formativa, quindi ore eccedenti del personale docente ATA, attività di recupero e potenziamento oppure attività legate a progetti sportivi teatrali e musicali. È chiaro che all'inizio dell'anno gli istituti dovrebbero avere un quadro sufficientemente preciso della situazione finanziaria al fine di procedere ad una programmazione certa e concreta, invece nel testo del disegno di legge si prevede che la quota del fondo di istituto dei primi tre mesi dell'anno scolastico è erogata alle scuole entro settembre ed è relativa solo ai primi tre mesi dell'anno scolastico, mentre la quota relativa al periodo che va da gennaio ad agosto è erogata l'anno successivo. In pratica con questo emendamento noi vogliamo ristabilire il buon senso, signor Presidente, cioè lo stanziamento dei fondi a luglio per consentire alle scuole una programmazione a settembre certa e basata effettivamente sulle disponibilità economiche delle scuole (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0004 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.6 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS) e SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS), |
PAGINA: 0019 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Questo emendamento affronta un nodo cruciale dell'impianto di questo provvedimento perché di fatto, con una modifica che è stata fatta al Senato, noi stiamo delegando al Governo la definizione dei criteri di assegnazione dei fondi alle scuole, appunto dei soldi alle scuole, senza definire nessun criterio e nessun parametro.
PAGINA: 0020 ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente. Per preannunziare il voto favorevole a questo emendamento da parte di Forza Italia. Questa riforma è, sotto molti aspetti, scriteriata; se almeno introduciamo qualche criterio per la ripartizione dei fondi e in tempi tempestivi, credo che si faccia un'opera buona per tutti e davvero una scuola buona. Però, ci atteniamo agli input della maggioranza, che non lasciano alcuno spazio di miglioramento al provvedimento. PAGINA: 0020 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con molta attenzione la spiegazione del collega Vacca, che è un collega, oltre che parlamentare, anche di disciplina: penso che sia un collega di lettere. Ne apprezzo sicuramente la creatività, perché riuscire a dire che il tipo di emendamento che essi hanno presentato mira a tamponare una situazione che noi vorremmo creare, e cioè quella di un controllo da parte del Governo sulle scuole cosiddette «amiche», in un provvedimento che, invece, mette al centro l'autonomia, e quindi l'indipendenza delle scuole, mi sembra quanto meno fantasioso.
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PAGINA: 0004 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che l'emendamento Marguerettaz 1,125 è stato ritirato dal presentatore. |
PAGINA: 0021 PRESIDENTE. Avverto che l'emendamento Marguerettaz 1.125 è stato ritirato dal presentatore.
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PAGINA: 0004 Interviene sull'emendamento Vacca 1.7 il deputato GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0021 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. In realtà, quello che noi cerchiamo di scongiurare, che cercavamo di scongiurare con l'emendamento precedente, in parte già avviene; in minima parte, fortunatamente, ancora. Infatti, in realtà, attraverso una serie di cosiddetti progetti, vengono dati soldi alle scuole; il Ministero già gestisce in maniera completamente discrezionale questa assegnazione di fondi.
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PAGINA: 0004 Intervengono sull'emendamento Marzana 1.8 i deputati MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS), GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS),UMBERTO D'OTTAVIO (PD) (Vedi RS), MARA CAROCCI (PD) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS), GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS), MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS), ALESSANDRO DI BATTISTA (M5S) (Vedi RS) e FRANCESCO D'UVA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0022 MARIA MARZANA. Grazie signor Presidente. Questo emendamento, come quello del mio collega, vuole correggere una grande falla di questo disegno di legge, l'allargamento della forbice tra istituti situati in territori economicamente avvantaggiati e istituti presenti in territori più poveri. Forbice, appunto, che sarà causata dalle donazioni dei privati e dal sempre minore finanziamento da parte dello Stato, e quindi di questo Governo, nei confronti della scuola pubblica statale.
PAGINA: 0022 GIANCARLO GIORDANO. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole di Sinistra Ecologia Libertà su questo emendamento. Come sa, signor Presidente, io non ho mai pensato che fosse in discussione la terzietà della Presidenza e delle decisioni che assume, ma il regime che ci state imponendo, per esempio, ci ha costretti, come gruppo, a diventare muti dal punto di vista emendativo su un tema così delicato. Per cui approfitto dell'emendamento dell'onorevole Marzana per sostenerlo e per ribadire che l'idea della scuola, quella che striscia in tutto questo provvedimento e che segnala un'idea, che non saprei definire se non ingiusta, di quella che può essere la distribuzione delle risorse nel mondo scolastico, è un'idea che non ci convince, anzi, che mina l'idea stessa di sistema scolastico nazionale e che, come vedremo poi sull'università, troverà lì il compimento di una cultura di fondo che si sta applicando a questo tipo di normativa. PAGINA: 0022 UMBERTO D'OTTAVIO. Signor Presidente, intervengo solo per interloquire con la proponente di questo emendamento e anche per capire. Siccome il riparto, ovviamente, è un riparto oggettivo che considera tutti gli studenti uguali, vorrei capire perché, e soprattutto qual è il senso del reddito medio delle famiglie del territorio.
PAGINA: 0023 MARA CAROCCI. Grazie, Presidente, volevo solo far notare che in questo comma non si modifica nulla rispetto ai criteri di erogazione del Fondo per il finanziamento delle scuole per il normale funzionamento rispetto a quanto è già in atto. Quindi, non ci sono modifiche che rendano la situazione sperequata. Vorrei anche ricordare ai colleghi, che forse non lo sanno, che per le scuole situate in aree di forte dispersione scolastica, a rischio educativo e a forte processo migratorio ci sono già fondi dedicati, ormai da anni, e i fondi europei per le regioni dell'Obiettivo convergenza. PAGINA: 0023 GIUSEPPE BRESCIA. Grazie, Presidente, intervengo solo per spiegare all'onorevole D'Ottavio, che evidentemente non ha capito il senso dell'emendamento che è proposto dalla collega Marzana, che l'intento è proprio quello di prevedere dei sistemi, dei metodi che vadano a favorire quelle zone del nostro territorio che sono più svantaggiate. Lei dice che gli studenti sul territorio nazionale sono tutti uguali; sì, ma i territori non sono, evidentemente, tutti uguali; la periferia di Bari non è come il centro di Milano (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PAGINA: 0023 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente, io capisco che i colleghi di maggioranza, forse, essendo un po’ frastornati dal fatto che sono stati completamente scavalcati dal Governo, non abbiano neanche avuto il tempo di leggere il provvedimento, che è stato approvato con un maxiemendamento di fiducia al Senato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), però, non posso sentire delle fesserie in quest'Aula, perché prima la collega Malpezzi ha parlato di 230 milioni di euro in più al Fondo di istituto, quando non sono invece neanche 130 milioni di euro in più, ma sono stati rimessi dopo che la legge di stabilità ne ha tagliati 180 milioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Quindi, a dicembre hanno tagliato 180 milioni di euro e una parte adesso l'hanno rimessa, ma solo una parte.
PAGINA: 0023 ANDREA COLLETTI. Grazie, Presidente, capisco che i colleghi del Partito Democratico, magari volendo cambiare la Costituzione, non ne conoscano neanche i contenuti, però volevo specificare loro che all'articolo 3, uno degli articoli più fondamentali della nostra Costituzione, che è stato altresì ripreso da altre Costituzioni successive alla nostra, si parla di uguaglianza, di uguaglianza non solo formale ma di eguaglianza sostanziale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle); la visione dell'articolo 3 è la visione della nostra Costituzione, cioè voler dare a tutte le persone, anche a quelle svantaggiate, i medesimi diritti e le medesime possibilità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Eguaglianza sostanziale: ricordatevelo ! PAGINA: 0024 MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie, Presidente, noi vogliamo uscire da questo sterile dibattito che sta avvenendo fra i 5 Stelle e il PD, perché dobbiamo ritornare al concetto che il servizio scolastico di qualità deve essere garantito agli studenti. Quindi, il finanziamento deve essere basato sul risultato formativo che viene dato agli studenti.
PAGINA: 0024 ALESSANDRO DI BATTISTA. Grazie, Presidente. Io mi sono chiesto per quale motivo un partito, che teoricamente dovrebbe essere di centrosinistra, porti avanti un provvedimento che crea, di fatto, scuole di serie «A» e scuole di serie «B», contravvenendo a quel principio costituzionale di eguaglianza tra docenti e tra studenti. E credo, dopo essermelo chiesto, che sia riduttivo – e lo dico ai miei colleghi – definire i membri del partito Democratico persone che non conoscono la Costituzione o questo provvedimento sulla schifosissima scuola del Premier non eletto da nessuno.
PAGINA: 0024 FRANCESCO D'UVA. Presidente, è chiaro quello che sta avvenendo: si sta creando veramente una società a caste proprio partendo dalla scuola. Perché qui si stanno creando delle scuole di serie «A» e scuole di serie «B» – questo è già stato detto e lo ribadisco – e presto si parlerà anche di università di serie «A» e università di serie «B». È tutto un progetto per creare delle caste ad alto reddito, che potranno avere un'istruzione e una formazione migliore, e delle persone che, invece, avranno un reddito basso o non ce l'avranno affatto.
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PAGINA: 0005 Interviene sull'emendamento Marzana 1.9 la deputata MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0025 MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Con questo emendamento diamo concretezza alle finalità – che Governo e maggioranza espongono e mettono nero su bianco in questo disegno di legge – che la scuola possa conseguire, quali, ad esempio, potenziamento del tempo scuola, incremento delle attività di laboratorio, apertura pomeridiana: tutte finalità veramente condivisibili.
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PAGINA: 0005 Interviene sull'emendamento Marzana 1.10 la deputata MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0026 MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Rimaniamo sul tema della predisposizione del Piano dell'offerta formativa, che viene predisposto da un'istituzione scolastica in maniera che sia coerente con gli obiettivi generali ed educativi, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Ancora, sempre nel testo del disegno di legge, si prevede che le scuole possano decidere una loro quota di autonomia dei curricula e di spazi di flessibilità, nonché la possibilità di istituire corsi di sostegno in deroga a quelli già previsti.
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PAGINA: 0005 Intervengono sull'emendamento Giancarlo Giordano 1.11 i deputati GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS), SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS) e ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0026 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente. Noi abbiamo segnalato questo emendamento, più che per poterlo approvare, perché è evidente e chiaro a tutti che l'esito non sarà quello, per poter pronunciare un acronimo in questo dibattito, quello relativo al personale ATA.
PAGINA: 0026 GIANLUCA VACCA. Grazie Presidente. Intervengo per preannunziare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle, perché questa è la dimostrazione di quello che noi andiamo dicendo da tempo e della bontà @pagina=0027@della verità delle nostre affermazioni, ovvero che in realtà il Governo non sta mettendo un euro in più sulla scuola, non sta investendo risorse aggiuntive, ma sta continuando la politica dei tagli.
PAGINA: 0027 GIUSEPPE BRESCIA. Grazie Presidente. Oltre a condividere lo sdegno dei miei colleghi che mi hanno preceduto per l'avere ignorato completamente questi lavoratori del mondo della scuola, senza i quali la scuola non potrebbe andare avanti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), voglio fare un chiarimento e una precisazione, proprio rispetto a questa questione delle risorse. Infatti, una delle grandi menzogne che il Partito Democratico, la maggioranza e il Governo hanno raccontato rispetto a questo provvedimento è quello che si investe, che si cambia verso: finalmente si torna ad investire sulla scuola ! È assolutamente falso. Nella legge di stabilità c’è, sì, l'articolo 3, che parla dei finanziamenti alla scuola, ma c’è l'articolo 28 che parla dei tagli alla scuola, con cui si finanzia la «Buona scuola», e di quello non parla nessuno nelle televisioni: solo le opposizioni lo hanno raccontato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0027 SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente. Intervengo solo per dire che anche noi in prima lettura abbiamo presentato diversi emendamenti che chiedevano appunto di eliminare i tagli che sono stati fatti in legge di stabilità di 2.020 posti di lavoro ATA e che chiedevano anche un piano assunzionale che includesse anche il personale ATA con 36 mesi di servizio che è precario, che voi completamente dimenticate, ma che è anch'esso interessato dalla sentenza della Corte di giustizia europea del 26 novembre scorso. Quindi, il Governo dimentica e continua a tagliare posti del personale ATA, nonostante in audizione i rappresentanti della categoria ci abbiano detto che le scuole sono ormai al collasso e che fra poco non riusciranno più neanche ad aprire al mattino, perché ci sono plessi con migliaia di studenti e ci sono organici ATA sottodimensionati. Quindi mi chiedo come si faccia a tagliare ancora dagli organici del personale ATA con le scuole al collasso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0027 ANNALISA PANNARALE. Devo dire che su questa questione del personale ATA non abbiamo mai sentito in Commissione o in Aula, nel precedente passaggio, parole da parte della maggioranza, forse perché @pagina=0028@su questo davvero non avete trovato argomenti per giustificare la vostra scelta.
PAGINA: 0028 ARTURO SCOTTO. Grazie, signor Presidente. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel momento in cui varcò per la prima volta le porte di palazzo Chigi, promise che avrebbe visitato una scuola a settimana. Forse successivamente le visite sono state centellinate a tal punto che non se ne ha più memoria. Soltanto che i lavoratori della scuola lo ricordano benissimo e oggi parliamo di quelli che non vengono mai raccontati né descritti e che hanno un compito fondamentale: la cura dell'istituzione principale della Repubblica, che si chiama scuola. Dare una risposta ai lavoratori ATA sarebbe un fatto importante (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0028 ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia e per ribadire il fatto che la scuola è un corpo che ha una sua complessità, nel quale tutte le componenti di questo corpo complesso devono poter lavorare nelle migliori condizioni. Per questo votiamo favorevolmente l'emendamento. |
PAGINA: 0006 Intervengono sull'emendamento Marzana 1.13 i deputati MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS), GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS), SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS), LARA RICCIATTI (SEL) (Vedi RS), SIMONE VALENTE (M5S) (Vedi RS), GIULIO MARCON (SEL) (Vedi RS), CHIARA DI BENEDETTO (M5S) (Vedi RS) e ROBERTO RAMPI (PD) (Vedi RS), nel corso del cui intervento il PRESIDENTE (Vedi RS) richiama all'ordine il deputato D'Ottavio. Intervengono altresì sull'emendamento Marzana 1.13 i deputati VINCENZO CASO (M5S) (Vedi RS), GIANNI MELILLA (SEL) (Vedi RS), SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), la relatrice di minoranza ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS) eMARIA GRAZIA ROCCHI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0028 MARIA MARZANA. Sarò più pronta la prossima volta, grazie. Con questo emendamento forniamo un rimedio ai pesanti tagli attuati alla scuola pubblica statale e, allo stesso tempo, vogliamo denunciare per l'ennesima volta l'atteggiamento autoreferenziale @pagina=0029@con cui Governo e maggioranza procedono nell'approvazione di questo scempio. E questo accade in uno Stato democratico quale il nostro, tra l'altro.
PAGINA: 0029 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente. Colgo l'occasione per descrivere alcuni numeri che segnalano una progressione di spesa prevista dal nostro Stato e dai documenti di Governo che smentiscono in maniera abbastanza clamorosa l'idea portata avanti sinora dalla maggioranza per cui sulla scuola si investe di più. Tale idea contraddice la stessa cultura dell’austerity a cui è ispirata ogni azione di Governo o, meglio, di questo Governo. Noi spendiamo nel 2015 il 3,7 del PIL. La @pagina=0030@previsione del DEF è che nel 2020 spenderemo il 3,5 e nel 2030 spenderemmo il 3,3. Questa progressione negativa segnala l'impianto di risparmio e la programmazione del risparmio che questo Governo ma anche quelli che l'hanno preceduto in piena continuità hanno previsto per l'istruzione in questo Paese.
PAGINA: 0030 GIUSEPPE BRESCIA. Presidente, i dati che sono stati enunciati anche dal collega Giordano ci dicono che c’è un arretramento degli investimenti dello Stato nella scuola pubblica. Questa cosa è già grave in sé, perché, se ci rifacciamo alla media europea, dovremmo investire molto di più per arrivare appunto alla media europea di investimenti in rapporto al PIL nella scuola pubblica. Ma se pensiamo che in questo provvedimento sono state trovate delle risorse per le scuole private, allora questo diventa uno scandalo assoluto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! È uno scandalo assoluto che si investa sempre meno per la scuola pubblica e sempre di più per le scuole private (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0030 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie, Presidente. Io sono laureata in lettere, con i numeri faccio un po’ fatica, però provo a semplificare, perché ricordo quando, da insegnante, ero in piazza a manifestare contro i tagli della riforma Gelmini: nel giro di un mese, meno 75 mila cattedre e, soprattutto, un taglio complessivo, nei confronti della scuola, di 8 miliardi di euro. Sono cifre che fanno paura. Io, in piazza, a manifestare contro quelle cifre c'ero. Oggi, che mi ritrovo, invece, in una situazione assolutamente diversa, guardo quelle che sono le cifre di questo provvedimento. Parto dalla legge di stabilità. L'abbiamo detto prima: noi abbiamo raddoppiato il Fondo di funzionamento per le istituzioni scolastiche. È ancora poco ? Certo, non è sufficiente, siamo i primi a dirlo, ma abbiamo cominciato a farlo, perché voglio ricordare anche qual è la situazione economica particolare che stiamo vivendo. Questo Governo ha fatto una scelta ben precisa, quella di dire che noi, rispetto alla scuola, vogliamo investire. Investiamo il più possibile, quello che possiamo, ma il più possibile. Allora ecco che arrivano i 4 miliardi di euro che servono per l'autonomia delle scuole. Sono 4 miliardi che non sono gli 8 dei tagli. Sono quattro, siamo ancora in segno negativo, sì, ma siamo i primi che aggiungono; siamo i primi che tentano di risolvere un problema; siamo i primi che le risorse le mettono. Non sono ancora sufficienti, ma noi andiamo avanti. Ancora: 100 mila assunzioni ! Centomila assunzioni a tempo indeterminato, oggi, a partire dal 1o settembre, e 60 mila a partire dal prossimo anno, con concorso. Centosessantamila assunzioni a tempo indeterminato, che sono risorse che vanno a disposizione non solo delle persone che riceveranno questa assunzione ma della scuola e quindi dei nostri ragazzi.
PAGINA: 0031 LARA RICCIATTI. Grazie, signor Presidente, questo dibattito mi ricorda due battaglie che io feci da studentessa, prima delle superiori e poi dell'università e furono due battaglie che feci non in maniera solitaria, ma in maniera collettiva con molte colleghe e colleghi che oggi siedono nei banchi del Partito Democratico. La prima era l'autunno del 2008, quando ci fu la stagione dell'onda contro il Governo Berlusconi e poi venne l'autunno del 2010, nel periodo dell'occupazione dei tetti delle facoltà e, con me, molte colleghe e molti colleghi del Partito Democratico salirono sui tetti delle facoltà d'Italia, contro quel disegno di legge Gelmini, la quale nel frattempo abbiamo visto è uscita anche dal tunnel.
PAGINA: 0031 SIMONE VALENTE. Signor Presidente, rimango alquanto scioccato da alcuni interventi del Partito Democratico che continuano a dire degli slogan che ormai da mesi ripetono alimentando questo dibattito farsa, perché sappiamo che stiamo facendo una farsa qua dentro e l'abbiamo fatta in Commissione, l'abbiamo fatta in Aula, l'hanno fatta al Senato.
PAGINA: 0032 GIULIO MARCON. Signor Presidente, l'onorevole Malpezzi ha detto che non ha molta dimestichezza con i numeri. Io non ho molta dimestichezza con le chiacchiere, e inviterei l'onorevole Malpezzi a leggere il Documento di economia e finanza, in particolare la parte riguardante il programma Europa 2020 dove su tre obiettivi fondamentali che l'Europa ci chiede di raggiungere nel 2020 dimostriamo di fallire clamorosamente. La lotta alla dispersione scolastica su cui l'Europa ci chiede di raggiungere il 10 per cento entro il 2020, e noi diremo che al massimo raggiungeremo il 16 per cento. L'Europa 2020 ci chiede di raggiungere il 3 per cento del PIL per la ricerca e innovazione, e noi diciamo che al massimo raggiungeremo l'1,5 per cento. L'Europa ci chiede di raggiungere il 40 per cento di laureati tra i 25 e i 34 anni nel 2020 e noi siamo di fatto al di sotto del 30 per cento.
PAGINA: 0032 CHIARA DI BENEDETTO. Signor Presidente, evidentemente l'onorevole Malpezzi ha dei problemi con i numeri perché oltre a quello che ha ricordato prima l'onorevole Valente rispetto ai tagli e al gioco delle tre carte, se così lo possiamo chiamare, che ha fatto il Governo con i soldi sulla «buona scuola», dobbiamo ricordare che di fondi per l'edilizia scolastica questo Governo ne ha messi soltanto poche briciole, perché quello che è stato messo non sono altro che i fondi che sono stati stanziati dai Governi precedenti, a cominciare dagli ultimi fondi che sono stati stanziati dal Governo Letta e sono... PAGINA: 0032 ROBERTO RAMPI. Signor Presidente, è vero, molti di noi hanno fatto delle battaglie in passato per la scuola e molti di noi sono convinti, coerentemente con quelle battaglie che hanno fatto, ad esempio a sostegno della scuola e dell'autonomia di Luigi Berlinguer, di stare realizzando oggi un pezzo di quel provvedimento. Però molti di noi hanno fatto anche con alcuni colleghi delle battaglie per la tutela in particolare delle donne e il termine «prostituzione politica», per chi ha fatto quelle battaglie, è un termine che davvero non avrei voluto sentire in quest'Aula pronunciato dalla sinistra di quest'Aula, @pagina=0033@perché lo trovo vergognoso. Si può argomentare in tanti modi le proprie... (Commenti). PAGINA: 0033 PRESIDENTE. Onorevole D'Ottavio, la richiamo all'ordine per la prima volta. PAGINA: 0033 VINCENZO CASO. Signor Presidente, è interessante ascoltare le parole del PD quando si tratta di soldi e di risorse pubbliche. Quando parliamo di scuola c’è la crisi, si parla sempre di crisi, come se poi questa crisi non fosse causata dalle scelte scellerate prese da questo Governo anche qui dentro, come se la crisi non fosse causata dalla sottomissione alle scelte prese in Europa e alle quali noi sempre sottostiamo. Bene, però ricordiamo anche altre cose, che la crisi non c’è ad esempio nel decreto in materia fallimentare che si discuterà prossimamente, in cui grazie ad un articolo le banche avranno uno sconto fiscale sulla deducibilità delle perdite che può arrivare a 7 miliardi di euro l'anno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Per le banche 7 miliardi di euro l'anno ci sono, per la scuola no (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0033 GIANNI MELILLA. Signor Presidente, la realtà, al di là dei discorsi che si svolgono in quest'Aula, è che 618 mila lavoratori della scuola hanno scioperato contro questa riforma perché una scuola così non può chiamarsi buona. Un milione di fiaccole hanno riempito le piazze italiane quando tutti i sindacati hanno chiamato alla mobilitazione, dico tutti i sindacati, CGIL, CICS, UIL, SNALS, GILDA, COBAS. Contro questa realtà non è possibile chiudere gli occhi, questa legge primo non risolve il problema del precariato, secondo mortifica la partecipazione e la collegialità, terzo non rispetta la libertà di insegnamento, quarto propone un'idea distorta di valutazione e merito, quinto cancella in gran parte la contrattazione. Nel frattempo senza rinnovo... PAGINA: 0033 SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, è molto singolare che l'onorevole Malpezzi sia andata a protestare nel 2008 in piazza contro la riforma Gelmini e oggi sia qui in quest'Aula a raccontare bugie agli italiani con una tale disinvoltura (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Allora, prima di tutto avevate promesso 148 mila assunzioni, non una di meno, al primo di settembre, poi avete detto 100 mila, lo state ripetendo anche in quest'Aula e questo non è vero, perché sono 40 mila circa al primo di settembre.
PAGINA: 0034 ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Presidente, in questo caso sarò molto breve, perché voglio soltanto rassicurare l'onorevole Malpezzi sul fatto che, insomma, con i numeri ogni tanto ci prende e, in effetti, 100 mila è l'unico dato reale del suo ragionamento. Ci sono 100 mila stabilizzazioni e su questo dobbiamo, invece, raccontare la verità, perché è tutto il pezzo che manca nel ragionamento dell'onorevole Malpezzi.
PAGINA: 0034 ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia e per aggiungere due considerazioni. La prima è che questo Governo ci ha abituati che comunque con i finanziamenti fa costantemente un gioco delle tre carte, perché con una mano dà ma con l'altra mano prende; la seconda considerazione è, Presidente, che lei, come me, è in quest'Aula dal 2001. Durante i Governi Berlusconi l'allora opposizione di sinistra, il principale partito di opposizione della sinistra, scelse deliberatamente la scuola e l'università come campo di battaglia per un'opposizione senza se e senza ma, a prescindere dai contenuti di tentativi riformatori che noi abbiamo cercato di impostare in quegli anni, al punto tale che diversi di questi tentativi sono ripresi in questa proposta di legge e vengono implementati.
PAGINA: 0034 MARIA GRAZIA ROCCHI. Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per riportare un minimo di pacatezza e anche un quadro lucido sui numeri. Io leggo la tabella, la tabella n. 1 del disegno di legge, e si parla di posti di potenziamento, perché @pagina=0035@non si vanno a coprire le cattedre che attualmente sono vacanti e disponibili. Questi sono posti nuovi, inesistenti nell'organico della scuola attualmente e servono per restituire, per dare concretezza, a quell'autonomia. Sono 54 mila, 48.812 più 6.444. Moltiplicate per lo stipendio medio di un docente e vedrete quante risorse nuove al personale della scuola effettivamente vengono attribuite e che sono stabili, soprattutto stabili (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0006 Intervengono sull'emendamento Simone Valente 1.14 i deputati SIMONE VALENTE (M5S) (Vedi RS) e LAURA COCCIA (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0035 SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Dal comma 33 in poi si parla di alternanza scuola-lavoro. Ora, all'inizio si parla proprio di risolvere la questione della disoccupazione giovanile con questa alternanza scuola-lavoro. I dati sono drammatici, perché sappiamo che la disoccupazione giovanile ormai si attesta al 43 per cento. Questi sono solo slogan che il Premier Renzi ha voluto fare per dare un messaggio ai giovani studenti, che potranno sicuramente trovare opportunità lavorative; però, qui, quello che si fa non è andare ad incrementare la formazione nelle aziende, quindi esperienze veramente formative degli studenti, ma si va semplicemente a far lavorare gli studenti in determinate aziende, che spesso non sono neanche in grado di accogliere gli stessi studenti, perché le strutture non sono a disposizione, il personale qualificato non è a disposizione.
PAGINA: 0036 LAURA COCCIA. Grazie signor Presidente, mi sembra un emendamento quanto meno paradossale. Annuncio a nome del Partito democratico un voto contrario molto convinto e, anzi, sono assolutamente stupita perché lo scopo delle federazioni sportive è quello di ottenere sport e atleti di alto livello da portare a competizioni agonistiche nazionali ed internazionali. Respingere questo emendamento vuol dire ancora una volta ribadire il concetto che il Partito democratico e la maggioranza tutta ha dello sport, che non è solamente lo sport dell’élite, non è solamente lo sport degli atleti, ma è lo sport di tutti coloro che, con passione, praticano attività motoria o ludico-sportiva tutti insieme. In questo momento vorrei approfittare per ricordare quanto sia importante il ruolo degli enti di promozione sportiva anche per portare avanti quelle che sono le cosiddette attività integrate; penso, ad esempio, al baskin che molto spesso viene proposto, appunto, dagli enti di promozione sportiva. Mi sembra, quindi, che questo emendamento concepisca lo sport in una maniera assolutamente elitaria che va respinta al mittente, soprattutto perché va ad incrementare una concezione di sport, di federazioni e di agonismo assolutamente lontana da quello che deve essere il mondo della scuola, soprattutto per il bene dei nostri ragazzi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0006 Intervengono sull'emendamento Gelmini 1.17 i deputati ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS) e GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0036 ANTONIO PALMIERI. Grazie signor Presidente. Qui noi proponiamo di cancellare un'aggiunta messa al Senato perché, se questo Governo si caratterizza per cambiare verso, per la rapidità o per la velocità, non capiamo perché posticipare di un anno quanto era previsto originariamente alla Camera entrasse in vigore da subito. PAGINA: 0036 GIANLUCA VACCA. Grazie signor Presidente, preannuncio il voto contrario del MoVimento 5 Stelle e aggiungo che questo emendamento dimostra l'affinità che c’è ormai, anzi la perfetta identità, tra il centrosinistra e il centrodestra perché l'emendamento proposto dall'ex Ministro Gelmini, che potrebbe tranquillamente essere Ministro anche di questo Governo, essendo questo Governo in perfetta continuità con quello di centrodestra precedente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), non solo è d'accordo con gli ambiti territoriali e con la chiamata diretta, ma propone addirittura di farli partire da subito e non dal 2016-2017 come è stato introdotto al Senato, ma soltanto per motivi tecnici e non certo per motivi ideologici o politici. Quindi, a questo emendamento siamo fortemente contrari perché noi contrastiamo, invece, la @pagina=0037@chiamata diretta, contrastiamo gli ambiti territoriali che sono previsti in questo disegno di legge, che dimostra appunto la perfetta identità, la perfetta consonanza, tra un centrosinistra che ormai è praticamente identico, se non speculare, al centrodestra e al Governo che fu Berlusconi-Gelmini-Tremonti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0006 Intervengono sull'emendamento Pannarale 1.23 i deputati ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), MARA CAROCCI (PD) (Vedi RS), GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS) e GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0037 ANNALISA PANNARALE. Questo è un emendamento al comma 69, che è un comma nuovo, uscito dal cilindro del Senato dentro il quale nessuno aveva potuto guardare prima di vedere posta la fiducia su questo provvedimento. Quindi, il Senato l'ha chiuso e i senatori si sono beccati anche questo comma 69.
PAGINA: 0038 MARA CAROCCI. Grazie, Presidente, non si è mai detto, da parte della maggioranza, che non ci sarebbero più state supplenze nella scuola, anzi, casomai questo è stato uno degli argomenti agitati per spaventare i supplenti dicendogli: non potrete mai più lavorare.
PAGINA: 0038 GIANLUCA VACCA. Presidente, anche qui continua la schizofrenia della maggioranza che, da una parte, dice una cosa e dall'altra, invece, fa tutt'altro. Ricordo alla maggioranza che fu Renzi, il 4 settembre 2014, a dire: con questo provvedimento: stop alla supplentite. Non è stato il MoVimento 5 Stelle o qualcun altro, ma fu lo stesso Premier Renzi.
PAGINA: 0039 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente. Ricordo abbastanza lucidamente sia le parole di Renzi, sia le parole dell'onorevole Faraone, sia le parole del Ministro sulla vicenda della cosiddetta supplentite. Sentire oggi l'onorevole Carocci dire che non si è mai parlato di fine delle supplenze, mi sembra una cosa di buonsenso che viene da una collega di buonsenso, ma che non deve dire a noi, però; perché è chiaro che la scuola avrà e continuerà ad avere inderogabili necessità, poi vedrete quali, ma lo deve dire a chi, più che preoccuparsi della scuola, si è preoccupato di fare per sé spot elettorali.
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PAGINA: 0007 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.24 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), MARIA GRAZIA ROCCHI (PD) (Vedi RS) e LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0039 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Anche questo emendamento interviene in un elemento critico di questo disegno di legge e che lascia presagire o preannunzia ulteriori tagli, anche sostanziali, alla scuola. Infatti, che cosa si prevede nel comma 70 ? Si prevede che le scuole che già sono state vittime di accorpamenti negli ultimi anni attraverso la creazione degli istituti comprensivi – ricordiamo che negli ultimi quindici anni le scuole sono state stravolte, prima con l'accorpamento tra scuole medie e poi con lo smembramento e l'accorpamento in istituti comprensivi, quindi oggi noi abbiamo tantissimi istituti comprensivi, molti dei quali non hanno neanche il preside o il dirigente scolastico, ma che hanno un dirigente in reggenza, quindi presidi e dirigenti scolastici che devono reggere e gestire due o più scuole –, ebbene con questo comma 70 si prevede la creazione di reti di scuole: cioè, all'interno di un ambito territoriale, le scuole possono mettersi in rete per fare progetti, ma anche per la gestione amministrativa di funzioni e di attività amministrative in comune: si tratta, cioè, dell'accorpamento di fatto, non tanto della parte didattica, per il momento, anche se una parte didattica potrà essere svolta in rete, ma anche e soprattutto della parte amministrativa.
PAGINA: 0040 MARIA GRAZIA ROCCHI. Le reti sono l'espressione massima dell'autonomia della scuola, sono il modo migliore attraverso il quale si realizzano gli scambi, la circolazione delle migliori esperienze, anche in campo amministrativo. Sono degli esempi, sono delle pratiche già attuate, già portate avanti con successo nelle scuole. Questo, questo è l'esempio di come si agitano le peggiori paure, là dove si vuole leggere, all'interno di un provvedimento che, in realtà, è di rafforzamento delle funzioni autonome delle scuole – funzioni autonome delle scuole – la minaccia di chissà quali progetti, di chissà quali ansie. Si sollevano le ansie solamente per ostacolare un progetto che è di forte innovazione, che incoraggia la diffusione delle migliori pratiche fra le scuole. PAGINA: 0040 LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. La realtà è che le reti già esistono oggi e si fanno su progetti, progetti di affinità che mettono insieme scuole anche di diverso ordine e grado. Quello che vuole fare il Governo, invece, sono reti calate dall'alto, perché le vuole fare tramite un apposito decreto, per stabilire quali debbano essere le reti di scuola. E non è che noi appositamente vogliamo spaventare il mondo della scuola, noi ci spaventiamo come deputati quando leggiamo nel provvedimento che si parla di razionalizzazione del personale di segreteria che gestisce il personale docente. Questa è la parola magica che utilizzate voi per indicare i tagli. Lo vedremo tra pochi mesi, collega Rocchi, nella legge di stabilità, quanti tagli produrrete per il personale ATA, visto che avete bocciato un nostro ordine del giorno che vi chiedeva di non tagliare personale ATA nella legge stabilità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0007 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.28 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS), SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), MASSIMILIANO BERNINI (M5S) (Vedi RS) e ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0041 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Anche questo emendamento va a toccare un altro punto forte, secondo il Governo, di questa riforma ossia la creazione di ambiti territoriali da cui poi attingere per la chiamata diretta. Io gradirei magari chiedere – non so se è possibile, credo di sì – spiegazioni al Governo, o a qualcuno della maggioranza, sul motivo per cui viene introdotto questo sistema, perché noi ancora non lo abbiamo capito. Non abbiamo capito perché si sta modificando un sistema che invece, fino ad oggi, ha funzionato benissimo. Non abbiamo capito il motivo per cui si creano questi nuovi ambiti territoriali, quando già oggi c'erano degli organici provinciali. Non abbiamo capito perché si introduce la chiamata diretta, quando c'era un sistema di assegnazione delle cattedre ai docenti che, invece, ha sempre funzionato benissimo e che era funzionale alle reali esigenze delle scuole.
PAGINA: 0041 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Presidente, io rimango stupita nel sentire, lo ripeto, non tanto il collega parlamentare, quanto il collega insegnante, che dice che così come è, oggi, il sistema di assegnazione dei docenti alle scuole funziona.
PAGINA: 0042 LUIGI GALLO. Grazie Presidente. Io sono abbastanza preoccupato, perché è la seconda volta che da un esponente del Partito Democratico si dice che a settembre ci sarà il caos, quindi a dimostrazione che questa è una riforma pasticciata. Ieri lo ha detto il Ministro Giannini e ha anche detto una cosa più grave. Ha detto che sarà colpa dei docenti che non hanno capito la norma. Non è mai colpa del Partito Democratico in questo Paese ! Non è mai colpa dei Governi di centrodestra e di centrosinistra (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! È sempre colpa dei cittadini, che non capiscono le norme, che non buttano i rifiuti in differenziata, che si comportano in modo non legittimo secondo il Governo.
PAGINA: 0042 SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente. L'organico funzionale di fatto e di diritto non c'entrano esattamente nulla, ma proprio nulla, con la chiamata diretta dagli ambiti territoriali. Gli insegnanti cambiano in itinere perché lo Stato li lascia precari e quindi, anno dopo anno, gli studenti non vedono garantita la continuità didattica. Ma questo non ha nulla (nulla !) a che vedere con il meccanismo folle della chiamata diretta dagli ambiti territoriali che voi state istituendo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PAGINA: 0042 MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, Presidente. Io ho sentito parlare di questo aspetto, ovvero che alcuni precari non hanno il titolo costituzionalmente previsto per essere assunti. Ma allora il TFA, che è costato 2.500 euro a tutti gli insegnanti, a tutti i docenti di II e di III fascia, a cosa è servito ? Me lo volete spiegare, per favore (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ? PAGINA: 0043 ANNALISA PANNARALE. Presidente, io ho ascoltato con attenzione l'intervento dell'onorevole Malpezzi e mi sembra di aver capito che, nelle sue parole, segnalasse quanto la continuità didattica – ne ha parlato lei –, cioè la possibilità per gli alunni, per gli studenti di avere insegnanti stabili e insegnanti riconosciuti, sia un valore, un diritto. Ora, questo è esattamente quello che pensiamo noi ed è la ragione per cui vi avevamo chiesto di stralciare il piano assunzionale e di rimetterci a ragionare sulla riforma. Del resto, l'avete spostato al 2016 e quindi questo era assolutamente possibile.
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PAGINA: 0007 Interviene sull'emendamento Ciracì 1.31 il deputato NICOLA CIRACÌ (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0043 NICOLA CIRACÌ. Presidente, il 3 settembre il Presidente Renzi ha detto che il dirigente scolastico ha bisogno di una squadra intorno a lui, a partire dalla collaborazione stretta e produttiva del direttore servizi generali e amministrativi, suo braccio esecutivo per la parte di gestione contabile e sentinella del corretto e fluido funzionamento della macchina burocratica.
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PAGINA: 0007 Intervengono sull'emendamento Gelmini 1.33 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS) e ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0044 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Spero sempre che ci sia qualcuno di Forza Italia, oltre al collega, che intervenga, ma evidentemente al centrodestra non interessa molto l'argomento di cui si discute oggi, quindi sono un po’ assenti e latitanti. Intervengo solo per preannunziare il voto contrario del MoVimento 5 Stelle a questo emendamento per lo stesso motivo dell'altro emendamento ovvero che l'emendamento in esame dimostra la perfetta identità, la perfetta convergenza tra centrodestra e centrosinistra. La perfetta identità: sono la stessa cosa. Così come entrambi candidano condannati o inquisiti, così come entrambi sono coinvolti negli scandali, così come entrambi portano avanti politiche distruttive per il nostro Paese, entrambi hanno l'unico obiettivo che è quello di distruggere la scuola pubblica italiana. Con l'emendamento in esame la collega Gelmini vuole eliminare la collegialità nelle decisioni scolastiche.
PAGINA: 0045 ANTONIO PALMIERI. Presidente, ho stima per il collega Vacca e volevo rassicurarlo, perché ho a cuore il suo benessere sotto ogni punto di vista. Quindi, oggi sono delegato a rappresentare, ma volevo rassicurarlo che, oltre al collega Ciracì, altri colleghi interverranno nel prosieguo del dibattito. Non è colpa nostra se l'attuale maggioranza pro tempore, come ho detto poc'anzi, dopo anni nei quali salivano sui tetti – vedo l'onorevole Bersani, che fu protagonista all'epoca, nel 2010, di un'impervia scalata in un'università romana – ha cambiato idea e ha finalmente compreso la necessità di dare un'impronta più efficiente alla gestione della scuola. Aggiungo – anche qui per tranquillizzare l'opposizione alla mia sinistra e l'opposizione alla mia destra, in realtà SEL – di non scandalizzarsi per le differenze che vedono tra gli enunciati del Premier e quello che poi succede realmente. Come ho detto nel mio precedente passaggio, in dichiarazione di voto finale, qualche settimana fa, ci sono tre riforme della scuola: la prima è quella delle slide e degli annunci del Premier, che, come sempre succede con questo Governo, non corrisponde a quella che è poi la realtà del provvedimento. Quindi, confortati – spero – il collega Vacca e anche il collega Gallo, che sono estremamente impegnati accanto a me questa mattina, confermo la nostra totale attenzione sul provvedimento. |
PAGINA: 0007 Intervengono sull'emendamento Altieri 1.36 i deputati TRIFONE ALTIERI (FI-PdL) (Vedi RS) e GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0046 TRIFONE ALTIERI. Signor Presidente, intervengo solo per rimarcare con la richiesta di voto favorevole a questo emendamento un percorso che abbiamo fatto in Commissione dall'inizio. Dalla presentazione di questo provvedimento, abbiamo combattuto insieme agli altri colleghi perché, assieme al conferimento al dirigente scolastico di poteri e competenze maggiori, è normale che vi sia un bilanciamento, una camera di compensazione, di cui non vi era traccia nel provvedimento.
PAGINA: 0046 GIANLUCA VACCA. Presidente, intervengo solo per preannunciare il voto contrario del MoVimento 5 Stelle, perché noi francamente non ravvisiamo quanto appena detto dal collega, cioè la volontà dell'emendamento di compensare i superpoteri ai dirigenti, che invece sono previsti dal disegno di legge. L'emendamento è perfettamente coerente con il disegno di legge, quindi noi voteremo in senso contrario.
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PAGINA: 0008 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.45 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS), MICHELE DELL'ORCO (M5S) (Vedi RS), FRANCESCO D'UVA (M5S) (Vedi RS), STEFANO QUARANTA (SEL) (Vedi RS), MASSIMILIANO BERNINI (M5S) (Vedi RS), SIMONE VALENTE (M5S) (Vedi RS), VINCENZO CASO (M5S) (Vedi RS), MANLIO DI STEFANO (M5S) (Vedi RS), ALESSANDRO DI BATTISTA (M5S) (Vedi RS), VEGA COLONNESE (M5S) (Vedi RS), CHIARA DI BENEDETTO (M5S) (Vedi RS), CLAUDIO COMINARDI (M5S) (Vedi RS), FILIPPO GALLINELLA (M5S) (Vedi RS), GIUSEPPE L'ABBATE (M5S) (Vedi RS), RICCARDO FRACCARO (M5S) (Vedi RS), MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS), SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), ALFONSO BONAFEDE (M5S) (Vedi RS), CARLA RUOCCO (M5S) (Vedi RS), ARCANGELO SANNICANDRO (SEL) (Vedi RS), ROBERTO RAMPI (PD) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS), MIRELLA LIUZZI (M5S) (Vedi RS), MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS) e GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0047 GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, qui arriviamo a un punto nevralgico di questo provvedimento, uno dei punti più contestati dal mondo della scuola, una delle invenzioni peggiori che mente umana potesse partorire per il mondo della scuola, tranne una mente criminale, perché l'unico intento che noi vediamo è criminale.
PAGINA: 0048 GIUSEPPE BRESCIA. Qui siamo alla follia assoluta, Presidente. Io voglio sapere dov'era nel programma del Partito Democratico questa riforma. Dove stava scritto che voi avreste introdotto la chiamata diretta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ? Se aveste detto queste cose in campagna elettorale nelle scorse elezioni politiche, non avreste beccato neanche mezzo voto da parte dei docenti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché è assurdo quello che voi state facendo ! Voi state esponendo – come ha detto il mio collega Vacca – la scuola al rischio corruzione e clientelismo, in un Paese, come l'Italia – l'Italia ! – che paga già ogni anno circa 60 miliardi in termini di corruzione ! Voi siete dei folli, dei folli (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0048 MICHELE DELL'ORCO. Grazie, Presidente. Io mi stavo facendo una domanda molto semplice: questa riforma pare che non piaccia a nessuno – non piace agli insegnanti, non piace agli studenti, non piace ai genitori degli studenti – e quindi mi chiedo: che la fate a fare ? Quali interessi dovete difendere ?@pagina=0049@
PAGINA: 0049 FRANCESCO D'UVA. Grazie, Presidente. Ci sono delle riforme che vengono chieste dall'Europa, altre riforme che servono per risparmiare per motivi di spending review, ma questa riforma esattamente a cosa serve ? Questa è la domanda che ci facciamo. In realtà, quello che vuole fare questo Governo e questa maggioranza che, sulla carta è di sinistra e poi invece si ispira a Mussolini, è arrivare a controllare tutto, perché di fatto ci sarà il MIUR che avrà degli ispettori, gli ispettori controlleranno quello che fanno i dirigenti scolastici e i dirigenti scolastici decideranno chi assumere. Questa è la quadratura del cerchio, come si suol dire, perché, a questo punto, quello che volete voi è avere il controllo di tutto il territorio.
PAGINA: 0049 STEFANO QUARANTA. Signor Presidente, qui parliamo di un tema importante, quello della chiamata diretta, che ci consente di fare una riflessione (Commenti di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)... PAGINA: 0050 MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, Presidente. Ma questo «superpreside» chi ve lo ha chiesto ? Non lo vogliono i docenti, non lo vogliono le parti sociali e anche i presidi non vogliono diventare dei «superpresidi» e non vogliono tutto questo potere.
PAGINA: 0050 SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Io sono un po’ dispiaciuto nel vedere come non sia seduto, sui banchi del Governo, chi veramente ha scritto questa riforma, perché i banchi del Governo sono vuoti e non sono presenti queste persone. Parlo del Premier Renzi, parlo della Fondazione Agnelli, dell'associazione TreeLLLe (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), coloro che da fuori hanno fatto grandi pressioni sul Governo per scrivere questa riforma e questo modo di agire lo vediamo su qualsiasi legge che viene approvata in questo Parlamento.
PAGINA: 0050 VINCENZO CASO. Grazie, Presidente. Nel mio primo intervento in Aula della legislatura, quindi il primo in assoluto, io @pagina=0051@parlavo di Expo. Sembrano due cose completamente distinte, ma perché le collego ?
PAGINA: 0051 MANLIO DI STEFANO. Grazie, Presidente. Voglio fare un esempio concreto, al di fuori delle tematiche corruttive, che fate finta di non ascoltare, nonostante ve ne arrestino uno al giorno. In una scuola del nord, ad esempio, in una regione leghista, con dei comuni leghisti, si potrebbe insegnare una storia d'Italia totalmente diversa da quella che è. Si potrebbe raccontare ai nostri figli che esiste la Padania, ad esempio, perché il dirigente, con i suoi docenti, sono tutti messi lì dall'amministrazione della Lega Nord.
PAGINA: 0051 ALESSANDRO DI BATTISTA. Vi è corruzione nella sanità: qualche settimana fa è stato sciolto un ospedale a Caserta per camorra. Vi è corruzione nelle cooperative, vi è corruzione nei centri di accoglienza per gli immigrati, vi è corruzione in Campidoglio, vi è corruzione nello sport, vi è corruzione qui dentro, dove il presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati è un galeotto che si è beccato due stipendi in questi mesi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
PAGINA: 0051 VEGA COLONNESE. Ripetere sempre lo stesso concetto è difficile, qui diventa quasi normale. Noi qui stiamo parlando dell'assurdità di accostare la scuola al sistema aziendalistico, che viene proposto da un Governo che dovrebbe essere di sinistra. La sinistra italiana in questo momento – sinistra che non esiste – sta dicendo che la scuola deve diventare azienda, deve azzerare la possibilità di tutti di avere una possibilità nella vita. È questa la cosa !
PAGINA: 0052 CHIARA DI BENEDETTO. Grazie, Presidente. Il tipo di sistema che si sta cercando di calare nella scuola pubblica è un sistema fondamentalmente di tipo aziendalistico. Ci sarà il preside a capo di tutto, un sistema verticistico, e questo preside avrà poteri tali da andare in barba al merito dei docenti, aprire le porte alla corruzione nella scuola pubblica e arrivare, Presidente, perché no, al paradosso che in Italia si potrebbe, addirittura, arrivare a sciogliere le scuole per mafia, perché quello che potrebbe accadere è questo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), aprire le porte alla corruzione anche all'interno dell'unico strumento che ancora esiste in Italia per poter cercare di uscire da questa condizione di illegalità diffusa anche all'interno delle istituzioni, perché la scuola è uno strumento per liberare i nostri giovani. Così la state trasformando in uno strumento opposto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0052 CLAUDIO COMINARDI. Grazie Presidente, capisco che il Premier Matteo Renzi è diventato Presidente del Consiglio su chiamata diretta, ma la scuola dovrebbe essere un'altra cosa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ovviamente, come i due Presidenti del Consiglio che lo hanno preceduto senza un minimo di legittimazione popolare, ma quello che voglio dire è che state distruggendo la scuola, la scuola pubblica in particolar modo. Ma io vorrei sapere, i vostri figli dove li mandate ? Alla scuola pubblica o alla scuola privata ? Perché se li mandate alla scuola pubblica e la state distruggendo, così siete scemi due volte. PAGINA: 0052 FILIPPO GALLINELLA. Grazie Presidente, io volevo solo, pacatamente, fare una riflessione.
PAGINA: 0052 GIUSEPPE L'ABBATE. Grazie Presidente, Renzi è stato in grado di porre la questione di fiducia alla legge elettorale, all'Italicum, prima di lui c'era riuscito solo Mussolini. Adesso recupera una norma che è sempre di stampo fascista, di quell'epoca e quindi introdotta da Mussolini. Bene, il problema è che il PD è diventato un partito classista e fascista, classista perché sta distruggendo i lavoratori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento @pagina=0053@5 Stelle) e fascista perché impone tutte le riforme senza il minimo dialogo con i diretti interessati e con i cittadini. PAGINA: 0053 RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, la domanda che aleggia in quest'Aula questa mattina è la seguente: il Partito Democratico è diventato fascista o lo è sempre stato ? Perché, Presidente, in questa legislatura abbiamo visto un partito zerbino del Governo che sta provando a calpestare la Costituzione accentrando i poteri, ha approvato una legge elettorale che accentra il potere in capo ad un'unica persona, quella che vince il ballottaggio, sta facendo una riforma della pubblica amministrazione che mina l'autonomia della pubblica amministrazione e oggi approva la chiamata diretta degli insegnanti da parte del dirigente. Un provvedimento che solo Mussolini ebbe il coraggio di approvare in quest'Aula.
PAGINA: 0053 MARIA MARZANA. Grazie Presidente, qui l'unica vera crisi è quella di identità del Partito Democratico che pensa di essere il PdL o Forza Italia o qualsiasi altro partito di destra. Si tratta di un partito che, anziché difendere gli interessi dei lavoratori, difende quelli di Confindustria, che fa confusione tra scuola e azienda, e così ci ritroviamo con un dirigente scolastico che può nominare a proprio piacimento insegnanti, coloro che si occuperanno dell'istruzione, dell'educazione e della formazione dei nostri figli, aprendo così al drammatico fenomeno della corruzione e del clientelismo anche nella nostra scuola, l'unico baluardo – finora – di legalità rimasto in Italia. PAGINA: 0053 SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente, noi del MoVimento 5 Stelle, e lo dico anche ai miei colleghi che tanto si stanno scaldando, forse dovremmo ringraziarlo questo Governo, perché, anche grazie a questo provvedimento, il Partito Democratico ha mostrato a tutti il suo vero volto, e il MoVimento 5 Stelle nelle ultime elezioni ha vinto cinque ballottaggi su cinque.
PAGINA: 0054 ALFONSO BONAFEDE. Grazie Presidente, Renzi come sindaco viene ricordato per un numero spropositato di assunzioni a chiamata diretta, quindi, è evidente che c’è un disegno per costruire una scuola a immagine e somiglianza del PD. D'altronde, uno del PD si chiede: ma qual è il problema, devi solo calare la testa al capo, accettare qualsiasi cosa e vai avanti per la tua strada. Quello con cui non avete fatto i conti è che nelle scuole non c’è il servilismo che c’è nel PD, non c’è gente che si vende l'anima al diavolo come il PD, non c’è la miseria umana che c’è nel PD (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Staremo a fianco di quei docenti che continuano a credere a una scuola indipendente, che renda migliore il Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0054 CARLA RUOCCO. Grazie Presidente. Siete fuori del mondo, evidentemente voi non avete mai accompagnato un bambino in una scuola pubblica e non avete mai visto le condizioni in cui le scuole versano (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Perché, se un genitore la mattina accompagna un figlio a scuola e le vede fatiscenti, vede che deve comprare la carta igienica, che non c’è personale adeguato perché sottodimensionato, la prima cosa che pensa un genitore è: qui ci vorrebbe proprio una chiamata diretta...complimenti ! Interpretate molto bene (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti del deputato Chaouki) ! PAGINA: 0054 ARCANGELO SANNICANDRO. Grazie Presidente, invito i colleghi del MoVimento 5 Stelle a riflettere su un aspetto. La chiamata diretta non è altro che la normale conclusione di un processo involutivo della linea politica del PD; non è una questione morale, è che hanno scelto un altro orizzonte politico. Quando dite centrosinistra, voi sapete dove sta la sinistra che voi invocate o, meglio, che voi accreditate ? Questo vorrei sapere da voi, non è soltanto una questione morale. Dopo che hanno fatto la legge Poletti sul precariato, dopo che hanno tolto l'articolo 18 al contratto di lavoro a tempo indeterminato, dopo che hanno diffuso il precariato nel privato, come potevamo sperare che questo partito, non mi riferisco al popolo del PD, mi riferisco al partito come organizzazione, come potevamo pensare o come potete pensare che questo partito possa non abbattere anche le barriere che stavano sul pubblico ? PAGINA: 0054 ROBERTO RAMPI. Grazie Presidente, in questo provvedimento la chiamata diretta non c’è e se volessero farselo spiegare, i colleghi del 5 Stelle, potrebbero farselo spiegare dai colleghi di Forza Italia, con cui stanno votando tutti gli emendamenti di questo provvedimento, per cui @pagina=0055@quelli che votano con la Gelmini siete voi e non solo voi (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0055 ANNA ASCANI. Grazie Presidente, vorrei semplicemente precisare alcune cose che avevo avuto modo di dire già prima lettura qui alla Camera. I poteri del dirigente di cui si parla sono disciplinati da un decreto legislativo del 2001 che parla di funzioni di coordinamento, di gestione delle risorse umane che già oggi spettano al dirigente scolastico. Poi, ho sentito dire dall'onorevole Di Stefano, Presidente, che i dirigenti scolastici sono messi lì.
PAGINA: 0055 MIRELLA LIUZZI. Grazie, Presidente. Noi come MoVimento 5 Stelle ci stavamo facendo una domanda. Perché il Partito Democratico ha inserito la chiamata diretta da parte del dirigente scolastico dei docenti ? Perché, per quale assurda ragione ? Invito i colleghi, anche dello stesso Partito Democratico, che in questi mesi hanno fatto i soliti dissidenti – la «buona scuola» non ci piace, presentiamo una controriforma – a parlare ora, in questo Parlamento, a far conoscere la loro visione diversa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! E soprattutto invito la maggioranza a restare sul merito ! Perché volete un preside manager ? Perché volete la chiamata diretta ? Perché volete una scuola aziendalista e verticistica ? Perché (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ? PAGINA: 0055 MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie, Presidente. Penso che il dibattito sia assolutamente interessante, però vorrei intanto, lo dico con rammarico, rassicurare, dal suo punto di vista, l'onorevole Di Stefano che purtroppo in questa «buona scuola» – chiamiamola buona seguendo i dettami del Presidente del Consiglio anche se di buono ha ben poco – non c’è, lo dico con rammarico, l'autonomia nello scegliere almeno una parte del programma formativo, perché io penso che siano una ricchezza per questo Paese le diversità che @pagina=0056@vive e che lo hanno fatto crescere. Penso che sia una ricchezza la storia della terra dalla quale provengo, quella di Trieste, quella del Friuli, quella della Sicilia, e che chi abita e studia in quelle zone possa conoscere la storia e le tradizioni della propria terra, o che chi abita a Roma possa conoscere la storia e le tradizioni della propria terra, ma purtroppo tutto questo non c’è ! Altra cosa è la chiamata diretta, non è purtroppo la possibilità di insegnare ai nostri studenti dove vivono, cosa ha prodotto il tessuto sociale ed economico che fa crescere i loro territori.
PAGINA: 0056 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente. Io condivido molto l'analisi che ha fatto il collega Sannicandro, noi siamo di fronte al caso di uno sfondamento delle ragioni della destra nelle azioni della sinistra o della ex sinistra di questo Paese. Vorrei proporre però... |
PAGINA: 0008 Interviene quindi per un richiamo al Regolamento il deputato CARLO SIBILIA (M5S) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0057 CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento. PAGINA: 0057 PRESIDENTE. Ne ha facoltà. |
PAGINA: 0009 Intervengono inoltre sull'emendamento Vacca 1.45 i deputati SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS), ARIANNA SPESSOTTO (M5S) (Vedi RS), ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), ANGELO TOFALO (M5S) (Vedi RS), UMBERTO D'OTTAVIO (PD) (Vedi RS), FABIO RAMPELLI (FdI-AN) (Vedi RS), GIOVANNI PAGLIA (SEL) (Vedi RS), IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS), ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS), DIEGO DE LORENZIS (M5S) (Vedi RS), RICCARDO NUTI (M5S) (Vedi RS), MATTEO DALL'OSSO (M5S) (Vedi RS), TITTI DI SALVO (PD) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS), FILIBERTO ZARATTI (SEL) (Vedi RS), CAMILLA SGAMBATO (PD) (Vedi RS), CELESTE COSTANTINO (SEL) (Vedi RS), TIZIANA CIPRINI (M5S) (Vedi RS), EUGENIA ROCCELLA (AP) (Vedi RS), GIANNI MELILLA (SEL) (Vedi RS), MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), GIOVANNI CUPERLO (PD) (Vedi RS), EMANUELE FIANO (PD) (Vedi RS), MARIA EDERA SPADONI (M5S) (Vedi RS), GIULIO MARCON (SEL) (Vedi RS), DANILO TONINELLI (M5S) (Vedi RS), MASSIMO ENRICO CORSARO (Misto) (Vedi RS), JOLE SANTELLI (FI-PdL) (Vedi RS) e CARLO SIBILIA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0057 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie, Presidente. Riporto un attimo la questione davvero al tema: qua si parla di chiamata diretta che nel provvedimento non c’è, come ha detto bene il collega Rampi, perché oggi la prerogativa del dirigente scolastico è quella di assegnare la classe al docente che gli arriva a scuola. Noi, inserendo l'organico del potenziamento che, quindi, non inquadra solo il docente per la disciplina che insegna, ma anche per le potenzialità che ha e quello in cui si può spendere, diciamo che il dirigente assegna il docente alla scuola e sulla base delle proprie assegnazioni verrà valutato. Ci dispiace pensare che l'immagine della @pagina=0058@classe docente e della classe di dirigenti scolastici dal MoVimento 5 Stelle e da SEL sia vista come una classe di corruttori e di facili ad essere corrotti. PAGINA: 0058 ARIANNA SPESSOTTO. Grazie, Presidente. Io vorrei invitare, come hanno già fatto molti miei colleghi, il Governo a prestare un po’ di attenzione intanto alla discussione in Aula perché molti colleghi... rappresentante del Governo se può... le chiedo un po’ di attenzione, perché molti dei miei colleghi le hanno posto una domanda precisa.
PAGINA: 0058 ANNALISA PANNARALE. Grazie Presidente. Ripristiniamo una verità. Nel disegno di legge «Buona scuola» c’è la chiamata diretta. In questo maxiemendamento è rimasta una figura di un dirigente scolastico che individua, che sceglie, che si occupa del merito dei docenti, che decide anche sul piano pecuniario se riconoscere un ulteriore merito agli stessi.
PAGINA: 0058 ANGELO TOFALO. Grazie Presidente. Innanzitutto è offensivo come alcuni deputati del Partito Democratico cerchino di fare disinformazione: la chiamata diretta è stata introdotta. Punto.
PAGINA: 0058 UMBERTO D'OTTAVIO. Grazie Presidente. Intervengo davvero a titolo personale e intanto chiedo scusa per prima. Infatti quello che c’è scritto nell'articolo giustamente entrerà in vigore tra un anno. Abbiamo un anno per ragionare su questa questione che è una questione vera. Io @pagina=0059@devo dire che dobbiamo rispondere alla domanda che, secondo me, è insita – e mi permetto di dire la mia su questo –: come consentiamo al dirigente di periferia di potere avere nella sua scuola gli insegnanti migliori ? Questa è la domanda. Oggi è l'insegnante che sceglie la scuola. Noi dobbiamo fare in modo, invece, che sia la scuola ad avere gli insegnanti che gli servono. Questa è la risposta alla domanda che avete fatto. PAGINA: 0059 FABIO RAMPELLI. Grazie Presidente. Torno alla questione della chiamata diretta. La chiamata diretta apre la strada al meccanismo clientelare. È un dato oggettivo, ne abbiamo parlato già lungamente nel dibattito in prima lettura del provvedimento qui alla Camera. È tanto vero che apre la strada al meccanismo clientelare, che la maggioranza per certi aspetti, invece di fare un passo indietro e annullare questo rischio, ha cercato di emendare, di modificare e, dal suo punto di vista, di migliorare il testo, apportando queste modifiche. Ma le modifiche, ahimè, sono state evidentemente peggiorative.
PAGINA: 0060 GIOVANNI PAGLIA. Grazie, Presidente. Io mi auguro di non dover sentire ancora altre volte in quest'Aula utilizzare la motivazione che una riforma che viene approvata oggi in questo contesto, che tutti conosciamo, visto che entra in vigore tra un anno, lascerà poi il tempo di ripensarci. Non è un modo serio di legiferare, soprattutto su una materia come questa.
PAGINA: 0060 IGNAZIO LA RUSSA. Grazie, Presidente. Un minuto forse può bastare, perché il collega Rampelli ha già espresso alcune considerazioni.
PAGINA: 0060 ARTURO SCOTTO. Vergognati ! Non puoi dire queste cose in aula ! Non le puoi dire ! Il fascismo ha rovinato questo Paese ! PAGINA: 0061 DIEGO DE LORENZIS. Grazie, Presidente. Intanto vorrei segnalare due questioni: la prima, è che il PD fa sempre il gioco di parole. Il finanziamento pubblico ai partiti lo chiama rimborso elettorale e pensa di aver risolto il problema. Allo stesso modo definisce la chiamata diretta «assegnazione del dirigente» e pensa che il problema non ci sia.
PAGINA: 0061 RICCARDO NUTI. Signor Presidente, sempre rimanendo nel tema dell'emendamento riguardante la chiamata diretta, intanto dispiace vedere, come è accaduto qualche minuto fa, il Parlamento svuotarsi da parte dei colleghi. Questo dimostra praticamente poco interesse (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), mentre invece qui facciamo le leggi, non siamo al bar, e questo dimostra la poca attenzione e la poca sensibilità che c’è verso questo argomento che poi coinvolge molti cittadini.
PAGINA: 0061 MATTEO DALL'OSSO. Grazie, Presidente. Ora mi rivolgo a lei e, attraverso lei, vorrei rivolgermi alle persone che siedono alla mia destra e che fanno parte della sinistra e vogliono rendere di nuovo attuale ciò che Mussolini fece nel 1923. Ora, dovete sapere che questa mattina, mentre andavo in Commissione, alcuni di voi mi dicevano personalmente: no, ma non possiamo votarla, dobbiamo uscire, dobbiamo uscire dal Partito Democratico, ma non sappiamo... Come facciamo ? Cade il Governo ? Ma che cade il Governo ! Non cade il Governo, andate tranquilli !
PAGINA: 0062 TITTI DI SALVO. Grazie, Presidente. Chi ha sostenuto – e sono stati, per la verità, tanti e tante in quest'Aula – che c’è la chiamata diretta, a proposito di caste, ha frequentato molto poco il mercato del lavoro, perché per chiamata diretta si intende una forma di assunzione. Questa è la chiamata diretta.
PAGINA: 0062 LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Io non riesco a comprendere una cosa. Cioè, lo Stato ha già fatto superare un concorso a questi docenti e ora sento dire dal Partito Democratico che ci dobbiamo chiedere se ci sono docenti migliori o meno. Se lo Stato ha previsto un concorso, che questi docenti hanno già superato, avrà valutato che sono i docenti migliori che andavano assunti nelle nostre scuole, o sbaglio ? Forse si fanno le cose a caso ?
PAGINA: 0062 FILIBERTO ZARATTI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato parole come «meritocrazia»: penso che nella meritocrazia rientrino anche quei docenti che hanno avuto l'abilitazione, che hanno pagato di tasca propria per averla e che adesso vengono espulsi dal mondo della scuola. Alla parola «meritocrazia» preferisco la parola «diritti»: quelli delle persone, dei docenti che non debbono sottostare alla benevolenza e alla simpatia dei dirigenti scolastici per poter lavorare in quella scuola. Penso che queste siano le parole fondamentali che il centrosinistra avrebbe dovuto mettere dentro una riforma della scuola.
PAGINA: 0062 CAMILLA SGAMBATO. Grazie, Presidente. Consentitemi di intervenire per un attimo, non solo come membro della Commissione cultura, ma soprattutto come docente e come casertana. Stamattina abbiamo sentito delle cose veramente incredibili e altamente offensive per tutti i @pagina=0063@protagonisti del mondo della scuola. Veramente i colleghi pensano che arrivi un criminale con la pistola che costringa il dirigente a chiamare un docente (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ? Veramente pensano che nella scuola regnerà sovrana la corruzione, che le scuole saranno sciolte per mafia (Dai banchi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle si grida: Sì !) ? PAGINA: 0063 CELESTE COSTANTINO. Grazie, signor Presidente. Qualche giorno fa, una dirigente scolastica di un liceo di Roma ha mandato una circolare ufficiale a tutti i genitori – era un volantino, sostanzialmente – chiedendo di partecipare al family day, questa manifestazione in cui ci si è proclamati contro la teoria del gender e contro le unioni omosessuali.
PAGINA: 0063 TIZIANA CIPRINI. Presidente, racconto una storia di ordinaria corruzione. Poc'anzi l'onorevole Ascani ha avuto una bella faccia di bronzo a intervenire sul provvedimento della scuola... PAGINA: 0064 EUGENIA ROCCELLA. Signor Presidente, qui è stato chiesto il perché di questo articolo. Non faccio parte del Governo e non posso dare una risposta al posto del Governo e do la mia risposta.
PAGINA: 0064 GIANNI MELILLA. Signor Presidente, vorrei dare una piccola voce a quelle migliaia di docenti che ieri erano qui a 35 gradi all'ombra e hanno fatto pure un corteo di cui in quest'aula si perdono le tracce: insegnanti appartenenti a tutti i sindacati di qualunque colore, devo dire, se è possibile etichettare un sindacato. Dai Gilda alla CGIL, dalla CISL alla UIL, ai SNALS, UNICOBAS, USB, ANIEF. Tutti hanno protestato, in particolare contro questo punto, che vi apprestate a far passare. Quando c’è tutto il mondo della scuola che ha partecipato per più dell'80 per cento ad uno sciopero, per partecipare al quale ha perso soldi, per animare questo movimento, vi volete porre il problema che state andando con una macchina a 180 all'ora contro un muro ? PAGINA: 0064 MASSIMO FELICE DE ROSA. Signor Presidente, io vorrei fare una considerazione e mi stupisco che la Lega si spaventi di fronte a un vestito da principessa, a saperlo prima ci attrezzavamo. Comunque per quanto riguarda il preside o il dirigente scolastico, come lo vogliamo chiamare, che diventerà un po’ il podestà della scuola, io sono spaventato da un altro aspetto, dall'aspetto educativo verso i nostri figli, che vedranno all'interno della scuola un clima di asservimento, di paura, un clima di competizione anche per fare favori al preside, per farsi vedere, farsi notare. Questo vogliamo insegnare ai nostri figli, vogliamo insegnargli le stesse dinamiche del Partito Democratico, il partito della dittatura, dove, da quando è arrivato Renzi, avete abiurato ai vostri principi, se ne avevate, e avete deciso di chinare la testa e accettare qualunque cosa ? Questo ai miei figli non lo insegnerete, mi dispiace (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0065 GIOVANNI CUPERLO. Signor Presidente, qualunque riforma si può condividere o meno e personalmente ci sono alcuni aspetti di questo testo che io penso di non comprendere e di non condividere ma esiste sempre, soprattutto in quest'Aula credo, un rapporto, un legame tra le parole e le cose. Dal 10 giugno del 1940 al 25 aprile del 1945 sono morti 440 mila italiani, militari e civili. In quel regime non ci furono delle ombre ma solamente buio e la luce tornò solamente con la liberazione, la democrazia e la Repubblica (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà e Per l'Italia - Centro Democratico). Almeno noi in quest'Aula non dovremmo mai rinunciare a sapere che le cose nella storia sono andate così. PAGINA: 0065 EMANUELE FIANO. Signor Presidente, aggiungo le mie parole a quelle che ho appena ascoltato e che sottoscrivo di Gianni Cuperlo. Quando in quest'Aula qualcuno si permette di ricordarci che il fascismo ebbe delle luci, dovrebbe anche dire... PAGINA: 0065 MARIA EDERA SPADONI. Signor Presidente, veramente non capisco se stiamo parlando... PAGINA: 0066 GIULIO MARCON. Signor Presidente, qualche tempo fa è stato ristampato il volumetto di Norberto Bobbio: «Destra e sinistra» e Matteo Renzi ne scrisse l'introduzione. Bobbio in quel volumetto scrisse che coloro che si proclamano di sinistra devono sempre dare maggiore importanza a ciò che rende gli uomini eguali. Io penso che questo provvedimento rende gli uomini meno uguali, gli uomini e le donne meno uguali e meno liberi, perché ci espone ai favoritismi, agli umori, al potere del capo o del manager di turno. Questa è la stessa filosofia della legge elettorale, la stessa filosofia del Jobs Act.
PAGINA: 0066 DANILO TONINELLI. La ringrazio, Presidente. Io vorrei parlare da padre di famiglia e non da rappresentante dei cittadini e analizzare i fatti e, quindi, non dare delle opinioni politiche.
PAGINA: 0066 MASSIMO ENRICO CORSARO. Presidente, non c’è dubbio che siamo di fronte a ad una vera e propria alternativa culturale. Da un lato, c’è il concetto dell'impiego pubblico fatto di automatismi e sempre uguale a se stesso, che si occupa del mantenimento e dell'offerta dei servizi di pubblica utilità, non sulla scorta di quelli che dovrebbero essere i naturali beneficiari della resa di quel servizio, ma della tutela semmai di chi in quel servizio trova albergo.
PAGINA: 0067 JOLE SANTELLI. Grazie, Presidente. Io non vorrei parlare in astratto, ma racconto anch'io l'esperienza concreta. Sono figlia di un'insegnante che ha sempre creduto nella scuola. Credo che abbia avuto nella sua vita pochissimi giorni di cosiddetta malattia.
PAGINA: 0067 CARLO SIBILIA. Grazie, Presidente. Per ribadire che la creazione della figura del super dirigente, con l'introduzione della chiamata diretta per una scuola eterodiretta chiaramente è qualcosa che a noi fa schifo letteralmente e non ho paura a dirlo.
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PAGINA: 0010 La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15. |
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PAGINA: 0010 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. (Vedi RS) |
PAGINA: 0068 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. |
PAGINA: 0010 LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01595 (Vedi All. A) sulle iniziative finalizzate a rivedere il conferimento alla dottoressa Rosa De Pasquale dell'incarico di capo del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. |
PAGINA: 0068 LUIGI GALLO. Signor Presidente, Rosa De Pasquale per la volontà di Matteo Renzi e del Ministro dell'istruzione è diventata da poco capo dipartimento del Ministero; si occuperà della formazione e valutazione di dirigenti e docenti. Considerato che il tema del merito viene esibito dal Governo Renzi come parafulmine per ogni critica alla peggiore legge mai scritta per la scuola, il PD si sarà dotato quanto meno di un'esperta internazionale; invece scopriamo che Rosa De Pasquale, ex deputata del PD non rieletta alle elezioni parlamentari del 2013, è stata defenestrata dalla Corte dei conti per la carica triennale, anche in quel caso voluta da Renzi, di capo dell'ufficio scolastico regionale della Toscana, con la motivazione che non emergevano i requisiti di particolare e comprovata qualificazione professionale.
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PAGINA: 0010 STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0068 STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, onorevole Gallo, preliminarmente i fatti: lo scorso 5 giugno ho trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri la proposta di nominare la dottoressa Rosa De Pasquale come capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIUR. Il Consiglio dei ministri ha deliberato il conferimento dell'incarico nella seduta dell'11 giugno dello stesso anno. L'incarico è stato da ultimo conferito lo scorso 24 giugno con la firma del Presidente della Repubblica.
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PAGINA: 0010 LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). Evidenzia il carattere burocratico della risposta del Governo che sottintende la logica clientelare che s'intende adottare anche per la scuola pubblica. |
PAGINA: 0069 LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Lei, Ministra, si trincera nel burocratese; eppure, in sostanza, la Corte dei conti diceva che la dottoressa De Pasquale non aveva alcuna competenza in più o qualifica in più rispetto ai dirigenti che avevamo e lei la promuove, perché bisogna dare per forza un posto alla De Pasquale come capo dipartimento del Ministero.
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PAGINA: 0010 GIAN LUIGI GIGLI (PI-CD) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01596 (Vedi All. A) sulle iniziative di competenza volte a fronteggiare le criticità connesse alla gestione del personale delle province, alla luce del processo di riorganizzazione previsto dalla legge n. 56 del 2014. |
PAGINA: 0070 GIAN LUIGI GIGLI. Grazie, Presidente. Signora Ministro, il disallineamento tra la legge Delrio, con cui venivano riordinate le province e le aree metropolitane, e la legge di stabilità per il 2015, che ha stabilito una congrua riduzione di fondi per questi stessi enti locali, è ormai sotto gli occhi di tutti ed è stato anche oggetto di attenzione da parte della Corte dei conti.
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PAGINA: 0010 MARIA ANNA MADIA, Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione. (Vedi RS)Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0070 MARIA ANNA MADIA, Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione. Grazie, Presidente. Noi, all'attuazione della legge n. 56 del 2014, la cosiddetta legge Delrio, stiamo dando l'urgenza che essa merita. Le norme che abbiamo approvato nella legge di stabilità per il 2015 hanno avviato uno dei più grandi processi di mobilità della storia del nostro Paese. È certamente – l'ho detto più volte – un processo complesso, che richiede, per essere fatto presto e bene, la collaborazione di diversi attori e che il Governo sta portando avanti con determinazione.
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PAGINA: 0010 GIAN LUIGI GIGLI (PI-CD) (Vedi RS). Evidenzia come la risposta del Governo confermi un ritardo significativo che richiede una correzione di rotta. |
PAGINA: 0071 GIAN LUIGI GIGLI. Signor Ministro, io le do atto di tutto quello che lei ha detto e non ho motivo di dubitare delle buone intenzioni. Sta di fatto, però, che lei mi conferma che c’è un ritardo significativo. La tabella di equiparazione deve essere ancora prodotta, quindi, di fatto, era impossibile, fino ad oggi, poter avviare questo percorso.
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PAGINA: 0011 RAFFAELE CALABRÒ (AP) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01597 (Vedi All. A) sulle iniziative volte ad evitare una pronuncia di condanna da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea in relazione alle procedure di smaltimento dei rifiuti in Campania. |
PAGINA: 0072 RAFFAELE CALABRÒ. Grazie, Presidente. Signor Ministro, come ben sa, in Campania sono stoccate in ventidue siti circa 4 milioni di ecoballe e questo determina sicuramente una situazione di emergenza ambientale nella nostra regione. Tutto ciò costa intorno ai 15 milioni e, quindi, siamo a cifre non indifferenti, per gestione, sorveglianza, monitoraggio, canoni di affitto e così via. Fino ad oggi si è prospettata tutta una serie di soluzioni, però non si è trovata mai una soluzione definitiva e, come veniva accennato un attimo fa, la Commissione europea ha deferito il nostro Stato alla Corte di giustizia dell'Unione europea e si pensa che l'Italia sarà condannata a pesanti sanzioni pecuniarie.
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PAGINA: 0011 GIAN LUCA GALLETTI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0072 GIAN LUCA GALLETTI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Grazie, Presidente, ringrazio anche l'onorevole interrogante.
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PAGINA: 0011 RAFFAELE CALABRÒ (AP) (Vedi RS). Si dichiara soddisfatto della risposta del Governo. |
PAGINA: 0073 RAFFAELE CALABRÒ. Grazie, Presidente. Signor Ministro, io mi ritengo soddisfatto della risposta, in particolare perché le scelte mi sembrano finalmente rispettose soprattutto finalmente di tempi rapidi, di un obiettivo di minimizzazione dei costi, di attenzione all'impatto ambientale che questo possa determinare e anche di un'accettabilità sociale, una capacità di dialogare con la regione e con i territori che forse, fino ad oggi, in qualche momento è mancata.
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PAGINA: 0011 GIULIO CESARE SOTTANELLI (SCpI) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01598 (Vedi All. A) sugli elementi e iniziative in merito alle agevolazioni contributive previste dalla legge n. 564 del 1996 a beneficio dei soggetti chiamati a ricoprire cariche sindacali. |
PAGINA: 0073 GIULIO CESARE SOTTANELLI. Grazie, Presidente. Gentile Ministro, la recente sentenza della Corte costituzionale ha bocciato la norma sul blocco delle rivalutazioni delle pensioni e, quindi, nelle ultime settimane vi è stato un dibattito vivo tra le forze politiche e non soltanto. Quindi, la nostra interrogazione, come gruppo di Scelta Civica, insieme al collega Antimo Cesaro, vuole capire – perché noi crediamo nell'equità generazionale – come sia stata applicata questa norma, ovvero il decreto legislativo n. 564 del 1996, norma che permette ad un dipendente in distacco come sindacalista di potere usufruire di una pensione aggiuntiva con un solo mese di lavoro in distacco presso un sindacato.
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PAGINA: 0011 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0073 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Grazie, Presidente. Onorevole Sottanelli, come il suo intervento citava, il decreto legislativo n. 564 del 1996 attribuisce alle organizzazioni sindacali la facoltà di versare in favore dei lavoratori in aspettativa e in distacco sindacale una contribuzione aggiuntiva da calcolare sulla differenza tra le somme corrisposte ai lavoratori collocati in aspettativa o in distacco per lo svolgimento dell'attività sindacale e la retribuzione di riferimento prevista dai contratti collettivi di categoria, sulla cui base viene effettuato l'accredito e il versamento contributivo. Il versamento di questa contribuzione @pagina=0074@aggiuntiva necessita di apposita autorizzazione da parte dell'INPS e può essere effettuato esclusivamente in coincidenza di periodi in cui il lavoratore si trova in aspettativa o in distacco sindacale.
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PAGINA: 0011 GIULIO CESARE SOTTANELLI (SCpI) (Vedi RS). Ribadisce l'esigenza di perseguire l'equità tra le diverse prestazioni pensionistiche. |
PAGINA: 0074 GIULIO CESARE SOTTANELLI. Grazie, signor Ministro. La ringrazio anche per aver ricordato la norma in maniera integrale. Sono dispiaciuto per non aver avuto la possibilità di conoscere la spesa maggiore che pesa sul bilancio dell'INPS e, quindi, che peserà sulle pensioni delle future generazioni.
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PAGINA: 0011 ROBERTO SIMONETTI (LNA) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01599 (Vedi All. A) sugli orientamenti del Governo in relazione all'adozione di ulteriori misure di salvaguardia per i lavoratori cosiddetti esodati. |
PAGINA: 0074 ROBERTO SIMONETTI. Grazie, Presidente. Ministro, buongiorno, tre semplici @pagina=0075@domande tutte collegate allo stesso problema, quello della legge Fornero, che tra l'altro è stata anche in parte modificata dalla sentenza della Corte costituzionale. In Senato è stata predisposta una sottocommissione esodati per la ricerca delle ultime persone che si ritengono esodati. Immagino che il Governo abbia già i numeri e quindi che non vi sia la necessità di una sottocommissione. Quindi, con questa interrogazione, le chiedo la quantificazione delle persone che sono rimaste schiacciate ancora dall'articolo 25 della legge n. 201, quando e se il Governo vorrà portare in dibattito la nostra proposta di legge per la settima salvaguardia e quando una riforma delle pensioni arriverà all'attenzione del Parlamento, altrimenti persone come il presidente dell'INPS propongono se stessi per fare riforme che sono, invece, il merito del Parlamento. |
PAGINA: 0011 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0075 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Grazie, Presidente. Onorevole Simonetti, il Governo ovviamente è a conoscenza delle iniziative assunte dalla Commissione lavoro del Senato e noi naturalmente avremo cura di valutarne esattamente gli esiti che, peraltro, sono in fase di elaborazione e di merito rispetto alla conclusione di questo lavoro. Per quanto riguarda più in particolare la possibilità di provvedere ad una eventuale settima salvaguardia, informiamo che allo stato attuale siamo in attesa da parte dell'INPS dei dati definitivi concernenti le operazioni di salvaguardia già poste in essere con l'avvertenza che i dati potranno essere considerati completi ed esaustivi una volta che saranno scaduti i termini di accesso previsti dalle varie disposizioni di salvaguardia. L'acquisizione di questi dati è finalizzata, da un canto, a verificare quali e quanti soggetti siano risultati beneficiari delle operazioni di salvaguardia già poste in essere, dall'altra l'entità delle risorse finanziarie impiegate, fermo restando ciò che ho più volte ribadito e che confermo vale a dire che è intenzione del Governo, come dichiarato più volte, impiegare ciò che eventualmente residua dalle risorse messe in campo per le operazioni di salvaguardia realizzate sino ad oggi per le medesime finalità, quindi per coprire la parte che fosse ancora scoperta. Più in generale vale la pena ribadire che è intenzione del Governo intervenire per risolvere le difficoltà delle persone che, a seguito degli effetti della riforma Monti-Fornero e della crisi economica, si sono trovate senza lavoro e non hanno ancora maturato i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico. È intenzione del Governo affrontare questo tema e più in generale quello della riforma della legge Fornero all'interno del disegno di legge di stabilità perché, come è ovvio, esiste un tema di relazioni e naturalmente di sostenibilità finanziaria e sociale di queste norme. |
PAGINA: 0011 ROBERTO SIMONETTI (LNA) (Vedi RS). Si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo. |
PAGINA: 0075 ROBERTO SIMONETTI. Grazie, Presidente. Per la verità, malgrado gli auspici del Ministro, sono insoddisfatto perché immagino che un Governo debba avere già all'attualità i numeri perché si parla di una riforma del 2011 e quindi, a distanza di quattro anni, non conoscere ancora i numeri che sono stati prodotti da quella riforma mi pare una grande mancanza. Non è solo una sua volontà, ma è una legge dello Stato quella di prevedere che i risparmi di spesa per le scorse manovre di salvaguardia vengano utilizzati per le successive, quindi noi auspichiamo che si faccia effettivamente questa settima chiusura tombale in modo tale da avere una soluzione definitiva.
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PAGINA: 0012 WALTER RIZZETTO (Misto-AL) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01600 (Vedi All. A) sulle iniziative volte a garantire una gestione corretta e trasparente delle risorse finanziarie afferenti ai fondi interprofessionali per la formazione. |
PAGINA: 0076 WALTER RIZZETTO. Grazie Presidente, Ministro, qui c’è un problema grave nel senso che il problema che noi abbiamo notato è un problema di trasparenza nel finanziamento dei piani formativi aziendali, che lei sicuramente conosce, da parte dei fondi interprofessionali. Questi fondi, è evidente, utilizzano fondi pubblici, soldi pubblici, quindi, della collettività e si tratta di denaro mai rendicontato né concretamente sottoposto a controllo. Addirittura, neanche le imprese iscritte ai fondi possono verificare e accedere direttamente ai propri dati di cumulo presso l'INPS.
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PAGINA: 0012 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0076 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Grazie Presidente, onorevole Rizzetto, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, come anche lei ricordava, svolge, ai sensi dell'articolo 118 della legge n. 388 del 2000, funzioni autorizzative, di monitoraggio e di vigilanza dei fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua. In esito a questa attività di vigilanza e della riscontrata inattività da parte dei fondi o di evidenti problemi di operatività, è stato disposto il commissariamento di tre fondi interprofessionali.
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PAGINA: 0012 WALTER RIZZETTO (Misto-AL) (Vedi RS). Si dichiara insoddisfatto della risposta, auspicando una maggior trasparenza nella gestione dei fondi destinati alla formazione professionale. |
PAGINA: 0077 WALTER RIZZETTO. Grazie Presidente, Ministro, non sono soddisfatto della risposta, in quanto, secondo noi, serve agire per cambiare questo tipo di sistema, oltre a commissariare, come da lei giustamente ricordato. Inoltre, secondo noi, le aziende devono accedere direttamente a questo tipo di controllo e non ulteriormente attraverso i fondi. Il settore della formazione aziendale e la gestione dei relativi finanziamenti non può essere un rebus abbastanza ingarbugliato.
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PAGINA: 0012 VALERIA VALENTE (PD) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01601 (Vedi All. A) concernente iniziative volte ad assicurare continuità occupazionale al personale a progetto e a tempo determinato della società Italia Lavoro. |
PAGINA: 0077 VALERIA VALENTE. Grazie, Presidente. Noi già lo scorso 18 marzo, a dir la verità, come gruppo del Partito Democratico, con un'interrogazione in Commissione segnalammo l'esigenza di assicurare @pagina=0078@continuità occupazionale ai cosiddetti precari di Italia lavoro. In quell'occasione, il Governo diede ampie rassicurazioni, rendendo anche noto l'ammontare degli stanziamenti comunitari che avrebbero consentito il sostanziale mantenimento di questi livelli occupazionali, tant’è che successivamente si sono svolte le procedure per le cosiddette vacancies in Italia Lavoro Spa, conclusesi, peraltro, il 9 giugno scorso con la pubblicazione della graduatoria dei 450 vincitori, che ahimè, però, a tutt'oggi, non si vedono ancora contrattualizzati, perché secondo le nuove disposizioni introdotte dai decreti attuativi del Jobs Act, per poter instaurare contratti di collaborazione coordinata e continuativa è necessario il preliminare accordo sindacale che motivi le esigenze che rendano appunto necessaria questa tipologia contrattuale. Chiediamo dunque con questa interrogazione, a Ministro e Governo, quali siano le azioni che si intendano intraprendere affinché si consegua al più presto l'accordo sindacale occorrente per la stipula dei suddetti contratti. |
PAGINA: 0012 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0078 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Grazie, Presidente, e grazie per l'interrogazione, che mi consente di confermare l'intenzione del Ministero di assicurare la continuità occupazionale dei collaboratori a progetto e a tempo determinato di Italia Lavoro, al fine di garantire il corretto perseguimento delle attività svolte e affidate alla società impegnata nel campo delle politiche attive del lavoro. Come l'interrogazione ricordava, lo schema del decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro prevede, all'articolo 4, che, nella fase di commissariamento, Italia Lavoro fornirà all'istituenda Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, mediante convenzione, assistenza tecnica sui progetti di rafforzamento delle politiche attive. Inoltre, è prevista la possibilità per la stessa Agenzia di avocare a sé la gestione dei progetti di rafforzamento delle politiche attive gestiti da Italia Lavoro. In tal caso, l'Agenzia subentrerà nei rapporti attivi e passivi relativi al progetto, ivi compresi i rapporti di lavoro non a tempo indeterminato.
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PAGINA: 0012 LUISELLA ALBANELLA (PD) (Vedi RS). Si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, ribadendo la necessità di prevedere forme di salvaguardia per i lavoratori precari della società Italia Lavoro. |
PAGINA: 0078 LUISELLA ALBANELLA. Presidente, ringrazio il Ministro Poletti, ma sono parzialmente @pagina=0079@soddisfatta della risposta che ci ha fornito, anche perché fa riferimento alla legge delega n. 177, all'articolo 4.
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PAGINA: 0012 GIULIO MARCON (SEL) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01602 (Vedi All. A) sulle iniziative finalizzate a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali della società Roma Multiservizi. |
PAGINA: 0079 GIULIO MARCON. Grazie, Presidente. Gentile Ministro, con la nostra interrogazione vogliamo chiedere al Governo cosa intenda fare per affrontare la drammatica situazione della Roma Multiservizi, una società che, a causa delle vicende relative al risanamento del bilancio del comune di Roma, che ha deciso la dismissione delle sue quote, rischia di vedere cadere drammaticamente i livelli occupazionali. Come lei sa, è stata bandita una gara con scadenza a fine luglio per l'affidamento dei servizi di pulizia e manutenzione delle scuole romane, servizi che riguardano 2600 lavoratori, che per come è stata formulata la gara, su cinque lotti e senza clausole sociali, rischiano di perdere il posto di lavoro.
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PAGINA: 0012 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0079 GIULIANO POLETTI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Nel precisare in via preliminare che la vicenda portata all'attenzione con questo atto parlamentare riguarda la società Roma Multiservizi, partecipata dal comune di Roma, possiamo dire che la vicenda di questi lavoratori è già venuta all'attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per cui i competenti uffici con un decreto direttoriale del 21 gennaio hanno provveduto alla erogazione del trattamento di integrazione salariale a seguito della stipula di un contratto di solidarietà di tipo difensivo per il periodo 1o maggio 2014 – 30 aprile 2015. Questo contratto di solidarietà avente una durata pari a 24 mesi ha stabilito la riduzione massima dell'orario di lavoro per 197 unità lavorative di Roma Multiservizi su un organico complessivo di circa 3800 lavoratori.
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PAGINA: 0013 GIORGIO AIRAUDO (SEL) (Vedi RS). Non si ritiene soddisfatto della risposta, sottolineando come i lavoratori citati nell'atto ispettivo rischino di perdere il posto di lavoro a causa delle esigenze di bilancio del comune di Roma. |
PAGINA: 0080 GIORGIO AIRAUDO. Grazie Presidente. Noi, Ministro, non possiamo essere soddisfatti di questa risposta.
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PAGINA: 0013 STEFANIA PRESTIGIACOMO (FI-PdL) (Vedi RS). Illustra la sua interrogazione n. 3-01603 (Vedi All. A) concernente iniziative per il ripristino di un adeguato collegamento stradale fra la parte orientale e quella occidentale della Sicilia, a seguito del cedimento del viadotto Himera avvenuto nel mese di aprile 2015. |
PAGINA: 0080 STEFANIA PRESTIGIACOMO. Signor Presidente, Ministro Delrio, ieri ho partecipato assieme ad altri parlamentari siciliani, a sindaci, sindacati, autotrasportatori, artigiani e commercianti ad una manifestazione che si è tenuta a Scillato proprio nel luogo del crollo del viadotto dell'autostrada Siracusa-Catania. È stato veramente desolante prendere atto del fatto che dopo tre mesi non vi è la minima traccia né di un cantiere aperto, né di una ruspa, né di un operaio, assolutamente niente. Eppure, mi ricordo le sue dichiarazioni roboanti, all'indomani del crollo, mi ricordo le sue immagini in TV, i suoi sopralluoghi sofferti e mi ricordo soprattutto che lei annunciava che entro tre mesi ci sarebbe stata intanto una bretella di collegamento. |
PAGINA: 0013 GRAZIANO DELRIO, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0081 GRAZIANO DELRIO, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, grazie onorevole Prestigiacomo. Sì, ricordiamo e lavoriamo ogni giorno e ogni ora su questa vicenda, che è una vicenda dolorosa di cui né io, né lei portiamo responsabilità, ma altri sì. Voglio assicurare che ogni giorno, appunto, abbiamo un continuo monitoraggio, abbiamo avviato persino una ricognizione completa delle opere d'arte presenti lungo l'intero tracciato della A19 e la nostra operatività e le confermo che in tre mesi si costruisce la bretella nel momento in cui è progettata ed è definita, nel momento in cui ottiene le autorizzazioni necessarie. Quindi, non smentisco nulla di quello che ho detto. Il problema, se vuole ricostruire la cronologia degli eventi è molto semplice. Come lei sa, è stato pubblicato il 30 maggio e solo il 30 maggio il capo della protezione civile ha nominato Marco Guardabassi, perché prima le Regione Siciliana ha dovuto inoltrare la richiesta dello stato di emergenza per tutti i comuni, anche per il dissesto idrico, oltre che per le pile del viadotto Himera. Quindi, dal 30 di maggio, cioè dai primi di giugno, è compito di detto commissario individuare le soluzioni per il by-pass. Si arriva alle soluzioni tramite la demolizione della carreggiata in direzione Catania, mentre, ascoltando il suggerimento del presidente dell'ordine degli ingegneri, cerchiamo di salvare il più possibile la carreggiata in direzione Palermo, ma questa valutazione va fatta solo al momento in cui verrà demolita l'altra parte. Si provvede tramite l'adeguamento della strada provinciale 24 quale bretella e la realizzazione della rampa di innesto in autostrada, che le confermo ha una lunghezza di un chilometro e mezzo (1,7 chilometri) che richiederà circa 110-115 giorni di lavorazione al massimo, ma speriamo di anticipare. Tanto è vero che appena attivato il Ministro delle infrastrutture ha messo a disposizione i suoi uffici e il suo dipartimento al commissario, li ha messi tutti a disposizione, nonostante che sia di dipendenza della protezione civile. Il piano per la redazione del cronoprogramma degli interventi è stato consegnato con una settimana di anticipo. Il piano prevede ulteriori accelerazioni tra cui il fatto che sono in via di convocazione le conferenze dei servizi che sono state fissate con procedura d'urgenza il prossimo 13 luglio.
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PAGINA: 0013 STEFANIA PRESTIGIACOMO (FI-PdL) (Vedi RS). Si dichiara estremamente insoddisfatta per la grave situazione in cui versano alcune aree della Sicilia, letteralmente tagliate fuori da ogni collegamento viario. |
PAGINA: 0081 STEFANIA PRESTIGIACOMO. Signor Presidente, Ministro, mi viene da sorridere @pagina=0082@per non piangere quando lei dice che ha incrementato il numero delle persone che hanno preso il treno che impiega 5 ore per andare da Catania a Palermo, e bisogna abitare a Catania, perché se abiti a Messina, Siracusa, Ragusa devi impiegare altre due ore per arrivare a Catania. Ministro, lei mi parla di Conferenze di servizi, di passaggi burocratici del progetto della bretella, questo purtroppo mi lascia estremamente insoddisfatta e rafforza in me la convinzione che avete totalmente sottovalutato la gravità di un'interruzione di un'infrastruttura che è indispensabile per una regione che è la più grande d'Italia per estensione e nella quale vivono 5 milioni di persone. Ministro, ma perché non avete mobilitato i militari per realizzare la bretella di collegamento ? Perché non avete trattato questa, che è stata una vera calamità per l'isola, esattamente come viene fatto quando si mette in campo la Protezione civile (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente) ? Ma lei pensa che i siciliani possano attendere i tempi elefantiaci del Governo Crocetta, che deve convocare la Conferenza dei servizi per dare un parere su una trazzera di pochi chilometri che deve collegare l'autostrada ? È una vergogna ! Voi non vi rendete conto che i 30 assurdi chilometri che oggi vengono percorsi in alternativa a quel tratto interrotto, fra pochi mesi saranno inondati dalle piogge se non impossibilitati da percorrere, vista l'intensità del traffico, anche a causa della neve. Lei mi parla di centinaia di giorni, voi non vi siete minimamente resi conto dell'importanza di questa infrastruttura (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). Noi abbiamo un flagello politico in Sicilia che si chiama Governo Crocetta, ecco, caro Ministro Delrio, io non vorrei tra pochi mesi doverla associare poco onorevolmente al flagello Crocetta perché fra un mese ripresenterò la stessa medesima interrogazione, perché stia sereno che noi non abbandoniamo la Sicilia (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente) e non faremo sconti sulla mancanza di rispetto nei confronti della dignità dei cittadini che pagano le tasse... |
PAGINA: 0014 La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05. |
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PAGINA: 0014 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0082 Missioni. |
PAGINA: 0014 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono centodue. |
PAGINA: 0082 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Caparini, Catania, Dambruoso, Dellai, Di Lello, Faraone, Fico, Manciulli, Migliore, Pes, Portas, Rampelli, Realacci, Rosato, Sanga, Scotto, Tabacci, Vargiu e Vignali sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
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PAGINA: 0014 Si riprende la discussione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0082 Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2994-B. |
PAGINA: 0014 Interviene sull'emendamento Centemero 1.47 la deputata MARA CAROCCI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0083 MARA CAROCCI. Signor Presidente, vorrei richiamare di nuovo l'attenzione sull'organico potenziato. Il collegio dei docenti può, nel piano dell'offerta formativa triennale, decidere quali saranno gli insegnamenti che si vogliono potenziare, o se si vuole, per esempio, diminuire il numero delle classi, se in una scuola primaria, visto che ormai l'organico sarà comune per tutto l'istituto comprensivo... |
PAGINA: 0014 Interviene sull'emendamento Chimienti 1.50 la deputata SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0084 SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Dobbiamo dirlo a chi segue i nostri lavori da casa o dalle tribune: ecco quello che il Governo ha previsto in questo disegno di legge: «(...) Il dirigente scolastico può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purché non siano disponibili nell'ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di concorso».
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PAGINA: 0014 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.51 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS) e SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0084 GIANLUCA VACCA. Grazie, signor Presidente. Questo emendamento incide sempre sul meccanismo della chiamata diretta o quanto meno sul rinnovo degli incarichi, perché non basta scrivere genericamente che l'incarico è rinnovato. L'incarico è rinnovato se il dirigente non mi caccia via ovviamente, come è previsto adesso nell'impianto, vale a dire se il dirigente non chiama qualcun altro e, quindi, mi rispedisce nel limbo dell'ambito territoriale.@pagina=0085@
PAGINA: 0085 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie, signor Presidente. Lo storytelling che viene proposto rispetto ad ogni emendamento e ad ogni comma è veramente particolare, perché il comma 80 parla chiaro. Dice: il dirigente scolastico formula la proposta di incarico in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa. Io ricordo che il piano triennale dell'offerta formativa non è scelto dal dirigente scolastico. Il dirigente scolastico dà delle linee di indirizzo; coloro che sono deputati a stendere il piano dell'offerta formativa, perché hanno la valenza pedagogica, educativa e didattica, sono i docenti. Quindi, il collegio dei docenti lo prepara e il consiglio di istituto lo approva. Allora i docenti che vengono chiamati, vale a dire assegnati a quella scuola servono per realizzare quel piano dell'offerta formativa. Se cambia il piano dell'offerta formativa, non è il dirigente che lo decide ma lo decidono i docenti stessi, perché sono coloro che – come ho detto prima – realizzano il piano dell'offerta formativa che viene poi votato dal consiglio di istituto. Allora, smettiamola di dire che c’è la figura di un dirigente che prende il docente e lo sbatte fuori, perché non è così !
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PAGINA: 0014 Intervengono sull'emendamento Rampelli 1.53 i deputati FABIO RAMPELLI (FdI-AN) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS), MARIA GRAZIA ROCCHI (PD) (Vedi RS), GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS) e MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0086 FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, questo è un emendamento soppressivo che cancella sia i nuovi indicatori per la valutazione dei dirigenti sia la «marchetta» delle improvvise promozioni, tra virgolette, degli ispettori per valutare i dirigenti, cioè gli incarichi temporanei e a chiamata diretta. Anche qui si ha lo scandalo della previsione, a tal fine, di uno stanziamento di 21 milioni di euro in tre anni, 7 milioni di euro per ogni anno; questa somma, a nostro giudizio, sarebbe molto più utilmente devoluta al Fondo ordinario di funzionamento della scuola o a qualunque altro impiego... PAGINA: 0086 LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Questa è una di quelle parti del testo del disegno di legge governativo che sono state poco attenzionate; una parte del disegno di legge vergognosa, perché, in sostanza, svela il vero rimpianto di questo Governo. Cosa prevede questa parte del testo ? Prevede che i dirigenti scolastici verranno valutati da dirigenti tecnici scelti dal Ministero non tramite concorso pubblico, come vi era prima – vi era un concorso pubblico, che doveva essere un vero concorso pubblico, per gli ispettori – ma cooptati con ruoli di fiducia dal Ministero.
PAGINA: 0087 MARIA GRAZIA ROCCHI. Grazie, Presidente. Sono un po’ perplessa, perché si parla per circa un'ora o un'ora e mezza dei poteri del dirigente scolastico, ignorando, peraltro, che tutte le volte in cui esercita questi poteri, compie un atto amministrativo e, come tale, se illegittimo, sanzionabile. Ma, anche quando si ricorda che questi poteri, comunque, sono sanciti da una legge, il decreto legislativo n. 165 del 2001, articolo 21, quando si vogliono rafforzare i poteri di vigilanza sull'operato del dirigente scolastico, quando si vuole affermare un esercizio di valutazione, che, peraltro, è prevista e non è mai stata attuata – e sappiamo bene perché mai attuata: perché non sono stati mai realizzati quei nuclei di valutazione già previsti in origine da quella norma, il decreto legislativo n. 165 del 2001 –, ci si scandalizza perché non va bene nemmeno quello.
PAGINA: 0087 GIANCARLO GIORDANO. Nel ringraziarla Presidente, intanto, una valutazione conviene farla, converrebbe farla bene, ma questo è un punto su cui siamo distanti anni luce dalla maggioranza e dal Governo. Sarebbe bene che si riconoscesse che trenta unità a valutare l'intero corpo docente ci sembrano un po’ pochine e questo è un primo punto di crisi. C’è un secondo punto di crisi: non la vogliamo chiamare discrezionalità, chiamiamola arbitrio, perché questo si ripete in tutte le misure che si stanno incontrando in questo rito stanco di emendamenti, tutti bocciati, che, però, dobbiamo consumare per ricordare alla maggioranza, al Governo, ma soprattutto a chi fuori di qui sta contestando questo provvedimento, che c’è qualcuno che si batte, si è battuto e continuerà a battersi contro di esso. L'arbitrio sta nel fatto che si sceglie in una @pagina=0088@platea fidelizzata, non attraverso un concorso, e sta nel fatto che, al di là della sbandierata autonomia, obiettivo di fondo che voi dichiarate essere del provvedimento in questione, al di là di questa dichiarazione, con il sistema del collegamento diretto tra gli ispettori e il Ministero torna lo scudiscio in mano al Ministro. Questo è un motivo di preoccupazione; noi siamo per trovare elementi e modelli di valutazione che, in qualche modo, esaltino l'autonomia, non che la mortifichino. Voi, invece, avete scelto il modello peggiore, quello in cui si sceglie il valutatore con l'arbitrio della politica del Ministro, quello in cui quel valutatore è fidelizzato a quel politico. È un sistema di ombre che non ci lascia affatto tranquilli. PAGINA: 0088 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Intervengo solo per ricordare che nella bozza iniziale del disegno di legge non era previsto nulla. Questo per dire che non è intenzione del Governo e della maggioranza di valutare l'operato dei dirigenti, perché, appunto, non c'era nulla all'inizio che riguardasse la valutazione dell'operato dei dirigenti che potevano operare nel più totale arbitrio. Poi, c’è stata una serie di tentativi raffazzonati di provare a mettere delle cosiddette pezze a questa mancanza, ma in realtà il prodotto finale è stato unicamente quello di cercare di istituire un sistema di controllo diretto dei dirigenti attraverso i due commi 93 e 94 che, con questo emendamento, si vogliono sopprimere. Quindi, raccontiamo le cose come stanno e non raccontiamo bugie agli italiani e ai cittadini che ci stanno osservando. PAGINA: 0088 MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Vorrei ricordare alla collega che mi ha preceduto, del Partito Democratico, che trasparenza non è oggettività, non sono la stessa cosa e, poi, che un atto pubblico può essere impugnato nel momento che non rispetta la legge. Ora, dal momento che il dirigente nel fare le sue azioni non sarà guidato da criteri di oggettività, da criteri meritocratici, quali erano quelli, ad esempio, delle graduatorie, questo comporterà la pura discrezionalità del dirigente e, quindi, l'impossibilità di impugnare gli atti che comunque, con questa legge, diverranno legittimi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0015 Interviene sull'emendamento Gelmini 1.55 il deputato ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0089 ANTONIO PALMIERI. Grazie Presidente. Con questo emendamento proponiamo di sfoltire questi elementi aggiuntivi, perché, come ricordava la collega Rocchi, ci sono già antiche leggi che governano il modo con il quale devono venire moderati, controllati e valutati i dirigenti scolastici. Presidente, chiedo scusa, ma qui è impossibile parlare, perché mi parlano nell'orecchio...(vogliono abrogare anche il relatore e l'intervento). Come dicevo, siccome ci sono già queste norme che regolano la valutazione degli insegnanti e in questo comma aggiunto al Senato, dalla lettera b) alla lettera e), vengono inseriti quattro criteri molto generali, anzi totalmente generici, che appesantiscono questa valutazione senza nulla aggiungere, noi proponiamo di ridurla all'essenziale, cioè alla capacità del preside di gestire e guidare la comunità scolastica. |
PAGINA: 0015 Interviene sull'emendamento Chimienti 1.57 la deputata SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0089 SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente. Con questo emendamento chiediamo molto semplicemente che, tra i vari parametri per valutare l'operato di un dirigente, vi sia anche quello della riduzione del tasso di abbandono scolastico e di dispersione scolastica all'interno del suo istituto.
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PAGINA: 0016 Interviene sull'emendamento Vacca 1.61 il deputato GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0090 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Restiamo sempre sullo stesso argomento, cioè il comma 94, questo presunto nucleo di valutazione dei dirigenti scolastici. Con questo emendamento noi prevediamo che la selezione degli incaricati avvenga attraverso la procedura concorsuale per titoli, quindi in un modo più trasparente, in un modo più oggettivo rispetto a quello che, invece, è attualmente previsto e che lascia la più totale discrezionalità al Ministero di nominare praticamente chi vuole. Infatti, adesso è previsto che ci sia una procedura, una valutazione comparativa dei curricula. Una procedura comparativa praticamente non vuol dire nulla, perché io prendo un po’ di curricula e dico: «Mi piace più questo» e quindi decido arbitrariamente chi mettere nel comitato di valutazione, che deve essere poi quello che ovviamente dovrebbe andare a valutare i dirigenti.
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PAGINA: 0016 Intervengono sull'emendamento Chimienti 1.66 i deputati SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), ALBERTO ZOLEZZI (M5S) (Vedi RS), il relatore di minoranza GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), ANDREA VALLASCAS (M5S) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS), SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS), MASSIMILIANO BERNINI (M5S) (Vedi RS), FABIO RAMPELLI (FdI-AN) (Vedi RS), LUCA FRUSONE (M5S) (Vedi RS), ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), RICCARDO FRACCARO (M5S) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS), CHIARA DI BENEDETTO (M5S) (Vedi RS), ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS), MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS), PAOLO PARENTELA (M5S) (Vedi RS), ARCANGELO SANNICANDRO (SEL) (Vedi RS), MARA CAROCCI (PD) (Vedi RS), SIMONE VALENTE (M5S) (Vedi RS), ALFONSO BONAFEDE (M5S) (Vedi RS), GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS) e GIANNI MELILLA (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0090 SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Nel preparare un intervento su questo emendamento, in cui ancora una volta proponiamo l'unico vero piano assunzionale coerente per dotare le scuole degli insegnanti che davvero servono e non condannare alla disoccupazione decine di migliaia di docenti che meritano, esattamente @pagina=0091@come gli altri, la stabilizzazione, credevo che avessimo già speso tutte le parole possibili durante la discussione in prima lettura alla Camera.
PAGINA: 0091 ALBERTO ZOLEZZI. Grazie, Presidente. Con la chiamata diretta in pratica avremo docenti oltretutto... PAGINA: 0092 GIANLUCA VACCA, Relatore di minoranza. Grazie, Presidente. Intervengo come relatore di minoranza per annunciare ... PAGINA: 0093 ANDREA VALLASCAS. Grazie Presidente, se avesse prevalso il buonsenso, cosa a voi sconosciuta, avreste accolto la nostra proposta e avremmo potuto assumere, nell'anno scolastico 2015-2016, 160 mila docenti, riducendo di 10 mila unità i posti per il potenziamento, ma coprendo l'intero fabbisogno di organico delle istituzioni scolastiche italiane. La vostra proposta di realizzare un piano di assunzioni pluriennale è stata scartata a priori, perché per voi i precari sono una mucca da mungere e non un patrimonio di competenze di immenso valore. Che fine hanno fatto gli stati generali della scuola ? Cosa accadrà a settembre, intanto ? PAGINA: 0093 ANNA ASCANI. Grazie Presidente, innanzitutto questo è chiaramente un punto delicato, perché qui non parliamo di posizionamenti di parte, ma parliamo di lavoro, di vita vera delle persone e, quindi, bisogna, innanzitutto, dimostrare rispetto. Cosa c’è in questo disegno di legge ? Innanzitutto c’è un piano pluriennale di assunzioni, perché ci sono le assunzioni che ci saranno quest'anno e c’è poi un concorso con 60 mila posti che verrà bandito entro il 2015 per i soli abilitati.
PAGINA: 0093 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Presidente, intervengo, a corollario di quanto appena detto dalla collega Ascani, per @pagina=0094@ribadire lo spirito laico con cui il piano assunzionale è stato costituito, senza aggiungere norme ma fatto solo per semplificare. Qui ritorniamo ad un discorso fatto questa mattina: a noi viene criticato il linguaggio e ci viene detto che ne facciamo solo una questione di linguaggio. In realtà, il linguaggio ha un valore specifico. Dire che si vuole abolire il precariato non significa, da parte nostra, abolire i precari, ma fare in modo di stabilizzare più persone possibili, incominciando da quelle che hanno i titoli per poter essere stabilizzate. Quindi, non è una scelta di campo ma un attenersi alle norme e alle regole che sono in vigore. PAGINA: 0094 MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, Presidente. Intervengo solo per ricordare che nella scuola pubblica insegnano e lavorano, anche da più di dieci anni, docenti e delle cosiddette seconde e terze fasce. Sono docenti che meritano assolutamente di essere assunti, perché in tutti questi anni hanno permesso il buon funzionamento della scuola, della scuola pubblica, coprendo le cattedre vacanti; perché sono insegnanti stimati che svolgono il loro lavoro con grande passione e professionalità. Inoltre, sono anche insegnanti che in tutti questi anni si sono formati con grande esborso di denaro: hanno conseguito i titoli TFA, i titoli PAS e via discorrendo. Ebbene, a tutte queste persone il Governo sta dando un bel calcio nel sedere. È ingiustificabile un atteggiamento del genere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0094 FABIO RAMPELLI. Grazie, Presidente. Colleghi, Ministro, abbiamo già svolto diverse volte, sia in Commissione che in Aula, questa discussione e appare assurdo – assurdo davvero – che da parte del Partito Democratico, quando si parla di piano assunzionale, si invochi una sorta di norma che va a semplificare. Certo, si possono semplificare anche i problemi che può avere un ospedale quando troppi malati e troppi feriti si addensano nei pronto soccorso: si eliminano fisicamente e il problema è risolto. Si è semplificato: ci sono sicuramente meno utenti e meno pazienti che prendono d'assalto il pronto soccorso di un ospedale o di più ospedali. Mi pare che l'atteggiamento tenuto dal Partito Democratico e dalla maggioranza sia del tutto iniquo e per questo inaccettabile: posto che l'analisi è corretta, cioè che ci sono state delle disfunzioni che hanno previsto nel corso di decenni la sovrapposizione di persone che stanno nelle varie graduatorie e, in alcuni casi, persone, insegnanti abilitati che poi sono stati «sanati» e inseriti nelle graduatorie ad esaurimento in virtù di provvedimenti legislativi, comunque c’è stata una sanatoria, perché non avevano fatto concorsi neanche quelli delle SSIS. Vi sono persone, insegnanti, che in questi anni, talvolta per più di dieci anni, pagando fino a 3 mila euro ad insegnante hanno frequentato corsi onerosi fatti presso università dello Stato italiano e sono stati valutati con 12 esami finali da personale accademico, da docenti universitari, insieme ai funzionari del MIUR: mi pare di tutta evidenza che questo genere di selezione corrisponda esattamente a un concorso. Ci sono stati degli esami e non sono stati fatti in un'università privata, ma sono stati fatti dallo Stato italiano, con i suoi strumenti, i suoi organismi, le sue istituzioni, le sue strutture. Come si fa, oggi – come si fa, collega Coscia, collega Malpezzi, Presidente del Consiglio Renzi, Ministro Giannini –, ad andare a pescare insegnanti che non hanno vinto il concorso e che stanno, sì, in graduatoria, anche se non tutti quelli che stanno in graduatoria di fatto possono essere considerati vincitori di concorso ?@pagina=0095@
PAGINA: 0095 LUCA FRUSONE. Grazie, Presidente. La discussione su questo emendamento è stata a tratti delirante, perché innanzitutto quando si parla di precariato dobbiamo dire che tutta la voglia di stabilizzare non è dovuta alla bontà di Renzi, ma è l'Europa che ce lo chiede. Questa volta invece, paradossalmente, Renzi neanche risponde all'Europa, perché abbiamo visto come questo piano assunzioni non vada ad eliminare il precariato. Per rispondere a tutto questo, al di là delle facili parole, di quanto è bella questa riforma, basterebbe chiedere a chi viene investito da questa riforma, perché se adesso andiamo fuori a chiedere ad un precario se vuole essere assunto a queste condizioni dirà di no ! Quindi tutto questo è chiaro, fa trasparire tutta la vergogna nascosta in questa riforma (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0095 ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Ministra, sarebbe interessante ogni tanto sentire la sua voce, sentire cosa ha da dire. Lei, che dovrebbe essere la massima garante della scuola, di tutto il personale e dei docenti in questo caso. Vede, un silenzio così coriaceo non soltanto mortifica il mondo della scuola – lo avete tenuto in tutte queste settimane – un tale silenzio finisce per ridicolizzare il dibattito in Aula, perché cristallizza le posizioni, diventa a un certo punto una specie di gioco delle parti tra maggioranza e opposizione. Ma questo non è un gioco delle parti, perché stiamo parlando di persone e della loro vita. In questo caso, siccome vi siete rifiutati di considerare in maniera lucida la proposta assolutamente ragionevole di un piano pluriennale, non ripeterò quello che abbiamo già detto tante volte su quella che sarebbe stata l'opportunità di questo piano.
PAGINA: 0096 RICCARDO FRACCARO. Presidente, il vero volto di un paese è la sua scuola. Possiamo giudicare un paese, possiamo perfino prevedere il futuro di un paese dalla sua scuola, dal modo in cui si occupa del futuro dei propri figli e delle future generazioni. Di questo stiamo parlando, stiamo parlando di sistema scolastico, di sistema di istruzione. Su cosa state fondando la vostra visione della scuola ? Su un ricatto: sul ricatto occupazione. Il Governo e i partiti zerbino che lo supportano in questo momento stanno dicendo a quest'aula, e quindi in definitiva al popolo italiano, o approvate il nostro modello di istruzione che nessuno nel paese vuole, perché porta solamente a classi di serie A e classi di serie B, le caste all'interno dell'istruzione, o noi non assumeremo 100 mila docenti.
PAGINA: 0096 LUIGI GALLO. Presidente, anche io voglio parlare di persone perché dietro le leggi e i numeri in cui si è trincerato il Partito Democratico ha perso completamente visione del paese. Voi con questo piano scriteriato che avete fatto state dividendo le famiglie, padri e madri, con questo piano di mobilità straordinaria. State dividendo figli e madri. Addirittura con la chiamata diretta, se prima un docente aveva la necessità di accudire il figlio disabile e quindi lavorava sotto casa o comunque vicino, adesso non avrà più questa possibilità perché non ci sarà nessuna possibilità di avere la scelta definitiva sull'istituzione scolastica.
PAGINA: 0096 CHIARA DI BENEDETTO. Presidente, intervengo solo per dire che questo emendamento a prima firma Chimienti in realtà, come tra l'altro è stato detto, non fa altro che riportare in forma emendativa una proposta della collega Chimienti. Questa proposta, in realtà, è stata frutto di un lavoro di consultazione che il MoVimento 5 Stelle ha portato avanti da quando, @pagina=0097@praticamente, è entrato all'interno delle istituzioni con tutto il mondo della scuola e l'ha fatto in più modi, sia attraverso stati generali, sia attraverso una consultazione on line. Ben diversa da quella consultazione on line assolutamente falsa e finta che il Partito Democratico ha portato avanti per fare in modo di riportare la volontà del mondo della scuola all'interno della sua proposta. Infatti, la proposta che stiamo votando oggi di quella volontà, degli interessi del mondo della scuola, dei diritti dei docenti non ha nemmeno l'ombra. PAGINA: 0097 ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, stancamente ci stiamo trascinando in un dibattito che riguarda il destino di migliaia di persone, soprattutto di quelli che chiedono di entrare e che sono respinti dalla porta principale della scuola pubblica, nonostante il contributo gigantesco che hanno dato nel corso degli ultimi anni e nonostante le sentenze della Corte europea. Io vi chiedo questo, Presidente, noi abbiamo chiesto una parola al Ministro, il Ministro è qui, non ha replicato ieri al dibattito in discussione generale, ci sono persone che aspettano una risposta, che chiedono che venga delineata una prospettiva di vita. Signora Ministra, risponda alle domande dell'opposizione e di questo Parlamento. PAGINA: 0097 GIUSEPPE BRESCIA. Signor Presidente, non c’è nulla di sconvolgente, nulla di nuovo in questo piano assunzionale, perché di fatto si replica lo schema che i partiti hanno riprodotto in tutti gli anni precedenti. Si prende una categoria, quella degli insegnanti, uno che vuole fare l'insegnante studia, fa un percorso abilitante e diventa insegnante. È semplice. Invece che si fa ? Si prende questa categoria unica e la si spacchetta, la si divide in tantissime piccole categorie, quelli abilitati in una certa maniera, quelli abilitati in un'altra, quelli che hanno fatto i concorsi, quelli che no e in questo modo che cosa si ottiene ? Si ottengono tanti piccoli gruppi che poi possono essere ricattati sotto le campagne elettorali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ora si stanno assumendo delle persone ? A tutte quelle che sono rimaste fuori, alla prossima campagna elettorale gli si dirà: state certi che votando Partito Democratico la prossima volta penseremo a voi. Noi speriamo che queste persone non se la bevano un'altra volta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0097 MARIA MARZANA. Signor Presidente, noi attraverso questa proposta esprimiamo il concetto di merito, tanto sbandierato da Governo e maggioranza, perché che cos’è il merito se non recuperare il valore dell'esperienza e della formazione ? Quell'esperienza e quella formazione che possono vantare decine di migliaia di docenti in questo Paese e che adesso sono lasciati al loro destino da questo Governo. Oltretutto, si è parlato di situazioni ingiuste, prima. Ecco, la situazione ingiusta è che nel corso di 15 anni sono stati effettuati nel nostro Paese solamente due concorsi e che dalla chiusura delle graduatorie ad esaurimento avvenuta nel 2006 nessun canale di reclutamento alternativo è stato istituito. Quindi la verità è che si sta compiendo una grandissima discriminazione fra docenti abilitati in maniera diversa... PAGINA: 0098 PAOLO PARENTELA. Signor Presidente, mi pare di capire che questo Governo con questa riforma cerca in tutti i modi di scontentare tutti, praticamente ci sono quelli che verranno assunti e quindi verranno usati come pedine, perché saranno chiamati in maniera diretta dai dirigenti, tra l'altro con un contratto che li metterà in condizioni di disparità rispetto agli altri docenti di ruolo, e poi ci sono quelli lasciati fuori che sarebbero appunto gli abilitati, che avrebbero tutto il diritto di essere assunti e invece continueranno a fare il loro ruolo purtroppo di precari. Inoltre Renzi non riesce neanche ad eliminare la cosiddetta «supplentite», come aveva annunciato durante la campagna elettorale, e infatti non assume chi realmente andrebbe assunto e il prossimo anno continueremo ad avere 70 mila supplenze e di questo ovviamente chi ce ne rimette ? Ce ne rimetteranno gli studenti che non avranno quella continuità didattica che appunto è necessaria per il loro apprendimento. Complimenti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0098 ARCANGELO SANNICANDRO. Signor Presidente, io credo che sia inutile, caro capogruppo Scotto, insistere nel chiedere alla Ministra di interloquire. Loro hanno già parlato con un disegno di legge governativo, a firma dell'onorevole Giannini, dell'onorevole Madia e del Ministro Padoan. Qui è disegnato un altro tipo di scuola, lontano mille miglia da quella che era la scuola che la sinistra o comunque i democratici hanno concepito in questi trenta o quarant'anni postrepubblicani. Poi è cominciata una parabola discendente.
PAGINA: 0098 MARA CAROCCI. Grazie, Presidente. Volevo far presente che la Ministra Giannini ha replicato ieri sera per 25 minuti in modo articolato; se poi i colleghi erano assenti non credo sia un problema della Ministra (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Poi ho qualche difficoltà a capire bene il senso dell'inizio dell'emendamento che qui stiamo analizzando, perché si chiede, invece di assumere, che il Ministero realizzi un censimento di tutti i docenti iscritti nelle varie graduatorie, censimento finalizzato a verificare le competenze didattico disciplinari di questi docenti – e già qui la vedo dura – e poi infine verificare la corrispondenza con il fabbisogno delle scuole, determinato dai curricula e dai piani triennali dell'offerta formativa. Non si sa, se non c’è corrispondenza, cosa succederà a questi docenti. PAGINA: 0098 SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Con questa legge, oggi state dicendo una cosa chiara a migliaia di persone, a migliaia di precari, state dicendo di rinunciare e di farsi da parte perché non servono più alla scuola, coloro che hanno mantenuto in piedi la scuola per anni. State parlando a chi ha fatto sacrifici, a chi ha speso migliaia di euro per abilitarsi, a chi magari non poteva permettersi di @pagina=0099@pagare l'abilitazione e allora doveva contemporaneamente lavorare, a chi ha speso tempo ed energie, a chi lavora da dieci o quindici anni nella scuola.
PAGINA: 0099 ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. Colleghi, facciamo tutti un passo indietro perché ieri la Ministra ha parlato per ben venticinque, venticinque sudatissimi minuti, per cui oggi si sta riposando e ha bisogno di due o tre giorni per riprendersi dopo venticinque minuti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PAGINA: 0099 GIANCARLO GIORDANO. Signor Presidente, per porre una domanda all'onorevole Carocci, perché mi piace interloquire. Chi l'ha detto ai precari, che oggi escludiamo dal piano assunzionale con una scelta iniqua di prendere quei titoli ? È una condizione, una colpa ? Uno Stato che suggerisce ai propri cittadini di abilitarsi in un certo modo per poter lavorare, poi può dire agli stessi: «no, guarda, quel titolo non vale, non vale più» ?
PAGINA: 0099 GIANNI MELILLA. Grazie, signor Presidente. Noi deputati di Sinistra Ecologia Libertà siamo ben consapevoli che stiamo consumando un rito stanco ed inconcludente, perché quando non c’è dialogo non c’è possibilità di cambiare rispetto ad una proposta che – lo sappiamo tutti – sarà approvata così com’è arrivata dal Senato.
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PAGINA: 0016 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.68 la Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca STEFANIA GIANNINI ed il deputato GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0100 GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, intervengo per presentare l'emendamento a mia prima firma, che ci accingiamo a votare, e che dimostra quanto le intenzioni del Governo siano alquanto caotiche e confusionarie e che, invece, un altro piano assunzionale, anche con l'impianto previsto in questo disegno di legge, era possibile, assumendo anche i docenti abilitati che sono al di fuori delle graduatorie ad esaurimento. Perché noi abbiamo dimostrato – e il parere positivo della Commissione bilancio ce lo ha confermato – che con le stesse risorse che ha messo il Governo si sarebbero potuto assumere ben 150 mila docenti a partire dal 1o settembre; @pagina=0101@150 mila docenti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), partendo proprio dalla copertura delle supplenze annuali che ogni anno vengono fatte dal Ministero. Ricordiamo che noi abbiamo chiesto proprio i dati al Ministero, perché noi ci fidavamo dei nostri, ma abbiamo chiesto al Ministero di fornirci i dati. Ma il Ministero ci ha confermato che solo l'anno scorso sono state 120 mila le supplenze annuali su cattedre vacanti. Di queste cattedre soltanto una minima parte sono di persone che sono in aspettativa, ma la stragrande maggioranza sono cattedre che sono appunto vacanti, che si potevano coprire assumendo le persone che servivano proprio alla scuola. E il fatto che il Governo non l'abbia voluto fare e che sia una misura raffazzonata quella che in realtà ha messo in piedi lo dimostra proprio il fatto che hanno dovuto apportare dei correttivi in corso d'opera, ammettendo quindi di dover ricorrere ancora alle supplenze annuali anche l'anno prossimo, ammettendo che l'anno prossimo ci saranno ancora decine di migliaia di supplenze, nonostante il loro piano assunzionale, e ammettendo che i docenti che loro dicono di assumere per il potenziamento dell'offerta formativa, in realtà, sono docenti che andranno a tappare i buchi delle supplenze brevi, perché questo c’è scritto: i docenti assunti andranno in realtà a tappare i buchi e insegneranno anche in materie di cui sono sprovvisti di abilitazione. Alla faccia della meritocrazia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
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PAGINA: 0017 Intervengono sull'emendamento Gelmini 1.74 i deputati ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS), il relatore di minoranza GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS) e GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0102 ANTONIO PALMIERI. Signor Presidente, è stato più volte ribadito negli ultimi interventi delle altre componenti dell'opposizione e il Governo... PAGINA: 0102 GIANLUCA VACCA, Relatore di minoranza. Sì, Presidente, intendo chiarire meglio, perché questo emendamento necessita un chiarimento. Noi abbiamo dato parere favorevole e voteremo, ovviamente, favorevolmente, anche se anche questo emendamento, in realtà, crea una sorta di disparità e di discriminazione. Infatti, pur comprendendo gli abilitati TFA e PAS, lascerebbe fuori dal piano assunzionale tutta una serie di docenti comunque abilitati con altri canali, ma che non verrebbero ricompresi secondo questo emendamento.
PAGINA: 0102 SILVIA CHIMIENTI. Solo per aggiungere velocemente a quanto ha detto il mio @pagina=0103@collega che sicuramente è un paradosso che l'onorevole Gelmini ora si faccia paladina dei precari della scuola, dopo il taglio effettuato nel triennio 2008-2011 di 90 mila cattedre (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e dopo il decreto ministeriale n. 249 del 2010 a sua firma, il quale ha tolto il valore concorsuale ai percorsi abilitanti, generando questa discriminazione tra questi docenti.
PAGINA: 0103 GIUSEPPE BRESCIA. Telegrafico, Presidente. Uno dei più grossi problemi di questo Paese è la memoria corta dei cittadini.
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PAGINA: 0017 Intervengono sull'emendamento Chimienti 1.75 i deputati SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS) e CLAUDIO COMINARDI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0103 SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Io capisco le esigenze di semplificazione del Partito Democratico e di Renzi al quale interessa solo andare da Vespa a dire di avere eliminato il precariato, ma questa purtroppo non è la verità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché con la legge che state approvando voi non eliminate il precariato, voi eliminate i precari.
PAGINA: 0104 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie Presidente. Io capisco che alcuni abbiano bisogno di prepararsi gli interventi scritti e quindi poi, chiedendo l'attenzione degli altri, ignorino quello che gli altri hanno detto in precedenza. Prima la collega Ascani mi sembrava – ma evidentemente ero attenta solo io e non la collega Chimienti – avesse spiegato bene le linee seguite per il piano assunzionale e le diverse motivazioni.
PAGINA: 0105 LUIGI GALLO. Grazie Presidente. È incredibile come il Partito Democratico rivendichi il Jobs Act introdotto nella scuola. Infatti in sostanza, prima, quando i docenti dovevano fare le supplenze, venivano pagati a stipendio pieno. È vero, da settembre a giugno, ma a stipendio pieno. Adesso le supplenze verranno pagate con un contratto di apprendistato, perché la formazione si farà il primo anno e nei due anni successivi sarai su cattedra: anche durante la formazione, quindi, sostituirai un docente e verrai pagato con i soldi dell'apprendistato, poche centinaia di euro.
PAGINA: 0105 CLAUDIO COMINARDI. Grazie, Presidente. Siccome non può intervenire nuovamente la collega Chimienti, voglio replicare personalmente alla Malpezzi, che dice delle cose molto inesatte rispetto alle assunzioni. Perché ? La proposta del MoVimento 5 Stelle è un piano di assunzioni triennale. Perché triennale ? Perché proprio nel 2018 ci sarà l'onda lunga dei pensionamenti, che interesserà il 40 per cento del corpo docente. Ciò vuol dire che serviranno nuovi docenti nella scuola. Altro che nuove graduatorie ! Ma de che ! Le @pagina=0106@avete fatte voi le graduatorie. Voi le avete fatte. Memoria (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! |
PAGINA: 0017 Intervengono sull'emendamento Giancarlo Giordano 1.76 i deputati STEFANO FASSINA (Misto) (Vedi RS), FILIBERTO ZARATTI (Vedi RS), ERASMO PALAZZOTTO (SEL) (Vedi RS), SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS), TITTI DI SALVO (PD) (Vedi RS), GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), GIUSEPPE D'AMBROSIO (M5S) (Vedi RS), MATTEO DALL'OSSO (M5S) (Vedi RS) e LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0106 STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. Vorrei sottolineare alla Ministra che è noto il racconto del Governo sulle assunzioni previste. Lo sforzo che tanti di noi stanno facendo oggi, che tanti colleghi hanno fatto anche durante la prima lettura è quello di richiamare l'attenzione su coloro che vengono esclusi dall'insegnamento in conseguenza del piano che è stato previsto dal Governo.
PAGINA: 0106 FILIBERTO ZARATTI. Dichiaro il voto favorevole di SEL. PAGINA: 0106 ERASMO PALAZZOTTO. Grazie, Presidente. C’è qualcosa di incomprensibile nell'idea di questo piano assunzionale. Noi in questi anni abbiamo mandato avanti la scuola pubblica utilizzando un personale docente che, a vario titolo, era in tutte le graduatorie di precari e in tutti gli albi che via via andavano creandosi. Oggi, davanti alla necessità di mettere a regime quegli insegnanti, non si capisce perché decidiamo di escluderne alcuni. E allora due sono le cose: o quegli insegnanti in questi anni erano dei fantasmi dentro le aule, non servivano alla scuola pubblica e allo Stato italiano, oppure adesso li state discriminando e ve ne dovreste assumere la responsabilità. PAGINA: 0106 SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Io capisco anche l'astio personale della collega Malpezzi perché, in diverse occasioni, si è trovata, insieme a me, a dei convegni a dover giustificare e difendere l'indifendibile e a beccarsi fischi da chiunque, quindi mi dispiace (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) se, in quest'aula, si utilizzano gli interventi in @pagina=0107@questo modo. Io avrò pure bisogno di scrivermi e di leggere gli interventi ma, quanto meno, leggo la verità, non vengo qui a raccontare balle agli italiani (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico); non faccio questo nella vita.
PAGINA: 0107 TITTI DI SALVO. Grazie, Presidente. Ci sono paradossi che richiedono dei commenti non sempre perché ovviamente il tempo non lo consente ma il paradosso principale della discussione di oggi è che si parla di tutte le persone che non vengono assunte e non si parla di tutte le persone che vengono assunte (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) cioè di 103 mila persone più un concorso per altre 60 mila assunzioni. Ho sentito tanti colleghi dire una cosa che mi ha fatto rabbrividire perché, quando si mette in contrapposizione il popolo e il Parlamento, il fatto di essere asserragliati, si dice il contrario di quello che ha detto prima l'onorevole Chimienti quando ha ricordato invece come i parlamentari e le parlamentari del Partito Democratico sono andati in piazza, fuori dal Parlamento, a spiegare le loro ragioni: altro che essere asserragliati ! Abbiamo un'altra idea, abbiamo un'altra idea di proposta di riforma, la stiamo difendendo, la stiamo presentando con tutto il rispetto per l'opinione degli altri. Pretendo che questo rispetto venga anche riconosciuto a tutte le mie colleghe che, su questa riforma, ci hanno messo la faccia, l'impegno e la passione politica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0107 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente. Mia madre, quando facevo i compiti a casa e glielo andavo a dire, mi diceva: hai fatto metà del tuo dovere. Mia madre era una maestra. È un po’ così questa maggioranza per cui, di fronte alla sentenza della Corte europea, fa centomila assunzioni di cui abbiamo parlato e fa metà del suo dovere: non è che lo fa tutto, ne fa metà. Rivendicarlo è una cosa giusta. L'ho detto in discussione sulle linee generali, siamo intervenuti anche noi insieme al Ministro. È, come dire, la tentazione di chi, di fronte ad un boccone troppo appetibile, dà metà morso invece di darlo intero. Vi dovete assumere la responsabilità di avere escluso un mondo di precariato e di precari che non state cancellando affatto e vi dovevate assumere invece la responsabilità di una scelta politica più seria, più profonda: farsi carico di una responsabilità che lo Stato ha di fronte a questi cittadini lavoratori. PAGINA: 0107 ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Un Parlamento della Repubblica non è chiamato a bearsi dei piccoli passi avanti che fa. Un Parlamento della Repubblica è chiamato a dare risposte a quelli che sono i problemi del Paese e a farsi carico delle fragilità. Ecco perché, Ministra, pur ringraziandola dell'intervento di prima, devo dirle che lei non ha dato la risposta su cui le avevamo chiesto di interloquire. Noi sappiamo che ci sono 100 mila stabilizzazioni. Questo lo ha richiesto la Corte europea e voi avete @pagina=0108@giustamente e prontamente risposto (Commenti dei deputati dei gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0108 GIUSEPPE D'AMBROSIO. Grazie Presidente, credo che la posizione del MoVimento 5 Stelle sia chiara oramai da diversi interventi, però, ciò che è inaccettabile è venire qui in Aula – dove ci sono le istituzioni, di fronte, anche, a persone che in questo momento sono coinvolte rispetto a quello di cui stiamo parlando – e sentire la paternale da chi, adesso, in quest'Aula, prima di tutto, per una legge incostituzionale, manco ci doveva essere; secondo, ha tradito il mandato degli elettori e dei cittadini; tramite la sua persona, Presidente, parlo con la collega Di Salvo, prima di passare da SEL al Partito Democratico, si dimetta, torni a casa, si faccia rieleggere anche da quegli insegnanti che votano Partito Democratico e poi ritorni qui a fare la riforma per loro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ma torni a casa, prima (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0108 MATTEO DALL'OSSO. Grazie Presidente, intervengo solo per chiedere agli assistenti della Camera che lavorano sulle tribune se possono, gentilmente, mandare gli insegnanti che sono venuti qui in visita alla Camera dall'altra parte, perché la devono vedere in faccia, la devono vedere in faccia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) ! PAGINA: 0108 LUIGI GALLO. Grazie Presidente, in realtà mi dispiace, collega Giordano, sembra che anche Sinistra Ecologia Libertà sia stata fregata dai numeri del Governo, perché non ci sono 160 mila assunzioni; a settembre ci saranno 48 mila assunzioni, quelle già programmate dal decreto Carrozza. Tutte le altre sono virtuali, non sappiamo quando gli daranno lo stipendio alle persone che assumeranno. Cosa avete fatto ? L'unica cosa buona che c'era in questo decreto-legge, cioè le assunzioni, ve la siete presa – anche quella – per tenervi il miliardo di euro che vi serve magari per le pensioni o per altri comodi vostri (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! |
PAGINA: 0017 Interviene sull'emendamento Marzana 1.77 la deputata MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0109 MARIA MARZANA. Grazie Presidente. Intanto continuo a sentire in quest'Aula che bisogna spiegare agli insegnanti il contenuto di questa riforma. Questa è mancanza di rispetto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! E smettiamola con questa farsa che i deputati devono spiegare agli insegnanti che lo fanno per mestiere; dovete interpretare, invece, le loro esigenze, dovete farvi portavoce qui dentro delle loro proposte. Con questo emendamento, in particolare, chiediamo l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, quindi, a scorrimento per il ruolo, dei diplomati magistrali, più volte, dunque, citati durante questo dibattito. Si tratta di circa 50 mila docenti a cui è stato negato, in modo illegittimo, il valore abilitante del proprio titolo di studio.
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PAGINA: 0018 Intervengono sull'emendamento Marzana 1.78 i deputati FRANCESCO D'UVA (M5S) (Vedi RS), MARIA MARZANA (M5S) (Vedi RS), il relatore di minoranza GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS) e GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0110 FRANCESCO D'UVA. Grazie, Presidente. Dichiaro il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle. PAGINA: 0110 MARIA MARZANA. Grazie Presidente, il Governo, nella persona del Ministro dell'istruzione, Giannini, prima, sollecitato a rispondere sulle assunzioni, ha perso l'occasione di dire la verità e ha continuato per l'ennesima volta a prendere in giro tutti gli italiani. Perché ? Perché con l'arrivo del nuovo anno scolastico non saranno immessi in ruolo 100 mila docenti, né tanto meno i 150 mila che prima erano stati tanto propagandati da questo Governo. Saranno immessi in ruolo poco meno della metà di 100 mila e, udite udite, solo 10 mila assunzioni sono reali. Trentatremila, infatti, sono supposti lasciati liberi dai pensionamenti e dal sostegno, ed erano già previsti dal «piano Carrozza» (decreto n. 104). Le altre assunzioni (54 mila) sono rinviate a data da destinarsi, quindi sono virtuali... PAGINA: 0110 GIANLUCA VACCA, Relatore di minoranza. Presidente, intervengo come relatore di minoranza, cortesemente, per spiegare bene quello che stava finendo di dire la collega e quindi la ratio di questo emendamento e come si inserisce nel testo. Infatti, a leggerlo così sembrerebbe che sia penalizzante per i precari, cioè per le persone che verranno assunte – non si sa quando – e per le quali sembrerebbe che il MoVimento 5 Stelle voglia togliere la decorrenza giuridica dal 1o settembre 2015. Non è così.
PAGINA: 0110 ROCCO PALESE. Grazie, Presidente. Per motivo di chiarezza, esclusivamente dal punto di vista contabile, io penso che occorrerebbe più prudenza in riferimento a 160 mila assunzioni che dovrebbero essere realizzate non si sa quando e come. Per un motivo molto semplice. Per poterle fare, occorre la copertura finanziaria, questo è indubitabile; non immagino che si voglia procedere attraverso operazioni di aumento spregiudicato di debito pubblico, anche perché non sarebbe consentito per legge.
PAGINA: 0111 GIANCARLO GIORDANO. Approfitto di questo emendamento per tranquillizzare il collega Gallo. Non siamo stati affatto fregati, sappiamo bene quali saranno i problemi e il caos ! Non vada via...le devo dire una cosa. |
PAGINA: 0018 Interviene sull'emendamento Gelmini 1.79 il relatore di minoranza GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0111 GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, intervengo soltanto per preannunciare il voto di astensione del MoVimento 5 Stelle perché pur essendo simile all'emendamento @pagina=0112@precedente a prima firma Marzana, l'intento della collega Gelmini è sicuramente diverso da quello che volevamo ottenere noi. La Gelmini, probabilmente, con questo emendamento voleva eliminare la decorrenza giuridica dal 1o settembre 2015 per chi verrà assunto successivamente. Invece, il nostro intento non era quello di eliminarla tout court ma comunque di smascherare il piano assunzionale del Governo.
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PAGINA: 0018 Interviene sull'emendamento Rampelli 1.84 il deputato GAETANO NASTRI (FdI-AN) (Vedi RS). |
PAGINA: 0112 GAETANO NASTRI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il presente emendamento interviene sulla questione della mobilità straordinaria il cui esperimento i docenti stanno chiedendo a gran voce in questi mesi prima che si proceda con le nuove assunzioni. Perché ? Perché la deroga al vincolo triennale, prevista dal comma 108 con riferimento alle procedure di mobilità, fa sì che, di fatto, docenti che già da anni lavorano lontani dalle proprie case e dalle proprie famiglie rischiano ora di trovarsi superati nell'assegnazione della sede da chi è stato assunto negli anni 2013/2014 e 2014/2015 e non ha quindi – per ovvi motivi temporali – superato il vincolo triennale. È noto, infatti, che l'articolo 30 del decreto legislativo n. 165/2001 prevede che la pubblica amministrazione, prima di procedere a nuovo reclutamento di personale per coprire posti vacanti nella dotazione organica, debba esperire una procedura di mobilità.
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PAGINA: 0018 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (Vedi RS) |
PAGINA: 0113 PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (ore 18,15) |
PAGINA: 0018 Intervengono sull'emendamento Pannarale 1.85 i deputati ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS) e ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0113 ANNALISA PANNARALE. Signora Presidente, questo emendamento è dedicato agli insegnanti di sostegno perché il testo, come sappiamo, prevede un piano di mobilità straordinaria per il 2016-2017 che è rivolto ai docenti assunti entro il 2014-2015. Ora, voi prevedete nel testo la deroga rispetto al vincolo triennale, purtroppo non fate nessun riferimento esplicito al vincolo quinquennale che è previsto sui posti di sostegno. A noi sembra, devo dire, che fin dall'inizio ci sia stato un atteggiamento un po’ punitivo nei confronti degli insegnanti di sostegno, prima nel testo originario era addirittura prevista l'imposizione della scelta sul sostegno a coloro che fossero provvisti di specializzazione, poi fortunatamente durante il percorso alla Camera siamo riusciti a fare in modo che la maggioranza accettasse questa richiesta di modifica. Non solo, stiamo andando in direzione di una separazione, come sappiamo, dei canali e quindi in qualche modo stiamo spingendo verso il rischio di una medicalizzazione del sostegno. Forse non è la strada più giusta per una professionalità che ha bisogno invece di poter contare tantissimo sull'inclusione, che è esattamente il punto di eccellenza che ha sul sostegno la scuola italiana rispetto a tante altre scuole europee. Poi quest'altra scelta iniqua, cioè quella di prevedere una deroga per il vincolo triennale e non per quello quinquennale. Noi con questo emendamento chiediamo che almeno ci sia un riferimento esplicito in questo piano di mobilità straordinaria al vincolo quinquennale perché forse, almeno in questo caso, riusciremmo a ristabilire un elemento di equità e parità di trattamento. Tra l'altro aggiungo a margine che noi stiamo andando in direzione di incarichi triennali, forse @pagina=0114@dovremmo anche ripensare a questo punto a questo vincolo quinquennale che continua a pesare sui posti di sostegno. PAGINA: 0114 ANTONIO PALMIERI. Grazie, gentile Presidente, intervengo unicamente per annunciare il voto favorevole di Forza Italia a questo emendamento, comprendendo le ragioni espresse dalla collega Pannarale. |
PAGINA: 0019 Interviene sull'emendamento Centemero 1.86 la deputata ELENA CENTEMERO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0114 ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Con questo emendamento vogliamo richiamare l'attenzione su un punto che crediamo significativo. Innanzitutto, per quanto riguarda le assunzioni, è stato inserito il piano di mobilità straordinario per l'anno scolastico 2016-2017 e, all'interno del maxiemendamento approvato al Senato, è stata introdotta una modifica fondamentale, proprio perché non vengono effettuate, come abbiamo sempre detto, le 100 mila assunzioni, ma 50 mila, a decorrere dal 15 settembre 2015, e le altre, con ruolo giuridico, durante il corso dell'anno scolastico.
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PAGINA: 0019 Interviene sull'emendamento Centemero 1.89 la deputata ELENA CENTEMERO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0115 ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Con questo emendamento entriamo nel merito di come deve essere organizzata e realizzata una prova del concorso. Noi abbiamo sempre sostenuto che alla scuola si dovesse accedere per pubblico concorso, come prevede l'articolo 97 della Costituzione, e che non si dovessero lasciar passare – come è successo, ahimè dal 1999 al 2012 – moltissimi anni, più di un decennio, prima che si svolgesse un concorso pubblico nazionale su base regionale. È la motivazione per cui molto probabilmente – diversamente da quello che ho sentito dire, in modo anche strumentale, all'interno di quest'Aula – siamo arrivati ad una situazione di così ampio precariato. Ed è evidente che, se non si sono banditi concorsi dal 1999 fino al 2012, è stata una scelta voluta – non è stata una scelta casuale –, è stata una scelta voluta probabilmente per continuare ad alimentare il bacino del precariato. Nel 2012, quando fu bandito il concorso dal Ministro Profumo, più volte abbiamo chiesto che venissero ammessi con riserva coloro che allora stavano svolgendo il primo ciclo del TFA o che si aspettasse perlomeno la conclusione di quella finestra. Detto questo però io credo che i concorsi siano una grande opportunità: concorsi pubblici per i quali devono essere stabilite con chiarezza e in modo innovativo – rispetto a quello che abbiamo visto fino ad oggi e che ha creato un grande contenzioso – le prove preselettive, le prove concorsuali, la valutazione dei titoli, la valutazione del servizio – soprattutto per chi ha svolto percorsi formativi altamente qualificanti – e anche la costituzione delle commissioni giudicatrici. Quindi, questo vuole essere un richiamo al Governo: quando verrà bandito il prossimo concorso a cattedra – cui potranno partecipare tanti docenti e tanti giovani abilitati – si faccia particolare attenzione alle forme innovative con cui svolgere il concorso, che deve essere appunto il sistema unico per accedere alle scuole italiane. |
PAGINA: 0019 Interviene sull'emendamento Centemero 1.98 la deputata ELENA CENTEMERO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0117 ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. In questo emendamento viene preso in considerazione il comitato per la valutazione dei docenti. Nel nostro emendamento viene introdotto un correttivo rispetto al testo, perché, quando si parla di valutazione del merito finalizzata all'assegnazione, ovviamente, di un bonus da parte del dirigente scolastico ai docenti, sono stabiliti dei criteri.
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PAGINA: 0019 Intervengono sull'emendamento Giancarlo Giordano 1.101 i deputati GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS) e SIMONA FLAVIA MALPEZZI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0118 GIANCARLO GIORDANO. Grazie, signora Presidente. Noi siamo all'articolo 11 che prevede il comitato di valutazione dei docenti e tra i criteri che prevedono la premialità per i docenti stessi c’è una bizzarria che non ci è sfuggita e che vorremmo non sfuggisse a tutta l'Aula: uno dei criteri per valutare positivamente il lavoro di un docente è il successo formativo e scolastico degli studenti stessi. Perché è bizzarro ? Perché è chiaro che quando si promette un bonus, tenendo conto degli studenti che hanno i voti migliori, chi dovrà, in qualche modo, concorrere a ricevere quel bonus sarà portato naturalmente a dare i voti migliori.
PAGINA: 0119 ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Quando avete deciso di affidare tutte queste prerogative al dirigente scolastico e avete sequestrato la dignità dei docenti e la libertà di insegnamento, vi siete dimenticati i criteri. Quindi, le graduatorie stabilivano un criterio oggettivo, la scelta del dirigente è stata fatta sulla base di criteri discrezionali. Nel caso del comitato di valutazione non vi siete dimenticati i criteri, però, devo dire, che avete scelto dei criteri che sono talmente assurdi da non poter essere applicati. In merito al successo formativo scolastico degli studenti (del pasticcio ha già parlato il mio collega Giordano), io vi chiedo come farete ad applicare un criterio di questo tipo ? Il successo formativo non è un voto, ma riguarda quella che è la storia del ragazzo, quella che è la sua condizione sociale di partenza, quello che è il suo vissuto, quello che è il suo percorso di vita. Ancora una volta vi dimenticate della natura del lavoro scolastico (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0119 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarare, ovviamente, il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle su questo emendamento, anche perché questo è esattamente identico a un emendamento da noi presentato, ma non segnalato, e proprio per contestare uno dei criteri che si vuole inserire con questo provvedimento che, di fatto, si tradurrà in nient'altro che nell'inserimento, nei criteri di valutazione dei docenti, dei voti degli studenti.
PAGINA: 0119 LUIGI GALLO. Grazie Presidente. Questo impianto della «Buona scuola» dimostra la schizofrenia governativa. Io sono un docente che, in pratica, è stato formato attraverso Indire, la società che fa la formazione dei docenti. Durante questa formazione mi hanno insegnato e formato @pagina=0120@per fare cooperative learning, per fare insegnamento personale in modo da includere, piuttosto che mettere in concorrenza, gli studenti. Poi, invece, dopo tutta questa bella formazione, questa sì documentata dalla società scientifica, che si ispira comunque alle pedagogie di Montessori, Don Milani e quelli che il Governo cita e poi massacra in realtà nel disegno di legge...Allora, mentre tutto questo avviene, voi procedete in maniera schizofrenica a fare l'inverso di quello che chiede la pedagogia internazionale. PAGINA: 0120 SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie Presidente. Intervengo solo per un chiarimento. Lo dico da insegnante che si è occupata di successo formativo a scuola per tanti anni. Successo formativo non significa avere dei ragazzi eccellenti, ma significa riuscire a tenere insieme tutti i ragazzi, tutti quelli che partono da livelli differenti, riuscire a fare un'analisi dei progressi che questi hanno fatto, riuscire a farli stare sereni. Questo è il successo formativo, che è la serenità per i nostri studenti.
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PAGINA: 0019 Interviene sull'emendamento Gelmini 1.112 il deputato ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0120 ANTONIO PALMIERI. Grazie, gentile Presidente. Intervengo solo per aiutare i colleghi a fare mente locale. In questo caso siamo in quello che nella prima lettura era l'articolo dedicato allo school bonus. Allora, siccome noi, come ho detto in quella occasione, nel primo passaggio qui alla Camera, siamo convintamente favorevoli all'implementazione di questa norma, che è una norma, a nostro avviso, di sussidiarietà vera, che coinvolge la comunità e coinvolge chi può dare di più nei confronti @pagina=0121@della propria scuola, in occasione di questo emendamento noi invitiamo a votare e votiamo per sopprimere il tetto dei 100 mila euro che è stato introdotto al Senato. |
PAGINA: 0020 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.113 i deputati GIANLUCA VACCA (M5S) (Vedi RS), GIUSEPPE BRESCIA (M5S) (Vedi RS), SALVATORE MICILLO (M5S) (Vedi RS), GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS), MANLIO DI STEFANO (M5S) (Vedi RS), CLAUDIO COMINARDI (M5S) (Vedi RS), VINCENZO CASO (M5S) (Vedi RS), ROCCO BUTTIGLIONE (AP) (Vedi RS), VEGA COLONNESE (M5S) (Vedi RS), GIOVANNI PAGLIA (SEL) (Vedi RS), FILIPPO GALLINELLA (M5S) (Vedi RS), LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS), ANNA ASCANI (PD) (Vedi RS), ALFONSO BONAFEDE (M5S) (Vedi RS), GIRGIS GIORGIO SORIAL (M5S) (Vedi RS), FLORIANA CASELLATO (PD) (Vedi RS), DANIELE DEL GROSSO (M5S) (Vedi RS) e GIULIA GRILLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0121 GIANLUCA VACCA. Grazie, Presidente. In questo caso tocchiamo un altro punto nevralgico e fortemente contestato del provvedimento sulla cosiddetta «Buona scuola», cioè quello del finanziamento alle scuole. In questo caso stiamo parlando di erogazioni liberali, di school bonus. Si prevede che, con erogazioni liberali fino a 100 mila euro – addirittura prima non era previsto neanche un tetto, è stato inserito un tetto comunque altissimo al Senato di 100 mila euro – i privati possano finanziare una singola istituzione scolastica.
PAGINA: 0122 GIUSEPPE BRESCIA. Presidente, in un Paese normale lo Stato finanzia la scuola pubblica. In un Paese malato come è diventato l'Italia, asservito e legato dai lacci e dai vincoli di un'Europa che non ci permette di investire lì dove dovremmo ossia nella scuola e sul futuro del nostro Paese, la normalità va a farsi benedire e si cercano scorciatoie per far arrivare i fondi alle scuole. Non è più lo Stato che finanzia ma saranno i presidi che dovranno andare a caccia di denaro dalle famiglie facoltose, se ve ne saranno, nei territori in cui sorge quella scuola per poter far funzionare bene quelle scuole. Lì dove invece ci saranno quartieri poveri dove la gente non può permettersi neanche di mangiare perché non ha un lavoro, le scuole cadranno a pezzi così come sta già accadendo e non ci sarà l'opportunità per gli studenti di formarsi in maniera adeguata e riscattarsi socialmente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0122 SALVATORE MICILLO. Presidente, centomila euro per investire nella scuola: perché ormai non è più scuola pubblica o privata ma è scuola SpA. Ognuno potrà investire nella scuola che gli piace, il preside andrà a cercare investimenti, caso mai domani troveremo pubblicità nelle nostre scuole, casomai una pubblicità di computer; si farà così pubblicità e si metteranno i computer nelle scuole. Allora, a questo punto, ditelo chiaramente qual è il progetto della scuola pubblica: non più aprire le menti ma mettiamoci anche un bel codice a barre su ogni studente così capiremo che non sono più studenti ma merci (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0122 GIANCARLO GIORDANO. Signora Presidente, il tema delle erogazioni liberali è un tema fondamentale di questo provvedimento, non tanto per l'effettiva incidenza e l'effettivo impatto che potranno avere, quanto per la cifra culturale che, in qualche modo, tradiscono. Ogni volta che lo Stato chiede ai privati di farsi carico, in @pagina=0123@qualsiasi modo, con proprie risorse, di un compito suo, di una sua responsabilità costituzionale, lo Stato sta arretrando rispetto a quella responsabilità e a quel dovere. Vedere lo Stato italiano abbandonare, passo dopo passo, la scuola repubblicana, fa un po’ tristezza, oltre a spaventare e in qualche modo ci indica un certo futuro: ormai, questo Governo e questa maggioranza, e ahimè il Partito Democratico, in particolar modo, vedono, come un futuro ineludibile, quello in cui lo Stato arretra sulla sanità, arretra sui servizi, arretra sulla scuola cioè arretra sull'impianto che abbiamo definito Stato sociale e che è stato l'architrave, in questo continente e in questo Paese, delle democrazie avanzate che ancora pretendiamo di rappresentare.
PAGINA: 0123 MANLIO DI STEFANO. Grazie Presidente. Dati de Il Sole 24 Ore, quindi, non invento nulla: il reddito medio per contribuente in Lombardia è di 20.172 euro, prendo un esempio qualsiasi, in Abruzzo di 13 mila euro, in Sardegna di 13 mila euro e in Molise di 11 mila euro. Questo è un dato statistico che dice una cosa, che anche senza fare i classici raffronti tra Scampia e Milano centro, anche tra regioni dello stesso Paese la differenza è quasi del doppio di reddito medio. Cosa significa questo ? Che è garantito già dalla statistica che uno studente molisano avrà una scuola certamente più fatiscente di uno studente lombardo. Questo è quello che state facendo con questa proposta sulla scuola e che è chiaramente in contraddizione con la Costituzione italiana che afferma che tutti i cittadini sono uguali in quanto a dignità e in quanto a possibilità di accrescere il livello di istruzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questa è la vostra proposta, è inutile che cerchiate di tirare a campare, dicendo ancora balle sulla vostra proposta per la scuola che è veramente incostituzionale. PAGINA: 0123 CLAUDIO COMINARDI. Grazie Presidente. Chiedo l'attenzione della maggioranza e, in particolare, del Governo perché vorrei dei lumi, cioè fatemi capire: lo Stato non finanzia la scuola pubblica, ma finanzia la scuola privata. Nel contempo, la scuola pubblica apre ai finanziamenti privati, allora a questo punto... PAGINA: 0124 VINCENZO CASO. Grazie, Presidente. Fare entrare i capitali privati all'interno della scuola pubblica è la morte della scuola pubblica. È inutile che ci prendiamo in giro: consentire a privati e ad aziende di finanziare la scuola pubblica significa praticamente concederla in mano ai privati. La scuola pubblica non sarà più pubblica ! Chi finanzierà con tantissimi soldi – perché, ricordiamoci che la soglia di 100 mila euro è solo per la possibilità di detrarre, ma poi qualsiasi cifra può esser data alle scuole –, quando questo avverrà, saranno i privati a controllare la scuola pubblica. È inutile che lo facciamo. Abbiamo visto già con i vostri partiti che chi vi finanzia vi controlla ! E sarà così anche per le scuole (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0124 ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signor Presidente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo davvero un'idea molto diversa della scuola e di quello che deve essere il suo futuro ed il suo destino. La scuola che noi desideriamo è una scuola che appartiene ad una comunità. La scuola che volete voi è una scuola che appartiene allo Stato: tutte le scuole d'Italia devono essere fatte allo stesso modo; gli insegnanti si prenderanno attingendo dalle medesime graduatorie, insegneranno le stesse cose, entreranno in aula con il medesimo piede – destro o sinistro che sia non ha importanza – ed usciranno dall'aula pure con il medesimo piede, conformemente ad una circolare emanata dal Ministro.
PAGINA: 0125 VEGA COLONNESE. Stavo riflettendo proprio sulla nostra proposta e mi sono trovata davanti a questo assunto: vi è la possibilità di mettere in detrazione 100 mila euro. Ora, chi è che potrà mettere le mani sulla scuola ? Anche le persone che hanno delle aziende, delle situazioni economiche anche solo in odore di, in cui non c’è la vera prova concreta, ma che magari nel paesotto in cui c’è una determinata scuola si sa che quello è il signorotto locale e non si capisce come mai abbia fatto questi soldi, però regolarmente potrà mettere in detrazione questi 100 mila euro. Che succede ? Queste persone che vogliono magari trovare un minimo riscatto, un minimo di libertà, anche mandare a scuola i propri figli in un contesto positivo, si troveranno a dover affrontare l'ennesimo ricatto, cioè avere una scuola che non è libera e completamente formativa per il proprio figlio che la frequenterà. Questo è il ricatto morale che viene fatto senza l'approvazione di questo emendamento, perché il vantaggio di avere una scuola statale è quello di avere la piena libertà di poter affidare i propri figli allo Stato, che dovrebbe essere l'organo più onesto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0125 GIOVANNI PAGLIA. Grazie, Presidente. Non pretendo di convincere oggi l'Aula di quello che non riuscii a fare la prima volta che discutemmo questo provvedimento. Poiché mi sembra che il dibattito sia tutto indirizzato correttamente sul fatto che sia sbagliato richiamare ancora @pagina=0126@una volta le famiglie, chi possa farlo, a finanziare la scuola pubblica, questo è certamente sbagliato, dovrebbe essere compito dello Stato ottemperare ai propri doveri costituzionali. Vorrei solo ricordare che lo school bonus, questa pessima invenzione del Governo, a parte squilibrare le risorse evidentemente fra scuole più ricche e scuole più povere, ma è destinato all'intero sistema nazionale di istruzione, quindi anche alle scuole private. Questa è la parte ancora peggiore dello school bonus, che questi 100 mila euro, ora per fortuna solo 100 mila, possono essere destinati a finanziare le scuole pubbliche e possono essere destinati a costruire, finanziare, creare scuole private, persino investimenti immobiliari chiamati scuole private, perché persino alla realizzazione di strutture. Questo state votando che almeno nel disinteresse ciò rimanga agli atti e che ve ne sia la consapevolezza (Applausi dei deputati del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà) ! PAGINA: 0126 FILIPPO GALLINELLA. Signor Presidente, ci sembra chiaro, almeno per noi, che la scuola deve essere uguale per tutti, le risorse debbono distribuite in modo equo e quindi dare la facoltà di scegliere anche la cifra a una scuola piuttosto che a un'altra, senza distribuire in maniera equa queste risorse, chiaramente, ci fa sospettare che ci saranno sicuramente scuole migliori delle altre e questo uno Stato, un legislatore non lo deve permettere.
PAGINA: 0126 LUIGI GALLO. Signor Presidente, quando Buzzi del sistema «Mafia capitale» mette sul libro paga molti degli esponenti del Partito Democratico di Roma chiede in cambio appalti e fa in modo di arricchirsi, coinvolgendo anche i dirigenti del comune di Roma. Cosa succede quando un Buzzi investe i suoi soldi in una scuola e decide di chiedere in cambio gli appalti magari dei campi estivi dei bambini e i ragazzi ? Non dirà più «i clandestini fruttano più della droga», ma dirà «i bambini fruttano più della droga» (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0126 ANNA ASCANI. Signor Presidente, intervengo intanto per ricordare che una sentenza del 2000 ha sancito la legittimità costituzionale di una legge, la n. 449 del 1997, che disciplina le sponsorizzazioni che riguardano gli enti pubblici e il decreto interministeriale n. 44 del 2001 ne ha codificato l'uso nelle scuole. In altre parole, questo avveniva 14 anni fa, questo è già legge e non viene introdotto con questo disegno di legge, per cui anche questo forse aiuta a comprendere quello che sta succedendo anche in quest'aula.
PAGINA: 0127 ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, riguardo ad alcuni interventi fatti sia stamattina dal collega Fedriga, ma anche prima dal collega Buttiglione, evidentemente, parlano persone che non conoscono la scuola. Mia madre insegna e so con certezza che già la scuola attuale promuove la conoscenza del territorio e la promuove con un livello di approfondimento importante.
PAGINA: 0127 GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, il punto è molto chiaro, hanno trasformato la scuola pubblica in paritaria, che è una scuola privata, e adesso ancora di più la riprivatizzano ancora, la paritaria già la sovvenzionavano, questa la sovvenzionano con i loro soldi, cosa succederà ? Non è scuola di serie A e di serie B, io sono completamente contrario a questo modo di dire. È una scuola per i figli dei deputati, per i figli dei Presidenti della Camera e del Senato, per i figli dei manager, per i figli dei massoni e poi dall'altra parte c’è la scuola per i figli dei cittadini normali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È questa la differenza, perché chi ha modo di mettere i soldi nella scuola lo farà nelle scuole dei propri figli, nelle scuole di via Vittorio Veneto, nelle scuole dei quartieri alti delle varie città, mantenendo scuole per ricchi e scuole per poveri, è questo il fatto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti del deputato Tancredi). PAGINA: 0128 FLORIANA CASELLATO. Signora Presidente, io sono anche un'insegnante, oltre che una parlamentare, sono in aspettativa ovviamente adesso. Ho sentito molti citare le loro mamme insegnanti, allora dico, la scuola dell'autonomia nella mia zona, almeno parlo per il Veneto, poi penso anche ad altre regioni, esiste già dal 2001, come ricordava la collega Ascani. Le sponsorizzazioni e le donazioni sono una cosa normale, i laboratori di informatica, i laboratori di fotografia, sono stati sempre sponsorizzati dalle aziende locali, dalle sagre e dai comitati che fanno le sagre e nessuno ha mai imposto a me o ai dirigenti scolastici della mia zona di insegnare determinate cose. La libertà di insegnamento c’è ancora ed è un valore, la scuola l'hanno sempre fatta gli insegnanti, al di là dei Ministri che si sono succeduti. Per quanto riguarda gli indirizzi programmatici e le linee guida, c’è già la parte nazionale... PAGINA: 0128 DANIELE DEL GROSSO. Signor Presidente, il problema è che creare questo sistema all'interno della scuola crea una disparità tra una scuola e l'altra, sta solo lì la differenza, non stiamo parlando di una sagra di paese, come pensa il PD. Oltretutto, abbiamo fatto una proposta molto equa, abbiamo detto: anziché di 100 mila euro, le donazioni facciamole di un massimo di mille euro, che poi a voi è una cifra molto cara, visto che voi mille euro le fate pagare per una cena insieme al PD e insieme a Buzzi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), questa è la differenza che c’è tra una scuola paritaria per tutti, una scuola uguale per tutti e quello che invece oggi volete voi. PAGINA: 0128 GIULIA GRILLO. Signor Presidente, io vorrei far notare innanzitutto che la parte del Fondo che verrà ridistribuita è solamente il 10 per cento, mentre noi avevamo proposto che tutti i versamenti andassero nel Fondo per evitare uno, come abbiamo detto, scuole di serie A e scuole di serie B.
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PAGINA: 0020 Intervengono sull'emendamento Pannarale 1.117 i deputati ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS), STEFANO FASSINA (Misto) (Vedi RS), GIROLAMO PISANO (M5S) (Vedi RS) e GIOVANNI PAGLIA (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0129 ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Intervengo perché è un elemento che è emerso nel dibattito che abbiamo appena svolto. Con questo emendamento noi chiediamo di devolvere non il 10 per cento del fondo, bensì il 50 per cento del fondo alle scuole, alle istituzioni scolastiche meno fortunate. Perché il problema della vostra scelta e dell'impostazione di questa riforma sta nel fatto che fondamentalmente la scuola, la vostra scuola, per essere buona deve essere anche fortunata. Cioè la scuola buona dovrebbe essere quella che combatte abbandono, dispersione scolastica, che include, eccetera, invece in questo caso la scuola, per non essere abbandonata e poter fare tutte queste cose, deve avere la fortuna di essere collocata in territori mediamente ricchi, con una buona densità di impresa e con la presenza di famiglie sufficientemente benestanti.
PAGINA: 0129 STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. È da tante ore che votiamo, ma davvero vorrei chiedere ai colleghi un supplemento di attenzione perché il meccanismo previsto dalla norma è davvero @pagina=0130@un meccanismo che allarga le divergenze in modo molto, molto grave, per quanto mi riguarda. Vorrei segnalare a chi ha sottolineato che esistono già sponsorizzazioni e quant'altro, che la norma introduce un credito di imposta del 65 per cento, che fa una differenza sostanziale. Dei 100 mila euro che vengono dati ad una scuola, 90 mila rimarranno a quella scuola e 10 mila verranno ridistribuiti su tutto il resto delle scuole – si tratta di dieci euro per ogni scuola –, quindi con una sperequazione che certamente non può essere neanche scalfita dal fondo previsto. E, soprattutto, di quei 100 mila euro, 65 mila verranno sottratti al bilancio pubblico e restituiti a colui il quale ha fatto la donazione. È un meccanismo profondamente regressivo, che peserà in termini non soltanto economici sulla qualità delle nostre scuole, ma anche sociali. Davvero, un supplemento di riflessione, vi chiedo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) PAGINA: 0130 GIROLAMO PISANO. Vorrei aggiungere all'attenzione dell'Assemblea che, in realtà, attraverso il meccanismo della detrazione fiscale si va a fare un vero e proprio finanziamento pubblico. Infatti, quando nel ciclo fiscale complessivo noi rinunciamo al gettito dei 65 mila euro su 100 mila e li diamo ad una singola scuola attraverso l'indiretto finanziamento dell'impresa o del soggetto che ha fatto l'elargizione volontaria, di fatto stiamo facendo una cosa incostituzionale, perché quei 65 mila – che sarebbero rientrati nel gettito generale – in realtà vengono dedicati ad una sola scuola. Quindi quello è un finanziamento incostituzionale, fatto attraverso l'elargizione liberale dei soggetti privati (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0130 GIOVANNI PAGLIA. Vorrei fare un esempio, diciamo per assurdo, ma nemmeno tanto, perché vorrei che qualcuno mi smentisse. Se capisco bene con questa legge può accadere questo: che io e altri 9 ci mettiamo in società, facciamo una Spa a fini di lucro per costruire e gestire una scuola, una scuola d’élite; che io e gli altri nove decidiamo di donare 100 mila euro ciascuno a questa scuola che li utilizzerà per realizzare l'edificio e le attività; a me e agli altri nove soci che traiamo profitto da questa scuola lo Stato restituisce 65 mila euro a testa dei centomila che abbiamo donato a noi stessi. Io non vedo nulla, nella norma descritta, che vieti una situazione di questo genere. Quindi, noi stiamo di fatto regalando denaro a chi decida di diventare imprenditore nel settore dell'istruzione in concorrenza con l'istruzione pubblica. È vero che facciamo questo ? O qualcuno può smentire che la norma possa produrre questo effetto (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) ? |
PAGINA: 0020 Intervengono sull'emendamento Vacca 1.118 i deputati SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS) ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS) MILENA SANTERINI (PI-CD) (Vedi RS), GIOVANNI PAGLIA (SEL) (Vedi RS), STEFANO FASSINA (Misto) (Vedi RS), MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS), ANGELO CERA (AP) (Vedi RS), ERASMO PALAZZOTTO (SEL) (Vedi RS), ANDREA COLLETTI (M5S) (Vedi RS) e ARCANGELO SANNICANDRO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0131 SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente, più di qualunque nostra parola, che potrebbe essere tacciata di faziosità, credo che su questo tema vada ascoltato chi proprio in quest'Aula ha contribuito a fondare il nostro Stato di diritto. Queste, Presidente, sono le parole di Piero Calamandrei; è un discorso di sessantacinque anni fa, ma sembra scritto ieri sera, anzi domani mattina. È il discorso di chi conosceva l'importanza della cultura e del sapere, di chi si appellava alle coscienze dei giovani e soprattutto non agiva mosso da ideologie, ma solo dai principi che sarebbero poi entrati nella nostra Carta costituzionale che ha contribuito a forgiare.
PAGINA: 0132 ANTONIO PALMIERI. Non volevo interrompere un'emozione. A me spiace che la maggioranza si vergogni di questa norma, non la difenda e non ne spieghi i contenuti, le motivazioni e le ragioni, e quindi tocca farlo a me, come ho già fatto, peraltro, l'altra volta. Mi permetto tre osservazioni, la prima rispetto al collega Paglia. Invito il collega Paglia a leggere la norma: la norma, a mio avviso, è assolutamente chiara.
PAGINA: 0132 MILENA SANTERINI. Siamo stati sfidati, come maggioranza, ad intervenire per difendere questa norma e allora lo faccio molto volentieri, anche perché sono molto preoccupata dell'idea di Stato che emerge da questo dibattito non proprio entusiasmante. Qui si parla dei cittadini come altro dallo Stato; i cittadini vengono concepiti come qualcosa che guardano allo Stato come un insieme di corrotti a cui chiedere soldi, a cui sottrarli con l'evasione fiscale. Invece, lo @pagina=0133@Stato siamo noi, siamo tutti noi, e mi sorprende che i giovani non abbiano questo senso di comunità.
PAGINA: 0133 GIOVANNI PAGLIA. Intervengo solo perché devo una risposta al collega Palmieri, visto che credo ancora di sapere leggere, anche se con qualche difficoltà, però «spettano per la realizzazione di nuove strutture scolastiche». A me la realizzazione di nuove strutture scolastiche fa venire in mente l'edificazione, non qualcosa di diverso, però potrei sbagliarmi. Detto questo, rispetto all'ultimo intervento, ne approfitto dei minuti che ho, a me, invece, piace che sia lo Stato a occuparsi di alcune cose perché è garanzia di uguaglianza. Un mondo in cui ci sia chi può permettersi di contribuire con denaro e chi debba contribuire con il lavoro assomiglia molto ad un mondo che io giudico ingiusto e non è quello in cui voglio vivere (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0133 STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. Dispiace tornare su questo punto, però si fanno riflessioni che poi rischiano di non farci capire bene ciò che stiamo approvando. Non mi stupisce che questa norma piaccia all'onorevole Palmieri, mi stupisce che venga approvata dal Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché è una norma profondamente in contraddizione con il programma sul quale il Partito Democratico è stato eletto. Ricordo all'onorevole Palmieri che la norma non vale solo per i contribuenti individuali, vale per i titolari dei redditi di impresa, quindi i numeri che lei citava sono numeri che andrebbero integrati con i numeri del reddito di impresa. Infine, sottolineo un punto che è decisivo, perché altrimenti non ci capiamo. C’è un credito di imposta del 65 per cento, vuol dire che, per ogni 100 mila euro, vengono sottratti al bilancio pubblico 65 mila euro che si sarebbero potuti utilizzare per fare delle operazione di riequilibrio tra le disparità delle nostre scuole. È ridicolo il fondo del 10 per cento che è stato spalmato su tutte le scuole della Repubblica italiana. È una norma profondamente regressiva in contraddizione con la Costituzione e con il programma che ci aveva portato a tanti di noi qua (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0133 MASSIMO FELICE DE ROSA. Lo Stato è una comunità di persone che decidono di darsi delle regole. La Costituzione ci dà il diritto di avere un'educazione per tutti a prescindere dallo status sociale. Noi abbiamo una scuola pubblica e continuiamo a cercare di finanziare la privata, mi dovete spiegare dove sta qui la libertà ? Noi abbiamo la libertà e il diritto di avere una scuola pubblica, di avere una scuola finanziata dallo Stato, perché già paghiamo le tasse per avere questa scuola. Se non le sprecassimo queste tasse per fare grandi opere inutili in tutta Italia, forse avremo i soldi per le scuole. Ma i soldi per le scuole non li troviamo mai (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e mi parlate che abbiamo necessità che il privato finanzia la scuola ? Ci sono dei @pagina=0134@settori dove il privato non deve entrare, ma non perché il privato è il diavolo, ma perché ci sono dei diritti che devono essere tutelati dallo Stato come comunità di persone, come buon padre di famiglia e solo uno Stato può farlo, non lo può fare il privato. Mi dispiace PD, ma siete sulla strada sbagliata, mi dispiace, ma non capire più cosa state facendo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0134 PAOLA BINETTI. Mi capita spesso, parlando con i colleghi in quest'Aula, di avere l'esperienza concreta e diretta di quanti di noi, che siamo presenti qui, proveniamo da scuole cosiddette private, che di privato avevano ben poco, perché avevamo tutta una serie di situazioni al contorno che rendevano queste scuole totalmente pubbliche. Pubbliche per i programmi, pubbliche per il sistema di valutazione, pubbliche per gli esami di Stato, che per l'appunto dovevamo superare come tutti gli altri, pubbliche per un sistema di valutazione e di step successivi che servivano proprio, di fatto, a normalizzare la formazione ricevuta.
PAGINA: 0135 ANGELO CERA. Grazie Presidente. A titolo personale vorrei solamente intervenire, per così dire, in ordine alla possibilità delle famose sponsorizzazioni e lo dico alla collega che mi ha preceduto. Io credo che si crei ancora un'ulteriore differenza fra le scuole del nord e le scuole del sud. Infatti, con le economie che sono totalmente diverse, avremo ancora un'economia forte, che magari darà le sponsorizzazioni alle scuole del nord, ma, con l'economia del sud, dove ci sono in queste ore pianti greci che in qualche maniera... PAGINA: 0135 ERASMO PALAZZOTTO. Grazie, Presidente. Io penso che, troppo impegnati ad esaltare il merito, vi siete dimenticati di coniugarlo con un tema fondamentale, che è il tema dell'uguaglianza. Infatti, il merito senza l'uguaglianza rischia di diventare solo una grande ingiustizia.
PAGINA: 0135 ANDREA COLLETTI. Grazie, Presidente. Io ho ascoltato ciò che ha detto la deputata Santerini, però vorrei sapere se nel magico mondo della deputata Santerini ci sono milioni di cittadini che possono permettersi di donare 100 mila euro alle loro scuole private o pubbliche. Quanti di questi milioni di cittadini, deputata Santerini ? Ma, soprattutto, il fatto che lei conosca tutti questi ricchi benefattori dovrebbe farle comprendere quanto, in realtà, non conosca tutti quei milioni – e sono il 90, 95 per cento dei cittadini italiani – che non riescono neanche ad arrivare alla quarta settimana del mese. Quindi, cambi amicizie per rendersi conto della realtà che c’è fuori da qui. Cambi amicizie. Lei vive in una realtà tutta sua. È un sogno quello in cui vive (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0136 ARCANGELO SANNICANDRO. Intervengo quale componente del Comitato per la legislazione per ricordare che, oltre a questo Regolamento, esiste anche un regolamento per la redazione degli atti giuridici e, quindi, delle leggi. Approfitto della presenza del Ministro per chiedere una cosa molto semplice: per quale motivo per l'intitolazione del comma 145 avete fatto ricorso a due sostantivi, uno – mi si dice, per chi conosce l'inglese – di derivazione inglese e l'altro di derivazione latina, laddove, invece, si dovrebbe esprimere tutto ciò con l'espressione «erogazioni liberali», che bene è contenuta nel dizionario della lingua italiana (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) ? |
PAGINA: 0020 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che sono esauriti i tempi per gli interventi a titolo personale. |
PAGINA: 0136 PRESIDENTE. Aveva chiesto di intervenire per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato Gallo, però non posso concedergli la parola perché è esaurito il tempo, già ampliato di un terzo dalla Presidenza, come avevo già detto, per gli interventi a titolo personale.
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PAGINA: 0021 Interviene per un richiamo al regolamento il deputato LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS), cui rende precisazioni il PRESIDENTE (Vedi RS). |
PAGINA: 0136 LUIGI GALLO. Signor Presidente, intervengo sul Regolamento. Lei prima ha detto che non ci sono più iscritti a parlare. In realtà non possono più parlare le opposizioni, era questa la vera dicitura. PAGINA: 0136 PRESIDENTE. No, non è una questione di opposizione. È una questione di tempi conclusi. I tempi a titolo personale sono conclusi. È il nostro Regolamento, mi spiace.
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PAGINA: 0021 Intervengono sull'emendamento Luigi Gallo 1.122 i deputati LUIGI GALLO (M5S) (Vedi RS) e MARA MUCCI (Misto-AL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0137 LUIGI GALLO. Presidente, questa è un'altra drammatica problematica che vive la nostra scuola: le esternalizzazioni dei servizi di pulizia. Abbiamo un Governo che non si preoccupa di sprecare miliardi di euro nell'esternalizzazione dei servizi di pulizia perché deve far mangiare cooperative o ditte che devono gestire questi appalti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e poi nello stesso tempo schiavizza i lavoratori di quelle ditte perché non c’è un unico controllo del Ministero del lavoro su quello che sta succedendo oggi nelle scuole italiane, dove ci sono questi poveri lavoratori sfruttati tutti i giorni che a luglio e ad agosto non avranno un euro di stipendio perché l'azienda li ha mandati a casa. Questo è quello che succede nelle nostre scuole al di fuori di tutta la retorica che raccontiamo qui, dicendo che ci vogliamo preoccupare dello studente, del docente, del lavoratore mentre abbiamo gli schiavi nelle scuole. Questa è la realtà che vive il nostro Paese e abbiamo scuole che sono sporche perché sottraete soldi ai lavoratori che stanno lì a svolgere il proprio lavoro, perché non volete internalizzare questo servizio e avete accantonato 12 mila posti del personale ATA che mai assumerete anche se servirebbe alla scuola per svolgere internamente questo servizio. Il MoVimento 5 Stelle ha proposto la soluzione moltissime volte ad abbiamo avuto moltissimi incontri anche con il Ministero, con il capo di gabinetto di Faraone, abbiamo mandato in sostanza le nostre proposte a tutti i dirigenti del Ministero, abbiamo la proposta incardinata in Commissione lavoro. Facciamo ogni emendamento ma voi volete una denuncia alla Corte dei conti che è quella che farà il MoVimento 5 Stelle perché voi state sprecando soldi pubblici perché dovete spartire i soldi coi vostri amici, dovete dare i soldi dei cittadini ai vostri amici e quindi prendetevi questa ennesima denuncia da parte del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0137 MARA MUCCI. Grazie Presidente, mi ricollego al comma 174 perché forse, colleghi, non vi siete accorti che nel disegno di legge sulla scuola che oggi ci apprestiamo a votare stiamo facendo l'ennesimo torto alle imprese oneste, andando a favorire una delle aziende finite nell'inchiesta su mafia capitale, il Consorzio nazionale servizi.
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PAGINA: 0021 Interviene sull'emendamento Centemero 1.123 la deputata MARA MUCCI (Misto-AL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0138 MARA MUCCI. ... tra le quali risulta, appunto, la detta società del Consorzio nazionale servizi, altrimenti esiste questa proroga di appalto che avete prestabilito nel maxiemendamento per cui noi non siamo assolutamente d'accordo e di fatto chiediamo di definire... |
PAGINA: 0021 Interviene sull'emendamento Chimienti 1.124 la deputata SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0139 SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. È doveroso che io intervenga per lasciare agli atti quanto dirò e fra qualche mese poi dimostrare ai cittadini che quanto noi paventavamo aveva un fondamento. Quello che noi paventiamo è il Jobs Act applicato alla scuola. Tra le deleghe al Governo, infatti, ve n’è una che avrà conseguenze drammatiche per tutti i futuri aspiranti docenti. Si tratta della delega volta a riformare il sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti. C’è una parola, in particolare, che getta un'ombra su tutto il sistema ideato dal Governo e su cui, lo ricordo, il Parlamento non avrà più facoltà di intervenire, trattandosi appunto di una delega in bianco: la parola «tirocinio». Sapete a quanto ammontano le retribuzioni dei tirocinanti nel nostro Paese, ad oggi ? Premettendo che ogni regione può decidere autonomamente in merito, l'unico vincolo uniforme su tutto il territorio nazionale consiste nell'obbligo introdotto dalla riforma Fornero di conferire indennità mensili superiori ai 300 euro. Il Governo sta consentendo, con questa delega, che aspiranti docenti, già valutati, già testati, che supereranno un concorso, possano essere retribuiti con stipendi da fame per un triennio. Per tre anni ! Supplenze a costo zero per tre anni e poi magari a casa e ne prendiamo di nuovi. Eccolo qui il Jobs Act applicato alla scuola ! Noi crediamo che la professione dell'insegnamento meriti un altro trattamento, meriti soprattutto un maggior riconoscimento sociale, un maggiore prestigio, un maggiore rispetto, anche economico, per quella che è e dovrebbe restare una vocazione. Vogliamo davvero reprimere definitivamente questa vocazione ? Vogliamo davvero fiaccare definitivamente la passione dei nostri giovani ragazzi che vorrebbero contribuire a cambiare la nostra società di domani anche attraverso la scuola, retribuendoli con 300 euro al mese ?
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PAGINA: 0021 Interviene sull'emendamento Pannarale 1.126 la deputata ANNALISA PANNARALE (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0140 ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Siamo all'ultimo emendamento e devo dire che, a dimostrazione di quanto il simbolico sia potente, questo percorso emendativo così mortificante non poteva che chiudersi così. |
PAGINA: 0022 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0140 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (ore 20,20) |
PAGINA: 0023 (Trattazione degli ordini del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0140 (Esame degli ordini del giorno – A.C. 2994-B) |
PAGINA: 0023 Intervengono i deputati CINZIA MARIA FONTANA (PD) (Vedi RS), PIETRO LAFFRANCO (FI-PdL) (Vedi RS) ed il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca GABRIELE TOCCAFONDI (Vedi RS), nonché la deputata DORINA BIANCHI (AP) (Vedi RS). |
PAGINA: 0142 CINZIA MARIA FONTANA. Signor Presidente, accogliamo tutte le riformulazioni, @pagina=0143@accettiamo le raccomandazioni e chiediamo di non porre in votazione gli ordini del giorno. PAGINA: 0143 PIETRO LAFFRANCO. Signor Presidente, io tendenzialmente la accoglierei ma confesso che nella confusione di quel momento non ho capito esattamente perché ha escluso delle parti, mi perdoni il Ministro ma confesso che non ho esattamente... PAGINA: 0143 GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, l'ordine del giorno è accolto favorevolmente con la seguente riformulazione: «In sede di applicazione del comma 16 del provvedimento in esame, ad escludere ogni interpretazione che apra alle cosiddette teorie del gender. A prevedere che le disposizioni applicative del comma 16 del provvedimento in esame e delle parti del suddetto piano destinate alla scuola siano adottate con il concorso di tutti gli attori del mondo scolastico e sociale». PAGINA: 0143 DORINA BIANCHI. Signor Presidente, anche noi accogliamo le riformulazioni e chiediamo che gli ordini del giorno non siano posti in votazione. |
PAGINA: 0023 Intervengono il deputato CRISTIAN IANNUZZI (Misto) (Vedi RS), la Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca STEFANIA GIANNINI (Vedi RS) e nuovamente il deputato CRISTIAN IANNUZZI (Misto) (Vedi RS), che non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2994-B/15 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0144 CRISTIAN IANNUZZI. Signor Presidente, mi perdoni, vorrei chiedere al Governo se è possibile, siccome ha proposto una riformulazione e il secondo impegno lo eliminerebbe completamente, però il secondo impegno fa un riferimento all'articolo 36 della Costituzione, volevo capire se il Governo era contrario all'articolo 36, si poteva lasciare magari il riferimento all'articolo 36 e togliere il resto dell'impegno, se è d'accordo il Governo nella riformulazione, altrimenti lo metterei ai voti. PAGINA: 0144 STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, confermiamo la nostra riformulazione. PAGINA: 0144 CRISTIAN IANNUZZI. Signor Presidente, non ho capito la risposta del Governo. |
PAGINA: 0024 Intervengono la deputata DONATELLA DURANTI (SEL) (Vedi RS), la Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. STEFANIA GIANNINI (Vedi RS) e la deputata CELESTE COSTANTINO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0146 DONATELLA DURANTI. Signor Presidente, vorrei chiedere alla signora Ministro di rivedere il parere, perché è vero che il parere è favorevole, però con la solita formula che conosciamo a memoria oramai, laddove si dice «a valutare l'opportunità di...». E lo dico ricordando anche gli atti di sindacato ispettivo che la Ministra ha presentato quando era senatrice – e non ancora Ministra –, in cui si esprimeva a favore della statizzazione degli istituti musicali pareggiati. Chiedo che il parere sia favorevole senza riformulazione, perché i 20 istituti musicali ex pareggiati del nostro Paese stanno aspettando – come la signora Ministro sa – da tempo la loro statizzazione. Le risorse inserite in questo disegno di legge sono insufficienti. Per esempio solo per garantire il funzionamento di un altro anno dell'istituto musicale pareggiato di Taranto, il Giovanni Paisiello – un'eccellenza di quel territorio –, servirebbero 3,5 milioni di euro. Ne avete previsti 2,9 per il 2015, per tutti gli istituti musicali. Ciò non aiuterà il futuro di questi istituti che rischiano di chiudere. Pertanto chiedo che il parere sia rivisto senza la riformulazione, anche ricordandole l'impegno che lei ha assunto, signora ministra, e l'impegno che la sottosegretaria D'Onghia continua ad assumere sui territori. È venuta nella mia città, Taranto, promettendo la statizzazione di quell'istituto musicale. Approfittate, come Governo e come maggioranza, di questo ordine del giorno per dare una risposta a docenti, a studenti e a situazioni di eccezione dei territori, soprattutto dei territori meridionali (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). PAGINA: 0146 STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, no. Vorrei soltanto rassicurare l'onorevole Duranti sul contestuale impegno del Governo a provvedere a questo tema che ci sta molto a cuore. PAGINA: 0146 CELESTE COSTANTINO. Signor Presidente, io intervengo perché su questo @pagina=0147@ordine del giorno mi aspettavo un parere favorevole con riformulazione, e spiego perché. In realtà, uno degli impegni che sta all'interno di quest'ordine del giorno me lo ha suggerito il sottosegretario Faraone, quando in Commissione mi chiese di ritirare gli emendamenti sull'introduzione dell'educazione sentimentale e mi chiese di presentare un ordine del giorno in cui sollecitavamo il Governo a calendarizzare le varie proposte di legge che in questo momento sono depositate alla Camera su questo argomento; anzi, questo fu proprio il motivo per cui quegli emendamenti non vennero accettati, perché, siccome sono presenti varie proposte di legge sull'argomento, mi venne detto che era più giusto e più opportuno che venissero discusse tutte quante insieme e che, quindi, per questo, la riforma sulla «Buona scuola» non era il luogo adatto in cui poter discutere. Allora, io non capisco perché, in quest'ordine del giorno, non si poteva cassare l'altro impegno, che evidentemente per voi è impossibile da ritirare, perché avete emanato una circolare vergognosa su quella parte relativa alle pari opportunità. Però, che almeno vengano discusse al più presto le proposte di legge che vengono depositate: è una cosa che avete detto voi, che risulta agli atti della Commissione e che avete addirittura suggerito voi al mio gruppo parlamentare di presentare. Quindi, io mi auguro che non ci stiate dicendo pubblicamente che mentite anche nei suggerimenti che date ai gruppi parlamentari. |
PAGINA: 0024 Intervengono la deputata SILVIA CHIMIENTI (M5S) (Vedi RS) e la Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca STEFANIA GIANNINI (Vedi RS). |
PAGINA: 0147 SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, Ministro, anche io vorrei chiederle spassionatamente una eventuale revisione del suo parere, perché sappiamo bene quanto sia comunque innocuo approvare un ordine del giorno. Quindi, non vedo veramente che motivo ci sia di non impegnarsi quanto meno a porre in essere ogni iniziativa volta a garantire l'assunzione a tempo indeterminato nei prossimi anni di tutti gli iscritti nella seconda fascia delle graduatorie dei circoli di istituto, cioè di coloro che hanno sostenuto questi corsi abilitanti, selettivi e costosissimi. Io penso che si potrebbe prendere almeno questo piccolo impegno, questo piccolissimo impegno, per restituire un minimo di speranza a questi docenti, che in questi giorni temono veramente per il loro futuro, temono dal prossimo anno di non avere più uno stipendio su cui contare. Quindi, la pregherei eventualmente di rivedere il parere su questo ordine del giorno e di fare almeno questo sforzo. PAGINA: 0148 STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Rimane uguale. |
PAGINA: 0024 PRESIDENTE (Vedi RS). Prende atto che i presentatori non accettano la riformulazione dell'ordine del giorno Chimienti n. 9/2994-B/33 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0148 PRESIDENTE. Quindi, cosa facciamo, onorevole Chimienti, se il parere non cambia ed è solo favorevole con la riformulazione, la accettiamo o meno la riformulazione ? |
PAGINA: 0024 Interviene il deputato DANILO TONINELLI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0148 DANILO TONINELLI. Grazie, Presidente. Domando al Ministro con che dignità possa accogliere solo come raccomandazione un ordine del giorno che chiede di applicare qualcosa che è già legge, cioè l'introduzione dei principi fondamentali dell'insegnamento di una seconda lingua, l'inglese, nella scuola dell'infanzia. Sa perché, Ministro ? Perché ha di fronte un ragazzo che ha due bambini che vanno alla scuola dell'infanzia, che non ricevono alcun tipo di insegnamento di una seconda lingua.
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PAGINA: 0024 Interviene il deputato DANIELE PESCO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0148 DANIELE PESCO. Grazie, Presidente. Non capisco perché questa continua assenza dello Stato in molte cose che riguardano la vita di tutti i cittadini. Mi riferisco alle scuole, per non parlare della sanità, per non parlare dei trasporti, ma, @pagina=0149@nello specifico, proprio della scuola. Abbiamo ravvisata la necessità che i privati intervengano a sostegno delle scuole anche sulle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, sugli investimenti. Secondo noi, veramente, è una cosa da non fare, in quanto avremo delle scuole, le classiche scuole in centro dei ricchi, che avranno, logicamente, più donazioni rispetto alle scuole comunque di periferia, dove il ceto sociale, logicamente, avrà disponibilità economiche inferiori, che avranno logicamente meno donazioni, e quindi avremo scuole di serie A e scuole di serie B.
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PAGINA: 0024 Interviene il deputato SIMONE VALENTE (M5S) (Vedi RS), che non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2994-B/40 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0149 SIMONE VALENTE. Grazie Presidente, questo ordine del giorno, per l'ennesima volta, voleva impegnare il Governo a garantire, per l'anno scolastico 2015-2016, gli insegnanti di educazione fisica nella scuola primaria, in tutte le scuole. Con questa riformulazione: «a valutare l'opportunità di (...)» abbiamo la certificazione che sicuramente, dall'anno prossimo, non ci saranno gli insegnanti di educazione fisica. Per cui, ancora una volta, tantissimi ragazzi, tantissimi insegnanti, sono stati @pagina=0150@presi in giro. Ancora una volta, si è comunque parlato di «una svolta epocale in questo campo», che non ci sarà, non c’è stata. Ne prendiamo atto e prendetevi tutte le responsabilità di queste scelte che noi continueremo a proporre imperterriti, perché ci crediamo, perché pensiamo che sia una battaglia corretta in primis per la salute degli studenti. |
PAGINA: 0025 Interviene il deputato GIRGIS GIORGIO SORIAL (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0150 GIRGIS GIORGIO SORIAL. Grazie, Presidente. Non ho l'ambizione di chiedere al Governo di cambiare idee, anche perché, in realtà, un ordine del giorno è un impegno, una promessa, quindi bisognerebbe avere davanti un interlocutore credibile per pensare che poi venga mantenuta questa promessa e non è sicuramente questo il caso con il Governo Renzi.
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PAGINA: 0025 Interviene il deputato MASSIMO FELICE DE ROSA (M5S) (Vedi RS), che non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2994-B/44 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0151 MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, visto che abbiamo assistito ad una farsa per tutto il giorno, non accetto la riformulazione e lo mettiamo ai voti. |
PAGINA: 0025 Intervengono i deputati MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS) e ANTONIO PALMIERI (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0151 MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie Presidente. Questo ordine del giorno propone semplicemente il divieto di utilizzare, in documenti ufficiali degli istituti scolastici, @pagina=0152@definizioni surrettizie rispetto a quelle di madre e padre, ovvero un ordine del giorno che dice che non si può utilizzare la dicitura «genitore 1», «genitore 2», «genitore 3» o «genitore 4». Mi sembra semplicemente un ordine del giorno che riporta la normalità all'interno di certi istituti, che evidentemente la normalità l'hanno persa. PAGINA: 0152 ANTONIO PALMIERI. Presidente, intervengo per sottoscrivere convintamente questo ordine del giorno. |
PAGINA: 0025 Interviene il deputato STEFANO BORGHESI (LNA) (Vedi RS). |
PAGINA: 0152 STEFANO BORGHESI. Grazie Presidente. Intervengo solo per illustrare brevemente questo ordine del giorno con il quale chiediamo al Governo di adottare tutte le iniziative affinché, in tutte le aule delle scuole di ogni ordine e grado, in tutte le università e accademie del sistema pubblico integrato di istruzione, sia fatto obbligo di esporre ben visibile a tutti l'immagine del crocifisso. |
PAGINA: 0025 Intervengono i deputati MASSIMILIANO FEDRIGA (LNA) (Vedi RS) e GIANCARLO GIORDANO (SEL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0152 MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie Presidente. Conosco, purtroppo, il Regolamento d'Aula, che mi impedisce di fare altri interventi sugli ordini del giorno. PAGINA: 0153 GIANCARLO GIORDANO. Intervengo per svolgere una brevissima dichiarazione di voto. Il presidente della regione Campania direbbe, da Crozza ovviamente, che la Lega ci vuole portare di nuovo al Mesozoico. |
PAGINA: 0026 PRESIDENTE (Vedi RS). Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani. |
PAGINA: 0153 PRESIDENTE. Scusi un attimo, onorevole Giancarlo Giordano. Colleghi, potrei pregarvi gentilmente di consentire al collega Giordano di parlare ? |
PAGINA: 0027 Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo. (Vedi RS) |
PAGINA: 0157 Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 21,10). |
PAGINA: 0027 Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati PAOLO COVA (PD) (Vedi RS), ALESSANDRO DI BATTISTA (M5S) (Vedi RS), ARTURO SCOTTO (SEL) (Vedi RS), DANIELE DEL GROSSO (M5S) (Vedi RS) e ROCCO PALESE (FI-PdL) (Vedi RS), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati PAOLO NICOLÒ ROMANO (M5S) (Vedi RS), SILVIA GIORDANO (M5S) (Vedi RS), MATTEO MANTERO (M5S) (Vedi RS) e TIZIANA CIPRINI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0157 PAOLO COVA. Grazie Presidente. Questo fine settimana a Zermatt si è svolto il campionato mondiale di corsa in montagna; mi sembra importante sottolineare che la squadra italiana è arrivata prima e si è classificata al primo posto, vincendo la medaglia d'oro come squadra con Tommaso Vaccina, Francesco Puppi, Massimo Mei, Gerd e Rambaldini. Secondo me, questo evento è da segnalare perché spesso di questi sport non parla mai nessuno e anche quando alcuni dei nostri atleti vincono e vincono delle medaglie d'oro non si prendono in considerazione. In particolare, mi sembra importante sottolineare che questa corsa e questo risultato sono stati premiati anche dal primo posto di Tommaso Vaccina che ha vinto anche la medaglia d'oro nella corsa individuale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). PAGINA: 0157 ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, mi rendo conto che ormai faccia poca impressione, poco scalpore, però pochi minuti fa è stato condannato il leader di Forza Italia in primo grado per corruzione, si è comprato dei senatori come se fossero delle vacche e chiedo scusa alle vacche. È importante ricordarlo, perché, oggi, Presidente, qui si sta discutendo una legge, la «Buona scuola» che è passata al Senato grazie ai voti di Forza Italia. Cioè Berlusconi, il leader di un partito che sta appoggiando sostanzialmente il Governo Renzi, è stato, lo ripeto, condannato in primo grado – ci sarà la prescrizione perché si sono fatti le leggi a favore – per corruzione; è anche strano che nessuno si scandalizzi. Non si scandalizza Salvini che ci fa degli accordi, non si scandalizza Renzi che ritiene che vi sia @pagina=0158@con Berlusconi una perfetta sintonia, non si scandalizza questo Partito Democratico che anche qui ha una maggioranza incostituzionale, abusiva grazie al Porcellum che è passato grazie al Governo Berlusconi, legge di Calderoli. È tutto abusivo.
PAGINA: 0158 ARTURO SCOTTO. Grazie. Signor Presidente, noi abbiamo chiesto ripetutamente in questi giorni in Conferenza dei presidenti di gruppo – e sappiamo che la Presidenza si è molto attivata – la possibilità che, prima del vertice convocato domenica dei capi di Governo sulla vicenda della Grecia, sia possibile una discussione parlamentare che termini con un voto. Sappiamo tutti che il momento è difficile e siamo convinti che sia giusto che il Governo italiano vada a quel vertice investito da un mandato del Parlamento.
PAGINA: 0158 DANIELE DEL GROSSO. Grazie, Presidente. Svolgo un piccolo intervento per informare quello che oggi è accaduto in Abruzzo. Durante le occupazioni d'urgenza da parte della Terna, si sono formati dei cordoni umani, di cittadini che protestano contro l'elettrodotto Villanova-Gissi, i tecnici Terna hanno sfondato il cordone e si sono create delle situazioni poco chiare e quindi vi sono stati anche dei feriti. Questo, più che altro, per informare il Ministero dell'interno e per vedere se c’è una volontà, per finalità di pubblica sicurezza, di interrompere quest'opera, almeno momentaneamente, finché non viene ristabilito un minimo di tranquillità. PAGINA: 0159 ROCCO PALESE. Presidente, ritengo – e spiace che l'Aula sia ormai vuota – che oggi si debba necessariamente aprire una riflessione all'interno del Parlamento. Infatti, o la Costituzione stabilisce che per i parlamentari non c’è vincolo di mandato, oppure non si riesce a comprendere perché mai un tribunale possa infliggere una condanna a qualsiasi parlamentare o a qualsiasi cittadino in riferimento a cambi di alleanze, a cambi di gruppi o a cambi di partiti e di schieramento all'interno del Parlamento, che sia alla Camera o al Senato.
PAGINA: 0159 MATTEO MANTERO. Grazie, signor Presidente, volevo soltanto sollecitare alcuni atti di sindacato ispettivo, ma ho comunque apprezzato la riscrittura della sentenza del processo Berlusconi che ci ha fatto testé l'onorevole Palese. Volevo sollecitare gli atti n. 4-01852 del settembre 2013, il n. 4-05339 del luglio 2014, il n. 4-05766 dell'agosto 2014, il n. 4-06720 del novembre 2014 e, soprattutto il n. 4-07769 che riguarda i nuovi farmaci per la cura dell'epatite C e siccome vi sono molti malati, anche terminali, che attendono quelle cure sarebbe utile avere una risposta in fretta. PAGINA: 0159 TIZIANA CIPRINI. Signor Presidente, intervengo per sollecitare la risposta alla mia interrogazione n. 5-05167 che riguarda l'allontanamento di una minore dal nucleo familiare e l'affidamento in una comunità sulla base di un mero esposto anonimo posto poi alla base delle decisioni adottate dal tribunale dei minorenni. Ebbene, la famiglia della bambina, il padre e lo zio in primis, attende una risposta da circa un anno e di questa interrogazione e di questa loro problematica mi sono fatta portavoce nei confronti dei Ministeri competenti. |
PAGINA: 0027 Sui lavori dell'Assemblea. (Vedi RS) |
PAGINA: 0159 Sui lavori dell'Assemblea. |
PAGINA: 0027 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che all'ordine del giorno della seduta di domani sarà iscritto l'esame delle questioni pregiudiziali di costituzionalità riferite al disegno di legge n. 3098. |
PAGINA: 0159 PRESIDENTE. Avverto che, come previsto dal calendario dei lavori, all'ordine @pagina=0160@del giorno della seduta di domani saranno iscritti l'esame e la votazione delle questioni pregiudiziali di costituzionalità riferite al disegno di legge n. 3098, recante delega al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. |
PAGINA: 0027 Ordine del giorno della seduta di domani. (Vedi RS) |
PAGINA: 0160 Ordine del giorno della seduta di domani. |
PAGINA: 0027 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani: |
PAGINA: 0160 PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani. |
PAGINA: 0027 La seduta termina alle 21,20. |