PAGINA: 0001 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 PRESIDENZA DE VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI |
PAGINA: 0001 La seduta comincia alle 11,30. |
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PAGINA: 0001 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0001 Missioni. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione sono centoquattordici. |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Amoddio, Artini, Baretta, Stella Bianchi, Bindi, Braga, Catania, Cicchitto, Cominelli, Damiano, Di Gioia, Epifani, Faraone, Gianni Farina, Gentiloni Silveri, Guerra, Mannino, Mazziotti Di Celso, Nicoletti, Pes, Piccoli Nardelli, Scanu, Schullian, Sereni, Vignaroli e Zolezzi sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
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PAGINA: 0001 Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente. (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente (ore 11,35). |
PAGINA: 0001 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che la Ministra per i rapporti con il Parlamento e le riforme costituzionali ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 4110, di conversione del decreto-legge n. 193 del 22 ottobre 2016, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
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PAGINA: 0002 PRESIDENTE. La Ministra per i rapporti con il Parlamento e le riforme costituzionali, con lettera in data 24 ottobre 2016, ha presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge, che è stato assegnato, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze):
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PAGINA: 0002 Nomina dei componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e annunzio della sua convocazione. (Vedi RS) |
PAGINA: 0002 Nomina dei componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e annunzio della sua convocazione. |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che la Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione i deputati Massimo Artini, Anna Ascani, Sebastiano Barbanti, Sergio Boccadutri, Lorenza Bonaccorsi, Vincenza Bruno Bossio, Paolo Coppola, Angelo Antonio D'Agostino, Giampiero D'Alia, Federico D'Incà, Diego De Lorenzis, Carlo Dell'Aringa, Federico Fauttilli, Gian Mario Fragomeli, Antonella Incerti, Giovanni Paglia, Antonio Palmieri, Giuseppe Stefano Quintarelli, Walter Rizzetto e Roberto Simonetti. Comunica inoltre che la suddetta Commissione è convocata per il prossimo giovedì 3 novembre alle ore 14,30 per procedere alla propria costituzione. |
PAGINA: 0002 PRESIDENTE. Comunico che la Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, istituita con deliberazione della Camera del 14 @pagina=0003@giugno 2016, i deputati massimo Artini, Anna Ascani, Sebastiano Barbanti, Sergio Boccadutri, Lorenza Bonaccorsi, Vincenza Bruno Bossio, Paolo Coppola, Angelo Antonio D'agostino, Gianpiero D'alia, Federico D'inca, Diego De Lorenzis, Carlo Dell'Aringa, Federico Fauttilli, Gian Mario Fragomeli, Antonella Incerti, Giovanni Paglia, Antonio Palmieri, Giuseppe Stefano Quintarelli, Walter Rizzetto e Roberto Simonetti.
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PAGINA: 0003 Designazione dei componenti della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. (Vedi RS) |
PAGINA: 0003 Designazione dei componenti della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi. |
PAGINA: 0003 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che la Presidente della Camera ha designato i deputati Laura Castelli e Gian Mario Fragomeli quali componenti della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Comunica inoltre che il Presidente del Senato ha designato quali componenti della stessa Commissione i senatori Claudio Moscardelli e Enrico Piccinelli. |
PAGINA: 0003 PRESIDENTE. Comunico che la Presidente della Camera ha designato i deputati Laura Castelli e Gian Mario Fragomeli quali componenti della commissione per l'accesso al documenti amministrativi, istituita, al sensi dell'articolo 27 della legge 7 agosto 1990, n. 241, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
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PAGINA: 0004 Svolgimento di una interpellanza e interrogazioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0003 Svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (ore 11,38). |
PAGINA: 0004 (Elementi ed iniziative in merito alla sostenibilità dei flussi migratori che interessano l'Italia – n. 2-00934) (Vedi RS) |
PAGINA: 0003 (Elementi ed iniziative in merito alla sostenibilità dei flussi migratori che interessano l'Italia – n. 2-00934) |
PAGINA: 0004 FEDERICA DIENI (M5S) (Vedi RS). Illustra la sua interpellanza n. 2–00934 (Vedi All. A). |
PAGINA: 0004 FEDERICA DIENI. Grazie signor Presidente, anzitutto mi permetta di ringraziare il Governo dato che con l'usuale sollecitudine che dedica a dare riscontro gli atti di sindacato ispettivo delle Camere si trova oggi, 25 ottobre 2016, a rispondere ad un'interpellanza presentata il 16 aprile 2015, ossia un anno e mezzo fa. Va da sé che seppure domande cui spero di avere una risposta restano attualissime, la parte relativa alle premesse è per certi versi superata, o meglio non del tutto. Vede Presidente la questione più emblematica, se vogliamo, è proprio questa: i numeri sono certamente datati ma le problematiche sono le medesime dopo un anno e mezzo possiamo oggi tranquillamente parlare senza che questo tema risulti desueto degli alti numeri arrivi di migranti, della difficoltà di dislocarli, della inadeguatezza dei centri di accoglienza ma sarei pronto a scommettere che ci se ci trovassimo di qui a un anno l'impianto dell'interpellanza rimarrebbe valido. Vorrei, però, fare una precisazione sebbene ci troviamo in una sede politica eviterò di fare un ragionamento di parte. Lo dico chiaramente, chiunque sarà il Governo, domani o tra cinque anni, il problema dell'immigrazione non potrà essere dissolto se non si creano i presupposti per una sua soluzione a livello internazionale, nessuno ha la bacchetta magica e a meno che davvero qualcuno non ritenga praticabile l'aberrante idea di bombardare i barconi, popolazioni in fuga da guerra e povertà continueranno ad approdare per una via o per l'altra in Europa e il nostro Paese per la sua posizione geografica è naturalmente una delle strade più percorribili. Ciò che sostiene il MoVimento 5 Stelle da anni, tuttavia, è che proprio perché tutto questo già lo sappiamo che non possiamo continuare a far finta ogni anno che ci troviamo di fronte a fatti imprevedibili, l'inverno nevica in primavera normalmente piove e l'anno prossimo come in questo il numero dei migranti supererà le 100 mila unità. |
PAGINA: 0004 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato per l'interno. (Vedi RS) Risponde all'interpellanza. |
PAGINA: 0007 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. Intanto ringrazio l'onorevole interpellante per l'apprezzamento rispetto alla tempestività della risposta del Ministero dell'interno e rappresento, in realtà, che il Ministro dell'interno non ha avuto necessità di meditare così a lungo la sua risposta, ma tutto dipende dalla calendarizzazione. Quindi il Ministro dell'interno ha risposto a tema e in tempo rispetto al momento in cui la risposta è stata richiesta. Per quanto riguarda il merito, l'interpellanza richiama l'attenzione sull'intensificazione dei flussi migratori, che sta mettendo a dura prova alcune regioni del territorio nazionale maggiormente esposte, e chiede di conoscere quali misure il @pagina=0008@Governo intenda adottare per garantire, da un lato, un'accoglienza sicura e decorosa dei migranti, dall'altro la sostenibilità della macchina statale preposta a tale compito. Effettivamente, la situazione di crisi socio-economica e di instabilità politica, che stanno vivendo alcuni Paesi del Medioriente e africani, continua ad alimentare elevati flussi di migranti, che, attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, sbarcano sulle nostre coste meridionali e di lì si propagano sul resto del territorio nazionale. I dati di quest'anno sono del tutto eloquenti: dall'inizio dell'anno e fino a ieri sono sbarcate in Italia oltre 153 mila persone, circa il 10 per cento in più, quindi, rispetto all'analogo periodo del 2015. Ancora più significativi sono i dati dell'accoglienza, visto, sempre alla data di ieri, che risultavano presenti nei nostri centri oltre 167 mila stranieri, con un aumento di presenze di oltre il 60 per cento rispetto all'anno scorso, quando cioè non si arrivava a 100.099 e qualcosa. L'intensità e la frequenza degli sbarchi hanno indotto il Governo, fin dal 2014, a ridisegnare in profondità il sistema nazionale di accoglienza, con l'obiettivo di superare la logica emergenziale seguita in precedenza e, conseguentemente, affrontare la gestione dei flussi migratori nell'ambito di un'attività ordinaria strutturata e programmabile. Il modello adottato presenta importanti novità di metodo e di contenuto. Sotto il profilo del metodo, la nuova governance è improntata su una logica di partenariato con le regioni e il sistema degli enti locali. Ne è prova il fatto che il rinnovato sistema di accoglienza è stato approvato nella seduta della Conferenza unificata del 10 luglio 2014, come già rammentava l'interpellante, con la piena partecipazione decisionale dei vari livelli di governo del territorio, che hanno espresso la loro intesa. Le rappresentanze territoriali partecipano attivamente anche al tavolo di coordinamento nazionale presso il Ministero dell'interno e ai tavoli di coordinamento regionali presieduti dai prefetti del capoluogo di regione, in cui vengono assunte le decisioni attuative del citato Piano nazionale. Quanto ai contenuti, il sistema di accoglienza è fondato sull'equa distribuzione territoriale dei migranti, attraverso una serie di criteri e parametri oggettivi di ripartizione per quote proporzionali, prima definite a livello regionale e poi provinciale, decise nei tavoli che ho appena citato. |
PAGINA: 0004 Replica la deputata FEDERICA DIENI (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0010 FEDERICA DIENI. Presidente, non posso dirmi soddisfatta da questa risposta. Il motivo non deriva solo dal fatto che, come detto in fase di esposizione dell'interpellanza, molte cose dette già mi aspettavo largamente che venissero riproposte. Non sono neppure nuove, a dire il vero. Il motivo per cui non sono soddisfatta nasce dal fatto che avrei voluto sentire, una volta tanto, una presa di posizione politica e non una mera ricognizione di ciò che si sta facendo. Da una parte, non possiamo che condividere, come ho già detto, i principi che il Governo enuncia relativamente alla volontà di accogliere. Ma, vedete, ciò che è totalmente assente è una visione di largo respiro, un grande progetto. Si continua a vedere questo fenomeno come passeggero, ma la realtà è che non è così. Certo, non è mai stato detto dal Governo che il fenomeno è temporaneo, ma questa convinzione si legge sottotraccia. Lo si comprende dal fatto che i progetti che ci presenta sono sempre pensati per poche migliaia di persone e poi si vedrà. Le risorse rincorrono a stento l'esistente, ma non sono messe a sistema, le politiche di integrazione non hanno una visione unitaria, ma @pagina=0011@poggiano largamente solo sull'iniziativa del volontariato. Nella mia interpellanza io ponevo un interrogativo e questo interrogativo è legato ad un punto di sostenibilità del sistema. È evidente che l'Italia non può contenere un numero indefinito di richiedenti asilo e di rifugiati. C’è chi fa notare che siamo ben lontani dal numero raggiunto da altri Stati, come la Turchia, la Giordania o, senza andare troppo lontano, anche dalla stessa Germania. Eppure si tratta di modelli di accoglienza completamente diversi l'uno dall'altro e una politica di accoglienza seria si pone interrogativi sul limite di sostenibilità del sistema, considerando tutte le alternative possibili dei modelli di accoglienza. Ciò non significa che un certo numero di immigrati dovremmo fermarci dal riceverli; si tratta invece di programmare e di gestire un sistema che a regine possa garantire l'accoglienza sul lungo periodo. Vediamo in questi giorni lo sgombero di Calais in Francia e non possiamo non dirci preoccupati del rischio che questo venga a riprodursi anche in Italia, magari ai confini con la Svizzera, come sta accadendo a Como. Ma non è tollerabile neppure il modello lager, quello appunto dei centri. Noi chiediamo un'accoglienza diffusa, ma basata su una strategia condivisa con i territori, tale da renderla strutturale ed effettiva e aggiungerei controllata dallo Stato, non in mano ai privati. Io sono calabrese e ho due modelli davanti agli occhi: da una parte, c’è il CARA di Crotone, non ho tempo di parlarne diffusamente, ma mi basterà dire che questo CARA nulla invidia a quello di Mineo. Il settimanale L'Espresso, un anno fa, gli dedicava una bella inchiesta dal titolo esplicativo: «A Isola Capo Rizzuto l'accoglienza è un affare ai danni dello Stato e dei diritti umani»; in esso si parlava di numeri gonfiati, ingiusti profitti, ospiti costretti a vivere in condizioni inaccettabili, oltre ad ombre e collusioni con la mafia. D'altra parte c’è Riace, un piccolo comune calabrese, finora famoso per il nome che ha dato ai bronzi, dove gli immigrati hanno dato nuova vita a un centro abbandonato e morente, attraverso il recupero dell'artigianato tradizionale. Si tratta di un modello così convincente, non solo per la sua capacità di accoglienza, ma anche di integrazione, che il sindaco è finito tra le prime cinquanta personalità più influenti del mondo. Io non ho dubbio su quale sia appunto il sistema migliore, ma ho pesanti dubbi invece sul fatto che @pagina=0012@questo Governo prenderà nei fatti, e al di fuori delle parole, la strada giusta. Voi direte che non è così, ma nel momento in cui si parla di nominare un commissario per l'immigrazione o di spostare la cabina di regia a Palazzo Chigi, esautorando il Ministro dell'interno, tutto parla di emergenza. Ebbene, l'unico motivo per cui l'immigrazione attualmente è un'emergenza è solo perché per qualcuno conviene che sia così. Essa verrà adoperata per strappare il consenso a Bruxelles, per fare debito. Finché sarà un modo per far mangiare cooperative amiche, come quella di Buzzi, per la quale gli immigrati rendono più della droga, il sistema dei ghetti e delle requisizioni forzate rimarrà un business troppo grande per poter pensare a qualcosa di diverso. E non illudetevi: non sarà con l'ennesimo bonus che le cose cambieranno. Una politica di integrazione efficace nasce non solo dal fatto che essa sia ben strutturata, ma anche dalla percezione di una giustizia sociale nel Paese ed è anche su questo punto che il Governo pecca. È giunta notizia che a Rosarno, alcune famiglie di italiani hanno occupato gli stabili dedicati agli immigrati. Ora, nel momento in cui si creano nuove povertà nel Paese, le politiche di accoglienza sono destinate inevitabilmente a trasformarsi in guerre tra poveri che si contendono le briciole che cadono dalla tavola della politica e dal parassitismo. Sull'immigrazione si gioca la tenuta del Paese; l'unica speranza che possiamo nutrire è solo quella che tra qualche mese a gestirla ci sia gente un po’ più seria di quella che lo sta facendo attualmente. |
PAGINA: 0004 (Iniziative per rafforzare i controlli di sicurezza sulle principali arterie stradali della Puglia, anche alla luce di una rapina effettuata ai danni di un portavalori lungo la strada statale n. 379 nei pressi di Fasano (Brindisi) n. 3-02005) (Vedi RS) |
PAGINA: 0012 (Iniziative per rafforzare i controlli di sicurezza sulle principali arterie stradali della Puglia, anche alla luce di una rapina effettuata ai danni di un portavalori lungo la strada statale n. 379 nei pressi di Fasano (Brindisi) – n. 3-02005) |
PAGINA: 0004 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato per l'interno. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0012 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. L'onorevole Losacco, prendendo spunto dalla rapina ai danni di un furgone portavalori, @pagina=0013@avvenuta nel mese di febbraio scorso a Fasano, sottolinea la sistematicità con cui avvengono tali tipi di atti predatori e chiede di conoscere quali iniziative si intendono assumere per rafforzare il pattugliamento delle principali arterie pugliesi per evitare il reiterarsi di agguati dello stesso tenore. Quanto all'episodio specificamente richiamato dall'interrogazione, informo che la squadra mobile della Questura di Brindisi ha prontamente posto in essere una serie di azioni investigative utili alla cristallizzazione degli eventi, provvedendo nel giro di poco tempo al rinvenimento dei mezzi utilizzati per la rapina e al sequestro degli stessi. Le ulteriori indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Brindisi, condotte congiuntamente dal nucleo investigativo dei carabinieri e dalla squadra mobile della Questura non hanno consentito di individuare al momento gli autori dell'atto. Comunque la rapina si inquadra plausibilmente in una dimensione ultraprovinciale, essendosi concretizzata in un'azione di notevole complessità organizzativa e di scientifica esecuzione, patrimonio di bande specializzate che operano su tutto il territorio nazionale avvalendosi anche di manovalanza locale. |
PAGINA: 0004 Replica il deputato ALBERTO LOSACCO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0016 ALBERTO LOSACCO. Sì, Presidente, io ringrazio il Governo, il sottosegretario Manzione, con questo atto di sindacato ispettivo che si riferiva ad un episodio di assoluta gravità, verificatosi a inizio anno nei pressi di Fasano, un assalto a un portavalori con modalità paramilitari. Purtroppo non è la prima volta che ciò accade in Puglia, l'ho detto anche al sottosegretario e già in precedenza ho presentato altri atti di sindacato ispettivo, come nel caso dell'incredibile assalto avvenuto a Bari sulla frequentatissima tangenziale. Le modalità di azione, l'equipaggiamento, l'uso di mitra inquietano e preoccupano l'opinione pubblica e soprattutto mettono in grave pericolo gli automobilisti che si trovano in transito. Come diceva il sottosegretario e come sta avvenendo – e io mi ritengo soddisfatto della risposta –, è necessario rafforzare il pattugliamento delle principali arterie, rafforzare i dispositivi di allarme e sicurezza per quel che concerne questo tipo trasporto, perché è evidente che non ci sono remore anche in pieno giorno a porre in essere rapine con modalità a dir poco cinematografiche e che, purtroppo, rappresentano un pericolo per gli operatori degli istituti di vigilanza, per i cittadini in transito le strade. È uno straordinario sistema di approvvigionamento per criminalità e terrorismo. Credo sia opportuno, in sede di Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, valutare ogni ipotesi per ridurre i rischi legati al trasporto valori sulle arterie stradali. L'ausilio di nuove tecnologie – lo @pagina=0017@citava anche il sottosegretario – è sicuramente fondamentale per l'innalzamento degli standard di sicurezza in un segmento così delicato. Le risorse finanziarie nell'ultimo biennio sono state aumentate, da parte del Governo Renzi, dopo anni di tagli. Ed è, pertanto, necessario che quest'impegno si declini in tempi rapidi, aumentando le dotazioni di polizia stradale, soprattutto al Sud. La richiesta aggiuntiva al Governo è, poi, quella di considerare l'ordine del giorno che abbiamo approvato con l'ultima legge di stabilità, presentato dall'onorevole Sanna, che prevede aiuti al sistema dei portavalori. Dal 2013 il numero degli assalti è raddoppiato ed è evidente che, se cala la sicurezza, si garantisce – lo dicevo prima – con ogni assalto un rifornimento per la criminalità e il terrorismo. Servono aiuti al sistema, perché, di fatto, garantisce un servizio pubblico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). |
PAGINA: 0004 (Iniziative per contrastare fenomeni intimidatori a danno dei produttori di uva da tavola di Grottaglie (Taranto) n. 3-02339) (Vedi RS) |
PAGINA: 0017 (Iniziative per contrastare fenomeni intimidatori a danno dei produttori di uva da tavola di Grottaglie (Taranto) – n. 3-02339) |
PAGINA: 0004 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato per l'interno. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0017 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. L'onorevole Vico, insieme ad altri deputati, nel richiamare l'attenzione del Ministro dell'interno sugli episodi di danneggiamento che nella scorsa primavera hanno colpito vari vigneti nel territorio del comune di Grottaglie, chiedono quali iniziative il Governo intenda adottare per contrastare tale fenomeno criminale. Gli interroganti evidenziano come la vicenda abbia destato particolare allarme tra gli agricoltori e le associazioni di categoria, potendo condurre alla destabilizzazione e alla compromissione dell'attività produttiva di varie aziende del comparto vitivinicolo. Come ricordato nell'atto di sindacato ispettivo, dopo l'incontro tra il questore di Taranto e una folta rappresentanza di produttori d'uva, accompagnata dai vertici di Confagricoltura del capoluogo, avvenuto lo scorso 7 giugno presso la sede del @pagina=0018@Commissariato di pubblica sicurezza di Grottaglie, il fenomeno è stato esaminato approfonditamente dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nella seduta del 9 giugno. Nella circostanza sono state ascoltate le testimonianze dei vari esponenti delle associazioni di categoria, che hanno segnalato trentotto casi di danneggiamento di tendoni per la coltivazione dell'uva, dato questo sensibilmente diverso da quello risultante alle forze di polizia, che hanno annotato, nel periodo compreso tra il 26 aprile e il 6 giugno, la denuncia di 10 episodi di danneggiamento. |
PAGINA: 0004 Replica il deputato LUDOVICO VICO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0020 LUDOVICO VICO. Grazie, Presidente. Ringrazio il sottosegretario per il dettaglio della risposta che accompagna la interrogazione mia e degli altri colleghi. Ovviamente, colgo l'occasione, non solo formale, di dare atto al prefetto di Taranto e all'attività che egli ha messo in moto attraverso il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che è una questione non secondaria. Tuttavia, ho il dovere di riferire al sottosegretario, in questa fase della replica, che la situazione continua a presentare dei fattori di danneggiamento dei vigneti, sempre più estesi, oltre alla criminalità più antica e più ordinaria che riguarda i furti dei mezzi agricoli, i furti di rame, le azioni intimidatorie e bene fa il Governo, attraverso lei, sottosegretario, a segnalare questa differenza fra quanto dichiarato dalle associazioni nel numero delle violazioni e dei danneggiamenti, fino a luglio, e quanto pervenuto, come @pagina=0021@denuncia, presso i posti di polizia. E questo è un elemento che non va sottovalutato, richiama noi tutti al rapporto politica e cittadino, Governo, cittadini e istituzioni, in questo caso imprenditori agricoli, coltivatori diretti. Come dicevo, senza smarrirmi, dopo quei trentotto casi, a cui lei ha fatto anche riferimento, se ne sono verificati altri in agro di Palagiano, in contrada Chiatona e ancora a Grottaglie, poi a Lizzano, a Manduria, ci sono anche casi di evidenza giornalistica, come quando si è trattato del noto giornalista della RAI e, infine, a Castellaneta. Ora, noi, quando parliamo delle uve da tavola, in quella zona, nella zona occidentale, Grottaglie, Castellaneta e Ginosa, parliamo di 230.000 tonnellate l'anno di produzione di uve da tavola, pari al 25 per cento della produzione nazionale. Quando parliamo della zona orientale della provincia di Taranto, Manduria, Lizzano, parliamo del Primitivo. Con ciò, cosa voglio concludere ? Noi non siamo solo di fronte ad una serie sistematica, anche antica, di danneggiamenti, infatti, stimo, personalmente, che questi non siano più riconducibili – come secondo i report di luglio, lei ha avuto modo di riferire – solo a contenziosi tra vicinato; quando il numero dei danneggiamenti comincia a superare le cinque decine di unità nel volgere di alcuni mesi, l'attenzione che ripropongo, pur ritenendomi soddisfatto del dettaglio, è una attenzione che sento doveroso riproporre a lei, anche per immaginare percorsi diretti di ascolto delle rappresentanze del Governo con le istituzioni locali e il comitato provinciale tra gli agricoltori in quelle zone, cosa che sarebbe utile per il recupero della grande fiducia di cui il Paese ha bisogno. |
PAGINA: 0005 (Elementi e iniziative in merito al procedimento per il riconoscimento dello status di rifugiato n. 3-02573) (Vedi RS) |
PAGINA: 0021 (Elementi e iniziative in merito al procedimento per il riconoscimento dello status di rifugiato n. 3-02573) |
PAGINA: 0005 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato per l'interno. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0021 DOMENICO MANZIONE, Sottosegretario di Stato all'Interno. Grazie, Presidente. Con l'interrogazione all'ordine del @pagina=0022@giorno, l'onorevole Peluffo richiama l'attenzione del Ministro dell'interno sul funzionamento delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, chiedendo l'adozione di misure dirette a aumentarne il numero e a semplificare l'iter delle procedure di loro competenza, in modo da accorciare i tempi di attesa a beneficio, tanto dei richiedenti asilo, quanto, ovviamente, del sistema di accoglienza. Per la verità, il Governo ha dedicato una particolare attenzione alle commissioni territoriali in questione, nella consapevolezza che la loro piena efficienza è una delle condizioni ineludibili per garantire la fluidità del sistema nazionale di accoglienza. La loro attività, infatti, rappresenta il filtro indispensabile a separare gli aventi diritto alla protezione internazionale dai migranti economici, i quali, non avendo altro titolo, sono destinati a lasciare il nostro territorio. |
PAGINA: 0005 Replica il deputato VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0024 VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Grazie, Presidente. Ringrazio il Governo, il sottosegretario Manzione, anche per i tempi della risposta, perché prima ho sentito una collega che si lamentava. Devo dire che, per quanto mi riguarda, la mia interrogazione è del 13 luglio per cui, anche dal punto di vista della tempistica, voglio ringraziare il sottosegretario Manzione. Si tratta di materia particolarmente delicata: come il nostro Paese e l'Europa affrontano l'emergenza dei rifugiati, dei richiedenti asili, con i numeri che sono comunicati, anche oggi, sui giornali e che danno la dimensione di questo fenomeno. L'interrogazione riguardava e affrontava un singolo aspetto, ossia la gestione delle richieste d'asilo delle commissioni territoriali così come previste, così come incrementate e implementate, come ha ricordato il sottosegretario. Il quesito chiedeva se e con quali tempi il Governo intendeva procedere con un ulteriore potenziamento del loro numero, per poter accorciare i tempi di attesa e, quindi, diminuire il disagio innanzitutto dei richiedenti asilo delle strutture attrezzate delle comunità che ospitano queste strutture. Da questo punto @pagina=0025@di vista l'intenzione del Governo, così come è stata presentata oggi, di procedere in questa direzione mi rende soddisfatto, Presidente, rispetto alla risposta. Aggiungo ciò che era nell'ultimissima parte della risposta del sottosegretario, in cui faceva riferimento alla collaborazione con il Ministero di giustizia, perché credo che questo sia anche un aspetto oltremodo delicato, quello che riguarda la parte successiva, ossia il ricorso al tribunale poi eventualmente anche ricorso in Corte d'appello. Da questo punto di vista, forse, questa può essere anche l'occasione e lo stimolo per pensare anche, sottosegretario, ad un riordino complessivo anche della composizione delle commissioni. Forse specifiche competenze nelle commissioni, in grado di potere ricostruire le storie dei singoli richiedenti asilo, quindi non soltanto verificare da quale Paese provengono, possono essere l'occasione anche per filtrare maggiormente e per poter, quindi, diminuire la mole dei ricorsi ai tribunali. Oppure si potrebbe pensare a un meccanismo di coinvolgimento dei rappresentanti della magistratura, come mi sembra accada in altri Paesi, in maniera tale che la commissione e il giudizio della commissione non possano essere sottoposti ad ulteriore ricorso. Però credo che l'una e l'altra occasione possano rientrare nel novero delle considerazioni e delle valutazioni per rendere ulteriormente semplice, nella certezza del diritto, il percorso per potere garantire a chi fa richiesta di poter avere una risposta in tempi, che abbattano il disagio per i richiedenti asilo, per le strutture e per le comunità. |
PAGINA: 0005 (Iniziative di competenza in ordine alla gestione contabile e amministrativa della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico S. Matteo di Pavia n. 3-02250) (Vedi RS) |
PAGINA: 0025 (Iniziative di competenza in ordine alla gestione contabile e amministrativa della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico S. Matteo di Pavia n. 3-02250) |
PAGINA: 0005 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla salute. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0025 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla Salute. Grazie Presidente. Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, anche sulla base della documentazione che è stata @pagina=0026@trasmessa dalla Fondazione Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Policlinico San Matteo di Pavia al Ministero della salute che, come viene annotato anche nell'interrogazione, esercita funzioni di vigilanza sul medesimo istituto. Si fa riferimento in particolare alla documentazione contabile relativa agli anni 2014 e 2015 e, più specificamente, al bilancio di esercizio, alla relazione sulla gestione, alla nota integrativa, alla relazione sul bilancio del collegio sindacale e ai verbali che sono stati redatti dallo stesso consiglio di amministrazione. In particolare, nella relazione sulla gestione dell'esercizio 2014, veniva esposto il quadro delle criticità amministrative contabili – cito quel verbale – derivanti dal diffuso utilizzo di applicativi informatici diversi, non integrati con il sistema principale di contabilità generale. Tutto ciò ha determinato una non ordinata e talvolta incompleta gestione dei dati e delle informazioni, rilevanti per una chiara rappresentazione delle operazioni con rilevanza contabile. Gli approfondimenti hanno altresì evidenziato come le risultanze del bilancio di esercizio fossero frutto di elaborazioni extracontabili e di stime che non sempre trovavano pronto riscontro con i documenti e le registrazioni di contabilità generale. Fine della citazione. Con il verbale n. 2 il consiglio di amministrazione, nel rendere noto che la giunta regionale non aveva approvato il bilancio 2014, riportante una perdita di 46 milione 506 mila euro, in quanto non rappresentativo della situazione economica patrimoniale e finanziaria dell'ente, aveva segnalato i seguenti punti critici. Primo: assenza di un impianto di contabilità generale tale da generare scritture contabili e di bilancio di esercizio; i diversi sottosistemi, non essendo integrati, non si interfacciavano tra di loro. Secondo: mancata registrazione dei costi, la cui elevazione ha comportato uno squilibrio contabile. |
PAGINA: 0005 Replica il deputato ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO (CI) (Vedi RS). |
PAGINA: 0028 ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie Presidente, ringrazio il sottosegretario. È evidente che sono successe una serie di cose da quando è stata presentata l'interrogazione, che è di maggio di quest'anno, ed è indubbio che questa è una conferma che, quando quest'Aula lavorerà sul Regolamento, il tema del sindacato ispettivo andrà riesaminato, perché, non è colpa del Governo naturalmente perché è sempre stato così, ma il tempo intercorrente spesso supera le situazioni. Nell'interrogazione noi chiedevamo quale iniziative sarebbero state intraprese per assicurare il risanamento e la continuità, nel frattempo sappiamo che è intervenuta la delibera della regione Lombardia di cui parlava il sottosegretario ed è positivo che le somme saranno erogate solo previa certificazione @pagina=0029@dei bilanci da parte di un soggetto terzo a tutela della certezza delle informazioni disponibili anche visto il fatto che le analisi risultanti prima da un lavoro affidato a terzi a KPMG poi della Corte dei Conti descrivevano impietosamente una situazione di totale mancanza di controlli. L'unica parte sulla quale, devo dire, avrei preferito avere qualche informazione in più è quella che riguarda la programmazione; è notizia di questi giorni che l'ospedale ha approvato, il consiglio d'amministrazione della Fondazione, ha approvato le nuove linee guida organizzative sull'attività dell'ospedale, del Policlinico, ed è particolare il fatto che le abbia approvate con il voto contrario dei rappresentanti del comune e della provincia. Non è un fatto incoraggiante perché se il nuovo corso dell'ospedale, soprattutto la sua organizzazione interna, che è fondamentale per lo sviluppo, ovviamente, e per la tutela dell'ospedale stesso vengono approvati nella propria autonomia dal consiglio d'amministrazione ma contro la volontà e le posizioni delle autorità locali diciamo che non si parte bene sulla base della coesione locale per una struttura che rappresenta circa il 60 per cento, secondo certi studi, del PIL della città. Per cui quello che posso dire è che l'auspicio è che il Governo continui a monitorare la sua situazione magari anche se al di fuori delle proprie strette competenze normative si faccia promotore di una maggiore collaborazione e coesione a livello locale. |
PAGINA: 0005 (Iniziative di competenza per prevenire e contrastare il gioco d'azzardo patologico n. 3-02399) (Vedi RS) |
PAGINA: 0029 (Iniziative di competenza per prevenire e contrastare il gioco d'azzardo patologico n. 3-02399) |
PAGINA: 0005 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla salute. (Vedi RS) Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0029 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla Salute. Si risponde all'interrogazione in esame rappresentando innanzitutto che le questioni attinenti alla crescente diffusione del gioco d'azzardo nella cittadinanza, in particolare tra coloro che sono in età scolare e alla rilevanza anche a livello internazionale del gioco nella rete web, canale di accesso potenzialmente legato ad un momento delle problematicità @pagina=0030@dello stesso problema del gioco d'azzardo nonché al ruolo degli smartphone, quali canali di accesso. Queste questioni sono state prese in esame nel corso di tre riunioni apposite dell'Osservatorio che è stato da non molto tempo istituito per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, che si è insediato proprio il 13 aprile di quest'anno. Tuttavia è opportuno segnalare che i risultati di diversi studi epidemiologici sul tema sono spesso molto discordanti alla luce dell'attuale assenza di un flusso purtroppo sia nazionale specifico e sia di criteri certificati per la definizione del caso. Allo scopo di superare questa carenza il Ministero della salute ha provveduto all'attivazione delle procedure necessarie per consentire la raccolta dei dati relativi alla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico trattata proprio nei servizi pubblici attraverso l'attivazione del sistema informativo nazionale dipendenze, il SIND, che ha una copertura di oltre il 90 per cento dei servizi dall'anno 2012 in poi. In sede di Osservatorio sul gioco d'azzardo patologico sono state comunque analizzate le metodologie e i risultati degli studi di popolazione disponibili in tema di gioco d'azzardo e in particolare sono stati utilizzati i risultati dei seguenti progetti: il progetto il IPSAD, italian population survey, che è stato governato anche da una valutazione dell'Istat che utilizza le metodologie dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze e anche l'ESPAD, europaen school survey, che è un progetto europeo nato nel 1195 riguardante 39 Paesi europei con l'obiettivo generale di raccogliere tutti i dati comparabili sulle dipendenze della popolazione scolastica e includendo una sezione specifica sul gioco d'azzardo. |
PAGINA: 0005 Replica la deputata PAOLA BINETTI (AP) (Vedi RS). |
PAGINA: 0031 PAOLA BINETTI. Mi sembra che il Governo, nella persona del sottosegretario Di Filippo, ha cercato di dare una risposta molto articolata nella fase della raccolta dati su cui si sta muovendo attualmente l'Osservatorio che è uno dei punti qualificanti non soltanto del disegno di legge su cui stiamo @pagina=0032@tuttora lavorando nella Commissione affari sociali ma anche soprattutto di quello che era previsto dalla legge di stabilità di due anni, concretamente del 2014. La raccolta dati è fondamentale perché è soltanto su dati ben conosciuti che si possono prendere delle decisioni. Però proprio in nome di una raccolta dati che si possa realizzare anche in tempo reale io vorrei leggere all'Aula qui riunita, e in modo particolare al sottosegretario, un messaggio ricevuto attraverso la posta elettronica di Better Lottomatica. Faccio presente che Lottomatica non è l'ultimo arrivato nell'ambito diciamo come dire delle grandi, delle big, dei signori dell'azzardo. Lottomatica in una data molto precisa, che è il 21 di ottobre, venerdì 21 di ottobre, mando un messaggio di questo tipo: «Milan-Juve, il big match della settimana, scoppi su Better, le quote più vantaggiose per te subito un bonus di benvenuto, per te subito, alla prima di carità, 10 euro di bonus più 10 euro di bonus casino, in più ricevi 5 euro a settimana per l'intera durata del campionato di serie A». Questa è la notizia, come si capisce, di venerdì scorso. Ora è vero che si raccolgono dati, attraverso studi, attraverso indagini, scientificamente fondate, ma è anche vero che la percezione di cose di questo genere che accadono; a va sans dire non è che l'ho ricevuto solo io questo messaggio, penso che ci sia una mailing list enorme alla quale avranno attinto per invogliare le persone a giocare. Noi abbiamo in qualche modo superato non del tutto, e ritornerò tra un minuto su questo, la fase, cosiddetta, delle macchinette, cioè la dimensione meccanica del gioco per quella per cui io tocco, compio dei gesti per cui schiaccio dei tasti, guardo uno schermo, ascolto delle musiche, quindi c’è un coinvolgimento fisico sensoriale a tutto campo, siamo passati a un'offerta che invece si muove attraverso l’online in una dimensione totalmente virtuale in cui paradossalmente i soldi non ce li metto nemmeno io, cioè mi danno soldi perché io giochi a soldi. È evidente che è una situazione talmente paradossale, che è anche molto difficile che i giovani si sottraggano alla suggestione di scommettere su quella che potrebbe essere la loro partita preferita, in questo caso si ipotizza che la partita preferita sia Juve-Milan e non per esempio Roma e qualunque altra cosa che sarebbe anche meglio. Ma si fa un investimento, per cui faccio leva sulla dimensione sportiva, peraltro tenendo @pagina=0033@conto che, da pochissimo, mister Tavecchio ha accettato che gli azzurri scendano in campo con la pubblicità del gioco e del gioco d'azzardo. Tutti questi sono fatti culturali grossi, per cui anche l'eleganza e raffinatezza dei lavori e dei dati forniti dal sottosegretario possono avere il valore di un apprezzamento per la specificità di ciò che dicono, ma anche lasciano il dubbio che appartengano a una fase che è già superata, che già stiamo oltre. Stiamo oltre, perché il tempo reale e le scommesse procedono talmente velocemente, in un contesto che non chiede soldi ma li mette, per cui non si capisce se questo non sia, per esempio, un gigantesco modo di riciclo dei soldi. Ora, per noi è fondamentale che passi la legge che dice «no» alla pubblicità in tutti i modi possibili e immaginabili, che dica «sì» alla formazione e quindi alla consapevolezza di quello che comporta il gioco e, successivamente, che poi predisponga pure, come conviene al Ministero della salute, i contesti più adeguati in cui coloro che sono incappati nelle maglie di una dipendenza grave da gioco d'azzardo possano essere curati, stante il fatto che è lo stesso Stato a rappresentare un fattore di rischio, attraverso l'Agenzia dei monopoli. Grazie. |
PAGINA: 0005 (Iniziative volte al ripristino della viabilità sulla strada statale n. 1 Aurelia, nel tratto di arenzano, in provincia di Genova n. 3-02574) (Vedi RS) |
PAGINA: 0033 (Iniziative volte al ripristino della viabilità sulla strada statale n. 1 Aurelia, nel tratto di Arenzano, in provincia di Genova – n. 3-02574) |
PAGINA: 0005 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato per la salute (Vedi RS). Risponde all'interrogazione. |
PAGINA: 0033 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla Salute. Grazie, Presidente. Lo scorso 19 marzo una frana di vaste proporzioni si è staccata dal versante a monte della strada statale numero 1 Aurelia, in corrispondenza del chilometro 547+700, nel territorio del comune di Arenzano, invadendo con materiale detritico un ampio tratto della stessa carreggiata. La società ANAS riferisce di avere prontamente chiuso il transito veicolare su quella strada e, individuati i proprietari dei terreni dai quali era originato lo smottamento, ha poi provveduto @pagina=0034@a sanzionarli in base a quanto disposto dall'articolo 31 del codice della strada, notificando loro gli atti di diffida per la messa in sicurezza e il consolidamento dei terreni sovrastanti l'arteria stradale. Il giorno stesso in cui si è verificato il distacco detritico, anche il comune di Arenzano ha emesso, da parte sua, un'ordinanza con la quale obbligava i proprietari a provvedere alla stabilizzazione degli stessi terreni. Il successivo 22 marzo 2016 l'autorità giudiziaria ha posto sotto sequestro l'area interessata dall'evento; il sequestro cautelativo delle aree è stato verbalizzato dal Corpo forestale dello Stato il 24 marzo e notificato all'ANAS il 30 dello stesso mese. Da parte del MIT, al fine di garantire la continuità dei collegamenti e la transitabilità dell'area interessata dalla completa chiusura al traffico della S.S. Aurelia, in comune di Arenzano, con nota del 23 marzo 2016 si è provveduto ad autorizzare la società Autostrade per l'Italia ad applicare l'agevolazione tariffaria alle autovetture di classe A dei residenti pendolari nei comuni interessati per la tratta Arenzano-Genova Voltri, con decorrenza dalle ore mezzanotte del 24 marzo, fino al ripristino delle normali condizioni di percorribilità della stessa strada. In particolare, per tale categoria di transiti, è stato previsto un rimborso del 70 per cento dell'importo, previa presentazione alla società concessionaria di blocchi di scontrini di pagamento corredati da un'autocertificazione relativa al luogo di residenza e ai motivi dello stesso pendolarismo. Il rimborso verrà effettuato tramite l'erogazione, per ogni 20 scontrini, di 14 buoni pedaggio, tutti ovviamente gratis, per la medesima tratta di percorrenza. |
PAGINA: 0006 Replica il deputato LORENZO BASSO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0035 LORENZO BASSO. Grazie, Presidente. Sono certamente soddisfatto e ringrazio il sottosegretario De Filippo per la risposta e il Governo per l'interessamento e le azioni intraprese. Voglio anche ringraziare in questa sede il Ministro Delrio per essersi direttamente interessato e per aver voluto @pagina=0036@informarsi personalmente, chiamando il sindaco di Arenzano per valutare la situazione. Devo però rimarcare come, nonostante il proficuo interessamento del Governo, siano stati necessari oltre 5 mesi per la riapertura di una sola corsia a senso alternato e come, per il ripristino completo e il ritorno alla normalità, auspicando che vengano rispettati i tempi che prima sono stati ricordati dal sottosegretario, saranno comunque stati necessari oltre nove mesi. In questo lungo periodo di tempo l'economia della cittadina di Arenzano, che è legata in maniera prevalente al flusso turistico dei mesi estivi, ha subìto un danno così importante da comportare il fallimento di alcune delle piccole realtà familiari e ha, inoltre, colpito indistintamente tutti gli operatori del settore, con un calo degli incassi che il comune di Arenzano ha valutato intorno a un 30 per cento in meno di fatturato rispetto agli anni precedenti, in una stagione invece di crescita del turismo. Sono quindi a chiedere d'intraprendere soluzioni di sollievo alla comunità di Arenzano, per i danni materiali che ha subito e che dovrà, purtroppo, ancora subire prima del totale ripristino della normalità. Questi mesi di attesa di azioni da parte delle varie istituzioni interessate hanno creato, infatti, un clima di autentica sfiducia nell'organizzazione dello Stato ed hanno alimentato un sentimento che porta solo a confusione e rabbia e che necessitano, quindi, una risposta forte e concreta da parte dello Stato. Mi preme inoltre sottolineare che la situazione venutasi a creare con la frana ha comportato, per tutti i cittadini liguri, un enorme disagio sulle percorrenze da e per Arenzano in direzione Genova, obbligando tutti a utilizzare l'autostrada a pedaggio A10 come unico collegamento carrabile, strada appunto a pagamento e con una modalità di rimborso parziale, prima ricordata, abbastanza complessa, che ha aggiunto disagio al disagio e che ha indotto gran parte degli utilizzatori a non chiedere rimborsi. A noi risulta che solo il 10 per cento circa lo ha chiesto ed ottenuto. Dai dati forniti sui flussi autostradali, l'interruzione dell'Aurelia ha portato ad oltre 4 mila percorrenze al giorno in più, rispetto all'anno precedente, della tratta Arenzano-Genova Voltri e viceversa. Queste 4 mila percorrenze sono oltre 120 mila percorrenza al mese, che, moltiplicate per i mesi di chiusura sulla statale 1, sono oltre 500 mila percorrenze. Invitiamo quindi, insieme agli @pagina=0037@altri colleghi che hanno sottoscritto questa interrogazione, il Governo ad attivarsi ancora, come già fatto, presso Autostrade, affinché anche loro possano prevedere ulteriori possibilità di rimborso, ovviamente a fronte di opportuna documentazione, a favore di quei cittadini che siano stati costretti a farsi carico quotidianamente del pedaggio, sia per questioni lavorative sia familiari. |
PAGINA: 0006 (Iniziative per la messa in sicurezza della strada statale n. 407 Basentana – nn. 3-02064, 3-02575 e 3-02576) (Vedi RS) |
PAGINA: 0037 (Iniziative per la messa in sicurezza della strada statale n. 407 Basentana – nn. 3-02064, 3-02575, 3-02576) |
PAGINA: 0006 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla salute (Vedi RS). Risponde alle interrogazioni. |
PAGINA: 0037 VITO DE FILIPPO, Sottosegretario di Stato alla Salute. Grazie, Presidente. L'itinerario basentano che comprende il raccordo autostradale n. 5 Sicignano-Potenza e la SS n. 407 Basentana è oggetto di particolare attenzione da parte della società ANAS. In effetti la SS n. 407 presenta notevoli problematiche di carattere strutturale sulle opere d'arte, nonché criticità connesse al dissesto idrogeologico del bacino del fiume Basento. Pertanto ANAS ha pianificato una serie di interventi per la manutenzione straordinaria con priorità agli interventi di riparazione locale dei viadotti e con interventi di protezione del corpo stradale e delle fondazioni dei ponti dai fenomeni connessi alla richiamata problematicità di dissesto idrogeologico, nota anche con eventi purtroppo molto negativi, le cui criticità sono oggetto di continue interlocuzioni con gli uffici regionali e con gli enti territorialmente competenti. L'ANAS condivide quindi la necessità di attivare un tavolo di confronto con le strutture regionali competenti alla programmazione e all'attuazione degli interventi di manutenzione delle aste fluviali e delle opere relative al dissesto idrogeologico di area vasta. Questa condivisione, strutturata da tempo, vede ANAS e regioni seduti esattamente allo stesso tavolo per queste attività. A questo proposito e come da corrispondenza intercorsa @pagina=0038@tra la Presidenza dell'ANAS e il presidente della regione Basilicata, nel luglio 2014, l'Amministrazione regionale ha approvato la proposta di intesa generale quadro sulle infrastrutture, che prevede, relativamente al corridoio Salerno-Potenza-Bari, con l'estensione alla direttrice Basentana, un investimento di 300 milioni di euro, risorse che oggi non sono ancora disponibili.
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PAGINA: 0006 Replicano i deputati COSIMO LATRONICO (Misto-CR) (Vedi RS) e GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0038 COSIMO LATRONICO. Signor Presidente grazie e grazie, sottosegretario, per la risposta che lei, a nome del Governo e del Ministero delle infrastrutture, ci dà su un tema ricorrente, infatti le interrogazioni che lei ha trattato sono due, una presentata il 1o marzo del 2016 e l'altra ad ottobre. Una strada @pagina=0039@centrale per il sistema trasportistico del Mezzogiorno, non solo della Basilicata, perché connette Salerno, il Tirreno e Sicignano con lo Ionio e Taranto e incrocia tutta la Basilicata. Senza questa strada che, ahinoi, vive condizioni di precarietà, la comunicazione viaria, che è l'unica modalità con cui si può arrivare in Basilicata, avendo treni quasi inesistenti e non avendo aerei, finisce per essere una criticità reale. PAGINA: 0041 GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Grazie, Presidente. Io esprimo soddisfazione rispetto alle cose dette dal sottosegretario, anche se, in particolare, indicherò anche alcune raccomandazioni che faccio al sottosegretario, che pur non essendo del ramo però è di quel territorio e conosce bene quelle aree, e al sottosegretario mi permetto di dire che parliamo di un'arteria – come è stato detto dal collega – importantissima, non soltanto per la Basilicata, ma per il Mezzogiorno perché collega Taranto con Salerno, ma poi da Ferrandina c’è questo collegamento con Matera e quindi è un'arteria molto significativa per quella realtà perché nella Val Basento è presente quest'area ancora industriale che resiste rispetto alle difficoltà economiche che vive il Paese e che vive quella realtà industriale. Però c’è anche un'area agricola e nel contempo prospettive serie di sviluppo del turismo. Matera – è stato detto – ha questa possibilità di sviluppare un turismo culturale; già è stata una città ampiamente visitata, i numeri sono significativi di cittadini che, pur nelle difficoltà di collegamento, raggiungono queste realtà. Al sottosegretario segnalo che c’è la necessità di continuare lungo la strada degli interventi d'emergenza, perché là siamo all'emergenza. Ci sono addirittura le aree di emergenza, le piazzette per l'emergenza, che sono delle discariche a cielo aperto; ci sono problemi relativi al manto stradale, problemi che si aggravano durante il periodo invernale con le piogge. Ma, a seguito degli incidenti stradali che si sono realizzati all'altezza di Grassano, ma anche in altre aree, credo che si imponga – lo diceva il sottosegretario – anche un intervento per realizzare uno spartitraffico ed evitare che quella strada diventi una super strada e basta, deve avere le caratteristiche autostradali. Mi permetto, quindi, di aggiungere che, rispetto all'emergenza, c’è anche un problema di prospettiva. Io su questo tema sono intervenuto più @pagina=0042@volte, ho presentato oltre quattro interrogazioni, insieme a colleghi sensibili a queste tematiche, abbiamo anche una risoluzione in Commissione, perché si possano affrontare seriamente, da parte del Governo, queste problematiche legate alle infrastrutture, ai collegamenti in quell'area. Come è stato accennato dal sottosegretario, c’è un patto per il Sud che ha visto l'impegno del Governo, mi auguro che le altre istituzioni possano essere in sintonia e su quell'area si possa fare un ragionamento strutturale, un rafforzamento del territorio e, quindi, intervenire per presidiare dal punto di vista delle difficoltà idrogeologiche, ma nel contempo anche una serie di interventi che permettano veramente di avere una rete viaria all'altezza di quella comunità, che aspira ad avere ancora un ruolo significativo dal punto di vista economico. |
PAGINA: 0007 La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 15. |
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PAGINA: 0007 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (Vedi RS) |
PAGINA: 0043 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO |
PAGINA: 0007 Missioni. (Vedi RS) |
PAGINA: 0043 Missioni. |
PAGINA: 0007 PRESIDENTE (Vedi RS). Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono centodiciotto. |
PAGINA: 0043 PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Ferrara, Lorenzo Guerini, Speranza, Tofalo e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
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PAGINA: 0007 La seduta, sospesa alle 15, è ripresa alle 15,25. |
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PAGINA: 0007 Inversione dell'ordine del giorno. (Vedi RS) |
PAGINA: 0043 Inversione dell'ordine del giorno. |
PAGINA: 0007 CINZIA MARIA FONTANA (PD) (Vedi RS). Chiede che l'Assemblea proceda immediatamente alla trattazione del punto n. 4 dell'ordine del giorno.
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PAGINA: 0043 CINZIA MARIA FONTANA. Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori per chiedere l'inversione dell'ordine del giorno. Propongo di anticipare il punto n. 4 dell'ordine del giorno della seduta di oggi – cioè il seguito della discussione @pagina=0044@della proposta di legge Lombardi, concernente il trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento – e di anticiparlo, affrontandone l'esame subito.
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PAGINA: 0007 Sull'ordine dei lavori. (Vedi RS) |
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PAGINA: 0007 Interviene sull'ordine dei lavori il deputato IGNAZIO LA RUSSA (FdI-AN) (Vedi RS). |
PAGINA: 0044 IGNAZIO LA RUSSA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori. |
PAGINA: 0008 Rinvio in Commissione della proposta di legge: Lombardi ed altri: Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 126 concernenti il trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento (A.C. 2354). (Vedi RS) |
PAGINA: 0045 Seguito della discussione della proposta di legge: Lombardi ed altri: Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, concernenti il trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento (A.C. 2354) (ore 15,30). |
PAGINA: 0008 LORENZO DELLAI (DeS-CD) (Vedi RS). Chiede il rinvio in Commissione del provvedimento in esame. |
PAGINA: 0045 LORENZO DELLAI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori. |
PAGINA: 0008 PRESIDENTE (Vedi RS). Constata l'assenza del rappresentante del Governo sospende brevemente la seduta. |
PAGINA: 0047 PRESIDENTE. Per favore, collega La Russa... Sono costretto a sospendere la seduta per cinque minuti. Sospendo la seduta, riprenderà alle ore 15,36. |
PAGINA: 0008 La seduta, sospesa alle 15,31, è ripresa alle 15,36. |
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PAGINA: 0008 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che sulla richiesta di rinvio in Commissione darà la parola ad un oratore per gruppo. |
PAGINA: 0047 PRESIDENTE. Il collega Dellai stava completando il suo intervento sull'ordine dei lavori, per richiedere un rinvio in Commissione.
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PAGINA: 0008 Intervengono i deputati ROBERTA LOMBARDI (M5S) (Vedi RS), ARTURO SCOTTO (SI-SEL) (Vedi RS), GIORGIA MELONI (FdI) (Vedi RS), ROBERTO OCCHIUTO (FI-PdL) (Vedi RS). |
PAGINA: 0048 ROBERTA LOMBARDI. Grazie, Presidente. Adesso capiamo fino in fondo l'osceno giochetto a cui abbiamo assistito anche in Comitato dei nove poco fa, dove la maggioranza ha votato per non votare, ovvero per non dare dei pareri sugli emendamenti presentati da chi ha lavorato effettivamente sul provvedimento, ma per arrivare in questo stato di impasse e mandare il sottopanza della maggioranza e del Governo a fare il lavoro sporco al posto del PD (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).@pagina=0049@
PAGINA: 0050 ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, noi voteremo contro la proposta di rinvio avanzata dal collega Dellai; pensiamo che sia maturo il tempo per una discussione seria e approfondita sulla questione delle indennità dei parlamentari. Pensiamo che non si possa rinviare una discussione soltanto perché questa rischia di inquinare il percorso referendario. PAGINA: 0051 GIORGIA MELONI. Presidente, anche il gruppo di Fratelli d'Italia voterà contro la proposta di rinvio del provvedimento dei colleghi del MoVimento 5 Stelle, per una ragione di metodo e per una di merito. La ragione di metodo è che questa tecnica che la maggioranza utilizza sempre di far finta di discutere i provvedimenti dell'opposizione, ma, poi, di fatto, non portarli mai a definitiva discussione in Aula, perché vengono puntualmente rispediti in Commissione, è una roba che deve finire. Le opposizioni hanno diritto di discutere una quota del 20 per cento dei provvedimenti che arrivano in quest'Aula e che alla maggioranza piacciano oppure no, a noi non interessa, quando in Commissione fanno il loro iter e arrivano in Aula devono essere discussi. Se noi puntualmente li rinviamo indietro in Commissione, con gli escamotage che si conoscono, otteniamo di discutere solamente i provvedimenti della maggioranza. Lo dico perché è quello che è accaduto con la proposta della sottoscritta sul taglio delle pensioni d'oro, perché è quello che è accaduto con la proposta dei colleghi della Lega sulla legittima difesa; non sempre abbiamo trovato la stessa solidarietà, lo voglio dire, come nel caso delle pensioni d'oro dai colleghi del MoVimento 5 Stelle, ma crediamo che le regole siano regole e quindi vogliamo discutere questo provvedimento.@pagina=0052@
PAGINA: 0052 ROBERTO OCCHIUTO. Grazie, Presidente. Il gruppo di Forza Italia non si è sottratto alla discussione su questo tema. Ieri negli interventi in discussione generale è intervenuto il @pagina=0053@presidente del gruppo, l'onorevole Brunetta, e si è fatto carico di rappresentare all'Aula e per il tramite dell'Aula ai cittadini italiani quella che è la proposta di Forza Italia su questo tema, una proposta che serve a indicare ai cittadini che è giusto che chi si impegna in politica non lo faccia per ricavarne un guadagno, ma è altrettanto giusto che chi si impegna a servire le istituzioni non ne procuri un danno da questo servizio. Per questo, ricordando quello che è disposto all'articolo 51 della Costituzione, quando si dice che un parlamentare ha diritto a conservare il proprio posto di lavoro, la nostra proposta va nella direzione di consentire a chi sceglie l'impegno politico e a chi sceglie di candidarsi per rappresentare gli italiani in Parlamento di conservare il reddito pregresso. Certo, con un tetto che può essere quello dei dirigenti pubblici, o anche minore, come può essere quello della indennità attuale dei parlamentari, ma è una proposta questa molto più liberale, una proposta che riteniamo più seria, meno demagogica, che dà la possibilità al Parlamento di essere il luogo dove si raccolgono le eccellenze del Paese, quelle eccellenze che probabilmente hanno avuto modo di avere, perché sono delle eccellenze, un reddito che non deve essere di ostacolo al servizio nelle istituzioni. È una proposta che farebbe ottenere molti più risparmi al Paese perché i risparmi che produrrebbero sarebbero sensibilmente superiori a quelli contenuti nella proposta che oggi discutiamo. E questa proposta l'abbiamo declinata in alcuni emendamenti che sono presenti, che abbiamo consegnato all'Assemblea e che sono contenuti nel fascicolo d'Aula. Certo, per intervenire sull'ordine dei lavori, così come deve essere, anche noi avremmo preferito una discussione più approfondita in Commissione, che è il luogo dove le diverse proposte – altri ne hanno rappresentato di differenti – possono trovare lo spazio per essere approfondite e per essere esaminate, senza la tentazione di far diventare questo tema uno spot o un'occasione per delegittimare le istituzioni, come spesso si fa quando si discute di questo argomento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente). |
PAGINA: 0008 Interviene per un richiamo al Regolamento la deputata GIULIA GRILLO (M5S) (Vedi RS). |
PAGINA: 0054 GIULIA GRILLO. Per un richiamo al Regolamento, Presidente. |
PAGINA: 0008 Interviene, quindi, il deputato ETTORE ROSATO (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0055 ETTORE ROSATO. Grazie, Presidente. Spetta a me dire perché «sì» al rinvio in Commissione. Noi abbiamo provato a fare un lavoro comune in Commissione, ci abbiamo provato sul serio, abbiamo portato le nostre proposte, abbiamo chiesto, abbiamo proposto che i parlamentari italiani abbiano lo stesso trattamento dei colleghi europei: meno soldi e più servizi, abbiamo provato a ragionare con il MoVimento 5 Stelle, lo abbiamo fatto con la volontà di arrivare fino in fondo, ma no, a loro non interessava venire in Aula per una legge che mettesse a posto, mettesse ordine e tagliasse i costi, no, a loro interessava in Aula pervenire con una proposta che ci dicesse semplicemente che lo stipendio dei parlamentari (Commenti di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0008 Interviene per un richiamo al Regolamento il deputato FRANCESCO D'UVA (M5S) (Vedi RS), cui rende precisazioni il Presidente. |
PAGINA: 0058 FRANCESCO D'UVA. Uno, Presidente, l'articolo 39. |
PAGINA: 0008 Interviene, infine, il deputato GIULIO CESARE SOTTANELLI (SCCI-MAIE) (Vedi RS). |
PAGINA: 0059 GIULIO CESARE SOTTANELLI. Grazie, Presidente. Noi, come gruppo di Scelta Civica, siamo favorevoli al rinvio proposto dal collega Dellai, perché riteniamo che questa proposta sia demagogica e populistica in un momento particolare, e pensiamo che, invece, il problema vada affrontato nella sua interezza in maniera molto seria, perché ci sono colleghi parlamentari che, per svolgere il proprio mandato, rimettono tanti soldi, perché hanno lasciato professioni, hanno lasciate aziende, e non come tanti altri colleghi, Presidente, che si sono ritrovati qui, in Parlamento, come primo lavoro, a diventare parlamentari. Noi riteniamo che fare il parlamentare debba essere un servizio, un servizio che si rende alla nazione, e non un'opportunità per cambiare status. |
PAGINA: 0008 PRESIDENTE (Vedi RS). Richiama all'ordine la deputata Ruocco. |
PAGINA: 0060 PRESIDENTE. Colleghi, fate esprimere il nostro collega ! |
PAGINA: 0009 Sui lavori dell'Assemblea. (Vedi RS) |
PAGINA: 0060 Sui lavori dell'Assemblea (ore 16,02). |
PAGINA: 0009 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che la V Commissione non ha ancora espresso il parere sul testo e sugli emendamenti presentati alla proposta di legge n. 1658-A, recante disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati. Avverte pertanto che il seguito dell'esame della suddetta proposta di legge sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di mercoledì 26 ottobre. |
PAGINA: 0060 PRESIDENTE. Dovremmo ora passare al seguito della discussione della proposta di legge: Zampa ed altri: Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati (A.C. 1658-A).@pagina=0061@
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PAGINA: 0009 Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Realacci ed altri; Abrignani; Realacci ed altri: Disposizioni concernenti il marchio italiano di qualità ecologica dei prodotti cosmetici (A.C. 106-2812-3852-A). (Vedi RS) |
PAGINA: 0061 Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Realacci ed altri; Abrignani; Realacci ed altri: Disposizioni concernenti il marchio italiano di qualità ecologica dei prodotti cosmetici (A.C. 106-2812-3852-A) (ore 16,03). |
PAGINA: 0009 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che nella seduta del 24 ottobre si è svolta la discussione sulle linee generali. |
PAGINA: 0061 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge nn. 106-2812-3852-A: Disposizioni concernenti il marchio italiano di qualità ecologica dei prodotti cosmetici.
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PAGINA: 0009 |
PAGINA: 0061 (Esame degli articoli – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0009 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri. Avverte altresì che le Commissioni hanno presentato gli emendamenti 3.100, 3.101 e 3.102.@pagina=0010@
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PAGINA: 0061 PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del testo unificato delle proposte di legge e degli emendamenti presentati.
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PAGINA: 0010 ERMETE REALACCI (PD) (Vedi RS), Presidente dell'VIII Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta. |
PAGINA: 0062 ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Grazie, Presidente. Abbiamo un problema di riformulazione rispetto a un emendamento che, a nostro avviso, non comportava oneri a carico dello Stato. I colleghi della Commissione bilancio chiedono una formulazione più precisa; quindi, per questo motivo tecnico, chiederei una sospensione di mezz'ora. Chiedo la convocazione del Comitato dei nove nella sala del Governo, affianco, in maniera tale che subito dopo la Commissione bilancio possa dare il parere. |
PAGINA: 0010 La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,40. |
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PAGINA: 0010 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che le Commissioni hanno presentato il subemendamento 0.5.50.1. |
PAGINA: 0062 PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, sospendo per trenta minuti la seduta, che riprenderà alle ore 16,35. |
PAGINA: 0010 (Esame dell'articolo 1) (Vedi RS) |
PAGINA: 0062 (Esame dell'articolo 1 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0010 LARA RICCIATTI (SI-SEL) (Vedi RS). Ritira l'articolo premissivo 01.050 Zaratti, di cui è cofirmataria, e preannunzia il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dal suo gruppo ad eccezione dell'emendamento 7.50 Ferrara. |
PAGINA: 0063 LARA RICCIATTI. Grazie, signor Presidente. Intervengo per ritirare l'emendamento 01.050 e, per ottimizzare i tempi e per favorire la velocità della discussione, anche per annunciare che il mio gruppo parlamentare ritira tutti gli emendamenti presentati, ad eccezione dell'emendamento 7.50 a prima firma Ferrara. |
PAGINA: 0010 (Esame dell'articolo 2) (Vedi RS) |
PAGINA: 0064 (Esame dell'articolo 2 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0010 MARA MUCCI (Misto) (Vedi RS), Relatrice per la X Commissione. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0064 MARA MUCCI, Relatrice per la X Commissione. Le Commissioni esprimono parere favorevole sull'emendamento 2.50 Castiello purché sia riformulato come segue: «Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: “qualità ecologica” aggiungere le seguenti: “dei prodotti cosmetici”». Le Commissioni esprimono parere favorevole sull'emendamento 2.51 Moretto, purché sia riformulato come segue: «Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: “qualità ecologica” aggiungere le seguenti: “al fine di promuovere prodotti cosmetici dermocompatibili, con comprovata efficacia funzionale e con minore impatto sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita. Il marchio offre ai cittadini informazioni accurate, non ingannevoli e scientificamente fondate, ed è”». |
PAGINA: 0011 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0065 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Il parere del Governo è conforme al parere del relatore. |
PAGINA: 0011 Interviene la deputata MARA MUCCI (Misto) (Vedi RS). |
PAGINA: 0066 MARA MUCCI. Signor Presidente, solo per segnalare che l'emendamento 2.56 era segnalato per noi, poi non so se è arrivata la modifica agli uffici. |
PAGINA: 0011 (Esame dell'articolo 3) (Vedi RS) |
PAGINA: 0067 (Esame dell'articolo 3 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0011 MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), Relatrice per l'VIII Commissione. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0067 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Signor Presidente, per correttezza formale, l'emendamento segnalato in precedenza dal collega Prodani era il numero 3.56, che viene pertanto desegnalato e viene segnalato invece l'emendamento precedente. |
PAGINA: 0011 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0069 SILVIA VELO, Sottosegretario di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, parere conforme. |
PAGINA: 0012 I deputati MIRKO BUSTO (M5S) (Vedi RS), WALTER RIZZETTO (FdI-AN) (Vedi RS), PAOLO BERNINI (M5S) (Vedi RS), DAVIDE TRIPIEDI (M5S) (Vedi RS) e la relatrice per l'VIII Commissione MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), intervengono sull'emendamento 3.52 Busto, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0070 MIRKO BUSTO. Signor Presidente, questo emendamento chiede una cosa semplice, che sia rilevata in un sistema di certificazione, perché riguarda i prodotti cosmetici che ha nella parola ecologico il concetto di sostenibilità ambientale, che sia rilevata l'assenza dei prodotti a base di olio di palma. Ora, perché questo emendamento ? Occorre ricordare che già nel 2007 l'UNEP ha decretato che la coltivazione dell'olio di palma è la principale causa di distruzione delle foreste pluviali di Malesia e Indonesia dobbiamo ricordarci che il nostro pianeta ha visto dagli anni Settanta ad oggi una riduzione drammatica della copertura forestale soprattutto della zona tropicale ed equatoriale con una successiva perdita di biodiversità che è stimata attorno al 50 per cento. Che cosa vuol dire ? Vuol dire che noi abbiamo perso circa la metà delle specie vegetali e animali presenti sul pianeta terra dagli anni Settanta ad oggi. Oggi abbiamo questo ultimo baluardo della biodiversità planetaria che si trova nelle fasce tropicali, nelle foreste tropicali che rimangono ancora intatte. Una di queste aree è quella utilizzata per la coltivazione della palma da olio. Ora attualmente questi Paesi (Malesia e Indonesia, lo ricordo) @pagina=0071@stanno utilizzando una grandissima percentuale delle loro terre coltivabili per la produzione di olio di palma e, quindi, di palma da olio per l'esportazione con la conseguente distruzione della foresta perché, per fare spazio alle piantagioni di olio di palma, la foresta viene tagliata ed eventualmente viene venduto anche il legname pregiato, viene bruciata e viene impiantata una nuova coltivazione, spesso anche in aree con suoli tropicali caratterizzati da una fortissima ed elevatissima concentrazione di carbonio organico, quindi aree che hanno grandissime emissioni di gas serra correlate, le cosiddette torbiere. Ora la distruzione è stata stimata con dei numeri mostruosi: parliamo di 300 ettari – campi di calcio quindi – all'ora per lasciare spazio alle piantagioni. I danni sono incalcolabili da diversi punti di vista. Parliamo di biodiversità: si tratta di 1.500 specie di uccelli a rischio di estinzione; l'estinzione delle tigri di Sumatra, rinoceronti di Giava, elefanti orango. Capisco che siano temi che possono sembrare lontani dalla nostra percezione della vita immediata, della vita di quotidiana di noi cittadini, però d'altra parte l'altro aspetto è molto più vicino alla nostra sensibilità immediata, se volete: il cambiamento climatico. Dovete capire che questo fenomeno è talmente elevato che gli incendi che si susseguono anno dopo anno per fare spazio alle piantagioni creano un quantitativo di emissione di milioni di tonnellate di gas serra tale per cui un Paese in via di sviluppo come l'Indonesia è balzato tra i primi posti al mondo per emissione di gas serra e, di recente, ha superato persino gli Stati Uniti per alcuni giorni – voi capite: Stati Uniti, Cina – ed è stato terzo l'anno scorso ed ha superato anche gli Stati Uniti di recente. Abbiamo un sistema che emette tonnellate, milioni di tonnellate di gas serra e contribuisce in maniera preoccupante a questo effetto serra di cui anche noi andremo a discutere a Marrakech per ridurre le emissioni. Quindi oggi è sempre più fondamentale riconoscere tutte le fonti di emissioni dirette, quindi l'energia e i combustibili che bruciamo, ma anche indirette che sono quelle che si trovano nei prodotti che noi utilizziamo. Quindi l'olio di palma: che cosa ci fa un grasso tropicale che ha impatti ambientali così elevati in un sistema di certificazione che si definisce ecologico ? La stessa ratio che avete applicato inserendo il concetto delle microplastiche va @pagina=0072@utilizzata nel proibire l'ingresso di questo prodotto, di questo grasso tropicale nel prodotto cosmetico. Se vogliamo parlare di rispetto ecologico dell'ecosistema di questo pianeta dobbiamo assolutamente bandirlo. Quindi il parere contrario, secondo me, è in completo disaccordo con la finalità stessa del provvedimento. Quindi ripensateci (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! PAGINA: 0072 WALTER RIZZETTO. Presidente, intervengo solo per sottoscrivere l'emendamento. PAGINA: 0072 PAOLO BERNINI. Le scimmie sono in costante rischio di estinzione a causa dalla deforestazione per l'olio di palma e della scomparsa del loro habitat. Le foto di un orango del Borneo malnutrito e in pericolo hanno fatto il giro del web e sono diventate virali nella speranza che servano per ricordare a tutti quanto sia importante la protezione degli animali. Come può un prodotto cosmetico che contiene olio di palma ottenere il marchio di qualità ecologica quando questo ingrediente è causa della distruzione degli habitat di specie in pericolo critico di estinzione ? Se votate contro questo emendamento siete complici dell'estinzione di questi animali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). PAGINA: 0072 DAVIDE TRIPIEDI. Chiedo di sottoscrivere l'emendamento Busto 3.52. PAGINA: 0073 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Presidente, come ho detto prima, l'emendamento è stato oggetto di ampia discussione. Vorrei semplicemente sottolineare che l'articolo 3 definisce i parametri entro i quali il provvedimento si muove e dentro i quali il Ministero dovrà successivamente emanare il regolamento. Quindi, all'interno di questi parametri, che si sommano ai requisiti definiti dalla normativa comunitaria, in particolare il riferimento è al regolamento CE n. 1223/2009 e alla decisione n. 893 del 2014, proprio l'emendamento delle Commissioni, che aggiunge una semplice «e» a cui seguono i parametri di dermocompatibilità e i parametri ambientali, punta proprio a dare la possibilità al Comitato e al Ministero nella scrittura del regolamento di inserire anche questi criteri. Non abbiamo voluto inserire nel testo unificato un elenco chiuso di sostanze piuttosto che di materie prime proprio per questa ragione. Quindi invito ulteriormente il collega Busto a presentare un ordine del giorno per indirizzare il lavoro del Ministero in sede di produzione del regolamento. |
PAGINA: 0012 Il deputato MIRKO BUSTO (M5S) (Vedi RS) e la relatrice per l'VIII Commissione MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), intervengono sull'emendamento 3.50 Busto, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0074 MIRKO BUSTO. Questo emendamento chiede di rimuovere da questo sistema di certificazione un altro prodotto, un disinfettante che si chiama «triclosan» che è stato introdotto negli anni Settanta e viene utilizzato quotidianamente in molti detergenti intimi e dentifrici usati da diverse marche di uso e consumo molto frequenti anche in Italia. La FDA, Food and Drug Administration statunitense, che si occupa di autorizzare i farmaci e i prodotti chimici utilizzati anche nella cosmetica, ha recentemente vietato la circolazione di diciannove principi attivi di uso cosmetico, tra cui appunto l'antibatterico triclosan, a fronte della dubbia utilità e dei forti sospetti dell'impatto negativo sulla salute dei consumatori. Questa decisione ha coinvolto 2.100 prodotti che dovranno essere riformulati. Quali sono le proprietà essenzialmente di questo prodotto ? È indicato da molti studi in letteratura scientifica come un interferente endocrino e associato allo sviluppo di antibiotico-resistenza e, a fronte di un uso prolungato e continuo, può andare ad alterare la normale flora batterica cutanea favorendo la crescita di batteri potenzialmente nocivi e resistenti ai farmaci. Si bioaccumula nel grasso umano e comporta un'esposizione permanente che potrebbe andare ad alterare le funzioni ormonali riproduttive, muscolari e cardiache e favorire il rischio di allergie, asma ed eczemi soprattutto nei bambini. Quindi abbiamo fatto anche in quest'ambito un emendamento specifico perché crediamo che questo prodotto, che è stato recentemente bandito negli Stati Uniti, possa essere facilmente escluso, quanto meno immediatamente, in un sistema di certificazione ecologico che parla anche di dermocompatibilità. PAGINA: 0074 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Grazie, Presidente. Vorrei far presente al collega Busto, @pagina=0075@che ha effettuato una descrizione molto approfondita dell'effetto di questo componente, che questo componente è ricompreso all'articolo 3, comma 1, lettera f), dove, appunto, si è posta, all'interno della proposta di legge e all'interno dei criteri e dei parametri da rispettare, la definizione di sostanze bioaccumulabili e disturbatori endocrini. Questa categoria ricomprende perfettamente la descrizione puntuale che ha effettuato su un prodotto specifico il collega Busto e, come ben sappiamo, le sostanze che diventano nel corso del tempo vietate seguono anche l'andamento della ricerca scientifica.
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PAGINA: 0012 I deputati MIRKO BUSTO (M5S) (Vedi RS) e PIERO LONGO (FI-PdL) (Vedi RS) intervengono sull'emendamento 3.51 Busto, che la Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. |
PAGINA: 0075 MIRKO BUSTO. Presidente, in realtà questo emendamento è stato poi ricompreso in un emendamento successivo. Però, colgo l'occasione per discutere di due aspetti: il primo aspetto è che questo è un caso che dimostra che la logica... PAGINA: 0077 PIERO LONGO. Grazie, signor Presidente. Forse mi sono distratto, ma io ho il testo dell'emendamento 3.51 di cui stiamo trattando e le chiedo la cortesia di confermare che il testo in votazione è: «assenza di microplastiche, particelle plastiche di misura uguale o inferiore a cinque millimetri». |
PAGINA: 0013 (Esame dell'articolo 4) (Vedi RS) |
PAGINA: 0081 (Esame dell'articolo 4 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0013 MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS), Relatrice per l'VIII Commissione. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0081 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Emendamento Stella Bianchi 4.51, parere contrario. Vorrei, Presidente, in questa sede dare anche una valutazione sul parere contrario all'emendamento Ricciatti 4.50 come all'emendamento Stella Bianchi 4.51: di fatto è un parere contrario nella forma, perché questi contenuti e l'obbligatorietà dei test... |
PAGINA: 0013 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare (Vedi RS). Concorda. |
PAGINA: 0082 SILVIA VELO, Sottosegretario di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello della relatrice. |
PAGINA: 0013 La deputata PATRIZIA TERZONI (M5S) (Vedi RS) interviene sull'articolo aggiuntivo 4.01 Terzoni, annunciandone il ritiro. |
PAGINA: 0082 PATRIZIA TERZONI. Presidente, vorrei spiegare molto velocemente questo emendamento, rivolgendomi non solo alle donne, ma anche agli uomini presenti all'interno di questa di quest'Aula, perché ormai non è più luogo comune che i cosmetici vengono utilizzati solo dal genere femminile.
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PAGINA: 0013 (Esame dell'articolo 5) (Vedi RS) |
PAGINA: 0084 (Esame dell'articolo 5 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0013 MARA MUCCI (Misto) (Vedi RS). Relatrice per la X Commissione. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0084 MARA MUCCI, Relatrice per la X Commissione. Parto dal subemendamento, giusto, Presidente ? |
PAGINA: 0013 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare. (Vedi RS)Concorda. |
PAGINA: 0086 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Conforme. |
PAGINA: 0013 (Esame dell'articolo 6) (Vedi RS) |
PAGINA: 0087 (Esame dell'articolo 6 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0013 MARA MUCCI (Misto) (Vedi RS). Relatrice per la X Commissione. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0087 MARA MUCCI, Relatrice per la X Commissione. Il parere è contrario, Presidente. |
PAGINA: 0014 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare. (Vedi RS)Concorda. |
PAGINA: 0087 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Contrario. |
PAGINA: 0014 (Esame dell'articolo 7) (Vedi RS) |
PAGINA: 0087 (Esame dell'articolo 7 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0014 MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS). Relatrice per l'VIII Commissione. Esprime il parere sulle proposte emendative presentate. |
PAGINA: 0088 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Parere favorevole con la seguente riformulazione: al comma 3, aggiungere, in fine, le parole: «da emanare entro sessanta giorni dall'adozione del regolamento di cui all'articolo 3, comma 1». |
PAGINA: 0014 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare. (Vedi RS)Concorda. |
PAGINA: 0088 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Parere conforme a quello espresso dalla relatrice. |
PAGINA: 0014 (Esame dell'articolo 8) (Vedi RS) |
PAGINA: 0088 (Esame dell'articolo 8 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0014 MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS). Relatrice per l'VIII Commissione. Esprime il parere sull'articolo aggiuntivo 8.050 Realacci. |
PAGINA: 0089 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Presidente, sull'articolo aggiuntivo 8.050 Realacci, il parere è favorevole con riformulazione; il testo riformulato è in distribuzione, quindi mi permetto di descriverne brevemente i contenuti senza leggerlo interamente. |
PAGINA: 0014 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare. (Vedi RS) Concorda. |
PAGINA: 0091 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare.
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PAGINA: 0014 I deputati ERMETE REALACCI (PD) (Vedi RS) e MIRKO BUSTO (M5S) (Vedi RS) intervengono sull'articolo aggiuntivo 8.050 Realacci, che la Camera, con votazione nominale elettronica, approva nel testo riformulato. |
PAGINA: 0093 MIRKO BUSTO. In effetti, dal 2017 al 2020 si può discutere; insomma non è tanto la data, un poco più in là un po’ in qua. Però vorrei riflettere sulla ratio. Sull'olio di palma si è detto che manca la possibilità di bandirlo perché c’è un organo interno, che viene definito nella proposta di legge, che valuterà se l'impatto ambientale è tale per cui può essere escluso. In questo caso, invece, viene escluso a priori, anche al di fuori dell'ambito della proposta. Io sposo completamente la logica, però vorrei far notare che, da un punto di vista tecnico, le due cose sono esattamente le stesse. L'olio di palma è un problema di sistema produttivo che crea, dall'altra parte del mondo, un impatto ambientale, diretto e indiretto, difficilmente calcolabile e, quindi, difficilmente valutabile, perché sta dall'altra parte del mondo e perché manca la possibilità di valutare qual è l'impatto se si vanno a disturbare suoli tropicali magari molto ricchi di torba, come dicevo prima, che danno adito a emissioni elevatissime. Allo stesso modo, i microgranuli hanno, in realtà, un piccolissimo impatto ambientale se guardiamo il piccolo granello di polietilene, ma hanno un grande impatto ambientale se consideriamo nell'intero, con una valutazione sistemica, il loro impatto ambientale dentro i cicli naturali e all'interno della catena trofica, la catena dei nutrienti, la catena alimentare. In entrambi i casi, la valutazione d'impatto ambientale è molto complessa e, quindi, è per questo che, sia per i microgranuli che per l'olio di palma, è importante non inserirli all'interno di una valutazione successiva, ma dare una indicazione chiara all'industria. Quindi, in questo caso voterò a favore di questo emendamento, ma mi dispiace che lo stesso trattamento non sia stato lasciato per l'emendamento sull'olio di palma (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). |
PAGINA: 0015 (Esame dell'articolo 9) (Vedi RS) |
PAGINA: 0094 (Esame dell'articolo 9 – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0015 (Esame degli ordini del giorno) (Vedi RS) |
PAGINA: 0094 (Esame degli ordini del giorno – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0015 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare. (Vedi RS) Esprime il parere sugli ordini del giorno presentati. |
PAGINA: 0094 SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato all'Ambiente e alla tutela del territorio e del mare. Grazie, Presidente. Sull'ordine del giorno n. 9⁄106–2812–3852–A⁄1 Segoni il parere è favorevole con riformulazione: «a definire,» – si toglie «più nel dettaglio», quindi – «anche in successivi interventi normativi, i tempi del procedimento di assegnazione del marchio italiano di certificazione di ecologica». Infatti, i 120 giorni richiesti nell'ordine del giorno sono già contenuti nell'emendamento @pagina=0095@4.52 che è stato approvato. Sull'ordine del giorno n. 9⁄106–2812–3852–A⁄2 Matarrelli il parere è favorevole con riformulazione: «impegna il Governo a prevedere, nel regolamento di cui all'articolo 3, comma 1, che siano meglio specificati» eccetera eccetera. |
PAGINA: 0015 (Dichiarazioni di voto finale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0096 (Dichiarazioni di voto finale – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0015 Intervengono per dichiarazione di voto finale i deputati ORESTE PASTORELLI (Misto-PSI-PLI) (Vedi RS), MAURIZIO BARADELLO (DeS-CD) (Vedi RS), ADRIANA GALGANO (CI) (Vedi RS), MARIA VALENTINA VEZZALI (SCCI-MAIE) (Vedi RS), GIUSEPPINA CASTIELLO (LNA) (Vedi RS), RAFFAELE CALABRÒ (NCD-UDC) (Vedi RS), SERENA PELLEGRINO (SI-SEL) (Vedi RS), LORENA MILANATO (FI-PdL) (Vedi RS), ANDREA VALLASCAS (M5S) (Vedi RS), ENRICO BORGHI (PD) (Vedi RS), nonché la relatrice MARIA CHIARA GADDA (PD) (Vedi RS) per esprimere alcuni ringraziamenti. |
PAGINA: 0097 ORESTE PASTORELLI. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, istituendo il marchio italiano di qualità ecologica per i prodotti cosmetici andremo a sviluppare uno dei temi alla base di questa legislatura: la formazione di consumatori responsabili e sensibili ai temi della eco-sostenibilità. In questo caso, l'utilità principale del nuovo marchio è di informare il consumatore non solo sulle caratteristiche dei prodotti cosmetici che sta per acquistare, ma sul carattere ecologico dei processi produttivi che vi sono a monte. Non solo: il riconoscimento di una produzione a basso impatto ambientale andrà a diretto vantaggio delle stesse imprese produttrici, che sino ad oggi, invece, hanno dovuto competere con soggetti disonesti, che immettono nel mercato prodotti realizzati con processi altamente inquinanti, senza che questa circostanza possa influenzare la scelta del consumatore.
PAGINA: 0097 MAURIZIO BARADELLO. Grazie, Presidente. I passaggi effettuati nelle Commissioni evidenziano come questa proposta di legge vada a colmare un vulnus normativo esistente nel @pagina=0098@campo della sicurezza dei prodotti cosmetici, sia da un punto di vista della salute delle persone che della tutela dell'ambiente. Potrebbe sembrare un intervento settoriale, ma proprio il tema ambientale e le dimensioni economiche del fenomeno ne fanno proprio un intervento molto importante.
PAGINA: 0101 ADRIANA GALGANO. Grazie, Presidente. Il provvedimento, che disciplina la concessione del marchio di qualità ecologica @pagina=0102@per i prodotti cosmetici, è importante. Il settore della cosmetica infatti è un settore trainante della nostra economia, è un settore che fattura 10 miliardi di euro e che è in crescita. Il testo unificato consente di creare un ulteriore elemento di differenziazione e di distinzione per questo settore e ciò aumenterà la sua competitività. Oltre a questo importante obiettivo ne conseguiamo due ancora più importanti perché tuteliamo la salute del consumatore, inserendo nel concetto di ecocompatibilità la dermocompatibilità ed è molto importante perché alla fine la tutela della salute del consumatore è fondamentale quando parliamo di prodotti e, in più, tuteliamo la sostenibilità dell'ambiente perché una delle nostre preoccupazioni deve essere certamente consegnare alle generazioni future un ambiente dove è bello vivere. Abbiamo una raccomandazione da chiedere ai Ministeri competenti che avranno il compito di stilare l'elenco dei parametri in base ai quali sarà possibile ottenere questo marchio: nello stilare il regolamento tengano conto di criteri di efficienza e di semplicità perché i regolamenti sono importanti ma è altrettanto importante che le aziende li possano seguire senza gli impazzimenti che in realtà contraddistinguono purtroppo, a causa di legislazioni troppo spesso farraginose, l'esperienza di chi lavora in azienda. Detto questo, per tutti i motivi che ho elencato, siamo veramente contenti di esprimere sul provvedimento che raggiunge obiettivi importanti il nostro voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Civici e Innovatori). PAGINA: 0102 MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie, Presidente. Governo, colleghi, il provvedimento che stiamo approvando è coerente con la necessità di rendere i prodotti di uso quotidiano privi di sostanze tossiche per la salute, ma risponde anche all'esigenza di renderli il più possibile a basso impatto ambientale, prodotti cioè con materiale ad alta biodegradabilità e non inquinanti. Per ottenere, pertanto, il marchio italiano di qualità ecologica le aziende devono produrre prodotti dermocompatibili, precisare la quantità di sostanze tossiche pericolose per l'ambiente e per la salute oltre a quelle cancerogene in essi contenute. Devono dichiarare anche se @pagina=0103@contengono disturbatori endocrini o sostanze vietate e specificare l'incidenza ecologica dei loro imballaggi. La tracciabilità degli imballaggi, che non devono contenere cadmio o mercurio, si rende necessaria se vogliamo favorire il corretto smaltimento ed incrementare le percentuali di riciclo nel nostro Paese. Un passaggio importante di questo provvedimento è che gli accertamenti vengono eseguiti da laboratori indipendenti e non dai produttori, a tutta garanzia dei consumatori e della correttezza delle informazioni contenute sugli imballaggi.
PAGINA: 0103 GIUSEPPINA CASTIELLO. Grazie, Presidente. Anche il nostro gruppo voterà a favore di questo provvedimento legislativo, in quanto all'interno sono contenuti due principi fondamentali, che poi sono da sempre i cavalli di battaglia del nostro movimento, vale a dire la difesa e la tutela dell'ambiente ma, soprattutto, la difesa della salute del consumatore @pagina=0104@e, dunque, del cittadino. Il nostro gruppo quindi, come dicevo, ha sempre fatto una battaglia rispetto a quelle che sono le problematiche che riguardano lo sviluppo con quello che è il rispetto dell'ambiente e questa proposta di legge va proprio ad inserirsi in questo concetto della sostenibilità ambientale, ormai consolidato attraverso l'istituzione di un marchio italiano di qualità ecologica dei prodotti cosmetici. Tale marchio dà la possibilità ai produttori di qualificare i propri prodotti sulla base del rispetto di una serie di parametri, quelli ecologici, che garantiscono un impatto ambientale dell'intero ciclo di vita del prodotto fino alla media dei prodotti in commercio. Si tratta di una certificazione volontaria di cui potranno avvalersi soprattutto i produttori che intendono distinguere le proprie merci nel mercato globale, a garanzia della qualità ecologica del prodotto e della corretta informazione dei consumatori.
PAGINA: 0106 RAFFAELE CALABRÒ. Grazie, Presidente. Il provvedimento che stiamo approvando si inquadra in una lunga serie di azioni che il Governo ha adottato o sta adottando in materia di protezione ambientale: dalla legge sui reati ambientali fino alle numerosissime norme a tutela dell'agricoltura. Sono provvedimenti che testimoniano l'impegno che questo Governo sta ponendo a salvaguardia del nostro territorio.
PAGINA: 0108 SERENA PELLEGRINO. Presidente, onorevoli colleghi, sottosegretaria Velo, le informazioni ed i messaggi veicolati attraverso il packaging non sempre ci garantiscono la qualità del prodotto che andiamo ad acquistare, ed è così che molte volte anche il consumatore accorto e responsabile si trova in grossa difficoltà. Nel settore dei cosmetici, poi, anche se è obbligatorio esporre la composizione chimica del prodotto, a meno che non si sia grandi esperti della chimica l'etichetta rimane sempre molto difficile da decifrare.
PAGINA: 0111 LORENA MILANATO. Grazie, Presidente. Colleghi, il provvedimento che siamo in procinto di approvare è un provvedimento che fa fare al Paese un ulteriore passo avanti sulla strada della tutela del consumatore, intesa come tutela immediata della salute, ma anche del diritto ad essere informato.@pagina=0112@
PAGINA: 0113 ANDREA VALLASCAS. Grazie, Presidente, con questa proposta di legge si istituisce un marchio italiano di qualità ecologica dei cosmetici, dove si prescrive che ogni prodotto abbia un dossier ecologico in cui sia specificata la composizione e la quantità di sostanze non biodegradabili o che possono avere impatto su acqua e ambiente, e tipo di imballaggio, al fine di tutelare il consumatore e salvaguardare l'ambiente.
PAGINA: 0115 ENRICO BORGHI. Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, da pochi giorni abbiamo ratificato in quest'Aula il disegno di legge di ratifica, per l'appunto, del Trattato Internazionale contenente le implicazioni sottoscritte dal nostro Governo insieme con tantissimi altri Governi del mondo, sottoscritte a Parigi nella cosiddetta COP21 dello scorso anno e tra pochi giorni l'Italia si ritroverà nella COP22 di Marrakech, da un lato presentando il lavoro fatto, nella sua strategia interna, per l'adattamento climatico e dall'altro per contribuire a proseguire lungo questo impegnativo versante sul @pagina=0116@quale siamo incamminati, un versante che deve recepire l'allarme che ancora in questi giorni le Nazioni Unite hanno lanciato, circa la presenza di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre, in concentrazioni mai raggiunte nella storia dell'umanità.
PAGINA: 0118 MARIA CHIARA GADDA, Relatrice per la VIII Commissione. Presidente, desidero ringraziare gli uffici, che hanno svolto un lavoro molto serio e approfondito, e, in particolare, mi consenta di ringraziare la collega Mucci, che ha condiviso questo lavoro in Commissione, e i colleghi commissari delle Commissioni VII e X di tutti i gruppi parlamentari. |
PAGINA: 0015 (Coordinamento formale) (Vedi RS) |
PAGINA: 0119 (Coordinamento formale – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0015 (Votazione finale ed approvazione) (Vedi RS) |
PAGINA: 0119 (Votazione finale ed approvazione – A.C. 106-2812-3852-A) |
PAGINA: 0016 Seguito della discussione delle mozioni Nicchi ed altri n. 1-01395, Grillo ed altri n. 1-01398, Binetti ed altri n. 1-01399, Rondini ed altri n. 1-01400, Brignone ed altri n. 1-01402 e Palese ed altri n. 1-01403 sulla salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale e sulle politiche in materia di salute. (Vedi RS) |
PAGINA: 0119 Seguito della discussione delle mozioni Nicchi ed altri n. 1-01395, Grillo ed altri n. 1-01398, Binetti ed altri n. 1-01399, Rondini ed altri n. 1-01400, Brignone ed altri n. 1-01402 e Palese ed altri n. 1-01403 sulla salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale e sulle politiche in materia di salute (ore 18,45). |
PAGINA: 0016 PRESIDENTE (Vedi RS). Ricorda che nella seduta del 24 ottobre si è svolta la discussione sulle linee generali.
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PAGINA: 0119 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione delle mozioni Nicchi ed altri n. 1–01395, Grillo ed @pagina=0120@altri n. 1–01398, Binetti ed altri n. 1–01399, Rondini ed altri n. 1–01400, Brignone ed altri n. 1–01402 e Palese ed altri n. 1–01403 sulla salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale e sulle politiche in materia di salute (Vedi l'allegato A – Mozioni).
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PAGINA: 0016 (Intervento e parere del Governo) (Vedi RS) |
PAGINA: 0120 (Intervento e parere del Governo) |
PAGINA: 0016 (Dichiarazioni di voto) (Vedi RS) |
PAGINA: 0123 (Dichiarazioni di voto) |
PAGINA: 0016 Intervengono per dichiarazione di voto i deputati GIOVANNI MONCHIERO (CI) (Vedi RS), MARCO RONDINI (LNA) (Vedi RS), RAFFAELE CALABRÒ (AP) (Vedi RS), BEATRICE BRIGNONE (Misto-AL-P) (Vedi RS), MARISA NICCHI (SI-SEL) (Vedi RS), WALTER RIZZETTO (FdI-AN) (Vedi RS), PAOLO RUSSO (FI-PdL) (Vedi RS), DALILA NESCI (M5S) (Vedi RS), DONATA LENZI (PD) (Vedi RS). |
PAGINA: 0123 GIOVANNI MONCHIERO. Presidente, colleghi, il nostro gruppo non ha sottoscritto nessuna mozione e non ne ha presentata una, perché ritiene che, sinceramente, questo strumento di intervento del Parlamento, già abbastanza privo di contenuti e di sostanza, in un caso come questo sia davvero fuori luogo. Io me lo chiedo spesso e approfitto delle dichiarazioni di voto per porre una questione di logica formale. Mi chiedo come sia possibile che il Governo esprima parere negativo sulle premesse per poi esprimere parere favorevole sugli impegni, come se la mozione possa essere un atto del tutto slegato nella sua logica e nella sua presentazione. Io non credo che abbia logica alcuna presentare una mozione di ventiquattro pagine, che si conclude con trentacinque inviti al Governo a fare cose che tutti sappiamo benissimo che nessuno farà. Per questa ragione, noi non abbiamo aderito a nessuna @pagina=0124@delle mozioni presentate, pur condividendo, naturalmente, in gran parte quella della collega Lenzi. Abbiamo fatto questa scelta per porre un problema a quest'Aula e per ricondurre tutti ad una maggiore precisione e razionalità. In nome della razionalità e di null'altro, io penso che l'unico problema serio che riguarda la sanità che il Parlamento debba affrontare nei prossimi giorni è chiarire bene la situazione del finanziamento degli interventi previsti per l'introduzione di nuovi farmaci nel nostro sistema sanitario. Naturalmente il nostro gruppo condivide ed esprime soddisfazione per la scelta del Governo di mantenere il finanziamento nelle quote annunciate nel DEF. I 113 miliardi di euro, comprensivi anche dei nuovi LEA ci sembrano una cifra che consenta la sostenibilità del servizio. Ma la problematica dei nuovi farmaci deve essere assunta e sostenuta con chiarezza. Se vogliamo nuovi farmaci, bisognerà pensare ad un finanziamento specifico.
PAGINA: 0124 MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. Accogliamo il parere del Governo rispetto alla nostra mozione. Ci auguriamo, però, che, dando il Governo un parere positivo, gli impegni messi in calce alla nostra mozione non rimangano semplicemente una dichiarazione di intenti alla quale poi non segue nulla, un nulla di fatto e, in particolare, lo ripeto per ricordarlo anche ai colleghi che sono in Aula, noi chiedevamo l'impegno del Governo ad assumere iniziative per provvedere al reintegro del Fondo sanitario nazionale al fine di un ritorno alla dotazione del 2013 e garantire il diritto alla salute dei cittadini costituzionalmente previsto; ad assumere poi – secondo impegno – ad assumere iniziative per definire un programma di risparmi non lineare attraverso l'introduzione finalmente dei costi standard nel comparto sanitario prevedendo che i @pagina=0125@risparmi derivanti dai medesimi costi standard per l'esercizio delle funzioni regionali sanitarie debbano essere mantenuti all'interno del comparto regioni per lo sviluppo degli investimenti e della competitività ed, infine, un impegno importante su quella che viene definito «la migrazione sanitaria». Quindi, nonostante il Governo ci sottoponga un parere con il quale in sostanza vincola questo impegno alla valutazione della possibilità di realizzarlo, noi riteniamo che questo sia un punto qualificante e un punto importante perché riteniamo che la migrazione sanitaria che va a gravare sui bilanci di regioni come virtuose come ad esempio la Lombardia, il Veneto o l'Emilia Romagna e la Toscana, deve essere garantito per quelle regioni un rimborso che a tutt'oggi pare non sia stato ancora completamente evaso. Quindi concludo dicendo che accogliamo la proposta del Governo e che valuteremo la decisione di voto invece sulle altre mozioni. PAGINA: 0125 RAFFAELE CALABRÒ. Grazie, Presidente. La sanità oggi in quest'Aula torna da protagonista nel dibattito parlamentare e di questo io personalmente sono molto lieto anche perché credo che abbiamo delle sfide avanti che dobbiamo affrontare e che non ammettono silenzi, ritardi, tentennamenti come l'aumento dell'età della popolazione, la cronicizzazione delle patologie, l'avvento delle nuove tecnologie e dei nuovi farmaci e soprattutto il grande tema della salvaguardia della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Una sfida che dobbiamo vincere per mantenere quella visione universalistica della sanità e della salute che rende il nostro sistema sanitario tra i migliori al mondo. Il nostro obiettivo deve essere sempre quello della sostenibilità di un sistema capace di intercettare i mutamenti epidemiologici, le novità scientifiche e ciò comporta la capacità e l'impegno di tutti a ridurre gli sprechi affinché si possano riallocare risorse verso innovazione e servizi più efficienti. Ormai abbiamo linee-guida chiare per la salvaguardia del sistema sanitario: riorganizzazione rete ospedaliera, potenziamento medicina territoriale, centralizzazione acquisti sono soltanto alcune delle direttrici da seguire per salvare il soldato Sistema sanitario nazionale. Da anni siamo @pagina=0126@riusciti finalmente ad aggiornare i LEA: mancavano all'appello da dieci anni e c’è una crescente consapevolezza della necessità di dichiarare guerra all'inappropriatezza. Non sottovalutiamo quindi i grandi passi in avanti compiuti al sistema sanitario sulla via dell'efficientamento. Non possiamo dimenticare che è un decennio fa il Paese alle prese con ricorrenti disavanzi sanitari, con una spesa sanitaria incontrollata, un'assistenza eccessivamente ospedalocentrica e che tutti questi rappresentavano fattori di rischio per la tenuta del servizio sanitario che andavano necessariamente debellati. E senz'altro la normativa dei piani di rientro, nata come misura emergenziale, ha consentito di far quadrare i bilanci: una maggiore responsabilizzazione degli attori coinvolti a vario titolo nella governance sanitaria, l'adozione di nuove e più efficienti modalità di assistenza sanitaria meno onerosa e potenzialmente più rispondente ai nuovi bisogni sanitari. Ma oggi chiunque mastichi sanità sente parlare di standard, di efficienza, di razionalizzazione dell'offerta, di riorganizzazione e ammodernamento del sistema obiettivi che governatori e direttori generali delle aziende sanitarie stanno tentando di perseguire non senza difficoltà e non senza fatica. Credo che, grazie all'impegno al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che ogni giorno combatte una battaglia per mettere al riparo le risorse destinate al Fondo sanitario nazionale si iniziando a considerare la sanità non come un costo ma come un investimento necessario per migliorare lo stato di salute del Paese. Guardate che questo è un vero cambiamento culturale. D'altronde abbiamo dinanzi alle sfide che non ammettono tentennamenti e definanziamenti. PAGINA: 0128 BEATRICE BRIGNONE. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, vorrei partire da alcuni numeri. Per il 2025 il fabbisogno di finanziamento pubblico per la sanità è stimato in 200 miliardi di euro; 34 miliardi e mezzo è la spesa sanitaria coperta dai cittadini di tasca propria; 6 miliardi è la cifra che la corruzione sottrae ogni anno alla sanità pubblica aggiungendo sprechi e inefficienze si arriva a 23 miliardi di euro. Undici milioni sono i cittadini che non accedono alle prestazioni sanitarie e non si curano perché non se lo possono permettere. Per molte prestazioni ci sono liste di attesa che vanno dei cento agli oltre 500 giorni ma, se paghi, nella stessa struttura con lo stesso medico c’è posto anche domani privatamente. Nei reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali pubblici il 70 per cento dei medici è obiettore con punte del 90 per cento non garantendo di fatto la corretta applicazione di una legge dello Stato e il diritto di salute delle pazienti. Potrei andare avanti ma i pochi minuti a disposizione non me lo permettono. L'articolo 32 della Costituzione pone a carico dello Stato la responsabilità di garantire la salute di ogni cittadino ma troppo spesso e sempre con maggior frequenza lo Stato viene meno a tale responsabilità, non garantendo di fatto il fondamentale diritto alla salute. Crediamo che la professione medica, come ogni altra professione, comporti delle scelte e scegliere di lavorare nella sanità pubblica comporti anche farsi garante della piena applicazione della legge dello Stato. Siamo convinti che l'esercizio della professione in intra moenia ne sia d'ostacolo, che favorisca corruzione, disuguaglianze e allungamento delle liste d'attesa: peccato aver dato parere negativo all'impegno che avevamo proposto. Occorre inoltre intervenire sul blocco del turnover @pagina=0129@per i risvolti negativi in campo organizzativo e per le conseguenze professionali sulla salute del lavoratore e quella dei pazienti. Dobbiamo mantenere e implementare i servizi territoriali, investire e monitorare su prevenzione, gestione delle cronicità e appropriatezza delle cure, raccogliere con urgenza il grido di allarme dell'Autorità nazionale anticorruzione che parla di sanità «terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni risma» ed è necessario di intervenire per garantire alle categorie più vulnerabili il diritto alla cura partendo dall'abolire la quota fissa del ticket e intervenire sugli indicatori di redditi ai fini delle esenzioni. Non è accettabile che milioni di cittadini non si curino perché non se lo possono permettere, arrivando a dover scegliere tra curarsi o mangiare. Così come non possiamo più girarci dall'altra parte di fronte a una legge, la n. 194 del 1978, puntualmente disattesa a scapito della salute e, purtroppo, a volte anche della vita di tante e troppe donne. La presenza di medici obiettori non può essere d'ostacolo all'applicazione di una legge dello Stato. Mesi fa abbiamo presentato una proposta di legge, a mia prima firma, affinché venga garantita in ogni ospedale la presenza di almeno il 50 per cento di medici non obiettori, proposta che purtroppo giace tra silenzi e fertility day. Ma insistiamo affinché venga discussa, come insistiamo che si investa sul rilancio e sul potenziamento dei consultori come luoghi di sostegno alla donna, ascolto, prevenzione, assistenza all'interruzione di gravidanza, alla contraccezione e alla maternità consapevole.
PAGINA: 0130 MARISA NICCHI. Grazie, Presidente. Sono stupita nell'aver sentito, da parte dell'onorevole Monchiero, che sia inutile che il Parlamento discuta di politiche sanitarie. Si può discutere, possiamo differenziarci, ma che si metta in discussione il valore di una discussione parlamentare sul diritto alla salute devo dire che mi stupisce e mi colpisce, proprio all'indomani delle parole che il Presidente della Repubblica ha detto – parole di pietra – in occasione della giornata per la ricerca contro il cancro. Le voglio citare: Mattarella ha parlato del principio di eguaglianza costituzionale per l'accesso ai progressi della scienza e della medicina; ha parlato di speranza di vita dignitosa come bene comune; ha riaffermato il diritto alla salute come diritto universale e ha richiamato il ruolo delle istituzioni – di noi, delle nostre istituzioni – a monitorare il mercato dei nuovi farmaci e delle nuove terapie, mercato, come scrive lui, influenzato da imprese transnazionali che vanno sollecitate a condividere la responsabilità della comunità internazionale per la salute, superando la contrapposizione tra diritti di proprietà intellettuale e diritti umani. Sono parole importanti, alla luce del fatto che, per esempio, nel nostro Paese per i malati di epatite C siamo di fronte invece – e credo che questo sia un tema importante per il nostro Parlamento – al razionamento di cure efficaci per pure ragioni di costi. L'epatite C è un'emergenza sanitaria che ben motiverebbe la possibilità dello Stato di giungere alla licenza obbligatoria per costringere il possessore di un brevetto ad uso pubblico, in modo da poter garantire il farmaco a chi oggi ne è escluso.@pagina=0131@
PAGINA: 0134 WALTER RIZZETTO. Presidente, cercherò di essere piuttosto breve. La nostra è una mozione che spero entri nel merito di quanto abbiamo letto, di quanto abbiamo fatto in seno a queste mozioni; che di fatto – rendo merito al collega Monchiero, che prima di me è intervenuto – restano, sottosegretario, un indirizzo al Governo, nel senso che speriamo che questa cosa riesca a produrre qualche risultato.
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PAGINA: 0016 (Votazioni) (Vedi RS) |
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PAGINA: 0016 PRESIDENTE (Vedi RS). Avverte che le mozioni saranno poste in votazione per le parti non assorbite e non precluse. |