Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Titolo: Visita in Italia del Relatore Speciale ONU sulla libertà di espressione (11-18 novembre 2013)
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 76
Data: 11/11/2013
Descrittori:
LIBERTA' DI PENSIERO   ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE ( ONU )
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari

 

Camera dei deputati

XVII LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

Visita in Italia del Relatore Speciale ONU sulla libertà di espressione

(11-18 novembre 2013)

 

 

 

 

 

 

 

n. 76

 

 

 

11 novembre 2013

 


Servizi responsabilI:

Servizio Studi – Dipartimento Affari esteri

( 066760-4939 / 066760-4172 – * st_affari_esteri@camera.it

 

Hanno collaborato:

Servizio Rapporti internazionali

( 066760-3948 / 066760-9515 – * cdrin1@camera.it

 

 

 

 

 

 

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

File: es0131.doc

 


INDICE

 

 

 

Composizione della Delegazione  1

Scheda di lettura

§      Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di opinione ed espressione (a cura del Servizio Studi) 5

Biografia (a cura del Servizio Rapporti Internazionali)

§      FRANK LA RUE Rapporteur Speciale sulla promozione e la protezione del diritto alla liberta’ di opinione e di espressione  11

Documentazione

§      OGGETTO: NOTA sulla imminente visita in Italia da parte del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla Libertà di Espressione, Franck LaRue (Guatemala) (11-18 novembre 2013) 15

§      United Nations High Commissioner for Human Rights -  Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression -  Visit to Italy, 11 to 18 November 2013 Background note  Special Rapporteur 19

 

 

 

 


Composizione della Delegazione

 

 

 

-      Mr. Franck LA RUE (Guatemala), UN Special Rapporteur on Freedom of Opinion and Expression;

 

-      MS. Dragana KORLJAN (Serbia), Senior Human Rights Office; 

 

-      MS. Jeniffer JOKSTAD (Norvegia), Associate Human Rights Officer;

 

-      Ms. Paula BRUNO (Italia), Interprete;

 

-      MS. Erminia CACCESE (Italia), Interprete.

 

 


Scheda di lettura

 


Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite
sulla libertà di opinione ed espressione
(a cura del Servizio Studi)

 

 

Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione ed espressione (Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression) rientra nella categoria delle Procedure Speciali tematiche.

 

Più in dettaglio, le Procedure Speciali del Consiglio dei diritti umani possono essere costituite sia da un individuo (Special Rapporteur o esperto indipendente) sia da gruppi di lavoro composti da un membro per ciascuno dei cinque gruppi regionali delle Nazioni Unite (Africa, Asia, America Latina e Caraibi, Est Europa e il gruppo occidentale). Relatori Speciali, esperti indipendenti e membri dei gruppi di lavoro sono nominati dal Consiglio dei diritti umani con il mandato di fornire segnalazioni e consigli o in relazione a questioni tematiche generali, o con riferimento ad uno specifico Paese.

I titolari delle Procedure Speciali si impegnano a difendere indipendenza, efficienza, competenza ed integrità attraverso probità, imparzialità, onestà e buona fede. Tali soggetti non sono membri del personale delle Nazioni Unite e non ricevono compensi finanziari. Lo status indipendente dei titolari dei mandati è di cruciale importanza al fine dell’adempimento totalmente imparziale delle funzioni. La durata della titolarità del mandato, sia esso tematico o riferito ad un Paese, è limitata ad un massimo di sei anni.

Va rammentato, inoltre, che i titolari dei mandati delle Procedure Speciali delle Nazioni Unite poiché assumono la veste di “esperti in missione” per conto del Segretario Generale delle Nazioni Unite, beneficiano delle “immunità e dei privilegi” previsti dalla Convenzione sui Privilegi e le immunità della Nazioni Unite firmata a New York il 13 febbraio 1946.

 

Il sistema delle Procedure Speciali, che è un elemento centrale del meccanismo Onu di tutela dei diritti umani, si estende su tutta l’area di tali diritti riguardando i diritti civili, culturali, economici, politici e sociali.

Alla data del 1° ottobre 2013 si contano 37 mandati tematici e 14 mandati nazionali.

 

Il mandato del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione ed espressione è stato  istituito nel 1993 dall’allora Commissione dei diritti dell'uomo (risoluzione 1993/45) e rinnovato nel 2005, con la risoluzione 2005/38. Il Consiglio diritti umani, subentrato alla Commissione, ha a sua volta esteso il mandato per tre anni con la risoluzione 7/36 del marzo 2008 e, da ultimo, di un ulteriore triennio con la risoluzione 16/4 del 23 marzo 2011.

 

Nell’esercizio del proprio mandato il Relatore sulla libertà di opinione ed espressione ha facoltà di:

 

·         invitare agli Stati-membri delle Nazioni Unite ad attuare gli impegni e gli obblighi assunti a livello internazionale attraverso la ratifica e l’attuazione dei principali strumenti giuridici vigenti in materia a livello domestico;

·         promuovere misure preventive e correttive;

·         condurre analisi tese a verificare l’impatto delle misure in via di attuazione o adottate a livello nazionale;

·         raccomandare soluzioni concrete nell’approccio alle problematiche, in funzione del rafforzamento della cooperazione regionale ed internazionale, richiamando la tradizionale procedura di richiesta e di ricezione di informazioni attendibili da parte degli attori istituzionali (autorità governative, organizzazioni intergovernative e non governative); tutto ciò al fine della redazione e presentazione del rapporto di missione, che dovrebbe essere discusso nel corso della prossima sessione plenaria del Consiglio dei diritti umani (marzo 2014).

 

 

Gli strumenti operativi propri del mandato del Relatore sulla libertà di opinione ed espressione prevedono:

 

·         la trasmissione di appelli urgenti e lettere di denuncia agli Stati membri su presunte violazioni del diritto alla libertà di opinione e di espressione. Il Relatore Speciale riassume tali comunicazioni e le risposte ricevute dai governi in una relazione annuale presentata al Consiglio dei diritti umani;

·         l’effettuazione di visite presso gli Stati-membri, al fine di raccogliere informazioni utili sulle modalità strutturali ed operative inerenti la tematica in esame;

·         la presentazione di relazioni annuali sulle attività relative al mandato al Consiglio dei diritti umani e, dal 2010, all'Assemblea generale.

 

 

La visita in Italia dello Special Rapporteur on freedom of expression  Frank La Rue dell’11-18 novembre 2013 è la seconda dopo quella dell’allora titolare del mandato, Ambeyi Ligabo (Kenya), che si svolse il 20-29 ottobre 2004.

Lo scopo della visita è capire e valutare, in uno spirito di cooperazione e di dialogo inclusivo anche delle organizzazioni non governative, la situazione del diritto alla libertà di opinione e di espressione in Italia, le misure adottate per la sua realizzazione e gli ostacoli incontrati.

Durante la visita, il Relatore Speciale, prenderà in considerazione vari temi legati al suo mandato, con particolare interesse per le questioni relative a:

·         norme e regolamenti per i media, le telecomunicazioni ed internet;

·         controllo e proprietà di media e telecomunicazioni;

·         libertà di espressione e privacy in internet;

·         istigazione all'odio e hate speech;

·         accesso alle informazioni.

 

 

Nell’ambito della visita si svolgerà, presso il Senato (14 novembre 2013) una tavola rotonda intitolata “La libertà di informazione che vorremmo, quella che abbiamo e quella che rischiamo di non avere”, cui parteciperanno il Presidente della Camera dei Deputati ed il Presidente del Senato della Repubblica.

 

 


Biografia
(a cura del Servizio Rapporti Internazionali)

 


FRANK LA RUE
Rapporteur Speciale sulla promozione e la protezione del diritto alla liberta’ di opinione e di espressione

 

 

Mr. Frank La Rue
, Special Rapporteur of the right to freedom of opinion and expression © UN Photo, Jean Marc Ferré

 

 

Di nazionalità guatemalteca, ricopre tale incarico dall’agosto 2008.

 

Ha fondato il Centro per l’Azione Legale dei Diritti Umani (CALDH) una ONG guatemalteca che si occupa della promozione dei diritti umani dall’agosto 2008.

 

E’ stato uno dei candidati (senza successo) al Nobel per la Pace del 2004. La sua candidatura è stata sostenuta da Marihead Corrigan, attivista irlandese per la pace e Premio Nobel per la Pace 1976.

 

Nel 2012, Frank La Rue ha tenuto un corso dal titolo “Libertà di espressione” presso la Facoltà di Diritto dell’American University di Washington in qualità di “visiting scholar”.

 

 

 

 

 

 


Documentazione

 


 

    COMITATO INTERMINISTERIALE PER I DIRITTI UMANI

                                                                                        

OGGETTO: NOTA sulla imminente visita in Italia da parte del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla Libertà di Espressione, Franck LaRue (Guatemala) (11-18 novembre 2013)

 

 

Dall’11 al 18 novembre p.v., avrà luogo in Italia la prima visita ufficiale dell’Avv. Franck LaRue, Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla Libertà di Espressione.

 

Detto Special Rapporteur rientra nella categoria delle c.d. Procedure Speciali tematiche in materia di diritti umani, originariamente istituite dalla Commissione Diritti Umani, oggi sostituita dal neo-costituito Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite (Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 60/251).

A tal proposito, si ricorda che tutti i titolari dei mandati delle Procedure Speciali delle Nazioni Unite assumono la veste di “esperti in missione” per conto del Segretario Generale delle Nazioni Unite; e dunque, beneficiano delle “immunità e dei privilegi” previsti dalla omonima Convenzione ONU del 1946 (Cfr. Art.6). 

 

Nell’esercizio del mandato del Relatore in oggetto, si ricordano le seguenti funzioni: l’invito agli Stati-membri delle Nazioni Unite ad attuare gli impegni ed obblighi assunti a livello internazionale attraverso la ratifica e l’attuazione dei principali strumenti giuridici vigenti in materia, a livello domestico; la promozione di misure preventive e correttive; la conduzione di analisi, anche attraverso missioni-Paese, tese a verificare l’impatto delle misure adottande o adottate a livello nazionale; e dunque, raccomandare soluzioni concrete nell’affrontare le problematiche, richiamando la tradizionale procedura di richiesta e di ricezione di informazioni attendibili da parte degli attori istituzionali (autorità governative, organizzazioni intergovernative e non governative), finalizzata peraltro alla compilazione e presentazione delle raccomandazioni contenute nel rapporto di missione, che sarà oggetto di pubblica discussione, con ogni probabilità, nel corso della prossima sessione plenaria del Consiglio Diritti Umani (marzo/giugno 2014), durante i c.d. Interactive Dialogues con gli States concerned – e dunque, solo pochi mesi prima dell’esercizio di Revisione Periodica Universale delle Nazioni Unite (UPR), a cui l’Italia sarà chiamata nell’ottobre 2014 (corrispondente ad una sorta di interrogatorio pubblico in ambito onusiano, della durata di oltre 4 ore, concernente lo stato di attuazione degli obblighi ed impegni assunti a livello internazionale da parte italiana, in materia di diritti umani).  

 

Come suindicato, tra gli strumenti operativi propri del mandato in questione è inclusa la possibilità di effettuare delle visite presso gli Stati-membri, al fine di raccogliere informazioni utili sulle modalità strutturali ed operative inerenti la tematica in esame.

In passato, sia le Procedure Speciali che il Comitato Diritti Umani delle Nazioni Unite (Treaty Body) hanno seguito con particolare riguardo al sistema-Italia, le seguenti tematiche di settore: la legislazione in materia di diffamazione, in particolare a mezzo stampa; new social media; casi individuali; diritto di critica e diritto di cronaca; il sistema radiotelevisivo italiano; il sistema delle frequenze; la legislazione in materia di intercettazioni telefoniche; le misure di protezione per i giornalisti; alcuni casi individuali; e la Legge Gasparri-Frattini.

Si coglie tale occasione per fare, altresi’, presente che uno dei predecessori del Prof. La Rue, il Prof. Ligabo, nominato SR sulla Libertà di Espressione dall’allora Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite nel 2001, venne in visita in Italia, all’indomani dell’adozione della Legge Gasparri-Frattini, nell’ottobre 2004. Nel suo rapporto di missione (UN Doc. E/CN.4/2005/64/Add.5), decise di focalizzarsi sulle seguenti tematiche: il sistema radio-televisivo ed il pluralismo; la concentrazione dei media ed il conflitto di interessi; ed infine, la situazione dei professionisti dell'informazione (casi individuali).

Nella nota ivi allegata, l’attuale SR delle Nazioni Unite ha indicato di volersi focalizzare sulle seguenti tematiche:  

 

-          Norme in materia di media, telecomunicazioni ed internet;

-          Proprietà, controllo e monitoraggio dei media e del settore delle telecomunicazioni, in generale;

-          Libertà di espressione e diritto alla privacy in internet;

-          Incitamento all’odio razziale e crimini d’odio;

-          Accesso all’informazione.

 

A detta lista, si ritiene opportuno aggiungere, per opportuna conoscenza, un elenco delle ulteriori tematiche già seguite dallo SR, sin dal 2010, a livello globale

(visitabili al sito:http://www.ohchr.org/EN/Issues/FreedomOpinion/Pages/Issues.aspx):

 

Censura; minori e libertà di espressione; misure contro il terrorismo e libertà di espressione; diffamazione; pluralismo; frequenze radio-televisive; libertà di espressione e realizzazione degli altri diritti umani; libertà di espressione per combattere la discriminazione; Internet e libertà di espressione; Espressione e diritti delle minoranze e delle popolazioni indigene; sicurezza e protezione dei giornalisti; restrizioni e limitazioni alla libertà di espressione; donne e libertà di espressione (UN Docs. A/HRC/14/23, A/HRC/7/14, A/HRC/17/27, A/HRC/11/4).

 

In ossequio a tale procedura, detto Relatore ha trasmesso formale richiesta per effettuare una visita nel nostro Paese nelle date sopra indicate, richiedendo di incontrare tutte le Autorità direttamente collegate all’informazione, unitamente ad incontri di alto carattere politico e tecnico con le Amministrazioni ed Autorità competenti, in considerazione della sua comprovata conoscenza della situazione italiana. A tal proposito, si ricorda che questi era già venuto in visita informale in Italia nell’aprile 2012. 

Si riportano pertanto qui di seguito le Autorità che sono state richieste espressamente e per le quali si richiede di organizzare appositi incontri politici, da farsi seguire da incontri di alto livello tecnico:

 

-          Il Presidente del Consiglio dei Ministri;

-          il Ministro degli Affari Esteri;

-          il Ministro della Giustizia;

-          il Ministro per l’Integrazione;

-          il Vice-Ministro per le Comunicazioni;

-          il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Polizia Postale; 

-          il Presidente della Corte di Cassazione (la Procura Generale presso la Corte di Cassazione);

-          IX Sezione Sezione Civile Tribunale di Roma;

-          Presidente della Camera dei Deputati;

-          la Commissione Parlamentare per i Trasporti, le poste e le Telecomunicazioni; Commissione Parlamentare Affari di Giustizia, Commissione di Vigilanza RAI;

-          Camera dei Deputati – Commissione Affari di Giustizia;

-          l’Autorità per le Comunicazioni;

-          l’Autorità per la Concorrenza;

-          l’Autorità per la Protezione dei Dati. 

 

Il Relatore Speciale concentrerà la sua visita nella città di Roma, per la quale il Ministero della Giustizia (DAP) provvederà alla logistica dei trasporti. Lo SR sarà accompagnato da 2 funzionarie dell’Ufficio ONU dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, a cui si aggiungeranno in loco, circa due interpreti (inglese/italiano).

 


United Nations High Commissioner for Human Rights -
Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression -
Visit to Italy, 11 to 18 November 2013
Background note
Special Rapporteur

 

The mandate of the Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression was established in 1993 by the then Commission on Human Rights (CHR) resolution 1993/45 and renewed in 2005 by its resolution 2005/38. It was continually reaffirmed through Human Rights Council resolutions adopted in March 2008 (resolution 7/36) and in March 2011 (resolution 16/4).

 

Special Rapporteurs are independent experts appointed by the Human Rights Council who address either specific country situations or thematic issues in all parts of the world. They report to, and advise the Human Rights Council and General Assembly. Although appointed by the Human Rights Council, they are not employed by United Nations and the position they hold is honorary. As independent experts, they exercise their independent and professional judgement in the implementation of all aspects of their mandates.

The current mandate holder is Mr Frank La Rue (Guatemala), was appointed in August 2008. Mr.La Rue is a lawyer and current Director of the Centro-American Institute for Social Democracy Studies (DEMOS) in Guatemala.  He holds a degree in law from the University of San Carlos, Guatemala, and a postgraduate degree in U.S. foreign policy from Johns Hopkins University.  He was also a professor of human rights at the University of Rafael Lavinder de Guatemala.  Mr. La Rue has worked extensively on human rights issues, and as founding member and Director of the Centre for Legal Human Rights Action (CALDH), he was involved in presenting the first Guatemalan human rights case before the Inter-American Court for Human Rights. Mr. La Rue also brought the first case of genocide against the military dictatorship in Guatemala. As a human rights activist, he was nominated for the Nobel Peace Prize in 2004.

Mr. La Rue has previously served as Presidential Commissioner for Human Rights in Guatemala (2004 – 2008), Human Rights Adviser to the Minister of Foreign Affairs of Guatemala, President of the Governing Board of the DEMOS, and consultant to the Office of the High Commissioner for Human Rights.

The previous mandate holders included Mr. Ambeyi Ligabo (Kenya), appointed in August 2002 and Mr. Abid Hussain (India), appointed in 1993.

 

I   - Mandate and activities

Based on the terms of reference of the mandate contained in establishing resolution 1993/45 and the most recent HRC resolution renewing the mandate (resolution 16/4 of 24 March 2011), the mandate-holder carries out the following functions:

 

(a)   To gather all relevant information, wherever it may occur, relating to violations of the right to freedom of opinion and expression, discrimination against, threats or use of violence, harassment, persecution or intimidation directed at persons seeking to exercise or to promote the exercise of the right to freedom of opinion and expression, including, as a matter of high priority, against journalists or other professionals in the field of information;

(b)   To seek, receive and respond to credible and reliable information from Governments, non-governmental organizations and any other parties who have knowledge of these cases;

(c)   To make recommendations and provide suggestions on ways and means to better promote and protect the right to freedom of opinion and expression in all its manifestations;

(d)   To contribute to the provision of technical assistance or advisory services by the Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights to better promote and protect the right to freedom of opinion and expression;

(e)   Draw the attention of the High Commissioner for Human Rights to those cases of particularly serious concern

(f)    Cooperate with other special rapporteurs, special representatives, independent experts, working groups, other United Nations mechanisms and procedures in the field of human rights, specialized agencies, and regional intergovernmental organizations and their mechanisms, and extending his/her network of relevant non-governmental organizations, particularly at the local level

 

In this context, activities implemented by the Special Rapporteur include:

 

-Transmitting urgent appeals and communications to States with regard to the exercise of the right to freedom of opinion and expression.

-Undertaking fact-finding country visits. Recent visits were conducted to: Algeria, El Salvador, Israel and the occupied Palestinian territory, Maldives, Mexico and Republic of Korea.

-Submitting annual thematic reports to the Human Rights Council and to the General Assembly.  Recent themes have included: right to freedom of opinion and expression exercised through the internet; internet governance; security and protection of journalists and media professionals; access to information for education on and prevention of HIV/AIDS; right to access to information in situations of extreme poverty; freedom of expression and counter-terrorism; women and freedom of expression.

-Engaging in dialogue with Governments and non-governmental organizations in the process of transmitting communications and undertaking country visits.

-Promoting regional cooperation with organizations such as the Organization of American States and the Organization for Security and Co-operation in Europe.

-Providing technical assistance when needed.

The Human Rights Council invites the Special Rapporteur pay particular attention to the issues related to the situation of women; to consider approaches taken to access to information, and to provide views where appropriate on the advantages and challenges of new information and communication technologies.

 

 

II  - Purpose of the visit and draft programme

 

The purpose of the visit is to understand and assess, in the spirit of co-operation and dialogue, the situation of the right to freedom of opinion and expression in Italy, the measures taken for its realization and the obstacles encountered.

During the visit, the Special Rapporteur, will consider various issues related to his mandate, but more specifically, the Special Rapporteur would be interested in issues related to:

-         Norms and regulations for media, telecommunications and internet

-         Media and telecommunications oversight and ownership

-         Freedom of expression and privacy in the internet

-         Incitement to hatred and hate speech

-         Access to information

 

 

 

III       - Meetings with authorities

 

The Special Rapporteur proposes to meet with various Government representatives, and in order to facilitate further preparations of the visit, please find below a preliminary list (non-exhaustive) of Government authorities that the Special Rapporteur would like to meet during the visit:

 

-            Prime Minister

-            Minister for Foreign Affairs

-            Minister of Justice

-            Minister for Integration

-            Vice-Minister for Communications

-            President of the Court of Cassation

-            Parliamentary Commission for Transport, Post and  Telecommunications

-            Parliamentary Commission on Justice Affairs

-            Special Parliamentary Commission for General Guidance and Supervision of the Broadcasting Services

-            Communications Regulatory Authority

-            Antitrust Authority

-            Data Protection Authority

 

During the visit, the Special Rapporteur also intends to meet with representatives of international organizations, the media, journalists associations, and civil society organizations. These meetings should be coordinated by the Office of the High Commissioner for Human Rights

 

 

IV Outcome

The Special Rapporteur will submit a report on his visit which will be an addendum to his report to the Human Rights Council, to take place in March 2014.  The report will set out and analyse the discussions he has had during the visit and will make recommendations. The Government of Italy will be given a draft of the report for comments before final submission.

 

Contact person for the preparation of the visit

Marcelo Daher

Human Rights Officer

Justice, Protection and Social Rights Unit, Special Procedures Branch

Office of the High Commissioner for Human Rights

Tel: +41-22 917 94 31

Fax: + 41 22 917 90 06

E-mail: mdaher@ohchr.org