Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Ufficio Rapporti con l'Unione Europea
Titolo: Istituzione del Fondo europeo per la difesa e Proposta di regolamento che istituisce il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa COM(2017)294 e COM (2017)295
Serie: Bollettino commissioni    Numero: 94
Data: 19/07/2017

19 luglio 2017

 

n. 94

Istituzione del Fondo europeo per la difesa e Proposta di regolamento che istituisce il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa

COM(2017)294 e COM (2017)295

 

Tipo di atto

Comunicazione della Commissione europea e proposta di regolamento

Data di adozione

7 giugno 2017

Settori di intervento

Politica di difesa, Politica industriale e mercato interno, ricerca e sviluppo tecnologico

Esame presso le istituzioni dell’UE

Assegnato alla Commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo

Assegnazione

13 giugno 2017--- IV (Difesa) e X (Attività produttive)

Segnalazione da parte del Governo

13 e 27 giugno 2017

 


Finalità/Motivazione

L’istituzione di un Fondo europeo per la difesa è volto a promuovere in modo strutturato una maggiore cooperazione tra gli Stati membri nell’intero ciclo industriale della ricerca e sviluppo di prototipi all’acquisizione di capacità strategiche in materia di difesa.

Recenti iniziative dell’UE nel settore della difesa

Le iniziative delle Istituzioni dell’UE volte a promuovere una più forte integrazione degli Stati membri dell’UE nel settore della difesa si articolano al momento su tre filoni:

·      attuazione delle priorità indicata dalla nuova Strategia globale, in particolare attraverso il piano di attuazione per la sicurezza e difesa, presentato dall’Alta Rappresentante, Federica Mogherini, il 14 novembre 2016;

·      il piano di azione per la difesa europea (European Defence Action Plan – EDAP) presentato dalla Commissione europea il 30 novembre 2016, che si concentra in particolare sul profilo degli aspetti industriali della politica per la difesa europea;

·      i lavori per l’attuazione della dichiarazione congiunta UE-NATO sul rafforzamento delle cooperazione in materia di sicurezza e difesa, adotta a margine del Vertice NATO che si è svolto l’8 e 9 luglio 2016 in Polonia.

Il piano d’azione per la difesa europea (European Defense Action Plan -EDAP) si articola su tre assi principali:

·      l'istituzione di un fondo europeo per la difesa;

·      la promozione di investimenti nelle catene di approvvigionamento della difesa;

·      il rafforzamento del mercato unico della difesa.

Per quanto riguarda in particolare il fondo europeo per la difesa, il 7 giugno 2017, la Commissione europea ha presentato una comunicazione sul Fondo europeo per la difesa (COM(2017) 295) e la proposta di regolamento relativa proposta di regolamento sul programma europeo di sviluppo del settore della difesa (COM(2017) 294).

Il 7 giugno 2017, la Commissione europea ha, inoltre, presentato un documento di riflessione sul futuro della difesa europea nel quale si prospettano 3 scenari per il futuro della cooperazione europea dell’UE a 27 al 2025 :

a)  cooperazione in materia di sicurezza e di difesa: gli Stati membri coopererebbero più spesso sulla sicurezza e la difesa, su base volontaria;

b)  sicurezza e difesa condivise: gli Stati membri attuerebbero una maggiore solidarietà finanziaria e operativa e aumenterebbero la loro capacità di proiettare potere militare, impegnandosi pienamente nella gestione delle crisi esterne e nella capacità di difesa. Si realizzerebbe una notevole economia di scala nel mercato della difesa a livello europeo;

c)   difesa e sicurezza comuni: gli Stati membri approfondirebbero la cooperazione verso una difesa e la sicurezza comuni. La solidarietà e l'assistenza reciproca diventerebbero la norma, sostenuta da un certo livello di integrazione delle forze di difesa degli Stati membri. Gli Stati membri avrebbero una spesa di difesa più efficiente grazie a più economie di scala, specializzazione, condivisione di asset costosi e innovazione tecnologica volti a ridurre i costi della difesa.

Il Consiglio europeo del 22 e 23 giugno ha espresso apprezzamento per la comunicazione della Commissione europea relativa a un Fondo europeo per la difesa ed ha invitato ad un rapido accordo sulla proposta di programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa.

Il Consiglio europeo ha inoltre indicato che lo sviluppo del settore industriale europeo della difesa richiederà anche il sostegno dell'UE agli investimenti delle PMI e in tale ambito ha rinnovato l'invito rivolto alla Banca europea per gli investimenti a sostenere gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo nel settore della difesa.

Il Consiglio europeo ha, infine, raggiunto un accordo sulla necessità di avviare una cooperazione strutturata permanente (PESCO). A tale proposito, il Consiglio europeo ha previsto che verrà inviata una notifica non appena concordato un elenco comune di criteri e impegni vincolanti, in conformità con le disposizioni dei Trattati, che verrà redatto entro tre mesi dagli Stati membri, con un calendario preciso e specifici meccanismi di valutazione, al fine di consentire agli Stati membri in condizione di farlo di svolgere le missioni più impegnative.

Comunicazione sul fondo europeo per la difesa

La comunicazione sul Fondo europeo per la difesa (COM(2017) 295), oltre a illustrare la struttura del fondo, presenta le iniziative della Commissione per promuovere l’acquisizione congiunta di capacità e di sostegno alle PMI nel settore della difesa.

Il contesto di riferimento

La Commissione europea nella comunicazione sul fondo europeo per la difesa rileva che:

·        l’UE a 28 membri investe nella difesa il 1,34% del PIL (rispetto all’obiettivo del 2% fissato in ambito NATO e conseguito solo, tra i paesi membri dell’UE, da Regno Unito, Grecia, Estonia, Romania e Polonia. Per l’Italia le spese per la difesa si collocano al 1,13 del PIL);

·        oltre 80% degli appalti nel settore della difesa sono a livello nazionale:

·        oltre il 90% dei fondi per la ricerca le tecnologia per la difesa sono livello nazionale;

·        l’Europa conta 178 sistemi d’arma diversi, rispetto ai 30 degli Stati uniti.

Fondo europeo per la difesa

Il Fondo sarà articolato in due sezioni complementari, ma distinte per struttura giuridica e fonte del bilancio (vedi figura 1):

·      la prima per il finanziamento di progetti di ricerca collaborativa nel settore della difesa (sezione ricerca);

·       la seconda per lo sviluppo e acquisto di capacità (sezione capacità).

 

Sezione ricerca

Per la sezione ricerca del Fondo, che sarà interamente finanziata dal bilancio dell’UE, la Commissione europea ha già stanziato 25 milioni di EUR per l’avvio di una azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa nel quadro del bilancio dell'UE per il 2017 e ha previsto che la sua dotazione possa raggiungere un totale di 90 milioni di EUR per il periodo complessivo 2017-2019 (25 milioni nel 2017, 40 milioni nel 2018 e 25 milioni nel 2019).

L’attuazione dei programmi di lavoro annuali dell’azione preparatoria saranno gestiti dall’Agenzia europea per la difesa.

Sulla base di risultati dell’azione preparatoria, la Commissione intende istituire - nell’ambito del prossimo quadro finanziario dell’UE 2021-2027 -un apposito programma di ricerca nel settore della difesa con una dotazione annua stimata di 500 milioni di EUR. La Commissione europea ha annunciato che presenterà la proposta relativa al programma di ricerca post 2020 nel 2018 in modo che il programma possa essere operativo dal 1° gennaio 2021.

Sezione Capacità

La sezione capacità del Fondo europeo per la difesa, per i quali i contributi proverranno principalmente dagli Stati membri, in prospettiva - nell’ambito del quadro finanziario pluriennale dell’UE 2021-2027 - dovrebbe avere uno stanziamento a carico del bilancio dell’UE di 1 miliardo di euro, in grado di mobilitare uno stanziamento complessivo di 5 miliardi di euro l’anno.

In vista del futuro programma, la Commissione ha presentato il 7 giugno la proposta regolamento relativa al programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (COM(2017)294) per il periodo 2019-2020, con un bilancio complessivo di 500 milioni di EUR (vedi paragrafo successivo).

Sulla base dei risultati del programma relativo al 2019-2020, la Commissione presenterà il programma nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

 

Promozione dell’acquisizione congiunta di capacità

Al fine di rafforzare le iniziative per l’acquisizione congiunta di capacità da parte degli Stati membri, la Commissione europea individua le seguenti priorità:

·      accrescere le sinergie e sincronizzare la spesa di bilancio. Al fine di evitare ritardi nella messa a disposizione delle risorse di bilancio destinate ai progetti collaborativi, la messa in comune di risorse nazionali per il finanziamento di specifici progetti collaborativi, consentirebbe di raggiungere il necessario livello di coordinamento di bilancio con una maggiore di sincronizzazione, nonché di evitare la mancata disponibilità di fondi;

·      prevedere una equa ripartizione dei costi e dei rischi: il costo dello sviluppo di capacità può essere inizialmente "limitato" al numero (potenzialmente piccolo) di Stati membri partecipanti, nonostante il fatto che tale sviluppo potrebbe apportare un beneficio ad altri (ad esempio l'acquisizione di capacità "già disponibili"). È possibile sviluppare meccanismi che permettano a tali Stati membri di ricevere una compensazione dagli altri Stati membri che partecipano all'acquisizione di una capacità, mediante un meccanismo di recupero dei costi di sviluppo. In particolare, società veicolo finanziarie, connesse ai progetti, potrebbero essere usate per l'emissione di strumenti di capitale connessa ai progetti (titoli di debito o di capitale azionario);

·      evitare i vincoli di finanziamento nell'ambito della catena di approvvigionamento, utilizzando strumenti finanziari mirati, come le garanzie, a copertura dei prestiti concessi ai (sub)contraenti nel settore della difesa.

Sostegno alle PMI nel settore della difesa

Nella comunicazione la Commissione europea indica anche la necessità di una serie di misure volte a sostenere l'accesso al mercato transfrontaliero delle PMI e dei subcontraenti, nonché ad agevolare la loro integrazione nelle catene di approvvigionamento e in particolare:

·        ridurre la frammentazione e migliorare il funzionamento del mercato unico nel settore della difesa;

·        offrire sostegno nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei o di programmi UE gestiti in modo centralizzato;

·        continuare ad agevolare l'accesso ai finanziamenti della Banca europea per gli investimenti (BEI), del Fondo europeo per gli investimenti e di altri attori, incluse le banche di promozione nazionali, attraverso strumenti quali capitale azionario e capitale di rischio;

·        sostenere lo sviluppo di cluster regionali attraverso la rete europea di regioni connesse con il settore della difesa.

Proposta di regolamento sul programma europeo di sviluppo del settore della difesa

La proposta di regolamento relativo al programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (COM(2017)294) è stata presentata dalla Commissione il 7 giugno 2017.

Obiettivi

Gli obiettivi del programma sono:

a) promuovere la competitività e la capacità di innovazione dell'industria della difesa dell'Unione sostenendo azioni nella loro fase di sviluppo;

b) valorizzare la cooperazione tra le imprese, comprese le piccole e medie imprese, nello sviluppo di tecnologie o di prodotti in linea con le priorità in materia di capacità di difesa concordate dagli Stati membri all'interno dell'Unione;

c) favorire un migliore sfruttamento dei risultati della ricerca nel settore della difesa e contribuire a colmare il divario tra la ricerca e lo sviluppo.

Bilancio

La proposta della Commissione prevede un bilancio pari a 500 milioni di EUR per il periodo 2019-2020, di cui 245 milioni di EUR per il 2019 e 255 milioni di EUR per il 2020.

La Commissione stima che tale importo, potrebbe mobilitare un investimento totale pari ad almeno 2,5 miliardi di EUR nell'arco dei due anni, sulla base di finanziamenti aggiuntivi degli Stati membri.

Si ricorda che, come indicato nel piano d'azione europeo in materia di difesa, del 30 novembre 2016, la Commissione europea si è impegnata a considerare i contributi nazionali al capitale della sezione capacità del Fondo europeo per la difesa come misure “una tantum" nel quadro del patto di stabilità e crescita e quindi non computabili nel calcolo del deficit strutturale.

L'assistenza finanziaria potrà essere erogata tramite sovvenzioni, strumenti finanziari, appalti pubblici.

 

Azioni ammissibili

Sono ammissibili al finanziamento le azioni relative a:

·      progettazione di un prodotto, di un componente materiale o immateriale o di una tecnologia della difesa, nonché le specifiche tecniche in base alle quali è stata elaborata la progettazione;

·      creazione di prototipi per un prodotto, un componente materiale o immateriale o una tecnologia della difesa;

·      collaudo di un prodotto, un componente materiale o immateriale o una tecnologia della difesa;

·      qualificazione di un prodotto, un componente materiale o immateriale o una tecnologia della difesa; la qualificazione è il processo volto a dimostrare che la progettazione di un prodotto/un componente/una tecnologia è conforme ai requisiti specificati;

·      certificazione di un prodotto o di una tecnologia della difesa;

·      studi, ad esempio studi di fattibilità e altre misure di accompagnamento.

Saranno ammissibili solo i progetti che coinvolgono almeno tre società di almeno due Stati membri.

Le imprese beneficiarie non devono essere effettivamente controllate, direttamente o indirettamente, dallo stesso organismo e non devono controllarsi a vicenda.

Soggetti ammissibili

Le imprese beneficiarie devono essere stabilite nell'Unione e delle quali gli Stati membri e/o i cittadini degli Stati membri detengono oltre il 50% e sulle quali esercitano un controllo effettivo direttamente o indirettamente attraverso una o più imprese intermedie.

Criteri di aggiudicazione

I criteri di aggiudicazione per la valutazione delle azioni proposte per il finanziamento sono:

·      eccellenza;

·      contributo all'innovazione e allo sviluppo tecnologico dell'industria della difesa;

·      contributo agli interessi di sicurezza e di difesa dell'Unione grazie al miglioramento delle tecnologie di difesa, che contribuiscono ad attuare le priorità comuni in materia di capacità di difesa concordate dagli Stati membri all'interno dell'Unione;

·      sostenibilità, in particolare attraverso una dimostrazione da parte dei beneficiari del fatto che i restanti costi dell'azione ammissibile sono coperti da altri strumenti di finanziamento, ad esempio contributi degli Stati membri;

·      la dimostrazione da parte dei beneficiari del fatto che gli Stati membri si sono impegnati a produrre e acquistare congiuntamente il prodotto o la tecnologia finale in maniera coordinata.

Le proposte saranno valutate dalla Commissione europea, con l’assistenza di esperti indipendenti.

Tassi di finanziamento

Il tasso di finanziamento da parte del bilancio dell’UE non puo superare il 20% del costo totale dell'azione. Gli Stati membri dovranno contribuire ai costi restanti mediante la messa in comune dei contributi nazionali.

Per i progetti sviluppati nell’ambito della cooperazione strutturata permanente (PESCO) godranno di un tasso di finanziamento maggiore a carico dell’UE (pari al massimo al 30% del costo totale).

Programma di lavoro

La Commissione europea adotterà un programma di lavoro pluriennale per l'intera durata del programma, che indicherà le categorie di progetti che verranno finanziati nell'ambito del programma e dovrà garantire che una parte ragionevole della dotazione complessiva sia destinata ad azioni volte a favorire la partecipazione transfrontaliera delle PMI.

Esecuzione del programma

La Commissione europea sarà responsabile dell’esecuzione del programma, ma l’Agenzia europea per la difesa svolgerà un ruolo chiave nell’individuazione delle priorità in termini di capacità.

 

Esame presso le Istituzioni dell’UE

La Commissione europea auspica che possa essere raggiunto un accordo tra Parlamento europeo e Consiglio sulla proposta di regolamento all’inizio del 2018 al fine di finanziare i primi progetti nel 2019.

La proposta è stata trasmessa al Consiglio dell’UE ed al Parlamento europeo, dove assegnata alla Commissione industria, ricerca ed energia.

 

 

Esame presso altri Parlamenti nazionali

Sulla base dei dati forniti dal sito IPEX, l’esame dell’atto risulta concluso da parte del Bundestag tedesco e dal Parlamento irlandese; mentre è ancora all’esame della camera dei rappresentanti belga, del Senato ceco, del Senato Polacco e dei Parlamenti di Svezia, Lituania e Finlandia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


TABELLE

Spese per la difesa e sistemi d’arma: UE e USA


 


Spesa per la difesa in % del PIL (Fonte NATO)

 

Ripartizione della spesa per la difesa per tipologia di spesa (Fonte Eurostat)

 


La tipologia di spesa Defence n.e.c fa riferimento alle attività di network enabled capabilities, ossia alle attività comunicazione e di acquisizione delle informazioni nelle operazioni militari per mezzo di nuove tecnologie informatiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

XVII legislatura – Documentazione per le Commissioni – Esame di atti e documenti dell’ UE, n. 94, 17 luglio 2017

Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’Unione europea (' 06 6760.2145 - * cdrue@camera.it)