Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | Recenti iniziative parlamentari in tema di pena di morte | ||
Serie: | Note di politica internazionale Numero: 40 | ||
Data: | 28/11/2013 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | III-Affari esteri e comunitari |
Recenti iniziative parlamentari in tema di pena di morte
28 novembre 2013
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Nella seduta del 5 giugno 2013 la Commissione affari esteri ha approvato all'unanimità la risoluzione 7-00016 d'iniziativa dell'on. Marazziti, in tema di abolizione universale della pena capitale. La risoluzione impegna il Governo a rafforzare a livello centrale e periferico tutte le iniziative utili a monitorare la salvaguardia dei diritti fondamentali anche dei condannati a morte in Paesi che mantengono la pena capitale, e a cooperare per umanizzare il sistema carcerario; a continuare a rafforzare l'impegno internazionale per accompagnare con azioni culturali, normative e politiche Governi e società in transizione, anche sul terreno del rispetto dei diritti umani e dell'abbandono della pena capitale; ad intensificare le azioni di cooperazione a sostegno del processo abolizionista mondiale, a cominciare dal prossimo Congresso mondiale contro la pena di morte di Madrid del 12-15 giugno 2013.
Il Congresso di Madrid ha rappresentato la quinta edizione di un evento che si svolge ogni tre anni - le precedenti edizioni hanno avuto luogo a Strasburgo (2001), Montreal (2004), Parigi (2007) e Ginevra (2010) - Organizzato dalla associazione francese Ensemble contre la peine de mort -ECPM, con il patrocinio di Spagna, Norvegia, Svizzera e Francia e in collaborazione con la Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte.
I lavori del Congresso sono stati strutturati in due sessioni plenarie, incentrate una sull'Asia (con particolare riguardo agli aspetti afferenti l'esercizio della giurisdizione) e l'altra sugli aspetti sociologici, religiosi e politici della prospettiva abolizionista nell'area MENA (Middle East and North Africa), e in tavole rotonde tematiche.
A seguito dell'approvazione della risoluzione n.7-00016 gli onorevoli Marazziti e Di Stefano hanno preso parte al quinto Congresso mondiale contro la pena di morte (Madrid 12-15 giugno 2013) e, nella seduta del 26 giugno 2013, hanno dato conto alla Commissione affari esteri degli esiti della missione.
In particolare è stato evidenziato l'ampio consenso all'azione italiana di diplomazia umanitaria e al ruolo proattivo dell'Italia nel consesso europeo e internazionale, che rende in nostro Paese un attore capace di dialogare con governi, opinion leader, organizzazioni non governative, società civile, sia in ambito bilaterale, sia all'interno delle istituzioni internazionali, in primo luogo l'ONU, a New York e a Ginevra.
E' stato sottolineato, altresì, il ruolo chiave assunto dall'Italia nell'ultimo ventennio nella battaglia contro la pena di morte, assunto anche con il portare a livello planetario la caratteristica azione di impegno «multistrato» che vede coinvolte le istituzioni e la società civile. Dal Congresso, è stato segnalato, sono emersi gli ottimi risultati di una politica finalizzata a realizzare «contaminazioni» tra opinion leader, figure istituzionali e società civile dei paesi abolizionisti e retenzionisti, nonché l'efficacia di un'azione che sostenga i movimenti provenienti dal basso.
Si è auspicata un'azione europea per favorire il contrasto alla pena di morte dei paesi retenzionisti, e si è sottolineata la necessità di un rafforzamento delle minoranze abolizioniste presenti nei parlamenti di tali paesi, anche attraverso l'organizzazione di missioni bilaterali o di visite alle carceri per sensibilizzare sul tema della umanizzazione delle condizioni carcerarie dei condannati alla pena di morte.
Infine, è stata segnalata la costituzione di un gruppo informale di parlamentari comprendenti rappresentanti belgi, inglesi, libanesi e marocchini uniti dall'intento comune di contrastare la pena di morte, ed apprezzata l'adesione, manifestata da molti colleghi, all'iniziativa di costituire un gruppo interparlamentare italiano sul tema.
Sono stati, inoltre, illustrati i punti focali di alcune delle tavole rotonde tematiche del Congresso, quali garanzia ed accessibilità all'equo processo, abolizionismo, errori giudiziari.