Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | Malta | ||
Serie: | Schede Paese politico-parlamentare Numero: 3 | ||
Data: | 23/04/2013 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | III-Affari esteri e comunitari |
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Malta
23 aprile 2013
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ll quadro istituzionale
Malta è una Repubblica parlamentare fondata sulla Costituzione adottata nel 1964, data dell'indipendenza, e successivamente emendata nel 1974, data di istituzione del regime repubblicano.
Il Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica, nominato a maggioranza semplice dal Parlamento per un mandato di cinque anni. Secondo il modello del parlamentarismo britannico, il Presidente nomina Primo Ministro il leader del partito che detiene la maggioranza dei seggi in Parlamento. I singoli Ministri sono scelti, tra i membri del Parlamento, dal Presidente, su raccomandazione del Primo Ministro. Il Governo così selezionato dura in carica cinque anni.
Il Parlamento è monocamerale ed è costituito dalla sola Camera dei Rappresentanti (Kamra tad-Deputati). Il numero dei deputati che siedono in Assemblea può variare. Normalmente sono 5 per ognuno dei 13 distretti elettorali, per un totale di 65. Se però il partito che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti popolari non riesce a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi la Costituzione prevede l'introduzione di seggi aggiuntivi.
I parlamentari sono eletti per un mandato di cinque anni con il sistema del voto singolo trasferibile. Gli altri due Paesi che si affidano a questo sistema sono l'Irlanda e l'Australia. L'elettore riceve una lista in cui compaiono tutti i candidati, e può esprimere tutte le preferenze che desidera scrivendo un numero di fianco a ogni nome (1,2,3,4, e così via).
Le preferenze così espresse seguono una gerarchia numerica. Lo spoglio inizia con il calcolo della "quota elettorale" (metodo Hagenbach-Biscoff), ossia il numero minimo di voti che un candidato deve ottenere per conquistare il seggio. La quota si calcola dividendo il numero di voti per il numero di seggi disponibili. Il conteggio dei voti inizia tenendo conto delle preferenze contrassegnate con il numero "1". Quando un candidato raggiunge la quota elettorale risulta eletto, e tutti i voti che eccedono la quota vengono trasferiti al candidato contrassegnato come seconda preferenza, e così via finché tutti i seggi sono stati assegnati.
Le formazioni politiche possono ricevere finanziamenti anonimi per la campagna elettorale e non esiste obbligo di pubblicazione dei bilanci.
Se si escludono i Paesi in cui l'esercizio elettorale non è libero Malta gode della più alta partecipazione popolare al voto di tutto il mondo. Alle elezioni politiche del 2013 il 93,1% degli aventi diritto si è recato alle urne.
Freedom House (2013) classifica Malta come uno "Stato libero", e l'Economist Intelligence Unit (2011) la definisce una "democrazia completa". La religione Cattolica è la religione di Stato, ma la Costituzione garantisce a tutti i cittadini la libertà di praticare pubblicamente qualsiasi altro culto. Il divorzio è stato riconosciuto soltanto nel 2011 in seguito a un referendum.
Malta è uno Stato membro dell'Unione Europea dal 1° maggio 2004. I negoziati per l'adesione, iniziati nel 1999 quando Malta fu riconosciuta come Stato candidato, sono stati conclusi nel 2002. L'anno successivo, nel 2003, il popolo maltese è stato chiamato a esprimersi sul processo di integrazione con un referendum che si è concluso con una maggioranza di voti favorevoli molto ridotta, il 53,6%.
Il 1° gennaio 2008 Malta è anche entrata a far parte dell'Eurozona.
La situazione politica
Il Presidente della Repubblica dal 2009 è George Abela (n.1948).
George Abela ha iniziato la sua carriera come consulente legale dell'Unione Generale dei Lavoratori. Parallelamente a questa ha portato avanti un'intensa attività di dirigenza sportiva, diventando prima Presidente della squadra di calcio della sua città, il Quormi F.C., e poi Presidente dell'Associazione di calcio maltese, carica che ha conservato per dieci anni. Nel 1992 ha iniziato la sua ascesa politica con l'elezione a Parlamentare tra le fila del Partito Laburista. Successivamente è diventato Direttore della Banca Centrale di Malta e ha partecipato attivamente ai lavori del Comitato (MEUSAC) che si è occupato di condurre i negoziati per l'adesione all'Unione Europea.
L'elezione di Abela a Presidente della Repubblica è la prima nella storia maltese ad essere stata approvata all'unanimità dal Parlamento, e la prima ad avere sancito la vittoria di un membro dell'opposizione.
La politica maltese è sempre stata fortemente polarizzata intorno a due grandi partiti, il Partito nazionalista, formazione cristiano-democratica fondata nel 1880, ed il Partito laburista, una formazione socialdemocratica fondata nel 1920. Prima delle elezioni del marzo 2013 il Partito Nazionalista, guidato dal Premier uscente Lawrence Gonzi, aveva la maggioranza in Parlamento, con 35 seggi. Il Partito Laburista, guidato dal 2008 da Joseph Muscat, aveva invece 34 seggi.
Le ultime elezioni politiche, del 9 marzo 2013, hanno sancito la vittoria del Partito laburista, che ha conquistato il 54,83% dei voti e 38 seggi (4 in più rispetto alla legislatura precedente). ll Partito Nazionalista ha invece ottenuto il 43,34% dei voti e 29 seggi (6 in meno rispetto alla precedente legislatura). La terza forza in campo, Alternativa Democratica, una formazione ecologista di sinistra guidata da Michael Briguglio, non è invece riuscita a conquistare alcun seggio.
Il Presidente della Repubblica ha dunque nominato Primo Ministro il leader del Partito Laburista, Joseph Muscat (n. 1974). Si è così interrotta una striscia consecutiva di Governi a guida del Partito Nazionalista, iniziata nel 1998 e durata 15 anni.
Joseph Muscat ha svolto la professione di giornalista dal 1992 al 1997, ricoprendo anche la carica di direttore del servizio di informazione in una radio privata. A soli 21 anni è diventato membro del direttivo nazionale del Partito Laburista. Dal 1997 al 1998 è stato membro della Commissione Nazionale per la Moralità Fiscale. Nel 2004 ha conquistato un seggio al Parlamento Europeo nell'ambito delle prime elezioni europee del suo Paese. Nel 2008 è stato eletto leader nazionale del Partito Laburista.
Un compito importante di questo nuovo Governo sarà la presidenza del Consiglio dell'Unione europea nel primo semestre del 2017. Il Primo Ministro inglese, David Cameron, ha annunciato che, nell'eventualità di una sua rielezione nel 2015, organizzerà un referendum per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Se ciò dovesse accadere Malta si ritroverebbe a presiedere il Consiglio dell'Unione Europea in un momento molto critico.
Nonostante il Partito laburista abbia storicamente assunto posizioni euroscettiche, il Primo Ministro Muscat ha dichiarato che "questo sarà un governo europeista", e il suo primo messaggio ai partner europei è stato: "Non abbiate paura di noi, siamo tanto europei quanto maltesi".
Il Premier uscente Lawrence Gonzi ha abbandonato la guida del Partito Nazionalista e ha lasciato dietro di sé una situazione abbastanza solida. Il rapporto tra deficit e ricchezza prodotta è al 2,8% e la disoccupazione è al 6%. Nonostante ciò, il nuovo Premier è stato molto critico nei confronti del suo predecessore. Ha infatti definito la riduzione del debito pubblico come un falso successo, perché avvenuta a fronte di un incremento del debito privato, e ha denunciato un livello di occupazione femminile molto basso
Il nuovo Esecutivo ha annunciato il progetto di un nuovo impianto elettrico, finanziato da investimenti privati, che dovrebbe consentire un risparmio del 35% sul costo dell'energia a partire da marzo 2014. Il Governo ha anche auspicato un coinvolgimento attivo della società civile nel processo di revisione della Carta costituzionale.
Indicatori internazionali sul paese (1):
Libertà politiche e civili: Stato "libero" (Freedom House 2013); "democrazia completa"
(Economist Intelligence Unit 2011)
Indice della libertà di stampa: 45 su 179 (Reporters sans frontières 2013)
Libertà religiosa: assenza di eventi significativi (ACS 2012).
Corruzione percepita: 43 su 174 (Transparency International 2012)
Libertà economica: Stato "parzialmente libero" (47 su 177; Heritage Foundation 2013)
Gap nelle differenze di genere: 88 su 135 (World Economic Forum 2012)
PIL 2013: +2% (International Monetary Fund, ottobre 2012)
(1) Gli indicatori internazionali sul paese, ripresi da autorevoli centri di ricerca, descrivono in particolare: la condizione delle libertà politiche e civili secondo le classificazioni di Freedom House e dell'Economist Intelligence Unit; la posizione del Paese secondo l'indice della corruzione percepita predisposto da Transparency International (la posizione più alta nell'indice rappresenta una situazione di minore corruzione percepita) e secondo l'indice della libertà di stampa predisposto da Reporters sans Frontières (la posizione più alta nell'indice rappresenta una situazione di maggiore libertà di stampa); la condizione della libertà religiosa secondo il rapporto annuale di "Aiuto alla Chiesa che soffre" (indicato con ACS); la condizione della libertà economica come riportata dalla Heritage Foundation; la misura delle differenze di genere secondo il "Global Gender Gap Index" pubblicato dal World Economic Forum (la posizione più alta nell'indice rappresenta una situazione di maggiore uguaglianza); le stime sulla crescita del PIL secondo il World Economic Outlook Database pubblicato nell'ottobre 2012 dal Fondo Monetario Internazionale).