Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: Rendiconto 2016 - Assestamento 2017
Riferimenti: AC N.3973/XVII AC N.3974/XVII AC N.4638/XVII AC N.4639/XVII
Serie: Progetti di legge   Numero: 618/0/4
Data: 19/09/2017
Organi della Camera: IV Difesa


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Rendiconto 2016 - Assestamento 2017

19 settembre 2017
Schede di lettura - Profili di competenza della IV Commissione Difesa


Indice

Il conto consuntivo del Ministero della difesa|Disegno di legge di Assestamento 2016: stato di previsione del Ministero della difesa|


Il conto consuntivo del Ministero della difesa

Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.

La disciplina del rendiconto è dettata dalla legge di contabilità e finanza pubblica del 31 dicembre 2009, n. 196 che, all'articolo 35, dispone che il rendiconto relativo al 31 dicembre dell'anno precedente sia presentato entro il successivo mese di giugno alle Camere con apposito disegno di legge, dopo esser stato previamente sottoposto alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione.

Ai sensi dell'articolo 36 della legge n. 196/2009, il rendiconto generale dello Stato, articolato per missioni e programmi, è costituito da due parti:

1)   il conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento;

2)   il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato.

L'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.

In linea con la struttura del bilancio, il conto consuntivo finanziario della spesa espone i dati di bilancio secondo l'articolazione per missioni e programmi di spesa, che privilegia una esposizione di tipo funzionale. Per ciascun programma vengono esposti i risultati relativi alla gestione dei residui, alla gestione di competenza e alla gestione di cassa.

La gestione di competenza evidenzia l'entità complessiva degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa effettuati nel corso dell'esercizio finanziario.

La gestione di cassa evidenzia, per la parte di entrata, le somme riscosse e versate nella tesoreria dello Stato e, per la parte di spesa, i pagamenti compiuti dalle amministrazioni statali.

Nella gestione dei residui vengono registrate le operazioni di incasso e di pagamento effettuate in relazione ai residui (rispettivamente, attivi e passivi) risultanti dagli esercizi precedenti.

Un apposito allegato tecnico, predisposto per il conto consuntivo di ogni Ministero, espone i risultati disaggregati per capitoli che sono compresi in ciascuna unità di voto, che costituiscono la voce contabile ai fini della gestione e rendicontazione.

Per un approfondimento di carattere generale si rinvia al dossier n. 618.

Di seguito sono  illustrati i r isultati della gestione finanziaria del Ministero della difesa nell'ambito del più generale conto del bilancio; in particolare è di seguito sintetizzata la gestione di competenza, nonché la gestione dei residui. Si riporta, inoltre, un confronto con i risultati della gestione finanziria riferita all'anno precedente (2015).
I risultati della gestione finanziaria del Ministero della difesa
Nel conto del bilancio le risorse finanziarie destinate alla realizzazione degli obiettivi del Ministero della difesa in termini di stanziamenti c/competenza iniziali e definitivi sono di seguito illustrati:
(milioni di euro)
Rendiconto 2016 - Competenza
 
iniziali
variazioni
definitive
impegni
pagamenti
spese correnti
17.700,5
1.811,7
19.512,2
19.105,5
18.659,0
spese in c/capitale
2.281,1
135,6
2.416,7
2.161,6
1.880,1
TOTALI
19.981,6
1.947,3
21.928,9
21.267,1
19.839,1

Per quanto concerne le variazioni negli stanziamenti di competenza tra le previsioni iniziali (L 280/2015) e quelle definitive in sede di rendiconto, queste ultime si discostano dalle prime per un aumento complessivo di 1.947,3 milioni di euro, di cui 1.811,7 milioni di euro di spese correnti e 135,6 milioni di euro di spese in c/capitale. Inoltre, con riferimento alle previsioni finali,  si rileva che le spese correnti (19.512,2 mln di euro) pesano sugli stanziamenti complessivi per l'89%, mentre quelle in c/capitale (2.416,7 mln di euro) per l'11 % .  Infine si segnala che, con riferimento agli stanziamenti definitivi di parte corrente, la quota maggiore è assorbita dai redditi da lavoro dipendente per un importo complessivo pari a 17.398 milioni di euro, risultando circa il 79% della spesa complessiva.
Come precisato anche dalla Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto generale dello Stato 2016, nella parte relativa al Ministero della Difesa (Parte II, vol 2) le risorse stanziate per il dicastero nel 2016 registrano un aumento  del +0,977 rispetto ai 20,95 del 2015. L'incremento è dovuto in parte al contributo straordinario di 960 euro annue previste dall'art. l , comma 972, della legge n. 208 del 2015 per ii personale delle Forze Armate e di Polizia non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale (245 milioni), all'aumento delle dotazioni del Fondo scorta degli Enti della difesa (120 milioni) ed alla riallocazione presso il bilancio della difesa delle competenze accessorie del personale delle Forze Armate gravanti sui fondi di altri Ministeri a causa dell'entrata in vigore delle modalità di pagamento tramite cedolino unico.
[Fonte: elaborazione dati dal rendiconto 2016 a cura del dipartimento Difesa del Servizio Studi]
I risultati della gestione finanziaria evidenziano che circa il 96% delle risorse stanziate viene impegnata, mentre per quanto riguarda la gestione dei pagamenti, il rapporto tra la spesa pagata (19.839,1) e quella impegnata (21.267,1) si attesta sul 93% con differenze tra la spesa di parte corrente 98% e quella in c/cpitale 55%.

 

Con riferimento alle previsioni iniziali e finali di competenza delle 4 missioni si rinvia alla tabella sottostante:

Rendiconto 2016 - Spesa per missione (competenza)
Missione
 definitive
variazioni
 iniziali
Difesa e sicurezza del territorio (5)
21.443,5
2.439,9
19.003,6
Ricerca e innovazione (17)
      58,4
     10,3
      48,1
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)
     280,2
     30,4
    249,8
Fondi da ripartire (33)
     146,8
-  533,3
    680,1
TOTALI
21.928,9
1.947,3
19.981,6
Si ricorda che nel 2017 l'assetto delle missioni e di conseguenza dei programmi è stato parzialmente revisionato: le missioni sono passate da quattro a tre [ difesa e sicurezza del territorio (5), sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18) e servizi istituzionali e generali delle amministrazioni publiche (32)]
La variazione di competenza più importante interessa la missione 5 "Difesa e sicurezza del territorio", che ha registrato un aumento pari a 2.439, 9 milioni di euro. La missione 17 "Ricerca e innovazione" ha registrato una variazione pari a 10,3 milioni di euro, la misione 32 "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" 30,4 miloni di euro e, infine , la missione 33 "Fondi da ripartire" diminuiscono di 533,3 milioni di euro.
La spesa per la difesa e la sicurezza del territorio assorbe circa il 98% delle previsioni finali in termini di competenza, mentre la spesa per la ricerca e l'innovazione è pari a circa 0,27 %.

Grafico 3

[Fonte: elaborazione dati dal rendiconto 2016, a cura del dipartimento Difesa del Servizio Studi]

Per quanto riguarda, nel dettaglio, le  variazioni di competenza che interessano la Missione n. 5 "Difesa e sicurezza del territorio", si rinvia alla tabella sottostante:
 
DIFESA E SICUREZZA DEL TERRITORIO (5)
definitive
iniziali
variazioni
Programma
 competenza
 competenza
Approntamento e impiego carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)
 6.595,9
 6.074,2
  521,7
Approntamento e impiego delle forze terrestri (5.2)
 5.382,0
 4.837,2
  544,8
Approntamento e impiego delle forze navali (5.3)
 2.296,8
 1.979,1
  317,7
Approntamento e impiego delle forze aeree (5.4)
 2.851,6
 2.477,0
  374,6
Interventi non direttamente connessi con l'operatività dello strumento militare (5.5)
    453
    460,1
-   7,1
Pianificazione generale delle forze armate e approvvigionamenti militari (5.6)
 3.864,2
 3.176,0
  688,2
TOTALI
21.443,5
19.003,6
2.439,9
Come si evince dalla tabella sopra riportata il Programma 5.1 (Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza), registra un incremento di 521,7 milioni di euro.
Anche il Programma 5.2 (Approntamento e impiego delle forze terrestri) ha visto un incremento di 544,8 milioni di euro.
Leggermente più contenuti risultano gli aumenti a carico del Programma 5.3 (Approntamento e impiego delle forze navali) 317,7 milioni di euro), del Programma 5.4 (Approntamento e impiego delle forze aeree) 374,6 milioni.
Il Programma 5.5 (Interventi non direttamente connessi con l'operatività dello strumento militare) registra un decremento di 7,1 milioni.
Il Programma 5.6 (Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari) registra un incremento di 688,2 milioni di euro.
Il grafico di seguito riportato da conto del peso di ciascun programma all'interno della missione in esame.
Grafico 4
[Fonte: elaborazione dati dal rendiconto 2016, a cura del dipartimento Difesa del Servizio Studi]
Si riportano riassuntivamente, nella tabella seguente, i Centri di responsabilità – presenti pro-quota anche nei Programmi che caratterizzano attualmente l'organizzazione dello stato di previsione -, con le relative variazioni di competenza nel corso dell'esercizio finanziario 2016:
 
(milioni di euro)

Rendiconto 2016- Variazione della spesa per centri di responsabilità

Gabinetto e uffici di diretta collaborazione
all'opera del Ministro

0,4

Bilancio e affari finanziari

-52,9

Segretariato generale

243,4

Esercito italiano

544,8

Marina militare

317,6

Aeronautica militare

374,6

Arma dei Carabinieri

519,4

Le variazioni sono tutte di segno positivo ad eccezione di quella relativa al centro di spesa Bilancio e affari finanziari (-52,9 milioni di euro)
Il grafico di seguito riportato da conto del peso di ciascun centro di responsabilità sulla spesa totale.
Grafico 5

[Fonte: elaborazione dati dal rendiconto 2016, a cura del dipartimento Difesa del Servizio Studi]
Con riferimento ai residui si rinvia alla tabella sottostante:
(milioni di euro)
RESIDUI
 
al 1° gennaio 2016
Variazioni
definitivi
pagamenti
 al 31 dicembre
Parte corrente
695,8
-
695,8
483,5
600,4
Conto
capitale
1.519,6
-
1.519,6
927,1
1568,6
TOTALE
2.215,4
-
2.215,4
1.410,6
2.169
Si evidenzia che i residui totali al 31 dicembre 2016 sono diminuiti di 46,4mln di euro rispetto a quelli presenti al 1 gennaio 2016. In particolare quelli di parte corrente sono diminuiti di 95,4 mln di euro, mentre quelli in c/capitale sono aumentati di 49 mln di euro.
Il confronto con le previsioni definitive 2014 e 2015.
Per quanto concerne le variazioni negli stanziamenti di competenza tra le previsioni finali del periodo 2014-2016 si rinvia alla tabella seguente: 
(milioni di euro)

Rendiconto  anni 2014-2016

stanziamenti definitivi di competenza

  2014 2015

variazione

(2015-2016)

2016
Parte corrente 18.145,3 18.166,8 1345,4 19.512,2
Conto capitale 2.906,7 2.784,6 -367,9 2.416,7
TOTALE 21.052 20.951,4
977,5 21.928,9

Si segnala che la variazione in aumento pari a 977,5 milioni di euro è dovuta ad un aumento di 1.345,4 milioni di euro per le spese di parte corrente e una diminuzione di 367,9 milioni di euro per le spese in c/capitale. Con riguardo alle spese in c/capitale si segnala un andamento decrescente delle stesse con riferimento all'arco temporale 2014-2016.

[Fonte: elaborazione dati dal rendiconto 2016, a cura del dipartimento Difesa del Servizio Studi]

Si segnala. da ultimo, che ulteriori stanziamenti che hanno interessato la difesa nel 2016 erano presenti nei rendiconti dei seguenti ministeri:
  • Economia e delle finanze: Fondo per le missioni internazionali, (programma 5.8 cap. 3004), per un importo complessivo di 937, 7 milioni di euro sia di competenza che di cassa.
  • Sviluppo economico: 2,7 miliardi (2,4 miliardi nel 2015) iscritti nello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico (missione 11, programma 5), gestiti di fatto, dal lato della spesa, dalla Difesa, limitandosi l'intervento del MISE alla fase del pagamento.sul totale complessivo degli stanziamenti definitivi dei due ministeri (24,6 miliardi), sono le seguenti: Difesa 89 per cento, MISE 11 per cento, in tendenziale aumento rispetto agli stanziamenti del 2015.

Per un approfondimento si rinva al dossier Rendiconto 2016 - Assestamento 2017, parti di competenza della X Commissione Difesa.


Le valutazioni della Corte dei Conti

La relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale dello Stato 2016, nella parte relativa al Ministero della Difesa (vol. II, parte II) descrive, preliminarmente, il quadro di insieme delle missioni del ministero evidenziando gli obiettivi programmatici definiti nelle priorità politiche e nella direttiva generale. Successivamente la Corte analizza le risorse finanziarie assegnate al Dicastero della Difesa e la gestione delle spese. Infine analizza nel dettaglio taluni programmi facenti capo al ministero della Difesa.

Per un'analisi dettagliata si rinvia alla medesima Relazione.

In estrema sintesi le osservazioni della Corte sono le seguenti:

  • nel corso del 2016, in attesa della definitiva approvazione del disegno di legge Governativo volto ad attuare le principali iniziative legislative contemplate nel Libro bianco 2015 (A.S.2728, Riorganizzazione vertici Ministero difesa e deleghe al Governo per la riforma dello strumento militare), la Difesa ha continuato il processo di transizione per il rinnovamento dello strumento militare, sulla scia di quanto previsto nella legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare e in conformità con gli obiettivi strategici definiti nel richiamato Libro bianco 2015;
  • sono stati conseguiti e superati gli obiettivi numerici prefissati dalla normativa in termini di soppressione e riconfigurazione degli enti e comandi nell'amministrazione centrale e periferica;
  • è proseguito il trend di riduzione del personale militare il cui completamento dovrà terminare nel 2024 con una forza militare pari a 150.000 unità, "obiettivo" ad avviso della Corte " ampiamente raggiungibile con gli strumenti in atto". Resta, invece, allo stato, "ancora problematico il rafforzamento della categoria dei volontari di truppa e l'obiettivo della metà del personale  a tempo determinato e per due terzi di giovane età, "richiedendo ulteriori sforzi ordinamentali per incentivare la fuoriuscita dai ruoli del personale a tempo indeterminato (con il passaggio ad altre Amministrazioni o con il collocamento in ARQ o ausiliaria) e per agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro di quello a tempo determinato";
  • si sono manifestate carenze di organico nell'Arma dei carabinieri (a fronte
  • delle 114.778 unità in organico, la forza effettiva è pari a 102.014 unità, in leggera diminuzione rispetto alle 102.253 del 2015);
  • per quanto concerne il contenzioso della Difesa, i giudizi relativi all'esposizione all'uranio impoverito sono aumentati da 57 a 71 per un valore di circa 80 milioni. Più in generale il contenzioso della Difesa in sede civile (circa 2400 cause) ha un valore di l ,4 71 miliardi, quello in sede amministrativa (circa 8.800 cause) di 534 milioni.

Con riguardo all'analisi finanziaria la Corte dei conti ha segnalato:

  • l'incremento delle risorse stanziate (cfr. sopra) ;
  • la quota a carico del MISE nel settore dell'ammodernamento dei sistemi d'arma è passata dai 2,38 miliardi del 2015 ai 2,7 miliardi del 2016;
  • le spese militari ammontano all'1% del PIL. Al riguardo, la Corte fa presente che sulla base di nella Dichiarazione conclusiva  del Summit NATO tra Capi di Stato e di Governo, svoltosi in Galles il 4 e 5 settembre del 2014, gli Stati membri dell'Alleanza hanno sottoscritto un impegno formale, relativo al raggiungimento di un obiettivo di spese militari in rapporto al Prodotto Interno Lordo (PIL). In base alla dichiarazione, le Nazioni NATO si sono impegnate affinché le rispettive spese nazionali per la Difesa convergano - in tempi definiti - verso riferimenti comuni, tra cui una spesa per la Difesa pari al 2% del PIL entro il 2024. Pertanto, osserva la Corte, Se 1' Italia dovesse seguire gli indirizzi della Wales summit declaration del 2014, entro i prossimi 7 anni dovrebbe raddoppiare le spese militari in termini percentuali rispetto al Pil.
  • più in generale la Corte sottolinea come la spesa italiana per la Difesa risulta essere inferiore in valore assoluto solo a quella di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania, mentre il rapporto percentuale rispetto al Pil appare sostanzialmente comparabile a quello della Germania, Stato che per connotazioni politiche, strutturali e di sensibilità dell'opinione pubblica presenta caratteristiche similari a quelle nazionale.
  • la spesa continua ad essere incentrata sul personale (79,34%), in incremento rispetto al 2015;
  • la quota dell'IRAP è pari a 953 milioni, in aumento di 55 milioni rispetto al 2015 rilevante ed in crescita rispetto all'anno precedente;
  • sono diminuiti gli stanziamenti destinati alle spese in c/capitale.

Ulteriori temi oggetto di analisi da parte della Corte dei conti riguardano la revisione degli assetti organizzativi ai sensi della legge n. 244 del 2012 (c.d. "riforma Di Paola") e le missioni internazionali.

In merito alla riduzione e al riordino degli organici delle Forze armate, la Corte segnala come stia proseguendo l'obiettivo della Difesa di ridurre le unità di Esercito, Marina e Aeronautica a 150 mila unità entro il 2024 anche al fine di disporre di un'unica forza integrata più economica rispetto all'attuale, più giovane e più professionalizzata. Per quanto riguarda il personale civile (da ridurre a 20 mila unità entro il 2024) l' obiettivo è quello di migliorarne l'integrazione e valorizzarne la professionalità in quelle attività non necessariamente di pertinenza del personale militare.

Per quanto concerne, invece, il tema delle missioni internazionali, la Corte, nel richiamare i principali contenuti della legge n. 145 del 2015, segnala la necessità di operare una riflessione su due profili: la trasparenza della decisione finanziaria da attuarsi attraverso una dettagliata ricostruzione delle operazioni contabili del fondo missioni internazionali e l' unitarietà dell'ordinamento contabile, da attuarsi mediante la pubblicità nell'uso delle risorse.

Per quanto concerne, poi le spese relative agli investimenti della Difesa nel campo dei sistemi d'arma, la Corte si sofferma in particolare sullo stato di attuazione del programma F-35. Nel 2016, osserva la Corte, sono proseguite le operazioni di consegna dei 90 velivoli previsti (di cui 60 in versione CTOL e 30 STOVL). Allo stato attuale quelli consegnati sono in numero di sette.

Per quanto riguarda l'aggiornamento dei costi, la componente che riguarda le necessità nazionali della fase PSFD è salita a 1.422,74 milioni, di cui finanziati nel 2016, 308,12.

Il programma prevede l'adeguamento e/o la realizzazione delle infrastrutture necessarie ai velivoli, agli equipaggiamenti ed al supporto. La spesa finora sostenuta è stata pari a 159,17 milioni, mentre per la realizzazione della FACO di Cameri è stata pari a 818,73 milioni. I ritorni industriali maturati (contratti), precisa la Corte, si attestano a oltre 2,3 miliardi di dollari attualizzati (circa 2 miliardi al cambio attuale), mentre la previsione per il futuro volume complessivo delle opportunità industriali per l'Italia è pari a 14,2 miliardi di dollari attualizzati (circa 12,7 miliardi al cambio attuale).


Disegno di legge di Assestamento 2016: stato di previsione del Ministero della difesa

L'istituto dell'assestamento di bilancio dello Stato è previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.

Sotto questo profilo, il disegno di legge di assestamento si connette funzionalmente con il rendiconto del bilancio relativo all'esercizio precedente: l'entità dei residui, attivi e passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene, infatti, definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.

Con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio formulate a legislazione vigente sono adeguate in relazione:

a)  per quanto riguarda le entrate, all'eventuale revisione delle stime del gettito;

Poiché esse sono il frutto di una valutazione di carattere tecnico, eventuali modifiche possono essere determinate dall'evoluzione della base imponibile e dagli effetti derivanti dall'applicazione della normativa vigente.

b)  per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale, ad esigenze sopravvenute;

c)  per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento, in termini di cassa, alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell'esercizio precedente.

La disciplina dell'istituto dell'assestamento del bilancio dello Stato è contenuta all'articolo 33 della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196/2009), che ne prevede la presentazione entro il mese di giugno di ciascun anno.
Il disegno di legge di assestamento riflette la struttura del bilancio dello Stato organizzato - secondo la disciplina recata dalla legge di contabilità n. 196/2009 - in missioni e programmi, che costituiscono le unità di voto.
Come previsto dalla legge di contabilità (articolo 33, comma 3), anche in sede di assestamento possono essere modificati gli stanziamenti di spese predeterminate per legge in virtù della c.d. flessibilità di bilancio, fermo restando il divieto di utilizzare stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.
I margini di flessibilità in sede di assestamento sono stati ampliati a seguito delle modifiche introdotte dall'articolo 5 della legge n. 163/2017, di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, che ha riformulato il comma 3 dell'articolo 33 della legge di contabilità prevedendo la possibilità che con il disegno di legge di assestamento possano essere proposte variazioni compensative tra le dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente, limitatamente all'anno in corso, anche tra unità di voto diverse (laddove essa era originariamente limitata soltanto nell'ambito dei programmi di una medesima missione), fermo restando, anche in assestamento, la preclusione all'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti

Ciò premesso in via generale, lo stato di previsione del Ministero della difesa si articola in 3 missioni e 9 programmi, che, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni, rappresentano le unità di voto parlamentare.

Si ricorda che cambiamenti significativi nell'articolazione e nel contenuto delle unità di voto rispetto alla legge di bilancio precedente sono avvenuti per effetto del riordino del Corpo forestale dello Stato assorbito nell'Arma dei Carabinieri, di una diversa posizione delle missioni militari internazionali e per altri minori modifiche. In particolare la missione 5 "Difesa e sicurezza del territorio" presenta modifiche nell'articolazione dei programmi (con la soppressione di due unità di voto) che derivano da una diversa ripartizione di alcune voci al suo interno, dall'allocazione delle risorse dei Fondi da assegnare dal cessato programma 33.1 Fondi da assegnare, nonché dalla redistribuzione di risorse provenienti dalla missione 17 "Ricerca e innovazione".

Per quanto attiene le due unità di voto soppresse si evidenzia quanto segue:
- il precedente programma 5.5 "Interventi non direttamente connessi con l'operatività dello strumento militare" si ricolloca in un nuovo programma creato ad hoc nella missione 32 "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" mantenendo la denominazione originaria con il codice 32.6;
- Il precedente programma 5.8 "Missioni internazionali", si ricolloca nei seguenti programmi: 5.1 "Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza", 5.2 "Approntamento e impiego delle forze terrestri", 5.3 "Approntamento e impiego delle forze navali", 5.4 "Approntamento e impiego delle forze aeree" nonché nel programma 5.6 "Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari".

Nella missione 17 "Ricerca e innovazione" non trova conferma per il Ministero della difesa l'unità di voto 17.11 "Ricerca tecnologica nel settore della difesa"; si tratta di risorse gestite dal centro di responsabilità Segretariato Generale destinate a spese per studi ed esperienze inerenti all'assistenza al volo che - non avendo un carattere prettamente di ricerca di base o applicata ma piuttosto di commissione di servizi a terzi – sono ricollocate nell'ambito della Missione 5 "Difesa e sicurezza del territorio", nel programma 5.6 "Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari" attribuito al medesimo Segretariato Generale.
Infine, a partire dal 2017, il Ministero della difesa acquisisce una competenza nell'ambito della missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" tramite il nuovo programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie tutte le risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato. 

Alla luce di tutte queste modifiche lo stato di previsione del Ministero della difesa per il 2017, approvato con la legge n. 232/2016  reca i seguenti stanziamenti:

(in milioni di euro)

Competenza

Cassa

Residui

Spese correnti

18.025,2

18139,2

481,7

Spese in conto capitale

2.243,9

1.874,1

664,7

Totale

20.269,1

20.013,3

1.146,4

La consistenza presunta dei residui al 1° gennaio 2017 era valutata in 1.146,4 milioni di euro; conseguentemente la massa spendibile - competenza + residui - risulta pari a 21.415,5 milioni.

Il disegno di legge di assestamento del bilancio (A.C.4639) interviene sulle previsioni iniziali, sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2017, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia per le variazioni contenute nel disegno di legge in esame.

Le variazioni proposte alle previsioni di competenza sono correlate alle effettive esigenze di gestione e tengono conto della situazione della finanza pubblica; l'adeguamento delle autorizzazioni di cassa consegue invece all'accertata consistenza dei residui e alle variazioni proposte per la competenza, nonché alla valutazione delle concrete capacità operative dell'Amministrazione.

Variazioni per atto amministrativo

Le variazioni già introdotte in bilancio, e pertanto non soggette ad approvazione parlamentare, hanno determinato complessivamente un aumento di 660,91 milioni di euro delle previsioni di competenza e un medesimo incremento di 660,91 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa.

Tali variazioni sono derivate da provvedimenti  intervenuti nell'anno o da norme di carattere generale. Le variazioni, sia di competenza che di cassa, hanno riguardato:

Descrizione
Competenza
Cassa
reiscrizione di residui passivi prenti (c/capitale)
1,4
1,4
reiscrizione di residui passivi prenti (parte corente)
23,1
23,1
Integrazione del riparto Fondo pubblico impiego
187,5
187,5
L.249/2016 (MLF)
0,01
0,01
L.250/2016 (Azerbaijan)
0,004
0,004
Riassegnazione capitololi di spesa
440.9
440.9
Prelevamento dal Fondo spese impreviste
8
8
TOTALE
660,91
660,91


Variazioni proposte dal Ddl di assestamento

La variazione proposta con il disegno di legge di assestamento 2017, nel testo trasmesso dal Senato,  prevede, per lo stato di previsione del ministero della Difesa, un incremento di 100 milioni di euro sia per la competenza che per la cassa. Pertanto le previsioni assestate per il 2017 ammontano a 21.320, 1mln rispetto alle previsioni iniziali pari a 20.269,1-

Si ricorda che detta variazione, è stata introdotta con l'emendamento 1.Tab.1.100, che ha apportato una variazione di segno positivo pari a 100 milioni di euro, al fine di provvedere ad eventuali sopravvenute maggiori esigenze di spese per acquisto di beni e servizi (ca. 1183), in relazione ai maggiori oneri da sostenere per attività di controllo del territorio da parte delle forze rmate nonchè per la prevenzione della minaccia terroristica.

L'articolo 1 del disegno di legge di assestamento prevede,quindi, nello stato di previsione del ministero della difesa, Missione 3 "servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche", programma 32.2 "Servizi e affari generali per le amministrazoni di competenza, azione "Gestione comune di beni e servizi", una variazione, di competenza e di cassa, come da tabella di seguito riportata:

Missione

Programma

Azione

variazione
competenza
variazione
 cassa
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza
Gestione comune di beni e servizi
270
270

La seguente tabella fornisce il quadro delle proposte di variazione, in termini di competenza, riferite ai programmi ed alle missioni dello stato di previsione del Ministero della difesa, contenute nel disegno di legge A.C. 3974.

(milioni di euro)

Missione

Previsioni iniziali 2017

Variazioni per atto amministrativo

Variazioni proposte con ddl assestamento

Previsioni assestate 2017

Difesa e sicurezza del territorio

18.827,5

674

156

19.657,6

Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza

6.025,7

280,8

-26,4

6.280

Approntamento e impiego delle forze terrestri

4.689,3

186,6

14,7

4.890,8

Approntamento e impiego delle forze navali

1.927

73,8

9,8

2.010,6

Approntamento e impiego delle forze aeree

2.458

79,3

-3,1

2.534,1

Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari

3.727,6

53,5

161

3.924,1

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

492

13,4

0,1

505,5

Approntamento carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare

492

13,4

0,1

505,5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

949,6

-26,5

134

1.057*

Indirizzo politico

23,8

1,4

-0,3

24,9

Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza

481,8

-28,6

159,9

613

interventi non direttamente connessi con l'operatività dello strumento militare

444

0,6

-25

419,1

Totale

20.269,1

660,9

290,1

21.220,1*

* a tale importo occorre aggiungere lo stanziamento di 100 mln conseguenti all'approvazione al Senato dell''emendamento 1.Tab.1.100,