Contributi del Ministero della Difesa alle associazioni combattentistiche e d'arma per l'anno 2017 18 settembre 2017 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
Premessa
Il Ministro della difesa ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto interministeriale n. 441 con il quale viene ripartito lo stanziamento, iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2017, in favore delle associazioni combattentistiche e d'arma, ai sensi dell'
articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448. La richiesta è stata quindi assegnata alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il proprio parere entro il
2 ottobre 2017.
Contributi in favore delle associazioni combattentistiche
Nel 1998, per garantire il sostegno alle attività di promozione sociale svolte dalle associazioni combattentistiche di cui alla
legge n. 93/1994, con la approvazione della
legge 11 giugno 1998, n. 205, "Norme per la concessione di contributi statali a favore delle associazioni combattentistiche", sono stati autorizzati
stanziamenti per complessivi 8 miliardi nel 1998 e 4 miliardi annui negli anni 1999 e 2000. Il relativo riparto è stato effettuato con decreto del Ministro della difesa emanato con le modalità di cui all'
articolo 1, comma 40, della legge n. 549/1995. Successivamente, il
D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla
legge 31 marzo 2005, n. 43 ha disposto, all'articolo 7-vicies, lo stanziamento,
per il 2005, di 3.100.000 € per le associazioni combattentistiche e partigiane erette in enti morali, costituitesi in confederazione nel 1979, incaricate di preparare ed organizzare, d'intesa con il Ministero della difesa,
nel triennio 2005-2007, manifestazioni celebrative ed iniziative storico-culturali, sul piano nazionale ed internazionale, per il sessantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di liberazione. In relazione alle medesime associazioni, successivamente è intervenuta la
legge 20 Febbraio 2006, n. 92, che ha anch'essa provveduto alla concessione di contributi statali in loro favore. In particolare, l'articolo 1 ha autorizzato il finanziamento, da parte del Ministro della difesa,
per il triennio 2006-2008, delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche di cui alla
legge n. 93/1994, sottoposte alla propria vigilanza. Tali Associazioni coincidono con quelle sopra richiamate che aderiscono alla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane. Il finanziamento è corrisposto, con le modalità previste dalla
legge 28 dicembre 1995, n. 549, attraverso la ripartizione di un contributo pari a 2.220.000 € annui, da effettuarsi con decreto del Ministro della difesa. Successivamente, il
D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 2009, n. 14, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti, ha autorizzato, all'articolo 14, comma 7-bis,
un contributo di 1.500.000 euro annui per il triennio 2009-2011, destinato alle associazioni combattentistiche vigilate dal Ministro della difesa, per le finalità di cui all'
articolo 1, comma 1, della legge n. 92/2006. Successivamente, il Governo, in data 24 maggio, nel trasmettere alle Camere, ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, lo schema di decreto n. 482, concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1352 dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa
per l'anno 2012 e destinato all'erogazione di contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati dal medesimo Ministero non prevedeva più alcun contributo specifico in favore delle associazioni combattentistiche. Al riguardo, la relazione illustrativa del Governo, allegata allo schema di decreto in esame, precisava che l'assenza di contributi in favore delle associazioni combattentistiche era determinata dal fatto che il contributo di 1,5 milioni di euro
per il triennio 2009, 2010 e 2011, disposto in loro favore dall'
articolo 14 comma 7-bis del D.L. 30 dicembre 2008, n. 207 (il cui contenuto è successivamente confluito nell'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare) non era stato prorogato per il successivo triennio e non risultava quindi allocata alcuna risorsa finanziaria disponibile per erogare il contributo in favore dei richiamati sodalizi. Su tale capitolo restava, pertanto, il solo contributo di euro 256.740,00 previsto dalla legge di stabilità 2012 in favore di "enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati dal Ministero della difesa che lo schema di decreto n. 482 assegnava interamente alle associazioni d'arma (fascia B) e alle altre associazioni di categoria (enti, istituti culturali scientifici, tecnici -fasce C, D ed E). La Commissione difesa della Camera, nel pronunciarsi sul richiamato schema di decreto ministeriale (seduta del 4 luglio 2012) rilevava che "la mancata assegnazionedi contributi alle associazioni combattentistiche" determinava "una sperequazione da sanare in tempi rapidi" e prendeva atto "positivamente che il disegno di legge di assestamento del bilancio per il 2012 (atto Camera dei deputati n. 5325)", integrava "il capitolo 1352 dello stato di previsione del Ministero della difesa per il 2012, al fine di erogare contributi alle associazioni combattentistiche in misura identica a quelli erogati nel 2011". Con
la legge n. 182 del 2012, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012 si è provveduto, quindi, a realizzare le necessarie variazioni al fine di prevedere
lo stanziamento di 674.000 euro in favore delle associazioni combattentistiche, in misura identica alle risorse erogate nel corso del 2011. Successivamente, il
comma 25 dell'articolo 1 del decreto legge n. 114 del 2013 ha autorizzato il Ministero della difesa ad erogare,
relativamente al 2013, contributi in favore delle associazioni combattentistiche
pari a 674.000 euro vincolandoli alla rendicontazione e alla pubblicazione delle spese effettuate dalle medesime associazioni nelle forme e nei modi finalizzati a garantire la trasparenza, nel rispetto della vigente legislazione in materia di protezione dei dati personali. Nel corso della conversione in legge del richiamato
decreto legge n. 114 del 2013 è stato previsto un ulteriore stanziamento pari a euro
300.000 in favore delle medesime associazioni combattentistiche di cui al precedente comma 25, soggetto ai richiamati vincoli di rendicontazione e di pubblicazione.
Si ricorda, inoltre, che per il sostegno delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche di cui alla legge 31 gennaio 1994, n. 93, l'articolo 2195 del Codice dell'ordinamento militare, come modificato dall'articolo 1, comma 271 della legge n. 147 del 2013 ha autorizzatato la spesa di euro 1.000.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. Con l'articolo 1, comma 596, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 la richiamata autorizzazione di spesa è stata nuovamente confermata per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.
Conclusivamente per quanto riguarda l'esercizio finanziario 2017, la relativa legge di bilancio ha previsto uno stanziamento complessivo di euro 1.708.127 da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati dal Ministero della difesa. Tale stanziamento è oggetto di riparto con lo schema di decreto in esame.
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Presupposti normativiLa legge n. 549 del 1995 (articolo 1, commi 40-44) ha realizzato un intervento di delegificazione in materia di contributi a carico del bilancio statale in favore di enti e organismi ritenuti meritevoli del sostegno economico dello Stato per le loro particolari finalità. Anteriormente alla legge citata, al finanziamento dei predetti enti si è infatti provveduto con interventi legislativi specifici riguardanti le varie categorie di organismi vigilati da ciascuna amministrazione centrale. Nello specifico, l'articolo 1 della legge n. 549 del 1995, ha previsto che i contributi erogati ad enti, istituti, associazioni e fondazioni ai sensi dei provvedimenti sostanziali di spesa elencati nella apposita Tabella A allegata alla legge, vengano iscritti in un unico capitolo dello stato di previsione di ciascun ministero interessato. Il relativo riparto fra i singoli enti è effettuato annualmente "con decreto del ministro competente, di concerto con il Ministro del tesoro, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, alle quali, peraltro, sono trasmessi i rendiconti annuali dell'attività svolta dagli enti stessi, entro trenta giorni dall'approvazione della legge di bilancio". Ai sensi del comma 42 gli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, che non abbiano fatto pervenire, alla data del 15 luglio di ciascun anno, il conto consuntivo dell'anno precedente, da allegare allo stato di previsione dei singoli ministeri interessati, sono esclusi dal finanziamento per l'anno cui si riferisce lo stato di previsione stesso. A sua volta, il comma 43 della legge 549 del 1995 prevede che la dotazione dei capitoli allocati nei vari stati di previsione dei ministeri interessati venga quantificata annualmente dalla Tabella C della legge finanziaria (ora legge di bilancio).
Per quanto concerne gli enti vigilati dal Ministero della Difesa,i
soggetti originariamente beneficiari, indicati nella
tabella A allegata alla citata
legge n. 549/1995erano i seguenti:
Al riguardo, la
legge 6 novembre 2002, n. 267, recante disposizioni in materia di corresponsione di contributi dello Stato a favore dell'Organizzazione idrografica internazionale (
IHO) e dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (
INSEAN), aveva istituito
uno specifico finanziamento per questi due organismi,
che sono stati pertanto successivamente esclusi dall'elenco di quelli che beneficiano della ripartizione annua dei contributi ad enti e associazioni vigilate dal Ministero della difesa. E' stato contemporaneamente ridimensionato lo stanziamento complessivo destinato a tali enti.
Successivamente, l'articolo 7, comma 21, del decreto-legge n. 78 del 2010, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, ha previsto la
soppressione dell'INSEAN. Le funzioni svolte da tale istituto e le connesse risorse umane, strumentali e finanziarie sono state trasferite al Consiglio nazionale delle ricerche.
Per quanto concerne
l'IHO, l'articolo 565 del Codice dell'ordinamento militare (
d. lgs. n. 66 del 2010) ha previsto che il contributo da riconoscere a tale organismo venga quantificato annualmente dalla Tabella C della legge di stabilità (ora legge di bilancio).
Al riguardo, si segnala che la legge di bilacio per l'anno 2017 ha previsto uno stanziamento annuo, per il triennio 2017 -2019 in favore dell' Organizzazione idrografica internazionale del Principato di Monaco (IHO), pari a 81.894. euro.
Si ricorda, infine, che la legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria 2002), all'articolo 32, comma 2, ha previsto che i contributi disposti in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, indicati dalla tabella 1 allegata alla medesima legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato, e che il relativo riparto sia annualmente effettuato entro il 31 gennaio da ciascun Ministro, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
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Contenuto
Lo schema di decreto all'esame della Commissione difesa individua complessivamente in euro
1.708.127 (1.543.778 nel 2016
) l'importo dei contributi, per l'esercizio finanziario 2017, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi vigilati dal Ministero della difesa. Relativamente all'anno 2016 tale importo è aumentato del 9,6%.
La relazione illustrativa precisa che "nella determinazione degli importi da attribuire a ciascun sodalizio, in analogia a quanto attuato l'anno precedente, ed a seguito dell'istituzione di apposita commissione interna al Gabinetto, è stata adottata una metodologia uguale sia per le Associazioni combattentistiche e partigiane, sia per le Associazioni d'arma, di categoria e di specialità, fondata sulla selezione dei progetti di attività assistenziali e promozionali presentati da ciascuna associazione e garantendo, comunque,
un contributo per i costi fissi di funzionamento delle strutture sociali distribuendo le associazioni in fasce, sulla base del numero di soci effettivi". La relazione illustrativa precisa, altresì, che è stata apportata una decurtazione del 20 per cento sull'importo previsto in relazione a quei sodalizi che non abbiano presentato alcun progetto, ovvero nel caso in cui i progetti elaborati non siano stati ritenuti meritevoli di finanziamento. La medesima relazione precisa, inoltre, che una ulteriore decurtazione del 20 per cento (e quindi in totale del 40% ) è stata applicata nei confronti di quei sodaizi che
per il secondo anno consecutivo non abbiano presentato alcun progetto ovvero nel caso in cui i progetti elaborati non siano stati ritenuti meritevoli di finanziamento.
Nello specifico, lo schema di decreto in esame provvede a ripartire
:
a)
1.000.000 euro, in aumento dell'11,3% rispetto all'anno preceente (a fronte di 887.269 euro stanziati nel 2016, a seguito dell'accantonamento disposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze) tra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane;
b)
708.127 euro, in aumento di 7,3% rispetto all'anno precedente
(a fronte di
656.509 euro stanziati nel 2016, a seguito dell'accantonamento disposto dal citato Ministero) tra le Associazioni d'Arma, di Categoria e di specialità.
In relazione all'atto del governo n. 351, concernente il riparto relativo all'anno 2016, si ricorda che la Commissione difesa della Camera, nel corso della seduta del 28 novembre 2016, ha espresso parere favorevole a condizione che, "entro gennaio di ogni anno, a cominciare da gennaio 2017, il Governo trasmetta alle Camere gli ultimi rendiconti annuali disponibili dell'attività svolta dalle associazioni combattentistiche e d'arma beneficiarie dei contributi statali, in modo da consentire al Parlamento di conoscere in quali modi le predette associazioni impieghino le risorse pubbliche". La Commissione difesa ha, altresì, approvato un'osservazione con la quale ha espresso l'opportunità che "in occasione della presentazione di prossimi schemi di decreto sulla materia (…) la nota illustrativa sia integrata con specifiche note sui criteri adottati dalla Difesa nella selezione e nella valutazione dei progetti di attività promozionali e assistenziali presentati dalle associazioni combattentistiche e d'arma".
In data 9 maggio 2017 il Ministero della difesa ha trasmesso alla Commissione difesa della Camera i rendiconti annuali di alcune delle organizzazioni beneficiarie dei contributi ripartiti per l'anno 2015.
In relazione al contenuto dello schema di decreto in esame si osserva che:
![]() La seguente tabella offre una comparazione dei contributi assegnati ai singoli enti negli anni 2012 - 2017.
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