Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 7/XVII DICEMBRE 2013
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 7    Progressivo: 2013
Data: 21/12/2013
Descrittori:
ATTIVITA' PARLAMENTARE NON LEGISLATIVA   CONTROLLO SUL GOVERNO
NOMINE IN ENTI   ORDINI DEL GIORNO












Notiziario mensile

Numero 7/XVII

DICEMBRE 2013

L’attività di controllo parlamentare


MONITORAGGIO DI:

NOMINE GOVERNATIVE

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO

RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI


a cura del Servizio per il Controllo parlamentare



INDICE

AVVERTENZA 1

Sezione I 3

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI 3

In evidenza a novembre 2013 4

a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 nel mese di novembre 2013 8

b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 scadute e non ancora rinnovate nel mese di novembre 2013 o previste in scadenza entro il 31 gennaio 2014 21

c) Principali cariche in enti e autorità non ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978, rinnovate o in scadenza entro il 31 gennaio 2014 25

Sezione II 29

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO 29

In evidenza a novembre 2013 30

Note annunciate al 30 novembre 2013 in attuazione di atti di indirizzo 36

Ministro per gli affari regionali e le autonomie 36

Ministero dell'interno 39

Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione annunciate al 30 novembre 2013 41

Sezione III 43

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE 43

L’attività di monitoraggio delle relazioni al Parlamento 44

In evidenza a novembre 2013 45

Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo 1° – 30 novembre 2013 49

Relazioni governative 49

Nuove relazioni previste da fonti normative 56

Relazioni governative 56


AVVERTENZA



Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

A tal fine il notiziario è suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni non legislative della Camera dei deputati, nonché relativi alla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.


La pubblicazione si apre con la Sezione I relativa alle nomine governative negli enti pubblici, monitorate principalmente ai sensi dalla legge n. 14 del 24 gennaio 1978, che disciplina le richieste di parere parlamentare e le comunicazioni al Parlamento di nomine effettuate dal Governo in enti pubblici.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, la sezione I dà conto, nella sottosezione a), delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della suddetta legge n. 14 del 1978 nel periodo considerato dalla pubblicazione. Si tratta pertanto delle nomine conseguenti a proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 14 del 1978), informando quindi sull’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte governativa, o comunicate dal Governo (ai sensi dell’articolo 9 della richiamata legge n. 14). Vengono anche specificate le procedure di nomina previste dalle norme relative ai singoli enti e fornite notizie essenziali sull’attività degli stessi.

Nella sottosezione b) vengono elencate ed analizzate le principali cariche di nomina governativa, sempre ricomprese nell’ambito della legge n. 14 del 1978, scadute e non ancora rinnovate nel periodo considerato o che scadranno nei mesi successivi.

La sottosezione c) dà conto di nomine o di cariche in scadenza, sempre nel periodo preso in esame, in enti pubblici e autorità indipendenti che esulano dal campo di applicazione della legge n. 14 del 1978.

La Sezione I cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna avvertita non solo a livello parlamentare, e che da allora è cresciuta anche estendendo il campo del proprio monitoraggio. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologico e logicamente coerente, per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, tra l’altro, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni.


Nella Sezione II viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (ordini del giorno, mozioni o risoluzioni) approvati in Assemblea o in Commissione. Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare detti atti ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti). Gli atti così inviati alle Amministrazioni sono elencati nel paragrafo “Le nostre segnalazioni”.


Nella Sezione III si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto dal Servizio sulle relazioni al Parlamento la cui trasmissione sia prevista da norme di legge, distinte tra “governative” e “non governative”. Si dà inoltre conto delle relazioni di nuova istituzione, stabilite cioè da nuove norme entrate in vigore nel periodo considerato.


Come per quelle contenute nella Sezione I, anche le informazioni riportate nelle sezioni II e III sono tratte dalle altre due banche dati sviluppate e gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, e costantemente alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri.















Sezione I


NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI


























La sezione è ripartita in tre sottosezioni che danno conto: 1) delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della legge n. 14/1978 nel mese di novembre 2013 (e nella prima parte del mese di dicembre 2013), indicando i nominativi dei titolari, le cariche assunte, le modalità, le date di nomina e il tipo di controllo parlamentare previsto (espressione del parere da parte delle Commissioni competenti o comunicazione al Parlamento da parte dei Ministeri, evidenziando altresì i casi in cui non sia stata seguita nessuna delle due procedure); 2) delle nomine scadute e non ancora rinnovate negli enti medesimi nello stesso periodo e di quelle in scadenza fino al 31 gennaio 2014 con l’indicazione dei titolari e delle cariche in scadenza (o scadute), delle procedure di nomina e del tipo di controllo parlamentare previsto per il rinnovo delle suddette cariche; 3) delle principali nomine effettuate, e di quelle in scadenza entro il 31 gennaio 2014, in enti pubblici o autorità amministrative indipendenti non ricompresi nel campo di applicazione della citata legge n. 14/1978, con l’indicazione dei titolari, delle cariche, delle procedure di nomina, delle date di scadenza e dell’eventuale rinnovo se già avvenuto.

In evidenza a novembre 2013


La prima sezione della pubblicazione “L’attività di controllo parlamentare” dà conto delle nomine governative negli enti pubblici e dello stato del quadro normativo di riferimento, monitorando il mese di novembre 2013 nonché l'inizio di quello di dicembre 2013, con una proiezione previsionale delle cariche in scadenza fino alla fine di gennaio 2014. La sezione è composta da tre sottosezioni, che danno rispettivamente conto delle cariche rinnovate nel mese di novembre 2013, nonché di quelle da rinnovare entro la fine di gennaio 2014 nei campi degli enti pubblici e delle autorità amministrative indipendenti.



IN QUESTO NUMERO:



- La 4ª Commissione (Difesa) del Senato e la IV Commissione (Difesa) della Camera, nelle rispettive sedute del 20 e del 27 novembre 2013, hanno espresso parere favorevole sulla proposta di nomina di Vincenzo Porrazzo a presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate; si anticipa che tale nomina è stata definitivamente approvata dal Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2013.


- Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto in data 26 novembre 2013, ha nominato Piergiorgio Massidda commissario straordinario dell'Autorità portuale di Cagliari per la durata massima di sei mesi. Lo stesso Ministro, con propri decreti del 7 novembre 2013, ha nominato Giovanni Lorenzo Forcieri presidente dell'Autorità portuale di La Spezia per quattro anni, e Rodolfo Giampieri commissario straordinario dell'Autorità portuale di Ancona per un periodo massimo di sei mesi. Si anticipa inoltre che il suddetto Ministro, con proprio decreto del 3 dicembre 2013, ha nominato Enrico Maria Pujia commissario straordinario della Autorità portuale di Augusta per la durata massima di sei mesi.


- Sempre il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha altresì richiesto il parere parlamentare sulla proposta di nomina del predetto Rodolfo Giampieri a presidente dell'Autorità portuale di Ancona, sulla quale, si anticipa, hanno espresso parere favorevole la IX Commissione (Trasporti) della Camera e l'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato, nelle rispettive sedute del 4 dicembre 2013.


- L'VIII Commissione (Ambiente) della Camera e, si anticipa, la 13ª Commissione (Territorio) del Senato, nelle rispettive sedute del 6 novembre e del 4 dicembre 2013 hanno espresso parere favorevole

sulla proposta di nomina di Gaetano Benedetto a presidente dell'Ente parco nazionale del Circeo.

- Con decreto del Presidente della Repubblica del 4 novembre 2013, Andrea Graziosi è stato nominato componente del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ANVUR per un periodo di quattro anni.


- Il 5 e il 18 novembre 2013 il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo ha comunicato i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri con i quali sono stati nominati i componenti dei consigli di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro INAIL.


- Si anticipa che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con proprio decreto del 3 dicembre 2013, ha nominato Gian Luigi Pillola commissario straordinario del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, per un periodo massimo di sei mesi.


- Nel mese di novembre 2013 sono scaduti i mandati del commissario straordinario dell'Ente parco nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto, nonché dei componenti del consiglio di amministrazione dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA.


- Nel mese di dicembre 2013 scadono i mandati di Michele Pezzinga a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa CONSOB, di Giovanni Lelli a commissario straordinario (con i subcommissari Pietro Maria Putti e Piergiuseppe Maranesi) dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA e di Ugo Leone a presidente dell'Ente parco nazionale del Vesuvio.


- Nel mese di gennaio 2014 scade infine il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri.


- Il 31 dicembre 2013, se non sarà previamente nominato il nuovo consiglio di amministrazione, è prevista la scadenza del mandato del commissario straordinario della Fondazione Istituto Nazionale per il Dramma Antico INDA, Alessandro Giacchetti, che era stato nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali con proprio decreto dell'11 aprile 2013. Il 25 febbraio 2013 era venuto a scadenza il mandato quadriennale dei componenti del precedente consiglio di amministrazione, definitivamente cessati l'11 aprile 2013 al termine del periodo di prorogatio della durata di 45 giorni1. L'INDA è una fondazione con personalità giuridica di diritto privato, ma l'articolo 5, comma 3, del D.Lgs. n. 20/1998 prevede il previo parere delle competenti Commissioni parlamentari sulla nomina di quattro degli otto membri del consiglio di amministrazione2. Secondo quanto specificato nelle premesse del ricordato decreto di commissariamento, si potrà procedere alla ricostituzione del predetto organo collegiale solo dopo l'approvazione della modifica statutaria deliberata dalla Fondazione per ridurne il numero dei componenti da otto a cinque, in applicazione dell'articolo 6, comma 5, del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla L. n. 122/20103. Poiché le modifiche dello statuto della Fondazione devono essere approvate con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la funzione pubblica, il commissariamento dell'INDA si è reso necessario per non interromperne l'attività durante l'organizzazione e lo svolgimento del XLIX ciclo di spettacoli classici in programma presso il Teatro greco di Siracusa.


  • Il 31 dicembre 2013 scade il mandato dell'amministratore unico della Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo ARCUS S.p.a., Ludovico Ortona, che era stato nominato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dell'economia e delle finanze in data 17 settembre 2012. La nomina di Ortona, già presidente uscente di ARCUS S.p.a., ad amministratore unico della medesima, era stata disposta ai sensi dell'articolo 4 del D.L. n. 95/2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 135/2012. In precedenza la carica apicale di ARCUS S.p.a. era rappresentata appunto da un presidente, sulla cui proposta di nomina è previsto il previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, ai sensi dell’articolo 10, comma 6, della L. n. 352/1997 (sostituito dall’articolo 2 della L. n. 291/2003)4. Tuttavia tale forma di controllo parlamentare su ARCUS S.p.a. è limitata alla nomina del presidente, in quanto la legge speciale non fa menzione delle nomine degli “altri amministratori”. Pertanto la nomina dell'amministratore unico della società, non rientrando nella suddetta fattispecie del "presidente", non è soggetta ad alcuna forma di controllo parlamentare. Tale valutazione appare confermata dalla mancata trasmissione al Parlamento da parte del Governo della proposta di nomina di Ortona ad amministratore unico. Può pertanto ritenersi che almeno attualmente, con l'introduzione della figura dell'amministratore unico in luogo di quella del presidente, il controllo parlamentare su ARCUS S.p.a sia di fatto venuto meno. Si osserva tra l'altro che, ai sensi dell'articolo 39, comma 1-bis del D.L. n. 69/2013, convertito con modificazioni dalla L. n. 98/2013, sono stati abrogati i commi dal 24 al 30 dell'articolo 12 del predetto D.L. n. 95/2012, alla stregua dei quali ARCUS S.p.a. avrebbe dovuto essere posta in liquidazione dal 1° gennaio 2014.

- Nella seduta del 14 novembre 2013 la Camera dei deputati ha eletto Antonio Nicita componente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni AGCOM. La nomina di Nicita dovrà essere formalizzata con decreto del Presidente della Repubblica. Nicita sostituisce Maurizio Décina che, eletto dalla Camera nella seduta del 6 giugno 2012, aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico il 4 settembre 2013. Ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 249/1997, come modificato dall'articolo 1, comma 2-bis, del decreto-legge n. 29/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 62/2012, in caso di dimissioni di un commissario la Camera competente procede all'elezione di un nuovo commissario che resta in carica fino alla scadenza ordinaria del mandato dei componenti dell'Autorità5. Si ricorda in proposito che gli altri componenti dell'AGCOM, ossia il presidente Angelo Marcello Cardani, nonché i commissari Antonio Martuscello, Antonio Preto e Francesco Posteraro, sono stati nominati6 con decreto del Presidente della Repubblica in data 11 luglio 2012 per sette anni non rinnovabili7, decorrenti dalla data di insediamento del collegio8, ossia dal 25 luglio 2012. Pertanto, per effetto delle disposizioni sopra citate, anche il mandato di Antonio Nicita verrà a scadere il 25 luglio 2019.


Per l'approfondimento sulle nomine e sulle scadenze nei singoli enti, si rinvia alle relative note.


a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento)
dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione
della L. n. 14/1978 nel mese di novembre 2013


In questa sottosezione si dà conto delle principali nomine soggette a controllo parlamentare effettuate dal Governo nel periodo considerato, delle procedure e del tipo di controllo parlamentare seguiti.

In particolare si specifica se per il rinnovo delle suddette cariche sia stata trasmessa dal Governo la richiesta di parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, definiti successivamente come: istituti e (...) enti pubblici anche economici, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti e in qualche caso anche i vicepresidenti o i componenti di consigli o commissioni), o la mera comunicazione al Parlamento (ai sensi dell’articolo 9 della suddetta L. n. 14/1978, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti o i commissari straordinari), o se in occasione dei precedenti rinnovi non siano state attivate queste procedure.


La citata L. 14/1978 stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.


Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.


Per quanto riguarda le nomine che il governo è tenuto a comunicare al Parlamento, sempre la legge 24 gennaio 1978, n. 14, all’articolo 9, stabilisce che le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano.


Qualora la legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) o il relativo statuto, ove approvato con atto avente forza di legge, contengano specifiche norme relative al controllo parlamentare alternative o integrative rispetto a quelle generali contenute nella L. n. 14/1978, allora se ne dà conto, nell'ambito della successiva sottosezione "c", nella colonna relativa alla procedura di nomina.


Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, convertito dalla L. 15/7/1994, n. 444, sulla disciplina della proroga degli organi amministrativi, stabilisce tra l’altro che: (…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.






























Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Cassa di previdenza delle Forze armate

Presidente:


Vincenzo Porrazzo

Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, annunciata

alla Camera

il 13/11/2013

e al Senato

il 18/11/2013.

Pareri favorevoli espressi dalla

4ª Commissione

del Senato

il 20/11/2013

e dalla

IV Commissione

della Camera

il 27/11/2013.


Procedura

di nomina

in corso


(nomina deliberata

dal Consiglio dei ministri

del 3/12/2013)

D.P.R.

su proposta

del Presidente del Consiglio

dei ministri, previa

deliberazione

del Consiglio

dei ministri adottata

su proposta

del Ministro della difesa


Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ed il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 12 novembre 2013, annunciata alla Camera ed al Senato rispettivamente il 13 ed il 18 novembre 2013, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Vincenzo Porrazzo a presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate. Tale richiesta è stata assegnata alla 4ª Commissione (Difesa) del Senato, che ha espresso parere favorevole nella seduta del 20 novembre 2013, e alla IV Commissione (Difesa) della Camera, che ha espresso parere favorevole nella seduta del 27 novembre 2013.

Si anticipa che tale nomina è stata definitivamente approvata, su proposta del Ministro della difesa, dal Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2013. La nomina dovrà essere infine perfezionata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri.

Come ricordato nel precedente Bollettino, il Ministro della difesa, con proprio decreto del 24 ottobre 2013, ha nominato i componenti effettivi e supplenti del consiglio di amministrazione9 della Cassa di previdenza delle Forze armate, per la durata di un triennio. Per effetto di tale provvedimento, Vincenzo Porrazzo è stato nominato componente effettivo del predetto organo.

Infatti il presidente della Cassa è scelto tra i membri effettivi del consiglio di amministrazione ed è nominato su proposta del Ministro della difesa secondo le modalità previste dall'articolo 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni. Per la nomina a tale carica è designato un ufficiale di grado non inferiore a generale di divisione o corrispondente, in base a un criterio di rotazione tra le Forze armate10, sentito il Capo di stato maggiore della difesa e previa intesa con gli organi di vertice delle Forze armate.

Si ricorda che il 1° luglio 2013 erano scaduti il mandato di Alberto Gauzolino11 a presidente della Cassa, nonché i mandati dei componenti effettivi e supplenti del consiglio di amministrazione della stessa12, che erano stati nominati rispettivamente con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 luglio 2011 e con decreto del Ministro della difesa del 21 aprile 2010.

La Cassa di previdenza delle Forze armate è stata istituita dall'art. 2 del D.P.R. 4 dicembre 2009, n. 211, che ha disposto il riordino per accorpamento delle sei preesistenti casse militari di Esercito, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei carabinieri13.

Sono organi della Cassa il consiglio di amministrazione, il presidente e il collegio dei revisori, che restano in carica per 3 anni e possono essere confermati per un ulteriore mandato non rinnovabile.

La Cassa, dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, è sottoposta alla vigilanza del Ministero della difesa. Essa gestisce i fondi previdenziali secondo principi di uniformità gestionale, fatti salvi il regime previdenziale e creditizio vigente per i singoli istituti, la salvaguardia dei diritti maturati dagli iscritti, nonché la separazione e l'autonomia patrimoniale e contabile di ciascun fondo.










Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Autorità portuale di Cagliari



Commissario straordinario:


Piergiorgio Massidda


Nomina non ancora comunicata

alle Camere

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978

26/11/2013

D.M. del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Autorità portuale di La Spezia

Presidente:


Giovanni Lorenzo Forcieri



Pareri favorevoli espressi

dall'8ª Commissione

del Senato

il 22/10/2013

e dalla

IX Commissione della Camera

il 23/10/2013


7/11/2013


(decorrenza: 11/11/2013)

D.M. del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti d'intesa

con la regione nell'ambito

di una terna proposta

da province, comuni

e camere

di commercio


Autorità portuale

di Ancona

Presidente:


Rodolfo Giampieri

Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, annunciata

alla Camera

il 20/11/2013

ed al Senato

il 22/11/2013.

Pareri favorevoli espressi dalla

IX Commissione della Camera e dalla

8ª Commissione

del Senato

il 4/12/2013


Procedura

di nomina

in corso

Commissario straordinario:


Rodolfo Giampieri

Nomina non ancora comunicata

alle Camere

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978


7/11/2013


(decorrenza: 9/11/2013)

D.M. del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Autorità portuale di Augusta



Commissario straordinario:


Enrico Maria Pujia


Nomina non ancora comunicata

alle Camere

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978


3/12/2013


(decorrenza: 4/12/2013)


Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto in data 26 novembre 2013, non ancora comunicato alle Camere ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 14/1978, ha nominato Piergiorgio Massidda commissario straordinario dell'Autorità portuale di Cagliari per un periodo non superiore a sei mesi.

Il commissariamento dell'Autorità portuale cagliaritana consegue alla sentenza pronunciata dal Consiglio di Stato, Sez. IV in data 25 giugno 2013 e depositata il 26 settembre 2013, che ha annullato il decreto ministeriale del 23 settembre 2011 con il quale era stato nominato presidente della ricordata Autorità portuale lo stesso Massidda, ritenendolo privo del requisito della "massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale" prescritto dall'art. 8 della L. n. 84/1994. Il ricorso contro il citato decreto di nomina, che era stato inizialmente respinto dal Giudice Amministrativo di primo grado, è stato proposto da Massimo Deiana, il cui nominativo era stato incluso, insieme a quello di Massidda, nella lista dei candidati sottoposta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. La sentenza di appello è stata impugnata avanti alla Corte di Cassazione e ne è stata altresì chiesta la sospensione degli effetti. Di conseguenza, la nomina dello stesso Massidda a commissario straordinario è stata disposta fatto salvo l'esito dei rimedi giurisdizionali esperiti contro la sentenza del Consiglio di Stato.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 7 novembre 2013, notificato l'11 novembre 2013, ha nominato Giovanni Lorenzo Forcieri presidente dell'Autorità portuale di La Spezia per la durata di un quadriennio. Come ricordato nel precedente Bollettino, il suddetto Ministro aveva trasmesso la relativa richiesta di parere parlamentare con lettera del 1° ottobre 2013, annunciata alla Camera ed al Senato l'8 ottobre 2013, e su di essa avevano espresso parere favorevole l'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato e la IX Commissione (Trasporti) della Camera, nelle rispettive sedute del 22 e del 23 ottobre 2013.

Per Forcieri si tratta del secondo mandato alla presidenza dell'Autorità portuale spezzina, essendovi stato già nominato per un primo quadriennio con decreto ministeriale del 27 maggio 2009, notificato all'interessato il 28 maggio 2009. Alla scadenza di tale mandato14, Forcieri è stato quindi nominato commissario straordinario della medesima Autorità con decreto ministeriale del 13 luglio 2013: tale incarico commissariale è automaticamente venuto meno per effetto della nomina dello stesso Forcieri a presidente.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera del 15 novembre 2013, annunciata alla Camera e al Senato rispettivamente il 20 e il 22 novembre 2013, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Rodolfo Giampieri a presidente dell'Autorità portuale di Ancona. Tale richiesta è stata assegnata alla IX Commissione della Camera e all'8ª Commissione del Senato che, si anticipa, hanno espresso parere favorevole nelle rispettive sedute del 4 dicembre 2013.

In precedenza il Ministro, con proprio decreto del 7 novembre 2013 non ancora comunicato alle Camere, aveva nominato lo stesso Giampieri commissario straordinario della predetta Autorità portuale per sei mesi a decorrere dal 9 novembre 2013 e comunque non oltre la nomina del presidente.

Come ricordato nel precedente numero della presente pubblicazione, l'8 novembre 2013 era scaduto il mandato del commissario straordinario uscente dell'Autorità portuale anconetana, Luciano Canepa, che era stato nominato con decreto ministeriale del 7 maggio 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dall'8 maggio 2013. Il 23 marzo 2013 era altresì scaduto15 il mandato quadriennale a presidente della citata Autorità portuale dello stesso Canepa, che era stato nominato con decreto ministeriale del 20 marzo 2009, notificato il 23 marzo 2009.

Si anticipa infine che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 3 dicembre 2013 non ancora comunicato alle Camere, ha nominato Enrico Maria Pujia commissario straordinario dell'Autorità portuale di Augusta per la durata massima di sei mesi a decorrere dal 4 dicembre 2013 e comunque non oltre la nomina del presidente.

Come riferito nel precedente Bollettino, il 6 ottobre 2013 è infatti scaduto16 il mandato del presidente uscente dell'Autorità portuale megarese, Aldo Garozzo, che era stato nominato per quattro anni con decreto ministeriale del 24 settembre 2009, notificato all'interessato il 6 ottobre 2009.

L'Autorità portuale, disciplinata dalla legge n. 84/1994, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L'Autorità portuale ha tra l'altro compiti di indirizzo, controllo e programmazione delle operazioni portuali, di manutenzione delle parti comuni e di mantenimento dei fondali del porto, nonché di affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura di servizi di interesse generale agli utenti portuali.

L’art. 8, commi 1 e 1-bis, della L. n. 84/1994 stabilisce che il presidente dell’Autorità portuale è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti previa intesa con la regione interessata, nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale, designati rispettivamente da provincia, comuni e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti. La terna è comunicata al Ministro tre mesi prima della scadenza del mandato ed egli può richiedere, entro trenta giorni, una seconda terna di candidati nell'ambito della quale effettuare la nomina. Qualora non pervenga nei termini alcuna designazione, il Ministro può procedere alla nomina previa intesa con la regione.

Esperite tali procedure, qualora entro trenta giorni non si raggiunga l'intesa con la regione interessata, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti indica il prescelto nell'ambito di una terna formulata a tale fine dal presidente della giunta regionale, tenendo conto anche delle indicazioni degli enti locali e delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura interessati. Ove il presidente della giunta regionale non provveda alla indicazione della terna entro trenta giorni dalla richiesta allo scopo indirizzatagli dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, questi chiede al Presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri.

Infine, ai sensi, dell’art. 8, comma 2, della legge n. 84/1994, il presidente ha la rappresentanza dell'Autorità portuale, resta in carica quattro anni e può essere riconfermato una sola volta.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Ente parco nazionale

del Circeo

Presidente:


Gaetano Benedetto



Pareri favorevoli espressi dalla

VIII Commissione della Camera

il 6/11/2013

e dalla

13ª Commissione

del Senato

il 4/12/2013

Procedura

di nomina

in corso

D.M. del Ministro dell'ambiente

e della tutela

del territorio

e del mare, d'intesa

con la regione competente

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera del 16 ottobre 2013, annunciata alla Camera ed al Senato il 22 ottobre 2013, ha richiesto il parere parlamentare sulla proposta di nomina di Gaetano Benedetto a presidente dell'Ente parco nazionale del Circeo. La richiesta è stata assegnata alla VIII Commissione (Ambiente) della Camera che, dopo aver proceduto all'audizione informale17 di Benedetto, ha espresso parere favorevole nella seduta del 6 novembre 2013. La richiesta è stata altresì assegnata alla 13ª Commissione (Territorio) del Senato che, dopo averla esaminata nella seduta del 19 novembre 2013, ha espresso parere favorevole, si anticipa, nella seduta del 4 dicembre 2013.

Benedetto, già nominato per cinque anni presidente dell'Ente parco pontino con decreto ministeriale del 2 luglio 2007, alla scadenza di tale mandato ne è stato nominato commissario straordinario con decreto ministeriale del 7 agosto 2012, annunciato al Senato ed alla Camera il 6 ed il 10 settembre 2012, per un periodo massimo di tre mesi. Tale incarico commissariale è stato in seguito confermato con successivi decreti ministeriali, tutti annunciati alla Camera ed al Senato, del 29 ottobre 2012, del 23 gennaio 2013, del 10 maggio 2013 e, da ultimo, del 24 luglio 2013 per la durata massima di tre mesi a decorrere dal 7 agosto 2013.

Gli Enti parco nazionali, disciplinati dall'art. 9 della L. n. 394/1991, hanno personalità giuridica di diritto pubblico, sede legale e amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ne nomina il presidente con proprio decreto, d’intesa con le regioni e le province autonome interessate, e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Altri organi dell'Ente parco sono il consiglio direttivo, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori dei conti e la comunità del parco18. I mandati sono quinquennali.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto nazionale della previdenza sociale INPS

Componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza:


Pietro Iocca

(presidente)


Fabio Pontrandolfi

(vicepresidente)


Enrico Amadei

Donatello Bertozzi

Carlo Borio

Marco V. Broccati

Mauro Bussoni

Sebastiano Callipo

Roberto Caponi

Tiziana Cavallaro

Sandro Del Fattore

Fabio Del Giudice

Giulia Dongiovanni

Fiorito Leo

Gian Paolo Patta

Anita Pisarro

Luigi Scardaone

Giuseppe Soricaro

Sabina Valentini

Jole Vernola

Pietro G. Zoroddu


Nomine comunicate

ed annunciate

alla Camera

il 5/11/2013

ed al Senato

il 18/11/2013

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978

8/8/2013


(decorrenza:

1°/10/2013)






Decreto

del Presidente del Consiglio dei ministri,

su proposta

del Ministro

del lavoro e delle politiche sociali,

sulla base delle designazioni delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative



Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ed il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 5 novembre 2013, annunciata alla Camera in pari data ed al Senato il 18 novembre 2013, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 14/1978, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 8 agosto 2013 con il quale sono stati nominati, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS. La durata del mandato è di quattro anni a decorrere dal 1° ottobre 2013, data di effettivo insediamento dell'organo, ai sensi dell'articolo 2 del decreto di nomina.

Nella prima seduta il CIV ha eletto, fra i propri componenti, Pietro Iocca quale presidente dell'organo, scelto tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti, nonché Fabio Pontrandolfi quale vicepresidente, scelto tra i rappresentanti dei datori di lavoro.

Come ricordato nel precedente Bollettino, il 30 settembre 2013 era scaduta la proroga del mandato dei componenti del precedente CIV. Essi erano stati infatti nominati per quattro anni con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2 gennaio 2009 e il loro mandato era stato prorogato dapprima dall'art. 1, comma 402, della L. n. 228/2012 (Legge di stabilità 2013), e in seguito dall'art. 36 del D.L. n. 69/2013, convertito con modificazioni dalla legge n. 98/201319.

Per effetto del riassetto degli enti pubblici di previdenza ed assistenza operato dall'art. 7 del D.L. n. 78/2010, che ha modificato l'art. 3 del D.Lgs. n. 479/1994, il consiglio di indirizzo e vigilanza costituisce l'unico organo collegiale di tali enti, essendo stato soppresso il relativo consiglio di amministrazione. Il CIV definisce dunque i programmi, individua le linee di indirizzo e approva in via definitiva il bilancio preventivo e il conto consuntivo dell'ente previdenziale. Sono altresì attribuite a tale organo competenze specifiche in relazione alla nomina del presidente dell'ente20.

La composizione originaria del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS, come previsto dall'articolo 3, comma 4, del D.Lgs. n. 479/1994, era pari a 24 membri.

Tuttavia l'art. 7, comma 9 del citato D.L. n. 78/2010, aveva previsto la riduzione in misura non inferiore al trenta per cento dei componenti dei CIV con effetto dalla loro ricostituzione.

D'altra parte, a seguito dell'attribuzione all'INPS delle funzioni dei soppressi INPDAP ed ENPALS, l'art. 21, comma 6, del D.L. n. 201/2011 aveva specificamente previsto l'integrazione nel consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS di 6 componenti21. Per effetto di tale disposizione, l'organo uscente aveva raggiunto, prima della sua scadenza, la consistenza di 30 rappresentanti.

Per quanto dunque concerne il contemperamento dell'applicazione di tali norme, le premesse del decreto di nomina del nuovo consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS precisano che, anche al fine di salvaguardare le istanze di rappresentatività e di governabilità che tale organo è chiamato a soddisfare a seguito dell'incorporazione dei soppressi INPDAP ed ENPALS, la riduzione del trenta per cento è stata applicata alla composizione originaria dell'organo (pari - come ricordato sopra - a 24 componenti), aggiungendo al risultato di tale operazione i 6 componenti previsti dal D.L. n. 201/2011.

Di conseguenza la composizione del nuovo consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS è pari a 22 componenti. Si precisa inoltre che il D.P.C.M. 8 agosto 2013 ne ha nominati 21, con riserva di integrare la composizione dell'organo, con successivo provvedimento, non appena sarà pervenuta, da parte della Conferenza unificata di cui al D.Lgs. n. 281/1997, la designazione del nominativo in rappresentanza della parte datoriale pubblica.

Si ricorda inoltre che, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del D. Lgs. n. 479/1994, metà dei membri del CIV dell'INPS sono nominati in rappresentanza delle confederazioni sindacali dei lavoratori dipendenti maggiormente rappresentative sul piano nazionale; la restante metà è ripartita tra le organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi, secondo criteri che tengano conto delle esigenze di rappresentatività.

Il CIV dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta. I suoi componenti cessano dalle funzioni allo scadere del quadriennio, ancorché siano stati nominati nel corso di esso in sostituzione di altri dimissionari, decaduti o deceduti.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro INAIL

Componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza:


Francesco Rampi

(presidente)


Riccardo Giovani

(vicario del presidente)


Pierangelo Albini

Luciano Bertozzi

Franco Bettoni

G.Luigi De Gregorio

Giuseppe Errico

Fabiola Leuzzi

Romano Magrini

Achille Massenti

Salvatore Muscarella

Gaetana Pagano

Beatrice Sassi

Mario F. Scotti

Raffaella Sette

Giovanni Tosco

Giuseppe Turudda

Nomine comunicate

ed annunciate

alla Camera

il 5/11/2013

ed al Senato

il 18/11/2013

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978

8/8/2013


(decorrenza:

1°/10/2013)






D.P.C.M.,

su proposta

del Ministro

del lavoro e delle politiche sociali,

su designazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e, per un componente,

su designazione della Associazione nazionale mutilati e invalidi

del lavoro

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ed il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 5 novembre 2013 annunciata alla Camera in pari data ed al Senato il 18 novembre 2013, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 14/1978, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 8 agosto 2013 con cui sono stati nominati, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro INAIL. Il mandato è di quattro anni a decorrere dal 1° ottobre 2013, data di effettivo insediamento dell'organo, ai sensi dell'articolo 2 del decreto di nomina.

Nella seduta di insediamento il CIV ha eletto, fra i propri componenti, Francesco Rampi quale presidente dell'organo, scelto tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti. Nella successiva seduta del 23 ottobre 2013, il CIV ha inoltre eletto, su proposta del presidente, Riccardo Giovani quale vicario del presidente, scelto tra i rappresentanti dei lavoratori autonomi.

Parallelamente a quanto riferito supra riguardo all'omologo organo dell'INPS, il 30 settembre 2013 era scaduta la proroga del mandato dei componenti del precedente CIV dell'INAIL. Essi erano stati infatti nominati per quattro anni con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2 gennaio 2009 e il loro mandato era stato prorogato22 dapprima dall'art. 1, comma 402, della L. n. 228/2012, e poi dall'art. 36 del D.L. n. 69/2013, convertito con modificazioni dalla legge n. 98/2013.

Sul riordino degli enti pubblici previdenziali ed il ruolo del CIV, si rinvia a quanto riferito nella nota precedente. Si osserva tuttavia che il penultimo periodo del comma 4 dell'art. 3 del D. Lgs. n. 479/1994 detta disposizioni specifiche circa la composizione del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INAIL. Questo infatti era composto da venticinque membri, uno dei quali in rappresentanza dell'Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro ANMIL. I restanti membri sono nominati in rappresentanza delle confederazioni sindacali dei lavoratori dipendenti e delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi maggiormente rappresentative sul piano nazionale, nelle medesime proporzioni e secondo i medesimi criteri previsti per il corrispondente organo dell'INPS23.

Tuttavia l'art. 7, comma 9 del D.L. n. 78/2010, aveva previsto anche per il consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INAIL la riduzione in misura non inferiore al trenta per cento dei componenti dell'organo con effetto dalla sua ricostituzione.

Di conseguenza la composizione del nuovo consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INAIL, come previsto dal ricordato D.P.C.M. 8 agosto 2013, è pari a 17 componenti.

Il CIV dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta. I suoi componenti cessano dalle funzioni allo scadere del quadriennio, ancorché siano stati nominati nel corso di esso in sostituzione di altri dimissionari, decaduti o deceduti.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare




Data nomina

Procedura

di nomina

Parco geominerario storico

e ambientale

della Sardegna

Commissario straordinario:


Gian Luigi Pillola

Nomina in corso

di comunicazione

alle Camere

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978


3/12/2013


(decorrenza: 4/12/2013)

D.M. del Ministro dell'ambiente

e della tutela

del territorio

e del mare



Si anticipa che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con proprio decreto del 3 dicembre 2013, in corso di comunicazione alle Camere ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, ha nominato Gian Luigi Pillola commissario straordinario del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, per un periodo di sei mesi a decorrere dal 4 dicembre 2013 e comunque non oltre la ricostituzione degli organi del Consorzio del Parco.

Il 4 dicembre 2013 era infatti prevista la scadenza del mandato del precedente commissario straordinario, Antonio Granara, che era stato da ultimo prorogato per tre mesi con decreto ministeriale del 6 settembre 2013.

Il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, commissariato dal 2 febbraio 2007, è il primo del genere riconosciuto dall’UNESCO nel 1998 e ne sono promotori la Regione autonoma della Sardegna e l’Ente minerario sardo EMSA. Il Parco è stato istituito dall'art. 1 del decreto 16 ottobre 2001 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro delle attività produttive ed il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, d'intesa con la Regione autonoma della Sardegna.

Ai sensi dell'art. 4 del predetto decreto, la gestione del Parco è affidata ad un consorzio con personalità giuridica di diritto pubblico, assimilato agli enti di ricerca, vigilato dai tre suddetti Ministeri insieme a quello per i beni e le attività culturali e dalla Regione. Organi del consorzio sono il presidente, il consiglio direttivo, la comunità del Parco ed il collegio dei revisori dei conti.

Ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 73/2013, recante il riordino degli enti vigilati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la composizione del consiglio direttivo del consorzio è stata ridotta da 16 a 8 membri oltre il presidente (dei quali: quattro in rappresentanza rispettivamente del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, e del Ministero per i beni e le attività culturali; due in rappresentanza della Regione autonoma della Sardegna; due in rappresentanza degli enti locali interessati, designati dalla comunità del parco).



b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi
nel campo di applicazione della L. n. 14/1978
scadute e non ancora rinnovate nel mese di novembre 2013
o previste in scadenza entro il 31 gennaio 2014











Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Ente parco nazionale

del Circeo

Commissario straordinario:


Gaetano Benedetto



Comunicazione

al Parlamento

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978


7/11/2013



D.M. del Ministro dell'ambiente

e della tutela

del territorio

e del mare


Ente parco nazionale

del Vesuvio

Presidente:


Ugo Leone

Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978

31/12/2013

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare d'intesa con la regione competente


Il 7 novembre 2013 è scaduto il mandato del commissario straordinario dell'Ente parco nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto, che con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 24 luglio 2013 era stato confermato per un periodo massimo di tre mesi a decorrere dal 7 agosto 2013. Benedetto, già presidente dell'Ente parco, era stato nominato commissario straordinario con decreto ministeriale del 7 agosto 2012 e tale mandato è stato più volte prorogato.

Come riferito supra nella sottosezione "a", il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera del 16 ottobre 2013, annunciata alla Camera ed al Senato il 22 ottobre 2013, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina dello stesso Benedetto a presidente dell'Ente parco pontino. Su tale proposta hanno espresso parere favorevole l'VIII Commissione (Ambiente) della Camera nella seduta del 6 novembre 2013 e, si anticipa, la 13ª Commissione (Territorio) del Senato nella seduta del 4 dicembre 2013.

Il 31 dicembre 2013 scade altresì il mandato del presidente dell'Ente parco nazionale del Vesuvio, Ugo Leone, che era stato nominato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 15 gennaio 2008, ed il cui mandato è stato prorogato fino al 31 dicembre 2013 per effetto dell'articolo 1, comma 424, della legge n. 228/2012 (legge di stabilità per il 2013).

Leone era succeduto ad Amilcare Troiano che, dopo aver presieduto l'Ente parco vesuviano per cinque anni fino al 24 ottobre 2006, ne era stato successivamente nominato commissario straordinario fino all'intervenuta nomina dell'attuale presidente.

Sugli Enti parco nazionale in generale, vedasi parimenti supra alla sottosezione "a".


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto

Data scadenza

Procedura

di nomina

Opera nazionale per i figli

degli aviatori

ONFA

Componenti del consiglio di amministrazione:


Nicola Lanza

De Cristoforis, Claudio Salerno, Maria Laura Morì e Attilio Salutari


Comunicazione

al Parlamento

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

9/11/2013


D.M.

del Ministro

della difesa


Il 9 novembre 2013 sono scaduti i mandati triennali dei componenti del consiglio di amministrazione dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, Nicola Lanza De Cristoforis, Claudio Salerno, Maria Laura Morì e Attilio Salutari, che erano stati nominati con decreto del Ministro della difesa del 9 novembre 2010.

Come ricordato nel precedente Bollettino, il 26 ottobre 2013 era altresì scaduto il mandato triennale del presidente dell'ONFA, Piergiorgio Crucioli, che era stato nominato con D.P.R. del 26 ottobre 2010. Per Crucioli si è trattato del secondo mandato alla guida del suddetto Ente, essendone già stato nominato presidente per tre anni con D.P.R. dell'8 giugno 2007.

Istituito dal R.D. 21 agosto 1937, n.1585, l'ONFA è un ente di diritto pubblico, dotato di autonomia amministrativa e contabile, vigilato dal Ministero della difesa, che provvede all’assistenza degli orfani del personale militare dell’Aeronautica militare. L'organizzazione dell'ONFA è stata modificata in un primo momento con l'emanazione del D.P.R. 23 dicembre 2009 n. 215, di riordino dell'Ente, e successivamente con l'adozione del nuovo statuto che, approvato con decreto del Ministro della difesa del 13 gennaio 2011, recepiva anche il disposto dell'articolo 6, comma 5 del D.L. n. 78, del 31 maggio 2010, convertito dalla legge n. 122 del 20 luglio 2010.

Sono dunque organi dell'ONFA il presidente ed il consiglio di amministrazione, composto dallo stesso presidente e da ulteriori quattro membri. Tale composizione degli organi dell'ONFA è stata da ultimo recepita, a livello di legislazione primaria, dal D.P.R. 26 settembre 2012, n. 191 che ha modificato in tal senso l'articolo 55 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90 .


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto



Data scadenza

Procedura

di nomina

Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia

e lo sviluppo economico sostenibile ENEA



Commissario straordinario:


Giovanni Lelli


Subcommissari:


Pietro Maria Putti e Piergiuseppe Maranesi


Comunicazione

al Parlamento

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

27/12/2013


D.M. del Ministro

dello sviluppo economico


Il 27 dicembre 2013 è prevista la scadenza del mandato del commissario straordinario dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, Giovanni Lelli, e dei subcommissari Pietro Maria Putti e Piergiuseppe Maranesi.

Come ricordato nel precedente Bollettino, i predetti incarichi sono stati prorogati per tre mesi con decreto del Ministro dello sviluppo economico in data 27 settembre 2013. Essi sarebbero infatti scaduti il 28 settembre 2013, essendo già stati prorogati per un periodo massimo di dodici mesi a decorrere dal 28 settembre 2012 con decreto ministeriale del 5 ottobre 2012.

Si ricorda che in precedenza il suddetto Ministro, con proprio decreto dell'11 settembre 2009, aveva nominato per un periodo di dodici mesi Lelli commissario dell'Agenzia, che veniva a sostituire il soppresso Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente ENEA. Il Ministro aveva inoltre nominato Pietro Maria Putti ed Enrico Elli in qualità di subcommissari, con il compito di coadiuvare il commissario svolgendo le attività dallo stesso delegate. Detti incarichi venivano successivamente prorogati, con analoghi decreti ministeriali, per ulteriori dodici mesi a decorrere dapprima dal 9 settembre 2010 e successivamente dal 23 settembre 2011. Tuttavia, a seguito delle dimissioni rassegnate da Enrico Elli dalla carica di subcommissario, il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto del 27 settembre 2011, nominava in sua vece Piergiuseppe Maranesi.

L'Agenzia ENEA è ente di diritto pubblico vigilato dal Ministro dello sviluppo economico, finalizzato alla ricerca e all’innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia e dello sviluppo economico sostenibile. L’Agenzia opera in autonomia sulla base degli indirizzi definiti dal Ministro dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Come peraltro previsto dall'art. 37, comma 4, della legge n. 99/2009, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le Commissioni parlamentari competenti, sono determinati tra l'altro gli organi di controllo e di amministrazione dell'Agenzia, la sede, le modalità di costituzione e di funzionamento, e le procedure per l’erogazione delle risorse dell’Agenzia.

In proposito si osserva che la X Commissione (Attività produttive) della Camera ha approvato, nella seduta del 28 novembre 2013, la risoluzione n. 8-00027 (testo unificato delle risoluzioni 7-00115 Benamati e n. 7-00132 Vallascas) il cui dispositivo impegna il Governo, tra l'altro, "nella consapevolezza dell'urgenza del riordino, a procedere celermente, possibilmente entro il 31 dicembre 2013, al superamento dell'attuale fase commissariale, finalizzando il suddetto riordino dell'ENEA a criteri di efficacia ed efficienza".


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Autorità portuale di Piombino

Commissario straordinario:


Luciano Guerrieri


Comunicazione

al Parlamento

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

25/01/2014


D.M. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti


Il 25 gennaio 2014, se non sarà previamente intervenuta la nomina del presidente, scadrà il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri, che era stato nominato con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 23 luglio 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 25 luglio 2013.

Il 9 giugno 2013 era infatti scaduto il secondo ed ultimo mandato dello stesso Guerrieri alla presidenza della citata Autorità portuale, incarico definitivamente cessato il 24 luglio 2013 al termine del periodo di prorogatio della durata di 45 giorni previsto dall’articolo 3 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 293, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 1994, n. 444.

Guerrieri era stato nominato per la prima volta presidente dell'Autorità portuale di Piombino con decreto ministeriale del 7 giugno 2005, notificato all'interessato il 10 giugno 2005; Guerrieri era stato poi confermato per ulteriori quattro anni con decreto ministeriale del 27 maggio 2009, notificato all'interessato il 9 giugno 2009.

Sull'Autorità portuale in generale, vedasi supra alla sottosezione "a".


c) Principali cariche in enti e autorità non ricompresi
nel campo di applicazione della L. n. 14/1978,
rinnovate o in scadenza
entro il 31 gennaio 2014








Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Agenzia nazionale di valutazione

del sistema universitario

e della ricerca ANVUR


Componente del consiglio direttivo:


Andrea Graziosi

Richiesta di parere parlamentare trasmessa ai sensi dell'art. 8, comma 3, del D.P.R. n. 76/2010, annunciata alla Camera ed al Senato il 24/9/2013.

Pareri favorevoli espressi dalla

7ª Commissione del Senato l'8/10/2013

e dalla

VII Commissione della Camera

il 14/10/2013


4/11/2013

D.P.R.

su proposta

del Ministro dell'istruzione, dell'università

e della ricerca, sentite

le competenti Commissioni parlamentari



Con decreto del Presidente della Repubblica del 4 novembre 2013, Andrea Graziosi è stato nominato componente del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ANVUR per quattro anni.

Come riferito nel precedente Bollettino, la nomina di Graziosi era stata deliberata dal Consiglio dei ministri del 29 ottobre 2013, dopo che la 7ª Commissione (Istruzione pubblica) del Senato e la VII Commissione (Cultura) della Camera avevano espresso, nelle rispettive sedute dell'8 e del 14 ottobre 2013, parere favorevole sulla relativa proposta di nomina. Essa, presentata ai sensi dell'art. 8, comma 3, del D.P.R. n. 76/2010, era stata trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo con lettera del 24 settembre 2013, ed era stata annunciata alla Camera ed al Senato in pari data.

Graziosi succede dunque a Giuseppe Novelli, che aveva rassegnato le proprie dimissioni l'11 giugno 2013, con decorrenza 31 maggio 2013. Pertanto il consiglio direttivo dell'ANVUR risulta ora composto da Stefano Fantoni, presidente24 dell'Agenzia, Luisa Ribolzi, Sergio Benedetto, Andrea Bonaccorsi, Massimo Castagnaro, Fiorella Kostoris25 ed appunto Andrea Graziosi26.

Il consiglio direttivo dell'ANVUR è costituito da sette componenti scelti tra personalità, anche straniere, di alta e riconosciuta qualificazione ed esperienza nel campo dell'istruzione superiore e della ricerca, nonché della valutazione di tali attività. Nel consiglio direttivo devono comunque essere presenti almeno due uomini e almeno due donne. I componenti sono nominati, per quattro anni non rinnovabili27, con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le competenti Commissioni parlamentari. Ai fini della proposta, il Ministro sceglie i componenti in un elenco composto da non meno di dieci e non più di quindici persone definito da un comitato di selezione appositamente costituito con decreto del Ministro28. Come specificato dall'art. 8, comma 4, del D.P.R. n. 76/2010, qualora un componente del consiglio direttivo cessa dalla carica prima della scadenza del proprio mandato, il Ministro designa il nuovo componente con le medesime modalità fino all'esaurimento del predetto elenco. In tal senso, l'art. 22, comma 2, del D.L. n. 104/2013, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, convertito con modificazioni dalla L. n. 128/2013, prevede che fino alla nomina del nuovo comitato di selezione è utilizzato l'elenco di persone esistente alla data di entrata in vigore dello stesso decreto29.

L'ANVUR sovraintende al sistema pubblico nazionale di valutazione della qualità delle università e degli enti di ricerca pubblici e privati destinatari di finanziamenti pubblici. In particolare l'ANVUR indirizza le attività demandate ai nuclei di valutazione interna degli atenei e degli enti di ricerca; valuta l'efficienza e l'efficacia dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione alle attività di ricerca e di innovazione; svolge le funzioni di agenzia nazionale sull'assicurazione della qualità, così come previste dagli accordi europei in materia, nell'ambito della realizzazione degli spazi europei dell'istruzione superiore e della ricerca. L'ANVUR ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto



Data scadenza

Procedura

di nomina

Commissione nazionale

per le società

e la borsa CONSOB


Componente:


Michele Pezzinga


Richiesta di parere parlamentare ai sensi

dell'art. 1, comma 3

del D.L. n. 95/1974, convertito dalla

L. n. 216/1974,

e dell'art. 1 della

L. n. 14/1978

15/12/2013

D.P.R. adottato su proposta

del Presidente del Consiglio dei ministri previa deliberazione del Consiglio stesso, sentite le Commissioni parlamentari competenti



Il 15 dicembre 2013 verrà a scadenza il mandato di Michele Pezzinga a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa CONSOB. Pezzinga era stato infatti nominato con D.P.R. del 15 dicembre 2006 e sulla relativa proposta di nomina avevano espresso parere favorevole la Commissione 6ª (Finanze e tesoro) del Senato il 29 novembre 2006 e la Commissione VI (Finanze) della Camera il 5 dicembre 2006. Si ricorda altresì che la durata del mandato di Pezzinga, originariamente prevista in cinque anni rinnovabili, è stata prolungata a sette anni non rinnovabili, per effetto dell'art. 47-quater del D.L. n. 248/2007, convertito con modificazioni dalla L. n. 31/2008.

I componenti della CONSOB sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica adottato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentite le Commissioni parlamentari competenti, nel rispetto delle disposizioni di cui alla L. n. 14/1978.

Occorre d'altra parte sottolineare che la composizione della CONSOB è stata modificata dall'art. 23, comma 1, lett. e) del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011 (cosiddetto "Salva Italia"), che ne ha ridotto la consistenza dai cinque componenti compreso il presidente inizialmente previsti, a tre componenti compreso sempre il presidente.

Sulla base di siffatto quadro normativo, a seguito delle dimissioni rassegnate da Luca Enriques a decorrere dal 16 giugno 2012, nonché della scadenza del mandato di Vittorio Conti avvenuta il 21 luglio 2013, non ha fatto seguito la nomina di un nuovo componente della CONSOB, che si è così allineata alla ridotta consistenza numerica prevista. Attualmente dunque la CONSOB risulta costituita da Giuseppe Vegas, presidente, Paolo Troiano e Michele Pezzinga. Pertanto, alla scadenza del mandato di quest'ultimo si renderà necessaria la nomina di un nuovo componente della suddetta Commissione.

La CONSOB, istituita dall'art. 1 del D.L. n. 95/1974, convertito con modificazioni dalla L. n. 216/1974, successivamente modificato dall'art. 1 della L. n. 281/1985, è un'autorità amministrativa indipendente, dotata di personalità giuridica e piena autonomia, la cui attività è rivolta alla tutela degli investitori, all'efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano. Le funzioni della CONSOB, estese a tutti gli aspetti rilevanti per l'efficiente tutela del risparmio, riguardano i prodotti oggetto degli investimenti e i relativi emittenti, gli intermediari dei quali i risparmiatori si avvalgono per effettuare tali investimenti e i mercati nei quali essi vengono realizzati. Nello svolgimento dell'attività di vigilanza di sua competenza, la CONSOB è tra l'altro dotata di poteri regolamentari, autorizzatori e sanzionatori.


















Sezione II

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO




























Nella presente Sezione si dà conto degli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno) segnalati dal Servizio per il controllo parlamentare ai Ministeri ai fini della loro attuazione, nonché delle note trasmesse dagli stessi Dicasteri a seguito delle segnalazioni ricevute.

In evidenza a novembre 2013


Nella Sezione II vengono indicati gli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni, ordini del giorno) accolti dal Governo e/o approvati dall'Assemblea o dalle Commissioni parlamentari nel periodo di riferimento (normalmente con cadenza mensile) che il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare alla Presidenza del Consiglio ed ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti).

Nella medesima Sezione vengono inoltre riportate le note ricevute dal Servizio con le quali i diversi Dicasteri forniscono informazioni al Parlamento in ordine a quanto effettivamente realizzato per dare concreta attuazione agli impegni accolti dai rappresentanti dell'esecutivo con gli atti di indirizzo oggetto di segnalazione nei termini sopradetti. Con riferimento, in particolare agli ordini del giorno riferiti ai diversi atti parlamentari esaminati, ciò consente, tra l'altro, di valutare, anche sotto il profilo quantitativo, la percentuale di attuazioni governative rispetto al complesso degli atti medesimi e dunque, in qualche misura, anche il maggiore o minore grado di efficienza a questo riguardo dei singoli Ministeri. In altri termini, l'attività di segnalazione dell'impegno contenuto nell'atto di indirizzo ed il recepimento dell'eventuale nota governativa consente di avere percezione del grado di “risposta” da parte del Governo in ordine agli impegni assunti in una determinata materia, pur se il dato deve essere valutato alla luce del fatto che non necessariamente tutte le azioni governative vengono illustrate in note informative trasmesse al Parlamento, non sussistendo al riguardo alcun obbligo formale. E' tuttavia indubbio che l'attività di sollecitazione avviata ormai da anni nei confronti dei Ministeri e che ha consentito, nel tempo, di strutturare con essi una fattiva collaborazione, ha portato ad un incremento delle note di attuazione ricevute e, in generale, ad una maggiore sensibilità nei confronti dell'esigenza per l'istituzione parlamentare di disporre di quante più informazioni possibile sull'operato del Governo in ordine alle deliberazioni ed alle iniziative parlamentari non legislative. L'ottenimento di informazioni sul seguito dato dal Governo agli indirizzi definiti in ambito parlamentare, e quindi in merito al grado di adempimento o meno da parte dell'esecutivo, può così rappresentare una premessa per valutare l'opportunità per ciascun deputato di attivare o meno gli strumenti regolamentari di controllo attualmente disponibili (ad esempio interrogazioni o interpellanze), che consentano, se del caso, di esprimere una censura politica nei confronti di quella che possa ritenersi una risposta inadeguata o insufficiente rispetto ad impegni accolti in merito ad un determinato indirizzo politico di cui, in ipotesi, una parte politica che si sia fatta portavoce e che, per diverse ragioni, non sia stato esplicitato attraverso un'iniziativa legislativa.

La pubblicazione del testo integrale della nota governativa, posta a confronto con l'impegno contenuto nell'atto di indirizzo cui la stessa si riferisce, offre agli interessati, in primo luogo ai sottoscrittori dell'atto di indirizzo in questione, anche la possibilità di maturare una valutazione di quanto rappresentato dal Governo autonoma e non “filtrata” in alcun modo.

Il Servizio per il controllo parlamentare si propone quindi di fornire un'attività documentale che offra un concreto supporto alle esigenze scaturenti dal progressivo spostamento, negli ultimi anni, del baricentro dell'attività parlamentare dalla funzione legislativa a quella “politica” di indirizzo e di controllo e il conseguente accrescimento dell'impegno degli organi parlamentari nelle attività ispettive, di indirizzo, informazione e monitoraggio, come è ampiamente dimostrato dalle statistiche parlamentari e non solo in Italia.



Le attuazioni governative:

Nel periodo considerato dalla presente pubblicazione sono state trasmesse al Servizio per il controllo parlamentare da parte dei Ministeri competenti le note relative all’attuazione di 5 ordini del giorno.

Di tali attuazioni 4 sono state trasmesse dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie ed 1 dal Ministero dell'interno.

Premesso che nella Sezione II della presente pubblicazione si dà conto testualmente di quanto riferito dai Dicasteri in merito ai singoli atti di indirizzo, si evidenzia che delle 5 attuazioni riferite ad ordini del giorno trasmesse nel periodo considerato:

3 danno seguito ad ordini del giorno presentati nel corso dell'esame degli Atti Camera 1248-AR e 1248-B, divenuti legge n. 98 del 2013, di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”. Tali atti di indirizzo sono stati attuati dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti agli Atti Camera 1248-AR e 1248-B, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 199, di cui finora attuati 3;


1 attuazione dà seguito ad un ordine del giorno presentato nel corso dell'esame dell'Atto Camera 1540, divenuto legge n. 119 del 2013, di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”. Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all'A.C. 1540, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 37, di cui finora attuato 1;


1 attuazione dà seguito ad un ordine del giorno presentato nel corso dell'esame dell'Atto Camera 1326, divenuto legge n. 96 del 2013, concernente “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea - Legge di delegazione europea 2013”. Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero dell'interno.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all'A.C. 1326, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 30, di cui finora attuato 1.

Le nostre segnalazioni:

Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare gli ordini del giorno, accolti dal Governo e/o approvati dall'Assemblea o dalle Commissioni, ai Ministeri individuati come competenti per la loro attuazione solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge cui essi si riferiscono.


In particolare, nel periodo 1° - 30 novembre 2013 sono stati segnalati 191 ordini del giorno*, dei quali:


71 riferiti alla legge n. 128 del 2013, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca(A.C. 1574).

64 sono stati inviati al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, 4 al Ministero della salute, 2 al Ministero della giustizia, 2 al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, 1 alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed 1 al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;


66 riferiti alla legge n. 125 del 2013, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni(A.C. 1682).

17 sono stati inviati al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, 12 al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 11 al Ministero dell'economia e delle finanze, 9 al Ministero dell'interno, 5 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 4 al Ministero della difesa, 3 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 3 al Ministero della giustizia, 3 al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, 3 al Ministero della salute, 1 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 1 al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, 1 al Ministero dello sviluppo economico ed 1 al Ministro per gli affari regionali e le autonomie;


54 riferiti alla legge n. 124 del 2013, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, recante disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici” (A.C. 1544).

39 sono stati inviati al Ministero dell'economia e delle finanze, 7 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 6 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 1 al Ministero della difesa, 1 al Ministero della giustizia ed 1 al Ministero dello sviluppo economico.


Nel periodo considerato sono state inoltre segnalate dal Servizio per il controllo parlamentare 8 risoluzioni**:

- GNECCHI ed altri n. 7/00159, sull’interpretazione delle disposizioni relative alla liquidazione del trattamento pensionistico per le lavoratrici in regime sperimentale, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

- Michele BORDO ed altri n. 8/00020, sull’esercizio delle deleghe recate dalla legge di delegazione europea per l’anno 2013, al Ministro per gli affari europei;

- MARIANI ed altri n. 8/00021, sulle modifiche alla direttiva sulle energie rinnovabili (2009/28/CE) e alla direttiva sulla qualità dei carburanti (98/70/CE), al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

- FRAGOMELI ed altri n. 8/00022, concernente il riconoscimento anche ai comuni che hanno già approvato il bilancio di previsione per il 2013 della facoltà di continuare ad applicare nel medesimo anno 2013 la TARSU o la TIA in vigore nel 2012, al Ministero dell'economia e delle finanze ed al Ministero dell'interno;

- CIMBRO ed altri n. 8/00023, sul III Vertice del Partenariato orientale dell'Unione europea (Vilnius, 28-29 novembre 2013), al Ministero degli affari esteri;

- SCOTTO ed altri n. 8/00024, sull'emergenza umanitaria nelle Filippine, al Ministero degli affari esteri;

- BECHIS ed altri n. 8/00025, concernente le procedure di mobilità ed il piano di salvaguardia occupazionale dei lavoratori della Nokia Solutions Network, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed al Ministero dello sviluppo economico;

- MONCHIERO ed altri n. 8/00026, sulla Relazione sullo stato di attuazione del decreto legislativo recante la riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce Rossa (CRI) - Doc. CCVI, n. 1, al Ministero della salute.


Sono state infine segnalate dal Servizio per il controllo parlamentare 17 mozioni:



Note annunciate al 30 novembre 2013
in attuazione di atti di indirizzo


Ministro per gli affari regionali e le autonomie


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1248-AR/108

Ordine del giorno

Coccia

Assemblea

28/11/2013

VII

Destinazione di risorse del Fondo di garanzia, istituito presso l'Istituto per il credito sportivo, alla promozione dell'attività fisica nella scuola


L'ordine del giorno Coccia ed altri n. 9/1248-AR/108, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 24 luglio 2013, impegnava l'esecutivo a valutare l'opportunità di destinare parte dei finanziamenti del Fondo di garanzia, istituito presso l'Istituto per il credito sportivo, alla promozione dell'attività fisica nelle scuole, con particolare riferimento ai Giochi sportivi studenteschi, e per finanziare ricerche e studi sulla storia dello sport.

In merito a tale impegno il Ministro per gli affari regionali e le autonomie ha trasmesso la seguente nota:

“Si rappresenta che le risorse del Fondo in questione sono soggette ad un vincolo di destinazione in quanto finalizzate, per legge, alla erogazione di mutui relativi alla costruzione, all'ampliamento, all'attrezzatura, al miglioramento o all'acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l'acquisizione delle relative aree. Occorre, pertanto, valutare l'opportunità di un intervento normativo in tal senso”.


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1248-AR/128

Ordine del giorno

Fossati

Assemblea

28/11/2013

VII

Assunzione di iniziative finalizzate a conciliare la sicurezza delle persone che svolgono attività motoria e sportiva con la massima diffusione di tale pratica


L'ordine del giorno Fossati ed altri n. 9/1248-AR/128, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 24 luglio 2013, impegnava l'esecutivo: a valutare la possibilità di stabilire che la messa a regime del nuovo sistema di certificazione medica, di cui al decreto ministeriale 24 aprile 2013, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 20 luglio 2013, n. 169, decorra dal termine di 30 mesi dall'entrata in vigore del decreto stesso; a promuovere un tavolo di lavoro che veda la partecipazione di enti di promozione sportiva, discipline associate, federazioni sportive, per produrre chiarimenti e determinare linee guida, tali da conciliare la sicurezza delle persone che svolgono attività motoria e sportiva con l'obiettivo della massima diffusione di tale pratica, delle pari opportunità di accesso per tutti i cittadini, della semplificazione burocratica per praticanti ed organizzatori.

In merito a tale impegno il Ministro per gli affari regionali e le autonomie ha trasmesso la seguente nota:

“In merito al primo impegno assunto, si evidenzia che il nuovo testo del secondo comma dell'art. 42 bis della legge 9 agosto 2013 n. 98, come modificato dall'art. 10 septies della legge 125/2013, affida al Ministro della salute l'approvazione delle linee guida concernenti il nuovo sistema di certificazione medico-sportiva.

Con riferimento al secondo impegno, si segnala che il Tavolo Nazionale per la Governance nello Sport (TANGOS), quale organismo nazionale di supporto tecnico scientifico sul tema della governance in ambito sportivo, potrebbe rappresentare la sede di approfondimento e predisposizione delle linee guida sui temi della salute e sicurezza nello sport. Il Tavolo è, infatti, composto dalle Amministrazioni centrali dello Stato interessate alla materia sportiva e da rappresentanti delle Regioni, delle Autonomie locali, del CONI, del CIP, dell'ISTAT e della RAI. Al Tavolo possono partecipare, altresì, i rappresentanti di altre Amministrazioni o Enti, quali gli Enti di Promozione sportiva, le discipline associate e le federazioni sportive, aventi competenze specifiche nelle materie oggetto di trattazione”.


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1248-B/8

Ordine del giorno

Centemero

Assemblea

28/11/2013

VII

Incentivazione dell'educazione motoria degli studenti disabili


L'ordine del giorno Centemero n. 9/1248-B/8, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea dell'8 agosto 2013, impegnava l'esecutivo ad incentivare l'attività dei centri sportivi scolastici ed a valutare l'opportunità di istituire forme di coordinamento dei centri stessi, mediante costituzione di un apposito organismo, in grado di elaborare progetti sperimentali in ambito pluriennale, nei quali siano coinvolte le Regioni ed abbia tra i propri scopi l'incentivazione dell'educazione motoria degli studenti disabili.

In merito a tale impegno il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per quanto attiene ai profili di propria competenza, ha trasmesso la seguente nota:

“Si evidenzia che, a seguito della sottoscrizione del Protocollo d'intesa dell'8 ottobre 2013 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in materia di promozione della pratica sportiva, sono previsti progetti volti a favorire la prosecuzione delle attività proposte nella scuola anche in orario extra scolastico, con interventi più ampi sul territorio che insistono sulla capillare rete di società ed associazioni sportive dilettantistiche che, in tal modo, diventano non solo il polo di preparazione tecnica per gli atleti di una determinata disciplina, ma anche il luogo deputato all'educazione motoria di base, che favorisce la creazione di reti territoriali per la promozione di una pluralità di discipline, favorendo nel contempo l'indirizzo dei giovani verso l'attività sportiva più idonea, nel rispetto delle loro attitudini ed inclinazioni”.


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1540-A/18

Ordine del giorno

Molteni

Assemblea

28/11/2013

VII

Promozione di campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne nell'ambito delle discipline sportive


L'ordine del giorno Molteni n. 9/1540-A/18, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 9 ottobre 2013, impegnava l'esecutivo a valutare l'opportunità di adottare iniziative al fine di promuovere, anche in collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, nell'ambito delle politiche giovanili e nelle varie discipline sportive, campagne di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza sulle donne.

In merito a tale impegno il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per quanto attiene ai profili di propria competenza, ha trasmesso la seguente nota:

“Si evidenzia che, nell'ambito del Protocollo di intesa in materia di promozione della pratica sportiva (8-10-2013), in coerenza con gli orientamenti comunitari e nazionali in materia di programmazione delle politiche di sviluppo e di coesione per il periodo 2014/2020, che vedono la promozione dello sport come strumento per favorire anche iniziative in materia di pari opportunità, sono state avviate attività di collaborazione con varie amministrazioni, tra le quali il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, allo scopo di allargare i progetti destinati a bambini e ragazzi con la previsione di moduli suggeriti dalle amministrazioni competenti su tematiche ritenute di preminente interesse.

Pertanto, nell'ambito delle finalità dell'accordo in questione, potranno essere programmate iniziative di sensibilizzazione volte a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere.

Inoltre, ulteriori iniziative di contrasto alla violenza sulle donne potranno trovare utile spunto nell'ambito dei lavori del Tavolo nazionale per la governance dello sport (TANGOS), presieduto dal Ministro per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport e al quale può essere chiamato a partecipare un rappresentante dell'Autorità politica delegata in materia di pari opportunità”.


Ministero dell'interno


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1326/12

Ordine del giorno

Prataviera

Assemblea

28/11/2013

IX

Circolazione sulle strade nazionali di auto con targhe straniere


L'ordine del giorno Prataviera ed altri n. 9/1326/12, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 31 luglio 2013, impegnava l'esecutivo a presentare presso le Commissioni parlamentari competenti una relazione dettagliata in cui si specifichi con quale frequenza e con quale esito sono stati effettuati, nell'ultimo anno, controlli sulle auto con targhe straniere circolanti sulle strade nazionali e in quanti casi siano stati riscontrati reati di evasione fiscale e contrabbando, illeciti amministrativi in materia di circolazione stradale, nonché la mancata o irregolare assicurazione obbligatoria di veicoli.

In merito a tale impegno il Ministero dell'interno, per quanto attiene ai profili di propria competenza, ha trasmesso la seguente nota:

La circolazione di veicoli stranieri, siano essi immatricolati negli Stati dell'Unione Europea che in Paesi extracomunitari, ha assunto nel tempo una considerevole rilevanza.

Peraltro, mentre la disciplina della circolazione dei veicoli immatricolati in ambito comunitario è stata oggetto di una crescente regolamentazione, che prevede, tra l'altro, il reciproco riconoscimento delle patenti di guida e delle omologazioni dei mezzi, altrettanto non è avvenuto per gli autoveicoli immatricolati al di fuori dell'Unione, l'utilizzazione dei quali in Italia è regolata da norme riconducibili alla Convenzione di Vienna dell'8 novembre 1968 e, per alcuni Paesi, addirittura alla Convenzione di Ginevra del 19 settembre 1949.

Ciò premesso, si osserva che l'atto parlamentare in argomento, si riferisce distintamente agli obblighi di osservanza delle leggi doganali e alla tutela dei relativi diritti dello Stato sui veicoli importati da Paesi non appartenenti all'Unione Europea e all'obbligo di nazionalizzazione presso gli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, gravante su tutti gli automezzi di provenienza estera.

Per quel che concerne il primo profilo, per i veicoli extracomunitari definitivamente importati in Italia è previsto l'obbligo del pagamento dei tributi doganali al momento dell'entrata nel territorio italiano a cui fa seguito quello per la loro nazionalizzazione entro il termine di un anno, stabilito dall'art. 132 del Codice della Strada.

Il descritto regime non trova tuttavia applicazione ai veicoli extra-UE appartenenti ai residenti all'estero (italiani e non) che si trovano momentaneamente in Italia per motivi di turismo, studio o lavoro.

Questi ultimi mezzi possono essere condotti solamente dal proprietario (intestatario della carta di circolazione), dai suoi prossimi congiunti e da persone appositamente autorizzale (per esempio, gli autisti di imprese estere), purché stabilmente residenti all'estero. La guida da parte di persone diverse da quelle menzionate, infatti, può configurare il reato di contrabbando di veicoli, punito con le sanzioni amministrative o penali previste dal D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale).

Adempiute le formalità doganali, i veicoli sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, nel corso del quale se viene commessa un'infrazione alle norme del Codice della Strada, il trasgressore deve pagare subito, nelle mani dell'agente accertatore la relativa sanzione (nella misura ridotta).

Entro l'anno, il veicolo deve essere immatricolato in Italia, altrimenti, se trovato a circolare, troverà applicazione la sanzione prevista dal richiamato art. 132 del Codice (pagamento di una somma da 84,00 a 335,00 euro, senza alcuna sanzione accessoria).

Per quel che concerne, invece, i veicoli di provenienza comunitaria, che non sono soggetti ad alcuna formalità doganale, le maggiori criticità sono generate da quei cittadini comunitari che, dopo aver stabilito la residenza in Italia, continuano a circolare sul territorio nazionale, senza provvedere alla nazionalizzazione del mezzo di loro proprietà nel richiamato termine di un anno.

Infatti, proprio l'assenza di obblighi doganali impedisce di stabilire con certezza la data dell'avvenuto ingresso del veicolo nel Paese, dalla quale far decorrere il predetto termine annuale, che, invece, alla luce del vigente quadro normativo di riferimento, può essere soltanto desunta come coincidente con la data di acquisizione della residenza del proprietario del mezzo.

Per ovviare alla descritta situazione, sono in corso proposte di modifica agli articoli 132, 201, 203 e 204 del Codice della Strada in grado di facilitare l'applicazione, nei confronti dei conducenti e dei proprietari di veicoli immatricolati all'estero, delle sanzioni per le infrazioni alla legislazione in materia di circolazione stradale, che potranno essere approfondite in sede di riforma complessiva del Codice della Strada, oggetto del disegno di legge di apposita delega al Governo (atto Camera n. 1588).

Si soggiunge che la Polizia Stradale, nel corso del 2012, ha accertato 108.914 infrazioni commesse da conducenti di veicoli stranieri, mentre quelle accertate nel primo semestre dell'anno corrente ammontano a 69.803. Le violazioni accertate per mancanza di assicurazione, negli stessi periodi, sono state rispettivamente 713 e 356”.



Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione annunciate
al 30 novembre
2013



Primo firmatario

Tipo di Atto

Numero

Pag.

On.

Centemero

Ordine del giorno

9/1248-B/8

37

On.

Coccia

Ordine del giorno

9/1248-AR/108

36

On.

Fossati

Ordine del giorno

9/1248-AR/128

36

On.

Molteni

Ordine del giorno

9/1540-A/18

38

On.

Prataviera

Ordine del giorno

9/1326/12

39




















Sezione III

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE

























La sezione tratta della trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative indipendenti, ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Conclude la sezione l’indicazione delle nuove relazioni ove introdotte da disposizioni pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel periodo considerato.

L’attività di monitoraggio delle relazioni al Parlamento


Nell'ambito della propria competenza per la verifica dell'adempimento da parte del Governo degli obblighi di legge nei confronti del Parlamento, il Servizio per il controllo parlamentare effettua il monitoraggio delle relazioni che la Presidenza del Consiglio dei ministri e i diversi Dicasteri devono trasmettere periodicamente al Parlamento in conformità di quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative; nella prassi, tale verifica è stata estesa anche ad altri soggetti non governativi.

A tale fine, il Servizio cura una banca dati che viene aggiornata sia attraverso la registrazione delle relazioni di volta in volta trasmesse ed annunciate nel corso delle sedute dell’Assemblea, riscontrabili nell’Allegato A al resoconto della relativa seduta, sia mediante l’individuazione degli obblighi previsti da norme di nuova introduzione, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. L’aggiornamento si completa con l’accertamento delle relazioni per le quali l’obbligo di trasmissione sia venuto meno a seguito dell’abrogazione della norma istitutiva, ovvero sia da ritenersi - per le più diverse ragioni - superato o, comunque, non più attuale o rilevante alla luce della situazione di fatto (ad esempio, una relazione che abbia ad oggetto programmi o interventi ormai completati o esauriti senza che la norma che prevede la relazione stessa sia stata esplicitamente abrogata). Ciò nell’ottica di contribuire, da una parte ad una focalizzazione degli obblighi residui e, dall'altra ad un superamento di tutto il superfluo, per favorire il processo di semplificazione normativa.

Nella presente Sezione si dà dunque conto delle risultanze dell’attività di monitoraggio circoscritta alla sola indicazione delle relazioni trasmesse nel periodo considerato dalla pubblicazione, nonché degli eventuali obblighi di nuova introduzione.

Al fine di definire un quadro complessivo degli adempimenti vigenti quanto più corretto ed esaustivo, il Servizio per il controllo parlamentare intrattiene costanti contatti con i competenti uffici interni alle amministrazioni (governative e non) anche attraverso la predisposizione e l’invio di schede informative contenenti l’elenco delle relazioni a carico di ciascun presentatore. Per ogni relazione, vengono indicati la norma istitutiva dell’obbligo, l’argomento, la frequenza della trasmissione (con la data entro la quale si aspetta il prossimo invio), nonché le informazioni sull’ultima relazione inviata. In una distinta sezione di ogni scheda vengono, inoltre, elencate le relazioni la cui trasmissione risulti in ritardo rispetto alla scadenza prevista e di cui pertanto si sollecita la trasmissione al Parlamento.

Tali schede vengono contestualmente inviate anche alle Commissioni parlamentari competenti per materia, con l’intento di fornire uno strumento di agevole consultazione che consenta da un lato ad ogni Ministero di essere al corrente dell’esito delle verifiche effettuate dal Servizio per il controllo parlamentare e, dall’altro, di informare i parlamentari dello stato di adempimento degli obblighi.

In evidenza a novembre 2013


Nell'ambito delle relazioni trasmesse al Parlamento nel periodo considerato dalla presente pubblicazione, si segnala in primo luogo l'invio, da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, delle relazioni sull'andamento dei flussi finanziari tra l'Italia e l'Unione europea riferite, rispettivamente, al IV trimestre 2012 (Doc. LXXII n. 1), al I trimestre 2013 (Doc. LXXII n. 2) e al II trimestre 2013 (Doc. LXXII n. 3). Tale adempimento viene evidenziato in quanto i Doc. LXXII n. 2 e n. 3, aventi ad oggetto dati relativi al I e al II trimestre 2013, sono i primi trasmessi in ottemperanza di quanto previsto dall'articolo 16, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”. La disposizione richiamata prevede che il Governo presenti ogni tre mesi alle Camere, alle regioni e alle province autonome, una relazione sull'andamento dei flussi finanziari tra l'Italia e l'Unione europea. La medesima disposizione prevede altresì che la relazione contenga un'indicazione dei flussi finanziari ripartiti per ciascuna rubrica e sottorubrica contemplata dal quadro finanziario pluriennale di riferimento dell'Unione europea e che per ciascuna rubrica e sottorubrica siano riportati la distribuzione e lo stato di utilizzazione delle risorse erogate a carico del bilancio dell'Unione europea in relazione agli enti competenti e alle aree geografiche rilevanti.

Si ricorda che un adempimento di analogo contenuto era già previsto dall'articolo 15-ter, comma 1, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, abrogata dalla lettera b) del comma 1 dell’articolo 61 della legge n. 234 del 2012, a decorrere dal 19 gennaio 2013: la relazione avente ad oggetto il IV trimestre 2012 (Doc. LXXII n. 1), pur inviata contestualmente al Doc. LXXII n. 2 e al Doc. LXXII n. 3, è stata infatti trasmessa ancora ai sensi dell'articolo 15-ter, comma 1, della legge n. 11 del 2005.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo ha trasmesso la prima relazione, predisposta dal Ministero dello sviluppo economico, sui Risultati del monitoraggio sull'attività e sul funzionamento dello sportello unico per le attività produttive (SUAP) (Doc. XXVII, n. 4), ai sensi dell'articolo 11, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160, recante “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che i Ministri dello sviluppo economico, per la semplificazione normativa e per la pubblica amministrazione e l'innovazione30, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni, l'ANCI e Unioncamere, assicurando il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese, predispongano forme di monitoraggio sull'attività e sul funzionamento del SUAP, anche con riguardo all'articolazione sul territorio delle attività imprenditoriali e degli insediamenti produttivi, alle condizioni di efficienza del mercato e alla rispondenza dei servizi pubblici alle esigenze di cittadini ed imprese, prevedendo altresì la possibilità, per le imprese ed altri soggetti pubblici e privati, di effettuare segnalazioni e rilevare criticità. Il comma 1 dell'articolo 11 prevede inoltre che per i primi tre anni dalla data di entrata in vigore della disciplina di cui trattasi, i risultati del monitoraggio siano trasmessi al Parlamento in una relazione annuale: nel documento trasmesso alle Camere si illustrano le ragioni per le quali si è invece ritenuto di assumere, quale periodo oggetto del monitoraggio, il primo biennio dalla entrata in vigore del decreto n. 160, scaduto il 30 settembre 2012. Al riguardo, si evidenzia che “prioritaria, ai fini del differimento della presentazione della presente relazione, è stata la gradualità attraverso cui la disciplina di riforma dello sportello unico è entrata in vigore, divenendo pienamente efficace dopo una anno dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, con la conseguenza che solo per l'anno successivo, e quindi a conclusione di un biennio dalla prima parziale entrata in vigore, si può concretamente riferire sull'attività e sul funzionamento dei SUAP in base alla loro nuova disciplina (...)”. La necessità di differire di fatto il termine di presentazione della relazione viene inoltre ricondotta agli effetti degli interventi normativi successivi all'insediamento del Governo Monti, nel novembre 2011, i quali hanno inevitabilmente inciso sulle metodologie fino ad allora seguite per la verifica sull'attuazione della riforma SUAP31.

Si segnala inoltre, in quanto sana un ritardo nell'invio alle Camere, la relazione, trasmessa dal Viceministro dello sviluppo economico, sullo stato di attuazione della legge 24 aprile 1990, n. 100, recante “Norme sulla promozione della partecipazione a società ed imprese miste all'estero”, contenente dati relativi al 2012 (Doc. LXXXV n. 1), ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della medesima legge n. 100. La disposizione richiamata prevede che il Ministro del commercio con l'estero (ora dello sviluppo economico) riferisca al Parlamento sull'attuazione della legge n. 100 con cadenza annuale, mentre la relazione precedente, con dati relativi al 2010 (Doc. LXXXV n. 4), era stata annunciata nella seduta dell'Assemblea del 17 novembre 2011: non risultano pertanto trasmessi i dati relativi all'anno 2011.

Sempre in quanto interviene ad interrompere un ritardo nella trasmissione al Parlamento, si evidenzia la relazione sull'attività svolta dall’Aero Club d'Italia32 nell'anno 2012, corredata dal bilancio consuntivo riferito alla medesima annualità e dal bilancio di previsione per l'anno 2013. Detta relazione è stata trasmessa dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ai sensi dell'articolo 30, comma quinto, della legge 20 marzo 1975, n. 70. Tale norma dispone che, entro il 31 luglio di ogni anno, ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici non economici sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche, nonché i conti consuntivi dell'esercizio precedente. La relazione avente ad oggetto l'attività svolta dall'Aero Club d'Italia nell'anno 2010, corredata dal bilancio consuntivo riferito alla medesima annualità e dal bilancio di previsione per l'anno 2011, era stata inviata nel mese di dicembre 2011: l'obbligo non risulta invece adempiuto nel 2012.

Sul versante dei nuovi obblighi si segnala la previsione di cui all'articolo 10, comma 1-bis, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128. La disposizione citata stabilisce che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca predispongano congiuntamente una relazione, da trasmettere annualmente alle Camere, sullo stato di avanzamento dei lavori relativi a interventi di edilizia scolastica e sull'andamento della spesa destinata ai medesimi interventi ai sensi del comma 133 dell'articolo 10, dell'articolo 18, commi da 8 a 8-quinquies34, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, come modificato dallo stesso articolo 10, dell'articolo 11, comma 4-sexies35, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, nonché con riferimento agli ulteriori stanziamenti destinati alle medesime finalità nel bilancio dello Stato ai sensi della normativa vigente. L'ultimo periodo del comma 1-bis dell'articolo 10 prevede che ai fini dell'elaborazione della predetta relazione siano altresì richiesti elementi informativi alle amministrazioni territorialmente competenti.




Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo
1° – 30 novembre 2013


Relazioni governative


Presidenza del Consiglio dei ministri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.Lgs. 66/1999,

art. 12, co. 1*

Relazione d'inchiesta concernente l'incidente occorso a un aeromobile in località Lasa (Bolzano) il 16 maggio 2011

(Trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo)

IX Trasporti

28/11/2013

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che per ciascuna inchiesta relativa ad un incidente l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e modifiche al codice della navigazione - ANSV -, rediga una relazione. Tale relazione è trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'invio alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica entro dodici mesi dalla data dell'incidente, salva l'ipotesi in cui l'inchiesta, per la sua complessità, si protragga oltre tale termine.



Ministero degli affari esteri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 49/1987,

art. 3, co. 6,

lett. c)*

Attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo

(Dati relativi all'anno 2012,

Doc. LV, n. 1)

III Affari esteri

19/11/2013

*La disposizione istitutiva dell’obbligo prevede che la relazione, predisposta dal Ministro degli affari esteri sulla politica di cooperazione svolta nell'esercizio finanziario precedente, debba essere inviata al Parlamento prima dell’esame del disegno di legge finanziaria, ora legge di stabilità.

L. 49/1987,

art. 4, co. 2-bis*

Attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale e partecipazione italiana alle risorse di detti organismi

(Predisposta dal Ministero dell'economia e delle finanze e allegata alla relazione sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo)

(Dati relativi al 2012,

Doc. LV, n. 1-bis)

III Affari esteri

19/11/2013

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione venga predisposta dal Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero degli affari esteri, ed inviata in allegato alla relazione sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo, prevista dall’articolo 3, comma 6, lett. c) della legge 26 febbraio 1987, n. 49.



Ministro per gli affari regionali e le autonomie

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.Lgs. 76/2000,

art. 29, co. 2*

Decisioni assunte, ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione, in merito alle leggi delle regioni a statuto ordinario che approvano il rendiconto generale della regione

(Trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento ed il coordinamento dell'attività di Governo)

(Dati aggiornati al 30 settembre 2013,

Doc. LXXXVI, n. 1)

I Affari costituzionali

V Bilancio

21/11/2013

*L'ultimo periodo del comma 2 dell'articolo 29 del decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76, prevede che entro il 15 novembre di ciascun anno la relazione sia integrata dai rilievi e dagli esiti relativi alle leggi regionali rinviate al nuovo esame del Consiglio regionale, o per le quali il Governo abbia promosso la questione di legittimità davanti alla Corte costituzionale.



Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 244/2007,

art. 3, co. 68


D.L. 185/2008,

art. 9, co. 1-ter*

Stato della spesa, efficacia nell'allocazione delle risorse e grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta

(Dati relativi al 2012,

corredata dal rapporto sull'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio,

Doc. CLXIV, n. 12)

I Affari costituzionali

V Bilancio

VIII Ambiente

13/11/2013

*Il comma 1-ter dell'articolo 9 del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185, convertito, con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, dispone che allo scopo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse ed evitare la formazione di nuove situazioni debitorie, i Ministeri avviino, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, nell’ambito delle attività di cui all’articolo 3, comma 67, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, un’attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell’allocazione delle relative risorse in bilancio e che i risultati di tali analisi siano illustrati in appositi rapporti dei Ministri competenti, che costituiscono parte integrante delle relazioni sullo stato della spesa di cui all’articolo 3, comma 68, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni.





Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 163/1985,

art. 6, co. unico

Utilizzazione del Fondo unico per lo spettacolo e andamento complessivo dello spettacolo

(Dati relativi al 2012,

Doc. LVI, n. 1)

VII Cultura

7/11/2013



Ministero dell'economia e delle finanze

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 234/2012,

art. 16, co. 1*

Andamento dei flussi finanziari tra l'Italia e l'Unione europea

(Relazione riferita al IV trimestre 2012,

Doc. LXXII n. 1;

Relazione riferita al I trimestre 2013,

Doc. LXXII n. 2;

Relazione riferita al II trimestre 2013,

Doc. LXXII n. 3)

(PRIMA TRASMISSIONE)

V Bilancio

XIV Politiche dell'Unione europea

12/11/2013

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione venga presentata ogni tre mesi dal Governo, senza quindi che sia specificato il Ministero competente, alle Camere, alle regioni e alle province autonome, per il tramite della Conferenza delle regioni e delle province autonome e della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome.

Una relazione di analogo contenuto era già prevista dall'articolo 15-ter, comma 1, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, abrogata dalla lettera b) del comma 1 dell’articolo 61 della legge n. 234 del 2012. Il Doc. LXXII n. 1, con dati relativi al IV trimestre 2012, è stato trasmesso ancora ai sensi dell'articolo 15-ter, comma 1, della legge n. 11 del 2005, mentre i Doc. LXXII n. 2 e n. 3 sono i primi pervenuti in ottemperanza dell'articolo 16, comma 1, della legge n. 234 del 2012.

D.L. 155/2008,

art. 5, co. 1-ter



Attuazione degli interventi volti a garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali

(Dati aggiornati al 31 marzo 2013,

Doc. CXL, n. 3)

V Bilancio

VI Finanze

13/11/2013

L. 196/2009,

art. 14, co. 4

Conto consolidato di cassa delle amministrazioni pubbliche

(Dati aggiornati al 30 giugno 2013,

comprensiva del raffronto con i risultati del precedente biennio,

Doc. XXV, n. 2)

V Bilancio


14/11/2013

Ministero della giustizia

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 70/1975,

art. 30, co. quinto

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico della Cassa mutua nazionale tra i cancellieri e i segretari giudiziari

(Dati relativi al 2012, corredata dal bilancio consuntivo riferito alla medesima annualità e dal bilancio preventivo per l'anno 2013)

XI Lavoro

4/11/2013



Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto*


Attività svolta, bilancio consuntivo, bilancio di previsione e consistenza dell'organico dell’Aero Club d'Italia (AeCI)**

(Dati relativi all'attività per il 2012, corredati dal bilancio consuntivo riferito alla medesima annualità e dal bilancio di previsione per l'anno 2013)

VII Cultura

IX Trasporti

13/11/2013

*Si ricorda che ai sensi dell'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, ciascun Ministero, entro il 31 luglio di ogni anno, deve presentare al Parlamento una relazione sull'attività svolta da ogni ente pubblico non economico sul quale quel dicastero esercita la propria vigilanza, con allegati il bilancio di previsione e la consistenza dell'organico.

**Il regolamento recante il nuovo statuto dell'Aero Club d'Italia è stato emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 53. Ai sensi dell'articolo 1 di tale regolamento l'AeCI è un ente di diritto pubblico a carattere culturale, didattico e sportivo, sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze.



Ministero dell'interno

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 8/1991,

art. 16, co. 1

Programmi di protezione, loro efficacia e modalità generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia

(Dati relativi al II semestre 2012,

Doc. XCI, n. 2;

Dati relativi al I semestre 2013,

Doc. XCI, n. 3)

II Giustizia

21/11/2013



Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 845/1978,

art. 20,

secondo co.,

primo e secondo periodo

Stato e previsioni delle attività di formazione professionale

(Dati relativi al 2012 - Allegata allo stato di previsione del Ministero per il 2014)

V Bilancio

XI Lavoro

6/11/2013



Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 70/1975,

art. 30, co. quinto,

Tab. V

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico-ASSI (ex UNIRE*)

(Dati relativi all'attività svolta nell'anno 2012, con allegato il conto consuntivo riferito alla medesima annualità)

XIII Agricoltura

11/11/2013

*La trasformazione dell'UNIRE in Agenzia per lo sviluppo del settore ippico – ASSI era stata prevista dall'articolo 14, comma 28, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. L'articolo 23-quater, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, ha poi previsto la soppressione dell'ASSI a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge 7 agosto 2012, n. 135, di conversione dello stesso decreto-legge n. 95 (15 agosto 2012).

A seguito della soppressione dell'ASSI le funzioni ad essa attribuite dalla normativa vigente, nonché le relative risorse umane, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, sono ripartite tra il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

L. 70/1975,

art. 30, co. quinto,

Tab. VI

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione – INRAN*

(Dati relativi all'attività svolta nel 2012, con allegato il conto consuntivo riferito alla medesima annualità)

XIII Agricoltura

11/11/2013

*L'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ha soppresso l'INRAN a decorrere dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto-legge n. 95 del 2012 (7 luglio 2012).

L. 70/1975,

art. 30, co. quinto

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura – CRA*

(Dati relativi all'attività svolta nell'anno 2012, con allegati il conto consuntivo riferito alla medesima annualità e il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013)

XIII Agricoltura

11/11/2013

*Ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, nonché, dell'articolo 1, comma 269, della legge n. 228 del 2012, al CRA sono state attribuite le funzioni ed i compiti già affidati al soppresso Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN), ad eccezione delle funzioni già svolte dall'ex Istituto Nazionale per le Conserve Alimentari (INCA), anch'esse soppresse.

L. 70/1975,

art. 30, co. quinto,

Tab. VI

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico dell’Istituto nazionale di economia agraria – INEA

(Dati relativi all'attività svolta nel 2012, con allegati il conto consuntivo riferito alla medesima annualità e il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013)

XIII Agricoltura

11/11/2013



Ministero dello sviluppo economico

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 239/2003,

art. 1-quater,

co. 8

Rapporto sull'andamento delle autorizzazioni concernenti la realizzazione o il ripotenziamento di centrali termoelettriche di potenza superiore a 300 MW termici

(Dati relativi al periodo

1° gennaio-31 luglio 2013)

VIII Ambiente

X Attività produttive

4/11/2013

*La disposizione istitutiva dell'obbligo stabilisce che il Ministro delle attività produttive (ora dello sviluppo economico) comunichi trimestralmente alle competenti Commissioni parlamentari l'andamento delle autorizzazioni. Il Ministero ha tuttavia evidenziato che, per ragioni inerenti alla modalità di raccolta dei dati, la trasmissione della relazione ha luogo, in via di prassi, con cadenza semestrale.

L. 580/1993,

art. 5-bis, co. 1*

Attività del sistema camerale

(Trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo)

(Dati relativi all'anno 2011,

Doc. CXX, n. 1)

X Attività produttive

19/11/2013

*Il comma 1 dell'articolo 5-bis prevede che il Ministro dello sviluppo economico presenti al Parlamento, entro il 30 settembre di ogni anno, anche sulla base dei dati forniti da Unioncamere, una relazione generale sulle attività del sistema camerale, con particolare riferimento agli interventi realizzati e ai programmi attuati nell'esercizio precedente.

L'obbligo era originariamente previsto dall'articolo 4, comma 1, della legge n. 580 del 1993, integrato da quanto previsto dal decreto legislativo n. 112 del 1998, articolo 37, comma 2. Il decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23, recante “Riforma dell'ordinamento relativo alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in attuazione dell'articolo 53 della legge 23 luglio 2009, n. 99”, ha modificato la disposizione istitutiva, prevedendo l'adempimento non più all'articolo 4 ma all'articolo 5-bis, comma 1, e fissando il termine di presentazione della relazione al 30 settembre di ogni anno.

D.P.R. 160/2010

art. 11, co. 1*

Risultati del monitoraggio sull'attività e sul funzionamento dello sportello unico per le attività produttive (SUAP)

(Trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo)

(Dati aggiornati al 30 settembre 2012,

Doc. XXVII, n. 4)

(PRIMA RELAZIONE)

X Attività produttive

19/11/2013

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che i Ministri dello sviluppo economico, per la semplificazione normativa e per la pubblica amministrazione e l'innovazione, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni, l'ANCI e Unioncamere, assicurando il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese, predispongano forme di monitoraggio sull'attività e sul funzionamento del SUAP, anche con riguardo all'articolazione sul territorio delle attività imprenditoriali e degli insediamenti produttivi, alle condizioni di efficienza del mercato e alla rispondenza dei servizi pubblici alle esigenze di cittadini ed imprese, prevedendo altresì la possibilità, per le imprese ed altri soggetti pubblici e privati, di effettuare segnalazioni e rilevare criticità. I risultati del monitoraggio sono trasmessi al Parlamento in una relazione annuale per i primi tre anni dalla data di entrata in vigore del DPR 160/2010.

L. 100/1990,

art. 2, co. 3

Stato di attuazione della legge recante norme sulla promozione della partecipazione a società ed imprese miste all’estero

(Dati relativi al 2012,

Doc. LXXXV, n. 1)

X Attività produttive

19/11/2013




Nuove relazioni previste da fonti normative (*)


Relazioni governative



Fonte

Presentatore

Oggetto

D.L. 104/2013,

art. 10, co. 1-bis*

Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Ministro dell'economia e delle finanze

Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

Stato di avanzamento dei lavori relativi a interventi di edilizia scolastica e andamento della spesa destinata ai medesimi interventi

*Il testo del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, coordinato con la legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128, recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2013.

La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca predispongano congiuntamente una relazione da trasmettere annualmente alle Camere sullo stato di avanzamento dei lavori relativi a interventi di edilizia scolastica e sull'andamento della spesa destinata ai medesimi interventi, ai sensi del comma 1 dell'articolo 10, dell'articolo 18, commi da 8 a 8-quinquies, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, come modificato dall'articolo 10 del decreto-legge n. 104, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, nonché con riferimento agli ulteriori stanziamenti destinati alle medesime finalità nel bilancio dello Stato ai sensi della normativa vigente. L'ultimo periodo del comma 1-bis dell'articolo 10 prevede che ai fini dell'elaborazione della predetta relazione siano altresì richiesti elementi informativi alle amministrazioni territorialmente competenti.










(*) Si tratta di relazioni previste da nuove norme pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino.








1Ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 293, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 1994, n. 444.

2Tale disposizione costituisce dunque la fonte normativa speciale del controllo parlamentare sulla Fondazione INDA che, in quanto ente di diritto privato, non sarebbe ricompresa nel campo di applicazione della legge generale n. 14/1978, che riguarda unicamente “istituti ed enti pubblici, anche economici”.

3Tale norma prevede infatti che "... tutti gli enti pubblici, anche economici, e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato [quale risulta dunque essere la Fondazione INDA], provvedono all'adeguamento dei rispettivi statuti al fine di assicurare che, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, gli organi di amministrazione e quelli di controllo, ove non già costituiti in forma monocratica, nonché il collegio dei revisori, siano costituiti da un numero non superiore, rispettivamente, a cinque e a tre componenti".

4Tale disposizione costituisce dunque la fonte normativa speciale del controllo parlamentare su ARCUS S.p.a.: quest'ultima infatti, in quanto società di capitali, non sarebbe ricompresa nel campo di applicazione della legge generale n. 14/1978, che riguarda unicamente “istituti ed enti pubblici, anche economici” ed è stata sempre ritenuta inapplicabile alle società di diritto comune. La fattispecie presenta dunque delle analogie con quanto osservato supra (cfr. nota n. 2) a proposito della Fondazione INDA.

5Ai sensi dell'art. 1, comma 3, della citata legge n. 249/1997, sono organi dell'Autorità il presidente, la commissione per le infrastrutture e le reti, la commissione per i servizi ed i prodotti, ed il consiglio. Ciascuna commissione è organo collegiale costituito dal presidente dell'Autorità e da due commissari. Il consiglio è costituito dal presidente e da tutti i commissari. I commissari sono eletti per metà dalla Camera e per metà dal Senato. Per effetto dell'art. 23, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 214/2011, i componenti del consiglio dell'Autorità sono stati ridotti da otto a quattro, escluso il presidente, comportando altresì la riduzione da quattro a due, sempre escluso il presidente, dei componenti della commissione per le infrastrutture e le reti e della commissione per i servizi e i prodotti.

6I commissari sono stati eletti il 6 giugno 2012 rispettivamente Antonio Martuscello dalla Camera, Antonio Preto e Francesco Posteraro dal Senato. Il presidente Angelo Marcello Cardani è stato nominato con D.P.R. su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico previo parere favorevole espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti dalla IX Commissione (Trasporti) della Camera il 27 giugno 2012 e dall'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato il 4 luglio 2012, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della L. n. 249/1997 e dell'art. 2, comma 7, della L. n. 481/1995.

7Il presidente ed i commissari durano in carica sette anni e, anche alla luce del divieto generale di conferma alla cessazione della carica previsto dall'articolo 23, comma 3, del citato decreto-legge n. 201/2011, non possono essere riconfermati. Possono tuttavia essere confermati i commissari che siano stati eletti per un periodo inferiore a tre anni, in sostituzione di altri commissari che non abbiano portato a termine il mandato.

8Vedasi in tal senso Consiglio di Stato, Sez. I, Adunanza del 19 aprile 2012.

9Come precisato dall'articolo 2 del citato decreto, con ulteriore e successivo provvedimento dovrà essere nominato un esperto del settore attuariale o previdenziale per integrare i componenti effettivi dell'organo.

10Si osserva che il presidente designato Vincenzo Porrazzo appartiene all'Arma dei trasporti e dei materiali dell'Esercito, mentre il presidente uscente Alberto Gauzolino apparteneva alla Marina militare al pari del suo predecessore Cristiano Bettini. Si precisa in proposito che, come specificato dal rappresentante del Governo nella seduta della Commissione IV (Difesa) della Camera del 7 giugno 2011, essendosi concluso anzitempo il mandato di Bettini (vedasi in proposito la successiva nota n. 11), è stato convenuto di non applicare il criterio della rotazione in occasione della nomina di Gauzolino, consentendo così alla Marina militare di continuare a esprimere la presidenza della Cassa fino alla conclusione del previsto triennio.

11Con decreto del Presidente della Repubblica del 2 luglio 2010 era stato inizialmente nominato presidente della Cassa Cristiano Bettini; tuttavia, a seguito della nomina dello stesso a Sottocapo di stato maggiore della difesa, con D.P.R. 11 luglio 2011 è stato nominato presidente Alberto Gauzolino. Il mandato di Gauzolino, con decorrenza 1° luglio 2011, è comunque scaduto in contemporanea con quello dei componenti del consiglio di amministrazione.

12Tale organo era stato integrato dei due membri effettivi mancanti con successivo decreto ministeriale del 27 luglio 2010. Con ulteriori decreti sono stati sostituiti alcuni dei componenti effettivi e supplenti dell'organo.

13La disciplina della Cassa di previdenza delle Forze armate è stata successivamente trasfusa negli articoli 73 e ss. del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246.

14Il mandato presidenziale di Forcieri è cessato definitivamente il 12 luglio 2013 al termine della prorogatio di 45 giorni prevista dall’art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994.

15Il mandato presidenziale di Canepa è cessato definitivamente il 7 maggio 2013 allo scadere della prorogatio di 45 giorni prevista dall’art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994.

16Il mandato presidenziale di Garozzo è cessato definitivamente il 20 novembre 2013 allo scadere della prorogatio di 45 giorni ex art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994.

17Si ricorda che il 26 giugno 2013 la Giunta per il Regolamento della Camera dei deputati ha deliberato, in via sperimentale ed in attesa di eventuali modifiche regolamentari in materia, di consentire alle Commissioni, nell'ambito della procedura prevista per l'espressione del parere parlamentare su nomine governative, di dar corso all'audizione informale dei soggetti designati, finalizzata esclusivamente all'accertamento dei requisiti posseduti e senza possibilità di incidere sugli indirizzi gestionali degli enti e degli organismi interessati.

18Ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. n. 73/2013, recante il riordino degli enti vigilati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la consistenza del consiglio direttivo degli Enti parco è stata ridotta da 12 a 8 componenti oltre il presidente, e quella della giunta esecutiva da 5 a 3 membri compreso il presidente.

19Dette proroghe ex lege erano state disposte, nelle more del completamento del riordino conseguente alle disposizioni introdotte dal D.L. n. 78/2010 e dal D.L. n. 201/2011, per garantire la continuità dell'azione amministrativa e gestionale, ed il rispetto degli adempimenti di natura contabile, economica e finanziaria.

20Almeno trenta giorni prima della naturale scadenza, ovvero entro dieci giorni dall'anticipata cessazione del presidente, il CIV informa il Ministro del lavoro e delle politiche sociali affinché si proceda alla nomina del nuovo titolare. Il Ministro, contestualmente alla richiesta del parere parlamentare di cui alla legge n. 14/1978, provvede ad acquisire sulla proposta di nomina del presidente anche l'intesa con il CIV, che deve intervenire entro trenta giorni. In caso di mancato raggiungimento dell'intesa entro tale termine, il Consiglio dei ministri può comunque procedere alla nomina con provvedimento motivato.

21In base all'art. 1 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 2 aprile 2012, quattro dei suddetti componenti integrativi dovevano riferirsi alle rappresentanze del CIV del soppresso INPDAP; gli altri due dovevano riferirsi invece alle rappresentanze del CIV del soppresso ENPALS.

22Dette proroghe ex lege erano state disposte, nelle more del completamento del riordino conseguente alle disposizioni introdotte dal D.L. n. 78/2010 e dal D.L. n. 201/2011, per garantire la continuità dell'azione amministrativa e gestionale, ed il rispetto degli adempimenti di natura contabile, economica e finanziaria.

23La loro nomina avviene parimenti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sulla base delle designazioni delle citate rappresentanze sociali.

24L'art. 7 del D.P.R. n. 76/2010 prevede tra l'altro che il presidente dell'ANVUR, eletto nel proprio ambito dal consiglio direttivo a maggioranza di due terzi degli aventi diritto, ha la rappresentanza legale dell'Agenzia, convoca e presiede le sedute del consiglio direttivo e nomina, sempre tra i componenti del consiglio direttivo, un vicepresidente che lo sostituisce nei casi di assenza o impedimento.

25Essi sono stati nominati con D.P.R. del 22 febbraio 2011, dopo che sulla rispettiva proposta di nomina avevano espresso parere favorevole la VII Commissione della Camera e la 7ª Commissione del Senato nelle rispettive sedute del 9 e del 16 febbraio 2011.

26Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, prima di richiedere il parere parlamentare sulla proposta di nomina di Graziosi, aveva trasmesso, con lettera del 10 luglio 2013, annunciata alla Camera ed al Senato in pari data, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Nazzareno Mandolesi. Tale proposta non ha avuto seguito a seguito della decisione di Mandolesi di non accettare tale designazione, incompatibile con il suo incarico di componente del consiglio di amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana ASI. In tale incarico Mandolesi è stato nominato il 15 settembre 2011 con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, su designazione del Ministro dell'economia e delle finanze.

27L'articolo 22 del D.L. n. 104/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 128/2013, precisa che la durata del mandato dei componenti del consiglio direttivo dell'ANVUR, compresi quelli eventualmente nominati in sostituzione di componenti cessati dalla carica, è di quattro anni.

28L'art. 8, comma 3, del D.P.R. n. 76/2010 prevede tra l'altro che "Il comitato di selezione è composto da cinque membri di alta qualificazione, designati, uno ciascuno, dal Ministro, dal Segretario generale dell'OCSE e dai Presidenti dell'Accademia dei Lincei, dell'European research council e del Consiglio nazionale degli studenti. Il comitato di selezione valuta anche le indicazioni di nominativi, con relativi curricula, fornite, sulla base di bandi ad evidenza pubblica in Italia e all'estero, dagli interessati, da istituzioni, accademie, società scientifiche, da esperti, nonché da istituzioni ed organizzazioni degli studenti e delle parti sociali. (...)".

29Come specificato dal rappresentante del Governo nella seduta della 7ª Commissione del Senato dell'8 ottobre 2013, il nominativo di Graziosi è stato scelto fra i candidati residui della rosa a suo tempo individuata dal comitato di selezione.

*Si fa presente che il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato, ai fini dell'attuazione, a più di un Ministero.

**Le risoluzioni e le mozioni vengono segnalate ai fini dell'attuazione subito dopo la loro approvazione da parte dell'Assemblea o delle Commissioni.

30Ora Ministri dello sviluppo economico e per la pubblica amministrazione e la semplificazione.

31Nella relazione si fa riferimento, in particolare, all'adozione del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, il quale, all'articolo 12, ha previsto l'avvio di una sperimentazione tesa a semplificare le procedure in materia di impianti produttivi e di attività d'impresa.

32Il regolamento recante il nuovo statuto dell'Aero Club d'Italia è stato emanato con decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 53. L'articolo 1 di tale regolamento qualifica l'AeCI ente di diritto pubblico a carattere culturale, didattico e sportivo, sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze.

33Il comma 1 dell'articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013 recita: “1. Al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica e di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti, per la programmazione triennale 2013-2015, le Regioni interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali, sulla base di criteri di economicità e di contenimento della spesa, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, con la società Cassa depositi e prestiti Spa, e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria, ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. Ai sensi dell'articolo 1, comma 75, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, le rate di ammortamento dei mutui attivati sono pagate agli istituti finanziatori direttamente dallo Stato. A tal fine sono stanziati contributi pluriennali per euro 40 milioni annui per la durata dell'ammortamento del mutuo, a decorrere dall'anno 2015. Le modalità di attuazione della presente disposizione e del successivo comma 2 sono stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, in conformità ai contenuti dell'intesa, sottoscritta in sede di Conferenza unificata il 1° agosto 2013, tra il Governo, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le autonomie locali, sull'attuazione dei piani di edilizia scolastica formulati ai sensi dell'articolo 11, commi da 4-bis a 4-octies, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221”.

34I commi citati dispongono in materia di messa in sicurezza degli edifici scolastici, di costruzione di nuovi e dei relativi finanziamenti.

35Il comma 4-sexies dispone: “4-sexies. Per le finalità di cui ai commi da 4-bis a 4-quinquies(interventi di edilizia scolastica)”, a decorrere dall'esercizio finanziario 2013 è istituito nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il Fondo unico per l'edilizia scolastica, nel quale confluiscono tutte le risorse iscritte nel bilancio dello Stato comunque destinate a finanziare interventi di edilizia scolastica”.