Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 16/XVII OTTOBRE 2014
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 16    Progressivo: 2014
Data: 16/10/2014
Descrittori:
ATTIVITA' PARLAMENTARE NON LEGISLATIVA   CONTROLLO SUL GOVERNO
NOMINE IN ENTI   ORDINI DEL GIORNO












Notiziario mensile

Numero 16/XVII

OTTOBRE 2014

L’attività di controllo parlamentare


MONITORAGGIO DI:

NOMINE GOVERNATIVE

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO

RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI


a cura del Servizio per il Controllo parlamentare



INDICE

AVVERTENZA 1

Sezione I 3

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI 3

In evidenza a settembre 2014 4

a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 nel mese di settembre 2014 6

b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 scadute e non ancora rinnovate nel mese di settembre 2014 o previste in scadenza entro il 30 novembre 2014 17

c) Principali cariche in enti e autorità non ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978, rinnovate o in scadenza entro il 30 novembre 2014 21

Sezione II 27

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO 27

In evidenza a settembre 2014 28

Note annunciate al 30 settembre 2014 in attuazione di atti di indirizzo 34

Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale 34

Ministero della difesa 36

Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione annunciate al 30 settembre 2014 39

Sezione III 41

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE 41

L’attività di monitoraggio delle relazioni al Parlamento 42

In evidenza a settembre 2014 43

Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo 1° – 30 settembre 2014 45

Relazioni governative 45

Relazioni non governative 53


AVVERTENZA



Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

A tal fine il notiziario è suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni non legislative della Camera dei deputati, nonché relativi alla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.


La pubblicazione si apre con la Sezione I relativa alle nomine governative negli enti pubblici, monitorate principalmente ai sensi dalla legge n. 14 del 24 gennaio 1978, che disciplina le richieste di parere parlamentare e le comunicazioni al Parlamento di nomine effettuate dal Governo in enti pubblici.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, la sezione I dà conto, nella sottosezione a), delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della suddetta legge n. 14 del 1978 nel periodo considerato dalla pubblicazione. Si tratta pertanto delle nomine conseguenti a proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 14 del 1978), informando quindi sull’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte governativa, o comunicate dal Governo (ai sensi dell’articolo 9 della richiamata legge n. 14). Vengono anche specificate le procedure di nomina previste dalle norme relative ai singoli enti e fornite notizie essenziali sull’attività degli stessi.

Nella sottosezione b) vengono elencate ed analizzate le principali cariche di nomina governativa, sempre ricomprese nell’ambito della legge n. 14 del 1978, scadute e non ancora rinnovate nel periodo considerato o che scadranno nei mesi successivi.

La sottosezione c) dà conto di nomine o di cariche in scadenza, sempre nel periodo preso in esame, in enti pubblici e autorità indipendenti che esulano dal campo di applicazione della legge n. 14 del 1978.

La Sezione I cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna avvertita non solo a livello parlamentare, e che da allora è cresciuta anche estendendo il campo del proprio monitoraggio. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologico e logicamente coerente, per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, tra l’altro, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni.


Nella Sezione II viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (ordini del giorno, mozioni o risoluzioni) approvati in Assemblea o in Commissione. Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare detti atti ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti). Gli atti così inviati alle Amministrazioni sono elencati nel paragrafo “Le nostre segnalazioni”.


Nella Sezione III si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto dal Servizio sulle relazioni al Parlamento la cui trasmissione sia prevista da norme di legge, distinte tra “governative” e “non governative”. Si dà inoltre conto delle relazioni di nuova istituzione, stabilite cioè da nuove norme entrate in vigore nel periodo considerato.


Come per quelle contenute nella Sezione I, anche le informazioni riportate nelle sezioni II e III sono tratte dalle altre due banche dati sviluppate e gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, e costantemente alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri.















Sezione I


NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI


























La sezione è ripartita in tre sottosezioni che danno conto: 1) delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della legge n. 14/1978 nel mese di settembre 2014 (e nella prima parte del mese di ottobre 2014), indicando i nominativi dei titolari, le cariche assunte, le modalità, le date di nomina e il tipo di controllo parlamentare previsto (espressione del parere da parte delle Commissioni competenti o comunicazione al Parlamento da parte dei Ministeri, evidenziando altresì i casi in cui non sia stata seguita nessuna delle due procedure); 2) delle nomine scadute e non ancora rinnovate negli enti medesimi nello stesso periodo e di quelle in scadenza fino al 30 novembre 2014 con l’indicazione dei titolari e delle cariche in scadenza (o scadute), delle procedure di nomina e del tipo di controllo parlamentare previsto per il rinnovo delle suddette cariche; 3) delle principali nomine effettuate, e di quelle in scadenza entro il 30 novembre 2014, in enti pubblici o autorità amministrative indipendenti non ricompresi nel campo di applicazione della citata legge n. 14/1978, con l’indicazione dei titolari, delle cariche, delle procedure di nomina, delle date di scadenza e dell’eventuale rinnovo se già avvenuto.

In evidenza a settembre 2014


La prima sezione della pubblicazione “L’attività di controllo parlamentare” dà conto delle nomine governative negli enti pubblici e dello stato del quadro normativo di riferimento, monitorando il mese di settembre 2014 nonché l'inizio di quello di ottobre 2014, con una proiezione previsionale delle cariche in scadenza fino alla fine di novembre 2014. La sezione è composta da tre sottosezioni, che danno rispettivamente conto delle cariche rinnovate nel mese di settembre 2014, nonché di quelle da rinnovare entro la fine di novembre 2014 nei campi degli enti pubblici e delle autorità amministrative indipendenti.



IN QUESTO NUMERO:



- Si anticipa che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ha nominato, con decreto del 3 ottobre 2014, Tiziano Treu commissario straordinario dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS in attesa dell'avvio della procedura per la nomina del nuovo presidente dell'Istituto.


- Nella seduta del 24 settembre 2014 della 4ª Commissione (Difesa) del Senato, il rappresentante del Governo ha dato atto della rinuncia di Pietro Vatteroni alla proposta di nomina a vicepresidente della Lega navale italiana LNI. Tale proposta era stata esaminata dalla IV Commissione (Difesa) della Camera nella seduta del 16 settembre 2014 senza tuttavia esprimere alcun parere.


- Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 22 settembre 2014, ha nominato Cosimo Indaco commissario straordinario dell'Autorità portuale di Catania per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 3 ottobre 2014; lo stesso Ministro, con decreto del 9 settembre 2014, ha inoltre prorogato il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci, Nunzio Martello, per un periodo massimo di tre mesi a decorrere dal 9 settembre 2014.


- Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto in data 19 settembre 2014, ha nominato Adolfo Orsini, Francesco Laratta e Gabriele Beni componenti del consiglio di amministrazione dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA per quattro anni.


- Il 15 settembre 2014 si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto nazionale per il dramma antico INDA, che era stato nominato per quattro anni con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo dell'8 agosto 2014. Il collegio, presieduto dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, è composto altresì da Walter Pagliaro e Arnaldo Colasanti, nominati a seguito dei pareri favorevoli espressi dalla VII Commissione (Cultura) della Camera e dalla 7ª Commissione (Istruzione pubblica) del Senato, e da Paolo Giansiracusa e Antonio Presti.


- Il Ministro dello sviluppo economico, con decreto del 6 agosto 2014, comunicato e annunciato alla Camera e al Senato il 9 settembre 2014, ha nominato Federico Testa commissario dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, per la durata di dodici mesi e comunque non oltre la data di approvazione del decreto interministeriale di cui all'art. 37, comma 4, della L. n. 99/2009. Si anticipa che lo stesso Ministro, con decreto del 2 ottobre 2014, ha nominato inoltre Cristina Corazza e Tullio Fanelli sub commissari dell'Agenzia ENEA.


- Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con proprio decreto del 29 luglio 2014, comunicato e annunciato al Senato e alla Camera il 3 e il 4 settembre 2014, ha confermato il commissario straordinario dell'Ente parco nazionale del Vesuvio, Ugo Leone, per sei mesi a decorrere dal 15 agosto 2014 e comunque non oltre la nomina del presidente.


- Il Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca, con proprio decreto in data 21 luglio 2014, comunicato e annunciato al Senato e alla Camera il 3 e il 4 settembre 2014, ha nominato Enrico Costa e Alberto Rosso componenti del consiglio di amministrazione dell'Agenzia spaziale italiana ASI per la durata di un quadriennio.


- Si anticipa che il Consiglio dei ministri del 6 ottobre 2014, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha avviato la procedura per la nomina di Antonio Agostini a direttore dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione ISIN, al fine di acquisire i pareri delle Commissioni parlamentari competenti.


- Nel mese di ottobre 2014 scadono i mandati del presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, Rino Tarelli, nonché quelli dei commissari straordinari dell'Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Amilcare Troiano e delle Autorità portuali di Napoli, Francesco Karrer, di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, e di Piombino, Luciano Guerrieri.


- Nel mese di novembre 2014 sono invece previsti in scadenza i mandati dei commissari straordinari delle Autorità portuali di Cagliari, Vincenzo Di Marco, e di Ancona, Rodolfo Giampieri.


Per l'approfondimento sulle nomine e sulle scadenze nei singoli enti, si rinvia alle relative note.


a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento)
dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione
della L. n. 14/1978 nel mese di settembre 2014


In questa sottosezione si dà conto delle principali nomine soggette a controllo parlamentare effettuate dal Governo nel periodo considerato, delle procedure e del tipo di controllo parlamentare seguiti.

In particolare si specifica se per il rinnovo delle suddette cariche sia stata trasmessa dal Governo la richiesta di parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, definiti successivamente come: istituti e (...) enti pubblici anche economici, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti e in qualche caso anche i vicepresidenti o i componenti di consigli o commissioni), o la mera comunicazione al Parlamento (ai sensi dell’articolo 9 della suddetta L. n. 14/1978, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti o i commissari straordinari), o se in occasione dei precedenti rinnovi non siano state attivate queste procedure.


La citata L. 14/1978 stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.


Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.


Per quanto riguarda le nomine che il governo è tenuto a comunicare al Parlamento, sempre la legge 24 gennaio 1978, n. 14, all’articolo 9, stabilisce che le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano.


Qualora la legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) o il relativo statuto, ove approvato con atto avente forza di legge, contengano specifiche norme relative al controllo parlamentare alternative o integrative rispetto a quelle generali contenute nella L. n. 14/1978, allora se ne dà conto, nell'ambito della successiva sottosezione "c", nella colonna relativa alla procedura di nomina.


Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, convertito dalla L. 15/7/1994, n. 444, sulla disciplina della proroga degli organi amministrativi, stabilisce tra l’altro che: (…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.


































Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto nazionale della previdenza sociale

INPS


Commissario

straordinario:


Tiziano Treu

Nomina non ancora comunicata

alle Camere

ai sensi dell’art. 9

della L. n. 14/1978


3/10/2014

Decreto

del Ministro

del lavoro

e delle

politiche sociali

di concerto

con il Ministro dell'economia

e delle finanze



Si anticipa che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con decreto del 3 ottobre 2014 in corso di comunicazione alle Camere ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, ha nominato Tiziano Treu commissario straordinario dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS nelle more dell'avvio della procedura per la nomina del nuovo presidente dell'Istituto.

Il 30 settembre 2014 è scaduto infatti il mandato del precedente commissario straordinario, Vittorio Conti, che era stato nominato con analogo decreto del 12 febbraio 2014, comunicato e annunciato alla Camera e al Senato rispettivamente il 17 e il 20 febbraio 2014.

La nomina di Conti era conseguita alle dimissioni rassegnate il 3 febbraio 2014 dal presidente dell'INPS, Antonio Mastrapasqua, che era stato nominato per quattro anni con decreto del Presidente della Repubblica del 30 luglio 2008. La durata in carica di Mastrapasqua era stata successivamente differita fino al 31 dicembre 2014 ai sensi dell'art. 21 del D.L. n. 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 214/2011, che aveva attribuito all'INPS le funzioni dell'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica INPDAP e dell'Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS contestualmente soppressi.

Si ricorda che il riassetto degli enti pubblici di previdenza ed assistenza operato dall'art. 7 del D.L. n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 122/2010, che ha modificato l'art. 3 del D.Lgs. n. 479/1994, aveva comportato la soppressione del consiglio di amministrazione di tali enti e l'attribuzione al presidente delle relative funzioni. L'unico organo collegiale risulta dunque essere il consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV)1 , il quale definisce i programmi, individua le linee di indirizzo e approva il bilancio preventivo e il conto consuntivo dell'ente previdenziale. Sono altresì attribuite al CIV competenze specifiche in relazione alla nomina del presidente dell'ente2.

L'INPS è il principale ente previdenziale pubblico che, per effetto delle misure disposte, nell'ambito della normatva c.d. “taglia-enti”, dal D.L. n. 78/2010 e dal D.L. n. 201/2011, ha progressivamente incorporato l'Istituto postelegrafonici IPOST ed i già citati ENPALS (che a sua volta aveva in precedenza assorbito l'Ente nazionale di assistenza e previdenza per pittori, scultori, musicisti, scrittori e autori drammatici ENAPPSMSAD) e INPDAP (che pure aveva precedentemente incorporato l'Ente nazionale di assistenza magistrale ENAM).

Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Lega navale italiana

LNI

Vicepresidente:


Pietro Vatteroni



Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, annunciata

alla Camera

e al Senato

il 4/9/2014.


Procedura

di nomina

sospesa

per rinuncia

del candidato




      Decreto

      del Ministro

      della difesa

      di concerto

      con il Ministro delle infrastrutture

      e dei trasporti, sentito il Capo

      di stato maggiore

      della Marina

      e le Commissioni parlamentari competenti

Il Ministro della difesa, con lettera del 29 agosto 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 4 settembre 2014, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Pietro Vatteroni a vicepresidente della Lega navale italiana LNI. Tale richiesta è stata assegnata alla IV Commissione (Difesa) della Camera, che l'ha esaminata nella seduta del 16 settembre 2014 senza tuttavia esprimere alcun parere. La richiesta è stata altresì assegnata alla 4ª Commissione (Difesa) del Senato, nella cui seduta del 24 settembre 2014 il rappresentante del Governo ha dato atto della sopravvenuta rinuncia alla candidatura da parte di Vatteroni e ha preannunciato la presentazione di una nuova proposta di nomina.

Il 30 marzo 2014 era infatti scaduto il mandato alla vicepresidenza della LNI dello stesso Vatteroni, che era stato nominato con decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 28 marzo 2011 per tre anni a decorrere dal 30 marzo 2011. Vatteroni era succeduto a Mario Maguolo che, già nominato vicepresidente della LNI con decreto ministeriale del 18 febbraio 2005, era stato confermato con analogo decreto del 6 marzo 2008.

Si ricorda inoltre che il Consiglio dei ministri del 30 giugno 2014 ha deliberato la nomina di Giuseppe Lertora a presidente della LNI dopo che sulla relativa proposta3 avevano espresso parere favorevole la 4ª Commissione del Senato e la IV Commissione della Camera nelle rispettive sedute del 4 e del 18 giugno 2014. La nomina di Lertora dovrà essere infine perfezionata con decreto del Presidente della Repubblica4.

La Lega navale italiana è stata riordinata con il D.P.R. n. 205/2009 nell'ambito delle procedure disposte dalla normativa c.d. "taglia-enti" di cui all'art. 26 del D.L. n. 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 133/2008. Ai sensi dell'art. 69 del D.P.R. n. 90/2010, che ha recepito le disposizioni introdotte con il predetto provvedimento di riordino, il presidente nazionale della LNI è coadiuvato dal vicepresidente nazionale, nominato con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Capo di stato maggiore della Marina militare, previo parere delle Commissioni parlamentari ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/19785.

Altri organi della LNI sono l'assemblea generale dei soci, il consiglio direttivo nazionale (la cui composizione, a seguito del riordino, è stata ridotta da 13 a 10 membri compresi il presidente e il vicepresidente6), il collegio dei revisori dei conti e il collegio dei probiviri. Tutti gli incarichi hanno durata triennale e possono essere confermati una sola volta.

La Lega navale italiana, istituita con R.D. del 28 febbraio 1907 e disciplinata dagli articoli 65-72 del citato D.P.R. n. 90/2010, è un ente di diritto pubblico non economico, a base associativa e senza finalità di lucro, avente lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l'amore per il mare e l'impegno per la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne. È sottoposta alla vigilanza del Ministero della difesa e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per i profili di rispettiva competenza.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Autortà portuale di Catania



Commissario straordinario:


Cosimo Indaco



Nomine non ancora comunicate

alle Camere

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978


22/9/2014


(decorrenza: 3/10/2014)

Decreto del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Autorità portuale di Olbia

e Golfo Aranci



Commissario straordinario:


Nunzio Martello



9/9/2014


Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 22 settembre 2014, notificato all'interessato il 3 ottobre 2014 e non ancora comunicato alle Camere ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978, ha nominato Cosimo Indaco commissario straordinario dell'Autortà portuale di Catania fino alla nomina del presidente e comunque per un periodo non superiore a sei mesi.

Il 21 settembre 2014 era infatti scaduto il mandato del commissario straordinario uscente, Giuseppe Alati, che era stato nominato con decreto ministeriale del 18 marzo 2014 per la durata massima di sei mesi a decorrere dal 21 marzo 2014. Il 15 marzo 2014, era altresì scaduto il mandato commissariale di Cosimo Aiello che, nominato con decreto ministeriale del 10 agosto 2012 alla scadenza del secondo quadriennio presidenziale di Santo Castiglione, era stato poi prorogato con analoghi decreti ministeriali del 15 febbraio 2013, del 14 agosto 20137 e del 13 settembre 2013.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 9 settembre 2014, notificato all'interessato in pari data e non ancora comunicato alle Camere, ha inoltre prorogato il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci, Nunzio Martello, fino alla nomina del presidente e comunque per un periodo non superiore a tre mesi.

Il 7 settembre 2014 era infatti scaduto il mandato dello stesso Martello, che era stato nominato con decreto ministeriale del 6 marzo 2014 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 7 marzo 2014. Il 6 marzo 2014 era a sua volta scaduto il mandato del precedente commissario straordinario dell'Autorità portuale sarda, Fedele Sanciu, che era stato nominato con analogo decreto ministeriale il 5 settembre 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 6 settembre 2013. In precedenza, il secondo e ultimo mandato del presidente uscente, Paolo Silverio Piro, era scaduto il 22 luglio 2013.

L'Autorità portuale, disciplinata dalla L. n. 84/1994, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L'Autorità portuale ha tra l'altro compiti di indirizzo, controllo e programmazione delle operazioni portuali, di manutenzione delle parti comuni e di mantenimento dei fondali del porto, nonché di affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura di servizi di interesse generale agli utenti portuali.

L’art. 8, commi 1 e 1-bis, della L. n. 84/1994 stabilisce che il presidente dell’Autorità portuale è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti previa intesa con la regione interessata, nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale, designati rispettivamente da provincia, comuni e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti. La terna è comunicata al Ministro tre mesi prima della scadenza del mandato ed egli può richiedere, entro trenta giorni, una seconda terna di candidati nell'ambito della quale effettuare la nomina. Qualora non pervenga nei termini alcuna designazione, il Ministro può procedere alla nomina previa intesa con la regione.

Esperite tali procedure, qualora entro trenta giorni non si raggiunga l'intesa con la regione interessata, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti indica il prescelto nell'ambito di una terna formulata a tale fine dal presidente della giunta regionale, tenendo conto anche delle indicazioni degli enti locali e delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura interessati. Ove il presidente della giunta regionale non provveda alla indicazione della terna entro trenta giorni dalla richiesta allo scopo indirizzatagli dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, questi chiede al Presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri.

Infine, ai sensi dell’art. 8, comma 2, della legge n. 84/1994, il presidente ha la rappresentanza dell'Autorità portuale, resta in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA



Componenti

del consiglio

di amministrazione:


Adolfo Orsini, Francesco Laratta

e Gabriele Beni


Nomina non ancora comunicata

alle Camere

ai sensi dell’art. 9

della L. n. 14/1978

19/9/2014

      Decreto

del Ministro

delle politiche agricole

alimentari

e forestali


Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto del 19 settembre 2014, ha nominato Adolfo Orsini, Francesco Laratta e Gabriele Beni componenti del consiglio di amministrazione dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA per quattro anni.

Il 4 agosto 2014 erano infatti scaduti i mandati dei precedenti membri del consiglio di amministrazione dell'Istituto, ossia Carmine Canonico, Domenico Di Giorgio, Salvatore Grillo e lo stesso Adolfo Orsini. Tali mandati sono definitivamente cessati il 19 settembre 2014 al termine del periodo di prorogatio della durata di 45 giorni previsto dall’art. 3 del D.L. n. 293/1994, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/19948.

Come specificato nelle premesse del suddetto decreto, la nomina di Orsini, Laratta e Beni è avvenuta nelle more del perfezionamento della nomina del presidente dell'Istituto e della designazione del componente del consiglio di amministrazione di competenza della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome.

Il consiglio di amministrazione dell'ISMEA è infatti composto, oltre che dal presidente, da quattro membri scelti fra esperti di amministrazione o dei settori di attività dell'Istituto, nominati dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di cui uno su designazione della Conferenza suddetta. Tale composizione è prevista dal nuovo testo dell'art. 4 dello statuto dell'ISMEA, approvato con D.M. del 3 dicembre 2009, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 4-sexiesdecies del D.L. n. 171/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 205/2008, che ha provveduto al riordino degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. I componenti degli organi dell'Istituto durano in carica quattro anni e sono rinnovabili una sola volta.

Per quanto concerne il presidente dell'ISMEA si ricorda che il Consiglio dei ministri del 23 luglio 2014, acquisiti i pareri favorevoli espressi il 3 ed il 9 luglio 2014 dalla XIII Commissione (Agricoltura) della Camera e dalla 9ª Commissione (Agricoltura) del Senato, ha deliberato, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, la nomina di Ezio Castiglione che dovrà essere conclusivamente perfezionata con decreto del Presidente della Repubblica9.

Come infine previsto dall'art. 1, comma 2, del summenzionato decreto ministeriale del 19 settembre 2014, i nuovi componenti del consiglio di amministrazione adottano, nella prima riunione del collegio, le deliberazioni previste dall'art. 4, commi 3 e 4, del D.P.R. n. 200/2001 per assicurare la funzionalità dell'Istituto10.

L’ISMEA, ente pubblico economico vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, svolge funzioni riguardanti la rilevazione, l'elaborazione e la diffusione di dati concernenti i mercati agricoli, forestali, ittici e alimentari, anche ai fini dell'attuazione degli adempimenti e degli obblighi derivanti dalla normativa comunitaria e dal Sistema statistico nazionale SISTAN, di cui fa parte. L'Istituto, che partecipa anche del Sistema informativo agricolo nazionale SIAN, svolge altresì attività di ricerca, analisi e informazione per la commercializzazione, la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli, ittici e alimentari.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,

l’energia

e lo sviluppo economico sostenibile

ENEA


Commissario:


Federico Testa


Nomina comunicata

e annunciata

alla Camera

e al Senato

il 9/9/2014

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978


6/8/2014


Decreto

del Ministro

dello sviluppo economico

Sub commissari:


Cristina Corazza

e Tullio Fanelli



Nomine non ancora comunicate

alle Camere

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978

2/10/2014


Il Ministro dello sviluppo economico, con lettera del 5 settembre 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 9 settembre 2014, ha comunicato, ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, di aver nominato, con proprio decreto in data 6 agosto 2014, Federico Testa commissario dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, per la durata di dodici mesi e comunque non oltre la data di approvazione del decreto interministeriale di cui all'art. 37, comma 4, della L. n. 99/2009.

Si anticipa che il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto del 2 ottobre 2014, non ancora comunicato alle Camere, ha inoltre nominato, su proposta del commissario, Cristina Corazza e Tullio Fanelli sub commissari dell'Agenzia, con il compito di coadiuvare il commissario nello svolgimento delle sue attribuzioni compiendo le attività dallo stesso delegate. Gli incarichi dei sub commissari hanno la medesima durata del mandato conferito al commissario.

Il 27 giugno 2014 era infatti scaduto il mandato del commissario uscente dell'Agenzia, Giovanni Lelli, insieme a quello dei sub commissari Pietro Maria Putti e Piergiuseppe Maranesi. Detti mandati erano stati da ultimo prorogati per sei mesi con decreto del Ministro dello sviluppo economico in data 27 dicembre 2013, comunicato e annunciato al Senato e alla Camera il 6 e il 7 febbraio 2014. Tali incarichi, già prorogati per dodici mesi a decorrere dal 28 settembre 2012 con decreto ministeriale del 5 ottobre 2012, erano stati ulteriormente prorogati per tre mesi con analogo decreto ministeriale in data 27 settembre 2013.

In precedenza il suddetto Ministro, in attuazione dell'art. 37, comma 5 della L. n. 99/2009, aveva nominato, con decreto dell'11 settembre 2009, Giovanni Lelli commissario nonchè Pietro Maria Putti ed Enrico Elli in qualità di sub commissari per la durata di dodici mesi. Detti incarichi sono stati in seguito prorogati, con analoghi decreti ministeriali, per ulteriori dodici mesi a decorrere dapprima dal 9 settembre 2010 e quindi dal 23 settembre 2011. A seguito poi delle dimissioni di Enrico Elli, il Ministro ha nominato in sua vece Piergiuseppe Maranesi con decreto del 27 settembre 2011.

L'Agenzia ENEA, che ha sostituito il soppresso Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente ENEA, è ente di diritto pubblico vigilato dal Ministero dello sviluppo economico, indirizzato alla ricerca e all’innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia e dello sviluppo economico sostenibile. L’Agenzia opera in autonomia sulla base degli indirizzi definiti dal Ministro dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca.

Come peraltro previsto dall'art. 37, comma 4, della L. n. 99/2009, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, con il Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca e con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le Commissioni parlamentari competenti, sono determinati tra l'altro gli organi di controllo e di amministrazione dell'Agenzia, la sede, le modalità di costituzione e di funzionamento, e le procedure per l’erogazione delle risorse dell’Agenzia.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Ente parco nazionale

del Vesuvio



Commissario straordinario:


Ugo Leone



Nomina comunicata

e annunciata

al Senato

il 3/9/2014

e alla Camera

il 4/9/2014

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978


29/7/2014


(decorrenza: 15/8/2014)


Decreto

del Ministro

dell'ambiente

e della tutela

del territorio

e del mare



Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera del 6 agosto 2014, annunciata al Senato e alla Camera rispettivamente il 3 e il 4 settembre 2014, ha comunicato, ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, di aver confermato, con proprio decreto del 29 luglio 2014, il commissario straordinario dell'Ente parco nazionale del Vesuvio, Ugo Leone, per la durata di sei mesi a decorrere dal 15 agosto 2014 e comunque non oltre la nomina del presidente.

Come ricordato nel precedente numero della presente pubblicazione, il 15 agosto 2014 scadeva infatti il mandato commissariale dello stesso Leone, che era stato nominato per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 15 febbraio 2014 con decreto ministeriale in data 11 febbraio 2014, comunicato e annunciato alla Camera e al Senato il 20 e il 24 febbraio 2014.

In precedenza sempre Leone era stato nominato presidente del predetto Ente parco con decreto ministeriale del 15 gennaio 2008 ed il relativo mandato quinquennale, prorogato al 31 dicembre 2013 dall'art. 1, comma 424, della L. n. 228/2012 (legge di stabilità per il 2013), era cessato il 14 febbraio 2014, allo scadere della prorogatio di cui all'art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994. Leone era succeduto ad Amilcare Troiano che, dopo aver presieduto l'Ente parco fino al 24 ottobre 2006, ne era stato in seguito nominato commissario straordinario.

L'Ente parco nazionale, disciplinato dall'art. 9 della L. n. 394/1991, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ne nomina il presidente con proprio decreto, d’intesa con le regioni e le province autonome interessate, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Altri organi dell'Ente parco sono il consiglio direttivo, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori dei conti e la comunità del parco11. I mandati sono tutti quinquennali.


b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi
nel campo di applicazione della L. n. 14/1978
scadute e non ancora rinnovate nel mese di settembre 2014
o previste in scadenza entro il 30 novembre 2014



Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Autorità portuale di Napoli

Commissario straordinario:


Francesco Karrer

Comunicazione

alle Camere

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

30/10/2014

Decreto del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Autorità portuale di Gioia Tauro

Commissario straordinario:


Giovanni Grimaldi


30/10/2014

Autorità portuale di Piombino

Commissario straordinario:


Luciano Guerrieri


30/10/2014

Autorità portuale di Cagliari



Commissario straordinario:


Vincenzo Di Marco



8/11/2014

Autorità portuale di Ancona

Commissario straordinario:


Rodolfo Giampieri

12/11/2014

Il 30 ottobre 2014, se non sarà stato nominato il presidente dell'Autorità portuale di Napoli, scadrà il mandato del relativo commissario straordinario, Francesco Karrer, che è stato nominato per la durata massima di sei mesi con decreto ministeriale del 30 aprile 2014.

La nomina di Karrer ha fatto seguito alle dimissioni rassegnate dal commissario straordinario uscente, Felicio Angrisano, che era stato nominato con analogo decreto ministeriale dell'11 dicembre 2013 per la durata massima di tre mesi, e il cui incarico era stato prorogato per un periodo massimo di sei mesi con decreto ministeriale del 13 marzo 2014. Angrisano, a sua volta, era stato nominato in seguito alle dimissioni di Luciano Dassatti, già presidente dell'Autorità portuale partenopea, il quale era stato nominato commissario straordinario con decreto ministeriale del 15 marzo 2013 ed era stato poi confermato con decreto ministeriale del 20 settembre 201312.

Sempre il 30 ottobre 2014 scadrà il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, che era stato nominato per la durata massima di sei mesi con decreto ministeriale del 30 aprile 2014.

Il 9 marzo 2014 era infatti scaduto il secondo e ultimo mandato alla presidenza dell'Autorità portuale calabrese dello stesso Grimaldi, che era stato nominato con decreto ministeriale del 25 febbraio 2010, notificato all'interessato il 9 marzo 2010. In precedenza Grimaldi era stato nominato presidente con decreto ministeriale del 20 febbraio 2006, notificato all'interessato il 22 febbraio 2006.

Ancora il 30 ottobre 2014 scadrà il madato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri, che era stato prorogato per un periodo non superiore a tre mesi con decreto ministeriale del 29 luglio 2014, notificato all'interessato il 30 luglio 2014.

Guerrieri, già prorogato per sei mesi con decreto ministeriale del 27 gennaio 2014, era stato nominato con analogo decreto del 23 luglio 2013 per sei mesi a decorrere dal 25 luglio 2013, dopo che il 9 giugno 201313 era scaduto il suo secondo e ultimo mandato alla presidenza dell'Autorità portuale toscana, conferitogli con decreto ministeriale del 27 maggio 2009, notificatogli il 9 giugno 2009. Guerrieri era stato nominato per la prima volta presidente del predetto Ente con decreto ministeriale del 7 giugno 2005, notificato il 10 giugno 2005.

L'8 novembre 2014, se non sarà stato nominato il nuovo presidente dell'Autorità portuale di Cagliari, scadrà invece il mandato del commissario straordinario, Vincenzo Di Marco, il cui mandato è stato prorogato per tre mesi con decreto ministeriale del 7 agosto 2014, notificato l'8 agosto 2014.

Si ricorda che Di Marco era stato nominato per un periodo massimo di sei mesi con decreto ministeriale del 29 gennaio 2014 succedendo a Piergiorgio Massidda, il quale era stato a sua volta nominato commissario straordinario con decreto ministeriale del 26 novembre 2013, dopo che la sentenza n. 4768/2013 del Consiglio di Stato, Sez. IV, del 25 giugno 2013 (depositata il 26 settembre 2013) aveva annullato il decreto ministeriale del 23 settembre 2011 con il quale lo stesso Massidda era stato nominato presidente dell'Autorità portuale cagliaritana. Il Giudice Amministrativo di appello14 aveva in particolare ritenuto Massidda privo del requisito della "massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale" prescritto dall'art. 8 della L. n. 84/1994. Avverso tale pronuncia il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aveva presentato, oltre che ricorso avanti alla Corte di Cassazione per motivi attinenti la giurisdizione, istanza di sospensione degli effetti, che è stata respinta con decreto monocratico n. 5100/2013 del 20 dicembre 2013 dal Presidente della IV Sezione del Consiglio di Stato, con rinvio all'udienza camerale del 28 gennaio 2014. Preso atto di tale pronuncia, il suddetto Ministro, con proprio decreto del 27 dicembre 2013, aveva preposto Massidda alla gestione dell'Autorità portuale fino alla decisione definitiva sull'istanza cautelare, con poteri limitati all'ordinaria amministrazione caratterizzati da indifferibilità ed urgenza. A seguito infine dell'ordinanza n. 364/2014 del 28 gennaio 2014 (depositata il 29 gennaio 2014), con cui il Consiglio di Stato, Sez. IV, ha respinto la ricordata istanza cautelare, il Ministro ha provveduto alla revoca del mandato di Massidda nominando in sua vece Di Marco15.

Infine il 12 novembre 2014 verrà a scadere, se non sarà stato nominato il presidente dell'Autorità portuale di Ancona, il mandato del commissario straordinario, Rodolfo Giampieri, che era stato prorogato per sei mesi con decreto ministeriale del 9 maggio 2014, notificato all'interessato il 12 maggio 2014. Giampieri era stato inizialmente nominato per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 9 novembre 2013 con analogo decreto ministeriale del 7 novembre 201316.

Si ricorda che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera del 15 novembre 2013, annunciata alla Camera e al Senato rispettivamente il 20 e il 22 novembre 2013, aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina dello stesso Giampieri a presidente dell'Autorità portuale marchigiana. Su tale richiesta hanno espresso parere favorevole la IX Commissione (Trasporti) della Camera e l'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato nelle rispettive sedute del 4 dicembre 2013.

Tuttavia, come specificato nelle premesse del citato decreto ministeriale del 9 maggio 2014, allo stato non è risultato possibile assumere le determinazioni definitive in ordine alla nomina di Giampieri alla presidenza del predetto Ente, alla luce della ricordata sentenza del Consiglio di Stato n. 4768/2013, che ha interpretato la nomativa in materia enucleando criteri di scelta e requisiti di idoneità per i soggetti chiamati all'incarico di presidente di Autorità portuale, tra cui il possesso di un pertinente titolo di laurea. Ritenendosi pertanto necessario assumere le determinazioni definitive in materia solo all'esito della pronuncia della Corte di cassazione (avanti la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha presentato ricorso avverso la citata sentenza) e all'esito dell'acquisizione del parere dell'Avvocatura generale dello Stato (in ordine agli effetti dell'impugnata pronuncia rispetto alle vicende estranee a quelle dedotte nel relativo giudizio), il nuovo mandato commissariale di Giampieri è stato conferito per il tempo strettamente occorrente all'acquisizione di elementi di giudizio definitivi in ordine alla corretta applicazione del quadro normativo di riferimento e, comunque, per un periodo di tempo non superiore a sei mesi17.

Sull'Autorità portuale in generale, vedasi supra alla sottosezione “a”.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Ente parco nazionale

del Cilento,

Vallo di Diano

e Alburni


Commissario straordinario:


Amilcare Troiano

Comunicazione

alle Camere

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

11/10/2014

Decreto

del Ministro

dell'ambiente

e della tutela

del territorio

e del mare



L'11 ottobre 2014 scade il mandato del commissario straordinario dell'Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Amilcare Troiano, che era stato nominato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 4 aprile 2014 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dall'11 aprile 2014. La nomina di Troiano era stata comunicata dal suddetto Ministro con lettera del 6 maggio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 12 e il 27 maggio 2014, ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978.

Il 25 febbraio 2014 era scaduto infatti il mandato presidenziale dello stesso Troiano, che era stato nominato per cinque anni con decreto ministeriale del 25 febbraio 2009. Detto incarico è definitivamente cessato il 10 aprile 2014 allo scadere del periodo di prorogatio di 45 giorni previsto dall’art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994.

Sugli Enti parco nazionali in generale, vedasi supra alla sottosezione “a”.



c) Principali cariche in enti e autorità non ricompresi
nel campo di applicazione della L. n. 14/1978,
rinnovate o in scadenza
entro il 30 novembre 2014


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Fondazione Istituto nazionale per il dramma antico

INDA


Componenti

del consiglio

di amministrazione

di designazione governativa:



Walter Pagliaro e

Arnaldo Colasanti

Richiesta di parere parlamentare

trasmessa ai sensi

dell'art. 5, comma 3, del D.Lgs. n. 20/1998,

annunciata

alla Camera l'8/7/2014

e al Senato

il 9/7/2014.

Pareri favorevoli

espressi dalla

VII Commissione

della Camera e dalla

7ª Commissione

del Senato

il 23/7/2014.


8/8/2014



(organo insediatosi

il 15/9/2014)


Decreto

del Ministro

per i beni e le attività culturali e del turismo, che designa un componente;

l'altro è designato

dal Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca.




Il 15 settembre 2014 si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto nazionale per il dramma antico INDA, che era stato nominato, per la durata di un quadriennio, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo in data 8 agosto 2014. Il collegio, presieduto dal sindaco pro tempore di Siracusa, Giancarlo Garozzo, è composto altresì da: Walter Pagliaro, in qualità di consigliere delegato, su designazione del predetto Ministro; Arnaldo Colasanti, su designazione del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca; Antonio Presti, designato dalla Regione Sicilia; Paolo Giansiracusa, designato dalla Conferenza unificata.

Come ricordato nei precedenti numeri della presente pubblicazione, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con lettera del 2 luglio 2014, annunciata alla Camera e al Senato l'8 e il 9 luglio 2014, aveva richiesto, ai sensi dell'art. 5, comma 3, del D.Lgs. n. 20/1998, il parere parlamentare sulle proposte di nomina di Walter Pagliaro e Arnaldo Colasanti a componenti di designazione governativa del consiglio di amministrazione della Fondazione INDA. Le proposte sono state assegnate alla VII Commissione (Cultura) della Camera, che dopo averle esaminate nella seduta del 22 luglio 2014, ha espresso pareri favorevoli nella seduta del 23 luglio 2014. Le proposte sono state altresì assegnate alla 7ª Commissione (Istruzione pubblica) del Senato, che ha parimenti espresso pareri favorevoli nella seduta del 23 luglio 2014.

Il 25 febbraio 2013 erano infatti scaduti i mandati di Enza Signorelli Pupillo, Pietrangelo Buttafuoco, Monica Centanni e Antonino Portoghese a componenti di designazione governativa del consiglio di amministrazione dell'INDA18, i quali erano stati nominati per quattro anni con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali del 25 febbraio 2009. Al termine del periodo di prorogatio19, il predetto Ministro, con proprio decreto in data 11 aprile 2013, aveva nominato Alessandro Giacchetti commissario straordinario dell'INDA fino al 31 dicembre 2013 e comunque non oltre la ricostituzione del consiglio di amministrazione. Il commissariamento dell'Ente si era reso necessario nelle more dell'approvazione della modifica dello statuto, deliberata dalla stessa Fondazione l'8 febbraio 2013 per ridurre da otto a cinque il numero dei componenti del consiglio di amministrazione, in attuazione dell'art. 6, comma 5, del D.L. n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 122/2010.

La modifica all'art. 12 dello statuto della Fondazione INDA è stata approvata con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e la sempificazione, in data 14 febbraio 2014. Per effetto di tale modifica, sono stati ridotti da quattro a due i componenti del consiglio di amministrazione dell'INDA di designazione governativa, sulle cui proposte di nomina è previsto il previo parere delle Commissioni parlamentari. In particolare si tratta di un consigliere designato dal Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo, con funzioni di consigliere delegato (art. 12, comma 1, lett. b) dello statuto dell'INDA), e di un consigliere designato dal Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca (art. 12, comma 1, lett. c) del predetto statuto)20.

Il consiglio di amministrazione dell'INDA consta altresì di tre ulteriori componenti non soggetti a controllo parlamentare, ossia: il sindaco pro tempore di Siracusa, in qualità di presidente dell'Istituto, un consigliere designato dalla Regione Sicilia ed un consigliere designato dalla Conferenza unificata, fino a quando non si sarà verificata una partecipazione qualificata al patrimonio dell'Istituto da parte di soggetti privati, ai sensi della lettera g) del primo comma dell'art. 12 dello statuto. Tutti i consiglieri sono nominati per quattro anni con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'art. 4 del citato D. Lgs. n. 20/1998.

L’Istituto, fondato nel 1914 e già disciplinato quale ente pubblico dalla legge n. 70/1975, è stato trasformato in fondazione con personalità giuridica di diritto privato dall’art. 2 del D.Lgs. n. 20/1998. L'ultimo periodo del comma 3 dell'art. 5 di tale decreto legislativo è la fonte normativa speciale del controllo parlamentare sulle nomine nell'Ente in oggetto: in quanto ente di diritto privato, la Fondazione non sarebbe infatti ricompresa nel campo di applicazione della legge n. 14/1978, che riguarda unicamente “istituti ed enti pubblici, anche economici”.

L’INDA ha la finalità di coordinare a livello nazionale, anche mediante accordi con gli enti locali, l'organizzazione e lo svolgimento di rappresentazioni nei teatri greci e romani, oltreché nei parchi archeologici, promuovendo la divulgazione del repertorio teatrale classico e delle altre attività culturali ed artistiche ad esso relative. Promuove inoltre, anche in collaborazione con le università, lo studio dei testi teatrali della letteratura greca e latina.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Agenzia

spaziale italiana

ASI


Componenti

del consiglio

di amministrazione:


Enrico Costa,

Alberto Rosso



Nomine comunicate

e annunciate

al Senato

il 3/9/2014

e alla Camera

il 4/9/2014

ai sensi dell’art. 11, comma 5, del D.Lgs. n. 213/2009


21/7/2014



Decreto

del Ministro dell'istruzione dell'università

e della ricerca


Il Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca, con lettera del 7 agosto 2014, annunciata al Senato e alla Camera rispettivamente il 3 e il 4 settembre 2014, ha comunicato, ai sensi dell’art. 11, comma 5, del D.Lgs. n. 213/2009, di aver nominato, con proprio decreto in data 21 luglio 2014, Enrico Costa e Alberto Rosso componenti del consiglio di amministrazione dell'Agenzia spaziale italiana ASI per la durata di un quadriennio.

Si ricorda che il suddetto Ministro aveva già nominato Roberto Battiston presidente dell'ASI, sempre per la durata di un quadriennio, con proprio decreto in data 16 maggio 2014, comunicato e annunciato alla Camera e al Senato l'11 giugno 2014.

Con le nomine di Costa e Rosso, designati rispettivamente dallo stesso Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca e dal Ministro della difesa, è stato dunque ricostituito il consiglio di amministrazione dell'Agenzia, in attesa che con successivo decreto vengano nominati gli ulteriori due componenti dell'organo collegiale amministrativo dell'ASI, rispettivamente su designazione del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro degli affari esteri.

Con la nomina del presidente e dei predetti componenti del consiglio di amministrazione è stato quindi avviato il ripristino della gestione ordinaria dell'ASI. Il 12 maggio 2014 era scaduto infatti il mandato del commissario straordinario dell'Ente, Aldo Sandulli, che era stato nominato per un periodo massimo di tre mesi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 febbraio 2014, su proposta del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca. Il commissariamento dell'Agenzia si era reso necessario a seguito delle dimissioni rassegnate dal presidente dell'ASI, Enrico Saggese, e da due componenti del consiglio di amministrazione, Vito Pertosa e Marco Airaghi. Gli organi in carica dell’ASI erano stati dunque sciolti21, a eccezione del collegio dei revisori dei conti.

Il presidente e il consiglio di amministrazione dell'ASI sono nominati con decreto del Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca, secondo la procedura speciale di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 213/2009, ai sensi della quale le Commissioni parlamentari non sono più chiamate a esprimere il proprio parere sulla proposta di nomina dei presidenti degli enti di ricerca vigilati dal predetto Ministro. Per tali enti rimane prevista solo la comunicazione alle Camere delle nomine dei presidenti e dei consigli di amministrazione.

Istituita nel 1988, l’ASI ha la responsabilità, nell’ambito delle competenze del Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca e in coordinamento con i Ministeri della difesa, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dello sviluppo economico e con la Presidenza del Consiglio dei ministri, di promuovere, coordinare e condurre le attività spaziali nazionali e di predisporre ed attuare il Piano spaziale nazionale. Strumento operativo principale della politica di intervento pubblico nel settore spaziale, l’ASI opera sul fronte della scienza e della tecnologia nella sperimentazione e promozione dei servizi avanzati nelle telecomunicazioni, nella protezione civile, nella difesa, nel monitoraggio ambientale e nella gestione delle risorse naturali.



Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto

Data scadenza

Procedura

di nomina

Commissione

di vigilanza

sui fondi pensione COVIP



Presidente:


Rino Tarelli




Richiesta di parere parlamentare ai sensi

dell'art. 18, comma 3,

del D.Lgs.

n. 252/2005

e dell'art. 1

della L. n. 14/1978


21/10/2014

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri

su proposta

del Ministro

del lavoro e delle politiche sociali,

di concerto

con il Ministro dell'economia e delle finanze



Il 21 ottobre 2014 scade il mandato del presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, Rino Tarelli, che era stato nominato fino a tale data con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 febbraio 2014.

Si ricorda che con separato decreto del Presidente della Repubblica sempre in data 11 febbraio 2014 sono stati nominati per un quadriennio componenti della Commissione Antonella Valeriani e Francesco Massicci. Prima di tali nomine, poiché nei mesi di dicembre 2012 e febbraio 2013 erano scaduti i mandati del presidente Antonio Finocchiaro e del commissario Giuseppe Stanghini, la COVIP risultava composta e presieduta dal solo Rino Tarelli, che era stato precedentemente nominato componente della Commissione con D.P.R. del 22 ottobre 201022.

La composizione della COVIP è stata modificata dall'art. 23, comma 1, lett. g) del D.L. n. 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 214/2011 (cosiddetto "Salva Italia"), che ne ha ridotto la consistenza dai cinque componenti compreso il presidente inizialmente previsti, a tre componenti compreso sempre il presidente. Il relativo mandato dura quattro anni ma, per effetto del divieto generale di conferma alla cessazione della carica previsto dall'art. 23, comma 3, dello stesso D.L. n. 201/2011, i componenti della COVIP non possono più essere confermati nell'incarico come inizialmente previsto dalla legge istitutiva. Per effetto di tale modificazione, scaduti nei mesi di febbraio ed agosto 2012 i mandati dei commissari Eligio Boni e Giancarlo Morcaldo, non sono stati nominati nuovi commissari in loro vece, consentendo con ciò alla COVIP di raggiungere la ridotta consistenza numerica prevista nel ricordato D.L. n. 201/2011.

I membri della COVIP sono nominati, nel rispetto della disciplina di cui alla L. n. 14/1978, con decreto del Presidente della Repubblica emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri adottata su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

La COVIP, istituita con il D.Lgs. n. 124/1993, è regolata dall'art. 18 del D.Lgs. n. 252/2005 con lo scopo di perseguire la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana e prudente gestione delle forme pensionistiche complementari, avendo riguardo alla tutela degli iscritti e dei beneficiari e al buon funzionamento del sistema di previdenza complementare. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali vigila sulla COVIP, che ha personalità giuridica di diritto pubblico, ed esercita l'attività di alta vigilanza sul settore della previdenza complementare, adottando direttive generali rivolte alla Commissione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.


















Sezione II

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO




























Nella presente Sezione si dà conto degli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno) segnalati dal Servizio per il controllo parlamentare ai Ministeri ai fini della loro attuazione, nonché delle note trasmesse dagli stessi Dicasteri a seguito delle segnalazioni ricevute.

In evidenza a settembre 2014


Nella Sezione II vengono indicati gli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni, ordini del giorno) accolti dal Governo e/o approvati dall'Assemblea o dalle Commissioni parlamentari nel periodo di riferimento (normalmente con cadenza mensile) che il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare alla Presidenza del Consiglio ed ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti).

Nella medesima Sezione vengono inoltre riportate le note ricevute dal Servizio con le quali i diversi Dicasteri forniscono informazioni al Parlamento in ordine a quanto effettivamente realizzato per dare concreta attuazione agli impegni accolti dai rappresentanti dell'esecutivo con gli atti di indirizzo oggetto di segnalazione nei termini sopradetti. Con riferimento, in particolare agli ordini del giorno riferiti ai diversi atti parlamentari esaminati, ciò consente, tra l'altro, di valutare, anche sotto il profilo quantitativo, la percentuale di attuazioni governative rispetto al complesso degli atti medesimi e dunque, in qualche misura, anche il maggiore o minore grado di efficienza a questo riguardo dei singoli Ministeri. In altri termini, l'attività di segnalazione dell'impegno contenuto nell'atto di indirizzo ed il recepimento dell'eventuale nota governativa consente di avere percezione del grado di “risposta” da parte del Governo in ordine agli impegni assunti in una determinata materia, pur se il dato deve essere valutato alla luce del fatto che non necessariamente tutte le azioni governative vengono illustrate in note informative trasmesse al Parlamento, non sussistendo al riguardo alcun obbligo formale. E' tuttavia indubbio che l'attività di sollecitazione avviata ormai da anni nei confronti dei Ministeri e che ha consentito, nel tempo, di strutturare con essi una fattiva collaborazione, ha portato ad un incremento delle note di attuazione ricevute e, in generale, ad una maggiore sensibilità nei confronti dell'esigenza per l'istituzione parlamentare di disporre di quante più informazioni possibile sull'operato del Governo in ordine alle deliberazioni ed alle iniziative parlamentari non legislative. L'ottenimento di informazioni sul seguito dato dal Governo agli indirizzi definiti in ambito parlamentare, e quindi in merito al grado di adempimento o meno da parte dell'esecutivo, può così rappresentare una premessa per valutare l'opportunità per ciascun deputato di attivare o meno gli strumenti regolamentari di controllo attualmente disponibili (ad esempio interrogazioni o interpellanze), che consentano, se del caso, di esprimere una censura politica nei confronti di quella che possa ritenersi una risposta inadeguata o insufficiente rispetto ad impegni accolti in merito ad un determinato indirizzo politico di cui, in ipotesi, una parte politica che si sia fatta portavoce e che, per diverse ragioni, non sia stato esplicitato attraverso un'iniziativa legislativa.

La pubblicazione del testo integrale della nota governativa, posta a confronto con l'impegno contenuto nell'atto di indirizzo cui la stessa si riferisce, offre agli interessati, in primo luogo ai sottoscrittori dell'atto di indirizzo in questione, anche la possibilità di maturare una valutazione di quanto rappresentato dal Governo autonoma e non “filtrata” in alcuno modo.

Il Servizio per il controllo parlamentare si propone quindi di fornire un'attività documentale che offra un concreto supporto alle esigenze scaturenti dal progressivo spostamento, negli ultimi anni, del baricentro dell'attività parlamentare dalla funzione legislativa a quella “politica” di indirizzo e di controllo e il conseguente accrescimento dell'impegno degli organi parlamentari nelle attività ispettive, di indirizzo, informazione e monitoraggio, come è ampiamente dimostrato dalle statistiche parlamentari e non solo in Italia.



Le attuazioni governative:

Nel periodo considerato dalla presente pubblicazione sono state trasmesse al Servizio per il controllo parlamentare da parte dei Ministeri competenti le note relative all’attuazione di 3 ordini del giorno.

Di tali attuazioni 2 sono state trasmesse dal Ministero della difesa ed 1 dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Premesso che nella Sezione II della presente pubblicazione si dà conto testualmente di quanto riferito dai Dicasteri in merito ai singoli atti di indirizzo, si evidenzia che delle 3 attuazioni riferite ad ordini del giorno trasmesse nel periodo considerato:

2 danno seguito ad ordini del giorno presentati nel corso dell'esame dell'Atto Camera 2149, divenuto legge n. 28 del 2014, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 gennaio 2014, n. 2, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione. Tali note di attuazione sono state trasmesse dal Ministero della difesa.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all'A.C. 2149, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 23, di cui finora attuati 7;


1 attuazione dà seguito ad un ordine del giorno presentato nel corso dell'esame dell'Atto Camera 2426 divenuto legge n. 106 del 2014, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”. Tale nota di attuazione è stata trasmessa dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all'A.C. 2426, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 75, di cui finora attuato 1.



Le nostre segnalazioni:

Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare gli ordini del giorno, accolti dal Governo e/o approvati dall'Assemblea o dalle Commissioni, ai Ministeri individuati come competenti per la loro attuazione solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge cui essi si riferiscono.

In particolare, nel periodo 1° - 30 settembre 2014 sono stati segnalati 193 ordini del giorno*, dei quali:


138 riferiti alla legge n. 114 del 2014, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari (Atti Camera 2486-AR e 2486-B).

31 sono stati inviati al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, 15 al Ministero della salute, 14 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 14 al Ministero dello sviluppo economico, 13 al Ministero dell'economia e delle finanze, 13 al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, 13 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 10 al Ministero della giustizia, 8 al Ministero dell'interno, 4 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 4 al Ministero della difesa ed 1 al Ministro per gli affari regionali e le autonomie;


38 riferiti alla legge n. 117 del 2014, di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, recante disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subìto un trattamento in violazione dell’articolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché di modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all’ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e all’ordinamento penitenziario, anche minorile” (A.C. 2496-A).

30 sono stati inviati al Ministero della giustizia, 8 al Ministero dell'interno ed 1 al Ministero della salute;


15 riferiti alla legge n. 125 del 2014, concernente Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” (A.C. 2498-A).

13 sono stati inviati al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, 2 al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, 1 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 1 al Ministero dell'economia e delle finanze ed 1 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;


2 riferiti alla legge n. 110 del 2014, concernente Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti” (A.C. 362-A) inviati al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.


Nel periodo considerato sono state inoltre segnalate dal Servizio per il controllo parlamentare 20 mozioni**:


Sono state infine segnalate dal Servizio per il controllo parlamentare 9 risoluzioni:

- RIBAUDO ed altri n. 7/00411, concernente il rilascio del certificato di regolarità fiscale ai contribuenti che fruiscono di un piano di rateazione dei debiti tributari anche nel caso di mancato pagamento fino a un massimo di otto rate, al Ministero dell'economia e delle finanze;

- MARAZZITI ed altri n. 7/00446, sull’accettazione della giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di giustizia, al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;

- CICCHITTO, VITO ed altri n. 7/00456, sul contributo dell’Italia alle iniziative internazionali per la crisi del Nord dell’Iraq, al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ed al Ministero della difesa;

- Mariastella BIANCHI ed altri n. 8/00074, ZAN ed altri n. 8/00075 e MANNINO ed altri n. 8/00076, concernenti la revisione del sistema delle autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi e modifica della normativa sulla materia, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministero dello sviluppo economico;

- DURANTI ed altri n. 8/00077, sull’attuazione del Piano Brin, al Ministero della difesa;

- OLIVERIO ed altri n. 8/00078, concernente iniziative per il rilancio della coltivazione del pioppo, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;

- BRATTI ed altri n. 8/00079, sulle modalità di realizzazione della bretella di Campogalliano Sassuolo, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.




Note annunciate al 30 settembre 2014
in attuazione di atti di indirizzo


Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/2426-A/28

Ordine del giorno

Cimbro

Assemblea

26/9/2014

III

Stanziamenti a favore della Società Dante Alighieri per la promozione del patrimonio culturale italiano nel mondo


L'ordine del giorno Cimbro n. 9/2426-A/28, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 9 luglio 2014, impegnava l'esecutivo a ripristinare gli stanziamenti a favore della Società Dante Alighieri e ad introdurre una norma in grado di dare forza e continuità finanziaria all'azione della Società medesima per la promozione della dimensione linguistica del patrimonio culturale italiano, consentendo una reale programmazione delle proprie attività sulla base di risorse certe e stabili nel tempo.

In merito a tale impegno il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha trasmesso la seguente nota:

“Il contributo previsto a favore della Società Dante Alighieri (SDA) per l'esercizio 2014 sul capitolo 1163 è pari a 555.000 euro (come nei due precedenti esercizi) e rispecchia il taglio complessivo subìto dal capitolo, come evidenziato nelle premesse dell'Ordine del Giorno in oggetto.

Si è ben consapevoli dei limiti che la drastica riduzione del contributo ha posto alle attività della SDA rispetto al volume e alla rilevanza delle sue iniziative a favore della lingua e cultura italiana, tenuto anche conto dell'intensa collaborazione tra la rete degli Istituti Italiani di Cultura ed i Comitati che fanno capo alla Società nel mondo. La natura del capitolo 1163, purtroppo, è tale che, dopo il drastico taglio subito nel 2010, le ulteriori riduzioni decise negli esercizi successivi incidono su importi non certo adeguati rispetto alle finalità dell'intero capitolo.

L'esigenza di assicurare certezza nei finanziamenti alla SDA, pienamente condivisa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI), impone un ripensamento dell'intera materia, evitando che si riproduca l'illogica “concorrenza” con enti aventi finalità diverse, ma gravanti sullo stesso capitolo di spesa, come avviene attualmente ai sensi della normativa in vigore.

Appurata l'impossibilità di “scorporare” per via amministrativa il contributo SDA rispetto al capitolo 1163, questo Ministero ha elaborato una riforma complessiva del sistema di contribuzione agli enti internazionalistici, che prevede innanzitutto l'istituzione di un capitolo di bilancio ad hoc per la SDA fissandolo come contributo obbligatorio pari a 555.000 euro a decorrere dall'entrata in vigore della riforma. A tal fine, l'Amministrazione è determinata a presentare le opportune proposte normative in occasione del disegno di legge di Stabilità per il 2015.

Va inoltre segnalato che, grazie ad un'intesa tra questo Ministero e la Società Dante Alighieri - per gli esercizi 2012, 2013 e 2014 - la stessa SDA riceverà anche quest'anno un finanziamento aggiuntivo di 55.000 euro annui con fondi a valere sul capitolo 3122 (destinato alle iniziative di promozione culturale, informative e socio-ricreative in favore delle comunità italiane all'estero), a fronte di propri servizi per la realizzazione e la fornitura di materiale multimediale, che vengono acquistati dal Ministero con espletamento di procedura contrattuale, ai fini della distribuzione agli Uffici consolari all'estero per la successiva diffusione presso il pubblico dei connazionali nell'ambito delle attività culturali ad essi dedicate.

Grazie a tale intesa, pertanto, anche nel 2014 il finanziamento complessivo in favore della SDA si è pertanto mantenuto al di sopra di 600.000 euro, limite a suo tempo raccomandato nel parere delle due Commissioni Esteri sul decreto di ripartizione del capitolo 1163 del 2012.

L'impegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale nei confronti dei rilevanti compiti assolti dalla Società Dante Alighieri nel settore della cultura e della lingua italiana è stato recentemente confermato con la stipula del rinnovo della Convenzione del 2011. Nella nuova Convenzione sono stati rafforzati gli ambiti di collaborazione tra la rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura ed i Comitati Dante Alighieri nel mondo, prevedendo meccanismi di consultazione periodica anche al fine della partecipazione della Dante ad iniziative di promozione culturale e linguistica.

Nel corso dei frequenti contatti con i vertici della SDA, vengono raccolte espressioni di viva soddisfazione per l'intensificata collaborazione e per l'impegno di questo Ministero, nelle sue diverse componenti, a favore della 'Dante Alighieri'.”



Ministero della difesa


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/2149/42

Ordine del giorno

Allasia

Assemblea

4/9/2014

IV

Individuazione delle missioni internazionali di cui autorizzare il proseguimento


L'ordine del giorno Allasia ed altri n. 9/2149/42, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 13 marzo 2014, impegnava l'esecutivo ad effettuare una rigorosa selezione delle missioni internazionali di cui autorizzare il proseguimento, in modo tale da far corrispondere gli oneri attesi alle risorse disponibili.

In merito a tale impegno il Ministero della difesa, per quanto attiene ai profili di propria competenza, ha trasmesso la seguente nota:

Il Governo, ed il Ministero della difesa per gli aspetti di specifica competenza, hanno sempre posto una particolare attenzione alla individuazione degli impegni internazionali che vedono le nostre Forze armate schierate nei teatri operativi più impegnativi.

In particolare, proprio per decisione del Governo e volontà del Parlamento, le Forze armate italiane sono impiegate in numerose missioni ed operazioni, in Italia e all'estero, che spaziano dal concorso in caso di pubbliche calamità e per situazioni di emergenza nazionale, al soccorso umanitario nei confronti di popolazioni provate dalla guerra e dalla povertà, dalla prevenzione di pericolose escalation di conflitti tra popoli o fazioni, alla lotta al terrorismo internazionale, al concorso alla ricostruzione del loro tessuto sociale, politico ed economico.

Atteso che, nel corrente scenario geopolitico, nessun Paese è in grado di far fronte, in autonomia, all'intero spettro di rischi e minacce, l'Italia - come membro affidabile delle più importanti organizzazioni internazionali di cui fa parte, UE, NATO e ONU in primis - partecipa alle missioni ed operazioni internazionali decise dal livello politico.

In tale ottica, la Difesa offre il proprio contributo in linea con il level af ambition nazionale, garantendo - nel contempo - una rigorosa selezione ed un attento dimensionamento degli impegni da sostenere/protrarre di anno in anno, allo scopo di contemperarli con le risorse finanziarie disponibili.

Sarà a tal riguardo compito della Politica - come indicato dal Ministro della difesa, Sen. Roberta PINOTTI nel corso del suo intervento in Parlamento lo scorso 12 marzo 2014 - fare sintesi tra le tante esigenze, i tanti vincoli e le tante aspettative che investono il nostro Paese, che deve tornare ad interrogarsi sulle questioni fondamentali per la propria difesa, ovvero come sia il mondo che lo circonda e quali pericoli possano derivare dai cambiamenti in atto e dai nuovi conflitti che sempre più frequentemente si presentano in varie parti del mondo. Dalla risposta a tali interrogativi dovranno discendere i compiti e le priorità da assegnare alle nostre Forze armate.

Proprio per fare questo è in corso una importante attività di studio e di analisi finalizzata alla predisposizione di un Libro Bianco sulla sicurezza internazionale e la difesa.

Tale documento - contrariamente alla tradizione che nel nostro Paese lo ha visto sempre quale “ritratto” delle Forze armate - è ora inteso quale veicolo di sintesi politica tra le diverse necessità che il Paese (il Suo Governo ed il Suo Parlamento) hanno deciso di soddisfare e che fornisca, conseguentemente, le linee guida per predisporre una pianificazione a medio e lungo termine delle nostre capacità di Difesa.

Nel corso di tale sforzo - iniziato ormai da alcuni mesi - sono stati interessati i nostri partner internazionali, con i quali condividiamo ogni giorno gli oneri del mantenimento della sicurezza, e ciò in considerazione che il Libro Bianco italiano è già proiettato in una dimensione europea ed internazionale della quale non si può prescindere per definire il ruolo che il Paese vuole svolgere e delle relazioni che vuole rafforzare con i Paesi a noi più vicini in termini di valori e di condivisione della visione del mondo”.


Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/2149/59

Ordine del giorno

Fedriga

Assemblea

4/9/2014

IV

Valutazione dei costi di rimpatrio dei materiali utilizzati durante la missione in Afghanistan


L'ordine del giorno Fedriga ed altri n. 9/2149/59, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 13 marzo 2014, impegnava l'esecutivo a valutare di quali equipaggiamenti utilizzati in Afghanistan sia conveniente disporre il rimpatrio in Italia allo scopo di comprimere i costi dell'operazione.

In merito a tale impegno il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

II Governo, ed il Ministero della difesa per gli aspetti di specifica competenza, hanno sempre posto una particolare attenzione alla gestione delle operazioni di redeployment dai teatri operativi, al fine di rendere le stesse meno onerose - in termini finanziari - e più snelle per le nostre truppe.

A tal riguardo si rappresenta, preliminarmente, che la normativa vigente, ed in particolare l'articolo 312 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, e l'articolo 425 del relativo Testo unico regolamentare di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, già disciplina le procedure tecnico-amministrative per l'autorizzazione alla cessione, a titolo gratuito, di materiale di non conveniente rimpatrio.

Tale quadro normativo prevede, all'origine, una preliminare valutazione tecnica da parte dell'autorità logistica della Forza armata “titolare” dei materiali, e la successiva autorizzazione da parte del Capo di stato maggiore della difesa.

Tra i possibili destinatari dei materiali cedibili figurano le Forze armate e le Forze di polizia estere dei Paesi in cui tali materiali si trovano, ma anche autorità locali ed organizzazioni internazionali non governative, nonché organismi di volontariato e di protezione civile, prioritariamente italiani ove presenti, ivi operanti.

In particolare, per quanto attiene al teatro operativo afghano, nel corso delle fasi di redeployment, avviate a partire dal mese di luglio 2012, i mezzi ed i materiali in dotazione al Contingente nazionale sono stati suddivisi nelle seguenti categorie:

a) materiali da rimpatriare per esigenze imprescindibili di Forza armata e per motivi di sicurezza, anche se inefficienti;

b) materiali da non rimpatriare in quanto inefficienti e non più riparabili, da dichiarare fuori uso direttamente in teatro operativo e da smaltire sotto forma di rottame, il cui rimpatrio, in relazione ai costi da sostenere, è stato ritenuto non conveniente per l'Amministrazione della difesa.

Sulla base dei predetti presupposti normativi e regolamentari è stato autorizzato, in favore delle Afghanistan National Security Forces (ANSF) il rilascio di alcuni materiali rientranti nelle citate categorie, presenti nelle basi italiane”.


Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione annunciate
al 30 settembre 2014



Primo firmatario

Tipo di Atto

Numero

Pag.

On.

Allasia

Ordine del giorno

9/2149/42

36

On.

Cimbro

Ordine del giorno

9/2426-A/28

34

On.

Fedriga

Ordine del giorno

9/2149/59

37




















Sezione III

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE

























La sezione tratta della trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative indipendenti, ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Conclude la sezione l’indicazione delle nuove relazioni ove introdotte da disposizioni pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel periodo considerato.

L’attività di monitoraggio delle relazioni al Parlamento


Nell'ambito della propria competenza per la verifica dell'adempimento da parte del Governo degli obblighi di legge nei confronti del Parlamento, il Servizio per il controllo parlamentare effettua il monitoraggio delle relazioni che la Presidenza del Consiglio dei ministri e i diversi Dicasteri devono trasmettere periodicamente al Parlamento in conformità di quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative; nella prassi, tale verifica è stata estesa anche ad altri soggetti non governativi.

A tale fine, il Servizio cura una banca dati che viene aggiornata sia attraverso la registrazione delle relazioni di volta in volta trasmesse ed annunciate nel corso delle sedute dell’Assemblea, riscontrabili nell’Allegato A al resoconto della relativa seduta, sia mediante l’individuazione degli obblighi previsti da norme di nuova introduzione, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. L’aggiornamento si completa con l’accertamento delle relazioni per le quali l’obbligo di trasmissione sia venuto meno a seguito dell’abrogazione della norma istitutiva, ovvero sia da ritenersi - per le più diverse ragioni - superato o, comunque, non più attuale o rilevante alla luce della situazione di fatto (ad esempio, una relazione che abbia ad oggetto programmi o interventi ormai completati o esauriti senza che la norma che prevede la relazione stessa sia stata esplicitamente abrogata). Ciò nell’ottica di contribuire, da una parte ad una focalizzazione degli obblighi residui e, dall'altra ad un superamento di tutto il superfluo, per favorire il processo di semplificazione normativa.

Nella presente Sezione si dà dunque conto delle risultanze dell’attività di monitoraggio circoscritta alla sola indicazione delle relazioni trasmesse nel periodo considerato dalla pubblicazione, nonché degli eventuali obblighi di nuova introduzione.

Al fine di definire un quadro complessivo degli adempimenti vigenti quanto più corretto ed esaustivo, il Servizio per il controllo parlamentare intrattiene costanti contatti con i competenti uffici interni alle amministrazioni (governative e non) anche attraverso la predisposizione e l’invio di schede informative contenenti l’elenco delle relazioni a carico di ciascun presentatore. Per ogni relazione, vengono indicati la norma istitutiva dell’obbligo, l’argomento, la frequenza della trasmissione (con la data entro la quale si aspetta il prossimo invio), nonché le informazioni sull’ultima relazione inviata. In una distinta sezione di ogni scheda vengono, inoltre, elencate le relazioni la cui trasmissione risulti in ritardo rispetto alla scadenza prevista e di cui pertanto si sollecita la trasmissione al Parlamento.

Tali schede vengono contestualmente inviate anche alle Commissioni parlamentari competenti per materia, con l’intento di fornire uno strumento di agevole consultazione che consenta da un lato ad ogni Ministero di essere al corrente dell’esito delle verifiche effettuate dal Servizio per il controllo parlamentare e, dall’altro, di informare i parlamentari dello stato di adempimento degli obblighi.

In evidenza a settembre 2014


Nell'ambito dei documenti pervenuti alle Camere nel periodo considerato dalla presente pubblicazione, si segnala in primo luogo, in quanto sana un ritardo rispetto al previsto termine di trasmissione, la relazione, inviata dal Ministro dello sviluppo economico sullo stato di attuazione dei progetti di innovazione industriale, con dati aggiornati al 30 giugno 2014 (Doc. XXXIX, n. 1), in ottemperanza dell'articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007). Il comma 845 stabilisce, infatti, che la relazione abbia cadenza annuale, mentre la precedente, con dati relativi agli anni 2009 e 2010 (Doc. CCXXIII n. 2), risaliva al mese di novembre 2011.

Si ricorda che la disposizione che ha introdotto l'obbligo di relazione prevede che il Ministro dello sviluppo economico riferisca al Parlamento e alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sui criteri utilizzati per l'individuazione dei progetti di innovazione industriale (PII) istituiti dai commi da 842 a 84623 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 con la finalità di sostenere le imprese indirizzandole verso scenari più competitivi, sullo stato degli interventi finanziati e sul grado di raggiungimento degli obiettivi, allegando il prospetto inerente le spese sostenute per la gestione, che sono poste a carico dei singoli progetti nel limite massimo del 5 per cento di ciascuno stanziamento.

Nella relazione trasmessa nel mese di settembre 2014 si riferisce in merito allo stato di attuazione dei tre progetti di innovazione industriale finora adottati, relativi: all'efficienza energetica, finalizzato allo sviluppo di prodotti e/o servizi innovativi in aree tecnologiche ad alto potenziale innovativo e applicativo, mediante l'utilizzo anche di fonti rinnovabili, nell'ottica del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale; alla mobilità sostenibile, mirante a favorire lo sviluppo di prodotti con aumentato livello di eco compatibilità e sicurezza nel trasporto di persone e merci, oltreché ad integrare le diverse soluzioni innovative in tematiche quali la mobilità urbana e le reti logistiche dei trasporti; al “made in Italy”, volto a favorire le iniziative dirette al miglioramento della capacità di gestire in modo evoluto i processi di innovazione dei prodotti, alla cooperazione tra imprese nella gestione dei cicli produttivi e ad iniziative di distribuzione innovative, oltre che di conoscenza del cliente finale24.

Sempre sotto il profilo del ritardo nella trasmissione si segnalano inoltre le relazioni, anch'esse inviate dal Ministro dello sviluppo economico, sullo stato di attuazione degli obiettivi previsti dal contratto di programma stipulato con la società Poste italiane Spa, riferite, rispettivamente all'anno 2009 (Doc. CXIII, n. 1) ed all'anno 2010 (Doc. CXIII, n. 2). I documenti di cui trattasi danno attuazione all'obbligo previsto dall'articolo 2, comma 24, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”. Tale disposizione prevede che il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni (attualmente dello sviluppo economico) comunichi alle competenti Commissioni parlamentari entro il 30 giugno di ciascun anno, a decorrere dal 1997, lo stato di attuazione degli obiettivi previsti dal contratto di programma e dal piano d'impresa triennale, da presentarsi, secondo quanto stabilito dal comma 23 dell'articolo 2, dal consiglio di amministrazione dell'Ente poste italiane25, indicante i provvedimenti necessari per il riassetto dell'azienda e le modalità della loro realizzazione. La precedente relazione, riferita al 2011 (Doc. CXIII, n. 3) era stata inviata nel mese di ottobre 2012 ed era stata preceduta dalla trasmissione dei dati concernenti l'anno 2008 (Doc. CXIII, n. 2)26: pertanto non risultavano finora inviate alle Camere le informazioni attinenti le annualità 2009 e 2010.

Ancora in quanto interrompe un ritardo nella trasmissione, si segnala l'invio, da parte del Ministro della salute, della relazione sullo stato dell'organizzazione del sistema trasfusionale nazionale, aggiornata al 31 dicembre 2013 (Doc. CXXII, n. 1), in adempimento della previsione di cui all'articolo 25 della legge 21 ottobre 2005, n. 219, recante “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”. L'articolo richiamato dispone che il Ministro della salute riferisca annualmente al Parlamento sullo stato dell'organizzazione del sistema trasfusionale nazionale: la precedente, nonché prima relazione, con dati aggiornati al 2009 (Doc. CCXXIX n. 1), era stata trasmessa alle Camere nel mese di maggio 2010.

Sempre il Ministro della salute ha trasmesso le prime relazioni sull'attività svolta dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), riferite al primo ed al secondo semestre 2014, corredate dal bilancio di previsione per l'anno 2014 e dalla pianta organica dell'Agenzia, ai sensi dell'articolo 30, comma quinto, della legge 20 marzo 1975, n. 70. Si ricorda che tale disposizione prevede che, entro il 31 luglio di ogni anno, ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici non economici sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche, nonché i conti consuntivi dell'esercizio precedente27.


Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo
1° – 30 settembre 2014


Relazioni governative




Presidenza del Consiglio dei ministri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 246/2005,

art. 14, co. 10

Stato di applicazione dell'analisi di impatto della regolamentazione (AIR)

(Dati relativi al 2013,

Doc. LXXXIII, n. 2)

I Affari costituzionali

4/9/2014

D.P.R. 309/1990,

art. 131, co. 1

Stato delle tossicodipendenze in Italia

(Trasmessa dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento)

(Dati riferiti al 2013 ed al primo semestre 2014, Doc. XXX, n. 2)

II Giustizia

XII Affari sociali

12/9/2014





Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 344/1991,

art. 9, co. unico

Stato di attuazione della legge 26 dicembre 1981, n. 763, recante provvedimenti in favore dei profughi italiani

(Dati relativi al 2013,

Doc. CVI, n. 2)

III Affari esteri

16/9/2014


Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 234/2012,

art. 15, co. 2*

Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2014/0385, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per mancato recepimento della direttiva 2012/33/UE che modifica la direttiva 1999/32/CE relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo

VIII Ambiente

XIV Politiche dell'Unione europea

4/9/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che entro venti giorni dalla comunicazione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per gli affari europei, delle decisioni assunte dalla Commissione europea concernenti l'avvio di una procedura d'infrazione di cui agli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Ministro con competenza prevalente sia tenuto a trasmettere alle Camere una relazione che illustri le ragioni che hanno determinato l'inadempimento o la violazione contestati con la procedura d'infrazione di cui trattasi, indicando altresì le attività svolte e le azioni che si intende assumere ai fini della positiva soluzione della procedura stessa.





Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 70/1975,

art. 30, co. quinto

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell'organico dell’Accademia nazionale dei Lincei

(Dati riferiti all'attività 2013, corredati dal bilancio di previsione, dalla pianta organica e dal conto consuntivo relativi alla medesima annualità)

VII Cultura

4/9/2014

*L'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, prevede che entro il 31 luglio di ogni anno, ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici “non economici” sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche, nonché i conti consuntivi dell'esercizio precedente.


Ministero dell'economia e delle finanze

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 95/1974,

art. 1,

co. tredicesimo

Attività svolta dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa (CONSOB)

(Dati riferiti al 2013,

Doc. XXVIII, n. 1)

VI Finanze

4/9/2014

L. 234/2012,

art. 15, co. 2*

Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2014/4075, avviata ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, concernente la normativa italiana relativa all'aliquota ridotta dell'imposta di registro per l'acquisto della prima casa non di lusso in Italia

VI Finanze

XIV Politiche dell'Unione europea

4/9/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che entro venti giorni dalla comunicazione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per gli affari europei, delle decisioni assunte dalla Commissione europea concernenti l'avvio di una procedura d'infrazione di cui agli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Ministro con competenza prevalente sia tenuto a trasmettere alle Camere una relazione che illustri le ragioni che hanno determinato l'inadempimento o la violazione contestati con la procedura d'infrazione di cui trattasi, indicando altresì le attività svolte e le azioni che si intende assumere ai fini della positiva soluzione della procedura stessa.

L. 234/2012,

art. 14, co. 2

Impatto finanziario derivante dagli atti e dalle procedure giurisdizionali e di precontenzioso con l'Unione europea

(Dati riferiti al secondo semestre 2013, Doc. LXXIII, n. 4)

Tutte le Commissioni permanenti

17/9/2014

D.Lgs. 231/2007,

art. 5, co. 1*

Relazione sull'attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo

(Dati relativi al 2013, comprensiva dei relativi allegati,

Doc. CLX, n. 2)

II Giustizia

VI Finanze

17/9/2014

*L'articolo 2, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 25 settembre 2009, n. 151, ha disposto che alla relazione di cui al comma 1 dell'articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sia allegato il rapporto sull'attività svolta dall'Unità di informazione finanziaria per l'Italia (UIF) che il direttore della UIF deve trasmettere ai sensi dell'articolo 6, comma 5, del medesimo D.Lgs. n. 231, entro il 30 maggio di ogni anno al Ministro dell'economia e delle finanze, per il successivo inoltro al Parlamento, unitamente a una relazione della Banca d'Italia in merito ai mezzi finanziari e alle risorse attribuite alla UIF medesima. Il rapporto sull'attività svolta dall'UIF nel 2013, predisposto ai sensi dell'articolo 6, comma 5, del D.Lgs. 231/2007, è stato trasmesso dal Ministro dell'economia e delle finanze come documento autonomo ed annunciato nella seduta dell'Assemblea del 10 luglio 2014.



Ministero della giustizia

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto*

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico della Cassa delle ammende

(Dati relativi all'attività 2013, corredati dallo stato di previsione, dal conto consuntivo e dalla pianta organica riferiti alla medesima annualità)

II Giustizia

4/9/2014

*L'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, prevede che entro il 31 luglio di ogni anno, ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici “non economici” sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche, nonché i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico della Cassa mutua nazionale tra i cancellieri e i segretari giudiziari

(Dati relativi all'attività 2013, corredati dal bilancio consuntivo e dalla pianta organica riferiti alla medesima annualità e dal bilancio preventivo per l'anno 2014)

XI Lavoro

4/9/2014

D.L. 98/2011,

art. 37, co. 16

Stato delle spese di giustizia

(Dati relativi al secondo semestre 2013 e al primo semestre 2014,

Doc. XCV, n. 2)

II Giustizia

4/9/2014

L. 404/1977,

art. 10,

co. unico

Stato di attuazione del programma di edilizia penitenziaria

(Dati relativi al 2013,

Doc. CXVI, n. 2)

II Giustizia

4/9/2014


Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 194/1998,

art. 1, co. 4

Andamento del processo di liberalizzazione e di privatizzazione del trasporto aereo

(Dati riferiti al secondo semestre 2013, Doc. LXXI, n. 3)

IX Trasporti

4/9/2014

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto*

Attività svolta, bilancio consuntivo, bilancio di previsione e consistenza dell'organico dell’Aero Club d'Italia (AeCI)

(Dati relativi all'attività 2013, corredati dal bilancio consuntivo e dalla pianta organica riferiti alla medesima annualità e dal bilancio di previsione per l'anno 2014)

VII Cultura

IX Trasporti

22/9/2014

*L'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, prevede che entro il 31 luglio di ogni anno, ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici non economici sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.





Ministero dell'interno

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 8/1991,

art. 16, co. 1

Programmi di protezione, loro efficacia e modalità generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia

(Dati relativi al I semestre 2014,

Doc. XCI, n. 5)

II Giustizia

22/9/2014


Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto*


Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico dell’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro – INAIL

(Dati relativi all'attività 2013, con allegati il bilancio consuntivo per l'anno 2012, il bilancio di previsione per l'anno 2013 e la pianta organica dell'Istituto)

XI Lavoro

16/9/2014

*L'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, prevede che entro il 31 luglio di ogni anno ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici non economici sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto


Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico dell’Istituto nazionale della previdenza sociale – INPS

(Dati relativi all'attività 2013, con allegati il bilancio consuntivo per l'anno 2012, il bilancio di previsione per l'anno 2013 e la pianta organica dell'Istituto)

XI Lavoro

16/9/2014

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – ISFOL

(Dati relativi all'attività 2013, corredati dal bilancio di previsione, dal bilancio consuntivo e dalla pianta organica relativi alla medesima annualità, nonché dal bilancio di previsione per l'anno 2014)

XI Lavoro

25/9/2014


Ministero della salute

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 234/2012,

art. 15, co. 2*

Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2014/0386 avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per mancato recepimento della direttiva 2012/39/UE della Commissione, del 26 novembre 2012, che modifica la direttiva 2006/17/CE per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche relative agli esami effettuati su tessuti e cellule umani

XII Affari sociali

XIV Politiche dell'Unione europea

17/9/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che entro venti giorni dalla comunicazione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per gli affari europei, delle decisioni assunte dalla Commissione europea concernenti l'avvio di una procedura d'infrazione di cui agli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Ministro con competenza prevalente sia tenuto a trasmettere alle Camere una relazione che illustri le ragioni che hanno determinato l'inadempimento o la violazione contestati con la procedura d'infrazione di cui trattasi, indicando altresì le attività svolte e le azioni che si intende assumere ai fini della positiva soluzione della procedura stessa.

D.L. 282/1986,

art. 8, co. 5

Attività di vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia

(Dati relativi al 2013,

Doc. LXXVI, n. 2)

XII Affari sociali


18/9/2014

L. 70/1975,

art. 30,

co. quinto*

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza dell’organico della Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS)

(Dati riferiti al primo e al secondo semestre 2013, corredati dal bilancio di previsione per l'anno 2014 e dalla pianta organica dell'Agenzia)

XII Affari sociali

22/9/2014

*L'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, prevede che entro il 31 luglio di ogni anno ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici non economici sottoposti alla propria vigilanza, con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

L. 219/2005,

art. 25, co. 1,

parte seconda


Stato dell’organizzazione del sistema trasfusionale nazionale

(Dati aggiornati al 31 dicembre 2013, Doc. CXXII, n. 1)

XII Affari sociali

22/9/2014

Ministero dello sviluppo economico

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 296/2006,

art. 1, co. 845


Stato di attuazione dei progetti di innovazione industriale

(Dati aggiornati al 30 giugno 2014,

Doc. XXXIX, n. 1)

X Attività produttive

16/9/2014

L. 662/1996,

art. 2, co. 24

Stato di attuazione degli obiettivi previsti dal contratto di programma stipulato con la società Poste italiane Spa

(Dati relativi al 2009,

Doc. CXIII, n. 1)


Dati relativi al 2010,

Doc. CXIII, n. 2)*

IX Trasporti

18/9/2014

*La penultima relazione, annunciata nella seduta dell'Assemblea del 15 ottobre 2012 (Doc. CXIII, n. 3), conteneva dati relativi al 2011 e la precedente (Doc. CXIII, n. 2), annunciata nella seduta dell'Assemblea del 27 aprile 2011, dati relativi al 2008; pertanto, i dati riferiti agli anni 2009 e 2010 non erano stati trasmessi al Parlamento.

L. 580/1993,

art. 5-bis, co. 1

Attività del sistema camerale

(Dati relativi all'anno 2012,

Doc. CXX, n. 2)

X Attività produttive

26/9/2014



Relazioni non governative



Fonte istitutiva

Presentatore

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 249/1997

art. 1, co. 6

lett. c), n. 12


Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – AGCOM

Relazione sull'attività svolta e sui programmi di lavoro

(Trasmessa dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri)

(Dati relativi al 2013, Doc. CLVII, n. 2)

VII Cultura

IX Trasporti

4/9/2014

L. 239/2004

art. 1, co. 89


Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico

Relazione sul monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita

(Dati relativi al 2012, Doc. XCVIII, n. 2)

X Attività produttive

4/9/2014

L. 102/1990

art. 10, co. 1

Regione Lombardia

Stato di attuazione della legge n. 102 del 1990, recante disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche nei mesi di luglio ed agosto 1987

(Dati relativi al 2013, Doc. CVIII, n. 2)

VIII Ambiente

4/9/2014

L. 127/1997

art. 16, co. 2

Difensore civico regione Abruzzo

Attività svolta

(Dati relativi al 2013, Doc. CXXVIII, n. 23)

I Affari costituzionali

4/9/2014





1La cui composizione è stata ridotta del trenta per cento in occasione del rinnovo, avvenuto il 1° ottobre 2013, ai sensi dell'art. 7, comma 9, del D.L. n. 78/2010. Per quanto specificamente concerne il CIV dell'INPS, si ricorda altresì che l'art. 21, comma 6, del D.L. n. 201/2011 ne ha disposto, a seguito dell'attribuzione all'INPS delle funzioni dei soppressi INPDAP ed ENPALS, l'integrazione con 6 ulteriori componenti.

2Almeno trenta giorni prima della naturale scadenza, ovvero entro dieci giorni dall'anticipata cessazione del presidente, il CIV informa il Ministro del lavoro e delle politiche sociali affinché si proceda alla nomina del nuovo titolare. Il Ministro, contestualmente alla richiesta del parere parlamentare di cui alla legge n. 14/1978, provvede ad acquisire sulla proposta di nomina del presidente anche l'intesa con il CIV, che deve intervenire entro trenta giorni. In caso di mancato raggiungimento dell'intesa entro tale termine, il Consiglio dei ministri può comunque procedere alla nomina con provvedimento motivato.

3La richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Lertora era stata trasmessa, ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 29 maggio 2014, annunciata in pari data alla Camera e al Senato. La 4ª Commissione del Senato ha esaminato la richiesta nella seduta del 4 giugno 2014 esprimendo contestualmente parere favorevole. La IV Commissione della Camera dei deputati ha invece esaminato la richiesta nella seduta dell'11 giugno 2014 ed ha espresso parere favorevole nella successiva seduta del 18 giugno 2014.

4Il 30 marzo 2014 era scaduto il mandato del presidente uscente della LNI, Franco Paoli, che era stato nominato con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 marzo 2011 per la durata di tre anni a decorrere dal 30 marzo 2011. Paoli era succeduto a Marcello De Donno che, già nominato presidente della LNI con D.P.R. del 18 febbraio 2005, era stato confermato alla guida dell'Ente con D.P.R. del 18 marzo 2008.

5Ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978 il parere parlamentare deve essere richiesto anche sulla proposta di nomina dei vicepresidenti degli enti pubblici.

6L'organo è stato rinnovato, nella composizione ridotta riferita nel testo, con decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 2 luglio 2013.

7In precedenza, con decreto ministeriale del 9 agosto 2013, il mandato commissariale di Aiello era stato prorogato per un periodo massimo di sei mesi. Tale decreto era stato però sostituito dal decreto ministeriale del 14 agosto 2013 che, alla luce dell'emergenza determinatasi per l'incremento dell'afflusso di migranti verso le coste italiane, riduceva a un mese il periodo di commissariamento dell'Ente.

8Si precisa che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto in data 4 agosto 2010, comunicato alla Camera l'8 settembre 2010 ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, aveva nominato quali componenti del consiglio di amministrazione dell'Istituto Domenico Di Giorgio, Ernesto Carbone, Paolo Giopp e Salvatore Grillo, oltre al presidente dell'Ente, Arturo Semerari. Successivamente, a seguito delle dimissioni rassegnate nel 2011 da Paolo Giopp e nel 2013 da Ernesto Carbone, sono stati nominati componenti dell'organo di amministrazione Carmine Canonico ed Adolfo Orsini, rispettivamente con decreti ministeriali del 13 settembre 2011 e del 27 settembre 2013 non comunicati alle Camere. In particolare, Orsini è stato nominato in sostituzione del dimissionario Gian Luca Galletti, che a sua volta era stato nominato con decreto ministeriale del 17 aprile 2013 in sostituzione del dimissionario Ernesto Carbone.

9La richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Castiglione era stata trasmessa dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento con lettera dell'11 giugno 2014, annunciata in pari data alla Camera e al Senato. Il 22 febbraio 2014 era scaduto il mandato del presidente uscente dell'ISMEA, Arturo Semerari, che era stato nominato con D.P.R. del 22 febbraio 2010. Per Semerari si è trattato del terzo mandato alla guida dell'Ente, essendo già stato nominato presidente dell'Istituto dapprima con D.P.R. del 26 febbraio 2002 e successivamente con D.P.R. del 22 dicembre 2005.

10L'art. 4, commi 3 e 4 del D.P.R. n. 200/2001 disciplina i poteri e le funzioni del presidente e del consiglio di amministrazione dell'Istituto, nonché i principi organizzativi dell'attività di quest'ultimo.

11Ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. n. 73/2013, recante il riordino degli enti vigilati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la consistenza del consiglio direttivo degli Enti parco è stata ridotta da 12 a 8 componenti oltre il presidente, e quella della giunta esecutiva da 5 a 3 membri compreso il presidente.

12Si ricorda che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera del 1° ottobre 2013, annunciata alla Camera ed al Senato l'8 ottobre 2013, aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Riccardo Villari a presidente dell'Autorità portuale di Napoli. Su tale richiesta aveva espresso parere favorevole l'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato nella seduta del 22 ottobre 2013, mentre la IX Commissione (Trasporti) della Camera aveva espresso parere contrario nella seduta del 23 ottobre 2013.

13Detto incarico è definitivamente cessato il 24 luglio 2013 al termine del periodo di prorogatio della durata di 45 giorni previsto dall’art. 3 del D.L. n. 293/1994, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994.

14Il ricorso contro il citato decreto di nomina, inizialmente respinto dal TAR Sardegna - Cagliari, Sez. I, con sentenza n. 520/2012, era stato proposto da Massimo Deiana, il cui nominativo era stato incluso, insieme a quello di Massidda, nella lista dei candidati sottoposta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

15Il decreto ministeriale del 7 agosto 2014 citato nel testo precisa infatti che il commissario straordinario Di Marco è preposto all'incarico fino all'esito dei rimedi giurisdizionali richiamati (in particolare del ricorso avanti la Corte di Cassazione), ovvero per il periodo strettamente necessario al completamento del procedimento di rinnovo della presidenza dell'Autorità portuale di Cagliari, già avviato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 27 novembre 2013, e comunque per un periodo non superiore a tre mesi.

16L'8 novembre 2013 era scaduto il mandato del precedente commissario straordinario dell'Autorità portuale di Ancona, Luciano Canepa, che era stato nominato con decreto ministeriale del 7 maggio 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dall'8 maggio 2013. Il 23 marzo 2013 era altresì scaduto il mandato quadriennale a presidente dell'Autorità portuale dello stesso Canepa, che era stato nominato con decreto ministeriale del 20 marzo 2009, notificato il 23 marzo 2009.

17Vedasi in tal senso anche la risposta fornita dal sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti all'interrogazione 5-02054 Agostinelli nella seduta della Commissione IX (Trasporti) della Camera in data 27 maggio 2014, pubblicata in allegato al resoconto della seduta medesima.

18Il consiglio di amministrazione comprendeva ulteriori tre componenti non soggetti al controllo parlamentare: Santa Trombadore, designata dalla Regione Sicilia; Giovanni Nuzzo, designato dalla Provincia di Siracusa; Giorgio Patrizi, designato dalla Conferenza unificata; alle sedute del consiglio di amministrazione poteva altresì partecipare Enrico Di Luciano quale rappresentante dell'associazione "Amici dell'INDA", ente promotore di iniziative intese a tutelare le tradizioni storiche dell'Istituto secondo la volontà dei fondatori.

19Pari a 45 giorni, ai sensi dell’art. 3 del D.L. n. 293/1994, convertito con modificazioni dalla L. n. 444/1994.

20Secondo il testo antevigente dell'art. 12, comma 1, dello statuto della Fondazione (nonché secondo l'art. 5 del D.Lgs. n. 20/1998, come modificato dal D.Lgs. n. 33/2004), oltre ai due consiglieri di designazione governativa indicati nel testo, il Ministro per i beni e le attività culturali indicava un altro consigliere ai sensi della lettera c), nonché un ulteriore componente fintanto che non si fosse verificata una partecipazione qualificata al patrimonio dell'Istituto da parte di soggetti privati, ai sensi della lettera g) del predetto comma. Per tale ultima ipotesi, la nuova formulazione della disposizione statutaria ha riferito la designazione alla Conferenza unificata, di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 281/1997.

21Il consiglio di amministrazione uscente dell’ASI risultava composto, oltre che dal presidente Enrico Saggese e dai predetti Vito Pertosa (designato, al pari di Saggese, dal Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca) e Marco Airaghi (designato dal Ministro della difesa), anche da Ezio Bussoletti (designato dal Ministro degli affari esteri) e Nazzareno Mandolesi (designato dal Ministro dell’economia e delle finanze).

22In particolare l'art. 10, comma 1, del D.L. n. 76/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 99/2013, aveva disposto che sino alla nomina degli altri componenti della COVIP, il componente in carica continuasse ad assicurare lo svolgimento delle funzioni demandate alla Commissione da norme di legge e di regolamento.

Si ricorda inoltre che nel corso del 2013 il Governo aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Fiorella Kostoris a presidente della Commissione, la quale tuttavia non aveva avuto alcun seguito. In un primo momento il Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare con lettera del 24 dicembre 2012, annunciata al Senato il 16 gennaio 2013 ed alla Camera il 22 gennaio 2013. Tale proposta, presentata alle Camere successivamente al loro scioglimento disposto con il D.P.R. 22 dicembre 2012, n. 225, era stata assegnata alla 11ª Commissione del Senato, che non l'aveva esaminata entro il termine previsto per l'espressione del parere. La proposta era stata altresì assegnata alla XI Commissione della Camera, che l'aveva esaminata nella seduta del 22 gennaio 2013 senza esprimere alcun parere e lasciando parimenti scadere infruttuosamente il termine regolamentare previsto.

Successivamente il Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva rinnovato la predetta richiesta di parere parlamentare con lettera del 29 marzo 2013, annunciata alla Camera l'8 maggio 2013 e al Senato il 14 maggio 2013. Anche in questo caso le competenti Commissioni parlamentari non hanno espresso alcun parere.

*Si fa presente che il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato, ai fini dell'attuazione, a più di un Ministero.

**Le mozioni e le risoluzioni vengono segnalate ai fini dell'attuazione subito dopo la loro approvazione da parte dell'Assemblea o delle Commissioni.

23Si ricorda che i progetti di innovazione industriale di cui ai commi da 842 a 846 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 sono diretti a realizzare interventi nelle aree tecnologiche, considerate strategiche, dell'efficienza energetica, della mobilità sostenibile, del made in Italy, delle tecnologie della vita e dei beni e delle attività culturali e turistiche e sono finanziati a valere sul Fondo per la competitività e lo sviluppo, istituito dall'articolo 1, comma 841 della citata legge n. 296, presso il Ministero dello sviluppo economico.

24Cfr. il Doc. XXXIX, n. 1, pag. 3.

25L’Amministrazione autonoma delle poste e delle telecomunicazioni è stata trasformata in ente pubblico economico, denominato "Ente Poste Italiane" (EPI) con il decreto-legge 1° dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71 (Trasformazione dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni in ente pubblico economico e riorganizzazione del Ministero), che ha contestualmente previsto la successiva trasformazione dell'ente in società per azioni, denominata “Poste italiane s.p.a.”, cui si è proceduto con delibera CIPE del 18 dicembre 1997.

26Il Doc. CXIII, n. 2 è stato trasmesso nel mese di aprile 2011.

27L'Agenzia per i servizi sanitari regionali (ora Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), istituita dall'articolo 5 del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266, già riordinata con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 115, è stata riorganizzata dal decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106: ai sensi dell'articolo 17, comma 1, di quest'ultimo, lo statuto dell'Age.Na.S è stato approvato, in data 4 aprile 2013, con decreto del Ministro della salute.