Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 9/XVII FEBBRAIO 2014
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 9    Progressivo: 2014
Data: 14/02/2014
Descrittori:
ATTIVITA' PARLAMENTARE NON LEGISLATIVA   CONTROLLO SUL GOVERNO
NOMINE IN ENTI   ORDINI DEL GIORNO












Notiziario mensile

Numero 9/XVII

FEBBRAIO 2014

L’attività di controllo parlamentare


MONITORAGGIO DI:

NOMINE GOVERNATIVE

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO

RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI


a cura del Servizio per il Controllo parlamentare



INDICE

AVVERTENZA 1

Sezione I 3

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI 3

In evidenza a gennaio 2014 4

a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 nel mese di gennaio 2014 8

b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 scadute e non ancora rinnovate nel mese di gennaio 2014 o previste in scadenza entro il 31 marzo 2014 17

c) Principali cariche in enti e autorità non ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978, rinnovate o in scadenza entro il 31 marzo 2014 24

Sezione II 35

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO 35

In evidenza a gennaio 2014 36

Sezione III 41

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE 41

L’attività di monitoraggio delle relazioni al Parlamento 42

In evidenza a gennaio 2014 43

Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo 1° – 31 gennaio 2014 46

Relazioni governative 46

Relazioni non governative 54

Nuove relazioni previste da fonti normative 55

Relazioni governative 55

Relazioni non governative 55


AVVERTENZA



Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

A tal fine il notiziario è suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni non legislative della Camera dei deputati, nonché relativi alla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.


La pubblicazione si apre con la Sezione I relativa alle nomine governative negli enti pubblici, monitorate principalmente ai sensi dalla legge n. 14 del 24 gennaio 1978, che disciplina le richieste di parere parlamentare e le comunicazioni al Parlamento di nomine effettuate dal Governo in enti pubblici.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, la sezione I dà conto, nella sottosezione a), delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della suddetta legge n. 14 del 1978 nel periodo considerato dalla pubblicazione. Si tratta pertanto delle nomine conseguenti a proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 14 del 1978), informando quindi sull’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte governativa, o comunicate dal Governo (ai sensi dell’articolo 9 della richiamata legge n. 14). Vengono anche specificate le procedure di nomina previste dalle norme relative ai singoli enti e fornite notizie essenziali sull’attività degli stessi.

Nella sottosezione b) vengono elencate ed analizzate le principali cariche di nomina governativa, sempre ricomprese nell’ambito della legge n. 14 del 1978, scadute e non ancora rinnovate nel periodo considerato o che scadranno nei mesi successivi.

La sottosezione c) dà conto di nomine o di cariche in scadenza, sempre nel periodo preso in esame, in enti pubblici e autorità indipendenti che esulano dal campo di applicazione della legge n. 14 del 1978.

La Sezione I cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna avvertita non solo a livello parlamentare, e che da allora è cresciuta anche estendendo il campo del proprio monitoraggio. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologico e logicamente coerente, per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, tra l’altro, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni.


Nella Sezione II viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (ordini del giorno, mozioni o risoluzioni) approvati in Assemblea o in Commissione. Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare detti atti ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti). Gli atti così inviati alle Amministrazioni sono elencati nel paragrafo “Le nostre segnalazioni”.


Nella Sezione III si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto dal Servizio sulle relazioni al Parlamento la cui trasmissione sia prevista da norme di legge, distinte tra “governative” e “non governative”. Si dà inoltre conto delle relazioni di nuova istituzione, stabilite cioè da nuove norme entrate in vigore nel periodo considerato.


Come per quelle contenute nella Sezione I, anche le informazioni riportate nelle sezioni II e III sono tratte dalle altre due banche dati sviluppate e gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, e costantemente alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri.















Sezione I


NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI


























La sezione è ripartita in tre sottosezioni che danno conto: 1) delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della legge n. 14/1978 nel mese di gennaio (e nella prima parte del mese di febbraio), indicando i nominativi dei titolari, le cariche assunte, le modalità, le date di nomina e il tipo di controllo parlamentare previsto (espressione del parere da parte delle Commissioni competenti o comunicazione al Parlamento da parte dei Ministeri, evidenziando altresì i casi in cui non sia stata seguita nessuna delle due procedure); 2) delle nomine scadute e non ancora rinnovate negli enti medesimi nello stesso periodo e di quelle in scadenza fino al 31 marzo con l’indicazione dei titolari e delle cariche in scadenza (o scadute), delle procedure di nomina e del tipo di controllo parlamentare previsto per il rinnovo delle suddette cariche; 3) delle principali nomine effettuate, e di quelle in scadenza entro il 31 marzo, in enti pubblici o autorità amministrative indipendenti non ricompresi nel campo di applicazione della citata legge n. 14/1978, con l’indicazione dei titolari, delle cariche, delle procedure di nomina, delle date di scadenza e dell’eventuale rinnovo se già avvenuto.

In evidenza a gennaio 2014


La prima sezione della pubblicazione “L’attività di controllo parlamentare” dà conto delle nomine governative negli enti pubblici e dello stato del quadro normativo di riferimento, monitorando il mese di gennaio nonché l'inizio di quello di febbraio, con una proiezione previsionale delle cariche in scadenza fino alla fine di marzo. La sezione è composta da tre sottosezioni, che danno rispettivamente conto delle cariche rinnovate nel mese di gennaio, nonché di quelle da rinnovare entro la fine di marzo nei campi degli enti pubblici e delle autorità amministrative indipendenti.



IN QUESTO NUMERO:



- Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 29 gennaio 2014, ha nominato Vincenzo Di Marco commissario straordinario dell'Autorità portuale di Cagliari, per la durata massima di sei mesi ed ha contestualmente disposto la revoca di Piergiorgio Massidda dal medesimo incarico. Lo stesso Ministro, con proprio decreto del 27 gennaio 2014, ha altresì prorogato per sei mesi il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri.


- Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera del 16 gennaio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 23 gennaio 2014, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Antonio Carrara a presidente dell'Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, sulla quale, si anticipa, ha espresso parere favorevole la 13ª Commissione (Territorio) del Senato nella seduta del 5 febbraio 2014.


- La 1ª Commissione (Affari costituzionali) del Senato, nella seduta del 22 gennaio 2014, ha espresso parere favorevole, con la prescritta maggioranza dei due terzi dei componenti, sulla proposta di nomina di Pietro Carlo Padoan a presidente dell'Istituto nazionale di statistica ISTAT.


- L'11ª Commissione (Lavoro, previdenza sociale) del Senato, nella seduta del 15 gennaio 2014, e, si anticipa, la XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera nella seduta del 5 febbraio 2014, hanno espresso pareri favorevoli sulle proposte di nomina di Rino Tarelli a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, nonché di Antonella Valeriani e Francesco Massicci a componenti della medesima Commissione.


- Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 15 gennaio 2014, ha comunicato la nomina di Alessandro Cosimi a componente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS, su designazione della Conferenza Unificata.


- Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con lettere annunciate nel mese di gennaio 2014 alla Camera e al Senato, ha comunicato le nomine, per la durata di un quadriennio, di Massimo Inguscio e Aldo Godone rispettivamente a presidente e componente del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica INRIM, nonché di Roberto Danovaro a presidente della Stazione zoologica "Anton Dohrn". Lo stesso Ministro ha inoltre comunicato la nomina di Sergio Molinari quale componente del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di astrofisica INAF.


- Si anticipa infine che il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 3 febbraio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 5 febbraio 2014, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Tommaso Ferro a presidente dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA.


- Nel mese di gennaio 2014 non risultano cariche scadute e non rinnovate da segnalare.


- Nel mese di febbraio 2014 scadranno invece i mandati dei presidenti dell'Ente parco nazionale della Sila, Sonia Ferrari, dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA, Arturo Semerari, e dell'Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Amilcare Troiano.


- Nel mese di marzo 2014 scadranno inoltre i mandati di Piero Barucci a componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM, di Piero Calandra a componente dell'Autorità garante per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture AVCP, di Giovanni Grimaldi a presidente dell'Autorità portuale di Gioa Tauro, nonché di Fedele Sanciu, Felicio Angrisano, Cosimo Aiello e Vincenzo Cannatella a commissari straordinari delle Autorità portuali rispettivamente di Olbia e Golfo Aranci, Napoli, Catania e Palermo. Nello stesso mese scadranno infine i mandati di Franco Paoli e Pietro Vatteroni rispettivamente a presidente e vicepresidente della Lega Navale Italiana LNI.


- È stato pubblicato nella G.U. n. 5 dell'8 gennaio 2014 il decreto del Presidente della Repubblica in data 26 novembre 2013, con il quale Antonio Nicita è stato nominato componente del Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni AGCOM. Come ricordato nel precedente Bollettino, Nicita era stato eletto dalla Camera dei deputati nella seduta del 14 novembre 2013, in sostituzione di Maurizio Décina che, eletto a sua volta dalla Camera nella seduta del 6 giugno 2012, aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico il 4 settembre 2013. Ai sensi dell'art. 1, comma 3, della L. n. 249/1997, come modificato dall'art. 1, comma 2-bis, del D.L. n. 29/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 62/2012, in caso di dimissioni di un commissario la Camera competente procede all'elezione di un nuovo commissario che resta in carica fino alla scadenza ordinaria del mandato dei componenti dell'Autorità1. Si ricorda in proposito che gli altri componenti dell'AGCOM, ossia il presidente Angelo Marcello Cardani, nonché i commissari Antonio Martuscello, Antonio Preto e Francesco Posteraro, sono stati nominati2 con decreto del Presidente della Repubblica in data 11 luglio 2012 per sette anni non rinnovabili3, decorrenti dalla data di insediamento del collegio4, ossia dal 25 luglio 2012. Pertanto, per effetto delle disposizioni sopra citate, anche il mandato di Antonio Nicita verrà a scadere il 25 luglio 2019.


Il Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2014 ha approvato un disegno di legge collegato alla legge di stabilità 2014, recante disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività del settore agricolo, agroalimentare e della pesca. Secondo quanto riferito nel comunicato della Presidenza del Consiglio, nel suddetto disegno di legge è prevista una delega al Governo per la riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in linea con gli obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica e di spending review. Si prevede in particolare la riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura AGEA; la razionalizzazione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA con l'attribuzione al medesimo delle funzioni dell’Istituto nazionale di economia agraria INEA, del quale si prevede la soppressione; il potenziamento dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA con l'attribuzione al medesimo delle funzioni dell'Istituto di sviluppo agroalimentare ISA s.p.a, di cui si prevede parimenti la soppressione.


Il Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2014 ha approvato altresì un disegno di legge contenente disposizioni in materia di incompatibilità presso enti pubblici nazionali, in particolare per presidenti e amministratori. Secondo quanto riportato nel comunicato della Presidenza del Consiglio, il disegno di legge prevede che in relazione all’importanza degli enti e alla loro sfera di attività, il presidente e gli amministratori non potranno rivestire la carica di amministratori o di componenti degli organi di controllo e revisione in enti e società, né esercitare attività imprenditoriali o commerciali o intrattenere rapporti di lavoro. Inoltre il presidente e gli amministratori degli enti pubblici nazionali non potranno esercitare attività professionale o di consulenza in materie connesse con l’ambito di competenza dell’Ente di appartenenza. Il disegno di legge sarà trasmesso al Parlamento con procedura d’urgenza.


Per l'approfondimento sulle nomine e sulle scadenze nei singoli enti, si rinvia alle relative note.


a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento)
dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione
della L. n. 14/1978 nel mese di gennaio 2014


In questa sottosezione si dà conto delle principali nomine soggette a controllo parlamentare effettuate dal Governo nel periodo considerato, delle procedure e del tipo di controllo parlamentare seguiti.

In particolare si specifica se per il rinnovo delle suddette cariche sia stata trasmessa dal Governo la richiesta di parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, definiti successivamente come: istituti e (...) enti pubblici anche economici, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti e in qualche caso anche i vicepresidenti o i componenti di consigli o commissioni), o la mera comunicazione al Parlamento (ai sensi dell’articolo 9 della suddetta L. n. 14/1978, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti o i commissari straordinari), o se in occasione dei precedenti rinnovi non siano state attivate queste procedure.


La citata L. 14/1978 stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.


Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.


Per quanto riguarda le nomine che il governo è tenuto a comunicare al Parlamento, sempre la legge 24 gennaio 1978, n. 14, all’articolo 9, stabilisce che le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano.


Qualora la legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) o il relativo statuto, ove approvato con atto avente forza di legge, contengano specifiche norme relative al controllo parlamentare alternative o integrative rispetto a quelle generali contenute nella L. n. 14/1978, allora se ne dà conto, nell'ambito della successiva sottosezione "c", nella colonna relativa alla procedura di nomina.


Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, convertito dalla L. 15/7/1994, n. 444, sulla disciplina della proroga degli organi amministrativi, stabilisce tra l’altro che: (…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.





























Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Autorità portuale di Cagliari



Commissario straordinario:


Vincenzo Di Marco


Nomina non ancora comunicata

al Parlamento

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978




29/01/2014

D.M. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Autorità portuale di Piombino

Commissario straordinario:


Luciano Guerrieri


27/01/2014


Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 29 gennaio 2014, non ancora comunicato alle Camere ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, ha nominato Vincenzo Di Marco commissario straordinario dell'Autorità portuale di Cagliari, per la durata massima di sei mesi e comunque non oltre la nomina del presidente.

Con il medesimo decreto ministeriale è stata contestualmente disposta la revoca di Piergiorgio Massidda dall'incarico di commissario straordinario della medesima Autorità portuale. Come ricordato nei precedenti numeri del Bollettino, l'incarico commissariale era stato conferito a Massidda con decreto ministeriale del 26 novembre 2013 per un periodo massimo di sei mesi, dopo che la sentenza n. 4768/2013 del Consiglio di Stato, Sez. IV del 25 giugno 2013 (depositata il 26 settembre 2013) aveva annullato il decreto ministeriale del 23 settembre 2011 con il quale lo stesso Massidda era stato nominato presidente dell'Autorità portuale sarda. In particolare, il Giudice Amministrativo di appello5 aveva ritenuto Massidda privo del requisito della "massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale" prescritto dall'art. 8 della L. n. 84/1994. Avverso tale pronuncia il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aveva presentato, oltre che ricorso avanti alla Corte di Cassazione per motivi attinenti la giurisdizione, istanza di sospensione degli effetti, che è stata respinta con decreto monocratico n. 5100/2013 del 20 dicembre 2013 dal Presidente della IV Sezione del Consiglio di Stato, con rinvio all'udienza camerale del 28 gennaio 2014. Preso atto di tale pronuncia, il suddetto Ministro, con proprio decreto del 27 dicembre 2013, aveva preposto Massidda alla gestione dell'Autorità portuale di Cagliari fino alla decisione definitiva sull'istanza cautelare, con poteri limitati all'ordinaria amministrazione caratterizzati da indifferibilità ed urgenza. A seguito infine dell'ordinanza n. 364/2014 del 28 gennaio 2014 (depositata il 29 gennaio 2014), con cui il Consiglio di Stato, Sez. IV, ha respinto la ricordata istanza cautelare, il Ministro ha provveduto alla revoca del mandato di Massidda nominando in sua vece Di Marco.

Il provvedimento di nomina precisa altresì che il commissario straordinario Di Marco è preposto all'incarico fino all'esito dei rimedi giurisdizionali richiamati (in particolare del ricorso avanti la Corte di Cassazione), ovvero per il periodo strettamente necessario al completamento del procedimento di rinnovo della presidenza dell'Autorità portuale di Cagliari, già avviato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 27 novembre 2013, e comunque per un periodo di tempo non superiore a sei mesi.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto del 27 gennaio 2014, ha prorogato per ulteriori sei mesi il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri, che era stato nominato con analogo decreto ministeriale del 23 luglio 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 25 luglio 2013.

Si ricorda che il 9 giugno 2013 era scaduto il secondo ed ultimo mandato dello stesso Guerrieri alla presidenza della citata Autorità portuale, incarico definitivamente cessato il 24 luglio 2013 al termine del periodo di prorogatio della durata di 45 giorni previsto dall’art. 3 del D.L. n. 293/1994, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 444/1994.

Guerrieri era stato nominato per la prima volta presidente dell'Autorità portuale di Piombino con decreto ministeriale del 7 giugno 2005, notificato all'interessato il 10 giugno 2005; Guerrieri era stato poi confermato per ulteriori quattro anni con decreto ministeriale del 27 maggio 2009, notificato all'interessato il 9 giugno 2009.

L'Autorità portuale, disciplinata dalla legge n. 84/1994, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L'Autorità portuale ha tra l'altro compiti di indirizzo, controllo e programmazione delle operazioni portuali, di manutenzione delle parti comuni e di mantenimento dei fondali del porto, nonché di affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura di servizi di interesse generale agli utenti portuali.

L’art. 8, commi 1 e 1-bis, della L. n. 84/1994 stabilisce che il presidente dell’Autorità portuale è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti previa intesa con la regione interessata, nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale, designati rispettivamente da provincia, comuni e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti. La terna è comunicata al Ministro tre mesi prima della scadenza del mandato ed egli può richiedere, entro trenta giorni, una seconda terna di candidati nell'ambito della quale effettuare la nomina. Qualora non pervenga nei termini alcuna designazione, il Ministro può procedere alla nomina previa intesa con la regione.

Esperite tali procedure, qualora entro trenta giorni non si raggiunga l'intesa con la regione interessata, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti indica il prescelto nell'ambito di una terna formulata a tale fine dal presidente della giunta regionale, tenendo conto anche delle indicazioni degli enti locali e delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura interessati. Ove il presidente della giunta regionale non provveda alla indicazione della terna entro trenta giorni dalla richiesta allo scopo indirizzatagli dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, questi chiede al Presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri.

Infine, ai sensi, dell’art. 8, comma 2, della legge n. 84/1994, il presidente ha la rappresentanza dell'Autorità portuale, resta in carica quattro anni e può essere riconfermato una sola volta.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Ente parco nazionale d'Abruzzo,

Lazio e Molise


Presidente:


Antonio Carrara

Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art.1 della L. n. 14/1978,

annunciata alla Camera e al Senato

il 23/1/2014.

Parere favorevole espresso dalla

13ª Commissione del Senato

il 5/2/2014.


Procedura di nomina in corso

D.M.

del Ministro

dell'ambiente

e della tutela

del territorio

e del mare,

d'intesa

con le regioni

competenti



Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera del 16 gennaio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 23 gennaio 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Antonio Carrara a presidente dell'Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. La richiesta è stata assegnata alla VIII Commissione (Ambiente) della Camera e alla 13ª Commissione (Territorio) del Senato la quale, si anticipa, ha espresso parere favorevole nella seduta del 5 febbraio 2014.

L'Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise versa in gestione commissariale dal 12 luglio 2012 allorquando, con decreto ministeriale comunicato e annunciato alla Camera il 24 luglio 2012 ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978, era stato nominato commissario straordinario Giuseppe Rossi, presidente uscente dell'Ente parco medesimo. Il mandato presidenziale di Rossi infatti era scaduto il 31 maggio 2012, essendo stato nominato per cinque anni con decreto ministeriale del 31 maggio 2007, ed era proseguito in regime di prorogatio, ai sensi dell'art. 3 del D.L. n. 293/1994 convertito con modificazioni dalla L. n. 444/1994, fino appunto alla nomina del commissario straordinario.

Gli Enti parco nazionali, disciplinati dall'art. 9 della L. n. 394/1991, hanno personalità giuridica di diritto pubblico, sede legale e amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ne nomina il presidente con proprio decreto, d’intesa con le regioni e le province autonome interessate, e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Altri organi dell'Ente parco sono il consiglio direttivo, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori dei conti e la comunità del parco6. I mandati sono quinquennali.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto nazionale della previdenza sociale INPS


Componente

del consiglio

di indirizzo

e vigilanza:


Alessandro Cosimi


Nomina comunicata e annunciata alla Camera il 16/1/2014

e al Senato

il 21/1/2014

ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978

5/12/2013

Decreto

del Presidente del Consiglio

dei ministri,

su proposta

del Ministro

del lavoro e delle politiche sociali,

su designazione della Conferenza unificata



Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 15 gennaio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 16 e il 21 gennaio 2014, ai sensi dell'art. 9 della L. n. 14/1978 ha comunicato la nomina, avvenuta con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 5 dicembre 2013, di Alessandro Cosimi a componente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS, su designazione della Conferenza Unificata di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 281/1997.

Come riferito nei precedenti numeri della presente pubblicazione, il consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) dell'Inps era stato rinnovato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 8 agosto 2013, annunciato alla Camera e al Senato nelle rispettive sedute del 5 e del 18 novembre 2014. In particolare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, erano stati nominati, per quattro anni a decorrere dal 1° ottobre 2013, i componenti del CIV in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, con riserva di integrare la composizione dell'organo non appena pervenuta la designazione, da parte della Conferenza Unificata, del componente di parte datoriale pubblica rappresentante delle regioni e delle autonomie locali.

La designazione in tal senso di Cosimi è stata acquisita dalla Conferenza Unificata nella seduta del 17 ottobre 2013. Il decreto di nomina è stato adottato su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Come specificato dall'art. 2 del decreto medesimo, Cosimi rimarrà in carica per il restante periodo del quadriennio di durata del CIV, ossia fino al 1° ottobre 2017.

Si ricorda che la composizione originaria del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS, come previsto dall'art. 3, comma 4, del D.Lgs. n. 479/1994, era pari a 24 membri, e che l'art. 7, comma 9 del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla L. n. 122/2010, ne aveva previsto la riduzione dei componenti in misura non inferiore al trenta per cento con effetto dalla ricostituzione. Si ricorda inoltre che a seguito dell'attribuzione all'INPS delle funzioni dei soppressi INPDAP ed ENPALS, l'art. 21, comma 6, del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011, aveva previsto l'integrazione nel consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS di 6 componenti7. Per effetto di tale disposizione, il collegio uscente aveva raggiunto la consistenza di 30 rappresentanti. All'atto del rinnovo dell'organo, la riduzione del trenta per cento è stata applicata alla composizione originaria del collegio aggiungendo al risultato di tale operazione i 6 componenti previsti dal D.L. n. 201/2011. La composizione del nuovo CIV dell'INPS è pari dunque a 22 componenti.

Per quanto specificamente concerne la modalità di nomina di Cosimi, si precisa che l'art. 2 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 2 aprile 2012 aveva disposto che tra i quattro componenti aggiuntivi del CIV dell'INPS in rappresentanza delle categorie già individuate nel corrispondente organo del soppresso INPDAP, due fossero designati in rappresentanza della parte datoriale pubblica: uno designato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero dell'interno, ed uno - per l'appunto - designato dalla Conferenza Unificata Stato, regioni e autonomie locali.

Il consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) costituisce - per effetto del riordino degli enti pubblici di previdenza ed assistenza operato dall'art. 7 del citato D.L. n. 78/2010, che ha modificato l'art. 3 del D.Lgs. n. 479/1994 - l'unico organo collegiale di tali enti, essendone stato soppresso il consiglio di amministrazione. Il CIV definisce dunque i programmi, individua le linee di indirizzo e approva in via definitiva il bilancio preventivo e il conto consuntivo dell'ente previdenziale. Sono altresì attribuite a tale organo competenze specifiche in relazione alla nomina del presidente dell'ente8. Il CIV dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta. I suoi componenti cessano dalle funzioni allo scadere del quadriennio, ancorché siano stati nominati nel corso di esso in sostituzione di altri dimissionari, decaduti o deceduti.


Ente

Carica di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare


Data nomina

Procedura

di nomina

Opera nazionale per i figli

degli aviatori

ONFA

Presidente:


Tommaso Ferro

Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, annunciata alla Camera e al Senato

il 5/2/2014.

Procedura

di nomina

in corso


D.P.R. emanato su proposta

del Presidente del Consiglio dei ministri, previa

deliberazione del Consiglio dei ministri

su proposta

del Ministro della difesa, sentito

il Capo di stato maggiore dell'Aeronautica



Si anticipa che il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera del 3 febbraio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 5 febbraio 2014, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Tommaso Ferro a presidente dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA. Tale richiesta è stata assegnata alla IV Commissione (Difesa) della Camera ed alla 4ª Commissione (Difesa) del Senato.

Come ricordato nei precedenti numeri della presente pubblicazione, il 26 ottobre 2013 era scaduto il secondo mandato triennale del presidente uscente dell'ONFA, Piergiorgio Crucioli, che, nominato una prima volta con D.P.R. dell'8 giugno 2007, era stato confermato alla guida dell'Ente con D.P.R. del 26 ottobre 2010.

Si ricorda inoltre che il 9 novembre 2013 erano scaduti altresì i mandati triennali dei componenti del consiglio di amministrazione dell'Ente, Nicola Lanza De Cristoforis, Claudio Salerno, Maria Laura Morì e Attilio Salutari, che erano stati nominati con decreto del Ministro della difesa del 9 novembre 2010.

Istituito dal R.D. 21 agosto 1937, n.1585, l'ONFA è un ente di diritto pubblico, dotato di autonomia amministrativa e contabile, vigilato dal Ministero della difesa, che provvede all’assistenza degli orfani del personale militare dell’Aeronautica militare. L'organizzazione dell'ONFA è stata modificata in un primo momento dal D.P.R. n. 215/2009, che ha disposto il riordino dell'Ente in attuazione delle procedure recate dalla normativa "taglia-enti" di cui all'art. 26 del D.L. n. 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 133/2008. La governance dell'ONFA è stata ulteriormente modificata con l'adozione del nuovo statuto che, approvato con decreto del Ministro della difesa del 13 gennaio 2011, recepiva anche il disposto dell'art. 6, comma 5 del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla L. n. 122/2010, riducendo la composizione del consiglio di amministrazione9.

Sono dunque organi dell'ONFA il presidente ed il consiglio di amministrazione, composto dallo stesso presidente e da ulteriori quattro membri. I mandati sono tutti triennali e possono essere rinnovati una sola volta. Tale composizione degli organi dell'ONFA è stata da ultimo recepita, a livello di legislazione primaria, dal D.P.R. n. 191/2012 che ha modificato in tal senso l'articolo 55 del D.P.R. n. 90/2010, Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, per la riorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e degli enti vigilati.


b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi
nel campo di applicazione della L. n. 14/1978
scadute e non ancora rinnovate nel mese di gennaio 2014
o previste in scadenza entro il 31 marzo 2014







Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Ente parco nazionale

della Sila

Presidente:


Sonia Ferrari

Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978

13/02/2014

D.M.

del Ministro dell'ambiente

e della tutela del territorio

e del mare d'intesa

con la regione competente


Ente parco nazionale

del Cilento,

Vallo di Diano

e Alburni

Presidente:


Amilcare Troiano

25/02/2014

Il 13 febbraio 2014 scadrà il mandato del presidente dell'Ente parco nazionale della Sila, Sonia Ferrari, che era stata nominata con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 13 febbraio 2009. La nomina di Ferrari aveva automaticamente fatto venir meno il mandato del commissario straordinario Silvio Vetrano, che era stato nominato con decreto ministeriale del 29 settembre 2008 e prorogato con decreto ministeriale del 25 novembre 2008.

Il 25 febbraio 2014 scadrà invece il mandato del presidente dell'Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni10, Amilcare Troiano, che era stato nominato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 25 febbraio 2009. Troiano era succeduto a Domenico De Masi che, nominato con decreto ministeriale del 15 gennaio 2008, aveva rassegnato le sue dimissioni il 15 luglio 2008.

Sugli Enti parco nazionale in generale, vedasi supra alla sottosezione "a".

Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA


Presidente:


Arturo Semerari


Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978

22/02/2014


D.P.R.

su proposta

del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri,

su proposta

del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali


Il 22 febbraio 2014 verrà a scadenza il mandato del presidente dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA, Arturo Semerari, che era stato nominato con D.P.R. del 22 febbraio 2010. Per Semerari si è trattato del terzo mandato alla guida dell'ISMEA, essendo già stato nominato presidente dell'Istituto dapprima con D.P.R. del 26 febbraio 2002 e successivamente con D.P.R. del 22 dicembre 2005.

Il presidente dell'ISMEA è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Ai sensi dell'art. 4 del D.P.R. n. 200/2001, sono organi dell'ISMEA il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale. Il consiglio di amministrazione è composto, oltre che dal presidente, da quattro membri scelti fra esperti di amministrazione o dei settori di attività dell'Istituto, nominati dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di cui uno su designazione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome11. I componenti degli organi dell'Istituto durano in carica quattro anni e sono rinnovabili una sola volta12.

L’ISMEA, ente pubblico economico vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, svolge funzioni riguardanti la rilevazione, l'elaborazione e la diffusione di dati concernenti i mercati agricoli, forestali, ittici e alimentari, anche ai fini dell'attuazione degli adempimenti e degli obblighi derivanti dalla normativa comunitaria e dal Sistema statistico nazionale SISTAN, di cui fa parte. L'Istituto, che fa parte anche del Sistema informativo agricolo nazionale SIAN, svolge altresì attività di ricerca, analisi e informazione per la commercializzazione, la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli, ittici e alimentari. Costituisce inoltre forme di garanzia creditizia per strumenti e servizi informativi, assicurativi e finanziari alle imprese agricole.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Autorità portuale

di Olbia

e Golfo Aranci



Commissario straordinario:


Fedele Sanciu


Comunicazione

alle Camere

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

6/03/2014


D.M. del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Autorità portuale

di Gioia Tauro



Presidente:


Giovanni Grimaldi



Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978

9/03/2014


D.M. del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti d'intesa

con la regione nell'ambito

di una terna proposta

da province, comuni

e camere

di commercio


Autorità portuale

di Napoli



Commissario straordinario:


Felicio Angrisano


Comunicazione

alle Camere

ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978

11/03/2014


D.M. del Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Autorità portuale

di Catania



Commissario straordinario:


Cosimo Aiello


15/03/2014


Autorità portuale

di Palermo



Commissario straordinario:


Vincenzo Cannatella

21/03/2014


Il 6 marzo 2014, se non sarà previamente nominato il presidente, scadrà il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci, Fedele Sanciu, che era stato nominato con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 5 settembre 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 6 settembre 2013. Il 22 luglio 2013 era infatti scaduto il secondo e ultimo mandato del presidente uscente, Paolo Silverio Piro, che era stato confermato13 con decreto ministeriale del 9 luglio 2009, notificato all'interessato il 22 luglio 2009.

Il 9 marzo 2014 scadrà invece il mandato del presidente dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, che era stato nominato per quattro anni con decreto ministeriale del 25 febbraio 2010, notificato all'interessato il 9 marzo 2014. Per Grimaldi si tratta del secondo ed ultimo mandato mandato presidenziale, essendo già stato nominato alla guida dell'Autorità portuale calabrese con decreto ministeriale del 20 febbraio 2006, notificato all'interessato il 22 febbraio 2006.

L'11 marzo 2014 è prevista invece la scadenza del mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Napoli, Felicio Angrisano, che era stato nominato con decreto ministeriale dell'11 dicembre 2013 per la durata massima di tre mesi. La nomina di Angrisano ha fatto seguito alle dimissioni rassegnate l'11 dicembre 2013 dal precedente commissario straordinario, Luciano Dassatti, che era stato nominato con decreto ministeriale del 20 settembre 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 23 settembre 2013. In precedenza lo stesso Dassatti, già nominato presidente dell'Autorità portuale partenopea con decreto ministeriale del 29 gennaio 2009 per quattro anni a decorrere dal 4 febbraio 2009, era stato nominato commissario straordinario dell'Ente con decreto ministeriale del 15 marzo 2013 per sei mesi a decorrere dal 22 marzo 2013.

Si ricorda in proposito che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera del 1° ottobre 2013, annunciata alla Camera ed al Senato l'8 ottobre 2013, aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Riccardo Villari a presidente dell'Autorità portuale di Napoli. Su tale richiesta aveva espresso parere favorevole l'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato nella seduta del 22 ottobre 2013, mentre la IX Commissione (Trasporti) della Camera aveva espresso parere contrario nella seduta del 23 ottobre 2013.

Il 15 marzo 2014 scadrà poi il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Catania, Cosimo Aiello, che era stato nominato con decreto ministeriale del 13 settembre 2013 per la durata massima di sei mesi a decorrere dal 15 settembre 2013. Aiello era stato nominato commissario straordinario dell'Autorità portuale etnea per sei mesi con decreto ministeriale del 10 agosto 2012 alla scadenza del secondo mandato quadriennale del presidente uscente, Santo Castiglione. L'incarico commissariale di Aiello era stato prorogato per un ulteriore semestre con decreto del ministeriale del 15 febbraio 2013, poi per un mese con decreto ministeriale del 14 agosto 201314, e da ultimo per altri sei mesi con il ricordato decreto ministeriale del 13 settembre 2013.

Infine il 21 marzo 2014 scadrà il mandato del commissario straordinario dell'Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella, che era stato nominato con decreto ministeriale del 20 settembre 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 21 settembre 2013. Il 20 settembre 2013 era scaduto infatti il mandato del precedente commissario straordinario, Antonio Bevilacqua, che era stato nominato con decreto ministeriale del 15 marzo 2013 per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 20 marzo 2013. Il 2 febbraio 2013 era scaduto il secondo e ultimo mandato quadriennale alla presidenza della citata Autorità portuale dello stesso Bevilacqua, che era stato nominato con decreto ministeriale del 29 gennaio 2009, notificato il 2 febbraio 200915.

Sull'Autorità portuale in generale, vedasi supra alla sottosezione "a".


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare

previsto


Data scadenza

Procedura

di nomina

Lega navale italiana

LNI


Presidente:


Franco Paoli


Richiesta di parere parlamentare

ai sensi dell'art.1

della L. n. 14/1978

30/03/2014


D.P.R. previa deliberazione

del Consiglio

dei ministri,

su proposta

del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti, sentito il Capo

di stato maggiore

della Marina


Vicepresidente:


Pietro Vatteroni


D.M. del Ministro della difesa

di concerto con

il Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti, sentito il Capo

di stato maggiore

della Marina e

le Commissioni parlamentari competenti



Il 30 marzo 2014 verrà a scadenza il mandato del presidente della Lega navale italiana LNI, Franco Paoli, che era stato nominato con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 marzo 2011 per la durata di tre anni a decorrere dal 30 marzo 2011. Paoli era succeduto a Marcello De Donno che, già nominato presidente della LNI con D.P.R. del 18 febbraio 2005, era stato confermato alla guida dell'Ente con D.P.R. del 18 marzo 2008.

Sempre il 30 marzo 2014 scadrà inoltre il mandato del vicepresidente della LNI, Pietro Vatteroni, che era stato nominato, con decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 28 marzo 2011, per la durata di tre anni a decorrere dal 30 marzo 2011. Vatteroni era succeduto a Mario Maguolo che, già nominato vicepresidente con decreto ministeriale del 18 febbraio 2005, era stato confermato con analogo decreto del 6 marzo 2008.

La Lega navale italiana è stata riordinata con il D.P.R. n. 205/2009 nell'ambito delle procedure disposte dall'art. 26 del D.L. n. 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 133/2008, nell'ambito della normativa "taglia-enti". Ai sensi dell'art. 69 del D.P.R. n. 90/2010, testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, che ha recepito le disposizioni introdotte con il predetto provvedimento di riordino, il presidente nazionale della LNI è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, secondo le procedure dell’art. 3 della L. n. 400/1988 su proposta del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Capo di stato maggiore della Marina militare. È coadiuvato dal vicepresidente nazionale, nominato con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Capo di stato maggiore della Marina militare, secondo le procedure della L. n. 14/197816.

Altri organi della LNI sono l'assemblea generale dei soci, il consiglio direttivo nazionale (la cui composizione, a seguito del riordino, è stata ridotta da 13 a 10 membri compresi il presidente e il vicepresidente17), il collegio dei revisori dei conti e il collegio dei probiviri. Tutti gli incarichi hanno durata triennale e possono essere riconfermati una sola volta.

La Lega navale italiana, istituita con R.D. del 28 febbraio 1907 e disciplinata dagli articoli 65-72 del citato D.P.R. n. 90/2010, è un ente di diritto pubblico non economico, a base associativa e senza finalità di lucro, avente lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l'amore per il mare e l'impegno per la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne. È sottoposta alla vigilanza del Ministero della difesa e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per i profili di rispettiva competenza.


c) Principali cariche in enti e autorità non ricompresi
nel campo di applicazione della L. n. 14/1978,
rinnovate o in scadenza
entro il 31 marzo 2014






Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto nazionale di statistica ISTAT


Presidente:


Pietro Carlo Padoan

Richiesta di parere parlamentare trasmessa

ai sensi dell'art. 16,

comma 1, del

D.Lgs. n. 322/1989,

annunciata alla Camera il 20/1/2014 e al Senato il 21/1/2014.

Parere favorevole con maggioranza superiore ai due terzi, espresso dalla

1ª Commissione del Senato il 22/1/2014.

Procedura

di nomina

in corso

D.P.R.

su proposta

del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione

del Consiglio

dei ministri, previo parere favorevole espresso dalle Commissioni parlamentari competenti

a maggioranza

dei 2/3

dei componenti


Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettera in data 30 dicembre 2013 annunciata alla Camera e al Senato l'8 gennaio 2014, aveva richiesto il parere parlamentare sulla proposta di nomina di Pietro Carlo Padoan a presidente dell'Istituto nazionale di statistica ISTAT. La richiesta era stata assegnata alla I Commissione (Affari costituzionali) della Camera ed alla 1ª Commissione (Affari costituzionali) del Senato. Quest'ultima l'aveva esaminata nella seduta del 15 gennaio 2014 ed aveva espresso parere favorevole senza tuttavia raggiungere la prescritta maggioranza dei due terzi dei componenti.

Di conseguenza il predetto Ministro, con lettera del 17 gennaio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 20 e il 21 gennaio 2014, ha confermato la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina in questione. La 1ª Commissione del Senato ha pertanto nuovamente esaminato la richiesta nella seduta del 22 gennaio 2014, esprimendo stavolta parere favorevole con maggioranza superiore ai due terzi dei componenti della Commissione. Si anticipa inoltre che la I Commissione della Camera ha avviato l'esame della proposta di nomina nella seduta del 5 febbraio 2014 e non ha ancora espresso alcun parere.

Presidente uscente dell'ISTAT è Enrico Giovannini, che era stato nominato per quattro anni con D.P.R. del 3 agosto 2009, e che ha rassegnato le proprie dimissioni in seguito alla sua nomina a Ministro del lavoro e delle politiche sociali il 28 aprile 2013. In seguito a ciò, il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto del 13 giugno 2013, ha incaricato Antonio Golini di svolgere le funzioni e i compiti attribuiti al presidente dell'ISTAT, in attesa dell'avvio e del perfezionamento della procedura di nomina dello stesso18.

Ai sensi dell'art. 16, comma 1, del D.Lgs. n. 322/1989, modificato dall'art. 5, comma 1, della L. n. 196/2009, e recentemente modificato dall'art. 8-bis, comma 1, lett. d) del D.L. n. 101/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 125/2013, il presidente dell'ISTAT è scelto tra i professori ordinari in materie statistiche, economiche e affini, con esperienza internazionale, ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. La designazione effettuata dal Governo è sottoposta al previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, che possono procedere all'audizione della persona designata. La nomina è subordinata al parere favorevole espresso dalle Commissioni a maggioranza dei due terzi dei componenti. Il presidente dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.

L'ISTAT, ente pubblico dotato di autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile, svolge la propria attività secondo i principi di indipendenza scientifica, imparzialità, obiettività, affidabilità, qualità e riservatezza dell'informazione statistica, dettati a livello europeo e internazionale. L'Istituto è stato riordinato dal D.P.R. n. 166/2010, emanato nell'ambito delle procedure previste dalla normativa taglia-enti introdotta dall'art. 26 del D.L. n. 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 133/2008. Organi dell'Istituto sono, oltre al presidente, il consiglio (la cui composizione è stata ridotta a 5 membri compreso il presidente, dai 10 membri compreso il presidente precedentemente previsti), il comitato di indirizzo e coordinamento dell'informazione statistica (la cui composizione è stata parimenti ridotta a 15 membri compreso il presidente, dai 22 compreso il presidente precedentemente previsti) e il collegio dei revisori dei conti. I mandati hanno tutti durata quadriennale.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Commissione

di vigilanza

sui fondi pensione COVIP



Presidente:


Rino Tarelli




Richieste di parere parlamentare trasmesse ai sensi

dell'art. 18, comma 3,

del D.Lgs. n. 252/2005

e dell'art. 1

della L. n. 14/1978, annunciate

alla Camera

e al Senato

l'8/1/2014.

Pareri favorevoli espressi dalla

11ª Commissione

del Senato il 15/1/2014 e dalla

XI Commissione

della Camera

il 5/2/2014


Procedura

di nomina

in corso


D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze


Componenti:


Antonella Valeriani

Francesco Massicci



Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo, con lettere in data 17 dicembre 2013 annunciate alla Camera e al Senato l'8 gennaio 2014, ha trasmesso le richieste di parere parlamentare sulle proposte di nomina di Rino Tarelli a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP nonché di Antonella Valeriani e Francesco Massicci a componenti della medesima Commissione. Tali richieste sono state assegnate alla 11ª Commissione (Lavoro, previdenza sociale) del Senato, che ha espresso pareri favorevoli nella seduta del 15 gennaio 2014, nonché alla XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera che, dopo averle esaminate nelle sedute del 14, 15, 22 e 28 gennaio 2014, ha espresso - si anticipa - pareri favorevoli nella seduta del 5 febbraio 2014.

Come ricordato nei precedenti numeri della presente pubblicazione, poiché nei mesi di dicembre 2012 e febbraio 2013 erano venuti a scadere i mandati rispettivamente del presidente Antonio Finocchiaro e del commissario Giuseppe Stanghini, la COVIP risulta attualmente composta e presieduta da Rino Tarelli19. Si ricorda altresì che, sempre nel corso del 2013, il precedente Governo aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Fiorella Kostoris a presidente della Commissione, la quale tuttavia non aveva avuto alcun seguito20.

I componenti della COVIP sono nominati, nel rispetto della disciplina di cui alla L. n. 14/1978, con decreto del Presidente della Repubblica emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri adottata su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

La composizione della COVIP è stata modificata dall'art. 23, comma 1, lett. g) del D.L. n. 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 214/2011 (cosiddetto "Salva Italia"), che ne ha ridotto la consistenza dai cinque componenti compreso il presidente inizialmente previsti, a tre componenti compreso sempre il presidente. Il relativo mandato dura quattro anni ma, per effetto del divieto generale di conferma alla cessazione della carica previsto dall'art. 23, comma 3, dello stesso D.L. n. 201/2011, i componenti della COVIP non possono più essere confermati nell'incarico come inizialmente previsto dalla legge istitutiva. Per effetto di tale modificazione, scaduti nei mesi di febbraio ed agosto 2012 i mandati dei commissari Eligio Boni e Giancarlo Morcaldo, non sono stati nominati nuovi commissari in loro vece, consentendo con ciò alla COVIP di raggiungere la ridotta consistenza numerica prevista nel ricordato D.L. n. 201/2011.

La COVIP, istituita con il D.Lgs. n. 124/1993, è regolata dall'art. 18 del D.Lgs. n. 252/2005 con lo scopo di perseguire la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana e prudente gestione delle forme pensionistiche complementari, avendo riguardo alla tutela degli iscritti e dei beneficiari e al buon funzionamento del sistema di previdenza complementare. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali vigila sulla COVIP, che ha personalità giuridica di diritto pubblico, ed esercita l'attività di alta vigilanza sul settore della previdenza complementare, adottando direttive generali rivolte alla Commissione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze21.



Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Data nomina


Data scadenza

Procedura

di nomina

Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM


Componente:


Piero Barucci

3/3/2007

3/3/2014

Determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica



Il 3 marzo 2014 verrà a scadenza il mandato a componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM di Pietro Barucci, che era stato nominato per sette anni con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica del 3 marzo 2007, pubblicata nella G.U. n. 53 del 5 marzo 2007.

La composizione dell'Autorità è stata modificata dall'art. 23, comma 1, lett. d) del D.L. n. 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 214/2011 (cosiddetto "Salva Italia"), che ne ha ridotto la consistenza dai cinque componenti compreso il presidente inizialmente previsti, a tre componenti compreso sempre il presidente.

Per effetto di tale modificazione, a seguito della scadenza del mandato di Antonio Pilati nel dicembre 2011 e delle dimissioni rassegnate il 25 novembre 2013 da Carla Rabitti Bedogni, l'AGCM si è allineata alla consistenza numerica ridotta prevista dal D.L. n. 201/2011. L'Autorità risulta dunque attualmente composta da Giovanni Pitruzzella, presidente, Salvatore Rebecchini e dal predetto Piero Barucci. La scadenza del mandato di Barucci renderà pertanto necessaria la nomina di un nuovo componente dell'Autorità.

I componenti dell'Autorità sono scelti tra persone di notoria indipendenza da individuarsi tra magistrati del Consiglio di Stato, della Corte dei conti o della Corte di cassazione, professori universitari ordinari di materie economiche o giuridiche, e personalità provenienti da settori economici dotate di alta e riconosciuta professionalità. Essi non possono esercitare, a pena di decadenza, alcuna attività professionale o di consulenza, né possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privati, né ricoprire altri uffici pubblici. I dipendenti statali sono collocati fuori ruolo per l'intera durata del mandato. Il mandato dei componenti dell'AGCM dura sette anni e non può essere rinnovato.

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM (nota anche come antitrust), istituita dall’art. 10 della L. n. 287/1990, recante norme per la tutela della concorrenza e del mercato, ha funzioni di vigilanza contro gli abusi di posizione dominante e le intese o cartelli che possano ledere o restringere la concorrenza. Controlla altresì le operazioni di concentrazione, valuta ed eventualmente sanziona i casi di conflitto d'interesse dei componenti del Governo, come stabilito dalla L. n. 215/2004. All’Autorità sono assegnate anche competenze in materia di pubblicità ingannevole e di pubblicità comparativa, così come stabilito dal D.Lgs. n. 206/2005.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Data nomina


Data scadenza

Procedura

di nomina

Autorità garante per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

AVCP


Componente:


Piero Calandra

3/3/2007

3/3/2014

Determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica



Il 3 marzo 2014 verrà a scadenza il mandato a componente dell'Autorità garante per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture AVCP di Piero Calandra, che era stato nominato per sette anni con determinazione adottata d'intesa dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica del 3 marzo 2007, pubblicata nella G.U. n. 53 del 5 marzo 2007.

La composizione dell'Autorità è stata modificata dall'art. 23, comma 1, lett. b) del D.L. n. 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 214/2011 (cosiddetto "Salva Italia"), che ne ha ridotto la consistenza dai sette componenti compreso il presidente inizialmente previsti, a tre componenti compreso sempre il presidente.

Per effetto di tale modificazione, alla scadenza del mandato di Calandra non dovrebbe verosimilmente seguire la nomina di un nuovo componente, analogamente per quanto avvenuto a seguito delle dimissioni rassegnate il 15 settembre 2013 da Andrea Camanzi, nominato presidente dell'Autorità per la regolazione dei trasporti. L'Autorità pertanto risulta attualmente composta da Sergio Santoro, presidente, Alfredo Meocci, Giuseppe Borgia, Sergio Gallo, Luciano Berarducci ed il predetto Piero Calandra.

I componenti dell'Autorità sono scelti tra personalità operanti in settori tecnici, economici e giuridici, con riconosciuta professionalità. L’art. 47-quater del D.L. n. 248/2007, aggiunto dalla legge di conversione n. 31/2008, ne ha prolungato i mandati da cinque a sette anni non rinnovabili.

L'Autorità garante per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture AVCP vigila sui contratti pubblici, anche di interesse regionale, di lavori, servizi e forniture, al fine di garantire il rispetto dei principi di correttezza e trasparenza delle procedure e di economica ed efficiente esecuzione dei contratti, nonché il rispetto delle regole della concorrenza nelle singole procedure di gara. Inoltre l’autorità segnala al Governo e al Parlamento fenomeni particolarmente gravi di inosservanza o di applicazione distorta della normativa sui contratti pubblici; formula al Governo proposte in ordine alle modifiche occorrenti in relazione alla legislazione che disciplina i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; invia al Governo e al Parlamento una relazione annuale nella quale si evidenziano le disfunzioni riscontrate nel settore dei contratti pubblici; esprime pareri non vincolanti relativamente a questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara, eventualmente formulando ipotesi di soluzione; provvede alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e promuove la realizzazione di un collegamento informatico con le stazioni appaltanti, nonché con le regioni.


Ente

Carica

di riferimento

e titolari

Controllo parlamentare



Data nomina

Procedura

di nomina

Istituto nazionale di ricerca metrologica

INRIM


Presidente:


Massimo Inguscio



Nomine comunicate

e annunciate

alla Camera

il 27/1/2014

ai sensi dell'art. 11, comma 5, del

D.lgs. n. 213/2009

20/12/2013

D.M.

del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

su designazione del Ministro


Componente del consiglio di amministrazione:


Aldo Godone


14/1/2014

D.M.

del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

su designazione della comunità scientifica


Stazione zoologica "Anton Dohrn"



Presidente:


Roberto Danovaro



Nomina comunicata

e annunciata

alla Camera

il 14/1/2014

e al Senato

il 21/1/2014

ai sensi dell'art. 11, comma 5, del

D.lgs. n. 213/2009


4/12/2013

D.M.

del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

su designazione del Ministro

Istituto nazionale di astrofisica INAF



Componente del consiglio di amministrazione:


Sergio Molinari



Nomina comunicata

e annunciata

alla Camera l'8/1/2014

ai sensi dell'art. 11, comma 5, del

D.lgs. n. 213/2009


2/10/2013

D.M.

del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

su designazione della comunità scientifica

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con lettera del 16 gennaio 2014, annunciata alla Camera il 27 gennaio 2014 ai sensi dell'art. 11, comma 5, del D.Lgs. n. 213/2009, ha comunicato di aver provveduto, con proprio decreto in data 14 gennaio 2014, alla ricostituzione per un quadriennio del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica INRIM, costituito da Massimo Inguscio, presidente, e Aldo Godone, componente.

Si precisa che, secondo quanto specificato nelle premesse del ricordato decreto, Inguscio era stato nominato presidente dell'INRIM per quattro anni con decreto ministeriale del 20 dicembre 2013, e che Godone è stato nominato quale componente del consiglio di amministrazione individuato dalla comunità scientifica dell'Ente. Con successivo decreto ministeriale il consiglio di amministrazione dell'Istituto sarà integrato con la nomina del terzo e ultimo componente, di designazione governativa.

Con la ricostituzione degli organi ordinari, viene dunque meno la gestione commissariale dell'INRIM, che era conseguita allo scioglimento degli organi22 dell'Istituto disposto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 febbraio 2013 ed alla contestuale nomina di Rodolfo Zich a commissario straordinario23. In precedenza il consiglio di amministrazione dell'INRIM risultava composto da Alberto Campinteri, presidente, e da Paolo Vigo ed Aldo Godone24, componenti, tutti nominati con decreto ministeriale del 10 agosto 2011.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con lettera del 7 gennaio 2014, annunciata alla Camera e al Senato il 14 e il 21 gennaio 2014 ai sensi dell'art. 11, comma 5, del D.Lgs. n. 213/2009, ha comunicato di aver nominato, con proprio decreto in data 4 dicembre 2013, Roberto Danovaro presidente della Stazione zoologica "Anton Dohrn" per la durata di un quadriennio.

La nomina di Danovaro fa seguito alle dimissioni (rassegnate il 29 gennaio 2013 e accettate dal Ministro il 5 febbraio 2013) di Enrico Alleva, che era stato nominato presidente del predetto Ente con decreto ministeriale del 10 agosto 2011.

Il consiglio di amministrazione dell'Ente risulta dunque composto, oltre che dal presidente Danovaro, anche da altri due componenti: Mauro Magnani, nominato con decreto ministeriale del 10 agosto 2011 su designazione governativa, e Silvano Focardi, nominato con analogo decreto del 21 ottobre 2011 su designazione della comunità scientifica di riferimento.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con lettera del 19 dicembre 2013, annunciata alla Camera l'8 gennaio 2014 ai sensi dell'art. 11, comma 5, del D.Lgs. n. 213/2009, ha comunicato di aver nominato, con proprio decreto in data 2 ottobre 2013, Sergio Molinari componente del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di astrofisica INAF.

Come specificato nel citato decreto, Molinari è stato nominato in sostituzione di Maria Rosaria Schirru, dimissionaria25, che era stata nominata con decreto ministeriale del 10 agosto 2011 per la durata di quattro anni. Per tale ragione il mandato di Molinari decorre dalla data del provvedimento di nomina, ossia dal 2 ottobre 2013, e dura per il restante periodo del quadriennio di nomina in corso, ossia fino al 10 agosto 2015.

Si precisa altresì che Schirru ed il suo sostituto Molinari sono stati nominati componenti del consiglio di amministrazione dell'Istituto su designazione della comunità scientifica o disciplinare di riferimento. In particolare Molinari è stato designato in quanto utilmente collocatosi nella graduatoria delle procedure elettive svoltesi nel 2011.

Pertanto il consiglio di amministrazione dell'INAF risulta attualmente composto da: Giovanni Fabrizio Bignami, presidente, nominato con decreto ministeriale del 10 agosto 2011; Massimo Capaccioli, componente di designazione governativa, nominato26 con analogo decreto del 15 settembre 2011; Monica Tosi, nominata con decreto ministeriale del 10 agosto 2011, e il suddetto Sergio Molinari, componenti eletti dalla comunità scientifica o disciplinare di riferimento. A seguito inoltre delle dimissioni27 rassegnate da Stefano Cristiani, componente designato dal Ministero, dovrà essere nominato un ulteriore componente dell'organo collegiale di amministrazione dell'Istituto.

Gli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono stati riordinati dal D.Lgs. n. 213/2009. I consigli di amministrazione di tali enti sono composti: da cinque membri compreso il presidente, nel caso in cui ricevano un contributo pubblico annuale superiore al 20 per cento del fondo di funzionamento ordinario degli enti o qualora impieghino oltre cinquecento unità di personale; da tre membri compreso il presidente negli altri casi.

Nei consigli di amministrazione composti da cinque consiglieri, tre componenti e tra questi il presidente, sono individuati dal Ministro. Gli altri due componenti sono scelti direttamente dalla comunità scientifica o disciplinare di riferimento sulla base di una forma di consultazione definita negli statuti. Nei consigli di amministrazione composti invece da tre consiglieri, due componenti, incluso il presidente, sono individuati dal Ministro ed il terzo è scelto direttamente dalla comunità scientifica o disciplinare di riferimento. Ai fini della nomina dei presidenti e dei consiglieri di amministrazione di designazione governativa, il Ministro nomina un comitato di selezione che fissa con avviso pubblico le modalità e i termini per la presentazione delle candidature e propone al Ministro le rose dei candidati (cinque per la carica di presidente e tre per la carica di consigliere).

I componenti del consiglio di amministrazione, compreso il presidente, sono nominati con decreto del Ministro, durano in carica quattro anni, e possono essere confermati una sola volta.

Ai fini del controllo parlamentare, si osserva che le comunicazioni delle nomine in oggetto sono avvenute in base alla norma speciale di cui all'art. 11, comma 5, del richiamato D.Lgs. n. 213/2009. Tale norma ha stabilito anzitutto che sulle candidature dei presidenti degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca non si esprimano più in via preventiva le Commissioni parlamentari competenti, come precedentemente disposto dalla disciplina generale di cui all'art. 1 della L. n. 14/1978, prevedendo per essi la mera comunicazione alle Camere delle relative nomine. Invece la disciplina speciale del D.Lgs. n. 213/2009 non ha sostanzialmente innovato la tipologia del controllo parlamentare sulla nomina dei componenti dei consigli di amministrazione di tali enti, riproducendo la previsione della loro comunicazione al Parlamento già prevista dall'art. 9 della L. n. 14/1978.


















Sezione II

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO




























Nella presente Sezione si dà conto degli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno) segnalati dal Servizio per il controllo parlamentare ai Ministeri ai fini della loro attuazione, nonché delle note trasmesse dagli stessi Dicasteri a seguito delle segnalazioni ricevute.

In evidenza a gennaio 2014


Nella Sezione II vengono indicati gli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni, ordini del giorno) accolti dal Governo e/o approvati dall'Assemblea o dalle Commissioni parlamentari nel periodo di riferimento (normalmente con cadenza mensile) che il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare alla Presidenza del Consiglio ed ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti).

Nella medesima Sezione vengono inoltre riportate le note ricevute dal Servizio con le quali i diversi Dicasteri forniscono informazioni al Parlamento in ordine a quanto effettivamente realizzato per dare concreta attuazione agli impegni accolti dai rappresentanti dell'esecutivo con gli atti di indirizzo oggetto di segnalazione nei termini sopradetti. Con riferimento, in particolare agli ordini del giorno riferiti ai diversi atti parlamentari esaminati, ciò consente, tra l'altro, di valutare, anche sotto il profilo quantitativo, la percentuale di attuazioni governative rispetto al complesso degli atti medesimi e dunque, in qualche misura, anche il maggiore o minore grado di efficienza a questo riguardo dei singoli Ministeri. In altri termini, l'attività di segnalazione dell'impegno contenuto nell'atto di indirizzo ed il recepimento dell'eventuale nota governativa consente di avere percezione del grado di “risposta” da parte del Governo in ordine agli impegni assunti in una determinata materia, pur se il dato deve essere valutato alla luce del fatto che non necessariamente tutte le azioni governative vengono illustrate in note informative trasmesse al Parlamento, non sussistendo al riguardo alcun obbligo formale. E' tuttavia indubbio che l'attività di sollecitazione avviata ormai da anni nei confronti dei Ministeri e che ha consentito, nel tempo, di strutturare con essi una fattiva collaborazione, ha portato ad un incremento delle note di attuazione ricevute e, in generale, ad una maggiore sensibilità nei confronti dell'esigenza per l'istituzione parlamentare di disporre di quante più informazioni possibile sull'operato del Governo in ordine alle deliberazioni ed alle iniziative parlamentari non legislative. L'ottenimento di informazioni sul seguito dato dal Governo agli indirizzi definiti in ambito parlamentare, e quindi in merito al grado di adempimento o meno da parte dell'esecutivo, può così rappresentare una premessa per valutare l'opportunità per ciascun deputato di attivare o meno gli strumenti regolamentari di controllo attualmente disponibili (ad esempio interrogazioni o interpellanze), che consentano, se del caso, di esprimere una censura politica nei confronti di quella che possa ritenersi una risposta inadeguata o insufficiente rispetto ad impegni accolti in merito ad un determinato indirizzo politico di cui, in ipotesi, una parte politica che si sia fatta portavoce e che, per diverse ragioni, non sia stato esplicitato attraverso un'iniziativa legislativa.

La pubblicazione del testo integrale della nota governativa, posta a confronto con l'impegno contenuto nell'atto di indirizzo cui la stessa si riferisce, offre agli interessati, in primo luogo ai sottoscrittori dell'atto di indirizzo in questione, anche la possibilità di maturare una valutazione di quanto rappresentato dal Governo autonoma e non “filtrata” in alcuno modo.

Il Servizio per il controllo parlamentare si propone quindi di fornire un'attività documentale che offra un concreto supporto alle esigenze scaturenti dal progressivo spostamento, negli ultimi anni, del baricentro dell'attività parlamentare dalla funzione legislativa a quella “politica” di indirizzo e di controllo e il conseguente accrescimento dell'impegno degli organi parlamentari nelle attività ispettive, di indirizzo, informazione e monitoraggio, come è ampiamente dimostrato dalle statistiche parlamentari e non solo in Italia.



Le nostre segnalazioni:

Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare gli ordini del giorno, accolti dal Governo e/o approvati dall'Assemblea o dalle Commissioni, ai Ministeri individuati come competenti per la loro attuazione solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge cui essi si riferiscono.


In particolare, nel periodo 1° - 31 gennaio 2014 sono stati segnalati 257 ordini del giorno*, dei quali:


247 riferiti alla legge n. 147 del 2013, concernente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)” (A.C. 1865-A).

70 sono stati inviati al Ministero dell'economia e delle finanze, 34 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 33 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 20 al Ministero dello sviluppo economico, 18 al Ministero della salute, 14 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 11 al Ministero della giustizia, 10 al Ministero dell'interno, 10 al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, 9 al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 9 al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, 9 al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, 6 al Ministero degli affari esteri, 6 al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, 5 al Ministero della difesa, 2 al Ministro per gli affari europei, 2 al Ministro per la coesione territoriale ed 1 al Ministro per gli affari regionali e le autonomie;


7 riferiti alla legge n. 148 del 2013, concernente “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016” (A.C. 1866-A).

2 sono stati inviati alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 2 al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, 1 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 1 al Ministero dell'interno ed 1 al Ministro per gli affari regionali e le autonomie;


3 riferiti alla legge n. 153 del 2013, concernente “Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica di Albania, la Repubblica greca e la Repubblica italiana sul progetto “Trans Adriatic Pipeline”, fatto ad Atene il 13 febbraio 2013” (A.C. 1710), inviati al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.



Nel periodo considerato sono state inoltre segnalate dal Servizio per il controllo parlamentare 2 risoluzioni**:

- BENAMATI ed altri n. 8/00032, concernente il completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e del processo di smantellamento degli impianti nucleari, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministero dello sviluppo economico;

- Massimiliano BERNINI ed altri n. 8/00033, concernente iniziative urgenti per la tutela dei castagneti, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Sono state infine segnalate dal Servizio per il controllo parlamentare 11 mozioni:




















Sezione III

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE

























La sezione tratta della trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative indipendenti, ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Conclude la sezione l’indicazione delle nuove relazioni ove introdotte da disposizioni pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel periodo considerato.

L’attività di monitoraggio delle relazioni al Parlamento


Nell'ambito della propria competenza per la verifica dell'adempimento da parte del Governo degli obblighi di legge nei confronti del Parlamento, il Servizio per il controllo parlamentare effettua il monitoraggio delle relazioni che la Presidenza del Consiglio dei ministri e i diversi Dicasteri devono trasmettere periodicamente al Parlamento in conformità di quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative; nella prassi, tale verifica è stata estesa anche ad altri soggetti non governativi.

A tale fine, il Servizio cura una banca dati che viene aggiornata sia attraverso la registrazione delle relazioni di volta in volta trasmesse ed annunciate nel corso delle sedute dell’Assemblea, riscontrabili nell’Allegato A al resoconto della relativa seduta, sia mediante l’individuazione degli obblighi previsti da norme di nuova introduzione, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. L’aggiornamento si completa con l’accertamento delle relazioni per le quali l’obbligo di trasmissione sia venuto meno a seguito dell’abrogazione della norma istitutiva, ovvero sia da ritenersi - per le più diverse ragioni - superato o, comunque, non più attuale o rilevante alla luce della situazione di fatto (ad esempio, una relazione che abbia ad oggetto programmi o interventi ormai completati o esauriti senza che la norma che prevede la relazione stessa sia stata esplicitamente abrogata). Ciò nell’ottica di contribuire, da una parte ad una focalizzazione degli obblighi residui e, dall'altra ad un superamento di tutto il superfluo, per favorire il processo di semplificazione normativa.

Nella presente Sezione si dà dunque conto delle risultanze dell’attività di monitoraggio circoscritta alla sola indicazione delle relazioni trasmesse nel periodo considerato dalla pubblicazione, nonché degli eventuali obblighi di nuova introduzione.

Al fine di definire un quadro complessivo degli adempimenti vigenti quanto più corretto ed esaustivo, il Servizio per il controllo parlamentare intrattiene costanti contatti con i competenti uffici interni alle amministrazioni (governative e non) anche attraverso la predisposizione e l’invio di schede informative contenenti l’elenco delle relazioni a carico di ciascun presentatore. Per ogni relazione, vengono indicati la norma istitutiva dell’obbligo, l’argomento, la frequenza della trasmissione (con la data entro la quale si aspetta il prossimo invio), nonché le informazioni sull’ultima relazione inviata. In una distinta sezione di ogni scheda vengono, inoltre, elencate le relazioni la cui trasmissione risulti in ritardo rispetto alla scadenza prevista e di cui pertanto si sollecita la trasmissione al Parlamento.

Tali schede vengono contestualmente inviate anche alle Commissioni parlamentari competenti per materia, con l’intento di fornire uno strumento di agevole consultazione che consenta da un lato ad ogni Ministero di essere al corrente dell’esito delle verifiche effettuate dal Servizio per il controllo parlamentare e, dall’altro, di informare i parlamentari dello stato di adempimento degli obblighi.

In evidenza a gennaio 2014


Nell'ambito delle relazioni pervenute alle Camere nel mese di gennaio si segnala innanzitutto, in quanto si tratta del primo adempimento, la relazione programmatica e di aggiornamento sull'attività svolta, con dati aggiornati al 31 dicembre 2013 (Doc. CCIX, n. 1), trasmessa dal Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie, in ottemperanza del comma 3 dell'articolo 4 del decreto-legge 1° luglio 2013, n. 78, recante “Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena” convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 94. Il citato comma 3 stabilisce che il Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie28, le cui funzioni, ai sensi del comma 1 dell'articolo 4, vengono prorogate fino al 31 dicembre 2014 e sono altresì integrate fino alla medesima scadenza con ulteriori compiti, trasmetta annualmente al Parlamento una relazione sull'attività svolta e semestralmente alle Commissioni parlamentari competenti una relazione sull'attività programmatica; l'ultimo periodo del comma 3 specifica che, in sede di prima applicazione, la relazione annuale deve comunque essere trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari entro il 31 dicembre 2013. Il Doc. CCIX, n. 1 adempie ad entrambi gli obblighi.

Sempre con riferimento al periodo considerato dalla presente pubblicazione, si evidenzia l'invio, da parte del Ministro per la coesione territoriale, della relazione ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 1, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile”. La disposizione richiamata prevede che il Governo29 trasmetta al Parlamento, con cadenza annuale, un’informativa sullo stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica, anche con riferimento alle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche allo scopo stanziate. Il documento pervenuto alla Camera (Doc. XXXI, n. 1) fornisce dati aggiornati al 31 dicembre 2013 e sana in tal modo un ritardo nella trasmissione alle Camere, considerato che la precedente relazione (aggiornata al 31 dicembre 2011, Doc. CCXLV, n. 130), che costituiva il primo adempimento, era stata inviata nel mese di marzo 2012.

Ancora in quanto colmano un ritardo nell'adempimento dell'obbligo a riferire al Parlamento, si segnalano le relazioni, trasmesse dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo in ordine agli immobili adibiti a teatro ammessi ai contributi di cui alla legge 15 dicembre 19998, n. 44431, agli obiettivi perseguiti e ai risultati raggiunti, riferite, rispettivamente, agli anni 2011 e 2012, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della stessa legge n. 444. Si ricorda che il comma 4 stabilisce che il Ministro predisponga la relazione, ai fini della presentazione alle competenti Commissioni parlamentari, entro il 31 dicembre di ciascun anno, mentre la precedente, avente ad oggetto gli obiettivi perseguiti e ai risultati raggiunti nell'anno 2010, era stata trasmessa nel mese di dicembre 2011.

Per quanto attiene all'introduzione di nuovi obblighi, si segnala quanto disposto dall'articolo 4, comma 6-bis, del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante “Disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia”, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 2014, n. 532. La disposizione citata, introdotta dal Senato in sede di conversione, prevede che la Banca d'Italia riferisca alle Camere, con cadenza annuale, in merito alle operazioni di partecipazione al proprio capitale in base a quanto stabilito dal medesimo articolo 4. Tale articolo autorizza l'aumento del capitale da parte dell'Istituto mediante utilizzo delle riserve statutarie all'importo di 7,5 miliardi di euro, stabilisce che ai partecipanti possono essere distribuiti esclusivamente dividendi annuali, a valere sugli utili netti, per un importo non superiore al 6 per cento del capitale ed individua i soggetti cui possono appartenere le quote di partecipazione al capitale33. In particolare, il comma 5 stabilisce che ciascun partecipante non può possedere, direttamente o indirettamente, una quota del capitale superiore al 3 per cento.

Sempre in merito ai nuovi adempimenti, si evidenzia la previsione di cui al comma 2 dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 201334, recante “Istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del Comitato promotore per le celebrazioni del Centenario dell'INDA”. Al predetto Comitato35 è demandato il compito di promuovere, valorizzare e diffondere in Italia e all'estero l'attività posta in essere nei cento anni dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) di Siracusa, attraverso un adeguato programma di celebrazioni e di manifestazioni culturali. In conformità di quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 3, al termine delle celebrazioni, il Comitato, che rimane in carica fino al 30 marzo 2015, predispone, d'intesa con l'Alto consiglio scientifico di cui si avvale per l'espletamento dei propri compiti, una relazione conclusiva sulle iniziative realizzate, da presentare al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale la trasmette alle Camere. Per completezza si ricorda che il comma 3 dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 agosto 2012, che ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per il coordinamento amministrativo, il Comitato per gli anniversari di interesse nazionale, con compiti di coordinamento e promozione, degli interventi connessi alle celebrazioni per gli anniversari di interesse nazionale, ha già previsto che il Comitato, tramite il suo Presidente, riferisca ogni quattro mesi sulle attività svolte al Consiglio dei Ministri, che ne informa il Parlamento.



Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo
1° – 31 gennaio 2014


Relazioni governative


Presidenza del Consiglio dei ministri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.Lgs. 66/2010,

art. 10, co. 2

Stato della disciplina militare e dell'organizzazione delle Forze armate

(Trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di Governo)

(Dati relativi al 2012,

Doc. XXXVI, n. 1)

IV Difesa

30/1/2014






Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 78/2013,

art. 4, co. 3*

Relazione programmatica e di aggiornamento sull'attività svolta

(Dati aggiornati al 31 dicembre 2013,

Doc. CCIX, n. 1)

(PRIMA RELAZIONE)

II Giustizia

8/1/2014

*Il comma 3 dell'articolo 4 prevede che il Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie trasmetta al Parlamento annualmente una relazione sull'attività svolta e semestralmente sull'attività programmatica. Il comma 3, ultimo periodo, ha altresì previsto che, in sede di prima applicazione, la relazione annuale dovesse comunque essere trasmessa entro il 31 dicembre 2013; il Doc. CCIX, n. 1 adempie ad entrambi gli obblighi.





Ministero degli affari esteri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 231/2003,

art. 14, co. 1

Partecipazione italiana alle operazioni internazionali in corso

(Predisposta congiuntamente al Ministero della difesa)

(Dati relativi al primo semestre 2013,

Doc. LXX, n. 2)

III Affari esteri

IV Difesa

13/1/2014

L. 401/1990,

art. 3, co. 1,

lett. g)

Attività svolta per la riforma degli Istituti italiani di cultura e interventi per la promozione della cultura e della lingua italiane all'estero*

(Dati relativi al 2012,

Doc. LXXX, n. 1)

III Affari esteri

VII Cultura

20/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione sia corredata dal rapporto predisposto dalla Commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all'estero di cui all'articolo 4 della legge 22 dicembre 1990, n. 401, ai sensi della lettera e) del comma 2 dello stesso articolo 4. In proposito, nella lettera di trasmissione del Doc. LXXX, n. 1 si segnala che il rapporto non è stato redatto in quanto, in conformità alle disposizioni del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini", la Commissione è stata soppressa e che, ad ogni buon fine, si è provveduto a inserire nella relazione una breve sintesi delle attività e i verbali delle tre riunioni di tale Commissione che hanno avuto luogo fino alla data della soppressione.

L. 368/1989,

art. 2, co. 1,

lett. d)

Valutazioni del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE)

(Dati relativi al 2012 con proiezione per il triennio 2013-2015,

Doc. CXLIX, n. 1)

III Affari esteri

30/1/2014








Ministro per gli affari europei

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 234/2012,

art. 13, co. 1*

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea

(Dati relativi all'anno 2014,

Doc. LXXXVII-bis, n. 2)

Tutte le Commissioni permanenti

Comitato per la legislazione

13/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione venga trasmessa dal Governo entro il 31 dicembre di ogni anno. Un obbligo di analogo contenuto era già previsto dall'articolo 15, comma 1, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, abrogata dalla lettera b) del comma 1 dell’articolo 61 della legge n. 234 del 2012.

L. 234/2012,

art. 14, co. 1*

Elenco delle procedure giurisdizionali e di precontenzioso con l'Unione europea

(Dati riferiti al quarto trimestre 2013,

Doc. LXXIII-bis, n. 4)

Tutte le Commissioni permanenti

Commissione parlamentare per le questioni regionali

15/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione sia trasmessa ogni tre mesi alle Camere dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro per gli affari europei, sulla base delle informazioni ricevute dalle amministrazioni competenti.

Una relazione di analogo contenuto era già prevista dall'articolo 15-bis, comma 1, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, abrogata dalla lettera b) del comma 1 dell’articolo 61 della legge n. 234 del 2012.



Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 234/2012,

art. 15, co. 2*

Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2013/2170, del 20 novembre 2013, avviata per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione ai lavori per la disostruzione dell'alveo del fiume Piave-Direttiva 85/337/CEE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;


Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2013/0402, del 28 novembre 2013, avviata per mancato recepimento della direttiva 2013/2/UE recante modifica dell'allegato I della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio

VIII Ambiente

XIV Politiche dell'Unione europea

8/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che entro venti giorni dalla comunicazione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per gli affari europei, delle decisioni assunte dalla Commissione europea concernenti l'avvio di una procedura d'infrazione di cui agli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Ministro con competenza prevalente sia tenuto a trasmettere alle Camere una relazione che illustri le ragioni che hanno determinato l'inadempimento o la violazione contestati con la procedura d'infrazione di cui trattasi, indicando altresì le attività svolte e le azioni che si intende assumere ai fini della positiva soluzione della procedura stessa.

D.L. 207/2012,

art. 1, co. 5

Ottemperanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale

(Dati relativi allo stabilimento ILVA di Taranto, aggiornati al 10 gennaio 2014,

Doc. CCIV, n. 2)

VIII Ambiente

X Attività produttive

22/1/2014



Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 352/1997,

art. 10, co. 8

Attività svolta dalla Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo - ARCUS Spa

(Dati relativi al 2012,

Doc. CCX, n. 1)

VII Cultura

15/1/2014

*Ai sensi del comma 24 dell'articolo 1 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, l'ARCUS Spa avrebbe dovuto essere posta in liquidazione dal 1° gennaio 2014; il comma 24 è stato tuttavia abrogato dall’articolo 39, comma 1-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.

L. 444/1998,

art. 1, co. 4


Immobili adibiti a teatro ammessi ai contributi di cui alla legge n. 444 del 1998, obiettivi perseguiti e risultati raggiunti

(Dati relativi agli anni 2011 e 2012)

VII Cultura

27/1/2014




Ministero della difesa

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.Lgs. 66/2010,

art. 12, co. 2*

Stato di avanzamento dei provvedimenti di ristrutturazione delle Forze armate

(Dati relativi all'anno 2013,

Doc. XXXVI-bis, n. 1)

IV Difesa

31/1/2014

*L'articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante “Codice dell'ordinamento militare” ha confermato l'adempimento già previsto dall'articolo 3, comma 3, della L. 464/1997, che è stata contestualmente abrogata dall'articolo 2268, comma 1, n. 939, del medesimo Codice.

Con decreto del Presidente della Repubblica 6 agosto 2013, n. 115, è stato emanato il regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione: l'articolo 4, comma 1, di detto regolamento ha disposto che nell’ambito della relazione di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, a decorrere dall’anno 2014 e fino al completamento del processo di riordino, il Ministro della difesa informi il Parlamento sui risparmi di spesa derivanti dalle disposizioni di cui al medesimo regolamento e circa il processo di reimpiego del personale.



Ministro per la coesione territoriale

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 39/2009,

art. 2-bis, co. 1*

Stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica nella regione Abruzzo

(Dati aggiornati al 31 dicembre 2013,

Doc. XXXI, n. 1)

VIII Ambiente

14/1/2014

*La disposizione istitutiva dell’obbligo prevede che la trasmissione della relazione avvenga da parte del Governo senza specificare il Ministero competente. Le iniziative finalizzate allo sviluppo della città de L'Aquila e all'accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 sono state delegate al Ministro per la coesione territoriale con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 maggio 2013, articolo 1, comma 2, lett. c).









Ministero dell'economia e delle finanze

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 234/2012,

art. 15, co. 2*

Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2013/0403, del 28 novembre 2013, avviata ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea per mancato recepimento della direttiva 2013/13/UE che adegua determinate direttive in materia di fiscalità a motivo dell'adesione della Repubblica di Croazia

VI Finanze

XIV Politiche dell'Unione europea

8/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che entro venti giorni dalla comunicazione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per gli affari europei, delle decisioni assunte dalla Commissione europea concernenti l'avvio di una procedura d'infrazione di cui agli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Ministro con competenza prevalente sia tenuto a trasmettere alle Camere una relazione che illustri le ragioni che hanno determinato l'inadempimento o la violazione contestati con la procedura d'infrazione di cui trattasi, indicando altresì le attività svolte e le azioni che si intende assumere ai fini della positiva soluzione della procedura stessa.



L. 234/2012,

art. 14, co. 2*

Impatto finanziario derivante dagli atti e dalle procedure giurisdizionali e di precontenzioso con l'Unione europea

(Dati riferiti al primo semestre 2013,

Doc. LXXII, n. 3)

Tutte le Commissioni permanenti

15/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione sia trasmessa ogni sei mesi alle Camere dal Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per gli affari europei.

Una relazione di analogo contenuto, da trasmettersi però ogni tre mesi, era già prevista dall'articolo 15-bis, comma 2, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, abrogata dalla lettera b) del comma 1 dell’articolo 61 della legge n. 234 del 2012. L'ultima relazione trasmessa ai sensi dell'art. 15-bis, co. 2, della legge n. 11 del 2005, contenente i dati riferiti al IV trimestre 2012 (Doc. LXXIII, n. 2), è stata annunciata nella seduta dell'Assemblea del 6 dicembre 2013.

L. 196/2009,

art. 14, co. 4

Conto consolidato di cassa delle amministrazioni pubbliche

(Dati aggiornati al 30 settembre 2013,

comprensivi del raffronto con i risultati del precedente biennio,

Doc. XXV, n. 3)

V Bilancio

15/1/2014







Ministero della giustizia

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 149/2001,

art. 39, co. 1

Stato di attuazione della legge 28 marzo 2001, n. 149, concernente modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori, nonché al titolo VIII del libro primo del Codice Civile

(Trasmessa dal Ministro della giustizia e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali*)

(Dati aggiornati al 31 dicembre 2010, con dati aggiuntivi riferiti agli anni 2011 e 2012, Doc. CV, n. 1)

II Giustizia

8/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la relazione sia presentata “dal Ministro della giustizia e il Ministro per la solidarietà sociale, di concerto con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nell'ambito delle rispettive competenze”.

L. 234/2012,

art. 15, co. 2*

Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2013/0398, del 28 novembre 2013, avviata ai sensi dell'articolo 258 del Trattato per mancato recepimento della direttiva 2010/64/UE sul diritto all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali;


Relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2013/0405, del 28 novembre 2013, avviata ai sensi dell'articolo 258 del Trattato per mancato recepimento della direttiva 2013/25/UE che adegua determinate direttive in materia di diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi a motivo dell'adesione della Repubblica di Croazia

II Giustizia

V Bilancio








II Giustizia

X Attività produttive

8/1/2014

*La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che entro venti giorni dalla comunicazione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per gli affari europei, delle decisioni assunte dalla Commissione europea concernenti l'avvio di una procedura d'infrazione di cui agli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Ministro con competenza prevalente sia tenuto a trasmettere alle Camere una relazione che illustri le ragioni che hanno determinato l'inadempimento o la violazione contestati con la procedura d'infrazione di cui trattasi, indicando altresì le attività svolte e le azioni che si intende assumere ai fini della positiva soluzione della procedura stessa.




Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 270/1997,

art. 2, co. 14

Stato di attuazione degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e a pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio

(Dati aggiornati al III trimestre del 2013, Doc. CIX, n. 4)

VIII Ambiente

21/1/2014













Ministero dell'interno

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 121/1981,

art. 113, co. unico;

D.Lgs. 286/1998,

art. 3, co. 1;

D.Lgs 159/2011,

art. 109, co. 1,

secondo periodo


L. 128/2001,

art. 17, co. 5*

Attività delle Forze di polizia e stato dell'ordine e della sicurezza pubblica nel territorio nazionale

(Dati relativi al 2012,

Doc. XXXVIII, n. 1)

I Affari costituzionali

II Giustizia

8/1/2014

*L'articolo 17, comma 5, della legge 26 marzo 2001, n. 128, dispone che la relazione di cui all'articolo 113 della legge n. 121 del 1981 comprenda anche tutti i dati, suddivisi su base provinciale, relativi alle iniziative di cui allo stesso articolo 17, concernente la realizzazione, a livello provinciale e nei maggiori centri urbani, di piani coordinati di controllo del territorio.





Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 104/1992,

art. 41-bis, co. 1

Conclusioni della quarta Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità, svoltasi a Bologna nei giorni 12 e 13 luglio 2013

(Doc. LXXIX-bis, n. 1)

XII Affari sociali

24/1/2014

L. 144/1999,

art. 66, co. 3

Formazione continua in Italia

(Dati relativi agli anni 2012 e 2013, Doc. XLII, n. 1)

XI Lavoro

29/1/2014












Relazioni non governative



Fonte istitutiva

Soggetto

competente

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 112/2008,

art. 81, co. 18

Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico*

Attività di vigilanza svolta dall'Autorità ai fini del rispetto del divieto di traslazione sui prezzi al consumo dell'onere della maggiorazione dell'imposta sui redditi delle società

(Dati relativi al 2013,

Doc. XXVII, n. 9)

X Attività produttive

15/1/2014

*L’articolo 21, comma 19, del decreto-legge 6 giugno 2011, n. 201, convertito con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha disposto che all’Autorità per l’energia elettrica e il gas siano trasferite le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, in precedenza esercitate dall’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua. L'articolo 13, comma 13, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, non ancora convertito, ha disposto che l'Agenzia per l'energia elettrica ed il gas assuma la denominazione di “Agenzia per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.

L. 212/2000,

art. 13,

co. 13-bis

Garante del contribuente della regione Veneto

Stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale

(Dati relativi al 2013)

VI Finanze

23/1/2014

L. 212/2000,

art. 13,

co. 13-bis

Garante del contribuente della regione Sicilia

Stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale

(Dati relativi al 2013)

VI Finanze

30/1/2014

L. 212/2000,

art. 13,

co. 13-bis

Garante del contribuente della provincia autonoma di Trento

Stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale

(Dati relativi al 2013)

VI Finanze

30/1/2014






Nuove relazioni previste da fonti normative (*)


Relazioni governative



Fonte

Presentatore

Oggetto

DPCM 21/12/2013

art. 3, co. 2*

Presidente del Consiglio dei ministri


Iniziative realizzate dal Comitato promotore per le celebrazioni del Centenario

dell’Istituto nazionale per il dramma antico (INDA)

*Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2013 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 20 del 25 gennaio 2014.

La disposizioni istitutiva dell'obbligo prevede che il Comitato promotore per le celebrazioni del centenario dell’INDA, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi del comma 1 dell'articolo 1 del DPCM 21 dicembre 2013, rimanga in carica fino al 30 marzo 2015 e predisponga, al termine delle celebrazioni, una relazione conclusiva sulle iniziative realizzate da presentare al Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale la trasmette alle Camere.







Relazioni non governative


Fonte

Soggetto competente

Oggetto

D.L. 133/2013,

art. 4, co. 6-bis*

Banca d'Italia

Operazioni di partecipazione al capitale della Banca d'Italia

*Il decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, è stato pubblicato, nel testo coordinato con la relativa legge di conversione 29 gennaio 2014, n. 5, nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2014, S.O.

La disposizione istitutiva dell'obbligo prevede che la Banca d'Italia riferisca alle Camere, con cadenza annuale, in merito alle operazioni di partecipazione al proprio capitale in base a quanto stabilito dal medesimo articolo 4.







(*) Si tratta di relazioni previste da nuove norme pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino.


1Ai sensi dell'art. 1, comma 3, della citata L. n. 249/1997, sono organi dell'Autorità il presidente, la commissione per le infrastrutture e le reti, la commissione per i servizi ed i prodotti, ed il consiglio. Ciascuna commissione è organo collegiale costituito dal presidente dell'Autorità e da due commissari. Il consiglio è costituito dal presidente e da tutti i commissari. I commissari sono eletti per metà dalla Camera e per metà dal Senato. Per effetto dell'art. 23, comma 1, lettera a), del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011, i componenti del consiglio dell'Autorità sono stati ridotti da otto a quattro, escluso il presidente, comportando altresì la riduzione da quattro a due, sempre escluso il presidente, dei componenti della commissione per le infrastrutture e le reti e della commissione per i servizi e i prodotti.

2I commissari sono stati eletti il 6 giugno 2012 rispettivamente Antonio Martuscello dalla Camera, Antonio Preto e Francesco Posteraro dal Senato. Il presidente Angelo Marcello Cardani è stato nominato con D.P.R. su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico previo parere favorevole espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti dalla IX Commissione (Trasporti) della Camera il 27 giugno 2012 e dall'8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato il 4 luglio 2012, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della L. n. 249/1997 e dell'art. 2, comma 7, della L. n. 481/1995.

3Il presidente ed i commissari durano in carica sette anni e, anche alla luce del divieto generale di conferma alla cessazione della carica previsto dall'art. 23, comma 3, del citato D.L. n. 201/2011, non possono essere riconfermati. Possono tuttavia essere confermati i commissari che siano stati eletti per un periodo inferiore a tre anni, in sostituzione di altri commissari che non abbiano portato a termine il mandato.

4Vedasi in tal senso Consiglio di Stato, Sez. I, Adunanza del 19 aprile 2012.

5Il ricorso contro il citato decreto di nomina, inizialmente respinto dal TAR Sardegna - Cagliari, Sez. I, con sentenza n. 520/2012, era stato proposto da Massimo Deiana, il cui nominativo era stato incluso, insieme a quello di Massidda, nella lista dei candidati sottoposta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

6Ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. n. 73/2013, recante il riordino degli enti vigilati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la consistenza del consiglio direttivo degli Enti parco è stata ridotta da 12 a 8 componenti oltre il presidente, e quella della giunta esecutiva da 5 a 3 membri compreso il presidente.

7In base all'art. 1 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 2 aprile 2012, quattro dei suddetti componenti integrativi devono riferirsi alle rappresentanze del CIV del soppresso INPDAP; gli altri due devono riferirsi invece alle rappresentanze del CIV del soppresso ENPALS.

8Almeno trenta giorni prima della naturale scadenza, ovvero entro dieci giorni dall'anticipata cessazione del presidente, il CIV informa il Ministro del lavoro e delle politiche sociali affinché si proceda alla nomina del nuovo titolare. Il Ministro, contestualmente alla richiesta del parere parlamentare di cui alla legge n. 14/1978, provvede ad acquisire sulla proposta di nomina del presidente anche l'intesa con il CIV, che deve intervenire entro trenta giorni. In caso di mancato raggiungimento dell'intesa entro tale termine, il Consiglio dei ministri può comunque procedere alla nomina con provvedimento motivato.

9Tale norma prevede infatti che "... tutti gli enti pubblici, anche economici, e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, provvedono all'adeguamento dei rispettivi statuti al fine di assicurare che, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, gli organi di amministrazione e quelli di controllo, ove non già costituiti in forma monocratica, nonché il collegio dei revisori, siano costituiti da un numero non superiore, rispettivamente, a cinque e a tre componenti".

10L'attuale denominazione dell'Ente parco è stata modificata con D.M. del 21 dicembre 2011 (nella G.U. del 3 gennaio 2012). La denominazione precedente era "Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano".

11La composizione corrente del consiglio di amministrazione consegue alle modifiche dell'art. 4 dello Statuto dell'ISMEA, approvate con D.M. del 3 dicembre 2009, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 4-sexiesdecies del D.L. n. 171/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 205/2008, che ha provveduto al riordino degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole,alimentari e forestali. In proposito si precisa che, a seguito delle dimissioni rassegnate nel 2011 da Paolo Giopp e, nel corso del 2013, da Ernesto Carbone e Gian Luca Galletti, il consiglio di amministrazione dell'ISMEA risulta attualmente composto, oltre che dal presidente Semerari, da Carmine Canonico, Adolfo Orsini, Domenico Di Giorgio e Salvatore Grillo.

12La procedura per il secondo rinnovo dell’incarico di Semerari era stata avviata dal Consiglio dei ministri del 28 ottobre 2009 nelle more del riordino degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ed era stata consentita dal comma 1-bis dell’art. 3 del D.L. n. 207/2008, convertito dalla L. n. 14/2009, che ha esteso anche agli enti predetti il dettato dell’art. 6, secondo comma della L. n. 14/1978, secondo il quale sono rinnovabili fino a due volte gli incarichi degli organi di governo degli enti pubblici.

13Piro era stato nominato per la prima volta presidente dell'Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci con decreto ministeriale del 12 maggio 2005, notificato all'interessato il 18 maggio 2005.

14In precedenza, con decreto ministeriale del 9 agosto 2013 il mandato commissariale di Aiello era stato prorogato per un periodo massimo di sei mesi. Tale decreto era stato però sostituito dal decreto ministeriale del 14 agosto 2013 che, alla luce dell'emergenza determinatasi per l'incremento dell'afflusso di migranti verso le coste italiane, riduceva a un mese il periodo di commissariamento dell'Ente.

15La prima nomina presidenziale di Bevilacqua era avvenuta con decreto ministeriale del 29 settembre 2004, notificato il 7 ottobre 2004, cui fece seguito la nomina del medesimo a commissario straordinario dell'Ente, avvenuta con decreto ministeriale dell'11 dicembre 2008 e protrattasi fino alla seconda nomina a presidente.

16Si precisa che, ai sensi dell'art. 1 della L. n. 14/1978, il parere parlamentare deve essere richiesto anche sulla proposta di nomina dei vicepresidenti degli enti pubblici.

17L'organo è stato rinnovato, nella composizione ridotta riferita nel testo, con decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 2 luglio 2013.

18Come specificato dapprima nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri del 21 giugno 2013, e come precisato poi dai rappresentanti del Governo nelle sedute dell'Assemblea della Camera del 3 e del 5 luglio 2013, la nomina di Golini ha carattere temporaneo e risponde all'esigenza di garantire, per un periodo contingente e transitorio, la continuità e la funzionalità dell'Istituto. L'individuazione di un soggetto facente funzioni è stata determinata anche dalla necessità di colmare il vuoto regolamentare determinato dalla mancata previsione della figura di un vicepresidente dell'Ente o di colui che svolga le funzioni del presidente in caso di sua assenza definitiva. Infatti la normativa di settore prevede solo l'ipotesi di sostituzione temporanea del presidente dell'ISTAT in caso di sua assenza o impedimento contingente, previa delega del medesimo ad un membro del consiglio ovvero ad un dirigente per specifiche funzioni. Viceversa l'assunzione da parte del presidente dell'Istituto dell'incarico di Ministro non può essere configurata alla stregua di un'assenza o di un impedimento contingente.

19In particolare l'art. 10, comma 1, del D.L. n. 76/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 99/2013, dispone che sino alla nomina degli altri componenti della COVIP, il componente in carica continua ad assicurare lo svolgimento delle funzioni demandate alla Commissione da norme di legge e di regolamento.

20In un primo momento il Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Fiorella Kostoris a presidente della COVIP, con lettera del 24 dicembre 2012, annunciata al Senato il 16 gennaio 2013 ed alla Camera il 22 gennaio 2013. Tale proposta, presentata alle Camere successivamente al loro scioglimento disposto con il D.P.R. 22 dicembre 2012, n. 225, era stata assegnata alla 11ª Commissione del Senato, che non l'aveva esaminata entro il termine previsto per l'espressione del parere. La proposta era stata altresì assegnata alla XI Commissione della Camera, che l'aveva esaminata nella seduta del 22 gennaio 2013 senza esprimere alcun parere e lasciando parimenti scadere infruttuosamente il termine regolamentare previsto.

Successivamente il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha rinnovato la predetta richiesta di parere parlamentare con lettera del 29 marzo 2013, annunciata alla Camera l'8 maggio 2013 e al Senato il 14 maggio 2013. Anche in questo caso le competenti Commissioni parlamentari non hanno espresso alcun parere.

21Per mera completezza si ricorda che il testo originario dell'art. 13 del D.L. n. 95/2012, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, istitutiva l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio previdenziale IVARP, cui sarebbero state attribuite le funzioni già affidate all'ISVAP ed alla COVIP, ad eccezione di quelle da ultimo attribuite alla Commissione dall'art. 14 del D.L. n. 98/2011, che sarebbero state invece assegnate al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La COVIP avrebbe dovuto soggiacere alla decadenza dei propri organi in carica e ad un commissariamento propedeutico alla sua successiva soppressione. Tali previsioni concernenti la COVIP sono state però soppresse dalla legge n. 135/2012 di conversione del predetto D.L. n. 95/2012.

22Ad eccezione del collegio dei revisori dei conti.

23Si ricorda che la 7ª Commissione (Istruzione pubblica) del Senato, nella seduta del 23 gennaio 2013, aveva espresso parere favorevole condizionato sul relativo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che era stato annunciato al Senato ed alla Camera rispettivamente il 16 ed il 22 gennaio 2013.

Ai sensi infatti dell'art 1, comma 5, della L. n. 165/2007 il Governo può procedere, con decreto sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari competenti, al commissariamento degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in caso, tra l'altro, di comprovata difficoltà di funzionamento degli stessi. Detta ipotesi era stata ravvisata nella fattispecie dal Governo, alla luce delle dimissioni (rassegnate il 12 dicembre 2012 e accettate dal Ministro il 19 dicembre 2012) di Paolo Vigo e di Aldo Godone dalla carica di componente del consiglio di amministrazione dell'INRIM. Detto organo, infatti, risultava composto dai due membri dimissionari e dal presidente uscente dell'ente, Alberto Carpinteri.

24Godone designato dalla comunità scientifica e disciplinare di riferimento.

25Dimissioni rassegnate il 20 giugno 2013 ed accettate il 3 luglio 2013.

26In sostituzione di Nazzareno Mandolesi, che era stato inizialmente nominato con decreto ministeriale del 10 agosto 2011, e che aveva rinunciato alla nomina il 13 settembre 2011.

27Contestuali alle dimissioni di Maria Rosaria Schirru.

*Si fa presente che il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato, ai fini dell'attuazione, a più di un Ministero.

**Le risoluzioni e le mozioni vengono segnalate ai fini dell'attuazione subito dopo la loro approvazione da parte dell'Assemblea o delle Commissioni.

28Il prefetto Angelo Sinesio è stato nominato Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie, ai sensi dell'articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 2012.

29Le iniziative finalizzate allo sviluppo della città de L'Aquila e all'accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 sono state delegate al Ministro per la coesione territoriale con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 maggio 2013, articolo 1, comma 2, lett. c).

30La prima relazione ai sensi dell'articolo 2-bis del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, predisposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della protezione civile, concernente l'emergenza sismica del 6 aprile 2009 nella regione Abruzzo e lo stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica, anche con riferimento alle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche allo scopo stanziate, aggiornata al 31 dicembre 2011 (Doc. CCXLV, n. 1) è stata trasmessa dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 15 marzo 2012. Si ricorda che ai sensi dell'articolo 67-bis, comma 1, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, lo stato di emergenza dichiarato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 aprile 2009, già prorogato con i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 dicembre 2010 e 4 dicembre 2011, è cessato il 31 agosto 2012.

31La legge 15 dicembre 19998, n. 444, reca “Nuove disposizioni per favorire la riapertura di immobili adibiti a teatro e per attività culturali”.

32Il testo del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, coordinato con la relativa legge di conversione, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2014, S.O.

33Si tratta di banche, imprese assicurative e fondi pensione, che devono avere sede legale ed amministrazione centrale in Italia; in caso di perdita di detto requisito dovrà procedersi all’alienazione delle quote.

34Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2013 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 20 del 25 gennaio 2014.

35Il Comitato, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e, per sua delega, dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, è composto dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca; dal Ministro degli affari esteri; dal Ministro dell'economia e delle finanze; dal Ministro degli affari regionali; dal Presidente della Regione Siciliana; dal sindaco di Siracusa. Al Comitato possono successivamente aderire, previo accordo dei soggetti richiamati, altri enti pubblici o soggetti privati che vogliano promuovere l'attività dell'INDA, purché gli stessi siano rappresentativi di luoghi o di esperienze qualificate ai fini della promozione e della divulgazione del dramma antico.