Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento bilancio
Titolo: Il riparto delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex FAS) - Ciclo di rogrammazione 2007-2013
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 215
Data: 16/02/2016
Descrittori:
FONDI DI BILANCIO   PIANI DI SVILUPPO
PROGRAMMAZIONE ECONOMICA   RIPARTIZIONE DI SOMME

 

Camera dei deputati

XVII LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

Il riparto delle risorse del Fondo
per lo sviluppo e la coesione
(ex FAS)

Ciclo di programmazione 2007-2013

 

 

 

 

 

 

n. 215

 

 

 

16 febbraio 2016

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Bilancio

( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it    CD_bilancio

 

 

 

 

 

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File: BI0308.docx


I N D I C E

Premessa........................................................................................................... 1

1. Dal Fondo per le aree sottoutilizzate al Fondo per lo sviluppo e la coesione    3

2. Le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate........................................ 6

§  2.1 La riprogrammazione delle risorse........................................................... 6

§  2.2 La ripartizione delle risorse del FAS......................................................... 9

-     2.2.1 Le assegnazioni alle Amministrazioni centrali.................................. 9

a)  Il Fondo infrastrutture...................................................................... 10

b)  Il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale 24

c)  Il Fondo sociale per l’occupazione e formazione (quota finanziata a valere sulle risorse FAS).................................................................................................... 33

-     2.2.2 Le assegnazioni alle Amministrazioni regionali.............................. 35

§  2.3 Il Piano nazionale per il Sud e la riprogrammazione delle risorse.......... 39

§  2.4 La ridefinizione delle risorse FSC per il periodo 2012-2015: la delibera n. 6 del 2012   46

 

 


Premessa

Gli interventi per le politiche di coesione sono attuati utilizzando le risorse dei fondi strutturali comunitari e la relativa quota di cofinanziamento nazionale, nonché le risorse aggiuntive previste dal Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), che, a decorrere dal 2011, ha assunto la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).

Tale principio è stato attuato per la programmazione delle risorse relative al settennio 2007-2013 dal Quadro strategico nazionale 2007-2013. Il Quadro espone, in un progetto unitario, la programmazione dei fondi strutturali e delle risorse aggiuntive nazionali per le aree del Mezzogiorno e del Centro Nord, in un sistema di unificazione della politica regionale comunitaria e nazionale.

A tal fine l’articolo 1, comma 863, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006) ha disposto il rifinanziamento di circa 64,4 miliardi di euro del Fondo per le aree sottoutilizzate per gli anni 2007-2015, per la realizzazione degli interventi di politica regionale nazionale relativi al periodo di programmazione 2007-2013.

Questa considerevole quantità di risorse, ai sensi dell’articolo 61, comma 3, della legge n. 289 del 2002 (legge finanziaria 2003), è ripartita con apposite delibere del CIPE.

 

Al fine di realizzare un quadro complessivo che dia conto dell’ammontare, della gestione e dell’utilizzo delle risorse, il presente dossier:

§  illustra l’evoluzione normativa della politica di coesione (sezione 1);

§  ripercorre le attività programmatorie del CIPE relative al ciclo di programmazione del FAS 2007-2013, analizzando come tali risorse del FAS siano state ripartite tra le amministrazioni regionali e le amministrazioni centrali, e, all’interno di queste ultime, come siano state suddivise tra i tre fondi settoriali del FAS costituiti ai sensi dell’articolo 18 del D.L. n. 185 del 2008 (Fondo infrastrutture, Fondo strategico e Fondo sociale per l’occupazione e la formazione), dando altresì conto dell’attività di programmazione svolta dal CIPE, cioè della assegnazione in via programmatica delle risorse del FAS (sezione 2).

 

Va rammentato, infine, che in base alle dotazioni di bilancio, nel corso di ciascun esercizio – e al netto di eventuali ulteriori riduzioni relativamente all’esercizio stesso – con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze si è provveduto, ai sensi delle precedenti delibere CIPE di assegnazione delle risorse, a trasferire le somme dal capitolo di bilancio del FAS ai capitoli di spesa delle amministrazioni destinatarie degli interventi.


1. Dal Fondo per le aree sottoutilizzate al
Fondo per lo sviluppo e la coesione

A decorrere dal 2003, le risorse destinate agli interventi nelle aree sottoutilizzate del Paese sono concentrate in un Fondo di carattere generale (Fondo per le aree sottoutilizzate - FAS), ai sensi della legge n. 289/2002, attualmente iscritto nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, cui sono state trasferite, in base al D.L. n. 181/2006, le funzioni in materia di politiche di sviluppo e di coesione prima di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze.

Nel Fondo sono iscritte tutte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici (cap. 8425/Sviluppo economico).

 

Per quanto concerne il riparto delle risorse, l’articolo 61, comma 3, della legge n. 289/2002 attribuisce al CIPE il compito di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate tra gli interventi in esso compresi.

 

Nel corso del 2008 sono intervenute alcune disposizioni che hanno inciso in maniera significativa sulla programmazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate.

In particolare, con la manovra triennale di finanza pubblica, approvata con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (legge n. 133/2008), è stata impostata una strategia di razionalizzazione delle risorse del FAS, volta, da un lato, alla ricognizione delle risorse disponibili sul Fondo per le aree sottoutilizzate e, dall’altro, alla concentrazione delle risorse stesse a favore di settori e di interventi considerati di rilevanza strategica nazionale.

A tal fine:

§  l’articolo 6-quater del D.L. n. 112/2008 ha disposto il recupero delle risorse relative al periodo di programmazione 2000-2006 assegnate dal CIPE in favore di amministrazioni centrali e regionali che alla data del 31 maggio 2008 non risultavano ancora impegnate, disponendo la revoca di tali assegnazioni ed imponendo ai soggetti assegnatari il versamento delle somme revocate all’entrata nel bilancio dello Stato, ai fini della loro riassegnazione al FAS;

§  l’articolo 6-sexies ha previsto la ricognizione, ad opera della Presidenza del Consiglio, e la riprogrammazione da parte del CIPE delle risorse rimborsate dal bilancio comunitario per progetti originariamente finanziati con fonti diverse dai Fondi strutturali europei e successivamente inseriti nei programmi cofinanziati dai predetti Fondi;

§  l’articolo 6-quinquies ha disposto la concentrazione di tutte le risorse del FAS assegnate dal CIPE per il periodo 2007-2013 per la realizzazione di programmi di interesse strategico nazionale e progetti speciali, in un nuovo Fondo infrastrutture, appositamente istituito per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale.

 

In considerazione della eccezionale crisi economica internazionale, il D.L. 29 novembre 2008, n. 185 (legge n. 2/2009), all’articolo 18, ponendosi in linea di continuità rispetto a quanto disposto dal D.L. n. 112/2008, ha previsto la riprogrammazione e la concentrazione delle risorse nazionali disponibili destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate su obiettivi considerati prioritari per il rilancio dell’economia italiana.

A tal fine sono stati costituiti tre Fondi settoriali:

§  Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro, sul quale confluiscono anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché ogni altra risorsa comunque destinata al finanziamento degli ammortizzatori sociali e alla formazione. In base all’Accordo Governo-Regioni del 12 febbraio 2009, relativo agli interventi e alle misure anticrisi di sostegno del reddito, cui è stata data attuazione con l’Intesa dell’8 aprile 2009, le risorse destinate agli ammortizzatori sociali sono state stabilite in complessivi 5,353 miliardi di euro, di 4 miliardi provenienti dal FAS;

§  Fondo infrastrutture, istituito ai sensi del precedente D.L. n. 112/2008 nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, destinato al finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, alla messa in sicurezza delle scuole, alla realizzazione di opere di risanamento ambientale, all’edilizia carceraria, alle infrastrutture museali ed archeologiche, all’innovazione tecnologica e alle infrastrutture strategiche per la mobilità.

Il Fondo infrastrutture viene ripartito dal CIPE, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, sentita la Conferenza unificata. Lo schema di delibera è trasmesso al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari;

§  Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dall’articolo 7-quinquies, commi 10 e 11, del D.L. 10 febbraio 2009, n. 5 (legge n. 33/2009), attraverso una novella all’articolo 18, comma 1, lettera b), del D.L. n. 185/2008.

 

Ai sensi del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali”, attuativo della legge n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale, il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) ha assunto la denominazione di “Fondo per lo sviluppo e la coesione".

Nel bilancio dello Stato il Fondo è stato allocato sino al 2014 nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo economico. Dall’esercizio 2015 esso è stato trasferito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze.


2. Le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate

2.1 La riprogrammazione delle risorse

A seguito della ristrutturazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, recata dai decreti-legge n. 112 e n. 185 del 2008, nonché della riduzione delle disponibilità finanziarie del Fondo determinate da numerose disposizioni legislative approvate nel corso del 2008 (cfr. ultra), a dicembre 2008, il CIPE ha provveduto a ridefinire il quadro finanziario delle risorse disponibili per le aree sottoutilizzate per il periodo di programmazione 2007-2013.

 

Per il periodo di programmazione 2007-2013 le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) sono state fissate dall’articolo 1, comma 863, della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006), per un importo complessivo pari a 64,379 miliardi di euro[1].

La programmazione di tali risorse è stata adottata dal CIPE con delibera n. 166 del 21 dicembre 2007.

 

Si osserva che nella delibera CIPE n. 166 il riparto è stato effettuato per un importo di 63.273 milioni di euro, in quanto considerato al netto, rispetto all’importo complessivo sopraindicato, dei 1.106 milioni di euro già assegnati dal CIPE con la delibera n. 50 del 2007.

Con la citata delibera n. 166 la somma complessiva è stata ripartita tra le due macroaree del Mezzogiorno e del Centro Nord, secondo il tradizionale criterio dell’85% (53.782 milioni) e del 15% (9.491 milioni) per ciascuna area.

 

Come accennato, nel corso dell’anno 2008 sono state apportate numerose riduzioni a carico delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, in attuazione di alcune disposizioni legislative adottate nel corso dell’anno, per un importo complessivo pari a 12,9 miliardi.

Pertanto, il CIPE, con delibera 18 dicembre 2008, n. 112, ha provveduto ad aggiornare la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate e, di conseguenza, a riprogrammare la destinazione delle risorse relative al periodo di programmazione 2007-2013, rispetto al profilo finanziario indicato nella precedente delibera n. 166 del dicembre 2007.

 

Nella successiva tavola sono indicate le disposizioni legislative che nel corso del 2008 hanno previsto l’utilizzo delle disponibilità del FAS a copertura di oneri.

(milioni di euro)


Fondo per le aree sottoutilizzate

2008

2009

2010

2011

Totale

Aziende viticole siciliane (art. 2, co. 135, legge finanziaria 2008)

-150,0

0

 

 

-150,0

Velivoli antincendio (art. 3, co. 158, legge finanziaria 2008)

-150,0

0

 

 

-150,0

Viabilità secondaria Sicilia e Calabria (art. 2, co. 538, legge finanziaria 2008)

-500,0

-500,0

 

 

-1.000,0

Agevolazione proroga rottamazione frigoriferi (art. 1, co. 22, legge finanziaria 2008)

 

-550

-385

 

-935,0

D.L. 112/2008, art. 60, co. 1

 

-1.796,8

-2.206,1

-3.956,4

-7.959,3

D.L. 112/2008, art. 60, co. 3

 

-11,4

0

0

-11,4

D.L. n. 90/2008, art. 17 – Fondo per l’emergenza rifiuti in Campania

-450,0

 

 

 

-450,0

D.L. 97/2008, art. 4-bis, comma 9 – Emergenza rifiuti

-90,0

-90,0

-60,0

0

-240,0

D.L. n. 154/2008, art. 5, co. 3 – disavanzo Roma (delibera CIPE n. 92 del 30.9.2008)

 

-500,0

 

 

-500,0

D.L. n. 154/2008, art. 5, co. 3 – disavanzo Catania (delibera CIPE n. 92 del 30.9.2008)

 

-140,0

 

 

-140,0

D.L. n. 154/2008, art. 1, co. 5 – copertura oneri incremento del finanziamento del Servizio sanitario nazionale

-781,8

-528,0

 

 

-1.309,8

D.L. n. 162/2008 - art. 3, co. 2 (Agevolazioni terremotati Umbria e Marche)

-45,0

-10,0

 

 

-55,0

D.L. n. 180/2008, art. 4 – Copertura oneri art. 1, co. 3 Assunzione ricercatori universitari (taglio lineare sul bilancio dello Stato fino al 2011[2])

 

-5,4

-18,7

-38,8

-62,9

Totale riduzioni

-2.166,8

-4.131,6

-2.669,8

-3.995,2

-12.963,4*

*     Il dato totale delle riduzioni riportato in tabella risulta superiore di circa 15 milioni di euro rispetto a quello indicato nella delibera n. 112/2008, in quanto la tabella considera l’importo aggiornato alla legge di conversione degli oneri relativi all’art. 1, co. 5, del D.L. n. 154/2008 (+5 mln) e dell’art. 3, co. 2, del D.L. n. 162/2008 (+10 mln).

 

In base alla delibera n. 112/2008, dei complessivi 12,9 miliardi di riduzioni, 2,4 miliardi sono stati imputati al vecchio ciclo di programmazione 2000-2006 e 10,5 miliardi sono stati portati in riduzione del ciclo di programmazione 2007-2013 (di cui 8,9 miliardi a valere sulla quota assegnata al Mezzogiorno e 1,6 miliardi su quella assegnata al Centro-Nord, nel rispetto della percentuale di riparto dell’85% e del 15%).

Conseguentemente, la dotazione del FAS per il periodo di programmazione 2007-2013 ammonta, ai sensi della delibera CIPE n. 112/2008, a 52,768 miliardi di euro (rispetto ai 63.273 milioni considerati nella delibera n. 166/2007).

Tabella profilo finanziario pluriennale programmazione 2007-2013

(milioni di euro)

2007

2008

2009

2010

2011

2012 e succ.

TOT.

100

300

1.361

5.390

5.504

40.113

52.768

 

 

Con la successiva delibera n. 1 del 6 marzo 2009, la dotazione del Fondo aree sottoutilizzate è stata ulteriormente aggiornata alla luce sia delle integrazioni dovute alla ricognizione delle risorse disponibili, effettuata ai sensi dell’articolo 6-quater del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, sia delle ulteriori riduzioni delle risorse del Fondo, disposte ai sensi di disposizioni legislative approvate nel 2008 ma che la delibera di dicembre n. 112/2008 non aveva ancora contabilizzato.

 

Secondo quanto riportato nella citata delibera del marzo 2009, in base all’accordo siglato tra Governo e regioni in data 12 febbraio 2009, la dotazione complessiva del FAS per la programmazione 2007-2013 è stata integrata di 1.200 milioni di euro quali risorse recuperate ai sensi dell’articolo 6-quater del D.L. n. 112/2008[3].

Si tratta delle risorse del FAS relative al periodo di programmazione 2000-2006 assegnate dal CIPE in favore di amministrazioni centrali e regionali, che alla data del 31 maggio 2008 non risultavano ancora impegnate dalle amministrazioni. Il citato articolo 6-quater dispone la revoca di tali assegnazioni ed impone ai soggetti assegnatari delle somme revocate il versamento di tali somme all’entrata del bilancio dello Stato, ai fini della loro riassegnazione al Fondo per le aree sottoutilizzate.

 

Considerando tuttavia le ulteriori riduzioni delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, disposte successivamente alla delibera CIPE del 18 dicembre 2008, n. 112, per la copertura di interventi comunque autorizzati nel corso dell’anno (c.d. “preallocazioni”, per complessivi 1.531 milioni di euro), le risorse disponibili del FAS risultano, alla data del 6 marzo 2009, nella delibera n. 1/2009, diminuite di circa 330 milioni di euro rispetto a quanto quantificato a dicembre.

 

Nel complesso, pertanto, le risorse disponibili del FAS a marzo 2009 risultano pari a 52,437 miliardi di euro, come riportato nella tabella seguente:

(milioni di euro)

Disponibilità FAS al 18 dicembre 2008 (CIPE n. 112/2008)

52.768

Integrazione risorse FAS art. 6-quater D.L. n. 112/2008

+1.200

Riduzioni per copertura di preallocazioni, autorizzate nel corso del 2008

-1.250

- credito d’imposta per occupazione (art. 2, co. 547, L. fin. 2007)

-600

- viabilità secondaria Sicilia e Calabria (L. fin. 2006 e CIPE n. 122/2007)

-500

- G8 in Sardegna (Ordinanza protezione civile n. 3663/2008)

-100

- alluvioni in Piemonte e Valle d’Aosta (CIPE n. 87/2008)

-50

Copertura oneri D.L. n. 185/2008, art. 6, co. 4-ter: agevolazioni terremotati Molise e Puglia

-281

Disponibilità FAS al 6 marzo 2009 (CIPE n. 1/2009)

52.437

2.2 La ripartizione delle risorse del FAS

Nella seduta del 6 marzo 2009, il CIPE ha adottato una serie di delibere con le quali ha provveduto a ripartire le somme disponibili del FAS, indicate, come già riportato nella pagina precedente, in 52,4 miliardi di euro, tra le Amministrazioni regionali e le Amministrazioni centrali.

2.2.1 Le assegnazioni alle Amministrazioni centrali

Come precedentemente illustrato, l’articolo 18 del decreto-legge n. 185/2008 ha ridefinito le modalità di intervento del Fondo per le aree sottoutilizzate disponendo, in considerazione della eccezionale crisi economica internazionale, la riprogrammazione e la concentrazione delle risorse destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate su obiettivi considerati prioritari per il rilancio dell’economia italiana.

Di conseguenza, gli interventi del FAS di competenza delle Amministrazioni centrali sono stati articolati in tre nuovi Fondi settoriali:

§  Fondo infrastrutture;

§  Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale;

§  Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.

 

Con la delibera n. 1 del 6 marzo 2009, il CIPE ha definito la quota complessiva di pertinenza delle Amministrazioni centrali in 25.409 milioni di euro. Di tale importo, 7.356 milioni di euro sono espressamente riservati al Fondo infrastrutture, ai sensi di quanto disposto in merito dalla precedente delibera n. 112/2008.

Con le successive delibere del 6 marzo 2006, nn. 2, 3 e 4, il CIPE ha provveduto a ripartire in via programmatica le risorse disponibili (18.053 milioni di euro, tolti i 7.356 milioni già destinati al Fondo infrastrutture) tra i suddetti tre fondi settoriali.

a)  Il Fondo infrastrutture

Il Fondo infrastrutture, istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico dall’articolo 6-quinquies del D.L. n. 112/2008, è destinato, in via prioritaria, al finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, di cui è riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitività e della coesione del Paese, ed è alimentato con gli stanziamenti nazionali assegnati per l’attuazione del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013 in favore di programmi di interesse strategico nazionale, di progetti speciali e di riserve premiali.

In base alla norma istitutiva, il Fondo infrastrutture viene ripartito dal CIPE, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, sentita la Conferenza unificata, fermo restando il vincolo di concentrare nelle regioni del Mezzogiorno almeno l’85% degli stanziamenti nazionali per l’attuazione del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013.

Lo schema di delibera è trasmesso al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari.

 

L’articolo 18 del D.L. n. 185/2008 ha previsto, inoltre, che il CIPE, presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, provveda ad assegnare una quota delle risorse nazionali disponibili del FAS al Fondo infrastrutture per destinarla, altresì, alla messa in sicurezza delle scuole, alla realizzazione di opere di risanamento ambientale, all’edilizia carceraria, alle infrastrutture museali ed archeologiche, all’innovazione tecnologica e alle infrastrutture strategiche per la mobilità.

Dotazione finanziaria del fondo

Per quanto concerne la dotazione del Fondo infrastrutture, con delibera 18 dicembre 2008, n. 112, il CIPE ha destinato al Fondo una prima assegnazione di 7.356 milioni per la realizzazione di interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e trasporti, a valere sulle dotazioni dei programmi di interesse strategico nazionale e dei progetti speciali, come indicati nella precedente delibera di programmazione delle risorse 2007-2013 n. 166/2007. È ribadito il vincolo di destinare alle regioni del Mezzogiorno l’85% di tali risorse ed il restante 15% alle regioni del Centro-Nord.

Con una ulteriore delibera 6 marzo 2009, n. 3 sono stati assegnati al Fondo altri 5.000 milioni, anch’essi per la realizzazione di interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e trasporti.

La delibera ha precisato che di tale importo 200 milioni sono riservati all’edilizia carceraria e 1.000 milioni alla messa in sicurezza delle scuole.

La riserva destinata all’edilizia carceraria è stata assegnata con la delibera CIPE n. 58 del 31 luglio 2009.

Dei 1.000 milioni di euro riservati alla messa in sicurezza delle scuole, con le delibere del 26 giugno 2009 sono stati assegnati 226,4 milioni in favore della regione Abruzzo per il finanziamento degli interventi di edilizia scolastica connessi agli eventi sismici dell’aprile 2009 (delibera n. 47/2009 e n. 18/2013) e 8,36 milioni per il finanziamento della Scuola europea di Parma (delibera n. 48/2009). Ulteriori 358,4 milioni di euro sono stati assegnati al finanziamento del primo stralcio del programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico (delibera n. 32/2010). Con delibera n. 148 del 2012 (G.U. n. 101/2013) è stato disposto il definanziamento di alcuni interventi di messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici in quanto risultanti sede di scuole parificate o private, ovvero non risultavano adibiti ad uso scolastico; è stato disposto altresì la sospensione del finanziamento relativamente ad edifici privati dati in locazione a scuole pubbliche.

La delibera CIPE n. 51 del 2009

Con la delibera n. 51 del 26 giugno 2009 il CIPE ha approvato il quadro delle disponibilità del Fondo infrastrutture, sintetizzato nel prospetto che segue, nonché il Quadro di dettaglio degli interventi da finanziare con le risorse del Fondo infrastrutture:

(milioni di euro)

 

Fondo infrastrutture – CIPE n. 51/2009

 

A1

Assegnazioni delibera CIPE 112/08

7.356

A2

Assegnazioni nette delibera CIPE 3/2009

3.800

 

Totale

11.156

F1

Preassegnazioni di legge

3.705

F2

Assegnazione Trenitalia delibera CIPE 23/2009

330

 

Totale

4.035

R

Residuo da ripartire

7.121

 

di cui: al Mezzogiorno (85%)

6.053

 

          al Centro Nord (15%)

1.068

Relativamente alle disponibilità finanziarie del Fondo, la delibera n. 51 ha evidenziato che, delle somme assegnate (escluse le riserve per l’edilizia carceraria e messa in sicurezza delle scuole), un importo pari a 4.035 milioni di euro risultava indisponibile ai fini della programmazione, in quanto già destinato a specifiche finalità in base a disposizioni di legge.

Va ricordato, infatti, che già al momento della prima assegnazione di 7.356 milioni a dicembre 2008, nella delibera n. 112/2008 il CIPE evidenziava che quota parte di tale assegnazione risultava destinata alla copertura finanziaria di oneri recati da provvedimenti legislativi approvati nel corso del 2008, costituendo, pertanto, “preallocazioni”. Nel complesso, le preallocazioni indicate nella delibera n. 51 per un totale di 3.705 milioni, riguardano:

§  900 milioni per l’adeguamento prezzi del materiale da costruzione (cemento e ferro), ai sensi del D.L. 162/2008, art. 1, comma 11;

§  390 milioni nel triennio 2009-2011 per la privatizzazione della Tirrenia Navigazione S.p.A. (D.L. 185/2008, art. 26);

§  960 milioni per il “Fondo per gli investimenti del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A.”, (D.L. 185/2008, art. 25, comma 1);

§  1.440 milioni per la stipula di contratti di servizio dello Stato e delle regioni con Trenitalia S.p.A. (480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011), ai sensi del D.L. 185/2008, art. 25, comma 2;

§  15 milioni nel triennio 2009-2011 per gli interventi infrastrutturali delle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova, ai sensi dall’art. 18, co. 4-ter del D.L. n. 185/2008.

Nella delibera n. 51/2009 sono stati inoltre considerati come già assegnati dal CIPE ulteriori 330 milioni di euro (110 milioni annuali nel triennio 2009-2011) destinati al finanziamento del settore del trasporto ferroviario di media-lunga percorrenza di Trenitalia S.p.A., ai sensi della delibera CIPE 8 maggio 2008, n. 23.

L’assegnazione dei suddetti 330 milioni di euro in favore di Trenitalia è stata disposta con la delibera n. 23/2009, a seguito di specifica proposta dei Ministri delle infrastrutture e dello sviluppo economico, ai fini della sottoscrizione del nuovo contratto di servizio tra Stato e Trenitalia, atto a garantire i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a media e lunga percorrenza, in quanto le risorse stanziate anche a tale finalità dall’articolo 25, comma 2, del D.L. n. 185/2008 (vedi sopra) sono state interamente attribuite ai servizi di trasporto regionali (cfr. a tale proposito il D.M. 20 aprile 2009).

 

Considerando le elencate preallocazioni (oltre 4 miliardi) nonché le riserve di programmazione disposte dal CIPE in favore dell’edilizia carceraria e dell’edilizia scolastica per la messa in sicurezza delle scuole nella delibera n. 3/2009 (1,2 miliardi), la disponibilità finanziaria del Fondo Infrastrutture risulta, pertanto, nella delibera n. 51/2009, pari a 7.121 milioni di euro.

 

Il Quadro programmatorio degli interventi da finanziare con le indicate risorse del Fondo Infrastrutture, predisposto dal Ministero delle infrastrutture ed approvato dal CIPE con la citata delibera del 26 giugno 2009, n. 51, rispetta il criterio di ripartizione territoriale delle risorse tra il Centro-Nord ed il Mezzogiorno, nella rispettiva percentuale del 15% (1.068,15 milioni) e dell’85% (6.052,85 milioni).

Tale quadro finanziario è stato successivamente aggiornato, confermando l’importo complessivo di 7.121 milioni, dapprima con la delibera n. 52 del 15 luglio 2009, che ha approvato alcune variazioni rispetto al Piano di dettaglio allegato alla delibera n. 51, con particolare riguardo ad alcune specifiche voci[4], e poi con la delibera n. 83 del 6 novembre 2009.

La delibera CIPE n. 83 del 2009

In particolare, con la delibera n. 83 del 6 novembre 2009, il CIPE ha disposto l’assegnazione di 900 milioni di euro in favore di interventi di risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture, attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni.

Più precisamente, la delibera provvede a ridurre l’ammontare di risorse destinate nel triennio ad alcuni specifici interventi nel Mezzogiorno, per un importo complessivo di 900 milioni, al fine di recuperare risorse da destinare al nuovo intervento di competenza del Ministero dell’Ambiente, che è stato inserito nel Quadro di dettaglio e denominato “Interventi destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno”[5].

Tale riserva di destinazione delle risorse del Fondo infrastrutture è stata confermata dalla legge finanziaria 2010 (legge n. 191/2009), che all'articolo 2, comma 240, ha destinato ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico (individuate dal Ministero dell’ambiente, sentite le autorità di bacino e il Dipartimento della protezione civile) un finanziamento pari a 1.000 milioni di euro, di cui 900 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e 100 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale[6].

 

Nella successiva tavola sono riportati gli interventi i cui importi sono stati rimodulati dalla delibera CIPE n. 83/2009 rispetto alle originarie assegnazioni al fine di reperire i 900 milioni per gli interventi di risanamento ambientale e la messa in sicurezza del Mezzogiorno:

(milioni di euro)

 

CIPE 52/2009

CIPE 83/2009

Diff

Riassetto sistema stradale ed autostradale

 

 

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: Macro lotto 3, parte 4°

345

200

-145

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: galleria Fossino e svincolo di Laino Borgo

113

80

-33

Strada Statale 106 Jonica: Megalotto 3, I° stralcio

537

273,75

-263,25

Riassetto sistemi urbani e metropolitani

 

 

 

Metropolitana di Napoli Linea 6

150

115

-35

Schemi idrici

 

 

 

Schemi idrici Mezzogiorno

150

90

-60

Opere medio piccole nel Mezzogiorno

 

 

 

Opere minori e interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto

801,75

438

-363,75

Totale

 

 

-900

Fondo Ministero dell’ambiente

 

 

 

Interventi destinati ai risanamenti ambientali e alla messa in sicurezza nel Mezzogiorno

0

900

+900

 

Si segnala che con la delibera n. 41 del 13 maggio 2010 il CIPE, in applicazione dell’articolo 17, comma 2-bis, del D.L. n. 195/2009, ha assegnato, per il 2010, al Fondo per la protezione civile 100 milioni, da ripartire tra le regioni Emilia-Romagna (24 milioni), Liguria (24 milioni) e Toscana (52 milioni) colpite da eventi meteorici eccezionali verificatisi nell’ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010, ponendo il relativo onere a carico dell’assegnazione complessiva di 1.000 milioni disposta dal CIPE il 6 novembre 2009 per il finanziamento di interventi di risanamento ambientale e messa in sicurezza e, in particolare, sulla quota di 900 milioni di euro posta a carico del Fondo infrastrutture.

 

Va, infine, aggiunto che il Quadro degli interventi allegato alla delibera n. 83/2009 è stato ulteriormente modificato dalla delibera n. 121 del 17 dicembre 2009, la quale, al fine di consentire la ricapitalizzazione della Società Stretto di Messina S.p.A., ha disposto alcune variazioni alla voce “Adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS a interventi a terra Ponte sullo Stretto”[7].

Per quanto riguarda il riparto annuale dei finanziamenti via via concessi, le delibere CIPE specificano che “il finanziamento sarà erogato secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all’utilizzo delle risorse del FAS”.

La delibera CIPE n. 31 del 2010

Rispetto al Quadro di dettaglio degli interventi riportato nella precedente tabella, la delibera n. 31 del 13 maggio 2010 ha disposto una ulteriore rimodulazione tra gli interventi del Piano, con riferimento alle risorse del Fondo infrastrutture non ancora assegnate dal CIPE con apposite delibere.

Tali rimodulazioni sono state disposte in attuazione di specifiche disposizioni recate dalla legge finanziaria 2010 (legge n. 191 del 2009), che dispongono l’utilizzo delle disponibilità del Fondo infrastrutture per specifiche finalità. In particolare, l’art. 2 della legge n. 191/2009 prevede:

§  che il CIPE individui i programmi da sostenere per le necessità del settore agricolo, destinando a tale scopo 100 milioni a valere sul Fondo infrastrutture (comma 55)[8];

§  lo stanziamento di 500 milioni di euro a valere sul Fondo infrastrutture per l’attuazione del programma di interventi per la realizzazione delle nuove infrastrutture carcerarie o l’aumento della capienza di quelle esistenti (comma 219)[9].

 

In base alla delibera n. 31 del 2010, l’ammontare residuo disponibile delle risorse del Fondo infrastrutture non ancora assegnate alla data del 13 maggio 2010 dal CIPE risultano pari a 1.424,2 milioni di euro.

 

In particolare la delibera n. 31/2010 stabilisce l’assegnazione di tali risorse, da effettuare con successive apposite delibere, alle seguenti priorità settoriali:

§  opere di difesa idraulica in ambiti urbani di rilevanza sopranazionale;

§  opere di manutenzione della rete stradale e ferroviaria (per un importo complessivo non superiore a 560 milioni);

§  opere per il superamento delle emergenze idriche;

§  interventi in sicurezza di opere stradali e ferroviarie;

§  trasporto metropolitano;

§  piastre logistiche;

§  opere infrastrutturali con capitali privati in misura superiore al 50%.

Assegnazione della quota residuale

Rispetto alle disponibilità residuali (1.424,2 milioni), con le seguenti deliberazioni del CIPE sono state complessivamente assegnate risorse pari a 660,6 milioni per i seguenti interventi:

§  CIPE 22 luglio 2010, n. 60: 24,8 milioni alla linea C della metropolitana di Roma;

§  CIPE 22 luglio 2010, n. 64: 292 milioni a Rete ferroviaria Italiana S.p.A.;

§  CIPE 22 luglio 2010, n. 64: 268 milioni ad ANAS S.p.A.;

§  CIPE 18 novembre 2010, n. 86: 12 milioni per il finanziamento del cunicolo esplorativo de La Maddalena (linea ferroviaria Torino-Lione);

§  CIPE 18 novembre 2010, n. 105: 22 milioni per il progetto di “Elettrificazione delle linee esercite dalle Ferrovie del Sud-Est”;

§  CIPE 18 novembre 2010, n. 106: 7,8 milioni per il progetto di “Riduzione inquinamento acustico lungo le linee esercite dalle Ferrovie del Sud-Est”;

§  CIPE 18 novembre 2010, n. 104: 33,6 milioni per il progetto definitivo della “piastra portuale di Taranto”;

§  CIPE 18 novembre 2010, n. 103: 400.000 euro alla Scuola Europea di Varese.

Inoltre la delibera del CIPE 11 gennaio 2011, n. 1, nel disporre la ripartizione del taglio del 10% delle risorse del FAS disposte dal D.L. n. 78 del 2010, ha ridotto la residua disponibilità del Fondo infrastrutture di 186,817 milioni (da 763,865 a 577,048 milioni).

 

Tali risorse residuali (577,048 milioni) sono stati assegnati con la delibera CIPE n. 12 del 5 maggio 2011 per 330 milioni all’ANAS e per 240 milioni a Rete ferroviaria Italiana S.p.A.


 

Settori prioritari CIPE 31/2010

Oggetto

Totale

Quota residuale

 

1.424,2

Opere di difesa idraulica in ambiti urbani di rilevanza sopranazionale

 

 

 

 

 

 

 

 

Opere di manutenzione della rete stradale e ferroviaria

 

 

CIPE 22 luglio 2010, n. 64

R.F.I

292,0

CIPE 22 luglio 2010, n. 64

ANAS

268,0

Opere per il superamento delle emergenze idriche

 

 

 

 

 

Interventi in sicurezza di opere stradali e ferroviarie

 

 

CIPE 18 novembre 2010, n. 86

Tunnel La Maddalena

12,0

CIPE 18 novembre 2010, n. 105

Ferrovie Sud-Est - elettrificazione

22,0

CIPE 18 novembre 2010, n. 106

Ferrovie Sud-Est - inquinamento acustico

7,9

 

 

 

Trasporto metropolitano

 

 

CIPE 22 luglio 2010, n. 60

Metro Linea C Roma

24,8

 

 

 

Piastre logistiche

 

 

CIPE 18 novembre 2010, n. 104

Piastra portuale di Taranto

33,6

 

 

 

Opere infrastrutturali con capitali privati

 

 

 

 

 

Copertura oneri

 

 

CIPE 11 gennaio 2011, n. 1

Riduzione risorse a copertura taglio D.L. n. 78/2010

186,8

Disponibilità residue

 

577,0

CIPE 5 maggio 2011, n. 12

R.F.I

240,0

CIPE 5 maggio 2011, n. 12

ANAS

330,0

La delibera 20 gennaio 2012, n. 6, nell’imputare le riduzioni di spesa disposte dalla tabella E della legge di stabilità per il 2012 (legge n. 183/2011) (9.489,5 milioni) nonché l’accantonamento definitivo destinato al miglioramento dei saldi di finanza pubblica (950,4 milioni), ha disposto che siano imputate per 2.790,2 milioni al ciclo di programmazione 2000-2006 e per 7.649,8 milioni al ciclo di programmazione 2007-2013: conseguentemente la delibera n. 6 riduce le assegnazioni riferite alla quota Fondo infrastrutture per 6.332,2 milioni (tabella 1 della delibera) e quella del Fondo strategico per 1.317,6 milioni (tabella 2).

Per la prosecuzione degli interventi della programmazione nazionale 2007-2013 interessati dall'imputazione delle riduzioni di spesa, provvisti di titoli giuridici perfezionati e ritenuti indifferibili dalle competenti Amministrazioni di settore, la medesima delibera CIPE n. 6 del 2012, alle tabelle 4 e 5 ha assegnato, rispettivamente, 1.583,74 milioni e 999,83 milioni a valere sulla parte residuale[10] dei 2.800 milioni di autorizzazione di spesa per il 2015 del Fondo per lo sviluppo e la coesione disposta dall’articolo 33, comma 3, della legge di stabilità 2012 relativamente al periodo di programmazione 2014-2020[11]. Con tali assegnazioni sono state reintegrate parte delle riduzioni di spesa disposte dalla tabella 1.

Più in particolare, si segnala che la tabella 4 della delibera n. 6 del 2012, oltre a reintegrare le assegnazioni al Fondo infrastrutture e al Fondo strategico, ha nuovamente assegnato 120,17 milioni agli interventi per la viabilità secondaria in Sicilia e in Calabria (delibere CIPE n. 122/2007 e 112/2008), che la tabella 1 aveva ridotto dagli originari 500 milioni a 270 milioni (-230 milioni).

La tabella 5 della delibera ha assegnato 999,83 milioni: essendo tuttavia allora disponibili – a valere sui 2.800 milioni di cui al citato articolo 33, comma 3 – soltanto 776,27 milioni, la copertura del finanziamento della quota eccedente (223,56 milioni) è stato posta (punto 6 della delibera n. 6/2012) a valere sulle risorse residuali relative ai cicli di programmazione 1994-1999 e 2000-2006[12].

Dei 999,83 milioni ripartiti dalla tabella 5, 353,63 milioni sono stati assegnati al Ministero delle infrastrutture a reintegro dei tagli disposti dalla tabella 1, mentre la restante quota è stata così attribuita:

§  35 milioni per aiuti alle imprese operanti nel settore bieticolo-saccarifero (in attuazione di specifica autorizzazione comunitaria);

§  130 milioni per interventi volti a fronteggiare il dissesto idrogeologico nei territori del centro-nord (in attuazione degli accordi di programma stipulati dal Ministero dell’ambiente con le Regioni);

§  122,2 milioni per interventi attuativi del piano di edilizia carceraria;

§  259 milioni per interventi di messa in sicurezza delle scuole;

§  100 milioni per interventi per la costruzione di nuovi edifici scolastici.

 

* * *

Nella successiva tavola è ricostruito il quadro complessivo delle disponibilità del Fondo infrastrutture e l’utilizzo a seguito di disposizioni di legge (c.d. preallocazioni).

(milioni di euro)


Fondo infrastrutture
(art 6-quinquies D.L. 112/2008)

Totale

2009

2010

2011

2012

 

Dotazione

12.356,0

 

 

 

 

CIPE 18 dicembre 2008, n. 112

+7.356,0

 

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 3

+5.000,0

 

 

 

 

 

Preallocazioni

-4.035

 

 

 

 

Preallocazioni delibera CIPE n. 112/2008, di cui:

-3.690

 

 

 

 

- D.L. n. 162/2008, art. 1 – copertura oneri Fondo per l’adeguamento prezzi materiali da costruzione (300 mln di finanziamento, oneri triplicati)

 

900,0

 

900,0

 

 

 

- D.L. n. 185/2008, art. 25, co. 1 - Fondo investimenti Ferrovie dello Stato

960,0

960,0

 

 

 

- D.L. n. 185/2008, art. 25, co. 2 - Contratti servizio Trenitalia spa per tratte regionali (DM 20.4.2009)

1.440,0

480,0

480,0

480,0

 

- D.L. n. 185/2008, art. 26 – Privatizzazione Tirrenia (finanziamento di 65 mln annuali, oneri maggiorati nei primi due anni)

390,0

195,0

130,0

65,0

 

D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 4-ter (Fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova)

-15,0

-5,0

-5,0

-5,0

 

D.L. n. 185/2008, art. 25, co. 2 - Contratti servizio Trenitalia e CIPE 8 maggio 2009, n. 23 – Trasporto ferroviario media-lunga percorrenza

-330,0

-110,0

-110,0

-110,0

 

Disponibilità post preallocazioni

8.321,0

 

 

 

 

 

Segue una ulteriore tavola relativa alla destinazione degli 8.321 milioni risultanti dopo le preallocazioni sopraesposte - con specifica indicazione delle riserve in favore dell’edilizia carceraria e scolastica - sulla base delle delibere CIPE via via pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, nonché delle disposizioni di legge che introducono interventi il cui finanziamento è posto a carico della dotazione del Fondo infrastrutture. Sono quindi riportate le riduzioni (6.332 milioni) determinate dalla riprogrammazione degli interventi disposta dalla delibera CIPE n. 6 del 2012 in attuazione parziale delle riduzioni del Fondo disposto dalla tabella E della legge di stabilità per il 2012 (legge n. 183/2011), nonché il reintegro di assegnazioni disposto dalle tabelle 4 e 5 della medesima delibera. Nell’ultima colonna sono evidenziate le risorse effettivamente assegnate ai singoli interventi infrastrutturali.

 

Fondo infrastrutture
(art 6-quinquies D.L. 112/2008)

 

Riduzioni CIPE 6/2012 Tab. 1

Reintegro CIPE6/2012
Tab. 4-5

Disponibilità

Disponibilità post preallocazioni

8.321,0

 

 

 

Riserve di assegnazioni CIPE 3/2009

1.200,0

 

 

 

Edilizia carceraria

200,0

 

 

200,0

CIPE 31 luglio 2009, n. 58 - Programma di completamento di Istituti penitenziari in costruzione nelle regioni Sardegna, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Calabria

200,0

 

 

200,0

Sicurezza scolastica

1.000,0

-611,0

+562,4

951,4

CIPE 26 giugno 2009, n. 47 – Scuole dell’Abruzzo

226,4

 

 

226,4

CIPE 26 giugno 2009, n. 48 - Scuola europea di Parma

8,36

-7,06

+7,06

8,36

CIPE 13 maggio 2010, n. 32 - Piano straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico

358,42

-197,13

+196,33

357,62

CIPE 18 novembre 2010, n. 103 Scuola europea di Varese

0,4

-0,4

 

0

Quota residua

406,44

-406,44

+359,00

359,00

 

 

 

 

 

Disponibilità Piano degli interventi
delibera CIPE n. 52/2009

7.121

 

 

 

Assegnazione risorse del Piano

 

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 5 – Rifacimento pista aeroporto “Dal Molin” (Vicenza)

Revocato da CIPE n. 15/2011 – vedi Fondo strategico

11,5

-11,5

 

0

CIPE 6 marzo 2009, n. 5 – Progettazione tangenziale Nord Vicenza

5,0

-5,0

 

0

D.L. 28 aprile 2009, n. 39, art. 14, co. 1 – Terremoto Abruzzo, di cui:
40 mln per ricostruzione Università dell’Aquila
(CIPE 31 luglio 2009, n. 79)
200,8 mln per ricostruzione di 27 edifici pubblici
(CIPE 6 novembre 2009, n. 82)

167,7 mln per ricostruzione di 23 edifici pubblici
(CIPE 23 marzo 2012, n. 44)

408,5

 

 

408,5

CIPE 8 maggio 2009, n. 20 - SS 106 Ionica

34,38

-34,38

+34,38

34,38

CIPE 26 giugno 2009, n. 43 - Traforo autostradale Frejus (5 milioni annui dal 2010 al 2015))

30,0

-30,0

+30,0

30,0

CIPE 26 giugno 2009, n. 37 - SS 640 Porto Empedocle

209,14

-209,14

+209,14

209,14

CIPE 26 giugno 2009, n. 49 - Ristrutturazione immobili Carabinieri a Parma

5,5

 

 

5,5

CIPE 26 giugno 2009, n. 50 - Trasporto lacuale nei laghi Maggiore, Garda e Como

12,0

 

 

12,0

D.L. 1° luglio 2009, n. 78, art. 4, co. 4-quater - Contributo in conto impianti alla Stretto di Messina Spa

1.300,0

-1.287,32

 

12,68

CIPE 31 luglio 2009, n. 54 - Raddoppio e interramento della linea ferroviaria Torre Annunziata – Pompei (Circumvesuviana)

58,66

-35,77

 

22,89

CIPE 31 luglio 2009, n. 55 - Tratta ferroviaria Parco San Paolo – Via Terracina, (collegamento tra le ferrovie Cumana e Circumflegrea)

121,17

-88,49

 

32,68

CIPE 31 luglio 2009, n. 56 - Automazione dei passaggi a livello Ferrovie Sud – Est nell’area di Bari

20,98

-6,58

+6,58

20,98

CIPE 31 luglio 2009, n. 57 - Eliminazione dell’inquinamento acustico lungo le linee gestite dalle Ferrovie Sud – Est nell’area di Bari

30,0

 

 

30,0

CIPE 31 luglio 2009, n. 59 – Salvaguardia della laguna e della città di Venezia

50,0

-20,0

+20,0

50,0

CIPE 31 luglio 2009, n. 73 - Ferrovia circumflegrea, tratta Soccavo – Traiano – Pianura e risanamento della Vecchia Galleria Camaldoli;-

26,40

-11,88

+11,88

26,40

CIPE 31 luglio 2009, n. 74 – Metrotramvia di Bologna

35,22

-35,22

 

0

CIPE 31 luglio 2009, n. 75 – MetroCampania NordEst, linea C5

33,04

-6,04

+6,04

33,04

CIPE 31 luglio 2009, n. 76 - Asse stradale Maglie – Santa Maria di Leuca SS 275 (finanziamento parte residuale)

135,30

-135,30

+135,30

135,30

CIPE 22 settembre 2009, n. 81 - Tratta Brescia — Treviglio dell'Asse AV/AC Milano — Verona. Ia fase

99,90

-99,90

 

0

CIPE 6 novembre 2009, n. 83 - Interventi destinati a risanamenti ambientali e messa in sicurezza nel Mezzogiorno

900,0

-516,0

 

384,0

CIPE 6 novembre 2009, n . 84 - contratto di servizio Trenitalia

25,0

 

 

25,0

CIPE 6 novembre 2009, n. 98 – Pedemontana Lecco-Bergamo SS 639 provincia Lecco

71,70

-64,17

+64,17

71,70

CIPE 6 novembre 2009, n. 99 – Metropolitana Milano linea M4

56,13

 

 

56,13

CIPE 6 novembre 2009, n. 100 – Metropolitana Milano linea M5

385,0

-307,0

+307,00

385,0

CIPE 6 novembre 2009, n. 101 - Asse AV/AC Milano “Terzo Valico dei Giovi” — Genova. Ia fase

100,0

-100,0

 

0

CIPE 6 novembre 2009, n. 103 -Opere minori e interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto

413,0

-309,75

+186,45

289,70

CIPE 6 novembre 2009, n. 104Collegamento tra tangenziale di Napoli e il porto di Pozzuoli

80,0

-56,10

+56,10

80,0

CIPE 6 novembre 2009, n. 105 –Ammodernamento Aeroporto Falcone - Borsellino di Palermo

58,36

-58,36

 

0

CIPE 6 novembre 2009, n. 106 -Impianti di segnalamento e sicurezza delle Ferrovie Sud-Est

44,0

-39,0

+39,00

44,0

CIPE 17 dicembre 2009, n. 121 - Adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS e interventi a terra Ponte sullo Stretto

117,0

-117,0

 

0

CIPE 17 dicembre 2009, n. 121 - Partecipazione ANAS alla Società Stretto di Messina e interventi a terra

213,0

-213,0

 

0

CIPE 17 dicembre 2009, n. 121 - Variante di Cannitello

7,0

-7,0

+7,0

7,0

Totale assegnazioni al 31.12.2009

5.096,8

 

 

 

Quota residuale al 31.12.2009
(CIPE n. 29/2010)

2.024,2

 

 

 

Assegnazioni legge finanziaria 2010:

 

 

 

 

Settore agricolo (art. 2, co. 55 e CIPE n. 107 del 2010)

100,0

-100,0

+100,0

100,0

Carceri (art. 2, co. 219)

500,0

-350,0

 

150,0

Quota residuale al 13.5.2010
(CIPE n. 31/2010)

1.424,2

 

 

 

CIPE 22 luglio 2010, n. 60 – Linea C Metropolitana di Roma

24,82

-24,82

+24,82

24,82

CIPE 22 luglio 2010, n. 64 – RFI

292,0

-292,0

 

0

CIPE 22 luglio 2010, n. 64 – ANAS

268,0

-268,0

 

0

CIPE 18 novembre 2010, n. 86 - Tunnel
La Maddalena

12,0

-12,0

+12,00

12,0

CIPE 18 novembre 2010, n. 104 - Piastra portuale di Taranto

33,6

-33,6

+33,6

33,6

CIPE 18 novembre 2010, n. 105 - Ferrovie Sud-Est – elettrificazione

22,0

-22,0

+22,0

22,0

CIPE 18 novembre 2010, n. 106 - Ferrovie sud est – inquinamento acustico

7,86

-7,86

+7,86

7,86

CIPE 11 gennaio 2011, n. 1 - Riduzione risorse a copertura taglio D.L. n. 78/2010

186,8

 

 

0

CIPE 5 maggio 2011, n. 12 - RFI

240,0

-240,0

 

0

CIPE 5 maggio 2011, n. 12 - ANAS

330,0

-330,0

 

0

Quota residuale non assegnata

18,55

 

 

 

CIPE 20 gennaio 2012, n. 6 – Utilizzo quota non assegnata

18,55

-18,55

 

0

Disponibilità

0

 

 

 

 


b)  Il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale

Il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 7-quinquies, commi 10 e 11, del D.L. 10 febbraio 2009, n. 5 (legge n. 33/2009).

Con delibera n. 4 del 6 marzo 2009 il CIPE ha disposto una riserva di programmazione in favore del Fondo strategico di 9.053 milioni di euro.

 

Per quanto concerne le finalità e le modalità di utilizzo del Fondo strategico, va segnalato che, a differenza di quanto previsto per gli altri due Fondi settoriali in cui il FAS è stato articolato, la norma istitutiva non prevede una specifica disciplina.

Tuttavia, la delibera n. 4/2009, nell’autorizzare la riserva di programmazione di 9.053 milioni a favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, precisa che tale assegnazione è disposta per finalità di programmazione strategica per il sostegno dell’economia reale e delle imprese.

La riserva di 400 milioni per i rifiuti e per il G8

A valere su tale importo, la delibera ha disposto una riserva di 400 milioni per il finanziamento di interventi urgenti relativi all’emergenza rifiuti nella Regione Campania (con riferimento al termovalorizzatore di Acerra) e al G8 sull’Isola della Maddalena.

Con delibera n. 86 del 6 novembre 2010 il CIPE ha assegnato 150 milioni al Ministero dell’interno per il finanziamento di opere del Programma Tetra nella regione Sardegna, di cui 80 milioni a valere sulla riserva di 400 milioni prevista dalla delibera n. 4 del 2009 e 70 milioni sulle residuale risorse del Fondo strategico.

Con delibera n. 40 del 13 maggio 2010 il CIPE ha disposto a valere sulla riserva di 400 milioni l’assegnazione a favore del Dipartimento della protezione civile di complessivi 281 milioni, di cui 165 milioni per l’emergenza rifiuti in Campania, 71 milioni per l’organizzazione del Vertice G8 e 45 milioni per interventi sull’isola de La Maddalena.

La delibera CIPE n. 6 del 2012 nel porre a carico del Fondo parte delle riduzioni di spesa disposte dalla tabella E della legge di stabilità 2012 ha disposto una riduzione di 19,3 milioni delle risorse destinate a riserva per gli interventi per l’emergenza rifiuti in Campania e per il vertice G8.

L’utilizzo del Fondo strategico a copertura di oneri legislativi

In ordine alle disponibilità finanziarie del Fondo strategico per l’economia reale, va considerato che già lo stesso D.L. n. 5/2009, che ha istituito il Fondo, ha posto a carico dell’istituendo Fondo il finanziamento di una serie di interventi:

§  il finanziamento del Fondo di garanzia per le PMI, nella misura di 1.000 milioni per il periodo 2010-2012 (articolo 7-quinquies, comma 8, D.L. n. 5/2009);

§  l’incremento del Fondo “conti dormienti” - destinato all’indennizzo dei risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie - per un importo di 400 milioni nel 2012 (articolo 7-quinquies, comma 4, D.L. n. 5/2009). Il fondo “conti dormienti” è stato altresì incrementato di 103 milioni nel 2011 dall’articolo 8-octies del D.L. n. 5/2009; in questo caso, tuttavia, gli oneri sono posti genericamente a carico delle risorse FAS e non specificamente del Fondo strategico. La delibera CIPE del 13 maggio 2010, n. 30 ha chiarito che il finanziamento di tale intervento è stato posto a valere sulle risorse del Fondo strategico.

 

Ulteriori disposizioni di legge hanno successivamente previsto la copertura degli oneri da loro posti a valere sulle risorse del Fondo strategico a sostegno dell’economia reale. In particolare:

§  il D.L. n. 39 del 2009 (terremoto Abruzzo) prevede, all’articolo 14, comma 1, l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo strategico, di un importo non inferiore a 2 miliardi e non superiore a 4 miliardi di euro, da ripartire in quote annuali, per il finanziamento degli interventi di ricostruzione. Con la delibera del 26 giugno 2009, n. 35 il CIPE ha deliberato l’importo di 3.955 milioni per gli interventi connessi al terremoto, e di 45 milioni alle zone franche urbane in Abruzzo. L'articolazione pluriennale delle risorse sarà individuata con successive delibere, anche sulla base dei fabbisogni comunicati dal Commissario delegato e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse FAS.

Nell’ambito dell’importo complessivo di 3.955 milioni previsto dalla delibera n. 35, il legislatore ha utilizzato direttamente parte di tali risorse a copertura di interventi legislativi connessi al terremoto, mentre la parte restante è stata assegnata dal CIPE. In particolare:

§  l’art. 8, co. 1, lett. f), del D.L. n. 39 del 2009 ha autorizzato parte della copertura (8,5 milioni su 10 milioni complessivi) per l'esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per gli utenti residenti nei comuni abruzzesi terremotati, in transito nell'area colpita fino alla data del 31 dicembre 2009;

§  l’art. 2, comma 3-quinquies, del D.L. n. 225 del 2010 ha autorizzato la spesa di 2,5 milioni nel 2011 per la proroga del termine di esecuzione dei programmi dei gruppi industriali con imprese o unità locali nella regione Abruzzo;

§  l’art. 2, comma 3-octies, del D.L. n. 225 del 2010 ha assegnato complessivamente 50 milioni, di cui 15 milioni per il 2011, 20 milioni per il 2012 e 15 milioni per il 2013, per la bonifica del sito d’interesse nazionale di “Bussi sul Tirino”;

§  l’art. 31-bis, del D.L. n. 5 del 2012 ha posto parte dell’autorizzazione di spesa (18 milioni nel triennio 2013-2015 su 36 milioni complessivi) per la Scuola sperimentale di dottorato internazionale denominata “Gran Sasso Science Institute (GSSI)”;

§  l’art. 23, comma 12-septies, del D.L. n. 95 del 2012 ha autorizzato la spesa di 35 milioni per il 2012 per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel comune di L'Aquila e negli altri comuni del cratere;

§  l’art.1, co. 417 della legge di stabilità 2013 ha stanziato 1,5 milioni per la proroga dei contratti del personale a tempo determinato del comune de L’Aquila;

§  l’art. 2, co. 7, del D.L. n. 150 del 2013 ha autorizzato la spesa di 1,4 milioni per la prosecuzione degli interventi e delle attività delle Forze Armate;

§  l’art. 4, commi 8-ter e 8-quater hanno disposto la proroga dei contratti di locazione e degli interventi di sostegno abitativo alternativo (1,2 milioni).

Inoltre 21 milioni sono stati utilizzati dall’articolo 4 dell’Ordinanza P.C.M. n. 3827 del 2009 per i lavori di somma urgenza posti in essere dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche in particolare per le attività di ripristino della funzionalità di edifici sede di istituzioni pubbliche e per i necessari lavori presso caserme demaniali adibiti ad alloggi temporanei per la sistemazione della popolazione terremotata e 181,4 milioni quale copertura degli oneri recati dall’art. 27 dell’ordinanza P.C.M. n. 4013 del 2012.

 

Il CIPE, dal canto suo, ha così assegnato le risorse:

§  con delibera n. 95 del 2009 227 milioni per il 2009 e 567 milioni nel 2010 per il finanziamento degli interventi di ricostruzione in Abruzzo;

§  con delibera n. 50 del 2011 4,8 milioni per il finanziamento di interventi di realizzazione e adeguamento degli impianti di depurazione e collettamento fognario dei comuni di Capitignano e di Montereale (bacino del fiume Aterno-Pescara);

§  con delibera n. 43 del 2012 539,4 milioni per il finanziamento degli interventi di ricostruzione in Abruzzo, con priorità per gli interventi concernenti le abitazioni principali;

§  con delibera n. 81 del 2012 23,8 milioni (+ 7,8 milioni a titolo di IVA) per il completamento degli interventi relativi al Palazzo del Governo (il CIPE aveva già destinato a tale fine 31,9 milioni a valere sulle risorse del Fondo infrastrutture);

§  con delibera n. 135 del 2012 2.245 milioni, di cui 180 milioni per le spese obbligatorie connesse alle funzioni essenziali da svolgere nelle aree del cratere, 1.445 milioni per l’edilizia privata, 450 milioni per l’edilizia pubblica, 55 milioni per interventi di relativi ad edifici situati al di fuori del cratere, 100 milioni per il sostegno delle attività produttive e della ricerca e 15 milioni per assistenza tecnica.

Con delibera n. 23 del 2015 il CIPE, a seguito di una ricognizione delle disponibilità residue, ha accertato che dei 3.955 milioni destinati alla ricostruzione post terremoto dell’Abruzzo, gli utilizzi complessivi sono stati determinati in 3.935 milioni, di cui 3.614,8 relativi ad assegnazioni CIPE, 202,4 milioni riferibili ad assegnazioni disposte con ordinanze del Presidente del Consiglio e 118,1 milioni relativi a disposizioni di legge. Conseguentemente il CIPE ha provveduto ad assegnare le disponibilità residue (19,7 milioni), nonché le ulteriori disponibilità a valere sulle assegnazioni effettuate con O.P.C.M. n. 4013 del 2012. La tabella allegata alla delibera n. 23 reca l’elenco di tutti gli utilizzi delle risorse in oggetto.

§  Il D.L. n. 69 del 2009 (articolo 1) ha previsto un finanziamento del programma di interventi infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate per l’adeguamento delle reti di comunicazione elettronica pubbliche e private all’evoluzione tecnologica e alla fornitura dei servizi avanzati di informazione e di comunicazione del Paese (banda larga), fissato inizialmente nel limite massimo di 800 milioni per il periodo 2007-2013. Lo stanziamento è stato prima ridotto a 400 milioni dalla delibera CIPE n. 1 del 2011, poi 30 milioni sono stati utilizzati dall’articolo 2, comma 4, octies, del D.L. n. 225 del 2010, al fine di rifinanziare il Fondo per il passaggio al digitale (art. 1, commi 927-929 della legge n. 296/2006) e la residuale quota di 370 milioni stata annullata dalla delibera CIPE n. 6 del 2012.

§  Il D.L. n. 78 del 2009 (articolo 4-septies) e poi la delibera CIPE n. 30 del 2010 hanno posto a carico delle risorse del Fondo strategico il finanziamento degli interventi dell'Istituto di Sviluppo Agroalimentare S.p.A. (ISA) nella misura di complessivi 150 milioni (20 milioni di euro per il 2009 e 130 milioni per il 2010). Lo stanziamento di 150 milioni in favore dell’ISA è stato annullato dalla delibera CIPE n. 6 del 2012.

§  La legge n. 99 del 2009, all’articolo 3, comma 5, ha previsto che il CIPE destini una quota del Fondo strategico agli interventi nelle zone franche urbane, fino al limite annuale di 50 milioni di euro. In base alla formulazione della norma, non veniva specificato il periodo temporale del finanziamento: la delibera CIPE n. 30 del 2010 ha specificato tale finanziamento nel triennio 2010-2012 per un importo complessivo di 150 milioni. La delibera CIPE n. 1 del 2011 ha disposto l’azzeramento del finanziamento di 150 milioni, quale copertura parziale del taglio del 10% delle risorse FAS disposto dal D.L. n. 78 del 2010.

§  L’articolo 18 del D.L. n. 195/2009 (c.d. D.L. protezione civile), come già ricordato, pone a carico del Fondo strategico parte degli oneri relativi all’affitto del termovalorizzatore di Acerra, per un importo pari a 90,3 milioni, di cui 60,3 milioni per l'anno 2010 e 30 milioni per l'anno 2011.

§  La legge finanziaria 2010 (legge n. 191 del 2009), all'articolo 2, comma 240 e la delibera CIPE n. 117 del 2009 hanno disposto l’assegnazione di 100 milioni per interventi di risanamento ambientale, a valere sulle disponibilità del Fondo strategico[13], attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni. Il finanziamento di 100 milioni è stato annullato dalla delibera CIPE n. 6 del 2012.

Con la delibera n. 30 del 2010 il CIPE ha altresì precisato[14] che è imputata al Fondo strategico la copertura finanziaria di alcune autorizzazioni legislative di spesa, che ponevano l’onere, genericamente, a valere sulle risorse del FAS.

Si tratta dei seguenti interventi:

§  agevolazioni tributarie, contributive e previdenziali a favore delle popolazioni terremotate di Marche e Umbria, nell’importo di 22 milioni di euro (D.L. n. 162/2008, art. 3, co. 2 e 2-bis);

§  agevolazioni per favorire il diritto allo studio dei capaci e meritevoli (realizzazione di alloggi e borse di studio), con un onere complessivo di 470 milioni (D.L. n. 180/2008, art. 3);

§  riduzione del Fondo aree sottoutilizzate di 155 milioni, conseguente al taglio lineare delle dotazioni di spesa delle missioni di ciascun Ministero, a copertura degli oneri relativi alle assunzioni in università statali, di cui al D.L. n. 180/2008 (art. 4);

§  il D.L. 5 agosto 2010, n. 125, recante “Misure urgenti per il settore dei trasporti e disposizioni in materia finanziaria”, all’articolo 1, comma 3, incrementa di 140 milioni di euro per il 2010 lo stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze destinato a fare fronte agli oneri derivanti dalle garanzie assunte dallo Stato nei confronti della Società Tirrenia di Navigazione S.p.A., il cui onere è posto a carico del FAS nell'ambito delle risorse assegnate dal CIPE con la delibera n. 36 del 26 giugno 2009 (cfr infra);

§  il D.L. n. 107/2011, all’articolo 10, comma 2, ha posto a carico del Fondo strategico gli oneri (17,4 milioni) derivanti dalla cessione, a titolo gratuito, al Governo della Repubblica di Panama delle unità navali denominate CP902 "Diciotti" e CP903 "Dattilo" in dotazione al Corpo delle capitanerie di porto, per effetto della mancata retrocessione in permuta di tali unità navali alla società aggiudicataria della procedura concorsuale avviata con bando pubblicato nel supplemento alla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea 20 maggio 2010 n. 97.

Le assegnazioni del CIPE

A valere sulle residue risorse il CIPE ne ha disposto l’assegnazione ai seguenti interventi:

§  delibera n. 36 del 2009: 300 milioni per fronteggiare le situazioni di crisi degli stabilimenti FIAT di Pomigliano d’Arco e Termini Imprese. Di tale assegnazione 140 milioni sono stati utilizzati dal D.L. n. 125 del 2010 a copertura delle garanzie assunte dallo Stato nei confronti della Società Tirrenia di Navigazione S.p.A., mentre il restante finanziamento di 160 milioni è stato annullato dalla delibera CIPE n. 6 del 2012 a copertura delle riduzioni di tabella E disposte dalla legge di stabilità 2012.

§  delibera n. 39 del 2009: 45 milioni per le zone franche urbane (ZFU) dell’Abruzzo.

§  delibera n. 67 del 2009: 220 milioni quale contributo alla Fondazione RI.MED. per ricerca biotecnologica e biomedica.

§  delibera n. 68 del 2009: 60 milioni per la ricostruzione delle zone terremotate del Molise e della provincia di Foggia.

§  delibera n. 69 del 2009: 150 milioni di contributo al comune di Palermo per le emergenze relative allo smaltimento dei rifiuti; la delibera CIPE n. 41 del 2010 ha assegnato a tale finalità 35 milioni per l’anno 2010.

§  delibera n. 86 del 2009: finanziamento di 70 milioni (rispetto ad una assegnazione complessiva di 150 milioni) per la realizzazione della rete TETRA in Sardegna (Programma Interpolizie del Ministero dell’Interno).

§  delibera n. 120 del 2009, n. 120: assegnazione di 162 milioni per la strada statale Olbia-Sassari.

§  delibera n. 17 del 2011: 19,3 milioni per il completamento del Parco della musica e della cultura di Firenze;

§  delibera n. 15 del 2011: ha disposto la revoca del finanziamento di 11,5 milioni previsto dalla delibera CIPE n. 5 del 2009 per il rifacimento e la rototraslazione della pista dell’aeroporto civile Dal Molin di Vicenza. Le risorse resesi disponibili sono state, con la medesima delibera, riposizionate sul Fondo strategico, ed assegnate al comune di Vicenza per la destinazione ambientale prevista dal Piano di assetto del territorio del 26 agosto 2010 e per la realizzazione del nuovo museo aeronautico.

 

Il CIPE con la delibera 11 gennaio 2011, n. 1, al punto 9) e al relativo allegato, ha ripartito tra le assegnazioni FAS il taglio del 10% delle risorse disposto dall’articolo 2, del D.L. n. 78 del 2010, imputando alle residue disponibilità del Fondo strategico una riduzione di 50 milioni[15].

 

Da ultimo, la delibera n. 6 del 2012, nell’imputare le riduzioni di spesa disposte dalla tabella E della legge di stabilità per il 2012 (legge n. 183/2011) (9.489,5 milioni) nonché l’accantonamento definitivo destinato al miglioramento dei saldi di finanza pubblica (950,4 milioni), ha disposto che siano imputate per 2.790,2 milioni al ciclo di programmazione 2000-2006 e per 7.649,8 milioni al ciclo di programmazione 2007-2013: conseguentemente la delibera n. 6,alla tabella 2, riduce le assegnazioni riferite alla quota Fondo infrastrutture per 6.332,2 milioni e quella del Fondo strategico per 1.317,6 milioni annullando o riducendo diverse assegnazioni - come precedentemente esposto: di tale importo 152,5 milioni riguardavano risorse del Fondo non ancora assegnate. La tabella 4 della medesima delibera n. 6 del 2012 ha reintegrato le assegnazioni in favore del Fondo strategico per circa 400 milioni a valere sui 2.800 milioni assegnati per il 2015 al Fondo di sviluppo e coesione dall’articolo 33, comma 3, della legge di stabilità 2012 (legge n. 183 del 2011).

Va ricordato infine che l’articolo 22-ter del D.L. n. 78/2009 (legge n. 102/2009) ha previsto che le risorse del Fondo strategico sono incrementate con le somme derivanti dalla minore spesa per pensioni (conseguente all'innalzamento dell'età pensionabile delle lavoratrici), che il citato provvedimento quantifica nella misura di 120 milioni nel 2010 e di 242 milioni annui a decorrere dal 2011.

 

Nella tavola che segue sono esposti gli interventi legislativi per i quali è stato autorizzato l’utilizzo delle risorse del Fondo strategico, nonché le assegnazioni effettuate sulla base di apposite delibere del CIPE. Nella seconda colonna sono indicate le riduzioni disposte dalla tabella 1 della delibera n. 6 del 2012 a copertura delle riduzioni disposte dalla tabella E della legge di stabilità 2012, di cui si è detto sopra, e le riassegnazioni effettuate dalla tabella 4 della medesima delibera.

(milioni di euro)


Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale
(art. 18, co. 1, lett. b-bis, D.L. 185/2008)

Totale

CIPE
6/2012

Disponibilità

Dotazione

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 4

+9.053,0

 

 

Riserva di assegnazioni CIPE 4/2009

 

 

 

termovalorizzatore di Acerra e G8 sull’Isola della Maddalena, di cui:

400

-13,3

386,7

CIPE 6 novembre 2009, n. 86 - realizzazione della rete TETRA in Sardegna (Programma Interpolizie del Ministero dell’Interno) (quota complessiva 150 mln)

80

 

 

CIPE 13 maggio 2010, n. 40
-    
Emergenza rifiuti in Campania
-     Organizzazione del Vertice G8
-     Interventi isola La Maddalena


165
71
45

 

 

CIPE 20 gennaio 2012, n. 6 – Riduzione disponibilità

 

-13,3

 

Utilizzi

 

 

 

D.L. n. 162/2008, art. 3, co. 2 e 2-bis – Agevolazioni tributarie terremotati Marche e Umbria

22,0

 

22,0

D.L. n. 180/2008, art. 3 – Diritto allo studio

470,0

 

470,0

D.L. n. 180/2008, art. 4 – taglio lineare a copertura degli oneri relativi alle assunzioni in università statali

155,0

 

155,0

D.L. n. 5/2009, art. 7-quinquies, co. 4 – Incremento Fondo conti “dormienti

400,0

 

400,0

D.L. n. 5/2009, art. 7-quinquies, co. 8 – incremento Fondo di garanzia PMI

1.000,0

 

1.000,0

D.L. n. 5/2009, art. 8-octies, co. 3 – Incremento Fondo conti “dormienti”

103,0

 

103,0

D.L. n. 39/2009, art. 14, co. 1 – Terremoto Abruzzo

Delibera 26 giugno 2009, n. 35,
di cui:

3.955,0

 

3.955,0

- art. 8, co. 1, lett. f), del D.L. n. 39 del 2009: esenzione per il 2009 del pagamento del pedaggio autostradale

8,5

 

 

- CIPE 6 novembre 2009, n. 95

794,0

 

 

- OPCM n. 3827 del 2009,

21,0

 

 

- art. 2, comma 3-quinquies, del D.L. n. 225 del 2010 per la proroga del termine di esecuzione dei programmi dei gruppi industriali con imprese o unità locali nella regione Abruzzo

2,5

 

 

- art. 2, comma 3-octies, del D.L. n. 225 del 2010 per la bonifica del sito d’interesse nazionale di “Bussi sul Tirino”

50,0

 

 

- CIPE 5 maggio 2011, n. 50 Impianti depurazione e collettamento fognario comuni di Capitignano e Montereale (bacino fiume Aterno-Pescara)

4,8

 

 

- art. 31-bis, del D.L. n. 5 del 2012 per la Scuola sperimentale di dottorato internazionale denominata “Gran Sasso Science Institute (GSSI)”

18,0

 

 

- CIPE 23 marzo 2012, n. 43 Ricostruzione unità immobiliari

539,4

 

 

- art. 23, comma 12-septies, del D.L. n. 95 del 2012 per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel comune di L'Aquila e negli altri comuni del cratere

35,0

 

 

- CIPE 11 luglio 2012, n.. 81 (Palazzo del Governo)

31,6

 

 

- OPCM n. 4013 del 2012

181,4

 

 

- CIPE 21 dicembre 2012, n. 135 Interventi vari

2.245,0

 

 

- Legge stabilità 2013, art. 1, co. 417 Proroga contratti

1,5

 

 

- art. 2,co. 7, del D.L. n. 150/2013 Proroga Forze Armate

1,4

 

 

- art. 4, co. 8-ter, del D.L. 133/201, Proroga locazioni

1,2

 

 

D.L. n. 39/2009, art. 10, co. 1-bis – Fondo finanziamento zone franche urbane Abruzzo - CIPE 13 maggio 2010, n. 39 – Indivi­duazione e perimetrazione della zona franca urbana del Comune dell’Aquila

45,0

 

45,0

D.L. n. 78/2009, art. 4-septies - Contributo all’Istituto Sviluppo Agroalimentare Spa (ISA)

150,0

-150,0

0

L. n. 69/2009, art. 1 – Banda larga (quota residuale)

370,0

-370,0

0

D.L. n. 225/2010, art. 2, co. 4-octies – Riduzione risorse banda larga per Fondo per il passaggio al digitale

30,0

 

30,0

CIPE 11 gennaio 2011, n. 1 - Riduzione risorse banda larga a copertura taglio D.L. n. 78/2010

400,0

 

0

L. n. 99/2009, art. 3, co. 5 – Zone franche urbane (nel limite di 50 mln annui)

CIPE 11 gennaio 2011, n. 1 - Riduzione risorse zone franche urbane (150 mln) a copertura taglio D.L. n. 78/2010

0,0

 

0

CIPE 26 giugno 2009, n. 36 – Situazioni di crisi stabilimenti FIAT di Pomigliano d’Arco e Termini Imprese (originari 300 mln)

160,0

 

-160,0

0

D.L. n. 125/2010, art. 1, co. 3: garanzia dello Stato per Tirrenia Spa (a valere su quota CIPE n. 36/2009)

140,0

 

140,0

CIPE 31 luglio 2009, n. 67 – Contributo Fondazione RI.MED per ricerca biotecnologica e biomedica

220,0

-220,0
+200,0

220,0

CIPE 31 luglio 2009, n. 68 – Ricostruzione zone terremotate del Molise e Foggia

60,0

 

60,0

CIPE 31 luglio 2009, n. 69 - Igiene ambientale a Palermo

CIPE 13 maggio 2010, n. 41 (assegnazione di 35 mln)

150,0

-115,0
+115,0

150,0

CIPE 6 novembre 2009, n. 86 - realizzazione della rete TETRA in Sardegna (Programma Interpolizie del Ministero dell’Interno) (quota complessiva 150 mln)

70,0

 

70,0

Legge n. 191/2009, art. 2, co. 240 - Interventi di risanamento ambientale e messa in sicurezza nel Mezzogiorno

CIPE 17 dicembre 2009, n. 117
CIPE 22 luglio 2010, n. 68

100,0

-100,0

0

D.L. n. 195/2009, art. 18 - copertura parziale oneri affitto del termovalorizzatore di Acerra

90,3

 

90,3

CIPE 17 dicembre 2009, n. 120 – S.S. Olbia-Sassari

162,0

 

162,0

CIPE 11 gennaio 2011, n. 1 - Riduzione risorse a copertura taglio D.L. n. 78/2010

50,0

 

0

CIPE 5 maggio 2011, n. 15 - Museo aeronautico di Vicenza (ex quota Dal Molin – CIPE n. 5/2009)

11,5

-11,5
+11,5

11,5

CIPE 5 maggio 2011, n. 17 - Parco della musica e della cultura di Firenze

19,2

-19,2
+19,2

19,2

D.L. n. 107/2011, art. 4, co. 31 – Cessioni 2 unità navali CP alla Repubblica di Panama

17,4

 

17,4

CIPE 20 gennaio 2012, n. 6Riduzione quota residuale non assegnata

152,5

-152,5

0

 


 

c)  Il Fondo sociale per l’occupazione e formazione
(quota finanziata a valere sulle risorse FAS)

Il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione è istituito dall’articolo 18 del D.L. n. 185/2008 nello stato di previsione del Ministero del lavoro.

 

In tale Fondo confluiscono anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché le risorse comunque destinate al finanziamento degli ammortizzatori sociali concessi in deroga alla normativa vigente e quelle destinate in via ordinaria dal CIPE alla formazione.

Fermo restando quanto previsto per l’utilizzo delle risorse del Fondo per l'occupazione, le risorse FAS assegnate al Fondo sociale per occupazione e formazione sono destinate alle attività di apprendimento prioritariamente svolte in base a libere convenzioni volontariamente sottoscritte anche con università e scuole pubbliche, nonché di sostegno al reddito.

 

Per le risorse del Fondo provenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate resta fermo il vincolo di destinare alle regioni del Mezzogiorno l'85% delle risorse ed il restante 15% alle regioni del Centro-Nord.

 

In base all’Accordo Governo-Regioni del 12 febbraio 2009, relativo agli interventi e alle misure anticrisi di sostegno del reddito, cui è stata data attuazione con l’Intesa dell’8 aprile 2009 relativa anche allo schema di accordo in materia di Fondo sociale europeo, le risorse da desinare agli ammortizzatori sociali sono state stabilite in complessivi 5,350 miliardi di euro, di cui circa 4 miliardi provenienti dal Fondo aree sottoutilizzate e la restante quota (oltre 1,3 miliardi) autorizzati dalla legge finanziaria per il 2009 (art. 2, comma 35, legge n. 203/2008) e dall’articolo 19 del D.L. n. 185/2008.

 

Più specificamente l’Accordo del 12 febbraio 2009 ha individuato risorse per circa 8 miliardi di euro “da destinare nel biennio 2009-2010 ad azioni di sostegno al reddito e di politica attiva del lavoro (…). Tali risorse e gli interventi necessari a un loro efficace utilizzo possono utilmente vedere la convergenza di un'azione dello Stato e delle Regioni. Per quanto riguarda il primo, esso può mobilizzare risorse nazionali per 5.350 milioni di euro (di cui per circa 1.400 milioni derivanti dall'articolo 2, comma 35, della legge finanziaria 2009 e dall'art. 19 D.L. n. 185/2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 2 del 2009, relativo al sostegno al reddito e all'occupazione, e 3.950 milioni dall'art. 6-quater D.L. n. 112/2008 e dal Fondo per le aree sottoutilizzate - quota nazionale), mentre l'obiettivo per il contributo regionale è pari a 2.650 milioni di euro a valere sui programmi regionali FSE (Fondo sociale europeo)”.

 

In attuazione del citato accordo, la delibera CIPE n. 2 del 6 marzo 2009 ha assegnato al Fondo sociale per l’occupazione e la formazione 4 miliardi di euro, di cui 2,950 miliardi destinati al Centro-Nord e 1,050 miliardi al Mezzogiorno.

Tali risorse vengono riferite per 980 milioni al 2009 e per 3.020 milioni al 2010.

Nella seduta del 31 luglio 2009 il CIPE (delibera n. 70/2009) ha peraltro disposto l’anticipazione al 2009 di 500 milioni di euro dell’annualità 2010, al fine di fronteggiare il forte ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga.

(milioni di euro)


Fondo sociale per occupazione e formazione (quota FAS)
(art 18, co. 1, lett. a, D.L. 185/2008)

Totale

2009

2010

2011

2012

CIPE 6 marzo 2009, n. 2

+4.000,0

980,0

3.020,0

 

 

CIPE 31 luglio 2009 n. 70

0

+500,0

-500,0

 

 

Legge n. 191/2009, art. 2, co. 158: riduzione disponibilità

-100,0

-

-100,0

 

 

Disponibilità

+3.900,0

1.480,0

2.420,0

 

 

 

Secondo quanto riportato nella delibera n. 2/2009, l’importo di 4 miliardi proviene, per 1,2 miliardi dalle risorse recuperate ai sensi dell'articolo 6-quater del D.L. 112/2008 (cioè risorse FAS relative alla programmazione 2000-2006 assegnate alle amministrazioni centrali e regionali che alla data del 31 maggio 2008 non risultavano ancora impegnate), accertate dal CIPE nella delibera n. 1/2009, mentre i restanti 2,8 miliardi verranno recuperati a valere su risorse non utilizzate relative alla programmazione 2007-2013.

Al fine di assicurare l’immediata disponibilità delle suddette risorse per gli ammortizzatori sociali, l’articolo 7-ter, comma 20, del decreto-legge n. 5 del 2009 ha autorizzato il Fondo di rotazione per le politiche comunitarie (previsto dalla legge n. 183/1987) ad anticipare le quote di contributi comunitari e statali previste fino all’annualità 2010 che rientrano nei programmi finanziati dal Fondo Sociale Europeo della programmazione 2007-2013, come previsto nella citata Intesa dell’8 aprile 2009, relativa anche allo schema di accordo in materia di Fondo sociale europeo.

 

Il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione è gestito direttamente dal Ministero del lavoro, che lo ha destinato pressoché integralmente a copertura degli oneri per gli ammortizzatori sociali.

 


2.2.2 Le assegnazioni alle Amministrazioni regionali

Con la delibera n. 1 del 6 marzo 2009, il CIPE, oltre ad aggiornare la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, ha definito la quota di pertinenza delle Amministrazioni regionali.

A valere sulle risorse disponibili del FAS (52.437 milioni di euro), alle Amministrazioni regionali sono stati assegnati 27.027 milioni di euro, destinati alla realizzazione dei programmi strategici di interesse regionale, dei programmi interregionali e degli obiettivi di servizio agli interventi, attraverso cui si attua la politica regionale unitaria per le priorità del Quadro strategico nazionale (QSN 2007-2013).

Le risorse destinate alle Amministrazioni regionali sono state ripartite rispettivamente:

§  per 21.831,5 milioni in favore d elle regioni del Mezzogiorno;

§  per 5.195,5 milioni in favore del Centro-Nord.

 

Nell’ambito della quota assegnata al Mezzogiorno e al Centro-Nord, il riparto percentuale tra le regioni è effettuata sulla base della “chiave di riparto” contenuta nell’Allegato al QSN 2007-2013, approvato con la delibera CIPE n. 174 del 22 dicembre 2006.

 

L’operatività a livello regionale delle risorse del Fondo aree sottoutilizzate viene definita attraverso il Programma attuativo regionale (PAR), approvato da ciascuna regione. Con esso la Regione definisce la propria strategia per la politica regionale di sviluppo per il periodo 2007-2013. Il PAR rappresenta lo strumento necessario a fornire i necessari elementi operativi per l’attuazione della strategia e consentire l’istruttoria di verifica di coerenza ed efficacia da parte del Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico, come delineato nella delibera CIPE n. 166 del 2007, ai fini della finalizzazione e del trasferimento delle risorse FAS, che rappresentano una componente di rilievo per l’attuazione della politica regionale di sviluppo.

 

Con la delibera dell’11 gennaio 2011, n. 1 il CIPE ha ripartito il taglio complessivo del 10% delle risorse (4.990,8 milioni) disposto dall’articolo 2, del D.L. n. 78 del 2010 tra le assegnazioni del FAS già effettuate, imputandone 1.714,9 alle regioni del Mezzogiorno (cui vanno aggiunti 167,1 milioni di programmi interregionali e 602,4 milioni per gli obiettivi di servizio, cioè la c.d. premialità[16]), e circa 520 milioni alle regioni del Centro-Nord. La restante quota è stata imputata al FAS-Infrastrutture, al Fondo strategico e a parte delle risorse recuperate dalla ricognizione ex articolo 6-quater del D.L. n. 122/2008.

Rispetto alla ripartizione originaria (CIPE n. 166/2007) le risorse destinate al Mezzogiorno risultano ridotte di 3,5 miliardi e quelle alle regioni del Centro-Nord di 800 milioni.

Il riparto regionale, come determinato dalle delibere CIPE è indicato nelle tavole seguenti:

(dati in milioni di euro)

 

 

CIPE
166/2007

chiave di riparto

CIPE
1/2009

CIPE
1/2011

MEZZOGIORNO

22.841,5

100,0

21.831,5

19.347,2

Programmi di interesse strategico regionale

Abruzzo

854,7

4,73

811,1

730,0

Molise

476,6

2,64

452,3

407,1

Campania

4.105,5

22,72

3.896,4

3.506,8

Puglia

3.271,7

18,11

3.105,1

2.794,6

Basilicata

900,3

4,98

854,4

769,0

Calabria

1.868,4

10,34

1.773,3

1.595,9

Sicilia

4.313,5

23,87

4.093,8

3.684,4

Sardegna

2.278,5

12,61

2.162,5

1.946,2

Progetti strategici di interesse interregionale

Energie rinnovabili e risparmio energetico

814,0

 

772,5

695,3

Attrattori culturali, naturali e turismo

946,3

 

898,1

808,3

Obiettivi servizio (premialità)

3.012,0

 

3.012,0

2.409,6

 

 

 

CIPE
166/2007

chiave di riparto

CIPE
1/2009

CIPE
1/2011

CENTRO-NORD

5.544,0

100,0

5.195,5

4.676,1

Programmi di interesse strategico regionale

Piemonte

889,3

16,04

833,4

750,0

Valle d'Aosta

41,6

0,75

39,0

35,1

Lombardia

846,6

15,27

793,4

714,0

Bolzano

85,9

1,55

80,5

72,5

Trento

57,7

1,04

54,0

48,6

Veneto

608,7

10,98

570,5

513,4

Friuli Venezia Giulia

190,2

3,43

178,2

160,4

Liguria

342,1

6,17

320,6

288,5

Emilia Romagna

286,1

5,16

268,1

241,3

Toscana

757,3

13,66

709,7

638,8

Umbria

253,4

4,57

237,4

213,7

Marche

240,6

4,34

225,5

203,0

Lazio

944,7

17,04

885,3

796,8

 

Per quanto riguarda la regione Campania, si segnala che l’articolo 3 del D.L. 26 novembre 2010 n. 196 (legge n. 1/2011), al comma 1 autorizza la regione Campania a disporre di 150 milioni di euro a valere sulla quota regionale ad essa spettante - annualità 2007/2013, del Fondo aree sottoutilizzate, per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti; il comma 2, novellando il comma 12, articolo 11, D.L. n. 90/2008, ridetermina la copertura degli oneri derivanti dall’Accordo sottoscritto il 18 luglio 2008, poi modificato con Atto 8 aprile 2009, tra il Ministero dell’ambiente e la regione Campania per interventi di bonifica ambientale in 282 milioni, ponendo il relativo onere a valere sulle risorse del FAS destinate alla programmazione regionale, a carico della quota assegnata alla regione Campania dalla delibera CIPE n. 1/2009.

Inoltre, l’articolo 2, comma 2, del D.L. 31 marzo 2011, n, 34 a posto a carico delle risorse FAS destinate alla regione Campania una parte (non specificata) degli oneri per la realizzazione di un programma straordinario di interventi nell’area archeologica di Pompei.

Il D.L. 2 marzo 2012, n. 16, all’articolo 12, comma 8, autorizza la regione Campania ad utilizzare le risorse (355,5 milioni) del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 relative al Programma attuativo regionale, per l'acquisto del termovalorizzatore di Acerra ai sensi dell'articolo 7 del D.L. n. 195 del 2009.

Con delibera 21 dicembre 2012, n. 156 il CIPE ha approvato la programmazione di una quota delle risorse residue del FSC 2007-2013 destinate alla Regione Campania per un importo di 42 milioni, di cui 12 milioni per la riqualificazione ambientale delle aree litorali, del patrimonio della Regione e delle aree sequestrate alla camorra, e 30 milioni per la messa in sicurezza del territorio dai rischi ambientali e sanitari determinati dall’abbandono dei rifiuti.

 

Si ricorda che la legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191 del 2009) all’articolo 2, comma 90, prevede che le regioni interessate dai piani di rientro dai disavanzi sanitari, d’intesa con il Governo, possono utilizzare a copertura dei debiti sanitari le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale (delibera CIPE n. 1/2009), nel limite individuato nella delibera di presa d’atto dei singoli piani attuativi regionali da parte del CIPE.

Con la delibera n. 3 del 23 marzo 2011 il CIPE ha autorizzato l’utilizzo delle risorse del FAS 2007–2013 assegnate alle regioni Abruzzo (160,340 milioni di euro), Campania (322 milioni di euro) e Lazio (796,782 milioni di euro) per il ripiano dei rispettivi disavanzi sanitari.

Successivamente la delibera n. 77 del 2011 ha posto a carico del PAR (Programma attuativo regionale) della Regione siciliana l’importo di 686 milioni per la copertura delle rate di ammortamento degli anni 2010-2013 di un mutuo contratto per far fronte ai debiti pregressi del sistema sanitario regionale. Con la delibera n. 94 del 2012 il CIPE ha preso atto della richiesta avanzata dalla Regione siciliana di utilizzare ulteriori 343,1 milioni per la copertura del debito sanitario. Analogamente la delibera n. 12 del 2012 ha posto a carico del PAR della regione Molise la somma di 55 milioni per il ripiano del proprio disavanzo sanitario.

 

La delibera CIPE n. 1 del 2009 prevede che i programmi attuativi FAS, sia regionali che interregionali, devono essere inviati dalle Amministrazioni responsabili al Ministero dello sviluppo economico per la verifica di coerenza ed efficacia programmatica ed attuativa.

Entro 30 giorni dall’esame con esito positivo del programma ricevuto, il Ministero trasmette il programma al CIPE per la relativa presa d’atto.

Dopo la presa d’atto da parte del CIPE, il MISE, entro 15 giorni, adotta il provvedimento con il quale lo Stato assume l’obbligazione per le quote annuali di risorse FAS indicate nel programma stesso nei confronti della Regione.

Con delibera n. 11 del 6 marzo 2009 il CIPE ha preso atto dei programmi attuativi FAS di interesse strategico delle regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e della provincia autonoma di Bolzano.

Con delibera n. 69 del 31 luglio 2009 il CIPE ha preso atto del programma attuativo FAS di interesse strategico (PAR) della Regione Siciliana.

Il CIPE ha preso atto con delibera n. 63 del 2011 del PAR della regione Molise (407,1 milioni) e con delibera n. 79 del 2011 del PAR della regione Abruzzo (607,7 milioni).

In data 20 gennaio 2012 il CIPE, con le delibere nn. 9, 10 e 11, ha preso atto, rispettivamente, del programma attuativo regionale (PAR) della Regione Veneto (513,4 milioni[17]), della Regione autonoma Friuli Venezia-Giulia (160,4 milioni[18]) e del programma attuativo provinciale (PAP) della provincia autonoma di Trento (48,6 milioni[19]). Da ultimo, con delibera 11 dicembre 2012, n. 133 il CIPE ha preso atto della riprogrammazione del PAR della Regione Toscana.

Peraltro la delibera CIPE n. 64 del 2011 ha disposto la presa d'atto relativa all'anticipazione di risorse, a valere sulle risorse PAR della regione Abruzzo, per la realizzazione dell'evento "Mondiali di sci juniores 2012" (12 milioni), mentre la delibera n. 81 del 2011 il CIPE ha preso atto dell’ dell'esigenza della Regione Siciliana di utilizzare l'importo di 200 milioni - a valere sulla dotazione FAS del Programma attuativo regionale 2007/2013 - per il finanziamento regionale (200 milioni) degli strumenti agevolativi nazionali dell'Accordo di programma per la disciplina degli interventi di riqualificazione e reindustrializzazione del polo industriale di Termini Imerese (Palermo).

 

 

2.3 Il Piano nazionale per il Sud e la riprogrammazione delle risorse

Con il Piano nazionale per il Sud[20] e la relativa delibera operativa del CIPE n. 1 del 2011 sono stati definiti gli obiettivi, i criteri e le modalità per la programmazione delle risorse del FAS relative al periodo di programmazione 2000-2006 che risultavano non utilizzate in base della ricognizione effettuata ai sensi della delibera CIPE n. 79 del 2010.

Con successive delibere il CIPE ha individuato gli interventi e le risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) da destinare agli interventi anche nei settori degli investimenti nel settore delle infrastrutture ferroviarie e viarie (n. 62/2011), in ambito universitario (n. 78/2011), del rischio idrogeologico (n. 8/2012), della depurazione delle acque e bonifica dei siti contaminati (n. 60/2012) e nel settore ambientale per la manutenzione straordinaria del territorio (n. 87/2012).

Sostanzialmente, con queste delibere il CIPE ha ridotto la quota di singoli programmi attuativi regionali (PAR) o interregionali (PAIN), anche relative al periodo 2000-2006, le cui risorse risultavano in ritardo di utilizzo, per destinarle al finanziamento dei nuovi interventi nelle medesime regioni definiti dalle citate delibere, in linea con le priorità strategiche indicate nel “Piano nazionale per il Sud” e successivamente anche con il “Piano di azione coesione”.

CIPE n. 62 del 2011: Interventi infrastutturali

Con la delibera 3 agosto 2011, n. 62, il CIPE ha individuato e assegnato le risorse destinate ad interventi infrastrutturali di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l’attuazione del Piano nazionale per il Sud per complessivi 7.471,3 milioni.

In particolare al punto 1 della delibera, al fine di finanziare parte del Piano, si dispone la riduzione delle assegnazioni a carico del FAS relative alla programmazione 2007-2013 per l’importo di 1.851,6 milioni a valere sulle risorse destinate ai programmi interregionali (PAIN) e sugli obiettivi di servizio (OdS) – da ultimo determinate dalla delibera 11 gennaio 2011, n. 1[21] - che vengono pertanto a essere così rideterminate:

 

CIPE 1/2011

Utilizzo per
Piano per il Sud

Dotazione residuale

PAIN Energie rinnovabili

695,28

-370,32

324,96

PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo

808,28

-370,32

437,96

Obiettivi di servizio

2.409,60

-1.110,95

1.298,55

TOTALE

3.913,16

-1.851,59

2.061,47

 

La quota di 1.851,6 viene destinata per 742,8 milioni alle infrastrutture strategiche nazionali e per 1.079 milioni a quelle interregionali e regionali.

 

La restante quota di finanziamento del Piano disposta con la delibera n. 62/2011 è posta a valere sulle risorse dei finanziamenti dei programmi attuativi regionali (PAR), per complessivi 5.649,6 milioni, così ripartiti tra le regioni, come indicato nelle tavole 3 e 10 della delibera:

 

INFRASTRUTTURE

PUG

MOL

CAM

SAR

SIC

CAL

BAS

TOTALE

Nazionali

100,0

0

163,5

406,5

0

200,0

40,8

910,8

Interreg. e regionali

915,4

0

1.181,6

666,9

1.092,9

663,4

218,6

4.738,8

TOTALE

1.015,4

0

1.345,1

1.073,4

1.092,9

863,4

259,4

5.649,6

 

La delibera CIPE n. 62 ha individuato gli interventi strategici nazionali ritenuti strategici per lo sviluppo del Mezzogiorno, ne ha quantificato il costo, verificato i finanziamenti già disponibili e, considerando il restante fabbisogno finanziario, ha provveduto al parziale finanziamento a valere sulle risorse dei PAIN, degli Obiettivi di Servizio e dei PAR, come riportato nelle successive tavole.

 

 

CIPE n. 62

Copertura finanziaria (Riduzione)

 

Assegnati

PAIN-OdS

PAR

Totale

Infrastrutture nazionali

 

 

 

 

Direttrice ferroviaria Napoli-Bari

790,0

590,0

Puglia: 100,0

Campania: 100,0

790,0

Direttrice ferroviaria Salerno- Reggio Cal.

240,0

40,0

Calabria: 200,0

240,0

S.S. Sassari – Olbia

406,5

0

Sardegna: 406,5

406,5

Autostrada Salerno Reggio Cal. – completamento interventi in corso

217,1

112,8

Campania: 63,5

Basilicata: 40,8

217,1

Totale nazionali

1.653,6

742,8

910,8

1.653,6

 

 

 

 

 

Infrastrutture regionali e interreg.

 

 

 

 

Basilicata – Infrastrutture stradali[22]

206,5

0

Basilicata: 206,5

206,5

Basilicata: ferrovie

212,0

200,0

Basilicata: 12,0

212,0

Totale Basilicata

418,5

200,0

218,5

418,5

Calabria: SS 182 Trasversale delle Serre

185,9

0

Calabria: 185,9

185,9

Calabria: interventi complementari

240,0

20

Calabria: 220,0

240,0

Calabria: corridoi stradali e autostradali

122,4

0

Calabria: 122,4

122,4

Calabria: Schemi idrici e acquedotti

135,0

0

Calabria: 135,0

135,0

Calabria: Autostrada Jonica E90

40,0

40,0

0

40,0

Totale Calabria

723,4

60,0

663,4

723,4

Campania: opere ferroviarie

584,8

0

Campania: 584,8

584,8

Campania: opere viarie

523,0

0

Campania: 523,0

523,0

Campania:porti e interporti

73,8

0

Campania: 73,8

73,8

Totale Campania

1.181,6

0

1.181,6

1.181,6

Molise: Termoli – San Vittore

200,0

200,0

0

200,0

Molise: danni alluvionali

40,3

40,3

0

40,3

Molise: sisma 2002

346,2

346,2

0

346,2

Totale Molise

586,5

586,5

0

586,5

Puglia: idrico

330,0

0

Puglia: 330,0

330,0

Puglia: ferrovie

126,0

0

Puglia: 126,0

126,0

Puglia: viabilità stradale

337,4

92,5

Puglia: 244,9

337,4

Puglia: nodi aeroportuali

81,0

0

Puglia: 81,0

81,0

Puglia: trasporto urbano

126,5

35,0

Puglia: 91,5

126,5

Puglia: aree insediamenti produttivi

8,0

0

Puglia: 8,0

8,0

Puglia: banda larga

17,0

0

Puglia: 17,0

17,0

Puglia: turismo

17,0

0

Puglia: 17,0

17,0

Totale Puglia

1.042,9

127,5

915,4

1.042,9

Sardegna: trasporti

437,0

0

Sardegna: 437,0

437,0

Sardegna: idrico

229,9

0

Sardegna: 229,9

229,9

Totale Sardegna

666,9

0

666,9

666,9

Sicilia: Circumetnea

100,0

0

Sicilia: 100,0

100,0

Sicilia: settore stradale

1.097,9

105,0

Sicilia: 992,9

1.097,9

Totale Sicilia

1.197,9

105,0

1.092,9

1.197,9

Totale regionali e interregionali

5.817,7

1.079,0

4.738,7

5.817,7

TOTALE DELIBERA CIPE n. 62

7.471,3

1.821,8

5.649,5

7.471,3

In Allegato alla delibera n. 62 del 2011 è riportato l’elenco dettagliato degli interventi.

CIPE n. 78 del 2011: Università

Analogamente con la delibera 30 settembre 2011, n. 78, il CIPE ha individuato e assegnato le risorse destinate ad interventi infrastrutturali di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale in ambito universitario per complessivi 1.027,4 milioni.

In particolare al punto 1 della delibera n. 78, al fine di finanziare parte degli interventi, si dispone la riduzione delle assegnazioni a carico del FAS relative alla programmazione 2007-2013 per l’importo di 349,7 milioni a valere sulle risorse destinate ai programmi interregionali (PAIN) e sugli obiettivi di servizio (OdS), che vengono pertanto a essere così rideterminate:

 

 

CIPE 62/2011

Riduzioni
Piano per il Sud – Università
(CIPE 78/2011)

Dotazione residuale

PAIN Energie rinnovabili

324,96

-69,95

255,01

PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo

437,96

-69,95

368,01

Obiettivi di servizio

1.298,55

-209.85

1.088,8

TOTALE

2.061,47

-349.75

1.711,32

 

La riduzione di circa 350 milioni viene destinata per 150 milioni a tre Poli nazionali integrati di Ricerca – Alta formazione – Innovazione (Campania, Puglia e Calabria/Sicilia) e 197,7 milioni al sistema universitario regionale.

Successivamente la delibera n. 7 del 2012 ha mantenuto lo stanziamento di 50 milioni per il polo di eccellenza della Puglia, ha annullato i 50 milioni destinati al polo di eccellenza Campania e ridotto da 50 a 33,9 milioni le risorse destinate al polo di eccellenza Calabria/Sicilia, assegnando i residuali 66,1 milioni a interventi sui rispettivi sistemi universitari regionali.

La restante quota di finanziamento disposta con la delibera n. 78/2011 è posta a valere sulle risorse dei finanziamenti dei programmi attuativi regionali (PAR), per complessivi 718,6 milioni, ripartiti tra le regioni.

Si segnala inoltre che la delibera n. 89 del 2012 ha riprogrammato l’assegnazione delle risorse destinate all’Università di Reggio Calabria.


 

 

Copertura assegnazioni

Risorse

INFRASTRUTTURE UNIVERSITA’

PUG

ABR

CAM

SAR

SIC

CAL

BAS

PAIN-
OdS

TOT

Nazionali

0

0

0

0

0

0

0

150,0

150,0

Univ. Abruzzo

-

5,0

-

-

-

-

-

-

5,0

Univ. Basilicata

-

-

-

-

-

-

12,0

10,0

22,0

Univ. Calabria

-

-

-

-

-

63,9

-

12,7

76,6

Univ. Campania

-

-

68,7

-

-

-

-

-

68,7

Univ. Puglia

250,0

-

-

-

-

-

-

65,0

315,0

Univ. Sardegna

-

-

-

241,4

-

-

-

60,0

301,4

Univ. Sicilia

-

-

-

-

38,8

-

-

50,0

88,8

Interreg. - regionali

250,0

5,0

68,7

241,4

38,8

63,9

12,0

197,7

877,4

TOTALE

250,0

5,0

68,7

241,4

77,6

63,9

12,0

347,7

1.027,4

CIPE n. 8 del 2012: Rischio idrogeologico

Con la delibera n. 8 del 20 gennaio 2012 il CIPE ha assegnato risorse per interventi di contrasto del rischio idrogeologico nel Mezzogiorno per un ammontare complessivo di 679,7 milioni, di cui 262,6 milioni a valere sui programmi interregionali (PAIN), 252,1 milioni a valere sui programmi attuativi regionali (PAR) e 65 a valere su risorse proprie del Ministero dell’ambiente.

La quota relativa ai PAIN è stata così suddivisa:

 

 

Dotazione post CIPE n. 78/2011

Risorse per “Frane e versanti”

Dotazione residuale

PAIN Energie rinnovabili

255,01

254,60

0,41

PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo

368,01

8,00

360,01

TOTALE

623,02

262,60

360,42

 

L’ammontare delle risorse assegnate dalla delibera del CIPE n. 8 del 2012 risulta così distribuito:

 

 

 

 

Copertura

 

Numero interventi

Assegnazioni  CIPE 8/2012

Quota Min. Ambiente

Riduzione PAIN

Riduzione PAR

Basilicata

76

23,95

2,16

10,89

10,89

Calabria

185

198,91

17,98

70,93

110,00

Campania

57

184,45

16,67

73,53

94,24

Molise

87

27,0

2,44

10,56

14,00

Puglia

84

175,56

17,26

79,16

79,16

Sardegna[23]

17

25,86

2,34

11,76

11,76

Sicilia

11

12,76

1,15

5,80

5,80

Totale

517

648,49

60,00

262,63

325,85

Campania
(Giugliano-NATO)

 

26,24

0,00

0

26,24

Totale

 

674,73

60,00

262,63

352,09

Azioni di sistema

 

5,0

5,00

0

0

TOTALE

 

679,73

65,00

262,63

352,09

 

L’elenco degli interventi per ogni singola regione è riportato nell’Allegato alla delibera stessa.

CIPE n. 60 del 2012: Depurazione acque e bonifiche ambientali

Con la delibera n. 60 del 30 aprile 2012 il CIPE ha assegnato risorse per 1.686 milioni alle Regioni meridionali per 223 interventi che attengono ai settori del collegamento e depurazione delle acque e della bonifica dei siti contaminati. Tali risorse vanno ad aggiungersi a 133 milioni già disponibili.

Costo degli interventi e fabbisogno per regione (mln di euro)

Regione

Settore

Interventi

Costo

Disponibilità

CIPE n. 60

Basilicata

Idrico

11

32,2

0

32,2

Calabria

Bonifiche

40

42,9

0

42,9

Calabria

Idrico

16

217,6

57,7

159,8

Campania

Idrico

7

214,0

2,1

211,9

Puglia

Idrico

38

97,1

0

97,1

Sardegna

Idrico

15

54,2

8,1

46,1

Sicilia

Idrico

96

1.161,0

65,1

1.095,9

TOTALE

 

223

1.1819,0

133,0

1.686,0

 

Il finanziamento degli interventi (1.686 milioni) è posto per 803,4 milioni a valere sulle risorse ancora disponibili derivanti dai singoli programmi attuativi regionali (PAR) del Fondo sviluppo e coesione 2007-2013, per 532,6 milioni a valere sulla riprogrammazione del Fondo relativamente alle annualità 2000-2006 (delibera CIPE n. 41/2012) e per 350 milioni dalle risorse liberate rinvenienti dalla programmazione comunitaria 2000-2006 (delibera CIPE n. 35/2012). La delibera assegna, inoltre, 5 milioni al Ministro per la coesione territoriale, con onere a carico del PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo (che la precedente delibera CIPE n. 8/2012 determinava in 360 milioni).

 

Regione

Settore

CIPE n. 60

PAR
2007-2013

FSC
2000-2006

di cui liberate

PAIN Attuatori

Basilicata

Idrico

32,2

32,2

 

 

 

Calabria

Bonifiche

42,9

42,9

 

 

 

Calabria

Idrico

159,8

159,8

 

 

 

Campania

Idrico

211,9

211,9

 

 

 

Puglia

Idrico

97,1

97,1

 

 

 

Sardegna

Idrico

46,1

46,1

 

 

 

Sicilia

Idrico

1.095,9

213,3

532,6

350,0

 

Min. Coes. territoriale

Azioni di sistema

5,0

 

 

 

5,0

TOTALE

 

1.691,0

803,4

532,6

350,0

5,0

 


 

2.4 La ridefinizione delle risorse FSC per il periodo 2012-2015: la delibera n. 6 del 2012

Come accennato precedentemente (vedi pag. 30), la delibera n. 6 del 2012 ha definito il quadro finanziario complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il periodo 2012-2015.

La definizione delle risorse, al netto delle riduzioni di spesa disposte in via legislativa pari a 10.439,9 milioni[24], è stato così definito:

§  calcolato le risorse disponibili (33.469,2 milioni), sommando agli stanziamenti di competenza indicati dalla Tabella E della legge di stabilità 2012 le risorse in conto residui al 1° gennaio 2012;

§  detratto le risorse già assegnate (31.410,3 milioni) con precedenti delibere CIPE al netto delle risorse già trasferite con decreti ministeriali;

§  alla quota residuale (2.058,9 milioni) ha aggiunto le ulteriori risorse per il 2015 previste dall’articolo 33, comma 3, della legge di stabilità 2012 (2.800 milioni) e sottratto la quota già assegnata con la delibera n. 83 del 2011 (439,9 milioni);

§  ne consegue una disponibilità di 4.418,9 milioni.

 

 

Milioni

Competenza: Fondo annualità 2012-2015 – tabella E legge di stabilità 2012

26.353,2

Residui: Fondo da bilancio al 1° gennaio 2012

7.116,0

Totale massa spendibile Fondo

33.469,2

 

 

Assegnazioni escluse dalle riduzioni «ope legis», al netto dei trasferimenti già operati:

 

Fondo regionale 2007-2013

21.839,7

Fondo regionale 2000-2006

5.666,8

Fondo regionale non ricompreso nelle intese istituzionali di programma e precedente al periodo di programmazione 2000-2006

203,8

Ricostruzione post-terremoto Abruzzo

3.700,0

Totale assegnazioni escluse

31.410,3

 

 

IMPORTO RESIDUO PER LA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE

2.058,9

Ulteriori stanziamenti del Fondo recati, per l'anno 2015, dall'articolo 33, comma 3, della legge n. 183/2011 (delibera CIPE n. 83 del 2011)

+2.800,0

DOTAZIONE COMPLESSIVA DEL FONDO PER LA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE

4.858,9

Assegnazioni già disposte a carico dell'articolo 33, comma 3, della legge n. 183/2011 (delibera CIPE n. 83 del 2011)

-439,9

DISPONIBILITA' RESIDUE PER LA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE

4.418,9

 

Il raccordo tra il quadro programmatico del CIPE e le disponibilità di bilancio effettuato dalla delibera n. 6 del 2012

Le riduzioni di spesa in bilancio disposte ai sensi del D.L. n. 98 del 2011 (10.439,9 milioni di euro) sono state così imputate dalla delibera n. 6 del 2012 ai diversi cicli di programmazione nazionale:

 

Programmazione 2007-2013

 

Programmazione 2000-2006 e ante

Riduzioni: -10.439,9, di cui

-7.649,8, di cui

 

-2.790,1

Fondo infrastrutture (tab. 1): -6.332,2

 

 

Fondo strategico (tab. 2): -1.317,6

 

 

 

Disponibilità residue: 4.418,9, di cui

2.360,0

 

2.058,9

Reintegro assegnazioni (tab. 4): 1.583,7

 

Conferma assegnazioni (tab. 3): 1.690,0

Quota residua: 776,3

 

Quota residua: 368,9

Assegnazioni (tab. 5): -999,8

 

 

Saldo negativo: 223,5

 

 

Copertura ex quota 2000-2006: 368,9

 

 

Quota residua: 145,3

 

Nella seduta del 23 marzo 2012 il CIPE ha assegnato, a valere sulle risorse residuali della programmazione nazionale:

§  60 milioni a favore di INVITALIA (Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) per il rilancio dell’occupazione attraverso le misure agevolative dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego (delibera n. 36/2012);

§  5 milioni a favore di ISMEA (Istituto servizi per il mercato agricolo alimentare) per il finanziamento delle misure agevolative dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego nel settore agricolo (delibera n. 37/2012).

Inoltre le delibere n. 38 e 39 del 23 marzo 2012 assegnano, rispettivamente, 70 milioni in favore del Ministero per i beni e le attività culturali, per la realizzazione di nove interventi prioritari di competenza del medesimo Ministero su sedi museali di rilievo nazionale e 6 milioni per il completamento delle opere di restauro del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.

Le risorse indicate dalla delibera n. 38 sono destinate ai seguenti interventi:

 

Intervento

Localizzazione

(milioni)

Palazzo Reale di Napoli

Campania

18,0

Reggia di Capodimonte – Napoli

Campania

7,0

Grande Brera – Milano

Lombardia

23,0

Grandi Gallerie dell’Accademia – Venezia

Veneto

7,0

Polo museale di Melfi-Venosa

Basilicata

4,0

Polo museale di Cagliari

Sardegna

2,5

Polo museale di Sassari

Sardegna

1,5

Polo museale di Taranto

Puglia

5,0

Polo museale di Palermo

Sicilia

2,0

Totale

 

70,0

 

Infine la delibera 11 dicembre 2012, n. 132, al punto 2, ha assegnato 3,4 milioni a favore del MUIR al fine di poter fronteggiare l’obbligazione giuridicamente vincolante assunta con la Fondazione “Idis – Città della scienza (società in house della Regione Campania) in attuazione dello specifico Accordo do programma e, al punto 3, ha assegnato 0,6 milioni a favore del MISE per poter fronteggiare l’obbligazione giuridicamente vincolante assunta con l’ENEA nell’ambito del progetto strategico “Bonifiche dei siti industriali inquinati”.

 

Conseguentemente, a seguito del loro utilizzo da parte dalle delibere 36, 37, 38, 39 e 132 del 2012, come precisato al punto 6 della delibera n. 132, rispetto all’importo di risorse disponibili indicato dalla delibera n. 6 del 2012 (145,3 milioni), le disponibilità del FSC ancora da assegnare ammontavano a fine dicembre 2012 a soli 209.700 euro.

La riprogrammazione delle residue risorse regionali

La delibera CIPE n. 78 dell’11 luglio 2012 ha definito la riprogrammazione delle residue risorse regionali 2007-2013 del Fondo di sviluppo e coesione ancora da assegnare.

Considerando che la precedente rideterminazione delle risorse regionali e interregionali del Fondo era stata definita con la delibera CIPE n. 1 del 2011, alla luce delle numerose riduzioni dei PAR e dei PAIN per il finanziamento delle delibere nn. 62/2001, 78/2011, 7/2012, 8/2012 e 60/2012 sopra illustrate, comprese quelle relative al ripiano dei disavanzi sanitari, nonché a numerose ordinanze P.C.M. in tema di protezione civile, il CIPE con la delibera n. 78 del 2012 ha provveduto a ridefinire l’ammontare residuo delle disponibilità dei PAR delle regioni meridionali (3.990,3 milioni) e del PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo (355 milioni).

 

 

Assegnazioni

Quota residua da assegnare

 

CIPE
1/2011

CIPE 78/2012

di cui PAIN Attrattori

Totale

PAR Abruzzo

730,0

0

48,9

48,9

PAR Molise

407,1

0

 

0

PAR Campania

3.506,8

327,7

161,4

489,1

PAR Puglia

2.794,6

1.353,0

 

1.353,0

PAR Basilicata

769,0

454,5

 

454,5

PAR Calabria

1.595,9

355,9

 

355,9

PAR Sicilia

3.684,4

1.036,8

86,0

1.122,8

PAR Sardegna

1.946,2

462,5

58,6

521,2

Totale parziale

 

3.990,3

 

 

PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo

808,3

355,0

355,0

 

PAIN Energie rinnovabili

695,3

0

 

 

TOTALE

 

4.345,4

 

4.345,4

 

Con delibere dell’ottobre 2012 il CIPE ha preso atto della riprogrammazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione (FSC) dei PAR delle regioni Basilicata (n. 88), Calabria (n. 89), Molise (n. 91), Puglia (n. 92), Sardegna (n. 93), Regione Siciliana (n. 94), Umbria (n. 95), Marche (n. 108) e Liguria (n. 110) (cfr infra).

CIPE n. 79 del 2012: Meccanismo premiale “Obiettivi di servizio”

La delibera n. 166 del 2076 – relativa all’attuazione del Quadro strategico nazionale (QSN) – aveva destinato 3 miliardi ai c.d. “Obiettivi di servizio”, cioè a quel sistema premiale conseguente al raggiungimento di determinati target da parte delle regioni meridionali e del MIUR. Tale importo è stato ridotto dalle delibere nn. 1, 62 e 78 del 2011, fino a ridursi a 1.031,8. Con la delibera n. 79 del 2012 il CIPE ha provveduto a ripartire tali risorse premiali, sia in riferimento ai c.d. premi intermedi (326,4 milioni), sia alla quota residua (655,4 milioni), al netto di 50 milioni destinati, a titolo di contributo di solidarietà, al finanziamento di interventi per le scuole danneggiate dal terremoto dell’Emilia-Romagna del maggio 2012.


 

Obiettivi di servizio

Premi intermedi

Premi finali

TOTALE

Abruzzo

20,5

30,2

          50,7

Molise

8,1

16,8

          24,9

Campania

84,8

145,1

        229,9

Puglia

41,5

115,6

        157,1

Basilicata

15,9

31,8

          47,7

Calabria

34,8

66,0

        100,8

Sicilia

49,4

152,4

        201,8

Sardegna

62,4

80,5

        142,9

MIUR

9,0

16,9

          25,9

TOTALE

326,4

655,4

        981,8

Terremoto Emilia Romagna

 

50,0

50,0

TOTALE COMPLESSIVO

 

705,4

1.031,8

CIPE n. 87 del 2012: Interventi per la manutenzione straordinaria del territorio

Con la delibera n. 87 del 3 agosto 2012 il CIPE ha approvato l’individuazione degli interventi prioritari a carattere ambientale per la manutenzione straordinaria del territorio nelle Regioni del Mezzogiorno, nonché il correlato fabbisogno finanziario nei settori delle bonifiche, dei rifiuti, del sistema idrico integrato, della difesa del suolo e della forestazione, per un importo complessivo di 1.060,5 milioni. Di tale somma 992,2 milioni riguardano le risorse FSC 2007-2013, mentre 68,2 milioni concernono esclusivamente risorse FSC 2000-2006 della Regione Calabria

Nella successiva tavola sono riportate le amministrazioni beneficiarie, la tipologia degli interventi e il relativo numero, nonché le risorse assegnate e la relativa copertura (milioni di euro).

 

Regione

Settore

N. interventi

Risorse assegnate

di cui FSC 2000-2006

di cui FSC 2007-2013

Basilicata

Bonifiche

10

41,7

 

41,7

Calabria

Difesa del suolo

14

38,2

38,2

 

Calabria

Forestazione

1

30,0

30,0

 

Campania

Forestazione

25

60,0

 

60,0

Puglia

Bonifiche

6

120,2

 

120,2

Puglia

Rifiuti

5

11,0

 

11,0

Puglia

Sistema idrico

19

121,2

 

121,2

Puglia

Difesa del suolo

2

26,1

 

26,1

Sardegna

Bonifiche

6

110,4

 

110,4

Sicilia

Bonifiche

1

50,0

 

50,0

Sicilia

Rifiuti

2

9,0

 

9,0

Sicilia

Forestazione

2

442,6

 

442,6

TOTALE

 

93

1.060,4

68,2

992.2

La copertura finanziaria di tali assegnazioni è posta a carico delle seguenti risorse FSC:

-     68,2 milioni del FSC 2000-2006 della Regione Calabria a valere sulle risorse riprogrammabili della Regione stessa;

-     812,2 milioni a carico delle risorse regionali (PAR e PAIN Attrattori culturali 2007-2013) individuate con la delibera n. 78 del 2012;

-     180 milioni quale definanziamento totale dell’intervento “Raddoppio dello schema potabile del Sinni” (delibera n. 62 del 2011); tali risorse sono destinate al finanziamento degli interventi della Regione Puglia.

 

Nel corso del 2012 sono peraltro intervenute numerose delibere del CIPE assegnazione delle residuali risorse ancora nelle disponibilità delle Regioni stesse, o di riprogrammazione delle medesime, per le quali si rinvia ad un successivo paragrafo.

CIPE n. 21 del 2014: Gli esiti della ricognizione delle risorse

Con la delibera n. 94 del 2013 il CIPE aveva disposto una ricognizione degli interventi in corso a carico delle regioni meridionali a valere sulle risorse FSC 2007-2013. In conseguenza di tale ricognizione con la delibera n. 21 del 2014 il CIPE ha, in primo luogo, definito le esclusioni dai meccanismi di disimpegno, nonché previsto la salvaguardia di tutti quegli interventi le cui obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) sarebbero state assunte entro il 31 dicembre 2014 per quelle in materia ambientale entro il 31 dicembre 2015). Per tali interventi (il cui importo complessivo viene indicato in 3.068,5 milioni) viene disposta una decurtazione del 10 per cento (306,9 milioni) che tuttavia sarà posta a carico delle risorse FSC 2014-2020 al fine di evitare l’insorgenza di criticità finanziarie (punto 2.1 della delibera).

La delibera n. 21 dispone la sottrazione alle disponibilità delle regioni meridionali le risorse destinate a tutti gli altri interventi per i quali  l’assunzione di OGV è prevista oltre i termini precedentemente indicati, per un importo complessivo di 1.345,7 milioni, come esposto nella tabella allegata alla delibera stessa (punto 2.2 della delibera). Di tale importo 729,7 milioni sono stati destinati a copertura di oneri legislativi precedentemente posti a carico del FSC 2007-2013 (punto 3.1) e 616 milioni al finanziamento di ulteriori interventi (punto 4, cfr infra).

 

Si dispone infine che l’85 per cento di tali risorse (1,143,9 milioni) sia riassegnato alle regioni nell’ambito della programmazione FSC 2014-2020 (punto 2.3 della delibera).


 

CIPE n. 21 del 2014

BAS

CAL

CAM

MOL

PUG

SIC

SAR

Totale

Punto 2.1. Decurtazione del 10% per interventi salvaguardati

8,4

30,4

49,4

20,5

80,5

93,0

24,5

306,9

Punto 2.2 Taglio risorse 2007-2013

158,0

7,5

169,0

201,6

201,6

41,4

566,6

1.345,7

Punto 2.3 Quota da reintegrare all’85% su FSC 2014-2020

134,3

6,4

143,6

171,4

171,4

35,2

481,6

1.143,9

 

Utilizzando le risorse decurtate (1.345,7 milioni) la delibera n. 21 del 2014 ha destinato 729,7 milioni alla copertura di oneri posti a carico del FSC dalle seguenti disposizioni legislative:

§  29,7 milioni per le riduzioni di cui all’art. 16, co. 3, del D.L. n. 98 del 2011;

§  600 milioni per il Fondo di garanzia PMI (legge di stabilità 2014,art.1, co.53);

§  100 milioni per gli ammortizzatori sociali (D.L. 54 del 2013, art. 4, co. 1, lett. C), punto 3.

 

La delibera 21 ha altresì assegnato 616 milioni di risorse FSC 2007-2013 ai seguenti interventi:

§  510 milioni al MIUR per il finanziamento del “Piano Scuola”, di cui 110 milioni per un piano straordinario da definire con le regioni per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici, e 400 milioni per la messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali;

§  33,4 milioni alla Regione Campania per la ricostruzione della Città della scienza di Bagnoli;

§  72,6 milioni restano a disposizione del CIPE per ulteriori assegnazioni. Qualora per i 110 milioni destinati al Piano Scuola venga individuata con norma di legge una diversa copertura finanziaria[25], le risorse da considerare disponibili verrebbero ad essere pari a 182,6 milioni.

 

Con la delibera n. 46 del 2014 sono stati assegnati 20 milioni alla Regione Toscana per interventi ricompresi nell’Accordo di programma per la riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino (smantellamento, manutenzione, restauro e trasformazione di imbarcazioni).

 

Con la delibera n. 49 del 2014  il CIPE ha assegnato 21,3 milioni per il finanziamento di iniziative connesse alla realizzazione di Expo 2015 volte a favorire la coesione territoriale.

 

Si ricorda che il D.L. n. 95 del 2012, all’articolo 16, comma 2, nel rideterminare gli obiettivi del patto di stabilità interno delle regioni a statuto ordinario in modo tale da assicurare l'importo di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni sia per il 2013 che per 2014, nonché di 1.050 milioni a decorrere dall'anno 2015 a valere sulle risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario, ne ha posto l’onere a carico della quota nazionale delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione attraverso la riduzione di 1.000 milioni sia per il 2013 che per 2014 e di 1.050 milioni per il 2015.

A tale disposizione legislativa il CIPE ha dato attuazione con la delibera n. 14 del 2013, con conseguente riduzione delle dotazioni di bilancio a legislazione vigente per le annualità interessate.

 Successivamente in sede di Conferenza Stato - Regioni (seduta dell’11 luglio 2013) fu deciso che tale contributo non venisse più posto a carico del FSC, in quanto le regioni hanno preferito utilizzare per le finalità del D.L. n. 95 il contributo assegnato per il c.d. patto verticale. Conseguentemente la dotazione del FSC è stata reintegrata in bilancio in corso di esercizio.

 

LE SINGOLE REGIONI: ASSEGNAZIONI RESIDUE E RIMODULAZIONI

 

Basilicata

 

La delibera n. 78 del 2012 aveva assegnato alla Basilicata risorse residue per 454,5 milioni, la cui destinazione è stata disposta per 421,5 milioni con la delibera n. 88 del 2012 e per 41,7 milioni con la delibera n. 87 del 2012 per interventi nel settore ambientale per la manutenzione del territorio.

Con delibera n. 29 del 2015 è stata disposta una rimodulazione del valore di 137,5 milioni delle risorse assegnate con la delibera n. 88 del 2012, attraverso il definanziamento di 6 interventi e l’inserimento di 2 nuove assegnazioni.

La successiva tavola espone gli interventi previsti dalla delibera n. 88 del 2012 integrata dalla delibera n. 29 del 2015.

 

Intervento

(mln)

Piano di sviluppo e coesione della città di Potenza

26,000

Piano di sviluppo e coesione della città di Potenza

24,000

Programma per la messa in sicurezza e miglioramento del patrimonio scolastico regionale

35,260

Polo delle biotecnologie verdi della Basilicata (4,5 mln)

0

Basilicata Innovation Campus (3,2 mln)

0

Area Science Park – progetto di ricerca e sviluppo tecnologico (5,5 mln)

0

Centro A.S.I. di Goedesia Spaziale di Matera (1,5 mln)

0

SMART Basilicata

11,700

Monitoraggio del patrimonio naturalistico ai fini della conservazione delle biodiversità

40,000

Interventi per la tutela e la salvaguardia della viabilità a livello provinciale

48,000

Contratti di sviluppo a regia nazionale (40 mln)

0

Interventi di reindustrializzazione con contratti di sviluppo a regia nazionale e manifestazioni di interesse (85 mln)

0

Completamento e rafforzamento pacchetti turistici integrati PIOT

25,000

Adeguamento sismico di alcuni padiglioni ospitanti attività sanitarie strategiche

16,000

Interventi infrastrutturali in sanità

4,000

Ospedale Unico per ACUTI -  Lagonegro

45,000

Interventi nel settore della ricerca e dello sviluppo (CIPE 29/2015)

12,500

Interventi per il rilancio del sistema produttivo regionale con strumenti di incentivazione (CIPE 29/2015)

125,000

TOTALE

412,460

 

I restanti 41,7 milioni considerati dalla delibera n. 87 del 2012 per 10 interventi nel settore ambientale per la manutenzione del territorio della Basilicata sono elencati nell’allegato alla delibera stessa.

Si ricorda che la delibera CIPE n. 21 del 2015 ha disposto – relativamente alla Basilicata - la revoca di risorse del FSC 2007-2013 per 158 milioni, prevedendone la riassegnazione, nella. misura dell’85%, a valere sulle risorse FSC 2014-2020 per un importo pari a 134,3 milioni, che stata effettuata con la delibera n. 28 del 2015, che ha rifinanziato 15 interventi precedentemente revocati (109,8 milioni) e inserito 7 nuovi interventi per un valore di 24,5 milioni.

 

Campania

 

La delibera n. 78 del 2012 aveva destinato alla Campania risorse residue per 489,1 milioni di cui 161,4 relativi al PAIN “Attrattori culturali, naturali e turismo”.

Con la delibera n. 90 del 2012 è stata disposta l’assegnazione di 182,1 milioni, di cui 178,1 milioni per il completamento dell’Ospedale del mare a Napoli e di 4 milioni per l’assistenza tecnica e le azioni di sistema.

Contestualmente la delibera n. 87 del 2012 - relativa ad interventi nel settore ambientale per la manutenzione del territorio - ha ripartito 60 milioni nel settore forestale tra le comunità montane e le Province della regione.

Successivamente con la delibera n. 156 del 2012 il CIPE ha approvato una assegnazione di 42 milioni della quota FSC destinata alla Campania, di cui 12 milioni per la riqualificazione ambientale delle aree confiscate alla camorra e 30 milioni per la mitigazione dei rischi ambientali e igienico-sanitari nei siti oggetto di abbandono di rifiuti.

In attuazione di quanto previsto dalla delibera n. 21 del 2015, il CIPE con la delibera n. 70 del 2015 ha approvato la riprogrammazione complessiva delle risorse FSC 2007-2013 e 2000-2006 di competenza della Regione Campania per un importo complessivo di 598,49 milioni di euro.

 

Molise

 

Con la delibera n. 91 del 2012 il CIPE ha definito la programmazione del finanziamento di 38 milioni per gli interventi compresi nel “Piano scuola sicura”, la cui copertura è stata posta per 15,2 milioni a carico delle risorse FSC 2000-2006 e per 22,8 milioni a carico delle risorse FSC 2007-2013 già destinate dalla Regione Molise al finanziamento del medesimo piano nell’ambito del PAR 2007-2013, già oggetto di presa d’atto da parte del CIPE con la delibera n. 63 del 2011.

In attuazione di quanto previsto dalla delibera n. 21 del 2015, il CIPE con la delibera n. 68 del 2015 ha preso atto della riprogrammazione del Programma attuativo regionale (PAR) FSC 2007-2013.

 

Puglia

 

La delibera n. 78 del 2012 aveva destinato alla Puglia risorse residue per 1.352,9 milioni. Con la delibera n. 92 del 2012 il CIPE ne ha approvato la programmazione (unitamente a 80,4 milioni relativi alle risorse FSC 2000-2006) destinando 511,2 milioni alla promozione d’impresa, 302 milioni alla sanità, 225 milioni alla riqualificazione urbana, 41,3 milioni al sostegno alle scuole e all’università, 150 milioni ad altre infrastrutture e 25 milioni all’assistenza tecnica e ad azioni di sistema, come specificato nella successiva tabella allegata alla delibera stessa. I restanti 98,5 milioni sono stati destinati alla copertura finanziaria degli interventi per la manutenzione straordinaria del territorio considerati dalla delibera n. 87 del 2012.

La delibera n. 92 altresì disponeva una assegnazione di 35 milioni in favore dell’intervento “Riconfigurazione della banchina del molo polisettoriale del porto di Taranto, in luogo dell’intervento “Disatrict Park di Taranto” previsto dalla delibera n. 62.

 

Sardegna

 

Analogamente la delibera n. 78 del 2012 aveva destinato alla Sardegna risorse residue per 521,2 milioni. Con la delibera n. 93 del 2012 il CIPE ne ha approvato la programmazione (unitamente a 17 milioni relativi alle risorse FSC 2000-2006), destinando 127,7 milioni alla promozione d’impresa, 172 milioni alla sanità, 41 milioni al sostegno alle scuole e all’università, 80 milioni alle infrastrutture relative alla viabilità e ai beni culturali (comprensivi di 17 milioni del FSC 2000-2006) e 7 milioni all’assistenza tecnica e ad azioni di sistema, come specificato nella successiva tabella allegata alla delibera stessa. I restanti 110,5 milioni sono stati destinati alla copertura finanziaria degli interventi per la manutenzione straordinaria del territorio considerati dalla delibera n. 87 del 2012.

Con delibera n. 20 del 2015 il CIPE ha assegnato definitivamente i 127,7 miliardi destinati dalla delibera n. 93 del 2012 alla promozione d’impresa, in favore del Piano per il Sulcis (72 milioni per infrastrutture portuali, stradali e di collegamento e 55,7 milioni per incentivi, ricerca, ecc.), poi modificato con riferimento agli interventi relativi alla viabilità

Con la delibera n. 95 del 2015 è stata disposta la riprogrammazione di una quota pari all'85% dell'importo di 90,7 milioni di euro ridotto ai sensi del punto 2.4 della delibera n. 21/2014, riassegnandone alla Regione un importo complessivo di 77,1 milioni, in favore dei seguenti macrosettori: conoscenza (23,5 milioni), mobilità (20 milioni), bonifiche (29,5 milioni) e scuola (4,1 milioni).

 

Sicilia

 

Va ricordato che con le delibere n. 77 del 2011 e n. 94 del 2012, n. 94, in applicazione dell'articolo 2, comma 90, della legge n. 191/2009 (legge finanziaria 2010), la Regione siciliana ha destinato, rispettivamente, 686 milioni e 343,1 milioni di risorse FSC 2007-2013 alla copertura del ripiano dei debiti sanitari.

Inoltre con la delibera n. 87 del 2012 501,6 milioni delle risorse FSC Sicilia sono stati destinati alla copertura finanziaria degli interventi per la manutenzione straordinaria del territorio.

Con la già richiamata delibera n. 94 del 2012 ha inoltre approvato la programmazione di una quota (208,5 milioni) delle risorse ancora disponibili destinando 130 milioni alla promozione d’impresa (di cui 50 milioni per la zona franca per la legalità e 80 milioni per i contratti di sviluppo e i contratti di programma), 39,5 milioni al sostegno alle scuole e all’università (edilizia scolastica), 24 milioni ad altre infrastrutture (18 milioni per il centro di protezione civile e 6 milioni per le infrastrutture a supporto della legalità) e 15 milioni all’assistenza tecnica e ad azioni di sistema.

Con delibera n. 95 del 2013 il CIPE ha approvato la parziale rimodulazione per 513,2 milioni delle risorse FSC assegnate per il 2013 alla Regione Siciliana, come disposto dalla delibera della Giunta regionale n. 353 del 7 novembre 2013.

In attuazione della delibera della Giunta regionale siciliana (DGR) n. 152 del 20 giugno 2014 il CIPE con la delibera n. 6 del 2015 ha preso atto della parziale riprogrammazione degli interventi finanziati con le risorse FSC 2007-2013 relative alla regione Siciliana nella misura di 518,3 milioni, di cui 508,3 milioni quale compartecipazione agli obiettivi di finanza pubblica in applicazione del D.L. n. 95/2012 e 10 milioni alla realizzazione del programma di interventi per lo smaltimento dell'amianto e dell'eternit nei comuni della Valle del Belice.

Con la delibera n. 69 del 2015 il CIPE ha preso atto delle variazioni intervenute sul programma di 96 interventi nel settore della depurazione delle acque e della bonifica di discariche della Regione Siciliana, originariamente approvati con la delibera 30 aprile 2012, n. 60.

 

Calabria

 

Con la delibera n. 67 del 2015 il CIPE ha approvato la riprogrammazione complessiva delle risorse FSC 2007-2013 e 2000-2006 di competenza della Regione Calabria e preso atto delle rimodulazioni degli interventi della Regione Calabria proposte ai sensi del punto 2.3 della delibera CIPE n. 21/2014;

 

Marche

 

Con la delibera n. 108 del 2012 il CIPE, in conseguenza delle riduzioni delle risorse FSC disposte con le delibere n. 1 del 2009 e n. 1 del 2011, ha disposto la riprogrammazione del PAR Marche, la cui quota a carico del FSC scende da 240,4 a 202,8 milioni, come articolata nell’allegato della delibera stessa.

 

Indirizzo strategico

FSC iniziale

FSC aggiornato

Differenza

Costruire un’economia della conoscenza e incrementare la qualità del lavoro

9,90

8,35

-1,55

Accrescere la competitività del sistema economico marchigiano

26,50

32,66

6,16

Perseguire la tutela e l’uso sostenibile delle risorse ambientali, territoriali e paesaggistiche

13,60

12,32

-1,28

Potenziare le infrastrutture per la mobilità e la logistica

95,24

71,64

-23,60

Valorizzare e promuovere il patrimonio, i beni e le attività culturali e la ruralità per lo sviluppo dell’attrattività del territorio e della qualità della vita

49,07

42,6

-6,47

Qualificare i servizi socio-sanitari e consolidare l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva

38,91

33,66

-5,25

Assistenza tecnica

7,20

1,53

-5,67

TOTALE

240,42

202,76

-37,66

 


 

Liguria

 

Con la delibera n.110 del 2012 il CIPE ha preso atto della riprogrammazione delle risorse del PAR Liguria, pur lasciando inalterata la dotazione originaria del Programma (342,1 milioni, di cui 288,5 milioni a carico del FSC). Una seconda riprogrammazione delle risorse del PAR Liguria è stata disposta con la delibera n. 32 del 2014, che ha ne ha ridotto il piano finanziario complessivo a 302,8 milioni, di cui 238 a carico del FSC 2007-2013. Da ultimo, con la delibera n. 30 del 2015 il CIPE ha preso atto di una ulteriore riprogrammazione del PAR Liguria 2007-2013, il cui valore finanziario viene indicato in 272,7 milioni, di cui 231 a carico del FSC

 

Piemonte

 

Nella seduta del 6 agosto 2015 il CIPE ha approvato la riprogrammazione del PAR FSC 2007-2013 della Regione Piemonte (delibera n. 71/2015).

 



[1]     La legge finanziaria dell’anno successivo (legge n. 244/2007) ha confermato l’importo complessivo delle risorse aggiuntive del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), stanziato dalla legge finanziaria 2007 per il periodo di programmazione 2007-2013, rimodulando, tuttavia, tale importo tra le varie annualità 2008-2015. In particolare, gli importi annuali sono stati fissati in 1.100 milioni per il 2008, 4.400 milioni per il 2009, 9.166 milioni per il 2010, 9.500 milioni per il 2011, 11.000 milioni per il 2012, 11.000 milioni per il 2013, 9.400 milioni per il 2014 e 8.713 milioni per il 2015.

[2]     Per gli anni successivi al 2011 la riduzione è posta a valere sul Fondo strategico per il paese a sostegno dell’economia reale (cfr. delibera CIPE n. 30/2010).

[3]     Una prima ricognizione delle risorse disponibili è contenuta nella delibera CIPE n. 79 del 30 luglio 2010). Cfr. infra.

[4]     La rimodulazione riguarda le seguenti voci:

-     Completamento Salerno-RC macrolotto 3 (+2 milioni di euro);

-     Emergenza Abruzzo (+8,5 milioni di euro);

-     Opere minori (-10,5 milioni di euro).

[5]     Va segnalato, al riguardo, che nel comunicato della seduta del CIPE del 6 novembre 2009 veniva evidenziato che il finanziamento di 900 milioni di euro per gli interventi di risanamento ambientale sarebbe stato effettuato, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture, “attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni che saranno successivamente reintegrate”. Tale previsione di reintegro non compare del disposto della delibera n. 83.

[6]     Lo stanziamento di 100 milioni a valere sulle risorse del Fondo strategico è stato annullato dalla delibera CIPE n. 6 del 2012, a copertura della riduzione delle autorizzazioni di spesa del Fondo per lo sviluppo disposta dalla Tabella E della legge di stabilità 2012.

[7]     Con la delibera n. 121 del 2009 il CIPE, al fine di consentire ad ANAS SpA e a RFI SpA di procedere alla sottoscrizione degli aumenti di capitale della “Stretto di Messina SpA” ha ridotto di 218 milioni la voce relativa all’adeguamento della rete ferroviaria meridionale (da 588 a 370 milioni), destinandone 213 ad ANAS SpA e ulteriori 5 milioni alla “variante Cannitello” (unitamente ad altri 2 milioni a valere sulla voce “Nodi urbani e metropolitani di Palermo, Catania, Bari e Cagliari”). La medesima delibera ha assegnato a RFI SpA 117 milioni a valere sulla citata quota di 370 milioni rimodulata.

[8]     Con delibera CIPE n. 107 del 18 novembre 2010 il CIPE ha destinato i 100 milioni ai seguenti interventi: 64 milioni al settore bieticolo-saccarifero, 15 milioni alla pesca marittima, 7 milioni al finanziamento dei piani nazionali di settore, 4 milioni per il settore ovi-caprino, 4 milioni per il Piano biologico nazionale, 5 milioni per i progetti informatici nazionali, 1 milione per la certificazione dei conti comunitari.

[9]     L’articolo 5 della legge 21 aprile 2011, n, 62 pone a carico di tale stanziamento gli oneri (11,7 milioni) derivanti dalla realizzazione di istituti di custodia attenuata per detenute madri (art. 285-bis C.P.P.).

[10]    La delibera n. 83 del 6 dicembre 2011 ha assegnato, a valere su tale autorizzazione di spesa 240 milioni per interventi di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria di cui al Contratto di programma 2007-2011, aggiornamento 2009; 99,9 milioni per la linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona «Lotto funzionale Treviglio-Brescia - I° lotto costruttivo»; 100 milioni per la linea ferroviaria AV/AV Genova-Milano «Terzo Valico dei Giovi - I° lotto costruttivo. Conseguentemente la quota residuale ammontava a 2.360,01 milioni.

[11]    Secondo il comma 3 si tratta di risorse da destinare prioritariamente alla prosecuzione di interventi indifferibili infrastrutturali, nonché per la messa in sicurezza di edifici scolastici, per l'edilizia sanitaria, per il dissesto idrogeologico e per interventi a favore delle imprese sulla base di titoli giuridici perfezionati alla data del 30 settembre 2011, già previsti nell'ambito dei programmi nazionali per il periodo 2007-2013.

[12]    La Tabella 3 della delibera n. 6 del 2012 ha indicato in 1.690,03 milioni l’ammontare delle assegnazioni confermate relative alla programmazione nazionale 2000-2006. Rispetto al dato di disponibilità indicato al punto 1 della delibera (2.058,88 milioni), depurato delle assegnazioni di cui alla tabella 3 (1.690,03 milioni) residua una quota pari a 368,85 milioni. Conseguentemente l’ammontare di risorse da assegnare ancora disponibili rivenienti dai precedenti cicli di programmazione ammonta – al netto della quota di 223,56 milioni utilizzata dalla tabella 5 della delibera n. 6/2012 a 145,29 milioni, che – come riportato al punto 6 della delibera – saranno oggetto di futura assegnazione da parte del CIPE in favore delle Amministrazioni centrali, con priorità per gli interventi di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali che ha segnalato esigenze in tal senso.

[13]    La legge finanziaria 2010 ha stanziato per il finanziamento degli interventi di risanamento ambientale complessivamente 1.000 milioni di euro, di cui 900 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e 100 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, sulla base di quanto già deliberato dal CIPE nella seduta del 6 novembre 2009.

[14]    La norma imputava genericamente la copertura dell’onere al Fondo aree sottoutilizzate.

[15]    Relativamente alle risorse del Fondo strategico gia assegnate, la delibera CIPE n. 1/2011 ho disposto, a copertura del taglio previsto dal D.L. n. 78/2010, la riduzione da 800 a 400 milioni delle somme stanziate per la banda larga e l’azzeramento (rispetto all’assegnazione di 150 milioni) delle risorse destinate alle zone franche urbane.

[16]    In questo caso la riduzione non è stata del 10%, ma del 20%.

[17]    Con la delibera n. 40 del 2015 il CIPE ha preso atto della riprogrammazione del PAR 2007-2013 della Regione Veneto, il cui valore delle risorse FSC si riduce da 513,4 milioni a 349,7 milioni.

[18]    Con la delibera n. 41 del 2015 il CIPE ha preso atto della riprogrammazione del PAR 2007-2013 della Regione Friuli Venezia-Giulia, il cui valore finanziario complessivo aumenta da 246,9 milioni a 272,4 milioni, pur restano inalterata la quota a valere sul FSC (160,4 milioni).

[19]    Con la delibera n. 70 del 2013 il CIPE ha preso atto della riprogrammazione del Programma attuativo provinciale (PAP) della provincia autonoma di Trento, con la quale le risorse a valere sul FSC (48,6 mln) sono state destinate integralmente al finanziamento dell’azione cardine “Progetto Manifatture” (recupero e ristrutturazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto).

[20]    Nella seduta del 26 novembre 2010 il Governo ha approvato il Piano nazionale per il Sud (PNS), con lo scopo di realizzare grandi progetti infrastrutturali a rete, materiali e immateriali, destinati principalmente al sistema dei collegamenti dorsali e trasversali, con specifico riferimento al sistema ferroviario Alta Capacità/Alta Velocità, alle opere logistiche ed, in particolare, ai sistemi ferroviari Napoli - Bari - Lecce - Taranto, Salerno - Reggio Calabria e Catania – Palermo, e ai sistemi stradali Olbia - Sassari ed al completamento dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria.

[21]    Con la delibera 11 gennaio 2011, n. 1 il CIPE aveva ripartito il taglio complessivo del 10% delle risorse (4.990,8 milioni) disposto dall’articolo 2, del D.L. n. 78 del 2010 tra le assegnazioni del FAS già effettuate, imputandone, in particolare, 1.714,9 alle regioni del Mezzogiorno, 167,1 milioni ai programmi interregionali (di cui 89,8 agli attrattori culturali e 77,3 alle energie rinnovabili) e 602,4 milioni per gli obiettivi di servizio (c.d. premialità), le cui disponibilità sono state così rideterminate: 695,28 milioni per i PAIN Energie rinnovabili; 808,28 milioni per i PAIN Attrattori culturali, naturali e turismo e 2.409,60 milioni per gli Obiettivi di servizio.

[22]    L’elenco delle infrastrutture strategiche stradali della Basilicata è stato aggiornato con la delibera n. 33 del 2014.

[23]    Con delibera n. 14 del 2014 il CIPE ha preso atto della rimodulazione di alcuni interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Sardegna

[24]    Si tratta di 950,4 milioni di precedenti accantonamenti resi definitivi dall’articolo 40, comma 1-bis del D.L. n. 98 del 2011 e di 9.489,5 milioni di riduzioni disposte dalla tabella E della legge di stabilità per il 2012 quale contabilizzazione in bilancio della riduzione delle spese rimodulabili dei ministeri disposta dall’articolo 3 della legge di stabilità 2012 in attuazione delle misure di contenimento della spesa previste dall’articolo 10, comma 2, del D.L. n. 98 del 2011, come integrate ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del D.L. n. 138 del 2011, secondo l'articolazione stabilita con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 settembre 2011.

[25]    Il MIUR ha provveduto a finanziare tale importo a valere su propri fondi.