Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento ambiente | ||||
Titolo: | La decisione di bilancio per il 2014 - A.C. 1865 e 1866 - Commissione Ambiente | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 96 Progressivo: 8 | ||||
Data: | 03/12/2013 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: |
V-Bilancio, Tesoro e programmazione
VIII-Ambiente, territorio e lavori pubblici |
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Camera dei deputati |
XVII LEGISLATURA |
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Documentazione per l’esame di |
La decisione di
bilancio per il 2014 A.C. 1865 e 1866 |
Commissione
Ambiente |
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n. 96/8 |
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3 dicembre 2013 |
Servizio responsabile: |
Servizio Studi – Dipartimento Ambiente ( 066760-9253 – * st_ambiente@camera.it |
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Il presente
dossier reca una descrizione del contenuto del disegno di legge di bilancio
per le parti di competenza dell’VIII Commissione. Per quanto riguarda il
disegno di legge di stabilità, il presente dossier reca una sintesi delle
schede di lettura del disegno di legge di stabilità, che sono contenute nei
dossier : Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (Legge di stabilità 2014) A.C. 1865 n. 95 Parte I Tomo I e II.,
nonché una descrizione delle tabelle del disegno di legge di stabilità
relativamente alle parti di interesse dell’VIII Commissione. |
I dossier dei servizi e
degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna
per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei
deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o
riproduzione per fini non consentiti dalla legge. |
File: Am0046.doc |
INDICE
§
Premessa
§
Stanziamenti nello stato
di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF)
Sintesi ddl stabilita’ Infrastrutture
§
Interventi di
manutenzione straordinaria
Le tabelle del ddl di
stabilità 2014
AMBIENTE, TUTELA DEL
TERRITORIO E DEL MARE
§
Premessa
§
I settori di intervento
di specifico interesse
§
Analisi per missioni e
programmi
§
Stanziamenti nello stato
di previsione degli altri Ministeri
§
L’ecobilancio del
Disegno di legge di bilancio 2014-2016
Sintesi ddl stabilita’ Ambiente,
Territorio ed Energia
§
Ambiente e messa in
sicurezza del territorio
§
Misure di incentivazione per il recupero edilizio e la riqualificazione
energetica
Le tabelle del ddl di
stabilità 2014
Sintesi ddl stabilita’ Protezione
civile
Le tabelle del ddl di
stabilità 2014
Secondo le disposizioni di organizzazione recate dal D.P.R. 3 dicembre 2008, n. 211, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) risulta articolato, a livello centrale, in diciotto direzioni generali, incardinate in due dipartimenti: il Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale ed il Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici.
A livello periferico, invece, il citato regolamento prevede, quali organi decentrati del Ministero, 9 provveditorati interregionali per le opere pubbliche, funzionalmente dipendenti dal Dipartimento per le infrastrutture, e 5 direzioni generali territoriali, dipendenti dal Dipartimento per i trasporti.
Nell’assetto organizzativo del Ministero è inoltre incardinato il Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Operano altresì presso il MIT altri organi, tra i quali si ricordano la Struttura Tecnica di Missione di cui all’art. 163 del D.Lgs. 163/2006 (con funzioni inerenti la realizzazione delle infrastrutture strategiche) e il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici che svolge le funzioni di cui all’art. 1 della L. 144/1999.
Si ricorda altresì che con D.M. 1° ottobre 2012, n. 341 è stata istituita, nell’ambito del Dipartimento per le infrastrutture, la “Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali" (SVCA), ai sensi di quanto previsto dall’art. 11, comma 5, del D.L. 216/2011, in luogo del soppresso Ispettorato di vigilanza delle concessionarie autostradali (IVCA) operante presso l’ANAS.
Con D.M. 29 aprile 2011, n. 167 si è proceduto alla rimodulazione degli uffici dirigenziali non generali ai fini di una riduzione del loro numero e delle rispettive piante organiche in misura non inferiore al 10% di quelli risultanti a seguito dell’applicazione delle norme recate dal D.L. 112/2008. Ulteriori riduzioni delle dotazioni organiche sono state disposte con successivi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’ultimo dei quali emanato in data 22 gennaio 2013 (G.U. n. 87 del 13 aprile 2013).
Nella nota integrativa allo stato di previsione del MIT viene sottolineato che il Ministero è chiamato ad avviare un nuovo orientamento delle strategie infrastrutturali e trasportistiche, che preveda una crescita dell’offerta delle infrastrutture e dei servizi e della relativa qualità e sostenibilità, in una nuova prospettiva incentrata non più sulle reti ma sui nodi. Contestualmente all’attuazione di questo nuovo orientamento, occorre porre in essere le azioni per realizzare il superamento delle emergenze, la definizione delle scelte strategiche, un nuovo rapporto con l’UE e la riforma delle istituzioni ed un nuovo rapporto tra concedente e concessionario nei vari settori di competenza.
In particolare, tra le emergenze da affrontare, in materia di infrastrutture, rientrano la cantierizzazione e la velocizzazione dello stato di avanzamento lavori e di tutti gli interventi infrastrutturali approvati dal CIPE, l’incremento del coinvolgimento dei capitali privati nell’intera operazione infrastrutturale, il superamento delle criticità correlate agli interventi di particolare rilevanza strategica (tra cui la ricostruzione della città dell’Aquila, gli interventi legati all’EXPO, il Mo.SE, la prima fase del Piano per il SUD, il piano dell’edilizia scolastica e il Piano carceri).
In coerenza con il predetto quadro, con atto di indirizzo emanato con D.M. 8 agosto 2013, n. 305, sono state individuate, per l’anno 2014, le seguenti priorità politiche di interesse dell’VIII Commissione (Ambiente)[1]:
1) Sicurezza
2) Sviluppo delle infrastrutture
4) Impegni riformatori e ammodernamento del Ministero
L’analisi dello stato di previsione del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) per il 2014 viene svolta con
riferimento alle principali missioni di competenza dell’VIII Commissione
(Ambiente), vale a dire la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e la missione 19 (Casa e assetto
urbanistico).
Lo stanziamento di competenza relativo alle citate
missioni recava, nel ddl iniziale,
previsioni di spesa per complessivi 4.086,9 milioni di euro, con un decremento, rispetto alle previsioni
assestate 2013, di 332,2 milioni di euro, pari al 7,5%. Tale stanziamento era
attribuibile per gran parte (94,3%) alla missione 14.
In base alle risultanze della nota di variazioni, lo stanziamento (sia di competenza che di
cassa) della missione 14 è stato incrementato di 618,4 milioni di euro
(+16%), mentre quello della missione 19 è rimasto invariato. Lo
stanziamento complessivo delle missioni
14 e 19 risultante dalla nota di variazioni è pertanto pari a 4.705,4 milioni di euro.
Tale importo rappresenta il 35,7% dello stanziamento totale del Ministero.
La maggior parte dello stanziamento di competenza
per il 2014 è rappresentato da spese in
conto capitale, le quali costituiscono oltre il 90% del totale dello stanziamento complessivo delle missioni 14 e
19.
La consistenza complessiva dei residui passivi presunti al
1° gennaio 2014 è valutata in 3.793,6 milioni di euro. Rispetto al
dato assestato 2013, si registra una diminuzione dei residui, pari a 258,1
milioni di euro, corrispondente al 6,4%.
La quasi totalità dei residui (96,8%) è concentrata nella missione 14.
Data una massa spendibile[2] di 8.498,9 milioni di euro ed autorizzazioni di cassa pari a 4.927,8 milioni di euro, il coefficiente
di realizzazione[3] risulta essere pari al 58% e rappresenta la
capacità di spesa relativa alle due missioni congiuntamente considerate.
Tale coefficiente nel ddl iniziale era leggermente inferiore a quello risultante dal bilancio assestato 2013 (55,3%), ma cresce fino al 58% in virtù dell’incremento negli stanziamenti di cassa e competenza operati dalla nota di variazioni.
La tabella ed il
grafico seguenti illustrano la serie
storica dal 2008 al 2016 degli stanziamenti di competenza delle missioni 14
e 19 (tenendo conto della nota di
variazioni) includendo anche gli stanziamenti contenuti nello stato di
previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF):
Missioni |
2008 R |
2009 R |
2010 R |
2011 R |
2012 R |
2013 A |
2014 B |
2015 B |
2016 B |
14 Infrastrutture |
3.402,9 |
4.249,6 |
5.926,2 |
3.575,5 |
5.036,8 |
4.271,4 |
4.472,7 |
4.437,0 |
4.271,8 |
(di cui MIT) |
2.610,9 |
3.068,5 |
3.792,9 |
2.842,8 |
3.853,3 |
4.212,8 |
4.471,0 |
4.335,6 |
3.770,4 |
19 Casa e ass.urb. |
1.292,3 |
2.290,4 |
1.040,7 |
499,8 |
499,9 |
509,3 |
746,4 |
678,1 |
552,7 |
(di cui MIT) |
1.166,7 |
2.176,5 |
770,8 |
302,2 |
227,9 |
206,3 |
234,3 |
230,3 |
177,4 |
Totale |
4.695,2 |
6.540,0 |
6.966,9 |
4.075,3 |
5.536,7 |
4.780,7 |
5.219,1 |
5.115,1 |
4.824,5 |
Stanziamenti
di competenza (milioni di euro) - Eventuali incongruenze sono dovute agli
arrotondamenti
R = Rendiconto; A = Assestamento; B = Bilancio di
previsione
L’analisi della
serie storica evidenzia un trend crescente degli stanziamenti nel triennio
2008-2010, mentre dopo il 2011 è più difficile individuare una tendenza.
Osservando la
componente 14-MIT si vede che dopo il picco negativo del 2011 si registra una
nuova fase di crescita degli stanziamenti, che sembra confermata dal ddl di
bilancio 2014.
Di seguito viene fornita un’analisi di dettaglio dei principali programmi contenuti nelle missioni di competenza pressoché esclusiva della VIII Commissione (Ambiente) all’interno dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture.
Lo stanziamento relativo alla missione 14 per
l’anno 2014, inizialmente pari a 3.852,6 milioni di euro, risulta incrementato, in virtù delle risultanze della nota di variazioni, di 618,4 milioni, per
cui risulta pari a 4.471 milioni di euro.
Nell'ambito di tale missione, il 70% delle risorse è concentrato nel programma 14.10 (opere strategiche,
edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità) con 3.131 milioni di euro (tale importo è
la risultante di un incremento di 280,8 milioni disposto dalla nota di
variazioni).
Programma 14.5 (Sistemi idrici,
idraulici ed elettrici)
Le risorse iscritte in tale programma sono pari a 35,8 milioni di euro, pressoché
equiripartite tra spese correnti e in conto capitale.
Oltre il 70% dello stanziamento complessivo è
costituito da spese non rimodulabili.
Con riferimento alle priorità politiche individuate nell’atto di indirizzo emanato con D.M. 8 agosto 2013, n. 305 si segnala che all’interno del programma in esame sono contenuti i seguenti 2 obiettivi aventi valenza strategica:
§ ob. 122 Impulso attività di vigilanza reti idriche e costruzione ed esercizio sbarramenti e opere di derivazione da invasi tese ad elevare il livello di sicurezza delle opere - Approvazione programmi di costruzione e manutenzione opere - Istruttoria progetti elettrodotti e reti idriche, relativo alla priorità politica n. 2), con uno stanziamento di competenza di poco superiore alla metà dello stanziamento totale del programma;
§ ob. 123 - Impulso agli interventi relativi alla sicurezza delle dighe di competenza dei Commissari, relativo alla priorità politica n. 1), con uno stanziamento di competenza inferiore al 20% del totale del programma;
§
Analizzando i singoli capitoli, si segnala, per la
rilevanza dello stanziamento, il capitolo
7156 recante contributi a favore dell’ente autonomo acquedotto pugliese con
15,5 milioni di euro (si segnala che tale
capitolo è esposto in Tabella E).
Programma 14.9 (Sicurezza,
vigilanza e regolamentazione oo.pp.)
Le risorse iscritte in tale programma ammontano a 4,9 milioni di euro (un milione di euro
in meno rispetto al dato assestato 2013) quasi interamente destinati al
funzionamento del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Si tratta quindi, per la maggior parte (quasi il 90%), di spese per il personale e,
pertanto, di spese non rimodulabili.
Con riferimento alle priorità politiche individuate dal D.M. 8 agosto 2013, n. 305 si segnala che all’interno del programma in esame sono contenuti ben 5 obiettivi aventi valenza strategica: si tratta degli obiettivi n. 162, 211, 212, 213 e 214, ad ognuno dei quali sono assegnati importi inferiori a 0,3 milioni di euro.
Relativamente al
programma in esame, la nota integrativa sottolinea che il Consiglio superiore
dei lavori pubblici, nello stabilire i criteri per la formulazione delle
previsioni per il triennio 2014-2016, si è attenuto a quanto stabilito con
circolare MEF/RGS n. 32 del 17/07/2013. Le riduzioni imposte danno luogo ad una
situazione di forte criticità che produrrà effetti negativi sul funzionamento
qualitativo e quantitativo di questo CdR (centro di responsabilità).
Programma 14.10 (Opere
strategiche, edilizia statale e calamità)
Le risorse iscritte in tale programma ammontavano,
nel ddl iniziale, a 2.850,2 milioni di euro, con una riduzione di 192,8 milioni
di euro rispetto al dato assestato 2013 (-6,3%). Tale riduzione è stata più che
compensata dall’aumento risultante
dalla nota di variazioni, pari a 280,8 milioni di euro: lo stanziamento
di competenza complessivo del programma risultante dalla nota di variazioni è
quindi pari a 3.131,0 milioni di euro.
La quasi totalità (oltre il 97%) dello stanziamento
complessivo del programma è costituito da spese
in conto capitale. Buona parte di tali spese (nel ddl iniziale la
percentuale calcolata era pari al 66%) è costituito
da spese non rimodulabili, la maggior parte delle quali è allocata nel
capitolo 7060 (v. infra).
Con riferimento alle priorità politiche individuate nell’atto di indirizzo emanato con D.M. 8 agosto 2013, n. 305 si segnala che all’interno del programma in esame sono contenuti i seguenti 2 obiettivi aventi valenza strategica:
§ ob. 128 Gestione ed attuazione del programma di adeguamento degli edifici scolastici, relativo alla priorità politica n. 1), con uno stanziamento di competenza inferiore all’1% del totale del programma);
Si osserva in proposito che tale importo non risulta dalle risorse di un capitolo specifico. Probabilmente tali risorse sono incluse nel cap. 7060 (v. infra) relativo alle opere strategiche. Si segnala altresì che il cap. 7384 denominato “Programma di interventi finalizzati alla prevenzione e riduzione della vulnerabilità degli edifici scolastici”, che aveva una dotazione di 259 milioni di euro nell’assestato 2013, vede azzerarsi lo stanziamento di competenza per il 2014. Le citate risorse (259 milioni di euro) sono quelle confermate dalla delibera CIPE 6/2012 per il 2° programma stralcio del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici previsto dall’art. 80, comma 21, della L. 289/2002.
§ ob. 207 Gestione ed attuazione dei programmi di edilizia relativi alla costruzione e alla manutenzione delle oo.pp. di competenza statale, edilizia antisismica e ricostruzione, eventi speciali e programma per Roma Capitale, relativo alla priorità politica n. 2), con uno stanziamento di competenza che nel ddl iniziale era pari a 722,6 milioni di euro (pari a circa un quarto del totale del programma).
Analizzando i singoli capitoli, si segnala che la
gran parte dello stanziamento di competenza del programma riguarda le spese in
conto capitale collocate sul capitolo
7060 “Fondo da ripartire per la progettazione e la realizzazione delle opere strategiche di preminente
interesse nazionale nonché per opere di captazione ed adduzione di risorse
idriche” (si segnala che tale
capitolo è esposto in Tabella E). La dotazione di competenza del capitolo,
pari a 1.630,3 milioni di euro, è pressoché invariata rispetto all’assestato 2013.
Le restanti risorse iscritte nel programma sono
concentrate principalmente sui seguenti capitoli:
·
capitolo 7187 con risorse pari a 58,2 milioni di euro (in diminuzione di 21,2 milioni di euro, pari
al 26,7%, rispetto al dato assestato) destinate all’aggiornamento degli studi sulla laguna di Venezia, con
particolare riguardo ad uno studio di fattibilità delle opere necessarie ad
evitare il trasporto nella laguna di petroli e derivati e a studi ed opere
volti al riequilibrio idrogeologico della laguna stessa (si segnala che tale capitolo è esposto in Tabella E);
·
capitolo 7188 con risorse pari a 59,9 milioni di euro (in diminuzione di 23,3 milioni di euro, pari
al 28%, rispetto al dato assestato) per annualità per gli interventi di
competenza degli enti locali, in particolare per interventi nei comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti (si segnala che tale capitolo è esposto in
Tabella E);
·
capitolo 7200, che accoglie le risorse destinate alla
realizzazione del sistema Mo.SE. (si segnala che tale capitolo è esposto in
Tabella E). Lo stanziamento di tale capitolo, interamente rimodulabile (R),
risultava, nel ddl iniziale, in aumento di 253 milioni di euro rispetto al dato
assestato, in virtù - secondo la nota riportata nello stato di previsione -
delle disposizioni della vigente normativa.
Si ricorda che l’art. 1, comma 184, della L. 228/2012 (legge di stabilità 2013) ha autorizzato, per la prosecuzione della realizzazione del sistema MO.S.E. la spesa complessiva di 1.150 milioni di euro per il periodo 2013-2016. In particolare per l’esercizio 2014 lo stanziamento previsto era pari a 400 milioni, poi ridotto a 300 milioni dall’art. 15, comma 3, lett. d), del D.L. 31 agosto 2013, n. 102 (Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici), per la copertura degli oneri recati dal medesimo decreto-legge.
Un ulteriore aumento della dotazione è determinato dal rifinanziamento (di 151 milioni) operato dall’art. 1, comma 43, del ddl di stabilità 2014. In virtù di tale rifinanziamento lo stanziamento di competenza per il 2014 risulta pari a pari a 449,7 milioni di euro.
·
capitoli 7340-7341 relativi alle spese
per immobili demaniali o privati in uso agli organi costituzionali (Presidenza
della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Parlamento, Corte costituzionale) e
ad altri organismi internazionali nonché alle spese per la costruzione, sistemazione, manutenzione e
completamento di edifici pubblici
statali o altri immobili destinati a sede di pubblici uffici, in cui sono
iscritti complessivamente 53,7 milioni
di euro interamente rimodulabili (R). Rispetto al dato assestato si
registra una riduzione di 15,6 milioni di euro (-22,5%);
·
capitolo 7543, di nuova istituzione, relativo alle risorse
destinate alla realizzazione del programma
6.000 campanili istituito dall'art. 18, comma 9, del D.L. 21 giugno 2013,
n. 69 (si segnala che tale capitolo è
esposto in Tabella E). Le risorse di tale capitolo, interamente
rimodulabili (R), erano pari a 100 milioni di euro nel ddl iniziale, e vengono
elevate a 150 milioni di euro in virtù del rifinanziamento
operato dalla tabella E del ddl di stabilità;
·
capitolo 7695 relativo alle spese per lo svolgimento dell’Expo Milano 2015, con uno stanziamento
- rimodulabile (R) - pari a circa 449,4
milioni di euro (si segnala che tale
capitolo è esposto in Tabella E). rispetto al dato assestato si registra
una riduzione di 119,6 milioni (-21%).
Si ricorda che l’art. 14, comma 1, del D.L. 112/2008 ha autorizzato, per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento “EXPO Milano 2015”, un finanziamento complessivo nel periodo 2009-2015 di 1.486 milioni di euro. In particolare per il 2014 lo stanziamento è pari a 445 milioni di euro. Tale stanziamento, ridotto dal decreto sulle semplificazioni fiscali (D.L. 16/2012), è stato reintegrato dall’art. 8, comma 1, del D.L. 83/2012.
Si segnala, infine, il capitolo 7544, che accoglie le somme, rimodulabili (R), da erogare per l’effettuazione delle spese della gestione separata e dei progetti speciali in attuazione del trasferimento delle competenze dei soppressi dipartimento per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e Agenzia per la promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno. Lo stanziamento risultante dalla nota di variazioni è pari a 80 milioni di euro. Della consistenza di tali debiti per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si dà conto nel Rapporto sull’attività di analisi e di revisione delle procedure di spesa e dell’allocazione delle relative risorse in bilancio, allegato alla relazione sulla spesa del Ministero per il 2012 trasmessa al Parlamento l’11 luglio 2013 e sulla quale la Commissione ambiente si è espressa nella seduta del 17 ottobre 2013.
Programma 14.11 (sistemi
stradali, autostradali, ferroviari e intermodali)
Le risorse di tale programma, inizialmente pari
a 961,3 milioni di euro (-159,3 milioni di euro rispetto al dato assestato
2013, pari al 14,2%), risultano elevate di 338 milioni in virtù della nota di
variazioni. Lo stanziamento di competenza risultante per il 2014 è quindi pari
a 1.299,3 milioni di euro.
La quasi totalità dello stanziamento complessivo
del programma è costituito da spese in
conto capitale. Di tali spese, circa il 57% è costituito da spese non rimodulabili.
Con riferimento alle priorità politiche individuate nell’atto di indirizzo emanato con D.M. 8 agosto 2013, n. 305 si segnala che all’interno del programma in esame è contenuto un unico obiettivo avente valenza strategica:
§ ob. 132 - Impulso alle attività di indirizzo, vigilanza, monitoraggio e controllo su: Anas e sui gestori programmazione degli interventi; su RFI, relativo alla priorità politica n. 2), con uno stanziamento di competenza che nel ddl iniziale copriva il 42,6% del totale del programma.
Analizzando i
singoli capitoli, si segnala che quasi un
quinto (per la precisione il 19,1%) dello stanziamento del programma è
concentrato nei seguenti due capitoli:
·
capitolo 7500, relativo al “Fondo per la realizzazione di
interventi per il sistema autostradale”,
con uno stanziamento di 101,5 milioni di
euro con una riduzione di 27,8 milioni (-21,5%) rispetto all’assestato
2013;
· capitolo 7514 “Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico” (esposto in Tabella E), con una dotazione interamente rimodulabile (R) di 146,1 milioni di euro. Tale stanziamento sconta una riduzione di 8 milioni di euro previsto dalla nota di variazioni. Si segnala inoltre che nel ddl iniziale lo stanziamento di tale capitolo era inferiore, rispetto all’assestato 2013, di ben 124,6 milioni di euro (-44,7%). Nella nota riportata nello stato di previsione si legge che la variazione rispetto all’assestato 2013 “si apporta in attuazione del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, articolo 32, comma 1, concernente la ripartizione da parte del CIPE, delle risorse del fondo medesimo”.
La maggior parte delle risorse così ripartite è stata allocata nei capitoli 7515 “Somme da assegnare a RFI per la linea AV/AC Milano-Verona: tratta Treviglio-Brescia - II lotto” (con una dotazione di 184 milioni di euro, che nel 2014 scende a 181,3, ma in virtù della nota di variazioni sale a 190,3) e 7518 “Somme da assegnare a RFI per la linea AV/AC Milano-Genova: terzo valico dei giovi - II lotto” (con una dotazione di 200 milioni) (tali capitoli sono esposti in Tabella E).
Con riguardo al valico di Giovi l’importo scende da 200 a 8,1 milioni. La riduzione di 191,9 milioni relativa al valico del Giovi è circa uguale alla diminuzione prevista per il 2014, per il medesimo valico, dall’art. 18, comma 13, del D.L. 69/2013.
Si segnala inoltre il capitolo 7536 (esposto in tabella E), di nuova istituzione, che accoglie le risorse - interamente rimodulabili (R) - del “Fondo per la continuità dei cantieri ed il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori” istituito dall’art. 18, comma 1, del D.L. 69/2013. La dotazione di tale capitolo per il 2014 è nulla in quanto le risorse vengono ripartite agli interventi finanziabili.
Ai sensi del comma 2 del medesimo articolo 18, gli interventi finanziabili “riguardano il completamento delle infrastrutture di rilevanza strategica nazionale in corso di realizzazione, il potenziamento dei nodi, dello standard di interoperabilità dei corridoi europei e il miglioramento delle prestazioni della rete e dei servizi ferroviari, il collegamento ferroviario funzionale tra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta, il superamento di criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie, l'asse di collegamento tra la strada statale 640 e l'autostrada A19 Agrigento-Caltanissetta, gli assi autostradali Pedemontana Veneta e Tangenziale Esterna Est di Milano”.
L’analisi dei capitoli del programma 14.11 mostra che le risorse del Fondo sono destinate ai seguenti capitoli, tutti di nuova istituzione (ad eccezione dei capitoli 7538 e 7532):
§ capitolo 7147 (esposto in tabella E) relativo alla superstrada a pedaggio Pedemontana veneta, con una dotazione di risorse rimodulabili (R) pari a 32,5 milioni di euro;
§ capitolo 7537 (esposto in tabella E) relativo alla tangenziale esterna est di Milano, con una dotazione rimodulabile (R) di 70 milioni di euro;
§ capitolo 7538 “Somme da assegnare all'Anas spa per il programma ponti e gallerie stradali” (esposto in Tabella E), con una dotazione interamente rimodulabile (R) inizialmente pari a 156 milioni di euro, che viene praticamente raddoppiata dalla nota di variazioni, in virtù del rifinanziamento operato in tabella E: lo stanziamento di competenza per il 2014 è infatti pari a 306 milioni di euro. Tale capitolo, da solo, copre quasi un quarto (per l’esattezza il 23,6%) dello stanziamento totale del programma;
§ capitolo 7540 “Somme da assegnare a RFI spa per interventi di miglioramento della rete ferroviaria (esposto in Tabella E), con una dotazione interamente rimodulabile (R) di 150 milioni di euro (100 milioni dei quali derivanti dalla nota di variazioni);
§ cap. 7532 “Somme da assegnare per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione” (esposto in Tabella E), con uno stanziamento rimodulabile (R) che nel ddl iniziale era pressoché nullo, ma in seguito alla nota di variazioni risulta pari a 57 milioni di euro, sulla base delle rimodulazioni e rifinanziamenti disposti dalla tabella E.
§ capitolo 7541 “Somme da assegnare all'Anas spa per l'asse di collegamento tra la S.S. 640 e l'autostrada A19 Agrigento-Caltanissetta” (esposto in Tabella E), con una dotazione nulla per il 2014.
Si segnala, infine, il capitolo 7533, che accoglie le risorse stanziate (che nel 2014 ammontano a 30 milioni) dal comma 57 dell’art. 1 del ddl di stabilità (introdotto nel corso dell’esame al Senato), per la realizzazione della terza corsia della tratta autostradale A4 Quarto d’Altino- Villesse-Gorizia.
Lo stanziamento relativo alla missione 19 per
l’anno 2014 è pari a 234,3 milioni di euro, maggiore di 28 milioni
rispetto all’assestato 2013 (+13,6%).
Nell'ambito di tale missione, lo stanziamento
complessivo è attribuito all’unico programma
19.2 (Politiche abitative, urbane e
territoriali).
Programma 19.2 (Politiche
abitative, urbane e territoriali)
La gran parte (83%)
del citato stanziamento complessivo del programma è costituito da spese correnti.
Le spese non
rimodulabili sono pari circa al 76%
del totale dello stanziamento del programma.
Con riferimento alle priorità politiche individuate nell’atto di indirizzo ministeriale si segnala che all’interno del programma in esame è contenuto un unico obiettivo avente valenza strategica:
§ ob. 208 - Gestione attuazione e monitoraggio dei programmi ex ERP; riduzione del disagio abitativo attraverso l'attivazione delle risorse di cui al Fondo ex art. 6 D.L.102/2013; Attuazione della L. 134/2012 Piano Città, relativo alla priorità politica n. 2), con uno stanziamento di competenza di 161,5 milioni di euro (pari circa al 69% del totale del programma).
Analizzando i
singoli capitoli, si segnala che oltre la metà (per la
precisione il 60,5%) dello stanziamento del programma è allocato nel capitolo 1701, che ha una dotazione di 141,7 milioni di euro (-7,8 milioni rispetto all’assestato, pari al
5,2%), destinati a contributi in conto interessi a favore di istituti,
cooperative e comuni.
Si segnalano altresì gli stanziamenti insistenti
sui seguenti capitoli:
§ capitolo 7437 relativo a programmi
di edilizia sperimentale agevolata in locazione a canone concertato, con
una dotazione (invariata rispetto all’assestato 2013) di 35,5 milioni di euro;
§ capitolo 1690 che accoglie le risorse rimodulabili (R) del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso
alle abitazioni in locazione. Lo stanziamento, nullo nel bilancio assestato
2013, sale a 30 milioni di euro in
virtù del rifinanziamento del fondo operato dall’art. 6, comma 4, del D.L. 31
agosto 2013, n. 102;
§ capitolo 1693, di nuova istituzione, che accoglie le risorse
rimodulabili (R), pari a 20 milioni di
euro, del Fondo inquilini morosi
incolpevoli istituito dall’art. 6, comma 5, del 102/2013.
Si segnalano infine i capitoli 7365 e 7440, ove sono rispettivamente allocate le risorse del Piano città e del Piano casa, la cui dotazione complessiva è inferiore a 4 milioni di euro.
Come anticipato, all’interno della missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e della missione 19 (Casa e assetto urbanistico) vi sono programmi collocati nello stato di previsione del MEF (Tabella n. 2).
Lo stanziamento di competenza relativo al programma 14.8 è pari a soli 1,7 milioni di euro (-56,8 milioni di
euro rispetto al dato assestato 2013).
Le risorse assegnate al programma 19.1, che nel ddl iniziale ammontavano a 312,2 milioni di
euro (+9,2 milioni di euro rispetto al dato assestato 2013), sono state
incrementate di 200 milioni di euro dalla nota di variazioni (si veda, di
seguito, quanto illustrato in relazione al capitolo 7077): lo stanziamento
risultante per il programma 19.1 è quindi pari a 512,2 milioni di euro.
Con riferimento alle priorità politiche si segnala che all’interno dei citati programmi non vi sono obiettivi aventi valenza strategica.
Per quanto
riguarda il programma 19.1, la
totalità degli stanziamenti è costituita da spese in conto capitale, quasi interamente rimodulabili.
Analizzando i
singoli capitoli, si segnala che la maggior parte degli stanziamenti è
concentrata nel capitolo 7817 che ha
una dotazione di risorse rimodulabili (R) pari a 292,2 milioni di euro quali somme occorrenti alla concessione di
contributi anche sotto forma di crediti d’imposta alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo (capitolo esposto in Tabella E).
Si segnala altresì
che il capitolo 7075, che nel ddl
iniziale accoglieva le risorse (pari a 20 milioni di euro, 10 milioni in più
rispetto al dato assestato 2013) del Fondo
di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa (rifinanziato dall’art.
6, comma 2, del D.L. 102/2013) è stato soppresso. Le risorse sono confluite nel
capitolo 7077 che accoglie le
risorse rimodulabili (R), del “Fondo di
garanzia per la prima casa, per la concessione di garanzie, a prima richiesta
su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari”, istituito e
finanziato con 200 milioni di euro (per ciascuno degli anni del triennio
2014-2016), dall’art. 1, comma 31, lett. c), introdotto nel testo del ddl di
stabilità durante l’esame al Senato. Lo stanziamento complessivo del capitolo
7077 risultante dalla nota di variazioni è quindi pari a 220 milioni di euro per il 2014.
Si segnala,
inoltre, che all’interno della missione
13 (Diritto alla mobilità)[4], nell’ambito del programma 13.8 (Sostegno allo
sviluppo del trasporto) figurano alcuni capitoli relativi all’ANAS Spa:
§ capitoli 1872 e 7374 riguardanti le somme da erogare all’ANAS per il
pagamento delle rate di ammortamento, e dei relativi interessi, delle operazioni finanziarie attivate per la
realizzazione di opere stradali da parte della stessa Anas. In tali capitoli
sono allocati complessivamente 55,5
milioni di euro (dato invariato rispetto all’assestato 2013);
§ capitolo 7365 “Somma da corrispondere all’ANAS in conseguenza
della presa in carico dei tratti
stradali dismessi dalle regioni a seguito delle modifiche intervenute nella
classificazione della rete stradale di interesse nazionale e di quella di
interesse regionale”, con 7,5 milioni di
euro (+0,4 milioni rispetto all’assestato);
§ capitolo 7372 “Contributi in conto
impianti da corrispondere all’ANAS per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle
infrastrutture” (capitolo esposto in
Tabella E). Le risorse di tale capitolo, rimodulabili (R), erano pari, nel
ddl iniziale, a 103,1 milioni di euro (con una diminuzione consistente, circa
del 90%, rispetto al dato assestato 2013, ove il capitolo aveva una dotazione
di 756,7 milioni di euro). In seguito alla nota di variazioni lo stanziamento
del capitolo risulta pari a 538,1 milioni
di euro.
L’incremento di 435 milioni deriva:
o
per 50 milioni, dal rifinanziamento previsto
dalla tabella E ai sensi dell’art. 32, comma 1, del D.L. 98/2011 istitutivo del
Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico;
o
lo stanziamento di 335 milioni recato dal comma 40
dell’art. 1 del ddl di stabilità;
o
lo stanziamento di 50 milioni recato dal comma 41 dell’art.
1 del ddl di stabilità destinato all’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Nel disegno di legge di stabilità le politiche in materia di infrastrutture sono, da un lato, volte a disciplinare la concessione di finanziamenti alle infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001 (cd. “legge obiettivo) e, per l’altro, a recare specifici stanziamenti o a modificare la normativa che regola la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e ferroviaria. Ulteriori disposizioni sono, infine, volte ad assegnare risorse finanziarie al potenziamento o alla realizzazione della dotazione infrastrutturale, anche di carattere immateriale, in ambiti non riconducibili né alla programmazione delle infrastrutture strategiche, né agli interventi di manutenzione.
Per una descrizione dettagliata del contenuto delle singole disposizioni del disegno di legge di stabilità di seguito segnalate, si rinvia alla consultazione dei volumi: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014) A.C. 1865 n. 95 Parte I Tomo I e II.
§
Il comma 41 autorizza la spesa di 50 milioni di
euro per l'anno 2014, di 170 milioni di euro per l'anno 2015 e di 120 milioni
di euro per l'anno 2016 per la realizzazione del secondo stralcio del
macrolotto 4 dell'asse autostradale Salerno-Reggio
Calabria - tratto fra il viadotto Stupino escluso e lo svincolo di Altilia
incluso.
§
Il comma 43 autorizza la spesa complessiva di 401 milioni di euro per gli anni 2014 -
2017 per consentire la prosecuzione dei lavori e il completamento del sistema MO.S.E.
§ I commi 45, 47 e 49 finanziano specifiche tratte ferroviarie (Cancello – Frasso Telesino, Apice-Orsara e Frasso Telesino – Vitulano, Brescia-Verona-Padova, Bologna-Lecce).
§ Il comma 46 precisa che le risorse già assegnate con la delibera CIPE 100/2006 e quelle assegnate con la delibera CIPE 62/2011, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), per la realizzazione della strada statale n. 372 “Telesina” e del collegamento Termoli San Vittore, sono destinate esclusivamente alla realizzazione di tali opere per quanto di pertinenza.
§ Il comma 48 amplia la platea dei finanziamenti destinati alle infrastrutture strategiche le cui risorse possono essere revocate e fatte confluire in un apposito Fondo.
§ Il comma 51 demanda al CIPE il compito di individuare taluni interventi le cui risorse possono essere revocate per essere finalizzate prioritariamente alla metrotranvia di Padova.
§ Il comma 57 prevede uno stanziamento di 130 milioni di euro nel biennio 2014-2015 (30 milioni per l'anno 2014 e 100 milioni per il 2015) per la realizzazione della terza corsia della tratta autostradale A4 Quarto d'Altino-Villesse-Gorizia.
§ Il comma 60 reca una nuova disciplina delle modalità di revoca dei finanziamenti relativi all’evento Expo 2015 e una procedura di rifinalizzazione e assegnazione delle citate risorse revocate. Viene, altresì, istituito un nuovo Fondo nell’ambito dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti denominato “Fondo unico Expo: infrastrutture strategiche di connessione all’Expo 2015”.
§ Il comma 40 reca stanziamenti al fine di assicurare la manutenzione straordinaria della rete stradale, la prosecuzione degli interventi previsti dai contratti di programma già stipulati tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’ANAS S.p.A., nonché la realizzazione di nuove opere.
§ Il comma 42 amplia il novero degli interventi finanziabili nell’ambito del programma di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie della rete stradale di interesse nazionale gestita da ANAS S.p.a.
§ Il comma 44 autorizza la spesa di 500 milioni di euro per l’anno 2014 per i lavori di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria inseriti nel contratto di servizio 2012-2014 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Rete Ferroviaria italiana.
§ Il comma 58 autorizza la spesa di 20,75 milioni di euro per l’anno 2014 per il completamento del piano nazionale della banda larga.
§ I commi 61 e 62, con riguardo alle infrastrutture per i beni e le attività culturali, ridefiniscono le modalità di calcolo e di assegnazione, per il triennio 2014-2016, della riserva del 3 per cento degli stanziamenti previsti per le infrastrutture da destinare alla spesa per la tutela e gli interventi a favore dei beni e delle attività culturali.
§ Il comma 65 prevede uno stanziamento di 5 milioni di euro per l’anno 2014, destinato ad incrementare l'autorizzazione di spesa prevista dall'art. 1, comma 92, della L. 266/2005 (legge finanziaria 2006) al fine di finanziare gli interventi di potenziamento della rete infrastrutturale per la mobilità al servizio della Fiera di Verona;
§
Il comma 192 istituisce una gestione separata del Fondo di garanzia per i mutui
relativi alla costruzione, all'ampliamento, all'attrezzatura, al miglioramento
o all'acquisto di impianti sportivi
– istituito dall’art. 90, co. 12, della L. n. 289/2002 –, con un importo di 10 milioni di euro per il 2014, 15
milioni di euro per il 2015 e 20 milioni di euro per l’anno 2016, destinati a
interventi per la sicurezza strutturale e funzionale, per la fruibilità, nonché
per lo sviluppo e ammodernamento degli impianti.
§ Il comma 202 assegna 20 milioni di euro per il triennio 2014-2016 per fronteggiare la grave situazione socio-economica nell'isola di Lampedusa, determinatasi a seguito dell'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo e rafforzare la dotazione di infrastrutture nella medesima isola; nonché 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2021 per consentire il completamento del programma di metanizzazione del Mezzogiorno.
Si segnala, infine, che la lettera c) del comma 31 dell’articolo unico del disegno di legge di stabilità istituisce e disciplina, nell’ambito dei fondi che costituiscono il Sistema nazionale di garanzia, il Fondo di garanzia per la prima casa, finalizzato alla concessione di garanzie su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari; esso assorbe attività e passività del Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, contestualmente soppresso.
La Tabella B reca
gli importi dei fondi speciali per la copertura di nuovi provvedimenti
legislativi, di conto capitale, che si prevede verranno approvati nel corso del
futuro esercizio finanziario.
Per il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti si registrava, nel ddl iniziale, uno stanziamento di 15 milioni
di euro per il 2015 e di 40 milioni per il 2016, mentre non risultano
stanziamenti per il 2014. La relazione illustrativa segnalava che l'accantonamento
era finalizzato alla realizzazione di interventi diversi.
In seguito
all’approvazione della nota di variazioni, gli stanziamenti indicati si
riducono a 1 milione di euro per il 2015
e a 26 milioni per il 2016.
La Tabella E
determina, per le leggi che dispongono spese a carattere pluriennale in conto capitale,
le quote destinate a gravare per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, esposte
per programma e missione.
L'articolo 11, comma 3, lett. e), della legge di contabilità n. 196 del 2009 prevede, nel contenuto propri della legge di stabilità, la determinazione, in apposita tabella, degli importi delle leggi di spesa in conto capitale a carattere pluriennale, aggregati per programma e per missione, con specifica ed analitica evidenziazione dei rifinanziamenti, delle riduzioni e delle rimodulazioni, per la quota da iscrivere nel bilancio di ciascun anno considerato nel bilancio pluriennale.
Di seguito sono riportati gli stanziamenti più consistenti, con l’eventuale evidenziazione dei
rifinanziamenti, delle riduzioni e delle rimodulazioni, iscritti nello stato di
previsione del MIT e del MEF
concentrati nell’ambito dei programmi
delle missioni 14 e 19.
Programma 14.5 (Sistemi idrici,
idraulici ed elettrici)
·
15,5 milioni di
euro, per ciascuno
degli anni del triennio 2014-2016, per la L. 398/1998 (capitolo 7156) relativa
all’Ente autonomo acquedotto pugliese;
Programma 14.8 (Opere pubbliche e
infrastrutture)
·
a fronte di uno stanziamento nullo a legislazione
vigente, viene previsto un rifinanziamento di 100 milioni per il 2015 e 500
milioni per il 2016 per la L. 448/1998 (art. 50, comma 1, lettera c) relativa
all’edilizia penitenziaria, giudiziaria e sanitaria pubblica (capitolo
7464/MEF);
Programma 14.10 (Opere
strategiche, edilizia statale e calamità)
·
886,1 milioni di
euro per ciascuno
degli anni del triennio 2014-2016, per il finanziamento
del Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS). Il finanziamento
indicato è la somma di una serie di finanziamenti derivanti dalle leggi
finanziarie 2006, 2007 e 2008 nonché dal D.L. 185/2008, che confluiscono tutti
nel capitolo 7060;
·
449,4 milioni di
euro per il 2014
e 119,7 milioni di euro per il 2015, per per opere e attività dell’Expo Milano 2015, ai sensi dell’art.
14, comma 1, del D.L. 112/2008 (capitolo 7695);
·
29,6 milioni di
euro nel 2014 e 23,2 milioni
nel 2015 per le piccole e medie opere
nel Mezzogiorno, ai sensi dell’art. 32, comma 1, del D.L. 98/2011 (capitolo
7174);
·
18 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2014-2016,
destinati al c.d. Fondo revoche, di
risorse destinate alle infrastrutture strategiche, previsto dall’art. 32, comma 6, del 98/2011
(capitolo 7685);
·
298,7 milioni di
euro per il 2014, 291,9 milioni
nel 2015 e 386,7 milioni nel 2016, destinati dall’art. 1, comma 184, della L.
228/2012 (legge di stabilità 2013) alla realizzazione del sistema Mo.SE. (capitolo 7200);
·
100 milioni di euro per il solo 2014, elevati a 150 milioni dalla presente legge di
stabilità, destinati alla realizzazione del programma 6.000 campanili istituito dall'art. 18, comma 9, del D.L.
21 giugno 2013 (capitolo 7543).
Programma 14.11 (sistemi
stradali, autostradali, ferroviari e intermodali)
·
per il potenziamento
del sistema stradale ed autostradale, sono finanziati alcuni interventi per
i quali vengono destinate pressoché le stesse risorse rispetto all’esercizio precedente:
-
il raddoppio dell’A6 Torino-Savona e della variante
di valico Bologna-Firenze, iscritte rispettivamente nei capitoli 7483 e
7484, ciascuna con 10,3 milioni di euro
per ognuno degli anni del triennio;
-
realizzazione e
potenziamento di tratte autostradali (capitolo 7485) previsti dall’art. 19, comma 1,
del D.L. 67/1997, in cui sono iscritti 51,6
milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio;
-
gli interventi di viabilità Italia-Francia (capitolo 7481) previsti dalla L.
311/2004, cui sono destinati 5 milioni
di euro per ciascuno degli anni del triennio;
·
146,1 milioni di
euro per il 2014, 13,4 milioni per
il 2015 e 77,1 milioni per il 2016, sono destinati al Fondo per le infrastrutture ferroviarie e stradali e relativo ad opere
di interesse strategico (istituito dall’art. 32, comma 1 del D.L. 98/2011),
relativamente alle risorse destinate ad interventi diversi iscritte nel
capitolo 7514. Si fa notare che gli importi indicati sono il risultato di una rimodulazione di 8 milioni di euro (differiti
dal 2014 all’esercizio 2016) operata nel corso dell’esame al Senato;
·
ulteriori interventi rientranti nel Programma delle
infrastrutture strategiche finanziati con il citato Fondo infrastrutture sono:
-
la linea
AV/AC Milano-Verona, tratta Treviglio-Brescia (2° lotto), cui viene
destinato un importo di 181,3 milioni di
euro nel 2014 (incrementato di 9
milioni di euro dal ddl di stabilità). Per ognuno degli anni 20015 e 2016
lo stanziamento è circa pari a 175 milioni di euro e viene aumentato di 10
milioni (cap. 7515);
-
la linea AV/AC
Milano-Genova, Terzo Valico dei Giovi (2° lotto), per un importo pari a
soli 8,1 milioni di euro nel 2014; 0,4 milioni nel 2015 e 38,3 milioni nel 2016
(cap. 7518);
-
la variante
di Morbegno (2° stralcio), relativamente all’accessibilità alla Valtellina,
per un importo pari a 19,7 milioni per
il 2014, 3,9 milioni per il 2015 e 4,8 milioni per il 2016 (cap. 7519);
-
Megalotto 2 della S.S. n. 106 Jonica, per un importo di 3 milioni nel 2015 e 23
milioni nel 2016 (cap. 7155);
-
le opere compensative correlate a progetti pilota
nei territori interessati dal nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione (cap. 7532), con 8 milioni di euro per il 2014,
risultato di una rimodulazione operata
nel corso dell’esame al Senato;
-
il nodo di
Torino e l’accessibilità ferroviaria con riguardo alle opere di prima fase
– Stazione di Rebaudengo, per un importo pari a 3 milioni per il 2014 e 11,4
milioni per il 2015 (cap. 7520);
-
la realizzazione dell’intervento dell’asse stradale Lioni Grottaminarda,
tratto svincolo di Frigento-svincolo di San Teodoro, per un importo pari 14,8 milioni per il 2014, 23,8 milioni
per il 2015 e 9,5 milioni per il 2016 (cap. 7529);
·
si segnalano inoltre i seguenti ulteriori
interventi finanziati dalla legge di stabilità 2013 (L. 228/2012):
-
per il miglioramento
della viabilità e dei trasporti lo stanziamento, previsto dall’art. 1,
comma 181, è pari a 15 milioni per
ciascuno degli anni 2014 e 2015 (cap. 7380);
-
per la linea ferroviaria Torino-Lione lo stanziamento, previsto dall’art. 1, comma 208, pressoché
nullo per il 2014 nel ddl iniziale, è stato aumentato a 49 milioni nel corso dell’esame al Senato. Contemporaneamente lo
stanziamento per il 2015, inizialmente pari a 392,7 milioni, nel corso
dell’esame al Senato è stato ridotto di 150 milioni (tali risorse sono state
utilizzate per finanziare anche per il 2015 la manutenzione straordinaria della
rete stradale dell’ANAS, ai sensi del comma 40 del ddl di stabilità); per il
2016 è invece previsto, sin dal ddl iniziale, un rifinanziamento di 140 milioni
di euro (cap. 7532);
-
per la Pedemontana
piemontese lo stanziamento, previsto dall’art. 1, comma 212, è pari a 79,9
per il 2015 (cap. 7504);
·
si segnalano infine i seguenti ulteriori interventi
finanziati dal D.L. 69/2013:
-
per il “Fondo per la continuità dei cantieri ed
il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori”
istituito dall’art. 18, comma 1, per il 2015 le risorse sono pari a 70 milioni,
che salgono a 85,5 milioni nel 2016 (cap. 7536);
-
per la tangenziale
esterna est di Milano, finanziata dall’art. 18, comma 2, le risorse per il
2014 e per il 2016 sono pari a 70 milioni, mentre per il 2015 a 120 milioni
(cap. 7537);
-
per la Pedemontana
veneta, finanziata dall’art. 18, comma 2, le risorse per il 2014 sono pari
a 20,5 milioni, che salgono a 130 milioni per il 2015 e a 219,5 per il 2016
(cap. 7147);
-
per il “Programma
ponti e gallerie stradali”, previsto dall’art. 18, comma 2, le risorse per
il triennio a legislazione vigente sono pari complessivamente a 287 milioni di euro,
e vengono rifinanziate per ben 350 milioni di euro: lo stanziamento risultante
è quindi pari a 306 milioni per il 2014,
231 milioni per il 2015 e 100 milioni per il 2016 (cap. 7538);
-
per il Collegamento
ferroviario Piemonte-Valle d’Aosta, previsto dall’art. 18, comma 2, le
risorse per il triennio a legislazione vigente sono pari complessivamente a 321
milioni di euro, e vengono rifinanziate per 100 milioni per ciascuno degli anni
2014-2015: lo stanziamento risultante è quindi pari a 150 milioni per il 2014, 301
milioni per il 2015 e 70 milioni per il 2016 (cap. 7540);
-
per il Collegamento
tra la S.S. 640 e l'autostrada A19 Agrigento-Caltanissetta, anch’esso previsto
dall’art. 18, comma 2, vi sono risorse pari a 90 milioni di euro per il 2016
(cap. 7541);
-
infine, ai sensi dell’art. 18, comma 5, alla Strada dei Parchi vengono assegnati,
sul capitolo 7542, 8,5 milioni di
euro per il 2014.
Programma 19.1 (Edilizia
abitativa e politiche territoriali)
·
292,2 milioni di
euro per il 2014, 227,8 milioni per il 2015
e 175,3 milioni per il 2016, destinati agli interventi che riguardano le
popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo,
ai sensi dell’art. 3, comma 1, del D.L. 39/2009 (capitolo 7817/MEF).
Si segnalano
ulteriori stanziamenti di interesse dell’VIII Commissione (Ambiente).
Nell’ambito della missione
13 (Diritto alla mobilità) si segnala lo stanziamento di circa 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 al Fondo per
il finanziamento del piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici (cap.
7119 del MIT) ai sensi dell’art. 17-septies,
comma 8, del D.L. 83/2012.
All’interno della
stessa missione compare uno stanziamento per il metrobus di Brescia – 1° lotto funzionale prealpino – S. Eufemia,
con uno stanziamento derivante dal Fondo infrastrutture (art. 32, comma 1, del
D.L. 98/2011) di 10 milioni per il 2014,
5,8 per il 2015 e 30,8 per il 2016 (cap. 7422 del MIT).
Si segnala inoltre
il rifinanziamento di 50 milioni di euro
per il 2014, sempre a valere sul Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali
e relativo ad opere di interesse strategico, destinato al cap. 7372/MEF in cui
sono allocate le somme da corrispondere
all'Anas per la realizzazione di un programma di investimenti per lo
sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture. Lo stanziamento per il 2014
risulta quindi pari a 153,1 milioni, mentre per il 2015 e 2016 rispettivamente
a 183,4 e 120 milioni.
Si segnala, infine, che, nell’ambito della missione 3 (Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali), si dispone un rifinanziamento di 10 milioni di euro, per il 2014, per gli interventi relativi a lavori di banchinamento, dragaggio e raccordo stradale della diga foranea di Molfetta, già finanziati dall’art. 11-quaterdecies, comma 20, del D.L. 203/2005 (cap. 7253 di competenza del Ministero dell’interno).
Si ricorda che lo stato di previsione del Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) risulta
articolato per missioni e programmi.
Ad oggi il Ministero risulta articolato in 5 direzioni generali ed in una struttura di vertice con compiti di coordinamento e vigilanza rappresentata dal Segretario generale, secondo quanto disposto dal decreto di riorganizzazione del Ministero, approvato con D.P.R. 3 agosto 2009, n. 140. Con l’art. 17, comma 2, del D.L. 195/2009 è stato inoltre istituito un Ispettorato generale per il coordinamento degli interventi urgenti nelle situazioni a più elevato rischio idrogeologico e di salvaguardia della sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale.
Con
decreto ministeriale GAB/DEC/2010/119 del 12 luglio 2010, è stata definita
l’articolazione degli uffici di
livello dirigenziale generale del Ministero, mentre con l’articolo 17, comma 35-octies del D.L. 78/2009 è stata disciplinata la nuova composizione del collegio dei
revisori dei conti dell’Ispra.
In continuità con i risultati dell’azione amministrativa del 2013, restano valide le cinque aree d’intervento già definite negli anni precedenti, su cui il Ministero proseguirà l’azione nel triennio 2014- 2016.
Le missioni del Governo comprendono quali azioni prioritarie, tra le altre, il rilancio dello sviluppo attraverso interventi di semplificazione per le imprese, il potenziamento delle nuove fonti di energia, nonché la qualificazione e la valorizzazione dell’ambiente.
Le priorità politiche, che guideranno l’azione del Ministero nel triennio 2014-2016, sono rappresentate nelle seguenti 5 grandi aree omogenee di azione strategica:
1) qualità dell’aria ed energia pulita;
2) gestione risorse idriche e uso del territorio;
3) rifiuti e bonifiche;
4) tutela e conservazione della biodiversità;
5) comunicazione ed educazione ambientale.
Lo stanziamento complessivo di competenza iscritto
nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente
e della tutela del territorio e del mare
(MATTM) per il 2014 ammonta nel ddl
iniziale, a 509,5 milioni di euro. Rispetto al dato
assestato 2013 si registra, quindi, una diminuzione di 17,3 milioni di euro
(pari al 3,3%).
Dalla nota di
variazioni, l’importo complessivo del MATTM per il 2014 è pari a 578,5 milioni
di euro, aumentato di 69 milioni di
euro rispetto al dato previsionale iniziale. Il citato aumento viene
imputato alla missione 18 la cui
dotazione risulta pari a 456,9 milioni di euro, in particolare, nel
programma 18.12 tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche,
trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, presso i capitoli 1822 (fondo per la tutela e la gestione delle
risorse idriche, finalizzato a potenziare la capacita' di depurazione dei reflui
urbani), 7511 (interventi di messa in sicurezza del
territorio contro il dissesto idrogeologico) e 7512 (fondo per il
finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive).
Lo stanziamento previsionale per il 2014 è composto
per il 62,5% da spese correnti, mentre le spese in conto capitale coprono una
quota pari al 35,9%. Il restante 1,6% riguarda il rimborso delle passività
finanziarie.
La consistenza dei residui passivi presunti al
1° gennaio 2014 è valutata
complessivamente in 274,6 milioni di
euro. Rispetto al dato assestato 2013 si registra una consistente
riduzione dei residui, pari a 161,1 milioni di euro (pari al 36,9%).
Data una massa
spendibile[5] di 853,2 milioni
di euro ed autorizzazioni di
cassa pari a 655,3 milioni di
euro, il coefficiente di realizzazione[6] risulta essere pari al 76,8% e rappresenta la capacità di spesa del Ministero.
Tale coefficiente nel ddl iniziale era pari a 74,7% (leggermente superiore al 71,3% del bilancio assestato 2013, ma cresce fino al 76,8% in virtù della variazione negli stanziamenti di cassa e competenza operati dalla nota di variazioni).
In seguito alla riclassificazione del
bilancio dello Stato operata a partire dall’esercizio finanziario 2008, al Ministero
dell’ambiente sono assegnate quattro
missioni:
§
missione
18 (Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente);
§
missione
17 (Ricerca e innovazione);
§
missione
32 (Servizi istituzionali e generali
delle amministrazioni pubbliche);
§
missione
33 (Fondi da ripartire).
Di
seguito si dà conto nel dettaglio delle due
missioni che assorbono la quasi totalità (94%) dello stanziamento di
competenza del Ministero.
L’analisi per missioni evidenzia, infatti, che i
principali settori di intervento del Ministero ricadono nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente) con 456,9 milioni di euro (nel ddl iniziale il dato previsionale iniziale è pari a 387,8 milioni di euro) e nella missione 17 (Ricerca e innovazione), in particolare nel programma 17.3 (Ricerca
ambientale) con 87,1 milioni di euro.
L’analisi della
serie storica, presentata nella tabella e nel grafico seguenti, evidenzia che l’accentuato
trend discendente degli stanziamenti destinati alla missione 18, registrato
nella scorsa legislatura, sembra invertirsi
per il prossimo triennio.
Missioni |
2008 R |
2009 R |
2010 R |
2011 R |
2012 R |
2013 A |
2014 B |
2015 B |
2016 B |
17.3 Ricerca amb. |
116,6 |
125,4 |
89,3 |
92,6 |
87,4 |
84,5 |
87,1 |
86,1 |
85,8 |
18 Svil.sostenibile |
2.234,7 |
1.660,7 |
1.203,6 |
1.057,0 |
799,8 |
646,7 |
691,2 |
743,9 |
795,7 |
(di cui MATTM) |
1.950,4 |
1.291,2 |
880,8 |
750,9 |
537,8 |
404,4 |
456,9 |
502,8 |
548,5 |
Totale |
2.351,3 |
1.786,1 |
1.292,9 |
1.149,6 |
887,2 |
731,2 |
778,3 |
830,0 |
881,5 |
Stanziamenti
di competenza (milioni di euro) - Eventuali incongruenze sono dovute agli
arrotondamenti
R =
Rendiconto; A = Assestamento; B = Bilancio di previsione
Serie storica degli
stanziamenti di competenza della missione 18 e del programma 17.3
Gli stanziamenti attribuiti alla missione 18 sono pari a 456,9 milioni di euro (nel ddl iniziale
il dato è pari a 387,8 milioni di euro) per il 2014.
Il grafico
seguente evidenzia la ripartizione in programmi dello stanziamento di
competenza della missione 18. Il 91%
dello stanziamento iscritto nella
missione 18 del MATTM risulta concentrato nei tre programmi 18.5, 18.12 e
18.13.
Composizione
per programmi delle risorse di competenza della missione 18 del MATTM
Programma
18.3 (Prevenzione e riduzione integrata
dell’inquinamento)
Le risorse di tale programma ammontano a 9,8 milioni di euro (nel ddl iniziale il
dato è di 10 milioni di euro), con una riduzione
di circa 17 milioni di euro
rispetto al dato assestato 2013 (-63%).
Lo stanziamento del programma è pressoché imputato
alle spese correnti.
Con
riferimento alla priorità politica “qualità dell'aria ed energia pulita” si
segnala che all’interno del programma in esame è presente l’obiettivo avente valenza strategica n. 70 -
Gestione della normativa comunitaria e nazionale in materia di prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento e interventi per il contrasto dell'inquinamento atmosferico derivante dal
comparto industriale, con una competenza di 1,8 milioni (18%)
Programma
18.5 (Sviluppo sostenibile)
Le spese attinenti a tale programma sono pari a 55,5 milioni di euro e registrano una
diminuzione sul dato assestato 2013 di 10,9
milioni di euro (-16,3%).
Lo stanziamento del programma riguarda per il 74,9% le spese correnti e il 67,9% è costituito da spese rimodulabili.
Con riferimento
alla priorità politica “qualità dell'aria ed energia pulita” si
segnala che all’interno del programma in esame sono presenti gli obiettivi aventi valenza strategica n. 7 (potenziamento delle politiche nazionali di riduzione delle emissioni di
gas a effetto serra) e n. 42 (promuovere
la mobilità sostenibile), con un’identica competenza pari a 13,9 milioni.
Le risorse disponibili insistono prevalentemente
sui seguenti capitoli:
§
capitolo 2211 relativo alle spese per l’esecuzione di convenzioni
internazionali con 31,4 milioni di euro;
§
capitolo 8407, con 12,8
milioni di euro per il fondo per l’efficientamento energetico e per la
produzione di energie rinnovabili, in particolare quella solare termodinamica.
Programma
18.8 (Vigilanza, prevenzione e repressione in ambito
ambientale)
La dotazione del programma, pari a 19,5 milioni di euro (il ddl iniziale presenta
19,7 milioni di euro), sconta una riduzione
rispetto al dato assestato di circa 1,9
milioni.
Lo stanziamento del programma è imputato alle spese correnti e prevalentemente costituito da spese
non rimodulabili.
Programma
18.11 (Coordinamento generale, informazione ed educazione
ambientale; comunicazione ambientale)
La dotazione del programma è di 13,5 milioni di euro, sconta una riduzione rispetto al dato assestato di 0,6 milioni (-4,1%).
Lo stanziamento del programma riguarda per circa il
72% le spese in conto capitale e circa
il 77% è costituito da spese rimodulabili.
Con riferimento alla priorità politica “comunicazione
ed educazione ambientale” si segnala che all’interno del programma in esame
sono presenti gli obiettivi aventi valenza strategica n. 52 (attuazione
di progetti di educazione ambientale nella scuola, con particolare riferimento
agli studenti degli istituti di formazione tecnica e superiore) e n. 54 (realizzazione interventi di
informazione e sensibilizzazione in materia di educazione amb.le e allo svil.
sostenibile a livello nazionale -
organizzazione eventi per raggiungere sostanziale copertura popolazione naz.le,
nel rispetto scadenze previste), e con riferimento alla priorità politica “gestione
risorse idriche e uso del territorio” l’obiettivo avente valenza
strategica n. 67 (esame e verifica del rispetto tempistiche attuazione
interventi indicate nei cronoprogrammi presentati dai Commissari straordinari,
nonché delle eventuali situazioni di criticità emerse anche su segnalazione
della DG per la tutela del territorio), con una competenza complessiva dei
suddetti obbiettivi pari a 2,2 milioni (16,3%).
La gran parte delle risorse del programma è
concentrata nei due capitoli 7085 e 8532
destinati all’attuazione del federalismo amministrativo per le regioni a
statuto speciale per la tutela dell’ambiente e del rischio idrogeologico, con
risorse pari a circa 9 milioni di euro.
Programma
18.12 (Tutela e conservazione del territorio e delle
risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche)
La dotazione di competenza di tale programma è pari
a 211,1 milioni di euro (nel ddl
iniziale il dato è pari a 141,1 milioni di euro), con un aumento di circa 59 milioni di euro rispetto al dato assestato (pari al 38,8%).
Lo stanziamento del programma riguarda per circa il
74,2% le spese in conto capitale.
Con riferimento alla priorità politica “gestione risorse
idriche e uso del territorio” si segnala che all’interno del programma in esame
sono presenti gli obiettivi aventi valenza strategica n. 37 (ampliamento dei
contenuti del Piano Straordinario di Telerilevamento (PST) per la ricognizione
di dati ambientali), n. 55 (uso risorse idriche per promuovere e incentivare l'uso efficiente e
sostenibile della risorsa idrica dando attuazione agli interventi per la
gestione del servizio Idrico Integrato), n. 56 (promozione attività per
garantire la qualità dei corpi idrici, n. 57 azioni per la difesa suolo), n. 60
(competenze in materia di elettrodotti e sdemanializzazione relitti idraulici).
Con riferimento alla priorità politica “rifiuti e
bonifiche” si segnala che all’interno del programma in esame sono presenti gli
obiettivi aventi valenza strategica n. 61 (politiche sulle bonifiche,
potenziare le attività di bonifica per il risanamento ambientale dei siti
inquinati, valorizzazione e riqualificazione aree produttive industriali
dismesse) e n. 62 (politiche dei rifiuti per potenziare le politiche di
riduzione della produzione e pericolosità dei rifiuti e di incentivazione della
raccolta differenziata con recupero della materia e di energia).
Le risorse del programma sono suddivise tra i seguenti capitoli:
§
capitolo 7081 con 19,6
milioni di euro per l’estinzione dei mutui contratti dagli enti
territoriali e locali e per gli accordi di programma per la realizzazione degli
interventi previsti dal piano straordinario di completamento dei sistemi di
collettamento e depurazione, dal programma nazionale di bonifica dei siti
inquinati, dai contratti di programma relativi al ciclo di gestione dei
rifiuti, per l’attuazione del protocollo di Kyoto;
§
capitolo 7503 “Piani di disinquinamento per il recupero
ambientale”, con 12,5 milioni di euro;
§
capitolo 7510 Fondo per la
promozione di interventi di riduzione e prevenzione della produzione di
rifiuti e per lo sviluppo di nuove
tecnologie di riciclaggio e smaltimento, con 6,9
milioni di euro;
§
capitolo 7511 con 30
milioni di euro per il 2014, 50
milioni per il 2015 e 100 milioni di euro per il 2016, come risultante dalla nota di variazioni, per interventi di
messa in sicurezza del territorio
contro il dissesto idrogeologico;
§
capitolo 7512 con 30
milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2015, come risultante dalla nota di variazioni, per fondo per il
finanziamento di un piano straordinario
di bonifica delle discariche abusive;
§
capitolo 7645 “Spese per il
finanziamento degli interventi relativi all’attuazione del servizio idrico integrato, al risparmio idrico e al riuso delle
acque reflue”, con 20 milioni di euro;
§
capitolo 8531 con 30,5
milioni di euro per interventi per la tutela del rischio idrogeologico e relative misure di salvaguardia;
§
capitolo 8551 con 2,7
milioni di euro per la costruzione, sistemazione, riparazione e
manutenzione di opere idrauliche e per interventi
di sistemazione del suolo, nonché per l’apprestamento dei materiali e per
le necessità più urgenti in caso di pubbliche calamità;
§
capitolo 1822 con
10 milioni di euro per il 2014, 30 milioni di euro per il 2015 e 50 milioni di
euro per il 2016, come
risultante dalla nota di variazioni, per il fondo per la tutela e la gestione
delle risorse idriche, finalizzato a potenziare la capacita' di depurazione dei
reflui urbani;
Programma
18.13 (Tutela e conservazione della fauna e della flora,
salvaguardia della biodiversità e dell’ecosistema marino)
La dotazione del programma ammonta a 147,5 milioni di euro (nel ddl
iniziale il dato ammonta a 147,9 milioni di euro) e registra un aumento
di circa 24,4 milioni di euro rispetto all’assestato 2013.
Lo stanziamento del programma riguarda prevalentemente
le spese correnti e più della metà è
costituito da spese non rimodulabili.
Con riferimento
alla priorità politica “tutela e conservazione della biodiversità”
si segnala che all’interno del programma sono presenti gli obiettivi aventi valenza
strategica n. 72 (promozione delle iniziative volte alla conservazione e
salvaguardia della biodiversità ed alla valorizzazione del Sistema delle aree
naturali protette), n. 73 (tutela,
salvaguardia e promozione dell'ambiente marino e promozione dell'uso
sostenibile delle sue risorse naturali).
Gli stanziamenti principali sono iscritti nei seguenti
capitoli:
§
capitoli 1551 e 1552,
relativi alle spese per enti, istituti,
associazioni ed altri organismi, con una dotazione complessiva di 77,8 milioni di euro. (Il capitolo 1551 è esposto in Tabella C).
§
capitoli 1644 e 1646,
relativi alla protezione dell’ambiente
marino dagli inquinamenti e per la gestione e promozione delle riserve marine, con una dotazione
complessiva di circa 45,3 milioni di
euro. I capitoli citati sono esposti
in Tabella C.
Le risorse che, nell’ambito della missione 17, riguardano il Ministero
dell'ambiente sono concentrate nel programma
17.3 (ricerca in materia ambientale).
Lo stanziamento di competenza per
tale programma è pari a 87,1 milioni di
euro, con una riduzione di 2,7
milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2013 (pari al 3,1%).
Lo stanziamento del programma riguarda per il 76,2% le spese correnti e il 69,2% è costituito da spese non rimodulabili.
Con riferimento
alla priorità politica “qualità dell'aria ed energia pulita” si segnala che
all’interno del programma in esame è presente l’obiettivo avente valenza
strategica n. 5 azioni e interventi per un uso durevole delle risorse naturali
e per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, con una dotazione di
competenza pari a 1,9 milioni.
All’interno del programma 17.3 si segnalano
i capitoli 3621, 3623 e 8831, con circa
complessivi 85,1 milioni di euro,
relativi all’ISPRA. I capitoli 3621 e 8831 sono esposti in
Tabella C.
All’interno dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) gli stanziamenti relativi alla missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente) sono pari a 37,6 milioni di euro. Tale importo, iscritto nel programma 18.14 (Sostegno allo sviluppo sostenibile), è pressoché identico a quello previsto dal dato assestato 2013.
Lo stanziamento del programma riguarda totalmente le spese in conto capitale e l’89,1%
è costituito da spese non rimodulabili.
Tale stanziamento insiste prevalentemente sul capitolo 7328 “Annualità quindicennali per mutui per interventi relativi al patrimonio idrico nazionale da parte dei consorzi ed enti irrigui”, ove sono allocati 33,3 milioni di euro.
Nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali (MIPAAF) gli
stanziamenti insistono all’interno del programma
18.7 (Tutela e conservazione della
fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità), con 195,3 milioni di euro (dati iniziali 195,7
milioni di euro) destinati al Corpo
forestale dello Stato.
Lo stanziamento
del programma riguarda le spese correnti
per il 96,4% e circa il 92% riguarda spese non rimodulabili.
Lo stato di
previsione del Ministero dello sviluppo economico (MSE) reca uno stanziamento di 1,3
milioni di euro all’interno del Programma
18.10 (Prevenzione e riduzione
dell’inquinamento elettromagnetico), destinato al funzionamento del Dipartimento per le comunicazioni.
Lo stanziamento
del programma è quasi del tutto imputabile a spese correnti e non rimodulabili.
In attuazione dell’art. 36, comma 6, della L. 196/2009 (che ha stabilito che in allegato al Rendiconto generale dello Stato siano illustrate le “risultanze delle spese relative ai Programmi aventi natura o contenuti ambientali” definite come “le risorse impiegate per finalità di protezione dell’ambiente, riguardanti attività di tutela, conservazione, ripristino e utilizzo sostenibile delle risorse e del patrimonio naturale”), una apposita sezione della relazione al disegno di legge di bilancio accoglie le risultanze delle spese ambientali, sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni secondo schemi contabili e modalità di rappresentazione stabilite con Determina del Ragioniere generale dello Stato n. 39816 del 2011.
In tale sezione viene evidenziato che le risorse finanziarie stanziate dallo Stato per la spesa primaria[7] per la protezione dell’ambiente e l’uso e gestione delle risorse naturali secondo il ddl di bilancio ammontano a poco meno di 1,6 miliardi di euro nel 2014, pari allo 0,32% della spesa primaria complessiva del bilancio dello Stato. Le stesse rimangono sostanzialmente stabili nel 2015 e nel 2016 (rispettivamente, 0,33% e 0,34% del bilancio dello Stato). Si tratta delle risorse iniziali stanziate in conto competenza per il triennio 2014-2016. Rispetto agli stanziamenti iniziali destinati alle stesse finalità nel 2013, pari a oltre 1,6 miliardi di euro, si registra un decremento del 4% circa nel 2014.
I settori d’intervento cui nel complesso afferisce circa il 60% delle risorse iniziali destinate alla spesa primaria ambientale sono quelli della “protezione della biodiversità e del paesaggio”, della “protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e di superficie”, e dell’“uso e gestione delle acque interne” che assorbono rispettivamente il 25,9%, il 20,0% e l’11,5% degli stanziamenti iniziali nel 2014, il 26,2%, il 18,9,% e l’11,3% nel 2015, il 25,9%, il 19,6% e l’11,1% nel 2016.
Inoltre, oltre il 40% delle risorse si ripartisce tra la “gestione delle acque reflue” (6% nel triennio considerato), “uso e gestione della flora e della fauna selvatica” (6%), “altre attività di protezione dell’ambiente” (6%), “gestione dei rifiuti (5%), “uso e gestione delle foreste” (5%), “ricerca e sviluppo per l’uso e la gestione delle risorse naturali (5%), “ricerca e sviluppo per la protezione dell’ambiente (5%), “protezione dell’aria e del clima” (3%).
Osservando la distribuzione delle risorse tra i Ministeri, si nota che la maggior parte delle risorse destinate a finalità ambientali è assegnata al Ministero dell’ambiente (32% nel 2014) e al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (30%).
L’analisi per missioni evidenzia invece che la quota maggiore di risorse per finalità ambientali riguarda la missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente” (39,1% nel 2014, 40,0% nel 2015 e 40,1% nel 2016), nella quale rientra la maggior parte delle attività del Ministero dell’ambiente che ha competenza su tutti i settori ambientali di intervento. Sono incluse in questa missione anche alcune attività del Corpo forestale dello Stato del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, tra le quali quelle relative alla salvaguardia della biodiversità, sorveglianza e custodia del patrimonio naturale protetto e le risorse del Ministero dell’economia e delle finanze destinate prevalentemente alla concessione di mutui per attività di natura ambientale.
Nel disegno di legge di stabilità le politiche in materia ambientale sono volte, da un lato, al sostegno alla messa in sicurezza del territorio, incluso quello interessato da eventi emergenziali pregressi, e, dall’altro, a interventi concernenti le risorse idriche e le discariche abusive. Un numero circoscritto di disposizioni riguarda, infine, anche le fonti energetiche. Di rilievo in tale ambito le misure per la riqualificazione energetica, il recupero edilizio e l’adeguamento antisismico degli edifici per le quali il disegno di legge reca una proroga dei regimi di incentivazione vigenti.
Per una descrizione dettagliata del contenuto delle singole disposizioni del disegno di legge di stabilità di seguito segnalate, si rinvia alla consultazione dei volumi: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014) A.C. 1865 n. 95 Parte I Tomo I e II.
§ Il comma 66 reca un’articolata disciplina volta, per un verso, a destinare risorse già esistenti o allo scopo finalizzate a interventi contro il dissesto idrogeologico immediatamente cantierabili e, per l’altro, a recare uno stanziamento e a definire una nuova disciplina delle modalità di finanziamento di tali interventi. La norma differisce, inoltre, il termine entro il quale è consentita la nomina di commissari straordinari per la rimozione delle situazioni a più elevato rischio idrogeologico.
§ Il comma 67 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, un Fondo per il finanziamento di un piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, con una dotazione complessiva di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016.
§ Il
comma 68 istituisce, nello stato di previsione del Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, un Fondo per il
finanziamento di un piano straordinario di
bonifica delle discariche abusive individuate dalle competenti autorità
statali in relazione alla procedura di infrazione europea. Il Fondo ammonta a
60 milioni di euro per il biennio 2014-2015.
§ I commi 220-221
prevedono l’istituzione, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, di
un Fondo con una dotazione pari a 26,5 milioni di euro per l'anno 2014, per interventi in conto capitale per la
ricostruzione e messa in sicurezza dei territori interessati da eventi
emergenziali pregressi, per i quali il rientro alla disciplina ordinaria è già
avvenuto o avverrà nel corso del 2014 e individua, in fase di prima attuazione,
gli interventi finanziati dal Fondo (commi 220-221).
Si rammenta, infine, che il comma 248 autorizza la spesa per il 2014 di 30 milioni per il rifinanziamento del Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio previsto dall'articolo 13, comma 3-quater, D.L. n. 112/2008.
L'Imposta Unica Comunale (IUC) si basa su due presupposti impositivi: da una parte, l'imposta municipale propria (IMU), dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; dall’altra, l'erogazione di servizi comunali, articolato in un tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore e la tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. L'aliquota massima complessiva dell'IMU e della TASI non può superare i limiti prefissati per la sola IMU al 31 dicembre 2013, vale a dire il 10,6 per cento (commi da 440 a 522). Viene disciplinata l’applicazione della tassa sui rifiuti - TARI e vengono individuati: il presupposto, i soggetti tenuti al pagamento, le riduzioni e le esclusioni, riprendendo, in larga parte, quanto previsto dalla normativa vigente in materia di TARES, che viene contestualmente abrogata(commi da 442 a 469). E’ disciplinato il tributo per i servizi indivisibili comunali – TASI, destinata al finanziamento dei servizi comunali rivolti all’intera collettività (commi da 470 a 479).
§
Il comma 87 prevede una proroga delle detrazioni
per gli interventi di ristrutturazione
edilizia e di riqualificazione energetica. Per quanto concerne gli
interventi di riqualificazione energetica degli edifici, viene prorogata al 31
dicembre 2014 la misura della detrazione al 65 per cento, mentre per il 2015 si
prevede una detrazione del 50 per cento. Con riferimento agli interventi di
riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali
si proroga sino al 30 giugno 2015 la detrazione al 65 per cento, prevedendo
altresì che una detrazione del 50 per cento nei 12 mesi successivi. Con
riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (per una spesa
di 96 mila euro) viene prorogata al 31 dicembre 2014 la detrazione al 50 per
cento, mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 40 per cento. Con
riferimento agli interventi antisismici, viene prorogata di 31 dicembre 2014 la
detrazione al 65 per cento, stabilendo una detrazione del 50 per cento per il
2015. Con riferimento all’acquisto di mobili viene specificato il termine
finale (31 dicembre 2014) entro cui devono essere sostenute le relative spese.
Entro il 31 dicembre 2015 dovranno essere definiti misure ed incentivi
selettivi di carattere strutturale, finalizzati a favorire la realizzazione di
interventi per il miglioramento antisismico e la messa in sicurezza degli
edifici esistenti, nonché per l’incremento del loro rendimento energetico e
dell’efficienza idrica. In assenza di un intervento normativo, dal 2016 le
detrazioni e il limite massimo di spesa torneranno ai livelli previsti dalla
legislazione vigente (36 per cento e 48 mila euro).
§ I commi 74 e 75
recano una norma di interpretazione autentica che esclude le centrali
termoelettriche e turbogas, alimentate da fonti convenzionali, sopra i 300
MW realizzate dal 10 febbraio 2002 in poi, dall'obbligo di corrispondere ai
Comuni gli oneri di urbanizzazione.
§
Il comma 99 demanda
all’Autorità per l’energia elettrica e il gas l’individuazione della modalità
di integrazione della remunerazione della disponibilità di capacità di
produzione di energia elettrica (capacity payment transitorio), con
effetto dal 2014. Si tratta, in pratica, di un indennizzo previsto per le
centrali termoelettriche per la flessibilità che esse garantiscono alla
sicurezza del sistema elettrico, lavorando a ritmo ridotto quando è alta la
produzione da fonti rinnovabili (che hanno priorità di ritiro), e compensando i
fabbisogni nei momenti in cui la produzione da fonti rinnovabili si riduce. Per
gli oneri derivanti dall’integrazione di tale corrispettivo la norma prevede la
partecipazione delle diverse fonti
energetiche (incluse, dunque, le fonti rinnovabili) ai costi del
mantenimento della sicurezza del sistema elettrico.
§
Il comma 100 proroga di un anno dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente disegno di legge il termine per l’entrata in funzione degli impianti fotovoltaici realizzati su edifici o terreni della pubblica
amministrazione già iscritti nel registro del Gse ai fini degli incentivi
del quinto Conto energia da realizzarsi in zone colpite da eventi calamitosi
negli anni 2012 e 2013.
Per il
Ministero dell’ambiente, l’accantonamento previsto pari a 3 milioni per il 2014 e 1 a milione per ciascuno degli anni 2015 e 2016
è utilizzato, secondo quanto rilevato nella relazione illustrativa per interventi vari.
Per il Ministero dell’ambiente, nel ddl iniziale si
registra uno stanziamento di 28,1
milioni per il 2014 e di 17,7 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. La
relazione illustrativa fa presente che l'accantonamento è finalizzato per
interventi a favore della difesa del suolo, per Interventi di bonifica e
ripristino dei siti inquinati, nonché per il finanziamento delle risorse
destinate alla copertura dell’art. 12, comma 4, dei decreto-legge 8 aprile
2013, n. 35, in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione.
Con la nota di variazioni lo stanziamento
previsto risulta di 4,6 milioni di euro per il 2014 e 17,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015-2016.
Si ricorda preliminarmente che la Tabella C reca la determinazione delle dotazioni finanziarie da iscrivere in bilancio delle leggi di spesa permanente, la cui quantificazione è rinviata alla legge di stabilità, ai sensi della nuova normativa contabile.
L'articolo 11, comma 3, lett. d), della legge di
contabilità (legge n. 196/2009) prevede, nel contenuto proprio della legge di
stabilità, la determinazione, in apposita tabella, degli stanziamenti annui
(per il triennio finanziario di riferimento) delle leggi di spesa permanente,
con le relative aggregazioni per programma e per missione, la cui
quantificazione è rinviata alla legge di stabilità, con esclusione delle spese
obbligatorie.
Gli stanziamenti complessivi relativi al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare risultano ripartiti tra la missione 17 (Ricerca e innovazione) e la missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente).
Relativamente alla missione 17 lo stanziamento di 25,5 milioni di euro per il 2014 e di 24,9 milioni di euro per il 2015 e per il 2016 insiste interamente sui capitoli 8831 e 3621 per il finanziamento di interventi ed investimenti dell’ISPRA, ai sensi dell’art. 28, comma 1, del decreto legge 112/2008.
Per
quanto riguarda, invece, la missione 18,
la quasi totalità degli stanziamenti, pari a 36,3 milioni di euro per il 2014 e 40,7 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016, è attribuita ai
capitoli 1644 e 1646 per la difesa del mare
(con 30,5 milioni di euro per il
2014 e 35,2 milioni di euro per gli
anni 2015 e 2016) e al capitolo 1551
quale contributo a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi,
ai sensi della legge n. 549/1995, che corrispondono, in buona sostanza, ai contributi per i parchi nazionali, con 5,8 milioni di euro per il 2014 e 5,5
milioni di euro per gli anni 2015 e 2016.
Si cita, da ultimo, lo stanziamento di 1,4 milioni di euro per il 2014 e 1,3 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016 per l’attuazione della legge quadro sugli incendi boschivi n. 353/2000 (MEF, Programma Rapporti finanziari con gli enti territoriali - capitolo 2820).
Si
segnala che nella missione 3 (Relazioni
finanziarie con le autonomie territoriali), Programma 3.7 Rapporti finanziari con enti
territoriali, di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze (cap.
7499), la tabella E dispone un rifinanziamento per ciascun anno
del triennio 2014-2016 di 140
milioni di euro degli interventi di cui all’articolo 3, comma 9, del
decreto legge n. 148 del 1993, concernente un contributo da destinare alla regione Calabria per interventi nei
settori della manutenzione idrica e
forestale, limitatamente ai lavoratori
occupati in tale settore.
Per un commento
più analitico della disposizione citata si rinvia alla scheda contenuta nel
dossier: Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità
2014) A.C. 1865 n. 95 Parte I Tomo I e II.
Fanno parte della missione 8 (Soccorso civile)
due soli programmi di interesse dell’VIII Commissione (Ambiente) - 8.4 (Interventi
per pubbliche calamità) e 8.5 (Protezione civile) - collocati nello
stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella n. 2).
Per tali programmi è prevista una dotazione
complessiva di 2.343,2 milioni di euro
(nel ddl iniziale il dato è pari a 2.294,8 milioni di euro), con una diminuzione di 292,7 milioni di euro rispetto all’assestato 2013.
Programma
8.4 (Interventi per pubbliche calamità)
La dotazione del programma, pari a 118,5 milioni di euro, sconta una riduzione
di 22,4 milioni rispetto all’assestato 2013.
Lo stanziamento del programma riguarda totalmente le spese in conto capitale non rimodulabili.
Le principali voci
di spesa, relative ad investimenti, sono ripartite nei seguenti capitoli:
§ capitolo 7095 per la prosecuzione degli interventi di
ricostruzione conseguenti al sisma della
Campania, Basilicata, Puglia e Calabria
1980-1982, con uno stanziamento, invariato rispetto al dato assestato, di 75,4 milioni di euro;
§ capitolo 7411 “Fondo di solidarietà nazionale - interventi
indennizzatori”, con uno stanziamento di 43,1
milioni di euro (-17,8 milioni rispetto all’assestato, pari al 29,2%).
Programma
8.5 (Protezione civile)
La dotazione
complessiva del programma è aumentata con la
nota di variazioni per un ammontare complessivo pari a 2.224,7 milioni di euro (+48,4 milioni di euro, rispetto al ddl
iniziale pari a 2.176,4 milioni di euro), con una diminuzione di 243,3 milioni
di euro rispetto al dato assestato 2013.
Lo stanziamento
del programma riguarda quasi totalmente
le spese in conto capitale ed in
gran parte le spese non rimodulabili.
Lo stanziamento
complessivo del programma risulta ripartito, principalmente, tra i seguenti
capitoli:
§ capitolo 2177, istituito ai sensi dell’art. 7, comma 21, del
D.L. 95/2012, relativo al “Fondo per la ricostruzione delle zone (dell’Emilia,
della Lombardia e del Veneto) colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012”, è stato
soppresso e la sua dotazione di 550
milioni di euro, per una migliore allocazione della spesa, è stata trasporta al
capitolo 7452;
§ capitoli 2179 e 2184 relativi alle spese di funzionamento del Dipartimento della protezione civile, con una
dotazione complessiva di 47,6 milioni di
euro (si noti che il capitolo 2184 è
esposto in Tabella C);
§ capitolo 7437 con un finanziamento determinato
dalla nota di variazioni per 26,5 milioni di euro per il 2014 (nel ddl iniziale la previsione è pari a zero) per il fondo per interventi per la ricostruzione
e messa in sicurezza del territorio
nelle zone interessate da eventi emergenziali pregressi;
§ capitolo 7438 con un finanziamento determinato
dalla nota di variazioni per 7,5 milioni di euro per ciascun anno del biennio
2014-2105(nel ddl iniziale
la previsione è pari a zero) da assegnare alla Presidenza del consiglio dei
ministri per il completamento degli interventi di ricostruzione connessi al
sisma del 26 ottobre 2012 in Calabria e Basilicata;
§ capitolo 7439, che accoglie la somma di 20,1 milioni di euro destinata al “Fondo per l’emergenza rifiuti in Campania” dall’art. 7, comma 6, e dall’art.
18 del D.L. 195/2009. L’importo è leggermente incrementato rispetto al dato
assestato (+1,2 milioni);
§ capitolo 7441 (capitolo di nuova istituzione D.L. 93/2013, art.
10, co. 1), concernente il Fondo per le
emergenze nazionali, con rifinanziamento
determinato dalla nota di variazioni per
102 milioni di euro per l’anno 2014 (derivanti per 70 milioni dalla tabella
C) e 70 milioni per ciascun anno del
biennio 2015-2016 milioni, (cap. esposto in tabella C);
§ capitolo 7443 Somme da
assegnare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per oneri derivanti dalla
concessione di contributi per l'ammortamento di mutui contratti dalle regioni a seguito di eventi calamitosi,
con una dotazione di 796,1 milioni di
euro, pressoché invariata rispetto al dato assestato (capitolo esposto in Tabella E);
§ capitolo 7444 Somme da assegnare
alla Presidenza del consiglio dei ministri per interventi connessi agli eventi sismici del marzo 1982 in
Calabria, Campania e Basilicata,
con 7,6 milioni di euro (capitolo esposto in Tabella E).
§
capitolo 7446 per le spese relative alle ricorrenti emergenze relative alle varie calamità con una dotazione
pari a 66 milioni di euro (dato previsionale iniziale 86 milioni di euro), circa 107 milioni
di euro per il 2015 e 57,1 milioni di euro per il 2016. La nota di variazioni ha diminuito
la dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascun anno del
triennio 2014-2016. Lo stanziamento registra una riduzione di 361,3 milioni di euro rispetto all’assestato 2013 (capitolo esposto in Tabella C), per
cessazione dell'onere previsto dall'articolo 1, comma 548, della legge 228 del
2012, pari a 250 milioni di euro, per interventi in conto capitale nelle
regioni e nei comuni interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpito il
territorio nazionale nel mese di novembre 2012, e
per il trasferimento della flotta aerea antincendio al Ministero dell'interno;
§ capitolo 7447 “Fondo relativo agli investimenti del
Dipartimento della Protezione civile”, con 391,3 milioni di euro, invariato rispetto alle previsioni assestate
2013;
§ capitolo 7449 “Somme da
assegnare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per interventi
infrastrutturali connessi alla riduzione
del rischio sismico“ con 13,1 milioni di euro, in diminuzione di
20 milioni di euro rispetto all’assestamento 2013 (capitolo esposto in Tabella E). Tale variazione si apporta al fine
di trasportare lo stanziamento nello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca in applicazione dell'articolo
11, comma 4 sexies, della legge 179
del 2012 che prevede nel Fondo unico per l'edilizia scolastica la confluenza di
tutte le risorse iscritte nel bilancio dello Stato comunque destinate a
finanziare interventi di edilizia scolastica;
§ capitolo 7451 “somme provenienti dai risparmi di spesa
derivanti dalla riduzione dei contributi ai partiti politici per l'anno 2013 che la nota di variazione destina ad interventi conseguenti ai danni
provocati da eventi sismici e calamità
naturali che hanno colpito il territorio nazionale a partire dal 1° gennaio
2009”, residuando 0,4 milioni di
euro (nel ddl iniziale il dato è pari a 68 milioni di euro).
§ capitolo 7452 “fondo per la
ricostruzione delle zone colpite dal sisma
del 20-29 maggio 2012”, per 550 milioni di euro, che si istituisce
per una migliore allocazione della spesa dello stanziamento che si trasporta
dal capitolo 2177 soppresso.
§ capitolo 7459 “Fondo per la prevenzione del rischio sismico” (si tratta del fondo istituito dall’art. 11, comma 1, del D.L. 39/2009 in seguito al sisma in Abruzzo), con 195,6 milioni di euro, invariati rispetto alle previsioni assestate 2013 (capitolo esposto in Tabella E).
Si segnala che nella missione 28, Sviluppo e riequilibrio
territoriale, nel programma 28.4, Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale
delle aree sottoutilizzate, (tabella 3 del Ministero dello sviluppo
economico) è presente il capitolo 8359 “somme
da trasferire agli uffici speciali per la città dell' Aquila e per i comuni del cratere, al comune dell'Aquila e ad altri
soggetti per la ricostruzione ed il rilancio socio-economico dei territori interessati
dal sisma dell'aprile 2009” a cui sono stati assegnati 904,3 milioni (nel ddl
iniziale il dato è pari a 604,3 milioni),
con un aumento di 404,8 milioni rispetto al dato assestato 2013 (capitolo
esposto in Tabella E). La nota di
variazioni ha aumentato la dotazione prevista di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2015.
Nella missione 11, Competitività e sviluppo delle
imprese, nel programma 11.9, Interventi
di sostegno tramite il sistema della fiscalità, (tabella 2 del Ministero
dell’economia e delle finanze) è
presente il capitolo 7810, istituito ai sensi dell’art. 3-bis, comma 6, del D.L. 95 del 2012, riguardante i crediti d'imposta fruiti dai soggetti danneggiati
dagli eventi sismici del maggio 2012
e beneficiari dei finanziamenti ottenuti per gli interventi di riparazione,
ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad uso
produttivo, a cui sono stati assegnati 450
milioni di euro per il 2014, pari al dato assestato del 2013 (capitolo esposto in Tabella E).
Una
serie di misure è destinata ai territori colpiti da eventi sismici nel corso
degli anni, al fine della prosecuzione e del completamento degli interventi di
ricostruzione.
Per una descrizione dettagliata del contenuto delle singole disposizioni del disegno di legge di stabilità di seguito segnalate, si rinvia alla consultazione dei volumi: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014) A.C. 1865 n. 95 Parte I Tomo I e II.
§ Il comma 163 disciplina
l’erogazione dei contributi per gli interventi di ricostruzione privata nei
comuni interessati dal sisma in Abruzzo
del 6 aprile 2009. Si prevede, inoltre, l’assegnazione di un contributo
straordinario, per l’esercizio 2014, nel limite complessivo di 31 milioni di
euro, sulla base dei maggiori costi sostenuti o delle minori entrate conseguite
derivanti dalla situazione emergenziale, al fine di garantire la continuità del
servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (comma 224);
§ Il comma 164 autorizza
la spesa in conto capitale di 7,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014
e 2015 per il completamento degli interventi di ricostruzione connessi al sisma del 26 ottobre 2012 in Calabria e
Basilicata disponendo, nel contempo, l’esclusione dal patto di stabilità
interno dei relativi pagamenti. In relazione al medesimo sisma del 26 ottobre
2012 prevede l’estensione, fino al 31 dicembre 2014 e nel limite di spesa di 1
milione di euro, dei contributi per agevolare l'autonoma sistemazione dei
cittadini, la cui prima abitazione è stata oggetto di ordinanza di sgombero (comma
225);
§ Il comma 226 stabilisce
le modalità di calcolo, per l’anno 2014, del complesso delle spese complessive
per la regione Molise, ai fini
dell’applicazione del patto di stabilità interno, al fine di escludere, dalla
somma delle spese correnti e di quelle in conto capitale risultanti dal consuntivo,
quelle effettuate per la ricostruzione e il ripristino dei danni causati dagli
eventi sismici dell'ottobre e del novembre 2002. L’esclusione opera nei limiti
complessivi di 5 milioni di euro per l'anno 2014.
§ Un numero consistente
di disposizioni riguarda le zone (nei territori
dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) colpite dagli eventi sismici del
maggio 2012. Di seguito si riassume il contenuto delle singole
disposizioni. I commi 227-228 recano un allentamento e incidono sulla
disciplina dell’esclusione delle spese dal patto di stabilità interno. Il comma
229 posticipa, fino al termine del periodo di ammortamento, il pagamento delle
rate 2013 e 2014 dei mutui concessi agli enti locali interessati. Il comma 230 consente
l’estensione degli interventi previsti per le zone colpite dagli eventi sismici
del 20 e 29 maggio 2012 ai comuni limitrofi alle zone medesime, come definite
dalle disposizioni vigenti, in cui deve essere accertata l’esistenza di un
nesso causale tra danni subiti ed eventi sismici. Il comma 231 estende
l’applicazione dei criteri per la concessione
dei contributi per la ricostruzione e la riparazione degli immobili ad
ulteriori tipologie di soggetti beneficiari. Il comma 232 autorizza l’impiego
delle risorse del Fondo per la ricostruzione per il pagamento dei maggiori
interessi maturati in conseguenza della sospensione delle rate dei mutui e dei
finanziamenti per gli immobili di edilizia abitativa. Il comma 233 differisce dal 31 marzo 2013 al 31 dicembre 2014 il
termine previsto per la valutazione da parte delle competenti autorità ai fini
della concessione di contributi a vantaggio delle imprese casearie nelle zone
colpite dal sisma. I commi 234 e 235 modificano la disciplina dei finanziamenti
bancari agevolati per la ricostruzione delle zone colpite, esentandoli dagli
obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio e estendendone l’ambito di
operatività. Il comma 236 autorizza la proroga per il 2015 della deroga già
prevista per il triennio 2012-2014 ai fini dell’assunzione di personale,
attraverso contratti di lavoro flessibile (con scadenza non oltre il 31
dicembre 2014), per le strette finalità connesse alla situazione emergenziale
prodottasi a seguito del sisma. Il comma 237 esenta le università che hanno
sede nei territori colpiti dal sisma, dal divieto, per l’anno 2013, di
acquistare immobili a titolo oneroso e di stipulare contratti di locazione
passiva. I commi 238-242 disciplinano la predisposizione di piani organici, da
parte dei comuni, per favorire la ricostruzione, riqualificazione e
rifunzionalizzazione delle zone dei centri storici e dei centri urbani dei
territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e
Rovigo danneggiati dagli eventi sismici.
Da ultimo, si segnala che il comma 228 prevede
che le amministrazioni e gli enti ordinariamente competenti subentrino in tutti i rapporti attivi e
passivi, nei procedimenti
giurisdizionali pendenti, alla scadenza dello stato di emergenza. Il
subentro riguarda non solo la chiusura
delle gestioni commissariali, già disposta per interventi emergenziali di
protezione civile, ma anche i rapporti derivanti dalle dichiarazioni relative
ai grandi eventi.
Nella tabella C del
disegno di legge di stabilità, e precisamente nell’ambito della missione 8 Soccorso civile, programma 8.5 Protezione
civile, sono esposti stanziamenti di competenza del Ministero dell’economia
e delle finanze (MEF). Si tratta di finanziamenti
finalizzati:
§ al reintegro del Fondo di protezione civile
(cap. 7446) la cui determinazione annuale, a decorrere dal 1994, viene disposta
nella Tabella C, ai sensi dell’art. 6, comma 1, del decreto legge 142/1991, per
il quale è previsto uno stanziamento pari a circa 66 milioni di euro per il
2014, circa 107 milioni di euro per il 2015 e 57,1 milioni di euro per il 2016.
§ al Fondo per le emergenze nazionali (cap.
7441) per 70 milioni di euro per ciascun
anno del triennio 2014-2016;
§ per il Servizio nazionale della protezione civile
(cap. 2184), ai sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto legge 90/2005, con circa
7,5 milioni di euro per ciascun
anno del triennio 2014- 2016;
I principali
importi riguardano gli stanziamenti relativi alle calamità e alla protezione civile (missione 8 - Soccorso civile, programma
8.5, Protezione civile):
§ D.L. 6/1998, art.
21, comma 1, relativo ai contributi
straordinari per la regione Emilia
Romagna e la provincia di Crotone, con
18,1 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
§ D.L. n. 132 del
1999:
·
art. 4, comma 1 (contributi per le regioni Basilicata, Calabria e Campania colpite
da eventi calamitosi), con 24,3 milioni
di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016
(capitolo 7443/p);
·
art. 4, comma 2 (contributi per il recupero degli edifici monumentali privati),
con 1,5 milioni di euro per ciascun
anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
·
art. 7, comma 1 (contributi per le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,
Liguria e Toscana colpite da eventi calamitosi), con circa 17 milioni di euro per ciascun
anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
§ legge n. 311 del
2004 (finanziaria 2005), art. 1,
comma 203 (prosecuzione degli interventi di ricostruzione nei seguenti
territori colpiti da calamità naturali: comune di San Giuliano di Puglia, regioni Marche ed Umbria, Brescia, Sardegna, Friuli
Venezia Giulia, Basilicata e Campania), con 58,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
§ decreto legge n.
35 del 2005, art. 5, comma 14 (bonifica acciaierie di Genova-Cornigliano), con 5
milioni di euro per ciascun anno del triennio
2014-2016 (capitolo 7449/p);
§ decreto legge n.
203 del 2005, art. 11-quaterdecies,
comma 1 (Giochi del Mediterraneo di Pescara) con 2 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016, e comma 2 (Campionati mondiali di nuoto di Roma) con 2 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7449/p);
§ legge n. 296 del
2006 (finanziaria 2007), art. 1, comma 1292, Campionati mondiali di nuoto di Roma e Giochi del mediterraneo di Pescara,
con 3 milioni di euro per ciascun
anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7449/p);
§ legge n. 266 del
2005 (finanziaria 2006), art. 1,
comma 100 (interventi per la prosecuzione degli interventi nei territori
colpiti da calamità naturali e per i quali sia stato dichiarato negli ultimi
dieci anni lo stato di emergenza, tra essi il sisma del Molise, quello delle Marche
ed Umbria, gli eventi sismici nei comuni della provincia di Brescia del novembre 2004 e gli eventi
sismici del 1980-81 nei comuni del subappenino
Dauno in provincia di Foggia),
con 26 milioni di euro per ciascun
anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
§ legge n. 244 del
2007 (finanziaria 2008):
·
art. 2, comma 113 (sospensione pagamenti sisma Marche e Umbria), con 22,6 milioni di euro per ciascuno degli
anni del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
·
art. 2, comma 115 (interventi ricostruzione nelle
regioni Basilicata e Campania
colpite dagli eventi sismici del 1980-1982) con 5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7444)
·
art. 2, comma 257 (interventi di ricostruzioni
nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2002 nel territorio del Molise e della provincia di Foggia), con 10 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7443/p);
·
art. 2, comma 263 (Giochi del Mediterraneo di Pescara), con 0,7 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 (capitolo 7449/p);
·
art. 2, comma 271 (Mondiali di nuoto di Roma), con 0,4 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio (capitolo
7449/p);
§ decreto legge n. 39 del 2009 (decreto Abruzzo):
· art. 11, comma 1 (Fondo per la prevenzione del rischio sismico) con 195,6 milioni di euro per il 2014, 145,1 milioni di euro per il 2015 e 44 milioni di euro per il 2016 (capitolo 7459).
Si segnala inoltre
nella tabella E:
·
nella missione
11, Competitivita' e sviluppo delle
imprese, il programma 11.9: Interventi di sostegno tramite il sistema
della fiscalità, le somme riguardanti
i crediti d'imposta per gli eventi sismici del maggio 2012, ai sensi
dell’art. 3-bis, comma 6, del D.L. 95
del 2012, (capitolo 7810), con 450
milioni di euro per il 2014 e 431,2
milioni di euro per ciascun anno del biennio 2015-2016, che non sono modificati
rispetto alla legislazione vigente.
·
nella missione
28, Sviluppo e riequilibrio
territoriale, programma 28.4: Politiche per lo sviluppo economico ed il
miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate, le somme concernenti
la ricostruzione ed il rilancio socio-economico dei territori interessati dal sisma dell'aprile 2009 (capitolo 8359/p),
ai sensi del D.L. 39 del 2009 di
seguito ripartite:
-
art. 14, comma 1, punto 1, (spese obbl. per le funzioni essenziali nelle aree del cratere) 13 milioni di euro per il 2014;
-
art. 14, comma 1, punto 2, (risorse per l’edilizia
privata) 266 milioni di euro per
il 2014 e 249 milioni di euro per il 2015;
-
art. 14, comma 1, punto 4 (risorse per l’edilizia privata e pubblica comuni fuori cratere) 10 milioni di euro per il 2014 e 5 milioni di euro per il 2015;
-
art. 14, comma 1, punto 5 (risorse per attività produttive e di ricerca) 33 milioni di euro per
il 2014 e 27 milioni di euro per il
2015;
-
art. 14, comma 1, punto 6 (risorse per assistenza tecnica)
7 milioni di euro per il 2014;
-
art. 14, comma 1, punto 8 (risorse per interventi OPCM 4013/2012[8]) 78,1
milioni di euro per il 2014.
- nella predetta missione la voce riguardante il D.L. 43 del 2013, art. 7-bis, comma 1, (rifinanziamento interventi ricostruzione Abruzzo), con 497,2 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2014-2015 e 197,2 milioni di euro per il 2016 (cap 8359/p).
[1] La priorità n. 3) Incremento di efficienza del sistema dei trasporti è di interesse della IX Commissione (Trasporti).
[2] Calcolata
sommando i residui alla competenza.
[3] Calcolato
dividendo le autorizzazioni di cassa per la massa spendibile.
[4] Di
competenza della IX Commissione (Trasporti).
[5] Calcolata
sommando i residui alla competenza.
[6] Calcolato
dividendo le autorizzazioni di cassa per la massa spendibile.
[7] La spesa primaria corrisponde alla spesa complessiva depurata dalla componente degli interessi passivi, dei redditi da capitale e del rimborso delle passività finanziarie.
[8] Misure urgenti per la semplificazione, il rigore, nonché il superamento dell'emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del sisma del giorno 6 aprile 2009.