Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
Titolo: La normativa in materia di progressione di carriera, valutazione e retribuzione degli insegnanti in Francia
Serie: Appunti    Numero: 87
Data: 02/03/2015

 

 

Camera dei deputati

XVII Legislatura

 

BIBLIOTECA – LEGISLAZIONE STRANIERA

 

A P P U N T I

 

Appunto 7/2015                                                                          2 marzo 2015

La normativa in materia di progressione di carriera, valutazione e retribuzione degli insegnanti in Francia

 

 

Le disposizioni relative alla progressione di carriera, valutazione e retribuzione degli insegnanti delle scuole pubbliche in Francia sono contenute in diversi testi normativi. In primo luogo si tratta di testi generali riguardanti la Funzione pubblica, in secondo luogo di testi specifici relativi alle diverse tipologie di insegnanti.

 

 

1) Le norme generali in materia di valutazione, progressione di carriera e retribuzione dei dipendenti pubblici

 

In tema di valutazione e progressione di carriera degli insegnanti francesi è necessario innanzitutto considerare alcune regole poste dallo “Statuto generale della funzione pubblica”, che si compone di quattro testi legislativi. Il primo testo, che è la loi n. 83-634 du 13 juillet 1983 portant droits et obligations des fonctionnaires (csd. Loi Le Pors), reca in particolare le modalità generali di valutazione dei dipendenti pubblici (fonctionnaires). La legge dispone innanzitutto che ogni dipendente pubblico sia valutato mediante “punteggi (notes) e giudizi generali (appréciations générales)” che ne esprimono il “valore professionale”, specificando anche che tali dati siano comunicati ai soggetti interessati (art.17). Il testo legislativo stabilisce inoltre che le indennità dei dipendenti pubblici possono tener conto delle funzioni e dei risultati professionali dei dipendenti, così come della performance collettiva dei servizi” (art.20). Con il secondo testo dello “Statuto generale della funzione pubblica”, che è la loi n. 84-16 dell’11 gennaio 1984 portant dispositions statutaires relatives à la fonction publique de l'Etat - relativa specificamente alla Funzione pubblica dello Stato- è disposto in particolare che la valutazione del “valore professionale” dei dipendenti pubblici si fondi su un colloquio professionale annuale , che avviene tra il soggetto interessato e il superiore gerarchico diretto. Con il provvedimento è stabilito inoltre che gli “statuti particolari” dei dipendenti possano prevedere uno specifico sistema di punteggio (systeme de notation). Il testo legislativo dispone anche che un decreto precisi le condizioni della valutazione del valore professionale dei dipendenti (cfr. décret n. 2010-888 du 28 juillet 2010 relatif aux conditions générales de l'appréciation de la valeur professionnelle des fonctionnaires de l'Etat). La legge n.84-16 pone inoltre le direttive generali per la progressione di carriera di un dipendente statale, cui corrisponde un aumento della retribuzione (artt. 57-58). Con riferimento agli insegnanti, la legge dispone poi che i loro statuti particolari possano prevedere deroghe alle regole generali della funzione pubblica (art. 10).

 

 

2) La progressione di carriera degli insegnanti

 

Il personale docente nelle scuole pubbliche in Francia, che è reclutato mediante concorso pubblico, è suddiviso in diversi corpi.

 

Presso gli istituti per l’insegnamento di primo grado (scuole materne ed elementari), operano due corpi distinti di insegnanti: il corpo degli “istruttori” (instituteurs) e il corpo dei “professori scolastici” (professuers des écoles). Il corpo degli istruttori, che è un corpo attualmente in esaurimento, agisce secondo le regole del proprio Statuto particolare, recato dal décret n. 61-1012 du 7 septembre 1961. Il corpo dei “professori scolastici” opera secondo le norme stabilite nel proprio Statuto particolare, recato dal décret n. 90-680 du 1 août 1990.

 

Presso gli istituti per l’ insegnamento di secondo grado (scuole denominate collèges - equiparabili alle scuole medie italiane- in cui è svolto il primo ciclo degli studi secondari e i licei, o altri istituti di insegnamento professionale, in cui è svolto il secondo ciclo degli studi secondari), operano differenti corpi di docenti: i “professori agrégés, il cui Statuto particolare è disciplinato dal décret n. 72-580 du 4 juillet 1972, che sono gli insegnanti che operano principalmente nei licei e nelle “classi preparatorie per le Grandes Écoles”(CPGE) e che hanno ottenuto l’ attestato denominato agrégation mediante il superamento di uno specifico concorso pubblico; i “professori certificati” (professeurs certifiés), il cui Statuto particolare è disciplinato dal décret n. 72-581 du 4 juillet 1972, che sono insegnanti di secondo livello che possono operare presso i collèges e i licei, avendo ottenuto il Certificat d’aptitude pour l’enseignement supérieur ou technologique (CAPES e CAPET); i “professori di liceo professionale”, il cui Statuto particolare è disciplinato dal décret n. 92-1189 du 6 novembre 1992, che sono insegnanti che hanno ottenuto il Certificat d’aptitude pour l’enseignement professionel de 2° degré (CAPLP2); i “professori di educazione fisica e sportiva” (professeurs d’éducation physique et sportive –EPS-), il cui Statuto particolare è disciplinato dal décret n.80-627 du 4 août 1980 e che hanno ottenuto un apposito certificato che li abilita all’insegnamento di tale disciplina. Nelle scuole per l’insegnamento secondario operano anche altre categorie di docenti i cui ruoli sono attualmente in via di esaurimento.

 

 

I diversi corpi degli insegnanti prevedono al loro interno due classi di graduatorie (grades): la classe normale e la hors-classe. Ogni classe è suddivisa in diversi scaglioni. La progressione di carriera può portare ad un avanzamento di scaglione nella stessa classe, o da una classe all’altra.

 

Nella classe normale sono previsti undici scaglioni. L’avanzamento da uno scaglione all’altro avviene in parte per anzianità di servizio, in parte sulla base di una selezione per merito e con tempi diversi. Per ogni scaglione è previsto comunque un tempo minimo di permanenza.

Con riferimento ai “professori scolastici”, ai “professori certifiés”, ai “professori agrégés” e ad alcune altre categorie di docenti, nel 2010 è stato introdotto un dispositivo che ne velocizza l’avanzamento iniziale di carriera. Con il décret n. 2010-1006 du 26 août 2010 è stato infatti stabilito che ogni insegnante che entra a far parte di uno di questi corpi di docenti ottiene un beneficio di un anno di anzianità di servizio (bonification d’ancienneté), che lo posiziona nel 3° scaglione della classe normale. Il passaggio dal 3° al 4° scaglione avviene dopo un altro anno di anzianità. La promozione dal 4° al 5° scaglione può avvenire, o dopo due anni di servizio, in base ad una particolare selezione per merito denominata “au grand choix”; oppure, dopo due anni e sei mesi, in base ad un’altra selezione per merito più semplice, denominata “au choix”; oppure, dopo lo stesso arco di tempo, per la sola anzianità (ancianneté). La promozione dal 5° al 6° scaglione può avvenire o, dopo due anni e sei mesi di servizio, in base alla particolare selezione per merito sopra richiamata (au grand choix); oppure, dopo tre anni, in base alla selezione per merito più semplice (au choix); oppure, dopo tre anni e sei mesi, per la semplice anzianità (ancianneté). I successivi passaggi da uno scaglione all’altro prevedono sempre alcune differenze temporali, che sono stabilite in modo tale da rendere più celere la progressione di carriera per merito. In base a tale sistema un professore che è sempre stato promosso con una selezione speciale per merito (au grand choix) arriva all’ 11° scaglione della carriera (termine della classe normale) dopo venti anni di servizio, mentre un professore che è sempre stato promosso per anzianità, arriva all’11° scaglione della carriera dopo trent’anni di servizio. Di norma, il 30 % degli insegnanti è promosso au grand choix, il 50 % degli insegnanti è promosso au choix, il 20 % è promosso per anzianità. Le deliberazioni riguardanti la progressione di carriera dei docenti avvengono ogni anno e sono pronunciate da specifiche commissioni amministrative. Per i professori delle scuole materne ed elementari, la commissione amministrativa apposita è costituita a livello dipartimentale. Per i professori certifiés, i professori dei licei professionali, i professori di educazione fisica e i “consiglieri principali dell’educazione” (CLP), la commissione è formata a livello di circoscrizione regionale (commission adiministrative paritaire académique). Per i professori agrégés, la commissione è formata a livello nazionale (commission administrative nationale).

 

 

Nella hors classe sono previsti sette scaglioni. La hors classe è una nuova classe introdotta nel 1989. Gli insegnanti che hanno terminato il percorso della classe normale possono accedere alla hors classe. Anche negli scaglioni della hors classe è previsto un diverso tempo minimo di permanenza.

 

(Per un approfondimento sulle promozioni nella classe normale e nella hors classe cfr. la scheda esplicativa “Promotions d’échelon” sul sito del Ministero dell’educazione francese; cfr. inoltre la scheda esplicativa “Avancement” sul sito del Syndicat général de l’Éducation nationale (SGEN-CFDT).

 

Al fine di aggiornare e controllare costantemente la propria progressione di carriera, ogni insegnante in Francia è invitato ad iscriversi al Portale I-Prof accessibile dal sito del Ministero dell’educazione. Entrando nel Portale, previa autenticazione, il docente può reperire le informazioni sulla propria posizione professionale e aggiornare il proprio “dossier amministrativo”, consultare guide tematiche sul sistema scolastico, porre domande al “corrispondente di gestione” della propria académie, ecc.

 

3) Il sistema di valutazione degli insegnanti

 

Per determinare la progressione di carriera sulla base di una selezione per merito, l’insegnante è sottoposto ad una procedura di valutazione.

Il regime attuale di valutazione prevede che l’insegnante, dopo essere stato esaminato da “valutatori” appositi, che variano in base al suo particolare corpo di appartenenza, riceva un punteggio.

 

I professuers des écoles che, come si è già evidenziato si dedicano all’ insegnamento di primo grado, operando presso scuole materne ed elementari, sono valutati da “ispettori dell’educazione nazionale” del Ministero dell’educazione e ricevono un punteggio (note) da 1 a 20, unitamente ad una valutazione pedagogica (appréciation pédagogique).

 

I diversi professori che operano nell’ambito dell’ insegnamento di secondo grado ricevono un punteggio unitario (note globale) da 1 a 100 che è costituito dalla somma di due differenti punteggi. In primo luogo, un punteggio da 1 a 40, denominato “note administrative”, che è proposto dal capo dell’istituto presso cui opera l’insegnante e che si riferisce alla valutazione di alcuni elementi quali la puntualità, l’assiduità, l’autorevolezza e l’ascendente sugli alunni dell’ interessato. La proposta di note administrative formulata dal capo di un istituto scolastico per un determinato docente è inviata al direttore della circoscrizione scolastica regionale (le recteur de l’académie) che decide in merito. La note administrative che è formulata ogni anno, può essere contestata dall’interessato. In secondo luogo, un punteggio da 1 a 60, denominato “note pédagogique”, che è attribuito da appositi ispettori dell’educazione nazionale, che variano in base al corpo di appartenenza degli insegnanti. Ad esempio per l’attribuzione della note pédagogique ai professori agrégés , gli ispettori competenti sono gli “Inspecteur généraux de l’Education nationale”. La note pédagogique è attribuita a seguito di un’ ispezione, da parte del corpo degli ispettori competenti, che avviene di media ogni 4 o 5 anni. L’ispezione si svolge nella scuola presso cui opera l’insegnante e consiste in una prima fase in cui l’ispettore assiste ad una lezione in classe del docente, per valutare le sue capacità didattiche e di interazione con gli alunni e in una seconda fase in cui è previsto un colloquio individuale. Il punteggio da 1 a 60 è assegnato sulla base di una griglia nazionale, che riunisce tutte le discipline.

 

Nel Codice dell’educazione (Code de l’éducation) sono poste inoltre alcune norme in merito alla valutazione del sistema educativo. In primo luogo si evidenzia che, nella Parte legislativa del codice, Libro II, è presente un titolo dedicato specificatamente a tale materia: Titre IVL'inspection et l'évaluation de l'éducation” (da art. L241-1 a L242-1). In particolare, nel testo sono disciplinati gli organi principali chiamati ad effettuare l’ispezione del sistema scolastico: “l’ispezione generale dell’educazione nazionale” e “l’ispezione generale dell’amministrazione dell’educazione nazionale e della ricerca”. Tali organi, in collaborazione con i servizi amministrativi competenti, effettuano alcune valutazioni a livello dipartimentale, regionale o nazionale delle esperienze pedagogiche per individuarne le più innovative. I due organi redigono un rapporto annuale in merito a tali valutazioni, che sono anche trasmesse ai presidenti delle commissioni parlamentari competenti in materia di cultura (art. L241-1). E’ inoltre specificato che l’ispezione degli istituti scolastici, di primo e secondo grado, siano essi pubblici o privati, è effettuata oltre che dagli ispettori generali dell’educazione nazionale e dell’amministrazione dell’educazionale nazionale e della ricerca, anche dai direttori delle circoscrizioni amministrative regionali competenti in materia di educazione (recteurs des académies); dai direttori dei servizi di educazione presenti in tali circoscrizioni; dagli ispettori dell’educazione nazionale; dai membri del consiglio dipartimentale dell’educazione nazionale designati a tale scopo; dal sindaco e dai delegati dipartimentali dell’educazione nazionale. Sono previste poi alcune regole specifiche per la valutazione degli istituti scolastici privati (art. L241-4). Sono anche previste sanzioni per coloro che tentano di ostacolare le ispezioni scolastiche (art. L241-3 e art. L241-5).

 

 

Il codice disciplina inoltre il funzionamento di un organo, recentemente istituito: “il Consiglio di valutazione del sistema scolastico”, che è stato introdotto nell’ordinamento nel 2013, con un provvedimento riguardante una consistente riforma della scuola (loi n. 2013-595 du 8 juillet 2013 d'orientation et de programmation pour la refondation de l'école de la République) e che ha recato diverse modifiche al Code de l’éducation .

Il Consiglio, incardinato presso il “Ministero dell’educazione nazionale, dell’insegnamento superiore e della ricerca”, è incaricato di valutare l’organizzazione e i risultati dell’insegnamento scolastico. Su sua iniziativa o su richiesta dei ministri competenti in materia, o delle commissioni parlamentari competenti nella stessa materia, può realizzare o far realizzare delle valutazioni. Inoltre, il Consiglio si pronuncia sulle metodologie, gli strumenti e i risultati delle valutazioni del sistema scolastico condotte dal Ministro dell’educazione nazionale. Il Consiglio può inoltre esprimere pareri in merito a metodologie, strumenti e risultati delle valutazioni di sistemi educativi condotte nel quadro di programmi di cooperazione europei o internazionali. A tale organo è inoltre consentito di emanare raccomandazioni nelle materie di sua competenza (art. L241-12). Il Consiglio è composto da 14 membri, rispettando il principio della parità di genere e che ricevono un mandato di sei anni. I membri sono: due deputati e due senatori, designati rispettivamente dalle commissioni competenti per l’educazione dell’Assemblea nazionale e del Senato; due membri del Consiglio economico, sociale e ambientale, designati dal presidente di tale organo: otto personalità scelte da alcuni ministri (cfr. in seguito) per la loro competenza in materia di valutazione dei sistemi scolastici o che operano nel campo dell’educazione (art. L241-13). Ogni anno il Consiglio è tenuto ad elaborare un rapporto sui suoi lavori che è trasmesso al Ministro per l’educazione nazionale e a quello competente per l’insegnamento agricolo. Nel rapporto sono in particolare valutate le politiche pubbliche per l’inserimento scolastico di alunni portatori di handicap o con problemi di salute invalidanti. Tale rapporto è anche presentato presso le commissioni parlamentari competenti ed è reso pubblico. Sono inoltre resi pubblici i pareri, le valutazioni e le raccomandazioni del Consiglio (art. L241-14).

 

 

 

Nella parte legislativa del Code de l’éducation è poi stabilito che “la libertà pedagogica dell’insegnante si esercita nel rispetto dei programmi e delle istruzioni del ministro competente per l’educazione nazionale e nel quadro del progetto della scuola o dell’istituto, con il consiglio e sotto il controllo dei membri dei corpi di ispezione. Il consiglio pedagogico previsto all’art. L421-5 non può compromettere tale libertà” (art. L912-1-1 ).

 

In secondo luogo, si rileva che nella Parte regolamentare del codice, Libro II, Titolo IV (L'inspection et l'évaluation de l'éducation), sono poste alcune norme di dettaglio relative agli organi competenti e allo svolgimento delle ispezioni nelle scuole (cfr. da art. D241-1 a art. R242-1).

In particolare in tale sezione è disposto che l’Ispezione generale dell’educazione nazionale partecipi al controllo degli ispettori e del personale addetto alla direzione, all’insegnamento e all’orientamento (art. R241-4).

E’ inoltre disposto che gli “ispettori delle académies- ispettori pedagogici regionali” (IA-IPR) e gli “ispettori dell’educazione nazionale” (IEN) valutino, nell’ambito della loro competenza pedagogica, il lavoro individuale e il lavoro di gruppo degli insegnanti nell’ambito dell’insegnamento primario e secondario, procedendo ad un’osservazione diretta dei docenti. Tali ispettori concorrono inoltre alla valutazione dell’insegnamento delle discipline e dei risultati della politica educativa. Durante le ispezioni nelle scuole, tali ispettori si assicurano inoltre che gli insegnanti rispettino gli obiettivi e i programmi di formazione stabiliti a livello nazionale (art. R241-19). Gli ispettori sopra indicati sottopongono inoltre ad ispezioni: i direttori degli istituti scolastici; i direttori dei “centri di informazione ed orientamento” (CIO) che offrono informazioni sui percorsi di studi e di formazione professionale agli studenti in età scolare; i professori agrégés ed altre categorie di docenti (art. R 241-21). In questa parte del Codice è anche specificato quali siano i ministri chiamati a nominare le otto personalità competenti in materia di valutazione all’interno del “Consiglio nazionale di valutazione del sistema scolastico” (art. D241-36) e altre regole specifiche di funzionamento di tale organo (art. D241-37 e art. D241-38).

 

 

Con il décret n. 90-675 du 18 juillet 1990 portant statuts particuliers des inspecteurs d'académie - inspecteurs pédagogiques régionaux et des inspecteurs de l'éducation nationale sono inoltre poste le norme sul reclutamento e le modalità di svolgimento dell’attività di alcuni ispettori.

 

Oltre al Codice dell’educazione e al decreto sopra richiamato, le regole relative allo svolgimento della valutazione degli insegnanti, che comprendono istruzioni specifiche in materia di ispezione e di assegnazione dei punteggi agli insegnanti (notes administratives e notes pédagogiques), sono presenti in circolari ministeriali e in notes de service elaborate da servizi interni al ministero dell’educazione. Rilevano in particolare al proposito:

 

-        la circolare n. 2009-164 del 19 maggio 2009 riguardante le missioni dei corpi di ispezione: ispettori d’académies – ispettori pedagogici regionali e gli ispettori dell’educazione nazionale assegnati ad una circoscrizione scolastica regionale (académie) (circulaire n. 2009-164 du 19 mai 2009).

-        La nota di servizio n. 83-512 del 13 dicembre 1983 (modificata dalla nota di servizio n. 94-262 del 2 novembre 1994), riguardante le modalità dell’ispezione del personale docente. Nella nota sono in particolare specificate le missioni di valutazione degli aspetti amministrativi e degli aspetti pedagogici dell’attività dell’insegnante; le modalità di svolgimento del colloquio con l’insegnante sottoposto ad ispezione e con il corpo docente; le modalità di redazione del rapporto d’ispezione (note de service n.83-512 du 13 décembre 1983).

 

Ogni anno sono inoltre emanate dai direttori delle circoscrizioni amministrative per l’insegnamento scolastico (i recteurs d’académie) le “circolari accademiche annuali” indirizzate ai direttori degli istituti scolastici dell’ académie di riferimento, in cui sono indicati i criteri per formulare i giudizi sugli insegnanti e per le loro proposte di punteggio (note administrative).

 

 

(Per un approfondimento sul sistema di valutazione degli insegnanti in Francia: cfr. Ispezione generale dell’educazione, L’évaluation des enseignants. Rapporto n. 2013-035 (aprile 2013); cfr. la scheda informativa su Évaluation des personnels enseignants (settembre 2014), pubblicata sul sito della Scuola superiore dell’educazione nazionale, dell’insegnamento superiore, della ricerca; cfr. la scheda Évaluation administrative des personnels enseignants et d'éducation par les chefs d'établissement (dicembre 2014), sullo stesso sito).

 

 

4) La retribuzione degli insegnanti

 

Come per ogni dipendente pubblico, la retribuzione dell’ insegnante aumenta periodicamente via via che il soggetto interessato progredisce da uno scaglione all’altro all’interno di una classe. Come si è già evidenziato, la classe normale presenta undici scaglioni, mentre la hors classe, ne presenta sette. Per ogni scaglione è previsto un coefficiente (indice) che determina l’importo della “retribuzione principale” dell’insegnante. Ad essa possono inoltre essere aggiunte alcune indennità specifiche, come ad esempio “l’indennità di residenza” o un supplemento per la nascita di uno o più figli (supplement familial de traitement, disciplinato dal décret n. 99-491 du 10 juin 1999), o altre indennità per “ore supplementari” di servizio, o “indennità per il monitoraggio e l’orientamento degli alunni”, ecc.

 

Prima di iniziare la carriera all’interno della classe normale, l’insegnante risultato vincitore di concorso pubblico per una determinata categoria di docente è assegnato dalla sua académie di riferimento ad un istituto scolastico per effettuare un primo anno di stage. Al termine dell’anno il soggetto interessato può essere nominato professore di ruolo (titularisation)ed iniziare la sua carriera nella classe normale. Dopo alcuni anni di carriera, l’insegnante può passare da uno scaglione all’altro per motivi di anzianità o in ragione di una selezione per merito più o meno complessa (au grand choix oppure au choix) e di conseguenza la sua retribuzione può assumere un importo differente.

 

E’ possibile indicare con “salario minimo” lo stipendio base di un insegnante che passa da uno scaglione all’altro nella classe normale per semplice anzianità. E’ possibile indicare con “salario massimo” lo stipendio base di un insegnante che passa da uno scaglione all’altro nella classe normale e poi nella hors classe in virtù di una selezione per merito au grand choix. I “professori scolastici” (di scuola materna ed elementare), i “professori certificati”, i “professori di liceo professionale” e i “professori di educazione fisica e sportiva” percepiscono una stessa retribuzione principale iniziale che varia poi durante la carriera, nel passaggio da uno scaglione all’altro. I “professori agrégés” percepiscono invece una retribuzione principale iniziale più elevata e anche le progressioni di carriera determinano aumenti di stipendio diversi ed in generale più alti rispetto agli altri docenti.

 

Nelle due tabelle che seguono sono riportati i dati del “salario minimo” e del “salario massimo” percepiti dagli insegnanti sopra richiamati all’inizio e dopo determinati intervalli di tempo della loro carriera. I dati sono aggiornati al 1° settembre 2014.

 

 

Tabella 1 : relativa alla retribuzione principale di “professori scolastici”, “professori certificati”, “professori di liceo professionale”, “professori di educazione fisica e sportiva”

 

Fase temporale nella carriera

Salario mensile minimo lordo

Salario mensile massimo

lordo

Salario mensile minimo netto

Salario mensile massimo netto

Anno di stage

(primi tre mesi)

 

1.616 €

1.616€

1.325€

1.325€

Anno di stage

(successivi nove mesi)

 

 

1.741€

1.741€

1.428€

1.428€

Anno di immissione in ruolo (titularisation)

 

2.000€

2.000€

1.640€

1.640€

Dopo 2 anni di carriera

 

2.060€

2.060€

1.690€

1.690€

Dopo 10 anni di carriera

 

2.292€

2.459€

1.879€

2.016€

Dopo 20 anni di carriera

 

2.834€

3.047€

2.324€

2.498€

Dopo 30 anni di carriera

 

3.218€

3.626€

2.639€

2.973€

 

 

Tabella 2: relativa alla retribuzione principale dei “professori agrégés”:

 

Fase temporale nella carriera

Salario mensile minimo lordo

Salario mensile massimo

lordo

Salario mensile minimo netto

Salario mensile massimo netto

Anno di stage

(primi tre mesi)

 

1.755 €

1.755€

1.439€

1.439€

Anno di stage

(successivi nove mesi)

2.019€

2.019€

1.655€

1.655€

Anno di immissione in ruolo (titularisation)

2.264€

2.264€

1.857€

1.857€

Dopo 2 anni di carriera

 

2.436€

2.436€

1.997€

1.997€

Dopo 10 anni di carriera

 

2.940€

3.167€

2.411€

2.597€

Dopo 20 anni di carriera

3.626€

3.801€

2.973€

3.117€

Dopo 30 anni di carriera

 

3.801€

4.459€

3.117€

3.656€

 

 

Fonte: Ministero dell’educazione nazionale, cfr. la scheda informativa: Les personnels enseignants, d'éducation et d'orientation

Per ogni categoria di docente è possibile reperire le informazioni specifiche riguardanti le retribuzioni (dati aggiornati al settembre 2014).

 

 

 

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