Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera |
Titolo: | La normativa in materia di progressione di carriera, valutazione e retribuzione degli insegnanti in Francia |
Serie: | Appunti Numero: 87 |
Data: | 02/03/2015 |
Camera dei deputati
XVII Legislatura
BIBLIOTECA – LEGISLAZIONE STRANIERA
A P P U N T I |
Appunto 7/2015 2 marzo 2015
La
normativa in materia di progressione di carriera, valutazione e retribuzione degli
insegnanti in Francia
Le disposizioni relative alla progressione di carriera, valutazione e
retribuzione degli insegnanti delle scuole pubbliche in Francia sono contenute
in diversi testi normativi. In primo luogo si tratta di testi generali
riguardanti la Funzione pubblica, in secondo luogo di testi specifici relativi alle
diverse tipologie di insegnanti.
1)
Le norme generali in materia di valutazione, progressione di carriera e
retribuzione dei dipendenti pubblici
In tema di valutazione e progressione di carriera degli insegnanti
francesi è necessario innanzitutto considerare alcune regole poste dallo “Statuto
generale della funzione pubblica”, che si compone di quattro testi legislativi.
Il primo testo, che è la loi n. 83-634 du 13 juillet 1983 portant droits et obligations des
fonctionnaires (csd. Loi
Le Pors), reca in particolare le modalità generali di valutazione
dei dipendenti pubblici (fonctionnaires).
La legge dispone innanzitutto che
ogni dipendente pubblico sia valutato mediante “punteggi (notes) e giudizi generali (appréciations
générales)” che ne esprimono il “valore
professionale”,
specificando anche che tali dati siano comunicati ai soggetti interessati (art.17).
Il testo legislativo stabilisce inoltre che le indennità dei dipendenti pubblici possono tener conto
delle funzioni e dei risultati professionali dei dipendenti, così come della performance collettiva dei servizi”
(art.20). Con il secondo testo dello “Statuto generale della funzione pubblica”,
che è la loi n. 84-16 dell’11 gennaio 1984 portant dispositions
statutaires relatives à la fonction publique de l'Etat - relativa specificamente alla Funzione
pubblica dello Stato- è disposto in particolare che la valutazione del “valore
professionale” dei dipendenti pubblici si fondi su un colloquio
professionale annuale , che
avviene tra il soggetto interessato e il superiore gerarchico diretto. Con il
provvedimento è stabilito inoltre che gli “statuti
particolari” dei
dipendenti possano prevedere uno specifico sistema di punteggio (systeme de notation). Il testo
legislativo dispone anche che un decreto precisi le condizioni della
valutazione del valore professionale dei dipendenti (cfr. décret n. 2010-888 du 28 juillet 2010
relatif aux conditions
générales de l'appréciation de la valeur professionnelle des fonctionnaires de
l'Etat). La legge n.84-16 pone inoltre le direttive generali per la progressione
di carriera di un
dipendente statale, cui corrisponde un aumento della
retribuzione
(artt. 57-58). Con riferimento agli insegnanti, la legge dispone poi che i loro statuti
particolari possano prevedere deroghe alle regole generali della funzione
pubblica (art. 10).
2)
La progressione di carriera degli insegnanti
Il personale docente nelle scuole pubbliche in Francia, che è reclutato
mediante concorso pubblico, è suddiviso in diversi corpi.
Presso gli istituti per l’insegnamento di primo grado (scuole materne ed elementari), operano due
corpi distinti di insegnanti: il corpo degli “istruttori” (instituteurs) e il corpo dei “professori scolastici” (professuers des écoles). Il corpo degli
istruttori, che è un corpo attualmente in esaurimento, agisce secondo le regole
del proprio Statuto particolare, recato dal décret n. 61-1012 du 7 septembre 1961. Il corpo dei “professori
scolastici” opera
secondo le norme stabilite nel proprio Statuto particolare, recato dal décret n. 90-680 du 1 août 1990.
Presso gli istituti per l’ insegnamento
di secondo grado
(scuole denominate collèges - equiparabili alle scuole medie italiane- in
cui è svolto il primo ciclo degli studi secondari e i licei, o altri istituti di insegnamento professionale,
in cui è svolto il secondo ciclo degli studi secondari), operano differenti corpi
di docenti: i “professori agrégés”, il
cui Statuto particolare è disciplinato dal décret n. 72-580 du 4 juillet 1972, che sono gli insegnanti che operano
principalmente nei licei e nelle “classi preparatorie per le Grandes Écoles”(CPGE) e che hanno ottenuto l’ attestato
denominato agrégation mediante il superamento
di uno specifico concorso pubblico; i “professori
certificati” (professeurs certifiés), il cui Statuto
particolare è disciplinato dal décret n. 72-581 du 4 juillet 1972, che sono insegnanti di secondo livello che possono
operare presso i collèges e i licei,
avendo ottenuto il Certificat d’aptitude
pour l’enseignement supérieur ou technologique (CAPES e CAPET); i “professori di
liceo professionale”, il
cui Statuto particolare è disciplinato dal
décret n. 92-1189 du 6 novembre 1992, che sono insegnanti che hanno ottenuto il Certificat d’aptitude pour l’enseignement
professionel de 2° degré (CAPLP2); i “professori di
educazione fisica e sportiva” (professeurs d’éducation physique
et sportive –EPS-), il
cui Statuto particolare è disciplinato dal décret n.80-627 du 4 août 1980 e che hanno ottenuto un apposito certificato
che li abilita all’insegnamento di tale disciplina. Nelle scuole per
l’insegnamento secondario operano anche altre categorie di docenti i cui ruoli
sono attualmente in via di esaurimento.
I diversi corpi degli insegnanti prevedono al loro interno due classi di graduatorie
(grades): la classe
normale e la hors-classe. Ogni classe
è suddivisa in diversi scaglioni. La progressione
di carriera può
portare ad un avanzamento di scaglione nella stessa classe, o da una classe all’altra.
Nella classe normale sono previsti undici
scaglioni.
L’avanzamento da uno scaglione all’altro avviene in parte per anzianità di
servizio, in parte sulla base di una selezione per merito e con tempi diversi. Per
ogni scaglione è previsto comunque un tempo minimo di permanenza.
Con riferimento ai “professori scolastici”, ai “professori certifiés”, ai “professori agrégés” e ad alcune altre categorie di
docenti, nel 2010 è stato introdotto un dispositivo che ne velocizza l’avanzamento
iniziale di carriera. Con il décret n. 2010-1006 du 26 août 2010 è stato infatti stabilito che ogni insegnante
che entra a far parte di uno di questi corpi di docenti ottiene un beneficio di
un anno di anzianità di servizio (bonification
d’ancienneté), che lo posiziona nel 3° scaglione della classe normale. Il passaggio dal 3° al 4° scaglione avviene dopo un
altro anno di anzianità. La promozione dal 4° al 5° scaglione può avvenire, o dopo
due anni di servizio, in base ad una particolare selezione per
merito
denominata “au grand choix”; oppure,
dopo due anni e sei mesi, in base ad un’altra selezione per merito più semplice,
denominata “au choix”; oppure, dopo
lo stesso arco di tempo, per la sola anzianità (ancianneté).
La promozione dal 5° al 6° scaglione può avvenire o, dopo due anni e sei mesi
di servizio, in base alla particolare selezione per merito sopra richiamata (au grand choix); oppure, dopo tre anni,
in base alla selezione per merito più semplice (au choix); oppure, dopo tre anni e sei mesi, per la semplice
anzianità (ancianneté). I successivi
passaggi da uno scaglione all’altro prevedono sempre alcune differenze
temporali, che sono stabilite in modo tale da rendere più celere la
progressione di carriera per merito. In base a tale sistema un professore che è
sempre stato promosso con una selezione speciale per merito (au grand choix) arriva all’ 11°
scaglione della carriera (termine della classe
normale) dopo venti anni di servizio, mentre un professore che è sempre stato
promosso per anzianità, arriva all’11° scaglione della carriera dopo trent’anni
di servizio. Di norma, il 30 % degli insegnanti è promosso au grand choix, il 50 % degli insegnanti è promosso au choix, il 20 % è promosso per
anzianità. Le deliberazioni riguardanti la progressione
di carriera dei docenti avvengono
ogni anno e
sono pronunciate da specifiche commissioni amministrative. Per i professori
delle scuole materne ed elementari, la commissione amministrativa apposita è costituita
a livello dipartimentale. Per i professori certifiés,
i professori dei licei professionali, i professori di educazione fisica e i
“consiglieri principali dell’educazione” (CLP), la commissione è formata a
livello di circoscrizione regionale (commission
adiministrative paritaire académique). Per i professori agrégés, la commissione è formata a
livello nazionale (commission
administrative nationale).
Nella hors classe sono previsti sette scaglioni. La hors classe è una nuova classe
introdotta nel 1989. Gli insegnanti che hanno terminato il percorso della classe normale possono accedere alla hors classe. Anche negli scaglioni
della hors classe è previsto un
diverso tempo minimo di permanenza.
(Per un approfondimento sulle promozioni nella classe normale e nella hors
classe cfr. la scheda esplicativa “Promotions d’échelon” sul
sito del Ministero dell’educazione francese; cfr. inoltre la scheda esplicativa
“Avancement” sul sito del Syndicat général de l’Éducation nationale (SGEN-CFDT).
Al fine di aggiornare e controllare costantemente la propria progressione
di carriera, ogni insegnante in Francia è invitato ad iscriversi al Portale I-Prof accessibile
dal sito del Ministero dell’educazione. Entrando nel Portale, previa
autenticazione, il docente può reperire le informazioni sulla propria posizione
professionale e aggiornare il proprio “dossier amministrativo”, consultare
guide tematiche sul sistema scolastico, porre domande al “corrispondente di
gestione” della propria académie,
ecc.
3)
Il sistema di valutazione degli insegnanti
Per determinare la progressione di carriera sulla base di una selezione
per merito, l’insegnante è sottoposto ad una procedura di
valutazione.
Il regime attuale di valutazione prevede che l’insegnante, dopo essere
stato esaminato da “valutatori” appositi, che variano in base al suo
particolare corpo di appartenenza, riceva un punteggio.
I professuers des écoles che,
come si è già evidenziato si dedicano all’ insegnamento
di primo grado,
operando presso scuole materne ed elementari, sono valutati da “ispettori dell’educazione
nazionale” del Ministero dell’educazione e ricevono un punteggio (note) da 1 a 20, unitamente ad una valutazione pedagogica (appréciation pédagogique).
I diversi professori che operano nell’ambito dell’ insegnamento
di secondo grado
ricevono un punteggio unitario (note
globale) da 1 a 100 che è costituito dalla somma di due
differenti punteggi. In primo luogo, un punteggio da 1 a 40, denominato “note administrative”, che è proposto dal capo dell’istituto
presso cui opera l’insegnante e che si riferisce alla valutazione di alcuni
elementi quali la puntualità, l’assiduità, l’autorevolezza e l’ascendente sugli
alunni dell’ interessato. La proposta di note
administrative formulata dal capo di un istituto scolastico per un
determinato docente è inviata al direttore della circoscrizione scolastica
regionale (le recteur de l’académie)
che decide in merito. La note
administrative che è formulata ogni anno, può essere contestata dall’interessato. In
secondo luogo, un punteggio da 1 a 60, denominato “note pédagogique”, che è attribuito da appositi ispettori
dell’educazione nazionale, che variano in base al corpo di appartenenza degli
insegnanti. Ad esempio per l’attribuzione della note pédagogique ai professori agrégés
, gli ispettori competenti sono gli “Inspecteur
généraux de l’Education nationale”. La note
pédagogique è attribuita a seguito di un’ ispezione, da parte del corpo degli ispettori
competenti, che avviene di media ogni 4 o 5 anni. L’ispezione si svolge nella
scuola presso cui opera l’insegnante e consiste in una prima fase in cui
l’ispettore assiste ad una lezione in classe del docente, per valutare le sue capacità
didattiche e di interazione con gli alunni e in una seconda fase in cui è
previsto un colloquio individuale. Il punteggio da 1 a 60 è assegnato sulla
base di una griglia nazionale, che riunisce tutte le discipline.
Nel Codice dell’educazione (Code de l’éducation) sono poste inoltre alcune norme in merito
alla valutazione del sistema educativo. In primo luogo si evidenzia che, nella Parte
legislativa del
codice, Libro II, è presente un titolo dedicato specificatamente a tale
materia: Titre IV “L'inspection et
l'évaluation de l'éducation” (da art. L241-1 a L242-1). In particolare, nel testo sono disciplinati
gli organi principali chiamati ad effettuare l’ispezione del sistema
scolastico: “l’ispezione generale dell’educazione nazionale” e
“l’ispezione generale dell’amministrazione dell’educazione nazionale e della
ricerca”. Tali organi, in collaborazione con i servizi amministrativi
competenti, effettuano alcune valutazioni a livello dipartimentale, regionale o
nazionale delle esperienze pedagogiche per individuarne le più innovative. I
due organi redigono un rapporto annuale in merito a tali valutazioni, che sono
anche trasmesse ai presidenti delle commissioni parlamentari competenti in materia
di cultura (art. L241-1). E’ inoltre specificato
che l’ispezione degli istituti scolastici, di primo e secondo grado,
siano essi pubblici o privati, è effettuata oltre che dagli ispettori generali
dell’educazione nazionale e dell’amministrazione dell’educazionale nazionale e
della ricerca, anche dai direttori delle circoscrizioni amministrative
regionali competenti in materia di educazione (recteurs des académies); dai direttori dei servizi di educazione
presenti in tali circoscrizioni; dagli ispettori dell’educazione nazionale; dai
membri del consiglio dipartimentale dell’educazione nazionale designati a tale
scopo; dal sindaco e dai delegati dipartimentali dell’educazione nazionale.
Sono previste poi alcune regole specifiche per la valutazione degli istituti scolastici
privati (art. L241-4). Sono anche previste
sanzioni per coloro che tentano di ostacolare le ispezioni scolastiche (art. L241-3 e art. L241-5).
Il codice disciplina inoltre il funzionamento di un organo, recentemente
istituito: “il Consiglio di valutazione del sistema scolastico”, che è stato introdotto nell’ordinamento nel
2013, con
un provvedimento riguardante una consistente riforma della scuola (loi n. 2013-595 du 8 juillet 2013 d'orientation et
de programmation pour la refondation de l'école de la République) e che ha recato diverse
modifiche al Code de l’éducation .
Il Consiglio, incardinato presso il “Ministero dell’educazione nazionale, dell’insegnamento superiore e
della ricerca”, è
incaricato di valutare l’organizzazione e i risultati dell’insegnamento
scolastico. Su sua iniziativa o su richiesta dei ministri competenti in materia,
o delle commissioni parlamentari competenti nella stessa materia, può
realizzare o far realizzare delle valutazioni. Inoltre, il Consiglio si
pronuncia sulle metodologie, gli strumenti e i risultati delle valutazioni del
sistema scolastico condotte dal Ministro dell’educazione nazionale. Il
Consiglio può inoltre esprimere pareri in merito a metodologie, strumenti e
risultati delle valutazioni di sistemi educativi condotte nel quadro di
programmi di cooperazione europei o internazionali. A tale organo è inoltre
consentito di emanare raccomandazioni nelle materie di sua competenza (art. L241-12). Il Consiglio è composto da 14 membri, rispettando
il principio della parità di genere e che ricevono un mandato di sei anni. I
membri sono: due deputati e due senatori, designati rispettivamente dalle
commissioni competenti per l’educazione dell’Assemblea nazionale e del Senato;
due membri del Consiglio economico, sociale e ambientale, designati dal
presidente di tale organo: otto personalità scelte da alcuni ministri (cfr. in
seguito) per la loro competenza in materia di valutazione dei sistemi
scolastici o che operano nel campo dell’educazione (art. L241-13). Ogni anno il Consiglio è tenuto ad
elaborare un rapporto sui suoi lavori che è trasmesso al Ministro per
l’educazione nazionale e a quello competente per l’insegnamento agricolo. Nel
rapporto sono in particolare valutate le politiche pubbliche per l’inserimento
scolastico di alunni portatori di handicap o con problemi di salute
invalidanti. Tale rapporto è anche presentato presso le commissioni
parlamentari competenti ed è reso pubblico. Sono inoltre resi pubblici i
pareri, le valutazioni e le raccomandazioni del Consiglio (art. L241-14).
Nella parte legislativa del Code de
l’éducation è poi stabilito che “la libertà pedagogica dell’insegnante si
esercita nel rispetto dei programmi e delle istruzioni del ministro competente
per l’educazione nazionale e nel quadro del progetto della scuola o
dell’istituto, con il consiglio e sotto il controllo dei membri dei corpi di
ispezione. Il
consiglio pedagogico previsto all’art. L421-5 non può compromettere tale
libertà” (art. L912-1-1 ).
In secondo luogo, si
rileva che nella Parte regolamentare del codice, Libro II, Titolo IV (L'inspection et l'évaluation de l'éducation),
sono poste alcune norme di dettaglio relative agli organi competenti e
allo svolgimento delle ispezioni nelle scuole (cfr. da art. D241-1 a art. R242-1).
In particolare in tale sezione
è disposto che l’Ispezione generale dell’educazione nazionale partecipi al
controllo degli ispettori e del personale addetto alla direzione,
all’insegnamento e all’orientamento (art. R241-4).
E’ inoltre disposto che gli “ispettori delle académies- ispettori pedagogici regionali” (IA-IPR) e gli
“ispettori dell’educazione nazionale” (IEN) valutino, nell’ambito della loro
competenza pedagogica, il lavoro individuale e il lavoro di gruppo degli insegnanti
nell’ambito dell’insegnamento primario e secondario, procedendo ad
un’osservazione diretta dei docenti. Tali ispettori concorrono inoltre alla
valutazione dell’insegnamento delle discipline e dei risultati della politica
educativa. Durante le ispezioni nelle scuole, tali ispettori si assicurano
inoltre che gli insegnanti rispettino gli obiettivi e i programmi di formazione
stabiliti a livello nazionale (art. R241-19). Gli ispettori sopra indicati sottopongono inoltre
ad ispezioni: i direttori degli istituti scolastici; i direttori dei “centri di
informazione ed orientamento” (CIO) che offrono informazioni sui percorsi di
studi e di formazione professionale agli studenti in età scolare; i professori agrégés ed altre categorie di docenti (art. R 241-21). In questa parte del Codice è anche
specificato quali siano i ministri chiamati a nominare le otto personalità
competenti in materia di valutazione all’interno del “Consiglio nazionale di
valutazione del sistema scolastico” (art. D241-36) e altre regole specifiche di funzionamento
di tale organo (art. D241-37 e art. D241-38).
Con il décret n.
90-675 du 18 juillet 1990 portant statuts particuliers des inspecteurs
d'académie - inspecteurs pédagogiques régionaux et des inspecteurs de
l'éducation nationale sono inoltre poste le norme sul reclutamento e
le modalità di svolgimento dell’attività di alcuni ispettori.
Oltre al Codice dell’educazione e al decreto sopra richiamato, le regole
relative allo svolgimento della valutazione degli insegnanti, che comprendono
istruzioni specifiche in materia di ispezione e di assegnazione dei punteggi agli
insegnanti (notes administratives e notes pédagogiques), sono presenti in
circolari ministeriali e in notes de
service elaborate da servizi interni al ministero dell’educazione. Rilevano
in particolare al proposito:
-
la circolare
n. 2009-164 del 19 maggio 2009 riguardante le missioni dei corpi di ispezione:
ispettori d’académies – ispettori
pedagogici regionali e gli ispettori dell’educazione nazionale assegnati ad una
circoscrizione scolastica regionale (académie)
(circulaire n. 2009-164 du 19 mai 2009).
-
La nota di
servizio n. 83-512 del 13 dicembre 1983 (modificata dalla nota di
servizio n. 94-262 del 2 novembre 1994), riguardante le modalità dell’ispezione del personale docente. Nella
nota sono in particolare specificate le missioni di valutazione degli aspetti
amministrativi e degli aspetti pedagogici dell’attività dell’insegnante; le
modalità di svolgimento del colloquio con l’insegnante sottoposto ad ispezione
e con il corpo docente; le modalità di redazione del rapporto d’ispezione (note de service n.83-512 du
13 décembre 1983).
Ogni anno sono inoltre emanate dai direttori delle circoscrizioni
amministrative per l’insegnamento scolastico (i recteurs d’académie) le “circolari
accademiche annuali”
indirizzate ai direttori degli istituti scolastici dell’ académie di riferimento, in cui sono indicati i criteri per
formulare i giudizi sugli insegnanti e per le loro proposte di
punteggio (note administrative).
(Per un approfondimento sul sistema di valutazione degli insegnanti in
Francia: cfr. Ispezione generale dell’educazione, L’évaluation des enseignants.
Rapporto n. 2013-035 (aprile
2013); cfr. la scheda informativa su Évaluation des personnels
enseignants (settembre 2014), pubblicata sul sito della Scuola superiore
dell’educazione nazionale, dell’insegnamento superiore, della ricerca;
cfr. la scheda Évaluation administrative
des personnels enseignants et d'éducation par les chefs d'établissement (dicembre 2014), sullo stesso sito).
4)
La retribuzione degli insegnanti
Come per ogni dipendente pubblico, la retribuzione dell’ insegnante
aumenta periodicamente via via che il soggetto interessato progredisce da uno
scaglione all’altro all’interno di una classe. Come si è già evidenziato, la classe normale presenta undici
scaglioni, mentre la hors classe, ne
presenta sette. Per ogni scaglione è previsto un coefficiente (indice) che determina l’importo della “retribuzione
principale” dell’insegnante.
Ad essa possono inoltre essere aggiunte alcune indennità
specifiche, come
ad esempio “l’indennità di residenza” o un supplemento per la nascita di uno o
più figli (supplement familial de
traitement, disciplinato dal décret n.
99-491 du 10 juin 1999), o altre indennità per “ore supplementari” di
servizio, o “indennità per il monitoraggio e l’orientamento degli alunni”, ecc.
Prima di iniziare la carriera all’interno della classe normale, l’insegnante risultato vincitore di concorso
pubblico per una determinata categoria di docente è assegnato dalla sua académie di riferimento ad un istituto
scolastico per effettuare un primo anno di stage. Al termine dell’anno il soggetto
interessato può essere nominato professore di ruolo (titularisation)ed iniziare la sua carriera nella classe normale. Dopo alcuni anni di
carriera, l’insegnante può passare da uno scaglione all’altro per motivi di
anzianità o in ragione di una selezione per merito più o meno complessa (au grand choix oppure au choix) e di conseguenza la sua
retribuzione può assumere un importo differente.
E’ possibile indicare con “salario minimo” lo stipendio base di un insegnante che passa
da uno scaglione all’altro nella classe
normale per semplice anzianità. E’ possibile indicare con “salario
massimo” lo
stipendio base di un insegnante che passa da uno scaglione all’altro nella classe normale e poi nella hors classe in virtù di una selezione
per merito au grand choix. I
“professori scolastici” (di scuola materna ed elementare), i “professori
certificati”, i “professori di liceo professionale” e i “professori di
educazione fisica e sportiva” percepiscono una stessa retribuzione principale iniziale
che varia poi durante la carriera, nel passaggio da uno scaglione all’altro. I
“professori agrégés” percepiscono
invece una retribuzione principale iniziale più elevata e anche le progressioni
di carriera determinano aumenti di stipendio diversi ed in generale più alti
rispetto agli altri docenti.
Nelle due tabelle che seguono sono riportati i dati del “salario minimo”
e del “salario massimo” percepiti dagli insegnanti sopra richiamati all’inizio
e dopo determinati intervalli di tempo della loro carriera. I dati sono aggiornati al 1°
settembre 2014.
Tabella 1 : relativa alla retribuzione
principale di “professori
scolastici”,
“professori certificati”, “professori di liceo
professionale”,
“professori di educazione fisica e sportiva”
Fase temporale nella carriera |
Salario mensile minimo lordo |
Salario mensile massimo lordo |
Salario mensile minimo netto |
Salario mensile massimo netto |
Anno di stage (primi tre mesi) |
1.616 € |
1.616€ |
1.325€ |
1.325€ |
Anno di stage (successivi nove mesi) |
1.741€ |
1.741€ |
1.428€ |
1.428€ |
Anno di immissione in ruolo (titularisation) |
2.000€ |
2.000€ |
1.640€ |
1.640€ |
Dopo 2 anni di carriera |
2.060€ |
2.060€ |
1.690€ |
1.690€ |
Dopo 10 anni di carriera |
2.292€ |
2.459€ |
1.879€ |
2.016€ |
Dopo 20 anni di carriera |
2.834€ |
3.047€ |
2.324€ |
2.498€ |
Dopo 30 anni di carriera |
3.218€ |
3.626€ |
2.639€ |
2.973€ |
Tabella 2: relativa alla retribuzione principale dei “professori agrégés”:
Fase temporale nella carriera |
Salario mensile minimo lordo |
Salario mensile massimo lordo |
Salario mensile minimo netto |
Salario mensile massimo netto |
Anno di stage (primi tre mesi) |
1.755 € |
1.755€ |
1.439€ |
1.439€ |
Anno di stage (successivi nove mesi) |
2.019€ |
2.019€ |
1.655€ |
1.655€ |
Anno di immissione in ruolo (titularisation) |
2.264€ |
2.264€ |
1.857€ |
1.857€ |
Dopo 2 anni di carriera |
2.436€ |
2.436€ |
1.997€ |
1.997€ |
Dopo 10 anni di carriera |
2.940€ |
3.167€ |
2.411€ |
2.597€ |
Dopo 20 anni di carriera |
3.626€ |
3.801€ |
2.973€ |
3.117€ |
Dopo 30 anni di carriera |
3.801€ |
4.459€ |
3.117€ |
3.656€ |
Fonte:
Ministero dell’educazione nazionale, cfr. la scheda informativa: Les
personnels enseignants, d'éducation et d'orientation
Per ogni categoria di docente è possibile reperire le informazioni
specifiche riguardanti le retribuzioni (dati aggiornati al settembre 2014).
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