Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento agricoltura
Titolo: Rendiconto 2013 - Assestamento 2014 - A.C. 2541, A.C. 2542 - Profili di competenza della XIII Commissione Agricoltura
Riferimenti:
AC N. 2541/XVII   AC N. 2542/XVII
Serie: Progetti di legge    Numero: 205
Data: 22/07/2014
Organi della Camera: XIII-Agricoltura


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Rendiconto 2013 - Assestamento 2014

22 luglio 2014
Schede di lettura - Profili di competenza della XIII Commissione Agricoltura


Indice

Rendiconto 2013|Assestamento 2014|


Rendiconto 2013


1. Ministero delle politiche agricole

Nell’anno 2013, gli stanziamenti di spesa iniziali di competenza iscritti nel bilancio di previsione del MIPAAF ammontano a 1.257,5 milioni di euro. Gli stanziamenti definitivi di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 1.545,5 milioni con una variazione in aumento del 22,9 percento circa.

Si consideri che gli stanziamenti definitivi di competenza includono - sulla base di quanto risulta dal quadro contabile riassuntivo contenuto nella Nota integrativa al Rendiconto generale dello Stato per il 2013 - circa 187,7 milioni di residui passivi perenti reiscritti in bilancio (in conto competenza) nonché 33,5 milioni relativi a debiti pregressi. Dunque, gli stanziamenti definitivi di competenza relativi al MIPAAF, al netto delle somme destinate al pagamento dei debiti pregressi, ivi inclusi i residui passivi perenti reiscritti a bilancio, ammontano a 1.324,3 milioni di euro.

La Corte dei Conti rileva che i debiti pregressi – pari a 33,5 milioni di euro, riguardano, per 32,1 milioni di euro l’attività della soppressa Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI ex UNIRE) e il restante importo è riconducibile principalmente a situazioni debitorie del Corpo forestale dello Stato e, per la residua parte, ai servizi in gestione unificata del Ministero (fitti passivi, etc.).
Si segnala che la ricognizione di tali somme ed il relativo quasi integrale pagamento (in particolare, di 33,5 milioni sono stati pagati circa 29,5 milioni) è avvenuto in osservanza di quanto previsto dall’art. 5 del D.L. n. 35/2013 - relativo alla lotta ai ritardi di pagamento delle P.A. - il quale ha disposto che le Amministrazioni statali presentino piani di rientro delle situazioni debitorie pregresse ai fini dell’estinzione dei debiti per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, maturati alla data del 31 dicembre 2012, a fronte dei quali non sussistono residui passivi anche perenti.
Per il pagamento delle somme in questione, relative ai debiti pregressi, il medesimo D.L. n. 35 ha messo a disposizione - per l'intero comparto statale - la cifra complessiva di 500 milioni di euro per il 2013 che è stata ripartita tra i diversi Ministeri.
In particolare, al Mipaaf, per il pagamento dei predetti debiti pregressi è stata assegnata la somma di 32,8 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti circa 0,7 milioni provenienti da rimodulazioni di spesa del medesimo Ministero.

La tabella che segue indica l’evoluzione della spesa finale del MIPAAF negli anni 2011-2013 e la sua incidenza rispetto al totale delle spese finali iscritte a bilancio statale.

in milioni di euro
Rendiconto 2011
Rendiconto 2012
Rendiconto 2013
Previsioni
definitive
Consuntivo
(impegni lordi)
Previsioni
definitive
Consuntivo
(impegni lordi)
Previsioni
definitive
Consuntivo
(impegni lordi)
MIPAAF
1.491,2
1.427,0
1.511,5
1.485,1
1.545,5
1.524,8
totale bilancio stato
539.304
520.822
555.277
535.003
600.043
582.010
in % su totale del bilancio statale
0,3
0,3
0,3

Dalla tabella sopra esposta si evince che nel 2013 si registra un aumento degli stanziamenti definitivi di competenza (+ 2,2 percento) e degli impegni (+ 2,7 per cento) rispetto all’anno 2012.

Procedendo ad un più dettagliato esame della spesa del MIPAAF nell’anno 2013, si evidenzia che - rispetto all’ammontare degli stanziamenti definitivi di competenza (pari come detto a 1545,5 milioni di euro) - circa il 98,7 percento risulta impegnato (1.524,8 milioni di euro) al termine dell’esercizio finanziario.

Il pagato del Ministero ammonta a circa 1428 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno 2012 (in cui i pagamenti ammontano a 1.547,1 milioni).

Ciò è da riconnettersi anche allo smaltimento del residui, che nell’esercizio 2013 ha mostrato difficoltà.

Come evidenziato dalla Corte dei Conti, si registra nell’anno 2013 un consistente decremento dei pagamenti in conto residui (-47,3 percento rispetto al 2012).

Nello specifico, nell'anno 2013, i residui ammontano a 353,3 milioni di euro (dei quali 235 milioni sono di nuova formazione e 118,3 milioni di euro sono provenienti da esercizi precedenti).

Rispetto all’anno 2012, il totale dei residui finali registra un aumento del 22,2 percento (nell’anno 2012, i residui finali erano pari a 289,2 milioni di euro).

In particolare, aumentano sia i residui di nuova formazione (+17,5%); sia i residui provenienti da esercizi precedenti (+ 33,3%).

Peraltro, dall'analisi nella Nota integrativa al Rendiconto generale dello Stato per il 2013 risulta che una quota parte dei residui di nuova formazione (pari a 36,9 milioni di euro) è costituita da quelle somme relative a residui passivi perenti reiscritti in conto competenza (cioè a somme cadute in perenzione dal punto di vista amministrativo, ma reiscritte in bilancio perchè comunque dovute dal punto di vista giuridico) che al termine dell'esercizio sono rimaste impagate.
Si consideri, infine, che l’aumento complessivo dei residui riguarda comunque quelli propri o formali (cioè le somme che sono state comunque impegnate ma non ancora pagate al termine dell’esercizio) e non i residui impropri, o di stanziamento (cioè le somme né impegnate, né pagate al termine dell’esercizio finanziario). Quest’ultima tipologia di residui si riduce considerevolmente, di circa il 66% rispetto all’anno 2012.
1.2 Analisi per centri di responsabilità, titolo e categorie di spesa

Per ciò che attiene all’analisi dello stato di previsione della spesa del MIPAAF per centri di responsabilità (CDR), si ricorda che i CDR del Ministero sono attualmente cinque:

  • Gabinetto e uffici di diretta collaborazione del Ministro;
  • Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;
  • Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca;
  • Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agro-alimentari;
  • Corpo Forestale dello Stato.

La ridefinizione dei programmi di spesa ha consentito di assicurare il rispetto e la coerenza, a partire dal 2013, della struttura dello stato di previsione della spesa con l’assetto organizzativo del ministero (D.P.R. n. 41/2012 e al D.P.C.M. 27 febbraio 2013, n. 105) conciliandosi con il modello delineato dalla riforma contabile.

La realizzazione di ciascun programma di spesa, come indicano le Note integrative al Rendiconto generale dello Stato 2013, è pertanto stata affidata ad un unico Centro di Responsabilità amministrativa.

La Tabella che segue riporta, gli stanziamenti definitivi di spesa, gli impegni ed i residui totali del MIPAAF distinti per Centri di responsabilità, come risultanti dal Rendiconto generale dello Stato 2013.

La Tabella riporta altresì il riparto per titolo (spese correnti e spese in conto capitale) e categorie di spesa (rediti da lavoro dipendente, consumi intermedi e investimenti fissi lordi e trasferimenti), degli stanziamenti per ciascun CDR.

Quest’ultima ulteriore ripartizione è stata elaborata dalla Corte dei Conti, su dati del Ministero dell’economia e finanze-RGS.

(in migliaia di euro)
Previsioni
definitive
Impegni
lordi
Residui
1. GABINETTO ED UFFICI DI DIRETTA COLLABORAZIONE DEL
MINISTRO
7.919
6.576
440
Spese Correnti,
di cui:
7.874
6.574
434
- Redditi da lavoro dipendente
7.053
5.858
26
- Consumi intermedi
821
716
408
Spese in conto capitale, di cui:
45
2
5
- Investimenti fissi lordi
45
2
5
2. DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI DI SVILUPPO RURALE
468.235
468.611
194.187
Spese Correnti, di cui:
131.923
132.330
15.252
- Redditi da lavoro dipendente
11.468
12.339
27
- Consumi intermedi
7.968
7.713
8.731
- Trasferimenti di parte corrente, di cui
112.224
112.019
6.388
- ad amministrazioni pubbliche
105.180
105.052
3.801
Spese in conto capitale,
di cui:
336.312
336.281
178.935
- Investimenti fissi lordi
126.104
126.073
142.273
- Trasferimenti di conto capitale, di cui
210.208
210.208
36.662
- ad amministrazioni pubbliche
80.650
80.650
23.073
3. DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITA' AGROALIMENTARE E DELLA PESCA
497.182
490.277
121.007
Spese Correnti, di cui:
404.002
397.176
71.765
- Redditi da lavoro dipendente
32.575
28.970
661
- Consumi intermedi
24.693
22.483
8.864
- Trasferimenti di parte corrente, di cui
345.710
344.784
62.111
- ad amministrazioni pubbliche
42.316
41.945
35.234
Spese in conto capitale,
di cui:
93.180
93.101
49.242
- Investimenti fissi lordi
14.758
14.707
12.121
- Trasferimenti di conto capitale, di cui
78.422
78.394
37.121
- ad amministrazioni pubbliche
13.126
13.126
8.313
4. ICQRF
48.104
45.395
3.208
Spese Correnti, di cui:
46.940
44.242
2.168
- Redditi da lavoro dipendente
39.415
36.890
142
- Consumi intermedi
7.116
7.113
1.965
Spese in conto capitale,
di cui:
1.164
1.154
1.041
- Investimenti fissi lordi
1.164
1.154
1.041
5. CORPO FORESTALE DELLO STATO
524.087
513.929
34.483
Spese Correnti, di cui:
486.764
476.609
25.758
- Redditi da lavoro dipendente
440.879
431.461
16.014
- Consumi intermedi
42.983
42.415
9.549
Spese in conto capitale,
di cui:
37.324
37.321
8.725
- Investimenti fissi lordi
35.320
35.317
8.725
- Trasferimenti di conto capitale
2.004
2.004
0
Spese finali MIPAFF
1.545.527
1.524.788
353.325

Esaminando le spese per Centri di responsabilità, dalla Tabella si evince che le dotazioni più rilevanti sono assegnate ai seguenti CDR:

  • CDR 5 Corpo forestale dello Stato che assorbe il 33,9 percento delle dotazioni totali finali del Ministero;
  • CDR 3. Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca, che assorbe il 32,2 percento del totale;
  • CDR 2. Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, che assorbe il 30,3 percento.

Procedendo ad un esame delle spese per titolo, il 69,7 percento delle spese (stanziamenti definitivi di competenza), pari a 1.077,5 milioni di euro, è di natura corrente. Essa risulta in aumento rispetto all’anno 2012 (in cui le spese di natura corrente sono state pari a 949,4 milioni di euro).

Gli stanziamenti definitivi di competenza in conto capitale risultano invece pari a 468 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno 2012 (in cui risultavano pari a 561,7 milioni di euro).

Nell’ambito delle spese correnti, procedendo ad un esame delle diverse categorie di spesa, le spese di personale (cioè gli stanziamenti per redditi da lavoro dipendente) ne costituiscono la parte preponderante, pari a 531,4 milioni di euro. La Corte dei Conti evidenzia che tali spese, considerate al netto delle imposte pagate sulla produzione (pari a 28,9 milioni di euro), ammontano a 502,5 milioni di euro e sono in diminuzione rispetto all’esercizio 2012 (in cui erano pari a 504,6).

Gli stanziamenti di spesa per consumi intermedi, pari a 83,6 milioni euro nel 2013 risultano invece in aumento rispetto all’esercizio precedente (in cui erano pari a 63,6 percento).

Infine, nel 2013 gli stanziamenti per trasferimenti correnti ad Amministrazioni pubbliche - sono passati da 294,1 milioni di euro nel 2012 a 147,6 milioni di euro riducendosi di circa la metà, mentre quelli relativi ai contributi agli investimenti alle Amministrazioni pubbliche sono aumentati del 6,2 per cento passando da 88,2 milioni di euro a 93,8 milioni di euro. Il totale delle due categorie incide sulla spesa totale del MIPAAF per il 15,6 percento.

Tale dato è evidenziato dalla Corte dei Conti, nell’ambito dell'analisi dei trasferimenti da parte del MIPAAF ai propri enti strumentali e delle riduzioni lineari a tali categorie di spesa operate da diversi provvedimenti di finanza pubblica (cfr. infra, cap. 3).


2. Analisi della spesa per principali missioni e programmi di interesse

Nell’ambito dello stato di previsione del MIPAAF, la missione che assorbe la gran parte delle risorse rispetto al totale degli stanziamenti del Ministero risulta la 9 “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca” per il 64,7 per cento.

La tabella che segue riporta, per l’anno 2013, gli stanziamenti iniziali e definitivi di competenza, e gli impegni per l’anno 2013 relativi alla Missione 9.

(in migliaia di euro)
MISSIONE 9 (1)*
Programmi
stato di
previsione
Rendiconto 2013
Previsioni
iniziali
Previsioni
definitive
Impegni
lordi
9.2 Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (1.2)*
MIPAAF
377.746
468.235
468.611
9.3 Sostegno al settore agricolo
MEF
136.918
135.999
133.353
9.5 Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (1.4)*
MIPAAF
42.690
48.104
45.395
9.6 Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione (1.5)
MIPAAF
334.341
482.847
478.513
Totale Missione 9
891.715
1.135.185
1.125.872
Totale Missione 9 in stato previsione MIPAAF
754.777
999.186
992.519
Totale MIPAAF
1.257.509
1.545.527
1.524.788
* si riporta tra parentesi la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del MIPAAF.

La Missione 9 (che è numerata Missione 1 nello stato di previsione del MIPAAF) è una missione “condivisa” tra Ministero delle politiche agricole alimentari, che ne gestisce la gran parte dei programmi di spesa ad essa sottesi, e forestali e il Ministero dell’economia e finanze.

In particolare, come risulta dalla tabella, tre dei quattro programmi di spesa di cui è composta sono iscritti nello stato di previsione del MIPAAF. Si tratta dei seguenti programmi:

  • programma 9.2 (rinumerato programma 1.2 nello stato di previsione del MIPAAF) “Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale”.

Il programma è gestito dal CDR 2 Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale. Tale programma assorbe il 30,3 percento della dotazione finanziaria dell’intero Ministero.

  • programma 9.5 (rinumerato programma 1.4 nello stato di previsione del MIPAAF) “Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale”.

Il programma è gestito dal CDR 4 ICQRF e assorbe il 3,1 percento delle risorse stanziate sullo stato di previsione del MIPAAF per il 2013.

  • programma 9.6 (rinumerato programma 1.5 nello stato di previsione del MIPAAF) “Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione”.

Il programma è gestito dal CDR 3 Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca.

Si ricorda che, a seguito della soppressione dell’ASSI e delle modifiche introdotte all’organizzazione del Ministero con il D.P.C.M. n. 105/2013 il programma è stato rinominato in Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione. Tale programma assorbe il 31,2 percento della dotazione finanziaria dell’intero Ministero.

E’ invece iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, il programma 9.3 “sostegno al settore agricolo”.

La tabella che segue riporta, per l’anno 2013, gli stanziamenti iniziali e definitivi di competenza, e gli impegni relativi a ulteriori programmi di interesse della Commissione agricoltura, iscritti nello stato di previsione del MIPAAF.

(in migliaia di euro)
Missione/Programma
Rendiconto 2013
Previsioni
iniziali
Previsioni
definitive
Impegni
lordi
Missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (2)*
Programma 18.7 Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità (2.1)*
MIPAAF
196.240
212.393
209.175
Missione 7 Ordine pubblico e sicurezza (3) *
Programma 7.6 Sicurezza pubblica in ambito rurale e montano (3.1) *
MIPAAF
154.626
167.634
159.342
Missione 8 Soccorso civile (4) *
Programma 8.1 Interventi per soccorsi(4.1) *
MIPAAF
130.431
144.061
145.412
Missione 32 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (5)*
Programma 32.2 Indirizzo politico (5.1)
MIPAAF
7.918
7.919
6.576
Totale MIPAAF
1.257.509
1.545.527
1.524.788
* si riporta tra parentesi la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del Mipaaf.

I seguenti programmi di spesa sono gestiti dal CDR 5 Corpo forestale dello Stato, al quale, come già detto, corrisponde il 33,9 percento delle dotazioni del Ministero:

  • 18.7 Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità (2.1), nell’ambito della Missione 2. sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente. Tale programma assorbe il 13,7 percento del totale degli stanziamenti definitivi iscritti sullo stato di previsione del MIPAAF;
  • 7.6 Sicurezza pubblica in ambito rurale e montano (3.1), nell’ambito della Missione 3 ordine pubblico e sicurezza. Tale programma assorbe il 10,8 percento del totale degli stanziamenti definitivi iscritti sullo stato di previsione del MIPAAF;
  • 4.1 interventi per soccorsi (8.1), nell’ambito della Missione 8 Soccorso civile. Tale programma assorbe il 9,3 percento del totale degli stanziamenti definitivi iscritti sullo stato di previsione del MIPAAF.

Infine, il programma di spesa 5.1 indirizzo politico, nell’ambito della citata Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, è gestito dal CDR 1 Gabinetto e uffici diretta collaborazione del Ministro. La dotazione finanziaria del programma iscritto sul MIPAAF assorbe lo 0,5 percento delle risorse stanziate sullo stato di previsione del MIPAAF per il 2013.

Infine, la tabella che segue - tratta dalla Relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto generale dello Stato - fornisce l’indicazione dell’andamento della spesa del complesso delle Missioni del MIPAAF negli anni 2011-2013.

(in milioni di euro)
Missioni MIPAAF
Stanziamento definitivo
di competenza
Impegni
lordi
2011
2012
2013
2011
2012
2013
7.Ordine pubblico e sicurezza
191,2
164,0
167,6
176,2
161,4
159,3
8.Soccorso civile
170,1
149,2
144,1
153,2
146,9
145,4
9.Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
856,7
947,6
999,2
850,1
940,5
992,5
18.Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente
246,0
223,6
212,4
223,3
213,0
209,2
32.Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
21,8
23,3
19,3
18,8
19,6
15,4
33.Fondi da ripartire
5,4
3,8
3,0
5,4
3,8
2,9
Totale MIPAAF
1.491,2
1.511,5
1.545,5
1.427,0
1.485,1
1.524,8

3. Le osservazioni della Corte dei Conti

3.1 I tagli operati al MIPAAF con particolare riferimento alle riduzioni di spesa sugli enti vigilati

La Corte dei Conti ricorda che il processo di razionalizzazione degli assetti organizzativi dei ministeri previsto dal D.L. n. 95/2012 (articolo 2 comma 10-ter) ha visto coinvolto, nell’anno 2013, anche il MIPAAF.

Ai sensi della predetta norma è stato adottato il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero, D.P.C.M 27 febbraio 2013, n. 105, che costituisce la quarta riorganizzazione operata dal MIPAAF in tre anni (prima, si ricorda, il D.P.R. n. 18/2008, il D.P.R. n. 129/2009, il D.P.R. n. 41/2012).

Il nuovo Regolamento di organizzazione ha comportato una rideterminazione della dotazione organica del Ministero, la quale, seppure incrementata nel 2012 del contingente di personale proveniente dalla soppressa Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI, soppressa ai sensi dell’articolo 23-quater, comma 9 del D.L. n. 95/2012), ha portato ad una riduzione dei posti di funzione dirigenziale, evidenziata anche nella Nota integrativa al rendiconto generale dello Stato.

Inoltre, il processo di riordino ha visto coinvolti anche gli enti strumentali e le società partecipate e/o vigilate dal Ministero, con una riduzione, nel 2013, del numero degli enti vigilati che da 9 sono passati a 6, di cui uno in liquidazione (l’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania).

Si ricorda che, allo stato, appartengono alla categoria degli Enti vigilati/partecipati dal MIPAAF i seguenti enti pubblici non economici: l’Istituto nazionale di economia agraria - I.N.E.A.; Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura - C.R.A.; l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura - AGEA; l’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania (soppresso e in liquidazione) - EIPLI. Sono invece Enti pubblici economici: l’Ente nazionale risi; l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA.
Rientrano, invece, nella categoria delle Società partecipate: l’Istituto per lo sviluppo agroalimentare S.p.A. - ISA; Unirelab S.r.l.; e Buonitalia S.p.A. (soppressa e in liquidazione).
La Corte dei Conti focalizza l’attenzione sui tagli al Dicastero agricolo operati negli ultimi anni dalle diverse manovre di finanza pubblica, che hanno visto coinvolti in i fondi del MIPAAF ed in particolare le risorse destinate a interventi/investimenti a enti di ricerca vigilati e imprese.
La Corte ricorda i seguenti interventi:
  • l’art. 10, comma 2, del D.L. n. 98/2011 e l’art. 1, comma 1, D.L. n. 138/2011 (il D.P.C.M. 28 settembre 2011) che hanno individuato per le Amministrazioni centrali dello Stato, l’ammontare delle riduzioni da apportare per ciascuno degli anni dal 2012 al 2014 e per il MIPAAF ha definito in particolare, i seguenti obiettivi di risparmio: 168,8 milioni nel 2012, 62,8 milioni nel 2013 e 81,4 milioni nel 2014;
  • l’art. 8, commi 3 e 4, del D.L. n. 95/2012, che ha introdotto riduzioni dei trasferimenti a carico dello Stato nei confronti di enti e organismi inseriti nel conto consolidato delle PP.AA. definito dall’ISTAT. L’art. 1, commi 71 e 73, della legge n. 228/2012 (legge di stabilità per il 2013) ha, poi, rideterminato a carico del MiPAAF le riduzioni della spesa, di cui al citato art. 8, comma 4, del D.L. n. 95/2012 per ciascuno degli anni del triennio 2013- 2015 in 3,6 milioni di euro, che secondo l’analisi della Corte – elaborata su dati MIPAAF – sono stati così applicati:

(in migliaia di euro)
2013
2014
2015
2016
CRA - Cap. 2083
1.741,6
1.741,6
1.741,6
2.566,5
INRAN - Cap. 2081 pg 1
1.890,0
1890,0
1.890,0
1.890,0
INEA - Cap. 2081/2
3.265,1
Riduzioni ex art. 8, comma 4 del DL 95/2012e art. 1, commi 71 e 73, legge distabilità 2013
3.631,6
3.631,6
3.631,6
7.721,6

sempre per ciò che attiene ai rapporti tra MIPAAF ed enti vigilati/società controllate, la legge di stabilità 2012 (articolo 4, comma 53, come modificato dal D.L. n. 201/2011), come integrata della legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012, articolo 1, comma 71), ha autorizzato l’ISA S.p.A., società totalmente partecipata dal MIPAAF, a versare all’entrata del bilancio statale (cap.3590), sotto forma di distribuzione di riserve, somme complessivamente pari a 47,2 milioni di euro entro il 31 gennaio 2012, a 25,4 milioni entro il 31 gennaio 2013, a 18,1 milioni di euro entro il 31 gennaio 2014 e a 7,8 milioni entro il 31 gennaio 2015.Ad integrazione di quanto sopra, si ricorda l’articolo 16, comma 8, del DL n. 66/2014, che ha previsto che l’ISA versi all’entrata del bilancio dello Stato la somma di 21,2 milioni di euro entro il 31 luglio 2014.

  • il cd. DDL collegato agricolo (A.S. 1328), che all’articolo 7 contiene una delega al Governo per il riordino, la soppressione e la riduzione degli enti vigilati dal MIPAAF. Il riordino prevede la destinazione del 50 percento dei risparmi generati dal riordino/soppressione al finanziamento di politiche a favore del settore agroalimentare.
3.2 Ulteriori questioni gestionali di particolare interesse affrontate dalla Corte dei Conti: le quote latte

La Corte dei Conti ricorda come già in sede di referto sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2012 avesse evidenziato un esborso complessivo nei confronti dell’Unione europea di oltre 4,4 miliardi di euro.

Per il periodo precedente la campagna lattiera 1995/96, la relazione sul rendiconto 2012 aveva in particolare rilevato - sulla base delle risultanze dell’indagine condotta dalla apposita Sezione Controllo Stato con deliberazione n. 20/2012/G che “l’onere del prelievo si è scaricato interamente - per scelta politica - sull’erario, mentre il teoricamente recuperabile nei confronti degli allevatori inadempienti - e già anticipato all’Unione europea a carico della fiscalità generale - risultava superare la cifra di oltre 2 milioni di euro”.

Con deliberazione n. 11/2013/G la Corte - Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato ha, in particolare, fissato un termine di:

  • sei mesi per la comunicazione alla Corte dei conti e al Parlamento delle misure consequenziali adottate sulla base della predetta indagine;
  • trenta giorni per la comunicazione dei provvedimenti comunque adottati dalle amministrazioni che decidano di non ottemperarvi .

Nel caso di specie, la Sezione centrale di controllo sulla gestione ha riscontrato notevoli criticità sulle modalità di gestione degli interventi, individuando, altresì, le cause dei ritardi nei recuperi e le responsabilità dei molteplici soggetti istituzionali operanti nel settore.

Il 20 giugno 2013 la Commissione europea ha disposto l’avvio, ai sensi dell’art. 258 TFUE, di una procedura di infrazione per i mancati recuperi.

Relativamente ai periodi dal 1995/1996 al 2001/2002, per i quali è stata accordata la possibilità della rateizzazione, nel 2013 il numero delle aziende debitrici risulta pari a circa 22.249 aziende, rispetto alle 22.893 aziende dell’anno precedente ed alle 25.123 aziende del 2005. Nell’ultimo anno sono state accolte – rilava la Corte - 255 nuove richieste di rateizzazione per un importo di 13 milioni di euro.

Limitatamente a tali periodi, l’importo complessivo del prelievo ancora dovuto ammonta a 997 milioni di euro, di cui 357 sono in corso di riscossione rateale (pari ad appena il 35,80 per cento).

L’importo residuo di 640 milioni di euro comprende 365 milioni attualmente non esigibili e 93 non più recuperabili. Le somme rimaste a carico dell’erario ammontano, quindi, afferma la Corte dei Conti, al 71,56 per cento.

In proposito, si ricorda che – con un recente comunicato stampa del 10 luglio 2014 – la Commissione UE informa di aver compiuto un altro passo nella procedura per l’esiguità dei recuperi dei prelievi dovuti dai produttori di latte, che nelle campagne dal 1995 al 2009 avevano superato la rispettiva quota di produzione.

Su un importo totale di 2,265 miliardi di euro, 1,395 miliardi non sono stati ancora recuperati; l’entità di quest’importo è tale da dimostrare che le autorità italiane non hanno adottato o non hanno attuato misure sufficienti per assicurare che i produttori in debito paghino il dovuto. Dopo la notifica della messa in mora già citata, del 20 giugno 2013, la seconda tappa della procedura d’infrazione è l’emissione di un parere motivato.

Se entro due mesi l’Italia non avrà trasmesso una risposta soddisfacente, la Commissione potrà citarla alla Corte di giustizia dell’Unione europea perché sia constatata l’inadempienza.


Assestamento 2014


1. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali: analisi per stato di previsione della spesa

La dotazione di competenza dello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'esercizio 2014, approvato con la L. 27 dicembre 2013, n.148, reca complessivi 1.269 milioni di euro.

Gli stanziamenti assestati di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 1.297,1 milioni di euro con una variazione in aumento di 28,1 milioni di euro rispetto alla dotazione di competenza iniziale (+ 2,2 percento).

La tabella che segue indica le previsioni di competenza del MIPAAF e le previsioni assestate del medesimo Ministero, ciascuno rapportato in termini percentuali al totale degli stanziamenti finali del bilancio statale per il 2014.

(in milioni di euro)
BILANCIO 2014
ASSESTATO 2014
Previsioni di
competenza
Previsioni di
cassa
Residui
Previsioni di
competenza
Previsioni di
cassa
Residui
MIPAAF
1.269,0
1.290,4
184,1
1.297,1
1.405,9
353,3
Totale Stato
556.620
570.409
76.316
559.370
577.257
84.216
In % su totale del bilancio statale
0,2
0,2
0,2
0,2
0,2
0,4
Nota: i dati riportati nel DDL di assestamento sono al netto delle regolazioni debitorie e contabili

Gli stanziamenti di cassa iscritti a legge di bilancio ammontano invece a 1.290,4 milioni di euro e quelli assestati ammontano a 1.405,9 milioni (+ 115,5 milioni).

I residui presunti, con il DDL di assestamento, vengono allineati a quelli risultanti da Rendiconto generale dello Stato al 31 dicembre 2013 ( cfr. dossier sul Rendiconto 2013), tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all’attuazione di particolari disposizioni legislative. I residui pertanto passano dagli iniziali 184,1 milioni di euro a 353,3 milioni di euro (+169,2 milioni).

Le variazioni alle previsioni iniziali di spesa sono riconducibili a due ordini di fattori.

Il primo riguarda tutte le variazioni introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2014. Il secondo si riferisce alle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame.

Le variazioni interessano le unità di voto approvate dal Parlamento con la predetta n.148/2013 e si collocano sui capitoli in cui sono state ripartite le unità medesime con l'emanazione, ai fini della gestione e della rendicontazione, del decreto del ministro dell'economia e delle finanze 27 dicembre 2013, secondo quanto previsto dall'articolo 21, comma 17, della L. 196/2009.

In particolare, per ciò che concerne le variazioni per atto amministrativo esse sono pari complessivamente a 16,6 milioni di euro sia in termini di competenza sia in termini di cassa.

Si ricorda che le variazioni per atto amministrativo sono determinate dall’applicazione di nuovi provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all’approvazione del bilancio (per i quali il Ministro dell’economia è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le conseguenti variazioni al bilancio), oppure dall’applicazione di procedure previste dalla normativa contabile.

Le variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento sono quelle intervenute fino alla data del 31 maggio 2014. Dunque, il disegno di legge di assestamento in esame ancora non contabilizza gli effetti – cioè le variazioni per atto amministrativo - determinati dal D.L. n. 66/2014 come convertito in legge n. 89/2014 e il D.L. n. 91/2014, non ancora convertito in legge, provvedimenti entrambi successivi a tale data.

Le variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento in esame sono le seguenti:
  • la riassegnazione ai capitoli della spesa di somme versate all’entrata di pertinenza del MIPAAF, per un importo di 3,5 milioni di euro;

  • la reiscrizione di residui passivi perenti (somme cadute in perenzione dal punto di vista amministrativo, ma reiscritte in bilancio perché comunque dovute dal punto di vista giuridico), per 10,4 milioni di euro;

  • lo storno di Fondi da altri Ministeri per 0,15 milioni di euro circa;

  • gli effetti del D.L. n. 136/2013, cd. D.L. “Terra dei fuochi”, articolo 3, comma 2-sexies, che, al fine di dare attuazione alla mappatura dei terreni della regione Campania e ai relativi interventi di monitoraggio, incluso l'impiego della flotta aerea del Corpo forestale dello Stato, ha disposto un incremento della dotazione del Programma di spesa “Interventi per soccorsi” della missione “Soccorso civile” di 2,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2014.

La tabella che segue sintetizza le predette variazioni intervenute per atto amministrativo:
(in milioni di euro)
Variazioni atto amministrativo
Competenza
Cassa
Riassegnazione ai capitoli di spesa di somme versate in entrata di pertinenza MIPAAF
3,52
3.52
Reiscrizione di residui passivi perenti
10,47
10,47
Storno di fondi da altri Ministeri
0,15
0,15
D.L. 136/2013, articolo 3, comma 2-sexies
2,50
2,50
16.64
16.64

Le proposte di variazioni avanzate con il disegno di legge di assestamento sono pari complessivamente a 11,5 milioni in termini di competenza, a 98,9 milioni in termini di cassa e a 169,2 milioni in termini di residui.

In particolare, secondo quanto emerge dalla Nota Illustrativa, le variazioni alla competenza e alla cassa sono connesse alle esigenze emerse dall’effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla maggiore consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell’Amministrazione.

A questo proposito, come già accennato, si ricorda che le variazioni ai residui sono finalizzate ad allineare i residui presunti a quelli risultanti da Rendiconto generale dello Stato al 31 dicembre 2013 (cfr. dossier sul Rendiconto 2013), tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all’attuazione di particolari disposizioni legislative.

Le variazioni proposte con l'assestamento incidono sia sulla parte corrente della spesa che sulla parte capitale, nel seguente modo:

(in milioni di euro)

Variazioni proposte dal DDL di Assestamento

Competenza

Cassa

Residui

Spese correnti

9,1

36,3

71,5

Spese conto capitale

2,4

62,5

97,7

Totale

11,5

98,8

169,2

Procedendo ad un'analisi delle variazioni proposte dal Disegno di legge di assestamento alle diverse Missioni/programmi iscritti nello stato di previsione del Mipaaf esse sono così suddivise:

(in milioni di euro)

Variazioni proposte dal DDL di Assestamento

Competenza

Cassa

Residui

Missione 9.
Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (1)*
di cui:

7,9

81,7

151,4

Programma 9.2
Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale
(1.2)*

1,6

50,8

67,6

Programma 9.5
Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (1.4)*

0,8

0,5

1,1

Programma 9.6
Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione
(1.5)*

5,5

30,4

82,7

Missione 18
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (2)*

Programma 18.7
Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità (2.1)*



-0,5



3,1

8,6

Missione 7 Ordine pubblico e sicurezza (3) *

Programma 7.6
Sicurezza pubblica in ambito rurale e montano (3.1) *

0,6

3,0

5,2

Missione 8 Soccorso civile (4) *

Programma 8.1 Interventi per soccorsi (4.1) *

-0,1

6,6

5,7

Missione 32
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
(5)*

di cui:

0,4

1,3

-1,7

Programma 32.2
Indirizzo politico (5.1)*

0,1

0,5

0,09

Programma 32.2
Servizi e affari generali per le amministrazioni pubbliche
(5.2)*

0,3

0,8

-1,8

Missione 33
Fondi da ripartire
(6)*

Programma 33.2
Fondi da assegnare (6.1)*

3,2

3,2

0

Totale

11,5

98,8

169,2

*Si riporta tra parentesi il numero che la Missione/programma assume nello stato di previsione del MIPAAF

Procedendo ad una più approfondita analisi delle variazioni proposte dal disegno di legge di Assestamento, sulla base di quanto risulta dalla precedente tabella, il programma di spesa che subisce la maggiore variazione in aumento della spesa (+5,5 milioni di euro in conto competenza) è il Programma Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione (1.5) all'interno della Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca. In particolare, il capitolo di spesa n. 2081, relativo ad enti ed istituti di ricerca e nello specifico il piano di gestione 2 di tale capitolo, sul quale è iscritto il contributo straordinario all' Istituto nazionale di economia agraria-INEA subisce un incremento di 5,3 milioni di euro. La dotazione di tale capitolo passa dunque da una previsione iniziale di 5 milioni di euro circa ad una assestata di 10,3 milioni di euro per il 2014. In nota al relativo capitolo risulta che la variazione viene apportata per far fronte "a indifferibili esigenze di natura obbligatoria".

Nell'ambito dello stesso programma, si registra inoltre la variazione in aumento, pari a 0,18 milioni di euro circa sul capitolo 1968 relativo alle somme da corrispondere al commissario"ad acta" nominato per le materie attribuite al Ministero. La nota a tale capitolo afferma che la variazione che si apporta con il DDL di assestamento è finalizzata ad erogare il compenso al commissario "ad acta" e ai consulenti giuridici ex Agensud.

Nell'ambito della stessa Missione, il programma di spesa Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (1.2) subisce un incremento dello stanziamento di competenza di circa 1,6 milioni di euro. All'interno di tale programma, si segnala il capitolo 7455. Tale capitolo, stando alla nota relativa contenuta nel disegno di legge di assestamento, viene istituito con uno stanziamento di 1,6 milioni di euro per pagare i consorzi di bonifica per i lavori di completamento, ammodernamento e realizzazione di impianti di provvista delle risorse idriche.

Ulteriore variazione in aumento - pari a 3,2 milioni di euro - concerne il programma di spesa Fondi da assegnare (6.1) nell'ambito della Missione Fondi da ripartire (6): l'incremento è integralmente ascritto al capitolo n. 2305, relativo al Fondo unico di amministrazione. La dotazione di tale capitolo passa dunque da una previsione iniziale di 1,7 milioni di euro circa ad una assestata di 4,9 milioni di euro per il 2014. La nota al capitolo afferma che la variazione si apporta per assegnare al Fondo unico la quota variabile prevista dalle disposizioni in materia, contenute nell'articolo 31 del Contratto collettivo nazionale di lavoro -CCLN.

In conclusione, le previsioni di bilancio 2014 risultano così complessivamente assestate:

(in milioni di euro)

Competenza

Cassa

Residui

Spese correnti

946,3

977,8

115,4

Spese conto capitale

333,3

410,6

237,9

Rimborso passività finanziarie

17,5

17,5

Totale

1297,1

1405,9

353,3