VI Commissione

Finanze

Finanze (VI)

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Comm. VI

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SOMMARIO
Mercoledì 12 settembre 2012

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-07767 Fogliardi: Chiarimenti circa il regime delle imposte ipotecarie e catastali per le cessioni di fabbricati strumentali grezzi ... 74

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 80

5-07768 Barbato: Gestione dei beni demaniali ubicati nell'area archeologica di Paestum ... 74

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 81

5-07769 Pagano: Iniziative della Banca centrale europea circa la revisione del meccanismo di calcolo del tasso EURIBOR ... 75

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 82

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011. C. 5324 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012. C. 5325 Governo.
Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2012.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza) (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli) ... 76

ALLEGATO 4 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 83

ALLEGATO 5 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 85

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di razionalizzazione dell'utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni dello Stato. Nuovo testo C. 4149 Comaroli e C. 4843 Moffa (Seguito dell'esame e rinvio – Revoca dell'abbinamento della proposta di legge C. 4843) ... 79

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione del Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 5291, recante «Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita» ... 79

VI Commissione - Resoconto di mercoledì 12 settembre 2012

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 12 settembre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 13.45.

  Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Avverte quindi che, su richiesta del presentatore, l'interrogazione n. 5-07151 Barbato sarà svolta in altra seduta.

5-07767 Fogliardi: Chiarimenti circa il regime delle imposte ipotecarie e catastali per le cessioni di fabbricati strumentali grezzi.

  Giampaolo FOGLIARDI (PD) evidenzia come l'interrogazione – recante un quesito di natura tecnica, che probabilmente richiederebbe anche un adeguato approfondimento in una sede diversa da quella dedicata allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata – sia stata presentata per fare chiarezza sul comportamento degli uffici territoriali dell'Agenzia delle entrate, i quali non hanno assoggettato a un trattamento tributario uniforme le tipologie di cessioni specificamente indicate nell'atto di sindacato ispettivo, creando, in tal modo, difficoltà sia ai contribuenti, sia ai professionisti che li assistono.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giampaolo FOGLIARDI (PD) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, della quale si dichiara soddisfatto, auspicando che l'iniziativa dell'Agenzia delle entrate, in essa preannunciata, elimini le difformità di comportamento segnalate nell'interrogazione.

5-07768 Barbato: Gestione dei beni demaniali ubicati nell'area archeologica di Paestum.

  Francesco BARBATO (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Francesco BARBATO (IdV) rileva come la risposta fornita dal Governo confermi le gravi perplessità evidenziate dall'interrogazione circa la gestione degli immobili pubblici situati all'interno dell'area archeologia di Paestum, evidenziando come il contratto di locazione di tali beni sia stato stipulato senza procedere ad alcuna gara, rinnovandolo al medesimo soggetto, che, tra l'altro, risulta essere la moglie dell'attuale sindaco del Comune di Capaccio – Paestum, appartenente al PdL, al di fuori di ogni procedura competitiva; inoltre il canone di locazione, pari a soli 12.000 euro annui, appare del tutto irrisorio rispetto al reddito che il locatario ritrae dall'attività di ristorazione esercitata utilizzando il bene stesso.
  A prescindere dagli aspetti relativi alla titolarità dei predetti beni, che, a tali fini, risultano irrilevanti, esprime dunque forte rammarico per il tenore assolutorio della risposta, sottolineando come le modalità di gestione del citato compendio immobiliare da parte dell'ente proprietario risultino del tutto inaccettabili, contraddicendo, da un lato, le esigenze di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e gli obiettivi di liberalizzazione e rafforzamento della concorrenza che rappresentano, almeno a parole, uno dei punti fondamentali del programma dell'attuale Governo.
  Ritiene quindi che la vicenda evidenziata dall'atto di sindacato ispettivo testimoni per l'ennesima volta del clima di complicità e di condizionamenti di cui la politica si avvale per abusare del patrimonio pubblico e sperperare le risorse dello Stato, a danno dei cittadini onesti, posti sempre più in difficoltà dall'attuale crisi economica. Sottolinea del resto come i fatti relativi agli immobili pubblici situati nel sito archeologico di Paestum non costituiscano, un'eccezione, richiamando il caso dell'immobile acquistato dal comune di Agropoli, su indicazione del sindaco, appartenente al PD, per 3 milioni di euro, laddove esso era stato precedentemente posto in vendita dai proprietari ad un milione.
  Si dichiara pertanto del tutto insoddisfatto della risposta e si riserva di presentare ulteriori atti per denunciare la questione ai fini dell'accertamento del danno erariale derivante da tale grave spreco di risorse pubbliche.

5-07769 Pagano: Iniziative della Banca centrale europea circa la revisione del meccanismo di calcolo del tasso EURIBOR.

  Alessandro PAGANO (PdL) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Alessandro PAGANO (PdL), nell'esprimere la sua personale stima nei confronti del Sottosegretario Ceriani, il quale segue con competenza e impegno i lavori della Commissione, si dichiara insoddisfatto della risposta, pur riconoscendo l'estrema complessità delle questioni oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, la cui presentazione, di certo non casuale, è motivata dall'iniziativa assunta dalla Banca centrale europea in seguito ai tentativi di manipolazione sul Libor, l'indice di riferimento del mercato interbancario, da parte della banca internazionale britannica Barclays.
  Più specificamente, secondo le notizie diffuse dalla stampa, la Banca centrale europea ha chiesto di rivedere il sistema di calcolo del tasso interbancario Euribor, che rappresenta il tasso di riferimento, calcolato giornalmente, applicato dai primari istituti di credito per operazioni a termine effettuate sul mercato interbancario e, in particolare, per il calcolo d'indicizzazione dei mutui, in base al quale sono a loro volta determinati gli interessi sui mutui e su numerosi altri prodotti finanziari in Europa.
  In tal modo, l'ennesimo scandalo del settore finanziario è andato ad aggiungersi ad episodi di analoga natura verificatisi negli ultimi quattro anni, tra i quali vanno annoverati non soltanto i comportamenti spregiudicati di molte istituzioni finanziarie in relazione ai mutui subprime e ai contratti derivati, che sono stati all'origine della crisi finanziaria, ma anche l'orientamento adottato dalle maggiori agenzie di rating del credito, le quali hanno contribuito a rendere più critica una situazione già molto precaria, diffondendo valutazioni assolutamente arbitrarie, non supportate da alcun dato macroeconomico, in merito alla solidità finanziaria di alcuni Stati, e dimostrando, così, di essere uno strumento operativo della speculazione internazionale.
  Osserva, quindi, come il Governo in carica non sia stato capace, in tale contesto, di farsi promotore, anche a livello europeo, delle iniziative necessarie per salvaguardare il nostro sistema economico e per evitare che i problemi delle famiglie e delle imprese italiane, già molto pesanti, siano ulteriormente aggravati.
  Evidenzia, peraltro, come sia il Libor, in Gran Bretagna, sia l'Euribor, nei Paesi nell'area dell'euro, siano calcolati in base ai dati forniti da un gruppo di banche, alle quali sono lasciati ampi margini di discrezionalità, ritenendo che ciò, in connessione con l'attuale, critica congiuntura economico-finanziaria a livello continentale, sollevi dubbi e perplessità, soprattutto in uno scenario economico complessivo in cui le prospettive continuano ad essere negative e gli indicatori economici puntano ancora al ribasso. Invero, la condizione del mercato dei titoli di Stato, nel quale il differenziale di rendimento (spread) tra BTP italiani e Bund tedeschi permane a livelli ingiustificabili, lo spettro di un'imminente attacco speculativo contro i Paesi dell'area dell'euro, in particolare quelli ad elevato debito pubblico come l'Italia, unitamente alla richiamata vicenda relativa al tasso Libor, che determinerà a sua volta interventi di modifica dell'Euribor, alimentano, a suo giudizio, preoccupazioni e incertezze sul futuro economico, acuite ulteriormente dalle debolezze dell'architettura istituzionale dell'Unione monetaria.
  In particolare, l'Italia è interessata in maniera rilevante dall'applicazione dei tassi Euribor, in quanto oltre l'80 per cento degli italiani è proprietario dell'immobile in cui abita e le modalità d'acquisto dell'abitazione principale sono incentrate sui contratti di mutuo, la cui tipologia maggiormente diffusa è quella a tasso variabile.
  Risulta, pertanto, indispensabile che sia fornito ogni chiarimento circa eventuali interventi della BCE in merito alla revisione del meccanismo di calcolo del tasso Euribor, atteso che tale tasso incide direttamente sulla determinazione gli interessi per un vasto ambito di contratti interbancari e privati – dai più sofisticati, come i derivati, ai più diffusi, quali i mutui e i contratti relativi alle carte di credito – per un valore totale di 500 trilioni di dollari.
  In mancanza di chiarimenti in merito da parte del Governo, che non ha utilizzato, per dare un minimo di risposta e di informazione all'interrogante, neanche gli strumenti di cui sicuramente dispone – quali, ad esempio, la segnalazione agli organi di vigilanza, ai fini dell'individuazione di eventuali responsabilità, la convocazione dei rappresentanti del sistema bancario, ovvero di una riunione del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio –, preannuncia che si farà promotore, se necessario, di una class action volta a tutelare quanti dovessero subire danni dalla revisione del sistema di calcolo del tasso interbancario Euribor. Giudica inaccettabile, in particolare, che tale iniziativa, o altre analoghe, possano vanificare i rilevanti progressi conseguiti negli ultimi anni in materia di protezione dei consumatori, anche grazie al prezioso lavoro svolto dalla Commissione nel corso del 2010, le cui risultanze sono confluite nel decreto legislativo n. 141 del 2010 e nei successivi decreti legislativi correttivi.
  Ribadisce, pertanto, la propria profonda insoddisfazione per la risposta fornita all'interrogazione, la quale, in considerazione del comportamento finora sostanzialmente inerte del Governo, sarà seguita, a breve, dalla presentazione di un'iniziativa analoga in Assemblea.

  Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alla tematica affrontata dall'interrogazione n. 5-07769, suggerisce l'opportunità che la Commissione proceda prossimamente all'audizione del Direttore generale del Tesoro, al fine di acquisire ulteriori informazioni in merito.
  Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 settembre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 14.10.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011.
C. 5324 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012.
C. 5325 Governo.

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2012.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2012.
(limitatamente alle parti di competenza).

(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 5 settembre scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che il relatore, Ventucci, nella seduta del 5 settembre scorso ha già illustrato il contenuto dei provvedimenti.

  Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 5324, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011, ed una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 5325, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012 (vedi allegati 4 e 5.).

  Francesco BARBATO (IdV) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulle proposte di relazione formulate dal relatore, esprimendo una valutazione fortemente negativa sui provvedimenti in esame. Sottolinea infatti come le decisioni di bilancio sottese agli interventi legislativi risultino assolutamente inadeguate alle effettive esigenze degli italiani onesti, i quali chiedono con forza, ormai da tempo, una reale riduzione dei costi della politica ed il ridimensionamento degli oneri di funzionamento della macchina statale, nella quale si annidano gigantesche sacche di spreco e di clientelismo.
  A tale proposito richiama la scandalosa gestione di molte istituzioni pubbliche, ricordando, ad esempio, il numero esorbitante di personale in servizio presso la Presidenza della Repubblica, per oltre 2.000 unità, e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per oltre 4.000 unità, i vertiginosi emolumenti garantiti ai loro vertici amministrativi, nonché le ingentissime ed ingiustificate spese per consulenze che tali istituzioni annualmente sostengono. In tale contesto si inscrivono anche i gravissimi problemi concernenti la gestione dei beni del patrimonio immobiliare pubblico, nella quale si registrano enormi sprechi e veri e propri abusi, segnalati, del resto, dalla sua interrogazione a risposta immediata n. 5-07768, svolta nella seduta odierna, concernente gli immobili pubblici ubicati nel sito archeologico di Paestum.
  Tale sperpero di risorse pubbliche, che si protrae ormai da decenni, risulta ancor più inaccettabile nell'attuale fase storica del Paese, nella quale i cittadini onesti, ed in particolare i lavoratori a basso reddito, i disoccupati, i precari, gli anziani e le famiglie svantaggiate sono stati costretti dal Governo a pagare il conto di una crisi generata dai comportamenti scellerati ed arroganti dei poteri forti e della finanza.

  Marco CAUSI (PD) rileva come, per la prima volta, il Rendiconto sia stato redatto ai sensi delle nuove disposizioni recate dalla legge n. 196 del 2009, e indichi, per ciascuna amministrazione, gli obiettivi fissati con le previsioni di bilancio previsione, i risultati conseguiti e le motivazioni che hanno determinato eventuali scostamenti, assicurando in tal modo una maggiore trasparenza, rispetto al passato, dei dati di bilancio.
  Nel ricordare, quindi, come anche il gruppo dell'Italia dei Valori abbia contribuito a migliorare la disciplina in materia di contabilità e finanza pubblica, esprime rammarico per il fatto che il deputato Barbato, dichiarando il voto contrario del proprio gruppo sulle proposte di relazione formulate dal relatore, abbia, con ciò, sostanzialmente disconosciuto il valore dell'attività compiuta in occasione dell'approvazione della predetta disciplina.
  Nel merito, osserva, in particolare, come l'analisi Rendiconto contenuto nel disegno di legge C. 5324 fornisca l'occasione per ripercorrere la storia, complessa e articolata, degli ultimi dodici mesi di vita pubblica italiana, sulla quale sarebbe prematuro, forse, pretendere di esprimere già oggi un giudizio definitivo.
  Per quanto concerne il disegno di legge C. 5325, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012, evidenzia come l'attuale andamento recessivo sia stato determinato dal combinato disposto di numerose vicende, tra le quali sono da annoverare la destabilizzazione finanziaria manifestatasi nella prima metà del 2011, il ritardo nella predisposizione di un'adeguata risposta da parte dell'Unione europea, la necessità, per l'Italia, di attuare una politica restrittiva di finanza pubblica di straordinaria portata, attuata con le tre manovre finanziarie del 2011, nonché la negativa evoluzione del commercio internazionale e della congiuntura economica.
  Peraltro, l'avvitamento recessivo registratosi nel primo semestre dell'anno comincia a ripercuotersi anche sulle entrate tributarie, le quali, evidentemente, non possono che riflettere l'andamento negativo dell'economia nazionale nel suo complesso.
  Osserva, quindi, come sia ancora lunga la strada del risanamento, che sarà sicuramente più facile completare in presenza di un quadro europeo più stabile e di un ritorno del Paese sul sentiero della crescita.

  Silvana Andreina COMAROLI (LNP) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulle proposte di relazione presentate dal relatore, rilevando, in particolare, come la responsabilità delle evidenze negative esposte nel Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato sia in gran parte da ascrivere proprio al Governo Monti, nonostante questo si sia insediato nella parte finale dell'esercizio finanziario 2011.
  Per quanto attiene, inoltre, ai dati esposti nel disegno di legge di assestamento, i quali riflettono una perdurante situazione di grave recessione, evidenziata in maniera sintetica ma efficace dal deputato Causi, invita il Governo a non illudere se stesso e i cittadini, formulando previsioni di una prossima uscita dal tunnel della crisi che potrebbero rivelarsi invece del tutto infondate.

  Ignazio MESSINA (IdV), ribadendo il voto contrario sulle proposte di relazione e la valutazione negativa sui provvedimenti in esame già espressi dal deputato Barbato, non condivide la sottolineatura positiva, contenuta nella proposta di relazione concernente il disegno di legge recante il rendiconto generale dello Stato per il 2011, circa l'incremento del volume di raccolta dei prodotti da gioco.
  Ritiene, al contrario, che occorrerebbe interrogarsi con preoccupazione circa le ragioni che hanno comportato il continuo lievitare del volume d'affari di tale comparto, al fine di comprendere la provenienza di tali risorse. Rileva infatti come i maggiori tassi di incremento della raccolta di gioco si registrino soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, nonostante queste ultime rappresentino la parte più povera del Paese, maggiormente colpita dalla crisi, nella quale si assiste ad un aumento dell'usura e della criminalità. In tale contesto non crede che la crescita del volume d'affari dei giochi pubblici possa costituire un elemento di vanto, né, tanto meno, che essa possa rappresentare una soluzione ai problemi reali del Paese, ma finisca solo per trasformare lo Stato in una sorta di «Stato biscazziere».

  Antonio PEPE (PdL) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulle proposte di relazione presentate dal relatore, sottolineando come la crisi finanziaria si sia ripercossa su tutte le economie mondiali, determinando anche nel nostro Paese pesanti effetti recessivi, che i dati esposti nei provvedimenti in esame non potevano non riflettere.
  Segnala, quindi, come elementi da valutare positivamente, con riferimento alle entrate tributarie, il moderato aumento del gettito IRPEF registrato nel 2011 rispetto al 2010 e quello più significativo dell'IVA, collegato soprattutto all'incremento dell'aliquota dell'imposta e delle entrate dell'accisa sugli oli minerali.
  Per quanto riguarda, invece, le riduzioni che emergono dal raffronto con le previsioni definitive di competenza, ritiene illusorio, in particolare, ipotizzare una ripresa delle imposte di bollo e registro o delle lotterie nell'attuale fase recessiva.
  Nel ribadire il voto favorevole del proprio gruppo sulle proposte di relazione, auspica, infine, che possano effettivamente manifestarsi, nel corso del prossimo anno, i primi segnali di quella ripresa economica da tutti auspicata.
  La Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C.5324, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011, e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 5325, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012, con riferimento alla Tabella n. 1 ed alla Tabella n. 2, relativamente alle parti di competenza della Commissione.
  La Commissione nomina quindi il deputato Cosimo Ventucci quale relatore presso la V Commissione.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 settembre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni in materia di razionalizzazione dell'utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni dello Stato.
Nuovo testo C. 4149 Comaroli e C. 4843 Moffa.

(Seguito dell'esame e rinvio – Revoca dell'abbinamento della proposta di legge C. 4843).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 giugno scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, alla luce della richiesta, avanzata dal deputato Moffa, primo firmatario della proposta di legge C. 4843, di inserire il provvedimento nel programma dei lavori dell'Assemblea, e facendo seguito a quanto già convenuto in seno all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, nella riunione del 5 settembre scorso, propone di procedere alla revoca dell'abbinamento della proposta di legge C. 4843 dalla proposta di legge C. 4149, al fine di consentire l'esame autonomo della predetta proposta di legge C. 4843.

  La Commissione approva la proposta del Presidente.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 12 settembre 2012.

Audizione del Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 5291, recante «Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.15.

VI Commissione - mercoledì 12 settembre 2012

ALLEGATO 2

5-07768 Barbato: Gestione dei beni demaniali ubicati nell'area archeologica di Paestum.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante chiede informazioni circa la natura giuridica e le procedure di concessione dell'immobile in cui è situato il ristorante Nettuno, ubicato nei pressi dell'area archeologica di Paestum.
  Al riguardo, si fa presente che la Filiale Campania dell'Agenzia del Demanio ha comunicato che, a seguito degli accertamenti presso gli atti d'ufficio, è stato verificato che l'immobile in questione non rientra tra i beni di proprietà dello Stato, sebbene il medesimo risulti interno alla «cinta muraria» del sito archeologico e confinante con i beni appartenenti al demanio pubblico dello Stato – ramo artistico storico archeologico in consegna al Ministero per i beni e le attività culturali.
  Dalle visure catastali esaminate, l'immobile in argomento risulta intestato all'Ente per le Antichità e i Monumenti della Provincia di Salerno, in virtù di una delibera del Podestà del 14.10.1932.
  Inoltre, il competente Reparto territoriale del Corpo della Guardia di Finanza ha riferito quanto segue.
  Il terreno su cui insiste il citato esercizio commerciale risulta di proprietà dell'Ente per le Antichità e i Monumenti della Provincia di Salerno e che, tra le parti, in data 20 aprile 2006, è stato stipulato un contratto di locazione di durata ventennale, al canone annuo di Euro 12.000,00 complessivi. Nell'accordo redatto in forma di scrittura privata non si fa menzione di procedure di aggiudicazione pubblica, essendo stata rinnovata la locazione già precedentemente concessa a Pisani Maria Giuseppa, a far data dal 5 maggio 1999.

ALLEGATO 3

5-07769 Pagano: Iniziative della Banca centrale europea circa la revisione del meccanismo di calcolo del tasso EURIBOR.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'On. Pagano chiede se si ritenga di poter confermare l'intenzione della BCE di rivedere il meccanismo di calcolo del tasso Euribor e, in caso affermativo, di quali iniziative intenda farsi promotore a livello europeo per evitare che possano essere danneggiate le famiglie e le imprese italiane.
  Al riguardo, sentita anche la Banca d'Italia tramite la Segreteria del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, si fa presente quanto segue.
  L'Euribor e il Libor sono parametri di riferimento rilevanti per il funzionamento del sistema finanziario sia nell'arca dell'euro che a livello globale; essi hanno, altresì, rilevanza per l'economia reale.
  Questi indicatori sono il frutto di iniziative di operatori di mercato: il calcolo del LIBOR (London Interbank Offered Rate) avviene in base al coordinamento della British Bankers’ Association (BBA), e quello dell'Euribor (Euro Interbank Offered Rate) in base al coordinamento dell'European Bonkers’ Federation (EBF).
  Tuttavia, per l'importanza che essi rivestono nel mercato finanziario e nel meccanismo di trasmissione della politica monetaria, la BCE e le altre Banche Centrali sono interessate a salvaguardarne l'affidabilità e l'accuratezza ed a migliorarne la significatività, e sostengono le iniziative a livello internazionale volte a risolvere le problematiche di recente emerse.
  In particolare, la Commissione Europea lo scorso 25 luglio ha proposto alcuni emendamenti alla disciplina sugli abusi di mercato, per estenderne l'applicazione anche ai tentativi di manipolazione degli indicatori di mercato, come l'Euribor, e assicurare che eventuali azioni in tal senso siano vietate e sanzionate.
  Inoltre, il 5 settembre scorso la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica, aperta fino al 15 novembre 2012, con l'obiettivo di individuare possibili nuove regole per la produzione e l'uso degli indicatori di mercato nei contratti finanziari (all. 1 e 2).
  Si ritiene che nell'ambito di detta consultazione la BCE farà valere le proprie opinioni. La problematica è anche all'attenzione della Banca dei Regolamenti Internazionali.
  L’European Bankers Federation (EBF), che calcola e diffonde il tasso Euribor, aveva già manifestato nello scorso mese di luglio il proprio supporto all'azione della Commissione Europea e all'introduzione di una supervisione pubblica sulla struttura di governance sottostante l'Euribor.
  Si soggiunge che, essendo il tasso Euribor rilevante per il debito pubblico italiano, eventuali variazioni del meccanismo di calcolo saranno esaminate e valutate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nell'ottica della corretta sintesi rappresentativa degli scambi sul mercato interbancario europeo.

ALLEGATO 4

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011 (C. 5324 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 5324, recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011»;
   considerato come anche sul rendiconto per l'esercizio finanziario 2011 si ripercuotono gli effetti negativi sull'economia e sulla finanza pubblica causati dalla crisi finanziaria ed economica che coinvolge l'intera economia mondiale ed in particolare l'economia europea, in un contesto nel quale perdura la fase recessiva e non risultano ancora chiare le prospettiva della ripresa economica nei prossimi anni;
   rilevato, peraltro, relativamente alle previsioni di entrata, come, rispetto alle previsioni definitive di competenza, le entrate correnti accertate registrino un incremento di circa 28 miliardi, a testimonianza della sostanziale tenuta delle entrate tributarie rispetto alle previsioni, e un incremento di oltre 28 miliardi delle entrate extratributarie;
   evidenziato come la gestione di bilancio in termini di cassa segnali invece una riduzione di circa 1,6 miliardi dei versamenti rispetto al dato previsionale definitivo, a causa di una riduzione delle entrate tributarie rispetto alle previsioni pari a 8,3 miliardi;
   sottolineato come, in base alle previsioni definitive recate dal provvedimento, le entrate complessive siano diminuite nel 2011 sia rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, sia in rapporto al prodotto interno lordo (PIL), passando da un valore del 49,7 per cento nel 2010 ad un valore del 46,6 per cento nel 2011;
   rilevato come, nel raffronto tra i dati al 1o gennaio 2011 e quelli al 31 dicembre del medesimo anno, si sia registrata una diminuzione dei residui attivi complessivi, che sono passati da 229,8 miliardi a 215,2 miliardi, di cui 30,7 miliardi relativi a somme rimaste da versare e 184,5 miliardi relativi a somme rimaste da riscuotere;
   segnalato, con riferimento alla gestione delle entrate tributarie, come si sia registrato nel 2011, rispetto al dato relativo al 2010, un moderato aumento del gettito IRPEF (+0,8 per cento), ed un più significativo incremento del gettito dell'IVA (+3,5 per cento), legato soprattutto all'incremento rispetto al 2010 delle entrate dell'accisa sugli oli minerali (+5,9 per cento), nonché un notevole incremento del gettito del gioco del lotto (+30,2 per cento);
   evidenziato, per quanto riguarda il raffronto con le previsioni definitive di competenza, come si registrino invece riduzioni con riferimento al gettito IRPEF (- 4,5 miliardi), delle imposte sostitutive ricorrenti (- 3 miliardi), delle imposte di bollo e registro (- 1 miliardo), e delle lotterie (- 500 milioni), mentre aumentano le entrate derivanti dall'IRES (+ 1,7 miliardi), dall'IVA (+ 1,3 miliardi), dalle accise (+ 1,2 miliardi), dalle imposte sostitutive non ricorrenti (+ 4,5 miliardi) e dal Lotto (+ 800 milioni);
   rilevato come sull'andamento dell'IVA e delle accise abbia inciso soprattutto
l'intonazione fortemente rialzista del prezzo del petrolio sui mercati internazionali, legata sia alla crescita della domanda in alcuni grandi Paesi in via di sviluppo sia ad altre componenti di carattere geopolitico;
   sottolineato, con riferimento al settore dei giochi, come nel 2011, anche grazie al consolidamento del ruolo dello Stato quale gestore unico dello sviluppo e dell'assestamento del mercato e dell'industria dei giochi, siano stati raggiunti e superati gli obiettivi di entrata preventivati, sia in termini di volume di raccolta dei prodotti da gioco, che ha raggiunto 79,9 miliardi di euro, con un incremento del 30,1 per cento rispetto all'anno precedente, sia in termini di entrate erariali, che sono risultate pari a 8,7 miliardi di euro, con una sostanziale invarianza rispetto al 2010;
   evidenziato parimenti come nel comparto dei tabacchi lavorati si sia registrato, nel 2011, un positivo andamento delle entrate erariali, con un incremento del 3,2 per cento rispetto all'anno precedente,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

ALLEGATO 5

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012 (C. 5325 Governo).

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2012.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 5325, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012»;
   evidenziato come l'aumento delle entrate complessive, sia in termini di competenza sia in termini di cassa, proposto dal provvedimento, sia la risultante di un incremento delle entrate derivanti da emissioni di titoli di Stato, a fronte di una diminuzione delle entrate tributarie pari 5,3 miliardi, e di una riduzione delle entrate extratributarie pari a circa 328 milioni;
   rilevato come, nel complesso, le variazioni proposte dal disegno di legge comportino un limitato peggioramento dell'avanzo primario ed un peggioramento del ricorso al mercato, pari circa 11 miliardi di euro, legato più che altro all'incremento, per oltre 8 miliardi, dei rimborsi di buoni postali fruttiferi, di BTP, CCT e CTZ;
   sottolineato, a tale ultimo proposito, come le variazioni proposte dal disegno di legge incorporino nei conti pubblici le prime conseguenze della crisi dei debiti sovrani dell'area dell'euro, la quale ha comportato un aggravio, per alcuni Paesi, tra i quali l'Italia, degli oneri per il servizio del debito pubblico, a causa dell'ampliamento del differenziale di rendimento (spread) con i titoli pubblici tedeschi;
   rilevato, a tale riguardo, come l'allargamento dello spread sia dovuto, oltre alle condizioni strutturali di debolezza che storicamente caratterizzano le finanze pubbliche italiane (si consideri l'elevato ammontare del debito pubblico e il basso tasso di crescita dell'economia), soprattutto all'effetto di contagio che, alla luce della più generale crisi economico – finanziaria in cui è coinvolta l'intera Unione europea e della latitanza di una vera e propria politica economica comune, induce i mercati a colpire i titoli di debito dei Paesi percepiti dagli investitori come più vulnerabili;
   sottolineato, al tempo stesso, come, rispetto alle previsioni iniziali, il provvedimento segnali un miglioramento del saldo netto da finanziare e del risparmio pubblico;
   evidenziato, in linea generale, come le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento per quanto attiene alle
entrate tributarie siano finalizzate ad allineare le previsioni di bilancio 2012 al quadro macro-economico per il 2012 ed a recepire gli effetti derivanti dal decreto – legge n. 201 del 2011 (cosiddetto decreto – legge «salva Italia») e dal decreto – legge n. 16 del 2012 (recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento), nonché ad allinearsi all'andamento del gettito tributario;
   rilevato come le variazioni proposte dal disegno di legge alle previsioni iniziali per il 2012 rispecchino correttamente l'andamento delle entrate, tributarie ed extratributarie, riscontrate nel corso dell'anno;
   sottolineato, peraltro, come il provvedimento non possa tenere ancora conto dei dati concernenti l'autoliquidazione delle imposte sui redditi, i cui dati definitivi non sono al momento conosciuti, i quanto i versamenti relativi al saldo ed al primo acconto delle dichiarazioni dei redditi 2011 potevano essere effettuati fino al 20 agosto 2012;
   segnalate, in dettaglio, le variazioni in diminuzione delle previsioni di entrata relative all'IRPEF, all'IRES, all'IVA ed all'imposta sostitutiva sui contratti di locazione (cosiddetta «cedolare secca»), cui fanno peraltro riscontro le variazioni in aumento delle previsioni concernenti la nuova IMU erariale e l'imposta di bollo, e i proventi di lotterie e Lotto (+85 milioni);
   rilevato come i segnali negativi che si stanno evidenziando, nel corso del 2012, relativamente al calo delle entrate derivanti dai giochi pubblici, in netto contrasto con la dinamica ascendente complessivamente registratasi negli ultimi anni, segnali la necessità di valutare con estrema attenzione ogni variazione tanto delle condizioni e modalità di gioco, quanto del livello del prelievo, al fine di evitare conseguenze negative, sul piano economico ed occupazionale, in tale comparto industriale, nonché al fine di salvaguardare il rilevantissimo gettito che esso ha finora assicurato all'Erario,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.