CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 settembre 2012
706.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-07529 Brandolini: Gravi disagi per i cittadini conseguenti all'approvazione del piano di riorganizzazione della società Poste italiane, con particolare riguardo alla provincia di Forlì-Cesena.

TESTO DELLA RISPOSTA

   In riscontro all'interrogazione n. 5-07529, si premette che il riassetto della rete territoriale degli uffici postali, così come del resto il riordino del settore del recapito, rientra nel più ampio Piano strategico di riorganizzazione aziendale che la Società Poste Italiane sta realizzando, in adeguamento della propria attività di impresa alle sostanziali innovazioni del mercato postale, conseguenti alle prescrizioni europee che ne prevedono la piena liberalizzazione (direttiva n. 2008/06/CE recepita con decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58), nonché all'evoluzione del processo di digitalizzazione delle comunicazioni, anch'essa di derivazione comunitaria comportante la progressiva riduzione dei tradizionali volumi postali.
  Per quanto riguarda gli uffici postali citati nell'interrogazione, ubicati nel comprensorio cesenate, la Società ha precisato che gli stessi sono stati inseriti nell'elenco degli uffici per i quali è prevista la chiusura, in quanto caratterizzati da situazioni fortemente diseconomiche. Al momento, i citati uffici postali il cui elenco è stato inviato all'AGCOM, sono, comunque, ancora operativi giacché l'eventuale chiusura è oggetto di ulteriori approfondimenti.
  Quanto ai criteri e alle procedure seguite in generale da Poste italiane nell'attuare il proprio Piano di riorganizzazione si fa presente che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, soggetto attualmente competente a vigilare sul settore postale, ha comunicato di aver convocato una riunione con la Società sia per ottenere chiarimenti in particolare sugli interventi di razionalizzazione e di chiusura degli uffici postali, sia per richiamare l'attenzione della società stessa sulla necessità di garantire un'effettiva e preventiva interlocuzione con le realtà locali.
  La medesima Autorità ha, inoltre, indirizzato a Poste Italiane una richiesta di informazioni per acquisire sia maggiori ragguagli sui parametri base utilizzati nella predisposizione degli interventi di rimodulazione degli orari di apertura e di chiusura degli uffici postali, sia per procedere a un'analisi comparativa degli interventi posti in essere nell'anno in corso con quelli predisposti negli anni passati, al fine di conoscere l'impatto delle misure adottate sul mercato postale e sulla quantificazione del costo netto del servizio universale.
  A questo proposito si ricorda, che l'attuale quadro normativo impone al fornitore del servizio postale universale, ai sensi del decreto ministeriale 7 ottobre del 2008, recante «Criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete pubblica», precisi obblighi di presenza territoriale.
  In questo contesto il Ministero non mancherà, avvalendosi delle proprie attribuzioni istituzionali, di adoperarsi per garantire il rispetto degli obiettivi generali di coesione sociale ed economica ai quali il servizio postale è tenuto comunque, ad ispirarsi.
  Quanto agli specifici quesiti posti dall'On.le Interrogante, si fa presente, in ordine alle conseguenze derivanti dall'avvenuta Pag. 146scadenza del Contratto di Programma tra il MiSE e la società Poste Italiane, che lo stesso Contratto, in virtù di quanto previsto all'articolo 16, comma 3, continua ad esplicare i propri effetti sino al rinnovo e ciò al fine di assicurare la continuità degli obblighi di servizio universale.
  Quanto all'altro quesito con il quale si intende conoscere gli intendimenti del Governo per far sì che il rinnovo del Contratto di Programma non comporti effetti negativi sulla qualità del servizio pubblico gestito da Poste Italiane, si comunica che di recente – a conclusione di una prima fase di negoziazione con Poste italiane – è stata messa a punto dagli uffici ministeriali, una prima bozza del nuovo Contratto relativo al periodo 2012-2014.
  Nella predisposizione di tale bozza, non si è mancato di prestare attenzione all'esigenza di coniugare nei limiti del possibile gli obiettivi di contenimento dei costi del servizio universale con quelli del mantenimento dell'attuale offerta qualitativa dei servizi.
  Tale bozza è stata recentemente trasmessa all'AGCOM per le valutazioni di competenza.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. (Nuovo testo unificato C. 4662 Valducci, C. 81 Stucchi, C. 317 Quartiani, C. 376 Volontè, C. 411 Contento, C. 526 Osvaldo Napoli, C. 563 Lusetti, C. 585 Compagnon, C. 677 Menia, C. 694 Ceccuzzi, C. 701 Migliori, C. 915 Marinello, C. 1207 Nicola Molteni, C. 1249 Gibelli, C. 1341 Grimoldi, C. 1364 Razzi, C. 1517 Alessandri, C. 1690 Pagano, C. 1693 Holzmann, C. 1923 Zazzera, C. 2029 Di Cagno Abbrescia, C. 2148 Aracu, C. 2432 Holzmann, C. 2494 Jannone, C. 2772 Barbieri, C. 2878 Lisi, C. 2891 Borghesi, C. 3000 Reguzzoni, C. 3001 Reguzzoni, C. 3002 Reguzzoni, C. 3031 Mussolini, C. 3423 Carlucci, C. 3577 Nastri, C. 3591 Paolini, C. 3600 Nastri, C. 3676 Nastri, C. 3803 Nastri, C. 3960 Galati, C. 3992 Garagnani, C. 4213 Caparini, C. 4232 Montagnoli, C. 4353 Nastri, C. 4355 Nastri, C. 4397 Cavallaro, C. 4440 Marinello, C. 4657 Garagnani, C. 4693 Desiderati, C. 4845 Velo, C. 4883 Mancuso, C. 4960 Vernetti e C. 5166 Argentin).

ULTERIORI EMENDAMENTI DEL RELATORE

ART. 2.

  Al comma 2, sopprimere la lettera d).
2. 1000. Il Relatore.
(Approvato)

  Al comma 2, sopprimere la lettera n).
2. 2000. Il Relatore.
(Approvato)

  Al comma 2, sopprimere la lettera q).
2. 3000. Il Relatore.
(Approvato)