COMITATO RISTRETTO
Martedì 29 marzo 2011.
Audizione informale di rappresentanti della regione Abruzzo nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 3811 Libè, C. 3993 Zamparutti e C. 4107 Lolli recanti «Disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo sviluppo economico-sociale dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009».
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 12.55.
SEDE REFERENTE
Martedì 29 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.
La seduta comincia alle 12.55.
Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2011, n. 327, concernenti l'espropriazione di immobili abbandonati.
C. 1943 Gioacchino Alfano e C. 2063 Reguzzoni.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge, rinviato nella seduta del 24 marzo 2011.
Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Modifiche alla legge 21 novembre 2000, n. 353, per il trasferimento della competenza in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
C. 3869 Rosato.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame della proposta di legge in titolo.
Roberto TORTOLI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Togni, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, ricorda che la proposta di legge in esame novella in più punti la legge quadro in materia di incendi boschivi (legge n. 353 del 2000) al fine precipuo del trasferimento di competenze in materia di lotta attiva contro i citati incendi dal Dipartimento della protezione civile al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sulla base di due ordini di considerazioni: 1) la lotta agli incendi boschivi ha ormai assunto un carattere ordinario e quindi deve essere affidata al Corpo dei vigili del fuoco che ordinariamente se ne occupa; 2) la necessità di superare l'attuale meccanismo organizzativo, che produce disfunzioni e sprechi derivanti dalla sovrapposizione e dalla confusione di competenze tra strutture diverse, a favore dell'unica struttura nazionale che, in materia di incendi, opera capillarmente sul territorio.
Ricorda che il testo vigente della legge quadro sugli incendi boschivi (legge n. 353 del 2000) affida alle regioni la competenza in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi, mentre allo Stato compete una funzione di indirizzo e di coordinamento di tali attività. In particolare, al Dipartimento della Protezione civile (DPC), attraverso il COAU (Centro Operativo Aereo Unificato), è affidato il coordinamento dei mezzi della flotta aerea antincendio dello Stato resi disponibili dal Corpo Forestale dello Stato, dall'Aeronautica Militare, dall'Esercito, dai Vigili del Fuoco e dalla Marina Militare.
La proposta di legge in esame, all'articolo 1, modifica l'articolo 1 della legge n. 353 del 2000 inserendo, tra le finalità della legge, oltre quella della conservazione e difesa del patrimonio boschivo nazionale, quella della tutela dell'incolumità di persone e di beni, che - come evidenzia la relazione illustrativa - «investe direttamente la competenza dei vigili del fuoco». Si introduce un comma 2-bis che riconosce in capo al Corpo nazionale vigili del fuoco (CNVVF) la lotta attiva agli incendi boschivi e in capo al Corpo forestale dello Stato (CFS) la prevenzione e repressione degli illeciti; l'attività di formazione e di informazione; la vigilanza e monitoraggio dei catasti comunali.
L'articolo 2 modifica l'articolo 3 della legge n. 353 del 2000 (che disciplina la pianificazione regionale per la previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi) prevedendo che le linee guida e le direttive statali su cui devono basarsi i piani regionali siano deliberate su proposta dei Ministri dell'interno e delle politiche agricole (che si avvalgono del CNVVF e del CFS), eliminando il coinvolgimento del Dipartimento ella protezione civile (DPC), previsto dal testo vigente. Si prevede inoltre, con una modifica al comma 4, che, in caso di inadempienza delle regioni, sia il Ministro dell'interno, avvalendosi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a predisporre e a coordinare le attività di emergenza per lo spegnimento degli incendi, sopprimendo le competenze attualmente attribuite al DPC e al CFS.
L'articolo 3 modifica l'articolo 5 della legge n. 353 del 2000 (che disciplina le attività di formazione) principalmente aggiungendo tra le attività formative la diffusione della conoscenza di norme minime di sicurezza e comportamentali da adottare in caso di incendi.
L'articolo 4 modifica l'articolo 7 della legge n. 353 del 2000 (che disciplina la
lotta attiva contro gli incendi boschivi) prevedendo il trasferimento dal DPC al Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno, per mezzo del proprio Centro operativo nazionale e delle sale operative regionali e provinciali del CNVVF, del compito di garantire e coordinare sul territorio nazionale le attività aeree di spegnimento con la flotta aerea antincendio dello Stato. Ulteriori modifiche vengono previste ai commi 3, 4 e 5 al fine di eliminare il coinvolgimento (ove previsto dal testo vigente) del CFS nella lotta attiva. I compiti affidati al CFS e al Centro operativo unificato (COAU) vengono attribuiti al CNVVF.
L'articolo 5 riscrive l'articolo 9 della legge n. 353 del 2000 (relativo alle attività di monitoraggio e relazione al Parlamento) affidando al Ministero dell'interno le attività di monitoraggio e rendicontazione sugli adempimenti previsti dalla legge. Viene inoltre precisato che la relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge deve essere presentata annualmente.
L'articolo 6 modifica l'articolo 10 della legge n. 353 del 2000 affidando al CFS il compito di vigilare e di monitorare sulla corretta gestione e sul costante aggiornamento dei catasti comunali delle aree incendiate e, conseguentemente, vincolate.
L'articolo 7, infine, prevede l'emanazione, entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente proposta di legge, di due decreti del Presidente del consiglio dei Ministri volti a trasferire al Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno: le risorse finanziarie, strumentali e di personale già attribuite al DPC ai fini dello svolgimento dei compiti di lotta attiva agli incendi boschivi; i mezzi aerei antincendio e il relativo personale già attribuiti al CFS.
Conclude ricordando che la VIII Commissione ha approvato, nella seduta del 3 novembre 2009, un documento conclusivo al termine dell'indagine conoscitiva sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi, nel quale sono avanzate proposte che non appaiono in linea con le finalità sottese alla proposta di legge in esame. Nel documento si legge infatti che «deve essere inoltre valorizzato il ruolo di coordinamento a livello nazionale, in capo al Dipartimento della protezione civile, in stretto raccordo con i presidenti delle regioni» e che «sotto il profilo operativo, la Commissione condivide la proposta di rendere più efficaci sia la fase di avvistamento rapido - pattugliamento a terra, ricognizioni con gli elicotteri e impiego di tecnologie avanzate per la rivelazione dell'incendio - sia la fase di lotta attiva a terra, da affidare ad un'azione congiunta del Corpo forestale e dei Vigili del fuoco, per quanto riguarda l'impiego delle proprie risorse umane e strumentali e il coordinamento delle altre organizzazioni e strutture disponibili sul territorio».
Nel documento conclusivo approvato non viene quindi messa in discussione, anzi si auspica un ulteriore rafforzamento dell'azione congiunta del CNVVF e del CFS nelle attività di lotta attiva agli incendi, oggetto tra l'altro di un accordo quadro siglato tra i due Corpi in data 16 aprile 2008 e finalizzato ad assicurare un maggiore coordinamento degli interventi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Disposizioni concernenti il trasferimento delle partecipazioni al capitale della società ANAS Spa alle regioni e la sua riorganizzazione in senso federalista, regionale e provinciale.
C. 3081 Reguzzoni e C. 3673 Bragantini.
(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 4164 Mariani).
La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 24 marzo 2011.
Roberto TORTOLI, presidente, comunica che il 24 marzo scorso è stata assegnata
Pag. 106alla Commissione la proposta di legge n. 4164 Mariani ed altri. Fa presente che tale proposta di legge reca disposizioni in materia di federalismo stradale, già trattata dalla proposta di legge Bragantini C. 3673, nonché disposizioni in materia di pedaggi autostradali, di finanziamenti per la manutenzione ordinaria della rete stradale e autostradale, e norme sull'istituzione dell'Autorità per i servizi e l'uso delle infrastrutture di trasporti e sull'introduzione di incentivi fiscali a favore delle imprese che effettuano investimenti infrastrutturali.
Propone quindi, se non vi sono obiezioni, di procedere all'abbinamento, alle proposte in titolo, della proposta di legge C. 4164 Mariani.
La Commissione consente.
Roberto TORTOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.15.
COMITATO DEI NOVE
Disciplina dell'attività di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura edilizia.
Testo unificato C. 60-496-1394-1926-2306-2313-2398-A.
Il Comitato dei nove si è riunito dalle 16.30 alle 17.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
AUDIZIONI INFORMALI
Audizione di rappresentanti della regione Toscana nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni n. 7-00465 Mariani e n. 7-00475 Guido Dussin sull'introduzione del pedaggio sul raccordo autostradale Firenze-Siena.