SEDE REFERENTE
Martedì 15 febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente della XII Commissione Carlo CICCIOLI - Interviene il ministro per le pari opportunità Maria Rosaria Carfagna.
La seduta comincia alle 14.15.
Istituzione del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.
C. 2008-127-349-858-1197-1591-1913-2199-A.
(Esame e rinvio).
Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento in titolo.
Carlo CICCIOLI, presidente, ricorda che l'Assemblea, nella seduta del 7 ottobre 2009, aveva deliberato il rinvio dell'esame in Commissione e che da quella data le Commissioni non si sono riunite per esaminare il provvedimento. A seguito dell'iscrizione del provvedimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il 15 febbraio, le Commissioni riunite, nel corso dell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di giovedì 3 febbraio, hanno convenuto di chiedere al Presidente della Camera di sottoporre alla Conferenza dei capigruppo un rinvio dell'inizio dell'esame in Assemblea e di fissare ad oggi la seduta per l'adozione del testo base. Comunica che, a tal fine, le relatrici hanno elaborato un testo che sottopongono alle Commissioni per l'adozione come testo base (vedi allegato).
Annagrazia CALABRIA (PdL), relatore per la I Commissione, fa presente che le relatrici, d'intesa tra loro, hanno predisposto un nuovo testo del provvedimento in esame, tenendo conto il più possibile delle proposte emendative formulate dai gruppi, nel tentativo di raggiungere la più ampia condivisione.
Illustrando le disposizioni di più stretta competenza della Commissione affari costituzionali, si sofferma in particolare sull'articolo 5, che, nel testo portato all'esame dell'Aula, prevedeva che il Garante si avvalesse, per lo svolgimento dei propri compiti, delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili presso il Dipartimento per le politiche della famiglia e presso il Dipartimento per le pari opportunità
della Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre nella nuova formulazione esso attribuisce all'Autorità garante un ufficio autonomo, alle sue dipendenze, con sede a Roma, composto da dipendenti dello Stato e di altre amministrazioni in posizione di comando obbligatorio, nel numero massimo di dieci unità, di cui una di livello dirigenziale non generale, in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalità necessari in relazione alle funzioni e alle caratteristiche di indipendenza e imparzialità dell'Autorità garante.
È stato poi previsto che le norme concernenti l'organizzazione dell'ufficio dell'Autorità garante, nonché quelle dirette a disciplinare la gestione delle spese, siano adottate, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dell'Autorità garante.
Quanto alle spese per l'espletamento dei compiti istituzionali e per le attività connesse e strumentali, nonché per il funzionamento dell'organo, queste sono state poste a carico di un fondo stanziato a tale scopo nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e iscritto in apposita unità previsionale di base dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
All'articolo 6, poi, si è evitato di far riferimento ad un numero verde particolare, per non irrigidire eccessivamente questo profilo, che ha carattere amministrativo, conferendogli valore di prescrizione legislativa.
All'articolo 7, infine, si è rivista la copertura finanziaria del provvedimento e si è previsto che il compenso spettante all'Autorità garante non sia automaticamente pari a 200.000 euro annui, ma debba essere fissato entro tale limite massimo. Tale stanziamento grava per metà sul bilancio del dipartimento per le pari opportunità e per l'altra metà sul fondo per la famiglia.
Carla CASTELLANI (PdL), relatore per la XII Commissione, desidera ringraziare il Ministro Carfagna e tutti i gruppi per la sensibilità e la disponibilità dimostrate, che hanno consentito di elaborare una proposta di testo unificato che auspica sia ampiamente condivisa e che riveste particolare importanza in considerazione dell'esigenza di adeguare l'ordinamento italiano alle misure adottate da altri Paesi in questo settore e della decisione di alcune regioni di sopprimere la figura del garante per l'infanzia o di accorparla a quella del difensore civico. Rileva, quindi, che le funzioni disciplinate dall'articolo 3 hanno subito, nel complesso, modifiche contenute, relative, in particolare, alle collaborazioni internazionali, alla tutela dei minori durante la degenza e nei periodi di cura, ai rapporti con le regioni e gli enti locali, alla diffusione di prassi e protocolli di intesa che abbiano per oggetto i diritti dei minori e allo sviluppo della cultura della mediazione, di cui, rispettivamente, alle lettere c), e), g), m) e n) dell'articolo 3, comma 1, nonché al rispetto del principio di sussidiarietà, richiamato al comma 2 del medesimo articolo, e alla Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, di cui al successivo comma 7. Auspica, infine, che su tale proposta di testo unificato si svolga un dibattito approfondito, che porti alla più ampia convergenza di tutti i gruppi.
Federico PALOMBA (IdV) dichiara che il suo gruppo è disponibile a lavorare perché si possa giungere all'approvazione di un testo ampiamente condiviso.
Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) ringrazia il Ministro Carfagna per la determinazione con cui sta portando avanti il disegno di legge in esame ed esprime la propria soddisfazione per il fatto che l'esame sembra finalmente riprendere in un clima di maggiore condivisione. Sottolinea, altresì, il grande lavoro svolto dalle relatrici per l'elaborazione di una nuova proposta di testo unificato e il contributo positivo offerto da tutti i gruppi, anche di opposizione. Ritiene che il testo proposto segni un significativo avanzamento sotto il profilo della garanzia dell'indipendenza dell'Autorità garante e della prevenzione
Pag. 5di possibili interferenze con il potere legislativo. Prende atto con rammarico, invece, del fatto che l'attuale comparto di competenza legislative tra lo Stato e le regioni non consenta di rendere più incisivi i poteri dell'Autorità nei confronti di queste ultime. Al riguardo, apprezza, comunque, la proposta di istituire una Conferenza nazionale, con funzioni di coordinamento nei confronti dei garanti regionali.
Daniela SBROLLINI (PD) esprime, anche a nome del suo gruppo, apprezzamento per il lavoro compiuto in seguito al rinvio del disegno di legge in Commissione, grazie al lavoro delle relatrici e di tutti i gruppi e alla disponibilità del Governo. Ritiene che il problema della tutela dell'infanzia sia quanto mai attuale, come dimostra anche l'attenzione dedicata all'Italia da parte dell'ONU in quest'ambito. Sottolinea, in particolare, l'importanza di aver introdotto norme volte a garantire l'indipendenza dell'Autorità garante e a prevenire il rischio di interferenza con l'autonomia regionale.
Mariella BOCCIARDO (PdL), dopo avere ringraziato il Ministro Carfagna per la determinazione e la disponibilità dimostrate, sottolinea l'importanza e l'attualità della problematica in discorso, anche alla luce delle iniziative che diverse regioni, tra cui la Calabria e la Lombardia, hanno assunto o stanno assumendo in materia.
Carlo CICCIOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.40.