AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 16 dicembre 2009.
Audizione di rappresentanti del Consorzio «Metromare dello Stretto» nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00143 Garofalo, concernente il servizio di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina.
L'audizione informale è stata svolta dalle 9.50 alle 10.10.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 16 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.
La seduta comincia alle 14.25.
Indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano.
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e rinvio).
Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Ribadisce quindi l'auspicio che sulla proposta di documento di conclusivo oggi in esame possa svolgersi un ampio dibattito, che permetta alla Commissione di definire sinteticamente, in un paragrafo finale, gli interventi che si ritengono opportuni per sostenere lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano, al quale potrà par seguito un intervento legislativo su iniziativa parlamentare.
Carlo MONAI (IdV) concorda con l'auspicio espresso dal presidente di pervenire a individuare alcuni interventi concreti che possano permettere al sistema aeroportuale di esplicare le proprie potenzialità di sviluppo. Evidenzia che nella propria regione, il Friuli Venezia-Giulia, esiste un piccolo aeroporto, il cui traffico è inferiore ad un milione di passeggeri e ritiene utile che nel documento sia evidenziata l'opportunità che, per gli aeroporti che non raggiungono la soglia di un milione di passeggeri di traffico, si possa pervenire ad un'ampia liberalizzazione del sistema tariffario. Ricorda che la proposta di documento conclusivo auspica che ciò accada per gli aeroporti con traffico compreso tra un milione e cinque milioni di passeggeri e ritiene che, a maggior ragione, questo dovrebbe essere previsto per gli aeroporti più piccoli. Ricorda infine che la regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto un accordo di programma con la società di gestione aeroportuale dell'aeroporto di Trieste, nel quale è previsto anche un collegamento ferroviario per l'aeroporto che dovrà essere realizzato quanto prima, anche al fine di potenziare l'aeroporto di Trieste e riequilibrare il traffico aereo del territorio rispetto ai due vicini aeroporti di Venezia e Treviso.
Mario VALDUCCI, presidente, ritiene condivisibile quanto espresso dal collega Monai riguardo all'integrazione della proposta di documento conclusivo con la previsione della liberalizzazione delle tariffe per gli aeroporti con traffico inferiore ad un milione di passeggeri.
Settimo NIZZI (PdL) sottolinea che esistono alcune incongruenze nel sistema del traffico aereo tra le quali ricorda in particolare l'impossibilità in molti aeroporti, per i mezzi dell'aviazione generale che non sono iscritti all'aeroclub locale, di rifornirsi di carburante. Evidenzia che queste disposizioni hanno determinato inconvenienti anche gravi in occasione dell'ultimo G8.
Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.40.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
RISOLUZIONI
Mercoledì 16 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.
La seduta comincia alle 14.40.
7-00143 Garofalo: Servizio di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina.
(Seguito della discussione e approvazione).
Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, nell'ambito della risoluzione in esame, sono state svolte le audizioni informali dei rappresentanti dei comuni di Messina e Reggio Calabria e del Comune di Villa San Giovanni, della Società di gestione per l'aeroporto dello Stretto (SOGAS SpA), delle organizzazioni sindacali di Reggio Calabria e Messina e, da ultimo, nella giornata odierna, dei rappresentanti del Consorzio «Metromare dello Stretto». Chiede quindi al rappresentante del Governo di esprimere le proprie valutazioni sul testo della risoluzione in discussione, ricordando che, ai sensi del comma 3 dell'articolo 117 del regolamento, il Governo può chiedere che non si proceda alla votazione di una proposta di risoluzione e che di questa sia investita l'Assemblea.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI esprime l'assenso del Governo relativamente all'impegno specifico richiesto nel dispositivo della risoluzione.
Pag. 140La Commissione approva la risoluzione 7-00143 Garofalo, relativa al servizio di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina.
Mario VALDUCCI, presidente, evidenzia con soddisfazione che la risoluzione è stata approvata unanimemente dalla Commissione per l'approvazione, da parte della Commissione, della risoluzione.
7-00226 Nizzi: Ridefinizione della disciplina della continuità territoriale nel trasporto aereo da e per la Sardegna.
(Seguito della discussione e rinvio).
Michele Pompeo META (PD) nel ricordare che i deputati del proprio gruppo presenti nella scorsa seduta hanno chiesto di sottoscrivere la risoluzione, segnala al rappresentante del Governo l'esigenza che, prima di procedere alla votazione sulla stessa, la Commissione abbia modo di conoscere il testo dell'accordo di programma in corso di definizione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Sardegna in ordine al passaggio di competenze relative alla continuità territoriale dallo Stato alla regione.
Carlo MONAI (IdV) si associa alla richiesta di sottoscrivere la risoluzione in esame.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI fa presente che la risoluzione in esame ripercorre puntualmente le alterne vicende che hanno accompagnato la continuità territoriale della Sardegna dal 2000 sino ad oggi. Ritiene tuttavia necessarie alcune precisazioni in ordine alle singole questioni affrontate nell'atto di indirizzo.
Relativamente alla proroga del primo regime di continuità territoriale previsto nei decreti del 2000 oltre la data prestabilita, con una sostanziale alterazione del principio iniziale, osserva che il regime previsto dai decreti del 2000 è terminato ben prima della prevista data di scadenza. Difatti, dopo due anni di esercizio soggetto a compensazione finanziaria, in sede di verifica dell'opportunità o meno di proroga degli oneri per la terza annualità, è emersa nel 2004, la disponibilità dei vettori ad operare sulle rotte sarde solo sulla base di una accettazione degli oneri imposti senza più la compensazione finanziaria. Non di proroga oltre la data stabilita può pertanto parlarsi, bensì di cambiamento totale delle connotazioni iniziali degli oneri di servizio pubblico. Le continue proroghe al sistema di accettazione degli oneri sono riconducibili all'esigenza di non privare il territorio del diritto alla mobilità nelle more dell'adeguamento da parte dell'Italia ai rilievi posti dalla Commissione europea con la decisione del 23 aprile 2007 n. 332 e che ha determinato l'abrogazione del decreto ministeriale n. 35 del 2005 e la successiva emanazione del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 5 agosto 2008.
In merito all'alterazione del principio iniziale derivante dalle continue proroghe che avrebbe impedito di tenere conto delle diverse esigenze della Regione Sardegna e del nuovo scenario del mercato aereo, rileva che tali esigenze non sono mai emerse neanche nel corso delle ripetute sessioni della conferenza dei servizi che ha condotto alla emanazione del predetto decreto ministeriale né è mai stata rilevata da parte di alcuno la volontà o la necessità di applicare una tariffa unica a residenti e non residenti. È stata viceversa più volte ribadita, anche in sede di concertazione con la Commissione europea per la trasposizione dei «desiderata» comunitari nel decreto di imposizione, l'esigenza della differenziazione tariffaria tra residenti e non residenti. Al riguardo ritiene utile ricordare che la Commissione europea, in data 23 aprile 2007, ha ritenuto che l'applicazione di tariffe agevolate per i nati in Sardegna, anche se residenti fuori Sardegna, sia sproporzionata ed incompatibile con il Regolamento.
Per quanto riguarda l'asserita mancata comunicazione dell'ENAC ai vettori per i ribassi tariffari segnala che nel corso della vigenza degli attuali oneri di servizio sono state effettuate le istruttorie relative all'aggiornamento
delle tariffe per l'adeguamento a seguito della variazione del prezzo del carburante, che regolarmente sono state comunicate ai vettori nelle forme previste.
Da ultimo, relativamente ai trasporti dei barellati rappresenta che ogni compagnia regolamenta autonomamente la materia e tale regolamentazione è applicata indistintamente a tutti i passeggeri che necessitano di tale servizio senza discriminazioni tra collegamenti operati in libero mercato e collegamenti sottoposti ad oneri di servizio pubblico. Ciò posto, le mutate condizioni di mercato, come espressamente previsto dal decreto ministeriale n. 103 del 2008 (par. 8.2 dell'allegato) e dalla normativa comunitaria, oggi rappresentata dal regolamento CE n. 1008/2008 (articoli 16 e 18), permettono o addirittura rendono necessaria la revisione del regime onerato attualmente imposto sui voli sardi. Inoltre deve essere sempre sottoposto a valutazione il rapporto tra il regime imposto e l'obiettivo di garantire lo sviluppo socio-economico della Regione Sardegna.
Nel corso di vari incontri tra luglio e settembre 2009 tra la Regione Sardegna ed il Ministero sono state espresse valutazioni negative sul vigente regime onerato da parte della Regione, e poiché dal 1o gennaio 2010 le funzioni e gli oneri relativi alla continuità sono trasferiti alla Regione Sardegna, in base all'articolo 1, commi 837 e 840, sono in corso di studio con la Regione Sardegna le modalità di passaggio di dette funzioni, per permettere nel più breve termine possibile una revisione dell'attuale regime onerato.
In merito osserva che proprio nella giornata del 9 dicembre scorso, si è tenuta presso il Ministero una prima riunione con la Regione Sardegna, l'ENAC e i tecnici del Ministero per definire la questione della regolamentazione del passaggio alla Regione delle competenze in materia di continuità territoriale. Le varie problematiche sollevate dai deputati Nizzi e Pili potrebbero comunque essere risolte in sede di riscrittura dei decreti di imposizione con l'inserimento di particolari regole che favoriscano gli utenti che viaggiano su collegamenti onerati rispetto agli altri. Per quanto riguarda la tassazione che grava sulla continuità territoriale sarda, rappresenta, infine, che le tariffe indicate dal decreto ministeriale n. 103 del 2008 sono già comprensive di IVA e al netto delle tasse ed oneri aeroportuali dovuti per tutte le tariffe aeree e per le tariffe delle altre continuità territoriali nazionali.
Mauro PILI (PdL) rileva che il principio cardine della risoluzione, che più volte è stato affermato anche dal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da ultimo anche in data 13 novembre 2009 alla presenza del presidente della regione Sardegna, consiste nell'applicare il regime della continuità territoriale a tutti i cittadini dell'Unione europea e non a limitarla ulteriormente. Ritiene inaccettabile la valutazione resa dal rappresentante del Governo sull'impossibilità di estendere il regime della continuità territoriale a tutti i cittadini dell'Unione europea, ritenendo che questo sia in contrasto con il principio di equità e anche con le motivazioni rese dalla Commissione nella valutazione del decreto ministeriale n. 35 del 2005, avendo la Commissione detto che l'estensione del regime della continuità territoriale anche ai cittadini nati in Sardegna ma non ivi residenti crea una discriminazione rispetto agli altri cittadini dell'Unione europea. Giudica indispensabile che le tariffe aeree da e verso la Sardegna siano inferiori a causa del disagio recato dall'insularità, sia per chi è nato nella regione sia per chi deve recarvisi. Rileva che l'applicazione differenziata per i soli nati in Sardegna sarebbe palesemente iniqua. Osserva che la tariffa unica, che ritiene essere un mero riequilibrio e non un'agevolazione, si deve al fatto che il territorio sardo è fortemente gravato dall'insularità. Sottolinea che, una volta fissata la tariffa massima per l'imposizione degli oneri di servizio, il servizio di trasporto aereo, al di sotto di quella tariffa, dovrebbe poter essere liberalizzato, potendo i vettori, nell'ambito delle proprie
Pag. 142valutazioni d'impresa, decidere se, operando in regime di concorrenza, istituire o meno un collegamento con la Sardegna, purché al di sotto della tariffa stabilita. In ultimo sottolinea che il passaggio di competenze dallo Stato alla regione riguardo alla continuità territoriale costituisce un gravissimo problema per la regione e non può essere neanche formalmente superato, come dichiarato dal rappresentante del Governo, intervenendo sui decreti ministeriali, dal momento che una disposizione di legge, e precisamente l'articolo 36 della legge n. 144 del 1999, pone in capo al Ministro la competenza al riguardo. Chiede quindi al rappresentante del Governo di mettere in atto tutte le opportune iniziative affinché non si pervenga al passaggio di competenze alla regione. Quanto alla tassazione, ricorda che nella risposta resa dal sottosegretario Reina ad alcuni atti di sindacato ispettivo a propria firma, il Governo aveva accettato l'impegno di rivedere il sistema di tassazione sui biglietti aerei da e per la Sardegna, in quanto l'applicazione delle tasse aeroportuali annulla di fatto il beneficio economico ottenuto dal cittadino in forza dell'applicazione del regime degli oneri di servizio pubblico.
Ritiene, in conclusione, opportuno che il Governo si renda disponibile ad avviare una riflessione complessiva sul regime della continuità territoriale volta ad innovarne i contenuti e a discutere di questa delicata questione con la Commissione, dato anche l'ampio consenso che si è raccolto intorno al testo in esame.
Michele Pompeo META (PD) condivide le considerazioni espresse dal collega Pili.
Settimo NIZZI (PdL) anch'egli esprime la propria condivisione rispetto a quanto espresso dal collega Pili. Chiede inoltre al Governo di mettere in atto ogni opportuna iniziativa volta a non addivenire alla conclusione dell'accordo tra Stato e Regioni relativo al passaggio di competenze in ordine alla continuità territoriale, non essendo la regione in grado, a suo giudizio, di sostenerne gli oneri. Ricorda che sino a pochi anni fa l'imposizione dell'IVA era dovuta solo per i trasporti marittimi da e verso la Sardegna perché una disposizione ne obbligava l'applicazione per i territori insulari distanti più di quaranta miglia dalla costa. Osserva che la regione Sardegna è stata e continua ad essere svantaggiata in ragione della propria insularità e chiede pertanto un impegno forte del Governo a rivedere il regime della continuità territoriale.
Mario VALDUCCI, presidente, chiede quindi al rappresentante del Governo di evidenziare al Ministro le questioni emerse nell'ambito della discussione della risoluzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.10.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.