SEDE CONSULTIVA
Giovedì 26 novembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 9.35.
Disposizioni per la tutela e la commercializzazione di prodotti italiani.
Nuovo testo C. 2624 ed abb.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Barbara MANNUCCI (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla X Commissione sulla proposta di legge n. 2624, adottata come testo base, recante disposizioni per la tutela e la commercializzazione di prodotti italiani, alla quale sono state abbinate altre proposte di legge di iniziativa parlamentare. Rileva, peraltro, che su tale proposta normativa si è concluso in X Commissione, nella seduta del 24 novembre 2009, l'esame degli emendamenti, dalla cui approvazione è risultato un nuovo testo, inviato successivamente alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere; il parere deve essere reso entro la corrente seduta, per
Pag. 112consentire alla Commissione di merito di portare quanto prima il progetto di legge all'attenzione dell'Assemblea.
Al riguardo, fa presente che il provvedimento risultante dagli emendamenti approvati reca disposizioni in materia di riconoscibilità e tutela dei prodotti italiani nei settori tessile, della pelletteria e del calzaturiero, in modo da rendere possibile al consumatore distinguere il prodotto che sia realizzato interamente in Italia; in sostanza, viene rafforzata la tutela del cosiddetto «Made in Italy» e vengono introdotte disposizioni per garantirne la migliore commercializzazione attraverso un sistema di etichettatura obbligatoria.
Per quanto concerne i profili di competenza dalla XI Commissione, segnala che non si riscontrano disposizioni di specifico interesse, fatta eccezione per un limitato riferimento contenuto nel comma 3 dell'articolo 1, laddove si introduce la previsione, nell'ambito del sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti finiti e intermedi dei suddetti settori, dell'indicazione del luogo di origine di ciascuna delle fasi di lavorazione, fornendo in maniera chiara e sintetica specifiche informazioni riguardanti, tra l'altro, la conformità dei processi di lavorazione alle norme vigenti in materia di lavoro, nonché la certificazione di igiene e di sicurezza dei prodotti.
Per tali ragioni, preso atto del condivisibile contenuto del provvedimento e dei limitati profili di competenza della XI Commissione, valuta positivamente la finalità di tutelare il consumatore attraverso un meccanismo che garantisca la qualità dei prodotti e salvaguardi, al tempo stesso, le aziende italiane dal rischio di una competizione alterata da elementi di contraffazione; propone, quindi, di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.
Cesare DAMIANO (PD) si domanda come la Commissione intenda procedere in relazione al provvedimento in titolo, atteso che nella riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è informalmente concordato su un rinvio delle deliberazioni relative a tutti i punti all'ordine del giorno previsti nella giornata di oggi.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi ieri, si è chiaramente precisato che l'esame in sede consultiva del progetto di legge in titolo avrebbe dovuto concludersi oggi, in previsione di una sua possibile calendarizzazione in Assemblea a partire dalla prossima settimana. Fa presente, invece, che per i restanti punti all'ordine del giorno della Commissione si è convenuto esclusivamente di proseguirne l'esame, essendo tuttavia rimessa alla valutazione dei gruppi l'eventuale opportunità di un loro rinvio ad altra seduta per le definitive deliberazioni di competenza. Quanto, infine, all'altro punto all'ordine del giorno dell'odierna seduta in sede consultiva, inerente il testo unificato delle proposte di legge n. 799 e abbinate, in materia di governo delle attività cliniche, osserva che - essendo stati richiesti i necessari approfondimenti dai gruppi di opposizione - il suo esame sarà senza dubbio rinviato ad altra seduta.
Teresio DELFINO (UdC) ritiene opportuno procedere all'approvazione del parere di competenza sul provvedimento in titolo, sul quale il suo gruppo non può che avere un orientamento positivo, attesa l'esigenza di favorire la tutela dei prodotti italiani e, più in generale, del cosiddetto «Made in Italy». Preannuncia, pertanto, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Lucia CODURELLI (PD), nel premettere che tutti i gruppi concordano sul principio della tutela dei prodotti italiani, avverte che tale tutela non può, tuttavia, ridursi a misure di estrema genericità. In particolare, ritiene che sussistano significativi problemi rispetto alla tracciabilità dei prodotti e della relativa filiera, che vanno oltre la semplice questione dell'etichettatura
Pag. 113degli stessi. Invita, quindi, la XI Commissione a riflettere con attenzione sul testo trasmesso dalla Commissione di merito.
Silvano MOFFA, presidente, fa presente che il relatore - pur consapevole delle varie questioni in gioco - si è opportunamente attenuto ai profili di competenza della XI Commissione, rilevando come, sotto questo aspetto, non sussistano particolari problemi all'interno del provvedimento in esame.
Maria Grazia GATTI (PD) ribadisce che il suo gruppo ha notevoli difficoltà ad esaminare un simile provvedimento in tempi eccessivamente ristretti, che non consentono di discutere approfonditamente dei vari problemi esistenti.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che - proprio per consentire i necessari approfondimenti - la presidenza ha convocato la Commissione sul provvedimento in titolo sin da venerdì della scorsa settimana. Peraltro, fa notare che il parere deve essere reso entro la corrente seduta, poiché - in caso contrario - esso non potrebbe più essere espresso, atteso che oggi la Commissione di merito ha già annunciato che procederà al conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea. Considerato, quindi, che risulterebbe inopportuno che la Commissione non esprimesse il parere di competenza su un provvedimento di tale natura, invita i gruppi a lavorare in modo collaborativo per una conclusione dell'iter entro la seduta odierna.
Cesare DAMIANO (PD), preso atto che l'incertezza sull'andamento dei lavori della seduta odierna è nata da un equivoco circa le modalità di organizzazione del calendario definite ieri, nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ribadisce che l'argomento oggetto del provvedimento in esame è molto importante e richiederebbe ogni opportuno approfondimento; per tale ragione, ove la presidenza ritenesse di insistere per la conclusione dell'esame nella corrente seduta, il suo gruppo non potrebbe che preannunciare un'astensione sulla proposta di parere favorevole del relatore, motivata sostanzialmente da ragioni tecniche e di metodo.
Silvano MOFFA, presidente, ribadisce che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi ieri, è stato precisato - proprio in ragione della presumibile difficoltà di molti deputati a garantire la presenza alla seduta odierna - che non si sarebbe potuto rinviare il corrente punto all'ordine del giorno. Segnalato, peraltro, che, da notizie acquisite per le vie brevi, risulterebbe sussistere presso la Commissione di merito un accordo unanime sul provvedimento in titolo, invita la Commissione a procedere all'espressione del parere di competenza, anche per non indebolirne il ruolo consultivo su provvedimenti di un certo rilievo politico e simbolico.
Donella MATTESINI (PD) ritiene che il provvedimento in titolo presenti un carattere eccessivamente settoriale, considerato che si limita a tutelare soltanto determinati comparti produttivi, senza introdurre misure idonee a garantire il sostegno anche nei riguardi di settori delicati, quale quello del mercato dei prodotti di oreficeria e dei metalli preziosi. Per tale ragione, ritiene che il testo in esame vada profondamente migliorato.
Silvano MOFFA, presidente, pur prendendo atto delle considerazioni sinora svolte, ritiene che vi siano le condizioni per procedere all'espressione del parere di competenza della Commissione.
Cesare DAMIANO (PD), per le motivazioni espresse in precedenza, conferma che il suo gruppo non potrà andare oltre un'astensione, di natura tecnica, sulla proposta di parere favorevole del relatore.
Pag. 114La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
La seduta termina alle 9.55.
SEDE REFERENTE
Giovedì 26 novembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 9.55.
Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 23 settembre 2009.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto di rinviare, per ulteriori approfondimenti richiesti dal Governo, l'esame degli emendamenti riferiti al progetto di legge in esame (vedi allegato). Chiede, pertanto, al relatore se vi siano ora le condizioni per esprimere il parere sugli emendamenti presentati.
Giuliano CAZZOLA, relatore, presenta una nuova formulazione del suo emendamento 1.5 (vedi allegato), di cui raccomanda l'approvazione, segnalando che esso assorbirebbe anche l'emendamento Poli 1.4. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti Lo Presti 1.1 e Poli 1.3. Ritira, infine, il suo emendamento 1.2, il cui contenuto è sostanzialmente identico a quello dei predetti emendamenti, sui quali ha appena espresso parere favorevole.
Cesare DAMIANO (PD), nel concordare preliminarmente sull'opportunità di un intervento legislativo a favore degli iscritti alle casse previdenziali privatizzate, fa presente di avere da qualche tempo presentato un progetto di legge a sua prima firma (n. 2715), che affronta anche la tematica disciplinata dal provvedimento in esame, riconducendola, però, all'interno di un contesto più ampio ed organico di riforma del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509. Chiede chiarimenti, pertanto, al relatore e alla presidenza circa le modalità di prosecuzione dell'iter del provvedimento in esame, anche in relazione all'opportunità di individuare un percorso procedurale che consenta di trattare in un'unica sede le tematiche affrontate dai due provvedimenti in discussione, precisando che la sua proposta non ha alcun fine dilatorio, ma mira soltanto ad approfondire i contenuti del dibattito, in vista di una decisione parlamentare maggiormente consapevole.
Nel dichiararsi favorevole allo spirito degli identici emendamenti Lo Presti 1.1 e Poli 1.3, prende poi atto positivamente del ritiro dell'emendamento del relatore 1.2 e della riformulazione del suo emendamento 1.5, che consente di superare la disparità di trattamento - che invece sembrava trasparire dall'originaria formulazione dell'emendamento - tra le casse di cui al decreto legislativo n. 103 del 1996 e quelle di cui al decreto legislativo n. 509 del 1994. Prospetta, tuttavia, l'esigenza di ulteriori chiarimenti in ordine a talune questioni, che riguardano l'effettiva capacità dei maggiori contributi di incidere sui montanti individuali, la correlazione realmente esistente tra contributi integrativi e contributi soggettivi e la misura di gradualità ed equità generazionale dell'intervento posto in essere. Al riguardo, infatti, auspica che le misure che si intende introdurre possano concretamente recare un beneficio agli iscritti delle casse professionali in termini di adeguatezza delle prestazioni e non si limitino semplicemente ad incrementare il patrimonio delle casse stesse. Nel riservarsi, comunque, di svolgere ulteriori valutazioni nel prosieguo del dibattito, ritiene opportuno, in conclusione, anche alla luce di quanto concordato ieri nell'ambito dell'Ufficio di presidenza,
integrato dai rappresentanti dei gruppi, rinviare la votazione degli emendamenti ad altra seduta, al fine di acquisire ulteriori elementi di conoscenza e di riflessione - eventualmente anche da parte del Governo - che consentano di predisporre un intervento equilibrato e ragionato.
Giuliano CAZZOLA, relatore, fa notare al deputato Damiano che la nuova formulazione del suo emendamento 1.5 e le altre proposte emendative presentate al testo rispondono in gran parte alle esigenze da lui stesso prospettate nel suo intervento, per quanto concerne il problema dell'equità per le casse che adottano il regime contributivo e la necessità di garantire agli iscritti un reale accrescimento delle prestazioni, che tenda ad incrementare i montanti più che il patrimonio degli enti. In ordine alla questione della gradualità degli interventi, ritiene opportuno evitare di porre «paletti» legislativi troppo rigidi, lasciando che tale criterio sia valutato autonomamente dagli organi amministrativi delle casse professionali, la cui adeguatezza delle decisioni è peraltro sottoposta a procedure di verifica ministeriale. Infine, quanto alla questione del rapporto tra contributo soggettivo e contributo integrativo, fa notare che la proposta di legge in esame si limita a prevedere la possibilità - anche per gli organi amministrativi delle casse di cui al decreto legislativo n. 103 del 1996 - di un superamento del tetto del 2 per cento per il calcolo del contributo integrativo (come è già consentito alle casse di cui al decreto legislativo n. 509), al fine di giungere ad un riallineamento della disciplina delle citate casse professionali, non entrando nello specifico della questione posta dal deputato Damiano. Osserva, pertanto, che tale problematica, che giudica meritevole di attenzione e di adeguati approfondimenti, dovrà essere necessariamente valutata in una sede più ampia, nell'ambito di un più complessivo ed organico processo di riforma degli organi previdenziali privatizzati, rispetto al quale il provvedimento in esame non si pone in antitesi, rappresentandone, semmai, un ideale punto di partenza e un presupposto quasi necessario.
In ogni caso, si rimette alle valutazioni della presidenza circa la tempistica dell'esame degli emendamenti presentati, oltre che dell'eventuale avvio delle iniziative di più ampio respiro prospettate dal deputato Damiano.
Silvano MOFFA, presidente, in relazione alle questioni di metodo poste nel corso del corrente dibattito, preso atto della richiesta formulata dal rappresentante in Commissione del maggior gruppo di opposizione e acquisiti gli orientamenti del relatore, riterrebbe opportuno dare seguito alle intese informali già emerse nella giornata di ieri nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prospettando quindi l'eventualità di un rinvio della votazione degli emendamenti, ferma restando la forte utilità di avere sinora affrontato, con estrema pacatezza, una serie di questioni di merito di grande rilevanza.
Antonino LO PRESTI (PdL), pur precisando di non aver alcuna intenzione di sindacare le determinazioni circa le modalità di organizzazione dell'esame del provvedimento in titolo, sui cui la XI Commissione - di cui peraltro non è componente - ha pieno titolo di decidere, riterrebbe tuttavia opportuno procedere con il previsto esame degli emendamenti, anche considerando che dall'odierno dibattito è sembrato emergere un quadro di sostanziale vicinanza di vedute e di valutazioni. Non comprendendo appieno i motivi per cui taluni gruppi di opposizione chiedano un rinvio delle votazioni, atteso che tutti gli intervenuti hanno riconosciuto la capacità degli emendamenti presentati di dirimere le principali questioni poste, ritiene quanto mai necessario proseguire speditamente lungo l'iter di conclusione -
Pag. 116che ancora prevede, peraltro, il passaggio presso le Commissioni competenti in sede consultiva - di un provvedimento lungamente atteso dai soggetti interessati, che avvia un percorso di riforma la cui necessità è stata ampiamente riconosciuta anche nei competenti tavoli tecnici ministeriali.
Nedo Lorenzo POLI (UdC), nel ritenere che non vi siano particolare ostacoli affinché si prosegua senza indugi nell'esame del provvedimento in titolo, dichiara che il suo gruppo è disponibile a procedere sin d'ora alla votazione degli emendamenti sui quali vi è il parere favorevole del relatore, non giudicando opportuno un ulteriore rinvio della discussione.
Cesare DAMIANO (PD) intende precisare che la sua proposta di rinvio - dalla quale non può presumersi alcun intento dilatorio né, a maggior ragione, un atteggiamento ostruzionistico dei gruppi di minoranza - si pone in coerenza con quanto stabilito nell'ambito della più volte richiamata riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza, laddove si era convento sull'opportunità di non concludere taluni dei punti all'ordine del giorno dell'odierna seduta, stante l'impossibilità per molti deputati - alla luce della programmazione dei lavori d'Assemblea - di essere presenti alle relative discussioni. Nel ribadire che anche il suo gruppo ha a cuore il buon esito dell'iter di approvazione del provvedimento in esame, di cui riconosce la validità e l'importanza, precisa che l'opportunità di un rinvio della votazione degli emendamenti deriva esclusivamente dall'esigenza di valutare con maggiore attenzione le proposte di modifica presentate, anche alla luce della riformulazione di talune di esse, su cui peraltro, anche considerati i chiarimenti di merito forniti dal relatore, ritiene presumibile il raggiungimento di un accordo di massima.
In vista della predisposizione di un intervento legislativo più ampio, che si ricolleghi in termini organici e senza alcuno spirito di contraddizione alla proposta normativa in esame, chiede poi alla presidenza di valutare la possibilità di avviare quanto prima la discussione della già citata proposta di legge n. 2715, rispetto alla quale potrebbe prospettarsi la necessità di iniziare un breve ciclo di audizioni informali.
Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, ribadisce la sua immediata disponibilità ad offrire ogni possibile chiarimento sul merito del provvedimento, che possa contribuire a sciogliere tutti i nodi rimasti sul tavolo.
Cesare DAMIANO (PD) ritiene che, a prescindere dalla composizione delle questioni di merito, sulla quale non nutre alcun dubbio, l'unico vero nodo da sciogliere sia quello più politico, rappresentato dalle modalità di coordinamento tra la proposta normativa in esame e la sua proposta di legge n. 2715, di cui auspica una sollecita calendarizzazione nei lavori della Commissione.
Silvano MOFFA, presidente, ritiene che il dibattito odierno sia stato positivo ed utile per chiarire numerosi aspetti di merito. Preso atto, peraltro, delle richieste di taluni gruppi, giudica opportuno un rinvio delle votazioni ad altra seduta, restando inteso che tale seduta sarà convocata per la giornata di giovedì 3 dicembre, senza ulteriori rinvii.
Assicura inoltre che, dopo la conclusione dell'esame del provvedimento in titolo, la presidenza intende avviare - in attesa dell'eventuale assegnazione della proposta di legge n. 2715, evocata dal deputato Damiano, di cui non risulta ancora disponibile il testo definitivo - un più complessivo percorso di analisi sulle prospettive del sistema delle casse previdenziali, anche con lo svolgimento di un eventuale ciclo di audizioni informali, da definire nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.
Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Testo unificato C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 4 novembre 2009.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta la Commissione ha convenuto di prospettare al Presidente della Camera il rinvio dell'inizio della discussione in Assemblea del testo unificato delle proposte di legge in esame, già previsto per il 9 novembre 2009, in attesa di verificare le indicazioni della V Commissione (Bilancio) in ordine al seguito dell'istruttoria sui profili di carattere finanziario.
Al riguardo, comunica che il Presidente della V Commissione ha nel frattempo inviato, in data 19 novembre, una lettera con la quale informa che la stessa Commissione ha svolto le audizioni informali di rappresentanti di INPS e INPDAP, al fine di approfondire gli aspetti problematici emersi dalla relazione tecnica trasmessa dal Governo per la quantificazione degli oneri recati dal provvedimento; lo stesso Presidente, peraltro, nel fornire indicazioni circa gli esiti delle predette audizioni, segnala altresì che la V Commissione - piuttosto che esprimere un parere contrario sul testo unificato - ha ritenuto opportuno rinviare l'espressione del parere medesimo, invitando la XI Commissione a «valutare formulazioni alternative del testo che consentano di circoscrivere i relativi oneri finanziari, salva ovviamente la necessità di individuare un'idonea copertura finanziaria».
Avverte quindi che, preso atto della comunicazione ricevuta, la presidenza della XI Commissione ha a sua volta indirizzato, in data 23 novembre, una lettera al Ministro del lavoro, al fine di chiedere il massimo di collaborazione possibile sull'argomento, assicurando che le competenti strutture del dicastero, nonché gli istituti previdenziali da esso vigilati, possano contribuire fattivamente all'intervento normativo del Parlamento, attraverso l'elaborazione di dati che consentano di inquadrare nel modo più appropriato possibile tale intervento e definirne di conseguenza, con certezza, la platea di riferimento. In particolare, è stato richiesto un ulteriore contributo informativo inteso a: assicurare che dal complesso dei percettori dell'indennità di accompagnamento siano scorporati quelli totalmente inabili al lavoro; elaborare specifiche simulazioni che consentano di differenziare gli oneri previsti sulla base di una scala di età pensionabili minime; comprendere i termini del risparmio atteso nell'eventualità di precisare l'esclusione dal beneficio per i familiari di soggetti già deceduti all'atto della presentazione della domanda di pre-pensionamento; verificare l'eventuale maggiore onere che deriverebbe dall'includere i figli conviventi nel novero dei beneficiari stessi.
In tal senso, fa notare che la presidenza ha oggi convocato, immediatamente dopo la corrente seduta, anche una riunione del Comitato ristretto istituito per l'esame del provvedimento, in modo da concordare in quella sede ogni più opportuna iniziativa in materia; saranno, pertanto, rimesse alla prevista riunione del Comitato ristretto le determinazioni circa il seguito dell'iter dei progetti di legge in titolo.
La Commissione conviene.
Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 10.25.
Pag. 118COMITATO RISTRETTO
Giovedì 26 novembre 2009.
Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.
Il comitato ristretto si è riunito dalle 10.25 alle 10.55.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
SEDE CONSULTIVA
Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche.
Testo unificato C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo, C. 977-ter Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni, C. 1942 Mura, C. 2146 Minardo, C. 2355 Di Pietro, C. 2529 Scandroglio e C. 2693 Zazzera.