CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 aprile 2009
164.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 8 aprile 2009. - Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe Pizza ed il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.20.

5-00815 Ghizzoni: Questioni inerenti il concorso pubblico per varie categorie professionali bandito dal MiBac il 18 luglio 2008.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta ricevuta, sottolineando innanzitutto che nell'interrogazione si chiedeva conto del concorso per archeologi e che, invece, almeno per una prima parte la risposta riguarda le problematiche inerenti agli archivisti. Rileva, inoltre, nel merito, la non omogenea distribuzione geografica dei trenta posti di archeologo messi a concorso su base regionale, sottolineando in particolare la non considerazione di aree con elevato patrimonio archeologico come il Lazio e la Campania. Considera certo positivo il fatto che per i titoli di accesso al concorso si valuti la laurea specialistica o il dottorato di ricerca, rilevando peraltro che in questo campo l'esperienza operativa dello scalo dovrebbe essere presa senz'altro in considerazione nell'ambito dei requisiti per accedere al concorso.
Evidenzia irregolarità di tipo amministrativo nello svolgimento del concorso ed in particolare la mancata emanazione del decreto di formazione della commissione esaminatrice e il susseguirsi su internet di quesiti e relative risposte che venivano continuamente cambiati. Giudica inoltre negativamente la circostanza che le risposte corrette sono andate in rete solo undici giorni prima lo svolgimento delle prove. Sottolinea, inoltre, che alcuni candidati hanno dovuto svolgere le prove in condizioni di estremo disagio. Osserva, infine, che il concorso in oggetto era atteso in maniera particolare; che gli esiti sembrano non essere in linea con i risultati sperati, ritenendo quindi opportuno che il Governo, in presenza dei recenti tagli contenuti nell'ultima legge, chiarisca se esiste l'intenzione di bandire altri concorsi pubblici in materia.

5-00877 Centemero: Sulle richieste dei tersicorei dei principali Corpi di ballo stabili italiani.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Paola FRASSINETTI, presidente, replicando in qualità di cofirmatario dell'interrogazione, si dichiara soddisfatta della risposta ricevuta, evidenziando il proprio apprezzamento per il fatto che il Governo si sia dichiarato disponibile a valutare di abbassare l'età pensionabile in linea con quanto accade in ambito europeo. Sottolinea, inoltre, l'importanza del fatto che il Governo in questa materia stia valutando l'opportunità di approvare un provvedimento legislativo.

5-01004 Siragusa: Sulla gestione amministrativa e contabile dell'Orchestra sinfonica siciliana.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, rilevando che nonostante non esista una competenza diretta in materia del Ministero per i beni e l'attività culturali, non è comunque giustificabile che quest'ultimo non abbia a disposizione elementi di informazione precisi in merito alla gestione amministrativa e contabile dell'Orchestra sinfonica siciliana. Sottolinea, inoltre, che, secondo le informazioni in suo possesso, la trasformazione in fondazione era già avvenuta; prende quindi atto della circostanza che nella risposta del Governo si sottolinea che l'Orchestra sinfonica siciliana non ha ancora assunto la forma giuridica della fondazione. Osserva, d'altra parte, che l'Orchestra sinfonica siciliana si basa su finanziamenti erogati dal Fondo unico dello spettacolo (Fus).
Rileva, con riferimento alle professionalità impiegate nell'Orchestra sinfonica siciliana, che su una pianta organica di 104 professori d'orchestra, un terzo risulta degli stessi risultano essere precari con contratti risalenti anche a 15 anni fa, che sono scaduti e rinnovati anche giornalmente. Auspica ancora, che, in una situazione di così grave stato della gestione amministrativa e contabile, la prossima erogazione del contributo statale sia legata ad una profonda riorganizzazione dell'ente con particolare riferimento alla valorizzazione della professionalità dei professionisti e al rigoroso controllo della spesa.

5-00879 Contento: Chiarimenti sulla gestione degli istituti scolastici della provincia di Pordenone.

Paola FRASSINETTI, presidente, ricorda che la Commissione ha già avviato lo svolgimento dell'interrogazione in oggetto, rinviato, su richiesta del presentatore, nella seduta del 26 febbraio 2009.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Manlio CONTENTO (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, ringraziando innanzitutto il Governo per avere manifestato particolare interesse all'interrogazione in oggetto. Sottolinea che la situazione dei finanziamenti agli istituti scolastici della provincia di Pordenone risulta caratterizzata dall'esistenza di situazioni debitorie pregresse e che in tutti i casi i pagamenti disposti sono comunque superiori alle concessioni date; gli istituti, inoltre attingono dalle risorse per la normale gestione per far fronte ad esigenze improvvise come la retribuzione dei supplenti. Prende atto della erogazione della seconda rata annua del 2009, ma sottolinea che sarebbe opportuno assumere tutti i provvedimenti necessari al fine di regolare le modalità di gestione di cassa.

5-00886 Tommaso Foti: Carenza di fondi in alcuni istituti scolastici della provincia di Piacenza.
5-00998 De Micheli: Situazione finanziaria delle scuole della provincia di Piacenza.

Paola FRASSINETTI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Tommaso FOTI (PdL), replicando per la sua interrogazione, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, prendendo atto dell'avvenuta erogazione di fondi per far fronte al corretto funzionamento delle scuole nella provincia di Piacenza. Ritiene peraltro opportuno che i competenti uffici del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca

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prendano contatti con gli uffici periferici al fine di avere un quadro aggiornato sulla situazione debitoria.

Paola DE MICHELI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, in quanto dalla stessa emergono soprattutto le carenze dell'amministrazione centrale per quel che riguarda i debiti degli istituti scolastici della provincia di Piacenza. Rileva, altresì, che tali istituti, in assenza di adeguate risorse finanziarie, non riescono ad effettuare un'adeguata programmazione della loro attività, compromettendo quindi la qualità del servizio offerto ai cittadini.

5-00900 Pes: Interruzione di un corso di studi presso l'Istituto d'arte «Diego Contini» di Oristano.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Caterina PES (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, pur prendendo atto del fatto che il Governo ha messo in atto iniziative al fine di ottenere risposte dal competente Istituto Scolastico Regionale. Rileva che appare anomalo che il direttore del citato istituto scolastico regionale non fosse a conoscenza del fatto che la classe in oggetto, inerente all'arte della tessitura, non fosse stata attivata. Rileva quindi che la vicenda in questione è un esempio di non comunicazione, che pregiudica i diritti degli alunni, che non possono vedere la loro classe soppressa ad anno scolastico già avviato, sottolineando, inoltre che la vicenda si è chiusa positivamente solo grazie all'interessamento del competente Assessorato di Oristano.

5-00918 Zazzera: Interventi contro la chiusura di numerosi istituti convittuali e semiconvittuali.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Pierfelice ZAZZERA (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta. Ringrazia il Governo per la risposta, facendo peraltro rilevare che la stessa non corrisponde nel merito ai quesiti posti. Ricorda, inoltre, che nell'ambito di una riforma scolastica che si configura sostanzialmente come una serie di tagli al personale, non si tiene neanche conto della particolarità degli istituti convittuali, dove, come è noto, è possibile anche il pernottamento per gli studenti e nell'ambito dei quali sono presenti figure professionali di elevato livello. Sottolinea, in particolare, che con l'attuale situazione normativa verrebbero meno figure essenziali quali gli educatori, professionalità specifica e altamente qualificata operante in questo tipo di istituti. Rileva quindi, in conclusione, che, nel merito, il Governo non risponde alla questione posta circa il personale sopra citato.

5-01060 Frassinetti: Iniziative di promozione della memoria della tragedia delle foibe.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Paola FRASSINETTI (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, sottolineando che l'interrogazione intendeva sollecitare il Governo a prendere iniziative più incisive circa la tragedia delle foibe. Osserva, infatti, che proprio nell'ambito della scuola queste celebrazioni rimangano in gran parte ignorate o sono svolte in modo minore. Rileva, inoltre, che in alcuni libri di testo non si fa neanche menzione di questa tragica vicenda storica: occorre quindi sottolineare, con eventi, incontri, manifestazioni, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, il valore del «Giorno del Ricordo» istituto dal Parlamento italiano con legge n. 92 del 30 marzo 2004, che altrimenti rimarrebbe privo di significato.

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5-01170 Delfino: Sul caso del Circolo didattico di Saluzzo (Cuneo) e sulle misure a tutela dei diritti degli alunni.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

Teresio DELFINO (UdC), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, osservando che il rappresentante del Governo ha svolto un corretto riassunto delle vicende, ma che la risposta è stata debole rispetto, non tanto al caso particolare, quanto all'interesse generale. Ritiene quindi utile capire quali siano gli intendimenti del Ministero per tutelare gli interessi degli alunni, rilevando che occorre da parte del Governo una forte assunzione di responsabilità.

Paola FRASSINETTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 8 aprile 2009. - Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile.
C. 1441-bis/B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 1o aprile 2009.

Manuela GHIZZONI (PD) rileva l'assenza del relatore anche nella seduta odierna, sottolineandone la gravità. Ricorda che l'orientamento espresso dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, era infatti quello di concludere l'esame del provvedimento in oggetto nella seduta in corso di svolgimento.

Emerenzio BARBIERI (PdL) rileva che non è possibile procedere alla conclusione del provvedimento in esame, non essendo ancora presentata una proposta di parere da parte del relatore.

Paola FRASSINETTI, presidente, rileva che le Commissioni di merito non hanno ancora concluso l'esame degli emendamenti presentati al provvedimento in oggetto, come invece inizialmente indicato. La Commissione può quindi proseguirne l'esame in attesa che venga formalizzata una proposta di parere da parte del relatore, impossibilitato a partecipare alla odierna seduta.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) giudica negativamente l'assenza del relatore, in quanto il provvedimento tratta materie molto importanti, di stretta competenza della Commissione, in particolare la trasformazione del MAXXI in una fondazione di diritto privato. Il relatore in merito a questa questione non ha fornito infatti indicazioni precise. Fa presente, in particolare, che tre sono le questioni principali su cui occorre fornire dei chiarimenti, proprio in relazione al MAXXI.
Sottolinea innanzitutto che la prima questione da chiarire è quale sia la ratio che porta alla decisione di privatizzare un prezioso bene pubblico come il MAXXI, che ha goduto di recenti e notevoli investimenti pubblici. La seconda è invece quella relativa alla possibilità di edificare all'interno dell'area occupata dal MAXXI, avendo a disposizione un'ulteriore cubatura rispetto a quella attuale. In merito alla terza questione, rileva infine, che la stessa riguarda specificamente i finanziamenti dello Stato che ammontano a circa

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1 milione e seicentomila euro, che passeranno direttamente alla fondazione MAXXI. Osserva in particolare che anche il museo Egizio dopo l'inaugurazione è stato trasformato in fondazione privata, ma solo dopo aver preso accordi precisi con i soggetti interessati. Ribadisce quindi che con il provvedimento in esame per il MAXXI non esiste più la competenza del Ministero dei beni e le attività culturali e che ugualmente non sono ritenute importanti le decisioni del Consiglio superiore ai beni culturali in materia. Ritiene quindi legittimo e opportuno stralciare l'articolo relativo alla privatizzazione del MAXXI, preannunciando la presentazione di un emendamento soppressivo al riguardo, nelle Commissioni di merito.
Evidenzia inoltre, per quel che riguarda le disposizioni riguardanti l'Ales s.p.a, che se da una parte è lodevole che si vogliano tutelare i livelli occupazionali, dall'altra occorre ridefinire in maniera chiara la missione della società. Osserva, inoltre, che sono 430 gli addetti alla società che passa interamente al Ministero per i beni e le attività culturali; si tratta di persone che insistono in prevalenza nelle aree del Lazio e della Campania. Preannuncia, in conclusione, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, la richiesta di prevedere nella proposta di parere del relatore una esplicita condizione che faccia riferimento alla situazione patrimoniale della società e che ne venga ridefinita comunque l'intera missione.

Manuela GHIZZONI (PD), premettendo che il provvedimento in esame si sta sempre più configurando come un provvedimento omnibus, non ispirato certamente al principio della semplificazione legislativa, sottolinea che l'articolo 27 è stato inserito dal Senato in Aula, quando era stato addirittura dichiarato inammissibile nel corso dell'esame in Commissione. Considera quindi le norme contenute in tale articolo errate, in quanto con esse si sopprimono le uniche parti sulle quali tutte le forze politiche erano d'accordo. Sottolinea, infatti, che si è soppressa la previsione dell'espressione del parere delle Commissioni parlamentari, sottraendo così ogni forma di controllo parlamentare. È grave, inoltre, che la formulazione degli statuti sia affidata al Consiglio di Amministrazione a scapito dell'autonomia degli enti stessi. Rileva quindi che i commi 2 e 3 dell'articolo 27, che esonerano gli enti di ricerca dal cosiddetto provvedimento «taglia enti» sono inutili, visto che ciò era già stato previsto. Sarebbe stato più opportuno intervenire con una novella al decreto-legge n. 112 del 2008. Ritiene quindi, infine, che il Governo dovrebbe chiarire quali siano le reali intenzioni: se è quella di chiudere gli enti di ricerca, è necessario dichiararlo esplicitamente, perché in questo caso l'opposizione del gruppo cui appartiene sarà fermissima.

Giovanni Battista BACHELET (PD) rileva che la legge-delega in materia di enti di ricerca scadeva a marzo e non poteva quindi più essere attuata dal Governo. Sottolinea, inoltre, che l'articolo 27 contiene norme non condivisibile le quali, in particolare eliminando il parere delle Commissioni parlamentari competenti, sottraggono rilevanti funzioni di controllo al Parlamento.

Emerenzio BARBIERI (PdL), pur esprimendo condivisione per alcune delle considerazioni espresse, sottolinea che i margini di intervento della Commissione sul provvedimento in esame sono molto esigui, visto che la Commissione è chiamata ad esaminarlo in sede consultiva e non referente. Ricorda, peraltro, che l'incardinamento del provvedimento nella precedente seduta della Commissione non è avvenuto in modo anomalo, in quanto la vicepresidente Frassinetti ha a pieno titolo svolto la relazione in sostituzione del relatore, come previsto dal regolamento. Esprime certo apprezzamento per la passione con la quale la collega De Biase ha illustrato le importanti questioni contenute nel provvedimento, auspicando peraltro che nel corso del suo esame in Assemblea possano essere apportate le modifiche necessarie.

Giovanni Battista BACHELET (PD) sottolinea che non appare comprensibile

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come su materie come quelle trattate dal provvedimento in esame, la Commissione non sia competente in sede referente.

Manuela GHIZZONI (PD), intervenendo per una precisazione, sottolinea le norme sul MAXXI e su Ales costituiscono un'evidente forzatura del Governo. Ritiene inoltre una decisione inopportuna quella di intervenire sulla legge delega in materia di enti di ricerca, visto che la Commissione ha deliberato un'indagine conoscitiva sullo stato della ricerca e che l'omologa Commissione del Senato ha in corso di svolgimento un'indagine conoscitiva sulla ricerca nucleare.

Paola FRASSINETTI, presidente, rileva che l'assegnazione dei provvedimenti in sede referente alle Commissioni parlamentari è svolta dalla Presidenza della Camera, sulla base del principio della competenza prevalente. Nessuno altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Legge comunitaria 2008.
C. 2320 Governo, approvato dal Senato.

(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
Doc. LXXXVII, n. 1.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 aprile 2009.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) sottolinea innanzitutto l'assenza di una parte consistente della maggioranza ai lavori della Commissione. Osserva poi che la previsione del product placement, metodo abituale di finanziamento per il cinema, contribuisce in maniera sostanziale alla produzione dei films, anche attraverso forme di pubblicità di prodotti all'interno di trasmissioni televisive, ma pone una serie di problemi rilevanti che devono essere disciplinati adeguatamente. Rileva infatti che su questa materia c'è un dibattito antico trattandosi di una forma di sostegno alla produzione, che nel cinema assume la funzione di una vera e propria pubblicità eterna del prodotto. Ricorda che in altri Paesi il sostegno alla produzione cinematografica avviene attraverso agevolazioni fiscali, come il tax shelter e il tax credit solo da ultimo previste nell'ordinamento nazionale. L'Unione europea, d'altra parte, non si è ancora pronunciata sulla possibilità di utilizzare o meno agevolazioni fiscali anche nel settore del product placement che determinerebbe invece una variazione rilevante di prospettiva. Aggiunge che per il sistema del product placement, in Europa vi è un divieto esplicito di applicazione al mezzo televisivo. L'introduzione di questo nuovo modo di pubblicità occulta nella televisione modifica infatti totalmente il modo di programmazione e produzione televisiva sia, per il servizio pubblico che per quello privato. Segnala, in particolare, che tra i numerosi problemi collegati a questo tema vi è in particolare il sovraffollamento della pubblicità almeno nel servizio radiotelevisivo pubblico. Evidenzia, ancora, che un altro problema è quello della tutela dei minori, che è anzi preminente perché occorre preservare i bambini da un bombardamento pubblicitario, che è già abbondante e presente in ogni trasmissione. Auspica quindi che questo tipo di pubblicità a sostegno della produzione venga vietata nella fascia protetta e regolamentata adeguatamente.

Paola FRASSINETTI, presidente, avverte che sono imminenti votazioni in Assemblea. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.