SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.
La seduta comincia alle 14.
Ratifica Convenzione sull'Istituto forestale europeo.
C. 1930 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame.
Mauro PILI (PdL), relatore, rileva che l'Istituto forestale europeo (EFI) è stato creato nel 1993 allo scopo di fornire informazioni e ricerche in campo delle scienze forestali a livello europeo. Nell'ambito di una strategia volta a sviluppare il suo contributo, l'Istituto è stato trasformato in organizzazione internazionale attraverso la stipula della Convenzione di Joensuu (Finlandia) del 2003 che, all'articolo 12, conferisce all'EFI personalità giuridica nazionale e internazionale. La Convenzione è stata adottata il 28 agosto 2003 dalla Conferenza convocata ad hoc ed aperta alla firma degli Stati europei e delle organizzazioni europee di integrazione economica. La Convenzione è entrata in vigore il 4 settembre 2005 ed è stata ratificata finora da diciassette Stati. L'Istituto svolge ricerche a livello paneuropeo
Pag. 124sulla politica forestale, inclusi gli aspetti ambientali, ecologici, il benessere delle foreste, i prodotti e i servizi da esse provenienti, nonché la domanda e la produzione di legname e di altri prodotti boschivi. Il lavoro dell'Istituto contribuisce, quindi, alla promozione della conservazione e della gestione sostenibile delle foreste in Europa. L'Italia ha coordinato alcuni progetti di ricerca dell'Istituto forestale europeo. Fra di essi, i due che risultano in corso, sono condotti dalla Fondazione Eni Enrico Mattei e dall'Università del Molise.
La Convenzione consta di un Preambolo e di 19 articoli. L'articolo 1 istituisce l'EFI e ne stabilisce la sede a Joensuu, in Finlandia, mentre l'articolo 2 ne definisce le finalità e le funzioni. L'articolo 4 stabilisce che le Parti contraenti sono Membri dell'Istituto. Sono però previste altre due categorie di appartenenza: i Membri Associati - Istituti di ricerca, strutture didattiche, organizzazioni non governative, autorità forestali, ecc. - ed i Membri Affiliati - similari istituzioni appartenenti a Stati non europei. Gli articoli da 5 a 9 riguardano gli Organi della Convenzione. Il Consiglio, composto dai rappresentanti dei Membri, stabilisce le politiche riguardanti il lavoro dell'Istituto ed è responsabile delle decisioni su questioni generali di natura tecnica, finanziaria e amministrativa. Il Consiglio si riunisce in seduta ordinaria ogni tre anni: la presidenza per il periodo che va da metà 2008 a metà 2011 spetta alla Spagna. La Conferenza riunisce, invece, tutti i Membri Associati. Alla Conferenza spetta, tra l'altro, la nomina del Comitato direttivo, la determinazione delle quote per i Membri associati e affiliati, l'approvazione dei rendiconti e del piano di lavoro per l'anno successivo. Il Comitato Direttivo è l'organo responsabile della decisione e del controllo del quadro complessivo di lavoro e della strategia dell'Istituto. Ha competenze in materia di accettazione ed espulsione degli Associati e degli Affiliati e, sotto l'egida del Consiglio, adotta i regolamenti interni necessari. Il Segretariato è composto dal personale dell'Istituto, facente capo ad un Direttore. Quanto al finanziamento dell'Istituto, esso avviene grazie alle quote versate dai Membri associati e affiliati, oltre che da donazioni e contributi volontari. Il bilancio è approvato dal Comitato direttivo su proposta de Direttore. Come accennato, l'Istituto ha personalità giuridica a livello nazionale ed internazionale e la sua sede gode di privilegi ed immunità in base ad uno specifico accordo stipulato con il governo di Finlandia. Le eventuali controversie saranno risolte in via amichevole dalla trattativa o dagli uffici del Comitato Direttivo; in caso di fallimento è previsto il ricorso alla Corte Permanente arbitrale. La Convenzione ha durata illimitata ma cesserà di esistere qualora, successivamente alla sua entrata in vigore, le Parti contraenti dovessero risultare ridotte fino ad un numero inferiore ad otto.
Il disegno di legge in esame si compone di 3 articoli recanti, nell'ordine, l'autorizzazione alla ratifica della Convenzione sull'Istituto Forestale Europeo, l'ordine di esecuzione e l'entrata in vigore della legge. L'attuazione del provvedimento non comporta oneri per il bilancio dello Stato in quanto, come si desume dall'articolo 10 della Convenzione, non sono previsti contributi obbligatori a carico degli Stati Membri. Alle spese connesse alla partecipazione alle riunioni del Comitato direttivo e della Conferenza, si farà fronte con le ordinarie dotazioni di bilancio per missioni all'estero del Ministero delle politiche e forestali - Corpo forestale dello Stato, salvo che non si pongano tali spese a carico degli istituti che partecipano alle riunioni in qualità di Membri associati. Sottolinea, quindi, l'importanza che la ratifica della Convenzione riveste per l'Italia, anche in vista del potenziale inserimento di docenti e ricercatori universitari italiani negli organismi dell'Istituto.
Per tali ragioni, propone di esprimere parere favorevole sul disegno di legge di ratifica in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
Pag. 125Accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e la Repubblica di Tagikistan.
C. 1931 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame.
Sergio PIZZOLANTE (PdL), relatore, rileva che l'Accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea ed il Tagikistan si inscrive nel contesto dei negoziati che le Comunità europee hanno condotto con ciascuna delle nuove realtà statuali sorte dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, anche al fine di sostituire l'Accordo di partenariato tra la CEE e l'URSS del 1989.
L'Accordo di partenariato e cooperazione concluso a Lussemburgo l'11 ottobre 2004 tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato, e la ex Repubblica sovietica del Tagikistan, dall'altro - si tratta dell'ultimo degli Accordi di partenariato stipulati dall'Unione europea con gli Stati appartenenti alla CSI (Comunità di Stati indipendenti) -, rientra nella categoria degli accordi cosiddetti «misti», in quanto contengono disposizioni che interessano anche gli aspetti più propriamente politici, e quindi anche gli ordinamenti dei singoli Stati membri, dei quali è necessaria la ratifica. Per quanto riguarda la Comunità europea, la procedura sulla conclusione dei trattati internazionali è disciplinata dall'articolo 300 del Trattato istitutivo della Comunità europea, che prevede le competenze delle diverse istituzioni.
Considerati i tempi per le numerose procedure di ratifica necessarie per il perfezionamento degli Accordi misti, è prassi che la Comunità europea concluda contestualmente i cosiddetti accordi interlocutori (o interinali), che contengono le disposizioni commerciali e dai quali vengono scorporate le parti politiche che comportano le ratifiche da parte dei singoli Stati membri nonché il parere conforme del Parlamento europeo. Per quanto concerne il Tagikistan, tale Accordo è stato concluso a Lussemburgo contestualmente all'Accordo principale, ed è entrato in vigore il 1o maggio 2005.
L'Accordo di partenariato CE-Tagikistan mira a fornire una cornice entro cui dovranno svilupparsi le relazioni politiche, economiche e commerciali tra le Parti. Esso, come chiarisce il preambolo, rientra tra gli strumenti di sostegno alla transizione del Tagikistan verso la democrazia e l'economia di mercato e ha come condizione il pieno rispetto dei diritti umani.
L'Accordo consta di 101 articoli, suddivisi in undici titoli, quattro Allegati e un Protocollo sulla mutua assistenza doganale.
L'articolo 1 dell'Accordo identifica gli obiettivi del partenariato nel fornire un contesto per lo sviluppo delle relazioni politiche tra le parti, promuovere il commercio, gli investimenti e le relazioni economiche nonché gettare le basi per una cooperazione legislativa, economica, sociale, finanziaria e culturale. Gli articoli 2 e 3 (Titolo I) contengono un forte richiamo al rispetto dei principi definiti nell'Atto finale di Helsinki e nella carta di Parigi per una nuova Europa.
L'Accordo si articola poi in diversi titoli, nei quali sono disciplinati i diversi aspetti della cooperazione. In particolare, il Titolo II regola la istituzionalizzazione del dialogo politico tra le Comunità europee e il Tagikistan; i Titoli III e IV regolano gli scambi commerciali e gli investimenti; il Titolo V regola la cooperazione legislativa, con il riconoscimento dell'importanza del ravvicinamento della legislazione tagika a quella comunitaria, in molteplici campi; il Titolo VI regola la cooperazione socioeconomica, con una attenzione, fra l'altro, al conseguimento di più elevati livelli di compatibilità ambientale delle attività produttive e dei servizi; i Titoli VII, VIII, IX, e X regolano, rispettivamente, la cooperazione per la democrazia e il rispetto dei diritti umani, la cooperazione per la prevenzione di attività illegali e dell'immigrazione clandestina, la cooperazione nel campo culturale e la cooperazione finanziaria. Infine, il Titolo XI reca alcune disposizioni istituzionali, generali e finali.
Rileva, quindi, che il disegno di legge in esame si compone di quattro articoli: i primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo di partenariato e cooperazione CE-Tagikistan; l'articolo 3 quantifica gli oneri derivanti dall'applicazione dell'Accordo, che sono valutati in 12.500 euro annui a decorrere dal 2008; l'articolo 4, infine, dispone l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica per il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
In conclusione, tenuto conto dell'esigenza generale che l'Italia intensifichi i rapporti politici ed economici con i paesi dell'Asia centrale, sorti dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, anche al fine di favorire la loro transizione verso la democrazia, propone di esprimere parere favorevole sul disegno di legge in esame.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
La seduta termina alle 14.10.
AUDIZIONI
Mercoledì 3 dicembre 2008 - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.
La seduta comincia alle 14.10.
Audizione di rappresentanti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato sui temi relativi alle modalità di regolamentazione delle tariffe autostradali ed ai meccanismi del loro periodico adeguamento.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).
Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Introduce, quindi, i temi dell'audizione.
Antonio CATRICALÀ, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Raffaella MARIANI (PD), Tommaso FOTI (PdL), Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), Mauro LIBÈ (UdC) e Guido DUSSIN (LNP).
Antonio CATRICALÀ, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, fornisce ulteriori precisazioni in ordine alle questioni poste dai deputati intervenuti.
Angelo ALESSANDRI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 14.50.
N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.
COMITATO DEI NOVE
Mercoledì 3 dicembre 2008.
DL 158/08: Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali.
C. 1813-A Governo.
Il Comitato dei nove si è riunito dalle 14.50 alle 15.20 e dalle 19.50 alle 20.05.
COMITATO DEI NOVE
Mercoledì 3 dicembre 2008.
DL 172/08: Misure straordinarie per l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
C. 1875-A Governo.
Il Comitato dei nove si è riunito dalle 20.05 alle 20.15.
Pag. 127ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 102 del 2 dicembre 2008, a pagina 10:
nel Sommario e alla quarta riga le parole: «di Nomisma Energia, di rappresentanti dell'ENEA, di rappresentanti della Stazione sperimentale per i combustibili, di rappresentanti del CNR, di rappresentanti dell'ISPRA e di rappresentanti italiani dell'IPCC» devono intendersi sostituite dalle seguenti: «di rappresentanti del CNR»;
alla nona riga le parole: «Le audizioni informali si sono svolte» devono intendersi sostituite dalle seguenti: «L'audizione informale si è svolta».