COMITATO PERMANENTE SUGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO
Mercoledì 23 luglio 2008. - Presidenza del presidente Enrico PIANETTA.
La seduta comincia alle 14.15.
Comunicazioni del presidente sul programma dei lavori del Comitato.
Enrico PIANETTA, presidente, ritiene prioritario definire obiettivi e metodo di lavoro del Comitato nel segno di quanto affermato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, circa l'importanza del metodo nell'azione della comunità internazionale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Richiamando gli esiti dell'indagine conoscitiva sulle istituzioni e i meccanismi di governo della globalizzazione, svolta nel corso della precedente legislatura, sottolinea che l'attività del Comitato è finalizzata ad esercitare un'azione nei confronti del Governo italiano e delle organizzazioni internazionali per il rafforzamento delle politiche di contrasto alla povertà. Segnala che il seggio non permanente ricoperto dall'Italia presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la presidenza del G8, che l'Italia assumerà nel 2009, rappresentano due strumenti di lavoro verso cui indirizzare l'attenzione del Comitato. Per quanto attiene al metodo, preannuncia lo svolgimento di audizioni e di sopralluoghi, eventualmente da inquadrare nell'ambito di un'indagine conoscitiva che potrà essere sottoposta alla valutazione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Prospetta la necessità che il Comitato proceda al più presto all'audizione del rappresentante permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a New York in vista della sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si terrà in settembre. In conclusione, ribadisce l'opportunità che il Comitato, anche in considerazione dell'ampiezza dei temi alla sua attenzione, imposti il proprio lavoro all'insegna della concretezza e prevedendo laddove possibile una specializzazione dei componenti del Comitato sulle singole tematiche di lavoro.
Margherita BONIVER (PdL), nell'augurare un'assidua partecipazione ai lavori del Comitato da parte dei suoi componenti, osserva che esso consente di inquadrare in un contesto più ampio e coerente il lavoro svolto nel corso della precedente legislatura dall'allora istituito Comitato permanente sull'Africa. Nel condividere le
Pag. 52considerazioni di metodo svolte dal presidente Pianetta, rileva l'opportunità che il Comitato dedichi un'attenzione rafforzata a Paesi africani emblematici per quanto concerne il primo Obiettivo del Millennio, ovvero la lotta contro la fame e la povertà. A tal proposito, sottolinea la gravità della situazione nel Corno d'Africa, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, segnalando la rilevanza di un impegno politico e umanitario del nostro Paese e il valore che potrebbe avere una missione del Comitato in quei Paesi. Nell'auspicare la sollecita calendarizzazione da parte della Commissione Finanze della proposta di legge n. 11, di cui è prima firmataria, finalizzata all'istituzione di un lotteria umanitaria i cui proventi sarebbero destinati ad alcune agenzie dell'Onu, sottolinea la validità dell'operato del Programma Alimentare Mondiale (PAM), come peraltro emerso anche in occasione della recente audizione del Direttore Esecutivo, Josette Sheeran, davanti alle Commissioni esteri di Camera e Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sicurezza alimentare. Propone altresì la costituzione nell'ambito del Comitato di un gruppo di parlamentari «amici del PAM», al quale affidare eventuali sopralluoghi nei Paesi in cui l'azione del Programma è particolarmente significativa, come nel caso della Nigeria. In generale, sollecita l'opportunità di assicurare un sostegno politico a tale Agenzia, che rappresenta il livello d'eccellenza nell'ambito onusiano.
Paolo CORSINI (PD), nel concordare con quanto osservato dal presidente Pianetta e dalla collega Boniver, segnala l'opportunità di carattere metodologico di procedere innanzitutto con un ciclo di audizioni sullo stato di attuazione degli Obiettivi e sulla posizione dell'Italia quanto ad iniziative, aspetti finanziari ed eventuali rapporti con istituzionali internazionali. Richiamando gli esiti della missione, svoltasi a Bruxelles lo scorso 26 maggio, in occasione della riunione delle Commissioni parlamentari dei Paesi membri dell'Unione europea competenti in materia di cooperazione allo sviluppo, segnala la necessità di innovare la normativa italiana in tale settore, al fine di tenere distinti gli stanziamenti destinati alla cooperazione allo sviluppo da quelli finalizzati alla realizzazione degli Obiettivi per consentire una maggiore visibilità dell'impegno italiano su tale fronte soprattutto nelle sedi europee. Nel condividere la sollecitazione della collega Boniver per un'attenzione specifica nei confronti del Corno d'Africa, pone in risalto la forte carica etico-politica connessa alla missione del Comitato.
Francesco TEMPESTINI (PD), condividendo quanto emerso dal dibattito, segnala il rischio di un approccio superficiale e generalista, considerata l'ampiezza dei temi connessi agli Obiettivi del Millennio e la debolezza dei meccanismi decisionali delle istituzioni internazionali, testimoniata dal difficile negoziato sul Doha Round o dalla crisi di agenzie come la FAO. Per scongiurare tale rischio, sottolinea l'importanza di selezionare un nucleo di priorità verso cui indirizzare l'azione del Governo al fine di conseguire risultati concreti e misurabili.
Matteo MECACCI (PD) considera utili gli approfondimenti conoscitivi che il Comitato si appresta a svolgere, in considerazione del rilevante impegno del nostro Paese a livello bilaterale ed europeo per la realizzazione degli Obiettivi del Millennio. Nel richiamare la necessità di rilanciare la riforma della normativa in vigore in materia di cooperazione allo sviluppo, segnala la opportunità di un monitoraggio sull'attuazione degli accordi di cooperazione economica tra l'Unione europea e gli Stati terzi, con particolare riferimento al rispetto delle clausole relative alla tutela dei diritti umani e al concreto impiego dei fondi. Condivide l'impostazione dei lavori del Comitato favorevole ad un'azione di verifica dei risultati rispetto alle diverse questioni, come ad esempio nel campo della lotta all'AIDS. In considerazione di tali questioni, richiama la necessità che il Comitato proceda anche all'audizione del Direttore Generale
Pag. 53del Ministero degli affari esteri per la cooperazione allo sviluppo.
Enrico PIANETTA (PdL), presidente, nel ringraziare i componenti del Comitato intervenuti al dibattito, conviene con la necessità di adottare un metodo di lavoro che assicuri risultati concreti senza velleitarismi, come ha avuto modo di sottolineare il senatore Andreotti in occasione dell'audizione del Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, svolta di recente davanti alle Commissioni esteri di Camera e Senato. Rileva l'importanza di svolgere missioni che consentano di acquisire una conoscenza più approfondita delle diverse questioni. Nel concordare con la segnalazione relativa all'audizione del Direttore Generale del Ministero degli affari esteri per la cooperazione allo sviluppo, osserva che il Comitato potrà procedere ad audire una pluralità di soggetti tra cui esponenti del Governo italiano, rappresentanti diplomatici, rappresentanti delle Agenzie delle Nazioni Unite, rappresentanti delle istituzioni finanziarie internazionali, accademici ed esperti ed esponenti di organizzazioni non governative conservando l'approccio concreto di cui si è parlato. Condivide la proposta per la costituzione di un gruppo di parlamentari attenti all'attività del PAM come pure l'osservazione del deputato Corsini circa le forti idealità connesse ai temi oggetto del Comitato.
Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara quindi conclusa la discussione sul programma dei lavori del Comitato.
La seduta termina alle 14.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.50.