Allegato B
Seduta n. 624 del 19/4/2012

...

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazioni a risposta scritta:

PAOLO RUSSO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la biblioteca del Girolamini di Napoli è stata sequestrata dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico, su disposizione della procura di Napoli. Il provvedimento è scattato per via di un'indagine sul furto di migliaia di volumi antichi;
negli ultimi giorni è stata oggetto di un'inchiesta giornalistica;
secondo il contenuto dell'articolo pubblicato il 17 aprile 2012 dal Corriere della sera a firma di Stella, il direttore della biblioteca avrebbe mentito sui titoli scolastici in suo possesso e sull'esperienza professionale acquisita al fine di ottenere la nomina (persino su titoli nobiliari);
nello stesso servizio si denuncia lo stato di abbandono in cui versa la struttura;
la biblioteca del Girolamini rappresenta un'istituzione culturale che affonda le radici nel lontano 1586 e che ad essa ha legato il suo nome il Vico che ne fu il principale ispiratore;
la raccolta di testi posseduta rappresenta un patrimonio letterario prezioso per la qualità e la rarità delle opere custodite;
le cronache cittadine hanno, negli anni, registrato varie e ripetute proteste e segnalazioni, prime tra tutte quella della Fondazione Giambattista Vico, presieduta dal professor Vincenzo Pepe, sullo stato della biblioteca e sulla sua precaria fruibilità -:
se non ritenga di dover attivare un'indagine approfondita per stabilire la verità dei fatti e conseguentemente evitare altri furti e scongiurare il declino di uno storico e prestigioso presidio culturale.
(4-15773)

ZAZZERA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio di amministrazione della fondazione Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma ha espresso pubblicamente sorpresa e preoccupazione per l'avvio delle procedure di commissariamento della fondazione stessa da parte del Mibac;
l'avvio delle procedure è stato motivato dal Mibac con la presenza di un disavanzo di gestione per l'anno 2011 di euro 800.000,00 e con la mancata approvazione del bilancio 2012;
il Consiglio di amministrazione ha pubblicamente affermato, rendendo pubbliche le evidenze contabili, che i bilanci 2010 e 2011 sono stati chiusi in pareggio di bilancio con un budget di circa 10 milioni di euro per anno;
nel 2011 l'avanzo di gestione degli anni 2009 e 2010 (pari a euro 2.384.278,00) ha consentito di coprire il taglio nel contributo del Mibac, avvenuto nel corso dell'anno 2011;
il Consiglio di amministrazione ha previsto per i prossimi tre anni un fabbisogno per il funzionamento e per l'attività della fondazione di 11 milioni di euro;
tale cifra non corrisponde dunque ad una previsione di disavanzo, ma ad una previsione delle necessità della fondazione;
tale previsione è del tutto comprensibile, se si tiene conto dei budget annuali di istituzioni europee simili, come il MACBA di Barcellona (budget annuale di 12 milioni di euro, garantiti per il 75 per cento del socio fondatore), il Reina Sofia di Madrid 57 milioni di euro, garantiti al 90 per cento dal socio fondatore);
in soli due anni il Maxxi ha accresciuto la quota di autofinanziamento fino a superare il 50 per cento del budget (pari a euro 5.562.000,00);
il finanziamento da parte del Mibac ha già subito nel 2011 un taglio del 43 per cento;
la dotazione di 2 milioni di euro da parte del Mibac appare del tutto insufficiente a consentire lo sviluppo delle attività della Fondazione nonostante l'alta capacità di autofinanziamento;
tale situazione di incertezza rischia di provocare difficoltà nella ricerca degli sponsor e nella conclusione di accordi con operatori privati;
non è chiaro come il commissariamento possa risolvere il problema del finanziamento insufficiente -:
quali siano le motivazioni che hanno condotto alla scelta del commissariamento, per il quale, stante le succitate premesse, non sembrerebbero ricorrere gli estremi;
se non ritenga del tutto insufficiente la dotazione di 2 milioni di euro;
se non si ritenga opportuno avviare con il Consiglio di amministrazione della fondazione Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo un tavolo per verificare il piano industriale e le modalità di sviluppo delle attività della fondazione.
(4-15776)

MANCUSO, CARFAGNA, BARANI, NASTRI, CICCIOLI, CROLLA e DE LUCA. - Al Ministro per i beni e delle attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la biblioteca dei Girolamini (Biblioteca statale oratoriana del monumento nazionale dei Girolamini) è un'istituzione culturale statale della città di Napoli, la più antica biblioteca di Napoli;
la biblioteca dei Girolamini contiene oltre 150 mila manoscritti e volumi antichi;
recentemente, Tommaso Montanari, docente di storia dell'arte moderna all'università «Federico II» di Napoli, ha denunciato di aver visitato la Biblioteca e di

averla trovata in condizioni di abbandono e degrado: disordine, polvere, pile di libri preziosi accatastate per terra, lattine vuote di Coca-cola abbandonate sugli antichi banconi;
la gente che abita attorno al convento racconta di auto che escono cariche, nottetempo, dai cortili della biblioteca;
nei giorni scorsi, il direttore della Biblioteca, Marino Massimo De Caro, ha denunciato alla procura della Repubblica la sparizione di 1.500 libri;
De Caro è stato chiamato a collaborare con il Ministero per i beni e le attività culturali dal Ministro pro tempore Giancarlo Galan nel 2011 in qualità di consulente esperto per l'approfondimento delle tematiche relative alle relazioni con il sistema imprese nei settori della cultura e dell'editoria;
tale incarico è stato poi confermato dal Ministro Lorenzo Ornaghi;
Marino Massimo De Caro, accusato di ricoprire la carica nonostante mancante di titoli adeguati, confermò, tra l'altro, di essersi laureato presso all'università di Siena e di aver insegnato storia e tecnica dell'editoria nel master di specializzazione dell'università di Verona;
in realtà De Caro si iscrisse all'università di Siena, dove si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza nell'anno accademico 1992/1993, restando iscritto fino al 2002, ma non ha mai conseguito la laurea;
il sistema informatico centrale dell'università di Verona non registra alcun rapporto di insegnamento con De Caro -:
se il Governo intenda audire De Caro relativamente alle condizioni in cui versa la Biblioteca dei Girolamini, a lui affidata;
se il Governo intenda assumere iniziative per stanziare appositi fondi per il restauro e il mantenimento della Biblioteca;
se il Governo intenda revocare l'incarico di direttore della Biblioteca dei Girolamini a Marino De Caro, che non sembra possedere un adeguato percorso curriculare.
(4-15779)

MANCUSO, CICCIOLI, GIRO, CARFAGNA e CROLLA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il sito archeologico di Paestum è uno dei più preziosi patrimoni del nostro paese e del mondo;
un documento del Ministero per i beni e le attività culturali che il circuito campano (museo e scavi assieme) ha avuto nel 2011 solo 20.034 visitatori paganti, il museo 45.368, i templi 98.125: pochissimi rispetto alle potenzialità;
l'area è vittima di totale degrado e abbandono: i parcheggi costruiti agli ingressi del sito archeologico sono stati sventrati, i bagni pubblici sono lordati e spaccati, i rivestimenti distrutti, gli impianti elettrici svuotati delle centraline e dei fili, i tombini scoperchiati perché vandali hanno rubato le piastre, siringhe di eroina sono abbandonate ovunque;
in particolare i tre accessi principali risultano in stato di abbandono: la stazione ferroviaria, poche decine di metri dietro il museo, si presenta con vuota la biglietteria, vuoto l'ufficio turistico, rotto lo schermo elettronico con gli orari dei treni in partenza e in arrivo, strappati e stracciati gli orari, devastato il sottopassaggio pedonale, con tanto di sedia mobile per disabili già arrugginita, costata 2 milioni di euro;
l'accesso ferroviario rivestirebbe un'importanza fondamentale in una città dal traffico congestionato quale Napoli;
negli ultimi anni con il solo PIT (Progetto integrato territoriale) a Paestum sono stati investiti 22 milioni di euro;
è stato acquistato, per 3 milioni e 98mila euro un rudere di uno stabilimento Cirio costruito dov'era il cosiddetto tempio di Santa Venera;

il progetto era il recupero e l'utilizzo dell'immobile, ma esso risulta abbandonato e infestato dalle sterpaglie;
sono stati spesi 258mila euro per due giardini davanti ai templi dove avrebbe dovuto rinascere la «rosa damascena», ma essi sono stati lasciati privi di manutenzione e sono ora alla sfacelo;
è stata allestita, per 400mila euro, una mostra sulla poliorcetica (l'arte di assediare ed espugnare le città fortificate) in una delle due magnifiche torri sopravvissute;
la mostra è stata chiusa la sera stessa dell'inaugurazione perché mancavano i custodi;
Legambiente sta promuovendo una colletta per acquistare i terreni privati del sito per «tagliare l'erba e mantenerli puliti, rendendoli subito disponibili allo Stato se volesse compiere altri scavi», come ha dichiarato il segretario generale Michele Buonomo -:
se il Governo intenda razionalizzare la gestione del sito archeologico di Paestum, anche affidandola a associazioni dedicate, stipulando contratti che prevedano serie penalità se non rispettati;
se il Governo intenda avviare una ispezione per verificare la precedente gestione dei fondi dedicati a Paestum.
(4-15781)

STRIZZOLO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
a metà del mese di febbraio 2012 il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli-Venezia Giulia, architetto Luca Rinaldi, ha lasciato la regione Friuli-Venezia Giulia per assumere la direzione della regione Piemonte a Torino;
sono trascorsi ormai più di due mesi senza che vi sia stata la nomina di un nuovo soprintendente e ciò sta comportando dei ritardi nella emissione dei pareri previsti dalle normative vigenti su importanti opere già finanziate o in procinto di avere le approvazioni finali;
si segnala, in particolare, che nella città di Udine vi sono interventi di recupero e di riqualificazione di edifici e di strutture importanti sotto il profilo storico, culturale e architettonico quali, ad esempio, l'ex macello comunale, l'ex frigo a servizio del vecchio mercato di via Sabbadini, edifici destinati a diventare «cittadella della cultura» e un nuovo lotto dei lavori di restauro del duomo udinese;
molti interventi anche di carattere privato, che interessano edifici di particolare pregio, sono bloccati per la vacanza nel ruolo apicale della soprintendenza, comportando così delle ricadute negative anche dal punto di vista economico e sociale;
le normative che disciplinano l'istituto del «silenzio-assenso», proprio per la mancata risposta - anche di tipo negativo - entro i termini previsti rispetto alle normali richieste di parere inoltrate per opere che riguardano il profilo paesaggistico-ambientale, rischiano di determinare, inoltre, conseguenze devastanti per il rispetto e la tutela dell'ambiente e del territorio -:
quali provvedimenti intenda assumere per superare urgentemente la vacanza di ruolo determinatasi con l'assegnazione all'architetto Luca Rinaldi della soprintendenza del Piemonte.
(4-15782)