Allegato B
Seduta n. 615 del 2/4/2012
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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
come già in passato si ripropone, in termini assai urgenti e preoccupanti, il problema dei collegamenti fra la Sicilia e le isole minori ed in particolare il problema del collegamento aereo con Pantelleria e Lampedusa;
allo stato dei fatti a tali collegamenti è stata data una precaria soluzione in termini di proroga dei collegamenti, grazie all'azione opportuna dell'ENAC, che ha potuto utilizzare proprie sia pur limitate risorse in ragione di economie di gestione;
la regione Sicilia, pur in una situazione grave della finanza regionale, ha garantito la propria disponibilità ad elevare il proprio contributo sino al 50 per cento della spesa stimata, mentre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha provveduto ad assicurare la propria quota, pur ridotta in conseguenza dell'incremento del contributo della regione Sicilia;
l'attuale situazione di incertezza impedisce la pubblicazione dell'avviso di gara e la celebrazione della stessa, al fine di dare una soluzione strutturale ai problemi sopra citati e consentire in tal modo di intervenire efficacemente e in tempi urgenti, nella consapevolezza che una seria politica dei trasporti e delle infrastrutture sia fondamentale per l'economia e il turismo nella regione Sicilia, giacché la mancata programmazione dei collegamenti aerei introduce elementi di incertezza se non di impossibilità per il corretto e tempestivo lavoro di programmazione dei flussi turistici;
in fine, è importante considerare il carattere strategico dei collegamenti aerei e della rete dei trasporti in generale in relazione anche al problema della ripresa degli sbarchi degli immigrati, che richiede condizioni certe dei trasporti -:
se il Ministero abbia l'intenzione di adempire ai propri obblighi, in ragione del principio della continuità territoriale che assicura ai cittadini delle due isole il diritto al trasporto da e verso l'intero territorio dello Stato italiano e, dunque, di concorrere al finanziamento in tal caso dei collegamenti aerei;
se congiuntamente alla messa in disponibilità del finanziamento triennale, il Ministro voglia assumere le iniziative necessarie ad assicurare la proroga sino alla data di espletamento ed aggiudicazione della gara.
(2-01432) «Mannino».
Interrogazione a risposta scritta:
ROSATO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Aero Club d'Italia è un ente di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, della difesa, dell'economia e delle finanze, per i beni e le attività culturali e dell'interno;
l'ente riunisce tutte le associazioni e federazioni aeronautiche e aero club del nostro Paese, ma è finanziato per la maggior parte da trasferimenti statali ed è federato al CONI;
negli ultimi dieci anni l'Aero Club d'Italia è stato commissariato già due volte;
nel 2002, nella prima occasione, era stato nominato commissario il senatore Giuseppe Leoni, a succedergli, però in qualità di presidente, è stato lo stesso senatore Giuseppe Leoni, sino al 2010 quando, in occasione del secondo commissariamento, il senatore Giuseppe Leoni è stato nominato nuovamente commissario;
infatti, con decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 188, si è disposto l'aggiornamento dell'organizzazione dell'Aero Club d'Italia disponendo come termine ultimo il novantesimo giorno successivo per l'adozione del nuovo statuto e il centottantesimo giorno successivo per la nomina dei nuovi organi collegiali;
venendo meno a tali adempimenti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 dicembre 2010 gli organi dell'ente sono stati sciolti ed è stato nominato il commissario straordinario, il senatore Giuseppe Leoni, per la durata di sei mesi per l'attivazione delle procedure previste dal decreto del Presidente della Repubblica n. 188 del 2010, poi prorogati di sei mesi e poi, a gennaio 2012, per ulteriori tre;
ad oggi l'ente non si è conformato alla nuova normativa nonostante il commissariamento sia stato motivato proprio per raggiungere tale scopo -:
quali ragioni abbiano condotto il Governo a prorogare la gestione commissariale del senatore Giuseppe Leoni per un periodo di ulteriori tre mesi;
se in considerazione delle già molteplici proroghe del commissariamento, il Governo non intenda intervenire per giungere ad una rapida cessazione della gestione commissariale.
(4-15569)