Allegato B
Seduta n. 612 del 27/3/2012

...

AFFARI EUROPEI

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli affari europei, al Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza guida la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea, la attua in qualità di mandatario del Consiglio dell'Unione

europea, ed è membro ed, ex officio, vicepresidente della Commissione europea;
il Consiglio europeo straordinario del 19 novembre 2009 ha designato a questo ruolo la britannica Catherine Ashton, facendola divenire, di fatto, il primo «Ministro degli esteri» dell'Unione;
il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune fu introdotto dal trattato di Amsterdam, che insieme al Ministro degli affari esteri del paese che ricopre la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea, rappresenta il Consiglio dei ministri degli esteri dell'Unione. Fino al 2010 parte delle funzioni svolte dall'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza erano svolte da una figura differente, il Commissario europeo per le relazioni esterne, che gestiva la direzione generale della Commissione per le relazioni esterne, ora assorbita dal servizio europeo per l'azione esterna;
la Costituzione europea aveva progettato una riforma che prevedeva, oltre al rafforzamento dell'incarico, la sua ridenominazione come «Ministro degli esteri» dell'Unione europea. Il Trattato di Lisbona (entrato in vigore il 1° dicembre 2009) ha apportato significative modifiche al ruolo dell'Alto rappresentante, ivi comprese: la sua ridenominazione (da «per la politica estera e di sicurezza comune» a «per gli affari esteri e la politica di sicurezza»), la sua separazione dall'incarico di segretario generale del Consiglio europeo, l'ingresso nella Commissione come vicepresidente;
con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona, l'Alto rappresentante ha assorbito le funzioni del commissario per le relazioni esterne, è nominato dal Consiglio europeo con l'accordo del presidente della Commissione europea e previa consultazione con il Parlamento europeo, partecipa ai lavori del Consiglio europeo, insieme ai capi di stato e di Governo degli Stati membri, al presidente del Consiglio europeo ed a quello della Commissione, guida la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione, contribuisce con le sue proposte all'elaborazione di detta politica e la attua in qualità di mandatario del Consiglio, agisce allo stesso modo per quanto riguarda la politica di sicurezza e di difesa comune, presiede il Consiglio «affari esteri», composto dai Ministri degli esteri degli Stati membri, vigila sulla coerenza dell'azione esterna dell'Unione, è responsabile nella Commissione europea delle relazioni esterne e della direzione generale per le relazioni esterne, rappresenta l'Unione per le materie che rientrano nella politica estera e di sicurezza comune, conduce, a nome dell'Unione, il dialogo politico con i terzi ed esprime la posizione dell'Unione nelle organizzazioni internazionali e in seno alle conferenze internazionali, può sottoporre al Consiglio questioni relative alla politica estera e di sicurezza comune e può presentare rispettivamente iniziative o proposte al Consiglio, può proporre al Consiglio la nomina di rappresentanti speciali per problemi specifici, che agiscono sotto l'autorità dell'Alto rappresentante, consulta il Parlamento europeo e provvede affinché le opinioni di questo siano prese in considerazione, può proporre al Consiglio di adottare decisioni relative alla politica di sicurezza e di difesa comune, comprese quelle inerenti all'avvio di una missione di peacekeeping, coordina gli aspetti civili e militari delle missioni di peacekeeping dell'Unione europea, è anche segretario generale dell'Unione europea occidentale e presidente dell'Agenzia europea per la difesa. Insomma svolge un ruolo che ha un rilievo fondamentale e delicato all'interno dell'Unione europea;
la nomina della Ashton fu promossa in particolare dal primo ministro britannico Gordon Brown, suo amico e alleato politico. La Ashton dichiarò di essere stata leggermente sorpresa dalla nomina, che suscitò sorpresa anche in molti osservatori a causa della sua relativa inesperienza in politica estera;
durante lo svolgimento del suo mandato la Ashton è stata oggetto di numerose critiche da varie parti. È stata disapprovata

per non essersi recata rapidamente ad Haiti dopo il terremoto del gennaio 2010, per non avere presenziato ad un vertice dei Ministri europei della difesa, per la sua mancata conoscenza delle lingue straniere, per l'abitudine di trascorrere lunghi fine settimana a casa a Londra, per alcune nomine da lei fatte per il servizio europeo di azione esterna, e da ultimo, e sicuramente non meno importante, per le sue dichiarazioni in merito all'assassinio di un rabbino e 3 bambini della scuola ebraica Ozar HaTorah a Tolosa;
sdegno e condanna per la strage di Tolosa e manifestazioni di solidarietà verso la comunità ebraica sono giunte da tutto il mondo censurando il forte sentimento antisemita che sarebbe alla base dell'azione del killer Mohammed Merah, di origine franco-algerine, sembra affiliato ad Al Qaeda;
l'alto rappresentante Ashton ha fatto un riferimento decisamente non appropriato e fuori luogo accostando l'omicidio dei bambini ebrei francesi di Tolosa alle morti di Gaza o della Siria;
è da condannare ogni azione violenta contro la vita dei bambini di qualunque religione essi siano ed in qualunque contesto di pace o di guerra in tutto il mondo;
la Ashton si e difesa dalle critiche ritrattando la sua dichiarazione e giustificandosi che non voleva collegare la strage di Tolosa con la situazione di Gaza e ha richiamato, durante un incontro organizzato dall'Unrwa a Bruxelles sui giovani rifugiati palestinesi, una serie di episodi dove i bambini hanno tragicamente perso la vita, esprimendo la sua partecipazione al dolore delle famiglie colpite dall'attentato di Tolosa, come per i congiunti dei bambini belgi morti in un incidente stradale e di quelli norvegesi colpiti a morte da un estremista di destra, menzionando anche quanto succede a Gaza e a Sderot (cittadina ebraica del Neghev spesso bersagliata da razzi palestinesi);
l'inadeguatezza della Ashton è sotto gli occhi di tutti. Durante i negoziati israelo-palestinesi è stata incoerente, come dimostra il tentativo di trovare una posizione unanime tra i 27 paesi europei sul riconoscimento dello Stato palestinese all'Onu, salvo poi fare marcia indietro, sul nucleare iraniano, dove ha appena accennato di riaprire i negoziati con i mullah, rischiando di far precipitare la situazione con un bombardamento israeliano, sulla primavera araba in relazione alla quale si è dimostrata del tutto impreparata;
sarebbe stata opportuna da parte della Ashton una ferma condanna dei tragici fatti di Tolosa senza nessun riferimento ad altri contesti e fatti internazionali che potesse ingenerare possibili incomprensioni -:
se il Governo intenda assumere iniziative nelle opportune sedi europee, affinché si pervenga alle dimissioni dell'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, Catherine Ashton, avendo la stessa per l'ennesima volta dimostrato, con quella che agli interpellanti appaiono inappropriate e spiacevoli dichiarazioni che hanno messo in imbarazzo l'intera Europa, la sua inesperienza in campo diplomatico e l'inadeguatezza a ricoprire il ruolo che le è stato assegnato.
(2-01430)
«Dozzo, Maggioni, Pini, Stucchi, Consiglio».

Interrogazione a risposta immediata in Commissione:

XIV Commissione:

GOZI, PESCANTE, BUTTIGLIONE e FORMICHELLA. - Al Ministro per gli affari europei. - Per sapere - premesso che:
ai margini del Consiglio europeo del 30 gennaio 2012 è stato approvato dai Capi di Stato e di Governo di 25 Stati membri, con la sola esclusione del Regno Unito e della Repubblica ceca, il testo del «Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell'unione economica e

monetaria» (cosiddetto «fiscal compact»), che prevede nuove norme in materia di integrazione fiscale;
il nuovo Trattato è stato firmato al vertice europeo del 1° e 2 marzo 2012 e dovrà entrare in vigore il primo gennaio del 2013;
il 25 gennaio 2012 sono state approvate alla presenza del Presidente del Consiglio dei ministri, la mozione n. 1-00800 Cicchitto, Franceschini e altri) alla Camera nonché in testo identico, la mozione 1-00534, al Senato (Gasparri, Finocchiaro e altri), che impegnano il Governo in favore di un rilancio dell'integrazione politica europea;
in particolare, la mozione in questione ha impegnato il Governo «a promuovere una dichiarazione a latere del Trattato da sottoscrivere con altri Paesi disponibili che affermi l'opportunità di riaprire, in tempi e modi opportuni, il processo costituente verso un'unione politica dei popoli europei»;
una maggiore condivisione della sovranità politica è premessa necessaria un'integrazione del debito pubblico europeo;
la mozione inoltre esortava il Governo a «porre al centro della riflessione politica europea le politiche dello sviluppo e della crescita e il completamento del mercato interno,» e proponeva il ricorso a eurobond e project bond come «strumenti innovativi di finanziamento allo sviluppo»;
il 21 febbraio 2012 il Presidente del Consiglio dei ministri italiano, insieme ad altri 11 capi di Governo, ha scritto una lettera ai leader europei contente un piano in otto punti per assicurare all'Europa una crescita forte e sostenibile;
sarebbero in corso tra diversi Stati membri contatti, promossi dal Governo tedesco, per la stesura di una «dichiarazione» comune di un gruppo di Paesi per rafforzare il processo di integrazione politica;
si plaude alla decisione presa in occasione del vertice tra il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti e la cancelliera Angela Merkel, e appresa da fonti stampa, di lavorare insieme su iniziative a favore della crescita e avviare una nuova fase dell'integrazione europea;
sempre secondo quanto si apprende da un lancio dell'agenzia ANSA del 10 marzo 2012 il Ministro degli affari esteri, Giulio Terzi, avrebbe affermato di ritenere prematura una prospettiva di rilancio della discussione su una Costituzione europea -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per dare seguito agli indirizzi espressi dalla Camera e dal Senato nella mozione approvata il 25 gennaio 2012, in particolare per una dichiarazione che rilanci il processo politico e costituente europeo.
(5-06498)