Allegato B
Seduta n. 611 del 26/3/2012

...

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazioni a risposta scritta:

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il 21 marzo 2012, si è appreso che l'Unione europea aprirà una procedura contro l'Italia ed invierà una lettera di messa in mora per non aver ancora individuato le zone a rischio alluvioni;
si tratta del mancato recepimento della direttiva per la prevenzione e gestione dei rischi collegati alle alluvioni, adottata nell'ottobre del 2007 e che obbligava gli Stati membri a identificare le aree a rischio già entro il 2011 -:
quali iniziative ed in che tempi si intendano intraprendere per il tempestivo recepimento della direttiva per la prevenzione e gestione dei rischi collegati alle alluvioni.
(4-15476)

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la Commissione europea, su raccomandazione del commissario per l'Ambiente, Janez Potočnik ha inviato parere motivato all'Italia perché la normativa nazionale risulta non aver recepito correttamente la disciplina sulla protezione delle acque;
alla scadenza del termine di recepimento della direttiva (dicembre 2003), l'Italia non aveva adottato le leggi per conformarsi ai requisiti della stessa, e nonostante poi abbia recepito la direttiva, ad un controllo di conformità effettuato dalla Commissione nel 2009, è risultato che vi erano diverse lacune e problemi di non conformità. Ciò ha indotto la stessa Commissione a inviare all'Italia prima una lettera di costituzione in mora (maggio 2010) ed ora un parere motivato;
l'Italia, infatti, secondo la Commissione non ha recepito correttamente una serie di articoli della direttiva quadro sulle acque, tra cui quelli relativi alla necessità di adottare una serie di misure per conseguire un «buono stato» dei bacini idrografici entro i termini previsti e conformarsi all'obbligo di mantenere un registro aggiornato delle aree protette;
la Commissione nutre perplessità sul recepimento da parte dell'Italia della parte relativa alla caratterizzazione delle acque superficiali e sotterranee e al monitoraggio del loro stato. In particolare per la Commissione non sono stati correttamente recepiti

i requisiti relativi al monitoraggio dello scarico di quantitativi supplementari di acqua nei corpi idrici sotterranei e all'elaborazione di mappe con le caratteristiche per indicare i livelli chimici e i quantitativi di acqua di ciascun corpo idrico sotterraneo -:
quali iniziative si intendano intraprendere per evitare il deferimento alla Corte europea e per la piena attuazione della direttiva che impone agli Stati membri di creare e mantenere «piani di gestione dei bacini idrografici» identificati sulla base delle unità geografiche e idrologiche dei bacini idrografici ed indicanti le modalità precise per conseguire entro un lasso di tempo concordato gli obiettivi ecologici, quantitativi e chimici fissati per i bacini idrografici.
(4-15478)