Allegato B
Seduta n. 405 del 1/12/2010
TESTO AGGIORNATO AL 26 GENNAIO 2011
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si apprende che i ministri interrogati abbiano emanato una circolare, che non si è ancora avuto modo leggere direttamente, che nega la liceità dei testamenti biologici;
il comune che istituisce il registro dei testamenti biologici non deborda in nessun modo da quelle che sono le sue competenze: al comune compete il compito, delegatogli dallo Stato, di fornire servizi alle persone. Il registro consiste nell'autenticazione, registrazione e conservazione, da parte di un ufficio del comune delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rilasciate dalle persone interessate. Semplici atti amministrativi sulla base di quanto previsto dall'articolo 76 del decreto del presidente della Repubblica n. 445 del 2000. Nelle dichiarazioni il dichiarante afferma di avere steso il proprio testamento biologico, di aver nominato un proprio fiduciario. Copia delle dichiarazioni anticipate di volontà (DAV) possono essere depositate presso l'ufficio del registro a garanzia della volontà del dichiarante;
il comune non entra nel merito del contenuto delle DAV ma, con il registro riempie un vuoto di tipo amministrativo che è, a ben vedere, l'unico vuoto esistente poiché nel nostro ordinamento non esiste un vuoto normativo sull'autodeterminazione terapeutica che è un diritto costituzionalmente garantito dall'articolo 32, diritto che è stato confermato ed acclarato ormai da numerose sentenze della magistratura a partire dalle sentenze dell'ottobre 2007 sui casi Welby ed Englaro fino alla sentenza 438 del dicembre 2008 della Corte costituzionale, senza dimenticare i decreti di nomina di amministratore di sostegno del giudice tutelare Guido Stanzani del tribunale di Modena;
lo strumento del registro delle DAV è assolutamente legittimo e si inserisce nel nostro ordinamento giuridico in modo pienamente legittimo. Diciamo meglio è un'attività del comune pienamente legittima e anzi doverosa, è un servizio che è compito degli anti locali rendere disponibile.
Si risponde così anche alla richiesta dell'ordine dei medici che, nel loro codice deontologico all'articolo 38 «Autonomia del cittadino e direttive anticipate di trattamento» prevedono che il medico debba tener conto di quanto precedentemente espresso dalla persona in merito alle terapie purché certo e documentato. Il registro comunale questo fa: dà certezza di data e di firma alle DAV a garanzia della volontà delle persona e a tutela dei medici che quella volontà intendono rispettare;
gli interroganti ritengono opportuno invitare vivamente i comuni che non hanno ancora provveduto a fornire questo servizio ai loro cittadini a farlo al più presto poiché pienamente compatibili col diritto positivo, a partire dal dettato costituzionale -:
se le notizie riportate in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, quali iniziative gravi ed urgenti intendano porre in essere per garantire il rispetto dello Stato di diritto, principio nato proprio per limitare il potere statuale e garantire che lo Stato stesso rispetti il proprio diritto positivo.
(4-09823)
STRADELLA e CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie riportate dagli organi di informazione, e verificate con le autorità comunali locali, il 31 dicembre 2010 diverrà esecutivo lo sfratto della caserma dei Carabinieri di Fubine, in provincia di Alessandria;
la zona di Fubine è anche caratterizzata da un numeroso insediamento di cittadini romeni, kossovari ed albanesi, e la presenza dell'Arma ha finora garantito una relativa tranquillità che non sarebbe in altro modo assicurata;
il paese di Fubine, pur non essendo su vie di comunicazione nazionali ed al centro del triangolo Asti-Alessandria-Casale Monferrato, rappresenta uno snodo importante per il traffico da e per queste città;
la stazione dei Carabinieri è da sempre, come dovunque, punto di riferimento e garanzia di sicurezza per il comune e le zone limitrofe;
la locale amministrazione comunale ha proposto un'alternativa in uno stabile in ristrutturazione, con oneri di locazione da definire -:
a che punto sia l'iter autorizzativo al trasferimento della caserma, e se siano previsti interventi per evitare lo sfratto al 31 dicembre 2010.
(4-09826)
CIRIELLI e CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie provenienti da organi di stampa locali, evince che il signor Mariano Falcone, capogruppo del PdL in seno al consiglio comunale di Scafati, in provincia di Salerno, il 24 novembre 2010 avrebbe subito una violenta aggressione da parte di un cittadino extracomunitario;
il suddetto episodio sarebbe avvenuto a seguito di un rimprovero che il consigliere avrebbe mosso all'extracomunitario, sorpreso ad urinare nella centralissima piazza Sansone, sita nel centro storico di Scafati, redarguendo lo stesso ed invitandolo ad avere un comportamento più civile;
l'aggressore, da quanto emerge dai fatti di cronaca, avrebbe scatenato una colluttazione, colpendo ripetutamente la vittima con calci e pugni al volto per poi dileguarsi tra la folla, mentre il consigliere, rimasto ferito, si recava presso il locale ospedale «Mauro Scarlato» per sottoporsi a visite mediche;
la vile aggressione è stata subito stigmatizzata dagli esponenti politici locali, che hanno espresso la loro solidarietà al consigliere Falcone, chiedendo al contempo l'immediato intervento delle forze dell'ordine affinché si faccia presto chiarezza sull'accaduto e si predisponga un adeguato presidio sui territori interessati;
all'indomani dell'accaduto veniva così organizzato un incontro a cui prendevano parte il sindaco di Scafati Aliberti, unitamente allo stesso consigliere Falcone, all'assessore alla sicurezza del comune di Scafati D'Aniello, al comandante della polizia municipale ed al comandante della locale tenenza dell'Arma dei Carabinieri, al fine di valutare la possibilità di incrementare il controllo nella zona del quartiere Vetrai, sede dell'aggressione, e dell'intero centro storico della città di Scafati;
come denunciato dallo stesso Consigliere Falcone, infatti, numerosi extracomunitari frequentano quotidianamente la zona del centro storico di Scafati, dove bivaccano per svolgere l'attività di venditori ambulanti di prodotti contraffatti e si rendono spesso protagonisti di episodi di violenza ai danni dei cittadini;
inoltre, come dimostrano i recenti controlli effettuati dalla Polizia municipale, molti dei suddetti immigrati sarebbero minorenni e privi di regolare permesso di soggiorno;
l'episodio si aggiunge ad una serie di analoghe aggressioni subite nei mesi scorsi da diversi amministratori locali nei comuni dell'Agro Sarnese Nocerino, a dimostrazione del clima di costante intolleranza ed intimidazione presente nel tessuto urbano della zona a nord della provincia di Salerno, caratterizzato da sacche di illegalità, criminalità e violenza;
il medesimo comprensorio è, inoltre, interessato da una cospicua presenza di extracomunitari, molti dei quali irregolari che, anche in ragione delle precarie condizioni di vita, diventano spesso protagonisti di episodi di violenza e di illegalità;
in attesa che si faccia chiarezza circa le generalità dell'aggressore, è quindi necessaria una intensificazione dei controlli e delle misure di sicurezza del territorio dell'Agro Sarnese Nocerino, sia per tutelare l'incolumità degli amministratori locali, sia per garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini residenti nei comuni interessati, che per isolare gli immigrati clandestini violenti e favorire una migliore integrazione dei cittadini stranieri residenti -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, una volta verificata la veridicità degli stessi, se ritenga opportuno assumere determinazioni finalizzate ad incrementare le misure di sicurezza nel territorio della provincia di Salerno ed, in particolare, nella zona dell'Agro Nocerino-Sarnese, anche attraverso un potenziamento dell'organico delle forze dell'ordine in servizio nella città di Scafati, atteso che, sopratutto in questa città, non si riesce a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica;
se non ritenga necessario, anche al fine di consentire una effettiva integrazione dei cittadini extracomunitari residenti, intensificare i controlli in ordine alla presenza e alla identificazione degli immigrati irregolari presenti nelle zone interessate.
(4-09828)
CIRIELLI e CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la città di Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, ha dedicato alcuni anni fa una targa alla memoria dei Caduti di Nassiriya, per ricordare il sacrificio dei diciannove militari italiani deceduti in Iraq nel 2003;
la suddetta targa, posta in via Aldo Moro, nei pressi del Largo «Martiri di Nassiriya» nel rione «Gescal», è stata oggetto di un increscioso atto vandalico perpetrato, nella notte tra il 26 e il 27 novembre 2010, da alcuni ignoti che hanno annerito il significativo marmo utilizzando della vernice nero;
da quanto si evince dai quotidiani locali, gli autori del gesto vandalico non sarebbero stati ancora identificati dalle Forze dell'ordine, anche se trattasi probabilmente di giovani del posto, sorpresi da alcuni testimoni mentre si aggiravano di sera tardi nei pressi del luogo dove è situata la targa in questione;
non è la prima volta che, in varie città della provincia di Salerno, diversi monumenti dedicati alla memoria dei nostri caduti vengono deturpati e vilipesi dal folle gesto di giovani che, a volte per fanatismo ideologico, altre volte per semplice passatempo, diventano protagonisti di episodi incresciosi ed inqualificabili;
è fuori discussione, infatti, che simili comportamenti si risolvono non solo in un mero danno all'arredo urbano delle nostre città, ma anche e sopratutto in un nocumento di tipo morale consistente in una vera e propria offesa alla memoria ed al valore del sacrificio dei nostri militari caduti per la Patria;
tali osservazioni sono suffragate dallo sdegno che tanto i mass-media quanto i cittadini esprimono ogni qual volta si verificano simili vergognosi episodi, i cui autori restano spesso ignoti ed impuniti dando il via, talvolta, anche ad azioni pericolosamente emulative;
anche i cittadini di Cava de' Tirreni, nel criticare quanto accaduto, hanno invitato l'amministrazione comunale a provvedere ad installare una nuova targa in memoria dei caduti di Nassiriya, ma soprattutto hanno chiesto maggiori controlli durante le ore notturne, al fine di prevenire ed impedire che tali atti vandalici possano ripetersi -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e di quale sia la matrice dell'atto vandalico denunciato, anche al fine di impedire che possano ripetersi in futuro simili episodi di intolleranza politico-ideologica.
(4-09838)