Allegato B
Seduta n. 398 del 19/11/2010

TESTO AGGIORNATO AL 27 GENNAIO 2011

POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

MANCUSO e CARLUCCI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
con il regolamento (CE) n. 1698/2005 è stato istituito il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
a livello nazionale la programmazione è stata recepita nei piani di sviluppo rurali (PSR);
fra le principali misure di sostentamento volte ad accompagnare il sistema imprenditoriale agricolo italiano nel mercato concorrenziale si trova la misura 114 - Consulenza in agricoltura;
detta misura 114 prevede l'erogazione di un contributo annuale alle imprese agricole che utilizzano servizi di consulenza aziendale;
tuttavia, a differenza di altri interventi, la misura 114 è stata applicata da ciascuna regione autonomamente e spesso difformemente dalle altre, con il risultato che le regioni confinanti hanno sistemi di consulenza - la cui costituzione è obbligatoria - da accreditarsi con procedure singole per ogni regione: un organismo di consulenza accreditato in Lombardia che abbia un'azienda cliente che ricade in Emilia Romagna deve accreditarsi in entrambe le regioni, raddoppiando le procedure;
è inoltre sorto un rilevante contenzioso fra regioni e gli ordini professionali dei dottori agronomi e forestali, degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati e dei medici veterinari che in numerose occasioni sono stati costretti ad impugnare i bandi regionali sulla misura 114, ottenendone quasi sempre l'annullamento (TAR Lombardia n. 5963/2008, TAR Umbria n. 394/2009, TAR Emilia-Romagna n. 3473/2009 e n. 3474/2009 e TAR Abruzzo n. 196/2010;
tale sistema ha prodotto costi amministrativi elevatissimi, che infine ricadono sugli agricoltori altresì gravati da procedure burocratiche molto complicate;
l'insieme di questi fattori ha portato ad un sostanziale fallimento della misura 114, atteso che gli interventi finanziari sono solo poche centinaia in tutta Italia (ad esempio in Lombardia, che è la principale regione agricola, le consulenze finanziate sono meno di 50);
il fallimento della misura 114 ad opera delle burocrazie regionali contribuisce ad elevare la somma dei contributi europei non utilizzati (allo stato pari a 520 milioni di euro) che al 31 dicembre 2010 l'Unione europea toglierà all'Italia, colpevole di non averli utilizzati -:
se il Ministro interrogato intenda promuovere iniziative, anche normative, per dare uniformità al riconoscimento degli organismi di consulenza aziendale e sviluppare anche in Italia un moderno servizio di consulenza aziendale nel rispetto delle prerogative professionali di cui alle leggi relative agli albi dei dottori agronomi, degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati e dei medici veterinari.
(5-03861)

Interrogazione a risposta scritta:

ZACCHERA e CARLUCCI. - Al Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
le guardie forestali vengono assunte con bandi a valenza nazionale e - come è stato sottolineato anche da numerose fonti di stampa che in passato hanno avanzato dubbi sui criteri di selezione - la gran parte dei vincitori proviene da regioni meridionali o centrali con significative «presenze» di alcune località tra i vincitori;

quando queste persone vengono poi inserite in strutture regionali lontane dalla propria residenza, fatalmente - ma comprensibilmente - tendono a richiedere un avvicinamento ai luoghi di origine -:
se non si ritenga di dover procedere con bandi a valenza regionale all'assunzione di nuove, future guardie forestali e/o obbligando comunque i vincitori a risiedere per un determinato numero di anni nella regione di assegnazione.
(4-09550)