Allegato B
Seduta n. 209 del 27/7/2009
TESTO AGGIORNATO AL 28 FEBBRAIO 2011
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
TOMMASO FOTI e CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere:
se sia noto che dal 2003 opera una catena di negozi a cartello «Alkemico» che promuove le cosiddette «droghe legali»;
se all'interno dei detti negozi si possano reperire i kit per sniffare, semi per piantare marijuana e skunk, boccette di etere e popper da inalare, libri che inducono all'uso di droghe e tanti altri prodotti legati alla «cultura dello sballo»;
se la maggiore parte dei negozi in questione sia situata nelle immediate vicinanze di istituti scolastici e università, dove la concentrazione di giovani è molto elevata;
se non ritengano, anche attraverso l'adozione di idonee iniziative, di dovere intervenire al fine di impedire che possano verificarsi i fatti più sopra rappresentati.
(4-03739)
CATANOSO e CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la Protezione civile siciliana, come riporta il sindacato Confsal-Vigili del Fuoco, ha confermato di non avere ancora eseguito il versamento per il pagamento al personale Vigili del fuoco delle ore di straordinario effettuate, a seguito della stipula della convenzione AIB 2008;
l'importante accordo, ha consentito di limitare fortemente il disagio dovuto alla presenza di un numero insufficiente di personale Vigili del fuoco ed ha altresì innalzato lo standard di sicurezza da essi erogato su tutto il territorio regionale;
il mancato versamento, per un importo complessivo pari a circa 1,3 milioni di euro, oltre a mettere in discussione la campagna antincendio boschiva 2009 la cui sottoscrizione è prevista per i prossimi giorni, non consente al dipartimento dei Vigili del fuoco in assenza del previsto mandato di pagamento di poter procedere all'anticipo sul fondo scorte nazionale al fine di determinare la successiva rifusione al personale che ha espletato le prestazioni;
a giudizio dell'interrogante, il malumore che già serpeggia tra i Vigili del fuoco angosciato dagli incomprensibili ritardi nel pagamento di prestazioni professionali espletate un anno fa si acuirà a seguito della spiacevole notizia e potrà sfociare in più che legittime proteste;
e' inaccettabile, infatti, che dopo un anno dall'effettuazione di un servizio pattuito attraverso la stipula di una specifica convenzione, il personale non sia stato ancora pagato e nulla fa presagire tempi brevi per la corresponsione degli emolumenti;
per la stagione estiva 2009 non è stata ancora stipulata alcuna convenzione tra Protezione civile regionale e Vigili del fuoco sebbene la recrudescenza degli incendi abbia già fatto emergere l'estrema necessità di potenziare le squadre di soccorso manifestatasi a seguito dell'innalzamento della temperatura e degli incendi;
i Vigili del fuoco, nella loro secolare storia, non hanno mai fatto mancare il loro aiuto alle popolazioni ed ai loro beni e non è assolutamente corretto che lo Stato non faccia sentire la propria riconoscenza pagando loro le prestazioni rese quasi 12 mesi addietro;
bisogna assolutamente evitare che la situazione possa degenerare e sfociare in fatti analoghi accaduti il 23 luglio in Sardegna e dovuti al mancato rafforzamento sul territorio regionale della presenza di uomini e mezzi antincendio -:
quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato per risolvere le problematiche esposte in premessa.
(4-03744)
MAURIZIO TURCO, BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da oltre quattro mesi i dipendenti del Corpo della Polizia di Stato vedono accreditati gli emolumenti stipendiali con un ritardo di alcuni giorni rispetto al giorno 24 del mese corrispondente al periodo in retribuzione;
in una nota del Dipartimento di pubblica sicurezza, inviata ai sindacati che avevano protestato per il ritardo nel pagamento si afferma che il ritardo è dovuto ad un «disguido amministrativo» da parte dell'istituto bancario interessato;
tale ritardo ha creato notevoli disagi alle numerose famiglie monoreddito che stentano ad arrivare a fine mese;
risulta all'interrogante che in alcuni casi dei dipendenti della Polizia di Stato non hanno potuto effettuare pagamenti e/o spese necessarie al mantenimento dei propri familiari e alcuni si sono visti recapitare lettere di insolvenza per i pagamenti con scadenza il giorno 24 del mese;
il protrarsi di questa incresciosa, e non giustificabile, situazione di ritardo, può esporre i dipendenti della Polizia di
Stato a conseguenze disciplinari in caso di insolvenza qualora gli istituti finanziari decidano di rivalersi sul trattamento economico da questi percepito, e a dover sopportare gli oneri dovuti al ritardato pagamento delle rate del prestito/mutuo contratto -:
se il Ministro interrogato, visto il ripetersi della vicenda in premessa, abbia provveduto a accertare se le responsabilità di tali ritardi sono da imputarsi all'operato dei suoi uffici e/o abbia dato disposizioni di provvedere ai pagamenti tramite altro istituto bancario al fine di garantire quella puntualità nell'erogazione dei pagamenti necessaria ad evitare di esporre i propri dipendenti ad azioni giudiziarie o disciplinari.
(4-03746)
MISIANI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
in data 10 luglio 2009 i gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Gorle hanno inviato al Prefetto di Bergamo un esposto in merito alla verifica dell'ineleggibilità alla carica di Sindaco del Comune di Gorle del dott. Marco Ugo Filisetti;
secondo quanto riportato nell'esposto, in data 7 maggio 2009 (giorno antecedente la presentazione delle candidature a Sindaco) il dott. Filisetti ha stipulato un contratto con il Ministero della Pubblica Istruzione per lo svolgimento del ruolo di direttore generale presso il Ministero della Pubblica Istruzione ai sensi dell'articolo 19, comma 5-bis, del Decreto legislativo 165 del 2001;
con il conferimento di detto incarico il dottor Filisetti ha assunto a pieno titolo le funzioni di direzione di un ufficio di livello dirigenziale generale di una Amministrazione Statale con instaurazione piena del rapporto di servizio. È quindi un dipendente civile dello Stato;
in seguito alle elezioni del 6 e 7 giugno 2009 il Dr. Filisetti è stato eletto Sindaco del Comune di Gorle (Provincia di Bergamo);
l'articolo 60 del Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali» al comma 1, punto 1, riporta tra le cause di ineleggibilità a sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale e circoscrizionale ...l'essere dipendenti civili dello Stato che svolgono le funzioni di direttore generale o equiparate o superiori». Trovandosi in questa fattispecie il Dr. Filisetti risulterebbe oggettivamente ineleggibile -:
quali iniziative intenda assumere il Ministero dell'Interno in relazione alla presunta ineleggibilità a Sindaco di Gorle del dott. Filisetti, in particolare se il prefetto intenda promuovere l'azione popolare di cui all'articolo 70 del decreto legislativo n. 267 del 2000;
quali iniziative il Ministero della Pubblica Istruzione abbia adottato o intenda adottare all'interno del Ministero in relazione all'eventuale procedimento dichiarativo della decadenza dalla carica di Sindaco.
(4-03748)
ASCIERTO e CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
con la legge n. 125 del 2001 venivano identificate le mansioni a rischio derivanti da abuso di alcool e tra le mansioni normate dalla suddetta legge venivano comprese le «mansioni che comportano particolari rischi» all'interno delle quali erano incluse le «guardie particolari giurate (GPG)» in quanto detentrici di porto d'armi;
sulla Gazzetta Ufficiale n. 266 del 15 novembre 2007 veniva pubblicato il provvedimento 30 ottobre 2007 della Conferenza Stato/Regioni («Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003 n. 131, in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza») nel contesto
del quale venivano indicate tra le mansioni per le quali prevedere un test per l'accertamento di assenza di tossicodipendenze le «funzioni operative proprie degli addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento, della detenzione, del trasporto e della vendita di esplosivi»;
l'articolo 82, secondo comma del regio decreto n. 635 del 1940, come modificato dal decreto del Ministero dell'interno 19 settembre 2002, n. 272, nell'ambito della classificazione degli esplosivi include nel gruppo «A», al punto 5, le «cartucce per armi comuni e da guerra»;
tenuto conto che le guardie particolari giurate esplicano il loro servizio detenendo armi comuni e relativo munizionamento da intendersi come definito in precedenza quali esplosivi -:
se non ritenga di assumere iniziative volte a chiarire se le guardie particolari giurate, detentrici di porto d'armi e cartucce per armi comuni classificate come esplosivi, devono sottostare anch'esse all'accertamento di assenza di tossicodipendenza, in linea con quanto disposto dalla legge n. 125 del 2001 in merito all'abuso di alcool.
(4-03755)
RAISI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione normativa. - Per sapere - premesso che:
vengono segnalate all'interrogante più situazioni di consiglieri comunali e provinciali che hanno in corso procedimenti con le amministrazioni di cui fanno parte che rischiano di vedere decadere i loro incarichi, come quella del consigliere comunale Andrea Marchi del Comune di Castenaso al quale il Sindaco in data 2 luglio 2009 ha contestato l'incompatibilità per lite pendente con il Comune;
a seguito della cancellazione del CORECO (Comitato Regionale di Controllo) tali soggetti per risolvere le controversie con le Amministrazioni Pubbliche a cui appartengono si vedono costretti a rivolgersi a soggetti terzi, quale il TAR o il Tribunale Civile, ciò a norma di legge può portare alla decadenza dell'incarico per il quale song stati eletti;
tutto questo è secondo l'interrogante in contrasto con gli articoli della Costituzione n. 24 comma 1 «Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi» e n. 51 comma 1 «Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza secondo i requisiti stabiliti dalla legge» -:
se non ritenga opportuno promuovere una iniziativa normativa che porti al superamento di queste situazioni.
(4-03760)
EVANGELISTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la notte tra sabato 25 e domenica 26 luglio 2009 a Massa si sono verificati scontri tra sedicenti «volontari della legalità e della democrazia», come tali soggetti amano definirsi in luogo delle ormai più note e popolari «ronde», poco importa se di sinistra o di destra;
per sedare questi disordini sono dovute intervenire le Forze di polizia, distratte dai compiti che normalmente competono loro, durante i quali cinque poliziotti sono stati portati in ospedale, per fortuna con lievi danni;
i gravi incidenti avvenuti a Massa non rappresentano un fatto isolato in Toscana e l'Associazione nazionale dei funzionari di polizia recentemente ha lamentato il rischio di una progressiva politicizzazione nella gestione della sicurezza pubblica;
secondo l'interrogante la decisione dei Governo di dare il via all'istituzione delle cosiddette ronde, o associazioni di volontari che dir si voglia, rischia di costituire un ulteriore appesantimento per il lavoro delle forze dell'ordine, come già d'altra parte è avvenuto a Padova, dove scontri tra no global e addetti alle ronde hanno creato preoccupazione ai cittadini e
un dispendioso lavoro alle forze dell'ordine intervenute per sedare i tafferugli;
malgrado dagli organi di stampa si apprenda che lo schema del decreto ministeriale attuativo della legge n. 94 del 2009 (recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica), per la parte riguardante l'istituzione delle ronde faccia esplicito divieto alle associazioni di volontari, ancorché di essere armati, di essere espressione di forze politiche, di organizzazioni sindacali o di tifoserie organizzate, ciò che comincia a palesarsi è l'esatto contrario;
il Presidente della Repubblica, promulgando il «pacchetto sicurezza» ha, tra l'altro, fatto rilevare che, essendo affidata non alla legge ma a un successivo decreto del Ministro dell'interno, la determinazione degli «ambiti operativi» delle disposizioni relative alle ronde, appare urgente la definizione di detto decreto in termini di rigorosa aderenza ai limiti segnati in legge, relativamente al carattere delle associazioni e al compito a esse attribuito, in quanto è da ciò che dipenderà la riduzione al minimo di allarmi e tensioni nell'applicazione della normativa in questione, anche sotto il profilo dell'aggravio che possa derivarne agli uffici giudiziari;
a tale proposito il segretario nazionale dell'Associazione funzionari di Polizia, Enzo Letizia, a proposito dell'iscrizione delle associazioni di volontari nel registro prefettizio, in un comunicato stampa si chiede se il decreto attuativo delle nuove disposizioni potrà prevedere sanzioni o lo scioglimento delle «ronde» già istituite, altrimenti nessuno potrà impedire le ronde «fai da te»;
già in un precedente atto di sindacato ispettivo n. 4-03282 l'interrogante segnalava che, qualche tempo fa, a un convegno del Movimento Sociale-Destra italiana, furono presentate a Milano quelle che sono già state definite «ronde nere» e che ricordano in maniera nemmeno velata le ronde già protagoniste di un periodo nefasto della nostra storia, ovvero il ventennio fascista -:
quali siano gli intendimenti del Governo a seguito dei rilievi e alle preoccupazioni contenute nella lettera del Presidente Napolitano su tale argomento;
quali siano le disposizioni che intende adottare per evitare quella che già appare come una degenerazione politica delle istituende ronde e per evitare che il proliferare di cittadini-vigilantes rischi di scatenare una nuova contrapposizione tra estremismi politici di diverso colore.
(4-03767)