Allegato B
Seduta n. 94 del 27/11/2008
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta in Commissione:
LOVELLI e META. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
con la risoluzione 8-00022 del 28 novembre 2006 si impegnava il Governo a intervenire nei confronti di Poste Italiane affinché prorogasse i contratti in essere con le agenzie di recapito concessionarie e a promuovere un tavolo di concertazione tra le parti interessate (Poste Italiane, imprese private e organizzazioni sindacali)
per definire le modalità di attuazione della disciplina europea in materia di mercato postale;
l'articolo 2, comma 303, della legge finanziaria del 2008 ha previsto la possibilità di proroga dei contratti in essere ed è stato altresì sottoscritto un memorandum presso il Ministero delle comunicazioni al fine di individuare ogni iniziativa utile a realizzare lo sviluppo del settore, tra cui le misure normative e regolamentari volte ad incrementare i livelli di efficienza del mercato, favorire la concorrenza e migliorare la qualità dei servizi per i consumatori;
è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, la terza direttiva postale 2008/6/EC, del 20 febbraio 2008, relativa alla completa liberalizzazione entro il 31 dicembre 2010 dei mercati postali comunitari e che sostituisce la precedente 97/67/EC -:
quale sia la situazione attualmente in essere nei rapporti fra Poste Italiane SpA e le agenzie di recapito concessionarie con le quali era stato sottoscritto un memorandum a seguito della risoluzione n. 8-00022 del 28 novembre 2006;
quali siano gli orientamenti del Ministero in merito all'attuazione della nuova direttiva postale 2008/6/EC del 20 febbraio 2008.
(5-00701)
Interrogazioni a risposta scritta:
GHIZZONI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il servizio Postale svolge, anche nelle piccole realtà urbane, una importante funzione che non si limita all'offerta di molteplici servizi postali, ma si estende sempre più a servizi bancari: conti correnti, libretti di risparmio, carte di credito, carte prepagate, investimenti obbligazionari, oltre ai pagamenti delle pensioni;
a Cavezzo, in provincia di Modena, vi è un forte incremento di richiesta soprattutto di servizi bancari postali, a dimostrazione della bontà dei prodotti offerti;
a fronte di tale situazione il locale Ufficio Postale, attrezzato da tempo per servire il pubblico con quattro sportelli polifunzionali, funziona di fatto da quasi un anno con solo due sportelli aperti al pubblico e che, anche per il ridotto orario di apertura al pubblico, solo la mattina, si formano interminabili code, con notevole disagio per gli utenti;
Cavezzo ha superato i 7.000 abitanti e che all'Ufficio Postale centrale si aggiunge solo quello della frazione di Motta aperto tre mattine alla settimana con un singolo impiegato, se ne evince che il servizio erogato è insufficiente per rispondere alle accresciute esigenze dei cittadini -:
se i Ministri interrogati non ritengano necessario, per lo stesso interesse dell'azienda, potenziare da subito l'operatività degli uffici postali citati, incrementando le unità di personale in servizio e/o aumentando le ore di apertura al pubblico in modo da permettere l'erogazione di un servizio in linea con le attese degli utenti.
(4-01746)
BELLANOVA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 20 novembre 2008 il Direttore della Filiale di Poste Italiane di Lecce ha disposto, senza alcun avviso preventivo alla clientela e alle Organizzazioni Sindacali, la chiusura, per quattro giorni, di alcuni uffici postali;
gli uffici interessati sono quelli dei Comuni leccesi di Montesano Salentino, Castiglione (frazione di Andrano), Boncore (frazione di Nardò), Serrano (frazione di Carpignano Salentino) e Lucugnano (frazione di Tricase);
tale decisione sembra scaturire solo dalla necessità aziendale di far fruire le
ferie arretrate ai lavoratori e dall'impossibilità di poterli sostituire per una oggettiva carenza degli addetti alla sportelleria, stimata in circa cinquanta unità come da accordo con le organizzazioni sanitarie nazionali;
questa situazione oltre a penalizzare gli stessi lavoratori, penalizza soprattutto i cittadini di queste comunità salentine, costretti a fruire di un servizio in modalità difformi da come è stato normato dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 7 ottobre 2008 ed avente per oggetto «Criteri di distribuzione dei punti di accesso alla Rete postale pubblica»;
il decreto, infatti, all'articolo 2 nel comma 4 riporta l'impossibilità nei comuni con unico presidio postale di effettuare soppressioni di uffici postali e nel comma 5 prevede per i comuni sopra citati che l'apertura degli uffici postali non debba essere inferiore a tre giorni e a diciotto ore settimanali;
la chiusura degli uffici postali, disposta per quattro giorni nel caso dei tre comuni salentini è in aperta violazione di quanto stabilito nel decreto -:
se il Ministro non ritenga di intervenire accertando le motivazioni per le quali nella Filiale delle Poste Italiane di Lecce non si rispetta quanto previsto dal decreto del 7 ottobre 2008 e se non ritenga di esortare Poste Italiane a coprire il fabbisogno degli addetti alla sportelleria, negli uffici postali della provincia di Lecce, attraverso una opportuna politica occupazionale tale da garantire all'utenza il massimo dell'efficienza.
(4-01750)
ZACCHERA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la ditta Cerutti Inox di Premosello Chiovenda (Verbania) ebbe a richiedere una agevolazione finanziaria ai sensi della legge 19 dicembre 1992, n. 488 (quattordicesimo bando industriale anno 2002);
la ditta ha effettuato tutti gli interventi previsti, investimenti che - come tutta la documentazione contabile relativa - sono stati verificati e certificati, ma che ad oggi ha ottenuto soltanto una parte dei finanziamenti concessi;
la banca concessionaria Italease avrebbe comunicato che non può più procedere al versamento del saldo in quanto i fondi disponibili su tale legge sarebbero stati esauriti presso il ministero e/o da esso trattenuti;
ciò comporta una crisi aziendale con conseguente ripercussione dal punto di vista occupazionale e produttivo;
in merito l'interrogante ebbe già a presentare altra interrogazione parlamentare rimasta senza risposta;
questa situazione è particolarmente ingiustificata perché - come ben noto personalmente all'interrogante - trattasi di azienda molto seria, produttiva e ben inserita nel territorio della provincia, oltre ad aver effettuato tutti gli investimenti previsti per poter reggere alla forte concorrenza internazionale presente nel settore -:
quale sia la situazione esatta della pratica, perché siano stati sospesi i pagamenti e quando si ritiene possano essere effettuati.
(4-01752)