Allegato B
Seduta n. 94 del 27/11/2008

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

BOCCI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
a partire dal 14 dicembre 2008, con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, verrà chiusa la biglietteria di Spoleto e verrà soppressa la fermata a Spoleto di due treni Eurostar;
tali decisioni sono state confermate dal dirigente nazionale della divisione passeggeri di Trenitalia durante un incontro avvenuto ad Orvieto;
l'assessore del Comune di Spoleto Roberto Loretoni, presente all'incontro, ha espresso la forte contrarietà della città per questi provvedimenti penalizzanti sia per i pendolari che per i turisti -:
quali iniziative il Ministro intenda adottare per garantire che Trenitalia mantenga la sua funzione di servizio pubblico, evitando pesanti ripercussioni ai cittadini e all'economia della città umbra.
(5-00692)

LOVELLI e DAMIANO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -Per sapere - premesso che:
il 31 luglio 2008 è stato approvato definitivamente il disegno di legge di Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo all'attuazione di una gestione unificata del tunnel di Tenda e alla costruzione di un nuovo tunnel, fatto a Parigi il 12 marzo 2007 e, il progetto definitivo per l'appalto integrato è pronto;
la Regione Piemonte con lettera inviata in data 25 novembre 2008 al Presidente del Consiglio e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha segnalato che l'incremento dei costi per la realizzazione dell'opera che prevede una quota di competenza italiana per un valore compreso fra i 48 e i 60 milioni di euro non trova ad oggi copertura finanziaria e che l'orientamento del Governo parrebbe quello di inserire le risorse aggiuntive necessarie a valere sul Contratto di programma ANAS 2007-2011 con il rischio di penalizzare altre opere ivi previste;
nell'ambito del preannunciato piano infrastrutture che il CIPE esaminerà prossimamente non sono previste risorse dedicate all'opera in questione e la prossima riunione programmata per il 15 dicembre fra Francia e Italia per il completamento delle procedure per la realizzazione dell'opera non contiene a tutt'oggi all'ordine del giorno l'approvazione del progetto definitivo;
le incertezze finanziarie sopra ricordate preoccupano molto le comunità locali e in particolare la provincia di Cuneo che attende da anni quest'opera a sostegno dei progetti di sviluppo turistico ed economico del territorio -:
quali iniziative intenda intraprendere per garantire la copertura finanziaria dei costi aggiuntivi risultanti dal progetto definitivo del nuovo Tunnel del Tenda di cui all'accordo italo-francese citato in premessa;
come intenda rispondere alle preoccupazioni espresse dalla Regione Piemonte in merito alla possibile penalizzazione di altre opere già inserite nel Contratto di programma ANAS 2007-2011 (quota Piemonte).
(5-00695)

LOVELLI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il Ministero dell'interno ha informato i Comuni che a causa della mancanza dei fondi necessari non è possibile procedere al rimborso statale dell'IVA pagata dagli enti locali per il trasporto pubblico ai sensi della legge n. 472 del 1999, articolo 9, comma 4 e del decreto interministeriale del 22 dicembre 1999;
tale situazione rischia di creare serie difficoltà agli Enti locali in una materia su cui era già intervenuta la legge finanziaria 2007 che aveva limitato il rimborso dell'IVA ai servizi non commerciali e soggetti a tariffa;
la decisione del Ministero va ad aggiungersi alle difficoltà che i Comuni incontrano in questo periodo per ricevere dallo Stato altre compensazioni quali quelle riguardanti l'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale -:
quali provvedimenti il Ministero intenda assumere per ovviare alle difficoltà di bilancio in cui verranno a trovarsi i Comuni interessati a causa della situazione esposta in premessa;
quali iniziative si intendano promuovere a sostegno di un efficiente servizio di trasporto pubblico locale nell'interesse dei numerosi cittadini utenti.
(5-00696)

MONTAGNOLI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
a causa della ormai cronica insufficienza di personale della MCTC di Vicenza, le richieste di esame per le patenti

di categoria A e B vengono evase solo per il 20-25 per cento della domanda complessiva;
attualmente le persone che prestano servizio in Motorizzazione sono 38, di cui 5 part-time a fronte di una quantità di lavoro che ne richiederebbe almeno 70;
è assolutamente necessario andare fino in fondo ad un'emergenza, quella della cronica mancanza di esaminatori messi a disposizione dagli uffici della locale MTCT, che dà alla provincia di Vicenza la «maglia nera» in Veneto, e non solo, per i tempi di attesa necessari ad ottenere la patente di guida;
in tutto il resto d'Italia e del Veneto mediamente ci si impiega un mese e mezzo, massimo due per diventare neopatentati mentre a Vicenza bisogna aspettare almeno quattro mesi, con il rischio di dover rinnovare il foglio rosa, che comporta un ulteriore aggravio di spesa per i giovani e, giocoforza, per le loro famiglie;
il Direttore Vitelli ha assicurato che manderà rinforzi da altre sedi e questo già è una buona notizia, ma gli operatori e gli utenti vicentini si aspettano molto di più, chiedono che l'organico dell'ufficio di Vicenza, che tra l'altro sta già dando il massimo, sia completato;
le possibilità di integrazione del personale sembrerebbero esserci, perché quattro dipendenti ministeriali dell'aeroporto Dal Molin di Vicenza hanno chiesto di andare in mobilità alla Motorizzazione provinciale. Nonostante i recenti provvedimenti del Governo, che dovrebbero facilitare gli spostamenti da situazioni di esubero a uffici sguarniti, pare invece che queste domande di mobilità si siano perse nel nulla;
da inizio 2008 Vicenza è fortemente in affanno per quanto riguarda l'emissione di nuove patenti di guida, con una necessità di almeno di 360 sedute al mese, che significa circa 2.100 esami, mentre alla fine se ne ottengono, nel migliore dei casi, 180 e spesso anche 120;
se fosse fatta una media, fino ad oggi sono state evase poco più del 30 per cento delle nostre richieste. II che significa che ogni mese la lista di attesa si allunga di un migliaio di persone, che devono aspettare mesi prima di sostenere la prova. Una situazione che è diventata oramai ingestibile, con le autoscuole tra «l'incudine» di uffici pubblici che a livello centrale non danno risposte e il «martello» dei giovani e dei loro genitori arrabbiati per questa situazione;
ad aggravare il tutto a dicembre scade la proroga all'entrata in vigore del provvedimento che vieterà ai neopatentati di guidare, per almeno un anno, automobili di potenza superiore a 50 Kw/t, impedendo, in molti casi, l'utilizzo dell'auto di famiglia a questi ragazzi (superano, infatti, questa soglia, tante vetture di uso comune);
lo scorso anno l'emergenza fu tamponata, grazie all'intervento della struttura regionale (il S.I.I.T. Veneto), con gli straordinari di esaminatori provenienti da altre MCTC del Veneto, tra l'altro pagati dalle autoscuole. Un provvedimento che, però, non è stato rinnovato nel 2008, facendo precipitare ancor più una situazione già critica -:
se il Ministro interrogato, essendo a conoscenza della situazione, ed in attesa di un provvedimento definitivo non intenda predisporre immediatamente una soluzione momentanea del problema esami che potrebbe consistere nell'invio a Vicenza di personale proveniente da altre province che non hanno particolari problemi.
(5-00698)

Interrogazioni a risposta scritta:

GINEFRA, VICO, BOCCIA, BELLANOVA, CONCIA, CAPANO, BORDO, RIA, LOSACCO, GAGLIONE, GRASSI e SERVODIO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la cancellazione di ventiquattro voli dagli aeroporti di Bari e Brindisi (quest'ultimo scalo verrebbe dal mese di dicembre

addirittura cancellato dai programmi della CAI) contribuisce al progressivo isolamento della Puglia dal resto del Paese;
questo intervento dell'Alitalia non è isolato ma si colloca all'interno di una consistente riduzione anche dei collegamenti ferroviari. Negli ultimi nove mesi la regione Puglia ha, infatti, dovuto subire la cancellazione dei finanziamenti per l'alta velocità per la tratta Bari-Napoli, stanziati dal Governo Prodi, la sostituzione di treni veloci e moderni (gli ETR500 delle linee Lecce-Bari-Roma e Taranto-Bari-Milano), con locomotori e carrozze vetuste e la soppressione di fermate in città importantissime della nostra regione nelle percorrenze principali;
secondo un articolo de La Repubblica, gli slot, le bande orarie di decollo e atterraggio, congelati da Alitalia non potranno essere assegnati ad altre compagnie;
per almeno tre anni, se fosse confermato l'attuale contratto Governo-Cai, le norme sulla concorrenza verrebbero calpestate ed ignorate, a meno che Cai non volesse cedere parte degli slot entro i primi trentasei mesi. In questo caso, però, sembrerebbe che la società dovrebbe versare il 50 per cento del corrispettivo in denaro nelle casse dello Stato secondo l'accordo siglato con il commissario straordinario, il dott. Augusto Fantozzi;
questa condizione renderebbe impossibile tale opzione e SEAP non sarebbe messa in condizione di siglare intese con altri vettori che si sono già dichiarati ad essere pronti a sostituirsi all'ex compagnia di bandiera;
l'insieme delle misure sopra citate di fatto concorrono ad isolare nei collegamenti aerei e ferroviari una regione penalizzandola oltre modo nel sistema della mobilità nazionale ed internazionale nonostante gli indicatori di sviluppo della Puglia la pongano tra le prime in Italia nel trend di crescita e gli scali pugliesi siano passati in numero di passeggeri, in pochi anni, dal cinquantanovesimo al quattordicesimo posto nazionale. Il tutto a dimostrazione delle potenzialità di crescita del mercato del trasporto aereo;
infine, la Puglia sta pagando in egual misura rispetto le altre regioni italiane gli oneri del prestito ad Alitalia, nonché quelli derivanti dalla cosiddetta bad company e dall'insieme delle dette misure verrebbe ingiustificatamente colpita con il rischio concreto di un danno enorme alla sua crescita economica, rischio peraltro denunciato da tutte le associazioni del mondo del lavoro e dell'impresa -:
se il Governo sia a conoscenza della situazione attuale descritta in premessa e come il Ministro intenda intervenire nei confronti di Alitalia, CAI e Ferrovie dello Stato per evitare che una regione come la Puglia venga così ingiustificatamente penalizzata.
(4-01745)

PALADINI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il Porto di Lavagna è uno dei maggiori del Mediterraneo e protetto da un molo parallelo alla riva che si estende per oltre un chilometro comprendendo uno specchio acqueo di 290.000 metri quadri nonché dotato di 23 pontili con oltre 1.600 posti barca;
nel 2004 è stata completata un'opera marittima, consistente in una movimentazione complessiva di 600.000 metri cubi di litotipi in pezzatura diversa da terra verso mare, per il ripristino e rinforzo della diga di sopraflutto del porto in oggetto;
la diga di Lavagna è al centro di un progetto di rilancio del Porto che prevede nuove costruzioni su circa 6.000 metri quadri di area demaniale -:
se sia stata posta attenzione alla valutazione d'impatto ambientale dell'opera in oggetto;

quali imprese abbiano certificato la capacità tecnica del Porto di Lavagna e se sia stata richiesta l'informativa antimafia;
se sia stato effettuato il collaudo dell'opera in oggetto ed in caso affermativo a quali conclusioni siano pervenuti i tecnici;
se risulti, così come riportato da organi di stampa, che esista un progetto di costruzione di ulteriori 6.000 metri quadri di area;
se il ministro competente non ritenga opportuno avviare accertamenti in ordine ai fatti descritti.
(4-01759)