Allegato B
Seduta n. 94 del 27/11/2008
...
GIUSTIZIA
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
si fa riferimento a quanto verificatosi in provincia di Bologna a seguito di fatti accaduti davanti al locale «Carosello» ove, durante una festa privata organizzata da agenti della P.S., alcuni Rom non solo pretendevano di entrare ma hanno anche tentato di prelevare abusivamente attrezzature elettroniche. Gli agenti di P.S. hanno bloccato il furto e legittimamente reagito alle aggressioni dei Rom che oggettivamente erano in palese situazione di illegalità;
alla luce di quanto sopra, non si comprendono le motivazioni delle indagini con avvisi di garanzia indirizzati agli agenti per reati (arresto illegale, frode processuale, lesioni aggravate, calunnie e falso ideologico) dei quali gli stessi risultano assolutamente innocenti, al di là del video che dimostra solo la reazione degli agenti, in quanto nella loro funzione di tutori della legge hanno fatto risultare la medesima ed hanno dovuto reagire ad offese vere e proprie oltre che a reati commessi a tutti gli effetti;
in conclusione, senza entrare nel merito del provvedimento che peraltro suscita nell'interpellante parecchie perplessità per la mancanza della necessaria cautela e considerazione della situazione effettiva e anche a fronte di comportamenti non sempre corretti, a volte ideologicamente motivati di certi magistrati -:
se, nell'ovvio rispetto della legge che vale per tutti i cittadini e tutori dell'ordine, non sia il caso di assumere iniziative normative volte a determinare «garanzie funzionali» per gli agenti di polizia indagati per fatti di servizio - ai quali spesso risultano estranei - e allo scopo di evitare conseguenze negative sul loro stato di servizio ed anche sull'attività dai medesimi esplicata, inoltre garantendo un certo equilibrio nei provvedimenti giurisdizionali riservandoli all'eventuale supervisione del procuratore generale.
(2-00235) «Garagnani».
Interrogazioni a risposta in Commissione:
MISITI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
con l'albo unico, nato dalle ceneri dei due albi professionali dei ragionieri e periti commerciali e dei dottori commercialisti, si è costituita una nuova professione economica-contabile divisa in due sezioni (A e B) denominata Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili;
il decreto legislativo 139/2005, all'articolo 61, comma 4, recita: «coloro che alla data del 31 dicembre 2007 sono iscritti nei relativi albi dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e Periti Commerciali vengono iscritti nella sezione A Commercialisti di cui all'articolo 34, conservando le rispettive anzianità di iscrizione». Il comma 6 dello stesso articolo recita: «agli iscritti nella Sezione A, già
iscritti nell'Albo dei Dottori Commercialisti spetta il titolo di "Dottore Commercialista". Agli iscritti nella sezione A, già iscritti nell'Albo dei ragionieri e periti commerciali spetta il titolo di "ragioniere commercialista"». Nell'articolo 39 della stessa legge si legge, al comma 1, che solo a coloro che sono iscritti nella sezione A spetta il titolo professionale di «Dottore Commercialista» anche se fa salve le disposizioni transitorie. Ma il testo tende ad essere poco chiaro soprattutto nel secondo comma dello stesso articolo quando recita: «il termine "commercialista" può essere utilizzato solo dagli iscritti nella Sezione A Commercialisti dell'albo, con la completa indicazione del titolo professionale posseduto». Qui appare chiara la confusione che il legislatore opera tra titolo di studio e titolo professionale;
esiste una palese distinzione fra titolo di studio e titolo professionale. Il primo viene conferito dopo un percorso scolastico che termina con il conseguimento del diploma e/o della laurea. Il secondo viene conferito dopo un tirocinio professionale e un esame di Stato di abilitazione professionale. Coloro che hanno conseguito un titolo professionale, per distinguersi, possono utilizzare il solo titolo di professionalità -:
se, tenendo conto della chiara confusione fatta nel testo legislativo fra titolo scolastico e titolo professionale, non si ritenga opportuno adottare adeguati provvedimenti o iniziative per eliminarla, inserendo accanto al titolo professionale abilitante, quello scolastico.
(5-00687)
VANNUCCI, FERRANTI, TENAGLIA, MANTINI, CAPANO e ZUCCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
l'attività notarile è amministrata dal Ministro della giustizia dipartimento giustizia civile;
è stata recentemente approvata la nuova pianta organica delle sedi notarili che prevede 6.152 sedi;
a fronte della vigente pianta organica i notai in servizio non raggiungano il numero di 4.200 unità;
risultano pertanto circa 2.000 sedi scoperte pari a poco meno di un terzo del numero complessivo;
la situazione che si è determinata fa sì che 4.200 notai svolgano il lavoro di 6.152 notai;
i notai in servizio effettuano un lavoro aggiuntivo per le 2.000 sedi scoperte pari a un terzo in più del previsto;
questo stato di cose allontana i servizi dai cittadini permanendo sedi scoperte e comuni che pur essendo sede notarile non vedono la presenza del notaio con evidenti disparità territoriali;
la fattispecie determina una mancata opportunità di lavoro per giovani aspiranti notai;
se tutte le sedi notarili fossero regolarmente coperte, migliaia di giovani tra notai e assistenti avrebbero una opportunità di lavoro;
maggiore concorrenza determinerebbe un generale miglioramento del servizio;
le procedure concorsuali per dare completa copertura alle piante organiche, appaiono farraginose e determinano tempi inaccettabilmente lunghi;
i concorsi ultimamente banditi sono inspiegabilmente previsti per un numero limitatissimo di vincitori;
lo stesso Consiglio Nazionale del Notariato ha sollecitato soluzioni per arrivare velocemente alla copertura delle piante organiche;
una soluzione del problema creerebbe nuovo lavoro senza costi per lo Stato ma anzi determinerebbe nuove e maggiori entrate -:
quali iniziative intenda prendere il Ministro per risolvere questo grave stato di cose e dare completa copertura alle piante organiche notarili;
se intenda adottare un provvedimento immediato in ordine alle modalità e tempi di espletamento dei concorsi oppure per estendere le graduatorie recenti agli idonei per la piena copertura della pianta organica;
se intenda proporre una riforma organica del notariato.
(5-00690)
FERRANTI, TENAGLIA, CAPANO e SAMPERI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nei giorni 19, 20 e 21 novembre 2008, presso la Fiera di Milano (Rho), si sono tenute le prove scritte del concorso a 500 posti per magistrato ordinario;
all'inizio del concorso, dopo l'ingresso dei candidati nei padiglioni, alcuni di essi hanno scoperto che vari concorrenti avevano sul banco dei codici commentati, delle enciclopedie giuridiche e alcuni libri di testo (manuali come il Fiandaca-Musco, il Gazzoni e il Bianca) di cui è tassativamente proibita l'introduzione nel luogo ove si svolge il concorso stesso, così come previsto nel bando e comunicato con avviso sul sito del ministero;
tale situazione desta perplessità, alla luce del fatto che i codici consultabili in aula erano stati dagli stessi consegnati, nei giorni precedenti, al personale del ministero della giustizia e, dopo essere stati controllati e vidimati, erano stati collocati al posto di ciascun candidato;
nonostante le proteste di numerosi candidati, la Commissione d'esame ha ritenuto di non dover sospendere la prova, dando inizio ai lavori con notevole ritardo rispetto all'ora fissata;
risulta agli interroganti da testimonianze dirette che, dopo le proteste di alcuni candidati, sia intervenuta la forza pubblica, formando un cordone di protezione composto da diversi agenti schierati intorno ai componenti della Commissione, la cui incolumità non risultava in alcun modo minacciata;
l'area ove si è svolta la prova concorsuale risulta integralmente sottoposta a sistema di videosorveglianza, fatto che consentirebbe la possibilità di acquisire facilmente i supporti visivi per verificare l'effettivo svolgimento dei fatti ed eventualmente avviare una indagine conoscitiva -:
qualora il Presidente della Commissione avesse relazionato sulle circostanze sopra evidenziate, che cosa risulti nei verbali in merito alla vicenda, vista l'importanza di garantire l'interesse legittimo di tutti i candidati al regolare svolgimento delle prove concorsuali nel rispetto del bando, delle norme e dei regolamenti vigenti in materia.
(5-00694)