Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Titolo: Incontro con una delegazione del Parlamento slovacco - 15 novembre 2012
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 391
Data: 14/11/2012
Descrittori:
PARLAMENTO   SLOVACCHIA
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Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

Incontro con una delegazione
del Parlamento slovacco

(15 novembre 2012)

 

 

 

 

 

 

 

n. 391

 

 

 

14 novembre 2012

 


Servizi responsabilI:

Servizio Studi – Dipartimento Affari esteri

( 066760-4939 / 066760-4172 – * st_affari_esteri@camera.it

 

Hanno collaborato:

Servizio Rapporti internazionali

( 066760-3948 / 066760-9515 – * cdrin1i@camera.it

 

 

 

 

 

 

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File: es1268.doc

 


INDICE

 

Composizione della delegazione

Scheda Paese politico-istituzionale  sulla Slovacchia

Rapporti parlamentari Italia - Repubblica slovacca (a cura del Servizio Rapporti internazionali)

Profili biografici

On. Igor CHOMA   21

On. Martin CHREN   23

On. Igor HRAŠKO   25

S.E. Mária KRASNOHORSKÀ   27

 


Composizione della delegazione

 


DELEGAZIONE DEL PARLAMENTO SLOVACCO

 

On. Igor Choma, Presidente della Commissione per l´amministrazione pubblica e lo sviluppo regionale del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovacca

 

On. Igor Hraško, Membro della Commissione

 

On. Martin Chren, Membro della Commissione

 

Sig.ra Ivana Jalčová, Segretario della Commissione

 

S.E. Maria Krasnohorská, Ambasciatore

 

Martina Balunová - Consigliere d’Ambasciata

 

Sig.ra Monika Carta, interprete (italiano/slovacco)


Scheda Paese politico-istituzionale
sulla Slovacchia

 


La Slovacchia: scheda politico-parlamentare

 

Il quadro istituzionale

La Slovacchia si fonda sulla Costituzione ratificata il 1 settembre 1992 ed entrata in vigore il 1 gennaio 1993 (in concomitanza con la scissione della Cecoslovacchia tra Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca).

È una repubblica parlamentare, con un Parlamento unicamerale (Consiglio nazionale della Repubblica Slovacca), formato da 150 deputati che restano in carica per quattro anni. Il sistema elettorale (riformato l’ultima volta nel 2005) è di tipo proporzionale e prevede una soglia di sbarramento del 5% per i singoli partiti, del 7% per le coalizioni fino a tre partiti e del 10% per le coalizioni con quattro o più partiti. La ripartizione dei seggi avviene sulla base di un unico collegio nazionale e con liste di partito bloccate. Non è consentita la presentazione di candidature indipendenti dai partiti. Godono dell’eleggibilità i cittadini con diritto di voto, permanentemente residenti in territorio slovacco, che abbiano compiuto il 21° anno di età.

Il Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica, che gode di un mandato quinquennale. La sua elezione avviene, dopo la riforma costituzionale del 1999, per suffragio universale diretto (in precedenza era necessaria la maggioranza dei 3/5 del Parlamento). Può essere rieletto per una sola volta. Tra le prerogative del Presidente della Repubblica ci sono la nomina del Primo Ministro e (di concerto con questo) la nomina di tutti gli altri Ministri del governo. Inoltre ha la facoltà di sciogliere il Consiglio nazionale in alcuni casi specifici (ad esempio nel caso in cui questi non si pronunci, entro tre mesi, in merito ad una proposta di legge governativa cui il Governo abbia legato la fiducia).

Il Parlamento approva le leggi, il bilancio dello Stato ed elegge alcune figure istituzionali, come i giudici della Corte Costituzionale o il Procuratore Generale. Opera attraverso tre tipi principali di votazioni: a maggioranza relativa (39 voti) per l’approvazione della maggior parte degli atti legali; a maggioranza assoluta (76 voti) per misure quali l’approvazione di una mozione di sfiducia verso il Governo o per l’elezione (o rimozione) del Presidente del Parlamento; a maggioranza dei tre quinti (90 voti) per l’approvazione di modifiche di rango costituzionale.

La situazione politica interna

L’attuale Presidente della Repubblica è Ivan Gašparovič, rieletto nell’aprile 2009 (con il 46,7% delle preferenze) per il suo secondo mandato.

Sul fronte dell’Esecutivo invece, l’ultimo anno è stato un periodo piuttosto travagliato. Nell’ottobre 2011 il Parlamento aveva votato la sfiducia al Governo Radicova, capo della coalizione composta dal partito liberale (SAS), dai cristiano- democratici (KDH) e dal partito della minoranza ungherese (Most-Hid) contestualmente al voto negativo circa l’approvazione del Fondo europeo salva Stati (EFSF). Il no all’EFSF aveva sfumature di tipo politico ma anche di merito. L’opposizione aveva subordinato il voto positivo sull’EFSF alle dimissioni da parte del governo, ma i disaccordi riguardavano anche l’entità del contributo che la Slovacchia avrebbe dovuto apportare al meccanismo europeo di salvataggio.

Dagli iniziali 4,3 miliardi di euro durante la fase preliminare di creazione del fondo, si era infatti passati a 7,7 miliardi: un aumento ritenuto inaccettabile, soprattutto dal Partito liberale SAS.

Dopo l’interim di un nuovo governo di coalizione, guidato dallo stesso premier Iveta Radicova, il 10 marzo 2012 gli elettori slovacchi sono stati chiamati nuovamente alle urne per eleggere il Consiglio Nazionale. Questo ha rappresentato un fatto storico senza precedenti: nella storia politica del paese, mai si erano tenute elezioni legislative anticipate. È stata registrata un’affluenza pari al 59,11%, con circa due milioni e mezzo di slovacchi che si sono recati alle urne. I risultati si sono rivelati altrettanto storici: per la prima volta dalla proclamazione dell’indipendenza, nel 1993, un unico partito ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (per di più sfiorando quella assoluta).

Si tratta del Partito socialdemocratico SMER guidato dal 47enne Robert Fico, avvocato, già premier dal 2006 al 2010. Il suo partito ha conquistato 83 seggi (su 150) grazie al 44,4% dei voti. Ha staccato di molto gli avversari. Il secondo più votato è stato, infatti, il Movimento dei cristiani-democratici (KDH) con l’8,82% dei voti (sedici seggi in Parlamento) ed il Partito Gente ordinaria (OL’aNO) con l’8,55% (anch’esso sedici deputati). Grazie a questi risultati, per la prima volta dalla caduta del comunismo in Slovacchia non c’è stato bisogno di ricorrere ad un governo di coalizione.

Sul risultato delle ultime elezioni politiche ha pesato anche lo scandalo “Gorilla”, reso noto al pubblico nel dicembre 2011. Si è trattato di una serie di episodi di corruzione, appalti e tangenti avvenuti tra il 2005 e il 2006, quando un gruppo finanziario privato avrebbe pagato politici del governo e dell’opposizione per ottenere redditizi accordi di privatizzazione.

Pur essendo i fatti avvenuti piuttosto indietro nel tempo, la tempistica della loro rivelazione all’opinione pubblica (avvenuta grazie alla pubblicazione di documenti ed intercettazioni dei servizi segreti slovacchi) ha fortemente penalizzato i partiti facenti parte del governo uscente, consentendo così allo SMER una larga vittoria. 

Al suo secondo mandato, Robert Fico è uno strenuo difensore dello Stato sociale ed è nettamente filoeuropeo. Lo ha dimostrato già nell’ottobre 2011 quando, grazie ai voti del suo partito, venne approvato (in seconda battuta) il Fondo salva Stati EFSF. Lo ha ribadito poi con le sue dichiarazioni subito dopo la vittoria elettorale, affermando che la Slovacchia ha bisogno di un governo filoeuropeo perché riceve dall’UE più di quello che dà.

Il suo programma di governo rappresenta poi una netta sterzata rispetto all’indirizzo dato dal precedente governo quadripartito guidato da Iveta Radicova. Mentre questo portava avanti un programma di responsabilità fiscale basato sulla riduzione delle spese del bilancio, Fico intende spostare sulla classe più ricca ed agiata la responsabilità del consolidamento delle finanze pubbliche.

Per far questo, il suo programma di governo prevede l’eliminazione della flat tax del 19% e l’introduzione di un’aliquota del 25% sui redditi personali oltre i 33.000 euro annui e del 22% per le società  con oltre 30 milioni di euro l’anno di fatturato.

Il secondo governo Fico dovrà guidare il paese attraverso un momento di pesante crisi economica. Con uno stipendio medio di 780 euro mensili (e un tasso di disoccupazione che attualmente si attesta intorno al 13,7%, il più alto dal 2004), la Slovacchia è il secondo paese più povero dell’eurozona dopo l’Estonia.

 

Indicatori internazionali sul paese[1]:

Libertà politiche e civili: Stato “libero” (Freedom House 2012); democrazia difettosa (32 su 167) (Economist Intelligence Unit 2011)

Indice della libertà di stampa: 27 su 178

Libertà religiosa: rispetto della libertà religiosa; la religione dominante è quella cattolica (ACS 2012); generale rispetto nella pratica (USA)

Corruzione percepita: 66 su 182 (Transparency International 2011)

Libertà economica: Stato moderatamente libero (69 su 179; Heritage Foundation 2012)

Gap nelle differenze di genere: 70 su 135 (World Economic Forum 2012)

PIL 2013:  + 2,8% (International Monetary Fund, ottobre 2012)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Rapporti parlamentari Italia - Repubblica slovacca
(a cura del Servizio Rapporti internazionali)

 


RAPPORTI PARLAMENTARI ITALIA – REPUBBLICA SLOVACCA

 

 

Presidenza del Parlamento slovacco (monocamerale)

Consiglio nazionale della Repubblica slovacca

Narodna Rada

Pavol PASKA (Direzione-Democrazia Sociale, dal 4 aprile 2012)

 

 

Rappresentanze diplomatiche

Ambasciatore d’Italia in Slovacchia

Roberto MARTINI (da febbraio 2012)

Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia

Mária KRASNOHORSKÁ (da giugno 2011)

 

 

XVI LEGISLATURA

 

 

Incontri bilaterali

Il 17 gennaio 2012 il Presidente del Consiglio Nazionale della Repubblica slovacca, Pavol Hrušovský, a Roma in visita ufficiale, è stato ricevuto dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il Presidente Hrušovský era accompagnato dagli onorevoli Monika Gibalová, Ivan Štefanec e Peter Pellegrini, oltre che dall‘Ambasciatore della Repubblica Slovacca a Roma, S.E. Mária Krasnohorská, e da alti funzionari del Consiglio Nazionale. Nel corso dell’incontro, si è discusso del ruolo della diplomazia parlamentare e dell’opportunità di uno scambio di vedute sui problemi dell’Europa e delle sue istituzioni. Il Presidente Hrušovský ha invitato il Presidente Fini a recarsi in Slovacchia per una visita ufficiale.

Nel corso della mattinata, il Presidente Hrušovský aveva incontrato il Vice Presidente della Camera Rocco Buttiglione, con il quale aveva discusso dei valori culturali ed etici dell’Europa ed altresì ribadita l’importanza di un rapporto fecondo tra i Parlamenti nazionali degli Stati membri dell’UE.

Hrušovský è stato infine ricevuto dal Presidente della Commissione Affari esteri, Stefano Stefani (si veda infra negli incontri di Commissione).

Il 24 novembre 2011 il Vice Presidente della Camera Rocco Buttiglione si è recato in visita a Bratislava, dove ha incontrato il Presidente del Movimento Democratico Cristiano, Jan Figel, e il Presidente del Parlamento slovacco, Pavol Hrušovský.

L’11 marzo 2009 il Vice Presidente della Camera Antonio Leone ha incontrato l’ Ambasciatore slovacco, S.E. Stanislav Vallo. Nel corso dell’incontro, l’Ambasciatore Vallo ha presentato, come omaggio nei confronti della Camera, la serie di monete coniate in occasione dell’ingresso della Slovacchia nell’area euro, avvenuto il 1° gennaio 2009.

Il 22 ottobre 2008 la Vice Presidente della Camera Rosy Bindi ha incontrato il Primo Vice Presidente del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovacca, Miroslav Ciz.

Va segnalato che il 22 ottobre 2008 la Fondazione della Camera ha organizzato un incontro, svoltosi nell’arco di una giornata, intitolato “Eredità ed attualità della primavera cecoslovacca”, al quale hanno partecipato, oltre al Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, il Presidente della Fondazione della Camera, Fausto Bertinotti, il Primo Vicepresidente del Consiglio nazionale della Repubblica slovacca, Miroslav Ciz, ed il Primo Vicepresidente della Camera dei deputati della Repubblica ceca, Miroslava Nemcovà.

Il 9 giugno 2008 il Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, ha incontrato l’Ambasciatore slovacco in Italia, S.E. Stanislav Vallo.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita la disponibilità, da parte della Camera dei deputati, a promuovere alcune iniziative celebrative del quarantennale della “Primavera di Praga”. Inoltre, il Presidente è stato invitato a recarsi in visita a Bratislava.

 

 

Incontri delle Commissioni

Il 10 ottobre 2012 il Presidente della III Commissione Affari esteri, Stefano Stefani, e il Presidente della XIV Commissione delle Politiche dell'Unione Europea, Mario Pescante, hanno incontrato i Presidenti delle omologhe commissioni del Consiglio Nazionale della Repubblica di Slovacchia, Frantisek Sebej e Lubos Blaha.

Il 27 luglio 2012 il Presidente della VI Commissione (Finanze), Gianfranco Conte, ha incontrato una delegazione della Repubblica slovacca, guidata dal Segretario di Stato del Ministero delle Finanze slovacco, Peter Pellegrini, e accompagnata dall’Ambasciatore slovacco in Italia, S.E. Mária Krasnohorská.

Il 17 gennaio 2012, il Presidente della Commissione Affari esteri, Stefano Stefani, ha incontro l’ex Presidente del Consiglio Nazionale della Repubblica di Slovacchia, Pavol Hrušovsky,con il quale ha discusso degli sforzi di entrambi i Paesi per la stabilizzazione dell’euro e dei rischi per la moneta unica derivanti da una sua strumentalizzazione da parte di forze nazionaliste. Il Presidente Stefani aveva incontrato l'Ambasciatore della Repubblica di Slovacchia, S.E. Maria Krasnohorska, l’11 gennaio 2012.

Il 23 novembre 2011 una delegazione della Commissione delle elezioni e per le autorizzazioni del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovacca ha visitato la Camera ed ha incontrato la Giunta per le Autorizzazioni e la Giunta delle elezioni. La delegazione era composta dal Presidente della Commissione Gábor Gál, dal Vice-Presidente Igor Federič e dall’on. Katarína Cibulková, membro della Commissione, accompagnati dall’Ambasciatore della Repubblica Slovacca a Roma, S.E. Mária Krasnohorská.

Il 29 aprile 2010 il Presidente della Commissione Affari Esteri, on. Stefano Stefani, ha incontrato il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Slovacca, Diana Strofova.

Sono stati trattati i temi delle relazioni con il Kosovo e la Serbia. E’ stata discussa in particolare la questione dell’indipendenza del Kosovo e della integrazione della Serbia in Europa. Vi è stato anche uno scambio di informazioni sull’attualità politica nei rispettivi paesi. È stata auspicata, infine, una sempre maggiore integrazione europea.

Il 26 novembre 2009 la X Commissione (Attività Produttive) ha incontrato una delegazione di parlamentari della Commissione per le politiche economiche del Consiglio Nazionale della Repubblica slovacca, composta dai deputati Peter Pelegrini, Stanislav Janis e Pavol Prokopovic.

La visita è avvenuta in restituzione della precedente visita della Commissione italiana in Slovacchia. Sono stati affrontati i temi dell’approvvigionamento energetico e in particolare dell’energia nucleare.

Dal 5 al 7 marzo 2009 una delegazione della X Commissione (Attività produttive) - composta dal Presidente Andrea Gibelli e dagli onorevoli Enzo Raisi e Carlo Monai - si è recata in missione a Bratislava, su invito della omologa Commissione del Parlamento della Repubblica Slovacca, presieduta dall’on. Maroš Kondrót, con l’obiettivo di trattare le tematiche dell’energia - in particolare della produzione dell’energia nucleare - e approfondire l’aspetto della collaborazione industriale tra i due paesi. La delegazione ha anche visitato la centrale nucleare di Mochovce, per la quale il gruppo italiano ENEL svolge un ruolo di primaria importanza.

Il 17 luglio 2008 il Presidente della Commissione Affari Esteri, on. Stefano Stefani, ha incontrato l’Ambasciatore slovacco, Stanislav Vallo. Nel corso dell’incontro, l’Ambasciatore Vallo ha rivolto al Presidente Stefani l’invito a visitare la Slovacchia.

Il 4 giugno 2008, il Presidente della XIII Commissione (Agricoltura), on. Paolo Russo, ha incontrato il Presidente dell’omologa Commissione del Parlamento slovacco, on.le Jàn Salby’.

Nel corso dell’incontro sono stati trattati diversi temi, tra i quali la sicurezza alimentare e la bioenergia.

Il 25 settembre 2007il Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, on. Carlo Giovanardi, si è recato in missione a Bratislava, su invito del Presidente del Parlamento slovacco, Pavol Paska, al fine di partecipare ad una conferenza internazionale sulle materie di competenza della Giunta. Tale occasione rientra nelle iniziative conoscitive del Parlamento slovacco volte a rimeditare la disciplina costituzionale delle immunità parlamentari.

 

Cooperazione multilaterale

La Slovacchia invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della NATO (di cui è membro dal 29 marzo 2004), dell’OSCE edell’InCE.

Il 16 marzo 2011, il Presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE, on. Riccardo Migliori, ha incontrato l'Ambasciatore della Repubblica slovacca, S.E. Stanislav Vallo, che aveva già incontrato in precedenza il 22 luglio 2009 e il 15 ottobre 2008. L’Ambasciatore Vallo il 23 luglio 2009 ha incontrato anche l’on. Matteo Mecacci, membro della delegazione italiana e Presidente della Commissione su Democrazia, diritti umani e questioni umanitarie dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE.

Il 18 febbraio 2009, presso la sede del Parlamento slovacco, a Bratislava, il Presidente ed alcuni componenti della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’OSCE hanno incontrato il Vicepresidente del Parlamento slovacco, Miroslav Ciz, il Presidente del gruppo di amicizia interparlamentare Slovacchia-Italia, Pavol Hrušovský, il Presidente della Delegazione slovacca presso l’Assemblea parlamentare dell’OSCE, Jan Zvonár, ed alcuni componenti della medesima delegazione.

Il 25 e il 26 maggio 2007 la Slovacchia ha ospitato a Bratislava la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea, alla quale ha partecipato il Vice Presidente della Camera dei deputati Carlo Leoni.

La Slovacchia prende parte alla cooperazione euromediterranea e, quindi, all'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo (AP-UpM), la cui 8^ Sessione plenaria si è svolta a Rabat, in Marocco, il 24 e 25 marzo 2012. La 7^ Sessione plenaria dell’Assemblea si è svolta a Roma il 3 e 4 marzo 2011, presso la Camera dei deputati, che, insieme al Senato della Repubblica, ha esercitato la Presidenza di turno dell'Assemblea da marzo 2010 a marzo 2011.

Si segnala inoltre, in questo ambito, che l'on. Pavol Freso ha partecipato ai lavori della Commissione Cultura dell'AP-UpM che si sono tenuti alla Camera dei deputati nel febbraio 2007 e nel novembre 2006.

Va ricordato che la Slovacchia fa parte - insieme ad Ungheria, Polonia e Repubblica ceca - del Gruppo di Visegrád, costituito a seguito di un vertice dei Capi di Stato e di Governo di Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia, tenutosi nella città ungherese di Visegrád il 15 febbraio 1991, teso a stabilire e a rafforzare la cooperazione fra questi Stati (divenuti quattro il 1° gennaio del 1993, con la divisione consensuale della Cecoslovacchia), allo scopo di promuovere l'integrazione unitaria del gruppo nell'Unione Europea. Dopo l’ingresso nella UE, la cooperazione e l’alleanza fra i quattro Stati membri prosegue comunque nei diversi campi della cultura, dell’educazione, della scienza, nonché in quello dell’economia.

 

Unione Interparlamentare

In ambito UIP opera la sezione di amicizia Italia - Repubblica Slovacca. Per la XVI legislatura, la parte italiana è composta dal sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri (PdL, Presidente) e dalle onn. Beatrice Lorenzin (PdL) e Sesa Amici (PD).

 

Attività legislativa

 

Nella XVI legislatura risultano approvati i seguenti disegni di legge di ratifica di trattati internazionali riguardanti anche la Repubblica slovacca:

 

Legge n. 114 del 23 luglio 2012

Ratifica ed esecuzione del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (c.d. fiscal compact) tra il Regno del Belgio, la Repubblica di Bulgaria, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica di Estonia, l'Irlanda, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, la repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, il Granducato di Lussemburgo, l'Ungheria, Malta, il regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d'Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Romania, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca, la Repubblica di Finlandia e il Regno di Svezia, con Allegati, fatto a Bruxelles il 2 marzo 2012.

 

Legge 115 del 23 luglio 2012

Ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio europeo 2011/199/UE che modifica l'articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea relativamente a un meccanismo di stabilità per gli Stati membri la cui moneta è l'euro, fatta a Bruxelles il 25 marzo 2011.

 

Legge 116 del 23 luglio 2012

Ratifica ed esecuzione del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES), con Allegati, fatto a Bruxelles il 2 febbraio 2012.

 

Legge n. 17/12 del 29 febbraio 2012

Ratifica ed esecuzione del Trattato tra il Regno del Belgio, la Repubblica di Bulgaria, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica di Estonia, l'Irlanda, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, il Granducato di Lussemburgo, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d'Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Romania, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca, la Repubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica di Croazia, relativo all'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea, e dell'Atto relativo alle condizioni di adesione, con allegati, protocollo, Atto finale, dichiarazioni e scambio di lettere, fatto a Bruxelles il 9 dicembre 2011.

 

Legge n. 71/09 del 29 maggio 2009

Ratifica ed esecuzione della Convenzione relativa all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca alla Convenzione firmata a Bruxelles il 23 luglio 1990, relativa all’eliminazione delle doppie imposizioni in caso di rettifica degli utili di imprese associate, fatta a Bruxelles l'8 dicembre 2004, e norme di adeguamento dell'ordinamento interno”.

 


Profili biografici

 


On. Igor CHOMA

Presidente della Commissione per l´Amministrazione pubblica e lo sviluppo regionale[2]

 

 

Nato il 28 gennaio 1964 a Martin, in Slovacchia settentrionale, si è laureato in Ingegneria Civile presso l’Università Tecnica di Bratislava.

Dal 1987 al 1996 ha lavorato presso l’impresa di costruzioni “Vahostav”, attiva soprattutto in campo turistico nelle regioni montane della Slovacchia. Direttore della società “PROMA” dal 2005 al 2006 (utensili elettronici), ha ricoperto il ruolo di Direttore della Società Autostrade slovacche dal 2006 al 2010.

Membro del partito socialdemocratico SMER, è stato Consigliere Commerciale presso l’Ambasciata slovacca a Mosca dal 1996 al 1999. Dal 2007 al 2010 è stato Consigliere governativo per le Infrastrutture Pubbliche.

Eletto in Consiglio Nazionale nel 2010 (lo SMER era all’epoca all’opposizione), è stato scelto quale Presidente della Commissione per l’Amministrazione Pubblica e lo Sviluppo Regionale, incarico che gli è stato confermato dopo le elezioni del marzo 2012. Dal 2010 è anche sindaco della città di Zilina (Slovacchia settentrionale).

 

Il partito SMER è attualmente al Governo e gode di un’amplissima maggioranza. Si tratta di un partito di centro-sinistra, connotato da uno spiccato nazionalismo che lo ha portato in passato in aperto contrasto con la minoranza ungherese che risiede in Slovacchia.


On. Martin CHREN

Componente della Commissione per l´Amministrazione Pubblica e lo sviluppo regionale[3]

 

 

 

Nato il 17 marzo 1981, si è laureato in Economia presso l’Università di Bratislava nel 2004, specializzandosi in Economia dei Mercati Finanziari e Bancaria.

Membro del partito liberale “Libertà e Solidarietà” (SaS), si è occupato del sistema pensionistico slovacco presso il Ministero del Lavoro dal 2003 al 2004.

Dal 2004 al 2009 è stato consigliere del Direttore Generale del Dipartimento per l’Assicurazione Sociale del Ministero del Lavoro.

Nel Governo di centro-destra di Iveta Radicova (2010-2011) ha ricoperto il ruolo di Segretario di Stato al Ministero dell’Economia.

Dal marzo 2012 è membro del Consiglio Nazionale e della Commissione per l’Amministrazione Pubblica e lo Sviluppo Regionale, eletto sempre nelle fila del partito liberale SaS.

Il partito SaS è attualmente all’opposizione e si caratterizza per le posizioni anti-europeiste, in particolare contrarie all’ESM – European Stability Mechanism. Nell’ottobre 2011 SaS è stato responsabile della caduta del Governo di Iveta Radicova – di cui faceva parte –, pur di non votare a favore dell’ESM in Consiglio Nazionale

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On. Igor HRAŠKO

Componente della Commissione per l´Amministrazione Pubblica e lo sviluppo regionale[4]

 

 

Nato l’8 aprile 1972, si è laureato nel 1998 presso l’Università di Kosice, Facoltà di Ingegneria Civile.

Imprenditore, ha lavorato per diverse società private (“Slovcard Consulting Ltd”, “Transpetrol Trading”, “Graphic Systems Inc.” e “BB Trade Ltd.”).

Membro del neo-partito liberale OLaNO (Gente Comune e Personalità Indipendenti), è entrato in Consiglio Nazionale per la prima volta nel marzo 2012. E’ membro della Commissione per il Controllo delle Attività dei Servizi Militari e della Commissione per l’Amministrazione Pubblica e lo Sviluppo Regionale.

 

Il partito OlaNO, nato all’inizio del 2012, è un movimento di protesta contro la politica tradizionale, privo di particolari connotazioni e attualmente all’opposizione. Si tratta di un movimento perlopiù composta da imprenditori e privo di un programma vero e proprio, nato sull’onda della protesta popolare per lo scandalo di corruzione denominato “Gorilla” (che ha coinvolto soprattutto i partiti di centro-destra per fatti risalenti agli anni 2005-2006).


S.E. Mária KRASNOHORSKÀ

Ambasciatore della Repubblica Slovacca[5]

 

 

 

Nata il 15 agosto 1949 a Tovarniky, in Slovacchia, coniugata, due figli. Diplomatico di carriera.

 

Studi

Laurea in Lingue e Letteratura francese – Università Comeniana di Bratislava.

 

Esperienze professionali

1973-1990: Docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Bratislava – Preside della Cattedra di Lingue.

1991-1992: Direttore del Dipartimento Territoriale presso il Ministero delle Relazioni Internazionali della Slovacchia.

1992–1993: Direttore Generale presso la Direzione Generale della Cooperazione Bilaterale del Ministero degli Affari Esteri della Slovacchia.

1994-1998: Ambasciatore della Slovacchia presso l’Onu in Ginevra.

1998-2000: Direttore del Dipartimento OSCE, Consiglio d’Europa per il controllo degli armamenti e del disarmo presso il Ministero degli Affari Esteri della Slovacchia.

2000-2001: Direttore del Dipartimento degli Stati dell’Europa Occidentale, sud-occidentale e dell’America del Nord, presso il Ministero degli Affari Esteri della Slovacchia.

2001-2007: Ambasciatore della Slovacchia in Francia.

2007-2008: Direttore Generale della Direzione Generale della Cooperazione Multilaterale presso il Ministero degli Affari Esteri della Slovacchia.

Da settembre 2008: Direttore Generale della Direzione Generale delle Sfide Globali, dei Diritti Umani, dell’Onu e delle Organizzazioni Internazionali presso il Ministero degli Affari Esteri della Slovacchia.

Il 21 giugno 2011 ha presentato le lettere credenziali al Presidente Giorgio Napolitano, in qualità di Ambasciatore della Repubblica Slovacca presso lo Stato Italiano.

 

Lingue conosciute: oltre al russo, l’inglese, il francese e l’italiano.

 

 


 



[1]    Gli indicatori internazionali sul paese, ripresi da autorevoli centri di ricerca, descrivono in particolare: la condizione delle libertà politiche e civili secondo le classificazioni di Freedom House e dell’Economist Intelligence Unit; la posizione del Paese secondo l’indice della corruzione percepita predisposto da Transparency International (la posizione più alta nell’indice rappresenta una situazione di minore corruzione percepita) e secondo l’indice della libertà di stampa predisposto da Reporters sans Frontières (la posizione più alta nell’indice rappresenta una situazione di maggiore libertà di stampa); la condizione della libertà religiosa secondo il rapporto annuale di “Aiuto alla Chiesa che soffre” (indicato con ACS); la condizione della libertà economica come riportata dalla Heritage Foundation; la misura delle differenze di genere secondo il “Global Gender Gap Index” pubblicato dal World Economic Forum (la posizione più alta nell’indice rappresenta una situazione di maggiore uguaglianza). Per ulteriori informazioni sulle fonti e i criteri adottati si rinvia alle note esplicative presenti nel dossier Analisi dei rischi globali. Indicatori internazionali e quadri previsionali (29 luglio 2011)e nella nota Le elezioni programmate nel periodo settembre-dicembre 2011 (9 settembre 2011).

 

 

 

[2]    Fonte: Ministero degli Affari esteri.

[3] Fonte: Ministero degli Affari esteri.

[4] Fonte: Ministero degli Affari esteri.

[5]    Fonte: Ministero degli Affari esteri.