Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | Svizzera | ||
Serie: | Schede Paese politico-parlamentare Numero: 36 | ||
Data: | 07/09/2011 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | III-Affari esteri e comunitari |
In occasione dell’esame del disegno di legge S. 2741 di ratifica dello Scambio di note italo-svizzero sulla modifica della Convenzione di navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano, si forniscono elementi di informazione sulla situazione politico-istituzionale della Svizzera
Il quadro istituzionale
Dal punto di vista della forma di Stato, la
Confederazione svizzera è uno Stato federale; il governo federale ha competenza
in materie quali la politica estera; la difesa; l’educazione professionale e
tecnica; la difesa dell’ambiente; i lavori pubblici; la sicurezza sociale; la
politica monetaria; il settore bancario e assicurativo.
Il potere legislativo è esercitato dal parlamento bicamerale, composto dal Consiglio degli Stati e dal Consiglio nazionale. Il Consiglio degli Stati è composto da 46 membri, due per cantone; sistema elettorale e durata del mandato sono regolati da ciascun cantone per i propri rappresentanti. Il Consiglio nazionale è composto da 200 deputati eletti a suffragio universale maschile e femminile per quattro anni, 195 con un sistema proporzionale e 5 con un sistema maggioritario uninominale a turno unico. Caratteristica peculiare del procedimento legislativo svizzero è l’ampia possibilità di ricorso al referendum. Le leggi approvate dal Parlamento possono essere sottoposte a referendum di approvazione se lo richiedono 50.000 elettori o otto cantoni. Il referendum è previsto anche per le modifiche della Costituzione e accordi internazionali che prevedano l’adesione della Svizzera ad organizzazioni internazionali.
Il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio federale composto da sette membri eletti, con decisione nella prassi consensuale, per quattro anni dalle Camere riunite del Parlamento in modo da rappresentare sia le diverse aree della Svizzera sia le diverse comunità linguistiche. Il Consiglio federale elegge al suo interno il Capo dello Stato, che esercita anche le funzioni di Capo del governo, per un mandato di un anno. Gli altri componenti del Consiglio esercitano le funzioni di ministro.
Per “Freedom House” la Svizzera è uno Stato libero, in possesso dello status di “democrazia elettorale”, mentre per il Democracy Index 2010 dell’Economist Intelligence Unit è una “democrazia completa” (cfr. infra “Indicatori internazionali sul paese”).
La situazione politica interna
Capo dello Stato per l’anno 2011 è Micheline Calmy-Rey.
Le elezioni del Consiglio nazionale dell’ottobre 2007 hanno visto la significativa affermazione di un movimento di orientamento populista, il partito del popolo svizzero- Unione del centro democratico, che ha ottenuto la maggioranza relativa con il 29% dei voti (62 seggi); il Partito socialdemocratico ha ottenuto il 19% dei voti (43 seggi);il partito democratico radicale il 15,6% (31 seggi); il partito cristiano democratico 14,6% (31 seggi); il partito verde 9,6% (20 seggi).Le nuoveelezioni legislative sono previste per l’ottobre 2011.
Nella più recente agenda politica svizzera si segnalano, con riferimento agli sviluppi della crisi economica internazionale, le crescenti preoccupazioni per la costante rivalutazione della moneta nazionale, il franco svizzero, percepito tradizionalmente come “bene rifugio”. Per contrastare tale rivalutazione, la Banca centrale svizzera si è impegnata, il 6 settembre 2011, ad intervenire per mantenere un livello di cambio di1,20 franchi per un euro.
Indicatori internazionali sul paese[1]:
Libertà politiche e civili: Stato “libero” (Freedom House); democrazia completa (8 su 178 Economist)
Indice della libertà di stampa: 1 su 178
Libertà religiosa: assenza di eventi significativi (ACS);situazione di rispetto in concreto (USA)
Libertà economica: Stato completamente libero (5 su 178)
Corruzione percepita: 8 su 178
Variazione PIL 2009: - 1,9 per cento; 2010: + 2,5 per cento
Fonti: The Statesman’s Yearbook 2011, IFES, CIA World Factbook; New York Times
[1] Gli indicatori internazionali sul paese, ripresi da autorevoli centri di ricerca, descrivono in particolare: la condizione delle libertà politiche e civili secondo le classificazioni di Freedom House e dell’Economist Intelligence Unit; la posizione del paese secondo l’indice della corruzione percepita predisposto da Transparency International (la posizione più alta nell’indice rappresenta una situazione di minore corruzione percepita) e secondo l’indice della libertà di stampa predisposto da Reporters sans Frontières (la posizione più alta nell’indice rappresenta una situazione di maggiore libertà di stampa); la condizione della libertà religiosa secondo i due rapporti annuali di “Aiuto alla Chiesa che soffre” (indicato con ACS) e del Dipartimento di Stato USA (indicato con USA); la condizione della libertà economica come riportata dall’Heritage Foundation; il tasso di crescita del PIL come riportato dall’Economist Intelligence Unit; la presenza di situazioni di conflitto armato secondo l’International Institute for Strategic Studies (IISS). Per ulteriori informazioni sulle fonti e i criteri adottati si rinvia alla nota esplicativa presente in “Le elezioni programmate nel periodo febbraio-aprile 2011” (documentazione e ricerche n. 85, 9 febbraio 2011).
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