Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Rapporti Internazionali | ||
Titolo: | MONTENEGRO - Assemblea parlamentare dell'OSCE - Missione di osservazione delle elezioni parlamentari nell'ex Repubblica Iugoslava di Macedonia - Skopjie, 1° giugno 2008 | ||
Serie: | Delegazioni presso le Assemblee parlamentari internazionali Numero: 3 | ||
Data: | 20/05/2008 | ||
Descrittori: |
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REPUBBLICA DEL MONTENEGRO
CENNI STORICI
Per diversi secoli il Montenegro fu di fatto un principato indipendente al capo del quale si avvicendarono numerose dinastie e numerosi governanti. Durante il Congresso di Berlino, il paese ottenne un riconoscimento internazionale della sua indipendenza, a seguito della crisi dell'Est (1875-1878). Il 28 agosto 1910, il principe Petar Petrovic Njegos di Montenegro si autoproclamò re. Nel 1918 il Montenegro perse la sua indipendenza ed entrò a far parte del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni. Dal 1945 fece parte della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia.
Nel referendum del 1992 con il
95,96% dei voti, la popolazione montenegrina decise di rimanere nella
Federazione Jugoslava in cui era rimasta solo con
Nel 1996, il governo di Milo Djukanovic attenuò il legame tra Montenegro e Serbia. Le tensioni tra i due stati permanevano nonostante il cambio di politica di Belgrado. Il Montenegro adottò una sua politica economica ed introdusse il marco tedesco come moneta corrente. Attualmente utilizza l’euro, sebbene non faccia parte dell’Eurozona, non essendo usato il dinaro serbo.
Lo Stato federale di Serbia e Montenegro
fu istituito sulla base di un accordo sottoscritto a Belgrado nel marzo del
2002 che prevedeva esplicitamente l’opzione di una consultazione referendaria
per l’indipendenza del Montenegro entro una scadenza prestabilita. Lo stesso
accordo, che era stato propiziato dall’Alto Rappresentante Solana, diede vita
ad uno Stato dotato di competenze particolarmente limitate, sostanzialmente
circoscritte agli affari esteri ed alla difesa, munito di una serie di
distorsioni funzionali che ne hanno compromesso l’attività amministrativa. Ciò
ha determinato l’esigenza nella stessa Bruxelles di avviare negoziati distinti
per il processo di avvicinamento alla Unione Europea con
Il 21 maggio 2006 si è svolta una consultazione referendaria per decidere tra l’indipendenza del Montenegro e la conferma dello Stato federale serbo-montenegrino. Il referendum è stato convocato a seguito di un impegnativo negoziato tra lo schieramento indipendentista guidato dalla formazione di Governo, ed in particolare dal suo leader Djukanovic, e le opposizioni montenegrine, favorevoli alla conferma del vincolo con Belgrado. Un Inviato Speciale dell’Unione Europea, l’Ambasciatore slovacco Lajcak, ha offerto i propri buoni uffici nella ricerca di una intesa sulle modalità di svolgimento del referendum.
Il negoziato svolto da Lajcak si è concluso con l’adozione di una formula che fissava la maggioranza del 55% dei votanti quale quorum necessario per approvare la scelta secessionista.
A seguito del successo conseguito dal fronte secessionista nel referendum del 21 maggio (il 55,4% dei votanti si è espresso a favore dell’indipendenza del Montenegro), il Parlamento di Podgorica ha proclamato l’indipendenza del Montenegro il 3 giugno 2006.
Nello spirito della dichiarazione sul riconoscimento della Repubblica del Montenegro contenuta nelle conclusioni adottate dal Consiglio Affari Generali dell’Unione Europea, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri D'Alema ha formalizzato il 14 giugno 2006 con una lettera al suo omologo Vlahovic il riconoscimento del Montenegro da parte dell'Italia. Nella sua lettera il Ministro degli Esteri ha annunciato inoltre l'intenzione italiana di stabilire pieni rapporti diplomatici tra Roma e Podgorica. A partire dal 1 gennaio 2007 e’ stata istituita la sede dell’Ambasciata d’Italia a Podgorica, in sostituzione del preesistente Consolato Generale.Nel dicembre 2006 e’ stato accreditato l’Ambasciatore del Montenegro in Italia, Darko Uskokovic.
Il Parlamento Costituzionale, nella
sessione del 19 ottobre
Dati generali 2007 [1] |
|
Superficie |
14.026 kmq |
Capitale |
Podgorica |
Abitanti |
684,736 |
Tasso di crescita popolazione |
-1 % |
Composizione etnica |
Montenegrini 43%, Serbi 32%, Bosniaci 8%, Albanesi 5%, altri (Musulmani, Croati, Rom) 12% |
Religioni praticate |
ortodossa, musulmana, cattolica |
Lingue |
Montenegrino (ufficiale), serbo, bosniaco, albanese, croato |
Principali CARICHE DELLO STATO |
|
Presidente della Repubblica |
Filip VUJANOVIC |
Primo Ministro |
Milo DJUKANOVIC |
Presidente del Parlamento |
Ranko KRIVOKAPIC (Partito Socialdemocratico PSD) |
Vice Primo Ministro per l’integrazione europea |
Gordana DJUROVIC |
Vice Primo Ministro
|
Vujica LAZOVIĆ |
Ministro degli Affari esteri |
Milan ROCEN |
Ministro della Difesa |
Boro VUCINIC |
SCADENZE ELETTORALI |
|
Elezioni politiche |
2010 |
Elezioni presidenziali |
2013 |
Ambasciatore d’Italia a Podgorica Gabriele Meucci
Ambasciatore del Montenegro a Roma DARKO USKOKOVIC(dal 15 dicembre 2006)
QUADRO POLITICO
|
Governo in carica
Il 29 febbraio 2008 il Parlamento ha varato il nuovo governo guidato da Milo Djukanovic (paladino dell'integrazione euroatlantica del Montenegro, ma pure attento ai rapporti con la Russia), confermando i precedenti ministri. Infatti il 31 gennaio del 2008 l’allora Premier Zeljko Sturanovic, aveva annunciato le dimissioni dall'incarico per motivi di salute; si trattava peraltro di una decisione attesa da tempo.
Va ricordato che il 21 maggio 2007 Milo Djukanovic è stato rieletto leader del Partito Democratico dei Socialisti (PDS). L'opposizione lo ha accusato in varie occasioni di essere coinvolto in casi di corruzione e in affari criminali. Djukanovic, inoltre è stato posto sotto inchiesta dagli inquirenti italiani per un presunto coinvolgimento in un affare di contrabbando di sigarette multimilionario attraverso l'Adriatico.
L'ex premier è, infatti, ritenuto il promotore dell'associazione di stampo camorristico-mafioso alla quale avrebbero preso parte esponenti di primo piano della mafia pugliese e insospettabili uomini d'affari svizzeri. Milo Djukanovic ha sempre respinto tali accuse ed ha chiesto allo stesso tempo al Governo montenegrino di intervenire in sua difesa. Secondo Djukanovic il commercio di sigarette era perfettamente legale, secondo la legislazione vigente allora in Serbia e Montenegro, e la responsabilità di eventuali violazioni ricadrebbe per intero nell’Italia che avrebbe dovuto prevenire il contrabbando di sigarette attraverso l'Adriatico.
Sulla recente questione del riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo, il Primo Ministro Djukanovic ha affermato che il suo Paese sarà "prudente" sulla questione del riconoscimento dell'indipendenza unilaterale del Kosovo e rispetterà la "dinamica europea" su questo problema.
Tale prudenza è giustificata dal fatto che le relazioni del Montenegro con la Serbia sono particolari a causa dell’indipendenza, soluzione che Belgrado non ha completamente accettato. Inoltre, il Montenegro é abitato da una popolazione multietnica con un 30% di serbi un 7/8% di albanesi e anche gruppi di bosniak (musulmani di Bosnia) e di croati.
Composizione del Parlamento
Nelle elezioni del 10 settembre 2006 si sono presentati 747 candidati e 12 partiti politici. Il Partito Democratico dei Socialisti di Djukanovic, ha vinto le elezioni dopo aver formato la Coalizione per un Montenegro europeo con il Partito Socialdemocratico (PSD), chiedendo per il paese l’integrazione nell’UE e nella NATO. Tale coalizione ha ottenuto la maggioranza assoluta con 41 seggi su 81.
La partecipazione al voto è stata del 72% circa.
Il giudizio dell’OSCE sulle elezioni è stato positivo, giudicandole “largamente in linea con gli standard internazionali”, con alcune note riguardo alcuni arresti ed interrogatori di candidati alla vigilia del voto.
Partito |
seggi |
Coalizione per un Montenegro europeo(Partito Social Democratico PSD- Partito Democratico dei Socialisti PDS) |
41 |
Lista serba |
12 |
Coalizione SNP-NS-DSS |
11 |
Movimento per il cambiamento |
11 |
Coalizione Partito liberale - Partito bosniaco |
3 |
Unione democratica degli albanesi |
1 |
Coalizione Lega democratica Albanese – Partito della prosperità democratica |
1 |
Alternativa albanese |
1 |
Totale |
81 |
Donne 8,64 %
QUADRO istituzionale
|
Sistema politico
Il Montenegro è una Repubblica parlamentare. La Costituzione in vigore è stata adottata nell’ottobre 2007.
Si ricorda che fino al 2 giugno 2006 la Repubblica del Montenegro è stata unita alla Repubblica di Serbia con il nome di Serbia e Montenegro. Dal 3 giugno 2006 il Montenegro è uno Stato indipendente, proclamato a seguito del referendum sull'indipendenza del 21 maggio 2006.
Parlamento
Il potere legislativo è esercitato da un Parlamento monocamerale (Skupstina), che si compone di 81 membri che durano in carica 4 anni, eletti con sistema proporzionale in due diverse circoscrizioni: una elegge 76 seggi mentre l’altra ne elegge cinque che sono riservati alla minoranza albanese. I partiti presentano un’unica lista di candidati, che è valida in entrambe le circoscrizioni. È previsto uno sbarramento del 3% in ogni singola circoscrizione per ottenere un seggio, ma se una lista non lo supera in una circoscrizione i voti riportati sono aggiunti a quelli ottenuti nell’altra.
Il voto non è obbligatorio.
Spetta al Parlamento eleggere e dimissionare il Primo Ministro e i membri del governo. E’ previsto lo scioglimento del Parlamento se non riesce ad eleggere un governo entro 90 giorni dalla proposta di nomina del Primo Ministro da parte del Presidente della Repubblica. Il Governo, sentito il Presidente del Parlamento, può dimissionare il parlamento nel caso in cui non adempia ai doveri previsti dalla legge.
Presidente della Repubblica
Il Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica, eletto per 5 anni a suffragio universale diretto. Può essere rieletto una seconda volta. Propone la nomina del Primo Ministro che deve essere accettata dal Parlamento.
Nomina inoltre i Ministri che fanno parte del Governo, su indicazione del Primo Ministro.
Il 6 aprile 2008 Filip Vujanovic è stato rieletto per un secondo mandato quinquennale alla presidenza della Repubblica. Tale vittoria è interpretata come un segnale di continuità in chiave europeista.
Governo
E’ formato dal Primo Ministro e dai ministri le cui candidature sono avanzate dal Presidente della Repubblica e sottoposte al voto del Parlamento a cui il Premier in pectore presenta il programma.
Il governo cessa dal mandato in caso di nuove elezioni politiche, di dimissioni, a seguito di un voto di sfiducia e in caso di mancata presentazione della legge di bilancio entro i termini previsti.
Focus di politica interna
(a cura del MAE)
Acquisita
l’indipendenza a seguito del referendum del 21 maggio 2006, il Montenegro ha
votato il 10 settembre 2006 per la formazione del primo Parlamento nazionale
dello Stato indipendente. La coalizione DPS-SDP, guidata dal Primo Ministro
Djukanovic, con il 48,6% dei voti ha ottenuto la maggioranza assoluta nel
parlamento unicamerale (41 seggi su un totale di 81), grazie al premio di
maggioranza previsto dalla legge elettorale. L’OSCE-OHDIR e Consiglio d’Europa
hanno dichiarato che le elezioni si sono svolte in linea con gli standard
internazionali. A seguito delle dimissioni per motivi di salute del Primo
Ministro Sturanovic, il 22 febbraio 2008 il Parlamento montenegrino ha
accordato la fiducia al nuovo Governo Djukanovic ( coalizione DPS-SDP). Con
l’eccezione di due nuovi Ministri (Cultura e Educazione) la compagine
governativa rimane immutata. Djucanovic torna a gestire gli affari politici
come Capo del Governo dopo un’assenza formale dalla scena politica che durava
dal novembre
Il nuovo Governo si propone tre obiettivi principali: proseguimento del cammino di integrazione euro-atlantica; crescita economica; lotta al crimine e alla corruzione.
Il 6 aprile 2008 si sono svolte le elezioni presidenziali: con il 51,89% dei voti è stato riconfermato il Presidente uscente Filip Vujanovic(DPS).
L’opposizione continua ad essere frammentata ed incapace di organizzarsi e coordinarsi per attrarre consensi.
Il
Parlamento Costituzionale, nella sessione del 19 ottobre
Focus di politica estera
(a cura del MAE)
Sul piano internazionale, l’obiettivo del Montenegro è il progressivo avvicinamento alle strutture europee ed euro-atlantiche.
I rapporti con l’Unione Europea si inquadrano nel Processo di Stabilizzazione ed Associazione (PSA). La firma dell’Accordo di Associazione e di Stabilizzazione (ASA) con l’UE è avvenuta a margine del CAGRE nell’ottobre 2007. Sul versante NATO, a seguito del Vertice di Riga del novembre 2006, il Montenegro (assieme a Bosnia-Erzegovina e Serbia) partecipa alla PfP. Il vertice di Bucarest (2-4 Aprile 2008) ha concesso al Montenegro (insieme alla Bosnia–Erzegovina) il Dialogo Intensificato.
Relazioni con le principali Organizzazioni Internazionali
Il Montenegro è diventato il 192° Paese membro delle Nazioni Unite il 28 giugno 2006. Podgorica ha dato il proprio sostegno alla candidatura dell’Italia alle elezioni dei membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2007-2008.
Consiglio d’Europa
L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha approvato il 17 aprile 2007 una raccomandazione che esprime parere favorevole all’ingresso del Montenegro nell’organizzazione, indicando anche un vero e proprio scadenzario comprensivo degli obblighi che il Montenegro dovrà adempiere, sia in termini di ratifica delle Convenzioni del Consiglio d’Europa, sia in termini di inclusione di alcuni principi minimi nella nuova Costituzione, sia in materia di ordine giuridico interno e di diritti dell’uomo. L’accettazione formale di tali adempimenti da parte delle Autorità montenegrine ha consentito l’adozione di una decisione finale da parte del Comitato dei Ministri e la conseguente ufficiale formalizzazione dell’adesione del Montenegro in qualità di 47simo membro in occasione della Sessione Ministeriale dell’10-11 maggio 2007.
OSCE
Il Montenegro è divenuto il 56° Paese membro dell’Organizzazione il 21 giugno 2006. Il 29 giugno l’OSCE ha aperto una missione a Podgorica.
NATO
In occasione del Vertice di Riga del 27 novembre 2006 il Montenegro ha ricevuto l’invito a partecipare al programma “Partership for Peace” (PfP).
Il vertice NATO di Bucarest (2-4 Aprile 2008) ha concesso al Montenegro (insieme alla Bosnia - Erzegovina) il Dialogo Intensificato.
WTO
Il
Montenegro ha presentato domanda di adesione all’Organizzazione Mondiale del
Commercio nel dicembre
RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA
Alla luce di un contesto politico-istituzionale generalmente positivo e stabile a più di un anno dall’indipendenza, l’UE continua a sostenere le aspirazioni europee del Montenegro, incoraggiandone i processi di democratizzazione, di consolidamento dello stato di diritto e le riforme socio-economiche.
Il
Montenegro è stato il quarto Paese dei Balcani occidentali a negoziare un Accordo
di Stabilizzazione e di Associazione (ASA) con l’UE. L’ASA è stato parafato il
15 marzo 2007, mentre la firma è avvenuta a margine del Consiglio Affari
Generali e Relazioni Esterne del 15-16 ottobre
Nel quadro del processo di riforme interne, ulteriori progressi sono necessari per raggiungere gli standard europei ed internazionali, in particolare per quanto concerne l’indipendenza del sistema giudiziario, la tutela dei diritti umani, l’inclusione di misure anti-discriminatorie. Molto resta ancora da fare per l’adozione di un quadro legislativo ed amministrativo adeguato per la piena attuazione dell’ASA, il rafforzamento dell’amministrazione pubblica, la lotta alla corruzione ed al crimine organizzato. Podgorica dovrà infine continuare ad assicurare la piena cooperazione con il TPIJ.
Nell’ambito
delle misure volte a rendere più concreta la prospettiva europea pei i Balcani
occidentali,
QUADRO ECONOMICO (a cura del MAE)
|
Andamento congiunturale
L’economia del Montenegro è in crescita; lo sviluppo del Paese è in questa fase fortemente legato al processo di privatizzazione.
Secondo i
dati dell’Ente di Statistica locale (MONSTAT) nel 2006 il PIL ha raggiunto il valore di 1,8 miliardi euro, pari a 2790 euro
pro capite, con una crescita reale
del 6,5% (in linea con i dati EIU). La crescita è guidata essenzialmente dai
servizi, in particolare dal settore del turismo, delle telecomunicazioni e dei
servizi finanziari. La produzione
industriale nel
In questo contesto, il FMI ha raccomandato una maggiore flessibilità nell’economia per sostenere il livello di crescita del PIL e ridurre la disoccupazione. Il Fondo ha chiesto al Governo montenegrino di adottare misure che incoraggino l’assunzione di nuovi impiegati, quali la riduzione dei costi relativi al licenziamento (attualmente pari a sei stipendi medi), la diminuzione degli oneri sociali ed una maggiore flessibilità nei contratti di lavoro. In proposito, il Governo ha recentemente introdotto nuove agevolazioni fiscali a favore dell’assunzione di alcune categorie di disoccupati.
L’indebitamento estero del paese e’ pari al 27,6% circa del PIL.
Nel 2007, secondo stime, la crescita reale del PIL è stata intorno al 6%, il tasso d’inflazione non sarebbe stato superiore al 3% e la disoccupazione avrebbe registrato una diminuzione. Il programma del Governo, come raccomandato dal FMI, ha riguardato il completamento del processo di privatizzazione nel settore finanziario e del turismo e la ristrutturazione del settore energetico.
Per la realizzazione di lavori pubblici il Governo ha indicato una spesa di 7,5 milioni di euro: 5,6 milioni di euro sono destinati alle infrastrutture e 2 milioni alla costruzione di edifici scolastici, sanitari ed amministrativi.
L’Agenzia
“Standard and Poor” ha rivisto nel 2005 il credit
rating del Paese, alzandolo da BB a BB+. Il rischio Paese rimane elevato:
Investimenti esteri (IDE)
Secondo
l’Agenzia Montenegrina per
Secondo
dati preliminari della Banca Centrale del Montenegro, nel 2007 gli investimenti
esteri diretti hanno superato il miliardo di euro. Il totale IDE nel
I principali Paesi investitori in Montenegro nel periodo 2001-2005 sono stati Ungheria (27%), Austria (12,6%), Regno Unito (13,3%), Slovenia (10,7%), Germania (7,9%), Svizzera (5,8%), Russia (2,9%), quest’ultima in crescita (al terzo posto nel 2006). L’Italia si posiziona al 14simo posto, con circa 6 milioni di euro (1,1%).
In generale il flusso degli IDE risente delle difficoltà generate dal quadro giuridico, che non offre ancora sufficienti garanzie. Il Governo è impegnato nella creazione di un ambiente favorevole all’attrazione degli investimenti esteri, mediante una progressiva eliminazione degli ostacoli burocratici (procedura di registrazione delle imprese, rilascio delle licenze per operare), la liberalizzazione delle dogane, gli incentivi fiscali (la tassa sul reddito d’impresa al 9% e’ la più bassa in Europa), finanziari ed istituzionali.
L’assenza di IDE italiani in Montenegro è dovuta in parte alla scarsa conoscenza della realtà locale, in parte ad una bassa propensione al rischio d’impresa.
Settore bancario:
-
-
-
-
-
Il settore
delle telecomunicazioni e’ diviso tra
Settori con prospettive di espansione
Il turismo, i servizi finanziari, il settore delle costruzioni e quello energetico rappresentano le aree più promettenti per lo sviluppo economico del Paese.
Programma di privatizzazione
La
creazione del quadro giuridico per l’avvio del processo di privatizzazione è
iniziata nel 1996 con l’approvazione della Legge sulla privatizzazione, cui ha
fatto seguito
Nel 2007 le entrate derivanti dal processo di privatizzazione sono state pari a 61 milioni di euro. Tra le aziende privatizzate nel 2007 vi è la “HTC Boka”, una delle principali aziende del settore del turismo montenegrino e la “4 Novembar” di Mojkovac, azienda che si occupa della produzione di parti metalliche.
Le
principali privatizzazioni, che hanno rappresentato anche i principali IDE
negli ultimi anni, sono state: Telekom Podgorica (rilevata da una società
ungherese a capitale tedesco), KAP Aluminium (rilevata dalla società russa
Rusal),
Il Governo ha approvato il programma delle privatizzazioni per il 2008 che interesserà la vendita dell’azienda distributrice di energia elettrica “Elektroprivredna”, l’azienda statale produttrice di tabacco “Duvanski Kombinat Podgorica”, l’Istituto di medicina fisioterapica, riabilitazione e reumatologia “Simo Milosevic”, la “Elektroindustrija Obod (produzione di apparecchiature elettriche). E’ inoltre prevista la cessione del 30% delle azioni della compagnia aerea nazionale “Montenegro Airlines (MA); del produttore di vini ed alcolici “Plantaze”, dell’azienda ferroviaria “Zeljeznice Crne Gore” e del Porto di Bar.
2. Relazioni economiche e commerciali con i principali Paesi partner
Il totale
delle esportazioni del Montenegro nel 2006 è stato pari a circa mille milioni
di euro (più che raddoppiate rispetto al 2003), mentre le importazioni hanno
raggiunto il valore di 1400 milioni di euro (il doppio rispetto al 2003), con
un disavanzo commerciale (beni e servizi) di 360 milioni di euro.
Il Montenegro esporta principalmente macchinari e mezzi di trasporto, prodotti classificati, prodotti alimentari; le importazioni riguardano manifatture varie, mezzi di trasporto e macchine, prodotti alimentari.
Il 21 marzo 2007 il Montenegro ha ratificato l'Accordo centroeuropeo di libero scambio o CEFTA, (dall'acronimo inglese Central European Free Trade Agreement) di cui erano già membri Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Romania e Bulgaria e di cui sono recentemente entrati a far parte Croazia, Bosnia-Erzegovina, Albania e Moldavia.
MONTENEGRO - PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI
|
2003 |
2004 |
2005 |
2006
|
PIL (mln Euro) |
1.433 |
1.535 |
1.644 |
1.778 |
Variazione reale del PIL% |
2,3 |
3,7 |
4,1 |
6,5 |
Reddito pro-capite (Euro) |
2.310 |
2.465 |
2.638 |
2.790 |
Disoccupazione |
22,9% |
22,4% |
17% |
15,5% |
Inflazione % |
6,7 |
4,3 |
1,8 |
2,5 |
Produzione industriale (tasso di crescita) |
2,4% |
13,8% |
-1,9% |
0,9% |
Valuta: Euro |
|
|
|
|
Bilancia commerciale (mln Euro) |
-247,7 |
-291 |
-314,9 |
-360 |
Esportazioni (mln Euro) |
461,9 |
622,7 |
749 |
1.049,7 |
Importazioni (mln Euro) |
709,6 |
913,7 |
1.063,8 |
1.409,7 |
Saldo partite correnti (mln Euro) |
-101,9 |
-142,9 |
-140,7 |
-444,7 |
Deficit/PIL% |
3,16 |
2,10 |
3,10 |
1,9 |
Principali Paesi fornitori |
1. Serbia 2. Grecia 3. Italia |
1. Serbia 2. Italia 3. Slovenia |
1. Serbia 2. Italia 3. Slovenia. |
n.d. |
Principali Paesi clienti |
1. Svizzera 2. Serbia 3. Italia |
1. Serbia 2. Italia 3. Grecia |
|
n.d. |
Fonte: Ente di Statistica del Montenegro/Agenzia montenegrina per la promozione degli investimenti (MIPA)/EIU |
RAPPORTI BILATERALI
|
Principali obiettivi/interessi italiani
Sul piano internazionale, l’Italia sostiene la necessità di una concreta realizzazione della prospettiva di integrazione del Montenegro nelle strutture europee ed euro-atlantiche.
Sul piano bilaterale, l’Italia sostiene il processo di consolidamento istituzionale e conta di sviluppare relazioni sempre più intense con il Montenegro, affrontando con spirito dinamico e concreto dossier di interesse bilaterale, a partire dalla collaborazione nel settore della giustizia e degli affari interni, e dallo sviluppo di progetti di Cooperazione volti a stimolare la crescita economica montenegrina (infra sub Linea di Credito per le PMI montenegrine). In tale ottica, si inserisce la firma dell’Accordo di cooperazione in materia di lotta alla criminalità e di un Memorandum di collaborazione tra i Ministeri degli Esteri, quest’ultimo volto ad instaurare consultazioni periodiche riguardanti i vari aspetti dei rapporti bilaterali.
Relazioni economiche, finanziarie e commerciali
Le relazioni economico-commerciali
bilaterali registrano un trend positivo: il
nostro Paese rappresenta il principale partner commerciale del Montenegro dopo
Le esportazioni montenegrine si concentrano nel settore metallurgico (alluminio), estrattivo (miniere e cave), elettronico e del legno; le importazioni dall’Italia riguardano prodotti energetici raffinati, ICT (elettronica), industria alimentare, abbigliamento, vetro e ceramica e materiali per edilizia.
Investimenti italiani
Gli IDE provenienti dall’Italia nel periodo 2001-2005 sono stati pari a 6 milioni di Euro (14° posto), a fronte del flusso massiccio di capitali provenienti da Ungheria, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Germania e Russia. Tale assenza delle imprese italiane va in parte imputata alla scarsa conoscenza della realtà montenegrina e alla mancanza di un valido interlocutore istituzionale in loco (mancano un ufficio ICE e una camera di commercio italo-montenegrina).
Si registra, da ultimo, un’accelerazione dei contatti fra le imprese delle due sponde dell’adriatico, soprattutto tramite missioni in Montenegro di imprenditori italiani interessati ad investire nel settore turistico ed energetico (delegazioni commerciali di Unioncamere-Veneto, delle Regioni Puglia e Lazio, di Terna e di ACCOA Trieste)..
Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche
Accordi di Collaborazione e Protocolli Esecutivi
Non esiste al momento un Accordo bilaterale culturale e scientifico tra Italia e Montenegro.
Per quanto riguarda la cooperazione culturale, laddove le Autorità del Montenegro ritengano di mantenere l’Accordo con l’ex Unione di Serbia-Montenegro di collaborazione culturale, attualmente in vigore, si potrebbe procedere al negoziato per la stipula del relativo Programma Esecutivo.
Archeologia
Nel 2007 è stato assegnato un contributo all’Università Ca’ Foscari di Venezia per una missione a Stari Bar diretta dal prof. Sauro Gelichi.
Collaborazione Interuniversitaria
Da
un’indagine CONICS del 2005 risultano otto accordi tra l’Università del
Montenegro e le Università italiane di Bari (tre accordi), Bari Politecnico,
Chieti, Foggia, Teramo, Trieste SISSA. Tra questi si segnalano le
collaborazioni finanziate dal MUR per il triennio 2004-06: con l’Università di
Teramo, per la realizzazione di un
Master congiunto in InterAdriatic cooperation and Local Development, e con
Diffusione della lingua italiana
E’attivo un lettorato d’italiano di ruolo presso l’Università di Montenegro a Niksic. Presso la cattedra di Italianistica della Facoltà di Filosofia dell’Università di Niksic all’inizio del ‘05 i laureati in italiano sono stati 25; gli iscritti al corso quadriennale di laurea in Lingua e Letteratura italiana sono stati ben 240 ai quali si aggiungono circa 170 allievi dei corsi d’italiano biennali o triennali di altre Facoltà e dunque ai vari corsi universitari d’italiano risultano iscritti complessivamente circa 400 studenti.
A livello
universitario corsi di italiano sono attivi
anche presso
Fra scuole primarie e secondarie gli studenti di italiano risultano almeno 7.500 sparsi su tutto il territorio montenegrino (Podgorica, Cattaro, Cettigne, Budva, Bar, Niksic, Tivat, Herceg Novi).
In Montenegro è presente a Cattaro un Comitato della Dante Alighieri.
Istituzioni Scolastiche Italiane
Non sono presenti istituzioni scolastiche italiane.
Il MAE per l’e.f.
PRINCIPALI ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI ITALIANE (2006) |
|
ESPORTAZIONI |
IMPORTAZIONI |
Prodotti energetici raffinati |
Prodotti delle miniere e delle cave |
Prodotti dell’ICT, elettrotecnica, strum. precisione |
Prod dell’ICT, elettrotecnica, strum.prec |
Prodotti dell’industria alimentare, bevande |
Legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) |
Articoli di abbigliamento |
|
Vetro, ceramica, materiali non metallici per edilizia |
|
Fonte: Elaborazioni ICE su dati ISTAT |
QUOTE DI MERCATO (2006) |
|||
PRINCIPALI FORNITORI |
% su import |
PRINCIPALI ACQUIRENTI |
% su export |
Serbia |
28,5 |
Serbia |
34,1 |
Germania |
11,1 |
Italia |
28,8 |
Italia |
9,9 |
Ungheria |
8,9 |
Grecia |
4,3 |
Grecia |
8,4 |
Fonte: MONSTAT (Istituto di Statistica montenegrino) |
PRINCIPALI PAESI INVESTITORI IN MONTENEGRO NEL 2005 |
|
PAESE |
TOTALE (mln Euro) |
Ungheria |
147,67 |
Austria |
63,55 |
Regno Unito |
36,09 |
Slovenia |
22,9 |
Svizzera |
14,6 |
Russia |
14,02 |
Francia |
11,75 |
Italia |
6,34 |
Irlanda |
3,9 |
Giappone |
2,36 |
Fonte: Banca Centrale del Montenegro/Agenzia montenegrina per la promozione degli investimenti (MIPA) |
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN MONTENEGRO (mln Euro) |
|||||
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
182,9 |
213,6 |
111,08 |
382,8 |
505 |
1 miliardo di Euro |
Fonte: Banca Centrale del Montenegro/Agenzia montenegrina per la promozione degli investimenti (MIPA) |