Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||||
Altri Autori: | Servizio Commissioni | ||||
Titolo: | (DOC 472) Riorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e degli enti vigilati | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Note di verifica Numero: 411 | ||||
Data: | 22/05/2012 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: |
I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni
IV-Difesa |
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Camera dei deputati
XVI LEGISLATURA
Verifica delle quantificazioni
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Riorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e degli enti vigilati
(Schema di decreto del Presidente della Repubblica n. 472) |
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N. 411 – 22 maggio 2012 |
La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.
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( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it
SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione
( 066760-3545 / 066760-3685 – * com_bilancio@camera.it
Atto n.:
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472 |
Natura dell’atto:
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Schema di decreto del Presidente della Repubblica |
Titolo breve:
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Ulteriori modifiche
al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento
militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica
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Riferimento normativo:
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Articolo 17, commi 2 e 4-bis, della legge n .400 del 1988 |
Relatore per la Commissione di merito:
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Stasi
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Gruppo: |
PdL
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Relazione tecnica: |
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Alla
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(termine per
l’esame: |
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Alla Commissione Bilancio |
ai sensi
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(termine per
l’esame:
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INDICE
Riorganizzazione del Ministero della difesa
PREMESSA
Lo schema di DPR in esame reca il regolamento di organizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e degli enti vigilati.
Il provvedimento è adottato ai sensi dell’art. 1, comma 3, del DL n. 138/2011[1], che, ai fini della sua applicazione, richiama l’art. 74 del DL n. 112/2008[2] e l'art. 2, comma 8-bis, del DL n. 194/2009[3].
Sul punto si rammenta che l’art. 74 del DL n. 112/2008 ha stabilito che alcune amministrazioni statali e varie categorie di enti pubblici nazionali debbano ridurre il numero degli uffici dirigenziali (del 20 per cento per quelli di livello generale e del 15 per cento per quelli di livello non generale) e rideterminare le dotazioni organiche del personale non dirigenziale apportando una riduzione non inferiore al 10% della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale. A tale norma sono stati ascritti effetti netti di risparmio (15 milioni di euro a decorrere dal 2011), riferiti alla sola riduzione - del 20 per cento - del numero degli uffici dirigenziali di livello generale.
L'art. 2, comma 8-bis[4], del DL n. 194/2009, ha disposto, inoltre, nei confronti delle medesime amministrazioni, un’ulteriore diminuzione degli assetti organizzativi, consistente in una riduzione degli uffici dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche, in misura non inferiore al 10 per cento, e nella rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale in misura non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale, quale risultante dall’applicazione dell’art. 74 del DL n. 112/2008. A tali ulteriori disposizioni non sono stati ascritti effetti finanziari.
L’art. 1, comma 3[5], del DL n. 138/2011 ha stabilito, tra l’altro, che le amministrazioni indicate nell’articolo 74, comma 1, del DL n. 112/2008:
- apportino, entro il 31 marzo 2012, un’ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di livello non generale, e delle relative dotazioni organiche, in misura non inferiore al 10 per cento (comma 3, lettera a);
- rideterminino le dotazioni organiche del personale non dirigenziale, ad esclusione di quelle degli enti di ricerca, apportando un’ulteriore riduzione non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale risultante a seguito dell’applicazione dell’articolo 2, comma 8-bis, del DL 194/2009 sopra richiamato[6] (comma 3, lettera b).
Anche a queste disposizioni non sono stati ascritti effetti finanziari.
Il provvedimento - composto di due articoli - è corredato di relazione tecnica, positivamente vistata dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze.
Si esaminano di seguito le disposizioni indicate dalla relazione tecnica e le altre norme suscettibili di determinare effetti finanziari.
VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI
Riorganizzazione del Ministero della difesa
Le norme stabiliscono la modifica e l’integrazione del DPR n. 90/2010, recante il Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare. La novella delle disposizioni regolamentari prevede, in particolare, la riduzione del contingente di personale di diretta collaborazione del Ministro, la riorganizzazione del Segretariato generale - Direzione nazionale degli armamenti (SG-DNA) e la ricollocazione e riorganizzazione al suo interno di alcuni uffici di livello dirigenziale generale, la riduzione complessiva degli uffici di livello dirigenziale non generale e delle dotazioni organiche del personale civile non dirigenziale del Ministero, nonché ulteriori modifiche riguardanti, tra l’altro, taluni enti vigilati ed in materia di rappresentanza militare.
Con specifico riferimento alle singole aree di intervento, le norme in esame dispongono quanto segue:
·
con riguardo agli Uffici di diretta
collaborazione, viene modificato l’art. 17 del Testo unico, con la
riduzione di 8 unità (dalle attuali
Si evidenzia che la novella fa salvo quanto previsto dall’art. 17, comma 1 del Testo unico che prevede che le assegnazioni di personale presso gli Uffici di diretta collaborazione vengano disposte nell’ambito dei previsti contingenti e nel rispetto del criterio dell'invarianza della spesa di cui all'art. 14, comma 2, del D.lgs. n. 165/2001 (Disciplina generale dell’attività di indirizzo politico svolta dagli organi di diretta collaborazione dei Ministri);
·
viene modificato l’art. 55 del Testo unico, allo
scopo di ridurre da
Sul punto si
rammenta che l’art 6, commi da
·
con riguardo alla riorganizzazione del
Segretariato generale - Direzione nazionale degli armamenti (SG-DNA), viene
integralmente riformulato l’articolo 106 del Testo unico. La nuova norma
dispone, tra l’altro, la creazione, nell’ambito dello stesso Segretariato, di un’ulteriore
struttura di livello generale (il VI° Reparto) articolata in 5 strutture di
livello non generale, cui viene affidata, a livello accentrato, tutta la
materia consultiva e del contenzioso finora svolta presso 11 strutture di
secondo livello interne a varie direzioni generali del Ministero. Viene,
inoltre, disposto il transito della direzione generale dei lavori e del demanio
(GENIODIFE) all’interno del Segretariato generale medesimo. La direzione
mantiene il proprio rango di struttura di livello generale [articolo 1, comma
1, lett. e)]. Nell’ambito di questa riorganizzazione, le strutture di livello
dirigenziale generale e non generale del Segretariato passano, rispettivamente
da
·
viene modificato l’articolo 113 del Testo unico,
con la riduzione - in attuazione dell’art. 1, comma 1, del DL. n.138/2011 - del
numero massimo di posti di livello dirigenziale non generale del
Ministero (militari e civili) da
·
vengono modificati gli artt. 964, 965 e 966 del
Testo unico, determinando i numeri massimi degli organici del personale civile
dirigenziale e non dirigenziale del Ministero. In particolare la dotazione
organica dei dirigenti civili di seconda fascia viene ridotta da
Viene, infine previsto, tra le disposizioni di coordinamento del provvedimento in esame, che le attribuzioni e i compiti del VI° Reparto del Segretariato vengano svolti con le risorse finanziarie, strumentali e di personale esistenti e non debbano comportare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato (articolo 2, comma 4).
La relazione tecnica
afferma che con il regolamento in esame si operano - in conformità a quanto stabilito
dalle disposizioni dell’articolo 1, commi da
Si ricorda, in particolare, che con il DPR n. 145/2009 sono stati conseguiti gli obiettivi di risparmio[9] (riduzione del 20 per cento degli uffici dirigenziali di prima fascia) in precedenza stabiliti dal DL 112/2008.
Con il presente provvedimento si provvede a:
a) ricollocare e riorganizzare alcuni uffici di livello dirigenziale generale, senza però incidere sul numero complessivo di strutture organizzative di tale livello, in modo da garantire il rispetto del principio dell’invarianza della spesa;
b) ridurre gli uffici di livello dirigenziale non generale in misura non inferiore al dieci per cento ai sensi dell'articolo 1, comma 3, lettera a), del DL n. 138/2011;
c) ridurre la consistenza del contingente di personale di diretta collaborazione del Ministro della difesa, a prescindere dalla vigenza di espressi obblighi legislativi in tal senso;
d) rideterminare le dotazioni organiche del personale civile non dirigenziale del dicastero, in modo da realizzare, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, lettera b), del DL n. 138/2011, un’ulteriore riduzione non inferiore al dieci per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti in organico di tale personale, rispetto a quelle già conseguite, in attuazione dell’articolo 74, comma 1, lettera c) del DL n. 112/2008 e, successivamente, in attuazione dell’articolo 2, comma 8-bis), lettera b), del DL n. 194/2009;
e) formulare
alcune ulteriori modifiche ad effetto correttivo al Testo unico delle
disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al DPR n.
90/2010, prive di effetti finanziarie, per le quali
Si fa riferimento alle norme che prevedono, tra l’altro, la riduzione dei componenti del Consiglio dell’Opera nazionale per i figli degli Aviatori (ONFA), l’adozione di disposizioni in materia di organi di rappresentanza militare (COCER e COIR) ed ulteriori modifiche di natura esclusivamente formale e terminologica.
(euro)
Tabella riepilogativa delle riduzioni di spesa |
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Misura di riduzione e riorganizzazione |
2012 |
Dal 2013 |
b) Riduzione degli uffici di livello dirigenziale non generale [art. 1, comma 3, lett. a) del DL n. 138/2011] |
1.397.318,40 |
1.863.091,2 |
c) Riduzione del contingente di personale di diretta collaborazione del Ministro |
67.520,75 |
90.027,66 |
c) Riduzione di 1 unità dirigenziale generale civile presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro |
15.453,21 |
20.604,28 |
d) Rideterminazione delle dotazioni organiche del personale civile non dirigente [art. 1, comma 3, lett. b) del DL n. 138/2011] |
88.368.469,62 |
115.850.903,02 |
TOTALE |
|
117.824.626,16 |
Per l’esercizio finanziario 2012 le riduzioni di spesa sono riferite al solo periodo che va dal 1° aprile - data di presunta entrata in vigore del provvedimento in esame - fino al 31 dicembre 2012 (9 mesi).
a) Riorganizzazione di uffici di livello dirigenziale generale
Con riguardo alle strutture di livello dirigenziale generale il provvedimento prevede:
1) la soppressione della Direzione generale dei lavori e del demanio (GENIODIFE) e, nel rispetto della clausola di invarianza della spesa, la sua contestuale riconfigurazione, attraverso una più razionale riallocazione delle attribuzioni, in una nuova struttura di livello dirigenziale generale interna al Segretariato generale della difesa, nel rispetto del numero massimo dei dirigenti di livello generale in organico stabilito dall’articolo 965, comma 1, lettera a) del Testo unico regolamentare.
2) nel
rispetto del numero massimo di dirigenti di livello generale in organico, la
creazione di una nuova struttura interna al Segretariato generale (VI° Reparto
del Segretariato generale) con competenze in materia di contenzioso e affari
legali, con la contestuale soppressione di 11 strutture di livello dirigenziale
non generale, attualmente dedicate alla medesima funzione, in tutte le unità
organizzative di livello dirigenziale generale del Segretariato [Reparti (5) e
Direzioni (già 4 e destinate a divenire 5 con il trasferimento di GENIODIFE
all'interno di questo) per un totale di 10] e presso
Sul punto,
b) Riduzione degli uffici di livello dirigenziale non generale
Con riguardo alla riduzione degli uffici di livello
dirigenziale non generale,
· le posizioni di livello dirigenziale non generale riportate nelle dotazioni delle singole strutture di livello dirigenziale generale di cui al Libro primo, Titolo II, Capo VI, Sezioni I, II, III e IV DPR n. 90/2010 (articoli 103 e seguenti);
· le posizioni civili di livello dirigenziale non generale operanti nell'area tecnico-operativa, cioè presso gli stabilimenti, gli arsenali, i poli di mantenimento militari, i reparti di manutenzione ed i centri tecnici compresi nella dotazione organica;
· i dirigenti civili di seconda fascia operanti per le esigenze della giustizia militare;
· i dirigenti civili di seconda fascia operanti presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della difesa di cui al Libro primo, Titolo II, Capo I del Testo unico regolamentare (articoli 14 e seguenti);
· il dirigente civile presente presso il Consiglio superiore delle Forze armate, quale organo di alta consulenza del Ministro, previsto dall’articolo 23 del Codice dell'ordinamento militare e dall'articolo 81 del Testo unico regolamentare.
Al numero degli uffici di livello dirigenziale non generale preso in considerazione come base di calcolo è stata poi applicata la prescritta percentuale di abbattimento del 10 per cento.
Si riporta a seguire
Si ricorda, come in precedenza segnalato, che con il DPR n. 145/2009 sono stati conseguiti gli obiettivi di risparmio (riduzione del 20 per cento degli uffici dirigenziali di prima fascia) in precedenza stabiliti dal DL 112/2008.
Tabella 1
SITUAZIONE GENERALE DEGLI UFFICI DIRIGENZIALI NON GENERALI |
||
Tot. Direzioni non generali all’esito delle riduzioni ex art. 2, c. 8-bis) lett. a) DL n.194/2009 |
Riduzioni prescritte ex art. 1, c.3, lett. a) DL n.138/2011 |
Totale uffici dirigenziali non generali residui |
286 |
29 |
257 |
|
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RIDUZIONI DI POSIZIONI MILITARI E CIVILI |
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Tot. Direzioni non generali all’esito delle riduzioni ex art. 2, c. 8-bis) lett. a) DL n.194/2009 (DIREZIONI NON GENERALI CIVILI) |
Percentuale di riduzioni prescritta ex art. 1, c.3, lett. a) DL n. 138/2011 |
Riduzioni prescritte ex art. 1, c.3, lett. a) DL n. 138/2001 (DIREZIONI NON GENERALI CIVILI) |
148 |
10% |
15 |
Tot. Direzioni non generali all’esito delle riduzioni ex art. 2, c. 8-bis) lett. a) DL n.194/2009 (DIREZIONI NON GENERALI MILITARI) |
Riduzioni prescritte ex art. 1, c.3, lett. a) DL n. 138/2001 (DIREZIONI NON GENERALI MILITARI) |
|
138 |
14 |
·
4, dalla riorganizzazione della Direzione
generale del personale militare, (PERSOMIL), in virtù della riduzione da
·
1, dalla riduzione di un’ulteriore unità organizzativa
dirigenziale di livello non generale presso
Per quanto concerne
· gli Uffici di diretta collaborazione (10 dirigenti civili passano a 9);
· l'Area della giustizia militare (7 dirigenti civili passano a 6);
· l'Area tecnico-operativa presso stabilimenti, centri, centri tecnici, poli di mantenimento, arsenali e reparti di manutenzione (25 dirigenti civili passano a 24).
La successiva Tabella 2 quantifica i risparmi su base annua
derivanti dalla riduzione dei dirigenti di livello non generale in attuazione
del provvedimento in esame, tenendo conto di tutte le voci del trattamento
economico fondamentale ed accessorio, cui vanno aggiunti gli oneri riflessi a
carico dello Stato.
Sul punto
Tabella 2
Posizioni dirigenziali non generali civili soppresse |
Onere unitario per stipendio e 13 mensilità |
Onere unitario per posizione parte fissa |
Oneri riflessi 38,38 % |
Onere unitario per retribuzione posizione parte variabile |
Indennità di vacanza contrattuale |
Onere unitario per retribuzione di risultato |
15 |
Euro 3.310,90 |
Euro12.155,61 |
Euro 4.448,83 |
Euro 26.773,00 |
Euro 324,87 |
Euro 7.192,87 |
Totale minore spesa su base annua |
|
Euro 1.863.091,2 |
c) Riduzione del contingente di personale di diretta collaborazione del Ministro
Con riferimento alla riduzione del contingente di personale
di diretta collaborazione del Ministro,
a) la riduzione della consistenza del contingente di personale funzionale (non dirigenziale) di diretta collaborazione del Ministro;
b) la
riduzione, da
c) la riduzione di 1 unità del contingente dirigenziale civile di livello generale degli uffici di diretta collaborazione. In sostanza viene espunta la posizione prevista dall’articolo 17, comma 2, mentre viene mantenuta quella prevista dall’articolo 15, comma 2, secondo periodo (Vice capo di Gabinetto civile).
Con riguardo alla rideterminazione in riduzione del
contingente del personale della diretta collaborazione,
Alle predette misure
Con riguardo all’intervento di cui al punto a), concernente
la riduzione della consistenza del contingente di personale funzionale (non
dirigenziale) di diretta collaborazione del Ministro - la successiva tabella
3 rappresenta gli effetti finanziari ascrivibili alla riduzione [dalle attuali
La riduzione è recata dall’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1) del provvedimento in esame, che novella l’articolo 17, comma l, primo periodo del Testo unico regolamentare. La riduzione complessiva di 8 unità riguarda 6 unità di personale militare e 2 unità di personale civile. Le 6 unità di personale militare ridotte appartengono: per 2 unità alla categoria degli Ufficiali superiori con il grado di Tenente colonnello o gradi corrispondenti; e per 4 unità a quella dei Sottufficiali, di cui 2 con il grado di Luogotenente e 2 con quello di Marescialli di 1^ classe. Le 2 unità di personale civile sono assistenti amministrativi appartenenti all’Area 3.
Tabella 3
Riduzioni di spesa derivanti dalla contrazione del contingente di diretta collaborazione del Ministro |
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Unità ridotte |
Posizione economica |
Voci di spesa |
Importi distinti per voce euro |
Risparmio complessivo euro |
2 |
Ufficiale superiore con grado di Tenente colonnello |
Indennità diretta collaborazione |
16.120,00 |
32.240,00 |
Totale unitario |
16.120,00 |
|||
2 |
Sottufficiale con grado di Luogotenente |
Indennità diretta collaborazione |
9.997,00 |
19.994,00 |
Totale unitario |
9.997,00 |
|||
2 |
Sottufficiale con grado di Maresciallo di 1^ classe |
Indennità diretta collaborazione |
9.997,00 |
19.994,00 |
Totale unitario |
9.997,00 |
|||
2 |
Assistente Amministrativo civile |
Indennità diretta collaborazione |
9.997,00 |
17.799,66 |
Fondo unico di Sede |
-1.097,17 |
|||
Totale unitario |
8.899,83 |
|||
8 |
Unità complessive |
Totale risparmi annui a regime |
90.027,66 |
Ai fini della corretta lettura e interpretazione della
citata Tabella 2,
Con riguardo al punto b),
concernente la riduzione del contingente di dirigenti civili di seconda fascia da
Con riguardo al punto c)
- riduzione di 1 unità del contingente dei dirigenti di livello dirigenziale
generale presso gli Uffici di diretta collaborazione –
L’istituzione di un nuovo posto di struttura di livello dirigenziale generale a fronte della contestuale soppressione di un posto di livello dirigenziale generale con funzioni di consulenza studio e ricerca avviene nel rispetto della clausola di invarianza della spesa e non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Infatti attualmente nell’ambito della graduazione delle posizioni dirigenziali generali della difesa ai fini della erogazione della retribuzione di posizione parte variabile e della retribuzione di risultato alla posizione soppressa (di consulenza studio e ricerca presso gli Uffici di diretta collaborazione) è attribuito un parametro di fascia apicale (2,5), mentre alla posizione di Capo reparto del Segretariato generale è connessa, per le stesse finalità di calcolo retributivo, una fascia di parametrazione non apicale più bassa (2). Per le ragioni sopra esposte risulta pertanto che anche sul piano del trattamento economico non sono ravvisabili situazioni peggiorative per la finanza pubblica, bensì un risparmio di spesa. Nella successiva tabella A sono indicate le riduzioni di spesa annua a regime, tenuto conto delle variazioni delle voci retributive di parte variabile influenzate dalla sopra rappresentata differente parametrazione
Tabella A (euro)
IMPORTO ANNUO VOCI RETRIBUITE |
PARAMETRAZIONE |
|
|
a 2,5 |
2,0 |
Stipendio tabellare |
55.397,39 |
55.397,39 |
Retribuzione di posizione (parte fissa) |
36.299,70 |
36.299,70 |
Retribuzione di posizione (parte variabile) |
78.522,42 |
62.817,93 |
Retribuzione di risultato |
24.498,96, |
19.599,17 |
Totale |
194.718,47 |
174.114,19 |
Risparmio annuo a regime (Differenza 2,5-2) |
20.604,28 |
d) Rideterminazione delle dotazioni organiche del personale civile non dirigente
Con riguardo alla rideterminazione
delle dotazioni organiche del personale civile non dirigente, in attuazione
dell’art. 1, comma 3, lett. b) del DL n. 138/2011,
La rideterminazione disposta in riduzione riguarda 1.385 unità di personale civile non dirigenziale appartenenti all'Area 2, e 1.636 unità di personale appartenente all’Area 3, pervenendo ad un organico complessivo d’Area rispettivamente di 26.590 e 3.630 unità[21]. Si ottiene così la riduzione del 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale (come prescritto dal DL 138/2011).
AREA |
Dotazione organica effettiva secondo posizioni d’impiego |
III Area funzionale |
2.538 |
II Area funzionale |
24.930 |
I Area funzionale |
2.118 |
Professori e ricercatori |
30 |
Comparto ricerca |
30 |
TOTALE |
29.646 |
Si evidenzia che, mentre il totale sopra riportato (29.646
unità) si riferisce – come detto – al persona effettivamente in servizio al 10
luglio 2011, con riferimento all’anno 2013
I dati e gli elementi di quantificazione relativi a tale
importo sono evidenziati in un’apposita tabella (la n. 6) allegata al testo della
RT, alla quale si rinvia per gli eventuali approfondimenti. Si evidenzia,
inoltre, che
Al riguardo, si evidenzia preliminarmente che il provvedimento prevede misure di riorganizzazione del Ministero della difesa che sono adottate, tra l’altro, in attuazione dell’art. 1, comma 3, del DL n. 138/2011. Tale norma impone alle amministrazioni pubbliche[23] la riduzione del 10% degli uffici dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche, nonché la riduzione del 10% delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale. Si rileva che a tali misure non sono stati a suo tempo scontati, ai fini dei saldi di finanza pubblica, effetti di risparmio.
La riduzione effettiva delle posizioni dirigenziali non generali viene peraltro differita, in parte, all’adozione di successivi decreti ministeriali non regolamentari, da adottare entro 90 giorni successivi all’entrata in vigore del provvedimento in esame.
Si osserva inoltre che la relazione tecnica ascrive al provvedimento effetti di minore spesa che vengono quantificati complessivamente in euro 117.824.626,16.
Tale importo viene riferito:
- per euro 1.863.091,2 alla riduzione degli uffici civili di livello dirigenziale non generale [articolo 1, comma 1, gg)];
- per euro 90.027,66 ed euro 20.604,28, rispettivamente, alla riduzione del contingente di personale presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro e alla riduzione di una unità dirigenziale generale civile presso i medesimi Uffici [articolo 1, comma 1, lett. a), nn. 1) e 2)];
- per euro 115.850.903,02 alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale civile non dirigente [articolo 1, comma 1, lett. hh)].
Si ricorda, tuttavia, che a suo tempo non sono stati ascritti effetti di risparmio alle norme in attuazione delle quali viene adottato il provvedimento in esame. Pertanto le minori spese quantificate dalla RT, in assenza di ulteriori elementi informativi, appaiono di natura meramente teorica, dal momento che le somme eventualmente non spese resterebbero a disposizione dell’Amministrazione della difesa. Sul punto andrebbe acquisito l’avviso del Governo.
Quanto ai parametri sottostanti la predetta stima, va altresì
rilevato che detti risparmi, per la parte più consistente (euro 115.850.903,02),
sono riferiti alla riduzione del personale civile non dirigente e sono computati
con riferimento alla spesa relativa agli organici di diritto (33.402
unità ridotte del 10% a un organico di 30.381 unità), a fronte di un
organico di personale effettivamente in servizio che - come evidenziato
dalla stessa RT- è pari alla data del 10 luglio
Non si hanno, infine, osservazioni da formulare con riguardo alla riorganizzazione del Segretariato generale - Direzione nazionale degli armamenti (SG-DNA) [articolo 1, comma 1, lett. e)], considerato che l’incremento del numero delle strutture di primo e secondo livello presso lo stesso viene compensato – come evidenziato dalla RT – nell’ambito del più generale processo di riallocazione del complesso delle strutture di primo e secondo livello disposto dal provvedimento con riguardo all’intero Ministero della difesa.
[1] Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Il decreto è stato convertito con modificazioni dalla legge n. 148/2011.
[2] Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. Il decreto legge è stato convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008.
[3] Decreto legge di proroga termini 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 25/2010.
[4] L’art. 2, comma 8-quater, del medesimo decreto, fa divieto alle amministrazioni che non abbiano adempiuto a quanto previsto dal comma 8-bis - entro il 30 giugno 2010 - di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto. La norma ha, altresì, previsto che fino all’emanazione dei provvedimenti di cui al comma 8-bis le dotazioni organiche vengano provvisoriamente individuate in misura pari ai posti coperti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del medesimo decreto, facendo salve le procedure concorsuali e di mobilità nonché di conferimento di incarichi avviate alla stessa data.
[5] L’art. 1, comma 4, del medesimo decreto legge fa divieto alle amministrazioni che non abbiano adempiuto a quanto previsto dal comma 3 entro il 31 marzo 2012 di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto. La norma ha, altresì, previsto che fino all’emanazione dei provvedimenti di cui al comma 3, le dotazioni organiche sono provvisoriamente individuate in misura pari ai posti coperti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del medesimo decreto, facendo salve le procedure concorsuali e di mobilità nonché di conferimento di incarichi avviate alla medesima data.
[6] La norma in riferimento, prevede che le summenzionate riduzioni debbano essere disposte con riferimento alle dotazioni organiche risultanti in esito all’applicazione del comma 1 dell’articolo 74 del DL n. 112/2008 e del comma 8-bis dell’articolo 2, del DL n. 194/2009. Le amministrazioni che non applicano quanto previsto dal comma 3 entro il 31 marzo 2012 sono assoggettate, a decorrere dalla medesima data, al divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto. Il divieto non si applica agli incarichi conferiti ai sensi dell’articolo 19, commi 5-bis e 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ossia attribuiti a soggetti non appartenenti ai ruoli dell’amministrazione che conferisce l’incarico
[7] In
realtà, come evidenzia
[8] Da adottarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento in esame.
[9] In relazione agli uffici di livello dirigenziale generale è stato operato un abbattimento di 5 posizioni su un totale di 25 uffici (DPR 145/2009)
[10] Tabella 5 nel testo della RT allegata provvedimento in esame
[11] Tabella 2 nel testo della RT allegata provvedimento in esame.
[12] Tabella 3 nel testo della RT allegata provvedimento in esame.
[13] Infatti il numero complessivo delle strutture di livello dirigenziale generale del Segretariato ammonta a: 111 (iniziali) - 2 (riferite a NAVARM e CIVILSCUOLADIFE) + 5 (nuovo VI° Reparto) + 15 (della soppressa e riconfigurata GENIODIFE).
[14] Ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis), lettera e), della legge n. 400/1988.
[15] Previsto dall’articolo 17, comma 2.
[16] Con la modifica del comma 3 dello stesso articolo 17.
[17] V. successiva tabella 3 (tabella 4 nel testo della RT allegata provvedimento in esame).
[18] V. successiva tabella A.
[19] L'importo di utilizzato per il calcolo del sopra descritto differenziale è riferito al FUS 2010.
[20] Così come risulta in modo esplicito dagli articoli 964, comma 2 e 966, comma 1, lettera a), numeri 1 e 2 del Testo unico regolamentare, così come novellati dall’articolo 1, comma 1, lettera ff), numero 2) e lettera hh) del presente provvedimento,
[21] I due valori (26.590 e 3.630) sommati non corrispondono al totale dell’organico sopra riportato (30.381 unità) in quanto non vengono conteggiate nei due valori predetti le unità di personale appartenenti all’Area 1 (totale 63 unità), nonché quelle rientranti nel settore dei professori, dei ricercatori e del comparto ricerca (totale 98 unità).
[22]
[23] Indicate nell’articolo 74, comma 1, del DL n. 112/2008.