Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||
Altri Autori: | Servizio Commissioni | ||
Titolo: | Doc. 281: Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze, di cui decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43 | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Note di verifica Numero: 235 | ||
Data: | 04/11/2010 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | V-Bilancio, Tesoro e programmazione |
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Camera dei deputati
XVI LEGISLATURA
Verifica delle quantificazioni |
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Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze, di cui al DPR n. 43 del 2008
(Schema di regolamento n. 281) |
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N. 235 – 4 novembre 2010 |
La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.
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Tel. 2174 – 9455
SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione
Tel 3545 – 3685
DOC:
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281 |
Natura dell’atto:
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Schema di regolamento |
Titolo breve:
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Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze
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Riferimento normativo:
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Articolo 17, commi 2 e 4-bis, della legge n. 400 del 1988 |
Relatore per la Commissione di merito:
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Giorgio Conte |
Gruppo: |
FLI
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Relazione tecnica: |
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Alla
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(termine per l’esame: 20 novembre 2010)
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Alla Commissione Bilancio |
ai sensi
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(termine per l’esame: 5 novembre 2010)
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INDICE
ARTICOLO 1 e tabella degli organici dirigenziali
Organizzazione del Ministero dell’Economia e delle finanze
PREMESSA
Lo schema di regolamento in esame apporta modifiche al DPR 30 gennaio 2008, n. 43, recante l’organizzazione del Ministero dell’Economia e delle finanze.
Come si evince dalla RT allegata, il provvedimento trova fondamento - da ultimo - nell’articolo 2, comma 8-bis, del DL n. 194/2009([1]).
L’art. 2, comma 8-bis, lett. a), del DL n. 194/2009[2], dispone che le amministrazioni dello Stato, in esito alla riduzione degli assetti amministrativi prevista dall’art. 74, del DL n. 112/2008[3], provvedano ad apportare, entro il 30 giugno 2010, un'ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di livello non generale - e delle relative dotazioni organiche - in misura non inferiore al 10 per cento di quelli risultanti a seguito dell'applicazione del predetto articolo 74. Ai sensi dell’art. 2, comma 8-bis, lett. b), del medesimo decreto, le stesse Amministrazione debbono, inoltre, rideterminare le dotazioni organiche del personale non dirigenziale apportando un’ulteriore riduzione non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale risultante a seguito dell'applicazione dell’art. 74.
A tale riguardo, si rammenta che
l’art. 74, del DL n. 112/2008, ha previsto che le amministrazioni dello
Stato devono provvedere a: ridurre il numero degli uffici dirigenziali generali
e di quelli non generali (con corrispondente riduzione delle dotazioni
organiche del relativo personale dirigente), rispettivamente, del 20 e del
15 per cento di quelli esistenti [comma 1, lett. a)]; ridurre le dotazioni organiche del personale non dirigenziale,
in misura non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa
al numero dei posti di organico di tale personale [(comma 1, lett. c)]. L’art. 74, comma 4, prevede,
inoltre, che, relativamente ai Ministeri, nell’attuazione delle misure di cui
al comma 1, lettera a), possano
essere computate le analoghe riduzioni effettuate ai sensi dell’art. 1, comma
404, lett. a), della legge 296/2006
(legge finanziaria 2007). Sii ricorda che all’art. 74, del DL n. 112/2008, sono state
ascritte economie nette di spesa[4] -
riferite dalla RT allegata al DL alla sola riduzione dei posti di dirigente di
prima fascia - pari a 6 milioni di euro per il
Si rileva che l’art. 41, comma 10, del DL 30 dicembre 2008, n. 207[6] (proroga termini 2009) ha dato, tra l’altro, facoltà ai Ministeri di provvedere, entro il 31 maggio 2009, alle riduzioni degli assetti organizzativi previsti all'articolo 74, anziché con decreti del Presidente della Repubblica[7], con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. In attuazione di tale disposizione - che tra l’altro non ha previsto l’acquisizione del relativo parere delle Commissioni parlamentari in merito ai profili di competenza - sono stati adottati i seguenti provvedimenti: DPCM 28 novembre 2008[8] (rideterminazione dotazione organica personale con qualifica dirigenziale generale); DPCM 28 novembre 2008[9] (rideterminazione dotazione organica personale con qualifica dirigenziale non generale); DPCM 2 aprile 2009[10] (rideterminazione dotazione organica personale non dirigenziale). Si rileva che l’art. 41, comma 10, del DL n. 207/2008, ha previsto, inoltre, che all'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale di ciascun Ministero, nonché alla definizione dei relativi compiti e alla loro distribuzione tra le strutture di primo livello, si disponga - anche in deroga alla eventuale distribuzione stabilita nel regolamento di organizzazione del singolo Ministero - con decreto ministeriale di natura non regolamentare. In base a tale disposizione è stato adottato il decreto ministeriale 28 gennaio 2009, con il quale sono stati individuati gli uffici di livello dirigenziale non generale dei Dipartimenti del MEF.
La relazione tecnica allegata all’emendamento che ha introdotto l’articolo 2, comma 8-bis, del DL n. 194/2009 non ascrive alla disposizione effetti sui saldi di finanza pubblica.
Il provvedimento – composto di un unico articolo e di una tabella - è corredato di relazione tecnica, positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato.
Si esaminano di seguito le disposizioni considerate dalla relazione tecnica, nonché le altre norme che presentano profili di carattere finanziario.
VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI
ARTICOLO 1 e tabella degli organici dirigenziali
Organizzazione del Ministero dell’Economia e delle finanze
Normativa vigente:
l’organizzazione del Ministero dell’Economia e delle finanze è attualmente
disciplinata dal regolamento contenuto nel DPR 30 gennaio 2008, n. 43[11], adottato ai
sensi dell'art. 1, comma 404, della L. n. 296/2006 (legge finanziaria 2007). Quest’ultima
norma, in particolare, ha disposto una serie di misure di razionalizzazione dei
Ministeri[12]
con l’obbligo, tra l’altro, per le stesse amministrazioni, di ridurre del 10
per cento gli uffici di livello dirigenziale generale (e del 5 per cento gli
uffici di livello dirigenziale non generale senza imputare, tuttavia, a tale
ultima misura effetti di risparmio), ascrivendo a tale riduzione un effetto
di risparmio lordo pari a 10 milioni di euro (5 milioni di euro in
valore netto) annui a decorrere dal
Le norme apportano modifiche alla struttura organizzativa del MEF disciplinata dal DPR n. 43/2008. In relazione a tale ristrutturazione si provvede, tra l’altro, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 2, comma 8-bis, lett. a), del D.L. n. 194/2009, a ridurre del 10 per cento il numero degli uffici dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche.
Le norme del provvedimento in esame, inoltre, espungono dal testo del DPR n. 43/2008, l’indicazione del numero degli uffici dirigenziali di secondo livello attribuiti a ciascuna unità di primo livello, adeguando l’assetto organizzativo del MEF a quanto disposto dall’art. 4, commi 4 e 4-bis, del D. Lgs n. 300/1999, nel testo modificato ed integrato dall’art. 41, comma 10, del DL n. 207/2008. Le norme citate, infatti, prevedono che all'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale di ciascun Ministero nonché alla definizione dei relativi compiti e alla loro distribuzione tra le strutture di primo livello, si disponga - anche in deroga alla eventuale distribuzione stabilita nel regolamento di organizzazione del singolo Ministero - con decreto ministeriale di natura non regolamentare.
Nello specifico le norme:
·
riducono da
· assegnano al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato-Ispettorato generale di finanza lo svolgimento della funzione di vigilanza (attribuita al MEF ai sensi del D. lgs. 27 gennaio 2010, n. 39[14]) in materia di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati [comma 1, lett. f), n. 2) e lett. g), n. 1)];
·
riducono da
·
riducono da
· recepiscono nel regolamento di organizzazione del MEF quanto disposto dall’art. 2, comma 1-ter, del DL n. 40/2010[15] in materia di articolazione territoriale del Ministero e prevedono che le ragionerie territoriali dello Stato siano costituite in numero complessivo non inferiore a 63 unità [comma 1, lett. p)e lett. q)].
L’art. 2, comma 1-ter, del DL n. 40/2010, in particolare, ha soppresso le direzioni territoriali dell’economia e delle finanze e ha disposto che le relative funzioni siano riallocate prioritariamente presso gli uffici centrali del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi, ovvero presso le ragionerie territoriali dello Stato, con uno o più decreti di natura non regolamentare del Ministro dell’economia e delle finanze. L’art. 20, comma 2, del DPR n. 43/2008, nel testo vigente, prevede che le ragionerie territoriali dello Stato siano costituite nel numero complessivo di 63 unità.
Le norme dispongono infine che dall’attuazione del provvedimento in esame non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato (comma 5).
Tabella Organici dirigenziali
Dirigenti di prima fascia |
N. unità |
Uffici diretta collaborazione con il Ministro |
1 |
Struttura tecnica permanente presso l’Organismo indipendente di valutazione della performance |
1 |
Dipartimento del Tesoro |
11 |
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato |
28 |
Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi |
7 |
Dipartimento delle finanze |
10 |
Scuola superiore dell’economia e delle finanze |
1 |
Totale (*) |
59 |
|
|
Dirigenti di seconda fascia |
789 |
(*) Non sono compresi n. 13 posti fuori ruolo istituzionale, di cui 12 presso i collegi sindacali degli enti previdenziali e presso l’AGEA.
La relazione tecnica afferma che relativamente al Ministero dell’Economia e delle finanze, ai fini dell’attuazione delle misure di razionalizzazione previste all’art. 74, comma 1, lett. a) e c) del DL n. 112/2008, [riduzione del numero degli uffici dirigenziali generali e di quelli non generali, con corrispondente riduzione delle dotazioni organiche del relativo personale dirigente, rispettivamente, del 20 e del 15 per cento; riduzione delle dotazioni organiche del personale non dirigente, in misura non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale], sono stati adottati, ai sensi dell’art. 41, comma 10, del DL n. 207/2008, i seguenti DPCM:
· DPCM 28 novembre 2008[16] (rideterminazione dotazione organica personale con qualifica dirigenziale generale).
Per effetto di tale provvedimento l’organico dirigenziale
generale è stato ridotto da
· DPCM 28 novembre 2008[17] (rideterminazione dotazione organica personale con qualifica dirigenziale non generale).
Per effetto di tale provvedimento l’organico dirigenziale non
generale è stato ridotto complessivamente da
· DPCM 2 aprile 2009[19] (rideterminazione dotazione organica personale non dirigenziale).
In merito all’ulteriore misura di razionalizzazione
richiesta dall’articolo 2, comma 8-bis,
del D.L. n. 194/2009 (riduzione del 10 per cento del numero degli uffici
dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche
nonché riduzione di almeno il 10 delle dotazioni organiche del personale non
dirigenziale)
A tale riguardo, rilevato che, al fine di completare il
riassetto previsto dalla normativa primaria, è apparso necessario adeguare il
vigente regolamento di organizzazione del MEF (DPR n. 43/2008) con l’emanazione
di un nuovo DPR di modifica,
Per quanto concerne i 6
posti di funzione di livello dirigenziale generale oggetto di
soppressione in virtù del DPCM 28 novembre 2008,
In merito al DPCM 28 novembre 2008 che ha determinato le
posizioni dirigenziali non generali in riduzione da
Organici dirigenziali non generali
Organico vigente |
Nuovo organico |
Posizioni da tagliare |
Personale in servizio |
Comandati e fuori ruolo |
875 |
789 |
86 |
600 |
25 |
La dotazione organica del personale dirigente non generale è riferita dalla RT non solo alle strutture di secondo livello facenti capo al MEF, ma anche alla Scuola superiore dell’economia e delle finanze, alle segreterie delle Commissioni tributarie e del Consiglio di Presidenza della Giustizia tributaria e agli uffici di diretta collaborazione.
Anche a tale riguardo,
In merito ai risparmi di spesa associati a tale riduzione,
Al riguardo,
per quanto concerne i posti di livello dirigenziale generale determinati, nella
tabella allegata allo schema di regolamento, in 59 unità, si rileva che il
medesimo organico era stato fissato dal DPR 43/2008 in 61 unità, mentre
il DPCM 28 novembre 2008 - del quale il provvedimento in esame dovrebbe ribadire
il contenuto normativo – individua una dotazione originaria di 65 unità
che, per effetto della disposta riduzione verrebbe dimensionata a 59 unità,
con una soppressione di 6 posti complessivi. In proposito si rileva che,
contrariamente a quanto affermato nella RT, le norme in esame sopprimono
esclusivamente 2 posti di consulenza, studio e ricerca rispettivamente allocati
presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato [comma 1, lett.
f), n. 4)] e presso il Dipartimento delle finanze [comma 1, lett. l), n. 3)]. Quanto
agli ulteriori 4 posti dirigenziali generali, che sarebbero stati - secondo
In merito alla modifica dell’articolazione territoriale del Ministero, si rileva che il testo prevede che le Ragionerie territoriali dello Stato possono essere costituite in numero complessivo non inferiore a 63 unità [comma 1, lett. q)], contrariamente a quanto indicato dalla RT. Si rileva che, a normativa vigente, il medesimo valore numerico è configurato, altresì, come limite massimo: pertanto in base al testo proposto potrebbe realizzarsi un incremento delle strutture. Sul punto, anche al fine di dare conferma alla generale previsione di invarianza finanziaria[23] di cui al comma 5, appare opportuno che il Governo fornisca dati ed elementi di valutazione volti ad escludere l’insorgenza di oneri per il bilancio dello Stato connessi alle dotazioni infrastrutturali che si renderà eventualmente necessario approntare per consentire l’operatività delle ulteriori sedi territoriali.
Non si hanno osservazioni da formulare, per i profili di
quantificazione, in merito alle modifiche apportate alla struttura
organizzativa di secondo livello del MEF, considerato che tale
ristrutturazione, che riduce del 10 per cento il numero degli uffici
dirigenziali di livello non generale e delle relative dotazioni organiche (da
In merito al nuovo volume organico del personale dirigenziale non generale indicato, nella tabella allegata allo schema in 789 unità, si evidenzia che questo valore non sembra corrispondere in modo puntuale a quello che si otterrebbe (787,5) riducendo del 10% il volume organico originario di 875 unità. Sul punto, considerato che il provvedimento in esame richiama il contenuto di un DPCM – a detta della RT ancora in fase di perfezionamento - al quale è stata demandata l’adozione della nuova dotazione organica dirigenziale non generale del MEF, in aderenza al numero delle unità dirigenziali di secondo livello determinate con DM 28 gennaio 2009, appare opportuno acquisire l’avviso del Governo.
[1] La richiesta di parere parlamentare fa, invece, riferimento all’art. 1, comma 404, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007) che ha disposto una serie di misure di razionalizzazione dei Ministeri.
[2]
Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Convertito in legge,
con modificazioni, dall'art. 1, comma
[3] Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
[4] L’importo lordo stimato dalla relazione tecnica allegata al DL n. 112/2008, è pari a 12 milioni di euro per il 2009, a 24 milioni di euro per il 2010 e 30 milioni di euro per il 2011.
[5] Queste ultime riferite non alla singola misura di risparmio, bensì ad un insieme di norme finalizzate alla riduzione delle spese di personale.
[6] Convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, della legge 27 febbraio 2009, n. 14.
[7] Ai sensi dell’art. 17, commi 2 e 4-bis della legge n. 400/1988.
[8] Pubblicato nella G.U. 19 giugno 2009, n. 140.
[9] Pubblicato nella G.U. 30 aprile 2009, n. 99.
[10] Pubblicato nella G.U. 18 giugno 2009, n. 139.
[11] Lo schema di DPR (DOC n. 179), relativo al suddetto regolamento, è stato esaminato dalla Vª Commissione il 24 ottobre 2007. Sul punto cfr. XVª Legislatura, Servizio bilancio dello Stato- Servizio Commissioni, Nota di verifica n. 121.
[12] Un’ulteriore effetto di risparmio previsto dal comma 416 era integralmente ascritto alle misure finalizzate alla riorganizzazione delle strutture periferiche dei Ministeri dell’interno e dell’economia (commi 425-429).
[13] La puntuale individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, all’interno del suddetto limite massimo, è demandata, a normativa vigente, ad appositi decreti ministeriali di natura non regolamentare da adottarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, lett. e), della legge 23 agosto 1988, n. 400.
[14] D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 (Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la direttiva 84/253/CEE).
[15] D.L. 25 marzo 2010, n. 40 (Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l'altro, nella forma dei cosiddetti “caroselli” e “cartiere”, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori) convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 22 maggio 2010, n. 73.
[16] Pubblicato nella G.U. 19 giugno 2009, n. 140.
[17] Pubblicato nella G.U. 30 aprile 2009, n. 99.
[18] La suddetta norma ha previsto che possono essere conferiti, nell’ambito del Ministero dell’economia e delle finanze, entro il 30 giugno 2008, incarichi di livello dirigenziale generale a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale per un numero non superiore a quattro unità. Nel caso tale facoltà venga esercitata, a decorrere dalla data dell’eventuale conferimento di ciascuno degli incarichi previsti, la norma prevede che siano soppressi due posti di livello dirigenziale non generale effettivamente coperti per ciascun incarico conferito.
[19] Pubblicato nella G.U. 18 giugno 2009, n. 139. L’art. 1 del provvedimento in oggetto, ha disposto che le dotazioni organiche del personale delle aree funzionali del Ministero dell'economia e delle finanze, incluse quelle relative alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze, alle segreterie delle commissioni tributarie e del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, ed agli uffici di diretta collaborazione, siano rideterminate, in riduzione, in 16.680 unità.
[20] Ai sensi dell’art. 72, comma 1 e segg. del DL n. 112/2008.
[21] Nell’ambito del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi.
[22] Convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2010, n. 73.
[23] Ai sensi dell’art. 17, comma 7 della legge n.196/2009 (legge di contabilità e finanza pubblica).