Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||
Altri Autori: | Servizio Studi - Dipartimento bilancio , Servizio Commissioni | ||
Titolo: | Doc. 195 Schema DPC dei ministri relativo all'utilizzo delle disponibilità del Fondo di cui all'art. 7-quinquies del DL n. 5/2009 | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Note di verifica Numero: 171 | ||
Data: | 11/03/2010 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | V-Bilancio, Tesoro e programmazione |
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Camera dei deputati |
XVI LEGISLATURA |
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Documentazione per l’esame di |
Utilizzo del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili
(art. 2, comma 250, L. 191/2009) |
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n. 174 |
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11 marzo 2010 |
Servizio responsabile: |
Servizio Studi – Dipartimento Bilancio ( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it |
Hanno partecipato alla redazione del dossier i seguenti Servizi e Uffici: |
Servizio Bilancio dello Stato Nota di verifica - dossier n. 171 ( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it
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§ La nota di sintesi e le schede di lettura sono state redatte dal Servizio Studi. § Le parti relative ai profili di carattere finanziario sono state curate dal Servizio Bilancio dello Stato, nonché dalla Segreteria della V Commissione per quanto concerne le coperture. |
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I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge. |
File: BI0246.doc |
INDICE
Schede di lettura
§ Il comma 250 dell’articolo 2 della legge finanziaria per il 2010...................... 3
§ Le disponibilità del Fondo per esigenze urgenti e indifferibili e sua ripartizione 7
§ Lo schema di decreto..................................................................................... 9
Il comma 250 dell'articolo 2 della legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191/2009) disciplina le modalità e le procedure contabili ai fini dell’utilizzo delle disponibilità del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili del Ministero dell’economia e finanze, di cui all'articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009.
A tal fine, la norma prevede che a tale Fondo siano riassegnate, con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, le risorse riversate all’entrata del bilancio dello Stato provenienti dalla contabilità speciale prevista dall’articolo 13-bis, comma 8, del decreto-legge n. 78 del 2009, derivanti dal c.d. scudo fiscale, come integrata con le entrate derivanti dal recupero degli aiuti di stato in favore di imprese esercenti servizi pubblici locali a prevalente capitale pubblico, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 19 del decreto-legge n. 135/2009 (Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee).
Il comma 250 prevede la destinazione delle disponibilità del Fondo - negli importi di 2.214 milioni di euro nel 2010, di 213 milioni nel 2011 e di 160 milioni nel 2012 – al finanziamento di specifiche finalità, indicate nell'elenco 1 allegato alla legge finanziaria 2010, nella misura massima ivi prevista, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.
L’elenco 1 prevede, indicando le autorizzazioni di spesa da rifinanziare, le seguenti finalità:
1) 130 milioni nel 2010, per il rifinanziamento di norme volte all’adempimento degli impegni dello Stato derivanti dalla partecipazione a banche e fondi internazionali;
2) 400 milioni nel 2010, per il rifinanziamento di alcune autorizzazioni di spesa riferite alla devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF;
3) 103 milioni nel 2010 per la gratuità parziale dei libri di testo scolastici;
4) 100 milioni per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, per interventi in agricoltura destinati al rifinanziamento del Fondo di solidarietà;
5) 400 milioni, per l’incremento nel 2010 della dotazione finanziaria del fondo per il finanziamento delle università;
6) 130 milioni nel 2010 per il sostegno alle scuole non statali;
7) 400 milioni nel 2010 per il sostegno del settore dell’autotrasporto;
8) 370 milioni per il finanziamento della stipula di convenzioni con i comuni per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori ASU;
9) 181 milioni nel 2010, 113 milioni nel 2011 e 60 milioni nel 2012, per interventi finalizzati a misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico, di garanzia dell’equilibrio finanziario degli enti locali danneggiati dal sisma dell’Abruzzo, ad adempimenti comunitari per enti locali, alla funzionalità del sistema giustizia, destinati alle singole autorizzazioni legislative di spesa ivi previste[1].
Va segnalato che l’articolo 1, comma 23-quinquiesdecies, del D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2006, n. 25 (c.d. milleproroghe) ha previsto la riduzione delle risorse di cui all'ultima voce dell'Elenco di 800.000 euro per il 2010, con riferimento specifico alla quota da destinare a favoredel Ministero della giustizia, a copertura degli oneri derivanti dalla proroga dell’obbligo di pagamento del contributo unificato per le controversie di lavoro davanti alla Corte di cassazione.
Il suddetto D.L. n. 194/2009 ha inoltre integrato tale ultima voce dell’Elenco 1, aggiungendo ulteriori autorizzazioni di spesa oltre a quelle ivi previste.
Si ricorda, infine, che il D.L. 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni, attualmente all’esame del Senato, reca, all’articolo 4, comma 5, come modificato in corso di conversione, una ulteriore integrazione dell’ultima voce dell’elenco, ricomprendevi anche l’articolo 1, comma 1279, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria per il 2007), relativa all’istituzione dell’Ente italiano per la Montagna (EIM).
Nell’ambito di ciascuna finalità sono espressamente elencate le disposizioni di legge da finanziare con le risorse ivi indicate.
Per talune finalità, il finanziamento previsto in Elenco 1 è relativo ad una singola autorizzazione legislativa di spesa; in taluni altri casi, invece, l’importo complessivamente assegnato alla specifica finalità è destinato al finanziamento di più interventi legislativi.
Nel caso dell’ultima voce dell’Elenco, l’importo complessivamente autorizzato è destinato a più finalità a ciascuna delle quali corrispondono più interventi legislativi.
Il comma 250 della legge finanziaria 2010 prevede che gli schemi di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di riparto dell’Elenco 1, corredati da relazione tecnica, sono trasmessi al Parlamento per l'espressione del parere delle Commissioni competenti per i profili di carattere finanziario. Il parere deve essere espresso entro trenta giorni dalla trasmissione della richiesta.
Il Governo, ove non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni, ritrasmette alle Camere gli schemi di decreto corredati dei necessari elementi integrativi di informazione, per i pareri definitivi delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, che devono essere espressi entro quindici giorni.
La norma precisa che la ripartizionedell’importo relativo all’ultima voce dell’elenco 1,relativa alle misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico, pari a 181 milioni nel 2010, 113 milioni nel 2011 e 60 milioni nel 2012, tra le relative autorizzazioni di spesa ivi previste, debba essere operata con un unico decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo conforme parere delle Commissioni parlamentari delle due Camere competenti per i profili finanziari.
Si osserva che lo schema di decreto in esame reca l’assegnazione delle complessive disponibilità del Fondo per le esigenze urgenti e indifferibili indicate nell’elenco 1, ivi comprese quelle recate dall’ultima voce dell’elenco, ponendo pertanto profili problematici in relazione alla previsione, nel comma 250 in questione, di una procedura parlamentare differenziata di esame del riparto dei fondi previsti in tale ultima voce.
Il Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze dall’articolo 7-quinquies, comma 1, del D.L. n. 5/2009, con una dotazione di 400 milioni per il 2009, da utilizzare per il finanziamento di interventi urgenti, con particolare riguardo ai settori dell'istruzione e agli interventi organizzativi connessi ad eventi celebrativi (cap. 3071/Economia).
Tale Fondo è stato dotato di risorse anche per l'anno 2010 ai sensi dell'articolo 2, commi 250 e 251, della legge finanziaria per il 2010.
In particolare, l’articolo 2, comma 250, della legge n. 191/2009 dispone che al Fondo affluiscano le somme che risultano iscritte alla contabilità speciale prevista dall’art. 13-bis, comma 8, del D.L. n. 78/2009, derivanti dal c.d. scudo fiscale, come successivamente integrate dal D.L. n. 135/2009 (recupero di aiuti di Stato), e riversate all’entrata del bilancio dello Stato (nel complesso, circa 270 milioni di euro nel 2010)[2].
Il successivo comma 251 della legge finanziaria 2010 prevede inoltre che nel 2010 al Fondo siano riversate le maggiori entrate che si realizzano a seguito del differimento a giugno 2010 di quota parte dell'acconto IRPEF, disposto dall’art. 1 del D.L. n. 168/2009 (decaduto per mancata conversione nei termini di legge, ma i cui effetti sono stati fatti salvi dalla legge finanziaria 2010, art. 2, co. 251), pari a 3.716 milioni nel 2010.
Sulla base delle norme citate, il Fondo dovrebbe pertanto presentare per l’anno 2010 la seguente disponibilità:
(milioni di euro)
Fondo ex art. 7-quinquies, co. 1, D.L. n. 5/2009 |
2010 |
|
L. 191/2009, art. 2, co. 250 |
Riversamento da contabilità speciale ex art. 13-bis del D.L. n. 78/2009 |
270 |
L. 191/2009, art. 2, co. 251 |
Rimbalzo proroga acconto IRPEF giugno 2010 |
3.716 |
Disponibilità |
3.986 |
Va, inoltre, ricordato che ulteriori disposizioni della legge finanziaria per il 2010 prevedono il trasferimento di ingenti risorse al Fondo sia nel 2010 che negli anni successivi e il contestuale utilizzo delle medesime a copertura finanziaria di specifici interventi[3].
Nel complesso, al netto dei suddetti utilizzi, come risulta dal prospetto riepilogativo degli effetti finanziari delle disposizioni della legge finanziaria 2010 (cfr. a tale riguardo, il dossier n. 246/5 sulla legge finanziaria 2010, con riferimento specifico alla scheda relativa all’articolo 2, comma 250), al Fondo residuano disponibilità pari a 2.214 milioni nel 2010, 213 milioni nel 2011 e 160 milioni nel 2012, che, ai sensi dell’articolo 2, comma 250, della legge finanziaria sono ripartite tra specifiche finalità, indicate nell’Elenco 1, secondo gli importi ivi previsti per gli anni 2010-2012, con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri.
Lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in esame provvede all’assegnazione delle disponibilità del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili, come indicate nell’elenco 1 allegato alla legge finanziaria per il 2010 (articolo 2, comma 250, legge n. 191/2009) per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, secondo le finalità ivi indicate, per complessivi 2.214 milioni nel 2010, 213 milioni nel 2011 e 160 milioni nel 2012.
Va rilevato, al riguardo, che le disponibilità oggetto di ripartizione dello schema in esame, con riferimento all’anno 2010, non coincidono con lo stanziamento di bilancio.
Nella legge di bilancio per il 2010 e relativo decreto ministeriale di ripartizione in capitoli (legge n. 192/2009 e Decreto ministeriale 30 dicembre 2009), infatti, il capitolo su cui sono iscritte le risorse del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili per l’anno 2010 (cap. 3071/U.P.B.1.2.3/Economia) presenta una dotazione di 2.044 milioni di euro, inferiore di 170 milioni di euro rispetto a quella oggetto di ripartizione da parte dello schema in esame.
In base all’interrogazione effettuata sulla banca dati della Ragioneria generale dello Stato, alla data del 10 marzo 2010, le disponibilità finanziarie del capitolo 3071 risultano ancora pari a 2.044 milioni di euro.
La dotazione del capitolo, infatti, non risulta ancora comprensiva delle somme che, ai sensi del comma 250 della legge finanziaria 2010, dovrebbero affluire al Fondo a seguito del riversamento all’entrata delle somme iscritte alla contabilità speciale di cui all’articolo 13-bis, comma 8, del D.L. n. 78 del 2009, derivanti dal c.d. scudo fiscale, come integrate con le entrate derivanti dal recupero degli aiuti di stato ai sensi dell’art. 19 del decreto-legge n. 135/2009,
In base all’interrogazione effettuata sulla banca dati della Ragioneria generale dello Stato, le suddette somme, pari a 270 milioni di euro) risultano versate in data 21 gennaio 2010 dalla contabilità speciale al capitolo 3466 dell’entrata (denominato somme provenienti dal recupero di aiuti di Stato).
Secondo informazioni acquisite per vie brevi, è in via di perfezionamento il decreto che trasferisce la somma di 170 milioni di euro dal capitolo 3466 dell’entrata (recupero aiuti di Stato ai sensi dell’art. 19 del D.L. n. 135/2009) al cap. 3071 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia.
Gli ulteriori 100 milioni di euro iscritti sul capitolo 3466 dell’entrata, in quanto specificamente riservati al finanziamento del Fondo per gli interventi di risanamento ambientale e culturale da parte degli enti locali ai sensi dell’articolo 2, comma 48, della legge n. 191/2009, non transitano nel Fondo per le esigenze urgenti e indifferibili, ma verranno direttamente assegnate al relativo capitolo 7536/Economia.
Per quanto concerne le finalità cui sono destinate le risorse in questione, lo schema di DPCM in esame provvede, all’articolo 1 all’assegnazione degli importi relativi alle prime otto voci dell’Elenco e all’articolo 2 ad esporre il riparto dell’importo relativo all’ultima voce dell’Elenco tra le finalità ivi indicate nonché tra le autorizzazioni legislative di spesa sottostanti a ciascuna finalità, come integrate dal D.L. n. 194/2009 (c.d. milleproroghe).
a) Articolo 1 - Ripartizione delle prime otto voci dell’elenco 1
L’articolo 1 dispone l’utilizzo delle risorse assegnate alle prime otto voci dell’elenco, pari a complessivi 2.033 milioni di euro per il 2010, 100 milioni per il 2011 e 100 milioni per il 2012.
L’articolo si limita, in sostanza, a riproporre la ripartizione delle risorse già assegnate nell’elenco 1 tra le finalità ivi indicate, senza procedere, nell’ambito di ciascuna finalità, all’ulteriore specificazione dell’importo da assegnare a ciascuna disposizione di legge prevista in elenco.
L’articolo non prevede alcun criterio per il successivo riparto neppure laddove, come nel caso del finanziamento degli interventi del settore dell’autotrasporto previsto dal comma 7, le autorizzazioni legislative di legge ivi indicate risultano di competenza di diversi Ministeri: (Ministero del lavoro (D.L. n. 207/2008), Ministero delle infrastrutture (legge n. 488/1999), Ministero dell’economia (D.L. n. 112/2008 e Legge n. 266/2005).
Sarebbe pertanto opportuno che il Governo fornisse ulteriori informazioni in merito alle modalità di utilizzo delle risorse da assegnare ai singoli interventi legislativi. Si vedano, in merito, le osservazioni riportate nella parte relativa ai profili finanziari.
Una ripartizione esplicita è stata operata soltanto con riferimento ai 370 milionidestinati al finanziamento della stipula di convenzioni con i comuni per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili, in relazione ai quali lo schema in esame precisa la quota da destinare agli LSU della scuola (legge n. 388/2000, art. 78, co. 31) e agli LSU di Napoli e Palermo (D.L. n. 67/1997).
In particolare, l’articolo 1 dispone l’utilizzo delle somme assegnate alle finalità indicate nelle prime otto voci dell’Elenco 1, come illustrato nella seguente tabella:
(milioni di euro)
Art. 1 |
INTERVENTI di cui alle prime otto voci dell’elenco 1 |
2010 |
2011 |
2012 |
co. 1 |
Partecipazione italiana a banche e fondi internazionali, di cui all’art. 25 del D.L. n. 78/2009 |
130 |
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co. 2 |
Proroga della devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF: a) art. 1, comma 1237, legge n. 296/2006 (5x1000 dell’anno finanziario 2007); b) art. 3, comma 8, legge n. 244/2007 (5x1000 dell’anno finanziario 2008); c) art. 45, comma 1-bis, D.L. 248/2007 (5x1000 dell’anno finanziario 2007); d) art. 63-bis, commi da 1 a 4, D.L. n. 112/2008 (5x1000 dell’anno finanziario 2009). |
400 |
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co. 3 |
Gratuità parziale dei libri di testo scolastici, attraverso il rifinanziamento dell’art. 27, comma 1, legge n. 448/1998. |
103 |
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co. 4 |
Rifinanziamento del Fondo di solidarietà in agricoltura - di cui all'art. 15, comma 2, D.Lgs. n. 102/2004 - per l'estinzione dei debiti contratti in esercizi precedenti |
100 |
100 |
100 |
co. 5 |
Incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università, di cui all’ art. 5, comma 1, legge n. 537/1993 |
400 |
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co. 6 |
Sostegno alle scuole non statali: a) art. 1, comma 635, legge n. 296/2006; b) art. 2, comma 47, legge n. 203/2008. |
130 |
|
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co. 7 |
Interventi a sostegno del settore dell'autotrasporto: a) riduzione tassi premi INAIL (art. 29, co. 1-bis, D.L. 207/2008) c) contributi per investimenti e formazione personale (art. 2, co. 2, D.P.R. 227/2007) d) contributi protezione ambientale e sicurezza circolazione (art. 45, co. 1, lett. c), legge n. 488/1999); e) credito d’imposta per tassa automobilistica (art. 83-bis, co. 26, D.L. n. 112/2008); f) compensazione contributo SSN su premi RC e deduzione spese non documentate (art. 1, co. 103 e 106, legge n. 266/2005) |
400 |
|
|
co. 8 |
Stipula di convenzione con i comuni finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili: a) LSU Scuola (art. 78, comma 31 legge n. 388/2000) g) LSU Napoli e Palermo (D.L. n. 67/1997) |
370 260 110 |
|
|
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Totale |
2.033 |
100 |
100 |
b) Articolo 2 - Ripartizione dell’ultima voce dell’elenco 1
Con l’articolo 2 dello schema di DPCM si provvede al riparto dell’importo di 181 milioni di euro per l’anno 2010, a 113 milioni di euro per l’anno 2011 e 60 milioni di euro per l’anno 2012, relativo all’ultima voce dell’Elenco tra le finalità ivi indicate:
- misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico,
- misure di garanzia della stabilità dell’equilibrio finanziario degli enti locali danneggiati dal sisma dell’Abruzzo dell’aprile 2009,
- adempimenti comunitari per gli enti locali,
- funzionalità del sistema giustizia.
La ripartizione è effettuata tra le finalità indicate e le autorizzazioni legislative di spesa sottostanti, come integrate dall’articolo 1, comma 23-ter, del D.L. n. 194/2009 (c.d. milleproroghe).
Il dettaglio delle misure finanziate è illustrato nella tabella che segue:
(milioni di euro)
Art. 1 |
Autorizzazioni di spesa di cui all’ultima voce dell’elenco 1 |
2010 |
2011 |
2012 |
|
Misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico: |
|
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co. 2 |
- Art. 1, legge 23 settembre 1993, n. 379: Unione italiana Ciechi con vincolo destinazione per l'Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione e per l'Istituto europeo ricerca, formazione orientamento professionale; - Art. 3, legge 12 gennaio 1996, n. 24: Unione italiana Ciechi; - Art. 1, legge 28 agosto 1997, n. 28: risorse a Regioni per prevenzione della cecità e per l'educazione e la riabilitazione visiva; risorse Sezione Italiana Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. |
5 |
5 |
5 |
co. 3 |
Art. 1, legge 3 agosto 1998, n. 282: Unione italiana Ciechi, con vincolo di destinazione al Centro nazionale del libro parlato, e al Centro internazionale del libro parlato di Feltre |
1 |
1 |
1 |
co. 4 |
Art. 3, legge 25 novembre 1999, n. 452: museo tattile statale «Omero» con sede ad Ancona |
1 |
1 |
1 |
co. 5 |
Art. 1, legge 13 novembre 2002, n. 260: biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza |
1 |
1 |
1 |
co. 6 |
Art. 94, co. 10, legge 27 dicembre 2002, n. 289: Policlinico «S. Matteo» di Pavia per la realizzazione del Dipartimento di emergenza e accettazione |
5 |
10 |
20 |
co. 7 |
Art. 10, D.L. 31 dicembre 2007, n. 248: attività di cura, formazione e ricerca svolte dalla Fondazione Istituto mediterraneo di ematologia (IME) |
10 |
10 |
10 |
co. 8 |
Art. 1, legge 5 aprile 1985, n. 124: assunzione di manodopera da parte del Ministero dell'agricoltura per la gestione conservativa del patrimonio della Ex Azienda di Stato per le foreste demaniali |
3 |
3 |
3 |
co. 9 |
Art. 1, co. 1010, legge 27 dicembre 2006, n. 296: contributi edilizia privata nel Belice |
2 |
2 |
2 |
co. 10 |
Art. 1, co. 40, legge 28 dicembre 1995, n. 549: contributi dello Stato ad enti, istituti, associazioni ed altri organismi |
20 |
- |
- |
co. 11 |
- Art. 2, legge 23 novembre 1998, n. 407: assegno vitalizio per vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; - Art. 1, legge 16 marzo 2001, n. 72: comunità degli esuli italiani dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia; - Art. 2, legge 20 febbraio 2006, n. 92: attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche; - Legge 31 gennaio 1994, n. 93: contributi alle associazioni combattentistiche |
8 |
8 |
9 |
co. 16 |
- D.Lgs. 23 luglio 1999, n. 242: riordino del CONI; - Legge 15 luglio 2003, n. 189, e relativo DPCM 8 aprile 2004, concernenti la promozione della pratica dello sport da parte dei disabili |
5 |
17 |
3 |
co. 17 |
Legge 21 marzo 2001, n. 73: minoranza linguistiche nella ex Jugoslavia |
5 |
5 |
5 |
|
Misure di garanzia della stabilità dell'equilibrio finanziario degli enti locali danneggiati dagli eventi del 6 aprile 2009 |
|
|
|
co. 12 |
Art. 1, co. 2, D.L. 28 aprile 2009, n. 39: terremoto Abruzzo |
30 |
- |
- |
|
Adempimenti comunitari per enti locali |
|
|
|
co. 13 |
Art. 1, co. 963, legge 27 dicembre 2006, n. 296 trasferimenti erariali in favore del Comune di Roma capitale della Repubblica |
80 |
|
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Funzionalità del sistema giustizia |
|
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co. 14 e 15 |
- Regolamento di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 787: istituti di prevenzione e di pena; - Testo Unico di cui al D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115: in materia di spese di giustizia; - Art. 1, co. 1304, legge 27 dicembre 2006, n. 296: fondo spese di funzionamento della giustizia; - Art. 2, D.L. 16 settembre 2008, n. 143: Fondo Unico Giustizia; - Art. 1, co. 23-quinquiedecies, D.L. n. 194/2009: esenzione per il 2010 del contributo unificato per i procedimenti in materia di lavoro in Cassazione (800.000 euro) |
5 |
50 |
- |
|
Totale |
181 |
113 |
60 |
Come già segnalato in precedenza (cfr. pag. 5 presente dossier) rispetto alle autorizzazioni legislative di spesa esposte nella precedente tabella, va ricordato che il D.L. 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni, attualmente all’esame del Senato, reca, all’articolo 4, comma 5, come modificato in corso di conversione, una integrazione dell’ultima voce dell’elenco 1, ricomprendevi anche l’articolo 1, comma 1279, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria per il 2007), relativa all’istituzione dell’Ente italiano per la Montagna (EIM).
Con riferimento alla ripartizione di cui alla precedente tabella, va rilevato che per talune voci l’assegnazione di risorse non risulta ripartita con riferimento alle singole autorizzazioni legislative di spesa.
In relazione a tale aspetto, per quanto concerne in particolare le voci di cui ai commi 2, 10 e 11, lo schema di DPCM specifica che il riparto delle risorse tra le singole leggi di spesa, di competenza di più Ministeri, sarà effettuato, su proposta dei Ministri competenti, in misura proporzionale ai rispettivi stanziamenti di bilancio dei singoli Ministeri interessati.
In merito, la relazione tecnica precisa, infatti, che per ragioni di omogeneità e di univocità di materia talune autorizzazioni di spesa sono state accorpate in una sola voce di spesa e con un finanziamento unico da ripartire, prevedendosi l’assegnazione a ciascun Ministero competente in misura proporzionale ai rispettivi stanziamenti di bilancio “affinché lo stesso provveda alla successiva riassegnazione, in modo da realizzare una equa distribuzione delle risorse disponibili sulla base delle effettive esigenze di ciascuna struttura interessata.
Ad esempio, il comma 2 rifinanzia voci di spesa di competenza del Ministero dell’interno (legge n. 379/1993 e legge n. 24/1996) e del Ministero della salute (legge n. 284/1997). Il comma 11 rifinanzia voci di spesa di competenza del Ministero della giustizia (legge n. 379/1993 e legge n. 24/1996), degli esteri e del Ministero dell’interno (legge n. 284/1997). Per quanto concerne il finanziamento disposto dal comma 10, che interessa tutti i Ministeri in quanto relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni ecc. di cui all’art. 1, co. 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, la relazione tecnica precisa inoltre che esso deve intendersi integrativo dei contributi già stanziati per tali enti a legislazione vigente ai sensi della Tabella C della legge finanziaria.
Con riferimento, invece, alle voci di cui ai commi 14 e 16, lo schema di DPCM non indica alcun criterio di riparto delle risorse tra le singole leggi di spesa, di competenza di un unico Ministero.
Si segnala, inoltre, ai fini della corretta formulazione del testo, l’opportunità di valutare se risulti congruo mantenere nel testo il comma 15 dell’articolo 2, posto che esso inserisce, tra le autorizzazioni legislative di spesa beneficiarie del riparto dell’ultima voce dell’elenco 1, l’articolo 1, comma 23-quinquiesdecies, del D.L. n. 194/2009[4] che, in realtà opera una riduzione delle risorse di cui all'ultima voce dell'Elenco 1 di 800.000 euro per il 2010, con riferimento specifico alla quota da destinare a favore del Ministero della giustizia, a copertura degli oneri derivanti dalla proroga dell’obbligo di pagamento del contributo unificato per le controversie di lavoro davanti alla Corte di cassazione
La relazione tecnica, come già evidenziato, riproduce in forma tabellare la ripartizione delle risorse prevista dallo schema di DPCM in esame.
Si ricorda che il prospetto riepilogativo degli effetti finanziari derivanti dall’articolo 2, comma 250, della legge 191/2009 ascrive alla norma i seguenti effetti sui saldi di finanza pubblica con riferimento alle voci dell’Elenco 1.
(milioni di euro)
|
SNF |
FABBISOGNO |
INDEBITAMENTO |
||||||
|
2010 |
2011 |
2012 |
2010 |
2011 |
2012 |
2010 |
2011 |
2012 |
Banche e fondi internazionali |
130 |
0 |
0 |
130 |
0 |
0 |
130 |
0 |
0 |
Proroga 5 per mille IRPEF |
400 |
0 |
0 |
400 |
0 |
0 |
400 |
0 |
0 |
Fornitura gratuita libri di testo scolastici |
103 |
0 |
0 |
103 |
0 |
0 |
103 |
0 |
0 |
Fondo solidarietà agricoltura per l’estinzione debiti esercizi precedenti |
100 |
100 |
100 |
100 |
100 |
100 |
100 |
100 |
100 |
Fondo università |
400 |
0 |
0 |
240 |
0 |
0 |
240 |
0 |
0 |
Sostegno alle scuole non statali |
130 |
0 |
0 |
130 |
0 |
0 |
130 |
0 |
0 |
Interventi per l’autotrasporto |
400 |
0 |
0 |
400 |
0 |
0 |
400 |
0 |
0 |
convenzioni con i comuni per politiche attive lavoro (stabilizzazione lavoratori in ASU) |
370 |
0 |
0 |
370 |
0 |
0 |
370 |
0 |
0 |
enti locali danneggiati dagli eventi 6/4/2009, adempimenti comunitari enti locali, funzionalità giustizia |
181 |
113 |
60 |
181 |
113 |
60 |
181 |
113 |
60 |
Totale oneri Elenco 1 |
2.214 |
213 |
160 |
2.054 |
213 |
160 |
2.054 |
213 |
160 |
In merito ai profili finanziari, si osserva che, per alcuni voci di spesa, lo schema di DPCM non indica le quote degli stanziamenti destinati a ciascuna autorizzazione legislativa indicata con riferimento ai singoli aggregati di spesa.
Si tratta delle seguenti voci dell’articolo 1:
- comma 2 (devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF);
- comma 6 (sostegno alle scuole non statali);
- comma 7 (interventi per il settore dell’autotrasporto).
Andrebbe chiarito se tale mancata indicazione sia dovuta alla necessità, in base alla struttura del bilancio, di finalizzare lo stanziamento ad un insieme indistinto di norme di analogo contenuto, pur se ad alcune di queste non sono più imputati stanziamenti di bilancio, ovvero se si preveda di effettuare il riparto in sede di gestione delle singole voci di bilancio. In quest’ultimo caso sarebbe opportuno che a tale ripartizione fosse data evidenza anche nel DPCM in esame, al fine di specificare l’importo destinato a ciascuna autorizzazione legislativa di spesa relativa ad una specifica finalità.
In particolare, con riferimento all’articolo 1, comma 2, relativo alla devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF sono richiamate autorizzazioni di spesa relative a diversi esercizi finanziari 2007, 2008 e 2009. Al riguardo, qualora si intendesse garantire l’allineamento temporale tra le risorse stanziate nell’anno 2010 e l’effettivo verificarsi degli oneri, l’autorizzazione di spesa rifinanziata sembrerebbe dover essere solo quella prevista dall’articolo 63-bis, commi da 1 a 4 del decreto-legge 112 del 2008. Qualora la disposizione fosse invece volta a prorogare all’esercizio finanziario 2010 la disciplina del 5 per mille, come sembrerebbe desumersi dal tenore letterale della disposizione, le relative risorse dovrebbero essere stanziate nell’anno 2011 e non nell’anno 2010.
Con riferimento all’articolo 1, comma 6, che prevede il sostegno alle scuole non statali, si segnala che l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 2, comma 47, della legge 103 del 2008 è limitata all’anno 2009. Pertanto, l’intervento sembrerebbe doversi riferire solo all’autorizzazione di spesa relativa all’articolo 1, comma 635, della legge n. 296 del 2006.
Con riferimento all’articolo 1, comma 7, recante interventi a sostegno del settore dell’autotrasporto, si segnala che, per le voci relative al D.P.R n. 227 del 2007 e all’articolo 1, comma 106 della legge n. 266 del 2005, non sono iscritte risorse nell’esercizio finanziario 2010. Al riguardo, appare opportuno che il Governo chiarisca se tali autorizzazioni di spesa hanno esaurito i loro effetti.
Con riferimento ad alcune previsioni di spesa indicate dall’articolo 2 (e relative all’ultima voce dell’Elenco 1) la relazione tecnica precisa che il criterio che sarà seguito per il relativo riparto sarà l’assegnazione a ciascun Ministero in misura proporzionale ai rispettivi stanziamenti di bilancio. La RT fa riferimento alle seguenti voci:
- comma 2 (misure a favore dei non vedenti);
- comma 11 (finanziamenti destinati alle vittime del terrorismo, agli esuli italiani e alle associazioni combattentistiche);
- comma 14 (spese di giustizia);
- comma 16 (sostegno del CONI e promozione della pratica sportiva fra i disabili)
In proposito si osserva innanzitutto che per alcuni dei commi richiamati il criterio della ripartizione proporzionale non è espressamente previsto dal testo, ma è indicato solo dalla relazione tecnica: si tratta, in particolare, dei commi 14 e 16.
Si rileva, in ogni caso, l’opportunità – analogamente a quanto osservato per il precedente articolo 1 - di indicare anche per l’articolo 2 i singoli importi da destinare alle finalità come individuate in base ai relativi riferimenti normativi.
Tale ripartizione puntuale appare necessaria anche in considerazione del fatto che nella tabella riguardante l’articolo 2 in esame, riportata nella relazione tecnica, risultano comprese anche norme cui non corrispondono attualmente specifici stanziamenti di bilancio.
In particolare, con riferimento all’articolo 2, comma 11, si segnala che la formulazione della disposizione, nel prevedere il riparto proporzionale della somma autorizzata ai rispettivi stanziamenti di bilancio dei singoli Ministeri interessati, non appare correttamente formulata, dal momento che alcune delle autorizzazioni di spesa hanno esaurito i loro effetti e non recano alcuno stanziamento per l’anno 2010.
Si osserva altresì che la voce di cui all’articolo 2, comma 15, del DPCM (pari a 800.000 euro) non sembrerebbe dover figurare nel testo dell’articolo né nella tabella della relazione tecnica (sotto la voce “Funzionalità del sistema giustizia“), in quanto è di recente intervenuta una norma di spesa[5] che ha utilizzato tale importo per la copertura di una diversa finalità, riducendo in misura corrispondente l’autorizzazione di spesa di cui all’Elenco 1 allegato alla legge finanziaria 2010. Conseguentemente, andrebbe ridotto per un pari importo lo stanziamento relativo all’ultima voce dell’Elenco 1.
Da ultimo, si rileva che la RT non riporta dati ed elementi volti a suffragare che la ripartizione degli stanziamenti fra le diverse voci di spesa sia idonea a garantire l‘invarianza degli effetti sul fabbisogno e sull’indebitamento netto rispetto a quelli indicati nel prospetto riepilogativo allegato dalla legge finanziaria 2010 (sopra riportato).
[1] Si riporta, di seguito, l’elenco aggiornato delle autorizzazioni di spesa cui sono destinate le risorse di cui all’ultima voce dell’Elenco 1:
- art. 1, legge n. 379/1993, autorizzativo di un contributo annuo per le attività di prevenzione della cecità e la gestione di centri per l'educazione e la riabilitazione visiva, con vincolo di destinazione in favore dell'Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (I.RI.FO.R.), dell'Istituto europeo ricerca, formazione orientamento professionale (I.E.R.F.O.P.);
- art. 3, L. n. 24/1996, istitutivo di contributo annuo a favore dell'Unione italiana ciechi;
- art. 1, L. n. 284/1997, autorizzativo di un contributo annuo per la prevenzione della cecità e per la realizzazione e la gestione di centri per l'educazione e la riabilitazione visiva e per alla Sezione italiana dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, per le attività istituzionali;
- art. 1, L. n. 282/1998, autorizzativo di contributo annuo un a favore del Centro nazionale del libro parlato e di un contributo annuo a favore del centro internazionale del libro parlato di Feltre;
- art. 2, L. n. 407/1998, assegno vitalizio a favore di coloro i quali abbiano subito una invalidità in quanto vittime di eventi terroristici, nonché ai superstiti delle vittime di azioni terroristiche e della criminalità organizzata;
- art. 3, L. n. 452/1999, istituzione e il funzionamento del Museo Omero presso il Comune di Ancona e per il funzionamento reca un’autorizzazione annua di spesa;
- art. 1, L. n. 72/2001, finanziamento per gli anni 2001-2003 finalizzato al potenziamento di centri di documentazione sulle terre di origine e sulle vicende dell'esodo e dell'inserimento dei profughi giuliano-dalmati nella vita nazionale o nei Paesi di emigrazione;
- art. 1, L. n. 260/2002, istitutiva di un contributo annuale a favore della Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza;
- L. n. 93/1994, recante concessione di contributi per gli anni 1994-1996 alle associazioni combattentistiche;
- art. 2, L. n. 92/2006, che dispone un sostegno per gli anni 2006-2008 delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche;
- art. 1, comma 40, L. n. 549/1995, relativo alla riorganizzazione dei contributi annuali dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi;
- art. 10, D.L. 248/2007, che reca, per il triennio 2008-2010, stanziamenti per la prosecuzione delle attività di cura, formazione e ricerca sulle malattie ematiche svolte dalla Fondazione Istituto mediterraneo di ematologia (IME);
- art. 94, comma 10, L. n. 289/2002, il quale reca un’autorizzazione di spesa per il 2003 a favore del Policlinico «S. Matteo» di Pavia per la realizzazione del Dipartimento di emergenza e accettazione (DEA);
- art. 1, comma 1010, L. n. 296/2006, relativa alla concessione di contributi per l’edilizia privata nel Belice per gli anni 2007, 2008 e 2009;
- D.L. n. 39/2009 articolo 1, comma 2, relativo alle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri adottate per far fronte allo stato di emergenza determinatosi nelle zone dell’Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile;
- R.D. n. 787/1931, recante il regolamento per gli istituti di prevenzione e di pena;
- D.P.R. n. 115/2002, recante il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia;
- art. 1, comma 1304, L. n. 296/2006, recante l’istituzione per gli anni 2007-2009 di un Fondo per le spese di funzionamento della giustizia, per far fronte alle esigenze correnti connesse all'acquisizione di beni e servizi dell'amministrazione;
- art. 2 del D.L. n. 143/2008, che disciplina il Fondo unico giustizia;
- articolo 1, L. n. 124/1985, che reca disposizioni per l’assunzione di manodopera al fine della la gestione conservativa del patrimonio della ex Azienda di Stato per le foreste demaniali del Ministero delle politiche agricole, per fronteggiare le esigenze relative all'esecuzione dei lavori sui beni patrimoniali.
- legge 21 marzo 2001, n. 73, recante interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia;
- D.Lgs. 23 luglio 1999, n. 242, il riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI);
- art. 1, comma 963, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, relativa all’incremento dei trasferimenti erariali a favore del Comune di Roma;
- legge 15 luglio 2003, n. 189, relativa alla promozione della pratica dello sport da parte delle persone disabili.
[2] Per quanto concerne le risorse iscritte sulla contabilità speciale, va considerato che:
1) l’articolo 13-bis del D.L. n. 78/2008, nel dettare misure per la regolarizzazione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero (c.d. scudo fiscale), dispone al comma 8 che le entrate derivanti dovranno essere accantonate in una apposita contabilità speciale.
La valutazione del gettito atteso dallo scudo fiscale non è stata effettuata dal D.L. n. 78, ma è contenuta nella relazione tecnica allegata al D.L. n. 168/2008 (decaduto per mancata conversione nei termini di legge, ma i cui effetti sono stati fatti salvi dalla legge finanziaria 2010, art. 2, co. 251), che ha disposto il differimento a giugno 2010 del pagamento del 20% dell'acconto IRPEF da versare entro il 30 novembre 2009, utilizzando a copertura finanziaria delle minori entrate nel 2009, quantificate in 3.716 milioni, quota parte del gettito atteso dallo scudo fiscale, iscritto nella suddetta contabilità speciale. Secondo quanto riportato nella relazione tecnica al D.L. n. 168, dallo scudo fiscale vengono stimati, in termini di cassa, effetti di maggior gettito pari a 3.800 milioni per l’anno 2009 e a 200 milioni per l’anno 2010.
Successivamente, il D.L. 30 dicembre 2009, n. 194 - che reca all’articolo 1, commi 1-2, la riapertura dei termini (fino al 30 aprile 2010) per le operazioni di rimpatrio o di regolarizzazione delle attività detenute all’estero - ha precisato, nella relazione tecnica, che il gettito atteso dallo scudo fiscale si è rivelato superiore rispetto all’ammontare indicato nella relazione tecnica del D.L. n. 168 e che l’intero gettito è stato integralmente riscosso e iscritto nella contabilità speciale nell’anno 2009. In risposta alle richieste di chiarimento della Commissione bilancio del Senato, durante l’esame in prima lettera del D.L. n. 194, le maggiori entrate 2009 da scudo fiscale sono state quantificate, nella Nota del Governo del 25 gennaio 2010, in 4.951 milioni di euro. Quota parte di tale maggiore ammontare è stato utilizzato dal D.L. n. 194 a copertura degli oneri, per l’anno 2009, derivanti dalla ulteriore proroga della sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari dei soggetti residenti nelle zone terremotate dell’Abruzzo (100 milioni di euro), disposta dall’art. 1, commi 10-11.
2) la contabilità specialeèstata inoltre integratacon leentratederivanti dal recupero degli aiuti di stato in favore di imprese esercenti servizi pubblici locali a D.L. n. 135/2009 quantificate in circa 270 milioni di euro.
Per effetto di quanto disposto dalle norme citate, la contabilità speciale ex comma 8 dell’articolo 13-bis del D.L. n. 78/2009, dovrebbe presentare i seguenti afflussi e utilizzi di risorse:
(milioni di euro)
Contabilità speciale (comma 8 dell’art. 13-bis, D.L. n. 78/2009) |
2009 |
2010 |
|
D.L. 78/09, art. 13-bis |
Proventi scudo |
4.951 |
- |
D.L. 168/09, art. 1, co. 5 |
Copertura minori entrate proroga acconto IRPEF a giugno 2010 |
-3.716 |
- |
D.L. 135/09, art. 19, co. 2 |
Recupero aiuti di Stato |
- |
270 |
D.L. 194/09, art. 1, co. 11 |
Proroga sospensione adempimenti zone terremotate Abruzzo |
-100 |
- |
Disponibilità |
1.135 |
270 |
[3] Tra le risorse che vengono trasferite al Fondo esigenze urgenti e indifferibili (pari a complessivi 12.700 milioni nel triennio) si ricordano, principalmente, quelle derivanti dal versamento all’entrata da parte dell’INPS delle risorse del TFR, circa 7.700 milioni nel triennio (art. 2, co. 105) e i risparmi di spesa connessi alla revisione dell’ordinamento finanziario delle ordinamento finanziario delle Province autonome e della Regione Trentino Alto Adige, pari a 3.000 milioni nel triennio (art. 2, co. 105). Gran parte delle suddette risorse affluite al Fondo sono state peraltro contestualmente utilizzate a copertura finanziaria di alcune misure introdotte dalla stessa legge finanziaria 2010, quali ad esempio il Patto per la salute (art. 2, co. 66-100), il rimborso ai comuni dei minori introiti conseguenti all’abolizione dell’ICI ( art. 2, co. 127), sostegno dell’occupazione (art. 2, co. 130-157).
[4] Che erroneamente nel testo è riportato come “decreto-legge 30 dicembre 2010”.
[5] Articolo 1, comma 23-quinquiesdecies, del decreto legge 194/2009.