Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||||
Titolo: | A.C. 3321, 3406, 4272 La lotta alla pirateria marittima in Francia e Spagna | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Note informative sintetiche Numero: 30 | ||||
Data: | 10/06/2011 | ||||
Descrittori: |
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N. 30 -
A.C. 3321, 3406, 4272
La lotta alla pirateria marittima in Francia e Spagna
In Francia è stata recentemente promulgata
In
particolare il Cap. I (artt. 1-3) della legge è relativo alle disposizioni che
modificano laloi
n. 94-589 du 15 juillet 1994 relative aux modalités d’exercice par l’État de
ses pouvoirs de police en mer. Le modifiche introdotte hanno comportato
un adattamento di questa legge alla Convenzione
delle Nazioni Unite sul diritto del mare, firmata a Montego Bay il
In
particolare il nuovo testo legislativo, modificando l’art. 1 della legge n.
94-589 definisce geograficamente il concetto di “pirateria”. Gli atti di
pirateria (che in base alla Convenzione di Montego Bay risultano in particolare come gli atti di violenza,
sequestro o di rapina commessi da passeggeri di una nave contro un’altra nave o
persone o beni in essa trasportati, o che si trovino in un luogo posto fuori
dalla giurisdizione di uno Stato) sono qualificati come tali se commessi: 1) in
alto mare; 2) negli spazi marittimi che non sottostanno alla giurisdizione di
uno Stato, ma sui quali lo stesso Stato rivendica diritti economici; 3) nelle
acque territoriali di uno Stato, quando il diritto internazionale lo autorizza.
I punti 1 e 2 consistono in una diretta trasposizione nel diritto interno
dell’art. 101 della Convenzione di Montego
Bay. Il punto 3 costituisce invece una disposizione specifica del diritto
francese. In base alla risoluzione n. 1816 del
Il Cap. II
(artt. 4-5) della legge reca modifiche al Codice penale e di procedura
penale, introducendo in particolare un aggravamento delle sanzioni per il
reato di appropriazione con violenza di un aeromobile o di una nave (definito
dall’ art. 224-6 del Codice penale). Il nuovo art.
224-6-1 del Codice penale stabilisce infatti che quando tale reato è
commesso da una “banda organizzata”, quale si sottintende possa essere
considerata una squadra che compie atti di pirateria, la pena prevista è aumentata
da
Il Cap. III (art. 6) reca quindi modifiche al Codice della difesa. L’art. 6 della legge introduce la nuova sezione 3 “Misure prese nei confronti delle persone a bordo delle navi”(da art. L1521-11 a art. L1521-18), nel Cap. I, Tit. II, Libro V (Azione dello Stato in mare) del Codice della difesa. Tali misure riguardano le competenze della polizia francese in mare. In particolare il nuovo art. L1521-12 del Code de la défense stabilisce che, quando devono essere prese misure di limitazione o privazione della libertà di alcune persone a bordo di una nave, gli agenti di polizia avvisano di tale necessità il prefetto marittimo o, oltremare, il delegato del Governo per l’azione dello Stato in mare, che informa il Procuratore della Repubblica territorialmente competente. In base all’art. L1521-14 dello stesso Codice, trascorse 48 ore dalla effettuazione della misura limitativa della libertà di una persona, il “giudice delle libertà e della detenzione”, interpellato dal Procuratore della Repubblica, stabilisce l’eventuale prolungamento di tale disposizione per un tempo massimo di 5 giorni. È inoltre specificato che tali misure siano rinnovabili. L’art. L1521-16 del Codice stabilisce che contro le decisioni del giudice non è ammesso ricorso.
La legge dispone poi nuove norme relative al diritto alla salute delle persone accusate di atti di pirateria. L’art. L1521-13 dispone infatti che una persona, per la quale la polizia ha disposto una limitazione della libertà, ha diritto ad un esame del suo stato di salute (examen de santé) entro 24 ore e dopo10 giorni ad una visita medica (examen médical).
IlCap. IV(art. 7)reca norme relative ai figli di vittime di atti di pirateria marittima, riconoscendoli come “pupille della Nazione”, nelle condizioni fissate dal Tit. IV, Libro III del Codice delle pensioni militari d’invalidità e delle vittime della guerra.
In Spagna il delitto di pirateria (delito de piratería) è previsto dal capitolo V del titolo XXIV (Delitti contro la comunità internazionale) del libro secondo del codice penale, che comprende gli artt. 616 ter e 616 quater.
Tali articoli sono stati introdotti
nel codice penale con
L’art. 616 ter prevede che chiunque, con violenza, intimidazione o inganno, si impossessi, danneggi o distrugga un velivolo, nave o altro tipo di imbarcazione o piattaforma in mare, o attenti contro persone, carico o beni che si trovino a bordo dei medesimi, è punito come colpevole del delitto di pirateria con la pena della reclusione da dieci a quindici anni. In ogni caso, la pena prevista in questo articolo è imposta senza pregiudizio delle pene previste per i reati commessi.
L’art. 616 quater prevede che in occasione della prevenzione o perseguimento dei fatti previsti dall’art. 616 ter, la resistenza o disobbedienza a una nave da guerra o velivolo militare, o altra nave o velivolo che esponga chiari segni e sia identificabile come nave o velivolo al servizio dello Stato spagnolo ed a tal fine autorizzato, è punita con la pena della reclusione da uno a tre anni. Se in tale condotta viene impiegata forza o violenza, la pena è da dieci a quindici anni. Così come nel caso del 616 ter, anche le pene previste dall’art. 616 quater sono imposte senza pregiudizio delle pene previste per i reati commessi[2].
In generale, nell’ambito della sicurezza marittima opera il Servizio
marittimo della Guardia civile (Servicio Marítimo de
la Guardia Civil: SEMAR),
un’unità istituita nel 1991 che ha il compito di vigilanza nelle acque
territoriali spagnole ed eccezionalmente al di fuori di esse. Inoltre
Nell’ambito specifico della lotta
alla pirateria,
L’orden
PRE/2914/2009, del
SERVIZIO BIBLIOTECA - Ufficio Legislazione Straniera
tel. 06/6760. 2278 – 3242 ; mail: LS_segreteria@camera.it
[1] Cfr. M.
Recio,
[2] Si veda anche: Instituto Español de Estudios Estratégicos, El tratamiento jurídico de la piratería marítima en el ordenamiento jurídico español (2011).
[3] Si consulti altresì il sito Armada Española, Seguridad Marítima; utile anche l’articolo di José Mª Treviño Ruiz, La seguridad marítima y la piratería (2010).