Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||||||
Titolo: | A.C. 627, 2422, 2769, 3018, 3020, 3183, 3205 e 3368 - Il divieto di indossare il burqa e il niqab nei luoghi pubblici in Francia: normativa vigente e recenti sviluppi | ||||||
Serie: | Note informative sintetiche Numero: 18 | ||||||
Data: | 23/07/2010 | ||||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni |
N. 18 – 23 luglio 2010
A.C. 627, 2422, 2769, 3018, 3020, 3183, 3205 e 3368
Il divieto di indossare il burqa e il niqab nei luoghi pubblici
in Francia: normativa vigente e recenti sviluppi
In Francia il divieto di indossare il velo islamico vige attualmente nei soli istituti scolastici. Nel marzo 2004, dopo un ampio e vivace dibattito ad ogni livello (politico, di stampa e di opinione pubblica), il progetto di legge governativo sull’applicazione del principio costituzionale di laicità nelle scuole pubbliche è stato approvato dal parlamento francese. La legge del 15 marzo 2004, n. 228 (http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000417977&dateTexte=), vieta negli istituti scolastici (università escluse) i “segni o abbigliamenti attraverso i quali gli alunni manifestino ostensibilmente un’appartenenza religiosa”.
Negli ultimi due anni il dibattito politico-parlamentare sull’opportunità di estendere il suddetto divieto ad ogni altro luogo pubblico ha conosciuto varie tappe, l’ultima delle quali – come si riferisce in seguito – è rappresentata da una proposta legislativa recentemente approvata da una delle due Camere.
Il 9 giugno 2009 viene presentata all’Assemblée nationale una proposta di risoluzione avente ad oggetto l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla pratica di indossare il burqa o il niqab sul territorio francese. Nell’introduzione alla proposta “bipartizan” (presentata da quasi 60 deputati sia della maggioranza che dell’opposizione) si parla espressamente di “attentato alla dignità umana” e si afferma inoltre che la donna che indossa il burqa o il niqab “si trova in una situazione di insopportabile umiliazione”.
Circa due settimane più tardi, il 22 giugno, il Presidente Sarkozy, nel corso di un intervento davanti alle Camere riunite svoltosi a Versailles, definisce il burqa come un “segno di asservimento della donna e di avvilimento”, aggiungendo che “non sarà il benvenuto nella Repubblica francese”.
Il 23 giugno 2009 è quindi istituita
Successivamente, nel settembre 2009, viene presentata all’Assemblée nationale una prima proposta di legge (testo consultabile alla pagina http://www.assemblee-nationale.fr/13/propositions/pion1942.asp), che introduce il divieto di indossare in pubblico indumenti o accessori che impediscano il riconoscimento o l’identificazione di una determinata persona. La proposta, tuttavia, dopo il rinvio in commissione non è più stata presa in esame.
L’ultima e, probabilmente, conclusiva tappa è rappresentata dall’attuale proposta di legge, presentata all’Assemblée nationale il 19 maggio 2010 e composta di sette articoli.
L’art. 1 sancisce il divieto di indossare in pubblico qualsiasi
indumento o accessorio che celi il volto di una persona. L’art. 2 chiarisce che
per “spazio pubblico” (espace public)
devono intendersi le strade ed i luoghi aperti al pubblico o destinati a un
servizio pubblico. La medesima norma prevede le seguenti deroghe al divieto: per espresse disposizioni normative (come nel
caso del casco per i motociclisti); per motivi di salute o professionali; per
ragioni legate a manifestazioni sportive o a feste popolari (il Carnevale, ad
esempio). L’art. 3 punisce l’ignoranza del divieto con una contravvenzione di
seconda fascia (fino a un massimo di 150 euro); la pena pecuniaria può essere
affiancata o sostituita dal cosiddetto “stage di cittadinanza” (stage de citoyenneté), introdotto dalla Loi
n. 2004-204 du 9 mars
La proposta, modificata durante il passaggio in Commissione, è stata approvata dall’Assemblée nationale il 13 luglio e il giorno stesso trasmessa al Sénat, che inizierà l’esame alla ripresa dell’attività parlamentare.
Il testo approvato è consultabile sul sito del Senato all’indirizzo: http://www.senat.fr/leg/pjl09-675.pdf
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