Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||
Titolo: | L'esperienza degli asili nido domiciliari in Francia e Germania | ||
Serie: | Guida alla documentazione Numero: 9 | ||
Data: | 15/04/2010 | ||
Descrittori: |
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Camera dei deputati
XVI Legislatura
BIBLIOTECA – LEGISLAZIONE STRANIERA
Guida alla documentazione |
L’esperienza degli asili nido domiciliari in Francia e Germania
(15 aprile 2010)
Francia
Normativa
La Francia consacra circa l’1 per cento del PIL alla politica per la piccola infanzia.
La cura e l’assistenza a domicilio dei bambini (anche sotto i tre anni) rientra tra i “servizi alla famiglia” nell’ambito dei “servizi alla persona” (Code du travail, art. L7231-1), introdotti dalla Loi n. 2005-841 relative au développement des services à la personne et portant diverses mesures en faveur de la cohésion sociale.
La custodia dei bambini fuori del loro domicilio viene proposta da diversi servizi di accoglienza collettiva, gestiti di norma da un organismo pubblico locale (Comune, Consiglio generale, etc.) o da un organismo privato (asili-nido d’impresa o parentali, giardini d’infanzia, etc.).
Esistono tre tipi di asilo-nido:
· gli asili nido collettivi, diretti da una puericultrice diplomata o da un’educatrice per bambini piccoli, che accolgono in modo regolare per la giornata (di solito dalle 7 alle 19) i bambini da 3 mesi a 3 anni e i cui genitori sono impegnati in un’attività professionale. Possono accogliere fino a 40 bimbi;
· gli asili nido familiari, anch’essi diretti da una puericultrice diplomata con l’assistenza di un’educatrice per bambini piccoli, che riuniscono più assistenti materne autorizzate e inquadrate da una èquipe di professionisti. L’assistenza dei bambini si svolge tra la casa dell’assistente materna ed un luogo collettivo di accoglienza. I bambini vengono accolti a casa dell’assistente materna in un quadro familiare, ma durante la giornata l’assistente può accompagnarli all’asilo familiare per partecipare ad attività collettive. L’assistente viene assunta e pagata dall’asilo familiare, con orari più leggeri rispetto ad un asilo collettivo (da 8 a 10 ore al giorno). Ogni assistente materna può accogliere da uno a tre bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 6 anni;
· gli asili nido parentali, creati e gestiti da un gruppo di genitori con l’autorizzazione del Consiglio generale. Gli asili parentali devono comunque essere diretti da una o più persone diplomate e qualificate e possono accogliere al massimo 20 bambini. La durata, gli orari e i giorni di assistenza dei bambini sono concordati liberamente tra le parti attraverso un apposito contratto. Le assistenti materne, che accoglieranno i bambini nel loro domicilio, sono direttamente assunte dai genitori e
sono tenute a mostrare loro i luoghi ai quali il bambino avrà accesso. In questo caso le assistenti devono aver seguito una formazione iniziale e sono seguite regolarmente dal Centre de Protection Maternelle Infantile (PMI) più vicino al loro domicilio. I genitori, datori diretti delle assistenti, sono tenuti a conformarsi alle disposizioni del relativo diritto del lavoro.
Le assistenti materne autorizzate possono pertanto dipendere da un asilo familiare o essere direttamente assunte dai genitori. Strutture d’accoglienza collettiva e assistenti materne devono aver ricevuto un’autorizzazione o un assenso del Consiglio generale.
Previsti dalla Loi n. 2005-841, i servizi di assistenza ai bambini piccoli sono regolati dal Dècret n. 2007-854insieme agli altri servizi alla persona. Sono finanziati in parte dalla Caisse des Allocations Familiales (uno dei maggiori attori del sistema francese di sicurezza sociale) e offrono inoltre la possibilità di usufruire di alcuni vantaggi fiscali definiti dall’Instruction fiscale n. 6/2008 (di attuazione della Loi n. 2007-290, relativa a diverse misure di coesione sociale).
Aiuti finanziari e vantaggi fiscali sono accessibili a determinate condizioni (bisogni di lavoratori dipendenti impiegati in settori particolari, ad es. l’agroalimentare, condizioni di reddito, etc.).
Come mezzo di pagamento viene generalmente accettato l’assegno prepagato Chèque emploi service universel (CESU), un titolo di pagamento dall’ammontare predefinito e finanziato, in tutto o in parte, da un’impresa, una cassa mutua, una cassa pensionistica, una collettività territoriale. La partecipazione delle famiglie è variabile ed è in funzione del reddito, con pagamento di solito per famiglia e non per bambino.
Attualmente sono disponibili più di 20 attività, classificate dal Code de travail (art. D7231-1) come “servizi alla persona”.
Documentazione
Agence nationale des “Services à la persone”, Garde d’enfants à domicile (individuale o per più famiglie)
Agence nationale des “Services à la personne”, Garde d’enfants hors du domicile
Per ulteriori informazioni si segnala anche, nel sito web della Caisse des Allocations Familiales, il dossier on line su L’accueil des enfants.
Germania
Normativa
In Germania, la cura e l’educazione del bambino durante il giorno è garantita sia attraverso gli asili nido (Kindertageseinrichtungen) sia mediante l’assistenza diurna (Kindertagespflege) da parte di una persona (Tagesmutter o Tagesvater) che, adeguatamente formata, offre, dietro compenso, educazione e cura a bambini di altri presso il proprio domicilio. La Kindertagespflege è una forma di assistenza familiare a cui si fa ricorso soprattutto per bambini al di sotto dei 3 anni. La Tagesmutter può prendersi cura al massimo di cinque bambini.
La normativa riguardante
Documentazione
Sito ufficiale dell’Associazione degli asili nido domiciliari.
Sito del Ministero federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i giovani.
Kindertagespflege – eine neue berufliche Perspektive - Assistenza domiciliare dei minori – Una prospettiva professionale (Documento, in lingua tedesca, pubblicato dal Ministero federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i giovani, novembre 2008).
Das Tagesbetreuungsausbaugesetz (TAG) (Documento, in lingua tedesca, che illustra il contenuto della Legge sullo sviluppo della cura e dell’assistenza a domicilio dei bambini”, settembre 2004).