Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
Titolo: Le politiche in favore del turismo in Francia, Germania e Spagna
Serie: Guida alla documentazione    Numero: 6    Progressivo: 2010
Data: 19/01/2010
Descrittori:
STATI ESTERI   TURISMO

Camera dei deputati

XVI Legislatura

 

BIBLIOTECA – LEGISLAZIONE STRANIERA

 

Guida alla documentazione

 

 

Le politiche in favore del turismo in Francia, Germania e Spagna

(19 gennaio 2010)

 

 

Documentazione comparata

OCSE, Le Tourisme dans les pays de l'OCDE 2008 :Tendances et Politiques

Si tratta della prima edizione di una pubblicazione biennale che indaga sulle iniziative prese dai governi e dalle imprese nel settore del turismo e presenta profili dettagliati sull’organizzazione, i bilanci, le politiche, i programmi e le statistiche del turismo in 32 Paesi. Sono disponibili anche una versione in inglese ed una in tedesco.

 

 

Francia

Normativa

Il turismo è un’industria-chiave per l’economia e l’occupazione in Francia (6,3 per cento del PIL nel 2007). Prima destinazione turistica nel mondo (circa 82 milioni di turisti stranieri nel 2007), la Francia è però solo al terzo posto nel mondo per le entrate che derivano alla sua economia dal settore. Le recenti tensioni economiche e politiche internazionali hanno portato ad un progressivo aumento della concorrenza straniera grazie agli sforzi di molti Paesi per sviluppare un’offerta turistica di qualità competitiva. In un tale contesto il turismo francese deve far fronte a nuove sfide.

Dal 2007, su decisione del Presidente della Repubblica, il settore del turismo è tra le competenze del Ministro de l’Economie, de l’Industrie et de l’Emploi che segue e sostiene le attività turistiche e cura la promozione del patrimonio artistico francese attraverso il Segretario di Stato delegato ad hoc (attualmente Hervé Novelli).

Il Comitato di modernizzazione delle politiche pubbliche, il 4 aprile 2008, ha creato, sotto l’autorità del Ministro dell’Economia, una Direzione generale unica, la Direzione generale della concorrenza, dell’industria e dei servizi (Direction générale de la compétitivité, de l'industrie et des services - DGCIS), che riunisce le precedenti tre direzioni che si occupavano rispettivamente di imprese, di turismo e di commercio, artigianato, servizi e professioni liberali.

La nuova Direzione generale ha il compito di realizzare, tra le altre, la politica generale del turismo. La più recente politica pubblica del turismo si sviluppa intorno a tre assi principali: la promozione dell’immagine della Francia, lo sviluppo del Plan Qualité


Tourismee di un turismo durevole e di qualità su tutto il territorio francese e una maggiore considerazione dell’accesso per tutti alle vacanze (si segnala, tra le altre, l’iniziativa degli Chéques- vacances, gestita dall’Agence nationale pour les chéques-vacances - ANCV ).

Per rispondere alla necessità di sviluppare e modernizzare l’offerta turistica francese è stata approvata nel luglio 2009 la Legge n. 2009-888 che ha riorganizzato i servizi turistici (si veda, in allegato, la scheda del Bollettino LS n. 4/2009).

La normativa che disciplina il settore del turismo in Francia è raccolta nel Code du Tourisme.

Sugli ultimi sviluppi della normativa in materia di turismo si segnala anche la pagina del sito web del Ministero dell’Economia dedicata al Code du Tourisme dove sono reperibili informazioni utili sui più recenti provvedimenti approvati riguardanti il settore. Il sito offre inoltre una lista alfabetica dei principali temi della normativa regolamentare sul turismo (Réglementation de A à Z) dove è possibile trovare l’elenco dei testi regolamentari per ogni voce tematica.

Lo sviluppo dell’attività turistica costituisce peraltro un settore d’intervento trasversale ed eterogeneo nel quale sono coinvolti i bilanci di diverse amministrazioni dello Stato, delle collettività territoriali e dei Fondi europei (si segnala: l’inchiesta della DGCSI su Les Financements publics dans le Tourisme en 2007, maggio 2009)

 

Documentazione

Ministère de l’Economie, de l’Industrie et de l’Emploi, sito web dedicato al Tourisme

Ministère de l’Economie, de l’Industrie et de l’Emploi, CEDEF - Centre de Documentation Economie-Finances, Les clés du Tourisme (settembre 2009)

Ministère de l’Economie, de l’Industrie et de l’Emploi, DGCIS, Rapport d'activité de la DGCIS: Bilan 2008 Objectifs 2009  (si segnala in particolare il capitolo 6, dedicato al turismo)

Michel Champion, DGCIS (Responsabile del programma Turismo) Présentation stratégique du projet annuel de Performances – Programme 223 : Tourisme (predisposta in vista della Loi de finances 2009)

Ministère de l’Economie, de l’Industrie et de l’Emploi,Le tourisme en France en 2008 (bilan provvisoire) (aprile 2009)

Le Garrec M. A. (funzionaria della DGCIS), Vue d’ensemble - Le tourisme : un secteur économique porteur in Le tourisme en France. Edition 2008, INSEE References (aprile 2009)

 


Germania

Nella Legge Fondamentale (Grundgesetz) della Repubblica federale di Germania il turismo non compare né come materia oggetto di competenza esclusiva della Federazione, né tra quelle di competenza concorrente. Pertanto, poiché l’art. 30 della Legge fondamentale prevede che “l'esercizio delle competenze statali e l'adempimento dei compiti statali spettano ai Länder, salvo che la presente Legge fondamentale non disponga altrimenti o non consenta una diversa regolazione”, salvo, quindi, che la materia non ricada nelle competenze della Federazione, per esclusione, sono i Länder a disporre delle competenze essenziali in materia di turismo.In ogni caso, il turismo è una parte costitutiva della politica economica del Governo federale, il cui compito è quello di creare le condizioni per lo sviluppo economico unitario del Paese, e, nel caso specifico del turismo, di accrescere la competitività delle imprese che operano in questo settore. L’intervento della Federazione consiste nella partecipazione finanziaria. La pianificazione, lo sviluppo e la promozione diretta del turismo rientrano tra le responsabilità dei singoli Länder.

A livello federale, responsabile per il settore turismo è il Ministero per l’Economia e il Lavoro(Bundesministerium für Wirtschaft und Arbeit), in particolare la sezioneTourismuspolitik http://www.bmwi.de/BMWi/Navigation/Tourismus/tourismuspolitik.html).

Per le attività di promozione estera e interna delle località turistiche tedesche, la Federazione si avvale della Centrale tedesca per il turismo (Die Deutsche Zentrale für Tourismus e. V. – DZT - http://www.deutschland-tourismus.de/), un’organizzazione nazionale di marketing sostenuta, in gran parte, dai fondi messi a disposizione dal bilancio federale. Negli anni passati, i fondi di finanziamento sono aumentati in maniera continuativa; per l’anno finanziario 2009, sono stati stanziati circa 26,3 milioni di euro.

All’interno del Bundestag, la competenza per le questioni concernenti il turismo spetta alla Commissione permanente per il turismo (Ausschuß für Tourismus - http://www.bundestag.de/bundestag/ausschuesse17/a20/index.jsp).

Sempre a livello federale, all’interno del Ministero dell’Economia è istituito un Comitato per il turismo (Tourismusbeirathttp://www.bmwi.de/BMWi/Navigation/Ministerium/beiraete.html) per il coordinamento degli interessi pubblici e privati in materia di turismo. Il Comitato è composto da rappresentanti al vertice delle imprese e delle associazioni nel settore del turismo e dei trasporti, da delegati dei comuni, dei sindacati e dei media.

In base ad uno studio condotto dall’Istituto di ricerca sulle strutture economiche (Gesellschaft für Wirtschaftliche Strukturforschung - http://www.gws-os.com/de/), l’’industria del turismo contribuisce al valore aggiunto lordo con 57 miliardi di euro (senza considerare i viaggi d’affari).

 

Documentazione

The impact of demographic change on tourism and conclusions for tourism policy. A study commissioned by the Federal Ministry of Economics and Technology (luglio 2009)

http://www.bmwi.de/English/Redaktion/Pdf/auswirkungen-demographischer-wandel-tourismus-kurzfassung-englisch,property=pdf,bereich=bmwi,sprache=en,rwb=true.pdf

German Federal Government Policy Guidelines on Tourism (marzo 2009)

http://www.bmwi.de/English/Redaktion/Pdf/german-federall-guidelines-on-tourism,property=pdf,bereich=bmwi,sprache=en,rwb=true.pdf

 

 

Spagna

NORMATIVA

La disciplina relativa al turismo e alla sua promozione rientra tra le materie che possono ricadere nella competenza delle Comunità Autonome ai sensi dell’art. 148 della Costituzione spagnola. Pertanto le leggi a carattere ordinamentale vigenti nel settore turistico sono di livello autonomico. A titolo esemplificativo si fornisce il link per accedere ai testi vigenti nelle Comunità Autonome a maggiore vocazione turistica:

Andalusia: Ley 12/1999 de 15 de diciembre, del Turismo

Isole Baleari: Ley 2/1999, de 24 de marzo, General Turística de las Illes Balears

Catalogna: Ley 13/2002, de 21 de junio, de turismo de Cataluña

Madrid: Ley 1/1999, de 12 de marzo, de Ordenación del Turismo de la Comunidad de Madrid

 

Lo Stato elabora e promuove le attività di commercializzazione del turismo all’estero, elabora la politica turistica e controlla il coordinamento della regolamentazione del settore, in particolare attraverso il Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio e precisamente mediante l’azione del Segretario di Stato al turismo, che è l’autorità competente per le questioni in materia di turismo che rientrano nelle competenze della pubblica amministrazione centrale, definendo, proponendo e coordinando la politica turistica. Sotto il suo controllo opera Paradores de Turismo de España, un’azienda pubblica la cui funzione principale consiste nella gestione e nello sfruttamento degli immobili turistici dello Stato. Nel settore opera quindi l’Istituto del turismo di Spagna (TURESPAÑA), finanziato da fondi pubblici, che elabora il programma di commercializzazione internazionale del turismo in Spagna.

Si segnala che per coordinare con maggiore efficacia le attività nel settore turistico con il Real Decreto 719/2005 è stato istituito il Consejo Español de Turismo, organo collegiale consultivo incardinato presso il Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio e incaricato di promuovere la collaborazione tra pubbliche amministrazioni e tra soggetti pubblici e privati.

Inoltre, è possibile consultare il portale messo a disposizione dalla Mesa del Turismo (associazione di imprenditori che operano nel settore turistico), dove è possibile accedere a tutte le leggi ordinamentali approvate dalle singole Comunità Autonome, alle leggi concernenti le infrazioni, i controlli e le sanzioni in materia turistica (cosiddetta disciplina turística), alle norme settoriali (agenzie di viaggio, reclami, prezzi, turismo rurale ecc.) e alle informazioni sugli organi di coordinamento nel settore turistico.

Il bilancio turistico nazionale ammonta a 121 milioni di euro, TURESPAÑA dispone di un bilancio di 138 milioni di euro (dati del 2006).

 

DOCUMENTAZIONE

Sito del Ministerio de Industria, Turismo y Comercio, in particolare la sezione Turismo

È possibile consultare il Plan del Turismo Español Horizonte 2020, in particolare il documento esecutivo del Plan, il Plan Operativo Turespaña 2008 e il Balance del Turismo en España en 2006

Si veda infine Turismo en España, voce di Wikipedia.




Francia

Legge


turismo

 

Loi n. 2009-888 du 22 juillet 2009 de développement et de modernisation des services touristiques (J.O. del 24 luglio 2009)

(http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000020893055&dateTexte=)

 

Il turismo è un’industria-chiave per l’economia e l’occupazione in Francia. Prima destinazione mondiale con 82 milioni di turisti stranieri nel 2007, la Francia è però solo al terzo posto nel mondo per le entrate che derivano alla sua economia da questo settore (dati estratti dal Comunicato stampa del Governo in occasione della presentazione del progetto di legge: http://www.assemblee-nationale.fr/13/dossiers/developpement_services_touristiques.asp#ECRCM).

La legge n. 2009-888 risponde alla necessità di sviluppare e modernizzare l’offerta turistica francese.

La nuova legge semplifica la disciplina applicabile ai titolari di agenzie di viaggio, pur mantenendo un elevato livello di protezione degli interessi dei consumatori: un unico regime di dichiarazione sostituisce i quattro regimi di autorizzazione per l’esercizio dell’attività di agenzia precedentemente in vigore; tutti i professionisti che esercitano l’attività di vendita di viaggi o soggiorni all’estero continuano a disporre di una garanzia finanziaria e di un’assicurazione di responsabilità civile professionale e devono soddisfare determinati requisiti di attitudine professionale, oltre all’obbligo di iscrizione su un registro pubblico.

La legge detta anche le disposizioni necessarie alla riforma della procedura di classificazione degli alberghi, avviata con la creazione di una “V stella”, e alla messa a punto di criteri di classificazione alberghiera che si adattino meglio alle esigenze attuali. Organismi privati saranno incaricati di controllare le diverse strutture alberghiere. Secondo le nuove disposizioni l’unico operatore dello Stato in materia di turismo è lAgence de développement touristique de la France (ATOUT France), gruppo d’interesse economico nato dalla fusione di ODIT France e di Maison de la France (Agenzie nazionali per la promozione turistica). Accanto ai compiti di promozione e di organizzazione dell’offerta turistica, l’Agence ha compiti d’interesse generale, soprattutto nel campo della tenuta dei registri degli operatori turistici e nell’elaborazione del nuovo sistema di riferimento per la classificazione alberghiera.

Infine, la legge modifica la disciplina degli chèques-vacances (http://www.tourisme.gouv.fr/fr/z2/vacances/cheques/cheque_vac.jsp). Nel 2008 ne hanno usufruito tre milioni di lavoratori dipendenti. Tra questi, soltanto 30.000 lavoravano in imprese con meno di cinquanta dipendenti. La legge crea le condizioni di un aumento della diffusione degli chèques-vacances nelle piccole imprese eliminando alcuni vincoli specifici e migliorandone le condizioni di commercializzazione.