Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Contributi del Ministero della Difesa a enti, istituti, associazioni e fondazioni per l'anno 2011 Schema di Decreto n. 412 (art. 32, co. 2, L. 28 dicembre 2001, n. 448) Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 412/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 362
Data: 02/11/2011
Descrittori:
ASSOCIAZIONI   CENTRI E ISTITUTI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE
CONTRIBUTI PUBBLICI   FONDAZIONI
L 2001 0448   MINISTERO DELLA DIFESA
Organi della Camera: IV-Difesa

 

2 novembre 2011

 

n. 362/0

 

 

Contributi del Ministero della Difesa a enti, istituti, associazioni e fondazioni per l’anno 2011

Schema di Decreto n. 412
(art. 32, co. 2, L. 28 dicembre 2001, n. 448)

Elementi per l’istruttoria normativa

 

Numero dello schema di decreto

412

Titolo

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2011, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

Ministro competente

Difesa

Norma di riferimento

Articolo 32, co. 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448

Numero di articoli

1

Date:

 

presentazione

24 ottobre 2011

assegnazione

25 ottobre 2011

termine per l’espressione del parere

14 novembre 2011

Commissione competente

IV (Difesa)

Rilievi di altre Commissioni

-----



Il Ministro della difesa ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2011 e destinato all’erogazione di contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. La richiesta è stata quindi assegnata alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il proprio parere entro il 14 novembre 2011.

 

Presupposti normativi

La legge n. 549/1995[1] (articolo 1, commi 40-44), ha realizzato un intervento di delegificazione in materia di contributi a carico del bilancio statale in favore di enti e organismi ritenuti meritevoli del sostegno economico dello Stato per le loro particolari finalità. In particolare, è stato disposto che i contributi erogati ad enti, istituti, associazioni e fondazioni ai sensi dei provvedimenti sostanziali di spesa elencati nella apposita Tabella A allegata allalegge, siano iscritti in un unico capitolo dello stato di previsione di ciascun ministero interessato.

Il relativo riparto fra i singoli enti è effettuato annualmente con decreto del ministro competente, di concerto con il Ministro del tesoro, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, alle quali, peraltro, sono trasmessi i rendiconti annuali dell'attività svolta dagli enti stessi, entro trenta giorni dall'approvazione della legge di bilancio.

In seguito è intervenuta la legge n. 448/2001, all’articolo 32, comma 2, prevedendo i contributi a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, indicati alla tabella 1 allegata alla legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato, e che il relativo riparto sia annualmente effettuato entro il 31 gennaio da ciascun Ministro, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.

Per quanto concerne gli enti vigilati dal Ministero della Difesa, i soggetti beneficiari dei contributi indicati nella tabella A allegata alla citata legge n. 549/1995 erano articolati come segue:

Ø       Associazioni combattentistiche riconosciute giuridicamente e vigilate dal ministero, beneficiarie di contributi fissati in base alla legge n. 93/1994;

Ø       Enti o associazioni che svolgono attività culturali, scientifiche, tecniche, assistenziali diinteresse per le Forze Armate, nonché associazioni di militari in congedo e di arma, beneficiari di contributi secondo i principi della legge n. 612/1956;

Ø       Organizzazione idrografica internazionale del Principato di Monaco (IHO), cui è assegnato un contributo in base ad accordi internazionali (legge n. 925/1973) e l’Istituto Nazionale Studi ed Esperienze di Architettura Navale (INSEAN) per effetto della legge n. 208/1990.

I criteri di riparto individuati dall’articolo 1, comma 41, della citata legge n. 549/1995 fanno riferimento alla finalità di assicurare prioritariamente il buon funzionamento delle istituzioni culturali e sociali di particolare rilievo nazionale e internazionale.

Ai sensi del comma 42 sono esclusi dal finanziamento gli enti che non abbiano fatto pervenire, alla data del 15 luglio di ciascun anno, il conto consuntivo dell'anno precedente, da allegare allo stato di previsione dei singoli ministeri interessati.

Il comma 43 prevede che la dotazione dei capitoli allocati nei vari stati di previsione dei ministeri interessati sia quantificata annualmente dalla Tabella C della legge finanziaria (ora legge di stabilità).

In applicazione di questa nuova disciplina, a partire dal 1996, gli stanziamenti destinati ai contributi da erogarsi agli enti sottoposti alla vigilanza del Ministero della difesa sono confluiti in un apposito capitolo dello stato di previsione del ministero (ora cap. 1352).

Nel corso degli anni lo stanziamento è stato oggetto di rimodulazioni effettuate sia attraverso la legge finanziaria annuale, sia attraverso specifici provvedimenti legislativi.

In particolare:

-      La legge n. 448/2001 (finanziaria 2002) ha disposto una riduzione del 10,43 per cento di tale dotazione per gli anni 2002, 2003 e 2004.

-      La legge n. 267/2002 ha istituito, per ciascuno degli anni 2002, 2003 e 2004, uno specifico finanziamento di 4.394.000 euro a favore dell’INSEAN e di 68.000 euro per l'IHO, escludendoli pertanto dall’elenco di quelli che beneficiano della ripartizione annua dei contributi ad enti e associazioni vigilate dal Ministero della difesa. A decorrere dall’anno 2005 è previsto che l’ammontare dei contributi annui in favore di tali organismi sia indicato nella tabella C della legge finanziaria.

-      La legge n. 350/2003 (finanziaria 2004) ha ridotto a 910.000 euro il contributo per il 2004, ulteriormente ridimensionato a 870.000 dal D.L. n. 168/2004, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 191/2004.

-      La legge n. 311/2004 (finanziaria 2005) ha stanziato 830.000 euro il 2003, ridotti a 820.000 dal D.L. n. 106/2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 156/2005.

-      Il D.L. n. 7/2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 43/2005, ha disposto lo stanziamento, per il 2005, di 3.100.000 euro per le associazioni combattentistiche e partigiane erette in enti morali, costituitesi in confederazione nel 1979[2], per l’organizzazione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di liberazione.

-      La legge n. 266/2005 (finanziaria 2006), ha indicato in 784.000 euro lo stanziamento annuo per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008.

-      La legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) ha ulteriormente ridimensionato il finanziamento per il 2007, portandolo a 679.446 euro per l’esercizio finanziario 2007.

-      La legge n. 92/2006 ha provveduto alla concessione, da parte del Ministero della difesa, di un contributo di 2.220.000 per il triennio 2006-2008, alle associazioni combattentistiche, sottoposte alla propria vigilanza, da ripartire attraverso il decreto annuale relativo al contributo agli enti vigilati. Tali Associazioni coincidono con quelle sopra richiamate che aderiscono alla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane.

-      Il D.L. n. 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14/2009, ha successivamente autorizzato un contributo di 1.500.000 euro annui per il triennio 2009-2011, destinato alle medesime associazioni combattentistiche vigilate dal Ministro della difesa e da ripartire con il medesimo decreto annuale.

-      Il D.L. n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010, ha ridotto di un ulteriore 50 per cento, a decorrere dal 2010, il contributo a tutti gli enti, istituti e fondazioni vigilati dallo Stato.

-      Il D.L. n. 125/2010 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 163/2010 ha operato una riduzione lineare di talune dotazioni finanziarie di parte corrente di ciascun Ministero (con conseguente ulteriore riduzione dell’1,8% del contributo agli enti vigilati dalla Difesa).

-      La legge n. 220 del 2010 (articolo 1, comma 13)  ha attribuito al Ministro dell'economia e delle finanze la possibilità di provvedere, con proprio decreto, alla riduzione lineare, fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente, nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009, delle missioni di spesa di ciascun Ministero.

-      Il D.L. n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011, al comma 44 dell’articolo 2 ha previsto la possibilità di una riduzione delle dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla Tabella C della legge 13 dicembre 2010, n. 220, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, per l’anno 2011.

 

Contenuto

Lo schema di decreto all’esame della Commissione difesa individua complessivamente in euro 885.264 l’importo dei contributi, per l’esercizio finanziario 2011, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi vigilati dal Ministero della difesa, con una riduzione di 99.931 euro rispetto ai contributi del 2010 che ammontavano ad euro 985.195 e che, a loro volta, avevano subito una riduzione del 5°,84% rispetto ai contributi del precedente anno 2009 in conseguenza delle disposizioni dei decreti legge n. 78 del 2010 e n. 125 del 2010 sopra richiamati.

 

La relazione illustrativa precisa che la ripartizione del contributo è stata effettuata attraverso l’individuazione di cinque fasce, in cui sono stati suddivisi gli organismi, con l’applicazione di specifici criteri per ciascuna fascia (cfr. successive tabelle).

Nella fascia A sono state incluse le associazioni combattentistiche, aderenti alla Confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane (vedi nota 3).

A tali organismi è stato assegnato un finanziamento complessivo di 674.148 euro, con una riduzione, rispetto al precedente anno 2010, di 62. 352 euro, conseguente all’accantonamento disposto dal Ministero dell’Economia ai sensi dell’articolo 1, comma 13 della legge n. 220 del 2010, sopra richiamato.  

Per le 16 associazioni combattentistiche ricomprese nella citata fascia A la relazione illustrativa del provvedimento riferisce che sono stati applicati i criteri sanciti dalle risoluzioni approvate dalla Commissione difesa della Camera il 26 marzo 2009[3].  A tale fine la relazione afferma che sono stati garantiti: un contributo fisso per il funzionamento, il riconoscimento delle richieste delle associazioni per l’espletamento di attività assistenziali, un contributo per finalità promozionali e progetti associativi basata sulle richieste formulate dalle singole Amministrazioni;

 

In una autonoma fascia A è poi collocato il contributo di 4.270 euro in favore dell’Unione Nazionale Italiana Reduci dalla Russia, Associazione combattentistica, vigilata dal Ministero della difesa, non aderente alla confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane.

Rispetto al precedente anno il contributo disposto in favore di questa Associazione è diminuito di 480 euro.

 

Nella fascia B sono state inserite le associazioni d’arma. Il contributo complessivo previsto in loro favore è di euro 132.443, con una riduzione di 13.302 euro rispetto al precedente anno conseguente all’accantonamento disposto dal Ministero dell’Economia ai sensi degli articoli 1, comma 13 della legge n. 220 del 2010 e 2, comma 44, del D.L. n. 225 del 2010, convertito con la legge n. 10 del 2011.

La relazione precisa che all’interno di tale fascia si è proceduto all’individuazione di sette “sottofasce”, secondo un criterio che consenta di tenere conto del numero dei soci effettivi appartenenti a ciascun sodalizio, fissando per ogni fascia un contributo predeterminato commisurato al volume complessivo delle risorse previste in tabella C, come rideterminate dai sopra richiamati provvedimenti normativi ed avendo cura di non creare squilibri nell’ambito di tale comparto a favore dei sodalizi di maggiore entità (Associazione nazionale alpini e Associazione nazionale carabinieri) che totalizzano circa il 70 per cento degli aderenti al complesso di tali associazioni.

 

Appartiene alle associazioni di categoria di cui terza fascia C la sola Lega Navale Italiana con un contributo di 11.500 euro, ridotto di 1450 euro rispetto al precedente anno.

 

Nella fascia D sono state ricomprese talune associazioni di categoria il cui contributo complessivo, pari a 38.600 euro è stato di pochissimo incrementato rispetto al precedente anno.

La relazione specifica che nella ripartizione dei contributi per tali fasce si è inteso salvaguardare i sodalizi che perseguono finalità di maggiore interesse per la Difesa, in quanto si prefiggono attività volte a mantenere vivo il sentimento di solidarietà tra gli ex-appartenenti alle Forze armate. Nell’ambito di tale fascia è stato unicamente ridotto di 2.750 euro il contributo disposto in favore dell’U.N.U.C.I in considerazione del fatto che, come precisa la relazione illustrativa del provvedimento, tale organismo è un ente pubblico che gode di per sé di un rilevante bilancio e che l’articolo 52, comma 1 lettera e) del D.P.R. n. 90 del 2010 stabilisce la mera eventualità di contributi pubblici.

 

 

 

In una autonoma fascia D,riservata ad enti ed istituti culturali, scientifici e tecnici è previsto il contributo di euro 1.653 in favore della  Società geografica italianacon un incremento di 653 eurorispetto al precedente anno

 

Da ultimo, rientrano nella fascia E i contributi disposti in favore dell’Associazione Nazionale per l’assistenza ai figli minorati di dipendenti ed ex dipendenti militari e civili del Ministero della difesa (A.N.A.F.I.M.) e l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell'Aeronautica. A tali enti sono assegnati, rispettivamente, 20.9000 e 6.050 euro con una riduzione di 2600 e 755 euro rispetto al precedente anno.

 

Non risultano finanziati, rispetto al precedente anno, la Società di Storia Militare, l’Associazione dei Cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta e l’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori[4] (ONFA), quest’ultima in quanto ai sensi dell’articolo 57 del D.P.R. n. 90 del 2010 non sono previsti contributi pubblici  tra le fonti di entrata dell’Ente

 

Le seguenti tabelle offrono una comparazione dei contributi assegnati ai singoli enti negli anni 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011.

 

 



 

 

Associazioni Combattentistiche – fascia A

2007

2008

2009

2010

2011

Associazione Italiana Ciechi di Guerra

38.000

31.969

22.500

14.000

12.800

Associazione Italiana Combattenti Interalleati

16.000

13.461

10.000

8.000

7.300

Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

360.000

302.868

212.000

76.500

70.000

Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna

16.000

13.461

22.000

10.000

9.150

Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra

350.000

294.455

298.000

152.500

139.600

Associazione Nazionale tra le Famiglie Italiane dei Martiri Caduti per la Libertà della Patria

110.000

92.543

65.000

24.500

22.498

Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra

540.000

454.302

302.000

147.500

135.000

Associazione Nazionale Partigiani di Italia

250.000

210.325

165.500

73.500

62.250

Associazione Nazionale Veterani Reduci Garibaldini

20.000

16.826

24.000

10.000

9.150

Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane

60.000

50.478

28.000

10.000

9.150

Federazione Italiana Volontari della Libertà

110.000

55.525

96.500

65.000

59.500

Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia

20.000

16.826

17.000

4.000

3.700

Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti e Decorati al Valor Militare[5]

50.000

42.065

29.500

3.000

2.800

Associazione Nazionale ex Internati

70.000

58.891

46.000

14.500

13.250

Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'Internamento e dalla Guerra di Liberazione

115.000

96.750

81.500

78.500

71.850

Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Libe-razione inquadrati nei Reparti regolari delle Forze Armate

95.000

79.924

80.500

45.000

41.150

Totale contributi

2.220.000

1.830.668

1.500.000

736.500

674.148

 

 

 

Associazioni Combattentistiche – fascia A

Non aderenti alla confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane

2007

2008

2009

2010

2011

Unione Nazionale Italiana Reduci dalla Russia

6.000

4.950

10.000

4.750

4.270

 

 

 

Associazioni d’arma – fascia B

2007

2008

2009

2010

2011

Consiglio Nazionale delle Associazioni d'Arma

0

0

10.000

4.750

4300

Associazione Nazionale Marinai d'Italia

20.000

20.000

26.000

12.600

11.443

Associazione Arma Aeronautica

18.000

18.000

23.500

12.150

11.050

Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia

12.000

12.000

15.500

7.450

6.750

Associazione Nazionale Alpini

21.000

21.000

27.000

14.600

13.300

Associazione Nazionale Carabinieri

10.000

10.000

13.000

14.600

13.300

Associazione Nazionale del Fante

8.000

8.000

10.500

12.150

11.050

Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia

9.000

9.000

11.500

9.650

8.800

Associazione Nazionale Bersaglieri

15.000

15.000

19.500

9.650

8.800

Associazione Nazionale Arma di Cavalleria

10.000

10.000

13.000

6.250

5.650

Associazione Nazionale Autieri d'Italia

6.000

6.000

8.000

4.750

4300

Associazione Nazionale Carristi d'Italia

10.000

10.000

13.000

6.250

5.650

Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna

7.000

7.000

9.000

4.250

3.900

Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d'Italia

10.000

10.000

13.000

6.250

5.650

Associazione Lagunari Truppe Anfibie

3.000

3.000

4.000

3.550

3.050

Associazione Nazionale Commissariato Militare

3.000

3.000

4.000

3.550

3.200

Associazione Nazionale Amministrazione Militare

4.000

4.000

5.000

2.300

2.100

Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana

4.000

4.000

5.000

2.300

2.100

Associazione Nazionale Cappellani Militari d’Italia

5.000

5.000

6.500

3.045

2.750

Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito Italiano

2.000

2.000

2.500

2.300

2.100

Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito

5.000

5.000

6.500

3.550

3.200

Totale contributi

182.000

182.000

294.500

145.945

132.443

 

 

 

Associazioni di categoria – fascia C

2007

2008

2009

2010

2011

Lega Navale Italiana

86.835

71.639

44.000

13.600

11.500

 

 

 

Associazioni di categoria – fascia D

2007

2008

2009

2010

2011

Unione Nazionale Ufficiali Italiani in Congedo (U.N.U.C.I)

83.050

68.516

61.500

30.050

27.300

Gruppo Decorati Ordine Militare d’Italia

5.250

4.331

4.000

1.800

2.300

Unione Nazionale Sottufficiali Italiani in Congedo (U.N.S.I.)

7.000

5.775

5.000

2.300

2.750

Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia

6.580

5.429

5.000

2.300

2.750

Associazione Nazionale Ufficiali di Marina Provenienti dal servizio effettivo

1.795

1.481

1.500

1.150

1.750

Associazione Nazionale Medaglia d’Oro Mauriziana “Nastro Verde”

0

3.761

3.500

1.550

1750

Totale contributi

103.675

89.293

75.500

39.150

38.600

 

 

 

Enti, istituti culturali – fascia D

2007

2008

2009

2010

2011

Società Geografica Italiana

2.650

2.186

1.500

1.000

1653

 

 

 

Enti assistenziali-  fascia E

2007

2008

2009

2010

2011

Associazione Nazionale  per l’assistenza ai figli minorati di dipendenti ed ex dipendenti militari e civili  del Ministero della difesa (A.N.A.F.I.M.)

81.184

66.977

52.500

25.400

20.900

Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell'Aeronautica

21.945

18.105

14.000

6.750

6.050

Totale contributi

103.129

85.082

66.500

32.150

26.950

 

 


 

 

 

 

 



[1]    Misure di razionalizzazione della finanza pubblica

[2]    Alla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane aderiscono le seguenti associazioni:

Vigilate dal Ministero della difesa:

-      Gruppo delle medaglie d’oro al valor militare d’Italia

-      Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra

-      Istituto del nastro azzurro fra decorati al valor militare

-      Associazione nazionale combattenti e reduci

-      Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra

-      Associazione nazionale combattenti della guerra di liberazione inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate

-      Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione

-      Associazione nazionale partigiani d’Italia

-      Federazione italiana volontari della libertà

-      Federazione italiana associazioni partigiane

-      Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini

-      Associazione italiana combattenti interalleati

-      Associazione italiana combattenti volontari antifascisti in Spagna

-      Associazione nazionale ex internati

-      Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria

-      Associazione ciechi di guerra

Vigilate dal Ministero dell’Interno:

-      Associazione nazionale vittime civili di guerra

-      Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti

-      Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti

Vigilate Presidenza del Consiglio:

-      Unione nazionale mutilati per servizio

[3]    Il 26 marzo 2009 la Commissione difesa della Camera dei deputati ha approvato le risoluzioni: 7-00129 Ascierto e altri, 8-00038 Villecco Calipari e altri, (riformulazione della 7-00135) e 7-00136 Di Stanislao, sui contributi da destinare alle Associazioni d'arma. Le risoluzioni impegnano il Governo:

Øad assegnare con assoluta priorità i contributi di cui alla Tabella «C» per l'anno 2009 alle Associazioni d'Arma, al fine di consentire lo svolgimento delle relative attività d'istituto ed in linea con i criteri generali di riparto previsti dal dicastero;

Øa promuovere ogni possibile iniziativa volta a favorire l'attività delle associazioni combattentistiche;

Øad assumere come criteri generali nella ripartizione dei contributi, le finalità sociali delle associazioni combattentistiche ed assimilate, con particolare riguardo a quelle assistenziali, anche valutando eventuali specifiche iniziative proposte ed il numero degli iscritti, ed attribuendo comunque priorità agli enti per i quali il contributo statale costituisca la risorsa unica o prevalente, sulla base della valutazione dello stato economico-finanziario dei soggetti in parola nei tre anni precedenti a quello interessato all'erogazione dei contributi;

Øa favorire forme d'integrazione tra le associazioni che abbiano finalità analoghe al fine di assicurare un più funzionale utilizzo delle risorse previste dall'articolo 14, comma 7-bis, del D.L. n. 207/2008;

Øad avviare ogni iniziativa di propria competenza affinché siano incrementati i contributi da destinare alle Associazioni d'arma.

[4] A questi tre organismi il precedente decreto attribuiva un contributo di 2.050 per l’Associazione dei Cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, di 1.100 euro per la Società di Storia Militare e di 8.950 in favore dell’ONFA.

[5]    L'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare è un Associazione Combattentistica posta sotto la vigilanza del Ministero della Difesa. L'Istituto svolge iniziative culturali di carattere patriottico nonché un'opera di valore sociale assistendo i soci ed i loro familiari che versano in particolari condizioni di bisogno.