Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento difesa | ||
Altri Autori: | Servizio Studi - Dipartimento bilancio | ||
Titolo: | Bilancio e Finanziaria 2010 - A.C. 2937 ' A.C. 2936 - Commissione Difesa | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 245 Progressivo: 4 | ||
Data: | 18/11/2009 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | IV-Difesa | ||
Altri riferimenti: |
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Camera dei deputati |
XVI LEGISLATURA |
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Documentazione per l’esame di |
Bilancio e Finanziaria 2010 A.C. 2937 – A.C. 2936 |
Commissione Difesa |
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n. 245/4 |
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18 novembre 2009 |
Servizio responsabile: |
Servizio Studi – Dipartimento Difesa ( 066760-4172 – * st_difesa@camera.it Servizio Studi – Dipartimento Bilancio ( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it
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I dossier dei
servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di
documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei
parlamentari. |
File: DI0182.doc |
I N D I C E
PARTE I – La manovra finanziaria
1. Il quadro macroeconomico e gli obiettivi di finanza pubblica 2010
2. La manovra di finanza pubblica 2010-2012
PARTE II – Il disegno di legge di bilancio
1. Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente
§ 1.1 La struttura del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2010
§ 1.2 Le rimodulazioni effettuate sulle spese predeterminate per legge
§ 1.3 Il quadro generale riassuntivo
§ 1.4 Le variazioni rispetto alle previsioni 2009
§ 1.5 Analisi delle spese finali per Missioni
2. Emendamenti al disegno di legge di bilancio approvati dal Senato
3. L’evoluzione della spesa nel bilancio dello Stato: Tavole allegate
Bilancio di previsione 2010: gli stanziamenti per il settore della Difesa
§ Missioni e programmi della Difesa
§ La ripartizione dello stato di previsione del Ministero della Difesa
Disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria di interesse del settore della Difesa
§ Articolo 2, co. 23, 28-32 (Difesa servizi S.p.A)
§ Articolo 2, co. 24-27 (Uso dei marchi delle Forze armate)
§ Articolo 2, co. 38 (Stanziamenti per il personale appartenente al comparto sicurezza-difesa)
§ Finanziamenti per il settore della difesa presenti nella tabelle del disegno di legge finanziaria
Il disegno di legge finanziaria per il
2010 (A.C. 2936) si inserisce nell’ambito degli indirizzi indicati con le
risoluzioni parlamentari di approvazione del DPEF 2010-2013 dello scorso
luglio, tenendo conto della revisione del
quadro macroeconomico e di finanza pubblica
effettuata con
Il quadro macroeconomico
Il miglioramento della congiuntura economica internazionale ha consentito di delineare uno scenario lievemente più favorevole per l’Italia rispetto a quello delineato nel DPEF di luglio per il biennio 2009-2010.
In particolare, per il 2009 la variazione del PIL presenta un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto inizialmente previsto; la contrazione del PIL si attesterebbe infatti a -4,8 per cento, rispetto al -5,2 per cento stimato nel DPEF, in linea con i risultati, lievemente superiori alle attese, del secondo trimestre 2009[1],.
Per il 2010,
Restano invariate le stime di crescita per il periodo successivo, fissate dal DPEF di luglio in media al 2 per cento: tale previsione si situa, peraltro, all’interno di una elevata incertezza circa la solidità e l’intensità della ripresa economica mondiale.
La revisione in aumento delle stime di
crescita è in larga parte ascrivibile alla minore contrazione dei consumi nel
2009 e ad una maggiore crescita degli stessi nel 2010, nonché ad miglior
andamento per il medesimo anno degli investimenti, come si evince dai dati
contenuti nella Relazione
previsionale e programmatica 2010 (RPP), cui
(var. %) |
RPP 2010 (sett. 2009) |
||||
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
|
PIL |
-4,8 |
0,7 |
2,0 |
2,0 |
2,0 |
Importazioni |
-16,1 |
0,9 |
3,6 |
4,1 |
4,3 |
Consumi nazionali |
-1,1 |
0,4 |
1,7 |
1,9 |
1,8 |
Investim. fissi lordi |
-11,7 |
1,7 |
2,4 |
2,4 |
2,5 |
Esportazioni |
-19,9 |
1,2 |
4,2 |
4,1 |
4,3 |
La revisione delle stime del Governo in ordine al quadro macroeconomico degli anni 2009 e 2010 è confermata dalle ultime previsioni della Commissione europea, formulate alla fine del mese di ottobre, le quali, rispetto all’Interim forecast dello scorso settembre, hanno anche rivisto al rialzo il dato del PIL 2009 di 3 decimi di punto (-4,7% anziché -5%). Secondo le stima della Commissione UE, anche nel 2010 dovrebbe registrarsi un ritorno alla crescita economica - pari allo 0,7% del Pil, come indicato nella Nota – alimentata da alcuni fattori quali la riduzione dei risparmi precauzionali delle famiglie, il recupero dei consumi, anche in virtù dei moderati andamenti inflazionistici, gli effetti delle misure di detassazione degli investimenti ed altri. Nel 2011 la stima della Commissione relativa al Pil è più bassa rispetto a quella della Nota (1,4% anziché 2%), pur confermando il trend in aumento, seppure moderato, della crescita, come evidenzia la tabella che segue
(European economic forecast - Autumn 2009)
(var.%) |
2009 |
2010 |
2011 |
PIL |
-4,7 |
0,7 |
1,4 |
Gli obiettivi di finanza pubblica
Il conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2009-2013 è stato rivisto dalla Nota di aggiornamento del DPEF tenendo conto di una serie di fattori, quali: la revisione delle prospettive di crescita dell’economia italiana, che vede una minore contrazione nel 2009 e una ripresa lievemente più sostenuta nel 2010; l’aggiornamento del conto delle PA in base all’attività di monitoraggio; le modifiche alla manovra di cui al decreto legge 78/2009, introdotte in sede di conversione, e le variazioni alla curva dei tassi di interesse.
Tali fattori, che comportano una ricomposizione all’interno degli aggregati di entrata e di spesa, hanno inciso solo lievemente sull’ indebitamento netto.
Nel periodo successivo prosegue la riduzione del saldo (4,3 per cento del PIL nel 2011, 3,9 per cento nel 2012 e 3,5 per cento nel 2013), evidenziando un miglioramento, rispetto alle precedenti stime, pari allo 0,1 di PIL nel 2011, e allo 0,2 nel biennio successivo. Su tale evoluzione tendenziale incide una dinamica più favorevole della spesa per interessi, che più che compensa il peggioramento atteso del saldo primario.
In tale quadro,
La manovra correttiva resta confermata nell’entità indicata dal DPEF, risultando pari all’1,2 per cento del PIL nel triennio 2011-2013, di cui lo 0,4 per cento nel 2011.
Per l’anno in corso e per il 2010 il quadro programmatico di finanza pubblica coincide pertanto con quello tendenziale, mentre un primo miglioramento dei saldi (e del debito) si registra nel 2011 e prosegue negli anni successivi, come risulta dalla tabella che segue.
Quadro programmatico (%Pil)
|
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Saldo primario |
-0,5 |
0,0 |
1,3 |
2,7 |
3,4 |
Interessi |
4,8 |
4,9 |
5,2 |
5,5 |
5,6 |
Indebitamento netto |
-5,3 |
-5,0 |
-3,9 |
-2,7 |
-2,2 |
Debito |
115,1 |
117,3 |
116,9 |
115,1 |
112,7 |
Quadro tendenziale (%Pil)
|
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Saldo primario |
-0,5 |
0,0 |
0,4 |
1,9 |
1,2 |
Interessi |
4,8 |
4,9 |
5,3 |
5,5 |
5,7 |
Indebitamento netto |
-5,3 |
-5,0 |
-4,3 |
-3,9 |
-3,5 |
Debito |
115,1 |
117,3 |
117,3 |
116,8 |
115,5 |
Per quanto concerne il debito, dopo aver raggiunto un livello massimo pari al 117,3 per cento del PIL nel 2010, è previsto in progressiva diminuzione fino al 112,7 per cento nel 2013.
Con riferimento al debito
(European economic forecast - Autumn 2009)
|
2009 |
2010 |
2011 |
|
Indebitamento netto |
-5,3 |
-5,3 |
-5,1 |
|
Debito |
114,6 |
116,7 |
117,8 |
In relazione alle previsioni formulate dalla Commissione, occorre precisare come le stesse siano predisposte secondo il criterio delle “politiche invariate”, vale a dire considerando, oltre al quadro finanziario determinato dalla legislazione vigente, anche gli impegni e le necessità di spesa che, seppur non ancora previsti normativamente, è presumibile che vengano riproposti, vincolando comunque il legislatore. Tale criterio non coincide, pur approssimandolo, con il quadro programmatico, non potendo, a differenza di quest’ultimo, scontare ulteriori interventi di manovra.
Analogamente a quanto avvenuto lo scorso anno, la manovra finanziaria per il triennio 2010-2012, nella sua articolazione complessiva, è stata anticipata dal Governo lo scorso luglio con il decreto legge n. 78 del 2009 - convertito con modificazioni dalla legge n. 102 del 2009 - recante una serie di misure volte a contrastare gli effetti avversi della crisi economica, salvaguardando nel contempo l'equilibrio dei conti pubblici.
Il decreto, adottato prima della pausa estiva dei lavori contestualmente alla presentazione del DPEF, ha sostanzialmente operato un aggiornamento del piano di stabilizzazione della finanza pubblica per il triennio 2009-2011 delineato con il decreto-legge n. 112 del 2008, al fine di consolidare l’evoluzione attesa dei conti pubblici per gli anni 2009-2010, senza introdurre interventi espansivi che avrebbero gravato sugli equilibri di finanza pubblica.
Gli interventi disposti, indirizzati al sostegno delle famiglie, delle imprese nonché al finanziamento di azioni per il rilancio delle infrastrutture e dello sviluppo, hanno trovato infatti copertura nello stesso decreto, principalmente attraverso il contrasto dell'evasione fiscale, interventi di razionalizzazione della spesa farmaceutica e misure in materia di pensionamento.
Le misure correttive degli andamenti tendenziali dei conti pubblici sono state invece previste a partire dall’esercizio 2011, nel corso del quale, con l’esaurirsi del ciclo recessivo e l’inizio di una fase espansiva, dovrebbe registrarsi un più stabile miglioramento del quadro macro economico.
Nel complesso, il decreto ha reperito risorse per un importo pari, nel
quadriennio 2009 –
Il provvedimento - successivamente modificato, peraltro, dal decreto-legge n. 103 del 3 agosto 2009 - ha in particolare introdotto misure di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, i cui proventi – pari a 200 milioni di euro nel 2010 e di ammontare più significativo negli anni successivi, con importi che a partire dal 2012 si situano annualmente tra 1,5 e 2 miliardi di euro - sono stati destinati alla manovra per gli anni 2010 e seguenti.
A tali importi si dovrebbero aggiungere le ulteriori entrate, al momento non quantificabili, derivanti dalle misure per il rimpatrio delle attività detenute all’estero (c.d. “scudo fiscale”), anche esse contenute nel decreto legge n. 78/09. Tali risorse – che dovrebbero pervenire dal pagamento di una imposta straordinaria corrispondente al 5 per cento delle attività regolarizzate o rimpatriate, da versare entro 15 dicembre dell'anno in corso – sono destinate ad essere accantonate in una contabilità speciale, per venire poi utilizzate nell'ambito della manovra per gli anni 2010 e seguenti[3].
A tale ultimo proposito, occorre segnalare che il Consiglio dei Ministri ha approvato, in data 12 novembre 2009, un decreto-legge – che alla data di redazione del presente dossier non risulta ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale[4] - recante disposizioni in materia di riduzione degli acconti di imposta dovuti dai contribuenti entro il prossimo 30 novembre. L’intervento – da cui dovrebbe discendere, in particolare, una riduzione dal 99 per cento al 79 per cento dell’acconto complessivo IRPEF - comporta, in sostanza il differimento del pagamento al momento del saldo delle imposte dovute, ossia nel 2010.
Sul piano della finanza pubblica, alle minori entrate previste nel 2009 (quantificate in 3.716 milioni di euro) si dovrebbe fa fronte utilizzando “quota parte” del gettito atteso, entro il prossimo 15 dicembre, dalle operazioni di rimpatrio e regolarizzazione dei capitali connesse allo “scudo fiscale”. Tale gettito, pertanto, manterrebbe la destinazione originaria alla manovra 2010 solo per la parte residua. Per quanto concerne, invece, il gettito d’imposta differito al 2010, si prevede che esso sia destinato ad incrementare la dotazione del fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del D.L. n. 5 del 2009, finalizzato ad “assicurare il finanziamento di interventi urgenti e indifferibili, con particolare riguardo ai settori dell’istruzione e agli interventi organizzativi connessi ad eventi celebrativi”.
In continuità con la manovra adottata lo scorso anno, anche gli interventi di politica economica per il prossimo triennio si sono ispirati ad una logica di prudenza fiscale, in base alla quale l’intento di contrastare gli effetti negativi della crisi economica senza determinare un peggioramento della situazione dei conti pubblici è stato perseguito attraverso la definizione di misure di sostegno articolate in modo da determinare un impatto quanto più possibile neutrale sulla finanza pubblica.
Nell’ambito di tale linea d’indirizzo il disegno di legge finanziaria per il 2010 vede confermata l’impostazione semplificata già adottata nella manovra dello scorso anno, sia in quanto a contenuto normativo, sia in termini di effetti sui saldi di finanza pubblica.
Anche per il 2010, il Governo ha, infatti, presentato in prima lettura al Senato una finanziaria “snella”, articolata in soli tre articoli, che si limitano a fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio (livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, e di ricorso al mercato finanziario), a introdurre un numero limitato di misure, tra le quali la quantificazione delle risorse da destinare ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego e la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati, nonché a stabilire l’importo da iscrivere nelle tabelle allegate.
Tale limitazione del contenuto del disegno di legge finanziaria discende da quanto disposto inizialmente per il solo esercizio finanziario 2009 dall’articolo 1, comma 1-bis, del decreto legge n. 112/08 e riproposto, per l'esercizio 2010, dall'articolo 23, comma 21-ter del decreto legge n. 78/2009. Per effetto di tali disposizioni, in deroga alle disposizioni della legge di contabilità generale in materia di contenuto della legge finanziaria (articolo 11 della legge n. 468/1978), viene stabilito che in via sperimentale la legge finanziaria per l’anno 2009 e per l'anno 2010 possa contenere esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l’esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell’economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico.
A tale ridimensionamento del contenuto proprio della legge finanziaria corrisponde peraltro una valorizzazione del contenuto decisionale del bilancio dello Stato, stante la possibilità - prevista anch’essa in via sperimentale per il solo esercizio 2009 dall’articolo 60, comma 3, del decreto legge n. 112/08 e riproposta per il 2010 dall'articolo 23, comma 21-quater, del decreto legge n. 78/09 - di rimodulare nella legge di bilancio tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione, ivi incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa.
La conferma, da parte del Governo, di predisporre per il 2010 - analogamente a quanto accaduto per l'esercizio finanziario 2009 - un disegno di legge finanziaria snello, risulta in linea, peraltro, con quello che potrebbe essere in futuro il contenuto della "legge di stabilità", strumento destinato a sostituire l'attuale legge finanziaria secondo quanto previsto dal progetto di riforma della legge di contabilità nazionale, recentemente approvato dalla Camera dei Deputati in seconda lettura (A.C. 2555) ed attualmente all’esame del Senato.
Per quanto concerne gli effetti sui saldi di finanza pubblica, il disegno di legge finanziaria non comporta effetti correttivi di rilievo in termini di indebitamento netto del conto economico delle amministrazioni pubbliche, la cui incidenza sul PIL rimane pertanto fissata per il triennio 2010-2012 nei valori indicati dalla nota di aggiornamento al DPEF.
Analogamente, gli interventi introdotti dal disegno di legge incidono marginalmente sul fabbisogno del settore statale, mentre variazioni in aumento nel triennio 2010-2012sono previste in termini di saldo netto da finanziare.
Le tabelle seguenti riepilogano gli effetti complessivi del disegno di legge in termini di saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto per il triennio 2010-2012, disaggregandoli in termini di variazione netta delle entrate (composta dal saldo delle minori e maggiori entrate) e delle spese (anch'esse espresse come saldo delle maggiori e minori spese).
SALDO
NETTO DA FINANZIARE |
|||
|
2010 |
2011 |
2012 |
Minori entrate |
0,2 |
0,2 |
406,7 |
Maggiori entrate |
157,9 |
0,1 |
0,1 |
Totale entrate |
157,7 |
-0,1 |
-406,6 |
Maggiori spese (articolato) |
659 |
495,8 |
500,8 |
Maggiori spese (tabelle) |
1277,4 |
5239,9 |
3309 |
Minori Spese |
478,9 |
479,7 |
481,7 |
Totale spese |
1.457,50 |
5.256,00 |
3.328,10 |
TOTALE GENERALE |
1.299,80 |
5.256,10 |
3.734,70 |
INDEBITAMENTO
NETTO P.A. E FABBISOGNO |
|||
|
2010 |
2011 |
2012 |
Minori entrate |
0,2 |
0,2 |
406,7 |
Maggiori entrate |
157,9 |
0,1 |
0,1 |
Totale entrate |
157,7 |
-0,1 |
-406,6 |
Maggiori spese (articolato) |
236,7 |
73,5 |
78,5 |
Minori spese (tabelle) |
57,9 |
17,2 |
427,1 |
Minori Spese |
105,1 |
105,9 |
107,9 |
Totale spese |
73,70 |
-49,60 |
-456,50 |
TOTALE GENERALE |
-84,00 |
-49,50 |
-49,90 |
Nel complesso, gli effetti derivanti dall’articolato e dalla tabelle del disegno di legge comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare pari a circa 1,3 miliardi di euro nel 2010, 5,25 miliardi nel 2011 e 3,7 miliardi alla fine del triennio.
Tale risultato è in linea con il livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, fissato per l’esercizio 2010 – ai sensi dell’articolo 1 del disegno di legge - in 63.000 milioni di euro, al netto di 4.684 milioni di euro per regolazioni debitorie[5].
Il bilancio a legislazione vigente per il 2010 (A.C.
2937 ), espone, infatti, in termini di competenza e al netto delle regolazioni
debitorie e contabili, un saldo netto da finanziare per il 2010 pari a 61.118
milioni di euro. Secondo quanto riportato nell’allegato 8 al disegno di legge
finanziaria - che espone gli effetti del disegno di legge finanziaria medesimo
sul bilancio - il valore effettivo del
saldo netto da finanziare per il 2010, come rideterminato per effetto del
disegno di legge finanziaria medesimo, come approvato dal Senato, risulterebbe pari
a 62.418 milioni di euro, al di
sotto pertanto del livello massimo il livello massimo fissato dal comma
Per quanto concerne la composizione della manovra lorda, il disegno di legge reca nuove o maggiori spese – quasi tutte di parte corrente – per un ammontare pari a circa 1,9 miliardi di euro per il 2010, 5,7 miliardi nel 2011 e 3,8 miliardi per il 2012, cui si aggiungono 0,4 miliardi di euro di minori entrate per il solo esercizio 2012.
A tali impieghi si fa parzialmente fronte mediante una riduzione delle spese pari a circa 0,48 miliardi di euro per ciascuno degli anni del triennio, cui si aggiungono circa 0,16 miliardi di euro di maggiori entrate per l’anno 2010.
Si segnala, infine, che ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del disegno di legge le eventuali maggiori disponibilità di finanza pubblica che dovessero determinarsi nel 2010 rispetto alle previsioni del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013 vengono destinate a fronteggiare la diminuzione della domanda interna mediante la riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con una specifica priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati.
Si ricorda, infine, che assieme agli interventi contenuti nel citato decreto legge n. 78/09 e ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, nonché al disegno di legge recante il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, concorrono alla composizione della manovra di finanza pubblica, i seguenti provvedimenti collegati elencati nella Nota di aggiornamento al DPEF:
§ A.S. 1167 "Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali" già indicato lo scorso anno (approvato dalla Camera e in corso di esame presso il Senato;
§ "Disposizioni in materia di organi e funzioni degli enti locali, semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento e carta delle autonomie locali" (approvato dal Consiglio dei Ministri in data 17 settembre 2009, non ancora trasmesso in Parlamento - in attesa della definizione dell'esame da parte della Conferenza unificata);
§ "Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al governo per l'emanazione della carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche" (approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre 2009, ma non ancora presentato in Parlamento).
La disciplina contabile transitoria per l’esercizio finanziario 2010
L'articolo 23, commi 21-ter e 21-quater, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, recante "Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini" ha esteso all’esercizio finanziario 2010 la disciplina contabile sperimentale inerente i limiti di contenuto del disegno di legge finanziaria e la flessibilità del bilancio, introdotta, per il solo esercizio finanziario 2009, dall’articolo 1, comma 1-bis e dall’articolo 60 comma 3, del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008.
Per effetto di tale intervento:
§ il disegno di legge finanziaria per l'anno 2010 potrà contenere “esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico con l'esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico”. La disposizione di cui al citato articolo 1, comma 1-bis del decreto legge n. 112/2008 – la cui applicazione è oggetto di estensione all’esercizio 2010 - opera una deroga alle disposizioni generali di contabilità recanti la disciplina del contenuto della legge finanziaria (articolo 11, legge n. 468/1978). Ad eccezione dell’esclusione relativa agli intereventi di carattere localistico o micro settoriale, già prevista ai sensi del citato art. 11, comma 3, lett. i-ter, della legge di contabilità generale n. 468/1978, il citato comma 1-bis vieta tout court sia la previsione di disposizioni di carattere ordinamentale - che la lettera i-bis del citato comma 3 consente qualora le stesse si caratterizzino per un rilevante contenuto di miglioramento dei saldi – sia le norme finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, che il comma 17 dell'art. 2 della legge di riforma n. 208/1999 aveva invece consentito con la sola esclusione degli intereventi di carattere localistico o micro settoriale;
§
si estende
all’esercizio finanziario 2010 la disciplina, introdotta in via sperimentale
per il 2009, che consente di apportare, nella legge di bilancio, rimodulazione
delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa tra i relativi
programmi. L’articolo 60 del citato decreto legge n. 112/2008, ha previsto, al
comma 1, una riduzione lineare, per il triennio 2009-2011, delle dotazioni
finanziarie a legislazione vigente delle missioni di spesa dei Ministeri, ivi
comprese le spese predeterminate con legge, ma con l’esclusione si talune voci
di spesa, indicate dal comma 2, essenzialmente di carattere obbligatorio. A fronte
di tale taglio trasversale delle dotazioni assegnate a ciascun Ministero alle
singole Amministrazioni lo stesso articolo
Il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2010 e per il triennio 2010-2012 è impostato secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, introdotta con la legge di bilancio per il 2008.
In
particolare, la riorganizzazione operata si fonda su una classificazione delle
risorse finanziarie secondo due livelli di aggregazione: 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa
pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, a loro volta articolate,
nella legge di bilancio
Come
già per il 2009, sul processo di formazione del disegno di legge di bilancio per
il
L’articolo
60, comma 3, del D.L. n.
Come riportato nella Relazione illustrativa al disegno di legge, “nella fase di formazione del disegno di legge di bilancio per il 2010 è stata concessa ai Ministeri la facoltà di riallocare le risorse stesse verso altre forme di impiego ritenute prioritarie o più produttive, attraverso la loro rimodulazione tra Programmi che realizzano la stessa Missione di spesa”.
Si ricorda che le riduzioni disposte dall’articolo 60, comma 1, del D.L. n. 112/2008 hanno riguardato le dotazioni finanziarie a legislazione vigente per il triennio 2009-2011 delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri, incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa. Dalla riduzione sono state escluse, ai sensi del comma 2, alcune voci, riferibili, in sostanza, alle spese di carattere obbligatorio o aventi natura obbligatoria: stipendi, assegni, pensioni e altre spese fisse; spese per interessi; poste correttive e compensative delle entrate; trasferimenti a enti territoriali aventi natura obbligatoria; fondo ordinario delle università; le risorse destinate alla ricerca; le risorse destinate al finanziamento del 5 per mille IRPEF; le risorse derivanti da accordi internazionali.
Il totale delle riduzioni operate alle dotazioni del bilancio a legislazione vigente è stata pari, nel 2009, ad oltre 8 miliardidi euro, di cui la parte preponderante, oltre 6 miliardi, su spese predeterminate per legge. La riduzione delle risorse a legislazione vigente del bilancio dello Stato raggiunge l’entità di 9 miliardi nel 2010, di cui 6,7 miliardi relativi a spese predeterminate per legge, e aumenta fino a oltre 15 miliardi di euro per il 2011, di cui 11,8 miliardi relativi a spese da fattore legislativo.
Le riduzioni per gli anni 2009-2011 sono risultate così distribuite per ciascun Ministero:
(milioni di euro)
|
2009 |
2010 |
2011 |
|||
Ministero |
riduzioni |
di cui: |
riduzioni |
di cui: |
riduzioni |
di cui: |
economia e finanze |
2.995,8 |
2.570,4 |
3.307,0 |
2.796,8 |
5.895,1 |
4986,0 |
sviluppo economico |
2.247,8 |
2.235,5 |
2.459,0 |
2.444,4 |
4.310,8 |
4.286,0 |
lavoro |
220,0 |
187,6 |
261,1 |
222,5 |
452,5 |
385,6 |
giustizia |
218,6 |
1,6 |
262,1 |
3,2 |
454,2 |
5,5 |
esteri |
202,4 |
153,4 |
225,4 |
167,0 |
388,0 |
286,5 |
istruzione |
447,0 |
214,4 |
456,4 |
200,2 |
790,1 |
346,4 |
interno |
413,7 |
78,4 |
462,2 |
55,2 |
799,0 |
95,6 |
ambiente |
249,7 |
241,3 |
166,2 |
156,3 |
261,9 |
244,5 |
infrastrutture |
519,6 |
405,3 |
463,0 |
332,9 |
770,4 |
544,7 |
difesa |
503,7 |
158,0 |
478,1 |
59,0 |
834,5 |
101,7 |
politiche agricole |
180,0 |
137,0 |
137,4 |
88,4 |
220,2 |
135,2 |
beni culturali |
236,7 |
216,8 |
251,3 |
227,1 |
434,6 |
392,5 |
totale |
8.435 |
6.599,7 |
8.929,2 |
6.753 |
15.611,3 |
11.810,2 |
Nel disegno di legge di bilancio per il 2010 è esposta, nella Tabella 13, l’analisi delle dotazioni finanziarie per missioni che evidenzia la quota di spesa “rimodulabile” e quella “non rimodulabile” di ciascuna missione, ai sensi dell’articolo 60, commi 2 e 3, del D.L. n. 112/2008.
Nell’ambito di questa percentuale, risulta rimodulabile una quota pari al 33 per cento delle spese in conto capitale, a fronte di una quota pari al 2 per cento delle spese correnti.
Gli stanziamenti rimodulabili sono individuati nell’allegato tecnico per capitoli contenuto nelle tabelle relative a ciascuno stato di previsione della spesa mediante l’apposizione della lettera “R” sotto la denominazione dei capitoli.
|
BLV 2010 |
NON rimodulab. |
Rimodul. |
% |
% |
|
1 - Organi costituzionali |
C |
3.161 |
2.990 |
171 |
95 |
5 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
2 - Amministrazione generale territorio |
C |
463 |
434 |
29 |
94 |
6 |
K |
2 |
0 |
2 |
0 |
100 |
|
3 - Relazioni autonomie territoriali |
C |
110.919 |
110.905 |
14 |
100 |
0 |
K |
4.071 |
4.030 |
41 |
99 |
1 |
|
4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
C |
19.553 |
19.034 |
520 |
97 |
3 |
K |
5.682 |
5.680 |
2 |
100 |
0 |
|
5 - Difesa e sicurezza del territorio |
C |
16.491 |
15.717 |
774 |
95 |
5 |
K |
2.084 |
2.050 |
34 |
98 |
2 |
|
6 – Giustizia |
C |
7.004 |
6.608 |
397 |
94 |
6 |
K |
268 |
0 |
268 |
0 |
100 |
|
7 - Ordine pubblico e sicurezza |
C |
10.107 |
9.197 |
910 |
91 |
9 |
K |
322 |
221 |
101 |
69 |
31 |
|
8 - Soccorso civile |
C |
1.879 |
1.669 |
210 |
89 |
11 |
K |
2.261 |
1.527 |
634 |
72 |
28 |
|
9 - Agricoltura e pesca |
C |
621 |
552 |
69 |
89 |
11 |
K |
264 |
129 |
135 |
49 |
51 |
|
10 - Energia e fonti energetiche |
C |
8 |
7 |
1 |
93 |
7 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
11 - Competitività e sviluppo imprese |
C |
300 |
213 |
87 |
71 |
29 |
K |
4.375 |
3.170 |
1.205 |
72 |
28 |
|
12 - Regolazione dei mercati |
C |
27 |
9 |
19 |
31 |
69 |
K |
2 |
2 |
0 |
100 |
0 |
|
13 - Diritto alla mobilità |
C |
2.709 |
2.622 |
87 |
97 |
3 |
K |
4.681 |
2.273 |
2.408 |
49 |
51 |
|
14 - Infrastrutture pubbliche e logistica |
C |
99 |
83 |
16 |
84 |
16 |
K |
4.751 |
2.398 |
2.353 |
50 |
50 |
|
15 – Comunicazioni |
C |
977 |
559 |
418 |
57 |
43 |
K |
195 |
171 |
24 |
88 |
12 |
|
16 - Commercio internazionale |
C |
176 |
95 |
81 |
54 |
46 |
K |
13 |
0 |
13 |
0 |
100 |
|
17 - Ricerca ed innovazione |
C |
955 |
892 |
63 |
93 |
7 |
K |
2.526 |
2.514 |
12 |
100 |
0 |
|
18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio |
C |
478 |
338 |
140 |
71 |
29 |
K |
419 |
120 |
299 |
29 |
71 |
|
19 - Casa e assetto urbanistico |
C |
316 |
172 |
144 |
54 |
46 |
K |
394 |
393 |
1 |
100 |
0 |
|
20 - Tutela della salute |
C |
780 |
674 |
106 |
86 |
14 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
21 - Tutela beni culturali |
C |
1.076 |
624 |
452 |
58 |
42 |
K |
282 |
74 |
208 |
26 |
74 |
|
22 - Istruzione scolastica |
C |
44.156 |
43.387 |
818 |
98 |
2 |
K |
22 |
0 |
22 |
0 |
100 |
|
23 - Istruzione universitaria |
C |
7.785 |
7.479 |
306 |
96 |
4 |
K |
117 |
109 |
8 |
93 |
7 |
|
24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia |
C |
25.084 |
24.870 |
214 |
99 |
1 |
K |
70 |
50 |
20 |
72 |
28 |
|
25 - Politiche previdenziali |
C |
76.870 |
76.869 |
1 |
100 |
0 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
26 - Politiche per il lavoro |
C |
1.737 |
1.675 |
62 |
96 |
4 |
K |
992 |
918 |
73 |
93 |
7 |
|
27 – Immigrazione |
C |
1.445 |
1.292 |
153 |
89 |
11 |
K |
130 |
0 |
130 |
0 |
100 |
|
28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale |
C |
51 |
40 |
10 |
79 |
21 |
K |
6.013 |
2 |
6.011 |
0 |
100 |
|
29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
C |
63.127 |
62.480 |
647 |
99 |
1 |
K |
412 |
323 |
89 |
78 |
22 |
|
30 - Giovani e sport |
C |
568 |
470 |
98 |
83 |
17 |
K |
221 |
155 |
66 |
70 |
30 |
|
31 – Turismo |
C |
76 |
0 |
76 |
0 |
100 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
32 - Servizi generali amministrazioni |
C |
1.625 |
1.182 |
443 |
73 |
27 |
K |
143 |
55 |
88 |
39 |
61 |
|
33 - Fondi da ripartire |
C |
10.636 |
9.217 |
1.419 |
87 |
13 |
K |
2.584 |
2.501 |
83 |
97 |
3 |
|
34 - Debito pubblico (*) |
C |
79.569 |
79.569 |
0 |
100 |
0 |
Totale spese correnti |
C |
490.827 |
481.871 |
8.956 |
98 |
2 |
Totale spese conto capitale |
K |
43.297 |
28.966 |
14.331 |
67 |
33 |
Totale Spese Finali |
|
534.124 |
510.837 |
23.286 |
96 |
4 |
(*)
Ai sensi dell’articolo 60, comma 3, le rimodulazioni tra i programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, riguardano anche le spese predeterminate per legge, con la sola eccezione delle spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito.
Le rimodulazioni che possono essere proposte nel disegno di legge di bilancio soggiacciono peraltro ad alcuni limiti, quali:
§ il rispetto dell’invarianza dei saldi di finanza pubblica;
§ il limite massimo del 10% delle risorse stanziate per il macroaggregato “Interventi” per le rimodulazioni tra queste ultime e le risorse del macroaggregato “funzionamento”;
§ il divieto di utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese correnti, in quanto intervento di dequalificazione della spesa.
In ragione della possibilità di incidere, con le rimodulazioni presentate a bilancio, sulla legislazione sostanziale di spesa, in apposito allegato a ciascuno stato di previsione della spesa del disegno di legge di bilanciosono esposte le autorizzazioni legislative di spesa ed i relativi importi da utilizzare per ciascun programma che possono essere oggetto di rimodulazione, con indicazione delle rimodulazioni effettuate per il triennio dalle Amministrazioni.
Nel disegno di legge di bilancio per il 2010 (A.S. 1791), come già lo scorso anno, è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l’Allegato 2“Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi”, che espone le autorizzazioni di spesa relative a ciascun Ministero rientranti nella componente rimodulabile del bilancio.
In particolare, nell’Allegato 2 è indicato, con riferimento a ciascuna autorizzazione legislativa, l’importo a legislazione vigente, l’eventuale variazione operata mediante rimodulazione per ciascun anno del triennio 2010-2012 e il conseguente importo iscritto nel disegno di legge di bilancio.
I prospetti seguono l’impostazione già adottata lo scorso anno. Le voci incluse sembrano corrispondere, infatti, per la quasi totalità, a quelle incluse nell’allegato 2 del disegno di legge di bilancio dello scorso anno, eventualmente aggiornato con le disposizioni legislative approvate nel 2009, come precisato nella circolare n. 21/2009, le cui risorse sono iscritte in bilancio in programmi/capitoli già inclusi nella rimodulabilità lo scorso anno[6].
Vi sono, tuttavia, casi di programmi le cui autorizzazioni legislative di spesa sottese, considerate come rimobulabili per l’anno 2009, non trovano invece più inclusione nell’allegato 2 del bilancio di previsione per il 2010 (è questo, ad esempio, il caso dei fattori legislativi di cui ai programmi 4 e 5 della Missione “Diritto alla mobilità” del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti).
In merito alla composizione dell’Allegato 2, va, in ultimo, considerato che, in virtù della ristrutturazione subita da taluni programmi di spesa, alcune autorizzazioni legislative già presenti negli Allegati 2 trovano ora collocazione in programmi diversi[7].
Al fine di una compiuta valutazione dell’Allegato 2, sarebbe pertanto utile che il Governo fornisse ulteriori informazioni in merito ai criteri di inclusione delle autorizzazioni legislative nell’ambito dell’Allegato 2.
Nella tabella che segue sono esposte, ripartite per stato di previsione, le autorizzazioni legislative di spesa presenti negli Allegati 2 su cui sono state effettuate variazioni nell’ambito delle rimodulazioni tra programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa.
Per ciascuna autorizzazione legislativa di spesa è indicata la dotazione prevista nel bilancio di previsione per il triennio 2010-2012 e l’entità della rimodulazione che è stata effettuata dall’Amministrazione in sede di predisposizione del bilancio medesimo.
E’ altresì indicata la collocazione della legge di spesa all’interno della missione e del programma di spesa cui essa afferisce. Si fa notare, al riguardo, che ai fini della predisposizione della tabella la numerazione delle missioni e dei programmi adottata fa riferimento alla classificazione generale delle missioni e non alla numerazione che tali missioni assumono all’interno di ciascuno stato di previsione.
Le rimodulazioni delle autorizzazioni di spesa esposte nell’Allegato 2
(importi in euro)
ECONOMIA E FINANZE |
||||||||
Mis/Pro |
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
M. 29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7751 |
48.143 |
+5.777 |
60.584 |
+7.270 |
104.553 |
+12.546 |
M. 32 – Servizi generali delle amministrazioni |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 3 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7753 |
0 |
-5.777 |
0 |
-7.270 |
0 |
-12.546 |
SVILUPPO ECONOMICO |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 12 - Regolazione dei mercati |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 4 |
L. 229/2003, art. 16, co.
1 |
2261 |
84.185 |
-70.000 |
117.982 |
0 |
117.982 |
0 |
M. 16 - Commercio internazionale |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 5 |
L. 549/1995, art. 1, co.
43 |
2501 |
24.854.989 |
-55.000 |
18.955.470 |
0 |
18.955.470 |
0 |
Prog. 5 |
L. 68/1997, art. 8, co. 1,
punto B |
2531 |
54.912.157 |
-105.000 |
41.684.037 |
0 |
41.684.037 |
0 |
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 26 - Politiche per il lavoro |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
L. 125/1991, art. 5 |
5061 |
145.735 |
-25.000 |
130.646 |
0 |
130.646 |
0 |
Prog. 1 |
L. 244/2007, art. 2, co.
533 |
7984 |
36.362.803 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
Prog. 6 |
L. 54/1982, art. 12 |
76827682 |
1.810.283 |
-2.271.769 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
Prog. 6 |
L. 296/2006, art. 1, co.
1163 |
7682 |
2.271.769 |
+2.271.769 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
M. 20 - Tutela della salute |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
L. 12/2003 |
4133 |
334.659 |
+100.000 |
179.561 |
0 |
0 |
0 |
M. 33 - Fondi da ripartire |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
L. 388/2000, art. 116, co.
7 |
3976 |
0 |
-138.264 |
0 |
-105.799 |
0 |
-105.799 |
Prog. 1 |
L. 266/2005, art. 1, co.
222, punto B |
1161 |
11.042.751 |
+138.264 |
8.218.130 |
+155.799 |
8.218.130 |
+155.799 |
AFFARI ESTERI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 2 |
L. 49/1987, art. 37, co. 1 |
Vari |
326.962.000 |
-2.005.979 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
Prog. 6 |
L. 794/1966 |
4131 |
2.383.000 |
-11.899 |
2.375.000 |
-19.841 |
2.375.000 |
-19.841 |
Prog. 6 |
L. 140/1980, art. 2, co. 1 |
4052 |
272.000 |
0 |
270.000 |
-3.000 |
270.000 |
-3.000 |
Prog. 8 |
D.P.R. 200/1967 |
31053121 |
11.316.114 |
+604.114 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 3 |
3103 |
2.400.000 |
+405.425 |
1.986.016 |
0 |
1.986.016 |
0 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 6, co. 4 |
3106 |
160.000 |
-9.539 |
168.811 |
0 |
168.811 |
0 |
ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 33 - Fondi da ripartire |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
L. 296/2006, art. 1, co.
634 |
1287 |
97.323.005 |
-6.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
INTERNO |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 8 – Soccorso civile |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 3 |
L. 246/2000, art. 10, co.
4 |
2053 |
100.793 |
-40.000 |
107.734 |
0 |
108.493 |
0 |
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 3 |
L. 344/1997, art. 1, co. 5 Progettazione interventi ambientali e promozione di figure professionali |
2717 |
3.451.586 |
+512.471 |
2.249.591 |
0 |
2.249.591 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 4, co. 1 |
2717 |
0 |
-341.648 |
262.206 |
0 |
262.206 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 6, co. 7 |
2717 |
0 |
-170.823 |
131.102 |
0 |
131.102 |
0 |
Prog. 3 |
L. 179/2002, art. 3, co. 2 |
8406 |
1.078.921 |
-400.000 |
1.131.671 |
0 |
1.131.671 |
0 |
Prog. 3 |
DL 10/2007, Art. 5/bis
comma 1 |
2717 |
1.112.110 |
-79.000 |
912.404 |
0 |
912.404 |
0 |
Prog. 3 |
LF n. 244/2007, art.2 co.
322 |
8441 |
778.628 |
+400.000 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 5 |
L. 120/2002, art. 3 |
2211 |
47.743.411 |
-3.750.000 |
39.402.753 |
0 |
39.402.753 |
0 |
Prog. 7 |
L. 344/1997, art. 4, co.
11 |
7216 |
8.010.017 |
+4.764.006 |
2.483.847 |
0 |
2.483.847 |
0 |
Prog. 7 |
L. 426/1998, art. 2, co. 1 |
7216 |
0 |
-977.725 |
748.155 |
0 |
748.155 |
0 |
Prog. 7 |
LF 244/2007, art. 2, co.
325 |
7351 |
0 |
-3.786.281 |
2.897.262 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 9 |
L. 36/1994, art. 22, co. 6 |
1731 |
545.000 |
-69.120 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
L. 308/2004, art.1 co.42 |
1731 |
580.000 |
-48.291 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
LF 244/2007, art. 2, co.
334 |
1862 |
3.400.000 |
-386.281 |
0 |
0 |
0 |
0 |
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 13 - Diritto alla mobilità |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
LF 296/2006, art. 1, co.
921, p. B |
1096 |
500.000 |
-1.771.769 |
500.000 |
-1.238.357 |
600.262 |
-1.138.095 |
M. 17 – Ricerca ed innovazione |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 6 |
L. 267/2002, art. 1, co. 2 |
1801 |
6.807.599 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
DIFESA |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 5 – Difesa e sicurezza del territorio |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 5 |
L. 267/2002, art. 1, co. 3
|
1345 |
77.000 |
+30.282 |
66.000 |
+30.397 |
66.000 |
+30.397 |
Prog. 6 |
LF. 244/2007, art. 2, co.
78 |
1331 |
10.000.000 |
+2.427.440 |
0 |
0 |
0 |
0 |
M. 33 - Fondi da ripartire |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
L.F 244/2007, art. 1, co.
181 |
1186 |
79.466.165 |
+215.534 |
60.642.576 |
0 |
60.642.576 |
0 |
Prog. 1 |
LF 244/2007, art. 2, co.
615 |
1187 |
42.963.590 |
+116.529 |
42.663.189 |
0 |
42.663.189 |
0 |
POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 9 - Agricoltura e pesca |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 2 |
DLG n. 226/2001, art. 10,
co. 1/bis |
1482 |
1.717.103 |
-120.000 |
1.405.751 |
0 |
1405.751 |
0 |
Prog. 6 |
DLG 228/2001, art. 3 |
2143 |
1.025.929 |
-1.500.000 |
1.932.840 |
0 |
1.932.840 |
0 |
Prog. 6 |
DL 202/2005, art. 5, Co.
3/ter |
2275 |
400.000 |
-2.500.000 |
2.900.000 |
0 |
2.900.000 |
0 |
Prog. 6 |
DL 2/2006, art. 4 co.
4/ter |
2287 |
457.257 |
-300.000 |
579.452 |
0 |
579.452 |
0 |
M. 8 – Soccorso civile |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
DL 223/2006, art. 18/bis |
3081 |
7.272.560 |
-300.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 21 - Tutela beni culturali |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 10 |
L. 190/1975, art. 3 |
3610 |
1.840.000 |
+249.577 |
1.482.000 |
+271.444 |
1.482.000 |
+271.444 |
Prog. 10 |
DPR 805/1975, art. 22 |
3611 |
2.261.000 |
+1.499.586 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE RIMODULAZIONE su fattore legislativo |
|
|
-15.653.253 |
|
-14.155.761 |
|
-14.055.499 |
Analizzando gli Allegati 2 agli stati di previsione dei Ministeri si evidenzia che le rimodulazioni effettuate sui fattori legislativi hanno determinato, nel complesso, una riduzione delle dotazioni di spesa delle leggi considerate di oltre 15,6 milioni di euro nel 2010,di 14,2 milioni nel 2011 e di 14,1 milioni nel 2012.
La quasi totalità delle riduzioni riguarda le autorizzazioni di spesa di parte corrente (circa 14,2 milioni nel 2010, 12,7 milioni nel 2011 e 12,6 nel 2012).
In base alla disciplina della flessibilità del bilancio, recata dall’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112, - che impone il rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica - è da ritenere che alla riduzione del fattore legislativo abbia corrisposto una variazione positiva della medesima entità della restante componente rimodulabile del bilancio, vale a dire la spesa discrezionale.
Sul punto, appare pertanto opportuno che il Governo fornisca un chiarimento, anche al fine di valutare l’entità e gli effetti delle variazioni delle dotazioni finanziarie di carattere discrezionale.
Va ricordato, infatti, che ai fini dell’analisi complessiva del livello di flessibilità operata attraverso il disegno di legge di bilancio, in attuazione dell’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008, andrebbero considerate oltre alle rimodulazioni effettuate dalle Amministrazioni sui fattori legislativi anche quelle effettuate a valere sugli stanziamenti per le spese discrezionali.
Le informazioni relative alle rimodulazioni effettuate sulla componente discrezionale della spesa sono del resto necessarie ai fini della verifica dell’applicazione dell’articolo 60, comma 3, che prevede, come accennato, che le rimodulazioni delle dotazioni finanziarie siano effettuate tra i programmi nell’ambito di ciascuna missione di spesa, fissando peraltro il limite di rimodulazione del 10 per cento delle risorse stanziate per gli interventi nonché il divieto di utilizzo degli stanziamenti di spesa in conto capitale per finanziare spese correnti.
Il
quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione per il
BLV 2010 (A.S. 1791) |
||
|
Competenza |
Cassa |
(1) Entrate
finali |
436.759 |
403.655 |
(2) Spese finali |
497.878 |
519.048 |
(3=1-2) Saldo netto da finanziare |
61.118 |
115.393 |
Il
disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il
Il saldo netto da finanziare, corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali, risulta pari a 61,1 miliardi di euro.
In termini di cassa, il saldo netto da finanziare è pari a 115,4 miliardi di euro.
A
seguito delle modifiche approvate nel corso dell’esame al Senato, e
considerando gli effetti prodotti sul bilancio dal disegno di legge finanziaria
(A.C. 2936), il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato per il
Al lordo delle regolazioni contabili e debitorie (pari a 32.696 milioni di euro per quanto concerne le entrate, e a 36.326 milioni di euro, per quanto concerne le spese), il bilancio a legislazione vigente per il 2010 prevede:
BLV 2010 (A.S. 1791) |
||
|
Competenza |
Cassa |
(1) Entrate
finali |
469.455 |
436.351 |
(2) Spese finali |
534.204 |
555.374 |
(3=1-2) Saldo netto da finanziare |
64.748 |
119.023 |
Considerando
Con riferimento alle entrate finali, alle spese finali e ai saldi di bilancio, nella Tavola seguente sono posti a raffronto, in termini di competenza, le previsioni iniziali del bilancio per il 2009, le previsioni contenute nel disegno di legge di assestamento, come presentato dal Governo (A.S. 1646) e le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2010 (A.S. 1791).
(Valori in milioni di euro)
|
Bilancio di previsione 2009 |
Assestato |
B.L.V. |
Diff. |
Entrate finali |
463.688 |
437.488 |
436.759 |
-729 |
Tributarie |
433.373 |
403.994 |
407.540 |
+3.546 |
Extratributarie |
28.964 |
31.916 |
28.004 |
-3.912 |
Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali |
1.350 |
1.578 |
1.216 |
-363 |
Spese finali |
496.478 |
507.148 |
497.878 |
-9.270 |
Spese correnti |
449.589 |
455.503 |
454.581 |
-922 |
368.269 |
377.330 |
375.234 |
-2.096 |
|
- Interessi |
81.320 |
78.173 |
79.347 |
+1.174 |
Spese conto capitale |
46.889 |
51.645 |
43.297 |
-8.348 |
Rimborso prestiti |
215.245 |
215.294 |
258.589 |
+43.295 |
Spese Complessive |
711.723 |
722.441 |
756.466 |
+34.025 |
32.790 |
69.659 |
61.118 |
|
|
Risparmio pubblico |
12.748 |
-19.593 |
-19.037 |
|
Ricorso al mercato (*) |
255.105 |
292.023 |
323.337 |
|
(*) Il ricorso al mercato è calcolato al lordo
delle regolazioni debitorie e contabili.
Per il 2010, la relazione al disegno di legge di bilancio precisa che nell’importo
del ricorso al mercato sono ricompresi 45 miliardi, quale importo per
ristrutturazioni delle passività preesistenti. Pertanto, al netto di tale
importo, il ricorso al mercato sarebbe pari a 278.337 milioni di euro.
Le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2010 registrano una riduzione del saldo netto da finanziare rispetto all’assestamento per il 2009, nell’importo di 8.541 milioni di euro, derivante da:
§ una riduzione delle spese finali di 9.270 milioni di euro, che riguarda in larga parte le spese in conto capitale;
§ una riduzione delle entrate finali di 729 milioni di euro.
Il saldo corrente (risparmio pubblico) del bilancio a legislazione vigente per il 2010 registra, rispetto ai dati assestati per il 2009, un miglioramento di 556 milioni di euro.
Per quanto riguarda le spese finali iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2010, la riduzione (9.270 milioni) è pressoché interamente imputabile ad un sensibile decremento delle spese in conto capitale, che registrano una riduzionedi 8.348 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009. Anche rispetto al dato del bilancio 2009, le spese in conto capitale risultano ridotte di 3.592 milioni.
Anche la spesa corrente registra, rispetto al bilancio assestato 2009, una riduzione (- 922 milioni di euro). Se confrontata, tuttavia, con il bilancio 2009, la previsione di spesa corrente nel 2010 evidenzia un incremento di circa 5 miliardi di euro.
Riguardo alle entrate finali, la riduzione di 729 milioni rispetto alle previsioni assestate per il 2009 risulta determinata dall’andamento decrescente delle entrate extratributarie e di quelle da alienazione e ammortamento beni patrimoniali (nel complesso -4.037 milioni), in parte compensato dall’incremento delle entrate tributarie(+3.546 milioni).
Confrontando i dati con quelli della legge di bilancio per il 2009, si evidenzia peraltro una considerevole riduzione delle entrate finali nel 2010, di circa 27 miliardi di euro, quasi interamente ascrivibile alle entrate tributarie.
Le previsioni di competenza delle spese correnti presentano, per il 2010, un decremento, rispetto al dato assestato 2009, di 922 milioni di euro.
Tale importo è sostanzialmente dovuto alla previsione di una consistente riduzione della spesa corrente primaria di 2.096 milioni di euro, cui fa da contrappeso un aumento della spesa per interessi di 1.174 milioni di euro.
Le variazioni maggiori rispetto al dato assestato 2009 sono previste per le seguenti categoria di spesa:
§ i trasferimenti correnti alle famiglie registrano una flessione di 3.075 milioni, di cui 2.400 milioni sono riferiti al venir meno nel 2010 del bonus straordinario ai contribuenti a basso reddito, beneficio previsto dall’articolo 1, comma 2, del D.L. n. 185/2009 per il solo 2009. Anche le risorse destinate al fondo speciale per la “social card” presentano una riduzione di 487 milioni, in quanto il meccanismo di finanziamento del fondo è basato sulla riassegnazione di risorse che affluiranno in entrata nel corso del 2010. Ulteriori riduzioni interessano gli Istituti di patronato ed assistenza sociale (96 milioni) e le spese per detenuti (73 milioni);
§
i consumi
intermedi presentano una contrazione
di 1.186 milioni rispetto al 2009.
§ le altre uscite correnti presentano nel 2010 una riduzione di 1.991 milioni, di cui 674 milioni sono da riferirsi al venir meno, per l’anno 2010, della dotazione del fondo costituito con le risorse provenienti dai c.d. “ conti bancari dormienti” (cap. 2175/Economia);
§ i redditi da lavoro dipendente registrano una flessione pari a 590 milioni. Tale flessione tiene conto del venir meno di una quota delle risorse destinate alla prosecuzione delle missioni internazionali di pace. La relazione precisa che risultano incluse, nell’ambito dello stanziamento del fondo contratti per il pubblico impiego, le risorse occorrenti per la corresponsione degli adeguamenti relativi all’indennità di vacanza contrattuale.
Le suddette variazioni negative sono compensate, in parte, dalle seguenti variazioni in aumento relative a:
§
i trasferimenti
alle amministrazioni pubbliche, che aumentano di complessivi 4.655 milioni.
In particolare,
§ gli interessi passivi registrano un incremento di 1.174 milioni connesso all’andamento sia degli interessi sui BOT poliennali (3.500 milioni) sia all’andamento dei tassi di interesse sui buoni postali fruttiferi (2.350 milioni). Per contro si riducono di 2.250 milioni gli interessi sui conti correnti di tesoreria.
La contrazione delle spese in conto capitale per 8.348 milioni nel 2010 è principalmente ascrivibile ai seguenti comparti di spesa:
§ riduzione di 2.537 milioni dei contributi agli investimenti ad imprese, di cui 2.160 milioni riferiti a minori trasferimenti alle Ferrovie dello Stato.
La riduzione dei contributi a Ferrovie deriva per 960 milioni dal venir meno dello stanziamento, disposto per il solo 2009, dall’articolo 25, comma 1, del D.L. n. 185/2008 per la realizzazione di investimenti in favore di Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7120/Economia), e per 1.200 milioni dal minor finanziamento previsto per l’anno 2010 per il Sistema «Alta Velocità/Alta Capacità» della linea Torino-Milano-Napoli, ai sensi dell’articolo 1, comma 964, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006), che ha stanziato 400 milioni per il 2007, 1.300 milioni per il 2008, 1.600 milioni per il 2009 e 400 milioni annui per il periodo 2010-2021 (cap. 7124/Economia);
§ riduzione di 4.219 milioni dei contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche, di cui -2.742 milioni di contributi alle amministrazioni centrali, dovuto principalmente a minori stanziamenti per il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (-1.601 milioni) e per l’ANAS (-1.205 milioni);
La dotazione del Fondo
politiche comunitarie (cap. 7493/Economia) passa da 6.872 milioni nel
Per quanto concerne i minori trasferimenti ad ANAS, va considerato che nel bilancio per il 2010 è venuto meno lo stanziamento di 1.205 milioni disposto ai sensi dell’art. 1, co. 1026, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006) per la realizzazione di un programma di investimenti ANAS per lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture, in quanto limitata alle annualità 2008 e 2009 (ex cap. 7372/Economia).
§ riduzioni di 1.538 milioni di altri trasferimenti in conto capitale. In tale categoria di spesa va considerato:
- il decremento di 1.460 milioni del corrispettivo dovuto a SCIP per l’anno 2009, per gli immobili relativi ad operazioni di cartolarizzazione, al fine di estinguere le passività in capo alla stessa (cap. 7288/Economia);
- la riduzione del Fondo per la riassegnazione dei residui passivi perenti in conto capitale (cap. 7496/Economia), che pur mantenendosi nel 2010 superiore rispetto alla dotazione iniziale del bilancio 2009, presenta una riduzione di 3.114 milioni rispetto all’assestamento 2009.
-
In tale sede,
infatti, il Fondo era stato incrementato di 4.000 milioni per il 2009 per il pagamento di crediti vantati dalle imprese
per richieste rimaste inevase nel corso del
-
le maggiori
risorse stanziate sul Fondo per le aree
sottoutilizzate (cap. 8425/Sviluppo) per 2.386 milioni. In realtà, le
risorse del FAS per il 2010 sono previste dal bilancio a legislazione vigente allo
stesso livello del dato di previsione 2009 (6 miliardi). La variazione è indicata
con riferimento al dato assestato
La tavola che segue illustra le spese finali del bilancio dello Stato, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, evidenziando il raffronto tra il dato assestato 2009 e il dato a legislazione vigente per il 2010 (A.S. 1791).
Spese finali del bilancio dello stato
(competenza - valori in milioni
di euro – al netto delle regolazioni debitorie)
CATEGORIE |
BIL. 2009 |
ASS. 2009 |
BLV 2010 |
Var. |
Redditi da lavoro dipendente |
91.355 |
91.646 |
91.056 |
-590 |
Consumi intermedi |
7.516 |
9.143 |
7.957 |
-1.186 |
Imposte pagate sulla produzione |
4.875 |
4.862 |
4.817 |
-45 |
Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche |
213.307 |
215.579 |
220.234 |
4.655 |
Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private |
3.801 |
6.874 |
3.799 |
-3.075 |
Trasferimenti correnti a imprese |
3.359 |
4.129 |
4.279 |
150 |
Trasferimenti all'estero |
1.493 |
1.601 |
1.508 |
-93 |
Risorse proprie CEE |
17.000 |
17.000 |
17.200 |
200 |
Interessi passivi e redditi da capitale |
81.320 |
78.173 |
79.347 |
1.174 |
Poste correttive e compensative |
17.078 |
17.303 |
17.335 |
32 |
Ammortamenti |
890 |
1.054 |
900 |
-154 |
Altre uscite correnti |
7.596 |
8.138 |
6.147 |
-1.991 |
Totale Spese Correnti |
449.590 |
455.502 |
454.579 |
-923 |
Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni |
4.866 |
5.144 |
5.056 |
-88 |
Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche |
20.495 |
20.930 |
16.711 |
-4.219 |
Contributi agli investimenti ad imprese |
10.564 |
11.577 |
9.039 |
-2.537 |
Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private |
94 |
97 |
46 |
-51 |
Contributi agli investimenti a estero |
205 |
220 |
554 |
334 |
Altri trasferimenti in conto capitale |
10.315 |
13.278 |
11.740 |
-1.538 |
Acquisizioni di attività finanziarie |
350 |
400 |
150 |
-250 |
Totale spese Conto Capitale |
46.889 |
51.645 |
43.297 |
-8.348 |
Totale Spese Finali |
496.478 |
507.148 |
497.878 |
-9.270 |
Per quanto riguarda le entrate finali viene prevista nel 2010 una riduzione complessiva di 729 milioni rispetto al dato assestato 2009, determinata da un incremento dello 0,9% delle entrate tributarie (+3.546 milioni) a fronte di una riduzione di quelle extratributarie e delle entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali, per oltre 4.000 milioni di euro.
In particolare, le entrate extratributarie (Titolo II)registrano complessivamente, nelle previsioni 2010, una diminuzione del 12,3%, pari a 3.912 milioni di euro.
Ponendo
a raffronto le previsioni 2010 con i
dati indicati nella legge di bilancio di
previsione
In particolare, tra le entrate tributarie il gettito IRE risulta ridotto di 6,5 miliardi, quello IRES di oltre 4 miliardi e il gettito dell’IVA di oltre 12 miliardi.
Entrate tributarie
(al netto dei rimborsi IVA, regolazioni contabili e acconto concessionari - milioni di euro)
|
Bil.
2009 |
Ass. 2009 (b) |
BLV 2010 (c) |
Var. |
Var. |
I – Imposte sul patrimonio e sul reddito |
256.595 |
242.191 |
245.218 |
3.027 |
1,2 |
II - Tasse e imposte sugli affari |
127.389 |
113.343 |
113.144 |
-199 |
-0,2 |
III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane |
27.906 |
25.660 |
26.017 |
357 |
1,4 |
IV – Monopoli |
10.335 |
10.507 |
10.507 |
0 |
0 |
V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco |
11.148 |
12.294 |
12.654 |
360 |
2,9 |
Totale Entrate Tributarie |
433.373 |
403.994 |
407.540 |
3.546 |
0,9 |
Come già ricordato, il disegno di legge di bilancio per il 2010conferma la struttura contabile introdotta a partire dalla legge di bilancio per il 2008.
In tale quadro, al fine di rendere diretto il legame tra “risorse stanziate e azioni perseguite”, viene mantenuta l’articolazionedegli stati di previsione della spesa secondo le 34 Missioni, le quali rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici.
Modificazioni sono invece intervenute in ordine al quadro funzionale relativo ai Programmi, che è stato rivisitato, in ossequio a quanto previsto dalla Circolare n. 21 del 5 giugno 2009, che – nel fornire i criteri per la redazione delle previsioni di bilancio per l’anno 2010 e per il triennio 2010-2012 - ha evidenziato l’opportunità di proseguire, anche con riferimento alle proposte di previsione per il 2010, l’attività iniziata nel 2009, di perfezionamento e affinamento della classificazione, al fine di migliorarne la leggibilità e la significatività.
La suddetta Circolare ha indicato alle singole Amministrazioni una serie di principi, analoghi a quelli forniti lo scorso anno, per la formazione delle previsioni di bilancio, volti a:
- garantire, di norma, la specificità dei programmi per ciascun Ministero e dunque la riduzione dei casi di condivisione dei medesimi tra più ministeri, fermi restando i due Programmi trasversali nei quali sono allocate le spese relative ai Gabinetti dei Ministri(Programma: Indirizzo politico) e quelle relative al funzionamento dell’Amministrazione (Programma: Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza);
- assicurare che la denominazione dei programmi risulti il più possibile espressiva del loro contenuto;
- assicurare, per quanto possibile, che a ciascun centro di responsabilità amministrativa sia collegato un solo programma, tenendo conto della necessità di associare la responsabilità della gestione delle risorse e del risultato ad un unico soggetto;
- favorire la razionalizzazione dei programmi sia in termini di competenza finanziaria, con l’accorpamento di quelli meno significativi, che di attività svolte. Di regola, ad ogni programma devono essere associate le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività sottostanti;
- favorire l’associazione delle spese connesse alle strutture periferiche delle Amministrazioni ai Programmi effettivamente svolti, in luogo della loro attribuzione al Programma “Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza”.
A seguito della revisione operata dai diversi dicasteri, nel disegno di legge di bilancioper il 2010, le Missioni sono state articolate in 162 programmi, rispetto ai 163 presenti nel disegno di legge di bilancio 2009, poi divenuti 164 nel testo di legge (legge n. 204/2008).
Per quanto concerne il Ministero per i beni e le attività culturali, oggetto di revisione sono stati, in particolare, i programmi relativi alla missione 21 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, la quale è interamente iscritta nello stato di previsione del suddetto Ministero.
Con riferimento al Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca, oggetto di revisione sono stati i programmi sottostanti la missione 22 “Istruzione scolastica”. Tale missione è trasversale al suddetto Ministero e al Ministero dell’economia[8], ma i programmi oggetto di ristrutturazione sono stati quelli di competenza del Ministero dell’istruzione.
Oggetto di revisione sono stati anche i programmi relativi alla missione 5 “Difesa e sicurezza del territorio”, interamente iscritta presso il Ministero della Difesa.
Infine, la revisione ha riguardato anche i programmi interni alla Missione 14 “infrastrutture pubbliche e logistica”, trasversale al Ministero dell’economia e al Ministero delle infrastrutture e trasporti, ma oggetto di revisione sono i programmi iscritti presso quest’ultimo Ministero.
Si osserva che la revisione ha riguardato anche i programmi interni alla missione 15, Comunicazioni, trasversale al Ministero dell’economia e finanze e al Ministero dello sviluppo economico.
Con riferimento al
raccordo con la classificazione funzionale della spesa COFOG (classification of
functions of government), ossia la classificazione delle funzioni di
governo previste dal SEC 95 ed elaborata in sede OCSE,
E’ stato pertanto oggetto di revisione anche il quadro riassuntivo per COFOG e per categorie/divisioni (il quali trovano esposizione in un apposito allegato per ciascuno stato di previsione della spesa).
Come evidenziato dalla Relazione illustrativa, la classificazione del bilancio per Missioni e Programmi si muove nel solco dei principi generali vigenti di contabilità pubblica, definiti con la legge n. 94 del 1997[9]. Dunque, l’unità di voto parlamentare rimane l’unità previsionale di base, la quale è sottostante al programma e raggruppa entrate e spese di una stessa natura. Ai fini gestionali, al di sotto delle unità previsionali di base si trovano i capitoli, i quali possono essere gestiti da uno o più centri di responsabilità amministrativa (corrispondenti all’unità organizzativa di livello dirigenziale cui sono affidate le risorse finanziarie).
Si osserva al riguardo che è all’esame in terza lettura presso il Senato un articolato progetto di riforma della disciplina di contabilità nazionale, disegno di legge A.S. 1397-B “Legge di contabilità e finanza pubblica”, il quale, per ciò che attiene al bilancio dello Stato, da un lato mette a regime le innovazioni apportate al bilancio nel corso degli ultimi due esercizi finanziari, confermando l’articolazione delle voci di spesa in missioni e programmi, dall’altro introduce novità rilevanti per ciò che attiene all’oggetto della decisione parlamentare, prevedendo che l’unità di voto non sia più l’u.p.b, bensì il programma. Per l’entrata, l’unità di voto è rappresentata dalla tipologia di cespite.
Il disegno di legge, ai fini del completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, reca poi una apposita delega Governo, da esercitarsi entro due anni dalla data di entrata in vigore della riforma, finalizzata, tra l’altro, alla revisione delle missioni e dei programmi, alla previsione che le autorizzazioni legislative di spesa debbano essere formulate in termini di finanziamento di specifici programmi di spesa, nonché all’affidamento di questi ultimi ad un unico centro di responsabilità amministrativa.
Per quanto concerne gli aspetti quantitativi, il disegno di legge di bilancio consente di identificare lo stock delle risorse disponibili a legislazione vigente per ciascuna della 34 grandi finalità istituzionali perseguite con la spesa pubblica.
La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo e in quota percentuale delle risorse disponibili per ciascuna delle 34 Missioni iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2010[10](A.S. 1791), come risultanti dalla prima nota di variazioni (A.C. 2937-bis), poste a raffronto con le previsioni iniziali e assestate del bilancio 2009, nonché con i dati di consuntivo per il 2008.
I dati sono al lordo delle regolazioni contabili e debitorie.
(milioni di euro)
Missioni |
Rend. |
Bilancio 2009 |
Assestato |
BLV |
I nota di variazioni |
% su totale |
1 - Organi costituzionali |
3.513 |
3.058 |
3.181 |
3.161 |
3.161 |
0,6 |
2 – Amm.ne generale territorio |
532 |
424 |
424 |
465 |
465 |
0,1 |
3 - Relazioni autonomie territoriali |
122.217 |
111.056 |
113.263 |
114.990 |
116.324 |
21,7 |
4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
27.137 |
26.297 |
26.411 |
25.235 |
25.312 |
4,7 |
5 - Difesa e sicurezza del territorio |
22.661 |
19.244 |
21.271 |
18.575 |
18.575 |
3,5 |
6 - Giustizia |
7.345 |
7.308 |
7.600 |
7.272 |
7.272 |
1,4 |
7 - Ordine pubblico e sicurezza |
9.990 |
10.639 |
10.861 |
10.429 |
10.429 |
1,9 |
8 - Soccorso civile |
4.544 |
3.505 |
3.717 |
4.140 |
4.150 |
0,8 |
9 - Agricoltura e pesca |
1.551 |
1.004 |
1.070 |
885 |
895 |
0,2 |
10 - Energia e fonti energetiche |
62 |
48 |
48 |
8 |
8 |
0,0 |
11 - Competitività e sviluppo imprese |
4.977 |
4.690 |
4.822 |
4.675 |
4.763 |
0,9 |
12 - Regolazione dei mercati |
378 |
31 |
53 |
30 |
30 |
0,0 |
13 - Diritto alla mobilità |
12.218 |
10.017 |
11.394 |
7.390 |
7.395 |
1,4 |
14 - Infrastrutture pubbliche e logistica |
3.370 |
3.640 |
3.722 |
4.850 |
4.850 |
0,9 |
15 - Comunicazioni |
1.317 |
1.030 |
1.034 |
1.252 |
1.252 |
0,2 |
16 - Commercio internazionale |
258 |
204 |
210 |
188 |
188 |
0,0 |
17 - Ricerca ed innovazione |
4.120 |
3.613 |
3.721 |
3.481 |
3.496 |
0,7 |
18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio |
2.179 |
1.443 |
1.393 |
897 |
897 |
0,2 |
19 - Casa e assetto urbanistico |
1.281 |
890 |
1.024 |
710 |
622 |
0,1 |
20 - Tutela della salute |
1.050 |
841 |
860 |
780 |
780 |
0,1 |
21 - Tutela beni culturali |
1.739 |
1.394 |
1.408 |
1.358 |
1.358 |
0,3 |
22 - Istruzione scolastica |
46.943 |
44.016 |
44.264 |
44.178 |
44.184 |
8,2 |
23 - Istruzione universitaria |
8.614 |
8.553 |
8.555 |
7.902 |
7.909 |
1,5 |
24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia |
23.090 |
25.373 |
26.319 |
25.154 |
25.154 |
4,7 |
25 - Politiche previdenziali |
67.411 |
73.996 |
74.173 |
76.871 |
76.991 |
14,3 |
26 - Politiche per il lavoro |
3.567 |
2.934 |
3.168 |
2.729 |
2.729 |
0,5 |
27 - Immigrazione |
1.480 |
1.416 |
1.400 |
1.575 |
1.580 |
0,3 |
28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale (*) |
2.439 |
6.103 |
3.758 |
6.064 |
7.059 |
1,3 |
29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
62.482 |
66.254 |
71.225 |
63.539 |
63.339 |
11,8 |
30 - Giovani e sport |
1.069 |
828 |
801 |
789 |
792 |
0,1 |
31 - Turismo |
104 |
76 |
76 |
76 |
76 |
0,0 |
32 - Servizi generali amministrazioni |
1.279 |
2.324 |
2.426 |
1.767 |
1.770 |
0,3 |
33 - Fondi da ripartire |
3.331 |
13.750 |
16.627 |
13.219 |
13.341 |
2,5 |
34 - Debito pubblico (**) |
79.446 |
81.349 |
77.654 |
79.568 |
79.570 |
14,8 |
Totale Spese Finali |
535.737 |
537.348 |
547.933 |
534.202 |
536.716 |
100,0 |
(*) Al netto di 36 milioni di euro relativi a rimborsi del debito statale.
(**)
Analizzando la quota delle risorse disponibili per il 2010 per ognuna delle 34 Missioni rispetto al totale del bilancio dello Stato, emerge come le percentuali maggiori delle risorse siano destinate alle seguenti finalità:
§ relazioni finanziarie con le autonomie locali (Missione 3 “Relazioni autonomie territoriali”), che rappresenta circa il 21,7% della spesa finale dello Stato;
§ interessi per il servizio del debito (Missione 34 “Debito pubblico”), cui sono destinati il 14,8% delle risorse;
§ trasferimenti agli enti previdenziali per la previdenza obbligatoria e complementare (Missione 25 “Politiche previdenziali”), che rappresentano il 14,3% delle risorse;
§ politiche finanziarie e di bilancio (Missione 29), che assorbono il 11,8% della spesa;
§ istruzione scolastica (Missione 22), cui è destinato l’8,2 della spesa.
Inoltre, alle relazioni internazionali e alla cooperazione (Missione 4 “L’Italia in Europa e nel mondo”) è destinato il 4,7%, analogamente ai diritti sociali, politiche sociali e alle politiche per la famiglia (Missione 24).
Bilancio a legislazione vigente 2010,
integrato dalla I Nota di variazioni
Incidenza % degli stanziamenti per Missione
* Nella voce “Altro” sono raggruppate le Missioni (21 su un totale di 34) che presentano un’incidenza percentuale rispetto al totale dello stati di previsioni della spesa inferiore all’1,4%. In particolare, si tratta – come per l’anno 2009 - delle Missioni 1, 2, 8-12, 14-21, 26-28, 30-32.
Si ricorda che sulla base dell’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008, come modificato dall’articolo 23, comma 21-quater del D.L. n. 78/2009, alla legge annuale di bilancio è consentito, in via sperimentale anche per l’anno 2010, di rimodulare tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, compresi gli stanziamenti di spesa predeterminati per legge, nel rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica e dell’obiettivo di pervenire ad un consolidamento per missioni e programmi di ciascuno stato di previsione.
Sono escluse dalla rimodulazione soltanto le spese obbligatorie e quelle in annualità e a pagamento differito.
Le autorizzazioni legislative ed i relativi importi da utilizzare per ogni programma ai fini della rimodulazione sono esposti in un apposito Allegato a ciascuno stato di previsione della spesa.
Nelle tabelle seguenti sono riportati, raggruppati per missione, i programmi di spesa che sono stati oggetto di rimodulazione da parte delle Amministrazioni, relativamente al solo fattore legislativo.
Si ricorda, comunque, che nell’Allegato 2 sono esposti anche programmi di spesa, con le relative autorizzazioni legislative, che non presentano alcuna rimodulazione da parte delle Amministrazioni.
Missione 4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
AFFARI ESTERI |
||||||||
Prog. 2 |
L. 49/1987, art. 37, co. 1 - cooperazione con i paesi in via di sviluppo |
Vari |
326.962.000 |
-2.005.979 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
Prog. 6 |
L. 794/1966 |
4131 |
2.383.000 |
-11.899 |
2.375.000 |
-19.841 |
2.375.000 |
-19.841 |
Prog. 6 |
L. 140/1980, art. 2, co. 1 |
4052 |
272.000 |
0 |
270.000 |
-3.000 |
270.000 |
-3.000 |
Prog. 8 |
D.P.R. 200/1967 |
31053121 |
11.316.114 |
+604.114 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 3 |
3103 |
2.400.000 |
+405.425 |
1.986.016 |
0 |
1.986.016 |
0 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 6, co. 4 |
3106 |
160.000 |
-9.539 |
168.811 |
0 |
168.811 |
0 |
|
Totale |
|
|
-1.017.878 |
|
-1.030.818 |
|
-1.030.818 |
Missione 5 – Difesa e sicurezza del territorio |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
DIFESA |
||||||||
Prog. 5 |
L. 267/2002, art. 1, co. 3
|
1345 |
77.000 |
+30.282 |
66.000 |
+30.397 |
66.000 |
+30.397 |
Prog. 6 |
LF. 244/2007, art. 2, co.
78 |
1331 |
10.000.000 |
+2.427.440 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
|
|
+2.457.722 |
|
+30.397 |
|
+30.397 |
Missione 8 – Soccorso civile |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
INTERNO |
||||||||
Prog. 3 |
L. 246/2000, art. 10, co.
4 |
2053 |
100.793 |
-40.000 |
107.734 |
0 |
108.493 |
0 |
POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
||||||||
Prog. 1 |
DL 223/2006, art. 18/bis |
3081 |
7.272.560 |
-300.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
|
Totale |
|
|
-340.000 |
|
-232.000 |
|
-232.000 |
Missione 9 - Agricoltura e pesca |
|
|
|
|
||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
||||||||
Prog. 2 |
DLG n. 226/2001, art. 10,
co. 1/bis |
1482 |
1.717.103 |
-120.000 |
1.405.751 |
0 |
1405.751 |
0 |
Prog. 6 |
DLG 228/2001, art. 3 |
2143 |
1.025.929 |
-1.500.000 |
1.932.840 |
0 |
1.932.840 |
0 |
Prog. 6 |
DL 202/2005, art. 5, Co.
3/ter |
2275 |
400.000 |
-2.500.000 |
2.900.000 |
0 |
2.900.000 |
0 |
Prog. 6 |
DL 2/2006, art. 4 co.
4/ter |
2287 |
457.257 |
-300.000 |
579.452 |
0 |
579.452 |
0 |
|
Totale |
|
|
-4.420.000 |
|
0 |
|
0 |
Missione 12 - Regolazione dei mercati |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
SVILUPPO ECONOMICO |
||||||||
Prog. 4 |
L. 229/2003, art. 16, co.
1 |
2261 |
84.185 |
-70.000 |
117.982 |
0 |
117.982 |
0 |
Missione 13 - Diritto alla mobilità |
||||||||
|
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
||||||||
Prog. 1 |
LF 296/2006, art. 1, co.
921, punto B |
1096 |
500.000 |
-1.771.769 |
500.000 |
-1.238.357 |
600.262 |
-1.138.095 |
Missione 16 - Commercio internazionale |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
SVILUPPO ECONOMICO |
||||||||
Prog. 5 |
L. 549/1995, art. 1, co.
43 |
2501 |
24.854.989 |
-55.000 |
18.955.470 |
0 |
18.955.470 |
0 |
Prog. 5 |
L. 68/1997, art. 8, co. 1,
punto B |
2531 |
54.912.157 |
-105.000 |
41.684.037 |
0 |
41.684.037 |
0 |
|
Totale |
|
|
-160.000 |
|
0 |
|
0 |
Missione 17 – Ricerca ed innovazione |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
||||||||
Prog. 6 |
L. 267/2002, art. 1, co. 2 |
1801 |
6.807.599 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
Missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE |
||||||||
Prog. 3 |
L. 344/1997, art. 1, co. Progettazione interventi ambientali e promozione di figure professionali |
2717 |
3.451.586 |
+512.471 |
2.249.591 |
0 |
2.249.591 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 4, co. 1 |
2717 |
0 |
-341.648 |
262.206 |
0 |
262.206 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 6, co. 7 |
2717 |
0 |
-170.823 |
131.102 |
0 |
131.102 |
0 |
Prog. 3 |
L. 179/2002, art. 3, co. 2 |
8406 |
1.078.921 |
-400.000 |
1.131.671 |
0 |
1.131.671 |
0 |
Prog. 3 |
DL 10/2007, Art. 5/bis
comma 1 |
2717 |
1.112.110 |
-79.000 |
912.404 |
0 |
912.404 |
0 |
Prog. 3 |
LF n. 244/2007, art.2 co.
322 |
8441 |
778.628 |
+400.000 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 5 |
L. 120/2002, art. 3 |
2211 |
47.743.411 |
-3.750.000 |
39.402.753 |
0 |
39.402.753 |
0 |
Prog. 7 |
L. 344/1997, art. 4, co.
11 |
7216 |
8.010.017 |
+4.764.006 |
2.483.847 |
0 |
2.483.847 |
0 |
Prog. 7 |
L. 426/1998, art. 2, co. 1 |
7216 |
0 |
-977.725 |
748.155 |
0 |
748.155 |
0 |
Prog. 7 |
LF 244/2007, art. 2, co.
325 |
7351 |
0 |
-3.786.281 |
2.897.262 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 9 |
L. 36/1994, art. 22, co. 6 |
1731 |
545.000 |
-69.120 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
L. 308/2004, art.1 co.42 |
1731 |
580.000 |
-48.291 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
LF 244/2007, art. 2, co.
334 |
1862 |
3.400.000 |
-386.281 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
|
|
-4.332.692 |
|
0 |
|
0 |
Missione 20 - Tutela della salute |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Prog. 1 |
L. 12/2003 |
4133 |
334.659 |
+100.000 |
179.561 |
0 |
0 |
0 |
Missione 21 - Tutela beni culturali |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI |
||||||||
Prog. 10 |
L. 190/1975, art. 3 |
3610 |
1.840.000 |
+249.577 |
1.482.000 |
+271.444 |
1.482.000 |
+271.444 |
Prog. 10 |
DPR 805/1975, art. 22 |
3611 |
2.261.000 |
+1.499.586 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
|
Totale |
|
|
1.749.163 |
|
1.419.879 |
|
1.419.879 |
Missione 26 - Politiche per il lavoro |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Prog. 1 |
L. 125/1991, art. 5 |
5061 |
145.735 |
-25.000 |
130.646 |
0 |
130.646 |
0 |
Prog. 1 |
L. 244/2007, art. 2, co.
533 |
7984 |
36.362.803 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
Prog. 6 |
L. 54/1982, art. 12 |
76827682 |
1.810.283 |
-2.271.769 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
Prog. 6 |
L. 296/2006, art. 1, co.
1163 |
7682 |
2.271.769 |
+2.271.769 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
|
Totale |
|
|
-1.525.000 |
|
-1.500.000 |
|
-1.500.000 |
Missione 29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
ECONOMIA E FINANZE |
||||||||
Prog. 1 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7751 |
48.143 |
+5.777 |
60.584 |
+7.270 |
104.553 |
+12.546 |
Missione 32 – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
ECONOMIA E FINANZE |
||||||||
Prog. 3 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7753 |
0 |
-5.777 |
0 |
-7.270 |
0 |
-12.546 |
Missione 33 – Fondi da ripartire |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Prog. 1 |
L. 388/2000, art. 116, co.
7 |
3976 |
0 |
-138.264 |
0 |
-105.799 |
0 |
-105.799 |
Prog. 1 |
L. 266/2005, art. 1, co.
222, punto B |
1161 |
11.042.751 |
+138.264 |
8.218.130 |
+155.799 |
8.218.130 |
+155.799 |
ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA |
||||||||
Prog. 1 |
L. 296/2006, art. 1, co.
634 |
1287 |
97.323.005 |
-6.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
DIFESA |
||||||||
Prog. 1 |
L.F 244/2007, art. 1, co.
181 |
1186 |
79.466.165 |
+215.534 |
60.642.576 |
0 |
60.642.576 |
0 |
Prog. 1 |
LF 244/2007, art. 2, co.
615 |
1187 |
42.963.590 |
+116.529 |
42.663.189 |
0 |
42.663.189 |
0 |
|
Totale |
|
|
-6.371.157 |
|
-11.653.220 |
|
-11.653.220 |
Di seguito si riportano le variazioni risultanti dagli emendamenti al disegno di legge di bilancio 2010, approvati presso il Senato, e in Aula.
La gran parte delle variazioni sono state apportate in sede referente, dalla 5a Commissione, mentre l’Assemblea ha apportato una sola variazione[11].
Tab. 2 - Economia e finanze |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma /Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab. 2.30-5 |
3.2.6 |
L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Politica economica e finanziaria in ambito internazionale – Investimenti L’incremento è relativo al finanziamento degli oneri derivanti dalla partecipazione dell’Italia al capitale della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (cap. 7178). |
+1.673.865 |
|
21.2.3 |
Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri (1) – Organi a rilevanza costituzionale – Oneri comuni di parte corrente L’incremento è destinato al Fondo per il funzionamento del Consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana (cap. 2182) |
+153.152 |
|
25.2.3 |
Fondi da ripartire (33) – Fondi di riserva e speciali – Oneri comuni di parte corrente. Riduzione del Fondo di riserva per le spese impreviste (cap. 3001). |
- 3.267.017 |
2.Tab. 2.120-5 |
24.1.1 |
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi generali, formativi, assistenza legale ed approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche – Funzionamento. La riduzione opera sulle spese per acquisto di beni e servizi (cap. 1255). |
- 2.000.000 |
2.Tab. 2.147-5 |
24.3.1 |
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza – Funzionamento. La riduzione concerne le spese per acquisto di beni e servizi (cap. 1248). |
- 4.000.000 |
2.Tab. 2.158-5 |
25.2.3 |
Fondi da ripartire (33) – Fondi di riserva e speciali – Oneri comuni di parte corrente. Riduzione del Fondo di riserva per le spese impreviste (cap. 3001). |
- 4.000.000 |
Tab. 3 – Sviluppo economico |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma /Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab. 2.30-5 |
9.2.1 |
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza – Funzionamento Finanziamento del funzionamento del “Monitoring trustee” istituito in attuazione della decisione della Commissione europea del 12 novembre 2008 (cap. 1221) |
+1.440.000 |
|
2.1.6 |
Sviluppo e riequilibrio territoriale (28) – Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate. La riduzione è a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate (cap. 8425). |
- 5.000.000 |
Tab. 5 – Ministero della giustizia |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma /Denominazione UPB |
Competenza |
5.Tab.5.1 |
1.2.1 |
Giustizia (6) – Giustizia civile e penale – Funzionamento La riduzione opera sulle competenze accessorie al personale (cap. 1404). |
- 622.000 |
|
2.1.1 |
Giustizia (6) – Indirizzo politico – Funzionamento L’incremento è diretto alle competenze fisse ed accessorie agli addetti al gabinetto ed alle segreterie particolari (1003). |
+ 622.000 |
Tab. 6 – Ministero degli affari esteri |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma /Denominazione UPB |
Competenza |
6.Tab. 6.1-5 |
1.2.2 |
L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Cooperazione allo sviluppo e gestione delle sfide globali – Interventi L’incremento riguarda il Fondo per lo sminamento umanitario (cap. 2210) |
+1.000.000 |
|
1.4.1 |
L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale – Funzionamento La riduzione opera, per 500.000 euro a valere sulle risorse finalizzate alla retribuzione al personale a contratto nelle rappresentanze diplomatiche, uffici consolari e istituti di cultura (cap. 1501), e per 500.000 euro sulle competenze accessorie al personale (cap. 1503). |
- 1.000.000 |
Tab. 7 – Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma /Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab. 2.120-5 |
1.3.6 |
Istruzione scolastica (22) – Istruzione primaria –Investimenti L’incremento è diretto ad investimenti vari. |
+2.000.000 |
2.Tab. 2.147-5 |
2.1.2 |
Istruzione universitaria (23) – Diritto allo studio nell’istruzione universitaria – Interventi L’incremento opera sul contributo a favore dei collegi universitari legalmente riconosciuti e per il finanziamento delle funzioni delegate alla regione Sardegna in materia di diritto allo studio (cap. 1696). |
+4.000.000 |
2.Tab. 2.158-5 |
1.9.2 |
Istruzione scolastica (22) – istituzioni scolastiche non statali – Interventi L’incremento
è diretto ad interventi vari. In particolare, 958.292 euro vengono iscritti nell’ambito
del CDR Ufficio scolastico regionale per |
+ 4.000.000 |
Tab. 10 – Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/programma /Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab. 2.30-5 |
2.7.6 |
Diritto alla mobilità (13) – Sviluppo della mobilità locale – Investimenti L’incremento è destinato alla realizzazione delle infrastrutture per la mobilità al servizio delle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova. |
+5.000.000 |
Infine, sono stati approvati in Commissione due emendamenti che hanno apportato modifiche all’articolato del disegno di legge di bilancio, ed in particolare agli articoli che approvano lo stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, del Ministero dell’Istruzione, dell’università e ricerca e del Ministero dell’Interno.
Tavola I Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;
Tavola II Le spese complessive per funzioni-obiettivo e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;
Le variazioni in termini assoluti, a seguito della I Nota di variazioni e in percentuale sono riferite al dato assestato 2009.
Tutti i dati delle spese sono al lordo dei rimborsi IVA e delle regolazioni debitorie.
I dati del disegno di legge di assestamento 2009 sono riferiti al testo presentato al Senato (A.S. 1646).
Tavola I – Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
MINISTERI |
Ass. 2009 |
% |
BLV |
% |
I Nota |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
Economia e finanze |
329.989 |
60,2 |
318.622 |
59,6 |
319.844 |
59,6 |
-10.145 |
-3,1 |
Sviluppo economico |
7.730 |
1,4 |
9.558 |
1,8 |
10.555 |
2,0 |
2.825 |
36,5 |
Lavoro e politiche sociali |
81.949 |
15,0 |
82.920 |
15,5 |
83.044 |
15,5 |
1.095 |
1,3 |
Giustizia |
7.757 |
1,4 |
7.408 |
1,4 |
7.408 |
1,4 |
-349 |
-4,5 |
Affari esteri |
2.164 |
0,4 |
2.074 |
0,4 |
2.074 |
0,4 |
-90 |
-4,2 |
Istruzione |
55.661 |
10,2 |
55.252 |
10,3 |
55.280 |
10,3 |
-381 |
-0,7 |
Interno |
29.035 |
5,3 |
27.205 |
5,1 |
27.330 |
5,1 |
-1.705 |
-5,9 |
Ambiente e tutela del mare |
1.284 |
0,2 |
738 |
0,1 |
738 |
0,1 |
-546 |
-42,5 |
Infrastrutture |
7.648 |
1,4 |
6.985 |
1,3 |
6.990 |
1,3 |
-658 |
-8,6 |
Difesa |
21.447 |
3,9 |
20.363 |
3,8 |
20.364 |
3,8 |
-1.083 |
-5,0 |
Politiche agricole |
1.546 |
0,3 |
1.377 |
0,3 |
1.386 |
0,3 |
-160 |
-10,3 |
Beni e attività culturali |
1.731 |
0,3 |
1.702 |
0,3 |
1.702 |
0,3 |
-29 |
-1,7 |
TOTALE SPESE FINALI |
547.941 |
100 |
534.204 |
100,0 |
536.715 |
100,0 |
-11.226 |
-2,0 |
Tavola II – Le spese complessive per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
FUNZIONI-OBIETTIVO |
Ass. 2009 |
% |
BLV |
% |
I Nota |
% |
Diff. |
Diff. % |
1 Servizi generali delle pubbliche amministrazioni |
494.952 |
64,8 |
534.306 |
67,4 |
535.357 |
67,3 |
40.405 |
8,2 |
2 Difesa |
22.147 |
2,9 |
20.791 |
2,6 |
20.791 |
2,6 |
-1.356 |
-6,1 |
3 Ordine pubblico e sicurezza |
20.351 |
2,7 |
19.690 |
2,5 |
19.690 |
2,5 |
-661 |
-3,2 |
4 Affari economici |
49.049 |
6,4 |
42.923 |
5,4 |
43.175 |
5,4 |
-5.874 |
-12,0 |
5 Protezione dell'ambiente |
1.654 |
0,2 |
1.100 |
0,1 |
1.100 |
0,1 |
-554 |
-33,5 |
6 Abitazioni e assetto territoriale |
1.120 |
0,1 |
754 |
0,1 |
754 |
0,1 |
-366 |
-32,7 |
7 Sanità |
9.506 |
1,2 |
10.733 |
1,4 |
11.791 |
1,5 |
2.285 |
24,0 |
8 Attività ricreative, culturali e di culto |
5.524 |
0,7 |
5.711 |
0,7 |
5.714 |
0,7 |
190 |
3,4 |
9 Istruzione |
53.190 |
7,0 |
52.956 |
6,7 |
52.969 |
6,7 |
-221 |
-0,4 |
10 Protezione sociale |
105.732 |
13,9 |
103.828 |
13,1 |
103.963 |
13,1 |
-1.769 |
-1,7 |
TOTALE SPESE COMPLESSIVE |
763.226 |
100,0 |
792.792 |
100,0 |
795.304 |
100,0 |
32.078 |
4,2 |
La tabella 11 allegata al disegno di legge di bilancio per l’esercizio finanziario 2010 (A.C. 2937), reca gli stanziamenti dello stato di previsione del Ministero della difesa.
Le previsioni di spesa per il prossimo esercizio finanziario, dopo l’esame del Senato, sono le seguenti:
Ø previsioni di competenza per complessivi 20.363,6 milioni di euro, pari al 3,8% circa delle spese finali dello Stato (anche nel 2009 era pari al 3,8%);
Ø autorizzazioni di cassa pari a 20.426,2 milioni di euro.
Si
segnala che l’unica modifica introdotta
dal Senato allo Stato di previsione del Ministero della difesa, riguarda
uno stanziamento di un milione di euro
destinato alla sottoscrizione del capitale sociale della Difesa Servizi S.p.A., che viene costituita ai sensi dell’articolo
2, commi da
Rispetto al bilancio previsionale 2009 che recava stanziamenti pari a 20.294,3 milioni di euro, le disponibilità del bilancio di competenza per il 2010 presentano un incremento di 69,3 milioni di euro (+0,34%).
Si segnala che sugli stanziamenti esposti nel bilancio a legislazione vigente del Ministero della difesa, gravano gli effetti prodotti dalle misure di riduzione della spesa pubblica contenute nel D.L. 112 del 2008.
In particolare, il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, ha disposto, al comma 1 dell’articolo 60, una riduzione delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente, delle missioni di spesa del bilancio di ciascun Ministero, per il triennio 2009–2011, secondo gli importi fissati da un apposito elenco, che specifica altresì la componente relativa alle spese predeterminate per legge.
Con riferimento al bilancio del Ministero della difesa, le disposizioni sopracitate operano complessivamente un “taglio” di 503,7 milioni di euro per il 2009, di 478,1 milioni di euro per il 2010 e di 834,5 milioni di euro per il 2011.
Il comma 3 del medesimo articolo, a seguito delle modifica da ultimo apportate dal D.L. n. 78 del 2009, prevede inoltre, in via sperimentale e limitatamente agli esercizi finanziari 2009 e 2010, la possibilità di apportare, nella legge di bilancio, rimodulazione delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa tra i relativi programmi, fatta eccezione per le spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito. Possono pertanto essere oggetto di rimodulazione le spese del bilancio 2009 predeterminate per legge.
La rimodulazione tra spese di funzionamento e spese per interventi è consentita nel limite massimo del 10 per cento delle risorse stanziate per gli interventi stessi. Rimane precluso – in quanto intervento dequalificativo della spesa - l’utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese correnti.
Con riferimento al PIL
previsionale per l’anno 2010 che il Documento di programmazione
economico-finanziaria 2010-2012 indica in 1.564.796
miliardi di euro, si rileva che l’incidenza degli stanziamenti complessivi
per
Analizzando gli stanziamenti dello Stato di previsione del Ministero della difesa, distinti in spese di parte corrente (ovvero quelle destinate alla produzione e al funzionamento dei servizi statali e alla redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi) e spese in conto capitale (ossia per investimenti), il complessivo ammontare delle previsioni di competenza (20.363,6 milioni di euro) risulta così ripartito:
Ø 17.218,7 milioni di euro per le spese di parte corrente, pari all’84,6% delle spese totali del Ministero (contro l’86,1% del 2009);
Ø 3.144,9 milioni di euro per spese in conto capitale, pari al 15,4% delle spese totali (contro il 13,9% dell’esercizio precedente).
Le spese correnti sono ripartite nei seguenti aggregati: spese di funzionamento, per un ammontare pari a 15.965,8 milioni di euro (con un decremento di 71,3 milioni di euro rispetto al 2009); spese per interventi, pari a 301,2 milioni di euro (+ 58,1 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente); oneri comuni, per un importo di 951,8 milioni di euro (con un decremento di 242,6 milioni).
La consistenza dei residui presunti del Ministero della difesa al 1° gennaio 2010 è stata valutata in 3.975,4 milioni di euro di cui 1.800,8 per la parte corrente e 2.174,6 milioni di euro in conto capitale.
La massa spendibile, risultante dalla somma di competenza e residui, è quindi pari a 24.339 milioni di euro.
Considerando che le autorizzazioni di cassa ammontano a 20.425,2 milioni di euro, ne deriva che il coefficiente di realizzazione, risultante dal rapporto tra le autorizzazioni di cassa e la massa spendibile, è pertanto pari all’83,9% (nell’esercizio 2009 era pari all’86% e nell’esercizio 2008 al 95,4%).
Con riferimento ad altri stanziamenti che interessano il settore della Difesa, presenti in stati di previsione diversi dalla tabella 11 relativa al Ministero, si segnalano:
nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze:
Ø è presente, solo per memoria e senza recare quindi, allo stato, alcuno stanziamento, il Fondo di riserva per le spese derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace (capitolo 3004).[13].
Ø Una quota dello stanziamento di 565,8 milioni di euro (identica al bilancio di previsione 2009) quale somma da destinare alle spese di organizzazione e funzionamento, nonchè alle spese riservate per il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Lo stanziamento (U.P.B. ….) rientra nella missione Ordine pubblico e sicurezza, all’interno del programma Sicurezza democratica.
Prima della legge di riforma del Sistema di informazione per la sicurezza (legge n. 124/2007), era presente nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, un Fondo da ripartire per le spese di organizzazione e di funzionamento nonché per le spese riservate, da assegnare al CESIS, al SISMI e al SISDE (ora DIS, AISE e AISI). Lo stanziamento (capitolo 5107) rientrava nella missione Fondi da ripartire, all’interno del programma Fondi da assegnare.
Il finanziamento era ripartito, con variazioni registrate nel disegno di legge di assestamento, in appositi capitoli dello stesso Ministero dell’Economia, a favore del CESIS (ora DIS), del Ministero dell'interno destinati al SISDE (ora AISE) e del Ministero della difesa per il funzionamento Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI – ora AISI).
Da ultimo, il disegno di legge di assestamento 2008 aveva destinato ai capitoli di pertinenza del Ministero della difesa 143,1 milioni di euro.
A seguito della riforma lo stanziamento della pertinente unità previsionale di base del Ministero dell’Economia e delle Finanze è ripartita dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, tra DIS, AISE e AISI. Di tale ripartizione è data comunicazione al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR).
nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico:
Ø uno stanziamento di373,6 milioni (6 milioni in meno rispetto al 2009) per il Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese (capitolo 7420).Si tratta del Fondo unico confluito, ai sensi della finanziaria per il 2007 nel Fondo per la competitività e lo sviluppo. L’ultimo decreto di ripartizione, trasmesso dal Ministro dello sviluppo economico alle Commissioni parlamentari di merito per l’espressione del parere, destinava l’intero importo per il 2007 e per il 2008 ad Interventi per l’aeronautica e per l’industria aerospazionale e duale – legge n. 808/1985 e relativi rifinanziamenti - e art. 1, lettere a) e b) e articolo 2 della legge n. 140/1999 recante norme in materia di attività produttive. Per l’esercizio finanziario 2009 non si dispone di elementi circa la eventuale ripartizione.
Ø uno stanziamento di 1.384,7 milioni di euro (25 milioni in più rispetto al 2009) destinato ad Interventi agevolativi per il settore aeronautico (capitolo 7421).
Ø uno stanziamento di 510 milioni di euro (330 milioni in più rispetto al precedente esercizio finanziario) destinato adInterventi per lo sviluppo e l’acquisizione delle unità navali della classe FREMM (fregata europea multimissione) (capitolo 7485).
I tre capitoli sono collocati, nell’ambito della missione Competitività e sviluppo delle imprese, all’interno del Programma Incentivazione per lo sviluppo industriale.
A seguito della nuova classificazione del bilancio dello Stato, al Ministero della Difesa sono assegnate quattro missioni che si articolano complessivamente in dieci programmi.
Al riguardo, si ricorda che a partire dall’esercizio 2008, ai fini della predisposizione del bilancio di previsione, si è proceduto, ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione del Bilancio dello Stato, volta a chiarire meglio la relazione fra l’insieme complessivo delle risorse disponibili e le specifiche finalità pubbliche perseguite.
La riclassificazione del bilancio ha comportato il passaggio da uno schema basato sulle Amministrazioni e le sottostanti unità organizzative (Centri di responsabilità che gestiscono le risorse), ad una struttura che pone al centro le funzioni da svolgere, individuando le grandi finalità perseguite nel lungo periodo con la spesa pubblica (le Missioni), e come esse si realizzano concretamente attraverso uno o più Programmi di spesa in modo da consentire una chiara identificazione delle “azioni” svolte attraverso l’utilizzo delle risorse pubbliche. Fino al 2007 il Bilancio è stato infatti strutturato sulla base dell’organizzazione delle Amministrazioni (chi gestisce le risorse) e non anche sulle funzioni (cosa viene realizzato con le risorse disponibili).
I Programmi sono quindi suddivisi in Macroaggregati, i quali evidenziano le diverse tipologie di spesa attribuite a ciascun Programma e costituiscono le unità fondamentali di voto nell’esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio, corrispondenti alle voci dell’attuale terzo livello delle unità previsionali di base, previsto dall’articolo 1, comma 4, del decreto legislativo n. 279/1997.
I Macroaggregati evidenziano le risorse attribuite e gestite dal Centro di responsabilità, che sonoperaltro esposti a fini meramente conoscitivi, poiché, come precisato, l’unità elementare di voto è quella dei Macroaggregati.
Le 4 missioni del Ministero della Difesa sono denominate:
Missione (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
5 Difesa e sicurezza del territorio |
18.244,3 |
18.574,9 |
La missione è articolata in otto programmi:
Programma(i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
1 Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza |
5.491,5 |
5.552,3 |
2 Approntamento e impiego delle forze terrestri |
4.185,1 |
4.016,8 |
3 Approntamento e impiego delle forze navali |
1.594,9 |
1.597,1 |
4 Approntamento e impiego delle forze aeree |
2.318,3 |
2.300,5 |
Questi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
5 Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare |
464,5 |
501,4 |
Si tratta di attività esterne, regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di Difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali, ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, metereologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ispedife.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
6 Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari |
4.190,0 |
4.606,8 |
Si tratta delle attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.
Missione (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
17 Ricerca e innovazione |
51,6 |
59,7 |
Nell’ambito della missione è individuato un unico programma:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
11 Ricerca tecnologica nel settore della difesa |
51,6 |
59,7 |
Attività connesse con l'impiego dello specifico Fondo per la ricerca.
Missione (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
32 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche |
73,1 |
77,3 |
Della missione fanno parte due programmi:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
2 Indirizzo politico |
22,3 |
22,5 |
Il Programma in esame attiene alla programmazione e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
3 Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza |
50,8 |
54,8 |
Si tratta dello svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).
Missione (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
33 Fondi da ripartire |
1.925,2 |
1.651,7 |
Nell’ambito della missione è individuato un unico programma:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2009 |
2010 |
1 Fondi da assegnare |
1.925,2 |
1.651,7 |
Si tratta delle risorse da assegnare in ambito PA - Fondo consumi intermedi e Fondi da ripartire nell'ambito dell’Amministrazione.
Gli effetti del D.L. 112/2008 con riferimento al bilancio per missioni
Per effetto dell’articolo 60, comma 1, del citato D.L. 112/2008, sul bilancio del Ministero della difesa vengono operate le seguenti riduzioni finanziarie per il triennio 2009-2011:
Ministero della difesa
|
2009 |
2010 |
2011 |
|||
(gli importi sono espressi in migliaia di euro) Missione
|
RIDUZIONI
|
di cui predeterminate per legge |
RIDUZIONI |
di cui predeterminate per legge |
RIDUZIONI |
di cui predeterminate per legge |
Difesa e sicurezza del territorio |
261.214 |
18.929 |
313.258 |
20.205 |
548.631 |
34.602 |
Ricerca e innova-zione |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Servizi istituzionali e generali delle am-ministrazioni pubbli-che |
2.471 |
0 |
2.936 |
0 |
5.089 |
0 |
Fondi da ripartire |
240.050 |
139.068 |
161.905 |
38.807 |
280.787 |
67.150 |
Totale |
503.735 |
157.998 |
478.099 |
59.013 |
834.508 |
101.752 |
L’allegato 2 allo Stato di previsione del Ministero della difesa, contenuto nel disegno di legge di bilancio (A.C. 1714) reca il prospetto delle rimodulazioni operate ai sensi dell’articolo 60, comma 3, del D.L. 112/2008, di cui dà sinteticamente conto la seguente tabella. Gli importi sono stati redistribuiti nell’ambito della stessa missione, anche se il prospetto non specifica la destinazione delle somme.
(gli importi sono espressi in migliaia di euro) |
Anno |
Rimodulazioni ex art. 60, comma 3, D.L. 112/2008 |
|
Missione Difesa e sicurezza del territorio |
2009 2010 2011 |
- 51.613,7 - 51.672,7 - 51.672,7 |
|
Programma: Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare |
2009 2010 2011 |
|
32,0 - 3,0 - 2,0 |
Programma: Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari |
2009 2010 2011 |
- 51.645,7 - 51.669,7 - 51.670,7 |
|
Missione Fondi da ripartire |
2009 2010 2011 |
-- -- 9.946,2 |
|
Programma: Fondi da assegnare |
2009 2010 2011 |
|
9.946,2 -- -- |
Totale |
2009 2010 2011 |
- 51.613,7 - 51.672,7 - 41.726,5 |
|
Il bilancio della Difesa comprende oltre alle spese connesse all’attività propria delle Forze armate (funzione Difesa), anche le spese per l’Arma dei carabinieri (funzione Sicurezza pubblica), quelle per la corresponsione degli emolumenti al personale militare in ausiliaria (Trattamento di ausiliaria – ex Pensioni provvisorie), e altre tipologie di spesa assegnate al ministero, ma non direttamente riconducibili ai suoi compiti istituzionali (Funzioni esterne).
Seguendo l’articolazione
proposta dalla Nota preliminare allo stato di previsione per
Funzione |
Previsioni 2009 |
Previsioni 2010 |
Variazioni 2009/2010 |
|
|
(milioni di euro) |
% |
||
Funzione Difesa(Forze Armate) |
14.339,5 |
14.280,5 |
- 59,0 |
- 0,41 |
Sicurezza del territorio (Arma dei carabinieri) |
5.529,2 |
5.594,3 |
65,2 |
1,18 |
Funzioni esterne (non direttamente collegate ai compiti istituzionali della Difesa) |
116,4 |
164,0 |
47,6 |
40,90 |
Trattamento di ausiliaria(trattamento di quiescenza provvisorio) |
309,2 |
323,8 |
14,6 |
4,72 |
Totale |
20.294,3 |
20.362,6 |
68,3 |
0,3 |
Le spese per
Il rapporto Funzione Difesa/PIL, è stimato per lo stesso esercizio finanziario intorno allo 0,913%, con una modesta riduzione rispetto al 2009, quando è stato pari allo 0,937%.
La quota di spesa destinata alla Funzione Difesa rispetto al bilancio previsionale della tabella relativa al Ministero corrisponde, nel 2010, al 70,13%, contro il 70,66% dell’esercizio precedente.
Le spese per
Le spese per le Funzioni esterne segnano un consistente incremento rispetto agli stanziamenti rispetto all’esercizio precedente (+ 40,9%).
Le spese per il Trattamento di ausiliaria, registrano infine un sensibile incremento, (4,7%) e sono destinate alla corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria.
a)Spese per la funzione Difesa
Per quanto concerne più in dettaglio le spese per la funzione Difesa previste per il 2010, va in primo luogo ricordato che ad essa fanno riferimento le risorse destinate all’assolvimento dei compiti militari specifici dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, nonché della componente interforze e della struttura amministrativa e tecnico industriale del Ministero.
Per le previsioni di spesa nei singoli settori la citata Nota governativa prospetta la seguente situazione:
|
Previsioni 2009 |
Previsioni 2010
|
Variazioni 2009/2010 |
|
|
(milioni di euro) |
% |
||
Personale |
9.566,3 |
9.347,1 |
- 219,2 |
- 2,3 |
Esercizio |
1.887,9 |
1.760,4 |
- 127,5 |
- 6,8 |
Investimento |
2.885,3 |
3.172,9 |
287,6 |
10,0 |
Totale |
14.339,5 |
14.280,5 |
- 59,0 |
- 0,4 |
Per quanto riguarda la ripartizione percentuale degli stanziamenti relativi alla Funzione Difesa, tra le spese relative al Personale e la somma dell’insieme di quelle di Esercizio e Investimento, essa viene ricostruita dalla tabella seguente, che illustra il rapporto negli ultimi esercizi finanziari.
|
Personale |
Esercizio/ Investimento |
Esercizio |
Investimento |
2002 |
48,1 |
51,9 |
26,3 |
25,6 |
2003 |
50,9 |
49,1 |
24,8 |
24,3 |
2004 |
53,3 |
46,7 |
24,1 |
22,6 |
2005 |
58,9 |
41,1 |
22,1 |
19,0 |
2006 |
72,3 |
27,7 |
15,2 |
12,5 |
2007 |
61,0 |
39,0 |
16.3 |
22,7 |
2008 |
59,1 |
40,9 |
17,3 |
23,6 |
2009 |
66,7 |
33,3 |
13,2 |
20,1 |
2010 |
65,5 |
34,5 |
12,3 |
22,2 |
Si analizza, di seguito, la composizione delle singole aggregazioni di spesa:
Ø spese per il personale militare e civile, pari a circa 9.347,1 milioni di euro, con un decremento complessivo rispetto al bilancio previsionale 2009 di circa 219,2 milioni di euro (- 2,3%). Il decremento è dovuto sostanzialmente ad una riduzione del personale militare di più di 9.000 unità e di quello civile di 1.000, prevalentemente concentrata tra i volontari di truppa in ferma prefissata.
Sul settore del personale gravano gli effetti del già citato D.L. n. 112/2008 che, all’articolo 65,
comma
Il comma 570 dell’articolo 1 della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) aveva ridotto gli oneri previsti dalle sopracitate tabelle, nella misura del 15%, a decorrere dall’esercizio finanziario 2007.
Il comma 71 dell’articolo 2, della legge n. 244/2007 (finanziaria 2008), ha provveduto ad incrementare gli stanziamenti destinati alla professionalizzazione delle Forze armate di un importo pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’esercizio finanziario 2008.
Per l’esercizio finanziario 2009 tali disposizioni producono una riduzione di 148,6 milioni di euro, per effetto degli interventi di seguito evidenziati:
Per l’esercizio finanziario 2010 tali disposizioni producono una riduzione di 404,21 milioni di euro, per effetto degli interventi di seguito evidenziati:
Stanziamento originario |
Riduzione 15% L.F. 2007 |
Incremento L.F. 2008 |
Totale |
Riduzione 40% D.L. 112/2008 |
Totale 2009 |
861,66 |
- 129,25 |
+ 30,00 |
762,41 |
- 304,96 |
457,45 |
Ø spese di esercizio[15] per complessivi 1.760,4 milioni di euro, con un sensibile decremento di 127,5 milioni di euro (- 6,8%) rispetto al bilancio di previsione 2009, destinati alla formazione e all’addestramento, alla manutenzione e all’efficienza di armi, ai mezzi e alle infrastrutture, al mantenimento delle scorte e, in generale, alla capacità e alla prontezza operativa dello strumento militare (compresi gli stabilimenti, gli arsenali, ecc.).
Ø spese di investimento[16], pari a 3.172,9 milioni di euro, con un aumento di 287,6 milioni di euro (10%) rispetto al 2009.
Sulla base della ripartizione delle spese di investimento secondo le cinque capacità operative effettuata dalla Nota aggiuntiva, è possibile la seguente comparazione con gli stanziamenti previsionali per il 2009:
Capacità operativa |
2009 (milioni di euro) |
2010 (milioni di euro) |
Comando, Controllo, Comunicazioni Computering, Intelligence-Surveillance and Target Acquisition (C4 - ISTAR) |
484,9 |
438,0 |
Schieramento e Mobilità |
524,2 +5,0 Carabinieri |
600,3 +6,4 Carabinieri |
Precisione ed Efficacia di Ingaggio, Sopravvivenza e Protezione delle Forze |
1.326,3 +1,1 Carabinieri |
1.629,6 +0,5 Carabinieri |
Sostenibilità Logistica e Supporto Generale |
495,8
|
442,2
|
Ricerca Scientifica |
54,1 |
62,8 |
Totale |
2.885,3 +6,1 Carabinieri |
3.172,9 +6,9 Carabinieri |
Le spese di investimento possono essere inoltre suddivise secondo la tipologia di appartenenza dei programmi:
Capacità operativa |
2009 (milioni di euro) |
2010 (milioni di euro) |
Area interforze |
632,2 |
759,2 |
Programmi terrestri |
878,5 |
785,1 |
Programmi navali |
773,0 |
751,2 |
Programmi aeronautici |
610,6 |
877,4 |
Totale |
2.885,3 |
3.172,9 |
Ø Tra i programmi di maggiore consistenza dell’area interforze si segnalano: lo sviluppo del velivolo Joint Strike Fighter JSF (207,6 milioni di euro), il velivolo da pattugliamento marittimo MMPA (80 milioni di euro), la realizzazione di una serie di sistemi di C4I (81,2 milioni di euro), e del sistema WIMAX per l’accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (90 milioni di euro).
Ø I principali programmi terrestri finanziati nel 2008 sono: l’industrializzazione e la produzione degli elicotteri NH-90 (196,4 milioni di euro), l’approvvigionamento di Veicoli tattici leggeri multiruolo (90,2 milioni di euro), la realizzazione del sistema missilistico superficie/aria terrestre FSAF (63,4 milioni di euro), l’acquisizione dell’elicottero da trasporto medio (52 milioni di euro) e degli obici semoventi PZH 2000 (41,6 milioni di euro).
Ø Nell’ambito dei programmi navali le spese più rilevanti riguardano: l’acquisizione della nuova nave portaerei CAVOUR (52,6 milioni di euro), di due fregate antiaeree di scorta classe ORIZZONTE (43,9 + 11,2 milioni di euro) e dei sommergibili di nuova generazione U212 (109,3 milioni di euro), oltre che l’ammodernamento di mezza vita di unità navali (49,2 milioni di euro). Si segnalano inoltre i programmi relativi all'industrializzazione ed alla produzione degli elicotteri NH90 (210,9 milioni di euro) ed all’acquisizione del sistema missilistico superficie/aria FSAF (32,1 milioni di euro).
Ø Con riferimento ai programmi aeronautici le quote più consistenti sono riservate allo sviluppo e acquisizione dei velivoli EUROFIGHTER 2000 (235,3 milioni di euro), all’ammodernamento strutturale dei velivoli TORNADO (184,1 milioni di euro), al munizionamento Small Diameter Bomb (39,1 milioni di euro), al sistema missilistico ATBM MEADS (70,3 milioni di euro) nonché all’acquisizione di velivoli rifornitori B767 Tanker (30,8 milioni di euro) e di velivoli da trasporto (54,3 milioni di euro).
b)Spese per la funzione sicurezza del territorio
Le spese per
Lo stanziamento complessivo è destinato per il 94,7% alle spese per il personalein servizio nell'Arma dei carabinieri,pari a 5.297,3 milioni di euro, con un aumento di 44,2 milioni di euro (+ 0,8%) rispetto alle previsioni per il 2009.
Alle spese di esercizio è destinato uno stanziamento pari a 290,1 milioni di euro, con un sensibile incremento del 7,5% nei confronti dell’anno precedente.
Le spese di investimento hanno un ammontare superiore del 13,3% rispetto a quello del 2009 ed assommano globalmente a 6,9 milioni di euro.
c)Spese per le funzioni esterne
Le spese per le Funzioni esterne, ovvero quelle destinate alle attività non strettamente collegate ai compiti istituzionali del dicastero (Trasporto aereo di Stato, assistenza al volo per il traffico aereo civile, rifornimento idrico delle isole minori, contributo alla Croce Rossa italiana) presentano, rispetto alle previsioni per il 2010, un consistente incremento rispetto a quanto stanziato per l’esercizio finanziario 2009, attestandosi su 164 milioni di euro (+40,9% ).
d)Spese per il trattamento di ausiliaria
Le spese per il trattamento di ausiliaria (ex
Pensioni provvisorie) sono destinate alla corresponsione del trattamento
provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria e
registrano un sensibile incremento rispetto all’esercizio precedente, con uno
stanziamento di 323,8 milioni di euro
(+ 4,7%). Il trattamento economico del personale in ausiliaria permane ancora a
carico del Ministero della difesa, in quanto non è possibile, fino alla cessazione
dal servizio effettivo, determinare in via definitiva il trattamento di
quiescenza;
Articolo 2, co. 23, 28-32
(Difesa servizi S.p.A)
23. Ai fini dello svolgimento dell'attività negoziale diretta all'acquisizione di beni mobili, servizi e connesse prestazioni strettamente correlate allo svolgimento dei compiti istituzionali dell'Amministrazione della difesa e non direttamente correlate all'attività operativa delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, da individuare con decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, nonché ai fini dell'articolo 7 della legge 24 dicembre 1985, n. 808, nonché delle attività di valorizzazione e di gestione, fatta eccezione per quelle di alienazione, degli immobili militari, da realizzare anche attraverso accordi con altri soggetti e la stipula di contratti di sponsorizzazione, è costituita la società per azioni denominata «Difesa Servizi Spa», con sede in Roma. Il capitale sociale della società di cui al presente comma è stabilito in 1 milione di euro e i successivi eventuali aumenti del capitale sono determinati con decreto del Ministro della difesa, che esercita i diritti dell'azionista. Le azioni della società sono interamente sottoscritte dal Ministero della difesa e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi.
28. La società di cui al comma 23, che è posta sotto la vigilanza del Ministro della difesa, opera secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti con decreto del medesimo Ministero, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze. La medesima società ha ad oggetto la prestazione di servizi e l'espletamento di attività strumentali e di supporto tecnico-amministrativo in favore dell'Amministrazione della difesa per lo svolgimento di compiti istituzionali di quest'ultima. L'oggetto sociale, riguardante l'attività negoziale diretta all'acquisizione di beni mobili, servizi e connesse prestazioni, è strettamente correlato allo svolgimento dei compiti istituzionali del comparto sicurezza e difesa, anche attraverso l'espletamento, per le Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, delle funzioni di centrale di committenza ai sensi dell'articolo 33 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. Le predette funzioni di centrale di committenza possono essere svolte anche per le altre Forze di polizia, previa stipula di apposite convenzioni con le amministrazioni interessate. La società può altresì esercitare ogni attività strumentale, connessa o accessoria ai suoi compiti istituzionali, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia di affidamento a società a capitale interamente pubblico.
29. La società di cui al comma 23, nell'espletare le funzioni di centrale di committenza, utilizza i parametri di prezzo-qualità delle convenzioni di cui all'articolo 26, comma 1, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive modificazioni, come limiti massimi per l'acquisto di beni e servizi comparabili.
30. Lo statuto disciplina il funzionamento interno della società di cui al comma 23. Esso è approvato con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. È ammessa la delega dei poteri dell'organo amministrativo a uno dei suoi membri. Con lo stesso decreto sono nominati i componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale per il primo periodo di durata in carica. I membri del consiglio di amministrazione possono essere scelti anche tra gli appartenenti alle Forze armate in servizio permanente. Le successive modifiche allo statuto e le nomine dei componenti degli organi sociali per i successivi periodi sono deliberate a norma del codice civile ed entrano in vigore a seguito dell'approvazione delle stesse con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Ai fini del presente comma lo statuto prevede:
a) il divieto esplicito di cedere le azioni o di costituire su di esse diritti a favore di terzi;
b) la nomina da parte del Ministro della difesa dell'intero consiglio di amministrazione e il suo assenso alla nomina dei dirigenti;
c) le modalità per l'esercizio del «controllo analogo» sulla società, nel rispetto dei princìpi del diritto europeo e della relativa giurisprudenza comunitaria;
d) le modalità per l'esercizio dei poteri di indirizzo e controllo sulla politica aziendale;
e) l'obbligo dell'esercizio della attività societaria in maniera prevalente in favore del Ministero della difesa;
f) il divieto di chiedere la quotazione in borsa o al mercato ristretto.
31. Gli utili netti della società di cui al comma 23 sono destinati a riserva, se non altrimenti determinato dall'organo amministrativo della società previa autorizzazione del Ministero vigilante. La società non può sciogliersi se non per legge.
32. La pubblicazione del decreto di cui al comma 30
nella Gazzetta Ufficiale tiene luogo degli adempimenti in materia di
costituzione delle società previsti dalla normativa vigente. Il rapporto di
lavoro del personale dipendente della società è disciplinato dalle norme di
diritto privato e dalla contrattazione collettiva. Ai fini dell'applicazione
dei commi 23 e da
I commi in esame riprendono il contenuto del disegno di legge S. 1373, attualmente all’esame del Senato, in materia di misure a tutela dei segni distintivi delle forze armate e costituzione della società “Difesa Servizi Spa”. In particolare, è ripreso il contenuto dell’articolo 2. Per un raffronto più puntuale tra i due testi vedi infral’apposito paragrafo.
I commi 23 e da
L’articolo 7, comma unico (Attività dimostrativa sul territorio nazionale e/o all'estero), della legge 24 dicembre 1985, n. 808 (Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico) prevede che i mezzi e i materiali realizzati dalle industrie italiane ed acquisiti dallo Stato possono essere messi a disposizione delle stesse industrie per effettuare a titolo oneroso prove dimostrative in occasione di vari eventi, quali ad esempio mostre o visite di alte personalità straniere.
Inoltre (comma 28), la nuova società per azioni espleta funzioni di centrale di committenza per gli acquisti inerenti allo svolgimento dei compiti istituzionali del comparto sicurezza e difesa; è previsto altresì l'espletamento delle predette funzioni di centrale di committenza anche per le altre forze di polizia, previa stipula di apposite convenzioni con le amministrazioni interessate.
In base all’articolo 33 del codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture (D.Lgs. n. 163 del 2006) le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori possono acquisire lavori, servizi e forniture facendo ricorso a centrali di committenza, anche associandosi e consorziandosi.
In tutti i casi, nell'esercizio delle funzioni di centrale di committenza la società utilizza i parametri di prezzo-qualità, come limiti massimi, stabiliti nelle convenzioni di cui all'articolo 26 della legge finanziaria per il 2000 (legge n. 488/1999) e successive modificazioni (comma 29).
Si tratta di convenzioni con le quali l'impresa fornitrice di beni e servizi prescelta si impegna ad accettare ordinativi ai prezzi e alle condizioni ivi previsti. I contratti così conclusi non sono sottoposti al parere di congruità economica e non richiedono il parere del Consiglio di Stato, ma sono compresi nel controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche ad opera della Corte dei Conti (legge n. 488/1999, art. 26, commi 1 e 2). La stipulazione di contratti in violazione delle convenzioni suddette ovvero dei relativi parametri costituisce causa di responsabilità amministrativa (comma 3 dell'articolo 26 della legge n. 488/1999).
Le azioni di "Difesa Servizi Spa" sono interamente sottoscritte dal Ministero della Difesa, che esercita i diritti dell'azionista e determina eventuali successivi aumenti del capitale iniziale per mezzo di decreti del Ministro (comma 23). Il comma 30 impone una serie di vincoli statutari, tra i quali: in positivo, l'obbligo di esercitare le attività societarie in maniera prevalente in favore del Ministero della Difesa e la nomina, da parte del titolare del dicastero, dell'intero consiglio di amministrazione (di cui possono essere membri anche gli appartenenti alle Forze Armate in servizio permanente) nonché l'assenso alla nomina dei dirigenti; in negativo, stabilendo che le azioni non possano essere cedute né divenire oggetto di diritti a favore di terzi, e vietando la quotazione in borsa o al mercato ristretto. L'approvazione dello statuto avviene con decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze.
Dall'insieme delle previsioni esposte fin qui, consegue che "Difesa Servizi Spa", oltre a svolgere la funzione di centrale di committenza, rientrerebbe, per lo svolgimento degli ulteriori compiti alla stessa attribuiti, nella fattispecie -di derivazione comunitaria- della società in house, ovvero formalmente terza e separata dall'amministrazione pubblica ma sostanzialmente unita alla stessa da una relazione organica, chiamata a svolgere funzioni proprie dell’amministrazione e totalmente partecipata dallo Stato.
La società opera secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti con decreto dal Ministero della Difesa, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (di nuovo, comma 28). Il comma 31 destina a riserva gli eventuali utili netti prodotti da "Difesa Servizi Spa", lasciando tuttavia facoltà all'organo amministrativo della società di disporre altrimenti, previa autorizzazione ministeriale. La società così istituita potrebbe sciogliersi solo per legge (comma 31).
Il comma 32 disciplina soprattutto questioni relative al personale dipendente, disponendo innanzi tutto che i rapporti di lavoro siano regolati delle norme di diritto privato e dalla contrattazione collettiva. E' consentito avvalersi di personale militare e civile del Ministero della Difesa, anche di livello non dirigenziale, che possieda le specifiche competenze necessarie.
Disegni di legge su "Difesa Servizi Spa"
La nascita di una società per azioni denominata "Difesa Servizi Spa" era già stata prevista da un disegno di legge di iniziativa governativa presentato durante l'attuale legislatura, l'A.S. 1373 -recante "Misure a tutela dei segni distintivi delle Forze Armate e costituzione della Società "Difesa Servizi Spa"- tuttora in corso di esame in commissione. Inoltre, sulle stesse tematiche dell'A.S. 1373 verte anche un altro disegno di legge, l'A.S. 1607, "Tutela delle denominazioni, degli stemmi, degli emblemi e dei segni distintivi delle Forze Armate e dell'Arma dei Carabinieri e istituzione dell'Agenzia risorse difesa" (Scanu e altri).
Le disposizioni recate
dai commi 23 e da
In particolare, mentre sia nell’uno che nell'altro testo "Difesa Servizi Spa" svolgerebbe attività negoziale diretta all'acquisizione di servizi e prestazioni, le disposizioni introdotte nel ddl finanziaria della Commissione restringono considerevolmente l'attività di acquisizione di beni, poiché la circoscrivono ai beni mobili, laddove il ddl A.S. 1373 riguardava l'attività negoziale diretta all'acquisizione di beni in genere, autorizzando pertanto le attività nel campo dei beni immobili.
Inoltre, in base alle
disposizioni recate dai commi 23 e da
Altra novità è l'eventuale estensione delle funzioni di centrale di committenza anche alle forze di polizia non facenti capo al Ministero della Difesa, una possibilità di cui il ddl A.S. 1373 non faceva menzione.
Ultima rilevante novità è rappresentata dalla previsione secondo cui il Ministero della Difesa concerterebbe gli indirizzi strategici ed i programmi di "Difesa Servizi Spa" con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che invece nelle previsioni dell' A.S. 1373 rimaneva estraneo a tali compiti di alta direzione.
Articolo 2, co. 24-27
(Uso dei marchi delle Forze armate)
24. Le Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, ed il Corpo della guardia di finanza hanno il diritto all'uso esclusivo delle proprie denominazioni, dei propri stemmi, degli emblemi e di ogni altro segno distintivo. Il Ministero della difesa, anche avvalendosi della società di cui al comma 23, ed il Corpo della guardia di finanza, anche avvalendosi dell'apposita società, possono consentire l'uso anche temporaneo delle denominazioni, degli stemmi, degli emblemi e dei segni distintivi di cui al presente comma, in via convenzionale ai sensi dell'articolo 26 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nel rispetto delle finalità istituzionali e dell'immagine delle Forze armate e del Corpo della guardia di finanza. Si applicano le disposizioni contenute negli articoli 124, 125 e 126 del codice della proprietà industriale di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, e successive modificazioni.
25. Salvo che il fatto costituisca più grave reato,
chiunque fabbrica, vende, espone, adopera industrialmente ovvero utilizza al
fine di trarne profitto le denominazioni, gli stemmi, gli emblemi e i marchi di
cui al comma
26. Le disposizioni contenute nel comma 25 non si applicano ai collezionisti e agli amatori che operano per finalità strettamente personali e non lucrative.
27. Con regolamenti da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze, sono individuati le denominazioni, gli stemmi, gli emblemi e gli altri segni distintivi di cui al comma 24, nonché le specifiche modalità attuative, con riferimento alle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri. Con regolamenti da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sono individuate le denominazioni, gli stemmi, gli emblemi e gli altri segni distintivi di cui al comma 24 e le specifiche modalità attuative, con riferimento al Corpo della guardia di finanza.
Le disposizioni di cui
ai commi da
Anch’esse, come i
commi 23, e da
Nello specifico, il comma 24 sancisce il diritto esclusivo da parte delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri ed il Corpo della guardia di finanza. all’utilizzo delle proprie denominazioni, dei propri stemmi, degli emblemi e di ogni altro segno distintivo.
L’individuazione delle specifiche denominazioni e degli specifici stemmi, emblemi e segni distintivi cui si fa riferimento è rimessa ai regolamenti governativi da emanare ai sensi del successivo comma 27 (v. infra).
Si prevede inoltre che il Ministero della
difesa, avvalendosi della società “Difesa Servizi Spa”e
Al riguardo, si rileva che non risulta chiaro l’utilizzo dell’espressione “apposita società” con riferimento alla concessione dell’uso dei propri marchi da parte della Guardia di finanza. Se, come sembra desumersi dal contesto, si tratta della medesima società “Difesa Servizi Spa”, dovrebbe valutarsi l’opportunità di una riformulazione del testo in termini più chiari.
Si segnala inoltre che il richiamo ai principi del Trattato CE dovrebbe intendersi come riferito in particolare agli articoli 12 (divieto di discriminazione), 43 (libertà di stabilimento) e 49 (libertà di prestazione di servizi).
Il comma 24 prevede anche l’applicazione degli articoli 124, 125 e 126 del codice della proprietà industriale (decreto legislativo n. 30 del 2005). Si prevede quindi, ai sensi dell’articolo 124 del codice, che con la sentenza che accerta la violazione di un diritto di proprietà industriale possano essere disposti l’inibitoria della fabbricazione, del commercio e dell’uso delle cose costituenti la violazione del diritto e l’ordine del ritiro definitivo dal commercio delle cose medesime, nonché ai sensi dell’articolo 125 il risarcimento del danno (comprensivo del lucro cessante) e la restituzione degli utili realizzati dall’autore della violazione. E’ infine prevista, ai sensi dell’articolo 126, la possibilità di pubblicazione dell’ordinanza cautelare o della sentenza che accerta la violazione dei diritti di proprietà industriale in uno o più giornali, a spese del soccombente.
Il comma 25 prevede inoltre, in caso di
fabbricazione, vendita, esposizione, utilizzo a fini di profitto delle
denominazioni, degli emblemi e dei marchi la sanzione della multa da
Il comma 27 rimette infine ad un regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988, l’individuazione dei marchi, delle denominazioni, degli emblemi e degli altri segni distintivi delle Forze armate, dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza oggetto di tutela ai sensi dei commi precedenti.
In base all’articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988 con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del ministro o di autorità subordinate al ministro quando la legge espressamente conferisca tale potere.
Articolo 2, co. 38
(Stanziamenti per il personale
appartenente al comparto sicurezza-difesa)
38. Al fine di riconoscere la specificità della
funzione e del ruolo del personale appartenente al comparto sicurezza-difesa di
cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195, per il biennio 2008-
Il comma 38 stanzia, in aggiunta a quanto previsto dall’articolo 2, comma 28, della legge finanziaria per il 2009 (L. 203/2008), ulteriori 100 milioni di euro, a decorrere dal 2010, al fine di riconoscere la specificità della funzione e del ruolo del personale appartenente al comparto sicurezza-difesa di cui al D.Lgs. 12 maggio 1995, n. 195[17].
Nell’ambito più generale dell’articolo 2, commi da
In proposito, si ricorda che i commi da
In particolare, il comma
Nella Tabella A (Fondo speciale di parte corrente) è indicato uno stanziamento relativo al Ministero della difesa pari a 1,31 milioni di euro per il 2010, di 0,07 milioni per il 2011 e di 10,17 milioni per il 2012. La relazione illustrativa al disegno di legge finanziaria afferma che tale stanziamento risulta finalizzato al disegno di legge A.S. 1167, recante delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali.
Il finanziamento dovrebbe intendersi destinato all’attuazione dell’articolo 14 del disegno di legge recante disposizioni in materia di riconoscimento della specificità, anche ai fini della tutela economica, pensionistica e previdenziale, dei ruoli delle Forze armate e delle Forze di polizia.
In tabella B non è presente alcun accantonamento relativo al Ministero della difesa.
Gli stanziamenti relativi al Ministero della difesa esposti nella tabella C riguardano:
Oggetto |
2010 |
2011 |
2012 |
(migliaia di euro) |
|||
Anticipazione in conto corrente al Ministero della difesa di fondi per provvedere alle momentanee deficienze di cassa dell’Arma dei carabinieri (Art. 17, primo comma, del R.D. n. 263/1928) |
22.425 |
22.423 |
22.423 |
Contributi ad enti, istituti o associazioni vigilate dal Ministero della difesa (Art. 43, comma 1, della L. n. 549/1995) |
2.030 |
1.904 |
404 |
Contibuti all’Organizzazione idrografica internazionale e all’INSEAN. (Art. 1, comma 3, della legge n. 267/2002) |
77 |
66 |
66 |
Anticipazione in conto corrente al Ministero della difesa di fondi per provvedere alle momentanee deficienze di cassa dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica. (Art. 17, primo comma, del R.D. n. 263/1928) |
37.672 |
37.668 |
37.668 |
Agenzia industrie difesa (Art. 22, comma 1, del D.Lgs. n. 300/1999) |
8.896 |
6.772 |
6.772 |
Totale |
71.100 |
68.833 |
67.333 |
Il comma 3 dell’articolo 3 del disegno di legge finanziaria approva l’entità degli stanziamenti di cui alla Tabella D, nella quale vengono rifinanziate alcune leggi di spesa di conto capitale recanti interventi di sostegno dell’economia.
Per quanto riguarda il
Ministero della difesa,
La legge n.
296/2006 (finanziaria 2007), articolo 1, comma
Il fondo è stato iscritto con una dotazione di 1.700 milioni di euro per l'anno 2007, di 1.550 milioni di euro per l'anno 2008 e di 1.200 milioni di euro per l'anno 2009, per la realizzazione di programmi di investimento pluriennale per esigenze di difesa nazionale, derivanti anche da accordi internazionali.
Dall'anno 2010, per la dotazione del fondo si provvede ai sensi dell'art. 11, comma 3, lettera f), della legge n. 468/1978 (ovvero attraverso il rifinanziamento in tabella D della legge finanziaria).
Il D.L. n. 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133/2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, ha disposto, al comma 12 dell’articolo 60, la riduzione di 183 milioni di euro dell’autorizzazione di spesa per l’anno 2009, relativa al fondo suddetto.
La legge finanziaria per il 2009 (legge n. 203/2008) ha disposto un rifinanziamento, in Tabella D, di 1 miliardo per gli anni 2010 e 2011.
La consistenza del finanziamento del Fondo risulta pertanto la seguente:
Missione: fondi da ripartire Programma: Fondi da assegnare Ministero della difesa (U.P.B. 4.1.6 – cap. 7144) |
|||
(migliaia di euro) |
2010 |
2011 |
2012 |
Bilancio a legislazione vigente (BLV) |
1.000.000 |
1.000.000 |
- |
Rifinanziamento Tab. D |
- |
500.000 |
2.000.000 |
Disponibilità |
1.000.000 |
1.500.000 |
2.000.000 |
In tabella E non è presente alcun definanziamento relativo al Ministero della difesa.
Sono confermati gli stanziamenti relativi al settore della difesa esposti nella tabella F, che riguardano:
Ø per la missione Difesa e sicurezza del territorio (Ministero della difesa):
§ Finanziamento di programmi interforze ad alto contenuto tecnologico ex art. 145, comma 4, della legge 388/2000 (legge finanziaria 2001)
Ø per la missione Competitività e sviluppo delle imprese (Ministero dello sviluppo economico):
§ Proseguimento del programma navale FREMM (fregate multi missione) ex art. 1, comma 95, della legge n. 266/2005 (legge finanziaria 2006)
§
Promozione della competitività nei settori
industriali al alta tecnologia ex art. 1, commi da
§ Programmi europei aeronautici ex art. 2, comma 179, della legge n. 244/2007 (legge finanziaria 2008)
§ Interventi nel settore aeronautico ex art. 2, comma 180, della legge n. 244/2007 (legge finanziaria 2008)
§ Programmi navali ex art. 2, comma 181, della legge n. 244/2007 (legge finanziaria 2008)
Inoltre, nella tabella F, è indicato lo stanziamento per il Fondo per la realizzazione di programmi di investimento pluriennale per esigenze della difesa, ex art. 1, comma 896, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007), sulla base dell’integrazione dello stanziamento dello scorso anno, operato con la tabella D (vedi sopra).
[1] Le cui indicazioni positive sembrano trovare conferma nei dati Istat relativi al terzo trimestre dell’anno, in cui si è registrata una crescita del Pil dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (comunicato Istat del 13 novembre 2009).
[2] Decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.
[3] Si ricorda che nella medesima contabilità dovranno, inoltre, essere riversate le ulteriori risorse, quantificabili in circa 270 milioni di euro, derivanti dal recupero di alcune tipologie di aiuti di Stato disposto ai sensi dell’articolo 19 del decreto-legge del 25 settembre 2009, n. 135, concernente l’attuazione di obblighi comunitari.
[4] Al momento deve pertanto farsi riferimento, oltre che al comunicato stampa relativo all’approvazione del decreto-legge, alle anticipazioni riportate ne “Il sole 24 ore” del 17 novembre 2009.
[5] Il DPEF 2010-2013 presentato nel luglio
scorso e le risoluzioni parlamentari con cui è stato approvato, avevano
fissato, a livello programmatico, un limite massimo del saldo netto da
finanziare del bilancio dello Stato per il 2010 pari a 61.400 milioni di euro,
al netto delle regolazioni contabili e debitorie. Con
[6] Si veda, ad esempio, che nell’ambito dell’allegato 2 dello stato di previsione del Ministero della giustizia, alla Missione 6 – Giustizia (Missione 1 del Ministero della Giustizia), è stata introdotta la legge n. 85/2009, art. 32, co. 1, all’interno del programma 1. Tale programma già lo scorso anno conteneva risorse rimodulabili, seppure non da fattore legislativo.
[7] Ad esempio, all’Interno del Ministero per i beni e le attività culturali, talune autorizzazioni legislative rientranti nell’allegato 2 del bilancio 2009 nell’ambito dei programmi 7 e 8 della Missione 1 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, trovano ora allocazione nell’allegato 2 del bilancio di previsione 2010 nel programma 12 di nuova istituzione della medesima Missione.
[8] Il quale ne detiene il programma 22.10 “sostegno all’istruzione”.
[9] La relazione illustrativa osserva, in particolare, come ogni programma di spesa trovi il suo fondamento nell’articolo 2, comma 2 della legge n. 468 del 1978, come modificato dalla legge n. 94/1997. Tale comma, in particolare, prevede che il progetto di bilancio annuale di previsione è articolato, per l'entrata e per la spesa, in unità previsionali di base, stabilite in modo che a ciascuna unità corrisponda un unico centro di responsabilità amministrativa, cui è affidata la relativa gestione. Le unità previsionali sono determinate con riferimento ad aree omogenee di attività, anche a carattere strumentale, in cui si articolano le competenze istituzionali di ciascun Ministero.
[10] Il riepilogo delle Missioni e dei Programmi
è contenuto in un apposita Tabella del disegno di legge di bilancio in esame
(pag. 60 dello stampato A.S. 1791). In tale elenco, per ogni Missione e
sottostante Programma viene indicato il relativo stanziamento a legislazione
vigente per il
[11] Si tratta dell’em. 5.Tab.5.1.
[12] L’incidenza delle spese della difesa sul PIL è stata nel 2005 dell’1,331%, nel 2006 dell’1,197, nel 2007 dell’1,307 e nel 2008 dell’1,344.
[13] Il Fondo è stato istituito dall’articolo 1, comma 1240, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007), che ha autorizzato per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, una spesa di 1.000 milioni di euro per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace.
[14] Come già segnalato, l’unica modifica
introdotta dal Senato allo Stato di previsione del Ministero della difesa,
riguarda uno stanziamento di un milione di euro destinato alla sottoscrizione
del capitale sociale della Difesa Servizi S.p.A., che viene costituita ai sensi
dell’articolo 2, commi da
[15] Le spese di esercizio comprendono anche le spese per viveri, vestiario, igiene e formazione dei contingenti di leva.
[16] Le spese per l’investimento costituiscono la sommatoria delle spese in conto capitale delle unità previsionali di base “ricerca scientifica” e “acquisto di attrezzature e impianti” e delle spese correnti delle unità previsionali di base “ammodernamento e rinnovamento” ed “accordi e organismi internazionali” (infrastrutture NATO).
[17] “Attuazione dell'art. 2 della L. 6
marzo 1992, n.