Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Rapporti Internazionali | ||||
Titolo: | OSCE - MISSIONE INTERNAZIONALE DI OSSERVAZIONE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN KIRGHIZISTAN, 21-24 luglio 2009 | ||||
Serie: | Delegazioni presso le Assemblee parlamentari internazionali Numero: 45 | ||||
Data: | 16/07/2009 | ||||
Descrittori: |
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SENATO DELLA REPUBBLICA Servizio Affari internazionali
|
CAMERA DEI DEPUTATI Servizio Rapporti internazionali
|
2006
ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL’OSCE
MISSIONE INTERNAZIONALE DI
OSSERVAZIONE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN KIRGHIZISTAN
21-24 luglio 2009
DOCUMENTAZIONE
N. 45 – luglio 2009
CAMERA DEI DEPUTATIServizio Rapporti internazionaliUfficio Delegazioni
parlamentari
|
|
Consigliere Capo
Servizio |
Mirella
Cassarino (06 6760 9330) |
Documentaristi |
Pia Califano (06 6760 4143) |
Segretaria |
Rosalba Bove (06 6760 3452) |
INDICE
Programma...................................................................................................... Pag. 1..........................................................................................................................
Lista dei partecipanti...................................................................................... “
Notizie utili........................................................................................................ “
Mappe........................................................................................................... “
Le cinque ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale, prospetto comparativo ....................................................................................................................... “
Scheda Paese sul Kirghizistan (a cura del Ministero degli Affari esteri) “........................................................................................................................
La Missione OSCE/ODIHR di osservazione delle elezioni presidenziali in Kirghizistan................................................................................................... “
OSCE/ODIHR Election Observation
Rapporto annuale 2009 di Amnesty international - La situazione dei diritti umani nel mondo: la Repubblica del Kirghizistan...................................................... “
PROGRAMMA PRELIMINARE
Martedì, 21 luglio
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Registrazione all’ingresso della the Briefing room |
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Briefing programme – Akyn room, Hyatt Regency Bishkek |
Mercoledì, 22 luglio
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Briefing programme (cont.) + Dispiegamento – Akyn room, Hyatt Regency Bishkek |
Gliovedì, 23 luglio
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Osservazione dei seggi elettorali |
Venerdì, 24 luglio
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Debriefing – Hyatt Regency Bishkek (stanza da confermare) Conferenza stampa e partenza |
OSSERVAZIONE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN KYRGYZSTAN
(23 luglio 2009)
NOTIZIE UTILI
Aggiornate al 14 luglio 2009
ALBERGO A BISHKEK (KYRGYZSTAN)
HYATT REGENCY
Fax +996 312669305
AMBASCIATA D’ITALIA
L'Ambasciata
Italiana non è presente in KIRGHIZISTAN
Fare riferimento alla sede di: Astana (Kazakhstan)
Amb. Bruno Antonio PASQUINO
Cosmomavtov Street, n.62 - Microrione Chubary - 010000 ASTANA
Tel. : 007 717 2243390 oppure 007 717 2243868
CONSOLATO ONORARIO D’ITALIA A BISHKEK, ma
il console non sarà in sede. Console onorario: Giorgio FIACCONI
175/A, Abdrakhmanov str., BISHKEK
Tel. +996 312 661737 - 666463
Per ogni evenienza fare riferimento alla signorina Masha (Maria) che farà anche da interprete : cellulare 00996.772.31.79.29
TRASPORTO
Il trasporto da e per l’aeroporto è organizzato dall’OSCE. Il costo è di 40 euro a persona.
Il giorno delle elezioni sarà messa a disposizione un auto con autista il cui costo è di 70 Euro (35 euro per osservatore). È a carico degli osservatori anche il costo della benzina.
INTERPRETE
La signorina Masha, che lavora al consolato onorario, farà da interprete (cellulare 00996.772.31.79.29). Parla italiano, inglese, russo. Il suo onorario è di 20 euro per ogni ora per i giorni 21, 22 e 24; 100 euro invece per il giorno delle elezioni.
TEMPERATURE al 9 luglio:
massima
+35°; minima +17°
CAMBIO al 9 luglio:
Nome Moneta: Som; Codice Moneta: KGS
1 Euro = 60.2537 Som 1
Som = 0.0166 Euro
1 Dollaro USA= 43.3449 Som 1 Som
= 0.0231 Dollari USA
TELEFONIA:
Prefisso dall'Italia:+996; Prefisso per l'Italia: +39 FUSO ORARIO: + 4 ore
LE REPUBBLICHE CENTRO ASIATICHE: PROSPETTO COMPARATIVO[1]
Paesi |
KIRGHIZISTAN |
KAZAKISTAN |
TAGIKISTAN |
TURKMENISTAN |
UZBEKISTAN |
Dati generali |
|||||
Superficie |
198.500 km2 |
2.717.300 km2 |
143.100 km2 |
488,100 km2 |
447,400 km2 |
Capitale |
BISHKEK |
ASTANA |
DUNSHABE |
ASHGABAT |
TASHKENT |
Abitanti |
5.431.747 |
15.399.437 |
7.349.145 |
4.884.887 |
27.606.007 |
Tasso di crescita della popolazione |
1.396% (2009 est.) |
0.392% (2009 est.) |
1.878% (2009 est.) |
1.141% (2009 est.) |
0.935% (2009 est.) |
Aspettativa di vita |
69.43 anni |
67.87 anni |
65.33 anni |
67.87 anni |
71.96 anni |
Composizione etnica |
Kirghizi 64.9%, uzbeki 13.8%, russi 12.5%, dungani 1.1%, ucraini 1%, uiguri 1%, altri 5.7% (1999 census) |
Kazaki (Qazaq) 53.4%, Russi 30%, Ucraini 3.7%, Uzbeki
2.5%, Tedeschi 2.4%, Tatari 1.7%, Uiguri 1.4%, altri 4.9% |
Tajiki 79.9%, Uzbeki15.3%, Russi 1.1%, Kirghizi 1.1%, altri 2.6% (2000 census)
|
Turkmeni 85%, Uzbeki 5%, Russi 4%, altri 6% (2003)
|
Uzbek i80%, Russi 5.5%, Tajiki 5%, Kazakhi 3%, Karakalpak 2.5%, Tatari 1.5%, altri 2.5% (1996 est.)
|
Religioni praticate |
Musulmani 75%, Russi ortodossi 20%, altri 5% (2000 census) |
Musulmani 47%, Russi ortodossi 44%, Protestanti 2%, altri 7% |
Musulmani sunniti 85%, Musulmani sciti 5%, altri 10% (2003 est.) |
Musulmani 89%, Ortodossi orientali 9%, altri 2%
|
Musulmani 88% (prevalentemente sunniti), Ortodossi orientali 9%, altri 3%
|
Lingue |
Kyrghizo (ufficiale) 64.7%, uzbeko 13.6%, russo (ufficiale) 12.5%, dungano 1%, altre 8.2% (1999 census) |
Kazako 64.4%, Russo 95% (ufficiale, utilizzato nelle attività giornaliere) |
Tajiko (ufficiale), Russo ampiamente utilizzato nel settore governativo e degli affari |
Turkmeno 72%, Russo 12%, Uzbeko 9%, altre 7%
|
Uzbek
74.3%, Russi 14.2%, Tajiki 4.4%,
|
Paesi |
KIRGHIZISTAN |
KAZAKISTAN |
TAGIKISTAN |
|
|
Potere esecutivo |
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Forma di governo |
Repubblica presidenziale |
Repubblica |
Repubblica |
Repubblica |
Repubblica |
Capo dello Stato |
Kurmanbek BAKIEV |
Nursultan
NAZARBAYEV |
Emomali RAHMON |
Gurbanguly BERDIMUHAMEDOW
(dal 14 febbraio 2007) eletto
dal popolo |
Islom KARIMOV |
Primo Ministro |
Igor CHUDINOV |
Karim MASIMOV |
Oqil OQILOV |
Gurbanguly BERDIMUHAMEDOW (dal 14 febbraio 2007) |
Shavkat MIRZIYOYEV (dall’ 11 dicembre 2003) |
Ministro degli Affari esteri |
Kadyrbek SARBAEV |
Marat TAZHIN |
Hamrokhon ZARIFI |
Rasit MEREDOW |
Vladimir NOROV |
Elezioni presidenziali |
ultime il 10 luglio 2005 |
ultime il 4 dicembre 2005 |
ultime il 6 nov. 2006 |
ultime il 11 febb. 2007 |
ultime il 23 dicembre 2007 |
Paesi |
KIRGHIZISTAN |
KAZAKISTAN |
TAGIKISTAN |
|
|
Potere legislativo |
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Parlamento |
Parlamento monocamerale
composto di 90 seggi; |
Parlamento bicamerale: Senato (composto di 47 seggi: 15 membri sono nominati dal Presidente, gli altri sono eletti dalle Assemblee locali. Il mandato dura 6 anni ma ogni tre anni si procede all’elezione della metà dei membri) e il Mazhilis (107 seggi; 9 sono eletti dall’Assemblea del popolo del Kazakistan, un organo consultivo nominato dal Presidente designato a rappresentare le minoranze etniche del paese; gli altri membri sono eletti con voto popolare per 5 anni) |
Parlamento bicamerale:
Assemblea nazionale (camera alta,
composta di 34 seggi di cui 25
selezionati dai deputati locali, 8 dal Presidente , 1 seggio riservato agli
ex Presidenti; eletti per 5 anni) |
Parlamento monocamerale composto di 125 seggi; i membri sono eletti per 5 anni
|
Parlamento bicamerale: Senato (composto di 100 seggi; 84 membri sono eletti dai consigli governativi regionali e 16 sono nominati dl presidente; il mandato dura 5 anni) e la Camera legislativa-Camera bassa (composta di 120 seggi; i membri sono eletti con voto popolare per 5 anni)
|
Presidente del Parlamento |
Aitibai TAGAEV, |
Mazhilis: Ural MUKHAMEJANOV, dal 13 ottobre 2008 Senato: Kassym - Zhomart TOKAYEV, rieletto l’11 dicembre 2008 |
Camera dei Rappresentanti: Saidullo HAIRULLOEV Assemblea nazionale:
|
Akja TAJIYEWNA NURBERDIYEWA, rieletta il 9 gennaio 2009 |
Camera legislativa: Dilorom TOSHMUHAMMADOVA Senato: Sobirov Ilgizar MATYAKUBOVICH |
Paesi |
KIRGHIZISTAN |
KAZAKISTAN |
TAGIKISTAN |
|
|
Elezioni politiche |
ultime il 16 dicembre 2007 |
Mazhilis: ultime il 18 agosto 2007, Senato: ultime nell’ottobre 2008, |
Camera dei Rappresentanti: ultime il
27 febbraio e il 13 marzo 2005, Assemblea nazionale: |
ultime il 14 dicembre 2008 le prossime nel dicembre 2013 |
ultime il 26 dicembre 2004 e il 9 gennaio 2005 le prossime nel dicembre 2009 |
Paesi |
KIRGHIZISTAN |
KAZAKISTAN |
TAGIKISTAN |
|
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Dati economici |
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PIL a parità di potere d’acquisto |
11.41 miliardi |
176.9 miliardi US$ |
15.4 miliardi US$ |
29.65 miliardi US$ |
71.63 miliardi |
Crescita PIL |
6% (2008 est.) |
3% (2008 est.) |
7.9% (2008 est.) |
10% (2008 est.) |
8.9% (2008 est.) |
PIL pro capite
a parità |
$2,100 (2008 est.) |
$11,500 (2008 est.) |
$2,100 (2008 est.) |
$6,100 (2008 est.) |
$2,600 (2008 est.) |
Inflazione |
22.5% (2008 est.) |
18.6% (2008 est.) |
11.8% (2008) |
18% (2008 est.) |
13.5% (2008 est.) |
Disoccupazione |
18% (30 sett. 2008 est.) |
6.9% (2008 est.) |
2.3% (2008 est.) |
60% (2004 est.) |
0.9% (2008 est.) |
Popolazione sotto la soglia di povertà |
40% (2004 est.) |
13.8% (2007) |
60% (2007 est.) |
30% (2004 est.) |
33% (2004 est.) |
Quota del PIL destinato |
1.4% del PIL (2005 est.) |
0.9% del PIL (2005 est.) |
3.9% del PIL (2005 est.) |
3.4% del PIL (2005 est.) |
2% del PIL (2005 est.) |
Debito estero |
2.966 miliardi |
103.6 miliardi |
1.37 miliardi |
1.4 miliardi US$
|
4.052 miliardi |
KYRGYZSTAN
INDICE
CENNI STORICI.................................................................................................................... 23
GEOGRAFIA, ISTITUZIONI, POPOLAZIONE.................................................................. 24
POLITICA INTERNA............................................................................................................ 26
1. Istituzioni e riforme......................................................................................................... 26
2. La “rivoluzione gialla” (o “dei tulipani”).................................................................... 26
3. Sviluppi recenti................................................................................................................ 26
4. Le elezioni parlamentari del 16 dicembre 2007....................................................... 27
SITUAZIONE ECONOMICA................................................................................................ 29
1. Riepilogo storico recente.............................................................................................. 29
2. Risorse e andamento congiunturale.......................................................................... 29
3. Debito e rapporti con le IFI............................................................................................ 30
PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI............................................................ 32
POLITICA ESTERA.............................................................................................................. 34
1. Rapporti con la Russia.................................................................................................. 34
2. Rapporti con gli Stati Uniti............................................................................................ 34
3. Rapporti con la Nato....................................................................................................... 35
4. Rapporti interregionali................................................................................................... 35
RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA......................................................................... 37
1. Relazioni istituzionali..................................................................................................... 37
2. Relazioni commerciali.................................................................................................... 37
3. Assistenza......................................................................................................................... 38
RAPPORTI BILATERALI.................................................................................................... 39
1. Relazioni politiche........................................................................................................... 39
2. Relazioni economiche, finanziarie e commerciali.................................................. 40
3. Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche....................................................... 40
4. Comunità italiana in Kyrgyzstan e comunità kyrgyza in Italia............................. 41
5. Cooperazione allo sviluppo......................................................................................... 41
DATI STATISTICI BILATERALI......................................................................................... 42
1. Interscambio commerciale............................................................................................ 42
2. Principali esportazioni ed importazioni italiane 2008............................................ 42
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO................................................................................. 43
UFFICI ITALIANI IN KYRGYZSTAN E KYRGYZI IN ITALIA.......................................... 43
SCAMBI DI VISITE............................................................................................................... 43
PRINCIPALI ACCORDI BILATERALI............................................................................... 44
COMPAGINE DI GOVERNO............................................................................................... 45
DIRITTI UMANI...................................................................................................................... 47
1. Storia
Nell’agosto 1991 il Soviet Supremo del Kyrgyzstan proclamò l’indipendenza, entrando a far parte, dopo pochi mesi, della Comunità di Stati Indipendenti. Askar Akayev, che era stato nominato Presidente del Kyrgyzstan sovietico nell’ottobre 1990, venne rieletto a suffragio popolare diretto nel 1991, nel 1995 e nel 2000. Attraverso i referendum dell’ottobre 1994 e del settembre 1996 i poteri presidenziali vennero rafforzati, mentre una terza consultazione referendaria nell’ottobre 1998 introdusse importanti modifiche costituzionali (riconoscimento della proprietà privata della terra, modifica della composizione numerica dei due rami del Parlamento, abolizione dell’istituto dell’immunità parlamentare, abolizione del diritto dei deputati di approvare leggi che riguardano le entrate e le uscite di bilancio senza il consenso del Governo, approvazione della legge che proibisce l’adozione di provvedimenti legislativi limitativi delle libertà di parola e di stampa).
A seguito della “Rivoluzione dei Tulipani” (marzo 2005) il Presidente Akayev é stato costretto all’esilio, avviandosi una fase c.d. parlamentare – presidenziale che ancora oggi deve trovare una sua stabilità.
1. Dati geografici
Superficie: |
199.900 kmq |
Descrizione fisica: |
Il Kyrgyzstan comprende buona parte della catena del Tian Shan e dei monti Alatau ed è attraversato dai fiumi Ču, Naryn, Talas. A Nord-Est, il Lago Issyk Kul è il più esteso del Paese. |
Confini: |
Kazakhstan (N), Cina (E, S), Tagikistan (SO), Uzbekistan (O) |
Capitale: |
Bishkek 806.000 ab. (2003) |
Principali città: |
Oš (218.100 ab.), Jalal-Abad (70.401), Tokmak (59.409) |
2. Popolazione ed indicatori sociali
Popolazione: |
5.090.000 (stima 2004), 4.822.938 (censimento 1999) 5.264.000 (stima 2006) |
Crescita annua: |
1,5% (1995-2000) |
Aspettativa di vita alla nascita: |
(2000) maschi: 64 anni; femmine: 72 anni |
Gruppi etnici: |
Kyrgyzi 64,9% (69,5%)*, Uzbeki 13,8% (14,5%)*, Russi 12,5% (9%)*, Dungani 1,1%, Uiguri 1% (1,1%)*, Ucraini 1% (0,5%)*, Kazaki 0,9% (0,7%)*, Tatari 0,9% (1,9%)*, Tagiki 1%, altri 3%. Vi sono inoltre piccole comunita’ tedesche, coreane e caucasiche. |
Religioni: |
Musulmani (prevalentemente sunniti) 70%, non religiosi o atei 24,5%, ortodossi 5,5% |
Lingue: |
kyrgyzo e russo (ufficiali) |
3. Struttura istituzionale
Bandiera: |
Sole giallo su sfondo rosso, con 40 raggi rappresentanti le 40 tribù kirgize. |
|
Nome Ufficiale: |
Repubblica Kyrgyza (Kyrgyz Respublikasy) |
|
Costituzione: |
ottobre 2007 |
|
Forma di Governo: |
Repubblica Presidenziale |
|
Presidente (federale): |
Kurmanbek BAKIYEV |
|
Presidente del Parlamento: |
Mohammad OMAROV |
|
Capo del Governo: |
Igor CHUDINOV |
|
Ministro Affari Esteri: |
Kadyrbek SARBAEV |
|
Potere esecutivo: |
Esercitato dal Consiglio dei Ministri sotto la guida del Capo dello Stato (eletto per 5 anni), che nomina il Primo Ministro e lo delega a dirigere l'attività del Consiglio |
|
Potere legislativo: |
Il Parlamento (Jugorku Kenesh) ha una sola Camera (90 seggi eletti per 5 anni). Il sistema elettorale è di tipo proporzionale, con soglia di sbarramento al 5%. |
|
Potere giudiziario: |
Le Corti sono articolate su tre giurisdizioni. Organi supremi: costituzionale (Corte Costituzionale), civile e penale (Corte Suprema), commerciale (Corte Suprema di Arbitrato). |
|
Enti locali: |
7 province (oblastlar) e la città (šaar) di Bishkek |
|
Suffragio: |
Universale per i maggiori di 18 anni |
|
Partecipazione alle Organizzazioni Internazionali: |
BERS, CSI, FMI, FAO, IBRD, ICAO, IDA, Interpol, IOM, OSCE, OIL, OMS, ONU, UNCTAD, OMC, UNESCO, UNIDO, UNMIK, UPU, IFAD, SCO |
|
Scadenze elettorali |
Prossime elezioni parlamentari: 2012- durata del mandato: 5 anni - ultime elezioni: 16 dicembre 2007Prossime elezioni presidenziali: 2009- durata del mandato: 5 anni - ultime elezioni: 10 luglio 2005 |
|
Partiti politici rappresentati in Parlamento:
|
· Ak Jol 71 seggi (46.99%) · Partito Socialdemocratico [Almazbec ATAMBAYEV] 11 seggi · Partito Comunista [Absamat M. MASALIYEV] 8 seggi
|
|
Siti internet governativi:
Presidente della Repubblica
Governo
Parlamento
Ministero degli Affari Esteri
|
|
La conduzione delle elezioni politiche del
febbraio-marzo 2000, fortemente criticata dalle forze dell’opposizione,
venne giudicata dalla missione di osservazione dell’OSCE/ODIHR non conforme
agli standard internazionali. Le elezioni presidenziali dell’ottobre
2000 sancirono la vittoria, per la terza volta consecutiva, di Akayev (con il
74,2% dei consensi), nonostante la Costituzione non prevedesse la possibilità di
esercitare più di due mandati. Con una serie di emendamenti costituzionali, approvati
con referendum nel 2003, veniva indebolito il
Parlamento (ridotto ad una sola Camera e da
La campagna per le elezioni politiche del febbraio 2005 segnò un sensibile surriscaldamento della situazione politica. Già a partire dall’inizio di aprile 2004, le forze dell’opposizione erano scese in piazza per protestare contro la decisione della Commissione Elettorale Centrale di escludere dalla competizione elettorale candidati vicini all’opposizione.
Le elezioni politiche del febbraio-marzo 2005 sono sfociate nella c.d. “rivoluzione dei tulipani” (sulla scia della “rivoluzione arancione” in Ucraina, è stato il giallo il colore scelto dall’opposizione kyrgyza per dare una maggiore visibilità alle proprie manifestazioni), con conseguente fuga dal Paese del Presidente Akayev (poi rifugiatosi a Mosca). Ad Akayev è succeduto ad interim Kurmanbek Bakiyev, uno dei leader dell’opposizione, poi confermato (con l’88.71% delle preferenze ed un’affluenza alle urne del 74,96%) dalle elezioni presidenziali del 10 luglio 2005.
La politica interna kyrgyza ha continuato ad essere caratterizzata da una forte conflittualità tra i diversi poteri dello Stato.
Il Presidente, pur in una posizione molto più solida che nel passato, non sembra avere una strategia per affrontare i complessi problemi del Paese: criminalità organizzata, traffico di droga, corruzione, stagnazione economica. Nonostante l’abbondanza di acqua e cospicui depositi di oro, il Kyrgyzstan rimane uno dei paesi più poveri fra quelli dell’ex Unione Sovietica. Gli investimenti esteri diretti sono stati fino al 2007 estremamente modesti ed il Paese dipende fortemente dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali per fare fronte alle proprie necessità di spesa e per onorare le scadenze del debito pubblico.
I movimenti di protesta organizzati
dall'opposizione a novembre 2006,
che sembrava potessero spingere il Paese verso il baratro della guerra civile e
della disintegrazione politico-sociale, hanno condotto all’adozione di una
nuova Costituzione che trasformava il Kyrgyzstan in una Repubblica
presidenziale-parlamentare. Tuttavia, all'insegna di uno spirito certamente
non bi-partisan, a dicembre 2006 il Parlamento kyrgyzo, agendo
probabilmente per il timore di elezioni anticipate, ha emendato la Costituzione
approvata appena due mesi prima restituendo al Presidente Bakiyev gran parte
dei poteri che gli erano stati sottratti in seguito agli eventi di
novembre. A gennaio 2007 è stata approvata dal Parlamento la nomina a Primo
Ministro di Azim Isabekov, a sua volta costretto a dimettersi dopo
nemmeno due mesi, lasciando il posto ad Almazbek Atambaev (il primo
esponente dell’opposizione ad esser stato nominato Premier nel centro Asia). Il
Presidente, nel tentativo di dividere ulteriormente l’opposizione, evitando la
radicalizzazione della contrapposizione parlamentare e scongiurando le
annunciate proteste di piazza, aveva dato istruzioni al nuovo Premier di
provare a cooptare l'opposizione nel nuovo esecutivo. L'opposizione, però, ha
respinto l'offerta e chiesto elezioni anticipate. Le proteste di piazza che
hanno bloccato
Bakyev punta ad una facile rielezione alle elezioni presidenziali del 23 luglio
A seguito di una pronuncia della Corte costituzionale (settembre 2007) con la quale sono state considerate nulle le due ultime costituzioni, il Presidente Bakyev ha indetto un referendum costituzionale (ottobre 2007), criticato dagli osservatori internazionali, che ha confermato (senza sorprese) l'adozione di una nuova costituzione.
Il Presidente ha quindi dimesso il Governo, sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni parlamentari (16 dicembre 2007), anche queste criticate dagli osservatori internazionali. Al partito del Presidente Bakyev (Ak Jol), che ha avuto oltre il 48% dei voti, sono andati 71 seggi su un totale di 90, mentre il partito socialdemocratico dell'ex Premier Atambayev (ed ex leader dell'opposizione moderata) ha ottenuto 11 seggi, seguito dal partito comunista che ne ha avuti 8. E’ risultato invece escluso dal Parlamento il principale partito dell'opposizione, Ata Meken, che, con il 8,3% dei voti nazionali, non avrebbe superato l’ulteriore soglia di sbarramento a livello regionale. Gli altri dieci partiti non hanno raggiunto la soglia del 5% a livello nazionale.
La successiva nomina a Premier dell’ex Ministro dell'Industria e dell'Energia Chudinov, nel contesto di una compagine governativa rimasta immutata, si spiega alla luce delle priorità individuate per il governo dal Presidente Bakyev. Primo politico russofono (che notoriamente non parla la lingua nazionale) a reggere il governo kyrgizo, Chudinov dovrà focalizzarsi sulla soluzione delle questioni economiche, in particolare nei settori agricolo, minerario/estrattivo ed energetico. Nella consapevolezza che per lungo tempo l'opposizione non sarà in grado di assumere un ruolo attivo come nel recente passato, l'interesse del Presidente Bakyev appare quindi rivolto alla stabilizzazione del quadro economico.
Da segnalare l’uccisione del giornalista indipendente Alisher Saipov (ottobre 2007), che ha contribuito a rendere ancora più oscure le prospettive di una reale democratizzazione del Paese. Più recentemente (gennaio 2009) è risultata molto sospetta la morte in un incidente stradale dell’ex capo dell’Amministrazione presidenziale, Sadyrkulov.
Il Kyrgyzstan sperimentò durante i primi anni d’indipendenza una gravissima crisi economica provocata dalla dissoluzione del sistema pianificato sovietico e dall’inizio del difficile periodo di transizione all’economia di mercato: dal 1990 al 1995 il PIL si contrasse del 50% e, nonostante la ripresa economica avviatasi nel 1996 e la politica riformista adottata dal Governo, il Kyrgyzstan rimane uno dei paesi più poveri fra quelli dell’ex Unione Sovietica, tanto che circa metà della popolazione vive tuttora in condizioni di indigenza.
Nel 2008, secondo fonti ufficiali kyrgyze, il PIL è aumentato del 7,5%, grazie al buon progresso nell’industria (+15,2%) e nei servizi commerciali (+10,5%) e malgrado il declino nella produzione dell’oro ed il lento recupero dell’agricoltura.
Il
tasso di inflazione per l’anno
Nel maggio 2008 sono stati adottati due importanti provvedimenti normativi nel settore economico: un nuovo regolamento volto a semplificare notevolmente le modalità di registrazione di nuove imprese e una legge a protezione dei depositi bancari volta a tutelare in special modo i piccoli risparmiatori.
Per quanto riguarda le materie prime, il Kyrgyzstan ha cospicui depositi di oro (la miniera di Kumtor, uno degli otto giacimenti più grandi del mondo, produce oltre il 90% dell’oro kyrgyzo), che esporta prevalentemente in Germania ed in Svizzera, carbone, uranio e antimonio. Petrolio e gas naturale, scarsissimi, vengono importati dagli altri Paesi della CSI, verso i quali il Paese esporta energia idro-elettrica.
L’agricoltura è tuttora il settore portante dell’economia kyrgyza, occupando il 53% della forza lavoro. Il settore agroalimentare è aumentato dello 0,5% nel 2008. La produzione cerealicola costituisce circa la metà dell’intero output del settore, completato dalla produzione di patate, barbabietola da zucchero, formaggio, verdure, latte e prodotti caseari.
Industria energetica, alimentare e, di recente, edilizia rappresentano i principali comparti del settore secondario, un settore ancora in lenta crescita, a causa del basso livello di investimenti, dell’inadeguatezza delle riforme e dell’eccessiva dipendenza dalle fluttuazioni internazionali del prezzo dell’oro.
Il settore dei servizi continua ad aumentare (10,5% nel 2008) grazie soprattutto alla crescita dei settori del commercio, delle comunicazioni e dei trasporti.
Il sistema bancario è composto dalla Banca Nazionale del Kyrgyzstan (BNK) e 24 banche commerciali. La relativa stabilità della valuta nazionale è minacciata da una consistente inflazione, concentrata soprattutto su beni di primaria necessità, che potrebbe determinare importanti scompensi socio-economici nel breve periodo.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il Kyrgyzstan ha conseguito importanti progressi nella stabilizzazione macroeconomica, che lasciano ben sperare per l’ambiziosa strategia economica di medio termine del Governo. Le sfide di medio termine implicano la riduzione della povertà e del debito estero e la diversificazione dell’economia, valutando anche una possibile riduzione della produzione e dell'esportazione dell’oro.
I dati sul bilancio statale del 2008 mostrano un saldo attivo di oltre 47,08 mln USD.
A maggio 2008 il Parlamento kirghiso ha approvato una legge con cui di fatto abdica, in favore del potere esecutivo, nella gestione delle privatizzazioni. Il provvedimento è stato aspramente criticato dall’opposizione di stampo comunista e social-democratico. Giova ricordare che proprio sulle privatizzazioni si giocherà una parte importante del consenso all’Amministrazione Bakyev. Se il processo di privatizzazione di alcune importanti aziende statali nel settore delle forniture di pubblica utilità dovesse portare ad un aumento delle tariffe, l’effetto sulla popolarità dell’esecutivo, già criticato per la propria impotenza di fronte all’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità alimentare, potrebbe essere deleterio.
Gli investimenti diretti esteri (IDE), che si erano drasticamente ridotti a partire dal 1998, stanno conoscendo un importante rialzo, grazie all’interesse manifestato da investitori kazakhi, cinesi e russi. Per tale rilancio è servita l’introduzione di specifici incentivi per attirare capitali esteri in altri settori dell’economia diversi da quello dell’oro, così come la normativa che riconosce agli investitori stranieri lo stesso status legale di quelli nazionali. Nel 2008 gli IDE complessivi sono stati di circa 2626,8 milioni di dollari provenienti principalmente da Kazakhstan, Germania, Gran Bretagna e Cina, e concentrati soprattutto nei settori manifatturiero, minerario, commerciale, agricolo e finanziario.
Nel 2008, secondo il Comitato Nazionale di Statistica, il tasso di disoccupazione è diminuito del 3% rispetto al 2007 e il salario medio mensile è stato di 142,9 USD (98,3 USD nel 2007).
L’Indice di Sviluppo Umano del Kyrgyzstan calcolato dall’UNDP (HDR 2007/2008) è 0,696 e colloca questo Paese al 116° posto, preceduto da Honduras e Mongolia e seguito da Bolivia e Guatemala. La precedente posizione era la 110°.
Un importante ruolo nella politica estera del Kyrgyzstan è anche svolto dalle relazioni con le Istituzioni Finanziarie Internazionali, dalle quali il Governo di Bishkek dipende per fare fronte alle proprie necessità di spesa e onorare le scadenze del debito pubblico.
I buoni risultati economici hanno consentito al Kyrgyzstan di ottenere dai creditori del Club di Parigi una significativa riduzione del debito pubblico estero. Il piano prevede la cancellazione di 124 mln USD e la ristrutturazione di altri 431, consentendo alla Repubblica centro-asiatica di riportare sotto controllo il suo debito pubblico estero. La decisione è stata presa in seguito all’approvazione da parte del FMI del Poverty Reduction and Growth Facility (PRGF) for the Kyrgyz Republic.
Dal maggio 1992 il Kyrgyzstan è membro del Fondo Monetario Internazionale, con una quota di 118,56 mln USD. Il Fondo ha erogato prestiti a Bishkek per 267,22 mln USD nel periodo 1993-2002. Nel febbraio 2005 è stato sottoscritto, nell’ambito dell’accordo PRGF, un programma di assistenza del valore di circa 14 mln USD (in vigore fino al maggio 2008) aumentato fino a circa 29 mln USD il 21 maggio 2008 al fine di sostenere gli squilibri della bilancia dei pagamenti generati dagli elevati prezzi internazionali dei prodotti alimentari. Nel dicembre 2008 il Consiglio Esecutivo del FMI ha approvato una “Exogenous Shocks Facility” per la durata di 18 mesi dell’ammontare di circa 100 mln USD, al fine di sostenere le Autorità kyrgyze a fronteggiare i vari shock esogeni che hanno colpito l’economia del Paese (crescita dei prezzi internazionali dei prodotti alimentari, insufficienza di energia elettrica, terremoto della regione di Nura).
Il 20 febbraio 2007 il Governo di Bishkek ha votato contro l’adesione del Kyrgyzstan al programma dell’IMF/WB a favore degli ‘Heavily Indebted Poor Countries’ (HIPC). L'iniziativa HIPC avrebbe comportato la cancellazione di circa metà del debito estero del Kyrgyzstan, ammontante a circa 2 miliardi di dollari USA. Ma la prospettiva di un ingresso di Bishkek fra i beneficiari dell'iniziativa promossa dall'IMF/WB è stata interpretata alla stregua di un’umiliazione nazionale e di perdita di autonomia. Bishkek ha tuttavia perso l’occasione per riavviare verso la normalità la situazione della finanza pubblica.
Il Kyrgyzstan è altresì membro, dal settembre 1992, della Banca Mondiale, che ha approvato 29 progetti per un totale di 673 mln USD.
A fine 2008 l’Asian Development Bank aveva circa 10 progetti di finanziamento attivi nel paese concentrati nel sostegno all’agricoltura e nella costruzione di infrastrutture per i trasporti.
Il Kyrgyzstan è stato la prima tra le ex Repubbliche sovietiche ad entrare nell’OMC, cui ha aderito nel 1998.
Dati1 |
Unità |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
||||||
PIL |
mld USD |
2 |
2 |
2 |
3 |
4 |
5 |
||||||
Δ PIL reale |
% |
7 |
7 |
-0,2 |
3,1 |
8,5 |
7,6 |
||||||
Composizione PIL |
|
||||||||||||
Agricoltura |
% |
37 |
33 |
32 |
33 |
31 |
30 |
||||||
Industria |
% |
22 |
24 |
22 |
20 |
19 |
20 |
||||||
Servizi |
% |
41 |
43 |
48 |
50 |
50 |
51 |
||||||
Δ Prezzi al consumo |
% |
3 |
4,1 |
4,3 |
5,6 |
10,2 |
24,5 |
||||||
Cambio medio per 1 USD |
Som |
44 |
43 |
41 |
40 |
37 |
37 |
||||||
Riserve (escluso oro) |
mld USD |
0 |
1 |
1 |
1 |
1 |
1 |
||||||
Bilancia partite correnti |
mld USD |
-0 |
0 |
-0 |
-0 |
-0 |
-1 |
||||||
Bilancia commerciale |
mld USD |
-0 |
-0 |
-0 |
-1 |
-1 |
-2 |
||||||
Esportazioni di beni FOB |
mld USD |
1 |
1 |
1 |
1 |
1 |
2 |
||||||
Importazioni di beni FOB |
mld USD |
1 |
1 |
1 |
2 |
3 |
4 |
||||||
Principali esportazioni: |
|
||||||||||||
Metalli e pietre preziose |
% |
45 |
41 |
35 |
27 |
20 |
n.d. |
||||||
Prodotti minerari |
% |
13 |
13 |
14 |
22 |
29 |
n.d. |
||||||
Tessili |
% |
12 |
11 |
12 |
12 |
11 |
n.d. |
||||||
Vetro e materiali da costruzioni |
% |
5 |
5 |
7 |
6 |
5 |
n.d. |
||||||
Principali importazioni: |
|
||||||||||||
Prodotti minerari |
% |
27 |
29 |
30 |
31 |
32 |
n.d. |
||||||
Macchinari e attrezzature |
% |
12 |
11 |
14 |
16 |
14 |
n.d. |
||||||
Prodotti chimici |
% |
13 |
12 |
12 |
9 |
9 |
n.d. |
||||||
Alimentari, bevande e tabacco |
% |
8 |
9 |
9 |
8 |
8 |
n.d. |
||||||
Principali Paesi fornitori: |
|
||||||||||||
Russia |
% |
25 |
31 |
34 |
38 |
41 |
n.d. |
||||||
Cina |
% |
11 |
9 |
9 |
14 |
15 |
n.d. |
||||||
Kazakhstan |
% |
24 |
22 |
16 |
12 |
13 |
n.d. |
||||||
Uzbekistan |
% |
6 |
6 |
6 |
4 |
5 |
n.d. |
||||||
Principali Paesi clienti: |
|
||||||||||||
Russia |
% |
17 |
19 |
20 |
19 |
21 |
n.d. |
||||||
Kazakhstan |
% |
10 |
12 |
17 |
21 |
18 |
n.d. |
||||||
Svizzera |
% |
20 |
14 |
10 |
26 |
20 |
n.d. |
||||||
Afghanistan |
% |
1 |
1 |
2 |
9 |
10 |
n.d. |
||||||
Investimenti diretti esteri2 |
mln USD |
46 |
175 |
43 |
182 |
208 |
n.d. |
||||||
1 Dati dell’Economist Intelligence Unit, salvo ove diversamente specificato 2 Dati dell’UNCTAD (World Investment Report 2008) n.d. = dato non disponibile |
|||||||||||||
Dati BERS |
Unità |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
Settore privato |
|
|
|
|
|
|
|
Quota del settore privato nel PIL |
% |
65 |
75 |
75 |
75 |
75 |
75 |
Quota settore privato nell’occupazione |
% |
80,2 |
80,9 |
81,2 |
n.d. |
n.d. |
n.d. |
Infrastrutture |
|
|
|
|
|
|
|
Diffusione di Internet su 100 abitanti |
|
4 |
5,2 |
10,5 |
12,2 |
14,1 |
n.d. |
Settore finanziario |
|
|
|
|
|
|
|
Numero di banche |
|
21 |
19 |
19 |
20 |
22 |
n.d. |
Numero di banche estere |
|
7 |
9 |
10 |
10 |
10 |
n.d. |
Fonte: BERS Transition Report 2008
I rapporti con Russia e Stati Uniti rappresentano le linee-guida della politica estera del Kyrgyzstan, che ambisce a seguire l’esempio kazakho della “multivettorialità”, usando ciascun interlocutore per controbilanciare il rischio che uno dei grandi vicini od i potenti alleati assumano troppo potere ed influenza sul Paese.
Nel 2003 è stato concesso alla Russia l’uso della base aerea di Kant in attuazione del Trattato di Sicurezza Collettiva della CSI.
La difficile situazione economica del Kirgyzstan ha alimentato un consistente flusso di forza lavoro verso la Russia (una delle principali destinazioni) che, attraverso le rimesse dei migranti, contribuisce significativamente al prodotto interno lordo kyrgyzo (22,5% del PIL ufficiale del Paese nel 2003, secondo stime citate dall'ONU).
Le prospettive di un ulteriore rafforzamento della
partnership russo-kyrgyza, oltre che sulla collaborazione in materia di
sicurezza, poggiano sui possibili investimenti di Mosca in grandi progetti
industriali quali il completamento di due centrali idro-elettriche, la
realizzazione di un impianto per la produzione di alluminio e la creazione di
una joint-venture tra la compagnia energetica kyrgyza e
Dopo l’11 settembre 2001 il Kyrgyzstan ha accolto la richiesta statunitense di utilizzare l’aeroporto di Manas per i velivoli militari americani nel quadro dell’operazione Enduring Freedom, ma le relazioni con gli Stati Uniti hanno mantenuto un andamento altalenante: di certo non hanno tratto beneficio dall'espulsione di due diplomatici USA dell'Ambasciata a Bishkek (12 luglio 2006) e dall'analoga misura decisa per ritorsione dal Dipartimento di Stato a carico di due funzionari della Rappresentanza kyrgyza a Washington (2 agosto). Nonostante l’accordo sull'aumento del fitto dell'infrastruttura, anche alla luce del progressivo allineamento della politica estera di Bishkek a quella di Mosca, la tensione e l’insofferenza nei confronti della presenza militare americana a Manas si è accentuata negli ultimi anni. Il tema della sicurezza e della lotta a terrorismo, narcotraffico, traffico di armi e di esseri umani, criminalità transnazionale, oltre agli interessi finanziari derivanti dalla presenza USA nella base, hanno comunque indotto il Presidente Bakiyev, dopo mesi di negoziato, a prorogare, nel giugno 2009, l’uso della base di Manas per gli americani e gli alleati occidentali impegnati in Afghanistan.
La NATO intrattiene rapporti con il Kyrgyzstan nell’ambito della Partnership for Peace (PfP), esercizio NATO di cooperazione militare lanciato nel 1994 per assistere, nei processi di riforma della difesa, i Paesi emersi dalla dissoluzione del blocco sovietico nonché altri Paesi europei, non alleati, ma interessati a raggiungere la capacità di operare insieme alle forze NATO, e del Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico (EAPC), foro di consultazione e dialogo politico istituito nel 1997, complementare alla PfP.
Il 7 marzo 2007 Bishkek ha aderito al PARP (processo di revisione periodica degli obbiettivi di pianificazione delle forze che il Partner ha definito insieme all’Alleanza) del Partenariato per la Pace, un meccanismo articolato in cicli biennali che la NATO offre ai propri Partner, dedicato in primo luogo a condividere le esperienze in materia di pianificazione della difesa.
Il Kyrgyzstan è membro della CSI, della Shanghai Cooperation Organization (SCO) e della Comunità Economica Euro-Asiatica. L’obiettivo kyrgyzo di definire una politica di sicurezza regionale ha visto il Paese partecipare alla costituzione di una Forza Collettiva di Reazione Rapida, che ha il suo quartiere generale a Bishkek. Il Kyrgyzstan è altresì membro, insieme ad altri Paesi centroasiatici e alla Federazione Russa, dell’Organizzazione per la Cooperazione in Asia Centrale (CACO) e della Comunità Economica Eurasiatica (EEC).
Momento saliente della politica estera kygyza è
stato il Vertice SCO di Bishkek dell’agosto
Le relazioni con l’Uzbekistan sono
particolarmente problematiche a causa delle frequenti controversie per
l’interruzione delle forniture di gas dall’Uzbekistan, e per la questione della
delimitazione delle frontiere. Per controbilanciare la preponderanza di
Tashkent, il Kyrgyzstan può ricorrere all’arma dell’acqua, da cui dipende
fortemente l’intera economia uzbeka, basata essenzialmente sulla monocoltura
del cotone.Negli ultimi tempi però si assiste ad una
rinnovata sintonia fra Bishkek e Tashkent sui temi della sicurezza: al giro di
vite delle forze dell'ordine kyrgyze contro movimenti e individui
(asseritamente) legati agli ambienti del terrorismo e dell'estremismo nella
Valle di Fergana, ha fatto riscontro un riavvicinamento con l'Uzbekistan. Dalla
(prima) visita ufficiale in Uzbekistan del Presidente kirghiso Bakiyev (ottobre
2006) i rapporti bilaterali tendono ad essere improntati ad una maggiore
distensione. In realtà lo scopo stesso della visita era teso ad impostare le
relazioni su nuovi binari e far scivolare al passato le tensioni dovute alla
differente gestione della crisi (strage) di Andijan, con lo strascico del
trattamento dei profughi e rifugiati uzbeki in Kyrgyzstan. Sul fronte
energetico, in base al recente accordo con la holding statale UzbekNefteGaz
(dicembre 2007) nel 2008 il Kyrgyzstan pagherà il gas uzbeko 145 dollari per
La visita in Kazakhstan del Presidente
Bakiyev del 4 luglio
Anche con il Tagikistan Bishkek vanta un buon rapporto politico, nonostante alcuni fattori di disturbo: minori dispute di confine, l’uso delle risorse idriche e le incursioni del Movimento Islamico dell’Uzbekistan dal territorio del Tagikistan a quello del Kyrgyzstan.
La Cina rappresenta non soltanto un importante alleato nella lotta al fondamentalismo islamico, ma anche una cospicua fonte di investimenti ed un partner commerciale potenzialmente molto prezioso. La Cina sta infatti espandendo enormemente la sua presenza, investendo nei settori nevralgici del Paese.
I rapporti con l'Unione Europea sono regolati dall’Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC), firmato il 9 febbraio 1995 ed entrato in vigore il 1° luglio 1999. I principali obiettivi dell’Accordo sono: sviluppare relazioni politiche partendo da un dialogo regolare su temi politici; sostenere gli sforzi del Paese verso il consolidamento della democrazia e il completamento del passaggio all’economia di mercato; promuovere il commercio, gli investimenti e le relazioni economiche tra le Parti ai fini di uno sviluppo sostenibile; porre le fondamenta per una cooperazione in campo legislativo, economico, sociale, finanziario e culturale.
Le autorità kirghize hanno accolto con favore i progetti di rafforzamento della presenza comunitaria in Asia Centrale ed hanno riscontrato positivamente l’assistenza comunitaria nel campo della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. Bishkek ha tuttavia manifestato in più occasioni l’idea di concludere con l’UE uno speciale programma/piano d’azione, sviluppato congiuntamente dalle due parti, che vada oltre l’attuale Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC).
Da parte comunitaria, si è sottolineato come l’esistente APC fornisca già la base per una cooperazione suscettibile di essere ampliata e resa più efficace. In quest’ottica, è anzi necessario che il Paese persegua con tenacia ulteriori riforme in campo costituzionale, politico e socio-economico, nonché progressi per quanto riguarda la protezione dei diritti umani, il rafforzamento dello stato di diritto e la democrazia, la lotta alla corruzione ed alla criminalità. Il consolidamento delle riforme costituisce fra l’altro una condizione per aumentare l’efficacia dell’assistenza comunitaria. L’UE, da parte sua, è pronta a fornire adeguato sostegno alle autorità locali affinché procedano nella direzione auspicata.
In seguito ai disordini verificatisi in Asia Centrale nel corso del 2005, l’Unione Europea ha ritenuto opportuno elevare il proprio profilo nella regione istituendo un Rappresentante Speciale UE per l’Asia Centrale al fine di promuovere ulteriormente lo sviluppo dei rapporti e contribuire così al rafforzamento delle istituzioni democratiche e dello stato di diritto, attraverso il mantenimento di continui contatti con le autorità locali e la società civile. A giugno 2007 il Consiglio Europeo ha adottato la Strategia dell’UE nei confronti dell’Asia Centrale.
Dal punto di vista commerciale, il
Kyrgyzstan non è un rilevante partner dell’UE, che, al contrario, ha un forte
interesse a sostenere ulteriormente il Paese per contribuire alla sua stabilità
economica e politica, tanto più dopo l’11 settembre
Dal 1992 l’Europa ha fornito assistenza attraverso i programmi ECHO e TACIS. Le attività previste dai programmi sono suddivise in tre settori: la cooperazione regionale (gestione dei confini, ambiente, trasporti, energia); il sostegno regionale ai programmi attuati in ambito nazionale (attuazione degli Accordi di Cooperazione, formazione, iniziative locali); la riduzione della povertà (con interventi a favore dei gruppi più vulnerabili di alcune regioni del Kyrgyzstan, Tagikistan e Uzbekistan).
Tra il 2000 e il 2006 il principale strumento finanziario di assistenza della UE per il Kyrgyzstan è stato il Programma comunitario “TACIS”. Nel quadro della cooperazione bilaterale UE – Kyrgyzstan, le erogazioni TACIS, pari a circa 54,7 milioni di euro, costituivano in larga parte un sostegno alla riduzione della povertà (60% circa dei finanziamenti) e alle riforme delle istituzioni a supporto del processo di transizione (circa il 20%).
Programmazione 2007-2013
Nel nuovo ciclo finanziario 2007-2013 il Paese è destinatario delle previdenze del nuovo Strumento di cooperazione allo sviluppo “DCI”. Il DCI ha una dotazione finanziaria settennale di 16,897 miliardi di euro. Secondo il Programma indicativo per l’Asia Centrale (PI AC) per il periodo 2007-2010, il Kyrgyzstan beneficerà di circa 55 milioni di euro (dei circa 314,5 milioni previsti per l’intera regione) in programmi di assistenza bilaterale che hanno come priorità: a) la riduzione della povertà e il miglioramento degli standard di vita e b) il sostegno alla good governance e alle riforme economiche. Non sono ancora stati varati i Programmi di azione annuale (PAA) per ogni singolo paese che conterranno le allocazioni delle risorse per settore di assistenza.
Le relazioni italo-kyrgyze non sono intensissime, nonostante le Autorità kyrgyze guardino con interesse ad un intensificarsi delle relazioni, soprattutto commerciali, con l’Italia. L’Ambasciatore italiano in Kazakhstan è accreditato anche presso le autorità kyrgyze non essendovi una Rappresentanza diplomatica a Bishkek.
In generale, il Kyrgyzstan ha sempre assicurato il suo appoggio alle nostre candidature.
Sul fronte della riforma del Consiglio di Sicurezza ONU, invece, il Kyrgyzstan è favorevole ad un allargamento del CdS che preveda l’aumento dei seggi sia permanenti che non permanenti ed ha manifestato il suo sostegno alle aspirazioni di Germania e Giappone. Più di recente il Kyrgyzstan ha mantenuto un basso profilo sull’argomento evitando di prendere posizioni nette nel corso degli ultimi dibatti in Assemblea Generale. Tuttavia, nel corso della visita del Sottosegretario Vernetti (maggio 2007) il Ministro degli Esteri kyrgyzo ha manifestato un’inattesa apertura alla nostra impostazione, non escludendo a priori un avvicinamento alle posizioni di Uniting for Consensus.
Nell’ambito della campagna italiana di rilancio dell’iniziativa UE sulla moratoria e l’abolizione della pena di morte all’Assemblea Generale dell’ONU, il Governo kyrgyzo ha aderito alla dichiarazione in questione.
Il responsabile per le relazioni interparlamentari dell’Assemblea Legislativa del Kyrgyzstan, Bakhyt Baketayev, ha espresso (primavera 2004) il vivo interesse di alcuni parlamentari kyrgyzi a costituire un Gruppo di amicizia parlamentare italo-kyrgyzo.
Da parte kyrgyza si auspica un approfondimento dei rapporti bilaterali, sul piano politico (si attende un invito in Italia per il Presidente Bakiyev), commerciale e culturale (si auspica la finalizzazione degli accordi in corso di negoziato sulla protezione degli investimenti, sulle doppie imposizioni e sulla collaborazione culturale). E’ inoltre prevista la convocazione del Gruppo di lavoro per la Cooperazione economica e industriale, previsto dal Trattato bilaterale di Amicizia e Collaborazione italo-kyrgyzo (entrato in vigore nel 2004).
Le relazioni economiche bilaterali con il Kyrgyzstan non sono molto sviluppate: nonostante la buona immagine dell’Italia e la presenza dei nostri prodotti sul mercato locale, mancano sinora le grandi imprese e gli investitori di riferimento. Le Autorità kyrgyze lamentano un certo disinteresse da parte degli operatori economici italiani. Esse auspicherebbero una nostra partecipazione a società miste nei settori dell’industria tessile e calzaturiera, dell’energia idroelettrica, delle prospezioni petrolifere e, in generale, della realizzazione dei progetti finanziati dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali. D’altra parte, per favorire una maggiore presenza straniera, Bishkek dovrebbe procedere sulla strada delle riforme economiche, della lotta alla corruzione, della riduzione della burocrazia. Gli investimenti diretti italiani in Kyrgyzstan hanno raggiunto nel 2007 la quota di 395.500 USD ed hanno interessato principalmente il settore bancario, immobiliare, della grande distribuzione e della ristorazione. Non risultano per contro investimenti diretti kyrgyzi in Italia.
Secondo statistiche ufficiali locali nel volume complessivo dell’interscambio commerciale kyrgyzo, che nell’anno 2007 è stato pari a 3,5 miliardi USD, l’Italia si è collocata al 24° posto (0,4%): in particolare al 16° posto per le esportazioni (0,6%) e al 21° per le importazioni (0,4%).
L’art. 7 del Trattato di Amicizia e
Collaborazione italo-kyrgyzo (entrato in vigore
l’8 giugno 2004) prevede la costituzione di un Gruppo di Lavoro per gli Affari
Economici e per le Questioni Generali, presieduto, per ambo le Parti, da
esponenti del Ministero degli Affari Esteri, e di un Gruppo di Lavoro
per gli Scambi e
La SACE colloca il Paese nella 7a categoria di rischio (su 7), adottando un atteggiamento di particolare cautela, che prevede una limitazione della propria operatività ad alcuni tipi di operazioni, in preferenza quelle in compartecipazione con organismi multilaterali o bilaterali che presentino validi meccanismi di mitigazione del rischio-paese. A fine 2007 l’esposizione della SACE in Kyrgyzstan era nulla. Peraltro il Kyrgyzstan non ha debiti con l’Italia.
È stata costituita una biblioteca italiana presso
la Facoltà di
Nel maggio 2001 è stata costituita l’Associazione “Amici dell’Italia in Kyrgyzstan”, forte di 800 soci ed espressione della viva simpatia per il nostro Paese. Nell’ambito del programma promozionale ICE 2006/2007 è prevista la realizzazione di tre seminari di formazione manageriale e tecnica.
Nel maggio
Concessione di borse di studio: per l’anno accademico 2008-2009 l’Italia offre 12 mensilità.
Nel giugno 2008 si è avuta una missione di studio in Italia di tre Procuratori della Repubblica kyrgyza, avente come oggetto la legislazione anti-corruzione italiana e la sua materiale applicazione.Tale progetto costituisce il seguito di un'analoga missione organizzata nel 2006.
Se si esclude il contingente coinvolto nell’operazione Enduring Freedom, la comunità italiana presente in Kyrgyzstan è irrilevante, limitandosi sostanzialmente alla presenza saltuaria di personale operante nell’ambito del programma TACIS. I cittadini italiani residenti in Kyrgyzstan iscritti all’AIRE sono 26 (maggio 2007). Al 31 dicembre 2006, i cittadini kyrgyzi residenti in Italia erano 188.
I visti rilasciati dall’Ambasciata ad Astana sono stati 218 nel 2006. I visti rilasciati a cittadini kyrgyzi per il 2007 sono stati 330.
Il Kyrgyzstan può beneficiare della cooperazione
allo sviluppo italiana limitatamente al finanziamento di
progetti promossi da ONG e di interventi umanitari. Nel Dicembre 2008
Esportazioni |
Importazioni |
||
1. Abbigliamento |
28% |
1. Combustibili |
29% |
2. Reattori nucleari |
19% |
2. Cotone |
18% |
3. Calzature |
11% |
3. Frutta |
17% |
4. Navigazione marittima |
10% |
4. Navigazione aerea |
12% |
5. Mobili |
5% |
5. Alluminio |
9% |
Fonte: ISTAT |
1. Uffici italiani in Kyrgyzstan |
||
Ambasciata d’Italia |
|
|
Ambasciatore |
||
Consolato Onorario |
Bishkek |
|
2. Uffici kygyzi in Italia |
||
Ambasciata del Kyrgyzstan |
|
|
Ambasciatore Muktar Kabibekovich Jumaliev (residente a Ginevra) |
(a livello di Presidente, Primo Ministro o Ministro degli Esteri)
Visite di personalità kyrgyze in Italia |
|
mar 1999 |
Visita a Roma del Presidente Askar Akayev |
nov 2008 |
Visita privata del Ministro degli Esteri Karabayev a Fano |
Altre visite:
feb 2003 partecipazione del Vice Premier Otorbayev al High Level Forum on Harmonization, tenutosi a Roma ed incontro con il Sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, il Sen. Rollandin e l’On Gagliardi
mag 2003 incontro del Sottosegretario di Stato Boniver, nel corso della visita in Asia Centrale, con il Presidente Akayev ed il Primo Vice Ministro degli Esteri Kuščunbekov
dic 2004 incontro del Sottosegretario di Stato Antonione con l’Acting Primo Ministro Jumaliev, il Vice Primo Ministro Otorbayev ed il Ministro degli Affari Esteri Aitmatov
mag 2007 visita in Kyrgyzstan del Sottosegretario di Stato, Sen. Vernetti
sett 2007 visita a Roma del Vice Ministro degli Esteri Ibraimov in occasione della Conferenza internazionale sul tema “Asia centrale : il ruolo dell’Italia e la prospettiva europea”
apr 2009 Visita in Kyrgyzstan del Sottosegretario di Stato, Sen. Mantica
giu 2009 Partecipazione del Ministro degli Esteri Sarbayev alla sessione di “outreach” della Riunione dei Ministri degli Esteri di Trieste (G8)
1. Accordi in vigore |
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Protocollo sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche |
24 mar 1992 |
Trattato di amicizia e collaborazione |
3 mar 1999 |
Istituzione di un organo consultivo in materia economica |
3 mar 1999 |
Protocollo sulla collaborazione tra Ministeri degli Esteri (1) |
24 mag 2007 |
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2. Accordi firmati |
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Accordo in materia di cooperazione turistica (2) |
3 mar 1999 |
3. Accordi in corso di negoziato |
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Accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti |
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Convenzione per evitare le doppie imposizioni fiscali |
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Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica |
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Accordo sull’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci |
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Accordo in materia di rapporti di lavoro e coordinamento sui flussi migratori |
(1) Sostituisce un analogo Protocollo fatto a Bishkek il 14 settembre 1997.
(2) Ratificato da parte italiana (Legge n. 41 del 2 febbraio 2006). In attesa notifica kyrgyza per entrata in vigore.
Incarico |
Nome e Cognome |
Primo Ministro |
Igor Vitalievich CHUDINOV |
Primo Vice Primo Ministro |
Omurbek Toktogulovich BABANOV |
Vice Primo Ministro |
Uktonkhan Avazovna ABDULLAEVA |
Capo dell’Apparato del Primo Ministro |
Nurlan Tashmurzaevich AITMURZAEV |
Ministro degli Affari Esteri |
Kadyrbek Telmanovich SARBAYEV |
Ministro dell’Industria, Energia e Risorse Combustibili |
Iliyas Abdullovich DAVYDOV |
Ministro della Cultura e Informazione |
Sultan Akimovich RAEV |
Ministro della Difesa |
Bakytbek Torogulovich KALYEV |
Ministro delle Finanze |
Marat Abdirasakovich SULTANOV |
Ministro Situazioni eccezionali |
Kamchibek Kydyrmaevich TASCIEV |
Ministro della Giustizia |
Nurlan Zhanyscevich TURSUNKULOV |
Ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio |
Akylbek Ussenbekovich ZHAPAROV |
Ministro degli Interni |
Moldomus T. KONGANTIEV |
Ministro dell’Istruzione e della Scienza |
Abdulla I. MUSSAEV |
Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale |
Nazgul Askerovna TASHPAEVA |
Ministro della Sanità |
Marat Avalovich MAMBETOV |
Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni |
Nurlan Ch. SULAIMANOV |
Ministro dell’Agricoltura, Risorse Idriche e Industria della Trasformazione |
Iskenderbek R. AIDARALIEV |
COMITATI STATALI
Presidente del Comitato Statale di Sicurezza Nazionale |
Murat A. SUTALINOV |
Presidente del Comitato Statale per la Migrazione ed Occupazione |
Aigul M. RYSKULOVA |
Presidente del Fondo del Patrimonio Statale |
Tursun O. TURDUMAMBETOV |
Presidente del Comitato Statale per le Tasse e Imposte |
Akhmatbek K. KELDIBEKOV |
Presidente del Comitato Statale per la Dogana |
Nurlan O. AKMATOV |
AGENZIE STATALI
Direttore dell’Agenzia per lo Sport, l’Educazione Fisica, gli Affari Giovanili |
Alexandr KH. VOINOV |
Direttore dell’Agenzia per le Questioni Religiose |
Kanybek O. OSMONALIEV |
Direttore dell’Agenzia per il Turismo |
Turusbek Ch. MAMASHOV |
Direttore dell’Agenzia di Geologia Delle Risorse Minerali |
Kapar Z. KURMANALIEV |
Direttore dell’Agenzia per l’Antimonopolio e lo Sviluppo della Concorrenza |
Nadyrbek T. TURGANBAEV |
Direttore dell’Agenzia per l’Architettura e la Costruzione |
Kanybek Dzh. NARBAEV |
Direttore dell’Agenzia per la Registrazione dei diritti sui beni immobiliari |
Adamzahn ZHOLDOSHOV |
Direttore dell’Agenzia per la Tutela dell’Ambiente e Silvicoltura |
Arstanbek A. DAVLETKELDIEV |
Direttore dell’Agenzia per l’Istruzione tecnica professionale |
Nurlan A. ASKAROV |
Direttore dell’Agenzia per gli Acquisti Statali e Risorse Materiali |
Paizullabek A. RAKHMANOV |
Direttore dell’Agenzia per le Risorse d’Informazione e di Tecnologie |
Nina V. VALIEVA |
Contesto internazionale per la protezione dei diritti umani
Il Kyrgyzstan ha ratificato i più importanti strumenti internazionali in ambito ONU, tra i quali sono da segnalare le recenti adesioni ai due protocolli opzionali alla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, riguardanti il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati ed il traffico di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile. Il Paese ha firmato nel 1998 lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
Contesto nazionale per la protezione dei diritti umani
Il contesto dei diritti e delle libertà fondamentali in Kyrgyzstan è all’attenzione sia della comunità internazionale sia dell’Unione Europea. Particolare preoccupazione aveva sollevato la recente crisi politica che aveva avvicinato il Paese al pericolo di una guerra civile e di una disintegrazione politico-sociale. Tra i principali obiettivi dell’opposizione, oltre lo sradicamento della corruzione, vi era quello di una forma istituzionale volta a limitare i poteri del Capo dello Stato.
Questa fase si è risolta positivamente nel novembre del 2006 con l’approvazione di una nuova Costituzione, che ha reintrodotto le liste di partito nel sistema elettorale, ed ha attribuito maggiori poteri al Parlamento, introducendo (primo fra tutti i paesi dell’Asia Centrale) un modello misto parlamentare-presidenziale. Come sopra indicato, tuttavia, dal testo definitivamente approvato nel gennaio 2007 molti dei poteri sono rientrati nella sfera del controllo presidenziale, a scapito delle prerogative parlamentari e del Potere giudiziario.
Ulteriori aperture verso una maggiore tutela dei diritti civili e politici sono state introdotte con l’approvazione di alcuni emendamenti al Codice Penale. Queste misure hanno ricevuto il plauso del Rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media, quali importanti segnali di adesione delle autorità kyrgyze al principio di pluralismo dei mezzi di comunicazione.
L’UNHCR ha seguito con particolare attenzione la crisi avvenuta nella primavera del 2005 nella zona sud del Paese, dove circa 500 cittadini uzbeki sono entrati in Kyrgyzstan chiedendo lo status di rifugiati. A seguito di tali avvenimenti si è reso necessario riformulare gli strumenti interni sul diritto di asilo. A tal proposito, nel suo ultimo rapporto, l’UNHCR sottolinea la necessità di formazione e di assistenza tecnica delle nuove strutture.
A seguito della riforma costituzionale sopra citata, il controllo sull’operato della Procura Generale non è più nelle mani del Presidente, tuttavia la corruzione nel sistema giudiziario persiste e, nonostante esistano leggi pertinenti, vige una diffusa impunità. È da sottolineare, a tal proposito, il rinnovato impegno da parte della presidenza tedesca dell’Unione Europea e del Rappresentante Speciale UE per l’Asia Centrale a dare avvio ad un progetto di formazione di giudici kyrgyzi all’interno di in un quadro PESD.
I diritti di uguaglianza di genere, messi in pericolo recentemente dalla proposta del Ministro della Giustizia di voler depenalizzare il reato di poligamia, sono stati fugati dalla bocciatura dell’emendamento al Codice Penale in sede di dibattimento parlamentare.
Il sud del Paese, secondo una ricerca OSCE del 2006, risulta rimanere un luogo di partenza, transito e destinazione per il traffico di esseri umani.
Il Comitato sui diritti del fanciullo, nonostante il plauso allo Stato per l’adesione ai protocolli facoltativi sopra citati, sottolinea la necessità di adattare il nuovo codice dei minori ai principi presenti negli strumenti internazionali di riferimento in particolare per le tematiche del lavoro minorile, dell’amministrazione della giustizia minorile e della protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale.
Pena di morte
Il Kyrgystan attua una moratoria delle esecuzioni capitali dal 1998. Inoltre, l’introduzione dell’art.14 punto 1 nella nuova Costituzione ha escluso in via di fatto la possibilità di emettere sentenze di condanna a morte da parte degli organi giudiziari della Repubblica, inserendo la previsione che “le pene non possono comunque comportare danni irreversibili al condannato”.
La Missione OSCE/ODIHR di osservazione
delle elezioni presidenziali in Kirghizistan
A seguito dell’invito del Ministero degli Affari esteri della Repubblica del Kirghizistan, l’OSCE/ODIHR ha inviato una missione di osservazione elettorale (EOM) per osservare le elezioni presidenziali previste per il 23 luglio 2009.
La data delle elezioni è stata stabilita dal Parlamento nazionale, Jogorku Kenesh, dopo la decisione della Corte costituzionale di tenere le elezioni anticipatamente, prima della fine di ottobre. Il Presidente è eletto per cinque anni. Le elezioni si svolgono sulla base di un codice elettorale modificato nel gennaio 2009.
La Missione OSCE/ODIHR di osservazione elettorale e il Centro OSCE di Bishkek operano indipendentemente, sulla base di mandati separati.
Osservazione di lungo termine
L’OSCE/ODIHR ha condotto una missione di valutazione (Needs Assestment Mission – NAM) dal 23 al 25 aprile 2009 per valutare le condizioni e i preparativi per le elezioni e stabilire il tipo di coinvolgimento dell’ODIHR nelle elezioni. La NAM ha raccomandato l’invio di una missione di osservazione elettorale tipica.
La Missione di osservazione elettorale è guidata da Radmila Sekerinska e si è insediata l’8 giugno. La missione si compone di un gruppo di 11 esperti internazionali, con sede a Bishkek, e 24 osservatori di lungo termine che saranno dispiegati in tutto il paese a partire dal 16 giugno. Gli 11 esperti e i 24 osservatori provengono da 21 Stati partecipanti dell’OSCE.
La Missione di osservazione elettorale valuterà le elezioni presidenziali per verificare il rispetto dei principi di un processo elettorale democratico, inclusi gli impegni approvati dagli Stati Partecipanti dell’OSCE, nonché il rispetto della legislazione nazionale. Gli osservatori seguiranno da vicino le attività della campagna elettorale, il lavoro dell’amministrazione elettorale e dei competenti organi governativi, la normativa elettorale e la sua attuazione, i mezzi di informazione e il contesto in cui agiscono, e la soluzione di eventuali dispute elettorali.
Il giorno delle elezioni
L’OSCE/ODIHR aveva chiesto l’accredito di 300 osservatori di breve termine, da dispiegare su tutto il territorio per osservare l’apertura dei seggi elettorali, le operazioni di voto, la conta dei voti e i risultati. Le autorità locali però ne hanno accordate solo 150. L’Unione europea ha quindi protestato per i limiti imposti: "Siamo profondamente preoccupati dal fatto che l'invito contenga delle significative restrizioni, in particolare sul numero di osservatori dell'Odihr", ha osservato la presidenza ceca dell'Ue in un comunicato del 3 giugno scorso. Secondo la Commissione elettorale kirghiza i limiti sono necessari per assicurare lo svolgimento "armonioso" delle elezioni.
L’OSCE/ODIHR ha già svolto l’osservazione delle elezioni parlamentari e presidenziali in Kirghizistan nel 2000, 2005 e 2007. In occasione delle elezioni legislative del dicembre 2007, il rapporto degli osservatori Osce/Odihr era stato molto critico nei confronti delle autorità di Bishkek.
Nuove disposizioni di legge hanno gravemente limitato i diritti alle libertà di religione e di riunione. Rifugiati e richiedenti asilo dell'Uzbekistan hanno continuato a essere esposti al rischio di rapimento e di rimpatrio forzato.
Uno degli inverni più rigidi mai conosciuti da vari decenni nella regione dell'Asia Centrale ha messo in ginocchio infrastrutture vitali, lasciando vaste aree del Paese ad affrontare gravi difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare. A novembre le Nazioni Unite hanno lanciato un appello di emergenza pari a 20 milioni di dollari USA per fornire cibo, riparo e forniture energetiche aggiuntive.
A novembre il
Parlamento ha approvato una nuova legge restrittiva della religione. Il
documento legislativo mette al bando ogni attività religiosa non registrata e
rende molto difficile per le minoranze religiose richiedere una registrazione
ufficiale. Un piano d'azione nazionale per combattere la «diffusione
dell'estremismo religioso» lanciato a gennaio è parso prendere di mira membri
del partito islamista al bando Hizb-ut-Tahrir.
*A novembre, un tribunale ha emesso verdetto di colpevolezza nei confronti di
32 persone, tra cui un ragazzo 17enne e due donne, per aver invocato il
rovesciamento dell'ordine costituzionale, e li ha condannati a pene detentive
variabili dai nove ai 20 anni. Le accuse secondo cui essi sarebbero stati
torturati per costringerli a confessare non sono state prese in considerazione
dalla corte. Essi sono stati accusati di essere membri di Hizb-ut-Tahrir e di aver preso parte alle
violente manifestazioni verificatesi nella cittadina di Nookat il 1° ottobre.
Secondo quanto riferito, decine di abitanti si sono scontrati con la polizia
dopo che le tradizionali celebrazioni musulmane del Eid-al-fitr erano state cancellate. I loro familiari hanno
sostenuto che i 32 non erano membri di Hizb-ut-Tahrir,
e che la polizia era ricorsa a un uso eccessivo della forza per disperdere gli
abitanti, anche picchiando donne e bambini con i manganelli. Secondo quanto
riportato, i dimostranti hanno gettato pietre e mattoni contro i poliziotti.
A luglio la Corte Costituzionale ha sentenziato che le restrizioni sul diritto di manifestare inserite in una bozza di legge approvata dal Parlamento a giugno erano incostituzionali. Ciononostante, il presidente Bakiev l'ha convertita in legge, firmandola ad agosto. La nuova legge conferisce alle autorità locali il diritto di negare l'autorizzazione a manifestare per una vasta serie di motivazioni. Secondo quanto riferito, un attivista per i diritti umani è stato ripetutamente detenuto durante l'anno per aver intrapreso azioni di protesta pacifica davanti agli uffici del governo a Bishkek.
Rifugiati e
richiedenti asilo dell'Uzbekistan hanno continuato a essere a rischio di
rimpatrio forzato o di rapimento da parte dei servizi di sicurezza uzbeki
operanti in alcuni casi in collaborazione con le loro controparti kirghize.
Coloro che abbandonavano il Paese incorrevano in gravi violazioni dei diritti
umani in Uzbekistan. Si teme che almeno un richiedente asilo sia stato rapito.
Il Servizio immigrazione ha continuato a non accordare lo status di rifugiato
ai richiedenti asilo.
*A luglio, il Comitato diritti umani delle Nazioni Unite ha ritenuto che il
Kirghizistan aveva commesso gravi infrazioni dei propri obblighi in riferimento
al Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici
per aver rimpatriato con la forza quattro richiedenti asilo in Uzbekistan nel
2006 in dispregio della richiesta avanzata dal Comitato per misure ad interim di protezione per i quattro
uomini.
*Erkin Kholikov, un richiedente asilo uzbeko, è stato estradato in Uzbekistan a
maggio nonostante la sua domanda di asilo fosse in attesa di esame presso un
tribunale. Egli era stato detenuto in Kirghizistan nell'agosto 2007 ed è stato
condannato a quattro anni di carcere nel marzo 2008 per occultamento di reato e
attraversamento illegale del confine.
*Non sono stati registrati progressi significativi nelle indagini relative all'omicidio del giornalista indipendente di etnia uzbeka e redattore Alisher Saipov, avvenuto nell'ottobre 2007. A giugno, la famiglia di Alisher Saipov aveva chiesto pubblicamente al presidente Bakiev di mantenere la sua promessa di sovrintendere personalmente all'inchiesta e di assicurare che i presunti responsabili fossero assicurati alla giustizia senza indugio. A novembre, il ministero degli Affari Interni ha dichiarato che l'omicidio di Alisher Saipov non era collegato alla sua attività di giornalista. Alisher Saipov si era spesso occupato di questioni delicate, come la situazione in Uzbekistan e, stando alle fonti, aveva ricevuto minacce anonime. Parte dei media uzbeki avevano condotto una campagna in cui la sua attività giornalistica veniva denunciata come un attacco allo Stato uzbeko.