Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Rapporti Internazionali
Titolo: OSCE - MISSIONE INTERNAZIONALE DI OSSERVAZIONE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN KIRGHIZISTAN, 21-24 luglio 2009
Serie: Delegazioni presso le Assemblee parlamentari internazionali    Numero: 45
Data: 16/07/2009
Descrittori:
ELEZIONI POLITICHE   KIRGHIZISTAN
ORGANIZZAZIONE PER LA SICUREZZA E LA COOPERAZIONE IN EUROPA ( OSCE )   PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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SENATO DELLA REPUBBLICA

Servizio Affari internazionali

 

CAMERA DEI DEPUTATI

Servizio Rapporti internazionali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2006

ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL’OSCE

 

MISSIONE INTERNAZIONALE DI OSSERVAZIONE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN KIRGHIZISTAN
21-24 luglio 2009



DOCUMENTAZIONE

 

 

 

 

N. 45 –  luglio 2009


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAMERA DEI DEPUTATI
Servizio Rapporti internazionali
Ufficio Delegazioni parlamentari
Segreteria Delegazione italiana presso l’Assemblea OSCE

Consigliere Capo Servizio
Consigliere Capo Ufficio
Consigliere

Mirella Cassarino (06 6760 9330)
Valeria Galardini (06 6760 3021)
Giuseppe Maggio (06 6760 9883)

Documentaristi

Pia Califano (06 6760 4143)
Giuseppe Trezza (06 6706 3478)

Segretaria

Rosalba Bove (06 6760 3452)


INDICE

 

                                                                                                                               

Programma...................................................................................................... Pag.     1..........................................................................................................................

Lista dei partecipanti......................................................................................       “     

Notizie utili........................................................................................................       “     

Mappe...........................................................................................................         “     

Le cinque ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale, prospetto comparativo   ....................................................................................................................... “        

Scheda Paese sul Kirghizistan (a cura del Ministero degli Affari esteri)              “........................................................................................................................

La Missione OSCE/ODIHR di osservazione delle elezioni presidenziali in Kirghizistan...................................................................................................         “     

OSCE/ODIHR Election Observation Mission Kyrgyz Republic - Presidential Election 2009, Interim Report No. 1, 8 – 21 June 2009..........................................         “     

Rapporto annuale 2009 di Amnesty international -  La situazione dei diritti umani nel mondo: la Repubblica del Kirghizistan......................................................         “     


 


PROGRAMMA PRELIMINARE

 

Martedì, 21 luglio

12:30

Registrazione all’ingresso della the Briefing room

13:00 – 18:00

Briefing programme – Akyn room, Hyatt Regency Bishkek

 

Mercoledì, 22 luglio

10:00 – 13:00

Briefing programme (cont.) + Dispiegamento – Akyn room, Hyatt Regency Bishkek

 

 

Gliovedì, 23 luglio

 

Osservazione dei seggi elettorali

 

 

Venerdì, 24 luglio

 

Debriefing – Hyatt Regency Bishkek (stanza da confermare)

Conferenza stampa e partenza



OSSERVAZIONE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN KYRGYZSTAN

 (23 luglio 2009)

 

NOTIZIE UTILI

Aggiornate al 14 luglio 2009

 

 

ALBERGO A BISHKEK (KYRGYZSTAN)

HYATT REGENCY

Fax +996 312669305

 

AMBASCIATA D’ITALIA

L'Ambasciata Italiana non è presente in KIRGHIZISTAN
Fare riferimento alla sede di: Astana (Kazakhstan)

Amb. Bruno Antonio PASQUINO
Cosmomavtov Street, n.62 - Microrione Chubary - 010000 ASTANA
Tel. : 007 717 2243390 oppure  007 717 2243868
 
CONSOLATO ONORARIO D’ITALIA A BISHKEK, ma il console non sarà in sede. Console onorario: Giorgio FIACCONI
175/A, Abdrakhmanov str., BISHKEK
Tel. +996 312 661737 - 666463
 

Per ogni evenienza fare riferimento alla signorina Masha (Maria) che farà anche da interprete : cellulare 00996.772.31.79.29

 

TRASPORTO

Il trasporto da e per l’aeroporto è organizzato dall’OSCE. Il costo è di 40 euro a persona.

 

Il giorno delle elezioni sarà messa a disposizione un auto con autista il cui costo è di 70 Euro (35 euro per osservatore). È a carico degli osservatori anche il costo della benzina.

 

INTERPRETE

La signorina Masha, che  lavora al consolato onorario, farà da interprete (cellulare 00996.772.31.79.29). Parla italiano, inglese, russo. Il  suo onorario è di 20 euro per ogni ora per i giorni 21, 22 e 24; 100 euro invece per il giorno delle elezioni.


TEMPERATURE al  9 luglio:
massima +35°;  minima +17°

 

CAMBIO al 9 luglio: Nome Moneta: Som; Codice Moneta: KGS
1 Euro = 60.2537 Som                      1 Som = 0.0166 Euro
1 Dollaro USA= 43.3449 Som           1 Som = 0.0231 Dollari USA

 

TELEFONIA: 

Prefisso dall'Italia:+996; Prefisso per l'Italia: +39                 FUSO ORARIO: + 4 ore



LE REPUBBLICHE CENTRO ASIATICHE: PROSPETTO COMPARATIVO[1]

 

Paesi

KIRGHIZISTAN

KAZAKISTAN

TAGIKISTAN

TURKMENISTAN

UZBEKISTAN

Dati generali

Superficie

198.500 km2

2.717.300 km2

143.100 km2

488,100 km2

447,400 km2

Capitale

BISHKEK
(900.000 abitanti)

ASTANA
(750.632 abitanti)

DUNSHABE 
(679.400 abitanti)

ASHGABAT
(695,300abitanti)

TASHKENT
(
2 milioni e 180 mila  abitanti)

Abitanti

5.431.747
(luglio 2009 est.)

15.399.437
(luglio 2009 est.)

7.349.145
(luglio 2009 est.)

4.884.887
(luglio 2009 est.)

27.606.007
(luglio 2009 est.)

Tasso di crescita della popolazione

1.396% (2009 est.)

0.392% (2009 est.)

1.878% (2009 est.)

1.141% (2009 est.)

0.935% (2009 est.)

Aspettativa di vita

69.43 anni

67.87 anni

65.33 anni

67.87 anni

71.96 anni

Composizione etnica

Kirghizi 64.9%, uzbeki 13.8%, russi 12.5%, dungani 1.1%, ucraini 1%, uiguri 1%, altri 5.7% (1999 census)

Kazaki (Qazaq) 53.4%, Russi 30%, Ucraini 3.7%, Uzbeki 2.5%, Tedeschi 2.4%, Tatari 1.7%, Uiguri 1.4%, altri 4.9%
(1999 census)

Tajiki 79.9%, Uzbeki15.3%, Russi 1.1%, Kirghizi 1.1%, altri 2.6% (2000 census)

 

Turkmeni 85%, Uzbeki 5%, Russi 4%, altri 6% (2003)

 

Uzbek i80%, Russi 5.5%, Tajiki 5%, Kazakhi 3%, Karakalpak 2.5%, Tatari 1.5%, altri 2.5% (1996 est.)

 

Religioni praticate

Musulmani 75%, Russi ortodossi 20%, altri 5% (2000 census)

Musulmani 47%, Russi ortodossi 44%, Protestanti 2%, altri 7%

Musulmani sunniti 85%, Musulmani sciti 5%, altri 10% (2003 est.)

Musulmani 89%, Ortodossi orientali 9%, altri 2%

 

Musulmani 88% (prevalentemente sunniti), Ortodossi orientali 9%, altri 3%

 

Lingue

Kyrghizo (ufficiale) 64.7%, uzbeko 13.6%, russo (ufficiale) 12.5%, dungano 1%, altre 8.2% (1999 census)

Kazako 64.4%, Russo 95% (ufficiale, utilizzato nelle attività giornaliere)

Tajiko (ufficiale), Russo ampiamente utilizzato nel settore governativo e degli affari

Turkmeno 72%, Russo 12%, Uzbeko 9%, altre 7%

 

Uzbek 74.3%, Russi 14.2%, Tajiki 4.4%,
altri 7.1%

 

 



 

 

Paesi

KIRGHIZISTAN

KAZAKISTAN

TAGIKISTAN

TURKMENISTAN

UZBEKISTAN

Potere esecutivo

Forma di governo

Repubblica presidenziale

Repubblica

Repubblica

Repubblica

Repubblica

Capo dello Stato

Kurmanbek BAKIEV
(dal 14 agosto 2005), eletto
dal popolo
per 5 anni

Nursultan NAZARBAYEV
(dal 1° dicembre 1991), eletto dal popolo
per 5 anni

Emomali RAHMON
(dal 6 novembre 1994), eletto dal popolo
per 7 anni

Gurbanguly BERDIMUHAMEDOW (dal 14 febbraio 2007) eletto dal popolo
per 5 anni

Islom KARIMOV
(dal  24 marzo 1990) eletto dal popolo
per 7 anni

Primo Ministro

Igor CHUDINOV
(dal 24 dicembre 2007)

Karim MASIMOV
(dal 10 gennaio 2007)

Oqil OQILOV
(dal 20 gennaio 1999)

Gurbanguly BERDIMUHAMEDOW (dal 14 febbraio 2007)

Shavkat MIRZIYOYEV (dall’ 11 dicembre 2003)

Ministro degli Affari esteri

Kadyrbek SARBAEV

Marat TAZHIN

Hamrokhon ZARIFI

Rasit MEREDOW

Vladimir NOROV

Elezioni presidenziali

ultime il 10 luglio 2005
le prossime nel 2009

ultime il 4 dicembre 2005
le prossime nel 2012

ultime il 6 nov. 2006
le prossime nel novembre 2013

ultime il 11 febb. 2007
le prossime nel febbraio 2012

ultime il 23 dicembre 2007
le prossime nel 2014

 



 

Paesi

KIRGHIZISTAN

KAZAKISTAN

TAGIKISTAN

TURKMENISTAN

UZBEKISTAN

Potere legislativo

Parlamento

Parlamento monocamerale composto di 90 seggi;
i membri sono eletti 
per 5 anni

Parlamento bicamerale: Senato (composto di 47 seggi: 15 membri sono nominati dal Presidente, gli altri sono eletti dalle Assemblee locali. Il mandato dura 6 anni ma ogni tre anni si procede all’elezione della metà dei membri) e il Mazhilis (107 seggi; 9 sono eletti dall’Assemblea del popolo del Kazakistan,  un organo consultivo nominato dal Presidente designato a rappresentare le minoranze etniche del paese; gli altri  membri sono eletti con voto popolare per 5 anni)

Parlamento bicamerale: Assemblea nazionale (camera alta, composta di 34 seggi di cui 25 selezionati dai deputati locali, 8 dal Presidente , 1 seggio riservato agli ex Presidenti; eletti per 5 anni)
e l’Assemblea dei Rappresentanti
(63 seggi; i membri sono eletti con voto popolare per 5 anni)

Parlamento monocamerale composto di 125 seggi; i membri sono eletti  per 5 anni

 

Parlamento bicamerale: Senato (composto di 100 seggi; 84 membri sono eletti dai consigli  governativi regionali e 16 sono nominati dl presidente; il mandato dura 5 anni) e la Camera legislativa-Camera bassa (composta di 120 seggi; i membri sono eletti con voto popolare per 5 anni)

 

 

Presidente del Parlamento

Aitibai TAGAEV,
dal 30 maggio 2008

Mazhilis: Ural MUKHAMEJANOV, dal 13 ottobre 2008

Senato: Kassym - Zhomart TOKAYEV, rieletto l’11 dicembre 2008

Camera dei Rappresentanti: Saidullo HAIRULLOEV

Assemblea nazionale:
Mahmadsaid UBAIDULLOEV

 

Akja TAJIYEWNA NURBERDIYEWA, rieletta il 9 gennaio 2009

Camera legislativa: Dilorom TOSHMUHAMMADOVA

Senato: Sobirov Ilgizar MATYAKUBOVICH  



 

Paesi

KIRGHIZISTAN

KAZAKISTAN

TAGIKISTAN

TURKMENISTAN

UZBEKISTAN

Elezioni politiche

ultime il 16 dicembre 2007
le prossime nel 2012

Mazhilis: ultime il 18 agosto 2007,
prossime nel 2012

Senato: ultime nell’ottobre  2008,
prossime nel 2011

Camera dei Rappresentanti: ultime il  27 febbraio e il 13 marzo 2005,
prossime nel febbraio 2010

Assemblea nazionale:
ultime il 25 marzo 2005, le prossime nel febbraio 2010

ultime il 14 dicembre 2008

le prossime nel dicembre 2013

ultime il 26 dicembre 2004 e il 9 gennaio 2005

le prossime nel dicembre 2009

 



 

 

 

 

Paesi

KIRGHIZISTAN

KAZAKISTAN

TAGIKISTAN

TURKMENISTAN

UZBEKISTAN

Dati economici

PIL a parità di potere d’acquisto

11.41 miliardi US$ (2008 est.)

176.9 miliardi US$
(2008 est.)

15.4 miliardi US$ 
(2008 est.)

29.65 miliardi US$ 
(2008 est.)

71.63 miliardi US
(2008 est.)

Crescita PIL

6% (2008 est.)

3% (2008 est.)

7.9% (2008 est.)

10% (2008 est.)

8.9% (2008 est.)

PIL pro capite a parità
di potere d’acquisto

$2,100 (2008 est.)

$11,500 (2008 est.)

$2,100 (2008 est.)

$6,100 (2008 est.)

$2,600 (2008 est.)

Inflazione

22.5% (2008 est.)

18.6% (2008 est.)

11.8% (2008)

18% (2008 est.)

13.5% (2008 est.)

Disoccupazione

18% (30 sett. 2008 est.)

6.9% (2008 est.)

2.3% (2008 est.)

60% (2004 est.)

0.9% (2008 est.)

Popolazione sotto la soglia di povertà

40% (2004 est.)

13.8% (2007)

60% (2007 est.)

30% (2004 est.)

33% (2004 est.)

Quota del PIL destinato
a spese militari

1.4% del PIL (2005 est.)

0.9% del PIL (2005 est.)

3.9% del PIL (2005 est.)

3.4% del PIL (2005 est.)

2% del PIL (2005 est.)

Debito estero

2.966 miliardi US$
(30 giugno 2007 est.)

103.6 miliardi US$
(31 dicembre 2008 est.)

1.37 miliardi US$
(31 dicembre 2008 est.)

1.4 miliardi US$
nota: alcune valutazioni stimano il dato a  5 miliardi US$  (2004 est.)

 

4.052 miliardi US$
(31 dicembre 2008 est.)

 


 


 

                                                                                                                             

SCHEDA PAESE

 

KYRGYZSTAN

 

 

 



INDICE

 

CENNI STORICI.................................................................................................................... 23

GEOGRAFIA, ISTITUZIONI, POPOLAZIONE.................................................................. 24

POLITICA INTERNA............................................................................................................ 26

1. Istituzioni e riforme......................................................................................................... 26

2. La “rivoluzione gialla” (o “dei tulipani”).................................................................... 26

3. Sviluppi recenti................................................................................................................ 26

4. Le elezioni parlamentari del 16 dicembre 2007....................................................... 27

SITUAZIONE ECONOMICA................................................................................................ 29

1. Riepilogo storico recente.............................................................................................. 29

2. Risorse e andamento congiunturale.......................................................................... 29

3. Debito e rapporti con le IFI............................................................................................ 30

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI............................................................ 32

POLITICA ESTERA.............................................................................................................. 34

1. Rapporti con la Russia.................................................................................................. 34

2. Rapporti con gli Stati Uniti............................................................................................ 34

3. Rapporti con la Nato....................................................................................................... 35

4. Rapporti interregionali................................................................................................... 35

RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA......................................................................... 37

1. Relazioni istituzionali..................................................................................................... 37

2. Relazioni commerciali.................................................................................................... 37

3. Assistenza......................................................................................................................... 38

RAPPORTI BILATERALI.................................................................................................... 39

1. Relazioni politiche........................................................................................................... 39

2. Relazioni economiche, finanziarie e commerciali.................................................. 40

3. Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche....................................................... 40

4. Comunità italiana in Kyrgyzstan e comunità kyrgyza in Italia............................. 41

5. Cooperazione allo sviluppo......................................................................................... 41

DATI STATISTICI BILATERALI......................................................................................... 42

1. Interscambio commerciale............................................................................................ 42

2. Principali esportazioni ed importazioni italiane 2008............................................ 42

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO................................................................................. 43

UFFICI ITALIANI IN KYRGYZSTAN E KYRGYZI IN ITALIA.......................................... 43

SCAMBI DI VISITE............................................................................................................... 43

PRINCIPALI ACCORDI BILATERALI............................................................................... 44

COMPAGINE DI GOVERNO............................................................................................... 45

DIRITTI UMANI...................................................................................................................... 47

 

 

CENNI STORICI

 

1. Storia

Nell’agosto 1991 il Soviet Supremo del Kyrgyzstan proclamò l’indipendenza, entrando a far parte, dopo pochi mesi, della Comunità di Stati Indipendenti. Askar Akayev, che era stato nominato Presidente del Kyrgyzstan sovietico nell’ottobre 1990, venne rieletto a suffragio popolare diretto nel 1991, nel 1995 e nel 2000. Attraverso i referendum dell’ottobre 1994 e del settembre 1996 i poteri presidenziali vennero rafforzati, mentre una terza consultazione referendaria nell’ottobre 1998 introdusse importanti modifiche costituzionali (riconoscimento della proprietà privata della terra, modifica della composizione numerica dei due rami del Parlamento, abolizione dell’istituto dell’immunità parlamentare, abolizione del diritto dei deputati di approvare leggi che riguardano le entrate e le uscite di bilancio senza il consenso del Governo, approvazione della legge che proibisce l’adozione di provvedimenti legislativi limitativi delle libertà di parola e di stampa).

A seguito della “Rivoluzione dei Tulipani” (marzo 2005) il Presidente Akayev é stato costretto all’esilio, avviandosi una fase c.d. parlamentare – presidenziale che ancora oggi deve trovare una sua stabilità.

 

GEOGRAFIA, ISTITUZIONI, POPOLAZIONE

 

1. Dati geografici

Superficie:

199.900 kmq

Descrizione fisica:

Il Kyrgyzstan comprende buona parte della catena del Tian Shan e dei monti Alatau ed è attraversato dai fiumi Ču, Naryn, Talas. A Nord-Est, il Lago Issyk Kul è il più esteso del Paese.

Confini:

Kazakhstan (N), Cina (E, S), Tagikistan (SO), Uzbekistan (O)

Capitale:

Bishkek 806.000 ab. (2003)

Principali città:

Oš (218.100 ab.), Jalal-Abad (70.401), Tokmak (59.409)

 

2. Popolazione ed indicatori sociali

Popolazione:

5.090.000 (stima 2004), 4.822.938 (censimento 1999) 5.264.000 (stima 2006)

Crescita annua:

1,5% (1995-2000)

Aspettativa di vita alla nascita:

(2000) maschi: 64 anni; femmine: 72 anni

Gruppi etnici:

Kyrgyzi 64,9% (69,5%)*, Uzbeki 13,8% (14,5%)*, Russi 12,5% (9%)*, Dungani 1,1%, Uiguri 1% (1,1%)*, Ucraini 1% (0,5%)*, Kazaki 0,9% (0,7%)*, Tatari 0,9% (1,9%)*, Tagiki 1%, altri 3%. Vi sono inoltre piccole comunita’ tedesche, coreane e caucasiche.

Religioni:

Musulmani (prevalentemente sunniti) 70%, non religiosi o atei 24,5%, ortodossi 5,5%

Lingue:

kyrgyzo e russo (ufficiali)

 

3. Struttura istituzionale

Bandiera:

Sole giallo su sfondo rosso, con 40 raggi rappresentanti le 40 tribù kirgize.

Nome Ufficiale:

Repubblica Kyrgyza  (Kyrgyz Respublikasy)

Costituzione:

ottobre 2007

Forma di Governo:

Repubblica Presidenziale

Presidente (federale):

Kurmanbek BAKIYEV

Presidente del Parlamento:

Mohammad OMAROV

Capo del Governo:

Igor CHUDINOV

Ministro Affari Esteri:

Kadyrbek SARBAEV

Potere esecutivo:

Esercitato dal Consiglio dei Ministri sotto la guida del Capo dello Stato (eletto per 5 anni), che nomina il Primo Ministro e lo delega a dirigere l'attività del Consiglio

Potere legislativo:

Il Parlamento (Jugorku Kenesh) ha una sola Camera (90 seggi eletti per 5 anni). Il sistema elettorale è di tipo proporzionale, con soglia di sbarramento al 5%.

Potere giudiziario:

Le Corti sono articolate su tre giurisdizioni. Organi supremi: costituzionale (Corte Costituzionale), civile e penale (Corte Suprema), commerciale (Corte Suprema di Arbitrato).

Enti locali:

7 province (oblastlar) e la città (šaar) di Bishkek

Suffragio:

Universale per i maggiori di 18 anni

Partecipazione alle Organizzazioni

Internazionali:

BERS, CSI, FMI, FAO, IBRD, ICAO, IDA, Interpol, IOM, OSCE, OIL, OMS, ONU, UNCTAD, OMC, UNESCO, UNIDO, UNMIK, UPU, IFAD, SCO

Scadenze elettorali

Prossime elezioni parlamentari: 2012

- durata del mandato: 5 anni

- ultime elezioni: 16 dicembre 2007

Prossime elezioni presidenziali: 2009

- durata del mandato: 5 anni

- ultime elezioni: 10 luglio 2005

Partiti politici rappresentati in Parlamento:

 

 

 

 

·    Ak Jol                                                            71 seggi (46.99%)

·    Partito Socialdemocratico

[Almazbec ATAMBAYEV]                                         11 seggi

·    Partito Comunista

     [Absamat M. MASALIYEV]                                          8 seggi

 

 

Siti internet governativi:

 

Presidente della Repubblica

 

Governo

 

Parlamento

 

Ministero degli Affari Esteri

 

 

http://en.president.kg

 

www.gov.kg

 

www.kenesh.kg/GK/Content.aspx  

 

http://mfa.kg/index_en.html

 

POLITICA INTERNA

 

1. Istituzioni e riforme

La conduzione delle elezioni politiche del febbraio-marzo 2000, fortemente criticata dalle forze dell’opposizione, venne giudicata dalla missione di osservazione dell’OSCE/ODIHR non conforme agli standard internazionali. Le elezioni presidenziali dell’ottobre 2000 sancirono la vittoria, per la terza volta consecutiva, di Akayev (con il 74,2% dei consensi), nonostante la Costituzione non prevedesse la possibilità di esercitare più di due mandati. Con una serie di emendamenti costituzionali, approvati con referendum nel 2003, veniva indebolito il Parlamento (ridotto ad una sola Camera e da 105 a 90 seggi) e prorogato il mandato di Akayev fino al dicembre 2005. Anche il nuovo Codice Elettorale, firmato dal Presidente Akayev il 24 gennaio 2004, limitava sensibilmente la sfera dei diritti civili e politici.

 

2. La “rivoluzione gialla” (o “dei tulipani”)

La campagna per le elezioni politiche del febbraio 2005 segnò un sensibile surriscaldamento della situazione politica. Già a partire dall’inizio di aprile 2004, le forze dell’opposizione erano scese in piazza per protestare contro la decisione della Commissione Elettorale Centrale di escludere dalla competizione elettorale candidati vicini all’opposizione.

Le elezioni politiche del febbraio-marzo 2005 sono sfociate nella c.d. “rivoluzione dei tulipani” (sulla scia della “rivoluzione arancione” in Ucraina, è stato il giallo il colore scelto dall’opposizione kyrgyza per dare una maggiore visibilità alle proprie manifestazioni), con conseguente fuga dal Paese del Presidente Akayev (poi rifugiatosi a Mosca). Ad Akayev è succeduto ad interim Kurmanbek Bakiyev, uno dei leader dell’opposizione, poi confermato (con l’88.71% delle preferenze ed un’affluenza alle urne del 74,96%) dalle elezioni presidenziali del 10 luglio 2005.

 

3. Sviluppi recenti

La politica interna kyrgyza ha continuato ad essere caratterizzata da una forte conflittualità tra i diversi poteri dello Stato.

Il Presidente, pur in una posizione molto più solida che nel passato, non sembra avere una strategia per affrontare i complessi problemi del Paese: criminalità organizzata, traffico di droga, corruzione, stagnazione economica. Nonostante l’abbondanza di acqua e cospicui depositi di oro, il Kyrgyzstan rimane uno dei paesi più poveri fra quelli dell’ex Unione Sovietica. Gli investimenti esteri diretti sono stati fino al 2007 estremamente modesti ed il Paese dipende fortemente dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali per fare fronte alle proprie necessità di spesa e per onorare le scadenze del debito pubblico.

I movimenti di protesta organizzati dall'opposizione a novembre 2006, che sembrava potessero spingere il Paese verso il baratro della guerra civile e della disintegrazione politico-sociale, hanno condotto all’adozione di una nuova Costituzione che trasformava il Kyrgyzstan in una Repubblica presidenziale-parlamentare. Tuttavia, all'insegna di uno spirito certamente non bi-partisan, a dicembre 2006 il Parlamento kyrgyzo, agendo probabilmente per il timore di elezioni anticipate, ha emendato la Costituzione approvata appena due mesi prima restituendo al Presidente Bakiyev gran parte dei poteri che gli erano stati sottratti in seguito agli eventi di novembre. A gennaio 2007 è stata approvata dal Parlamento la nomina a Primo Ministro di Azim Isabekov, a sua volta costretto a dimettersi dopo nemmeno due mesi, lasciando il posto ad Almazbek Atambaev (il primo esponente dell’opposizione ad esser stato nominato Premier nel centro Asia). Il Presidente, nel tentativo di dividere ulteriormente l’opposizione, evitando la radicalizzazione della contrapposizione parlamentare e scongiurando le annunciate proteste di piazza, aveva dato istruzioni al nuovo Premier di provare a cooptare l'opposizione nel nuovo esecutivo. L'opposizione, però, ha respinto l'offerta e chiesto elezioni anticipate. Le proteste di piazza che hanno bloccato la capitale Bishkek per circa due settimane si sono tuttavia concluse senza risultati concreti ed il tentativo dell'opposizione di costringere il Presidente Bakyev alla riforma costituzionale ed a bandire elezioni presidenziali è di fatto abortito. 

Bakyev punta ad una facile rielezione alle elezioni presidenziali del 23 luglio 2009 a cui parteciperanno, oltre al Presidente uscente, altri cinque candidati tra cui il massimo esponente dell’opposizione Almazbek Atambaev ed il noto uomo d’affari Temir Sariyev, anch’egli esponente dell’opposizione. Si segnala, a tal proposito, che L’OSCE/ODIHR invierà una missione di monitoraggio elettorale.

 

4. Le elezioni parlamentari del 16 dicembre 2007

A seguito di una pronuncia della Corte costituzionale (settembre 2007) con la quale sono state considerate nulle le due ultime costituzioni, il Presidente Bakyev ha indetto un referendum costituzionale (ottobre 2007), criticato dagli osservatori internazionali, che ha confermato (senza sorprese) l'adozione di una nuova costituzione.

Il Presidente ha quindi dimesso il Governo, sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni parlamentari (16 dicembre 2007), anche queste criticate dagli osservatori internazionali. Al partito del Presidente Bakyev (Ak Jol), che ha avuto oltre il 48% dei voti, sono andati 71 seggi su un totale di 90, mentre il partito socialdemocratico dell'ex Premier Atambayev (ed ex leader dell'opposizione moderata) ha ottenuto 11 seggi, seguito dal partito comunista che ne ha avuti 8. E’ risultato invece escluso dal Parlamento il principale partito dell'opposizione, Ata Meken, che, con il 8,3% dei voti nazionali, non avrebbe superato l’ulteriore soglia di sbarramento a livello regionale. Gli altri dieci partiti non hanno raggiunto la soglia del 5% a livello nazionale.

La successiva nomina a Premier dell’ex Ministro dell'Industria e dell'Energia Chudinov, nel contesto di una compagine governativa rimasta immutata, si spiega alla luce delle priorità individuate per il governo dal Presidente Bakyev. Primo politico russofono (che notoriamente non parla la lingua nazionale) a reggere il governo kyrgizo, Chudinov dovrà focalizzarsi sulla soluzione delle questioni economiche, in particolare nei settori agricolo, minerario/estrattivo ed energetico. Nella consapevolezza che per lungo tempo l'opposizione non sarà in grado di assumere un ruolo attivo come nel recente passato, l'interesse del Presidente Bakyev appare quindi rivolto alla stabilizzazione del quadro economico.

Da segnalare l’uccisione del giornalista indipendente Alisher Saipov (ottobre 2007), che ha contribuito a rendere ancora più oscure le prospettive di una reale democratizzazione del Paese. Più recentemente (gennaio 2009) è risultata molto sospetta la morte in un incidente stradale dell’ex capo dell’Amministrazione presidenziale, Sadyrkulov.

SITUAZIONE ECONOMICA

 

1. Riepilogo storico recente

Il Kyrgyzstan sperimentò durante i primi anni d’indipendenza una gravissima crisi economica provocata dalla dissoluzione del sistema pianificato sovietico e dall’inizio del difficile periodo di transizione all’economia di mercato: dal 1990 al 1995 il PIL si contrasse del 50% e, nonostante la ripresa economica avviatasi nel 1996 e la politica riformista adottata dal Governo, il Kyrgyzstan rimane uno dei paesi più poveri fra quelli dell’ex Unione Sovietica, tanto che circa metà della popolazione vive tuttora in condizioni di indigenza.

Nel 2008, secondo fonti ufficiali kyrgyze, il PIL è aumentato del 7,5%, grazie al buon progresso nell’industria (+15,2%) e nei servizi commerciali (+10,5%) e malgrado il declino nella produzione dell’oro ed il lento recupero dell’agricoltura.

Il tasso di inflazione per l’anno2008 ha raggiunto il 24%, al secondo posto nella CSI dopo l’Ucraina (25,2%). Tale incremento sembra generato più dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei materiali per la costruzione che da fattori monetari. Il rafforzamento della valuta kygyza, che dal 2007 ha mantenuto una certa stabilità rispetto al dollaro, ha giocato un ruolo importante nel contenere la pressione inflazionistica.

Nel maggio 2008 sono stati adottati due importanti provvedimenti normativi nel settore economico: un nuovo regolamento volto a semplificare notevolmente le modalità di registrazione di nuove imprese e una legge a protezione dei depositi bancari volta a tutelare in special modo i piccoli risparmiatori.

 

2. Risorse e andamento congiunturale

Per quanto riguarda le materie prime, il Kyrgyzstan ha cospicui depositi di oro (la miniera di Kumtor, uno degli otto giacimenti più grandi del mondo, produce oltre il 90% dell’oro kyrgyzo), che esporta prevalentemente in Germania ed in Svizzera, carbone, uranio e antimonio. Petrolio e gas naturale, scarsissimi, vengono importati dagli altri Paesi della CSI, verso i quali il Paese esporta energia idro-elettrica.

L’agricoltura è tuttora il settore portante dell’economia kyrgyza, occupando il 53% della forza lavoro. Il settore agroalimentare è aumentato dello 0,5% nel 2008. La produzione cerealicola costituisce circa la metà dell’intero output del settore, completato dalla produzione di patate, barbabietola da zucchero, formaggio, verdure, latte e prodotti caseari.

Industria energetica, alimentare e, di recente, edilizia rappresentano i principali comparti del settore secondario, un settore ancora in lenta crescita, a causa del basso livello di investimenti, dell’inadeguatezza delle riforme e dell’eccessiva dipendenza dalle fluttuazioni internazionali del prezzo dell’oro.

Il settore dei servizi continua ad aumentare (10,5% nel 2008) grazie soprattutto alla crescita dei settori del commercio, delle comunicazioni e dei trasporti.

Il sistema bancario è composto dalla Banca Nazionale del Kyrgyzstan (BNK) e 24 banche commerciali. La relativa stabilità della valuta nazionale è minacciata da una consistente inflazione, concentrata soprattutto su beni di primaria necessità, che potrebbe determinare importanti scompensi socio-economici nel breve periodo.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il Kyrgyzstan ha conseguito importanti progressi nella stabilizzazione macroeconomica, che lasciano ben sperare per l’ambiziosa strategia economica di medio termine del Governo. Le sfide di medio termine implicano la riduzione della povertà e del debito estero e la diversificazione dell’economia, valutando anche una possibile riduzione della produzione e dell'esportazione dell’oro.

I dati sul bilancio statale del 2008 mostrano un saldo attivo di oltre 47,08 mln USD.

A maggio 2008 il Parlamento kirghiso ha approvato una legge con cui di fatto abdica, in favore del potere esecutivo, nella gestione delle privatizzazioni. Il provvedimento è stato aspramente criticato dall’opposizione di stampo comunista e social-democratico. Giova ricordare che proprio sulle privatizzazioni si giocherà una parte importante del consenso all’Amministrazione Bakyev. Se il processo di privatizzazione di alcune importanti aziende statali nel settore delle forniture di pubblica utilità dovesse portare ad un aumento delle tariffe, l’effetto sulla popolarità dell’esecutivo, già criticato per la propria impotenza di fronte all’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità alimentare, potrebbe essere deleterio.

Gli investimenti diretti esteri (IDE), che si erano drasticamente ridotti a partire dal 1998, stanno conoscendo un importante rialzo, grazie all’interesse manifestato da investitori kazakhi, cinesi e russi. Per tale rilancio è servita l’introduzione di specifici incentivi per attirare capitali esteri in altri settori dell’economia diversi da quello dell’oro, così come la normativa che riconosce agli investitori stranieri lo stesso status legale di quelli nazionali. Nel 2008 gli IDE complessivi sono stati di circa 2626,8 milioni di dollari provenienti principalmente da Kazakhstan, Germania, Gran Bretagna e Cina, e concentrati soprattutto nei settori manifatturiero, minerario, commerciale, agricolo e finanziario.

Nel 2008, secondo il Comitato Nazionale di Statistica, il tasso di disoccupazione è diminuito del 3% rispetto al 2007 e il salario medio mensile è stato di 142,9 USD  (98,3 USD nel 2007).

L’Indice di Sviluppo Umano del Kyrgyzstan calcolato dall’UNDP (HDR 2007/2008) è 0,696 e colloca questo Paese al 116° posto, preceduto da Honduras e Mongolia e seguito da Bolivia e Guatemala. La precedente posizione era la 110°.

 

3. Debito e rapporti con le IFI

Un importante ruolo nella politica estera del Kyrgyzstan è anche svolto dalle relazioni con le Istituzioni Finanziarie Internazionali, dalle quali il Governo di Bishkek dipende per fare fronte alle proprie necessità di spesa e onorare le scadenze del debito pubblico.

I buoni risultati economici hanno consentito al Kyrgyzstan di ottenere dai creditori del Club di Parigi una significativa riduzione del debito pubblico estero. Il piano prevede la cancellazione di 124 mln USD e la ristrutturazione di altri 431, consentendo alla Repubblica centro-asiatica di riportare sotto controllo il suo debito pubblico estero. La decisione è stata presa in seguito all’approvazione da parte del FMI del Poverty Reduction and Growth Facility (PRGF) for the Kyrgyz Republic.

Dal maggio 1992 il Kyrgyzstan è membro del Fondo Monetario Internazionale, con una quota di 118,56 mln USD. Il Fondo ha erogato prestiti a Bishkek per 267,22 mln USD nel periodo 1993-2002. Nel febbraio 2005 è stato sottoscritto, nell’ambito dell’accordo PRGF, un programma di assistenza del valore di circa 14 mln USD (in vigore fino al maggio 2008) aumentato fino a circa 29 mln USD il 21 maggio 2008 al fine di sostenere gli squilibri della bilancia dei pagamenti generati dagli elevati prezzi internazionali dei prodotti alimentari. Nel dicembre 2008 il Consiglio Esecutivo del FMI ha approvato una “Exogenous Shocks Facility” per la durata di 18 mesi dell’ammontare di circa 100 mln USD, al fine di sostenere le Autorità kyrgyze a fronteggiare i vari shock esogeni che hanno colpito l’economia del Paese (crescita dei prezzi internazionali dei prodotti alimentari, insufficienza di energia elettrica, terremoto della regione di Nura).

Il 20 febbraio 2007 il Governo di Bishkek ha votato contro l’adesione del Kyrgyzstan al programma dell’IMF/WB a favore degli ‘Heavily Indebted Poor Countries’ (HIPC).  L'iniziativa HIPC avrebbe comportato la cancellazione di circa metà del debito estero del Kyrgyzstan, ammontante a circa 2 miliardi di dollari USA. Ma la prospettiva di un ingresso di Bishkek fra i beneficiari dell'iniziativa promossa dall'IMF/WB è stata interpretata alla stregua di un’umiliazione nazionale e di perdita di autonomia. Bishkek ha tuttavia perso l’occasione per riavviare verso la normalità la situazione della finanza pubblica.

Il Kyrgyzstan è altresì membro, dal settembre 1992, della Banca Mondiale, che ha approvato 29 progetti per un totale di 673 mln USD.

A fine 2008 l’Asian Development Bank aveva circa 10 progetti di finanziamento attivi nel paese concentrati nel sostegno all’agricoltura e nella costruzione di infrastrutture per i trasporti.

Il Kyrgyzstan è stato la prima tra le ex Repubbliche sovietiche ad entrare nell’OMC, cui ha aderito nel 1998.

 


PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI

 

Dati1

Unità

2003

2004

2005

2006

2007

2008

PIL

mld USD

2

2

2

3

4

5

Δ PIL reale

%

7

7

-0,2

3,1

8,5

7,6

Composizione PIL

 

Agricoltura

%

37

33

32

33

31

30

Industria

%

22

24

22

20

19

20

Servizi

%

41

43

48

50

50

51

Δ Prezzi al consumo

%

3

4,1

4,3

5,6

10,2

24,5

Cambio medio per 1 USD

Som

44

43

41

40

37

37

Riserve (escluso oro)

mld USD

0

1

1

1

1

1

Bilancia partite correnti

mld USD

-0

0

-0

-0

-0

-1

Bilancia commerciale

mld USD

-0

-0

-0

-1

-1

-2

Esportazioni di beni FOB

mld USD

1

1

1

1

1

2

Importazioni di beni FOB

mld USD

1

1

1

2

3

4

Principali esportazioni:

 

Metalli e pietre preziose

%

45

41

35

27

20

n.d.

Prodotti minerari

%

13

13

14

22

29

n.d.

Tessili

%

12

11

12

12

11

n.d.

Vetro e materiali da costruzioni

%

5

5

7

6

5

n.d.

Principali importazioni:

 

Prodotti minerari

%

27

29

30

31

32

n.d.

Macchinari e attrezzature

%

12

11

14

16

14

n.d.

Prodotti chimici

%

13

12

12

9

9

n.d.

Alimentari, bevande e tabacco

%

8

9

9

8

8

n.d.

Principali Paesi fornitori:

 

Russia

%

25

31

34

38

41

n.d.

Cina

%

11

9

9

14

15

n.d.

Kazakhstan

%

24

22

16

12

13

n.d.

Uzbekistan

%

6

6

6

4

5

n.d.

Principali Paesi clienti:

 

Russia

%

17

19

20

19

21

n.d.

Kazakhstan

%

10

12

17

21

18

n.d.

Svizzera

%

20

14

10

26

20

n.d.

Afghanistan

%

1

1

2

9

10

n.d.

Investimenti diretti esteri2

mln USD

46

175

43

182

208

n.d.

1 Dati dell’Economist Intelligence Unit, salvo ove diversamente specificato

2 Dati dell’UNCTAD (World Investment Report 2008)

n.d. = dato non disponibile

 

 

 

 

 

Dati BERS

Unità

2003

 2004

2005

2006

2007

2008

Settore privato

 

 

 

 

 

 

 

Quota del settore privato nel PIL

%

65

75

75

75

75

75

Quota settore privato nell’occupazione

%

80,2

80,9

81,2

n.d.

n.d.

n.d.

Infrastrutture

 

 

 

 

 

 

 

Diffusione di Internet su 100 abitanti

 

4

5,2

10,5

12,2

14,1

n.d.

Settore finanziario

 

 

 

 

 

 

 

Numero di banche

 

21

19

19

20

22

n.d.

Numero di banche estere

 

7

9

10

10

10

n.d.

 

Fonte: BERS Transition Report 2008

POLITICA ESTERA

 

I rapporti con Russia e Stati Uniti rappresentano le linee-guida della politica estera del Kyrgyzstan, che ambisce a seguire l’esempio kazakho della “multivettorialità”, usando ciascun interlocutore per controbilanciare il rischio che uno dei grandi vicini od i potenti alleati assumano troppo potere ed influenza sul Paese.

 

1. Rapporti con la Russia

Nel 2003 è stato concesso alla Russia l’uso della base aerea di Kant in attuazione del Trattato di Sicurezza Collettiva della CSI.

La difficile situazione economica del Kirgyzstan ha alimentato un consistente flusso di forza lavoro verso la Russia (una delle principali destinazioni) che, attraverso le rimesse dei migranti, contribuisce significativamente al prodotto interno lordo kyrgyzo (22,5% del PIL ufficiale del Paese nel 2003, secondo stime citate dall'ONU).

Le prospettive di un ulteriore rafforzamento della partnership russo-kyrgyza, oltre che sulla collaborazione in materia di sicurezza, poggiano sui possibili investimenti di Mosca in grandi progetti industriali quali il completamento di due centrali idro-elettriche, la realizzazione di un impianto per la produzione di alluminio e la creazione di una joint-venture tra la compagnia energetica kyrgyza e la russa Gazprom. Da segnalare un credito finanziario di 2 mld USD a favore del Kygyzistan annunciato in occasione della visita a Mosca del Presidente Bakyev nel gennaio 2009.

 

2. Rapporti con gli Stati Uniti

Dopo l’11 settembre 2001 il Kyrgyzstan ha accolto la richiesta statunitense di utilizzare l’aeroporto di Manas per i velivoli militari americani nel quadro dell’operazione Enduring Freedom, ma le relazioni con gli Stati Uniti hanno mantenuto un andamento altalenante: di certo non hanno tratto beneficio dall'espulsione di due diplomatici USA dell'Ambasciata a Bishkek (12 luglio 2006) e dall'analoga misura decisa per ritorsione dal Dipartimento di Stato a carico di due funzionari della Rappresentanza kyrgyza a Washington (2 agosto). Nonostante l’accordo sull'aumento del fitto dell'infrastruttura, anche alla luce del progressivo allineamento della politica estera di Bishkek a quella di Mosca, la tensione e l’insofferenza nei confronti della presenza militare americana a Manas si è accentuata negli ultimi anni. Il tema della sicurezza e della lotta a terrorismo, narcotraffico, traffico di armi e di esseri umani, criminalità transnazionale, oltre agli interessi finanziari derivanti dalla presenza USA nella base, hanno comunque indotto il Presidente Bakiyev, dopo mesi di negoziato, a prorogare, nel giugno 2009, l’uso della base di Manas per gli americani e gli alleati occidentali impegnati in Afghanistan.

 

3. Rapporti con la Nato

La NATO intrattiene rapporti con il Kyrgyzstan nell’ambito della Partnership for Peace (PfP), esercizio NATO di cooperazione militare lanciato nel 1994 per assistere, nei processi di riforma della difesa, i Paesi emersi dalla dissoluzione del blocco sovietico nonché altri Paesi europei, non alleati, ma interessati a raggiungere la capacità di operare insieme alle forze NATO, e del Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico (EAPC), foro di consultazione e dialogo politico istituito nel 1997, complementare alla PfP.

Il 7 marzo 2007 Bishkek ha aderito al PARP (processo di revisione periodica degli obbiettivi di pianificazione delle forze che il Partner ha definito insieme all’Alleanza) del Partenariato per la Pace, un meccanismo articolato in cicli biennali che la NATO offre ai propri Partner, dedicato in primo luogo a condividere le esperienze in materia di pianificazione della difesa.

 

4. Rapporti interregionali

Il Kyrgyzstan è membro della CSI, della Shanghai Cooperation Organization (SCO) e della Comunità Economica Euro-Asiatica. L’obiettivo kyrgyzo di definire una politica di sicurezza regionale ha visto il Paese partecipare alla costituzione di una Forza Collettiva di Reazione Rapida, che ha il suo quartiere generale a Bishkek. Il Kyrgyzstan è altresì membro, insieme ad altri Paesi centroasiatici e alla Federazione Russa, dell’Organizzazione per la Cooperazione in Asia Centrale (CACO) e della Comunità Economica Eurasiatica (EEC).

Momento saliente della politica estera kygyza è stato il Vertice SCO di Bishkek dell’agosto 2007, a seguito del quale sia la Russia che la Cina stanno mostrando crescente interesse verso il Paese: all'indomani del vertice la Russia ha offerto un pacchetto di interventi che ammonterebbe a 2 mld USD (pari a due terzi dell'intero bilancio annuale dello Stato kyrgyzo), da realizzarsi su base pluriannuale; mentre il Presidente cinese, in visita di Stato in Kyrgyzstan (agosto 2007), ha annunciato l’intenzione di avviare una serie di progetti infrastrutturali finalizzati all'apertura di canali di comunicazione diretti che coinvolgano anche il Tajikistan.

Le relazioni con l’Uzbekistan sono particolarmente problematiche a causa delle frequenti controversie per l’interruzione delle forniture di gas dall’Uzbekistan, e per la questione della delimitazione delle frontiere. Per controbilanciare la preponderanza di Tashkent, il Kyrgyzstan può ricorrere all’arma dell’acqua, da cui dipende fortemente l’intera economia uzbeka, basata essenzialmente sulla monocoltura del cotone.Negli ultimi tempi però si assiste ad una rinnovata sintonia fra Bishkek e Tashkent sui temi della sicurezza: al giro di vite delle forze dell'ordine kyrgyze contro movimenti e individui (asseritamente) legati agli ambienti del terrorismo e dell'estremismo nella Valle di Fergana, ha fatto riscontro un riavvicinamento con l'Uzbekistan. Dalla (prima) visita ufficiale in Uzbekistan del Presidente kirghiso Bakiyev (ottobre 2006) i rapporti bilaterali tendono ad essere improntati ad una maggiore distensione. In realtà lo scopo stesso della visita era teso ad impostare le relazioni su nuovi binari e far scivolare al passato le tensioni dovute alla differente gestione della crisi (strage) di Andijan, con lo strascico del trattamento dei profughi e rifugiati uzbeki in Kyrgyzstan. Sul fronte energetico, in base al recente accordo con la holding statale UzbekNefteGaz (dicembre 2007) nel 2008 il Kyrgyzstan pagherà il gas uzbeko 145 dollari per 1.000 m3 (+45% rispetto ai 100 dollari del 2007). Tale prezzo, oltre a porsi in linea con le condizioni del mercato regionale, è lo stesso concordato dalla compagnia uzbeka con il Tagikistan.

 

La visita in Kazakhstan del Presidente Bakiyev del 4 luglio 2006 ha portato alla firma di diverse intese bilaterali e alla finalizzazione di una lista di progetti d'investimento kazakhi in Kyrgyzstan del valore complessivo di 2,5 milioni di dollari USA. Nazarbayev ha restituito la visita alla fine di aprile 2007, al termine delle proteste di piazza a Bishkek, a voler confermare il valore principale attribuito alla stabilità dei paesi centro-asiatici, incontro seguito dalla missione del Premier kazakho Masimov, durante il quale sono stati firmati numerosi accordi commerciali, industriali e finanziari che hanno reso il Kazakhstan il primo investitore straniero nel Paese.

Anche con il Tagikistan Bishkek vanta un buon rapporto politico, nonostante alcuni fattori di disturbo: minori dispute di confine, l’uso delle risorse idriche e le incursioni del Movimento Islamico dell’Uzbekistan dal territorio del Tagikistan a quello del Kyrgyzstan.

La Cina rappresenta non soltanto un importante alleato nella lotta al fondamentalismo islamico, ma anche una cospicua fonte di investimenti ed un partner commerciale potenzialmente molto prezioso. La Cina sta infatti espandendo enormemente la sua presenza, investendo nei settori nevralgici del Paese.

 




RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA

 

1. Relazioni istituzionali

I rapporti con l'Unione Europea sono regolati dall’Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC), firmato il 9 febbraio 1995 ed entrato in vigore il 1° luglio 1999. I principali obiettivi dell’Accordo sono: sviluppare relazioni politiche partendo da un dialogo regolare su temi politici; sostenere gli sforzi del Paese verso il consolidamento della democrazia e il completamento del passaggio all’economia di mercato; promuovere il commercio, gli investimenti e le relazioni economiche tra le Parti ai fini di uno sviluppo sostenibile; porre le fondamenta per una cooperazione in campo legislativo, economico, sociale, finanziario e culturale.

Le autorità kirghize hanno accolto con favore i progetti di rafforzamento della presenza comunitaria in Asia Centrale ed hanno riscontrato positivamente l’assistenza comunitaria nel campo della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. Bishkek ha tuttavia manifestato in più occasioni l’idea di concludere con l’UE uno speciale programma/piano d’azione, sviluppato congiuntamente dalle due parti, che vada oltre l’attuale Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC).

Da parte comunitaria, si è sottolineato come l’esistente APC fornisca già la base per una cooperazione suscettibile di essere ampliata e resa più efficace. In quest’ottica, è anzi necessario che il Paese persegua con tenacia ulteriori riforme in campo costituzionale, politico e socio-economico, nonché progressi per quanto riguarda la protezione dei diritti umani, il rafforzamento dello stato di diritto e la democrazia, la lotta alla corruzione ed alla criminalità. Il consolidamento delle riforme costituisce fra l’altro una condizione per aumentare l’efficacia dell’assistenza comunitaria. L’UE, da parte sua, è pronta a fornire adeguato sostegno alle autorità locali affinché procedano nella direzione auspicata.

In seguito ai disordini verificatisi in Asia Centrale nel corso del 2005, l’Unione Europea ha ritenuto opportuno elevare il proprio profilo nella regione istituendo un Rappresentante Speciale UE per l’Asia Centrale al fine di promuovere ulteriormente lo sviluppo dei rapporti e contribuire così al rafforzamento delle istituzioni democratiche e dello stato di diritto, attraverso il mantenimento di continui contatti con le autorità locali e la società civile. A giugno 2007 il Consiglio Europeo ha adottato la Strategia dell’UE nei confronti dell’Asia Centrale.

 

2. Relazioni commerciali

Dal punto di vista commerciale, il Kyrgyzstan non è un rilevante partner dell’UE, che, al contrario, ha un forte interesse a sostenere ulteriormente il Paese per contribuire alla sua stabilità economica e politica, tanto più dopo l’11 settembre 2001. In ogni caso i principali prodotti comunitari esportati verso il Kyrgyzstan sono macchinari elettrici, macchinari e attrezzature, veicoli, strumenti medici e prodotti di ferro. I principali prodotti del Kyrgyzstan importati nell’UE sono l’oro (95% dell’import totale) ed il cotone (2%).

 

3. Assistenza

Dal 1992 l’Europa ha fornito assistenza attraverso i programmi ECHO e TACIS. Le attività previste dai programmi sono suddivise in tre settori: la cooperazione regionale (gestione dei confini, ambiente, trasporti, energia); il sostegno regionale ai programmi attuati in ambito nazionale (attuazione degli Accordi di Cooperazione, formazione, iniziative locali); la riduzione della povertà (con interventi a favore dei gruppi più vulnerabili di alcune regioni del Kyrgyzstan, Tagikistan e Uzbekistan).

La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), attraverso il programma “Early Transition Countries” (ETC), ha deciso di attuare una politica per favorire lo sviluppo di sette paesi dell’area ex sovietica, dove oltre la metà della popolazione vive in povertà estrema e le condizioni del mercato interno (sistema bancario, quadro legislativo) sono troppo scarse per consentire investimenti esteri. I finanziamenti della BERS ammontano (a fine 2008) a circa 119 milioni di euro e si concentrano nel rafforzamento del settore finanziario, nella promozione del settore privato (in particolare piccole e medie imprese) e nel miglioramento del sistema infrastrutturale.

Tra il 2000 e il 2006 il principale strumento finanziario di assistenza della UE per il Kyrgyzstan è stato il Programma comunitario “TACIS”. Nel quadro della cooperazione bilaterale UE – Kyrgyzstan, le  erogazioni TACIS, pari a circa 54,7 milioni di euro, costituivano in larga parte un sostegno alla riduzione della povertà (60% circa dei finanziamenti) e alle riforme delle istituzioni a supporto del processo di transizione (circa il 20%).    

 

Programmazione 2007-2013

Nel nuovo ciclo finanziario 2007-2013 il Paese è destinatario delle previdenze del nuovo Strumento di cooperazione allo sviluppo “DCI”. Il DCI ha una dotazione finanziaria settennale di 16,897 miliardi di euro. Secondo il Programma indicativo per l’Asia Centrale (PI AC) per il periodo 2007-2010, il Kyrgyzstan beneficerà di circa 55 milioni di euro (dei circa 314,5 milioni previsti per l’intera regione) in programmi di assistenza bilaterale che hanno come priorità: a) la riduzione della povertà e il miglioramento degli standard di vita e b) il sostegno alla good governance e alle riforme economiche. Non sono ancora stati varati i Programmi di azione annuale (PAA) per ogni singolo paese che conterranno le allocazioni delle risorse per settore di assistenza.

 

RAPPORTI BILATERALI

 

1. Relazioni politiche

Le relazioni italo-kyrgyze non sono intensissime, nonostante le Autorità kyrgyze guardino con interesse ad un intensificarsi delle relazioni, soprattutto commerciali, con l’Italia. L’Ambasciatore italiano in Kazakhstan è accreditato anche presso le autorità kyrgyze non essendovi una Rappresentanza diplomatica a Bishkek.

In generale, il Kyrgyzstan ha sempre assicurato il suo appoggio alle nostre candidature.

Sul fronte della riforma del Consiglio di Sicurezza ONU, invece, il Kyrgyzstan è favorevole ad un allargamento del CdS che preveda l’aumento dei seggi sia permanenti che non permanenti ed ha manifestato il suo sostegno alle aspirazioni di Germania e Giappone. Più di recente il Kyrgyzstan ha mantenuto un basso profilo sull’argomento evitando di prendere posizioni nette nel corso degli ultimi dibatti in Assemblea Generale. Tuttavia, nel corso della visita del Sottosegretario Vernetti (maggio 2007) il Ministro degli Esteri kyrgyzo ha manifestato un’inattesa apertura alla nostra impostazione, non escludendo a priori un avvicinamento alle posizioni di Uniting for Consensus.

Nell’ambito della campagna italiana di rilancio dell’iniziativa UE sulla moratoria e l’abolizione della pena di morte all’Assemblea Generale dell’ONU, il Governo kyrgyzo ha aderito alla dichiarazione in questione.

Il responsabile per le relazioni interparlamentari dell’Assemblea Legislativa del Kyrgyzstan, Bakhyt Baketayev, ha espresso (primavera 2004) il vivo interesse di alcuni parlamentari kyrgyzi a costituire un Gruppo di amicizia parlamentare italo-kyrgyzo.

Da parte kyrgyza si auspica un approfondimento dei rapporti bilaterali, sul piano politico (si attende un invito in Italia per il Presidente Bakiyev), commerciale e culturale (si auspica la finalizzazione degli accordi in corso di negoziato sulla protezione degli investimenti, sulle doppie imposizioni e sulla collaborazione culturale). E’ inoltre prevista la convocazione del Gruppo di lavoro per la Cooperazione economica e industriale, previsto dal Trattato bilaterale di Amicizia e Collaborazione italo-kyrgyzo (entrato in vigore nel 2004).

L’arresto del Console Onorario Fiacconi (4 agosto e 5-8 settembre 2005) ha rappresentato il più rilevante episodio nelle relazioni bilaterali. A seguito di forti pressioni, ad agosto 2007 il Sig. Fiacconi è stato costretto a cedere la proprietà della banca KyrgyzCredit Bank, di cui era il socio maggioritario, ad un gruppo di uomini d'affari locali. Solo a seguito di tale cessione la Polizia finanziaria di Bishkek ha deciso di chiudere le indagini nei suoi confronti. La vicenda ha purtroppo confermato la sostanziale complessità del sistema politico, economico e giudiziario del Paese, in cui gruppi di pressione, potentati familistici ed organizzazioni criminali incidono spesso pesantemente sull'attività degli investitori internazionali.

 

2. Relazioni economiche, finanziarie e commerciali

Le relazioni economiche bilaterali con il Kyrgyzstan non sono molto sviluppate: nonostante la buona immagine dell’Italia e la presenza dei nostri prodotti sul mercato locale, mancano sinora le grandi imprese e gli investitori di riferimento. Le Autorità kyrgyze lamentano un certo disinteresse da parte degli operatori economici italiani. Esse auspicherebbero una nostra partecipazione a società miste nei settori dell’industria tessile e calzaturiera, dell’energia idroelettrica, delle prospezioni petrolifere e, in generale, della realizzazione dei progetti finanziati dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali. D’altra parte, per favorire una maggiore presenza straniera, Bishkek dovrebbe procedere sulla strada delle riforme economiche, della lotta alla corruzione, della riduzione della burocrazia. Gli investimenti diretti italiani in Kyrgyzstan hanno raggiunto nel 2007 la quota di 395.500 USD ed hanno interessato principalmente il settore bancario, immobiliare, della grande distribuzione e della ristorazione. Non risultano per contro investimenti diretti kyrgyzi in Italia.

Secondo statistiche ufficiali locali nel volume complessivo dell’interscambio commerciale kyrgyzo, che nell’anno 2007 è stato pari a 3,5 miliardi USD, l’Italia si è collocata al 24° posto (0,4%): in particolare  al 16° posto per le esportazioni (0,6%) e al 21° per le importazioni (0,4%).

L’art. 7 del Trattato di Amicizia e Collaborazione italo-kyrgyzo (entrato in vigore l’8 giugno 2004) prevede la costituzione di un Gruppo di Lavoro per gli Affari Economici e per le Questioni Generali, presieduto, per ambo le Parti, da esponenti del Ministero degli Affari Esteri, e di un Gruppo di Lavoro per gli Scambi e la Cooperazione Economica e Industriale, presieduto, per la Parte italiana, da un rappresentante del Ministero del Commercio Internazionale.

La SACE colloca il Paese nella 7a categoria di rischio (su 7), adottando un atteggiamento di particolare cautela, che prevede una limitazione della propria operatività ad alcuni tipi di operazioni, in preferenza quelle in compartecipazione con organismi multilaterali o bilaterali che presentino validi meccanismi di mitigazione del rischio-paese. A fine 2007 l’esposizione della SACE in Kyrgyzstan era nulla. Peraltro il Kyrgyzstan non ha debiti con l’Italia.

 

3. Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche

È stata costituita una biblioteca italiana presso la Facoltà di Relazioni Internazionali dell’Università Slavonica russo-kyrgyza di Bishkek. L’Università di Genova ha in corso un negoziato con l’Ente omologo di Bishkek per lo scambio di docenti ed altre collaborazioni nel quadro del programma Tempus.

Nel maggio 2001 è stata costituita l’Associazione “Amici dell’Italia in Kyrgyzstan”, forte di 800 soci ed espressione della viva simpatia per il nostro Paese. Nell’ambito del programma promozionale ICE 2006/2007 è prevista la realizzazione di tre seminari di formazione manageriale e tecnica.

Nel maggio 2007, in occasione della visita della delegazione italiana guidata dal Sottosegretario agli esteri Vernetti, è stata inaugurata a Bishkek la mostra “Alessandro Immagini di un mito”. Uno degli effetti concreti di tale evento è stata la ripresa del negoziato per la prossima firma dell’Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra Italia e Kirgizstan,.

Concessione di borse di studio: per l’anno accademico 2008-2009 l’Italia offre 12 mensilità.

Nel giugno 2008 si è avuta una missione di studio in Italia di tre Procuratori della Repubblica kyrgyza, avente come oggetto la legislazione anti-corruzione italiana e la sua materiale applicazione.Tale progetto costituisce il seguito di un'analoga missione organizzata nel 2006.

 

4. Comunità italiana in Kyrgyzstan e comunità kyrgyza in Italia

Se si esclude il contingente coinvolto nell’operazione Enduring Freedom, la comunità italiana presente in Kyrgyzstan è irrilevante, limitandosi sostanzialmente alla presenza saltuaria di personale operante nell’ambito del programma TACIS. I cittadini italiani residenti in Kyrgyzstan iscritti all’AIRE sono 26 (maggio 2007). Al 31 dicembre 2006, i cittadini kyrgyzi residenti in Italia erano 188.

I visti rilasciati dall’Ambasciata ad Astana sono stati 218 nel 2006. I visti rilasciati a cittadini kyrgyzi per il 2007 sono stati 330.

 

5. Cooperazione allo sviluppo

Il Kyrgyzstan può beneficiare della cooperazione allo sviluppo italiana limitatamente al finanziamento di progetti promossi da ONG e di interventi umanitari. Nel Dicembre 2008 la Cooperazione Italiana allo Sviluppo ha deciso di destinare €400.000 per sostenere le attività umanitarie svolte dal Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) in Kyrgyzstan e negli altri 4 paesi dell’area: è stato approvato un contributo di €50.000, a valere sui fondi della Legge 180/92, al progetto “Strengthening OSCE Bishkek Academy” promosso dall’OSCE.

 


DATI STATISTICI BILATERALI

 

1. Interscambio commerciale

 

2. Principali esportazioni ed importazioni italiane 2008

Esportazioni

Importazioni

1. Abbigliamento

28%

1. Combustibili

29%

2. Reattori nucleari

19%

2. Cotone

18%

3. Calzature

11%

3. Frutta

17%

4. Navigazione marittima

10%

4. Navigazione aerea

12%

5. Mobili

5%

5. Alluminio

9%

Fonte: ISTAT

 


 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

 

UFFICI ITALIANI IN KYRGYZSTAN E KYRGYZI IN ITALIA

 

1. Uffici italiani in Kyrgyzstan

Ambasciata d’Italia

 

Ambasciatore Bruno Antonio Pasquino (residente ad Astana)

Consolato Onorario

Bishkek

 

2. Uffici kygyzi in Italia

Ambasciata del Kyrgyzstan

 

Ambasciatore Muktar Kabibekovich Jumaliev (residente a Ginevra)

 

 

 

SCAMBI DI VISITE

 

(a livello di Presidente, Primo Ministro o Ministro degli Esteri)

Visite di personalità kyrgyze in Italia

mar 1999

Visita a Roma del Presidente Askar Akayev

nov 2008

Visita privata del Ministro degli Esteri Karabayev a  Fano

 

 

Altre visite:

feb 2003        partecipazione del Vice Premier Otorbayev al High Level Forum on Harmonization, tenutosi a Roma ed incontro con il Sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, il Sen. Rollandin e l’On Gagliardi

mag 2003      incontro del Sottosegretario di Stato Boniver, nel corso della visita in Asia Centrale, con il Presidente Akayev ed il Primo Vice Ministro degli Esteri Kuščunbekov

dic 2004         incontro del Sottosegretario di Stato Antonione con l’Acting Primo Ministro Jumaliev, il Vice Primo Ministro Otorbayev ed il Ministro degli Affari Esteri Aitmatov

mag 2007      visita in Kyrgyzstan del Sottosegretario di Stato, Sen. Vernetti

sett 2007        visita a Roma del Vice Ministro degli Esteri Ibraimov in occasione della Conferenza internazionale sul tema “Asia centrale : il ruolo dell’Italia e la prospettiva europea”

apr 2009       Visita in Kyrgyzstan del Sottosegretario di Stato,  Sen. Mantica

giu 2009         Partecipazione del Ministro degli Esteri Sarbayev alla sessione di “outreach” della Riunione dei Ministri degli Esteri di Trieste (G8)


PRINCIPALI ACCORDI BILATERALI

 

1. Accordi in vigore

Protocollo sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche

24 mar 1992

Trattato di amicizia e collaborazione

3 mar 1999

Istituzione di un organo consultivo in materia economica

3 mar 1999

Protocollo sulla collaborazione tra Ministeri degli Esteri (1)

24 mag 2007

 

 

2. Accordi firmati

Accordo in materia di cooperazione turistica (2)

3 mar 1999

3. Accordi in corso di negoziato

Accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti

Convenzione per evitare le doppie imposizioni fiscali

Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica

Accordo sull’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci

Accordo in materia di rapporti di lavoro e coordinamento sui flussi migratori

 

(1) Sostituisce un analogo Protocollo fatto a Bishkek il 14 settembre 1997.

(2) Ratificato da parte italiana (Legge n. 41 del 2 febbraio 2006). In attesa notifica kyrgyza per entrata in vigore.

 


 

COMPAGINE DI GOVERNO

 

 

Incarico

Nome e Cognome

Primo Ministro

Igor Vitalievich CHUDINOV

Primo Vice Primo Ministro

Omurbek Toktogulovich BABANOV

Vice Primo Ministro

Uktonkhan Avazovna ABDULLAEVA

Capo dell’Apparato del Primo Ministro

Nurlan Tashmurzaevich AITMURZAEV

Ministro degli Affari Esteri

Kadyrbek Telmanovich SARBAYEV

Ministro dell’Industria, Energia e Risorse

Combustibili

Iliyas Abdullovich DAVYDOV

Ministro della Cultura e Informazione

Sultan Akimovich RAEV

Ministro della Difesa

Bakytbek Torogulovich KALYEV

Ministro delle Finanze

Marat Abdirasakovich SULTANOV

Ministro Situazioni eccezionali

Kamchibek Kydyrmaevich TASCIEV

Ministro della Giustizia

Nurlan Zhanyscevich TURSUNKULOV

Ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio

Akylbek Ussenbekovich ZHAPAROV

Ministro degli Interni

Moldomus T. KONGANTIEV

Ministro dell’Istruzione e della Scienza

Abdulla I. MUSSAEV

Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Nazgul Askerovna TASHPAEVA

Ministro della Sanità

Marat Avalovich MAMBETOV

Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni

Nurlan Ch. SULAIMANOV

Ministro dell’Agricoltura, Risorse Idriche e Industria della Trasformazione

Iskenderbek R. AIDARALIEV

 

 

COMITATI STATALI

 

Presidente del Comitato Statale di Sicurezza Nazionale

Murat A. SUTALINOV

Presidente del Comitato Statale per la Migrazione ed Occupazione

Aigul M. RYSKULOVA

Presidente del Fondo del Patrimonio Statale

Tursun O. TURDUMAMBETOV

Presidente del Comitato Statale per le Tasse e Imposte

Akhmatbek K. KELDIBEKOV

Presidente del Comitato Statale per la Dogana

Nurlan O. AKMATOV

 

 

 

AGENZIE STATALI

 

Direttore dell’Agenzia per lo Sport, l’Educazione Fisica, gli Affari Giovanili

Alexandr KH. VOINOV

Direttore dell’Agenzia per le Questioni Religiose

Kanybek O. OSMONALIEV

Direttore dell’Agenzia per il Turismo

Turusbek Ch. MAMASHOV

Direttore dell’Agenzia di Geologia Delle Risorse Minerali

Kapar Z. KURMANALIEV

Direttore dell’Agenzia per l’Antimonopolio e lo Sviluppo della Concorrenza

Nadyrbek T. TURGANBAEV

Direttore dell’Agenzia per l’Architettura e la Costruzione

Kanybek Dzh. NARBAEV

Direttore dell’Agenzia per la Registrazione dei diritti sui beni immobiliari

Adamzahn ZHOLDOSHOV

Direttore dell’Agenzia per la Tutela dell’Ambiente e Silvicoltura

Arstanbek A. DAVLETKELDIEV

Direttore dell’Agenzia per l’Istruzione tecnica professionale

Nurlan A. ASKAROV

Direttore dell’Agenzia per gli Acquisti Statali e Risorse Materiali

Paizullabek A. RAKHMANOV

Direttore dell’Agenzia per le Risorse d’Informazione e di Tecnologie

Nina V. VALIEVA

 

DIRITTI UMANI

 

Contesto internazionale per la protezione dei diritti umani

Il Kyrgyzstan ha ratificato i più importanti strumenti internazionali in ambito ONU, tra i quali sono da segnalare le recenti adesioni ai due protocolli opzionali alla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, riguardanti il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati ed il traffico di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile. Il Paese ha firmato nel 1998 lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.

Contesto nazionale per la protezione dei diritti umani

Il contesto dei diritti e delle libertà fondamentali in Kyrgyzstan è all’attenzione sia della comunità internazionale sia dell’Unione Europea. Particolare preoccupazione aveva sollevato la recente crisi politica che aveva avvicinato il Paese al pericolo di una guerra civile e di una disintegrazione politico-sociale. Tra i principali obiettivi dell’opposizione, oltre lo sradicamento della corruzione, vi era quello di una forma istituzionale volta a limitare i poteri del Capo dello Stato.

Questa fase si è risolta positivamente nel novembre del 2006 con l’approvazione di una nuova Costituzione, che ha reintrodotto le liste di partito nel sistema elettorale, ed ha attribuito maggiori poteri al Parlamento, introducendo (primo fra tutti i paesi dell’Asia Centrale) un modello misto parlamentare-presidenziale. Come sopra indicato, tuttavia, dal testo definitivamente approvato nel gennaio 2007 molti dei poteri sono rientrati nella sfera del controllo presidenziale, a scapito delle prerogative parlamentari e del Potere giudiziario.

Ulteriori aperture verso una maggiore tutela dei diritti civili e politici sono state introdotte con l’approvazione di alcuni emendamenti al Codice Penale. Queste misure hanno ricevuto il plauso del Rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media, quali importanti segnali di adesione delle autorità kyrgyze al principio di pluralismo dei mezzi di comunicazione. 

L’UNHCR ha seguito con particolare attenzione la crisi avvenuta nella primavera del 2005 nella zona sud del Paese, dove circa 500 cittadini uzbeki sono entrati in Kyrgyzstan chiedendo lo status di rifugiati. A seguito di tali avvenimenti si è reso necessario riformulare gli strumenti interni sul diritto di asilo. A tal proposito, nel suo ultimo rapporto, l’UNHCR sottolinea la necessità di formazione e di assistenza tecnica delle nuove strutture.

A seguito della riforma costituzionale sopra citata, il controllo sull’operato della Procura Generale non è più nelle mani del Presidente, tuttavia la corruzione nel sistema giudiziario persiste e, nonostante esistano leggi pertinenti, vige una diffusa impunità. È da sottolineare, a tal proposito, il rinnovato impegno da parte della presidenza tedesca dell’Unione Europea e del Rappresentante Speciale UE per l’Asia Centrale a dare avvio ad un progetto di formazione di giudici kyrgyzi all’interno di in un quadro PESD.

I diritti di uguaglianza di genere, messi in pericolo recentemente dalla proposta del Ministro della Giustizia di voler depenalizzare il reato di poligamia, sono stati fugati dalla bocciatura dell’emendamento al Codice Penale in sede di dibattimento parlamentare.

Il sud del Paese, secondo una ricerca OSCE  del 2006, risulta rimanere un luogo di partenza, transito e destinazione per il traffico di esseri umani.

Il Comitato sui diritti del fanciullo, nonostante il plauso allo Stato per l’adesione ai protocolli facoltativi sopra citati, sottolinea la necessità di adattare il nuovo codice dei minori ai principi presenti negli strumenti internazionali di riferimento in particolare per le tematiche del lavoro minorile, dell’amministrazione della giustizia minorile e della protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale.

Pena di morte

Il Kyrgystan attua una moratoria delle esecuzioni capitali dal 1998. Inoltre, l’introduzione dell’art.14 punto 1 nella nuova Costituzione ha escluso in via di fatto la possibilità di emettere sentenze di condanna a morte da parte degli organi giudiziari della Repubblica, inserendo la previsione che “le pene non possono comunque comportare danni irreversibili al condannato”.

 

 



La Missione OSCE/ODIHR di osservazione

delle elezioni presidenziali in Kirghizistan

 

A seguito dell’invito del Ministero degli Affari esteri della Repubblica del Kirghizistan, l’OSCE/ODIHR ha inviato una missione di osservazione elettorale (EOM) per osservare le elezioni presidenziali previste per il 23 luglio 2009.

La data delle elezioni è stata stabilita dal Parlamento nazionale, Jogorku Kenesh, dopo la decisione della Corte costituzionale di tenere le elezioni anticipatamente, prima della fine di ottobre. Il Presidente è eletto per cinque anni. Le elezioni si svolgono sulla base di un codice elettorale modificato nel gennaio 2009.

La Missione OSCE/ODIHR di osservazione elettorale e il Centro OSCE di Bishkek operano indipendentemente, sulla base di mandati separati.

 

Osservazione di lungo termine

L’OSCE/ODIHR ha condotto una missione di valutazione (Needs Assestment Mission – NAM) dal 23 al 25 aprile 2009 per valutare le condizioni e i preparativi per le elezioni e stabilire il tipo di coinvolgimento dell’ODIHR nelle elezioni. La NAM ha raccomandato  l’invio di una missione di osservazione elettorale tipica.

La Missione di osservazione elettorale è guidata da Radmila Sekerinska e si è insediata l’8 giugno. La missione si compone di un gruppo di 11 esperti internazionali, con sede a Bishkek, e 24 osservatori di lungo termine che saranno dispiegati in tutto il paese a partire dal 16 giugno. Gli 11 esperti e i 24 osservatori provengono da 21 Stati partecipanti dell’OSCE.

La Missione di osservazione elettorale valuterà le elezioni presidenziali per verificare il rispetto dei principi di un processo elettorale democratico, inclusi gli impegni approvati dagli Stati Partecipanti dell’OSCE, nonché il rispetto della legislazione nazionale. Gli osservatori  seguiranno da vicino le attività della campagna elettorale, il lavoro dell’amministrazione elettorale e dei competenti organi governativi, la normativa elettorale e la sua attuazione, i mezzi di informazione e il contesto in cui agiscono, e la soluzione di eventuali dispute elettorali.

 

Il giorno delle elezioni

L’OSCE/ODIHR aveva chiesto l’accredito di 300 osservatori di breve termine, da dispiegare su tutto il territorio per osservare l’apertura dei seggi elettorali, le operazioni di voto, la conta dei voti e i risultati. Le autorità locali però ne hanno accordate solo 150. L’Unione europea ha quindi protestato per i limiti imposti: "Siamo profondamente preoccupati dal fatto che l'invito contenga delle significative restrizioni, in particolare sul numero di osservatori dell'Odihr", ha osservato la presidenza ceca dell'Ue in un comunicato del 3 giugno scorso. Secondo la Commissione elettorale kirghiza i limiti sono necessari per assicurare lo svolgimento "armonioso" delle elezioni.

L’OSCE/ODIHR ha già svolto l’osservazione delle elezioni parlamentari e presidenziali in Kirghizistan nel 2000, 2005 e 2007. In occasione delle elezioni legislative del dicembre 2007, il rapporto degli osservatori Osce/Odihr era stato molto critico nei confronti delle autorità di Bishkek.


RAPPORTO ANNUALE 2009 DI AMNESTY INTERNATIONAL

La situazione dei diritti umani nel mondo

Repubblica del Kirghizistan

 

Nuove disposizioni di legge hanno gravemente limitato i diritti alle libertà di religione e di riunione. Rifugiati e richiedenti asilo dell'Uzbekistan hanno continuato a essere esposti al rischio di rapimento e di rimpatrio forzato.

 

Contesto

Uno degli inverni più rigidi mai conosciuti da vari decenni nella regione dell'Asia Centrale ha messo in ginocchio infrastrutture vitali, lasciando vaste aree del Paese ad affrontare gravi difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare. A novembre le Nazioni Unite hanno lanciato un appello di emergenza pari a 20 milioni di dollari USA per fornire cibo, riparo e forniture energetiche aggiuntive.

 

Libertà di religione

A novembre il Parlamento ha approvato una nuova legge restrittiva della religione. Il documento legislativo mette al bando ogni attività religiosa non registrata e rende molto difficile per le minoranze religiose richiedere una registrazione ufficiale. Un piano d'azione nazionale per combattere la «diffusione dell'estremismo religioso» lanciato a gennaio è parso prendere di mira membri del partito islamista al bando Hizb-ut-Tahrir.

*A novembre, un tribunale ha emesso verdetto di colpevolezza nei confronti di 32 persone, tra cui un ragazzo 17enne e due donne, per aver invocato il rovesciamento dell'ordine costituzionale, e li ha condannati a pene detentive variabili dai nove ai 20 anni. Le accuse secondo cui essi sarebbero stati torturati per costringerli a confessare non sono state prese in considerazione dalla corte. Essi sono stati accusati di essere membri di Hizb-ut-Tahrir e di aver preso parte alle violente manifestazioni verificatesi nella cittadina di Nookat il 1° ottobre. Secondo quanto riferito, decine di abitanti si sono scontrati con la polizia dopo che le tradizionali celebrazioni musulmane del Eid-al-fitr erano state cancellate. I loro familiari hanno sostenuto che i 32 non erano membri di Hizb-ut-Tahrir, e che la polizia era ricorsa a un uso eccessivo della forza per disperdere gli abitanti, anche picchiando donne e bambini con i manganelli. Secondo quanto riportato, i dimostranti hanno gettato pietre e mattoni contro i poliziotti.

 

Libertà di riunione

A luglio la Corte Costituzionale ha sentenziato che le restrizioni sul diritto di manifestare inserite in una bozza di legge approvata dal Parlamento a giugno erano incostituzionali. Ciononostante, il presidente Bakiev l'ha convertita in legge, firmandola ad agosto. La nuova legge conferisce alle autorità locali il diritto di negare l'autorizzazione a manifestare per una vasta serie di motivazioni. Secondo quanto riferito, un attivista per i diritti umani è stato ripetutamente detenuto durante l'anno per aver intrapreso azioni di protesta pacifica davanti agli uffici del governo a Bishkek.

 

Rifugiati e richiedenti asilo

Rifugiati e richiedenti asilo dell'Uzbekistan hanno continuato a essere a rischio di rimpatrio forzato o di rapimento da parte dei servizi di sicurezza uzbeki operanti in alcuni casi in collaborazione con le loro controparti kirghize. Coloro che abbandonavano il Paese incorrevano in gravi violazioni dei diritti umani in Uzbekistan. Si teme che almeno un richiedente asilo sia stato rapito. Il Servizio immigrazione ha continuato a non accordare lo status di rifugiato ai richiedenti asilo.

*A luglio, il Comitato diritti umani delle Nazioni Unite ha ritenuto che il Kirghizistan aveva commesso gravi infrazioni dei propri obblighi in riferimento al Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici per aver rimpatriato con la forza quattro richiedenti asilo in Uzbekistan nel 2006 in dispregio della richiesta avanzata dal Comitato per misure ad interim di protezione per i quattro uomini.

*Erkin Kholikov, un richiedente asilo uzbeko, è stato estradato in Uzbekistan a maggio nonostante la sua domanda di asilo fosse in attesa di esame presso un tribunale. Egli era stato detenuto in Kirghizistan nell'agosto 2007 ed è stato condannato a quattro anni di carcere nel marzo 2008 per occultamento di reato e attraversamento illegale del confine.

 

Libertà di espressione - uccisione di giornalista

*Non sono stati registrati progressi significativi nelle indagini relative all'omicidio del giornalista indipendente di etnia uzbeka e redattore Alisher Saipov, avvenuto nell'ottobre 2007. A giugno, la famiglia di Alisher Saipov aveva chiesto pubblicamente al presidente Bakiev di mantenere la sua promessa di sovrintendere personalmente all'inchiesta e di assicurare che i presunti responsabili fossero assicurati alla giustizia senza indugio. A novembre, il ministero degli Affari Interni ha dichiarato che l'omicidio di Alisher Saipov non era collegato alla sua attività di giornalista. Alisher Saipov si era spesso occupato di questioni delicate, come la situazione in Uzbekistan e, stando alle fonti, aveva ricevuto minacce anonime. Parte dei media uzbeki avevano condotto una campagna in cui la sua attività giornalistica veniva denunciata come un attacco allo Stato uzbeko.

 

 

 

 



[1] Fonte: Cia World Fact Book 2009.