Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2012-2014 - Schema di Decreto. n. 459 (art. 1, L. 534/1996) - Schede di lettura
Riferimenti:
SCH.DEC 459/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 404
Data: 23/04/2012
Descrittori:
CENTRI E ISTITUTI CULTURALI E ARTISTICI   CONTRIBUTI PUBBLICI
L 1996 0534     
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione per l’esame di
Atti del Governo

Istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2012-2014

Schema di Decreto. n. 459

(art. 1, L. 534/1996)

Schede di lettura

 

 

 

 

 

n. 404

 

 

 

23 aprile 2012

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Cultura

( 066760-3255 – * st_cultura@camera.it

 

 

 

 

 

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File: CU0425.doc


INDICE

Schede di lettura

§      Presupposti normativi3

§      Contenuto  6

§      Osservazioni11

Tabella n. 1 Raffronto tra la tabella approvata per il triennio 2009-2011 (DM 17 novembre 2009) e la proposta di tabella per il triennio 2012-2014  13

Tabella n. 2 Enti presenti nel DM 17 novembre 2009, ora non ammessi al contributo o che non hanno presentato richiesta  19

 

 


SIWEB

Schede di lettura

 


Presupposti normativi

La legge n. 534/1996 ha riordinato la disciplina riguardante i contributi statali ad enti culturali, disponendo una razionalizzazione delle diverseipotesi di erogazione, a decorrere dal 1° gennaio 1997[1].

In particolare, l’art. 1 della legge citata, ai sensi del quale è stato trasmesso lo schema di parere, ammette al contributo ordinario annuale dello Stato le istituzioni culturali che presentino domanda e siano incluse in apposita tabella, sottoposta a revisione ogni tre anni, emanata con decreto del MIBAC, di concerto con il MEF, sentite le Commissioni parlamentari competenti, nonché il competente Comitato di settore del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali (ora, Comitato tecnico-scientifico per i beni librari e gli istituti culturali)[2].

I requisiti necessari per l’inclusione nella tabella sono individuati dall’art. 2. Le istituzioniculturali interessate debbono, tra l’altro:

§         essere istituite con legge dello Stato e svolgere compiti stabiliti da quest’ultima, oppure essere in possesso della personalità giuridica;

§         non avere  fine di lucro;

§         svolgere in modo continuativo attività di ricerca e di elaborazione culturale documentata e fruibile;

§         disporre di un rilevante patrimonio documentario (bibliografico, archivistico, museale, cinematografico, audiovisivo), pubblicamente fruibile in forma continuativa;

§         fornire servizi di rilevante ed accertato valore culturale, collegati all’attività di ricerca ed al patrimonio documentario;

§         sviluppare attività di catalogazione e applicazioni informatiche finalizzate alla costruzione di basi di dati rilevanti per le attività di programmazione dei Ministeri competenti nei settori dei beni culturali e della ricerca scientifica;

§         operare sulla base di una programmazione almeno triennale;

§         documentare l’attività svolta nel triennio precedente la richiesta di contributo e presentare i relativi conti consuntivi annuali approvati;

§         disporre disede ed attrezzature idonee e adeguate.

Per il primo inserimento in tabella è, inoltre, prescritto che le istituzioni culturali siano costituite e svolgano attività da almeno 5 anni.

La circolare del MIBAC 4 febbraio 2002, n. 16 - sostituendo le precedenti[3] - ha precisato le condizioni per l’ammissione ai contributi e gli adempimenti richiesti.

La circolare precisa che l’attività di ricerca e di elaborazione culturale, l’attività di servizi e quella di promozione culturale, costituiscono i momenti più significativi al fine della connotazione e della qualificazione dell’istituto. Precisa, altresì, che la pubblica fruibilità del patrimonio comporta necessariamente la inventariazione, ovvero la catalogazione, nonché l’apertura al pubblico e l’eventuale collegamento al Servizio bibliotecario nazionale o ad altre reti nazionali ed internazionali.

Le istituzioni che inoltrano richiesta per la prima volta devono trasmettere la documentazione da cui risulti il possesso della personalità giuridica, l’atto costitutivo e lo statuto, la relazione sull’attività svolta negli ultimi 5 anni, il programma di attività per il triennio, corredata degli ultimi 3 bilanci e del bilancio preventivo dell’anno in corso, la composizione delle cariche sociali. Le istituzioni che chiedono il rinnovo dell’inserimento in tabella devono inviare una sommaria descrizione dell’attività di ricerca, dei servizi e della promozione culturale svolta nell’ultimo triennio, nonché l’ultimo bilancio consuntivo.

Le domande devono essere “spedite” entro il 30 maggio dell’ultimo anno di vigenza della tabella. Non sono prese in considerazione domande “pervenute” oltre la data indicata o con documentazione incompleta.

 

L’art. 3 della richiamata legge n. 534/1996 ha, poi, stabilito che, ai fini della determinazione del contributo, si deve tenere conto prioritariamente:

§         della consistenza del patrimonio librario storico e della crescita di quello corrente, valorizzato dall’adesione al Servizio bibliotecario nazionale o ad altre reti anche di carattere internazionale;

§         della consistenza e dell’arricchimento del patrimonio archivistico, bibliografico, museale, cinematografico, musicale o audiovisivo, dichiarato di notevole interesse storico;

§         dello svolgimento di attività e programmi di ricerca e di formazione di interesse pubblico, a livello nazionale o internazionale.

 

L’art. 4 ha attribuito al MIBAC funzioni di controllo sulla destinazione dei fondi assegnati alle istituzioni culturali inserite nella tabella; le stesse, a tal fine, sono tenute a trasmettere al Ministero i bilanci preventivi e consuntivi, le relazioni sull’attività svolta e i programmi di quella da svolgere, nonché altri atti e documenti che il Ministero richieda, a pena di eventuale esclusione dal contributo, ovvero della sospensione della sua erogazione. Specificamente per quest’ultimo caso, l’art. 5 dispone che, se la sospensione si protrae per sistematica inattività, l’istituzione è esclusa dalla tabella in sede di revisione della stessa.

Ai sensi dell’art. 6, non possono essere inserite nella tabella le istituzioni culturali che operino sotto la vigilanza di amministrazioni statali diverse dal MIBAC. Le istituzioni comprese nella tabella possono, tuttavia, ricevere altri contributi per “compiti ed attività rientranti nelle specifiche attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri o di Ministeri diversi”. I contributi erogati in base alla legge sono, in ogni caso, aggiuntivi rispetto ad altre fonti di finanziamento.

 

Le somme sono stanziate sul capitolo 3671[4]dello stato di previsione del MIBAC, la cui dotazione annuale è quantificata nella tab. C della L. di stabilità.

 

Per completezza si ricorda che al Senato è in corso di esame il disegno di legge di iniziativa governativa A.S. 2324[5] - abbinato a progetti di legge di iniziativa parlamentare - che, oltre a recare disposizioni in materia di attività cinematografiche, contiene disposizioni che mirano a riformare, attraverso il ricorso a un regolamento di delegificazione, le modalità di contribuzione statale a sostegno delle istituzioni culturali di cui alla L. 534/1996.

In particolare, l’intervento normativo proposto prevede la valorizzazione delle sole istituzioni culturali aventi rilievo nazionale e la contestuale razionalizzazione delle risorse finanziarie statali destinate alle stesse, in particolare disponendo che il contributo è determinato nei limiti delle risorse statali disponibili, del numero delle istanze e dell’ammontare del contributo richiesto, assicurando un finanziamento crescente in rapporto alla capacità delle istituzioni culturali di attrarre capitali privati.

Si prevede, altresì, la trasformazione dell’attuale tabella in un registro, inteso quale strumento di prequalificazione delle istituzioni culturali di rilievo nazionale che, in possesso dei requisiti prescritti dalla legge, sono conseguentemente legittimate a presentare istanza di contributo annuale alla competente Direzione generale del Ministero per i beni e le attività culturali. Il contributo è assegnato dal Direttore generale competente, sulla base di criteri fissati con decreto del Ministro, previo parere di una commissione di esperti e del Comitato tecnico-scientifico per gli istituti culturali.

Contenuto

Lo schema di decreto, corredato da 7 allegati, individua gli istituti culturali da ammettere al contributo ordinario annuale di cui all’art. 1 della L. n. 534/1996per il triennio 2012-2014 e opera la ripartizione fra tali istituti, pari a 103, dell’importo complessivo di € 5.430.000,00 per il 2012.

Lo stesso decreto evidenzia che l’importo stabilito per il corrente anno finanziario potrà subire variazioni a seguito delle successive leggi finanziarie.

 

Al riguardo, si ricorda che nel bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2012 e per il triennio 2012-2014[6] è stato assegnato al capitolo 3671 un importo pari a € 5.950.000 per il 2012 (come si ricava dalla premessa dello schema di decreto, pertanto, gli ulteriori 520.000 euro saranno destinati ai contributi annuali di cui all’art. 8 della L. 534/1996), € 3.293.000 per il 2013 e € 2.688.000 per il 2014.

 

In materia si ricorda, altresì, che l’art. 1, co. 1, lett. c), del D.L. 34/2011 (L. 75/2011) ha autorizzato la spesa di 7 milioni di euro annui, a decorrere dal 2011, per interventi in favore di enti ed istituzioni culturali. Il provvedimento e la relazione illustrativa di cui era corredato l’A.S. 2665 non recavano indicazioni circa le modalità attuative di tale spesa. Tuttavia, nella seduta dell’Assemblea del Senato del 19 aprile 2011, il Governo, accogliendo l’ordine del giorno G1.101 (testo 2), si è impegnato, tra l’altro:

-        ai fini della ripartizione delle risorse, a prevedere l'individuazione dei criteri, delle modalità e dei soggetti beneficiari in coerenza con apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari (che, allo stato, non risulta intervenuto);

-        nella fase dell'attuazione delle disposizioni, ad acquisire il parere degli enti locali interessati;

-        ad assegnare le risorse prioritariamente a favore di coloro che attuano ricerca nell'ambito delle specificità linguistiche, culturali e storico-geografiche territoriali e regionali, anche appositamente costituiti per le predette finalità, nonché a ripartire le risorse attribuendo l'80% come quota ordinaria e il 20% come quota premiale, tra coloro che abbiano raggiunto almeno il 15% della copertura dei costi.

 

Con riguardo ai pregressi stanziamenti, si ricorda che:

-        il DM 31 luglio 2000 (tab. 2000-2002) prevedeva un importo per il 2000 di 20 miliardi di lire (ripartite fra 159 enti);

-        il DM 18 agosto 2003 (tab. 2003-2005) prevedeva un importo per il 2003 di € 8.761.076 (ripartito fra 166 enti);

-        il DM 12 maggio 2006 (Tab. 2006-2008) prevedeva un importo per il 2006 di € 8.151.462 (ripartito fra 119 enti);

-        il DM 17 novembre 2009 (Tab. 2009-2011) prevedeva un importo per il 2009 di € 5.104.356,41 mln (ripartito fra 121 enti). Al riguardo occorre, tuttavia, ricordare che a tale somma si sono aggiunti, sempre per il 2009 - come ricordato nella premessa dello stesso DM - € 1.422.817,98  provenienti dal cap. 1321 (ripartiti con D.D.G. 28 settembre 2009), per un totale di € 6.527.174,39[7].

 

Raffrontando le risorse provenienti dal cap. 3671 attribuite agli enti di cui all’art. 1 della L. 534/1996 nel 2009 – primo anno di vigenza della tabella 2009-2011 – e le somme provenienti dal medesimo capitolo di cui si propone, con il presente schema, l’attribuzione per il 2012 - primo anno di vigenza della tabella 2012-2014 - si registra un aumento del 6,4%.

Se invece, si mettono a raffronto le risorse complessivamente attribuite nel 2009 (quali provenienti, cioè, dai capitoli 3671 e 1321), si registra una diminuzione del 16,8%.

 

La relazione introduttiva evidenzia che (nei termini) sono pervenute al Ministero 213 domande di ammissione ai contributi (all. 2), di cui 112 da parte di istituti presenti nella tabella riferita al triennio 2009-2011 (all. 3,che riporta i 121 istituti di cui alDM 17 novembre 2009) e 101 nuove richieste.

 

Quattro istituti presenti nella tabella 2009-2011 non hanno presentato domanda. Si tratta di:

Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, Fondazione Ansaldo di Genova, Fondazione Napolinovantanove di Napoli e Fondazione Carlo Maurilio Lerici di Roma.

Cinque istituti presenti nella tabella 2009-2011 hanno presentato la domanda oltre il termine del 30 maggio 2011. Si tratta di:

Accademia delle Scienze dell’istituto di Bologna, Accademia dei Georgofili di Firenze, Fondazione Luigi Einaudi per gli studi di politica ed economia di Roma e Museo storico della Liberazione di Roma e Fondazione Domus Galilaeana di Pisa.

 

Con riguardo alle 213 domande presentate nei termini, 12 sono risultate inammissibili (di cui 2 inserite nella tab. 2009-2011).

L’inammissibilità è dovuta, a seconda dei casi, a documentazione mancante della scheda descrittiva e/o dei bilanci, mancanza del riconoscimento della personalità giuridica, presenza della finalità di lucro in quanto definita SPA nello statuto. Quest’ultimo caso riguarda l’Istituto dell’enciclopedia Italiana G. Treccani, inserito nella tabella 2006-2008 e che per il triennio 2009-2011 non ha presentato domanda.

 

Escluse le domande inammissibili, dei restanti 201 istituti ne sono stati ritenuti idonei 103, di cui 12 di nuovo inserimento e 91 già presenti nel DM 17 novembre 2009.

Al riguardo, la relazione illustrativa evidenzia che la Commissione costituita con D.D.G. 19 settembre 2011 (all. 1 dello schema) ha condotto l’istruttoria in conformità con i criteri indicati dall’art. 2 della L. 534/1996 e dalla circolare n. 16/2002, tenendo conto della consistenza e dell’arricchimento dei patrimoni documentari, bibliografici, archivistici e museali e delle modalità della loro fruibilità; della produzione culturale, con particolare riguardo a quelle editoriale; della ricerca, attribuendo peculiare significato alla ricerca scientifica e alla capacità degli istituti di diffonderne i risultati a livello nazionale ed internazionale; della produzione di servizi, della promozione e della catalogazione - soprattutto collegata al Servizio bibliotecario nazionale – e della produzione di contenuti digitali.

Per gli enti già presenti nella tabella 2009-2011, è stata effettuata una valutazione comparativa fra l’attività pregressa e la programmazione 2012-2014.

Ai fini della valutazione, la Commissione ha predisposto - e si tratta di un elemento di novità rispetto al passato - una griglia di indicatori di valutazione, individuando sei macrofattori, disaggregati in sottovoci. A ciascun macrosettore è stato assegnato un punteggio da un minimo di 0 a un massimo di 30 punti, per un totale complessivo di 100 punti.

Al riguardo si ricorda che, esprimendo il parere sulla tabella 2009-2011, nella seduta del 29 luglio 2009 la VII Commissione aveva apposto, fra le altre, la condizione relativa all’esplicitazione, per il futuro, del “criterio complessivo di riparto delle risorse, svolgendo al contempo valutazioni separate per ciascuna istituzione, suffragate da una motivazione maggiormente approfondita”.

La griglia - che è riportata nella sua completezza nella relazione illustrativa dello schema - con riferimento esclusivamente ai macrofattori e al totale del punteggio a ciascuno assegnato è la seguente:

 

Bilancio e patrimonio

0-30 punti

Ricerca

0-10 punti

Promozione

0-5 punti

Produzione di servizi

0-25 punti

Attività editoriale

0-10 punti

Applicazioni informatiche

0-20 punti

 

Per alcune sottovoci, la Commissione ha elaborato i parametri per graduare l’attribuzione dei punteggi.

Ad esempio, con riferimento al macrosettore ‘Bilancio e patrimonio’, e alla sottovoce ‘Consistenza patrimoniale’, la Commissione ha deliberato di attribuire i seguenti punti: da 0 a 20 mila volumi: 1-2; da 20 mila a 50 mila volumi, 3-4; da 60 mila a 100.000 mila volumi, 5-7; da 100 mila a 200.000 volumi, 8-9; oltre i 200 mila volumi, 10-12.

 

Sulla base della griglia, sono state elaborate le schede di valutazione di ciascun istituto (all. 4 dello schema).

 

Nell’all. 5 dello schemasono espostii risultati complessivi della valutazione, in ordine decrescente (mentre nell’all. 7 i risultati sono esposti in ordine di città sede dell’istituto).

In base al punteggio conseguito, la Commissione ha attribuito un contributo da un minimo di 25.000 (corrispondente al punteggio minimo di 40 punti) ad un massimo di 280.000 euro (corrispondente al massimo di 100 punti).

In particolare, come sintetizza la relazione illustrativa, i contributi sono stati attribuiti nel modo seguente:

Punti

Euro

100

280.000

Da 99 a 85

190.000

Da 84 a 80

140.000

Da 79 a 75

90.000

Da 74 a 70

75.000

Da 69 a 65

70.000

Da 64 a 60

50.000

Da 59 a 56

40.000

Da 55 a 50

30.000

Da 49 a 40

25.000

 

L’importo massimo è stato assegnato alla “Giunta centrale per gli studi storici e per le deputazioni di storia patria”. Al riguardo, il decreto specifica che il contributo sarà annualmente ripartito secondo le proposte formulate dalla Giunta medesima[8].

Il secondo importo più elevato per consistenza (190.000 euro) è stato attribuito alla Fondazione istituto Gramsci e all’Istituto Luigi Sturzo, entrambi di Roma, alla Fondazione Luigi Einaudi di Torino e al Museo Galileo – Istituto e museo di storia della scienza di Firenze.

 

Rispetto al 2009, l’incremento percentuale maggiore riguarda il Gabinetto scientifico G.P. Vissieux (+55,31%), mentre la diminuzione percentuale più rilevante riguarda l’Istituto storico italiano per il medioevo.

Con riferimento a quest’ultimo, nonché all’Accademia della Crusca di Firenze, alla Fondazione Ezio Franceschini di Firenze, e alla Società internazionale per lo studio del medioevo latino Onlus di Impruneta, la relazione illustrativa sottopone alla valutazione delle Commissioni parlamentari il loro inserimento in tabella, considerato che gli stessi sono stati “valutati positivamente e quindi inseriti nella suddetta tabella e già destinatari di finanziamenti per legge gravanti su questo Ministero”.

In particolare, gli articoli 1 e 2 della L. 169/2011 hanno disposto, a decorrere dal 2012, un contributo annuo di 600.000 euro alla Società internazionale per lo studio del medioevo latino (SISMEL), di 450.000 euro alla Fondazione Ezio Franceschini, di 500.000 euro a favore dell’Istituto storico italiano per il medioevo.

Per l’Accademia della Crusca, l’art. 30, commi 6 e 7, del D.L. n. 201 del 2011 (L. 214/2011) ha autorizzato la spesa di 700.000 euro annui, a decorrere dal 2012[9].

I 4 istituti erano presenti nel DM 17 novembre 2009.

 

Sulla proposta di tabella elaborata dalla Commissione, il Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali, nella riunione del 5 marzo 2012 (all. 6 dello schema), ha rilevato che “l’uso di parametri esclusivamente quantitativi e bibliometrici ha, di fatto, eliminato la possibilità di una valutazione qualitativa, ponendo sul medesimo piano attività e pubblicazioni fra loro incomparabili”. In particolare, il Presidente ha citato i casi della Fondazione biblioteca Benedetto Croce (€ 25.000), della Fondazione centro nazionale Studi Manzoniani (€ 30.000) e dell’Istituto storico italiano per il Medioevo (€ 50.000), “che risultano essere collocati nella medesima fascia di contributo di altri pur rispettabili istituti che, tuttavia, non sopportano alcun paragone scientifico con gli stessi”. Il Comitato ha pertanto espresso parere favorevole sulle valutazioni e sui finanziamenti attribuiti nella proposta di tabella, chiedendo però più adeguati stanziamenti per i tre istituti sopra citati.

 

Di seguito, si riporta una tabella di raffronto (Tab. 1) fra lo schema di decreto in esame e la tabella approvata per il triennio 2009-2011 (DM 17 novembre 2009), con indicazione delle variazioni percentuali.

Nella Tab. 2 sono, invece, indicate le istituzioni presenti nel DM 17 novembre 2009 che, per il triennio 2012-2014 non sono state ammesse al contributo o non hanno presentato domanda.

Osservazioni

Allo schema di decreto non risulta allegato il prospetto recante il riassunto dei dati preventivi e consuntivi relativi al bilancio e all’attività delle istituzioni culturali, che l’art. 1, comma 2, della legge n. 534 del 1996 richiede sia trasmesso alle Commissioni parlamentari.

 

Sembrerebbe, inoltre, opportuno modificare il secondo periodo del decreto nei termini seguenti: “Il contributo previsto per la Giunta centrale per gli studi storici sarà annualmente ripartito fra le Deputazioni di storia patria secondo le proposte formulate dalla medesima Giunta”.

 

 

 

 


Tabella n. 1
Raffronto tra la tabella approvata per il triennio 2009-2011 (DM 17 novembre 2009) e la proposta di tabella per il triennio 2012-2014

 

CITTA'

REGIONE

ISTITUTO

Tabella 2009-2011
D.M. 17.11.2009 ANNO 2009
(A)

Proposta Tabella 2012-2014 ANNO 2012 (B)

Variazione contributo
(B-A)/A (in %)

1

AMALFI

CAMPANIA

CENTRO DI CULTURA E STORIA AMALFITANA

 

25.000,00

 

2

BOLOGNA

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE CARDINALE GIACOMO LERCARO

39.101

50.000,00

21,80

3

BOLOGNA

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE FEDERICO ZERI

19.550

30.000,00

34,83

4

BOLOGNA

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI EMILIA-ROMAGNA - ONLUS -

19.550

30.000,00

34,83

5

BOLOGNA

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE PER LE SCIENZE RELIGIOSE GIOVANNI XXIII

101.662

140.000,00

27,38

6

BORDIGHERA

LIGURIA

ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI

23.460

25.000,00

6,16

7

BRESCIA

LOMBARDIA

FONDAZIONE BIBLIOTECA LUIGI MICHELETTI

19.550

30.000,00

34,83

8

CAPO DI PONTE (BS)

LOMBARDIA

CENTRO CAMUNO DI STUDI PREISTORICI

19.550

25.000

21,80

9

CONVERSANO (BA)

PUGLIA

FONDAZIONE GIUSEPPE DI VAGNO

23.460

25.000

6,16

10

CORTONA

TOSCANA

ACCADEMIA ETRUSCA DI CORTONA

35.191

25.000

-40,76

11

FIRENZE

TOSCANA

ACCADEMIA DELLA CRUSCA

148.583

90.000

-65,09

12

FIRENZE

TOSCANA

ACCADEMIA TOSCANA DI SCIENZE E LETTERE LA COLOMBARIA

46.921

40.000

-17,30

13

FIRENZE

TOSCANA

FONDAZIONE DI STUDI DI STORIA DELL'ARTE ROBERTO LONGHI

23.460

25.000

6,16

14

FIRENZE

TOSCANA

FONDAZIONE DI STUDI STORICI FILIPPO TURATI - ONLUS -

39.101

50.000

21,80

15

FIRENZE

TOSCANA

FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI - ONLUS -

54.741

75.000

27,01

16

FIRENZE

TOSCANA

FONDAZIONE SPADOLINI NUOVA ANTOLOGIA

39.101

50.000

21,80

17

FIRENZE

TOSCANA

GABINETTO SCIENTIFICO LETTERARIO G.P. VIEUSSEUX

31.281

70.000

55,31

18

FIRENZE

TOSCANA

ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA

23.460

25.000

6,16

19

FIRENZE

TOSCANA

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI ETRUSCHI ED ITALICI

23.460

25.000

6,16

20

FIRENZE

TOSCANA

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI SUL RINASCIMENTO

97.752

140.000

30,18

21

FIRENZE

TOSCANA

MUSEO GALILEO - ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA

152.493

190.000,00

19,74

22

GATTATICO (RE)

EMILIA ROMAGNA

ISTITUTI ALCIDE CERVI

46.921

40.000

-17,30

23

GORIZIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

ASSOCIAZIONE CULTURALE "MAESTRO RODOLFO LIPIZER" - ONLUS -

19.550

25.000

21,80

24

IMPRUNETA (FI)

TOSCANA

SOCIETA' INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DEL MEDIOEVO LATINO (S.I.S.M.E.L.) - ONLUS

62.561

90.000

30,49

25

MILANO

LOMBARDIA

FONDAZIONE ARNOLDO E ALBERTO MONDADORI

19.550

30.000

34,83

26

MILANO

LOMBARDIA

FONDAZIONE ARTISTICA POLDI PEZZOLI - ONLUS -

23.460

30.000

21,80

27

MILANO

LOMBARDIA

FONDAZIONE CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EBRAICA CONTEMPORANEA - CDEC - ONLUS-

35.191

40.000

12,02

28

MILANO

LOMBARDIA

FONDAZIONE CENTRO NAZIONALE STUDI MANZONIANI

46.921

30.000

-56,40

29

MILANO

LOMBARDIA

FONDAZIONE GIANGIACOMO FELTRINELLI

101.662

140.000

27,38

30

MILANO

LOMBARDIA

ISTITUTO LOMBARDO - ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE

46.921

40.000

-17,30

31

MILANO

LOMBARDIA

ISTITUTO NAZIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA - INMSLI - 

86.022

90.000

4,42

32

MILANO

LOMBARDIA

ISTITUTO PER LA SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA - I.S.A.P. -

19.550

25.000

21,80

33

MODENA

EMILIA ROMAGNA

ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE LETTERE ED ARTI DI MODENA

19.550

25.000

21,80

34

NAPOLI

CAMPANIA

CENTRO INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DEI PAPIRI ERCOLANESI

19.550

25.000

21,80

35

NAPOLI

CAMPANIA

FONDAZIONE BIBLIOTECA BENEDETTO CROCE

23.460

25.000

6,16

36

NAPOLI

CAMPANIA

ISTITUTO ITALIANO DI STUDI STORICI

78.202

90.000

13,11

37

NAPOLI

CAMPANIA

ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI

 

75.000

 

38

NAPOLI

CAMPANIA

SOCIETA' NAZIONALE DI SCIENZE LETTERE ED ARTI DI NAPOLI

19.550

25.000

21,80

39

ORTONA (CH)

ABRUZZO

ISTITUTO NAZIONALE TOSTIANO DI ORTONA

19.550

25.000

21,80

40

PADOVA

VENETO

FONDAZIONE "CENTRO STUDI FILOSOFICI DI GALLARATE"

23.460

25.000

6,16

41

PALERMO

SICILIA

CENTRO INTERNAZIONALE DI ETNOSTORIA

62.561

70.000

10,63

42

PARMA

EMILIA ROMAGNA

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI VERDIANI

39.101

40.000

2,25

43

PESARO

MARCHE

ENTE OLIVIERI BIBLIOTECA E MUSEI OLIVIERANI

 

30.000

 

44

PESARO

MARCHE

FONDAZIONE GIOACCHINO ROSSINI

23.460

50.000

53,08

45

PESCIA

TOSCANA

FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI

19.550

25.000

21,80

46

PIEVE S. STEFANO

TOSCANA

FONDAZIONE ARCHIVIO DIARISTICO NAZIONALE - ONLUS -

19.550

25.000

21,80

47

PONTECCHIO MARCONI (BO)

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE GUGLIELMO MARCONI

19.550

25.000

21,80

48

PRATO

TOSCANA

CENTRO DI STUDI SUL CLASSICISMO

23.460

25.000

6,16

49

PRATO

TOSCANA

ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STORIA ECONOMICA FRANCESCO DATINI

32.981,41

25.000

-31,93

50

PRATO

TOSCANA

FONDAZIONE DEL MUSEO DEL TESSUTO DI PRATO

 

25.000

 

51

RAVELLO

CAMPANIA

CENTRO UNIVERSITARIO EUROPEO PER I BENI CULTURALI - ONLUS -

27.371

25.000

-9,48

52

RAVENNA

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE CASA DI ORIANI

 

25.000

 

53

RECANATI

MARCHE

CENTRO NAZIONALE DI STUDI LEOPARDIANI

19.550

25.000

21,80

54

ROMA

LAZIO

ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE DETTA DEI XL

70.381

75.000

6,16

55

ROMA

LAZIO

ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA

35.191

50.000

29,62

56

ROMA

LAZIO

ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHE

 

25.000

 

57

ROMA

LAZIO

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER GLI INTERESSI DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA

70.381

70.000

-0,54

58

ROMA

LAZIO

CENTRO "PIO RAJNA - CENTRO DI STUDI PER LA RICERCA LETTERARIA, LINGUISTICA E FILOLOGICA" -

19.550

25.000

21,80

59

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA

66.471

90.000

26,14

60

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ADRIANO OLIVETTI

19.550

40.000

51,13

61

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ALCIDE DE GASPERI

 

25.000

 

62

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

31.281

25.000

-25,12

63

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE BETTINO CRAXI

23.460

30.000

21,80

64

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE GIACOMO BRODOLINI

39.101

50.000

21,80

65

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE GIULIO PASTORE

 

25.000

 

66

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI ONLUS

117.302

190.000

38,26

67

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ISTITUTO PER LA STORIA DELL'AZIONE CATTOLICA E DEL MOVIMENTO CATTOLICO IN ITALIA "PAOLO VI"

31.281

25.000

-25,12

68

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE LELIO E LISLI BASSO ISSOCCO

125.123

140.000

10,63

69

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE LIBERAL

39.101

25.000

-56,40

70

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE MARIA E GOFFREDO BELLONCI ONLUS

19.550

25.000

21,80

71

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE PER I BENI CULTURALI EBRAICI IN  ITALIA - ONLUS

 

25.000

 

72

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE UGO LA MALFA

 

25.000

 

73

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE UGO SPIRITO

50.831

40.000

-27,08

74

ROMA

LAZIO

GIUNTA CENTRALE PER GLI STUDI STORICI E DEPUTAZIONI DI STORIA PATRIA

234.605

280.000

16,21

75

ROMA

LAZIO

ISTITUTO DI STUDI PIRANDELLIANI E SUL TEATRO CONTEMPOANEO

 

25.000

 

76

ROMA

LAZIO

ISTITUTO INTERNAZIONALE JACQUES MARITAIN

46.921

40.000

-17,30

77

ROMA

LAZIO

ISTITUTO LUIGI STURZO

148.583

190.000

21,80

78

ROMA

LAZIO

ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHITETTURA

19.550

25.000

21,80

79

ROMA

LAZIO

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI ROMANI-ONLUS

93.842

75.000

-25,12

80

ROMA

LAZIO

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO

93.842

90.000

-4,27

81

ROMA

LAZIO

ISTITUTO STORICO ITALIANO PER IL MEDIOEVO

148.583

50.000

-197,17

82

ROMA

LAZIO

SOCIETA' DANTE ALIGHIERI

19.550

25.000

21,80

83

ROMA

LAZIO

SOCIETA' GEOGRAFICA ITALIANA

62.561

90.000

30,49

84

SESTO SAN GIOVANNI (MI)

LOMBARDIA

CIRIEC-CENTRO ITALIANO DI RICERCHE E D'INFORMAZIONE SULL'ECONOMIA PUBBLICA, SOCIALE E COOPERATIVA

 

25.000,00

 

85

SIENA

TOSCANA

FONDAZIONE ACCADEMIA MUSICALE CHIGIANA-ONLUS-

31.281

30.000

-4,27

86

STRESA (VB)

PIEMONTE

CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI ROSMINIANI

19.550

25.000

21,80

87

TARANTO

PUGLIA

ISTITUTO PER LA STORIA E L'ARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA

19.550

25.000

21,80

88

TORINO

PIEMONTE

ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI TORINO

39.101

50.000

21,80

89

TORINO

PIEMONTE

CENTRO STUDI PIERO GOBETTI

31.281

30.000

-4,27

90

TORINO

PIEMONTE

FONDAZIONE CARLO DONAT-CATTIN

19.550

25.000

21,80

91

TORINO

PIEMONTE

FONDAZIONE LUIGI EINAUDI

140.763

190.000

25,91

92

TORINO

PIEMONTE

FONDAZIONE ROSSELLI

31.281

30.000

-4,27

93

TORINO

PIEMONTE

MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO

23.460

40.000

41,35

94

UDINE

FRIULI VENEZIA GIULIA

SOCIETA' FILOLOGICA FRIULANA

23.460

30.000

21,80

95

VENEZIA

VENETO

ATENEO VENETO

23.460

30.000

21,80

96

VENEZIA

VENETO

FONDAZIONE GIORGIO CINI - ONLUS -

86.022

140.000

38,56

97

VENEZIA

VENETO

FONDAZIONE SCIENTIFICA QUERINI STAMPALIA - ONLUS -

39.101

70.000

44,14

98

VENEZIA

VENETO

FONDAZIONE UGO E OLGA LEVI -CENTRO DI CULTURA MUSICALE SUPERIORE - ONLUS -

23.460

40.000

41,35

99

VENEZIA

VENETO

ISTITUTO VENETO ACCADEMIA DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI

62.561

90.000

30,49

100

VERONA

VENETO

SOCIETA' LETTERARIA DI VERONA - GABINETTO DI LETTURA -

19.550

25.000

21,80

101

VICENZA

VENETO

ACCADEMIA OLIMPICA

23.460

25.000

6,16

102

VICENZA

VENETO

CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI DI ARCHITETTURA "ANDREA PALLADIO"

70.381

75.000

6,16

103

VICENZA

VENETO

ISTITUTO  DI SCIENZE SOCIALI NICOLO' REZZARA

19.550

25.000

21,80

 

 

 

TOTALE

 

5.430.000

 


Tabella n.2
Enti presenti nel DM 17 novembre 2009, ora non ammessi al contributo o che non hanno presentato richiesta

 

CITTA'

REGIONE

ISTITUTO

Tabella 2009-2011

 

1

ARIANO IRPINO (AV)

CAMPANIA

CENTRO EUROPEO DI STUDI NORMANNI

19.550

 

2

ASSISI

UMBRIA

SOCIETA' INTERNAZIONALE DI STUDI FRANCESCANI

23.460

 

3

ASTI

PIEMONTE

FONDAZIONE CENTRO DI STUDI ALFIERIANI

23.460

 

4

BOLOGNA

EMILIA ROMAGNA

ACCADEMIA DI SCIENZE DELL'ISTITUTO DI BOLOGNA

19.550

 

5

CERTALDO ALTO (FI)

TOSCANA

ENTE NAZIONALE GIOVANNI BOCCACCIO

23.460

 

6

FIRENZE

TOSCANA

ACCADEMIA DEI GEORGOFILI

31.281

 

7

FIRENZE

TOSCANA

FONDAZIONE BUONARROTI

19.550

non ha presentato la domanda

8

FIRENZE

TOSCANA

FONDAZIONE UNIVERSITA' INTERNAZIONALE  DELL'ARTE-U.I.A.-

19.550

 

9

GENOVA

LIGURIA

FONDAZIONE ANSALDO

19.550

non ha presentato la domanda

10

MANTOVA

LOMBARDIA

ACCADEMIA NAZIONALE VIRGILIANA DI SCIENZE LETTERE ED ARTI

19.550

 

11

MERANO

TRENTINO

ACCADEMIA DI STUDI ITALO-TEDESCHI

23.460

 

12

NAPOLI

CAMPANIA

ACCADEMIA PONTANIANA

19.550

 

13

NAPOLI

CAMPANIA

FONDAZIONE NAPOLI NOVANTANOVE-ONLUS

19.550

non ha presentato la domanda

14

PISA

TOSCANA

FONDAZIONE DOMUS GALILAEANA

19.550

 

15

ROMA

LAZIO

ACCADEMIA LANCISIANA

23.460

 

16

ROMA

LAZIO

E.S.S.M.O.I. - FONDAZIONE GIUSEPPE EMANUELE E VERA MODIGLIANI (ENTE PER LA STORIA DEL SOCIALISMO E DEL MOVIMENTO OPERAIO ITALIANO)

23.460

 

17

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE VALENTINO BUCCHI

23.460

 

18

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE CENTRO DI INIZIATIVA GIURIDICA P. CALAMANDREI

19.550

 

19

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE ING. CARLO MAURILIO LERICI

31.281

non ha presentato la domanda

20

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE LUIGI EINAUDI PER STUDI DI POLITICA ED ECONOMIA

31.281

 

21

ROMA

LAZIO

FONDAZIONE PIETRO NENNI

23.460

 

22

ROMA

LAZIO

ISTITUTO ITALIANO DI NUMISMATICA

23.460

 

23

ROMA

LAZIO

ISTITUTO ITALIANO PER LA STORIA ANTICA

31.281

 

24

ROMA

LAZIO

ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE

39.101

 

25

ROMA

LAZIO

ISTITUTO STORICO ITALIANO PER L'ETA' MODERNA E CONTEMPORANEA

54.765

 

26

ROMA

LAZIO

MUSEO STORICO DELLA LIBERAZIONE DI ROMA

39.101

 

27

ROMA

LAZIO

UNIONE ACCADEMICA NAZIONALE

23.460

 

28

TORINO

PIEMONTE

CENTRO RICERCHE ARCHEOLOGICHE E SCAVI DI TORINO PER IL MEDIO ORIENTE E L'ASIA

23.460

 

29

VENEZIA

VENETO

SOCIETA' EUROPEA DI CULTURA - S.E.C. -

19.550

 

30

VICENZA

VENETO

ISTITUTO PER LE RICERCHE DI STORIA SOCIALE E RELIGIOSA - ONLUS -

19.550

 

 

 



[1]    In precedenza la materia era regolata dalla L. 123/1980, i cui articoli 1, 2, 3 e 6 - specificamente riferiti all’argomento - sono stati abrogati dall’art. 11 della L. 534/1996.

[2]    L’art. 7 della medesima legge prevede che il Ministro può concedere contributi straordinari alle istituzioni culturali inserite nella tabella per “singole iniziative di particolare interesse artistico o culturale o per l’esecuzione di programmi straordinari di ricerca”, mentre ai sensi dell’art. 8 possono essere erogati contributi annuali agli enti culturali non inseriti nella tabella, purché in possesso dei requisiti minimi prescritti.

[3]    Circolari 20 novembre 1996, n. 139 e 23 aprile 1999, n. 97.

[4]    Fino al 2007, le risorse per l’erogazione dei contributi in questione erano appostate sul cap. 3670. La L. n. 244 del 2007 (l. finanziaria 2008, art. 2, co. 396-397) ha poi previsto, dal 1° gennaio 2008, la costituzione di un apposito capitolo di bilancio.

[5]    L’ultima seduta si è svolta il 10 novembre 2010: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=512002.

 

[6]    L. 183/2011 e DM ;MEF 1° dicembre 2011, di ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentari.

[7]    Al riguardo si ricorda, peraltro, che lo stanziamento assegnato al capitolo 3671 per il 2010 recava somme per 7,9 milioni di euro. A seguito dell’intervento del D.L. n. 78 del 2010 (L. 122/2010) - il cui art. 7, co. 24, ha ridotto, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, gli stanziamenti sui capitoli iscritti negli stati di previsione delle amministrazioni centrali vigilanti relativi al contributo dello Stato a enti, istituti, fondazioni e altri organismi per una quota pari al 50% delle dotazioni dell'anno 2009 - il sottosegretario competente, rispondendo, il 20 gennaio 2011, all’interrogazione 5-03856 presso la VII Commissione della Camera, aveva precisato che, per quanto riguardava il 2010, attraverso il reperimento di risorse da altri capitoli del bilancio, era stato possibile procedere all'erogazione del contributo ai soli istituti inseriti nella Tabella di cui all'art. 1 della L. 534/1996, con una somma ridotta di circa il 16% di quanto previsto all'atto dell'emanazione della Tabella medesima per il triennio 2009-2011. Il rappresentante del Governo aveva, poi, aggiunto che, analogamente a quanto avvenuto nel 2010, anche per il 2011 il Ministero si era adoperato per integrare i fondi stanziati dalla legge di stabilità in favore degli Istituti culturali con risorse trasferite dal capitolo sul quale gravano i contributi dei Comitati ed Edizioni nazionali che avevano portato ad una disponibilità simile a quella del 2010. Aveva quindi concluso che in tal modo potevano essere assicurati anche per il 2011 i soli contributi tabellari, se pure con una decurtazione paragonabile a quella applicata ai contributi 2010.

http://xvi.intra.camera.it/453?shadow_organo_parlamentare=1500&bollet=_dati/leg16/lavori/bollet/201101/0120/html/07.

[8]    Si ricorda che con DPCM 23 maggio 2001 era stata disposta l’unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici, di 5 istituti storici (Istituto italiano per la storia antica; Istituto storico italiano per il medio evo; Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea; Istituto per la storia del Risorgimento italiano; Istituto italiano di numismatica) e delle Deputazioni e società di storia patria. Con DPCM 3 maggio 2002 la citata misura di razionalizzazione è stata, altresì, applicata all'Istituto «Domus Mazziniana».

Successivamente, l’art. 5 del D.L. 250/2005 ha eliminato dall’elenco degli enti unificati le Deputazioni e società di storia patria. La relazione illustrativa al disegno di legge evidenziava che le Deputazioni e società di storia patria, in ragione della natura privatistica che le contraddistingue, non erano suscettibili di essere ricomprese nelle misure di razionalizzazione di cui al d.lgs. n. 419/1999.

Nel frattempo, l’art. 1 del DPR 11 novembre 2005, n. 255, recante il Regolamento attuativo per l’unificazione della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici, ha previsto che la Giunta centrale per gli studi storici – posta sotto la tutela e la vigilanza del MIBAC – assumesse la denominazione di Giunta storica nazionale, coordinasse l'attività degli Istituti storici e curasse i rapporti con le Deputazioni e società di storia patria. Il DPR citato è stato, però, impugnato dai membri della Giunta, dai Presidenti degli istituti storici e da alcuni membri dei loro Consigli, con presentazione di istanza cautelare al Consiglio di Stato. Con ordinanza del 14 febbraio 2006 , il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare, ritenendo che il regolamento impugnato, avendo disposto l’immediata decadenza dei membri in carica della Giunta centrale per gli studi storici, non era dotato, come rilevato dallo stesso organo in sede consultiva (parere n. 3100 del 2005), di una adeguata disciplina transitoria in grado di garantire l’equilibrata formazione del nuovo organo.

Il 28 ottobre 2009 Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare lo schema di un altro decreto presidenziale per il riordino della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici, il cui testo è pubblicato sul sito della Giunta http://www.giuntastoricanazionale.it/WP_GiuntaStudiStorici/wp-content/uploads/2012/01/Schema_di_regolamento.doc e che non è pervenuto all’esame delle Camere.

[9]    La medesima Accademia della Crusca è destinataria anche di € 300.000 a carico del cap. 3635.