Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Contributi del Ministero per i beni e le attività culturali ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi - Anno 2010 - Schema di Decreto n. 188 (art. 32, comma 2, L. 448/2001) Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 188/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 167
Data: 23/02/2010
Descrittori:
CENTRI E ISTITUTI CULTURALI E ARTISTICI   CONTRIBUTI PUBBLICI
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione
Altri riferimenti:
L N. 448 DEL 28-DIC-01     

SIWEB

 

23 febbraio 2010

 

n. 167/0

 

 

Contributi del Ministero per i beni e le attività culturali ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

Anno 2010

Schema di Decreto n. 188
(art. 32, comma 2, L. 448/2001)

Elementi per l’istruttoria normativa

 

Numero dello schema di decreto

188

Titolo

Riparto dello stanziamento, iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno 2010, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

Ministro competente

Ministro per i beni e le attività culturali

Norma di riferimento

Art. 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448

Numero di articoli

2

Date:

 

presentazione

12 febbraio 2010

assegnazione

16 febbraio 2010

termine per l’espressione del parere

8 marzo 2010

Commissione competente

VII Commissione (Cultura)

 


Presupposti normativi

L’art. 32, commi 2 e 3, della L. n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002) ha dettato disposizioni volte al contenimento e alla razionalizzazione degli stanziamenti dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.

In particolare, il comma 2, rinviando ad un’apposita tabella (Tabella 1) l’individuazione degli enti e organismi destinatari di contributi statali, dispone che gli importi siano iscritti in un'unica unità previsionale di base (UPB) dello stato di previsione di ciascun Ministero interessato e che il riparto venga effettuato annualmente, entro il 31 gennaio, dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.

Il comma 3 stabilisce che la dotazione delle UPB venga quantificata annualmente ai sensi dell’art. 11, comma 3, lett. d), della legge 5 agosto 1978, n. 468[1].

In relazione a tale previsione normativa, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali un nuovo capitolo, ora 3670.

 

Si ricorda, che fino all’esercizio finanziario 2007, nel capitolo citato sono confluiti, tra gli altri, i contributi ordinari e straordinari assegnati ad istituzioni culturali ai sensi, rispettivamente, degli artt. 1 e 7-8 della L. n. 534 del 1996[2].

La L. n. 534 del 1996, infatti, ha razionalizzato le diverse ipotesi di erogazione di contributi statali ad enti culturali prevedendo:

-    all’art. 1, la concessione di un contributo ordinario annuale alle istituzioni, in possesso di specifici requisiti, inserite in apposita tabella, emanata con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali, previo parere parlamentare, e della quale è previsto l’aggiornamento ogni tre anni, con la medesima procedura[3];

-    all’art. 7, la concessione di contributi straordinari (per singole iniziative di particolare interesse artistico e culturale o per l’esecuzione di programmi straordinari di ricerca) ad istituzioni culturali già destinatarie di contributo ai sensi dell’art. 1;

-    all’art. 8, l’erogazione di  contributi annuali ad istituzioni culturali non inserite nella tabella di cui all’art. 1, ma in possesso di alcuni requisiti minimi[4].

 

Successivamente, la legge finanziaria 2008[5] (art. 2, comma 396) ha previsto per i finanziamenti a tali istituzioni la costituzione di un apposito capitolo di bilancio. E’ stato, pertanto, istituito il nuovo capitolo 3671[6].

Contenuto

Lo schema di decreto interministeriale in esame reca il riparto dei contributi, allocati sul capitolo 3670,da erogare nell’anno 2010 ad enti culturali.

La legge finanziaria per il 2010 (L. n. 191/2009) ha determinato lo stanziamento complessivo per i cap. 3670 e 3671 in 20,35 milioni di euro. Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 30 dicembre 2009, recante ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione per l’anno 2010, ha assegnato, quindi, al cap. 3670 euro 14.585.945.

Tuttavia, la somma effettivamente disponibile per il 2010, al netto dell’accantonamento di euro 142.224 disposto dal Ministero dell’economia e delle finanze, è pari a euro 14.443.721[7].

Rispetto allo stanziamento complessivamente disposto per il 2009, pari ad euro 14.585.532,75, si registra una diminuzione dello 0,97%.

 

La relazione illustrativa allo schema di decreto ricorda che nel 2009, per far fronte alla notevole decurtazione dello stanziamento rispetto al 2008, la Direzione generale per il bilancio, la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure del Ministero ha destinato la somma di euro 3.133.890,75 del cap. 1321 ad incremento dei fondi stanziati sul cap. 3670 (euro 11.451.642)[8]. Pertanto, la somma complessivamente disponibile per la ripartizione è risultata pari ad euro 14.585.532,75.

Tale importo è stato ripartito, per la quota parte del cap. 1321, con il D.D.G. 25 settembre 2009 e, per lo stanziamento del cap. 3670, con il D.I. 17 novembre 2009.

 

La relazione illustrativa e la premessa allo schema di decreto in esame chiariscono che si è ritenuto di procedere alla ripartizione delle somme complessivamente disponibili per il 2010 applicando la medesima decurtazione dello 0,97% ai contributi assegnati per il 2009 a ciascun organismo finanziato.

Tale ripartizione – disposta dall’articolo 1 dello schema di decreto – è riportata nella tabella che segue, a raffronto con gli importi per il 2007 (D.I. 13 luglio 2007), il 2008 (D.I. 5 novembre 2008) e il 2009 (D.D.G. 25 settembre 2009; D.I. 17 novembre 2009).

 

Al riguardo, si evidenzia che le sottoripartizioni degli importi assegnati complessivamente ad Associazione Reggio Parma Festival, Fondazione Festival Pucciniano e Associazione Centro Europeo di Toscolano, nonché delle somme destinate nell’insieme a Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, Associazione Ferrara Musica e Fondazione Ravenna Manifestazioni, sono recate solo dalla relazione illustrativa.

 

(dati arrotondati alle migliaia di euro)

Enti destinatari dei contributi

2007

2008

2009

2010

Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

13.795

11.110

10.215

10.116

Contributo all’Ufficio internazionale concernente l’Unione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche

60

59

49

48

Contributo all’Associazione Italia nostra

142

139

115

114

Contributo al Fondo Ambiente Italiano

176

173

143

142

Contributo a favore dell’Associazione Reggio Parma Festival, alla Fondazione Festival pucciniano e all’Associazione centro europeo di Toscolano,

di cui:

1.872

1.839

1.520

1.505

Reggio Parma Festival

1.412

1.388

1.147

1.136

Fondazione Festival pucciniano

353

347

287

284

Associazione Centro europeo di Toscolano

106

104

86

85

Contributi per gli archivi privati di notevole interesse storico, nonché per gli archivi appartenenti ad enti ecclesiastici e ad istituti o associazioni di culto

136

134

111

109

Contributi statali alla Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, all'Associazione Ferrara Musica e alla Fondazione Ravenna Manifestazioni,

di cui:

1.766

1.735

1.573

1.558

Rossini Opera Festival di Pesaro

1.059

1.041

999

990

Associazione Ferrara Musica

353

347

287

284

Fondazione Ravenna Manifestazioni

353

347

287

284

Contributo alla Fondazione Scuola di musica di Fiesole

353

347

287

284

Contributo a favore dell'Istituto universitario di architettura di Venezia per la formazione specialistica nel campo della produzione teatrale

353

347

287

284

Contributo al Museo nazionale del cinema «Fondazione Maria Adriana Prolo» per il funzionamento, la gestione e lo sviluppo del museo stesso

353

347

287

284

Nello schema di riparto in esame, analogamente a quanto avvenuto a partire dal 2004, è direttamente individuata, invece, all’articolo 2, la sottoripartizione, tra gli enti interessati, della voce generale relativa ai “Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi[9].

La sottoripartizione è illustrata nella seguente tabella, sempre a raffronto con gli importi per gli anni 2007, 2008 e 2009.

 

(dati arrotondati alle migliaia di euro)

Enti destinatari dei contributi

2007

2008

2009

2010

Contributi per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, per le Edizioni Nazionali, con esclusione di quelli rientranti nell'ambito delle specifiche competenze della Consulta dei Comitati Nazionali (L. 420/1997)

883[10]

868

717

710

Contributi per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici, traduttori del libro italiano in lingua straniera, associazioni culturali

107

106

87

86

Contributi per funzionamento di biblioteche non statali con esclusione di quelle di competenza regionale

911

895

740

733

Contributo alla Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto

918

902

866

858

Contributo per il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali

88

87

129

128[11]

Contributo annuo alla Società di cultura La Biennale di Venezia

6.519

6.406

6.150

6.090

Contributo annuo alla Fondazione La Triennale di Milano

1.342

1.319

1.090

1.079

Contributo annuo alla Fondazione Esposizione Nazionale Quadriennale d'Arte di Roma

537

528

436

432

 

Per completezza di informazione, si ricorda che, con riferimento al riparto dei contributi per l’anno 2009, la Commissione Cultura della Camera aveva evidenziato, in particolare, la necessità di specificare la sottoripartizione dei fondi anche in relazione ad altre tipologie di contributo12.

Al riguardo, il rappresentante del Governo aveva rilevato come la difficoltà di identificare già in sede di decreto di riparto tutti i soggetti beneficiari derivasse in parte dal fatto che la valutazione delle domande di contributo da parte dei competenti Uffici del Ministero fosse ancora in fase istruttoria, in parte dalla circostanza che i termini di scadenza per la richiesta di contributo non fossero i medesimi per tutte le categorie di enti13.

Conseguentemente, la Commissione Cultura aveva espresso – all’unanimità – parere favorevole sullo schema di decreto di riparto per l’anno 2009, subordinatamente – tra l’altro – alle seguenti condizioni:

-    uniformare i termini di scadenza previsti per la richiesta dei contributi;

-    rivedere i termini stabiliti dall’amministrazione per la valutazione delle richieste stesse.

Osservazioni

Con riguardo alla formulazione del testo, si segnala la presenza di un refuso nella premessa del decreto, relativo agli estremi della legge finanziaria 2010 (“L. 23 dicembre 2009, n. 191”, e non “L. 23 dicembre 2009, n. 203”).

 

 

__________________________________________

12  Si tratta, in particolare, dei contributi:

-    agli archivi privati di notevole interesse storico, nonché agli archivi appartenenti ad enti ecclesiastici e ad istituti o associazioni di culto (art. 1);

-    per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, per le Edizioni Nazionali, con esclusione di quelli rientranti nell'ambito delle specifiche competenze della Consulta dei Comitati Nazionali (L. 420/1997) (art. 2, vedi ante);

-    per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici, traduttori del libro italiano in lingua straniera, associazioni culturali (art. 2);

-    per funzionamento di biblioteche non statalicon esclusione di quelle di competenza regionale (art. 2).

13   Le specifiche informazioni fornite dal Governo nella seduta del 27 maggio 2009 sono presenti all’indirizzo http://www.intra.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/chiscobollt.asp?content=/_dati/leg16/lavori/bollet/framedin.asp?percboll=/_dati/leg16/lavori/bollet/200905/0527/html/07/.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Cultura

( 066760-3255 –  *st_cultura@camera.it

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File: CU0210a.doc



[1]   L’art. 11, comma 3, lett. d), della L. 468/1978 – abrogata, a decorrere dal 1° gennaio 2010, dalla L. 196/2009 – prevede che la legge finanziaria determini, in apposita tabella (Tabella C), la quota da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale per le leggi di spesa permanente, di natura corrente e in conto capitale, la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria stessa.

Si ricorda che disposizioni analoghe a quelle recate dall’art. 32 della L. 448/2001 – quanto all’unificazione dei contributi agli enti in un unico capitolo, alla determinazione dell’importo in tabella C) della legge finanziaria ed alle modalità di riparto – erano già previste dalla L. 28 dicembre 1995, n. 549 (art. 1, commi 40-44). Peraltro, il fatto che, dopo tale intervento, erano state approvate varie disposizioni recanti finanziamenti a specifici enti, ha indotto il legislatore ad intervenire nel 2001 per accorpare nuovamente il complesso degli stanziamenti all’interno di un’unica unità previsionale di base.

A seguito della nuova unificazione dei contributi, i finanziamenti già accorpati in attuazione della L. 549/1995 sono divenuti la prima delle voci dello schema di riparto ora trasmesso alle Camere ai sensi dell’art. 32 della L. 448/2001 (v. anche infra).

[2]    Legge 17 ottobre 1996, n. 534, Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali.

[3]    Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 17 novembre 2009 è stata emanata la Tabella delle istituzioni ammesse al contributo ordinario dello Stato per il triennio 2009-2011.

[4]    n particolare, si richiede che tali enti:

-    svolgano la loro attività da almeno un triennio;

-    prestino rilevanti servizi in campo culturale;

-    promuovano e svolgano attività di ricerca, di organizzazione culturale e di produzione editoriale a carattere scientifico;

-    svolgano la propria attività sulla base di un programma almeno triennale e dispongano di attrezzature idonee per la sua realizzazione.

[5]    Legge 27 dicembre 2007, n. 244.

[6]    Nell’ambito della nuova articolazione del bilancio dello Stato in Missioni e Programmi, i due capitoli (3670 e 3671) sono collocati, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, sotto il Centro di responsabilità Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore,all’interno del macroaggregato Interventi, nel programma Sostegno e vigilanza ad attività culturali, facente capo alla Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici.

[7]    L’accantonamento è derivato dal del D.L. 1 gennaio 2010, n. 1, (concernente proroga di interventi di sostegno dei processi di pace e delle missioni internazionali), che ha disposto (art. 10) che agli oneri derivanti dalla sua attuazione si provveda, tra l’altro, mediante riduzione lineare (per l’importo di euro 4.403.821) delle dotazioni finanziarie di parte corrente della missione di spesa Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici del Ministero per i beni e le attività culturali. L’ accantonamento ha, quindi, interessato anche lo stanziamento del cap. 3671 che, alla data del 22 febbraio 2010, è pari a euro 7.777.505.

[8]    Il cap. 1321 riguarda spese per interventi urgenti al verificarsi di emergenze, relativi alla salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici, per la realizzazione di progetti di gestione di modelli museali, archivistici e librari, nonché di progetti di tutela paesaggistica e archeologico monumentale e di progetti per la manutenzione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici. Esso fa capo alla missione Fondi da ripartire.

[9]   Al riguardo si ricorda che nel 2004 e nel 2005, in relazione alla richiesta di essere informate sulla sottoripartizione, formulata dalle Commissioni parlamentari competenti in occasione dell’espressione del parere sul riparto 2003, quest’ultima era stata trasmessa al Parlamento in allegato agli schemi di riparto. A partire dal 2006 alla suddivisione dell’importo ha provveduto l’articolo 2 dello schema di decreto.

[10]   Nel 2007 il riferimento è stato a Congressi scientifici e culturali.

[11]   Si ricorda che la relazione illustrativa dello schema di decreto di riparto 2009 evidenziava che l’art. 2 dell’accordo tra l’Italia e l’Unesco di cui alla L. n. 723 del 1960 stabilisce un contributo a favore del Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali e prevede, altresì, che lo Stato metta a disposizione del Centro i locali necessari per il suo funzionamento e assuma, fra le altre, le spese di custodia. Evidenziava, altresì, che fino al 2001 il Ministero aveva sopperito alla custodia con proprio personale e che, in seguito, ciò non era stato possibile. Il D.I. 17 novembre 2009 conseguentemente, argomenta in tali termini l’aumento del contributo del 48,58%. Si ricorda, tuttavia, che l’art. 3 della L. n. 723 del 1960 stabilisce che all’onere derivante dalla partecipazione italiana al Centro si provvede a carico dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri. In particolare, secondo quanto riportato alla pagina http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Cultura/CooperCulturale/CooperMultilaterale/ICCROM.htm, si tratta di un contributo annuale obbligatorio, erogato dalla Direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale (€ 179.958 nel 2006) e di contributi volontari della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (€ 2.100.000 per il biennio 2004-2005 e € 1.000.000 per il 2006-2007). Nella stessa scheda si evidenzia che il Ministero per i beni e le attività culturali provvede alla manutenzione ordinaria dell’edificio che ospita il Centro.